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ecco a voi il primo numero del 2011.Dopo avere affrontato il tema delle allergie, conl’aiuto dei dottori Gianni Cadario e Fulvia Marengo,e imparato a scoprire il mondo delle erbe e piante,con la professoressa Maria Laura Colombo, que-st’anno le rubriche fisse sono “Omeopatia” e“Salute & Società”.Abbiamo identificato questi temi poiché riteniamoche per fare delle scelte riguardanti la salute siafondamentale ricevere informazioni corrette eprofessionali. Nonostante il vasto panorama delmondo dei media offra molteplici canali e strumentiinformativi, non sempre è possibile risalire conchiarezza alla fonte delle notizie e controllarnel’attendibilità.L’impegno per il 2011 delle Farmacie Comunali diTorino e, in particolare, della rivista FarmaCom èdi essere un canale informativo capace di contri-buire alla corretta informazione con l’obiettivo chel’utenza possa fare delle scelte di salute e benesseresu basi certe. Da tali presupposti siamo partitipensando alle rubriche e identificando l’Omeopatiacome un sapere poco conosciuto ma anche tantobistrattato, forse proprio perché spesso non propostoda medici e omeopati professionisti, e destinandouno spazio dal titolo Salute & Società in cui rientranotermini più o meno tecnici inerenti quel mondoche risiede sul confine tra la salute, la ricerca, lasanità e la società e che i giornali e la tv riportanofrequentemente, anche con accezioni non corrette.Novità, quindi, (a cui si affiancheranno altre iniziativegià in fase di elaborazione) volte a svolgere unservizio, poiché in molte situazioni una correttainformazione è il primo medicinale per il nostrobenessere.Buona lettura,

Elisabetta Farina

Cari lettori, Dalle Farmacie ComunaliAccendi la TV! P. 3Scontrino, tessera, detrazioni P. 4Prorogato il concorsosino al 20 gennaio P. 7Gli orari delle FarmacieComunali sul cellulare P. 7Entriamo in Farmacia - F.C. 21 P. 9

L’approfondimentoPiacere per piacersi P. 13

Salute & SocietàBioetica P. 17

OmeopatiaIl Simileper curare il Simile P. 19

CosmesiAdolescenti e cura di sé P. 23

AssociazioniSoffrire di precarietà P. 29

AppuntamentiDona un farmaco a chi ne ha bisogno P. 31

Direzione, redazione e pubblicitàFarmacie Comunali Torino S.p.A.Corso Peschiera 193 - 10141 Torinotelefono: 011.1978.2011

redazione: [email protected]: [email protected]

Direttore Responsabile:Elisabetta Farina

Hanno collaborato a questo numero:Davide Casalini, Nadia Dassano, Francesca Lo Curto, CentroPsicoanalitico di trattamento dei malesseri contemporanei onlus

Progetto grafico e impaginazioneJacopo Trivero - ByBLOS S.r.l.

Stampa Tipografia Sosso

Tiratura 24.000 copie

Registrazione al Tribunale di TorinoN°114 dell’8 gennaio 2008

Sommario

DALLE FARMACIECOMUNALI

DALLE FARMACIECOMUNALI

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Una nuova iniziativa prende il via con l’inizio del 2011:un programma televisivo dedicato all’informazionee alla promozione della salute.Sarà una striscia di trenta minuti in ondasu Quarta rete due volte al mese e in-serita all’interno di “Gente che parla”,programma di informazione e servizio,condotto da Cristiano Tassinari.Ed è proprio con un obiettivo di infor-mazione e servizio che è nata l’idea diun’occasione di comunicazione tramiteil canale televisivo. Servizio di cui si sen-te molto parlare da alcuni mesi in rife-rimento ai decreti ministeriali sulla“nuova farmacia dei servizi”, ma cheda sempre è insito nella mission dellefarmacie, in particolare delle comunali.In esse è forte l’attenzione al sociale,forse anche per il richiamo alla loro na-tura che storicamente le vede nascerecome primo vero esempio di welfare. Il programma televisivo si inserisce in un processo co-municativo messo in atto affiancando vari strumenti(la rivista cartacea, il sito web ecc.) per raggiungereil maggior numero di persone e le tipologie di pubblicopiù diverse.

Il titolo “Farmacia vicina” riprende e amplia lo “slogan”delle Farmacie Comunali torinesi, le più vicine a te,

sottolineando l’obiettivo di vicinanzanei confronti dell’utenza che ognifarmacista comunale desidera rag-giungere. In particolare quando dal-la vicinanza deriva la risposta aun’esigenza di salute.All’interno della striscia si parlerà deiservizi offerti in farmacia e sarannofornite informazioni e consigli sui te-mi della salute, del benessere e dellasanità cittadina e regionale, si entreràpoi virtualmente in farmacia per in-contrare e conoscere i farmacisti delle34 farmacie comunali che proporran-no utili informazioni sul corretto utiliz-zo dei farmaci, sugli stili di vita ecc.I contenuti saranno pensati e realizzatisempre con una particolare attenzio-ne ai riferimenti locali della salute,

nella medesima linea editoriale seguita dalla rivista,per permettere al cittadino di ritrovare sul territorio glioperatori e i servizi presentati nel corso del programma.Non ci resta che dire: accendete la tv, c’è il vostrofarmacista.

Accendi la TV!CI SONO LE FARMACIE COMUNALI

di Elisabetta Farina

Farmacia vicina

da venerdì 28 gennaio su

dalle ore 10.30 alle ore 11.00

info e aggiornamenti:www.fctorinospa.itwww.quartarete.tv

La realizzazione del programmaè stata possibile anche grazieal sostegno di Aboca.

Con l’inizio di un nuovo anno è necessario ripren-dere la raccolta degli scontrini legati all’acquisto deifarmaci, poiché necessari al momento di presenta-re la documentazione fiscale per la denuncia deiredditi presso i Caf o il commercialista.Ai fini della detraibilità d’imposta o della deducibilitàdal reddito, lo scontrino (definito “parlante”) devecontenere le seguenti informazioni:- natura (farmaco o medicinale, parafarmaco, fito-

terapico, sanitario, dispositivo medico);- quantità dei beni;- codice fiscale del destinatario;- il numero di Autorizzazione all’ammissione

in commercio (codice Aic) al posto del nomecommerciale del farmaco.

Sono pertanto detraibili/deducibili tutti gli acquistiche riporteranno in fattura o sullo scontrino la dici-tura farmaco o medicinale, dispositivo medico (inquesto caso occorrerà allegare la prescrizione medi-ca), ovvero, esemplificando tutti i farmaci, gli omeo-patici, i medicinali specifici prescritti dai veterinari per lacura di animali, le apparecchiature autodiagnostiche,

DALLE FARMACIECOMUNALIDALLE FARMACIECOMUNALI

Scontrino,tessera, detrazione

occhiali e accessori. Se sullo scontrino o sulla fatturaè indicato l’acquisto di parafarmaco, fitoterapico osanitario la spesa non è detraibile/deducibile.Dal 2010 sono deducibili anche i farmaci galenici,ovvero i medicinali tradizionali preparati dal farmaci-sta in farmacia secondo le indicazioni della farma-copea ufficiale italiana o europea, e magistrali, an-ch’essi preparati dal farmacista, ma secondo le indi-cazioni di un medico. Per permettere l’emissione del-lo scontrino valido ai fini della detrazione fiscale, cisi deve ricordare di portare con sé la propria tesserasanitaria (che contiene il codice fiscale sia in formatoalfanumerico sia in formato “codice a barre”) oppurequella della persona che utilizzerà il medicinale oaltro prodotto.È consigliabile chiedere lo scontrino parlante alfarmacista prima della sua emissione e prima di effet-tuare il pagamento in modo tale da rendere più rapidae sicura l’apposizione dei dati utili ai fini fiscali.

Come, cosa, quando?

Come si richiede il duplicatoIn caso di smarrimento o furto della tessera sanitaria ci si può ri-volgere a un ufficio locale dell’Agenzia delle Entrate o all’Asl diappartenenza. Se invece i dati anagrafici riportati sulla tesserafossero errati, il cittadino può rivolgersi a un qualsiasi ufficiodell’Agenzia delle Entrate per chiederne la correzione. Cosa fare per i neonatiAi nati dal primo gennaio 2006, dopo l’attribuzione del codicefiscale da parte del Comune o di un ufficio dell’Agenzia delleEntrate, viene inviata automaticamente una tessera con validità diun anno. Dopodiché, alla sua scadenza, viene inviata quella conla validità standard (6 anni).ScadenzaVale sei anni, salvo diversa indicazione da parte della Regione/Asldi appartenenza. In prossimità della scadenza, viene automatica-mente inviata una nuova tessera. Una volta scaduta vale comunquecome codice fiscale.

Informazioni all’Agenzia delle Entrate:www.agenziaentrate.gov.it - n° verde 800.030.070

Cosa significa? (*)

Spesa medica deducibile:Si tratta di spese mediche necessarie nei casi di grave e permanenteinvalidità o menomazione pagate nell’anno da soggetti portatori dihandicap che presentano una minorazione tale da determinare unprocesso di svantaggio sociale o emarginazione; stranieri e apolidi,residenti o domiciliati in Italia. Tali spese vengono sottratte al redditocomplessivo rilevante ai fini Irpef prima del calcolo delle imposte.Spesa medica detraibile:Si tratta di spese mediche da chiunque sostenute che vanno adiminuire l’imposta lorda già calcolata. La detrazione spetta attualmenteper il 19% della spesa con una franchigia di € 129,11.

(*) In base alla Disciplina fiscale delle spese mediche ai fini Irpef

IN FARMACIA È IMPORTANTE AVERE SEMPRE CON SÉ LA TESSERA SANITARIA

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Nadia Dassanodirettore Amministrativo Farmacie Comunali di Torino

Il concorso Ma perché devo lavarmi i denti?, rivoltoai bambini delle scuole elementari e ai ragazzidelle scuole medie inferiori, è stato prorogato sino al20 gennaio. Una possibilità in più di partecipareapprofittando delle vacanze natalizie per avere più

tempo a disposizione e realizzare undisegno da consegnare in farmacia.Informazioni e bando sui siti:www.fctorinospa.ite www.andi-torino.it.

Prorogato il concorsosino al 20 gennaio

Un nuovo strumento di comunicazione è entratonelle Farmacie Comunali: il Codice QR (in inglese,QR Code), un codice di nuova generazione, analo-go a quello a barre che tutti siamo abituati a vederesu qualsiasi oggetto o documento. Il QR Code per-mette di raggiungere delle informazioni via web tra-mite l’impiego di smartphone (I-Phone, BlackBerry, …).Per fornire un ulteriore servizio di reperibilità, leFarmacie Comunali di Torino hanno realizzato un QRCode per gli orari delle 34 farmacie. Nel box qui sottoe in alto a destra alla pagina degli orari al fondo dellarivista, trovate il QR Code che, seguendo le istruzio-ni riportate di seguito, vi permette di visualizzare esalvare sul vostro cellulare gli orari e l’indirizzodi tutte le 34 farmacie comunali cittadine.Inoltre, cliccando poi sul nome della singola farmacia,è possibile vedere anche la mappa che indica doveè posizionata e il suo numero di telefono.

Ogni volta che si vorrà sapere quale sia la farmaciaaperta e secondo quale orario, basterà controllaresul cellulare. Da sottolineare che anche quando gliorari cambiano in riferimento alla stagionalità, ilcodice salvato sul cellulare è sempre valido.Il QR code connette il mondo delle Farmacie Comu-nali costantemente con l’utenza fornendo un servi-zio molto utile per chi ha necessità di reperire intempi brevi una farmacia aperta senza avere unpunto di consultazione nelle vicinanze.

Come utilizzarlo

Per poter leggere i QR Code è necessario scaricaregratuitamente il lettore software sul cellulare (qua-lora non sia già presente), collegandosi a uno deiseguenti link direttamente dal cellulare:- Lettore i-nigmahttp://www.i-nigma.mobi- Lettore neoreaderhttp://get.neoreader.com/Selezionate il modello di telefono e il lettore si installeràautomaticamente sul vostro cellulare. Sul vostro cellulare, cliccate sull’icona del lettore(solitamente presente nella cartella Applicazioni oDownload): si attiverà la fotocamera e sarete prontia leggere il QR Code! Alcuni modelli di telefono (vedi ad es. I-Phone e Nokia)acquisiscono direttamente il codice QR, una voltainquadrato, senza dover cliccare per fotografarlo.

Gli orari delle Farmacie Comunalisul cellulare

DALLE FARMACIECOMUNALI

DALLE FARMACIECOMUNALI

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La recente ristrutturazione della farmacia, che svolgeanche il servizio notturno, ha radicalmente trasfor-mato il lay-out degli ambienti interni che consento-no al personale di lavorare in condizioni di sicurezzae di ottimizzare le prestazioni di servizio, che soven-te, nella notte, riveste carattere d’estrema urgenza.Un ingresso dotato di porta automatica immette in unmoderno ambiente semicircolare dove è stato ricava-to un accattivante angolo cosmesi con pareti retroil-luminate, al fine di valorizzare le linee di prodotti chesono state recentemente rinnovate e ampliate.L’ambiente si allarga poi verso un’ampia zona bimbi,spazi dedicati all’igiene e cura del corpo, all’igieneorale, alla fitoterapia e omeopatia e all’integrazionealimentare che completano l’offerta a disposizione delpubblico. Essendo la farmacia aperta di sera e di

notte tutti i giorni dellasettimana dalle 19,30 alle9,00 (eccetto la pausa estiva),a conclusione della ristrut-turazione è stata collocatauna nuova freccia direzionale che ne migliora la visi-bilità notturna su corso Belgio. Parlando dell'attivitàdel servizio notturno, uno degli aspetti fondamentaliè l'attenzione al rifornimento di farmaci, cui è prassi laprescrizione da parte della Guardia Medica e dei me-dici del pronto soccorso (antibiotici, antivirali, contrac-cettivi d’urgenza). In particolare è necessaria la pre-senza di un numero adeguato di bombole di ossigeno(almeno quattro) perché se di giorno la possibilitàdi trovarlo è ampia, di notte si riduce notevolmente.

Flavio Accornero,direttore F.C. 21

FARMACIACOMUNALE N°21

IL SERVIZIO NOTTURNO: UNA PRESENZA COSTANTEANCHE QUANDO SI SPENGONO LE LUCI DELLA CITTÀ

ENTRIAMOIN FARMACIA

ENTRIAMOIN FARMACIA

Due comode seduteconsentono una

confortevole attesa

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La saletta per autoanalisi attende la clientela che necessita dieffettuare, in totale riservatezza, analisi di prima istanza econtrollo della pressione arteriosa

Nell’ambito della farmacia dei servizi la F.C. 21 si colloca presso laclientela con una gamma di offerte di vario tipo:- autoanalisi dei seguenti parametri ematici: colesterolo totale,

colesterolo hdl, trigliceridi, profilo lipidico, glicemia;- misurazione gratuita della pressione arteriosa;- prenotazioni di visite mediche specialistiche e analisi cliniche presso

gli ambulatori pubblici e gli ospedali della AslTo2;- analisi periodica di pelle e capelli con microcamera grazie al-

l’intervento di una nostra collega specializzata in cosmesi;- servizio di pronto soccorso per assistenza a persone in arresto cardio-

circolatorio mediante l’uso del defibrillatore semiautomatico da partedel personale della farmacia appositamente formato e abilitato;

- angolo della salute, in un box appartato, dove accogliere eascoltare le particolari esigenze e problematiche dei clienti.

Un orario particolare:quello notturno

Il servizio di guardia far-maceutica erogato nelcorso degli anni dallaF.C. 21 (unica FarmaciaComunale notturna diTorino) si è consolidatoin modo stabile pressouna parte di popolazione,nettamente distinta daquella tradizionale.Infatti, l'appoggio offertoall’utenza durante le ore

notturne è inteso non solo per la classica vendita delfarmaco, ma assume sul territorio la connotazionedel servizio di un presidio sanitario volto a offrire alcittadino tutta una serie di risposte sempre efficacied eloquenti in sostituzione, il più delle volte, alla ri-correnza dei pronto soccorso degli ospedali, e quan-tomeno sulla risoluzione delle patologie minori chepossono essere affrontate con la costante presenza diun addetto ai lavori.

La farmacia comunale 21 destina a tale servizio trecolleghi, che si alternano suddivisi in turni, i qualihanno appreso dall’esperienza consolidatasi nel tempoquali sono gli approcci migliori per dare il supporto piùidoneo alle esigenze del momento. Dunque, a fiancodella preparazione tecnica, si stabilisce una sinergiacon l’esperienza.La tossicodipendenza, la ricerca - all’uscita daipronto soccorso degli ospedali - del farmaco pre-scritto, l’utenza giovanile legata ai problemi dellasfera sessuale e non, la clientela stanziale, le forze del-l’ordine rappresentano le situazioni più frequenti ele categorie che suonano puntualmente al nostrocampanello.E noi, con la nostra presenza continua, rispondiamo.

Antonio Geninatti Mohammad Shoari

Marco Vaccari

FARMACIA COMUNALE N°21

Sono stati realizzati interventi per migliorare l’accesso dellaclientela notturna, con la creazione di un ingresso dotato diun’area protetta dalle intemperie

I farmacisti del servizio diurno, (da sin.) i dottori Flavio Accornero,Silvana Marino e Margherita Lingua, e quelli del servizio notturno,i dottori Mohammad Shoari, Marco Vaccari e Antonio Geninatti.

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Il reparto di cosmesi si avvaleanche del supporto dellasignora Stefania Piepoli

La Città di Torino attraverso il Servizio Passepartoutnell’ambito del progetto Prisma per le relazioni d’aiutoha avviato molteplici iniziative di promozione dellasalute e di inclusione sociale della persona con disa-bilità, rivolgendo particolare attenzione alle personeesposte al rischio di autoisolamento a causa dellaparticolarità della malattia e del suo decorso.Da questi presupposti nasce il progetto Ben-EsserePiacersi per piacere. Si tratta di un laboratorio ditrucco, visagismo e cura di sé. Il progetto è realizza-to in collaborazione con l’Associazione Verba che hacome principio operativo le pari opportunità e che

individua nelle donne con disabilità soggetti partico-larmente vulnerabili che subiscono più discrimina-zioni. L’intento è quello di aiutare le persone disabili eospedalizzate a prendersi cura di sé già all’internodel percorso di cura riabilitativo, rivalutando l’aspet-to estetico dopo il sopraggiungere di una patologiainvalidante, di un incidente stradale o di un trauma,aiutandole a non lasciarsi andare o a trascurarsi.

Tale scelta non è sempre così scontata o immediatama a volte è il frutto di un faticoso percorso di ac-cettazione e consapevolezza rispetto alla propriacondizione fisica ed emotiva.

Piacereper piacersi

L’attività viene svolta presso il laboratorio allestito in via San Ma-rino 10 e presso le Aziende ospedaliere aderenti al progetto.In collaborazione con l’Unità Spinale Unipolare - Cto e il PresidioSanitario Ausiliatrice - Fondazione Don Gnocchi sono già staterealizzate diverse sessioni del laboratorio.Inoltre, è stato realizzato anche un corso formativo rivolto ai volontariche desiderano avvicinarsi all’attività del progetto.

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All’attività si avvicinano persone con disabilità spessoimmobilizzanti, che sovente vedono compromessa ladimensione della propria immagine e del proprio corpo.Tutto ciò le scoraggia non solo nella dimensioneestetica e nella percezione di sé, ma anche in quellapiù intima e profonda del proprio sentirsi ancoracapace di piacersi e di piacere.

L’attività del progetto utilizza l’approccio esteticocome occasione personale e di gruppo per stimolareil confronto e per ritrovare il coraggio di rimettersiin gioco, per dare un’opportunità di reimparare acurarsi come si faceva prima e a non lasciarsi an-nullare dalla malattia che troppo spesso induce a

“lasciarsi andare” a “trascurarsi” essendo concen-trati unicamente al percorso di cura, intesa comecontrasto alla malattia. Antonella Lanzoni, ideatrice del progetto e condut-trice dei laboratori, sottolinea che «le donne chesi avvicinano ogni giorno alle attività proposte

confermano quella che all’inizio era poco più cheun’intuizione e cioè che il percorso di cura trae rapi-damente giovamento ed è meglio sostenuto se lapersona riconquista le giuste motivazioni a pren-dersi cura di sé. Il laboratorio - spiega Lanzoni - hariscosso un favore imprevisto tanto da coinvolgere,non solo le donne, ma anche diversi uomini e haottenuto un riscontro favorevole anche da partedegli operatori sociali e dei medici delle strutture».

Piacere per piacersi

Info

Servizi Integrati per la disabilità fisico-motoria - Passepartoutvia San Marino 10, Torinotel. 011.442.8076 - 442.80.16e-mail: [email protected]: www.comune.torino.it/pass

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Farmacie Comunali di Torino sostiene da tempo il progetto Ben-EsserePiacersi per piacere e, in occasione della festa della donna,l’8 marzo effettuerà una raccolta di prodotti per il trucco pressole farmacie sullo stile del Banco farmaceutico durante la Giornata delfarmaco. Chi desidera collaborare potrà entrare in una delle farmaciecomunali cittadine, acquistare un prodotto e donarlo al progetto.

Le notizie di cronaca portano a dibattere, spessosenza trovare punti di accordo, su questioni riguar-danti aborto, ingegneria genetica, eutanasia, prati-che anticoncezionali, cure della sterilità di coppia,sperimentazione sulle cellule staminali embrionali,dichiarazione anticipata di trattamento o testamen-to biologico. Argomenti che riportano a un terminenon sempre conosciuto o, quantomeno, chiaro vistoil ventaglio delle tematiche a cui si lega: bioetica.Il termine bioethics venne utilizzato per la prima voltanel 1970 dall’oncologo nordamericano Van RensselaerPotter per designare una scienza del tutto nuova, ba-sata sulle scienze della vita (bio) e inclusiva dei valo-ri umani (ethics), volta alla sopravvivenza dell’uomosulla terra e al miglioramento della qualità della vita.È del 1978 la definizione di bioetica come «studio si-stemico della condotta umana nell’ambito dellescienze della vita e della cura della salute, quandotale condotta è esaminata alla luce di valori e diprincipi morali»*.Da allora la parola bioetica è stata notevolmenteutilizzata, anche grazie a tv e giornali, e viene decli-nata a seconda del tema specifico diventandoBioetica d’inizio vita, Bioetica clinica, Bioetica di finevita, Bioetica dell’ambiente ecc.

Comitati, centri, riviste

Diversi centri di riflessione bioetica sono sorti negliUsa e in Europa a partire dagli anni ‘70 (in Italia per lopiù dalla seconda metà degli anni ‘80) e hanno svoltoun’attività di ricerca, produzione editoriale, dibattitoe informazione. Essi appartengono ad aree culturalidiverse, di matrice sia laica sia religiosa. In Usa i comi-tati etici ebbero la loro origine nel 1972, con la fon-dazione del Centro Kennedy di Bioetica, con sedepresso la Georgetown University, a Washington D.C.In Italia, oltre alla nascita di alcuni centri sia di ispira-zione cattolica sia laica, sono da ricordare nel 1990

l’istituzione del Comitato Nazionale per la Bioetica(Cnb) con decreto del Presidente del Consiglio e nel2001 l’avvio della prima Facoltà di Bioetica al mondo,presso l’Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma.Parlando di pubblicazioni italiane, dalla Facoltà diMedicina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore diRoma è realizzata Medicina e morale. Rivista inter-nazionale bimestrale di Bioetica. La rivista nacque nel1951 per iniziativa del Gruppo Medici Cattolici diTorino, con l’intento di riflettere su temi medico-morali, e nel 1983 aggiunse il termine bioetica.Questo fece sì che quell’anno fosse identificato comela nascita della bioetica in Italia. Dal 1985 l’Associa-zione Politeia pubblica la rivista trimestrale bilingueNotizie di Politeia attraverso la quale diffonde contri-buti teorici e materiali relativi a questioni pubbliche diparticolare rilevanza e attualità. Dal 1993 la Consultadi Bioetica Onlus di Milano promuove il trimestraleBioetica Rivista interdisciplinare, aperto ai contributiscientifici di ricercatori e studiosi di diversa formazione.A Torino due importanti riferimenti sono, per labioetica cattolica, il Centro Cattolico di Bioeticadell’Arcidiocesi di Torino e, per la bioetica laica, lasezione di Torino della Consulta di Bioetica onlus,costituita dalla Consulta Laica di Bioetica “A. Vitelli”e dal gruppo universitario BioeTo.

* Introduction, in Reich, 1978, 1, XIX

BIOETICA

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Sfide quotidiane tra ricerca, salute e problemi morali

a cura di Elisabetta Farina

SALUTE & SOCIETÀ

Il Comitato Nazionale per la Bioetica (Cnb) è composto damedici specialisti e medici legali, scienziati, giuristi, filosofi, sociologi esvolge sia funzioni di consulenza presso il Governo, il Parlamentoe le istituzioni, sia funzioni di informazione nei confronti del-l’opinione pubblica. Il Comitato ha pubblicato diversi documenti(terapia genica, sicurezza delle biotecnologie, definizione di morte,assistenza ai malati terminali, donazione d’organi, informazione econsenso all’atto medico, diagnosi prenatale, procreazione assistita,sperimentazione dei farmaci, genoma umano, statuto sull’embrioneecc.) scaricabili dal sito www.governo.it/bioetica

Il guscio della noce e il suo gheriglio.Un’immagine evocativa se pensata in analogiaal corpo umano: quella teca dura che ricopreun frutto morbido fatto di tante circonvolu-zioni fu associato alla scatola cranica e all’en-cefalo. Tra il XVI e XVII secolo la Juglans Regia(nome botanico della noce) per analogia ven-ne così indicata erroneamente dai fautori del-la “teoria delle segnature” come il rimedioelettivo per la cefalea. Il principio della simili-tudine come fondamento dell’azione terapeu-tica nacque con la medicina stessa: Ippocrate nesottolineava l’aspetto più profondo quando asseriva“Non mi importa che tipo di malattia ha quell’uomo,ma che tipo di uomo ha quella malattia”.Per ogni singolo paziente, nella sua complessità eunicità, corrisponde una specifica terapia, perchésolo il Simile può curare il Simile.Questo concetto, che nei secoli venne via via sem-pre più banalizzato, fu ripreso con forza a fine ‘700da Samuel Hahnemann come principio fondantedella Medicina Omeopatica. L’affermato medicotedesco, scontento dei metodi della medicina deisalassi, decise di prendersi un periodo sabbaticodi studi.Approfittando delle sue doti linguistiche - ne co-nosceva ben 7 tra cui il greco e ovviamente illatino -, incominciò a tradurre vecchie farma-copee (vedi box). S’imbatté in uno studio sullaChina (Cinchona officinalis) una pianta appenaimportata dal Sud America dalla cui corteccia siestrae il chinino. Hahnemann rimase colpitodal fatto che i sintomi per cui veniva utilizzato

il farmaco, quelli della temibile malaria, eranogli stessi provocati dall’intossicazione occasionaleda Cinchona: febbre intermittente e periodica,brividi scuotenti, diarrea ed emaciazione.Ancora una volta il Simile cura il Simile.Da onesto osservatore e medico scrupolosoconstatò che la preparazione omeopatica diChina era in grado di curare soltanto quellemanifestazioni di malaria che presentavano isintomi precisi dell’intossicazione, affermandoquindi che il paziente con i suoi sintomi carat-

teristici e non la malattia in se stessa erano la verasimilitudine. Pertanto solamente approfondendomeglio la tossicologia dei rimedi si poteva superare lateoria delle segnature e individuare rimedi specificiin grado di curare la persona nella sua specificità. Decise, quindi, di orientare la sua ricerca in quello cheè stato il primo approccio scientifico nella storia dellamedicina. Per rendere unica, infatti, la similitudinetra un rimedio e un paziente risultavano necessari duefattori: i “sintomi” della sostanza usata come medicinae le manifestazioni cliniche soggettive del paziente.

Nell’ottica di ottenere dati scientificamente ri-producibili, Hahnemann non si accontentò del-le nozioni riportate nelle famacopee, ma stabi-lì rigorosamente le basi metodologiche dellasua sperimentazione: ogni sostanza, minerale,vegetale o animale, oltre alla sua tossicologiadoveva essere studiata attentamente nellasua capacità di produrre sintomi specifici.Per questo motivo ogni farmaco doveva ve-nir preparato omeopaticamente attraversonumerose diluizioni e succussioni (vedi box).

Il Simileper curare il Simile

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L’attenzione ai sintomi caratteristici del singolo pazienteper spiegare le dinamiche profonde del sistema-rimedio

Davide Casalinimedico e omeopata

OMEOPATIA

A questo punto la sostanza poteva essere sottopostaa un proving (vedi box) su soggetti sani, secondospecifiche modalità. I sintomi, i segni e le sensazioniprodotti negli sperimentatori venivano dettagliata-mente raccolti e catalogati; il risultato era un quadrodei fenomeni che la sostanza stessa era in grado diprodurre: una raccolta di tante fotografie istantaneedi un unico film che va visto nella sua viva sequenzaper essere compreso.Per questo motivo la ben nota sensibilità di Arnicaper i traumi è sì un tratto importante, ma isolato eterapeuticamente poco efficace se non compresonell’insieme: il quadro che emerge dal proving diArnica presenta sintomi importanti, spesso dimenti-cati, di difficoltà digestive a livello epatico, frequen-ti riniti allergiche, debolezza del sistema circolatorioe, come riportato da J.T. Kent, è un rimedio piùefficace del chinino in certi tipi di febbri malariche.Ma è la trama che accompagna tutte queste scenela vera caratteristica di Arnica: le manifestazioni so-matiche sono vissute con estrema preoccupazione,ansia, incubi notturni come se il sistema avesse su-bito un colpo, un trauma appunto, tale da aver mes-so a repentaglio la sua integrità.Hahnemann sperimentò 115 rimedi e a tutt’oggi lesostanze sottoposte a un proving sono più di 1000.La peculiarità - e al tempo stesso il limite - di questometodo consiste nel fatto che la somministrazionedel rimedio omeopatico a un soggetto sano non èin grado di produrre la patologia, ma unicamente lesensazioni: nei proving sono annotate per esempionon tanto l’emicrania come diagnosi, ma la sua ma-nifestazione soggettiva precisa come un “dolore al-la tempia pulsante che migliora premendo la testasul cuscino, accompagnato da senso di nausea”.Questo è anche il motivo per cui l’omeopata con-centra la sua attenzione essenzialmente su tutti isintomi riportati dal paziente. La fase necessariamente successiva, come in ogni ap-proccio scientifico, consiste nella verifica clinica. Peroltre 200 anni i medici omeopatiche, seguendo i suggerimenti deiproving, avevano curato con succes-so un paziente con un rimedio, hannoarricchito la letteratura omeopatica conle loro conferme. In questi casi è il pa-ziente stesso con la sua complessità apoter spiegare le dinamiche profonde- per similitudine - del sistema-rimedio.

Solo attraverso questo lavoro sistematico si può com-prendere quale sia il vissuto di Arnica nei riguardi deitraumi e differenziarne l’azione rispetto ad altri rimediche potrebbero essere usati altrettanto efficacemente.Da questa unione di sperimentazione e conferme cli-niche nacquero le Materie Mediche che già a fine‘800 erano enciclopediche summe del sapere, con lacaratteristica di essere un duttile codice d’indaginee cura nei secoli. Nel 1800 non esistevano diagnosidi attacchi di panico, fibromialgia o patologie auto-immuni, ma i sintomi e le sensazioni che li caratteriz-

zano sono già riportati nelle Materie Mediche.Per questo motivo la Medicina Omeopaticabasandosi sulle manifestazioni del corpopossiede tutti gli strumenti per curareprofondamente l’uomo.

La sofferenza dell’individuo è l’unicodato oggettivo e caratterizzante;

le diagnosi cambiano solo nomecon il tempo.

Il Simile per curare il Simile

Proving: Si tratta della sperimentazione su soggetti sani di una so-stanza, minerale, vegetale o animale, preparata omeopaticamentecon diluizioni e succussioni. Le attuali linee guida (J.Sherr, Le di-namiche e la metodologia della sperimentazione omeopatica, SalusInfirmorum 2001) indicano che lo studio venga fatto in doppio cie-co, per cui soltanto il direttore della sperimentazione deve essereal corrente della sostanza in oggetto. Gli sperimentatori e i loro ri-spettivi supervisori non possono così essere influenzati nel lavorodi raccolta e catalogazione dei sintomi prodotti. La somministrazio-ne della sostanza, futuro rimedio omeopatico, avviene quotidiana-mente per un periodo di circa un mese e viene interrotta all’insor-genza di sintomi “fastidiosi”. Il proving non è in grado di produrrein tempi così brevi patologie organiche o anatomiche, ma piuttostoun quadro di sintomi funzionali soggettivi. Per questo motivo ognisperimentatore annota ogni sensazione, fastidio, dolore, sogno chesi presenti. Sarà compito del supervisore escludere da tali elenchitutti i sintomi pertinenti al soggetto e non alla sostanza in analisi.Alla fine vengono confrontati i dati di tutti gli sperimentatori perpoterne evidenziare i più significativi e caratteristici. Saranno questielementi a individuare la specificità del rimedio e permettere almedico omeopata la prescrizione.Per sua natura il proving mostra il quadro scompensato del rimedio,ossia i sintomi che si manifestano dopo che il sistema è “andato incrisi”; con l’esperienza clinica si potranno poi ricostruire gli aspettie gli atteggiamenti dello stesso sistema quando è in equilibrio.Per esempio nei casi cronici di Arnica i pazienti si presentano do-po il “trauma” doloranti, ipocondriaci e solitari, mentre normalmentesono strutture prestanti, autoritarie e toniche, quasi eroiche.

Farmacopea: Elencazione dei principali medicamenti in uso conl’indicazione della fonte e delle modalità di impiego.

Succussioni: Scuotimenti su una superficie fissa.

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Adolescentie cura di sé

Le prime esperienze di trucco e rasatura

L’adolescenza è sicuramente un momento molto im-portante per la vita dei nostri ragazzi; il corpo si tra-sforma e con esso anche la loro pelle.La pelle del bambino è pressoché perfetta: ha una gra-na sottile, luminosa; il film idrolipidico è naturalmen-te presente e da solo mantiene la giusta idratazione.Ma, durante il passaggio dall’infanzia alla pubertà,avviene un importantissimo cambiamento ormonaleche coinvolge in eguale misura ragazze e ragazzi,causato in gran parte dall’influenza che gli ormonisessuali esercitano nei confronti delle ghiandolesebacee e sudoripare.A causa di questa ingerenza la pelle degli adolescentisi trova spesso ricoperta da un eccesso di sebo, ilquale si accumula all’interno del follicolo e mesco-landosi alle cellule morte dell’epidermide forma unaspecie di tappo dal colore bruno-rossastro.Si parla del cosiddetto punto nero, che, se premuto,verrà fuori dal poro sotto forma di un piccolo cilindrosolido dal colore giallastro. A volte, purtroppo, que-sto sebo accumulato in quantità notevole si infetta,si gonfia e prende la forma del famigerato brufolo.

Che cosa fare? Il primo gesto istintivo, vedendo lapapula di colore bianco, è quello di schiacciarlo,pensando così di eliminarlo: grandissimo errore!Così facendo l’infezione si trasmetterà agli altrifollicoli causando la formazione di nuovi brufoli.Ecco allora alcuni buoni consigli per migliorare questostato e aiutare la scomparsa di brufoli e comedoni.La prima importantissima azione è sicuramente ladetersione: mattina e sera laviamo il viso con undetergente delicato, a risciacquo, privo di alcool, abase d’ingredienti purificanti e lenitivi come, adesempio, bardana, lavanda, salvia, rosmarino.Dopo avere sciacquato il detergente, tamponare ilviso e applicare un tonico astringente, sempre privodi alcool, in grado di purificare il poro e richiuderlo.Dopo il tonico è molto consigliato l’utilizzo di unacrema: per la mattina può essere utile una cremaidratante priva di oli che abbia però un’azione sebo-equilibrante.Invece per la sera è adatta una crema ad azioneantibatterica, leggermente esfoliante, in grado dirimuovere cellule morte e sebo, con un’azione co-siddetta cheratolitica, cioè levigante dello stratosuperiore dell’epidermide e in grado di asciugare leimperfezioni presenti.Attenzione, però, perché queste creme per la notte,spesso consigliate dal dermatologo o dal farmacista,hanno un piccolo svantaggio: impoveriscono il filmidrolipidico della pelle. In questo caso riveste parti-colare importanza l’utilizzo, poi alla mattina, dellacrema idratante per ripristinare la normale funzionedella barriera cutanea.

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Cosmesi

Francesca Lo Curtoconsulente Cosmesi

L’ acne manifesta la massima insorgenza nell'età adolescenziale

Un ultimo, ma non meno importante, consiglio perla cura della pelle dei nostri ragazzi è l’utilizzo, a fa-si alterne, durante la settimana di un gommage e diuna maschera di pulizia. Il gommage, sempre delica-to, deve essere a base di microsferule levigate, le qua-li non irritano la pelle e rimuovono efficacemente lecellule morte, aiutando la rimozione dei punti neri.La maschera di pulizia è, invece, solitamente a basedi argilla bianca e sostanze purificanti, la quale haproprietà sebo-normalizzanti, asciuga le imperfezionie, se sono arrossate, le lenisce e le rende meno visibili.Si stende sul viso pulito, dopo il detergente, si tienein posa al massimo per 10 minuti poi si sciacqua.In seguito si passa il tonico e infine la crema.

Trucco dell’adolescente

Per quanto riguarda il make-up è sempremeglio scegliere i prodotti con cura: ilfondotinta deve essere privo di oli perevitare di occludere i pori della pelle;in dermocosmetica ne esistono an-che alcuni che contengono amido,caolino e polimeri che aiutano l’as-sorbimento del sebo in eccesso.In seguito al fondotinta è con-sigliato l’utilizzo di una cipriamat, a effetto opacizzante,molto utile anche per i ritoc-chi nel corso della giornata sela pelle diventa un po’ più oleosa.

Alla sera, perrimuovere il trucco e le im-purità accumulate nel corsodella giornata, utilizzeremo, ov-viamente solo per il viso, il de-tergente sopra indicato, segui-to sempre dal suo tonico: ricor-darsi sempre di struccarsi per-ché è davvero importante tene-re pulita la pelle durante il ripo-so notturno. Fortunatamente,però, non tutti gli adolescentisoffrono di pelle impura, macomunque l’ingresso nell’etàadulta comporta, in ogni caso,l’aggiunta di più attenzione perla loro pelle che è comunqueancora sensibile.

I gesti più importanti riguar-dano sempre una correttadetersione e idratazione/protezione effettuate conprodotti adeguati: per ladetersione si può uti-lizzare un latte de-tergente o un deter-gente a risciacquo de-licato contenente prin-cipi attivi addolcenti edisarrossanti (bisabololo,

rusco, hamamelis)seguita da untonico addolcente.Per l’idratazione è consigliabile l’utilizzo mat-tino e sera di una crema idratante specifica perpelle sensibile e delicata, magari contenente fil-

tri Uva/Uvb per la versione giorno al fine di au-mentare la protezione dalle brusche variazioni

termiche e dall’inquinamento ambientale.

I primi approcci alla rasatura

Intorno ai 15/16 anni gli adolescenti di sesso maschiledevono fare anche i conti con la comparsa della primapeluria sul viso, che poi si trasformerà in barba.A questo punto sorge il problema della rasatura: comeeffettuarla senza eccessivi danni alla pelle del viso?

Consigli per una perfetta rasatura

- detergere il viso con un detergente delicato, anche leggermenteesfoliante per eliminare le cellule morte e aiutare la fuoriuscitadel pelo;

- applicare sul viso umido un leggero strato di schiuma, nel casodegli adolescenti il panorama dermocosmetico offre anche dei gele delle schiume con formulazioni specifiche per la pelle sensibile;

- sciacquare il rasoio in acqua calda e passarlo sul viso seguendoil senso del pelo;

- riapplicare la schiuma e passare nuovamente il rasoio in sensoopposto;

- terminare con l’applicazione di una lozione (meglio crema o fluido)dopobarba priva, o quasi, di alcool per disinfettare e idratarela pelle.

Nel caso della pelle impura o acneica può essere più indicata, perevitare una ulteriore infiammazione e proliferazione batterica, larasatura con il rasoio elettrico, eventualmente dando una passatadove serve con la lametta.In seguito applicheremo sempre il dopobarba seguito, però, daltrattamento per pelli impure.

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Adolescenti e cura di sé

È importante mantenere la pelle idratata dopo la rasatura

La rasatura è comunque un trauma per la pelledell’uomo e radersi non è una procedura cosìsemplice come potrebbe sembrare; è opportu-no insegnare ai nostri ragazzi alcune semplici re-gole e attenzioni per evitare la comparsa di unairritazione piuttosto frequente.Quest’ultima è un’infiammazione del follicolofrequente soprattutto nelle pelle sensibili, comeappunto quelle degli adolescenti.

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Consulenza cosmesi

Anche per il 2011 viene inserita nel FarmaCom la rubrica dedicata ai consigli di cosmesi, riportante pure il calendario delle presenze, pressole farmacie comunali, dell’estetista Francesca Lo Curto che si avvale anche della Microcamera Dermotricos per la rilevazione dei principaliparametri cutanei e tricologici. Per far fronte alle innumerevoli richieste e constatata pure la gradevolezza del servizio gratuito di consulenzamake up, è entrata a far parte dell’organico aziendale Alessandra Cicorello, estetista diplomata, che sarà presente nelle farmacie secondoil sottostante calendario; in particolare, è possibile ricorrere ai suoi consigli tutti i martedì e venerdì presso la FC 43 di PiazzaStatuto 4. Prenotatevi!

Gli appuntamenti con la Consulente della cosmesiFrancesca Lo Curto

Gennaio F.C. Indirizzo

martedì 4 9 C.so Sebastopoli 272mercoledì 5 7 C.so Trapani 150venerdì 7 37 C.so Agnelli 56sabato 8 23 Via Guido Reni 155/157venerdì 14 25 c/o FF. SS.Porta Nuovasabato 15 15 C.so Traiano 86martedì 18 24 Via Bellardi 3mercoledì 19 4 Via Oropa 69venerdì 21 46 P.zza Bozzolo 11sabato 22 22 Via Carlo Capelli 47martedì 25 42 Via XX Settembre 5mercoledì 26 5 Via Rieti 55venerdì 28 8 C.so Traiano 22/Esabato 29 36 Via Filadelfia 142

Febbraio F.C. Indirizzo

martedì 1 29 Via Orvieto 10/Amercoledì 2 35 Via Cimabue 8venerdì 4 38 Via Vandalino 9/11sabato 5 21 C.so Belgio 151/Bmartedì 8 17 C.so Vittorio Em. II,182mercoledì 9 45 Via Monginevro 22/Bvenerdì 11 9 C.so sebastopoli 272sabato 12 7 C.so Trapani 150martedì 15 2 Via Slataper 25/bismercoledì 16 11 Strada Lanzo 98/Gmartedì 22 24 Via Bellardi 3mercoledì 23 10 Via Asinari di Bern. 134venerdì 25 25 c/o FF. SS.Porta Nuovasabato 26 8 C.so Traiano 22/E

Gli appuntamenti con la Consulente della cosmesiAlessandra Cicorello

Gennaio F.C. Indirizzo

lunedì 3 12 C.so Vercelli 236sabato 8 28 C.so Corsica 9lunedì 10 10 Via Asinari di Bern. 134mercoledì 12 40 Via Farinelli 36/9giovedì 13 44 Via Cibrario 72lunedì 17 2 Via Slataper 25/bisgiovedì 20 11 Strada Lanzo 98/Gsabato 22 21 C.so Belgio 151/Blunedì 24 13 Via Negarville 8/10mercoledì 26 20 Via Ivrea 47/49giovedì 27 19 Via Vibò 17/Blunedì 31 1 C.so Orbassano 249

Febbraio F.C. Indirizzo

giovedì 3 46 P.zza Bozzolo 11sabato 5 23 Via Guido Reni 155/157lunedì 7 15 C.so Traiano 86mercoledì 9 40 Via Farinelli 36/9giovedì 10 4 Via Oropa 69lunedì 14 44 Via Cibrario 72giovedì 17 13 Via Negarville 8/10sabato 19 5 Via Rieti 55lunedì 21 1 C.so Orbassano 249martedì 22 22 Via Carlo Capelli 47mercoledì 23 46 P.zza Bozzolo 11giovedì 24 19 Via Vibò 17/Blunedì 28 42 Via XX Settembre 5

Adolescenti e cura di sé

Il tempo in cui viviamo si caratterizza per un dilagan-te senso di precarietà che investe via via i più diversiambiti della vita di una persona e della collettività. Lecondizioni di lavoro spesso non consentono di fareprogetti a lungo termine, la stabilità delle relazioni nonè garantita e la famiglia non sempre riesce a essere unluogo di riferimento e sostegno. L’impressione di nontrovare più garanzie nelle Istituzioni o negli affettiper costruire le proprie sicurezze e per orientare lapropria vita, può gettare nello smarrimento, nell’ansia,nel panico, nella depressione, nella dipendenza…Inoltre, la diffidenza, la sensazione di pericolo o disfruttamento possono portare ad allontanarsi dagli al-tri, precludendo la possibilità di ricorrere nei momen-ti difficili all’aiuto che la rete delle relazioni sociali po-trebbe offrire. Ne consegue che la sofferenza trovasempre più nel corpo la sua via elettiva d’espressione.Molte volte una malattia del corpo si accompagna auna sofferenza psichica, così come difficoltà relazionalipossono incidere sul proprio stato di salute.Quando questo vissuto di precarietà non trova la viadella parola e l’ascolto opportuno, può prodursi lasensazione di non poter fare alcunché per uscire dauna situazione che appare immutabile. Trovare unluogo in cui mettere in parola queste condizioni diprecarietà può consentire alle persone di trovare le ri-sorse singolari per affrontare situazioni che, vicever-sa, potrebbero portare a chiudersi nello sconforto enell’impotenza. Da queste considerazioni e per dareuna risposta alle diverse forme in cui il disagio siesprime nella nostra società, è nata a Torino l’asso-ciazione Centro Psicoanalitico di trattamento deimalesseri contemporanei onlus.

Cos’è il Centro Psicoanalitico di trattamento deimalesseri contemporanei?

È una realtà che da 10 anni opera nella città di Torinooffrendo sostegno a tutti coloro - adulti, adolescenti,bambini - che v’indirizzano una domanda d’aiuto

quando si trovano nella difficoltà ad affrontare ciòche accade nella vita quotidiana: separazioni, diffi-coltà nelle relazioni affettive, difficoltà col cibo, conlo studio, sul luogo di lavoro… Al suo interno è presente anche una SezionePrecarietà che offre l’opportunità, alle personetoccate dal problema della precarietà e dai disagi cheproduce, di svolgere con un terapeuta un percorsodella durata massima di tre mesi con colloqui gratuiti.

Chi si rivolge al Centro Psicoanalitico?

Nell’anno 2009 il Centro ha ricevuto 359 telefonate,344 sono stati gli incontri svolti nell’ambito del-l’accoglimento e della Sezione Precarietà e 894 gliincontri al trattamento, dove le persone tornanopiù volte per incontrare un terapeuta in percorsi didurata non prefissata. La maggioranza delle personeche si rivolge al Centro Psicoanalitico sono donne(il 64%), mentre l’età va dagli 11 anni a più di 60,con percentuali distribuite piuttosto uniformementefra le varie fasce d’età, a testimoniare che le situa-zioni di disagio legate alle condizioni di precarietàsono trasversali rispetto all’età di coloro che le vivono. I motivi per cui le persone arrivano sono i più vari esono difficilmente raggruppabili. Riguardano rela-zioni famigliari o di coppia che creano sofferenza,situazioni di dipendenza, molestie subite, problemisul posto di lavoro. Ma moltissime persone, circa il50%, vengono perché soffrono di un malessere o diun disagio che riescono a precisare soltanto comeconfusione o disorientamento, e di cui non riesconoa individuare le cause.

Soffrire di Precarieta

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a cura del Centro Psicoanaliticodi trattamento dei malessericontemporanei onlus

,Come rivolgersi al Centro Psicoanalitico

Ci si può recare direttamente in via Guastalla 13/bis a Torino,anche senza appuntamento, nei seguenti orari:lunedì 14-16, martedì 10-13, mercoledì 16-18, giovedì 13-16e venerdì 10-13.Telefono: 011.817.09.59e-mail: [email protected] internet: www.cepsi.it

associazioni

Sabato 12 febbraio avrà luogo la XI Giornata diRaccolta del Farmaco. In tutta Italia, recandosi nel-le farmacie che espongono la locandina del BancoFarmaceutico, si potrà acquistare e donare un farma-co da banco a chi oggi vive ai limiti della sussistenza.Lo scorso Febbraio in occasione della X Giornata diRaccolta del Farmaco sono stati raccolti oltre 351.000farmaci, per un controvalore di circa € 2.290.000.Questo ha permesso al Banco Farmaceutico di ri-spondere al bisogno di oltre 1.312 enti assistenzialiche soccorrono 420.000 indigenti in tutta Italia.In particolare in Torino e Provincia sono stati raccolti,nelle 177 farmacie aderenti, 21.117 farmaci, perun controvalore di oltre 138mila euro. I farmaciraccolti sono stati distribuiti ai 37 enti assistenzialiconvenzionati presenti in Torino e Provincia.Anche quest’anno Farmacie Comunali Torino Spa haaderito con entusiasmo alla Giornata iscrivendo tut-te le farmacie, comprese quelle che sarebbe state inturno di chiusura. Tutte le 34 farmacie comunalitorinesi saranno quindi aperte sabato 12.Nelle farmacie i volontari del Banco Farmaceuticospiegheranno l’iniziativa a tutti coloro che entreranno,

chiedendo loro diacquistare medicinali(Otc e Sop) da devol-vere alle associazioniassistenziali locali.In questo momento di crisi le difficoltà per risponde-re al bisogno di salute si concretizzano anche in si-tuazioni quali le malattie da raffreddamento o l’in-fluenza soprattutto quando l’ammalato è un bambi-no o un anziano all’interno di un contesto di indi-genza. La buona riuscita di tale iniziativa dipendedalla partecipazione di tutti: ognuno di noi è perciòchiamato a dare il proprio contributo.

Una storia di farmaci e solidarietà

Il Banco Farmaceutico è un’associazione non profitnata a Milano nel 2000 grazie alla collaborazione tra laprofessionalità della Federfarma di Milano e l’esperien-za nel settore sociale della Compagnia delle Opere.Il suo obiettivo è aiutare le persone indigenti rispon-dendo al loro bisogno farmaceutico attraverso la colla-borazione con le realtà assistenziali che già operano lo-calmente, al fine di educare l’uomo alla condivisione e

alla gratuità. Nel dicembre del 2000 si svolge aMilano la I Giornata di raccolta del farmaco, checoinvolge 250 farmacie e consente di raccogliere15.000 farmaci. L’iniziativa è cresciuta notevol-mente di anno in anno fino a diventare un even-to riconosciuto e consolidato a livello nazionale,arrivando a coinvolgere un numero sempre cre-scente di farmacie. Ancora oggi la Giornata diRaccolta del Farmaco, che rappresenta la princi-pale attività del Banco Farmaceutico, è costruitasul rapporto fondamentale con i farmacisti, chefungono da anello di congiunzione tra la caritàdei cittadini e gli enti che assistono i bisognosi.

appuntamenti

Dona un farmacoa chi ne ha bisogno

Il 12 febbraio vieni in farmaciaper condividere il bisogno di salute

Le tipologie di farmaci raccolti

L’attività del Banco è focalizzata sulla raccolta di farmaci che nonnecessitano di ricetta medica, cioè esclusi dal servizio sanitario nazionalee quindi totalmente a carico di chi ne ha bisogno.

Farmaci antiacidi Farmaci antimicotici topici Farmaci antinfiammatori orali Farmaci antinfiammatori topici Farmaci antinfluenzali Farmaci antipiretici per adulti Farmaci antipiretici per bambini Farmaci antisettici per la gola

Farmaci antiistaminici orali Farmaci antiistaminici topici Farmaci antitosse Cicatrizzanti Colliri Decongestionanti nasali Disinfettanti Lassativi

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redazionaliredazionali

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Fluimucil si fa in treper combatterela tosseLa tosse per molti è un ap-puntamento che si ripetepuntualmente a ogni sta-gione fredda. Può essere sec-ca/stizzosa, con colpi ripetuti efrequenti, oppure catarrosa/produt-tiva che si associa a un rumore ca-vernoso, rendendo fastidioso il respi-ro e accentuandosi di solito durante il

sonno. Da oggi con Fluimucil è possi-bile curare entrambi i tipi di tosse: èstato infatti lanciato Fluimucil tossesedativo, sciroppo per la tosse seccaal gradevole gusto di banana, che siaffianca a Fluimucil mucolitico, sci-roppo al gusto di lampone per cura-re invece la tosse grassa. La linea siarricchisce anche delle pratichecompresse orosolubili senza zuc-chero al gradevole gusto limone emandarino che si sciolgono in boccasenza bisogno di acqua, per curare latosse secca anche fuori casa.

Due alleati contro il mal di golaContrastare il mal di gola richiederisposte diversificate. Per questoReckitt Benckiser propone due solu-zioni fondate sui diversi principi attivi:le pastiglie di Benagol, a base di Amil-metacresolo e 2,4-Diclorobenzilalcool,dalle proprietà antisettiche, per pro-blemi di gola secca, anche con dolori/bruciori localizzati; la linea BenactivGola, con Flurbiprofene, dalle tipicheproprietà antinfiammatorie, perun’azione mirata sulla gola infiam-mata e in presenza di difficoltà alladeglutizione, quindi per condizionianche severe di mal di gola. BenactivGola si presenta nelle classiche pasti-glie (gusto limone e miele, senza zuc-chero gusto arancia), sot-to forma di collutorio enella pratica confezionespray, idealefuori casa.

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