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. STOP AL BULLISMO Un problema che riguarda sempre più scuole e che coinvolge molti bambini e ragazzi, sottoponendo i più “deboli” alle beffe dei più “forti”: il bullismo è un fenomeno molto frequente. Infatti in questi ultimi tempi anche i notiziari si occupano sempre più spesso di tale argomento poco piacevole: il bullo è una persona che, compiendo certe azioni, si ritiene un “Dio sulla terra”, ma in realtà non è altro che una persona molto insicura, spregevole e cattiva, che speriamo di non incontrare mai. Se dovessimo assistere ad un atto di bullismo ci rivolgeremmo per chiedere aiuto ad una persona adulta, e non avremmo sicuramente paura di parlare: il silenzio non porta alla risoluzione del problema. L'esperienza personale alle scuole elementari di un nostro compagno di classe attuale, ci ha dimostrato chiaramente i danni e le conseguenze legate al bullismo, poiché lui stesso afferma: «di aver passato un anno da schifo che non augura a nessuno», poi aggiunge che non farebbe mai a nessuno quello che hanno fatto a lui, poiché il sol pensiero del brutto periodo che ha trascorso lo rattrista. Non ha alcun senso far star male altre persone con atteggiamenti di prepotenza solo per sentirsi superiori nei confronti di qualcuno. Riteniamo che educatori, insegnanti e genitori, dovrebbero intervenire subito, senza sottovalutare il problema, per stroncare sul nascere questa situazione. Noi, con il loro supporto, dobbiamo impegnarci a denunciare ogni tipo di dimostrazione di questo comportamento. L'unione fa la forza, quindi uniamoci e aiutiamoci a vicenda! Classe 1^ B Buongiorno a tutti ragazzi! Siamo felici di iniziare il nuovo anno assieme a voi! Per la prima volta in queste edizioni saranno le seconde ad occuparsi del vostro amato “Give me Five” In queste pagine vi stupiremo con articoli pieni di emozioni e ...magia...infatti tra noi abbiamo scovato giovani talenti che vi sbalordiranno con la loro grande passione. Inoltre molti di voi, per la prima volta, sperimenteranno il brivido di salire sulla cupola ellittica più grande del mondo: IL MAGNIFICAT!! Oppure se più vi aggrada, con un salto indietro nel tempo, potrete riscoprire la bellezza degli anni 60’ o ancora più indietro ammirare la nostra unica e inimitabile Venezia negli anni del suo massimo splendore. Vi auguriamo una buona lettura! E.Avico,S.Gavotto,M.Lanfranco 2^A IN QUESTO NUMERO: Direttore: Avico Elisa Caporedattore: Gavotto Sofia Segrretario: Lanfranco Maddalena Editing:E.Avico, S.Gavotto, M.Lanfranco 2^A

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STOP AL BULLISMO

Un problema che riguarda semprepiù scuole e che coinvolge moltibambini e ragazzi, sottoponendo ipiù “deboli” alle beffe dei più “forti”:il bullismo è un fenomeno moltofrequente. Infatti in questi ultimitempi anche i notiziari si occupanosempre più spesso di taleargomento poco piacevole: il bullo èuna persona che, compiendo certeazioni, si ritiene un “Dio sulla terra”,ma in realtà non è altro che unapersona molto insicura, spregevolee cattiva, che speriamo di nonincontrare mai. Se dovessimoassistere ad un atto di bullismo cirivolgeremmo per chiedere aiuto aduna persona adulta, e nonavremmo sicuramente paura diparlare: il silenzio non porta allarisoluzione del problema.

L'esperienza personale alle scuoleelementari di un nostro compagno diclasse attuale, ci ha dimostratochiaramente i danni e le conseguenzelegate al bullismo, poiché lui stessoafferma: «di aver passato un anno daschifo che non augura a nessuno»,poi aggiunge che non farebbe mai anessuno quello che hanno fatto a lui,poiché il sol pensiero del bruttoperiodo che ha trascorso lo rattrista.Non ha alcun senso far star male altrepersone con atteggiamenti diprepotenza solo per sentirsi superiorinei confronti di qualcuno. Riteniamoche educatori, insegnanti e genitori,dovrebbero intervenire subito, senzasottovalutare il problema, perstroncare sul nascere questasituazione. Noi, con il loro supporto,dobbiamo impegnarci a denunciareogni tipo di dimostrazione di questocomportamento. L'unione fa la forza,quindi uniamoci e aiutiamoci avicenda!Classe 1^ B

Buongiorno a tutti ragazzi!Siamo felici di iniziare ilnuovo anno assieme a voi!Per la prima volta in questeedizioni saranno le secondead occuparsi del vostro amato“Give me Five” In questepagine vi stupiremo conarticoli pieni di emozionie ...magia...infatti tra noiabbiamo scovato giovanitalenti che vi sbalordirannocon la loro grande passione.Inoltre molti di voi, per laprima volta, sperimenterannoil brivido di salire sulla cupolaellittica più grande del mondo:IL MAGNIFICAT!! Oppure sepiù vi aggrada, con un saltoindietro nel tempo, potreteriscoprire la bellezza deglianni 60’ o ancora più indietroammirare la nostra unica einimitabile Venezia negli annidel suo massimo splendore.Vi auguriamo una buonalettura!E.Avico,S.Gavotto,M.Lanfranco2^A

IN QUESTONUMERO:

Direttore:Avico Elisa

Caporedattore:Gavotto Sofia

Segrretario:LanfrancoMaddalena

Editing:E.Avico,S.Gavotto,M.Lanfranco

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MAGNIFICO “MAGNIFICAT”!

Il 4 ottobre, una calda mattinad’autunno ,siamo arrivati a scuolastranamente felici. Dalla piazzagiungevano grida e schiamazzi:saremmo partiti alle 8:15 circa, perraggiungere, attraverso la strada delleCappelle, a piedi ovviamente, ilSantuario di Vicoforte. Dopo una lungacamminata siamo arrivati alla meta tantoattesa. Ci siamo seduti sulla scalinatache orna l’edificio con la cupola ellitticapiù grande del mondo. Lì abbiamoscattato molte fotografie, per ricordare laprima gita delle scuole medie! Dopoaver fatto merenda abbiamo dovutoattendere un’ora e mezza per poteraccedere alla visita guidata. Quando cihanno chiamati siamo esplosi perchènon ce la facevamo più. Appena siamosaliti al primo livello ci hanno spiegatotutta la storia del santuario,soffermandosi su alcuni dettagli come lasua nascita, il miracolo del Pilone ocome fanno a monitorare i minimispostamenti che questo enorme emaestoso edificio sacro compie. Arrivatial secondo e ultimo livello, siamo rimastiimpressionati dal panorama, dall’altezzae dagli affreschi realizzati con la tecnicadel trompe l’oeil. Quando è finita la visitaguidata, ci siamo ritrovati, con le altre treclassi, davanti alla scalinatadell’imponente santuario.Successivamente siamo tornati a scuolae le classi frequentanti l’indirizzomusicale sono andate a mensa, invecele altre sono tornate a casa. Insomma,questa gita ci è piaciuta molto, anche sefino a 14 anni non possiamo salire incima al magnifico cupolotto.Classe 1^A

Il primo giorno di scuola, tutti assonnati,arriviamo a scuola. Al suono dellacampanella, entriamo nell’atrio e la profdi matematica ci accoglie e ci fa visitarel’edificio; siamo agitati e ci sentiamo unpo’ più grandi e ansiosi di conoscere inuovi compagni.In classe siamo 26: siamo un po’rumorosi, perchè ci piace chiacchierarema siamo anche in tanti, infatti qualchevolta i prof ci sgridano.Ogni prof viene a presentarsi e aconoscerci. Alle undici facciamol’intervallo che è molto molto.... corto!!!La nostra classe presenta su due latigrandi finestre da dove, qualche volta,osserviamo il paesaggio, un casellariodove mettiamo gli zaini per motivi disicurezza (non li possiamo tenere vicinoa noi..... potremmo inciamparci). Ci sonodue lavagne, una di ardesia nera e unaLim. Non ci sono ancora delle cartine ocartelloni perchè il muro è dicartongesso. I banchi sono tanti e quasinon ci stanno tutti perchè l’aula èpiccola...La prima settimana gli insegnanti fannol’appello tante volte perchè non ciconoscono ancora. I prof alcune voltesono molto severi, altre volte sonocomprensivi e simpatici.Scopriamo che la nostra prof di italianousa il microfono per preservarsi la voce:subito la cosa ci stupisce ma poi ci siabitua all’idea…è divertente.Gli insegnanti ci dicono anche chefaremo molte gite, di più rispetto alleelementari; durante la settimana faremopiù ore di ginnastica, musica e arte, mainizieremo anche nuove materie cometecnologia, informatica e francese.

I PRIMI DUE MESI DI SCUOLA

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Nei giorni seguenti in classe cantiamocanzoni in inglese con il prof. Signorino,poi giochiamo con le parti del corpo conla prof. Fracchia. Frequentiamol’indirizzo musicale quindi due/ tre orealla settimana suoniamo tutti insieme oindividualmente. Gli strumenti a sceltasono pianoforte, flauto traverso, violino echitarra. Il mercoledi’ alcuni di noi vannoa mangiare in mensa e poi fanno un’oradi lezione pomeridiana. Fino ad ad oggiabbiamo fatto solo una gita mal’esperienza è stata bellissima, siamoandati a piedi a Vicoforte e abbiamovisitato il Santuario! Come avete lettonell articolo precedente. Con il passaredel tempo scopriamo che faremomoltissime verifiche e interrogazioni!Nella scuola abbiamo anche unabellissima aula computer checondividiamo con la scuola elementare,dove ci sono 25 computer su cuiscriviamo i testi per il giornalino e cheutilizziamo durante l’ora di tecnologia einformatica. Abbiamo anche un’aula perarte molto grande dove disegniamo tuttiinsieme e con il necessario per fare undisegno “perfetto”. A ginnastica abbiamogià fatto un torneo di pallamano in cui cisiamo divisi in cinque squadre. Ci siamodivertiti tantissimo! Siamo moltoemozionati di questa nuova avventura esappiamo che sara’ come un giro sullemontagne russe. Speriamo di averviraccontato tutto con precisione e nonvediamo l’ora di continuare questoviaggio.Abbiamo trovato la scuola dei nostrisogni!Classe 1^ A

GIOVANI SCRITTORI SIRACCONTANO

Scuola cominciata,estate finita...o forseno? I ricordi di queste -purtroppo corte-vacanze, oltre a qualche chilo di troppo,sono stati anche i faticosi ma divertentipomeriggi passati a scrivere i lunghicapitoli che sono andati a formare inostri superlativi, fantastici emeravigliosi racconti. La nostra“amatissima” Prof. P.Guala, gli ultimigiorni di “terrore” di scuola ci haassegnato questo lavoro impegnativoche ha occupato gran parte del periodoestivo: scrivere un racconto strutturato inalmeno tre capitoli in cui lo strumento,che ognuno di noi suona, parla in primapersona. Inoltre dovevamo corredare iltesto con la dedica, la biografia, la tramain sintesi, la casa editrice, l'indice ecurare l'impaginazione, inserendoimmagini e disegni. Arrivati a scuolaeravamo pervasi dall’ansia, ma dopo lacorrezione da parte della professoressaè subentrato in noi un senso di sollievo:voti positivi e storie entusiasmanti!In più i bambini della quinta primaria diPiazza e i loro insegnanti hanno accoltocon piacere la nostra proposta dileggere i racconti e darci un giudiziosincero sulla nostra avventura estiva...siamo in attesa del responso!L'incontro è avvenuto l'11 ottobre 2017nell'atrio della scuola media; dopo un'iniziale timidezza i bambini della classe5^ si sono lasciati trasportare. In seguitonoi di 2^A abbiamo presentato le nostrestorie e i quattro strumenti: flautotraverso, chitarra, pianoforte e violinooltre al saxofono e alla batteria, questiultimi suonati in un impegnoextrascolastico. Dopodiché si sonoprenotati per leggere il libro desiderato:dopo essere stato scelto, l' autore el'acquirente si sono stretti la manoconcludendo lo scambio. I libri civerranno riconsegnati il 29 novembre

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2017 in un altro incontro, dovepresenteremo in modo specifico glistrumenti, magari suonando alcuni brani.Visto il giudizio positivo dellaprofessoressa, noi ragazzi siamo statitrasportati nel mondo della fantasia e delsuccesso: alcuni vorrebbero vendere ilibri, altri partecipare ad un concorso odarli in beneficenza ai bambini malati;chi se lo vuole tenere “stretto” per avereun ricordo della scuola media; oppureancora darli alla biblioteca comunalesperando che emozionino altri ragazzi.Le sfide e le sorprese, si sa, nonfiniscono mai, e quindi non sappiamocosa ci aspetterà quest’anno. Qualsiasicosa si parerà davanti la affronteremo,perché tutti insieme siamo imbattibili!!!

S.Cagnasso, T.Rattalino e T.Regis 2A

GRANDE RIVOLUZIONE ALMUSICALE!

Alcuni professori di Strumento se nesono andati e, al loro posto, ne sonoarrivati altrettanti: la professoressa diviolino Monica Agosto, le professoresseFederica De Marchi e Elena Braccoentrambe due di pianoforte. Abbiamoiniziato le lezioni individuali e diorchestra subito e in modo efficace.Dobbiamo dire che ci stiamo davverotrovando bene a lavorare con i nuovidocenti, tanto che abbiamo iniziato aprovare vari pezzi tra cui Let It Be diLennon/McCartney, il Trono di Spade,Sofia di Alvaro Soler ecc... ora vidiciamo le nostre prime impressioni!La professoressa Agosto:ci siamoincontrati un mesetto fa in classe; èentrata e tutti noi, all’inizio, ci siamospaventati.Ci siamo chiesti chi fosse meglio tra lanuova prof. e il “vecchio” -si fa per dire-prof. Ficarra, ma la risposta era ovvia:sono due prof. totalmente diversi. Laprofessoressa è simpatica, divertente,severa al punto giusto, e quindi moltodeterminata. Il professore eraamichevole ma forse meno severo. Inquesti giorni abbiamo anche avutol’occasione di conoscere leprofessoresse De Marchi e Bracco. Laprima impressione l’abbiamo avuta sullaprof di strumento individuale che, a tuttinoi, è sembrata gentile e simpatica.L' altra professoressa, ovvero la Bracco,l’abbiamo incontrata ad orchestra:anostro parere, è forse l' insegnante piùsevera del musicale. Il prof. che è statosostituito è il professore Bellavia che,per quanto severo, era veramente un

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insegnante simpatico. Ci sono inoltrealtri due professori che conoscerete già,perché sono i veterani: la professoressaParretta di flauto traverso e il professorGregorio di chitarra. Siamo contenti dell’impressione su quest’anno è veramentepositiva; sicuramente ci troveremo tuttibenissimo in compagnia di questiprofessori.

A. Arnaldi, I. Durbiano ,S. Simeoni 2^A

SCRITTORE OLTRE I CONFINI.

Qualche mese faun nostro amico havinto il premiospeciale dellagiuria alconcorso ”Lampi di

poesia slussi ‘d poesìa 2017”:Coordinato da Sergio Donna e NicolaDuberti si è svolto a Torino ed è statoaccompagnato da brani musicalicaratteristici della zona piemontese.Ascoltando l’autore capiamo quanto èstato importante per lui partecipare.Nonostante la sua giovane età RiccardoSomà è capace di scrivere poesie moltoprofonde, che suscitano in noi unagrande emozione ma il resto lo faremodire a lui..."Come ti sei sentito alconcorso?"" Ovviamente teso e curioso, ma dirlonon è così semplice.... io penso che ilprimo passo per scrivere una poesia siacontinuare a sperimentare, con le ideepiù ambiziose. Leggerla può essereun'impresa per il lettore, poichè certeidee e emozioni si provano una solavolta. Spero che la mia, sia una poesiache piace al pubblico e che non loannoia. Il concorso è stato un primopasso per perfezionare un po' la miatecnica e spero che non sia l'ultimo".“Quando hai iniziato a scrivere poesie?“Fin da piccolo ne scrivevo nei tempi

liberi, a casa o a scuola. Non ricordoproprio quando iniziai ma so chequalunque cosa accadeva di importanteio lo scrivevo. Mi sono sempre ispirato aigrandi scrittori come la poesia “Ho scesodandoti il braccio” di Montale e con lamia immaginazione scrivevo.”“Cosa pensi quando scrivi una poesia?”“ Penso alla persona a cui la intitolerò,scrivendo non tanto con la testa quantocol cuore.” Ora però lasciamo leggere lepoesie a voi:

-Padre e figlio

E da capo / a piedi / ti conosco: / nonilludi / non inganni. / Dai tuoi occhi/la verità mi arriva/ dalle tue mani/tremolanti/scolpite./il tuo bustopiegato,/la tua bocca/ tacita/ immobile.

-Senza te

Ho salito le scale della nostra casa/Solo./ Sembravano buie / Tristi /come se mi volessero dir cose, / coseche non sapevo, / cose all’oscurità/di tutto e di tutti./Se mi par di sentir voci /non sento;/ se mi par di veder cose /non guardo./ Entro in casa /cieco della tua mancanza,/ e tu pianpiano scompari dai miei ricordi. /Passano mesi, anni,/ ed io invecchio /ma tu ci sarai sempre in me.

-Una pace

E’ una pace,/ non te lo so spiegare… /una parola/ non basta./ Quello che senti/al mattino,/ a pranzo, / a cena./ Ungesto / ti guida / uno sguardo / tiappoggia,/ una mano / ti coccola/ el’altra annuisce./ Il cuore / ti dà il ritmo/che pensi in silenzio./ Ti volti e scopriche la via/ Si sta sgretolando,/ ma tu/prosegui.

E.Lombardi, intervista a R.Somà 2^A

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VENEZIA

Nel XIV secolo Venezia guidaval'economia di una vastissima areageografica, non solo con l'attività deisuoi mercanti e delle sue navi, masoprattutto per la necessità che avevanogli operatori economici delle altrenazioni di andare a Venezia per trovareil centro del mercato mondiale. InfattiVenezia fu fino al '500 una città-mondo.Quando venne scoperta l’America,Venezia iniziò una lunga “dorata”decadenza in campo economico, adifferenza del campo artistico che sirafforzò: a Venezia, infatti, arrivavanoturisti da tutto il mondo ad ammirare lasplendida città. Essa diventò famosaanche grazie al Grand Tour Italiano dalXVIII sec. quando gli intellettuali e inobili tornavano dal loro viaggio, perricordarsi della splendida vacanza, sifacevano dipingere, da Canallotto eBellotto, scene di Venezia.Anticamente i Veneziani urbanizzaronola città costruendola su palafitticoli e finoad oggi la città, con caratteristiche distruttura instabile, continua ad esserepiena di vita e turisti. Anche se puòessere un magnifico spettacoloosservare Venezia dalle navi da crociera,i Veneziani non sono altrettanto contentidi vedere questi “mostri” oscurare ealterare il delicato territorio della città."Salviamo Venezia" è uno slogan chetutto il mondo deve adottare.

M.Manfredi, E.Avico 2^A

GIOVANI EDITORI IN ERBA

Ai primi di ottobre siamo scesi in aula diinformatica con la ProfessoressaBertolino e abbiamo utilizzatoun’applicazione informatica con il nomedi Pixrl per costruire dei poster,prendendo delle immagini riguardanti untema specifico e, poi, copiarle nei varispazi. Eccone alcuni riguardanti temiautunnali.

S. Bernard, A. Avagnina 2^A

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UNA NOTTE DA INCUBO

E’ una notte buia e tempestosa, la nottedel 31 ottobre. Antonio, che abita in unappartamento nella palazzata davantialla Basilica del Santuario di Vicoforte,viene svegliato da un tuono fortissimo.Corre subito alla finestra della suacamera e vede che le luci della Basilicasono stranamente accese. Si veste il piùvelocemente possibile e, senza farsisentire dai suoi genitori, corre nellapiazza davanti alla Basilica delSantuario e nota subito che il portaledell’edificio è spalancato. Senzapensarci troppo entra, facendo il segnodella croce. L’atmosfera è più cupa diquando va a messa la domenica esubito si accorge che qualcosa è diverso.Il pilone centrale … ha un altro buco! E’sulla testa della Madonna,probabilmente causato da un proiettile.Ma la cosa più strana è il sangue checola dal buco. Ora Antonio sente unrumore provenire dalle scale delMagnificat, piano piano prende coraggio,si avvicina alle scale e sale fino alla“Sala del tempo”. Giunto lì nota unabotola per terra: con le mani insicure e legambe tremanti apre la botola e siavventura nel cunicolo. Arriva in unastanza, di cui non conosceva l’esistenza,un luogo sinistro con tanti quadri di exsacerdoti appesi alle pareti. Camminainsicuro, guardandosi intorno, quandoinciampa in qualcosa. Abbassa losguardo e vede… una pistola! Sente poiuno strano rumore alle sue spalle.Antonio ora non riesce più a muoverenemmeno un muscolo. Il suo cuore battefortissimo. All’improvviso sente unafredda mano appoggiarsi sulla suaspalla, chiude gli occhi, si gira e

“Aaahhh!” apre gli occhi e si trova tuttosudato nel suo letto. È stato solo unincubo… un terribile incubo nella notte diHalloween.

N .Accamo, E. Miglio, N. Scacchetti.2^B

HALLOWEEN... DOLCETTO OSCHERZETTO?

Halloween, il cuisignificato è “finedell’estate”, è una festivitàdi origine celtica che si è

tramandata nei secoli e si celebra lanotte del 31 Ottobre. La Chiesa Cattolicanell’ 840, con papa Gregorio IV, hacreato la festa di Ognissanti percontrapporre una festività cristiana aduna pagana. La festa di Halloween si èdiffusa soprattutto nel XX secolo negliUSA e poi in altri Paesi del mondo:Australia, Germania, Regno Unito, paesiscandinavi e Italia. Il simbolo diHalloween è una zucca intagliatachiamata Jack o’ Lantern che presentauna faccia mostruosa; risale allatradizione di incidere rape per costruirelanterne, con cui si commemoravano leanime del Purgatorio. Nel Nord Americala tradizione delle zucche intagliate perHalloween ci porta al 1834. I bambini lasera del 31 Ottobre girano mascheratiper il quartiere, chiedendo ai loroconcittadini "Trick or treat" (dolcetto oscherzetto). Addirittura ai bambini inglesiviene insegnata una filastrocca: "Trick ortreat, smell my feet, give me somethinggood to eat". Ultimamente nella nostrasocietà consumistica Halloween sifesteggia dando vita a feste mascherate,andando oltre alla tradizione del dolcettoo scherzetto. La festività di Halloweennegli Stati Uniti d’America è secondasolo al Natale, tanto che l’AssociazioneAmericana dei Confezionatori hamostrato come negli USA circa l’80%delle famiglie spenda denaro per

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l’acquisto di oggetti ed alimentiriconducibili ad Halloween. Il giro d’affariannuale in America si aggira attorno ai 2miliardi di dollari!

C.Marini, G.Bahlaouanne 2^B

CANTANDO L'ADOLESCENZA

A scuola abbiamotrattatodell'adolescenza,analizzando

diverse canzoni, fra le quali alcune chesi avvicinano maggiormente al nostrogenere e altre meno, come ad esempio“Sogna ragazzo sogna” e “La linead'ombra”. La prima, decisamente piùapprezzata e capita dalla classe, scrittada Roberto Vecchioni, che oltre adessere un compositore e un cantante haanche avuto una carriera da professoreci ha colpiti molto per alcune frasisignificative. L'autore parla , ad esempio,della forza, che non deve rappresentarcie che non è mai un elemento vincente.Inoltre aggiunge che per avere un buonfuturo, bisogna concretizzare i proprisogni, solo chi ha idee per il futuro hagià vinto. La frase più significativa è“Non lasciare il treno fermo allastazione” che vuol dire “cogli l'attimo”,

non aspettare, prendi l'occasione al volo.Un'altra canzone è quella di Jovanotti“La linea d'ombra” tratta dal romanzoomonimo di J. Conrad:parla di un ragazzo adolescente che haun grande carico di responsabilità e chedeve costruirsi un futuro e vieneparagonato ad una nave che salpa dalporto con una meta ben precisa. Unavolta raggiunto il proprio fine si ha unagrande soddisfazione. Il passaggio daragazzo ad adulto viene paragonato adun fosso da saltare avvolto dalla nebbia,cioè dall'incertezza. Una canzone che siavvicina molto al nostro genere è“Guerriero” di Marco Mengoni, il qualeracconta della storia di un bambino solo,perché i genitori non lo considerano elitigano sempre fra loro, inoltre è anchevittima di bullismo. Il bambino è chiusoin se stesso ed immagina di avere unguerriero al suo fianco che lo protegge e

gli dà sicurezza.Alla fine quando ilbambino riesce asuperare le suepaure più grandi,

acquista fiducia in se stesso ed ilguerriero svanisce. Da solo il ragazzinoaffronta i genitori facendoli riappacificaree spiazza i bulli affrontandoli con unabbraccio. Un’altra canzone che ci èpiaciuta è “Vietato morire” di Ermal Meta:si tratta di una storia vera, la sua. Egliracconta della sua infanzia, dovevedeva il padre picchiare la madre etalvolta anche lui subiva delle violenze.Parla dunque della violenza sulle donnee sui bambini. Infine l'ultima canzoneche abbiamo ascoltato è “Il diario deglierrori” di Michele Bravi: parla di unamore adolescenziale che è stato tuttoun errore, però c'è anche il rimpianto perquesto amore.

E.Bedarida, G.Dedominicis, A.Marchisio,G.Marengo, S.Prato 3^A

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PROGETTO “LA SCATOLA GIALLA”

Primo step: Mostra a Cuneo “Io non amola natura”- Pop Art italiana

Nellagiornata del4 Ottobrenoi delleclassi 3^A e3^ B siamo

andati a visitare la Mostra a Cuneo sullaPop-Art “IO NON AMO LA NATURA”. Iltitolo provocatorio della mostra siriferisce agli anni ’60, al consumismo eal fatto che in quel tempo le persone chevivevano in campagna si spostarono incittà per trovare lavoro.La Pop Art è una corrente artistica chenasce nella seconda metà del XX secoloin Inghilterra, ma che si sviluppa negliUSA e arriva in Europa negli anni ‘60,dove viene definita “un’arte di massa”.Questa ha radicalmente cambiato ilmodo di fare arte contemporanea, è unarivoluzione culturale all’insegna deivalori imposti dal consumismo e checerca di rappresentare la realtà.In Italia, la Pop Art americana vieneaccolta con entusiasmo da un gruppo digiovani artisti, che declinano in terminipiù colti e concettuali le immaginiquotidiane del contesto urbano,del recente boom economico, del nostropatrimonio artistico-storico, del mondodel cinema e della pubblicità.Tra i maggiori rappresentanti possiamotrovare: Mario Schifano, Tano Festa,Piero Manzoni e Mimmo Rotella.L’importanza e la popolarità di questiartisti nasce dal fatto che sono riusciti arappresentare la risposta italiana allacrisi dell’arte informale, interpretando inchiave originale ed autonoma leinfluenze d’oltreoceano. Gli artisti italianihanno interpretato la Pop Art americanaattingendo al ricchissimo patrimonioculturale nazionale, molte volte

inventando nuove tecniche, come adesempio il decollage di Rotella. Iltitolo della mostra “IO NON AMO LANATURA” si riferisce al quadro, risalenteal 1964, di Mario Schifano.

La tela, realizzata con l’uso di due colorifreddi (olio su tela), rappresenta lamodernità in contrapposizione alpassato, in cui i soggetti eranoprevalentemente tratti dalla natura. Conla scritta “Io non amo la natura”,collocata nella parte bassa dell'opera,l'artista ha voluto lanciare unaprovocazione esplicita nei confronti delmondo moderno.Un altro quadro in mostra, risalente al1964, è “Napoleone” di Franco Angeli.Quest’opera rappresenta la bandierafrancese con i suoi tre colori: nella parteblu sono presenti delle svastiche, chesimboleggiano il nazismo, nella partebianca delle croci, simbolo delCristianesimo, con i propri dogmi, e delmondo occidentale; infine nella parterossa sono raffigurate delle stellecircondate da falci, simboli delcomunismo. La bandiera francese èstata rappresentata per indicarel’importanza avuta nella storiadall’impero napoleonico e per ricordareNapoleone, che fu uno dei primi“dittatori” dell'Europa moderna. Altraopera che ha suscitato il nostrointeresse è “Weekend” di Anna Comba(Torino 1945-2010): un collage di fotoassemblate direttamente su tela,immagini tratte da mass media epubblicità, destinate a far riflettere suquestioni politiche e sociali:le prime

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vacanze di massa degli Italiani e laspazzatura che viene prodottaesprimono un messaggio che ci deve farriflettere. Altra interessante opera è “LaZuccaia” di Piero Girandi (Torino 1942):l’artista realizza molti “tappeti di natura”che sono riproduzioni colorate divegetali o di paesaggi; sono inpolimetano espanso, dall’aspettorealistico. Questi lavori riflettono ilparadosso tra natura e artificio.“Progetto per una lapide luminosa aJames Bond” di Elio Marchiegiani

(Siracusa 1929): opera abbastanzaprovocatoria e fuori dagli schemi; i suoilavori si contraddistinguono per laspiccata inclinazione a mettere l’opera indialogo con il pubblico e con l’ambiente.Egli impiega l’uso del collage edell’assemblaggio di oggetti anchestravaganti.

V. Arena - s. Battaglia - A. Clerico - M. Dersa- S. El Khaldi -M. Fulcheri - M.Garelli- G. Lombardo – 3^A -G.Folco - G.Vivalda3B

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CHIAMIAMOLA, SE VOLETE,“ADOLESCENZA”

L’adolescenza è un periodo della vitache può essere difficile e turbolento, è ilmomento in cui i giovani, affacciandosinel mondo delle persone più mature,tendono a disorientarsi, a fraintendere leintenzioni degli adulti nei loro confronti.Durante l’adolescenza si verificano molticambiamenti fisici, come la crescita deipeli in tutte le parti del corpo, lo sviluppodei muscoli, la crescita in altezza, ilcambiamento della voce. Le ragazze sisviluppano prima e generalmente sonopiù mature, poi i ragazzi e le ragazzesono, come dire, alla pari.In questo periodo si devono fare moltescelte come quella della scuolasuperiore. Alcuni ragazzi decidono difrequentare una scuola solo perchè cisaranno i loro amici: ciò ècompletamente sbagliato, perchèognuno deve fare ciò che gli interessa,dal momento che, in base a cosa sidecide, la propria vita cambierànotevolmente. L’adolescenza è anche ilperiodo dei primi amori, dei primi baci edelle prime cotte. L’amore non è sempre“rose e fiori”, le relazioni possono finireoppure continuare, dipende sempre dalrapporto che si instaura nel tempo.Alcuni ragazzi, quando prendono attodella fine di una relazione, vanno indepressione, altre volte invece non sene preoccupano minimamente.I genitori non sempre riescono acomunicare in modo appropriato con ifigli, a volte pongono dei divieti e nonsempre accettano i cambiamenti. Gliadolescenti iniziano a volere piùautonomia, ad interrompere il dialogocon i propri genitori, in quanto quandoprovano ad esprimere le loro idee eopinioni, questi ultimi hanno spessoqualcosa da controbattere. A volte, poi, igenitori trattano i figli come bambiniimmaturi e irresponsabili, non capisconoche essi stanno crescendo. Fanno

paragoni con i loro tempi e con la lorogenerazione ma non capiscono che nelfrattempo è cambiato tutto. Maturarevuol dire diventare grandi, essereresponsabili di quello che si fa ognigiorno, dall’andare in giro e dallospendere i soldi, al parlare con gli amicio con i parenti. Le esperienze fannocrescere, ma bisogna fare attenzione anon bruciare le tappe! I figli allorapossono ribellarsi contro di essi. Laribellione da parte degli adolescenti puòrealizzarsi in vari modi: per esempio nelprendere brutte strade, nel frequentarecattive compagnie, nel non ascoltare iprofessori a scuola e nel fare il contrariodi quello che gli adulti dicono. Gliatteggiamenti possono variare: ci sonoragazzi che diventano “emo”, “dark”, cheprendono strade sbagliate e vanno acacciarsi nei guai, oppure altri sereni,che fanno la loro vita in pace e chefanno amicizie ed esperienze “normali”.L'atteggiamento degli adolescentispesso è difficile dagiustificare/accettare da parte degliadulti, perchè è soggetto all'umore delmomento e dal contesto in cui si trovano.I ragazzi cambiano anche il modo diesprimersi: per esempio con gli amicitalvolta alcuni usano un sacco di parolenon appropriate, scurrili e volgari, chealle volte sono rivolte alle persone equindi offendono anche pesantemente.Gli adulti cercano di guidare e di“contenere” i ragazzi, spesso perdono lapazienza con loro che un giorno diconouna cosa, un altro se ne sono giàdimenticati perchè hanno altro per latesta. I genitori inoltre hanno spessoaspettative molto alte nei confronti deipropri figli. Ecco perchè i ragazzi hannopaura di deluderli e tendono a stare piùtempo con i loro pari.ll gruppo di amici, spesso nato tra ibanchi di scuola, rappresenta unospazio in cui potersi confrontare erispecchiare, secondo idee, valori e

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regole universalmente conosciute ecomprese. Le relazioni che si vengono acreare sono estremamente forti erappresentano una sorta diemancipazione dall'ambito familiare. Ilgruppo degli amici si espande, non è piùelitario come invece avveniva durantel'infanzia, in cui ad emergere era solo edesclusivamente l'amico del cuore.Bisogna comunque dire chel'adolescenza è sicuramente unperiodo ricco di esperienze positive e disoddisfazioni e che nella vita di tutti cisono degli alti e bassi, l'importante è nonarrendersi mai e pensare che i problemie gli ostacoli si possono risolvere esuperare.

Classe 3B

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IL COMUNE INCONTRA … GLI AMMINISTRATORI DI DOMANINoi alunni della classe 4^ e 5^, nel mese di ottobre,abbiamo avuto due incontri molto interessanti con dueConsiglieri Comunali, il Comandante della PoliziaComunale e un Vigile urbano. L’attività è iniziata con unmomento di riflessione sui concetti di rispetto, legalità econvivenza civile. Abbiamo capito che la buonaeducazione, che ci accompagnerà per la vita e non siimpara soltanto a scuola, è una forma di rispetto per sestessi, per gli altri e per l’ambiente. E’ importanteaccettarsi e accettare i punti di vista diversi e aiutarechi ha bisogno. Noi bambini vogliamo dire un grandeGRAZIE agli amministratori comunali che ci hannodedicato il loro tempo!

CASTAGNATA 2017

Eccoci!!

Siamo i bimbi della classe prima e lunedì scorso siamo stati accompagnati nel cortile dellanostra vecchia scuola dell’infanzia per partecipare alla mitica castagnata.Avevamo tutte le manine nere: per noi togliere la buccia alle caldarroste non è stataun’impresa semplice ma che buone quelle castagne arrostite!!

ARRIVA L’AUTUNNO A MONDOVI’… VISTO DALLA SCUOLAMATERNA.