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Mercoledì 7 febbraio
IN PRIMO PIANO
SCANDALO ENI. C‟è chi ironizza con la battuta sulle “toghe sporche” e chi grida
allo scandalo. Chi cerca di sminuire il ruolo di uno dei protagonisti di questa
vicenda, l‟Eni. In ogni caso la notizia dei “processi pilotati per soldi” come titola
il Corriere della Sera, è su tutte le prime pagine. Sono scattate ordinanze per
avvocati, imprenditori, ma anche per magistrati. Arrestato il pm di Siracusa. Le
accuse contro gli arrestati riguardano i depistaggi sull‟indagine sull‟Eni, la
società degli idrocarburi. “La cupola dei giudici corrotti” è il titolo di Repubblica
che – a differenza del Corriere – sceglie di dedicare l‟apertura ad un‟altra
notizia, quella della mobilitazione politica contro l‟insorgere dei nuovi fascismi
(intervista a Delrio e commento di Michele Serra). Apertura sullo scandalo sul
Messaggero: “Così aggiustavano i processi”. Quindi arresti tra Roma e
Siracusa. I magistrati corrotti con soldi e vacanze a Dubai. Coinvolti due
avvocati per il depistaggio dell‟inchiesta Eni. Sentenze pilotate su Consip.
SABATO A MACERATA. Ci sarà anche la Cgil con il segretario generale Susanna
Camusso alla manifestazione promossa a Macerata da un cartello di
associazioni (tra cui anche la stessa Cgil) contro i fascismi. “Siamo stati i primi
firmatari dell‟appello – ha detto ieri la leader della Cgil – quindi sabato
prossimo saremo in piazza a Macerata”. Sulla mobilitazione della Cgil contro la
l‟intolleranza, la violenza e i fascismi ha parlato ieri il segretario confederale
Giuseppe Massafra ai microfoni di RadioArticolo1 (vedi più avanti)
28 ORE A SETTIMANA. “Depistaggio, bufera sui legali dell‟Eni” è il titolo de La
Stampa che decide però di dedicare la sua apertura a tutt‟altro tema; lo storico
accordo tra imprese e sindacati in Germania sulla settimana di 28 ore. In Italia
la Confindustria si dice scettica. Il quotidiano torinese propone una intervista
alla segretaria generale della Cisl, Anna Maria Furlan: “l‟accordo tedesco farà
da apripista in Europa, è un modello da imitare” (p. 2). Dell‟Europa e della
necessità di rilanciare una vera politica dei diritti dopo l‟era dell‟austerità si è
parlato ieri a corso d‟Italia durante il convegno organizzato dalla Cgil e dalla
Fondazione Basso.
CAMUSSO: E‟ GIUNTA L‟ORA DI RILANCIARE UNA VERA POLITICA EUROPEA
"Guardando all'orizzonte che abbiamo davanti c'è bisogno di maggiore
sindacato europeo e internazionale: ma questo non ci sarà senza una vera
ripresa della politica europea". Lo ha detto ieri il segretario generale della Cgil,
Susanna Camusso, chiudendo il convegno "Europa dal basso o dall'alto?
Democrazia vs Tecnocrazia", che si è svolto nella sede nazionale di corso
d'Italia. Finora "il sindacato non è mai riuscito ad influire sulla modifica dei
Trattati europei, neanche per evitare i fenomeni di dumping. Le organizzazioni
dei lavoratori non ce la possono fare senza una ripartenza complessiva della
politica. Il tema vero - a suo avviso - è se una nuova generazione riuscirà ad
appassionarsi: una generazione meno nazionalista e più europeista della
precedente, che trovi discontinuità rispetto ai politici precedenti".
RadioArticolo1 ha trasmesso in diretta da Corso Italia il convegno sull‟Europa
organizzato dalla Cgil e dalla Fondazione Basso. E‟ possibile riascoltare in
podcast l‟intervento di Susanna Camusso:
http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/02/06/34950/europa-dal-basso-o-
dallalto-democrazia-vs-tecnocrazia-lintervento-di-susanna-camusso
e gli altri interventi al convegno (Fracassi, Privitera, Reviglio, Pennacchi):
http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/02/06/34948/europa-dal-basso-o-
dallalto-democrazia-vs-tecnocraziacon-fracassi-privitera-reviglio-pennacchi
CAMUSSO: DOPO IL CROLLO DEL MURO DI BERLINO SI E‟ PERSA
UN‟OCCASIONE STORICA
Per ragionare sulla situazione attuale, ieri Susanna Camusso ha ripercorso la
parabola dell'Europa fino ad oggi. "Alla caduta del muro di Berlino - ha detto -
l'Europa ebbe un'occasione straordinaria che non riuscì a utilizzare: tutti i
sindacati chiedevano di non tornare Stati satelliti della Germania, volevano un
futuro per il lavoro e per il loro ruolo. Questo non è avvenuto: energia,
telecomunicazioni, produzione dell'auto, fabbriche chimiche sono diventate
estensioni delle aziende tedesche". Si è arrivati così alla situazione attuale:
"Oggi siamo diventati un gigantesco indotto della Germania. La supremazia
industriale tedesca è divenuta un grande problema". L'attuale diseguaglianza
tra la Germania e gli altri Paesi, "con rispetto per i sindacati tedeschi che
svolgono il loro ruolo, è una situazione che contiene germi di corporativismo".
EUROPA. LA POLITICA DI AUSTERITA‟ HA RIDOTTO I DIRITTI SOCIALI E
AUMENTATO LE INGIUSTIZIE
Bisogna tornare a una politica virtuosa e l'Italia deve rivendicare il suo ruolo.
"Non siamo un Paese secondario nella costruzione dell'Europa - ha detto ieri
Susanna Camusso a conclusione del convegno sull‟Europa - bisogna uscire da
un complesso di inferiorità e tornare ad esercitare veramente la nostra
funzione. Va ritrovato il fascino della politica. Anche l'Italia ha fatto la sua
parte per far crescere le iniquità - naturalmente -, ma ora il nodo è il rapporto
con l'Europa e quali battaglie si possono fare per ottenere risultati".
Tornando alla politica, per il segretario "si può analizzare la crisi della sinistra,
in riferimento ad alcuni fenomeni come il 'blairismo', ma la prima grande
sconfitta è stata disarmare la propria ideologia senza offrire più un orizzonte
programmatico alle persone. Così, senza prospettiva, anche spiegare il
progetto dell'Europa è impossibile, perché dietro non c'è un piano di
uguaglianza".
Camusso ha poi parlato del Pilastro europeo dei diritti sociali, confermando il
merito di riportare le tutele al centro del dibattito. "Purtroppo però il pilastro
non ha strumenti europei - ha detto - , le intenzioni della Commissione Ue non
sono sempre coerenti rispetto al testo: per esempio, la direttiva che contiene
l'ulteriore privatizzazione dei servizi pubblici è una contraddizione di quei
principi. Ed è proprio questo, la politica dell'austerità, che negli anni ha ridotto
gli spazi pubblici, aumentando le ingiustizie e le differenze tra le persone".
“MAI PIU‟ FASCISMI”. SABATO LA CGIL PARTECIPERA‟ ALLA MANIFESTAZIONE
NAZIONALE DI MACERATA
È ora di dire basta. Il 10 febbraio a Macerata associazioni, partiti, sindacati,
movimenti democratici si troveranno insieme per dire no a tutti i fascismi e
razzismi. Quello che è accaduto sabato 3 febbraio è un fatto di una gravità
inaudita, si legge in un comunicato stampa dell‟Anpi. Le Istituzioni assumano
immediatamente provvedimenti e la condanna sia unanime. È intollerabile il
giustificazionismo di queste ore che addirittura imputa alle vittime la colpa
dell'accaduto. Invitiamo caldamente l'Italia antifascista e democratica a
scendere in piazza il 10 febbraio a Macerata per costruire tutti insieme una
rinnovata stagione di impegno per la libertà, la solidarietà e la convivenza
civile: la Costituzione non si calpesta, si attua. Alla manifestazione parteciperà
anche il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso.
QUELLO DI MACERATA E‟ STATO UN ATTO TERRORISTICO. MASSAFRA (CGIL) A
RADIOARTICOLO1
“Sabato 10 febbraio ci sarà una risposta importante con una manifestazione a
Macerata in cui tutte le forze democratiche del Paese sono chiamate a
partecipare per contrastare questa deriva. Quello che è successo non è il gesto
di un folle, come troppe volte è stato definito in questi giorni. È stato un atto
terroristico e noi lo dobbiamo definire come tale”. Lo ha detto ieri Giuseppe
Massafra, segretario confederale della Cgil, ai microfoni di RadioArticolo1,
commentando quanto accaduto sabato scorso nella città marchigiana – la folle
sparatoria contro un gruppo di migranti per opera di Luca Traini – parlando
della manifestazione cui parteciperà anche il segretario generale di corso
d'Italia, Susanna Camusso, insieme al gruppo di associazioni e organizzazioni
che nei giorni scorsi, prima ancora dei fatti di Macerata, aveva lanciato
l'appello “Mai più fascismi”.
Per riascoltare l‟intervista a Massafra curata da Roberta Lisi è disponibile il
podcast sul sito della radio:
http://www.radioarticolo1.it/audio/2018/02/06/34943/contro-ogni-violenza-
contro-ogni-razzismo-con-giuseppe-massafra-cgil
Su Rassegna Sindacale (www.rassegna.it) la sintesi del suo ragionamento
“Siamo in una situazione di grande difficoltà, di grande emergenza sociale – ha
spietato Massafra –. E su questo ci sono nette responsabilità della politica che
sta affrontando la campagna elettorale pensando di scaricare le
responsabilità”. Un clima di odio generalizzato, ricorda il dirigente sindacale,
del quale hanno fatto le spese anche alcune sedi della Cgil “bersaglio di
attacchi da parte di coloro a cui non piace il nostro impegno per i migranti e
per i processi di integrazione. Episodi che ci mettono nelle condizioni di
incrementare il nostro impegno” e di rilanciare “la richiesta di agire affinché le
organizzazioni neofasciste vengano vengano immediatamente sciolte, come
prevede la Costituzione. Abbiamo la necessità, il dovere di agire concretamente
affinché questa situazione venga fermata al più presto. Il vero gesto patriottico
è guardare al senso profondo di ciò che è scritto nella nostra Costituzione, è su
quello che c'è il tratto identitario del nostro essere umani”.
“Nonostante il fenomeno migratorio sia rimasto sostanzialmente invariato nel
tempo, oggi appare come il primo problema – prosegue Massafra nel suo
ragionamento – perché c'è una strumentalizzazione a monte, c'è la necessità di
deresponsabilizzare le scelte che hanno prodotto disuguaglianze e divaricazioni
nella società, impoverendo sempre di più larghi strati di società a vantaggio di
pochi beneficiari nei processi di globalizzazione”. Tutto ciò, prosegue il
dirigente della Cgil, “è avvenuto in maniera consapevole e adesso si pagano le
conseguenze del disagio sociale: la gente più povera si sente minacciata, ma
invece di guardare alle responsabilità di chi ha creato questa situazione, prova
a scaricarle su chi è più povero, sugli altri che arrivano, quasi come se fossero
loro gli usurpatori. Noi – conclude Massafra – abbiamo il dovere di ribaltare
questa situazione, di creare le condizioni perché nella società si riducano le
disuguaglianze a partire dalla leva del lavoro per garantire una prospettiva a
tutti. E possiamo farlo a partire dalla nostra capacità di radicamento andando
nelle periferie e sui luoghi di lavoro a parlare di questo”.
MUTILAZIONI GENITALI: CGIL, CISL, UIL CAMPANIA CHIEDONO ALLA
REGIONE DI ISTITUIRE UNA LEGGE AD HOC
La Campania non ha ancora una legge che tuteli le donne e le bambine, in
particolare le comunità di migranti residenti nella nostra regione, dal fenomeno
delle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), pratica che mette a rischio la salute
psicofisica di migliaia e migliaia di bambine e ragazze. L‟ultimo tentativo di
introdurre una legge regionale ad hoc risale a 7 anni, purtroppo mai più
rimesso in agenda.
I dati diffusi in questi giorni registrano che tra le 61 mila e 80 mila donne sul
territorio nazionale hanno subito in una qualche forma di mutilazione in tenera
età. Solo recentemente il nostro Paese, si è dotato di apposite linee guida per
far fronte a questo fenomeno in maniera più adeguata e capillare sia in termini
di prevenzione che di assistenza delle vittime presso i presidi sanitari.
Il Coordinamento donne di Cgil, Cisl, Uil della Campania, in occasione della
Giornata Internazionale della tolleranza zero per le mutilazioni genitali
femminili, chiedono alla politica e alle istituzioni a tutti i livelli di farsi
promotori di una legge ad hoc e di istituire un presidio sanitario in Campania.
MUTILAZIONI GENITALI FEMMINILI. AUSER: TORTURA INACCETTABILE CHE
OGNI ANNO COLPISCE 3 MILIONI DI RAGAZZE
Sulle mutilazioni genitali femminili interviene anche l‟Osservatorio pari
opportunità dell‟Auser nazionale, l‟associazione per l‟invecchiamento attivo.
Ieri, 6 febbraio, è stata la giornata mondiale contro le mutilazioni genitali
femminili istituita dalle Nazioni Unite. Le mutilazioni genitali sono una forma di
violenza, di cui sono vittime le bambine e le donne, assimilabile alla tortura
perché provocano danni fisici permanenti e traumi psicologici. Insieme alla
violenza psicologica, fisica, sessuale (compreso lo stupro), al matrimonio
forzato, agli atti persecutori come lo stalking e alle molestie sessuali, le
mutilazioni genitali femminili sono una violazione dei diritti umani e una forma
estrema di privazione della libertà delle donne, nella sfera pubblica e in quella
privata.
È una pratica fondata su un inaccettabile dominio patriarcale che si perpetua,
tuttavia, con pratiche di donne contro altre donne e che ha lo scopo di
riprodurre la subordinazione attraverso il controllo violento della sfera
sessuale. Le mutilazioni genitali femminili (MGF) violano i diritti umani e
minacciano la salute e il benessere di circa 3 milioni di ragazze ogni anno.
Sono oltre 130 milioni le bambine e le donne, nei 29 paesi di Africa e Medio
Oriente in cui le MGF sono maggiormente praticate. L‟impatto sulle loro
esistenze è devastante. In Italia si stima che le donne che hanno subito una
forma di mutilazione genitale durante l'infanzia siano tra le 60.000 e le 80.000.
Negli ultimi anni, il nostro Paese, è stata interessato dall'arrivo via mare di
donne che hanno chiesto la protezione internazionale, provenienti da Paesi
dove la pratica delle mutilazioni genitali è ancora diffusa: Eritrea, Somalia,
Nigeria, Guinea, Sudan, Mali, Burkina Faso, Costa d'Avorio.
Le mutilazioni genitali – così come i matrimoni forzati – rappresentano una
forma di violenza contro le donne che rientra nella fattispecie degli atti di
persecuzione individuati dalla Convenzione di Ginevra del 1951, ripresa dalla
Direttive Europee in materia e dalla normativa nazionale, ragione per cui è
possibile il riconoscimento dello Status di rifugiato politico. L'Italia ha ratificato
la Convenzione di Istanbul (Convenzione del Consiglio d'Europa sulla
prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza
domestica); si è dotata di una legge per la prevenzione ed il divieto delle
pratiche di mutilazione genitale femminile (Legge 9 gennaio 2006 n. 7), di
linee guida tese ad individuare precocemente le vittime di mutilazioni e/o di
altre pratiche dannose.
Ma la legge spesso non basta. Bisogna affiancare un lavoro altrettanto
importante di prevenzione insieme alle comunità straniere, affinché il valore
dell‟intangibilità del corpo delle donne e della loro integrità fisica e psichica
siano garantite a tutte ed, in particolare, alle giovani di seconda generazione.
Nella Giornata Internazionale per la Tolleranza Zero sulle Mutilazioni Genitali
Femminili, solleviamoci tutte insieme contro le MGF. La salute, i diritti e il
benessere di milioni di ragazze dipendono da questo.
GLI APPUNTAMENTI IN AGENDA
OGGI
Firenze – Auditorium al Duomo, Via de‟ Cerretani 54/R, ore 9.30. Iniziativa
Cgil, Ires e Fp Toscana „Il Disordinamento Istituzionale. Idee per un sistema
unitario di federalismo cooperativo e solidale‟. Partecipa il segretario generale
della Cgil Susanna Camusso
Milano – Casa della memoria, via Federico Confalonieri 14, Sala Conferenze
(MM5 Isola), ore 17.30. Iniziativa Casa della memoria, ANED e 24marzo onlus
„Incontro con le Madres di desaparecidos‟. Partecipa il segretario generale della
Cgil Susanna Camusso
DOMANI
Torino – Officine Grandi Riparazioni, Sala Fucine, Corso Castel Fidardo 22, ore
11. Iniziativa del Ministero dello Sviluppo Economico „Piano Impresa 4.0.
Innovazione e competenze‟. Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna
Camusso
Città Giardino, Melilli (SR) – presso il Dopolavoro Isab Lukoil, Viale Edoardo
Garrone 10, ore 9. Iniziativa Cgil Siracusa e Filctem Cgil „Sistema Futuro –
Industria Domani‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Vincenzo
Colla
Roma – Sala dei Convegni della Città dell‟Altra Economia a Campo Boario, ore
18. Dialoghi di Etica ed Economia „Lavoro 4.0 e piattaforme digitali: più liberi o
più fragili?‟ Partecipa il segretario confederale della Cgil Maurizio Landini
VENERDI‟
Padova – Crowne Plaza, ore 9.30. Iniziativa Cgil Veneto e Spi Cgil „Diritti
senza confini‟. Partecipa il segretario confederale della Cgil Giuseppe
Massafra
SABATO
Macerata. Manifestazione nazionale "Mai più fascismi, mai più razzismi".
Partecipa il segretario generale della Cgil Susanna Camusso