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TRATTIAMO BENE LA TERRA

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TraTTiamo bene la Terra

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2011Report di Sostenibilità

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155.641 t

TRATTIAMO BENE LA TERRA

“Trattiamo bene la terra su cui viviamo: essa non ci è stata donata dai nostri padri, ma ci è stata prestata dai nostri figli”.Questo proverbio appartiene alla cultura Maasai, una popola-zione semi-nomade che vive al confine tra Kenya e Tanzania. Troviamo una saggezza profonda in questa frase, che contrasta con quanto sta avvenendo sempre in Africa, migliaia di chilometri più a ovest, nello stato del Ghana. Lì centinaia di migliaia di apparecchiature elettroniche occidentali vengono smaltite con metodi da girone infernale, inquinando il terreno, appestando l’aria e rovinando la salute di tante persone.La frase che apre il nostro rapporto 2011 è una esortazione a tutti quelli che si apprestano a leggerlo. Ci sono tanti modi per trattare bene la Terra e anche chi si occupa di riciclo dei rifiuti tecnologici, nel suo piccolo, può partecipare da protagonista alla grande sfida della Sostenibilità.

165.396.163 kWh

Emissioni di CO2evitate

Energiarisparmiata

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37.096 tPerformance ambientali di ReMedia calcolate

sulla base del Bilancio Ambientale realizzato da Ecosistemi

32.689 tMaterie prime

recuperate

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Walter Rebosio – Mitsubishi Electric Europe

Nicola Morchio – Finiper

Dario Bisogni – Panasonic Marketing EuropeMarcello Borsetti – Citizen Watch ItalyLuca Busillo – Kenwood Electronic ItaliaClaudio Formisano – Master Music Stefano Germagnoli – Daikin Italy Maurizio Iorio – Andec Roberto Lisot – PhilipsRoberto Mosso – Mondial GroupGiovanni Battista Orsi – Assogiocattoli Giovanni Perrone – Panasonic Energy EuropePaolo Rossi – Sharp Electronics ItaliaGiuseppe Tomaselli – Hisense Italy

Da oltre sei anni ReMedia è tra i protagonisti della gestione eco-sostenibile dei Rifiuti Tecnologici in tutta Italia, con risultati concreti e misurabili. Un impegno che si esprime da sempre con grande determinazione nel dialogo con le aziende, i cittadini e le istituzioni per costruire insieme una moderna società del riciclo. ReMedia, Consorzio nazionale senza fini di lucro, è nato in rappresentanza delle aziende produttrici tenute ad adempiere agli obblighi dettati dalle Direttive RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e Pile e Accumulatori a fine vita e offre loro servizi efficienti e di elevata qualità. Oggi 1000 aziende produttrici aderenti al consorzio e 600 aziende fruitrici di apparecchiature si affidano al Consorzio per la gestione dei rifiuti tecnologici avvalendosi di un supporto completo, dalla raccolta al corretto trattamento in impianti certificati. Grazie a un percorso di continua crescita e di ricerca dell’eccellenza operativa, ReMedia ha saputo guadagnarsi un ruolo di primo piano nel settore.

La missioneIl riciclo responsabile e ambientalmente sostenibile degli apparecchi tecnologici a fine vita è il cuore dell’attività di ReMedia. ReMedia è “Passione per l’Ambiente”: una vocazione che si traduce in eccellenza e innovazione nei processi di riciclo e che si diffonde con azioni orientate a sensibilizzare la filiera ad una maggior tutela ambientale con un approccio globale che coinvolga tutti gli interlocutori. ReMedia affianca le aziende affinché questo impegno nell’attività di riciclo dei rifiuti tecnologici sia parte integrante di una cultura di impresa e di una strategia legata alla sostenibilità, capace di contribuire alla qualità e alla salute della vita dei cittadini e del nostro pianeta.

L’organizzazione L’assemblea dei Soci è il principale organo decisionale e di governo di ReMedia: approva il bilancio del Consorzio, ne definisce strategie ed obiettivi, delibera in merito ai piani di sviluppo e alle regole di finanziamento.Il Consiglio di Amministrazione, costituito oggi da 14 rappresentanti delle aziende e delle associazioni è l’organo decisionale attraverso il quale si concretizzano le strategie del Consorzio.

Identità

ReMedia

Soci settore RAEE domestici 781

Soci settore RAEE professionali 239

Soci settore pile e accumulatori 471

Soci settore fotovoltaico 10

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Le associazioni ReMedia è patrocinata da nove associazioni dei produttori e federazioni di settore e dal 2006 è Membro del WEEE Forum, organizzazione no-profit che riunisce i più importanti Sistemi Collettivi RAEE Europei. Il confronto e l’ascolto delle esigenze e degli interessi espressi da questi organi di rappresentanza è indispensabile per migliorare con continuità le performance del Consorzio.

Per la gestione dei RAEE Domestici ReMedia finanzia le proprie attività attraverso i contributi di riciclo versati dalle aziende associate, in parte resi visibili tramite l’Eco-Contributo RAEE (evidenziati quindi in fattura) in parte inglobati nei costi del prodotto. Il Consorzio ha sempre comunicato con trasparenza i propri meccanismi di finanziamento, al fine di consentire agli stakeholder di valutarne l’operato e la correttezza. Nel 2011 ReMedia ha registrato ricavi da contributi di trattamento dei RAEE Domestici pari a circa 13,2 milioni di Euro, in diminuzione rispetto al 2010 in virtù di riduzioni applicate ai contributi unitari di trattamento per le diverse categorie di AEE. Tale diminuzione è stata possibile grazie alla riduzione dei costi medi unitari di logistica e trattamento, scesi a 256 Euro/tonnellata, ossia di circa il 14% rispetto al 2010.

I contributi di riciclo sono stati utilizzati per la copertura dei seguenti costi:1 Costi diretti di logistica e trattamento per 8,6 milioni di Euro (69% dei costi totali 2011)2 Costi ausiliari (premi di efficienza e contributo costi del Centro di Coordinamento) per 1 milione di Euro3 Costi generali per 1,5 milioni di Euro4 Progetti di comunicazione per 0,5 milioni di Euro5 Ammortamenti e accantonamenti per 0,8 milioni di Euro Nel corso del 2011 ReMedia ha riconosciuto premi di efficienza per le attività di gestione dei RAEE svolte dai Centri di Raccolta Comunali con un contributo complessivo pari a 641.000 Euro, ai quali si aggiunge un contributo di circa 100.000 Euro versato ad ANCI nell’ambito dell’Accordo di Programma ANCI – Centro di Coordinamento e destinato alla realizzazione di progetti di sviluppo del sistema RAEE.

Finanziamento delle attività

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Settori di riferimentoNel 2011 ReMedia ha affiancato alle aree operative dedicate al riciclo dei RAEE delle pile portatili esauste e degli accumulatori industriali e per veicoli a fine vita, anche il settore dei pannelli fotovoltaici.Le quattro aree in cui si esprime la sua attività sono la testimonianza della capacità ReMedia nel supportare le esigenze dei produttori e di stare al passo con l’evoluzione del mercato.

RAEELa tecnologia in continua evoluzione e la diffusione di apparecchiature elettriche ed elettroniche sempre più intelligenti e con nuove funzionalità, provocano parallelamente un aumento della quantità di rifiuti elettronici generati a livello mondiale. I Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche sono dispositivi che utilizzano energia elettrica e che smettono di funzionare o devono essere sostituiti. Fin dall’avvio del sistema RAEE in Italia, nel gennaio 2008, ReMedia si è affermato tra i più importanti Sistemi Collettivi di gestione di tutte le tipologie di RAEE, sia domestici, ovvero provenienti dai cittadini italiani, sia professionali, generati dalle aziende, enti ed istituzioni. Dall’inizio della sua attività ReMedia ha infatti gestito oltre 165.000 tonnellate di rifiuti tecnologici.

Il Sistema RAEE in Italia è pienamente operativo da gennaio 2008 e la raccolta è cresciuta nel 2011 del 6% (da 254.000 a 260.000 tonnellate grazie all’impegno dei principali Sistemi Collettivi nazionali come ReMedia).

ReMedia nel 2011 ha, infatti, raccolto e avviato al corretto riciclo oltre 37.000 tonnellate di RAEE domestici e professionali con una media di oltre 1.750 missioni di ritiro al mese presso centinaia di isole ecologiche e aziende clienti.

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Pile portatili

Nel 2011 sono state immesse sul mercato circa 30.000 tonnellate di pile e di accumulatori portatili. Quando le pile si esauriscono il loro contenuto in mercurio, piombo e cadmio comporta dei rischi. Basta pensare che 1 grammo di mercurio contenuto in una pila può inquinare fino a 1000 litri di acqua.

Il dato di raccolta in Italia si attesta oggi intorno al 18-20%, risultando prossimo al limite minimo fissato dall’Unione Europea. Gli obiettivi da raggiungere, infatti, sono il 25% dell’immesso sul mercato entro settembre 2012 e il 45% entro settembre 2016. Fin dalla pubblicazione del Decreto Legislativo 188/2008, ReMedia si è attivata per offrire alle aziende produttrici di pile e accumulatori l’assistenza ed il servizio per rispondere agli adempimenti normativi. La normativa infatti prevede che il riciclo di pile e accumulatori avvenga attraverso un sistema di gestione simile a quello realizzato per i RAEE. ReMedia è tra i soci fondatori del Centro di Coordinamento Nazionale Pile e Accumulatori (CDCNPA) che oggi sta portando a regime il nuovo sistema di gestione italiano ed è uno dei principali sistemi per quota di responsabilità e numero di produttori. Nel corso del 2011 quando il sistema ufficiale non era ancora operativo ReMedia ha partecipato a un progetto di raccolta gratuita (www.pileportatili.it) per i Centri di raccolta comunali, i distributori e gli impianti di trattamento. Oltre 400 aziende hanno aderito al Consorzio nel settore pile e nel 2011 ReMedia ha avviato al riciclo 560 tonnellate di Pile e Accumulatori portatili, pari a 19.500.000 pezzi.

Accumulatori al piombo Gestire in modo eco-sostenibile gli accumulatori al piombo, evita la dispersione di questo metallo, ma al tempo stesso ne permette il recupero. Il piombo è un materiale molto richiesto da diverse industrie (in particolare dal settore delle batterie) e il suo valore commerciale riesce a coprire i costi di trattamento e, in alcuni casi, anche quelli di raccolta.

Nel solo 2011, sono state immesse sul mercato nazionale oltre 260.000 tonnellate di accumulatori industriali e per veicoli prevalentemente al piombo (74.000 tonnellate di accumulatori industriali e 188.000 tonnellate di accumulatori per veicoli) ed è stato realizzato un recupero pari al 95%, superando ampiamente l’obiettivo minimo di riciclo richiesto dalla normativa.

Consorzio ReMedia tutela l’ambiente, assicurando sull’intero territorio nazionale la raccolta e il successivo riciclo delle batterie al piombo esauste. La frantumazione, la separazione dei diversi componenti e il loro trattamento in impianti certificati assicura infatti la neutralizzazione dell’acido solforico, la fusione del piombo in piombo d’opera che può essere riutilizzato per produrre altre batterie o altri prodotti quali tubazioni, caratteri di stampa, saldature senza dover ricorrere alla materia prima e con notevole risparmio di energia: infatti per ottenere un Kg di piombo, lavorando quello delle batterie esauste, occorre poco più di un terzo dell’energia necessaria ad estrarre il piombo dal minerale di partenza.

Pannelli fotovoltaici

Nel 2011 l’industria del fotovoltaico è cresciuta moltissimo, in particolare in Italia: nel gennaio 2012, sono stati superati i 330.000 impianti in esercizio con una crescita in due anni del 450%. Questa crescita rappresenta un’opportunità che porta però anche la necessità di pensare al fine vita degli impianti installati.

Dopo avere prodotto energia rinnovabile, una volta che questi impianti giungono a fine vita (si stima che la vita media di un pannello fotovoltaico sia di 20-25 anni) possono offrire un ulteriore servizio. Sono numerosi infatti i materiali recuperabili presenti: vetro di protezione, alluminio della cornice, materiale semiconduttore attivo (che nella maggior parte dei casi è silicio cristallino), preziosi metalli costituenti gli elettrodi (come ad esempio l’argento), rame, plastica, ma soprattutto indio, gallio, selenide, a rischio di disponibilità vista la richiesta ormai esponenziale. Forte dell’esperienza e del network sviluppato per il settore dei RAEE, ReMedia ha esteso la propria attività di gestione anche per il settore Fotovoltaico, garantendo il riciclo dei pannelli fotovoltaici al termine della loro vita utile, così come richiesto dal IV Conto Energia e dal recentissimo recasting della Direttiva sui rifiuti elettronici, che prevede l’inserimento di questi prodotti tra le categorie di AEE. Mediante lo sviluppo ed il coordinamento delle attività di raccolta, trasporto, recupero ed ispirandosi ai criteri di responsabilità, ReMedia assicura ai Produttori rispetto della normativa, a costi contenuti e l’eccellenza operativa, che da sempre ne caratterizza l’attività.

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La cultura della sostenibilità è profondamente radicata all’interno dell’organizzazione del Consorzio: ReMedia si è impegnata a rendere trasparenti i propri obiettivi e il proprio operato con il massimo rigore professionale. In tal senso ha adottato il modello organizzativo redatto ai sensi della legge 231 e, per fare fronte agli elevati volumi di rifiuti tecnologici gestiti in un anno, ha stabilmente investito in modelli, strumenti, procedure e sistemi.ReMedia ha inoltre integrato nei propri processi operativi i nuovi standard internazionali (WEEE Labex) per il trattamento e la logistica: un’evoluzione virtuosa degli standard già adottati dal Consorzio in questi anni e considerati un punto di riferimento a livello nazionale.

Il modello operativo VRS®

Raggiungere obiettivi di eccellenza e qualità, riducendo al minimo il rischio di errori, ha richiesto lo sviluppo di un modello operativo integrato, il Value Recycling System®, basato sul sistema di certificazioni Sicurezza, Qualità e Gestione Ambientale (ISO 9001:2008 e 14001:2004) che garantisce un riciclo efficiente ed eco-sostenibile. Tra gli elementi distintivi: la qualificazione dei migliori operatori a livello nazionale per il trasporto e il trattamento dei rifiuti tecnologici, l’utilizzo dei più avanzati standard ambientali per il riciclo, il costante controllo dei fornitori e dei flussi dei Rifiuti con un sistema informativo integrato, la rilevazione percentuale di recupero e la capacità di valutare in termini quantitativi il valore ambientale del riciclo. Proprio per aver messo a punto il VRS®, nel 2011 ReMedia ha ricevuto il Premio per lo Sviluppo Sostenibile, un riconoscimento destinato alle imprese che si sono particolarmente distinte in progetti mirati allo sviluppo sostenibile, grazie ad uno spirito innovativo ed efficacia dei risultati.

Il premio è stato rilasciato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile nell’ambito di Ecomondo 2011, la Fiera internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile.

Il Sistema Informativo IntegratoReMedia ha implementato un Sistema Informativo integrato che assicura la tracciabilità del rifiuto tecnologico dalle fasi di raccolta al corretto riciclo lungo tutta la filiera dei partner.Il sistema si basa su una delle applicazioni gestionali leader presenti sul mercato e su un portale extranet di nuova generazione a disposizione dei soci, clienti e fornitori.

Il monitoraggio delle performance dei Partner ReMediaIl programma “ReMedia Qualified Partner” seleziona esclusivamente impianti di trattamento con performance ambientali e di recupero di altissimo livello. I partner ReMedia collaborano nella realizzazione di approfonditi Audit periodici per la verifica documentale, delle strutture, delle tecnologie e di test di trattamento su appositi lotti di Rifiuti Tecnologici, investendo nel miglioramento continuo delle fasi di messa in sicurezza dei rifiuti pericolosi e di riciclo dei materiali. Questo lavoro svolto negli anni ha portato a sostanziali azioni di miglioramento e importanti risultati di gran lunga superiori ai requisiti richiesti dalla normativa. ReMedia ha inoltre adottato RepTool, uno strumento di monitoraggio web-based per calcolare e confrontare i risultati di riciclo e recupero di ogni frazione di risulta in uscita dagli impianti di trattamento.

Qualità e tutela Ambientale

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Scarso

Sufficiente

Buono

Ottimo

2008

2011

Il piccolo grande segretoper un riciclo di qualitàQuando 44 produttori leader dell’industria elettronica hanno fondato Consorzio ReMedia nel 2005, avevano le idee chiare: costituire un sistema di eccellenza per il riciclo dei RAEE. Da allora questo principio ha ispirato le attività di ReMedia, traguardando sia la qualità dei processi sia la massima efficienza operativa. Per un sistema di gestione di rifiuti, quale quello realizzato da ReMedia, l’orientamento alla qualità si traduce necessariamente nella capacità di scegliere i migliori impianti di trattamento e di controllarne l’operato. La selezione dei fornitori è stata sin da subito rigorosa: una richiesta di offerta per valutare le reali capacità delle aziende pre-selezionate, che avrebbero fornito i servizi di raccolta, recupero e corretto trattamento dei RAEE.

Segue nel 2008 “ReMedia Qualified Partner”, un processo di Audit strutturato con la finalità di misurare i livelli di performance ambientale da un punto di vista delle tecnologie di trattamento, dei processi e dell’organizzazione. La valutazione si articola sui seguenti parametri:

1 Autorizzazioni 2 Gestione documentale3 Strutture civili4 Impianti e tecnologie5 Attrezzature6 Risorse umane7 Sicurezza dei lavoratori8 Certificazione di qualità9 Percentuali di recupero

Vista l’importanza attribuita da ReMedia alla fase di trattamento, la verifica degli impianti prevede sia una procedura di Audit programmata sia verifiche ispettive senza preavviso.

Particolare attenzione si dedica al raggiungimento dei tassi di recupero ottenuti sui diversi raggruppamenti. Come si può notare dai grafici di seguito riportati, essi risultano essere ampiamente superiori a quanto previsto dalla normativa vigente (D.lgs 151/05 art. 9).

A valle dell’Audit, ReMedia presenta ai responsabili di ogni singolo impianto la lista delle criticità rilevate con la rispettiva scala di gravità e vengono concordati tempi e modalità di un piano di risoluzione delle non–conformità riscontrate. Una seconda verifica accerta l’implementazione delle azioni correttive effettuate. Tale procedura porta ad una sensibile diminuzione delle criticità, verificate successivamente attraverso ispezioni sul luogo e controllo della documentazione successivamente prodotta dagli impianti.

Anni di questo lavoro hanno permesso di impostare con gli operatori di logistica e trattamento un percorso virtuoso per assicurare la qualità del riciclo, nell’ottica del miglioramento continuo. E i miglioramenti sono significativi: basta uno sguardo ai risultati dei parametri verificati del grafico sottostante per comprendere i passi percorsi in soli tre anni di attività.

Le anomalie riscontrate sono nettamente diminuite in termini di numero e di rilevanza. Relativamente agli Audit 2011, a seguito dei piani di rientro, si riscontrano solo 29 anomalie su 19 impianti, (per la maggior parte di scarsa rilevanza) rispetto alle 104 anomalie del 2008 su 15 impianti.

Autorizzazioni

Gestione documentale

Strutture civili

Impianti e tecnologie

Attrezzature

Risorse Umane

Sicurezza dei lavoratori

Qualità

Percentuali di recupero

Performance raggiunte: confronto 2008-2011

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Astra ScarlAmbiente 2000 SrlBio.con SpaCentro Servizi RAEE SrlDismeco SrlEcosistem SrlElettro Recycling Srl

LOGISTICA

TRATTAMENTO

LOGISTICA E TRATTAMENTO

I Partner di ReMedia

Il corretto ed efficace riciclo dei rifiuti tecnologici nasce dalla

sicurezza nel trasporto e dalla eccellenza nel trattamento. ReMedia

oggi coordina un network di 29 Partner qualificati e selezionati

che assicurano il raggiungimento di performance ambientali e di

recupero esemplari.

Il processo di auditing è uno degli elementi di un percorso verso la qualità, che confluisce nella duplice certificazione di qualità (ISO 9001:2008) e ambientale (ISO 14001:2004) conseguita da ReMedia nel 2010.

Nel 2011 queste certificazioni sono diventate poi le basi del Value Recycling System (VRS®), un modello operativo che, grazie alla capacità di coordinamento e controllo della filiera di gestione, garantisce il riciclo efficiente e sostenibile dei rifiuti tecnologici.

R1

R2

R3

R4

R5

Tassi di recupero ottenuti a seguito degli Audit

Eso Recycling SrlFg SrlNec Srl New EcologyNial Nizzoli SrlProgetto Ambiente SncPuli Ecol Recuperi S.R.L.Raetech SrlRelight SrlRi.Me.L SrlRi.Plastic SrlRitra S.R.L.Rps AmbienteS.E.A. Srl Servizi EcologiciS.E.Val. SrlS.I.R.A. Srl UnipersonaleStena Siat SrlTransistor SrlTred Carpi SrlVallone Logistica & ServiziVallone SrlVideorecycling SrlWest Recycling

Recupero 84,87%Smaltimento 15,13%

Recupero 88,53%Smaltimento 11,47%

Recupero 90,06%Smaltimento 9,94%

Recupero 93,79%Smaltimento 6,21%

Recupero 93,70%Smaltimento 6,30%

Recupero

Smaltimento

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R1 R2 R3 R4 R5

33.571 t

RAEE

DOM

ESTI

CI

RAEE

PRO

FESS

IONA

LI

Rifiuti Tecnologici raccolti nel 2011: 37.715 t

PILE

E A

CCuM

uLAT

ORI

PORT

ATIL

I

PILE

E A

CCuM

uLAT

ORI

INDu

STRI

ALI

3.525 t 560 t 59 t

4.81

3 t

2.70

7 t

19.9

95 t

6.03

7 t

19 t

14,34

%

8,06%

59,56

%

17,98

%

0,06%

Sono oltre 1900 i Punti di Prelievo affidati a ReMediapresso i Centri di Raccolta italiani

425172

1274

16631

18137

85 5539

6819

10 58128

20

26

42

65

I processi operativi gestiti da ReMedia per assicurare il corretto riciclo dei rifiuti tecnologici portano un beneficio all’ambiente, ma per dare una dimensione precisa al valore aggiunto generato dal Consorzio è fondamentale che tali benefici siano quantificabili. Fin dal 2008 ReMedia ha predisposto un sofisticato sistema di misurazione delle performance ambientali, cuore di questo rapporto, che vanno dalla fase di raccolta fino alla gestione delle frazioni critiche a valle del riciclo.

Bilancio ambientale

Nel 2011 ReMedia ha raccolto 33.500 tonnellate di RAEE domestici presso le isole ecologiche assegnate dal Centro di Coordinamento RAEE, a cui si aggiungono 3.500 tonnellate di RAEE professionali (provenienti da aziende e enti pubblici) e 619 tonnellate di pile ed accumulatori. La quantità più significativa di RAEE domestici gestiti da ReMedia riguarda il raggruppamento R3 (TV e Monitor), con 20.000 tonnellate (60% del totale), seguito dal raggruppamento R4 (elettronica di consumo, informatica e piccoli elettrodomestici) con oltre 6.000 tonnellate, R1 (freddo e clima) con quasi 5.000 tonnellate e R2 (grandi bianchi) con 2.707 tonnellate. In coda il raggruppamento R5 (sorgenti luminose) con 19 tonnellate. Il tasso di raccolta assicurato globalmente dai produttori associati a ReMedia è pari al 33% (rapporto tra tonnellate riciclate e tonnellate di prodotti immessi sul mercato), con risultati particolarmente brillanti per il raggruppamento R3, dove il tasso di raccolta supera il 120%.

Raccolta

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Smaltimento

0,46%Trattamento e riciclo

78,28%

Traspo

rti

40,39%

Tratta

mento

e ricic

lo

47,97%

Smaltimento11,43%

Sede0,21%

Trasporti

20,92%

Sede

0,34%

Raggruppamento uNITÀ DI MISuRA 2011 2010 Delta

Consumi energetici attività ReMedia kWh/Tonnellata RAEE trattato 1.861 1.906 - 44,44

Emissioni di CO2 equivalente attività ReMedia CO2 EQ/Tonnellata RAEE trattato 0,83 0,88 - 0,05

Scenario ReMedia: Energia ed Emissioni

Oltre ai consueti parametri, il Bilancio Ambientale di ReMedia, quest’anno si arricchisce della valutazione degli impatti ambientali del Consorzio, in termini di energia ed emissioni, relative alle attività svolte. L’impatto energetico e climatico di una tonnellata media di RAEE trattata da ReMedia nel 2011 è stato di 1.861 kwh di energia e 0,83 emissioni di CO2, dati in miglioramento rispetto all’anno precedente.

In termini energetici, il trasporto dei RAEE incide per il 20,9% sul totale dei consumi energetici dell’intera filiera del riciclo. Sicuramente è questa una fase che necessita di controllo per assicurare una sempre maggiore efficienza, dal momento che i RAEE vengono trasportati più volte nelle diverse fasi di lavorazione; si tratta quindi di una fase molto critica che va attentamente monitorata e sulla quale devono essere effettuati interventi per ridurne i consumi e le emissioni.La fase di Trattamento e Riciclo è composta da Trattamento primario, Trattamento Secondario e Riciclo Industriale.Per quanto riguarda il Trattamento Primario i consumi energetici sono pari al 4,2% dei consumi totali della filiera del riciclo dei RAEE, un dato che dimostra le migliorie effettuate in questa fase, ormai totalmente ottimizzata. I consumi sono molto ridotti: si tratta di utilizzo di energia elettrica che nel 98% dei casi viene acquistata da gestori. L’unico intervento possibile e auspicabile sarebbe quello di incentivare gli impianti a produrre autonomamente l’energia elettrica utilizzata per il trattamento primario o acquistare energia elettrica con certificato RECS (Renewable Energy Certificate System).Per quanto riguarda la fase di Riciclo Industriale, i consumi energetici e le emissioni di CO

2 sono consistenti in quanto si tratta di lavorazioni industriali. La parte più significativa è legata ai consumi energetici, che costituiscono oltre il 73% rispetto ai consumi energetici dell’intera filiera, mentre le emissioni di CO2 equivalente sono pari al 41,7% di tutte le emissioni di CO2.Il Trattamento Secondario è limitato ad una frazione del materiale raccolto per cui i consumi e le emissioni sono molto ridotti.Per quanto riguarda gli Smaltimenti, i consumi energetici sono molto limitati, pari allo 0,4% del totale dei consumi energetici, mentre dal punto di vista emissivo questa fase della filiera arriva all’11,4% sul totale della CO2 emessa.

Consumi energetici 2011 attività ReMedia Emissioni di C02 equivalente 2011 attività ReMedia

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Raggruppamento Tonnellate raccolte

Riciclo industriale

Recupero energetico

Tot recupero

Tot smaltimento

R1 4.813 81,72% 3,15% 84,87% 15,13%

R2 2.707 88,53% 88,53% 11,47%

R3 19.994 88,00% 2,06% 90,06% 9,94%

R4 6.038 93,76% 0,03% 93,79% 6,21%

R5 19 93,70% 93,70% 6,30%

Professionale 3.525 87,50% 7,54% 95,04% 4,96%

Totale 37.096 88,12% 2,24% 90,36% 9,64%

Ferro 37,31%Ram

e 3,16%Vetro

30,62

%

Alluminio 1,09%Altro 8,52%

Plasti

ca 19

,30%

Dom

estic

oRiciclo

Smaltimento

9,64%

90,36% recupero

37.096 t

Materiali

I tassi di riciclo dei RAEE relativi al 2011 rilevati per ReMedia sono stati tra i migliori in assoluto a livello europeo, con una percentuale di recupero del 90,36%, pari a 32.689 tonnellate di materiali disponibili su un totale di 37.096 tonnellate di apparecchi a fine vita gestiti.

Tra le 32.689 tonnellate di materiali riciclati nel 2011, le principali frazioni sono:• oltre 10.000 tonnellate di vetro, pari a circa 27 volte il vetro contenuto nella cupola del Reichstag di Berlino; • 12.200 tonnellate di ferro, pari a 1,7 volte la quantità di ferro utilizzata per costruire la torre Eiffel;• 6.300 tonnellate di plastica di varia natura, pari alla plastica contenuta in 2.634.770 stampanti;• 1.033 tonnellate di rame, pari al rame contenuto in un cavo lungo 16.240 km (circa 1,5 volte il diametro della terra);• 354 tonnellate di alluminio, pari all’alluminio contenuto in 23.199.000 lattine.

Tipologia e percentuale di materiali riciclati nel 2011 Percentuali di recupero/smaltimento dei RAEE gestiti nel 2011

Riciclo derivante dal trattamento dei RAEE, domestici e professionali gestiti da ReMedia

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Raggruppamento Quantità raccolte Giga Joule kWh

R1 4.813,04 103.063,3 28.628.704

R2 2.707,17 40.818,4 11.338.433

R3 19.994,37 266.696,8 74.082.446

R4 6.037,53 135.798,8 37.721.900

R5 18,89 2,4 671

Professionale 3.525,15 48.318,4 13.421.773

Totale* 37.096 595.426 165.396.163

Dom

estic

o

Raggruppamento Quantità raccolte Tonnellate CO2 equivalenti

R1 4.813,04 6.729

R2 2.707,17 3.325

R3 19.994,37 9.011

R4 6.037,53 8.978,2

R5 18,89 4

Professionale 3.525,15 3.290,0

Totale* 37.096 155.640,7

Dom

estic

o

Dati di risparmio energetico per ciascun Raggruppamento. Le attività di riciclo dei Rifiuti Tecnologici effettuate da ReMedia nel 2011 hanno permesso di conseguire importanti risultati ambientali in termini di risparmio di energia richiesta rispetto all’attività estrattiva di materie prime. ReMedia ha infatti risparmiato 165.396.163 kWh, equivalenti al consumo energetico di una città di 197.265 abitanti.

Risparmio energetico relativo alle attività di ReMedia rispetto allo scenario “no-riciclo”. Elaborazione Ecosistemi

* Il totale comprende anche i consumi energetici generati dalla sede e dagli spostamenti del personale per lo scenario riciclo.

Bilancio emissioni climalteranti per ReMedia.Le attività di riciclo dei RAEE svolta da ReMedia hanno evitato negli ultimi 4 anni le emissioni di 345.000 tonnellate di CO2 equivalenti. Le emissioni evitate nel solo 2011 sono state di 155.640,7 tonnellate di CO2 equivalenti, pari a quelle di circa 22.400 autovetture con percorrenza annua di 30.000 chilometri.

Emissioni di CO2 evitate grazie all’attività di ReMedia rispetto allo scenario “no-riciclo”. Elaborazione Ecosistemi

* Il totale comprende anche le emissioni generate dalla sede e dagli spostamenti del personale per lo scenario riciclo e il mancato trattamento dei gas ozonolesivi dello scenario “no-riciclo”.

Energia

Emissioni

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Nota MetodologicaIl presente bilancio energetico ambientale prende in considerazione l’intero ciclo dell’attività di recupero dei RAEE, che può essere suddivisa nelle seguenti fasi:

A) Trasporto 1: (raccolta urbana): prevede il ritiro domestico dei RAEE e il loro trasporto fino all’isola ecologica. ReMedia non dispone attualmen-te di dati specifici sulla raccolta urbana dei RAEE pertanto si sono ipotizzati i parametri per i consumi energetici e per il calcolo delle emissioni inquinanti in atmosfera dovute a questa fase. B) Trasporto 2:i RAEE vengono prelevati all’isola ecologica e trasportati all’impianto di trattamento primario. Il trasporto viene effettuato da operatori logistici che hanno fornito i dati necessari (tipo di veicolo, distanze medie tra isola ecologica e impianto di trattamento, km percorsi, ecc.) per il calcolo dei consumi energetici e delle emissioni inquinanti dovuti al trasporto in questa tratta. Per i RAEE professionale la raccolta avviene presso il cliente. C) Trattamento primario: fase di smontaggio manuale, messa in sicurezza delle componenti pericolose (ad esempio, ma non è l’unica, tubo catodico) separazione di alcuni elementi e triturazione (con trituratore, taglio a filo, taglio a disco). Si opera poi una successiva selezione dei materiali risultanti (le materie prime secondarie) poi inviati a trattamento secondario o direttamente al riciclo industriale.D) Trasporti successivi 3-4-5-6-7:parte dei RAEE vengono trasportati dagli impianti di trattamento primario agli impianti di trattamento secondario (3) e agli impianti di riciclo (4). Mentre le frazioni e gli scarti non riciclabili sono trasportati in discarica (5), all’inceneritore (6), al termova-lorizzatore (7). E) Trattamento secondario: alcune componenti dei RAEE (es. calcestruzzo) prima di essere inviate agli impianti di riciclo industriale vengono ulteriormente trattate per rendere le frazioni di materiale adatte al riciclo industriale. F) Riciclo industriale: prevede la trasformazione delle materie prime secondarie in materiale pronto per un nuovo impiego. G) Smaltimento: alcuni materiali, frazioni non utilizzabili e scarti sono avviati a recupero energetico in inceneritori o allo smaltimento in discarica.

Oltre alle diverse fasi del ciclo dell’attività di recupero, sono stati anche considerati i consumi energetici e le emissioni inquinanti della sede e del personale di Remedia.

H) Sede e spostamenti: consumi energetici ed emissioni inquinanti della sede di Remedia nonché consumi ed emissioni dovuti agli spostamenti del personale sono stati inclusi nei calcoli del bilancio.

Per ogni fase del ciclo sono stati calcolati o stimati (per le fasi per le quali non sono disponibili dati) i consumi energetici, le emissioni di gas climalteranti e altre emissioni inquinanti in atmosfera. Il bilancio valuta inoltre il risparmio energetico e di emissioni conseguito grazie alla produzione di materiale riciclato rispetto alla produzione del medesimo materiale partendo da materie prime vergini. I risultati mostrano sempre un confronto con lo scenario di “no-riciclo” (situazione che vede il completo conferimento dei rifiuti in discarica) in modo da poter apprezzare i benefici dell’at-tività di recupero realizzata dal Consorzio ed anche un confronto con i risultati ottenuti nel 2010.

Lo scenario “no-riciclo” prevede le seguenti fasi:

A) Trasporto 1 (raccolta urbana): nello scenario “no-riciclo” il trasporto da casa all’isola ecologica è lo stesso dello scenario “con riciclo”; B) Trasporto a discarica di tutto il materiale raccolto; C) Smaltimento in discarica di tutto il materiale raccolto; D) Produzione di equivalenti prodotti semilavorati a partire da materie prime vergini (e non da materie prime secondarie).

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Il riciclo é... risorsa per il nostro futuro

Fa capolino la spazzaturaFino alla metà del secolo scorso, i rifiuti più abbondanti delle nostre case erano ceneri e avanzi alimentari. Anche i nostri nonni e bisnonni avevano molta più attenzione e sensibilità verso le cose usate e ci pensavano due volte prima di buttare via qualcosa. Tutto si aggiustava, si recuperava. Poi arrivarono gli anni ‘50 e ‘60: in pieno “miracolo economico”, la plastica entra nelle nostre case e i rifiuti non vengono più inceneriti, ma raccolti nel secchio della spazzatura. Si parla di cultura “usa e getta” con poca consapevolezza delle conseguenze, nessuno si preoccupa della quantità di rifiuti prodotti.

La raccolta che fa la differenzaGli effetti iniziano a manifestarsi alla fine degli anni ‘80, quando lo smaltimento dei rifiuti diventa un serio problema sia a livello organizzativo sia economico. In mancanza di una organica legislazione di riferimento per la gestione e di soluzioni adeguate, secondo il Ministero dell’Ambiente, la produzione media procapite annua passa da 271 kg del 1975 a 475 kg nel 1995.

In questi anni si affacciano i primi tentativi di porre rimedio e negli anni ‘90 in tutta Europa nascono normative a favore del riciclo, introducendo principi di raccolta differenziata, recupero di rifiuti e di riciclaggio.

Non più solo rifiuti, ma risorseCon il tempo il concetto di raccolta differenziata subentra a quello di discarica, e successivamente il termine risorsa si sostituisce a quello di rifiuto. Cambia il modo di “buttare” le cose, coscienti che è possibile dare un futuro ai prodotti giunti a fina vita, recuperando materiale e risparmiando energia. Si modifica anche la composizione merceologica della spazzatura, come quella tecnologica, che oggi rappresenta il 5% della produzione globale di rifiuti solidi urbani e cresce ad un ritmo più veloce delle altre tipologie. Con una penetrazione nelle famiglie all’89,5% e il cambio di tecnologia, anche i vecchi TV riscontrano una crescita esponenziale nelle piazzole ecologiche, richiedendo poi un trattamento eco-sostenibile per non disperdere sostanze pericolose nell’ambiente e recuperare materiale.

Saper guardare lontano nel mondo del riciclo vuole dire sviluppare progetti che sappiano dare risposte concrete per guidare il cittadino verso una nuova consapevolezza, ma anche per coinvolgere le aziende nella ricerca di nuovi slanci competitivi.

Nascono collaborazioni sull’onda di una green economy che ancora stenta a decollare e, poiché niente si improvvisa, occorre capire come trasformare questo dinamismo in oppor-tunità. Progetti, idee, investimenti e una visione strategica che ReMedia mette in campo da anni: ecco come.

Raccolta monitore televisoria tubo catodico

Macinazionedei vetri

Inserimento dei vetri, opportunamente trattati, in un impasto ceramico, in sostituzione di materie prime tradizionali

Piastrelle in grès porcellanato “LEED compliant”

Separazione del tubo catodico dalle parti in plastica e metallo

Glass Plus: il TV a tubo catodico diventa piastrella Nuovi rifiuti, nuova via di riciclo. Non tutti i componenti però trovano possibilità di recupero, oppure cambiano destinazione d’uso. È il caso del vetro del tubo catodico che, se alle soglie del nuovo millennio trovava ancora il riutilizzo per nuovi tubi catodici, negli ultimi anni non è più utile per la produzione di schermi piatti e rischia lo smaltimento in discarica. L’idea di ReMedia è stata quella di trovare un impiego “intelligente” e pratico per questa tipologia di vetro. È nato così Glass Plus (www.glassplus.eu), un progetto promosso dal Consorzio per identificare una soluzione innovativa nel riciclo del vetro pannello del tubo catodico (CRT)

e reinserirlo nel ciclo produttivo di un impasto ceramico contenente fino al 20% di vetro CRT. I benefici derivanti riguardano diversi aspetti: se da un lato vengono garantiti target di recupero e riciclo previsti dalla normativa europea, ridotte dell’81% le emissioni di CO2 nelle fasi di estrazione e trasporto delle materie prime e diminuiti sensibilmente i consumi energetici, dall’altro lato i prodotti ceramici che ne derivano concorrono all’ottenimento dei crediti LEED (Leadership in Energy and Environmental Design, la prestigiosa certificazione di sostenibilità ambientale sugli edifici).

Il processo di lavorazione

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Tv e Piastrelle amici per la pelleLo sviluppo di nuove piastrelle in grès porcellanato prodotte con materiale post-consumo ha creato una rivoluzionaria op-portunità e una collaborazione unica fra due settori industriali europei, quello ceramico e quello del riciclo: il progetto Glass Plus è stato, infatti, inserito nel Programma europeo “Eco-Innovation”, promosso e finanziato dall’Executive Agency for Competitiveness and Innovation (EACI), ricevendo così sostegno per la realizzazione del progetto, la produzione e la commercializzazione del derivato prodotto eco-innovativo.

Oltre a ReMedia, al progetto Glass Plus hanno collaborato anche Asekol (Sistema Collettivo della Repubblica Ceca), Meta (leader nelle forniture di impasti cercatici atomizzati per l’industria della ceramica), Refin (azienda produttrice di piastrelle in ceramica e grès porcellanato e parte del gruppo Concorde), Relight e Vallone (impianti di trattamento con sede rispettivamente nelle province di Milano e Roma, specializzati nel trattamento di TV e monitor).

75.000 t di Tv e Monitor

=

25.000 t di vetro pannello

riciclato

Raccogliere

L’INNOVAzIONE GREEN CONTINuA...

L’Italia, seconda nazione manifatturiera del continente, utilizza una quantità impressionante di materie prime che servono a far funzionare le proprie industrie, principalmente metalli e minerali, quasi tutti importati dall’estero poiché dalle nostre parti il settore estrattivo è poca cosa, oltre al fatto che il sottosuolo della penisola non è particolarmente munifico sul piano della disponibilità di risorse minerarie. In aggiunta, oggi lo sviluppo di tecnologie necessita materiali come terre rare, di difficile reperimento. Per competere sui mercati globali è perciò essenziale che le nostre imprese possano accedere in modo efficiente e sicuro alle materie prime necessarie a fabbricare i loro prodotti.

É proprio dal riciclo possiamo derivare una chance importante per il recupero di minerali essenziali per l’industria per di più senza deteriorare in modo irreparabile gli ecosistemi. Questo un tema nodale per l’Europa del domani e per il nostro Paese che può trovare proprio nel settore del riciclo dei Rifiuti Tecnologici un valido alleato. ReMedia e il Politecnico di Milano hanno dato vita ad “E-waste Lab”, un progetto concreto che unisce mondo della ricerca, territorio e imprese mettendo in campo le migliori competenze.

Ma questa è un’altra storia...

É un progetto europeo all’interno del programma

30 vecchi TV =

300 Kg di vetro riciclato

70 mq di rivestimento

Previsione 2012

83.000 appartamenti

Rivestire

Le potenzialità del progetto Glass Plus

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Nel 2011 ReMedia ha puntato con convinzione sul web per raggiungere i cittadini, le aziende, gli enti e organizzazioni, sensibilizzandoli sui rischi e sulle opportunità legate al fine vita degli apparecchi tecnologici.

Presenza Online Non più un solo sito generalista, ma una presenza online articolata in grado di parlare con il linguaggio “giusto” a tutti i nostri interlocutori.

www.remediapervoi.it, dedicato interamente ai consumatori, è un sito immediato e innovativo, a portata di tutti i cittadini e consumatori, per tuffarsi nel mondo dei Rifiuti tecnologici e scoprire come comportamenti virtuosi possano generare notevoli benefici alla nostra salute e al pianeta, dando impulso alla creazione di una società che dia valore al riciclo. Cuore dell’interattività con l’utente, utili strumenti come il primo Riciclometro dei Rifiuti Tecnologici con il quale è possibile calcolare i risultati ambientali della raccolta in termini di energia risparmiata, riduzione emissioni CO

2 e materiale recuperato. Ed ancora la Mini-Guida RAEE, con i consigli di ReMedia e Legambiente, ed il Ricerca piazzola ecologica più vicina per convincere anche i più scettici.

www.remediaservizi.it, uno spazio a uso business studiato su misura per aziende, enti e organizzazioni che necessitano di smaltire Rifiuti Tecnologici derivanti dalla loro attività, quindi “Professionali”. Oltre a sensibilizzare con tenacia sulla necessità di un corretto riciclo e di un comportamento virtuoso anche da parte di quest’utenza, ReMedia risponde, grazie all’esperienza ed al valore aggiunto del proprio operato, alle esigenze concrete dello smaltimento e riciclo di tutti i rifiuti tecnologici, fornendo informazioni e servizi destinati a tutte le tipologie di aziende ed organizzazioni.

Informazione e coinvolgimentoViviamo in una società in cui rapidi ritmi di consumo e di sostituzione dei prodotti tecnologici richiedono di riflettere e agire insieme per i rifiuti che vengono generati, in vertiginoso aumento in tutto il mondo.ReMedia gioca da anni un ruolo importante nel far crescere questa sensibilità, soprattutto per sostituire al concetto di rifiuto quello di recupero, parlando in modo semplice e accattivante del futuro dell’ambiente, rivolgendosi al cittadino, alle famiglie e alle giovani generazioni, nonché alle aziende.Il 2011 è stato ricco di nuovi progetti e strumenti, proseguendo un percorso che ReMedia ha intrapreso fin dalla sua costituzione per creare una nuova coscienza collettiva in tema di riciclo di una categoria di rifiuti forse più nuova, ma altrettanto significativa.

Strumenti di comunicazione

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Anche il sito www.consorzioremedia.it si è rinnovato nel look e nei contenuti, in linea con l’evoluzione di ReMedia. Nuove sezioni, approfondimenti, news sempre aggiornate e tante informazioni utili per aziende aderenti, produttori, istituzioni, partner, impianti, giornalisti e cittadini: il sito web di ReMedia è il luogo ideale per informarsi sia per l’autorevolezza del Consorzio, sia per competenza e visione.

ReMedia atterra sui Social

Dal 2011 ReMedia è presente anche sui principali Social Networks, una scelta che tra i consorzi del settore si è rivelata pioneristica!Se è infatti importante saper raccontare in modo semplice e accessibile come piccoli gesti di “buona educazione” debbano diventare parte della nostra quotidianità, non dimentichiamo che è altrettanto fondamentale farlo con i giusti mezzi: oggi i social media sono un strumento imprescindibile per comunicare con il mondo dei giovani... e non solo.

Facebook, Linkedin, Youtube e Twitter sono entrati a far parte della Galassia del Consorzio e nei soli primi tre mesi (settembre-dicembre) la Pagina FB di Consorzio ReMedia ha totalizzato 3500 fan!

up to YouLa newsletter di ReMedia si è rinnovata nel Look & Feel, ma non solo. La nuova newsletter di ReMedia che, con un format “social friendly” e contenuti capaci di interessare destinatari fra loro eterogenei, punta a trasmettere la “passione per l`ambiente” di ReMedia e a contribuire alla crescita della cultura del riciclo. Tanti approfondimenti, interviste, rubriche dedicate – come quella Legambiente, per tutti i lettori che vengono indirizzati sui siti, dove potranno leggere quanto pubblicato e al tempo stesso navigare tra le altre pagine. Una vetrina per tutte le iniziative ReMedia: campagne di comunicazione, concorsi, eventi, programmi di informazione/formazione per tutti i cittadini, ma anche progetti realizzati nel Network ReMedia.

Circuiti Verdi

ReMedia ha rilanciato la scommessa sul blog “Circuiti Verdi” che si è trasformato in un vera community, connessa anche ai social media. Obiettivo: introdurre pionieristicamente una cultura dell’elettronica “verde” in Italia, creare un luogo di incontro e scambio tra utenti finali, operatori del settore, aziende produttrici ed istituzioni sui temi della sostenibilità e dei prodotti green, dell’inquinamento, del corretto riciclo e dello smaltimento. Circuiti Verdi, nato nel 2009 da un’idea di ReMedia, è una nuova voce della blogosphere e si è arricchito di sezioni e case studies dove gli utenti possono consultare le informazioni, partecipare a forum, creare gruppi, scambiarsi opinioni e suggerimenti, ma anche trovare risposte su problemi specifici.

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Concorso Ciak si Gira Per fare sì che i cittadini da destinatari passivi del messaggio informativo della Campagna di ReMedia “Noi ci Crediamo e li Ricicliamo”, diventassero protagonisti, testimonial e/o registi dell’attività di sensibilizzazione è stato lanciato il concorso “Ciak si Gira”. Sono pervenuti tanti mini-spot “televisivi” creativi, ironici, capaci di interpretare la campagna ReMedia con molta fantasia e ovviamente “passione per l’ambiente”.

Dai contenuti multimediali ai Viral Video!“Come dare valore al riciclo dei tuoi RAEE” è il nuovo video creato per raccontare la strategicità del settore dei Rifiuti Tecnologici dal punto di vista economico e ambientale, ma anche come barriera all’export illegale e al lavoro minorile.

E per convincere i consumatori più scettici sull’importanza del riciclo dei RAEE, ReMedia ha creato divertenti Spot con un claim che scuote l’attenzione: “ci sono altri modi per dare valore ai vecchi elettrodomestici e alle pile esauste!”. Mini Storie per viaggiare sulla rete, mini-storie per ironizzare su un fantasioso utilizzo dei nostri elettrodomestici giunti a fine vita anziché ricordarsi che vanno raccolti e riciclati con la massima cura.

Il Riciclometro dei RAEE Il riciclometro online di ReMedia (sia per i RAEE Domestici sia per i Professionali) è uno strumento originale per comprendere i benefici che un comportamento virtuoso di riciclo genera per l’ambiente e per il recupero di materie prime riutilizzabili. É sufficiente trascinare i prodotti da smaltire nella scatola ecologica e... misurare la propria passione per l’ambiente! Il risultato? La quantità di energia risparmiata, emissioni di CO

2 evitate, plastica, vetro, ferro e rame recuperati.

Campagna di informazione ReMedia - LegambienteCosa sono i RAEE, perché è importante raccoglierli e come organizzarsi da casa. ReMedia e Legambiente - l’associazione ambientalista più diffusa sul territorio italiano – con la partecipazione di Altroconsumo, hanno realizzato una campagna di informazione offline e online mettendo a disposizione dei consumatori una Mini-Guida RAEE. Un semplice vademecum distribuito ad oltre 40.000 cittadini in numerosi eventi in Italia e che ha totalizzato oltre 150.000 visite in soli 4 mesi.

Campagne Informative

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Ricerca Eco-PiazzolaInserisci il tuo CAP e troval’eco piazzola più vicina a te

Online anche il tool Ricerca Eco-PiazzolaChi la chiama Isola ecologica, Centro di Raccolta, Ecocentro, Ricicleria... ma trovare quella più vicina non è mai stato così semplice! É sufficiente inserire regione, provincia e comune di residenza per localizzare in pochi secondi il centro di raccolta più comodo e dare il proprio importante contributo alla salvaguardia della salute e dell’ambiente.

Progetti Speciali RAEEbilitandoProsegue anche nel 2011 “RAEEbilitando”, il progetto che ReMedia, Gruppo Hera, e Opimm hanno avviato nel 2010. Si tratta di un labo-ratorio di disassemblaggio manuale che ha sede a Bologna, creato per ragazzi diversamente abili al fine di promuovere, organizzare e favorire la formazione di persone svantaggiate con la prospettiva di un loro inserimento nel mondo del lavoro. Il progetto, che oggi vede già impegnati 8 giovani, ha riscosso un grande successo sia dal punto di vista formativo che terapeutico. L’attività che viene svolta consiste nel “disassemblaggio” della frazione dei RAEE non pericolosi (in particolare piccoli elettrodomestici, utensili, giocattoli, telefoni fissi e cellulari) e consiste nello smontaggio e nella registrazione dei rifiuti in entrata e in uscita, fino a stoccare, imballare e separare i materiali smontati dimostrando di aver raggiunto un buon livello di abilità tecnica.

ReMedia Scuola “Lunga Vita alla Tecnologia”Con l’impegno che da sempre caratterizza ReMedia verso attività di educazione ambientale, il Consorzio ha ideato “ReMedia Scuola - Lunga vita alla tecnologia” un progetto ludico-didattico per le classi 4a e 5a delle Scuole Primarie di 500 scuole di tutta Italia.Patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, Expo 2015, Federambiente e Roma Capitale, il progetto è unico nel settore, innovativo ed avvincente. A disposizione di insegnanti, studenti e famiglie divertenti strumenti didattici multi-canale, utili per attivare il protagonismo dei più piccoli nella promozione e diffusione dei corretti comportamenti di raccolta e riciclo degli apparecchi tecnologici. Cuore del progetto ludico-educativo è il gioco da tavolo Missione RAEE, un originale percorso a caselle con tanti quiz, attività e imprevisti che creano un ambiente di apprendimento coinvolgente, integrato da tanti altri materiali. Ad accompagnare il percorso in classe e a casa ci ha pensato la simpatia di due bizzarri personaggi, Professor Green e Capitan Sostenibile, così diversi l’uno dall’altro, ma accomunati da una super passione per l’ambiente: proprio quello che ci vuole per creare un futuro più green! www.remediascuola.it

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Benefici incrementali dal riciclo di 83.000 t

Quantificazione Esempio

EnergeticiRisparmio di 57.960 tonnellate equivalenti di Petrolio (TEP)

Consumo energetico di una città di 19.762 abitanti

Alterazione Clima118.571 tonnellate equivalenti di CO2 evitate

73.778 automobili con percorrenza media annua di 12.000 Km

Crescita settore riciclo7 nuovi impianti che trattano 12.000 tonnellate di RAEE ciascuno

395 nuovi occupati nel settore (inclusi indiretti e logistica)

Materie 76.410 tonnellate di MPS26.350 tonnellate di ferro pari a quasi 4 volte il peso della Tour Eiffel

Manifesto per il Riciclo dei RAEE 1. Riconosciamo che il riciclo dei RAEE rappresenta un elemento chiave dell’iniziativa Materie Prime promossa dalla UE.2. Crediamo che l’industria del riciclo sia basilare per costruire un’economia sostenibile in Italia e richieda investimenti e misure di sviluppo efficaci.3. Appoggiamo l’introduzione in Italia di progetti tecnologicamente innovativi rivolti alla massimizzazione del valore di riciclo dei RAEE.4. Siamo determinati a supportare lo sviluppo di questi progetti in base al principio di minimizzarne l’impatto sull’ambiente, applicando processi che utilizzino un minor consumo di energia, possibilmente pulita, e tecnologie non inquinanti.5. Prevediamo di quintuplicare in 5 anni le quantità di materiali preziosi ricavati dai RAEE raccolti e riciclati in Italia. Ci impegniamo, inoltre, a sviluppare un programma congiunto per raggiungere questo obiettivo.

Ricerca PAED ReMedia-EuriskoUn gap quantitativo da colmare con l’Europa, una densità di punti di raccolta RAEE in Italia da incrementare e, soprattutto, tanto bisogno di informazione da parte dei cittadini: sono questi in sintesi i risultati emersi dalla ricerca “Gli italiani e il riciclo dei piccoli elettrodomestici (PAED): comportamenti dei consumatori, risultati della raccolta e potenzialità del riciclo” realizzata da ReMedia e GFK Eurisko, in collaborazione con ReMade in Italy e Assoraee. Si tratta del primo studio effettuato in Italia sul raggruppamento RAEE chiamato R4, ossia quello che contiene le categorie merceologiche a cui appartengono i PAED, e su cui il consorzio ha deciso di dedicare particolare attenzione perché molto diffusi nelle nostre case e poco intercettati come rifiuti. Dalla ricerca emerge che i cittadini reclamano la necessità di avere maggiori informazioni sia su questioni tecniche, sia sui benefici del riciclo e solo 1 italiano su 2 ha utilizzato un centro di raccolta comunale almeno 1 volta nel 2010. Grazie alla banca dati di ReMedia relativa ai campionamenti effettuati durante il 2010 la ricerca è quindi anche una fotografia completa della filiera del riciclo, a partire dal consumatore finale fino all’utilizzo dei materiali riciclati, passando per i centri di raccolta comunali e gli impianti accreditati per il trattamento. In Italia nel 2010 sono state riciclate 37.000 tonnellate di rifiuti da PAED su 120.000 tonnellate generate. In una visione “utopistica”, dove tutto il rifiuto da PAED generato fosse riciclato al 100%, i benefici economici e ambientali incrementali del riciclo delle 83.000 tonnellate in più rispetto a quelle raccolte e riciclate nel 2010, sono concretamente misurabili:

HI Tech & Ambiente L’evento Hi Tech & Ambiente è il consueto appuntamento ReMedia da anni cornice apprezzata per il dialogo con i diversi stakeholders del settore del riciclo. Nel 2009 si è tenuto un vero e proprio talk show tra aziende e istituzioni, in un contesto che incominciava a muovere i primi passi nel mondo del riciclo dei Rifiuti Tecnologici. Nel 2010 design eco-sostenibile, ma soprattutto grande attenzione al tema dell’export illegale dei rifiuti derivante dall’indifferenza sul tema. Nel 2011 è stato firmato pubblicamente dal Premio Nobel Woodrow Clark il “Manifesto del riciclo dei Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche”. E quest’anno, in Partnership con il Politecnico di Milano e il patrocinio della Regione Lombardia, verrà presentato E-Waste Lab, uno dei primi progetti in Europa che unisce mondo della ricerca, territorio e imprese per trovare un’alternativa concreta alla dipendenza delle nostre aziende nell’approvvigionamento di materie prime rare, ma essenziali.

Il manifesto del riciclo ed il suo primo firmatario, l’economista e premio Nobel Woodrow Clark

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Page 33:  · Nel 2011 l’industria del fotovoltaico è cresciuta moltissimo, in particolare in Italia: nel gennaio 2012, sono stati ... e del network sviluppato per il settore dei RAEE, ReMedia

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“Il Ministero dell’Ambiente è in prima linea sul fronte dell’educazione e della comunicazione ambientale, consapevole di quanto sia importante sensibilizzare gli italiani, in particolare le nuove generazioni, sulla tutela dell’ambiente. Bene fa, dunque, il progetto “ReMedia Scuola – Lunga vita alla tecnologia” ad educare i più giovani a un corretto smaltimento dei RAEE, possibile grazie anche a una gestione ecosostenibile lungo tutta la filiera.” – Stefania Prestigiacomo, Ministro dell’Ambiente in carica nel 2011.

La proposta didattica è molto valida(Scuola primaria Alessandro Manzoni, Bresso)

Molto stimolante il concorso per la novità dell’argomento(Scuola primaria Nicola Fabrizi, Genova)

Il Materiale ReMedia rende facile il percorso Didattico(Scuola primaria Eduardo De Filippo, Casavatore - Napoli)

Il gioco associato alla guida è un’idea vincete(Scuola primaria Sandro Pertini, Milano)

un kit così strutturato motiva i docenti ed è facilmente fruibile anche dai più piccoli(Scuola primaria Enrico Biondi, Roma)

Il Prof Theodorus Green, nato 62 anni fa nell’Illinois è uno scienziato di fama mondiale. Trasferitosi dagli Stati Uniti in Italia sta portando avanti un progetto segreto. Ma non è ovviamente solo: al suo fianco l’inseparabile amico Capitan Sostenibile che da sempre gira con lui il mondo alla scoperta dei problemi che affliggono il pianeta. Una bella preoccupazione... quella dei nostri eroi: aiutare tutti i terrestri a fare la cosa giusta per migliorare la nostra vita. Da anni a scuola i bambini vengono educati a comprendere l’importanza dello smaltimento corretto di materiali come carta, vetro, plastica, alluminio... ma qualcuno ha mai pensato anche ai rifiuti tecnologici? É qui che ReMedia ha voluto costruire una più estesa cultura del riciclo dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e per questo ha chiamato in aiuto il Professor Green e Capitan Sostenibile per il progetto “ReMedia Scuola – lunga vita alla tecnologia” che ha appassionato nel 2011 oltre 500 Scuole di tutta Italia (Roma, Milano, Napoli, Torino, Genova, Palermo, Padova, Bari, Firenze, Bologna).

“Siamo stati molto felici che un consorzio come ReMedia ci abbia ingaggiato per questa missione perché so che questo Consorzio ha a cuore le giovani generazioni, sin da quando ha progettato Remigia, la fantastica locomotiva del riciclo dei RAEE che ha viaggiato in tutta Italia per diversi anni spiegando il valore del riciclo” spiega il prof. Green “e con il progetto ReMedia Scuola il Consorzio ha messo nuovamente a disposizione le competenze sul tema, trasformandole in una serie di strumenti ludici-didattici, usufruibili nelle scuole da un gran numero di bambini. Imparare divertendosi è una vera e propria “formula magica” perché i bambini ormai nativi-digitali diventino così i veri protagonisti di un futuro più sostenibile.”

E Capitan Sostenibile aggiunge: “Ben 20.000 bambini di IV e IV Elementare hanno giocato a Missione RAEE con i compagni di classe sfidandosi nella corretta raccolta dei rifiuti e sottoponendosi alle prove più difficili. Quiz, Imprevisti, Piccoli Riconoscimenti: una competizione che dalla scuola è entrata nelle case arrivando a informare oltre 650.000 individui.”

ReMedia Scuola è stato per le scuole il primo progetto educativo su scala nazionale che ha affrontato il tema dei RAEE. Patrocinato dal Ministero dell’Ambiente, Federambiente, Roma Capitale ed Expo 2015, si è differenziato da un punto di vista educativo per ricchezza di contenuti, interdisciplinarietà e capacità di coinvolgere i ragazzi e gli insegnanti attraverso la costruzione di circuiti virtuosi che integrando le attività in classe con il protagonismo a casa ci ricordano che esiste un consumo più attento e intelligente. Le numerose richieste dei kit didattici che hanno superato le più rosee aspettative (oltre 200 a quelle previste), e gli stupendi elaborati (769) pervenuti da 169 classi, sono un segnale di grande apprezzamento per l’iniziativa.

ReMedia Scuola

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ReMedia Scuola: strumenti innovativi e coinvolgenti Un kit didattico che risponde in modo completo alla complessità sistemica del tema RAEE permettendo al docente di colmare un gap formativo e coinvolgere i diversi curricola disciplinari.

Missione RAEE: al centro del progetto il gioco da tavolo “Missione RAEE “ un avvincente torneo sviluppabile in più partite che premia con eco-crediti la raccolta differenziata dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche. Quiz, Azioni, Imprevisti e tanto divertimento lungo tutto il percorso

La Guida docenti: la Guida ha l’obiettivo di coinvolgere l’insegnante come partner ReMedia nell’azione educativa rivolta agli alunni, fornire le informazioni necessarie a conoscere il mondo dei RAEE e mettere l’insegnante in condizione di condurre il percorso come valore aggiunto per la propria programmazione curricolare.

Il Libro-Gioco per ragazzi: il libro per i ragazzi prevede una parte narrativa illustrata, box informativi e giochi. I ragazzi comprenderanno il ruolo dei RAEE grazie alle avventure del Professor Green e di Capitan Sostenibile.

Il Web site (www.remediascuola.it) ha materiali costantemente aggiornati e 3 nuovi giochi interattivi ed accattivanti legati al mondo RAEE.

La Ricerca – Concorso Nazionale per le classi partecipanti:sono oltre 769 gli elaborati ricevuti da ben 169 classi a conclusione del percorso ReMedia Scuola.

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A cura di:Consorzio ReMedia

Via Messina, 3820154 Milano

T: [email protected]

Design: Ma&Mi Srl www.maemi-adv.com

Finito di stampare a 06/2012

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