• nuova serie - anno 19 - numero 117 - 1,20 * - spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - dcb...

38
• Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Martedì 18 Maggio 2010 RISORSE IDRICHE L’Egitto minaccia la guerra del Nilo Brenta a pag. 9 TROPPI SINGLE Giapponesi a scuola di matrimonio Brenta a pag. 10 BUSINESS I cinesi costruiscono le raffinerie nigeriane servizio a pag. 10 * con guida «La nuova disciplina delle offerte anomale» a € 6,90 in più; con «Il codice tributario» a € 11,80 in più; con guida «Il testo unico dell’imposta di registro» a euro 6,00 in più; con guida + cd «Le nuove regole dell’antiriclaggio» a € 9,90 in più; con cd «Imposte dirette e accertamento» a € 9,90 in più; con «Manuale lavoro vol. 2 - Obblighi e diritti delle parti» a € 7,90 in più; con «Manuale iscale vol. 6 - Registro, Ici e altri tributi» a € 7,90 in più; con cd «Contenzioso e imposte indirette» a € 9,90 in più 9 771120 606007 00518 QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO www.italiaoggi.it Il Tg di ItaliaOggi Per vedere il Tg di ItaliaOggi leggi il codice QR con il tuo cellulare. Info su: www.italiaoggi.it/QRcode Iva - Ai fini fi- scali i lavori di manutenzione seguono la re- gola del luogo del committen- te. Lo chiarisce una risoluzio- ne delle Entrate Ricca a pag. 19 Lavoro - Non basta un clic per trovare lavoro. Italia fa- nalino di coda sugli annunci online Pacelli a pag. 19 Imposte -Più facile riscuotere l’Ici. Nei fallimenti l’imposta è un credito privilegiato Alberici a pag. 20 Collegato lavoro - Riprende l’iter legislativo al Senato del ddl. Presentati 119 emenda- menti. D’Alessio a pag. 26 Documenti/1 -La sentenza della Cassa- zione sull’Ici Documenti/2 - La sentenza della Cassazio- ne sugli immigrati www.italiaoggi.it Arriva la cittadinanza a punti. Gio- vedì prossimo il consiglio dei ministri discuterà del sistema di punteggi, che dovrà servire a misurare la conoscenza della lingua e delle istituzioni italiane, il senso civico e la capacità di integra- zione degli immigrati giunti in Italia. Il test, che durerà due anni, è parte dell’accordo di integrazione che gli stra- nieri dovranno stipulare con lo Stato al momento della richiesta di soggiorno. Sempre giovedì, l’esecutivo darà il via libera definitivo al decreto sul federali- smo demaniale, primo tassello della più ampia riforma sul federalismo fiscale. Una sforbiciata del 14% colpirà le finanze degli atenei per il 2011. Ed esplode la protesta Un mld in meno alle università Circa un miliardo di euro in meno per le casse del sistema univer- sitario. È una sforbiciata pari al 14,7% quella che colpirà, per il 2011, le finanze degli atenei. Se, infatti, per l’anno in corso il Fondo del fi- nanziamento ordinario (Ffo) aveva subito una riduzione di oltre 300 milioni di euro (-3,7%) rispetto al 2009, per il 2011 si parla di quasi il 15% che sommato al decurtamento per il 2010 riduce l’Ffo di circa il 20% rispetto alla media annua di 7 miliardi. La scarsità di risorse è al centro della settimana di protesta indetta da tutti i sindacati. Oggi l’occupazione simbolica dei rettorati. Domani si marcia su Roma. Pacelli a pag. 27 D D sen Ornela Vorpsi, oggi scrittrice (Einaudi), fuggì dall’Albania perché con la Rai-tv vedeva il Paradiso in Italia: «Da noi i personaggi tv erano il partigiano Leone e il fascista italiano Scia- callo. Sulla Rai invece vedevo Topo Gigio che faceva acrobazie camminando sul filo per poter mangiare il formaggio con i buchi. Ricordo le belle mamme italiane piene di figli che sten- devano il bucato candido lavato con Ava. L’esistenza non aveva lasciato traccia sui loro corpi, come da noi in Albania. Voleva- mo vivere così anche noi. Nessu- no sapeva che quelle madri erano modelle di vent’anni scelte dopo attenti casting». La tv, la grande corruttrice, l’enorme abbaglio. DIRITTO & ROVESCIO AL PD Casini chiede per l’Udc il sindaco di Bologna Russo a pag. 8 IL Giornale dei professionisti * * * La cittadinanza è a punti Giovedì sarà esaminato in consiglio dei ministri il decreto con il meccanismo di crediti e debiti per gli immigrati. Test per due anni Chiarello a pagina 25 AFFETTO AL VETRIOLO Per De Benedetti il Cav. è l’Alberto Sordi della politica. Come noi, ma molto di più De Nolac a pag. 5 àl f d l l 2011 Ed ldl Nell’Alto Adige il centrode- stra cola a picco. Uno sguardo dato ai voti conseguiti alle ele- zioni europee dell’anno scorso e a quelle amministrative di domenica scorsa suggerisce che il centrodestra è in forte flessione e che l’Udc di Pier Ferdinando Casini è in mi- glioramento. Ma, soprattutto, si registra un’indubbia affer- mazione dei grillini cui corri- sponde un calo verticale dei consensi per l’Italia dei valori guidata da Antonio Di Pietro. Insomma, si tratta di risultati dei quali il Pdl non può certo dirsi soddisfatto. Ma è certo che anche la Lega Nord non deve essere troppo lieta. Bertoncini a pagina 9 Elezioni in Trentino-A.A.: il centrodestra diviso è sconfitto. Bene Udc e grillini DIFFUSIONI DI APRILE La Gazzetta dello Sport cresce più di tutti (+6%) Secchi a pag. 15 IN EDICOLA LA GUIDA + CD ANTIRICICLAGGIO e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELLA SCUOLA da pag. 33 d p 3 Grazie a registroimprese.it la tua azienda non farà più passi falsi. G i i i il 6 milioni di imprese a portata di mouse. realizzato da InfoCamere http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

Upload: tranbao

Post on 15-Feb-2019

223 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

• Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - € 1,20* - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Martedì 18 Maggio 2010 •

RISORSE IDRICHEL’Egitto minaccia la guerra del NiloBrenta a pag. 9

TROPPI SINGLEGiapponesi a scuola di matrimonioBrenta a pag. 10

BUSINESSI cinesi costruiscono le raffinerie nigerianeservizio a pag. 10

* con guida «La nuova disciplina delle offerte anomale» a € 6,90 in più; con «Il codice tributario» a € 11,80 in più; con guida «Il testo unico dell’imposta di registro» a euro 6,00 in più; con guida + cd «Le nuove regole dell’antiriclaggio» a € 9,90 in più; con cd «Imposte dirette e accertamento» a € 9,90 in più; con «Manuale lavoro vol. 2 - Obblighi e diritti delle parti» a € 7,90 in più; con «Manuale i scale vol. 6 - Registro, Ici e altri tributi» a € 7,90 in più; con cd «Contenzioso e imposte indirette» a € 9,90 in più

9771120606007

00518

QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO

www.italiaoggi.it

Il Tg di ItaliaOggiPer vedereil Tg di ItaliaOggi leggi il codice QR con il tuo cellulare. Info su:

www.italiaoggi.it/QRcode

Iva - Ai fini fi-scali i lavori di manutenzione seguono la re-

gola del luogo del committen-te. Lo chiarisce una risoluzio-ne delle Entrate

Ricca a pag. 19

Lavoro - Non basta un clic per trovare lavoro. Italia fa-nalino di coda sugli annunci online

Pacelli a pag. 19

Imposte - Più facile riscuotere l’Ici. Nei fallimenti l’imposta è un credito privilegiato

Alberici a pag. 20

Collegato lavoro - Riprende l’iter legislativo al Senato del ddl. Presentati 119 emenda-menti.

D’Alessio a pag. 26

Documenti/1 -La sentenza della Cassa-zione sull’Ici

Documenti/2 - La sentenza della Cassazio-

ne sugli immigratiwww.italiaoggi.it

Arriva la cittadinanza a punti. Gio-vedì prossimo il consiglio dei ministri discuterà del sistema di punteggi, che dovrà servire a misurare la conoscenza della lingua e delle istituzioni italiane, il senso civico e la capacità di integra-zione degli immigrati giunti in Italia. Il test, che durerà due anni, è parte dell’accordo di integrazione che gli stra-nieri dovranno stipulare con lo Stato al momento della richiesta di soggiorno. Sempre giovedì, l’esecutivo darà il via libera defi nitivo al decreto sul federali-smo demaniale, primo tassello della più ampia riforma sul federalismo fi scale.

Una sforbiciata del 14% colpirà le finanze degli atenei per il 2011. Ed esplode la protesta

Un mld in meno alle universitàCirca un miliardo di euro in meno per le casse del sistema univer-

sitario. È una sforbiciata pari al 14,7% quella che colpirà, per il 2011, le fi nanze degli atenei. Se, infatti, per l’anno in corso il Fondo del fi -nanziamento ordinario (Ffo) aveva subito una riduzione di oltre 300 milioni di euro (-3,7%) rispetto al 2009, per il 2011 si parla di quasi il 15% che sommato al decurtamento per il 2010 riduce l’Ffo di circa il 20% rispetto alla media annua di 7 miliardi. La scarsità di risorse è al centro della settimana di protesta indetta da tutti i sindacati. Oggi l’occupazione simbolica dei rettorati. Domani si marcia su Roma.

Pacelli a pag. 27

D

Dsen

Ornela Vorpsi, oggi scrittrice (Einaudi), fuggì dall’Albania perché con la Rai-tv vedeva il Paradiso in Italia: «Da noi i personaggi tv erano il partigiano Leone e il fascista italiano Scia-callo. Sulla Rai invece vedevo Topo Gigio che faceva acrobazie camminando sul fi lo per poter mangiare il formaggio con i buchi. Ricordo le belle mamme italiane piene di fi gli che sten-devano il bucato candido lavato con Ava. L’esistenza non aveva lasciato traccia sui loro corpi, come da noi in Albania. Voleva-mo vivere così anche noi. Nessu-no sapeva che quelle madri erano modelle di vent’anni scelte dopo attenti casting». La tv, la grande corruttrice, l’enorme abbaglio.

DIRITTO & ROVESCIO

AL PD

Casini chiede per l’Udcil sindaco

di Bologna

Russo a pag. 8

IL Giornale dei

professionisti* * *

La cittadinanza è a puntiGiovedì sarà esaminato in consiglio dei ministri il decreto con il

meccanismo di crediti e debiti per gli immigrati. Test per due anni

Chiarello a pagina 25

AFFETTO AL VETRIOLO

Per De Benedetti il Cav. è l’Alberto Sordi della politica. Come noi, ma molto di più

De Nolac a pag. 5

à l f d l l 2011 Ed l d l

Nell’Alto Adige il centrode-stra cola a picco. Uno sguardo dato ai voti conseguiti alle ele-zioni europee dell’anno scorso e a quelle amministrative di domenica scorsa suggerisce che il centrodestra è in forte fl essione e che l’Udc di Pier Ferdinando Casini è in mi-glioramento. Ma, soprattutto, si registra un’indubbia affer-mazione dei grillini cui corri-sponde un calo verticale dei consensi per l’Italia dei valori guidata da Antonio Di Pietro. Insomma, si tratta di risultati dei quali il Pdl non può certo dirsi soddisfatto. Ma è certo che anche la Lega Nord non deve essere troppo lieta.

Bertoncini a pagina 9

Elezioni in Trentino-A.A.: il centrodestra diviso è sconfi tto. Bene Udc e grillini

DIFFUSIONI DI APRILE

La Gazzetta dello Sport cresce più

di tutti (+6%)Secchi a pag. 15

IN EDICOLALA GUIDA + CD ANTIRICICLAGGIO

e in più IL SETTIMANALE DEI PROFESSIONISTI DELLA SCUOLAdapag.33

dp3

Grazie a registroimprese.it la tua azienda non farà più passi falsi. G i i i i l

6 milioni di imprese a portata di mouse.

rea

lizza

to d

a InfoCamere

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 2: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

2 Martedì 18 Maggio 2010

Le dimissioni di Claudio Scajola hanno lasciato, in piena bufera finanziaria e

con la ripresa economica ancora fragi-le, nelle mani del premier l’interim del ministero dello sviluppo economico. Un tempo era il ministero dell’industria, poi fu ribattezzato ministero delle at-tività produttive prima di prendere, con l’ultimo governo Prodi, la dizione attuale. Del resto, è noto ai più, che l’Italia necessita di crescita e sviluppo come forse nessun altro paese dell’euro-zona. Da troppi anni ormai l’economia del Bel Paese cresce meno della media europea, troppo poco per rendere sostenibile il rimborso del debito pub-blico e creare occupazio-ne di qualità. Ben venga un ministero dedicato a promuovere la crescita del Pil. Ma come? Agendo su quali leve? Silvio Berlusconi farebbe bene a selezionare con molta attenzione il prossimo titolare di questo dicaste-ro. Scelga una persona con adeguata personalità politica e competenza eco-nomica per implementare la missione sottesa alla denominazione assegnata al ministero: fare sviluppo nel mondo globale di oggi significa soprattutto sa-per fare innovazione. Saper far nascere nuove imprese, sviluppare e lanciare con successo nuovi prodotti, inventare nuovi brevetti. Tutti aspetti nei quali, purtroppo, l’economia italiana è defici-taria. Il Pil cresce poco e meno di quel-

lo dei nostri concorrenti, perché in Italia ci sono troppe poche start up e

troppe risorse destinate a pagare pre-pensionamenti di cinquantenni e casse integrazioni pluriannuali. Troppe im-prese decotte vengono mantenute ar-tificiosamente in vita, magari grazie a contratti pubblici, mentre a troppe po-che imprese viene offerta la possibilità di giocare la propria partita innovativa nel capitalismo contemporaneo. Insom-ma, il ministero dello sviluppo economi-co è stato troppo schiacciato sulla difesa degli effetti negativi, leggasi salvataggi di aziende, prodotti dalla recessione e

troppo poco concentrato nel favorire o promuove-re politiche innovative. Mentre per crescere un sistema deve saper creare qualche Apple o Google, anche su scala ridotta, altrimenti resta

bloccato su una traiettoria di crescita decelerata e con occupazione a basso valore aggiunto. Le dimissioni di Sca-jola offrono su un piatto d’argento a Berlusconi l’opportunità di rinnovare l’azione e la capacità di intervento del ministero dello sviluppo economico. Punti a farne un ministero dell’inno-vazione e l’Italia ne benefi cerà sicura-mente. In un fase nella quale la crescita sta riprendendo, dopo una recessione dura come mai dal dopoguerra, il pre-mier farebbe bene a scommettere sulla roulette dell’innovazione.

© Riproduzione riservata

IL PUNTO

Per fare sviluppo serve innovazione, partendo dal Ministero di Berlusconi

DI EDOARDO NARDUZZI

coni farebbe bloccato su un

Le dimissioni di Scajola,

un’opportunità

pppp

Le spese militari greche, un paese che sta crollando sotto il peso del suo debito pub-

blico, erano arrivate, prima che venisse dichiarata la crisi (che è stata provocata anche da queste spese insensate) all’as-surda percentuale del 5,6% del pil nel 2009. Quest’anno, esse si ridurranno al 2,8%. E l’anno prossimo dovrebbero subire un altro taglio del 50%. Come mai la Grecia, che è un paese lillipu-ziano, spendeva tanto in armamenti? Perché, si diceva ad Atene, doveva te-nersi pronta a fronteggiare la minac-cia della vicina Turchia che ha tuttora aperti, con la Grecia, il fronte dell’irrisolta divi-sione di Cipro, spartita, per il momento, fra i due paesi che si continuano a guardare in cagnesco lungo una linea di con-fi ne provvisoria, e quello della delimitazione dei rispettivi spazi aerei e marittimi nel mar Egeo.

Di fatto però, mentre la Grecia, per non lasciarsi mancare nulla, spendeva per il mantenimento del suo settore militare il 5,6% del pil, i turchi hanno riservato a questo capitolo di spesa solo l’1,8% nel 2008 e l’1,1% nel 2009. Per capire quanto siano deliranti gli inve-stimenti militari di Atene è suffi ciente rilevare che nessun altro paese europeo sta destinando alle spese militari la sua stessa percentuale sul pil.

La Grecia, a corto di euro, è adesso diventata molto più malleabile. E la

Turchia vuole appro-fittare di questa mi-nore tensione, dovuta

alla debolezza della Grecia, per ridurre anch’essa la sua aggressività, puntando a una politica di più intensa collabo-razione fra i due paesi che peraltro è già in atto da tempo e che attendeva solo di essere rafforzata. Dal 1999 al 2008 infatti, gli scambi commerciali fra i due paesi dell’Egeo sono aumentati di ben 38 volte, passando da 150 milioni di euro a 3,9 miliardi di euro.

E lo scorso week end il presidente del consiglio della Turchia, Recep Taypip Erdogan, lo ha passato ad Atene per

incontrare i leader del governo greco, accom-pagnato da una sua delegazione molto folta che era formata da una decina di ministri di pri-mo piano oltre che da 80 uomini d’affari fra i più

importanti della Turchia. Anche se, in questo week end, non sono stati risolti (né potevano essere risolti) il caso di Cipro e quello delle rotte aeree e ma-rittime nell’Egeo, sono stati tuttavia fi rmati 21 accordi corposi relativi alla lotta all’immigrazione clandestina, all’operazione nell’energia, nel turi-smo e nell’ambiente. Sull’immigrazione clandestina è stato raggiunto un accor-do insperabile: d’ora innanzi la Grecia sarà autorizzata a respingere in Tur-chia gli immigrati, arrivati in Grecia, partendo dalla nazione vicina.

© Riproduzione riservata

pettivi spazi importanti del

Non tutto il male vienper nuocere

DI PIERLUIGI MAGNASCHI

L’ANALISI

A causa della crisi la Greciariduce le sue spese militari

I C O M M E N T I

DI PIERRE DE NOLAC

A Catania, il presidente della regione Sicilia Raf-faele Lombardo domeni-ca ha chiesto ai militanti dell’Mpa di lavorare sen-za sosta per rimpolpare le casse del partito con il tesseramento, altrimenti «ci tocca rubare». Frase ad effetto, pronunciata con malizia, che comun-que ha provocato forti ma-lumori tra gli ascoltatori di radio Radicale, che ha trasmesso il comizio: Lom-bardo aveva convocato la riunione, come ha scritto il suo staff nel blog del go-vernatore siculo, per stare insieme a quei «semplici cittadini, militanti, diri-genti e amministratori lo-cali» animati dalla volon-tà di «manifestare affetto e stima per il presidente della regione in questo mo-mento storico in cui sono in gioco le sorti del popolo siciliano». Ovvero, dopo le accuse rivolte dai magi-strati a Lombardo. Dopo aver salutato l’ingresso di Aurelio Misiti nel partito

(era stato eletto con l’Idv), diventando nuovo portavo-ce dell’Mpa (anche perché l’ugola di Lombardo è sem-pre più sottoposta a sforzi disumani), ha chiesto di

combattere nella società ci-vile per continuare in quel-lo che defi nisce il «processo rivoluzionario» della sua azione di governo. Lombar-do ha risposto agli attac-chi giudiziari chiedendo

agli amici: «Svegliamoci, muoviamoci, alziamoci dalle sedie, riprendiamoci il diritto di liberare la Si-cilia, di costruire il futuro dei nostri fi gli». Sottoline-ando di non aver chiesto nulla al presidente della Repubblica Giorgio Napo-litano, men che mai una visita degli ispettori del ministero della Giustizia, che è guidato da Angelino Alfano, con il quale Lom-bardo non ha rapporti idilliaci (così come con il presidente del Senato Renato Schifani). E nel mazzo fi nisce pure Silvio Berlusconi, dato che per Lombardo il governo na-zionale «non ci ha dato nulla, piuttosto se ha potuto ci ha levato quel che poteva». Certo, non è stata davvero un’uscita felice quella di scegliere tra la sottoscrizione di un

maggior numero di tessere o rubare: senza dimentica-re di prendersela con quel-le «menti raffi nate che ora tramano contro di noi...»

© Riproduzione riservata

IL CASO DEL GIORNO

Il presidente Lombardo ai suoi: fate le tessere «se no ci tocca rubare»

DI MARCO BERTONCINI

Ogni giorno la Lega si conferma l’eterno partito di lotta e di governo. Se ne sta ai vertici dello Stato, di non poche regioni e di una miria-de di enti locali, ma al tempo stesso conduce un’opposizione talvolta con toni così strenui da far dubitare di essere in maggioranza. Qualche altra volta, invece, utilizza accenti più sfumati, ma solo per ragio-ni di convenienza, come ieri ha fatto il ministro Roberto Cal-deroli.

L’occasione era delicata: la missione afghana, resa più dif-fi cile dalle nuove perdite. La Lega sa che la prosecuzione dell’impegno internazionale non è gradito forse alla mag-gioranza degl’italiani. È però conscia degl’impegni interna-zionali, che vanno mantenuti. Ecco quindi che l’esponente le-ghista dà colpi al cerchio («per-dita di vite umane che fanno spaccare il cuore», «verifi care se i sacrifi ci servono») e colpi alla botte («c’è una comunità internazionale, prendiamo le decisioni insieme a loro»). La sintesi sta nel ricordare di ave-

re «spesso espresso perplessi-tà sull’esportazione della de-mocrazia».

Silvio Berlusconi era ben conscio dell’impopolarità della spedizione in Iraq, che egli so-steneva per rispetto degl’im-pegni assunti con Bush. È ve-rosimile che il ritiro, deciso dal governo Prodi, non gli abbia creato eccessivi dispiaceri.

Per l’Afghanistan il discor-so è diverso: il governo non può pensare ad andarsene. La Lega, invece, avanza ri-serve, giocando di sponda non tanto con i settori di opposi-zione ostili o prudenti, quan-to con quegli elettori, anche e soprattutto di centro-destra, che trovano il mantenimento di nostre forze in Iraq sem-pre più costoso, sempre più improduttivo, sempre più cruento.

Per essere chiari: in Italia, non si conquistano voti con la politica estera. Ma anche la politica estera può essere un tassello che rivela la con-sonanza della Lega con i pro-pri elettori; e soprattutto con elettori altrui.

© Riproduzione riservata

LA NOTA POLITICA

La Lega è al governo ma anche un po’ fuori

Raffaele Lombardo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 3: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

3Martedì 18 Maggio 2010Martedì 18 MagP R I M O P I A N O

La Camera spende i no a 10mila euro per un posto auto. Cresce la spesa per i dipendenti del parlamento

Meglio funzionario che onorevoleStipendi, pensioni, benefi t, i veri mandarini sono loro

DI FRANCO ADRIANO

Sveglia c’è un mondo qui fuori che vi sta guar-dando! Questo slogan che trova spazio su «la

Puntigliosa» il notiziario inter-no dell’Osa (una delle innume-revoli organizzazioni sindacali di dipendenti della Camera dei deputati) lascia acceso un bar-lume di speranza. È il segno che almeno qualcuno nel Palazzo si rende conto che mentre fuori piovono sacrifici e il tempo non migliorerà tanto presto, dentro non si può rimanere rincattuc-ciati e far finta di niente. C’è il rischio, appunto, che qualcuno si arrabbi per davvero. L’ogget-to dello scandalo sono i quasi 10mila euro all’anno per ogni posto auto che la Camera dei deputati mette a disposizione di alcuni consulenti e dipen-denti nel parcheggio privato di via Santa Maria in Via a Roma. «Il posto auto a Santa Maria in Via è ormai trasceso», dice la Puntigliosa, «divenendo un puro status symbol» tra i funzionari della Camera. Ma perché solle-vare questo problema proprio ora? A seguito delle polemiche sulle multe ai deputati si è po-sto il problema di come dare un parcheggio ai deputati che ne sono privi (vedi altro articolo in pagina). Ma se tanto dà tanto gli onorevoli resteranno a boc-ca asciutta. Non è aria. Sì, per-ché, va detto che al di là delle possibili accuse di demagogia, fa quasi tenerezza la proposta del ministro Roberto Calderoli di tagliare lo stipendio dei par-lamentari del 5 per cento. Al-meno se si pensa al contesto in cui ormai si muovono deputati e senatori. C’è da giurarci che altre ne seguiranno nei prossimi giorni. Eppure tutte rischiano di

suscitare tenerezza per il livel-lo di ingenuità dimostrato da una classe politica, in pugno di pochi furboni e ormai surclas-sata in termine di potere e di privilegi dalla «burocasta» che le vive affianco. Quando si os-servano i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini, per esempio, occorrerebbe pensare che i fun-zionari che gli siedono accanto spesso guadagnano più di loro e, neppure troppo anziani, godran-no di un assegno pensionistico superiore al loro. Ciò per i livelli apicali dello Stato. Figurarsi il raffronto con i semplici deputa-ti e i senatori. Se non fosse per i rimborsi forfettari (un terzo dei loro introiti al Senato, il cinquanta per cento alla Came-ra), le loro indennità sarebbero insediate perfino da quelle dei

commessi che gli aprono le por-te (l’Anm ha già denunciato che i magistrati guadagnano meno di quest’ultimi). Senza conside-rare che chi lavora nelle stesse istituzioni in cui si fanno i tagli e le riforme pensionistiche per gli altri, e in cui verrà decisa con ogni probabilità la prossima ri-duzione delle finestre di anzia-nità, va ancora in pensione con il sistema retributivo. Magari con soli vent’anni di contributi o, allo scadere, ma con l’ultimo stipendio trasformato in asse-gno e quindici mensilità. Una situazione che vale per gli or-gani costituzionali ma che non sarebbe proponibile altrove. Cì provò Fausto Bertinotti a far passare al contributivo un centinaio di dipendenti ultimi assunti, ma non hanno molla-to finché, sotto Fini, non sono

stati rinfilati nel calderone dei 1753 fortunati di Montecitorio. Se, dunque, deputati e senatori

decideranno di dare il loro con-tributo alla crisi economica, c’è comunque da ringraziare perché lo faranno nell’ambito del bloc-co quinquennale dell’indennità parlamentare, previsto dalla Fi-nanziaria 2008. Una decisione che nei bilanci di Camera e Se-nato rende piatta, ossia pari allo zero, la previsione di spesa 2009 (addirittura a palazzo Madama il costo dei senatori sarà inferio-re rispetto al 2008 anche se solo dello 0,6 per cento). Si può dire lo stesso per i dipendenti? No. Al Senato si sono ripresi tutti i be-nefici in parte sospesi in passato facendo lievitare i costi del 4,4 per cento. Alla Camera, a causa del blocco selettivo del turno-ver, i dipendenti sono diminuiti (come nel 1987), ma costano il 3 per cento in più. E quando van-no in pensione costano ancora di più. È testimoniato da una bella crescita del 7,2 per cento, in un anno, per le pensioni degli ex di-pendenti del Senato (pari a 88,5 milioni) e dell’8,36 per cento alla Camera (pari a 195 milioni).

© Riproduzione riservata

Vignetta di Claudio Cadei

Prenota entro la mezzanotte del 20.05.10. Soggetto a disponibilità, termini e condizioni.

Per ulteriori informazioni visitare il sito Ryanair.com. Spese e tasse opzionali escluse.

Partenze da Milano (Orio al Serio).

FRANCOFORTE(HAHN)

Frankfurt-Hahn airport

www.germania-romantica.infowww.ge

Città romantiche: momenti spumeggianti. È quantopromettono le sei città storiche di Treviri, Coblenza,Magonza, Spira, Worms e Kaiserslautern nella Germaniaoccidentale, non lontane dal Reno e dalla Mosella. Qui si trovano tre dei quattro siti della Renania-Palatinatofacenti parte del patrimonio dell’umanità dell’Unesco:i monumenti romani, il duomo e la chiesa di Nostra Signoraa Treviri, la valle superiore del medio Reno nelle vicinanze diCoblenza e il duomo di Spira. In breve, monumenti, edifici epaesaggi che vi affascineranno! Lo sfondo perfetto per unfine settimana romantico in un’ambientazione storica.

10e

SOLO ANDATA DAROMANTIC CITIES – STORIA DA VIVERE

TASSE E SPESE INCLUSE

VIAGGIA A GIUGNO

Quei pochi privilegi che i parlamentari ancora hanno sono pronti a buttarli a mare. Il deputato del Pdl, Giuseppe Consolo, per esempio, ha sol-levato un putiferio per la raffi -ca di multe ricevute sulla corsia preferenziale di via del Tritone nei pressi di Montecitorio. Ma nell’esprimere le proprie ragio-ni in un’intervista a Libero ha svelato una vergogna: «Certo, potrei fare come altri miei col-leghi che portano le contrav-venzioni all’uffi cio competen-te di Montecitorio che poi fa ricorso al Comune...» L’uffi cio cui fa riferimento Consolo è il Centro Servizi che fa parte del Servizio per le competenze dei parlamentari. Interno telefonico: 9622. «È il nu-mero che facevo con il mio onorevole», spiega un portaborse di cui ItaliaOggi mantiene l’anoni-mato, «ma ben presto ho capito che il meccani-smo era oliato: mettevo le multe in busta chiusa,

le facevo pervenire al Centro servizi in fondo alla Corea (il corridoio parallelo al Transatlan-tico ndr) e stavo tranquillo che mai sarei dovuto

recarmi alla Posta per pagare quei verbali». Un meccanismo, va precisato, che nel caso citato riguardava multe prese nel Co-mune di Roma. Chissà se vale in tutta Italia. E se varrà ancora dopo l’outing di Consolo. Co-munque il problema multe si aggraverà, visto che un grup-po di consiglieri parlamentari ha già chiesto di portar via ai deputati alcuni posti auto nel parcheggio della Camera per le proprie «esigenze genitoriali» o in alternativa convenzioni

con società di taxi «a favore delle consigliere incinte o dei funzionari con fi gli al di sotto di una certa età».

Franco Adriano© Riproduzione riservata

Montecitorio, sos multe all’interno 9622

Giuseppe Consolo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 4: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

4 Martedì 18 Maggio 2010 P R I M O P I A N O

Il presidente dell’Antitrust e Ortis prendono 512 mila euro, poi Calabrò (477 mila) e Cardia (430 mila)

Stipendi, nel mirino Catricalà & Co.Ecco i compensi che potrebbero subire i tagli voluti da Calderoli

DI STEFANO SANSONETTI

Dopo l’annuncio del mini-stro della semplificazio-ne, Roberto Calderoli, dalle parti delle Autorità

indipendenti nostrane comincia a serpeggiare più di una preoccu-pazione. In ballo c’è la proposta di un taglio del 5% agli stipendi degli «alti papaveri» di stato, come li ha chiamati l’esponente leghista. I timori, tra l’altro, riguardano la grande differenza che c’è tra gli emolumenti corrisposti ai vari presidenti di quel caleidoscopico mondo di Authority, Garanti e Commissioni di cui è popola-ta la nostra realtà. In effetti c’è una bel distacco tra gli sti-pendi più alti, ovvero quelli del presidente dell’Antitrust, Anto-nio Catricalà, e del presiden-te dell’Authority per l’energia, Alessandro Ortis, e i compen-si di alcuni loro colleghi che si collocano nelle retrovie.

ItaliaOggi ha fatto una ricognizione delle retribuzio-ni del settore, in base ai dati pubblicati in base a prece-denti leggi finanziarie e normative sulla traspa-

renza. Ne viene fuori che i più ric-chi sono proprio Catricalà e Ortis. Per loro gli stipendi annuali lordi ammontano a 512.900 euro. Certo, non va trascurata la differenza che esiste tra Garante e Garante, nel senso che alcuni di essi si occupa-no di materie più complesse, con un numero di vigilati sicuramente maggiore. Sta di fatto che Catricalà e Ortis guidano la classifi ca. Anche gli altri componenti di Antitrust e Autorità per l’energia sono in proporzione più ricchi dei colleghi

delle varie strut-ture. All’An-t itrust gl i altri quattro componenti, ovvero Anto-nio Pilati, Piero Ba-rucci, Car-la Rabitti Bedogni e Salvatore

R e b e c -

chini, vantano emolumenti annuali di 427.416 euro. Esatta-mente la stessa cifra che incamera Tullio Fanelli, solitario compa-gno di viaggio di Ortis.

Al secondo posto, ancora a li-vello dei presidenti, troviamo il numero uno dell’Agcom, Corra-do Calabrò. Il suo stipendio an-nuale è di 477.752 euro, mentre quello dei commissari, ossia Giancarlo Innocenzi, Mi-chele Lauria, Sebastiano Sortino, Gianluigi Magri, Stefano Mannoni, Nicola D’Angelo, Roberto Napoli ed Enzo Savarese, arriva

a quota 398.127 euro. A seguire arriviamo a Lamberto Cardia, presidente della Consob, la Com-missione nazionale per le società e la borsa. Cardia è in scadenza di mandato, alcune voci dicono che potrebbe scattare una proroga per la sua permanenza al vertice della struttura. Per il momento il fatto certo è che il suo compenso annua-le è di 430 mila euro, mentre quel-lo dei commissari Vittorio Conti, Michele Pezzinga e Luca Enri-ques si «ferma» a 358 mila euro. Di più, invece, prende il direttore generale della Consob, Antonio Rosati, con 412.336 euro.

A scendere scopriamo Fabio Pistella, presidente del Cnipa

(Centro nazionale per l’informati-ca nella pubblica amministrazio-ne, in futuro DigitPa) che incassa 315.434 euro, Francesco Pizzetti del garante per la privacy (289.984 euro), il numero uno dell’Isvap Giancarlo Giannini (281.107 euro), il presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pub-blici Luigi Giampaolino (245 mila euro) e quello della Covip Antonio Finocchiaro (162.683 euro).

© Riproduzione riservata)

DI DIEGO GABUTTI

Se davvero, come ha sostenuto Sil-vio Berlusconi in un messaggio inviato al senatore Carlo Vizzini in occasione d’una manifesta-

zione del Pdl siciliano, «gli italiani si fidano di noi», cioè della maggioranza, anzi del «governo del fare», beh, fanno male a fidarsi.

Che vuol dire, poi, fidarsi? Significa che gli elettori del centrodestra, qua-lunque cosa succe-da, dalle dimissioni di Claudio Scajola a quelle (arrivano) di Guido Bertolaso alla scoperta d’una «cricca» consacrata al malaffare e cre-sciuta nell’ombra della maggioranza, devono avere fi du-cia a prescindere? Si vota il centrodestra (e in particolare il suo leader) per fede? Se è così, ci risia-mo: Berlusconi, quando non è in vena di spiritosaggini, diventa mistico. Si alza di qualche centimetro da terra, come i monaci tibetani in trance nei fumetti di Tintin, poi rivolta gli occhi, dichiara il suo «profondo amore» per l’Italia e infi ne proclama con voce d’oltretomba l’inno-

cenza del centrodestra (a parte le solite anime prave) preso d’assalto da stampa e magistratura per le note vicende. Nem-meno Benedetto XVI, che pure è papa, difende la Chiesa travolta dagli scanda-li pedofi li assicurando che la fi ducia dei

fedeli è incrollabile. E Benedetto XVI, in fondo, potrebbe anche provarci: la Chiesa, teologica-mente palando, ha una missione co-smica da compiere, mentre nessuno (a parte forse Sandro Bondi e Giorgio Stracquadanio) ha mai pensato che anche il cavaliere e i suoi ragazzi, come i Blues Brothers, siano «in missione per conto di Dio».

Non è fiducia, quella di cui fanta-stica il presidente

del consiglio, probabilmente nell’illusio-ne sciamanica di suscitarla parlandone. È amore cieco, eterno, granitico, fanatico: l’amore che un tempo mieteva vittime nei fotoromanzi o nelle canzonette di Nilla Pizzi e che oggi provoca sconquas-si nelle telenovelas di Canale 5. Una passione esagerata e faziosa che il suo governo non suscita e non ha mai su-

scitato, nemmeno quand’era molto meno chiacchierato (e di gran lunga più fotoge-nico) d’adesso. Gli elettori sono una cosa, i mammalucchi e i masochisti un’altra. Così come Berlusconi, per quanto coperto di voti dalla testa ai piedi, è una cosa e Nelson Mandela o il Mahatma Gandhi un’altra. Nessuno, a parte forse i pa-renti stretti e qual-che amico intimo, ama Berlusconi in sé e per sé. Votato a dispetto, come di-rebbe lui, dell’«in-vidia sociale» che il suo conto in banca immancabilmente suscita nei meno fortunelli, Berlu-sconi è un amuleto contro il malocchio incarnato dal cen-trosinistra. Niente di più e niente di meno. Si ricorre al Popolo della libertà e ai suoi alleati le-ghisti, com’è sempre successo in Italia, perché c’è di peggio. Un tempo c’era di peggio del fascismo, nel dopoguerra c’era di peggio del clericalismo democristiano e oggi c’è di peggio del berlusconismo. Tutto qui.

Fiducia, dice Berlusconi. Ma chi po-trebbe mettere una mano sul fuoco per

certi brutti (e avidi) ceffi che traffi cano intorno al governo e alla Protezione civile? E chi può prendere sul serio le preghiere all’«Altissimu, onnipotente bon Cavaliere» del quale soltanto «so’ le laude, la gloria e l’honore et onne bene-

dictione» quotidia-namente rivolte al presidente del consiglio da un mi-nistro della cultu-ra (Sandro Bondi, ancora lui) che so-miglia allo Zio Fe-ster della Famiglia Addams? Nessuno stravede per i poli-tici, in Italia. Que-sta è una democra-zia, d’altra parte, dove non soltanto si vota ma si vota dopo averci pensa-to un po’ su. Non è l’Argentina di Juan Domingo Perón o l’Italia in orbace e

stivaloni neri di Mussolini Dux.Gli elettori, in Italia, non amano gli

eletti, avendo imparato a conoscerli, col tempo e gli scandali. Niente amore, e an-che la fi ducia è scarsa, qualunque dica di pensarne il Cavaliere. Non sembra vero, ma persino Tonino Di Pietro e Tangento-poli sono serviti a qualcosa.

© Riproduzione riservata

SILVIO BERLUSCONI È TROPPO SICURO DI SÉ QUANDO DICE CHE «GLI ITALIANI SI FIDANO DI NOI»

Gli elettori del Pdl debbono aver fiducia a prescindere?Ciò sarebbe vero se le gente votasse per fede senza tener conto dei fatti, che sono deludenti

Roberto Calderoli Antonio Catricalà

a (e in particolare

feEinaCmusmpBSmai i sp

qs

del consiglio, probabilm

Il Cav preferisce l’amore cieco, eterno, granitico, fanatico. L’amore che

un tempo mieteva vittime nei fotoromanzi o nelle canzonette di Nilla Pizzi

e che oggi continua a provocare sconquassi nelle

telenovelas di Canale 5. Una passione esagerata che il suo

governo non suscita e non ha mai suscitato, nemme-

no quando era molto meno chiacchierato (e di gran lun-ga più fotogenico) di adesso

e ai suoi alleati le-

dnacnramsAstszdsdtl’Dl’

stivaloni neri di Muss

Nessuno, a parte i parenti stretti, ama Berlusconi in sé e per sé. Berlusconi è,

molto più semplicemente, un amuleto contro il malocchio incarnato dal centrosinistra. Niente di più e di meno. Si

ricorre al Pdl e ai suoi alleati leghisti perché c’è di peggio. Un tempo c’era di peggio del

fascismo, nel dopoguerra c’era di peggio della Dc,

oggi c’è di peggio del berlusonismo. Tutto qui

chini vantano emolumenti

Antonio Catricalà (Antitrust) 512.900

Alessandro Ortis (Energia) 512.900

Corrado Calabrò (Agcom) 477.752

Lamberto Cardia (Consob) 430.000

Fabio Pistella (Cnipa) 315.434

Francesco Pizzetti (Privacy) 289.984

Giancarlo Giannini (Isvap) 281.107

Luigi Giampaolino (Avcp) 245.000

Antonio Finocchiaro (Covip) 162.683

A t i C t i là (A tit t) 512 900

La classifi cadegli stipendi (in euro)

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 5: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

5Martedì 18 Maggio 2010Martedì 18 MagP R I M O P I A N O

Così Carlo De Benedetti dei nisce il Cav che rappresenta l’italiano medio, quello da bar

Sei l’Alberto Sordi della politicaFancazzista, grande tifoso di calcio, cornifi catore. Come tutti noi, ma molto più di noi

DI PIERRE DE NOLAC

Lo ama. Ma lo odia.Paolo Guzzanti ha uno stra-no rapporto con Carlo De Benedetti, «editore

etico», come dimostra il libro «Guzzanti vs.De Benedetti» che uscirà dopodomani (Aliberti

Editore, 19,90 euro): un’inter-vista dove però il giornalista inserisce tanti brani di vita personale, tra esaltazioni e fal-limenti.

Gli vuole bene, ma l’ingegnere forse lo ha deluso perché non ha attaccato pesantemente Silvio Berlusconi: «De Benedetti è un uomo d’attacco, competitivo e aggressivo, ma è anche uno che ha lasciato in vita sua largo spazio ai sentimenti e probabil-mente anche ad alcuni risenti-menti permanenti, come quello della consolidata inimicizia con Gianni Agnelli e Cesare Ro-miti, oltre alle sue idiosincrasie per Craxi e il craxismo, per Ber-lusconi e il berlusconismo, an-che se, come vedremo, traccerà di Berlusconi un ritratto umano quasi edifi cante, riconoscendogli un animo incapace di concepi-re la cattiveria». Per Guzzanti deve essere stato diffi cile senti-re una «larvata comprensione» per il Cavaliere: comunque, «De Benedetti ha oggi 75 anni, e ne dimostra almeno dieci di meno», sottolinea, come a dire che il pre-mier invece i suoi 73 genetliaci si vedono tutti.

«Carlo De Benedetti è come sempre sorridente: ha quella che il Charlie Brown di Schulz chiama a faced face, una faccia a forma di faccia, un viso molto aperto», scrive Guzzanti.

Durante il primo incontro De Benedetti aveva usato parole di grande ammirazione per Sabina «e subito mi chiede se ho portato a mia fi glia i suoi saluti e complimenti e rispondo di sì». Insom-ma, l’ingegnere sposta l’attenzione sul futuro rendendo protagoni-sta una delle eredi di Paolo: un colpo di genio, sapendo che i giornalisti sono quasi tutti emuli di Narciso. Ma poi

ecco i giudizi sui rapporti tra la politica e il numero uno del-la testata fondata da Eugenio Scalfari, incalzato dall’ex vice-direttore del Giornale: «Nel Par-tito democratico adesso si sono messi in testa che il direttore di Repubblica Ezio Mauro voglia entrare in politica e diventare lui il segretario del partito. E questa baggianata ha provoca-to un tale malumore che alcuni uomini del vertice del Pd quando mi incontrano non mi salutano». Guzzanti sembra contento, e quasi pare fare un pensierino sul futuro del Pd (qualche collega ha malignato, scommettendo che il libro potrebbe essere un’autoin-vestitura in una folle gara al la succes-sione di Pier Luigi Bersa-ni). E allora centra l’obiet-tivo sul fascino personale di De Benedetti, ve l l i cando lo sul tema del-le donne: e lui racconta che Silvia, l’attuale moglie, è «una donna che mi stava profonda-mente antipati-ca». Perché «era nobile e aveva sposato un nobile e io sono un plebeo. Ma posso capire che se uno nasce aristocratico non è colpa sua. Invece questa si era anche sposata un aristocratico, quindi mi stava veramente an-tipatica. Poi era un’estremista democristiana, il che per me era già un antidoto formidabile».

Il culto di dimenticare date e eventi è nel dna dell’ingegnere: «Ci siamo sposati nel ‘96, ‘95, non ricordo bene, bisognereb-be chiederlo a lei ma se glielo chiedo si incavola. Per cui sto benissimo, faccio un lavoro che mi piace, sono relativamente poco impegnato nel senso che stacco venerdì a mezzogiorno e ricomin-cio lunedì a mezzo-g iorno» .Guzzanti lo stuzzi-ca evocan-do l’unità d’Italia: «I

De Benedetti di Piemonte era-no dei Ben Baruch fi no all’editto liberatorio di Napoleone e poi a quello defi nitivo di Carlo Al-berto, lo sventurato re tentenna detto anche il magnanimo». E qui arrivano le contraddizioni che altri personaggi hanno de-dicato all’editore etico: «Antoi-ne Bernheim, quello delle Ge-nerali, mi ha detto: ‘Tu es le seul que je connaisse qui n’est pas juif, mais prétends de l’être’: sei l’unica persona che conosco che, non essendo ebreo, pretende di esserlo. Quindi tocca al rappor-to con Gianni Agnelli, visto da vicino anche da Guzzanti, uno che, secondo De Benedetti «col-

tivava la fe-conda inutilità del vivere. Una mattina mi svegliò all’al-ba perché ave-va letto una mia intervista ad Alessan-dra Mussoli-ni. Disse: «È proprio come l’ha descrit-ta lei : una sciacquetta». Af fermazio -ne durissima, specie ora che l’avvocato non può replicare. E Guzzanti

rammenta che De Benedetti «non si mostra affatto contrario all’ingresso di Gheddafi in Fiat. Riferendosi al sovrapprezzo che il dittatore libico è disposto a pagare, dirà ad Agnelli: ‘Se il grullo è arabo, lei mi dà una soddisfazione in più: a me e ai miei antenati’. Pare che l’Avvo-cato abbia apprezzato la battu-ta».

Non mancano aneddoti gu-stosi. Sempre l’ingegnere, su Agnelli: «Quando lui era il pre-sidente di Confindustria e io ero presidente degli industriali a Torino, gli ero molto vicino e gli scrivevo anche i discorsi. Lui

a un certo punto mi disse: ‘Senta, io ne ho le palle

piene di stare in Con-findustria, due anni son già troppi. Fare la consultazione dei sag-gi, questa roba qui, mi sembra una put-tanata. Comunque io non ho più voglia. Sa com’è, io arrivo

lì dentro portando il suo nome come mio

successore e nes-su-no

oserà mai dirmi di no. Quindi si prepari a diventare il presi-dente di Confi ndustria perché adesso tocca a lei’. Gli risposi: Avvocato, non ci penso proprio. Lui rimase allibito: ‘Lei a 39 anni mi dice che non vuol fare il presidente di Confi ndustria, quando c’è gente che lecchereb-be tutto il corridoio per questo incarico?’ E io: «Guardi, è mol-to semplice: il presidente di Confindustria dura quattro anni, io ne ho 39 e, se accet-to, quando esco di lì a 43 anni sono un ex: perderei cioè il mio mestiere di industriale».

Finalmente arriva il turno di Berlusconi: «Lo dico da suo avversario: non è assolutamen-te una carogna. Poi lasci perdere la gente che ha intorno, quello è un altro discor-so perché tutti i potenti hanno sempre avuto in giro dei servi che ovviamente si adeguano e soprattutto si arricchiscono. Ma io gliel’ho detto tante volte e prima di lei: guarda, Silvio, che tu sei l’Alberto Sordi della poli-tica perché sei l’italiano tipico, quello che si incontra al bar. Lui rappresenta tutti gli estre-mi dei nostri vizi: fancazzista, tifoso di calcio, corteggiatore di donne, corni- fi catore della moglie, furbastro; è quello che siamo tutti noi, ma portato all’eccesso. Diciamo la verità: ognuno di noi dentro di sé, nel-le sue parti oscure, è anche un po’ Berlusconi. Lui però, come le infermiere che hanno la ca-pacità di beccare subito la vena con l’ago, è riuscito a infi lare la vena del popolo italiano in un momento di sconcerto e l’ha fat-to con una capacità straordina-ria e con grande coraggio».

Perché Berlusconi «è un au-tocrate come tutti noi impren-ditori, ma come persona non

è affatto cattiva ed è anzi sicuro di fare il bene. Il suo vero problema è che è un formidabile bugiardo, al

punto di credere alle sue stesse bugie di cui alla fi ne si convince. Il motivo per cui io lo combatto è che, essendo un imprenditore al comando del paese, è per de-fi nizione un rischio per la demo-crazia. Anch’io, se mi mettessi a fare il politico e pretendessi di applicare all’amministrazio-ne del paese i criteri con cui ho

amministrato le aziende, sa-rei un pericolo per la demo-crazia».

Ed ecco il capitolo Sme, con lo scoop d e b e n e d e t -tiano: «Pochi giorni prima B e r l u s c o n i era venuto a casa mia per offrirmi una grande allean-za. La sua idea era questa: lui ci metteva la pubblicità, io i prodotti. Era

entusiasta e ne parlammo in modo molto amichevole. Era convinto, era cordialissimo, sembrava che non volesse al-tro. Motivo per cui restai di sale quando, senza preavviso, venni a sapere che lo stesso Berlusco-ni stava formando e guidando una cordata contro di me. Lo chiamo e gli dico: «Silvio, ma tu non sei quello che soltanto pochi giorni fa era qui da me a fare piani per il nostro grande futuro insieme e adesso, senza dirmi niente, guidi la cordata contro di me?» E lui: «Guarda, non posso farci niente. Me l’ha chiesto Craxi e a Bettino non posso dire di no. Perdonami, ma come puoi vedere da solo questa è una cosa che va anche contro i miei interessi».

Con De Benedetti che sottoli-nea la differenza con il nemico di sempre: «La mia convinzione imprenditoriale si accoppia con una profonda passione etica, so-ciale e politica».

Affascinato dal suo interlo-cutore, Guzzanti ora rischia di dover fare pace con Berlusconi proprio grazie al dialogo con De Benedetti…

© Riproduzione riservata

Paolo Guzzanti

Editore, 19,90 euro): un’inter-

lqtumGqfmlvuasLnctpDvs

Diciamo la verità, afferma De Benedetti, ognuno di noi, dentro di sé,

nelle sue parti oscure, è anche un po’ Berlu-sconi. Lui però, come

le infermiere che hanno la capacità di beccare

subito la vena con l’ago, è riuscito a infi lare la

vena del popolo italiano in momento di sconcerto, l’ha fatto con una capa-

cità straordinaria e con grande coraggio

e e io sono un

tcdmsbvmadnpl’tsAnsl’pE

rammenta che D

Berlusconi, dice l’Ing, è un autocrate come tutti noi imprenditori ma non

è cattivo e è sicuro di fare il bene. Però è

un formidabile bugiardo che crede alle sue stesse bugie. Io lo combatto perché, come impren-ditore al comando del

paese, è un rischio per la democrazia. Lo sarei anch’io se volessi guidare un paese come fosse una mia azienda

a gente che ha

alerpc

ccdtgBecogzecpi

entusiasta e ne p

Adesso nel Partito democratico, osserva De Benedetti, si sono

messi in testa che il direttore di Repubblica,

Ezio Mauro, voglia entrare in politica per

poi diventare lui il nuovo segretario del partito. E

questa baggianata ha provocato un tale malumore che alcuni

uomini al vertice del Pd, quando mi incontrano,

non mi salutano più

Carlo De Benedetti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 6: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

6 Martedì 18 Maggio 2010 P R I M O P I A N O

Il governo: missione fondamentale. Contrario Calderoli: a cosa serve? Il Pd chiede una ril essione

Afghanistan, altro sangue italianoEsplode una bomba, due soldati uccisi e due feriti gravi

DI EMILIO GIOVENTÙ

Lì, in Afghanistan, il si-lenzio della morte. Qui, a Roma, il coro stonato del-le reazione politiche. Sono

le 8.22 quando in Italia giunge da Herat la notizia della morte del sergente Massimiliano Ra-madù (33 anni, di Velletri) e del caporalmaggiore Luigi Pasca-zio (25 anni, della provincia di Bari) a seguito di un attentato nel quale restano anche gra-vemente feriti il caporale Cri-stina Buonacucina (27 anni originaria di Foligno), una delle 83 soldatesse italiane presenti in Afghanistan, e Gianfranco Scirè (28 anni, di Casteldaccia in provincia di Palermo). Sono le 8.57 quando si leva il primo commento in patria. È quello del ministro per la semplifi cazione, Roberto Calderoli: «Al di là della perdita di vite umane che fanno spaccare il cuore, bisogna verifi care se i sacrifi ci servono». Parole che chi segue il chiacche-riccio della politica non s’ aspetta perché Calderoli è un esponente di punta della Lega. A preveder-ne la portata è Umberto Bossi che, infatti, interviene e dice: «Io non penso che possiamo scappa-re. Questa decisione sarebbe sen-tita dal mondo occidentale come una fuga diffi cilmente spiegabile

e probabilmente avrebbe delle conseguenze gravi sul governo».

Si va avanti così. Con la voce delle istituzioni a dire ciò che in questi momenti t’aspetti. Il presi-dente del Consiglio, Silvio Ber-lusconi, esprime cordoglio per le vittime italiane ma al tempo stesso ribadisce «la fondamenta-le importanza della missione in Afghanistan per la stabilità e la pacifi cazione di un’area strategi-ca». Sentito il cordoglio del presi-dente della Repubblica, Giorgio Napolitano: «Provo profonda emozione per le vittime».

E c’è la voce dalla quale devi avere spiegazioni e alla quale devi affi darti per comprendere i perché dell’ennesimo dramma che colpisce l’Italia fi era dei suoi soldati. È la voce del ministro del-la difesa, Ignazio La Russa che dice che l’Italia non farà alcun passo indietro prima della data del rientro fissata per il 2013. «Oggi abbiamo ritenuto e conti-nuiamo a ritenere che il rischio sia connesso all’importanza della missione. C’è sempre un prezzo in queste missioni internaziona-li e questo ci rende consapevoli della gratitudine che dobbiamo ai nostri militari. Ma questo non ci fa defl ettere sulla opportunità, sulla necessità, sulla valutazione politica di partecipare a missioni internazionali che hanno lo sco-

po di rendere più vicina la pace, di costruire una si-tuazione di equili-brio e allontanare

il terrorismo dal-le nostre nazioni, dalle nostre città e dalle nostre case». I presidenti di Camera, Gian-franco Fini, e Senato, Renato Schifani, sono al fi anco dei mi-litari schierati a

favore di una missione che deve continuare.

La giornata di lutto e dolore va avanti così. C’è chi piange la per-dita di un affetto, c’è chi ammaina il tricolore. E c’è chi continua a fare il politica. Per Antonio Di Pietro «non è giornata di polemi-che», ma è comunque il momento opportuno per dire che in Afghani-stan «sono venute meno le ragioni per cui la comunità internaziona-le ha deciso di inviare truppe». Se ovviamente la maggioranza e il governo è tutta schierata per il proseguimento della missione internazionale, l’opposizione ov-viamente è dall’altra parte con i soliti distinguo. Pier Luigi Ber-sani esprime cordoglio a nome del Pd ma sente «l’esigenza di una rifl essione sulla missione». Dalle parti del Partito democra-tico si è era levata poco prima la

voce di Rosy Bindi. iden-tica a quella del suo segretario a chiedere che presto «deve veni-re anche il momento della responsabilità». Su tutto il dolore e la rabbia dei familiari dei soldati uccisi: «Almeno il loro sacrificio serva a qualcosa».

© Riproduzione

riservata

DI ANTONIO CALITRI

La fabbrica del governatore pu-gliese, Nichi Vendola, sbarca a Bologna e il Pd gli mette un circolo a disposizione. I moder-

ni centri sociali, inventati dal gover-natore pugliese per attrarre giovani che non entrerebbero mai nelle sezioni di Sel, ma che dovranno contribuire alla scalata di Vendola in tutta Italia, non sfondano nel nord.

E a Bologna gli studenti pugliesi fuori sede, che hanno deciso di lanciare la loro fabbrichetta, hanno ottenuto ospitalità nel circolo Pd Belle Arti, sotto i portici vicino all’università. Il segretario nazio-nale del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, non dorme la notte per cercare il modo di arginare la scalata di Nichi Vendola alla leadership nazionale del centrosinistra.

Nello sconquassato partito bolognese, frastornato dalla perdita del comune dopo le dimissioni di Flavio Delbo-no, invece, ai seguaci di Nichi Vendola mettono addirittura a disposizione una sede. Certo, probabilmente lo sbarco dei vendoliani non deve aver impensierito troppo i vertici del partito bolognese visto che dei 500 supporter che si sono dichiarati sul sito, la maggior parte dai cognomi tipicamente meridionali, sol-tanto una trentina si sta incontrando

nelle stanze del Partito democratico. Fraternizzare con il nemico in tempi di guerra però, non è mai conveniente e probabilmente la cosa non piacerà a Bersani che sembra non sia a conoscen-za della questione. La fabbrica bologne-se è nata sul solito social network Face-book, con un originale simbolo formato dall’emblema della città di Bologna ov-vero le due torri (di cui una con il casco dei lavoratori che gli protegge la punta) su un tipico sfondo rosso.

Amministrata dallo studente leccese fuorisede Gabriele Gigi Caforio, ave-va l’obiettivo di spingere i suoi colleghi a tornare in Puglia per votare Vendola alle regionali.

Fatto il governatore si punta al salto di qualità ma nel salto dal virtuale al reale, le cose non sono andate proprio bene. Nessuna sede e poche persone disponibili. Così Caforio e gli altri ani-matori hanno chiesto ospitalità al ne-mico Pd che non ha avuto problemi a mettere a disposizione il circolo delle Belle Arti. E proprio lì si stanno incon-trando in questi giorni per preparare il primo atto di guerra contro i democra-tici. Una (sperano) grande assemblea pubblica per venerdì prossimo dove stabilire i prossimi passi della scalata di Vendola.

© Riproduzione riservata

Attacco a Bersani. E il Pd gli concede anche una sede

Vendola costruiscela fabbrica bolognese

Soldato italiano in Afghanistan

Ignazio La Russa

ninachdialno

sefabnevicnaBeil Vece

fradonomsevetrvidicota

A

Oggi sono ad Ate-ne, proveniente da Dubai. Ave-vo trascorso alcuni giorni con

i miei dirigenti del Medio Oriente e con i nostri principali clienti a valutare il business e a pianificare il futuro: entu-siasmo e fiducia. Qui è diverso: sono con l’avvocato Nikas in tribunale, ad Atene, per una causa. C’ero già lo scorso anno, ma la causa era stata rimandata di un anno, proprio come in Italia: mi ero sentito a casa.

Un amministratore delegato di un gruppo multinazionale, come me, vive settimane in-contrando gente di tutto il mondo, par-lando di affari, di economia, di società. «Atene sembra la stessa», mi dice Ni-kas, «ma non è così, la gente è scioccata, non si capacita. Nessuno aveva valutato la possibilità di giungere a tanto, nes-suno sapeva della gravità. Oggi tutti pensano male dei politici, dell’Europa, dicono che stavano meglio con la ditta-tura. Destra e sinistra accomunati nella colpa: sprechi, burocrazia, favoritismi, mancanza di riforme»: più mi parla e più mi sembra italiano.

Questa crisi, cosi diffi cile da capire per gli europei, dà invece chiara visione del futuro agli altri, a quelli che ci vedo-no da lontano. Un importante impren-

ditore arabo, incontrato a Dubai, mi diceva: «Lo scorso anno gli Emirati

hanno deciso di entrare nel nucleare, hanno interpellato la Francia, poi han-no scelto la Corea come partner tecno-logico. Voi europei dovete comprendere che oggi la qualità e la tecnologia sono ovunque e a costi inferiori rispetto a voi. Cambiate o il vostro futuro sarà

diverso». Appunto. Sembra che non solo

in Grecia, ma in tutta l’Europa molti, e fra di loro i politici, non si rendano conto che si balla sul Titanic. Men-tre la Grecia crollava,

frau Merkel pensava a non perdere voti in Vestfalia e noi italiani eravamo appassionati alla pantomima Fini/Berlusconi. L’Europa non esiste per-ché i nostri politici non esistono, non rappresentato l’intellighenzia conti-nentale. Crisi, cambiamenti struttura-li, nulla tornerà come prima. Il grup-po che io dirigo è presente in tutto il mondo, crescerà dove il mondo cresce, ma le famiglie italiane dove saranno? Questi signori ai governi stanno ipo-tecando il nostro futuro e, ancor di più, quello dei nostri fi gli.

*Amministratore Delegato Gruppo Tyrolit

© Riproduzione riservata

L’ANALISI

Qui in Grecia mi sembradi essere come in Italia

l mondo, par- frau Merkel

L’Europa è alla deriva

per colpa sua

DI ALFONSO MARRA*

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 7: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

7Martedì 18 Maggio 2010Martedì 18 MagP R I M O P I A N O

L’ultimo a volerne uno è Caldoro, mentre Formigoni ne ha addirittura tre

Un Letta per ogni regioneTra i governatori è boom di sottosegretari

DI CESARE MAFFI

Sarà una goccia nel mare magnum del-la spesa pubblica, e anche nei costi della

casta avrà pochissimo peso. Tuttavia la faccenda dei sot-tosegretari regionali andreb-be risolta, con un solo metodo concreto: l’eliminazione.

L’esistenza di sottosegretari nelle regioni stupirà molti. In effetti di solito si conoscono il presidente (il governato-re, come giornalisticamente viene definito), e poi alcuni almeno degli assessori, ma i sottosegretari sono ignoti, tranne, beninteso, che ai pro-fessionisti della politica.

Invece alcune regioni han-no pensato bene di munirsi di un sottosegretario alla presi-denza: una sorta di Gianni Letta regionale, per sbrigare faccende di fiducia, occupar-si di rapporti istituzionali, sostituire il presidente in manifestazioni pubbliche, e anche, per delega, trattare di materie che siano assegnate per competenza.

Un sottosegretario lo pre-vede l’Emilia-Romagna, uno la Calabria. La Lombardia ne può disporre addirittura quattro, ma generosamente

il riconfermato pre-sidente Roberto Formigoni ne ha nominato «soltanto» tre.

Attenzione: pur non es-sendo assessori, i sottose-gretari partecipano alle sedute di Giunta, nelle quali non votano (palese l’analogia con il sottose-gretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri). Va da sé che dispongono di adeguata remunerazione e di strutture, essendo una sorta di viceas-

sessori. Ovviamente all’uni-ca decisione valida, cioè l’eliminazio-ne, nessuno ci pensa. Anzi, u n s e n t i -mento diffu-so in svaria-te regioni è esattamen-te l’opposto: l’invidia per ch i g i à h a questa figura politico-ammi-n i s t r a t i v a , c o n

la quale compensare qualche amico di partito o colmare qualche insoddisfazione ri-masta nella spartizione delle

poltrone. Il Molise aveva tentato

il colpaccio, tre anni or sono, d’istituire il sottose-gretario regionale, senza neppure variare lo statu-to: la Corte costituzionale (sentenza n. 201 del 2008)

provvide a cassare la legge regionale, perché non sta-tutaria. È di pochi giorni

fa l’annunciato progetto di Stefano Caldo-

ro, neoeletto presi-dente c a m p a n o alle prese con una de-f a t i g a n t e spartizione di poltrone

in Consiglio e Giunta, di

avviare rifor-me statutarie

f ra l e qua l i «l’introduzione

dei sottosegreta-ri sulla scia della

Lombardia». La gramigna fa pre-sto a estendersi.

© Riproduzione

riservata

Dall’Alta Velocità al Roma Termini-Fiumicino

Freccia Rossa, Freccia Argento, Alta veloci-ta’... Ma che belle parole per Trenitalia delle Ferrovie dello Stato! Tanto belle da convin-cersi che da Firenze per andare nel Sud si può essere tentati di andare in Alta Velocità a Roma, da Termini a Fiumicino con il tre-no, cambiando solo binario, e poi... Via in aereo. Intanto, scopri che la Freccia Argen-to è un sottoprodotto della Freccia Rossa. Carrozze strette come un trenino da ragazzi. Sedili impossibili se vi capita un compagno di viaggio davanti che inclina il sedile anche solo parzialmente. Se appoggiate la penna suul tavoli, vi cade dopo pochi minuti perchè le vibrazioni dell’Argento sono fortissime. Un ora e mezzo di viaggio molto scomodo, dove il rosso (scelto per imitare Ferrari) annienta l’argento. Ma il biglietto costa uguale.Il Roma Termini-Fiumicino parte dai binari 24 e 25. Lontanissimi da tutti quelli dell’al-ta velocità. Ma dicono le Ferrovie, ci sono i tapis roulant. È vero, ma se li si segue non si incontra nessuna biglietteria. Così si pen-sa che in tutto il mondo civile si possa fare il biglietto in treno, certo con sovrapprezzo. Ma se pensate che il buon senso sia proprio delle ferrovie e per non perdere il treno di-retto all’aeroporto (due all’ora) siete saliti senza ticket, pur avvisando preventivamente il controllore, aspettatevi un salasso. Il bi-glietto costerebbe 14 euro, ma il controllore bigliettaio ve ne chiede 64. E sì perchè non c’è sulle Ferrovie italiane un sovraprezzo proporzionale, ma una rapina fissa di 50 euro. Sì, avete letto bene: quasi quattro volte il costo del biglietto. Un consiglio: anche se

arrivate a Roma Termini e dovete andare a Fiumicino, se amate l’alta velocità e quindi avere cercato di incastrare Freccia rossa o argento con il treno per l’aereoporto, non il-ludetevi di essere sul London Express. Pren-dete il taxi: costa meno, si arriva prima e più comodi. Caro ingegner Moretti (è l’ad di Ferrovie) non si fermi all’Av. Vada a scoprire il livello del treno che porta al più grande hub aereo del paese. Non ha a bordo neppure uun di-spenser di biglietti. A pagamento, si intende. Ma 50 euro sono meglio...

Un’ora e 40 di ritardo da Roma a Palermo

Il volo AZ da Fiumicino a Palermo delle 20,10 di domenica 16 doveva partire dal gate 23, nel piano basso del terminal 1, quindi con trasportto in pullman. I numerosi passeggeri sapevano che l’imbarco era per le 19,45 e lo schermo del gate lo confermava. Dieci minuti dopo l’ora di imbarco, senza nessun avviso e senza che nessuno di Alitalia si presentasse, l’ora di partenza è passata alle 21. I pochi passeggeri che lo hanno notato anno pen-sato che mancasse uno zero per un errore del computer. Qualcuno è andato a leggere sul tabellone e ha scoperto che l’ora di par-tenza effettiva erano diventate le 21 accanto all’orario delle 20,10. Quindi il computer non aveva sbagliato. Ma al gate nessuno si faceva vivo. Il più’ intraprendente è salito al piano superiore al banco Alitalia. Uno steward gen-tile ha controllato: l’aeromobile per Palermo sarebbe arrivato solo alle 20,15 quindi non sarebbe potuto partire prima delle 21, cioè

quasi in coioncidenza con il volo successivo, semnpre Alitalia delle 21,05. Su questo volo c’è ancora qualche posto. Cosa mi consiglia?, ha domandato il passeggero. Non cambi, è stata la risposta, perchè ha un buon posto davanti e invece i posti sul volo delle 21,05 sono in fondo all’aeromobile. Proprio in quel momento, l’annucio: il volo ex 20,10 sarebbe partito alle 21 ma dal gate 12, cioè con il tubo per salire a bordo. Qual-cuno ha pensato: guarda che accorti questi operativi dell’Alitalia. Il volo è in ritardo. Al-meno cercano di recuperare con l’imbarco più veloce. Al gate 12 lo schermo comunque segnava la partenza alle 21, ma l’imbarco alle 19,45, ormai passate da oltre mezzora. Un passeggero non ce l’ha fatta più ed è sbot-tato con l’incolpevole hostess di terra. Anche perchè, la poveretta, ha dovuto annunciare che il volo avrebbe avuto un ulteriore ritardo di 15 minuti per la necessità di fare carbu-rante sull’aeromobile che per altro era arri-vato alle 20,15 come previsto. Possibile che il centro operativo dell’Alitalia non sapesse che l’aereo, già in ritardo di un’ora, dovesse fare carburante? Così i passeggeri oltre che danneggiati si sen-tono resi in giro. Non è difficile immnaginare la successiva reazione, quando l’imbarco è stato ritardato di altri 15 minuti e la par-tenza è avvenuta con oltre un ora e mezzo di ritardo. A bordo c’erano turisti giapponesi e francesi. Indignati. Occorrerà che il bravissi-mo ad di Alitalia, Rocco Sabelli, interven-ga non solo per eliminare questi ritardi, ma anche per mutare la politica di rapporti con i viaggiatori. Che, oltre ad essere danneggiati, non possono essere presi in giro.

NELLA GIUNGLA DEI TRASPORTI - ALTA VELOCITÀ FS E ALITALIA

Si può sopportare il danno ma non anche essere presi in giro

DI EMILIO GIOVENTÙ

Dalla crisi nera al lago Nero. Per Giulio Tremonti qualche volta nero è bello. Come lo specchio d’acqua in Alta Valnure che ha vi-sitato domenica mattina. Giornata di relax per il ministro dell’Economia trascorsa sugli appennini. Decisamente a suo agio il ministro di Sondrio abitua-to ai sentieri di montagna e appassionato di laghi ghiacciati. Smesso il grigio d’ordinanza anti-crisi, ha indossato pratici pantaloni di velluto a coste marrone chiaro, pile marrone, ber-retto da sole e bastoni da trekking per scoprire che, in fondo, gli appennini non sono poi così diversi dalle sue montagne. La salita verso il Lago Nero è dura-ta più di un’ora durante la quale Tremonti ha attra-versato prima una faggeta poi una pietraia. Alla fi ne

il traguardo. «Bello, molto bello», il commento di Tre-monti alla vista del lago Nero, raccolto dai presenti. E siccome è noto che l’aria di montagna mette decisa-mente appetito, d’obbligo una pausa ristoratrice. E per il ministro è stato un tuffo nei sapori forti del luogo, come quello del sa-lame di Ferriere che Tre-monti ha scoperto essere fatto con le cosce dei maia-li che di solito si utilizzano per i prosciutti. A comple-tare la tavola dell’escursio-nista Tremonti, selvaggina di lepre e cinghiale, ravioli in brodo e dolce. Poi, prima di tornare verso gli impe-gni istituzionali giusto il tempo di una visita al mu-seo delle miniere dove Tre-monti ha concesso una foto ricordo accanto a un gros-so mantice. Per un giorno la politica e la preoccupa-zione per la crisi dell’euro non sono arrivati fi n qui in vetta se non per una bat-tuta concessa dallo stesso Tremonti: «Siamo sullo stesso livello di Francia e Germania».

© Riproduzione riservata

Tremontisale in vetta

Stefano Caldoro

Gianni Letta

Giulio Tremonti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 8: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

8 Martedì 18 Maggio 2010 P R I M O P I A N O

Sotto le due torri è sempre più bollente la corsa al successore di Delbono

Casini ipoteca il sindacoA Bologna Pierferdi vuole la poltrona ex Pd

DI CARLO RUSSO

Pier Ferdinando Casini dopo avere incassato il sì di Dario Franceschini al governo di unità na-

zionale, gioca la seconda carta e chiede al Pd il sindaco di Bolo-gna, la «sua» città. Un ragiona-mento che non fa una piega: «cari pidiessini», dice Casini, «da soli rischiate il tracollo nella vostra roccaforte dopo i clamorosi errori che avete commesso candidando Sergio Cofferati e Flavio Del-bono. Invece insieme vinciamo al primo turno e in più facciamo di Bologna la città-laboratorio di un’alleanza tra il futuro partito che nascerà sulle ceneri dell’Udc e il Pd. In campo nazionale io mi sono già mosso e se la crisi si fa dura un nostro accordo può fare cadere Berlusconi. Tutto questo ha un prezzo: il sindaco di Bolo-gna ce lo prendiamo noi e a voi andrà la maggioranza del consi-glio comunale».

Per addolcire la pillola Casi-ni ha pronto due nomi non di partito: il ritorno di Giorgio Guazzaloca, l’uomo civico che già espugnò la città a capo di una sua lista e da sempre legato a Pier Ferdi-nando, oppure la cognata di Casini, Silvia Noè, che è stata a lungo presidente

dell’Api (piccoli imprenditori), è a capo di un’azienda d’abbi-gliamento, cattolica praticante, si è sempre distinta per posi-zioni bipartisan, è stata eletta con grande seguito in consiglio regionale nella lista Udc.

D’altra parte un Pd di lungo corso come Duccio Campa-gnoli, ex-segretario Cgil, ex-as-sessore regionale, ha risposto che Guazzaloca potrebbe essere l’uo-mo giusto, e per fare capire che dice sul serio è passato dal ruolo di possibile candidato sindaco a quello di aspirante presidente del Polo tecnologico di Bologna.

Il fatto è che il Pd sta brancolando nel buio e Guazzaloca o Silvia Noè potrebbero diventare la

«Bonino di Bologna», cioè il can-didato esterno in grado di togliere le castagne dal fuoco al partito, come è avvenuto nel Lazio.

Infatti l’unico leader forte, Ro-mano Prodi, “reo” però di avere sponsorizzato Delbono, non ne vuole sapere di rinchiudersi a occuparsi di parcheggi e urba-nizzazioni. Così il Pd non sa a che santo votarsi, qualcuno della segreteria sta pensando perfi no al presidente del museo d’arte moderna, Lorenzo Sassoli de’ Bianchi, discendente di una dinastia di marchesi con a capo l’anziano Filippo, che trasformò decenni fa una delle sue tenute in un campo da golf 18 buche per potersi allenare.

Il clima nel Pd bolognese è così sintetizzato da Raffaele Donini, neo-segretario designato alla gui-da del partito (l’ex è stato eletto in consiglio regionale): «Tra noi serve il più poderoso disarmo dai tempi di Reagan e Gorbaciov».

Quindi il terreno sembra fa-vorevole allo scavo che ha

incominciato a fare la talpa Casini. Anche per-ché non poca confusione regna pure nel campo avverso. L’ex-direttore del Resto del Carlino, Giancarlo Mazzu-ca, di cui Anna Ma-ria Bernini, ex-An,

fece un sol boccone quando si trattò di decidere il candidato da opporre a Vasco Errani per la Regione, vorrebbe ora la rivincita e candidarsi a sindaco ma nel Popolo delle libertà molti storcono il naso perché invoca-no un nome altisonante in grado di fare vedere i sorci verdi a un eventuale concorrente pidiessi-no di seconda fi la.

A ingarbugliare ancora di più la matassa ci sta pensando la Leganord: il segretario regio-nale Angelo Alessandri, forte del 13,6 % conquistato in una regione diffi cile come l’Emilia, ha convinto Umberto Bossi a chiedere un leghista come sfi -dante: «Solo noi possiamo pren-dere i voti dei delusi del Pd».

Al che il deputato emiliano ex-An, Enzo Raisi, ribatte: «La Lega è troppo ingorda». Ma Raisi ha la colpa di essersi schierato con Fini, così nella lotta fratri-cida tra gli ex-An, il collega del fu partito, Galeazzo Bignami, prende carta e penna: «Caro Rai-si, non rappresenti più a Bologna il Popolo delle libertà».

Intanto nella pace della basili-ca, a latere di una celebrazione, si fa sentire anche il vescovo au-siliare di Bologna, Ernesto Vec-chi: «Viva il commissario, così abbiamo tempo di rifl ettere».

© Riproduzione riservata

DI PIERO LAPORTA

Otto e trenta: il primo autobus su via della Conciliazione, a Roma. Dino, barista a Porta

Castello, non sa che Sua Santità attende quei ragazzi mattinieri dagli occhi limpidi. «Fagli lo scon-to, pregheranno anche per te» lo stuzzico. Egli li rifocilla prima che s’affrettino al colonnato del Ber-nini. Transumano dal Tevere, da Porta Angelica e dall’Aurelia, per scacciare i nuovi Lanzichenecchi e ricordare col Papa: «Non prae-valebunt», non prevarranno.

Tutti i movimenti cattolici sfi -lano coi loro striscioni. Inutile tentare d’enumerarli. Alle die-ci, nella fi umana s’instradano i Gruppi di Preghiera di Padre Pio, processionano da San Salvatore in Lauro, due passi da piazza Na-vona, la parrocchia di don Pietro Bongiovanni, che guida i Gruppi del Lazio dalla chiesa che incro-cia i ricordi del sacro Romano Impero col magistero di Pio XI e con la venerazione lauretana. Gli striscioni della Casa Sollie-vo della Sofferenza, vegliati dai labari col Padre Pio benedicente, guidati da Giulio Siena, muovo-no alla volta di San Pietro. Lungo la strada, Gianni Alemanno, sindaco di Roma e assiduo al santuario garganico, si concede

una foto e un sorriso coi pellegrini festosi, prima d’incamminar-si a sua volta, nuova-mente corrucciato, fra tanti gioiosi. Uno dei pellegrini prega Padre Pio per Luciano Fa-raon, limpido avvo-cato, assente perché soccorrevole verso un Cristo carcerato. Pa-dre Pio ascolterà.

Su quella folla in cammino aleggia la profezia. Su quel sel-ciato tuonò «Seguimi», l’omelia del cardinale Joseph Ratzinger alla Messa funebre di Giovanni Paolo II: «Se-guimi» dice il Signore risorto a Pietro, come sua ultima parola a questo discepolo, scelto per pasce-re le sue pecore. «Seguimi» – que-sta parola lapidaria di Cristo può essere considerata la chiave per comprendere il messaggio che vie-ne dalla vita del nostro compianto ed amato Papa Giovanni Paolo II, le cui spoglie deponiamo oggi nella terra come seme di immor-talità – il cuore pieno di tristezza, ma anche di gioiosa speranza e di profonda gratitudine[…]». Di lì a poco Joseph, seguendo la Parola, divenne Benedetto.

Parte un applauso prematuro dei pellegrini inesperti, sugge-

stionati dalla discesa dell’arazzo con l’insegna papale. Quattrocen-tomila occhi catturano la fi nestra dov’Egli fi nalmente s’affaccia a mezzodì: «Fratelli e sorelle, gra-zie…». Principi e mendicanti, di-rigenti e operai, soldati e gene-rali, persino un agente segreto dissimulato da prete, testimonia-no. Il Papa è raggiante. Non s’af-fanna coi Lanzichenecchi; riparte dall’Ascensione di Gesù al Cielo, secondo il triplice insegnamento di San Bernardo da Chiaravalle: la gioia della resurrezione, il po-tere di giudicare e il trionfo alla destra di Dio Padre. L’omelia di sei minuti e trenta secondi vola alta più dei palloncini liberati nel cielo. Il Pontefice asperge

sillabe limpide: «Cari amici, voi oggi mostra-te il grande affetto e la profonda vicinanza della Chiesa e del po-polo italiano al Papa e ai vostri sacerdoti, che quotidianamente si prendono cura di voi, perché, nell’impegno di rinnovamento spiritua-le e morale possiamo sempre meglio servire la Chiesa, il Popolo di Dio e quanti si rivolgo-no a noi con fi ducia. Il vero nemico da temere e da combattere è il

peccato, il male spirituale, che a volte, purtroppo, contagia anche i membri della Chiesa». Applauso scrosciante. Gaetano Fraiese, luminare dell’endocrinologia, e la sua sposa, medico del pari insigne, sollevano il loro cartello: «Non praevalebunt», pochi passi in là dallo sguardo di Padre Pio. Il Papa gioisce: «Vi ringrazio di cuore, cari fratelli e sorelle, per la vostra calorosa e nutrita presen-za! Grazie». È l’ora degli angeli, disse Padre Pio; «È davvero l’ora degli angeli» rimarcò Giovanni Paolo II in analoga occasione. Non praevalebunt, ripete Bene-detto XVI.

[email protected]© Riproduzione riservata

I pellegrini in una San Pietro gremita per difendere Benedetto XVI dagli attacchi

‘Non praevalebunt’, e il papa gioisce

Pier Ferdinando Casini

DI PAOLO SIEPI

La Grecia è in preda a cor-ruzione, frode, clientelismo, mancanza di trasparenza, sprechi. George Papan-dreu, primo ministro greco, socialista, FAZ

I mercati hanno dichiara-to guerra alla politica, la politica la combatterà e la vincerà. Nicholas Sar-kozy, presidente france-se, Nouvel Obs

Fino a quando non avremo un ministro delle finan-ze dell’Europa che possa controllare le tasse, fi no a quando la Banca centrale non avrà un ministro che possa esercitare il controllo adeguato, l’euro sarà sem-pre una moneta fragile. Jacques Attali, l’Unità

Ci fu un’epoca in cui anch’io consideravo il denaro come lo sterco del demonio. Con il tempo, ho capito che il denaro può anche essere speso a fin di bene. Sono cresciuta in campagna, so che il concime serve a far prosperare i frutti della terra. Suor Giuliana Gal-li, amministratrice del Cottolengo, il Corsera

Non si può abbandonare la nave nel momento in cui sta naufragando e poi pretendere di tornare al comando nel momento in cui le acque si sono placa-te. Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, rife-rendosi Walter Veltroni, agenzie

Berlusconi ha ragione: pesa troppo nel Pd l’ere-dità comunista. Roberto Della Seta e Francesco Ferrante, due senatori Pd, l’Europa

Gala per ricchi, belli fa-mosi al Metropolitan. Solo due presenze italiane: Do-natella Versace e Franca Sozzani, direttrice di Vo-gue Italia. Con lei, come ha scritto il New York Times: «Her boyfriend, the noveli-st, Alain Elkann» con lei, il suo fi danzato, lo scrittore Alain Elkan. Carlo Ros-sella, il Foglio

Noi Pd siamo un grande partito, perciò abbiamo grandi problemi. Marco Follini, senatore Pd, la Repubblica

Anziché discutere dei pro-blemi della gente il Pd ci inviata discutere di prima-rie, cioè su come mobilitare una minoranza dell’eletto-rato per scegliere il can-didato che si farà battere a Berlusconi. O sono paz-zi loro o siamo scemi noi che ancora li votiamo. Mi arrendo. Peppino Cal-darola, ex direttore de l’Unità, il Riformista

© Riproduzione riservata

PERISCOPIO

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 9: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

9Martedì 18 Maggio 2010Martedì 18 MagP R I M O P I A N O

Pdl e Lega in difi coltà, netto calo dell’Idv. Migliora l’Udc, buona affermazione dei grillini

Alto Adige, il centrodestra a piccoLe divisioni interne alla base della sonora sconfi tta elettorale

DI MARCO BERTONCINI

Quando si parla di elezioni in Trentino e, ancor più in Alto Adige, è arduo trar-ne in-segnamenti, spunti,

raffronti validi per l’intero terri-torio nazionale.

La presenza del gruppo linguistico tedesco (che in mol-ti Comuni altoate-sini è così marcata da vedere l’assenza totale di candidati di lingua italiana) e una consolidata tradizione di forma-zioni autonomisti-che trentine invita a essere cauti.

Così sbaglierebbe chi estendesse a sud di Ala qual-siasi discorso sulle elezioni di domenica scorsa, delle quali gli elettori di altre regioni italiane hanno, e in piccola misura, avu-to notizia soltanto negli ultimi giorni (simile discorso vale per amministrative sarde e siciliane, previste per fi ne mese).

Nessun partito ha fatto di questi appuntamenti una veri-fi ca nazionale. Tuttavia qualche considerazione si può ricavare.

Il centro-destra ha ricevuto, a causa delle proprie divisioni interne, una sonora lezione. Lo scontro interno al Pdl atesino è fi nito su tutti i giornali per gli schiaffi , non metaforici, volati. Non è questione di fi niani e ber-lusconiani, ma di lacerazioni che

a Bolzano e in gene-rale nell’Alto Adige hanno pesantemen-te contrapposto i di-rigenti del Pdl, cau-sando pure fratture con la Lega.

Non sarà fuor di luogo rammentare che sotto il Brenne-ro il Pdl è per molti simboleggiato da una signora bion-da, graditissima a

Silvio Berlusconi ma legatis-sima pure a Franco Frattini, Micaela Biancofiore, diplo-mata maestra e, come ricorda il breve profi lo del sito internet di Montecitorio, «laureanda in giurisprudenza» (con scarsa ca-valleria si può rilevare che la classe di nascita è il 1970). La Biancofi ore venne fatta eleggere in Campania, due anni fa: era priva di legami partenopei, però poteva far parte delle «comari

di san Gennaro» se riadattate a san Silvio, essendo ben nota la sua sviscerata adorazione per il Cavaliere.

A guardare i risultati, si vede che la presentazione di ben tre candidati del centro-destra a Merano ha recato come naturale conseguenza che al ballottaggio con il candidato della Volkspartei andrà una candidata della coali-zione comunisti-verdi.

Quanto a Bolzano, non ci sarà neppure il ballottaggio, avendo il sindaco uscente vinto al primo turno.

Anche se ha poco fondamento,

uno sguardo dato ai voti conse-guiti alle ultime ele-zioni (cioè le europee dell’anno scorso) e a quelle di domenica qualcosa suggerisce.

Si vedono il centro-destra in calo, un miglioramento dell’Udc, un’indubbia affermazione dei grillini cui corrisponde un calo verticale di Antonio Di Pie-tro.

Il Pdl non può certo dirsi sod-disfatto, ma la Lega, rispetto alle forti ambizioni nutrite e di-chiarate, non deve essere troppo lieta.

© Riproduzione riservata

Sei domande a Luciana Sbarbati, lea-der del Movimento repubblicani europei (Mri) Domanda. Da che cosa è scaturita la decisione di uscire dal gruppo del Pd in Senato, per entrare nel Grup-po Misto, composto da Udc, Svp, Io Sud, Autonomie e Mre? Risposta. La decisione di lasciare il gruppo del Pd viene da lontano. Nel corso di questi anni è apparso sempre più chia-ro che il Pd si è risolto nell’incontro di vertice tra un’area del mondo cattolico e la vecchia tradizione marxista. Un incon-tro che esclude proprio quella cultura e quella visione politica che si riassumono nella democrazia liberale e che sono alla base delle moderne società occidentali.D. In queste condizioni, e dopo tante e sofferte battaglie, lei ha quindi de-ciso di esplorare altre strade? R. Ma c’è anche un’altra ragione che mi spinge in questa direzione. Il meccani-smo bipolare, così com’è stato costruito in Italia, produce solo guasti sistemici e una endemica inadeguatezza della politica nella sua esigenza di fondo, che è quella di confrontarsi con i problemi del paese. Sono in molti, nell’uno come nell’altro schieramento, che ne stanno prendendo atto. E allora è venuto il mo-mento di superare questa visione miope e costrittiva della vita politica, di tornare a guardare e a collegarsi con le grandi famiglie politiche della tradizione euro-pea, restituendo identità e ruoli definiti ai partiti che cercano il consenso e si candidano a governare.D. Come giudica la guerra tra Ber-lusconi e Fini?R. Non la giudico, per ora resta un pro-

blema interno al Pdl, ma mi induce a una riflessione. Che è questa. Tanto il Pdl che il Pd sono contenitori politici e non veri partiti o laboratori di idee nei quali con-frontare storie personali e politiche o in cui elaborare un progetto. Perché questi partiti possano funzionare è necessario applicare il dirigismo che impone strate-gie dall’alto e mortifica la democrazia interna. Spe-cularmente, il Pd ha gli stessi problemi. Si tratta di capire se è arrivato il momento di affrontare la riforma della legge elet-torale che, di fatto, con lo sbarramento al 4 per cento ha imposto un innaturale bipolarismo. Maggioranza e opposizione hanno ridot-to il bipolarismo a biparti-tismo, cancellando storie politiche, tradizioni, ideo-logie. L’iniziativa di Fini, il suo dire basta a questo modo di intendere la poli-tica e la sua sfida aprono a una terza via della politica italiana, quella liberaldemocratica.D. Pensa che l’atteggiamento del presidente della Camera possa ave-re come obiettivo la costituzione di un terzo polo, creando un nuovo partito insieme a Rutelli e Casini?R. Non posso affermarlo con certezza, ma visto che la volontà del Pd e del Pdl è quella di sbarazzarsi di tutti i partiti minori, mi auguro che questa iniziativa serva a risvegliare, in queste formazioni politiche, l’orgoglio e la voglia di lottare per le proprie idee. La politica dei soli

numeri, autoreferenziale, ha perso di vista la sua missione primaria, quella del servizio e del bene comune che invece vanno garantiti specie in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo.D. Se il centrodestra si sta metten-do in discussione, anche il centro-

sinistra non sta certo vivendo un periodo di unità politica.

R. Il centrodestra, pur-troppo, non si sta metten-do in discussione, sta solo reagendo alla coraggiosa azione del presidente Fini, che ha osato contraddire pubblicamente il Cava-liere. Il vero problema, come accennavo prima, è l’assenza di dibattito in-terno, la mancanza di un vero confronto. I partiti, tanto a destra quanto a sinistra, sono ridotti a un diffi cile amalgama di identità personali, non di

culture politiche, che non può reggere a lungo.

D. Considerato quanto sta acca-dendo nel Pdl, lei pensa che ad ot-tobre si andrà a votare?

R. Non credo, anche se sono convinta che, in queste condizioni, la maggioranza non durerà a lungo. Le ipotesi che circo-lano sono tante e non escludono le elezio-ni anticipate. Voci accreditate ipotizzano elezioni per la primavera prossima.

Gordon

© Riproduzione riservata

INTERVISTA AL VOLO

Sbarbati: il bipolarismo non va, alle urne nel 2011

Micaela Biancoi ore

Luciana Sbarbati

DISAGI AZZURRI

Quella frase infelice del CavLa battuta di Berlusconi sul-la dozzina di parlamentari che vorrebbe in tutto ripresentare è stata prontamente smentita, ma i suoi effetti (negativi) li ha già prodotti. Sono palpabili fra i deputati e i senatori del Pdl. Nessuno crede alla smentita: al più, l’opinione diffusa è che, se pur Berlusconi non avesse pronunciato una frase del ge-nere, senz’altro la condivide e anzi conta di applicarla. Non nel senso radicale, ma nella possibilità che un terzo, metà, due terzi dei parlamentari in carica non siano ripresentati oppure siano sì riproposti, però in posizione di lista disperata o difficile. Servirebbero, i ta-gli, per fare spazio alle solite fanciulle di belle speranze, ai personaggi occasionalmente incontrati ma suscitatori di buona impressione, ad amici e familiari di amici. Il grave è che la minaccia di Berlusconi, vera o falsa, è giunta quasi in-sieme con altre due circostanze che suonano a morto per vasti settori dei gruppi parlamenta-ri del Pdl. La prima consiste nell’erosione subita dal partito per opera della Lega, in tutte le zone sopra il Lazio. Nel 2008, 280 seggi andarono al Pdl (con alleati minori) e 60 alla Lega. Diciamo che una cinquantina di deputati sentono in bilico il proprio seggio: non perché tutti lo perderebbero (ma se i leghi-sti continuassero a rosicchiare simpatie agli alleati, potrebbe perfino darsi), ma perché molti fra loro entrerebbero nella fa-scia degli incerti. La seconda circostanza negativa è costi-tuita dal possibile recupero dell’Udc nella maggioranza. I seggi riservati alla maggioran-za sono 340. Se cresce il nume-ro dei commensali, diminuisce quello dei posti conquistabili dal proprio partito. Se l’Udc ritornasse organicamente nel centro-destra e si presentasse coalizzata, sottrarrebbe verosi-milmente una cinquantina di deputati ai partiti alleati, co-stretti a farle posto. Il discorso è analogo nel caso del senato, dove decine di senatori azzurri provano disagio. In tali condi-zioni, l’infelice battuta attribu-ita a Berlusconi ha una sola conseguenza: rendere difficili i percorsi parlamentari, perché molti deputati e senatori non si sentono garantiti nella ri-compensa al loro lavoro, ossia nella riammissione al posto già occupato.

M. B.© Riproduzione riservata

di Serena Gana Cavallo

Il solo gioco in città, è il più antico: Monòpoli. La proprietà immo-biliare affascina, tanto più in tempi di crisi, in cui gli unici investi-menti sicuri sono oro e mattone. Bisogna capire se è questa la mo-tivazione per cui 21 membri del governo sono proprietari di 641 tra case, box, terreni, secondo un’inchiesta di Libero. Se poi consideria-mo che altri esponenti politici sono proprietari di due o tre case, che altri emergono dagli elenchi delle ristrutturazioni fatte da Anemo-ne e quindi sono anch’essi proprietari, temo che il futuro dell’econo-mia sia visto, nelle stanze del potere, ben più oscuro di quanto ce lo hanno dipinto visto che tutti investono nel mattone e non si sa quanti abbiamo investito in lingotti. Tiriamo i dadi, puntando a tutto, tranne Vicolo Corto e Vicolo Stretto. Dio ce la mandi buona.

RACCONTI BREVI

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 10: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

10 Martedì 18 Maggio 2010 ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA

Etiopia, Uganda, Tanzania e Ruanda i rmano accordo per una spartizione più equa delle acque

L’Egitto minaccia la guerra del NiloRisorse idriche, Il Cairo vuole fare la parte del leone

DI ANDREA BRENTA

Per difendere il suo sto-rico diritto sulle acque del Nilo, senza le qua-li non sarebbe che un

vasto deserto, l’Egitto è sul piede di guerra.

Venerdì scorso Il Cairo ha rifiutato di sottoscrivere a Entebbe, in Uganda, un nuo-vo accordo, arrivato dopo dieci anni di negoziazioni e firma-to da quattro paesi dell’Afri-ca orientale (Etiopia, Ruanda, Tanzania e Uganda, ma presto si aggiungerà anche il Kenya), per una spartizione più «equa» delle risorse idriche del gran-de fiume.

I quattro paesi hanno inva-no chiesto all’Egitto di par-tecipare alle trattative che hanno portato alla creazione di una commissione incarica-ta di gestire progetti di irri-gazione, canali, dighe lungo i 6.700 chilometri del fiume. La commissione, che avrà diritto di veto su tutte le infrastrut-ture che riguardano il Nilo, avrà sede ad Addis Abeba, ca-pitale dell’Etiopia. Si tratta di

un altro affronto per l’Egitto, che, ha dichiarato il ministro dell’acqua Mohammed Al-lam, «si riserva il diritto di prendere tutte le misure le-gali e diplomatiche» del caso, mentre il ministero degli af-

fari esteri ha fatto sapere che l’Egitto «non aderirà né firme-rà alcun accordo in grado di ledere la sua parte» .

Per il paese si tratta di una questione di importanza vita-le. Gli 80 milioni di egiziani

ricevono infatti dal Nilo il 90% delle loro risorse idriche.

L’ultimo trattato di spar-tizione delle acque del Nilo risale al 1959. L’accordo at-tribuisce all’Egitto e, in par-te minore, al Sudan, che ha

anch’esso rigettato l’intesa di Entebbe, la parte del leone (87%) nello sfruttamento del fiume, con 55 miliardi di metri cubi di acqua (18,5 miliardi al Sudan) e il diritto di veto sul-le opere suscettibili di influire sull’approvvigionamento.

È questo trattato che Tan-zania, Ruanda e soprattutto Etiopia (85 milioni di abi-tanti) e Uganda (31 milioni) vogliono riscrivere. «L’acqua del Nilo appartiene a tutti i paesi e non solo ad alcuni», ha detto il ministro etiope delle risorse idrogeologiche. E non è un caso che proprio da qualche tempo a questa parte Addis Abeba abbia deciso di diventare il principale espor-tatore di elettricità dell’Africa orientale.

Ma l’Egitto potrà mai pas-sare alle vie di fatto? Proba-bilmente no. Resta il fatto, se-condo gli esperti, che Il Cairo dovrà probabilmente negozia-re e perdere una parte del pro-prio prestigio e della propria influenza nella regione.

© Riproduzione riservata

Il governo slovacco minac-cia ritorsioni nei confronti dell’Ungheria nel caso in cui venisse approvato il proget-to di legge sulla cittadinanza magiara estesa agli ungheresi residenti nei paesi limitrofi , che fi no al 1918 erano sotto la dominazione di Budapest. Un progetto di legge che, nello specifico, riguarde-

rebbe 500 mila ungheresi di Slovacchia, pari al 10% della popolazione.

A quattro settimane dalle elezioni slovacche, l’iniziati-va del nuovo primo ministro ungherese Viktor Orban ha ri-

lanciato le velleità nazionali-stiche dei partiti slovacchi, in particolare dei due membri della coalizione governativa, lo Smer (socialdemocratici) e il partito nazionale slovacco (estrema destra xenofoba).

Il premier slovacco Robert Fico ha accusato di «arro-ganza» il governo ungherese, affermando anche che una

legge del genere rappresen-terebbe «un rischio per la si-curezza» di Bratislava e che il suo paese si difenderà con tutti i mezzi contro la sua ap-plicazione. Fico ha convocato sulla questione un consiglio

di sicurezza, una riunione prevista dalla Costituzione in caso di minacce terroristi-che e militari o di catastrofe naturale. Il primo ministro ha inoltre avvertito i membri della minoranza ungherese residenti in Slovacchia che, nel caso in cui adottassero la cittadinanza magiara, si vedrebbero interdire dai pubblici uffici o addirittu-ra si vedrebbero ritirata la cittadinanza slovacca. Oltre a promettere una legge che, come nella Repubblica ceca, esclude automaticamente dalla nazionalità di origine i cittadini che acquisiscono quella di un altro stato.

© Riproduzione riservata

Cittadinanza magiara,Bratislava contro Budapest

Atene e Ankara hanno fi rmato, lo scorso 14 maggio, un accordo per il rimpatrio in Turchia dei migranti irregola-ri in arrivo sulle coste elleniche.

L’ a c c o r-do, siglato dal ministro greco per la protezione del cittadi-no, Michalis C h r y s s o -hoidis e dal m i n i s t r o dell’interno turco Besir Atalay du-rante la vi-sita ad Atene del premier turco Recep Tayyip Erdogan, prevede «l’applicazione effi cace» di un protocollo di rimpa-

trio concluso dieci anni fa e che Atene accusava Ankara di non rispettare.

Dunque, secondo i termi-ni dell’accordo, la Turchia deve aprire un posto di frontiera a Izmir che sarà utilizzato per il rimpatrio degli immigrati irregolari. Ankara si è anche impe-gnata ad accettare almeno mille domande di rimpatrio all’anno.

I due governi stanno an-che pensando a una ridu-zione dei loro pesantissimi budget militari e hanno fi r-mato una ventina di inte-se bilaterali in materia di energia, turismo, cultura e trasporti.

© Riproduzione riservata

Rimpatrio degli irregolari, accordo Grecia-Turchia

LA VIGNETTA DEL GIORNO

da Jornal do Brasil

Robert Fico

Il premier turco Erdo

Gli egiziani ricevono dal Nilo il 90% delle proprie risorse idriche

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 11: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

11Martedì 18 Maggio 2010ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA

A Tokyo è nata Ini ni, evoluzione di agenzia matrimoniale: lezioni per sedurre e valorizzarsi

Giapponesi a scuola di matrimonioNell’arcipelago ben due terzi dei 34enni sono single

DI ANDREA BRENTA

Ha un nome evocativo, Infini. E ha appena aperto a Tokyo, nel quartiere chic di Mina-

mi-Aoyama. Più che un’agenzia matrimoniale, ambisce a esse-re «una scuola che insegna ad amare».

Una missione, in un paese, il Giappone, dove il sempre più diffuso celibato è ormai arri-vato a minacciare la società e dove sempre più numerosi «bamboccioni» trentenni rifi u-tano di lasciare la casa dei ge-nitori per fondare una propria famiglia.

Del resto, i numeri parlano da soli. Il tasso di natalità è crollato del 50% in 47 anni. E due terzi dei giapponesi 34enni sono single. Così stando le cose, entro il 2040 un terzo degli uo-mini e un quarto delle donne di meno di 50 anni potrebbero di-ventarlo. Le 3.800 tra agenzie matrimoniali e club di incontro dell’arcipelago non bastano a invertire la tendenza.

«Cerco di rimediare alle ca-renze dello stato. Faccio quello che il nostro governo dovrebbe fare», ha detto Etsuko Sata-ke, 51 anni, sposata da oltre trent’anni e fondatrice e pre-sidente di Infi ni, che in poche

settimane di vita ha già raccol-to le adesioni di una sessantina di aspiranti sposi.

Le lezioni si svolgono tutte le sere, dopo il lavoro. Tra le «materie», l’arte di valorizzarsi e di presentarsi alla famiglia dello sposo, che è in genere uno dei principali ostacoli alle unio-ni. Ma anche trucco (lunedì),

cucina (martedì), scambio di e-mail (mercoledì), psicologia, sostegno mentale e «lezioni di cuore» (il giovedì), trucchi per neutralizzare i suoceri (vener-dì), conversazione e consigli (nel weekend).

Gli insegnanti sono tredici in tutto. Tra questi c’è la sexy Kumiko Araki, che insegna

«come diventare popolari, come far crollare gli uomini ai propri piedi», ma anche «come muove-re le mani, sorridere, affascina-re e non perdere l’occasione».

Ci sono anche insegnanti stranieri o misti, che «hanno una personalità viva e portano altre esperienze», spiega Etsu-ko Satake. «In Europa e negli

Stati Uniti gli uomini non aiu-tano nelle faccende domesti-che? Questo in Giappone è più raro». Così l’americano Thane svela «la chiave del desiderio», mentre il nippo-peruviano Alejandro e il nippo-italiano Francesco rivelano i segreti per rimorchiare e per un in-contro riuscito. «I giapponesi sono timidi, fi n troppo riserva-ti», spiega Satake. «Questo fa parte dell’educazione».

Comunque l’arte della se-duzione ha un costo, e anche piuttosto caro, a ben guardare le tariffe di Infi ni: ogni allie-vo sborsa infatti 200 mila yen (1.600 euro) per un anno di lezioni (un’ora!) giornaliere e 300 mila yen (2.400 euro) per l’extra: la presentazione di un potenziale partner. «Un inve-stimento», dicono a Infi ni.

«Non è poi così lontano il tempo in cui in Giappone era diffuso l’omniai, il matrimonio combinato», spiega la Satake, che conclude: «È un peccato. È mia intenzione rimetterlo all’ordine del giorno».

© Riproduzione riservata

Ben 23 miliardi di dollari, circa 18,6 miliar-di di euro. A tanto ammonta uno dei contratti più im-portanti mai fi rmati da un’impresa cinese in Africa: quello siglato in Nigeria dalla China state construction engineering corporation limited e dalla Nnpc (Nigerian national pe-troleum corporation) per la costruzione di tre raffi nerie e di un complesso petrolchi-mico fi nanziato da un consorzio di banche cinesi e dalla China export & Credit insu-rance corporation.

I milioni di automobilisti nigeriani, abi-tuati a code di ore per fare il pieno, possono

tirare un sospiro di sollievo. Un paradosso in un paese che è l’ottavo esportatore mon-diale di petrolio (da cui deriva il 90% dei ri-cavi), ma che importa la propria benzina.

Grazie al nuovo accordo la Nnpc mira ad ac-celerare la costruzione di nuove raffi nerie per ridurre il fl usso di prodotti raffi nati importati, il cui valore attuale è stimato in 10 miliardi di dollari. Ma l’obiettivo fi nale è di fermare del tutto le importazioni entro il 2020.

Le nuove raffi nerie, che a termine dovran-no produrre l’equivalente di 750 mila barili al giorno, saranno gestite dai cinesi.

© Riproduzione riservata

La Nigeria si fa costruire le raffi nerie dai cinesi

Per quasi mezzo secolo si è presa cura della tomba di un arti-gliere della Royal air force. Oggi la donna, un’olandese, ha rice-vuto i ringraziamenti uffi ciali da parte dell’esercito britannico.

Dalla metà degli anni sessanta, ogni settimana Tiny Claessen ha pulito dalle erbacce e posato fi o-ri freschi sulla tomba del sergen-te dell’aviazione Henry Hiscox, il cui Lancaster fu abbattuto nel luglio 1944, mentre sorvolava l’Olanda. Hiscox è l’unico solda-to alleato sepolto nel cimitero del villaggio di Beesel e la sua famiglia a un certo punto smise di visitarne la tomba.

La signora Claessen recente-mente ha ricevuto una lettera dal generale dell’aviazione bri-tannica, Sir Stephen Dalton, nella quale quest’ultimo la rin-graziava per la devozione e si diceva dispiaciuto del fatto che i suoi sforzi non fossero stati portati prima all’attenzione del-la Raf. La settimana scorsa, nel 65esimo anniversario della liberazione dell’Olanda, Tiny Claessen ha ricevuto la visita del commodoro Charles Clarke, un veterano della seconda guerra mondiale, che l’ha omaggiata della foto incorniciata del bombardiere Lancaster.

L’aereo del sergente Hiscox fu colpito, prese fuoco e preci-pitò in un canale, spezzandosi in due. Gli altri cinque membri dell’equipaggio morirono sul colpo. Hiscox, ferito gravemente, giacque tre giorni in un campo di granturco. Gli abitanti del villaggio non poterono raggiungerlo, a causa del gran numero di soldati tedeschi presenti nella zona, ma lo poterono udire fi schiare per chiamare aiuto. Il terzo giorno il fi schio cessò. Il suo corpo fu trovato da un gruppo di ragazzi che raccoglie-vano il grano.

Cura la tomba di un cadutoLa Raf ringrazia dopo 50 anni

Le due pagine di «Estero - Le notizie mai lette in Italia» sono a cura di Sabina Rodi

Una scuola di Tokyo vuole riconciliare i giovani giapponesi con l’idea del matrimonio

Tiny Claessensulla tomba

del soldato Hiscox

Una rafi neriain Nigeria

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 12: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

12 Martedì 18 Maggio 2010 ECONOMIA E POLITICA

I dati sull’andamento di aprile forniti dai costruttori europei (Acea). Ani a: effetto annunciato

Mercato disincentivato, l’auto cade Immatricolazioni in calo: Ue-7,4%, Italia -15%, Fiat -27%

Finito l’effetto degli eco-in-centivi il mercato dell’au-to si sta sgonfiando e con un brusco dietrofront

ad aprile sono scese del 7,4% le immatricolazioni in Europa, in Italia -15,7%. Fiat ha perso il 27%. Come previsto ad aprile si è interrotto il trend al rialzo che è durato dieci mesi. A marzo 2010, grazie alla rottamazione, le immatricolazioni erano cre-sciute del 10,8% (1.637.478). Le cifre della prima flessione negli ultimi dieci mesi indicano un milione e 170 mila vetture ven-dute in meno ad aprile, secondo i dati dell’associazione europea dei costruttori di auto (Acea), preoccupati per la situazione economica «difficile». «La con-trazione in aprile è un risulta-to atteso e preannunciato», ha sostenuto Eugenio Razelli, pre-

sidente dell’Anfia, «l’assenza di nuove politiche di incentivazione ci inducono a prevedere un trend negativo per i prossimi mesi».

Nonostante il calo di aprile, che sconta la fi ne degli incentivi governativi, il primo quadrime-stre si chiude con un aumento del 4,8% sullo stesso periodo dell’an-no precedente mentre rispetto al primo quadrimestre 2008 il calo è stato dell’11,6%.In Europa le maggiori perdite sono state regi-strate nel mercato tedesco (-32%) e italiano (-15,7%, con 159.971 unità, con una perdita di 30 mila vetture). In ripresa, invece, le im-matricolazioni in Francia (+1,9%), Gran Bretagna (+11,5%), Belgio (+20,3%) e Spagna (+39,3%) sono salite. Nei primi quattro mesi dell’anno le immatricolazioni in Europa sono salite del 5,2% a 4,94 milioni di veicoli.

Analizzando i dati per costrut-tore, ad aprile 2010 il gruppo Fiat, sul mercato Ue27 +Efta, ha

immatricolato 89.201 auto (-26,9%, pari a una

perdita di 33 mila unità sullo stes-so mese 2009), con una quota di mercato sce-sa al 7,6% dal

9,7%. In partico-lare, il marchio Fiat

ha registrato il calo

del 28,5% (71.637 unità imma-tricolate e quota di mercato che scende dall’8 al 6,1%). «Un risul-tato», ha fatto sapere il Lingotto, «sostanzialmente in linea con i primi tre mesi del 2010». «Nel con-fronto con l’aprile di un anno fa va invece tenuto conto che allora, grazie agli eco-incentivi, il gruppo torinese aveva ottenuto volumi e quote record». Perdite contenute per il gruppo Volkswagen (- 0,1%),

mentre i costruttori francesi han-no registrato vendite in crescita di Psa (Peugeot-Citroën) che si conferma al secondo posto conti-nentale a 161.603 unità (+1,6 % e quota che passa al 13,8% dal 12,6%) mentre quelle della Re-nault sono salite addirittura del 9% a 121.312 unità (con una quo-ta che arriva al 10,4% dall’ 8,8%). Balzo per Nissan (+39,6%), bat-tuta d’arresto per Ford (-13% di

immatricolazioni nell’anno) che immatricola 107.071 unità (-13%) e scende al 9,4 di quota dal 10 detenuto nell’aprile 2009. Fra i rialzi, spicca quello di Bmw (+13,4% con 63.370 unità e una quota che cresce al 5,4%). Segno contrastante per le case corea-ne (Hyundai, +4,1 e Kia +8,9) e giapponesi (Suzuki, -26,3, Hon-da - 28,1, Mazda -8,2 e Mitsubi-shi -38%).

DI SIMONETTA SCARANE

La Rai potrebbe valorizzare il suo patri-monio immobiliare per creare nel sito di Expo Milano 2015 la sua seconda Saxa Rubra. L’indicazione è del viceministro

alle comunicazioni, Paolo Romani, ieri a Palazzo Marino, in occasione della firma del protocollo d’intesa fra il commissario dell’Expo, Letizia Moratti, anche sindaco del capoluogo lombar-do, Lucio Stanca, a.d. della società di gestione dell’evento che si terrà nel 2015, e il presidente della Rai, Paolo Garimberti. Oggetto dell’inte-sa: la fattibilità del progetto Saxa Rubra2 che l’Expo lascerà in eredità alla città. L’intesa san-cisce anche la necessità di approfondire se la Rai potrà dedicare un canale apposito all’Expo. Ma prima di tutto, il presidente Garimberti ha cercato garanzie e «certezze finanziarie» per il nuovo centro di produzione milanese. E questo mentre sull’Expo tira sempre il vento che vuole i fondi statali a rischio, nonostante le rassicu-razioni di Formigoni, per la politica di tagli che dovrà essere attuata da tutti i paesi della Ue per risanare il debito pubblico. E l’annuncio che gli enti pubblici (regione, provincia e comune) faranno gli immobiliaristi con la costituzione, entro il 31 luglio, della newco paritetica tra re-gione Lombardia, provincia e comune di Milano, per acquisire entro il 31 dicembre le aree su cui si svolgerà l’Expo 2015.

«La Rai», ha detto Garimberti, «vuole sapere cosa verrà messo sul tavolo. Il nuovo centro avrà bisogno di un’approvazione formale. Andremo a

valutare se ci sono condizioni economico-fi nan-ziarie». «Ritengo che il Nord», ha sottolineato Romani, «abbia bisogno di una grande centro di produzione. Già il fatto che sul documento siano riportati i metri quadrati che dovranno essere riservati alla Rai e che Expo abbia individuato l’area per questo centro mi sembra che di studi di fattibilità ne siano già stati fatti».

La nuova società comprerà le aree del sito Expo, ora di proprietà della famiglia Cabassi e della Fon dazione Fiera Milano per una cifra complessiva compresa fra 200 e 240 milioni. «La società sarà a totale partecipazione pub-blica», ha specifi cato Formigoni, con equity tra il 30 e il 40% del capitale che verrà versato su due annualità. Il restante 60-70% verrà messo dalle banche. Avrà una governance leggerissi-ma, con un cda di tre membri: uno del comune, uno della provincia, e uno della regione. L’ope-razione è fatta dal pubblico e riteniamo che le banche possano accompagnarci, noi antici-piamo una parte». Per partire la società dovrà aspettare «l’approvazione in giunta regionale, provinciale e comunale la settimana prossima ed entro il 30 giugno in consiglio». Infi ne, ieri, l’a.d. Stanca, ha fi rmato un protocollo di intesa con il presidente dell’Associazione fra le banche estere in Italia (Aibe), Guido Rosa, per colla-borare sulle opportunità di internazionalizza-zione della piazza fi nanziaria milanese e sugli investimenti che Expo produrrà in materia di rinnovo delle infrastrutture e di rilancio dello sviluppo locale.

© Riproduzione riservata

Intesa a Milano fra Garimberti e Moratti: in arrivo newco per il sito

Expo, per fare Saxa Rubra2 la Rai valorizzi gli immobili

Oggi, il primo versamento europeo da 14,5 miliardi, a soste-gno dei conti pubblici di Atene mentre nel rapporto che l’Fmi consegnerà al summit G20 di giugno si parlerà di un’even-tuale tassazione sulle transazioni fi nanziarie per ripagare le risorse iniettate dai governi in funzione anticrisi, secondo quanto ha fatto sapere ieri a Milano, il responsabile degli affari fi scali del Fmi, Carlo Cottarelli, «Meglio una sorta di Iva sulla fi nanza che non una Tobin tax», ha detto interve-nendo al convegno sull’andamento dell’economia e delle Borse mondiali. Cottarelli ha spiegato che nell’ambito del dibattito si stanno valutando altri due tipi di misure. «La prima è un contributo simile a una assicurazione sui depositi. E’ un contributo che il settore fi nanziario potrebbe pagare per assi-curare quelle passività che non sono assicurate sui depositi», ha spiegato, «L’altra possibilità, più incerta, è una fi nancial activity tax. L’Iva attualmente non si applica sulle operazioni del settore fi nanziario; questa sarebbe una tassa che potrebbe essere imposta sulla somma di profi tti e remunerazioni, per-chè questa somma rappresenta il valore aggiunto e l’Iva tassa il valore aggiunto. Quindi una tassa di questo tipo potrebbe essere considerata nel caso in cui i governi volessero andare oltre la misura dell’assicurazione sui depositi». «Non credo», ha proseguito, «che si debba temere l’effetto dell’aggiusta-mento fi scale sulla crescita perchè se l’aggiustamento fi scale viene fatto nella maniera appropriata, e credibile, aumenta le aspettative e la fi ducia nei mercati».

Intanto, oggi, last minute, verrà erogata alla Grecia la prima tranche da 14,5 miliardi dalla Bce, che funge da «collettore» dei contributi dei paesi dell’Eurozona, proprio a ridosso della scadenza di domani, quando il governo greco dovrà pagare interessi per 9 miliardi. Per il 2010 l’Eurogruppo ha deciso un contributo complessivo di 30 miliardi, e la seconda parte dovrebbe essere versata in agosto, a questi si aggiungono i 10 miliardi del Fmi (metà è già stata erogata la scorsa setti-mana). In totale il pacchetto di salvataggio deciso all’inizio del mese ammonta a 110 miliardi in tre anni (80 dai partner dell’Eurozona, 30 dal Fmi che ieri ha dato un voto favorevole all’Italia in tema di politiche fi scali ma deve risolvere nel medio periodo il problema del debito pubblico.

Grecia all’incasso di 14,5 mld Fmi studia Iva sulla fi nanza

Sono andati a ruba gli incentivi per comprare motocicli, motori e scafi nautici, macchine agricole e movimento terra con caratteristiche di elevata sicurezza e di maggior effi cienza energetica e mi-nori consumi. Sono andati esauriti in un mese. C’è ancora disponibilità, invece, per gli altri settori indicati dal governo: Internet veloce, le cucine, gli eco-immobili. Complessivamente sono stati stanziati 300 milioni di euro per l’operazione e gli incentivi ancora disponibili potranno essere richiesti sino al 31 dicembre 2010.

La parte del leone è stata dei motorini (24.480 contributi richiesti per motocicli fi no a 400 cc e fi no a 70 kw Euro 3), per un valore 12 milioni di euro: solo 90 i contributi chiesti per motocicli elettrici e ibridi, secondo i dati del ministero del-lo sviluppo economico. A seguire, gli le macchine agricole e movimento terra ( 4.559 incentivi per un ammontare di 20 milioni), e il settore nautico che ha visto 1.256 incentivi utilizzati per acquistare motori fuoribordo e 162 per stampi per scafi da

diporto, per un’erogazione complessiva di agevo-lazioni per 20 milioni. Buon ritmo anche per altri settori: è stato utilizzato il 58% dei 60 milioni di euro stanziati per le cucine componibili, e sono oltre 190 mila i contributi chiesti per la banda larga, quasi la metà dei 20 milioni disponibili. A godere dei benefi ci governativi anche l’investimen-to in 930 rimorchi con Abs, (43% degli 8 milioni di euro disponibili). Per l’acquisto di elettrodomestici (cappe climatizzate, cucine a gas, forni elettrici, lavastoviglie, piani di cottura e pompe di calore per l’acqua calda) è stato già speso il 27% dei 50 milioni di euro adoperabili. Inoltre, per gli eco-immobili sono stati impiegati soltanto 10,5 milioni dei 60 disponibili. C’è ancora disponibilità per gru a torre per l’edilizia (181 richieste per oltre 2,7 milioni sui 40 milioni di euro a disposizione), e per l’adozione di apparati e strumenti per l’effi cienza energetica industriale (batterie di condensatori, inverter, motori ad alta effi cienza e Ups), capitolo che dispone di 10 milioni di euro.

A ruba gli incentivi per motorini e motori marini

tore, ad aprile 20Fiat, sul mercato U

immatricolat(-26,9

perdunsocodisa

9,7lare, il

ha regi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 13: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

19Martedì 18 Maggio 2010

INEDICOLA

CON ITALIAOGGI

LEIL MANUALFISCALE

Volume 6Diritto

CIUTI

CON ITALIAOGGI

Volume 6

REGISTRO, IE ALTRI TRIBU& Fisco

Una risoluzione delle Entrate sulle novità della riforma sulla territorialità delle prestazioni

Lavori, l’Iva segue il committente Per il fi sco la manutenzione dei beni mobili è servizio generico

DI FRANCO RICCA

Ai fini Iva, i lavori di manu-tenzione delle navi com-merciali (e dei beni mo-bili in genere), in quanto

prestazioni di servizi «generiche», seguono la regola del luogo del committente dell’art. 7-ter, dpr 633/72; pertanto si considerano territoriali se il committente è un soggetto passivo stabilito nel territorio nazionale, indi-pendentemente dal luogo della materiale esecuzione, mentre si considerano extraterritoriali se il committente è un soggetto pas-sivo estero. Nella prima ipotesi, inoltre, la prestazione fruisce del trattamento di non imponibilità previsto, per la cantieristica na-vale, dall’art. 8-bis; tale tratta-mento si applica oggettivamente, per cui è estensibile anche alle prestazioni rese da subappalta-tori. Sono alcuni dei chiarimenti contenuti nella risoluzione n. 37 del 17 maggio 2010, nella quale l’agenzia delle entrate si occupa della riforma del luogo delle pre-stazioni di servizi scattata il 1° gennaio 2010 ad opera del dlgs n. 18/2010, attuativo della direttiva n. 8 del 2008.

La questione. Il caso pro-spettato è quello di una società che svolge, tra l’altro, attività di manutenzione di navi da crociera (con rifacimento, ampliamento, ammodernamento, ristruttura-zione di alcune parti delle navi) sulla base di contratti d’appalto stipulati con l’armatore, ovvero di contratti di subappalto stipulati con il costruttore della nave.

L’attività viene svolta a bordo delle navi, per lo più in bacini di carenaggio situati all’estero (Ue ed extra Ue), utilizzando soprat-tutto beni prodotti dalla società stessa, preventivamente esporta-ti con lista valorizzata, o riutiliz-zando e modifi cando i materiali già esistenti a bordo della nave.

Per la manodopera la società

impiega personale di imprese terze con le quali stipula contrat-ti di subappalto. Ciò premesso, la società ha chiesto all’agenzia di conoscere il trattamento ai fi ni Iva delle descritte operazioni, esprimendo l’avviso che si tratti di prestazioni territorialmente rilevanti, ma non imponibili ai sensi dell’art. 8-bis.

Nella risposta, l’agenzia osser-va anzitutto che, secondo le nuove regole in vigore da quest’anno, ai sensi dell’art. 7-ter del dpr 633/72, le prestazioni di servizi cd. gene-riche rese a soggetti passivi si considerano territorialmente ri-levanti nel territorio dello stato se il committente è stabilito in Ita-lia; le stesse prestazioni, se rese a privati, si considerano territo-

rialmente rilevanti se il presta-tore è stabilito in Italia. Nel caso di specie, occorre verifi care se il presupposto territoriale sussista o meno tenendo conto del luogo di stabilimento del committente, in quanto soggetto passivo; soltanto in caso affermativo, ossia qualo-ra le prestazioni risultino terri-torialmente rilevanti, si valuterà il relativo regime impositivo, ov-vero l’eventuale applicazione del trattamento di non imponibilità dell’art. 8-bis. Ciò premesso, le prestazioni oggetto del quesito, in quanto servizi generici resi a soggetti passivi, sono rilevanti nel territorio dello stato italiano se rese a soggetti passivi stabiliti in Italia; in tal caso, trattandosi di servizi di manutenzione e/o al-lestimento di navi commerciali, trova ingresso il trattamento di non imponibilità dell’art. 8-bis, applicabile oggettivamente, e dunque anche alle prestazioni rese dai subappaltatori.

Qualora, invece, le prestazioni vengano rese a committenti stabi-liti all’estero (Ue o extra Ue), esse non sono rilevanti; in tal caso, tut-tavia, qualora il committente sia un soggetto Ue, resta fermo per il prestatore nazionale l’obbligo

di emissione della fattura (non soggetta ad Iva), nonché quello di presentare il modello Intra-stat servizi (salvo che nel paese del committente l’operazione non sia imponibile).

Adempimenti. Quanto ai sog-getti tenuti agli obblighi nel caso in cui l’operazione sia territoriale, l’agenzia chiarisce anzitutto che le prestazioni rese dalla stabile organizzazione in Italia dovranno essere fatturate dalla branch, in quanto coinvolta nella realizzazio-ne, come si ricava dalle disposizio-ni del quarto comma dell’art. 17 e dell’art. 7, comma 1, lett. d). Le prestazioni rese da soggetti esteri, privi di stabile organizzazione in Italia, dovranno invece essere au-tofatturate dal committente, do-vendosi applicare il meccanismo dell’inversione contabile ai sensi del secondo comma dell’art. 17. Il legislatore nazionale ha infatti esteso tale meccanismo a tutte le operazioni effettuate nel territo-rio dello stato da parte di soggetti esteri nei confronti di soggetti pas-sivi stabiliti, anche nel caso in cui il soggetto estero sia identifi cato in Italia direttamente o mediante rappresentante fi scale.

© Riproduzione riservata

DI BENEDETTA PACELLI

Non basta un clic per trovare lavoro. Per lo meno non in Ita-lia dove il mercato del lavoro online, secondo un’indagine di

Trovit, il motore di ricerca di annunci in Italia e in Europa, «è il più stagnante tra i grandi paesi europei». Nel primo quadrimestre del 2010 l’Italia è stato, infatti, l’unico paese a non mostrare una crescita né una decrescita del proprio mercato delle offerte di lavoro online. Questo dato testimonia la scarsa vitalità del mercato, che se da un lato ha evita-to una contrazione della propria offerta come in Spagna, non ha registrato d’al-tro canto crescite significative come nel Regno Unito ed in Francia. Il numero di offerte pubblicate online ha segnato un aumento inferiore al 2% lungo tutto il quadrimestre, che dimostra una crescita del mercato pari allo zero, ed è testimo-nianza di una preoccupante stagnazio-ne. L’Italia ha per ogni 1000 abitanti in cerca di lavoro solo 10 offerte online.

In Francia se ne contano 12, nel Regno Unito 26, la Spagna chiude la classifi-ca con 4 offerte per ogni 1000 persone attive. Ma quali sono le professioni più richieste? Secondo l’indagine la prima è quella di commerciale, seguita da mec-canico, segretaria, contabile e commessa. L’alto numero di offerte per la figura di commerciale sembra indicare chiara-mente una forte necessità delle impre-se a focalizzarsi nelle vendite. L’Italia è l’unico paese che non presenta fra le 5 professioni più richieste, cariche di alto e medio livello, questa carenza lascia pen-sare ad una scarsa maturità nell’uso di internet come strumento efficace per la recluta di nuovi profili professionali. E a dirlo è lo stesso Country Manager Italia Trovit Claudio Capitani che ha eviden-ziato come le imprese italiane siano poco portate ad utilizzare il web. E non solo perché per Capitani il problema è anche «la mancanza di un portale internet ge-stito ufficialmente da un organo di stato addetto al reclutamento online».

© Riproduzione riservata

L’Italia indietro per domanda e offerta online

Non basta un clicper trovare lavoro

DI GABRIELE FRONTONI

Approvare il pacchetto traspa-renza entro il mese di giugno e attivare ogni canale utile per sollecitare un confronto poli-

tico con il governo italiano. È questa la strategia del Congresso di San Marino per sfuggire alla black lista italiana. Il governo della Rupe ha esaminato ieri il tema delle relazioni con l’Italia alla luce delle richieste di Tremonti sullo scambio automatico di informazioni. «Siamo fi du-ciosi che nel prossimo Consiglio Grande e Generale, e in ogni caso entro il mese di giugno, tutti i provvedimenti legislativi del cosiddetto “pacchetto trasparenza” troveranno defi nitiva approvazione», ha fatto sapere il Segretario di Stato alla Giustizia del Titano, Augusto Casali, in-formando che sta procedendo anche l’iter di approvazione della commissione mista italo-sammarinese per la collaborazione in materia di giustizia penale, decisa assieme al collega italiano. E cosa dire dell’utilizzo dell’euro? «La questione non

si discute», ha tagliato corto Luciano Bol-lini, direttore dell’uffi cio relazioni econo-miche internazionali del Titano secondo cui i tecnici della Rupe stanno mettendo a punto una serie di interventi normati-vi per il recepimento di alcune direttive comunitarie relative alla prevenzione del riciclaggio del denaro. «Molte riforme sono già state introdotte come quelle sull’antiriciclaggio volute dal Moneyval», ha aggiunto Bollini. «Lo scorso mese abbiamo preso parte a una riunione a Bruxelles con i tecnici della Commissione per mettere a punto una ta-bella di marcia. Dal momento della fi rma in avanti, avremo a disposizione 3 anni di tempo per il recepimento delle diret-tive, e in questo caso», continua Bollini, «il governo di Roma non ha alcuna voce in capitolo. Anche perché si tratta della revisione di un accordo già in essere con l’Europa che di fatto non modifi ca il con-tingente previsto dall’Ue per San Mari-no in termini di coniazione di moneta, di poco superiore ai 3 milioni di euro».

© Riproduzione riservata

La Rupe vuole attivare il confronto con l’Italia

San Marino, riformeentro giugno

La questione Il caso pro impiega personale di imprese

Nuova territorialità e obblighi Iva,i principi della risoluzione

- I lavori su beni mobili effettuati nei confronti di imprese, in quanto prestazioni generiche, sono territoriali se il committente è stabilito in Italia, mentre sono fuori campo Iva se è stabilito all’estero

- Soltanto quando l’operazione è territoriale si deve valutare se sia applicabile il trattamento di non imponibilità

- Per tutte le operazioni territoriali rese a soggetti passivi residenti da fornitori esteri, gli obblighi d’imposta spettano al committente

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 14: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

20 Martedì 18 Maggio 2010 GIUSTIZIA E SOCIETÀ

Le sezioni unite hanno risolto un lungo contrasto giurisprudenziale

Più facile riscuotere l’IciNei fallimenti l’imposta è un credito privilegiato

DI DEBORA ALBERICI

Più facile per i comuni riscuotere l’Ici dai fal-limenti. Infatti d’ora in avanti l’ente locale che

vanta un credito nei confronti di un’azienda potrà godere del privilegio generale che la legge ha previsto per i beni mobili.

Lo hanno stabilito le sezioni unite civili della Corte di cas-sazione che, con la sentenza n. 11930 di ieri, hanno re-spinto il ricorso di un falli-mento, estendendo questo importante privilegio, sanci-to dal legislatore (con il regio decreto n. 1175 del 1931) per la Tosap e la tassa sui rifiuti, anche all’imposta comunale sugli immobili. La decisione potrebbe essere una boccata d’ossigeno per le casse degli enti locali, soprattutto alla luce del fatto che l’Ici sulla prima casa è stata soppressa e che quella sugli immobili di aziende (per esempio sui capannoni indu-striali) rappresenta un gettito fi scale signifi cativo.

Due gli orientamenti contrap-posti e che hanno fatto fi nire la

questione sul tavolo delle sezio-ni unite di piazza Cavour. Se-condo alcuni collegi la norma sui privilegi contenuta nell’ar-ticolo 2752 del codice civile an-dava interpretata in senso re-strittivo e cioè che il privilegio non poteva essere esteso anche all’Ici perché nessuna norma lo aveva espressamente previsto. Al contrario altri collegi hanno ritenuto che «il principale tri-buto locale, che è proprio l’Ici, non poteva rimanere sprovvisto della garanzia di un privilegia-to riconosciuto a molti tributi

minori». Ed è proprio questa la tesi cui ha aderito il massimo consesso del Palazzaccio con la sentenza depositata ieri.

Alla fi ne delle diciannove pa-gine di motivazioni i consiglie-ri hanno infatti affermato che «le norme del codice civile che stabiliscono i privilegi in favore di determinati crediti possono essere oggetto di interpreta-zione estensiva». Non solo. Per questi motivi, si legge nelle ul-time righe della sentenza, «il privilegio generale sui mobili istituito dall’art. 2752, cod. civ.

sui crediti per le imposte, tas-se e tributi dei comuni previsti dalla legge per la fi nanza locale, deve essere riconosciuto anche per i crediti dei comuni relati-vi all’imposta comunale sugli immobili (Ici) introdotta dal dlgs 504 del 1992, pur se suc-cessiva e quindi non compresa tra i tributi contemplati dal rd 1175/1931».

Il caso a Peschiera di Bor-romeo. L’ente locale vantava un credito Ici nei confronti di una srl di 23 mila euro. Nel frattempo l’azienda era falli-ta e il comune aveva chiesto e ottenuto dal tribunale di Mi-lano di essere ammesso in via privilegiata al passivo. Contro questa decisione il curatore aveva presentato appello di fronte alla Corte territoriale meneghina ma senza successo. Poi ha depositato il ricorso alla Suprema corte di cassazione. Qui gli atti sono stati trasmes-si alle sezioni unite dato il con-trasto di giurisprudenza nato all’interno della prima sezione civile. Ora il fallimento ha perso defi nitivamente.

© Riproduzione riservata

Non ha diritto all’interprete di madrelingua l’immigrato sotto processo in Italia. È infatti suffi ciente un inter-prete che parli una lingua a lui nota, spesso l’inglese.

Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con la sen-tenza n. 18496 di ieri, ha dichiarato inammissibile il ricorso di un bulgaro al quale non era stato messo a dispo-sizione un interprete di ma-drelingua. Infatti le conver-sazioni erano state tradotte in inglese e, a quanto viene ricostruito in sentenza (già destinata all’uffi cio del mas-simario) sembra che l’uomo fosse in grado di capire.

Questa nuova interpreta-zione fornita dai giudici di piazza Cavour semplifi che-rebbe di molto i procedimen-ti a carico degli stranieri, nei palazzi di giustizia italiani.

Soprattutto se si pensa che il contenzioso nel quale l’immigrato solleva eccezio-ni sulle traduzioni degli atti e sull’interprete è ancora molto alto. In particolare, ha messo nero su bianco la sesta sezione penale, «all’im-putato alloglotta, che non abbia una conoscenza della lingua italiana, l’ordinamen-to processuale italiano (art. 143 c.p.p.) e la Convenzione europea dei diritti dell’uomo (art. 6.3 lett. a legge 4/8/1955 n. 848) riconoscono non già il diritto all’assistenza di un interprete di madre lingua, bensí quello di farsi assiste-re gratuitamente da un in-terprete, per la traduzione in una lingua a lui compren-sibile, al fi ne di poter com-prendere l’accusa contro di lui formulata e di seguire il compimento degli atti cui partecipa». Ma non è ancora tutto. L’imputato ha anche perso sul punto della tradu-zione della sentenza. Infatti, hanno replicato gli Ermellini rispondendo al secondo mo-tivo del ricorso, «la sentenza non è compresa nella catego-ria di atti rispetto ai quali la legge processuale assicura all’imputato straniero, che non conosca la lingua italia-na, il diritto alla nomina di un interprete per la traduzione nella lingua a lui conosciuta. La mancata traduzione non è, pertanto, causa di nulli-tà della sentenza, potendo determinare, se ne ricorro-no le condizioni, soltanto il differimento del decorso dei termini per l’impugnazione al momento in cui l’imputato abbia cognizione del conte-nuto della sentenza stessa».

© Riproduzione riservata

NEI PROCESSI

Niente interpreti

madrelingua

DI CHRISTINA FERIOZZI

Esenzione da ogni forma di controllo contabile per le imprese al di sotto di nuove soglie dimensionali, diverse da quelle per la redazione del bilan-

cio in forma abbreviata. Netta definizione dei compiti di controllo spettanti al collegio sin-dacale, rispetto al revisore legale ed al cda. Sono alcuni degli spunti traibili dalla recente pubblicazione Assonime di un lavoro sul tema dei controlli societari 2010.

Graduazione dei controlliIl sistema dei controlli dovrebbe essere, se-

condo Assonime, riorganizzato tenendo conto delle tipologie d’impresa cui è rivolto, distin-guendo non solo secondo il loro statuto (e cioè spa, srl o sapa), ma anche con altri criteri: so-cietà aperte-società chiuse, dimensioni dell’im-presa. Nelle società in cui vi è corrispondenza tra soci e amministratori (società chiuse) l’isti-tuzione di un organo come il collegio sindaca-le avrebbe senso, in via facoltativa, solo se le parti lo ritengono utile.

L’associazione critica il dlgs n.39/2010 che, in contrasto con le linee della Commissione eu-ropea in tema di semplificazione della discipli-na dei controlli contabili è diretto ad ampliare la presenza del collegio sindacale nelle srl.

Per l’Assonime, un riassetto dei controlli do-vrebbe distinguere tre categorie di imprese:

a) gli enti di interesse pubblico e le società che superano i limiti per la redazione del bi-lancio abbreviato;

b) le società che non superano i limiti per la redazione del bilancio abbreviato ma superano soglie inferiori;

c) le società che si pongono al di sotto delle

soglie inferiori.Per la prima categoria, la revisione dovreb-

be essere effettuata da un revisore esterno sulla base dei principi di revisione contabile internazionale Isa; per la seconda la revisio-ne dovrebbe esser effettuata da un revisore esterno o dal collegio sindacale, se istituito, con facoltà di utilizzare i principi di revisione internazionale; per la terza si dovrebbe preve-dere un’esenzione da ogni forma di controllo contabile.

Definizione dei compiti spettanti al col-legio sindacale

Nelle società di grandi dimensioni, che han-no un sistema di amministrazione-controllo fondato su consiglio di amministrazione e col-legio sindacale, può riscontrarsi la parziale sovrapposizione dei compiti tra i due organi. La soluzione auspicabile sarebbe quella di separare il controllo spettante al consiglio di amministrazione nei confronti degli organi de-legati, che è un controllo di merito, da quello di legalità spettante al collegio sindacale.

In merito alla definizione dei rapporti tra compiti dei sindaci e dei revisori legali, si ri-corda che il codice attribuisce al collegio sin-dacale residui compiti attinenti la sfera del controllo contabile (art. 2426, sul consenso del collegio per iscrivere nell’attivo determinati costi). Al contempo il revisore è chiamato a verificare l’adeguatezza e l’affidabilità del si-stema amministrativo-contabile per definire il piano di revisione. Anche qui si propone di affidare esclusivamente al revisore i compiti di controllo in materia contabile ivi compreso la verifica dell’adeguatezza e dell’affidabilità del sistema amministrativo-contabile.

© Riproduzione riservata

Le conclusioni di Assonime in materia di audit societario 2010

Nessun controllo contabile per le piccole imprese

RETE IMPRESE

Semplificazioni da approvare in tempi strettiRete imprese Italia promuove il ddl semplifi cazione. Il nuovo soggetto unico, nato dall’unio-ne di Casartigiani, Cna, Con-fartigianato, Confcommercio e Confesercenti, ha espresso apprezzamento per l’impianto complessivo del disegno di leg-ge in discussione alla camera, auspicandone l’approvazione in tempi rapidi. Tra le misure previste dal ddl, particolarmente gradite da Rete imprese Italia, si segna-lano l’estensione alle regioni e alle autorità amministrati-ve indipendenti del sistema di misurazione e riduzione degli oneri amministrativi, l’intro-duzione di una ricognizione ex ante degli obblighi informativi che gravano sulle imprese tra-mite documento da allegare ad ogni nuovo provvedimento, lo snellimento degli obblighi re-lativi al trattamento dei dati personali dei dipendenti. Se-condo Rete imprese Italia il provvedimento «va, dunque, nella giusta direzione» anche se occorrerebbe un’attenzio-ne maggiore alla semplifi ca-zione del Sistri. «La riforma dello Sportello unico e l’isti-tuzione delle Agenzie per le imprese», conclude la nota, «rappresentano la chiave di volta dell’intera politica di semplifi cazione».

questione sul tavolo delle sezio minori» Ed è proprio questa la

«Le norme del cod. civ. che stabiliscono i privilegi in favore di determinati

crediti possono essere oggetto di interpretazione estensiva, la quale

costituisce il risultato di un’operazione logica diretta a individuare il reale

signii cato e la portata effettiva della norma, che permette di determinare

il suo esatto ambito di operatività, anche oltre il limite apparentemente

segnato dalla sua formulazione testuale; e di identii care l’effettivo valore

semantico della disposizione, tenendo conto dell’intenzione del legislatore,

e soprattutto dalla causa del credito che, ai sensi dell’art. 2745 cod.

civ., rappresenta la ragione giustii catrice di qualsiasi privilegio. Con la

conseguenza che il privilegio generale sui mobili istituito dall’art. 2752,

cod. civ. sui crediti per le imposte, tasse e tributi dei comuni previsti dalla

legge per la i nanza locale, deve essere riconosciuto anche per i crediti

dei comuni relativi all’imposta comunale sugli immobili (Ici) introdotta dal

dlgs 504 del 1992, pur se successiva e quindi non compresa tra i tributi

contemplati dal rd 1175/1931».

«Le norme del cod civ che stabiliscono i privilegi in favore di determinati

Il principio

La sentenzasul sito www.italia-oggi.it/documenti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 15: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

21Martedì 18 Maggio 2010Martedì 1I M P O S T E E TA S S E

Nota del servizio studi del Senato analizza il dl 40/2010 all’esame dell’aula da oggi

Il fisco al buio sulle frodi IvaI dati sul recupero del gettito limitati al solo San Marino

DI ANDREA BONGI

Contrasto alle frodi fi scali internazionali: i dati sul recupero di gettito non convincono. Per la quan-

tificazione del maggior gettito atteso da tali misure la relazio-ne tecnica di accompagnamento del dl 25 marzo 2010 n. 40, ha infatti preso come base di riferi-mento i dati relativi agli scambi con la repubblica di San Marino, mentre la portata del provvedi-mento in questione si estende nei confronti di una platea ben più vasta di stati e di paesi a fi -scalità di privilegio. È questo, fra gli altri, uno dei rilievi tecnici al provvedimento normativo di cui sopra contenuto nella nota di let-tura del servizio studi del senato della repubblica sul dl incentivi che inizia oggi l’esame dell’Aula di palazzo Madama. Anche altre norme suscitano i dubbi del servi-zio studi in ordine alla copertura fi nanziaria e all’effetto delle di-sposizioni stesse. In riferimento è in particolare all’insieme di dispo-

sizioni che mirano ad agevolare e velocizzare il processo tributario e la riscossione dei tributi.

Nella relazione tecnica che ac-compagna il provvedimento nor-mativo si fa infatti riferimento a un radicale cambiamento delle procedure interne degli uffici finanziari pre-posti che non è affatto scontato né immediato. Anzi, è molto probabile che gli uffi ci fi nanziari necessitino di un certo lasso temporale prima di recepire e utilizzare appieno le possibilità offerte per esempio in tema di notifica delle sentenze emesse dalle commissioni tributa-rie. Anche la crescita di gettito attesa dal migliora-mento qualitativo della difesa in contenzioso da parte degli uffi ci dell’amministrazione fi nanziaria, prevista nell’art. 3 del dl 40/2010, suscita più di un dubbio da parte dei tecnici del senato. Nella rela-zione tecnica infatti non emergo-

no informazioni necessarie a com-prendere il numero e la platea dei soggetti a elevata professionalità che dovrebbero essere destinati, nel prossimo futuro, alla gestione del contenzioso tributario libe-randoli dai compiti meramente

amministrativi nei quali sono attualmente impiegati.

Per la notifica degli atti di accertamento e di riscossione ai contribuenti non residenti, contenute nel primo comma dell’articolo 2 del dl 40/2010, le stime di gettito atteso suscitano

le perplessità del servizio studi del senato. Secondo i tecnici di palazzo Madama infatti la stima di gettito prevista nella relazio-ne tecnica del provvedimento si basa su di una ipotetica percen-tuale di adesione da parte dei

non residenti in misura pari al 30% degli impor-ti delle notifi che che è di diffi cile interpretazione. Data la particolarità di tali soggetti, e il grado elevato di propensione degli stessi all’elusio-ne ed evasione fiscale, risulta infatti difficile utilizzare i dati storici delle adesioni riferite all’intera platea dei contribuenti mentre sarebbe stato molto più

pertinente, e per certi versi an-che più prudenziale, limitarsi all’esame delle serie storiche delle defi nizioni delle maggiori imposte accertate nei confronti unicamente dei soggetti non re-sidenti. Ma torniamo all’azione di contrasto alle frodi internazio-

nali. Oltre a criticare la base di calcolo del maggior gettito atte-so dal provvedimento, i tecnici di palazzo Madama non mancano di puntualizzare come, secondo l’orientamento consolidato del-la Corte dei conti, la copertura fi nanziaria dei provvedimenti realizzata attraverso i recupe-ri di gettito collegati alla lotta all’evasione sia di per sé «poco trasparente». Oltre a detto rilie-vo, non certo di ordine seconda-rio, il servizio studi del senato puntualizza anche la circostanza sulla base della quale nelle sti-me del maggior gettito Iva atteso dai provvedimenti anti frode si sia utilizzata l’aliquota del 20% che costituisce quella più eleva-ta vigente nell’attuale panorama normativo. Anche per questo tipo di stima sarebbe stato più pru-dente un approccio che tenesse in considerazione la molteplicità di aliquote e di regimi impositivi esistenti in ambito Iva anziché utilizzare l’aliquota più elevata applicabile al tributo.

© Riproduzione riservata

Le operazioni di spin off immobiliare resisteranno agli occhi del fi sco solo se basate su effettive motivazioni extra-fi scali. Negli accertamenti immobiliari

del futuro fari puntati anche sulle operazioni di conferimento, cessioni di azienda e contratti di lease back. Sono queste, fra le altre, le principali operazioni sospette sulle quali gli uffi ci periferici dovranno porre la massima attenzione nelle at-tività di controllo delle imprese di media dimen-sione, operanti nel settore immobiliare. Si tratta di fattispecie a rilevanza generale che potreb-bero infatti nascondere fenomeni di evasione di materia imponibile ai fi ni delle imposte dirette e indirette, ma anche elementi di una più com-plessa architettura giuridico-economica volta al conseguimento di illeciti risparmi d’imposta. Anche in questo caso le linee guida per le attività di verifi ca degli uffi ci locali sono contenute nella recente nota interna della direzione centrale ac-certamento dell’Agenzia delle entrate.

Naturalmente molte delle istruzioni contenu-te in questo vero e proprio manuale dell’accerta-mento nel settore immobiliare traggono origine dalle esperienze acquisite in passato. È il caso per esempio delle operazioni di conferimento in società di immobili gravati da mutui ipotecari alle quali fanno poi seguito cessioni delle quote della società conferitaria. Si tratta, ovviamen-te, di fenomeni aventi una rilevanza elusiva at-traverso i quali le parti, anziché procedere alla cessione diretta dell’immobile, ottengono di fatto lo stesso risultato giuridico attraverso un minor carico fi scale. Questa tipologia di operazioni, si legge nelle linee guida, è particolarmente diffu-sa nelle località turistiche e in particolare nelle operazioni aventi a oggetto aziende del settore turistico ricettivo (alberghi).

Per contrastare questi fenomeni, gli uffi ci pe-riferici dispongono di una serie di utili informa-zioni acquisibili dalle banche dati dell’anagrafe tributaria in relazione soprattutto alle parti in causa e alla loro più o meno elevata «perico-losità fi scale». Dal punto di vista giuridico un

utilissimo strumento, in grado di scardinare i suddetti fenomeni, può essere rappresentato dal disposto di cui all’articolo 20 del Testo unico del registro relativo alla c.d. «interpretazione degli atti». Grazie a esso infatti gli ispettori fi scali potranno riqualifi care i negozi giuridici posti in essere dalle parti per ricondurli alla loro reale volontà che, nel caso di specie, consiste appunto nella compravendita dei beni immobili.

Oltre al conferimento anche le operazioni di cessione o affi tto di azienda devono essere va-lutate con estrema attenzione dagli organi ve-rifi catori allorquando le stesse abbiano oggetto beni immobili. Anche in questo caso gli uffi ci dovranno cercare di «interpretare» le intenzioni e gli scopi che le parti si sono prefi sse cercando, per quanto possibile, di superare gli schemi ne-goziali utilizzati. Potrebbe così risultare, a un esame più approfondito, che una serie di vendite frazionate nasconda in realtà una vera e propria cessione di azienda oppure, al contrario, l’opera-zione di cessione dell’attività e degli immobili in essa ricompresi sia parte di un più ampio scena-rio nel quale si inseriscano anche conferimenti e cessioni di partecipazioni.

Anche le operazioni di leasing, quando hanno a oggetto beni immobili, devono essere valutate con estrema attenzione da parte degli uffi ci peri-ferici. In particolare l’attenzione dei verifi catori dovrà essere posta sul corretto utilizzo sia in ai fi ni delle imposte dirette che indirette, delle va-rie tipologie contrattuali con le quali si articola la locazione fi nanziaria in ambito immobiliare. Il riferimento è, per esempio, alle operazioni di leasing appalto e di lease back immobiliare. In tutte queste situazioni gli uffi ci dovranno aver cura di verifi care il corretto trattamento fi scale del contratto in relazione alla durata minima, allo scorporo della quota parte riferibile al ter-reno, al trattamento delle somme pagate in oc-casione della cessione a terzi del contratto, e più in generale a tutte le implicazioni di carattere tributario che ne derivano.

Andrea Bongi

AGENZIA ENTRATE

Spin-off immobiliari ai raggi XGli accertamenti osservano le motivazioni extrafi scali

In base alle norme Ue sugli aiuti di Stato, la Commissione europea ha autorizzato l’esenzione in Finlandia dall’imposta sulle società per i fondi comuni di investimento immobiliare (REIT). E questo nel tentativo di in-coraggiare gli investimenti in alloggi in locazione a prezzi ragionevoli per calmierare le tensioni sul mercato degli affi tti. Se-condo Bruxelles, il regime non comporta aiuti di Sta-to in quanto gli eventuali utili realizzati da queste società saranno tassati a livello dell’azionista, come succede ai profi tti ottenuti da investitori privati che investono direttamente nel mercato immobiliare. Secondo lo schema propo-sto dalle autorità fi nlan-desi, per poter benefi ciare dell’esenzione dall’impo-sta sulle società, i REIT saranno elencati in un registro speciale e nessun azionista potrà detenere, direttamente o indiretta-mente, più del 9,99% del loro capitale.

Nuovo aumento delle tasse in Portogallo. Il primo ministro, José Socrates, ha annunciato che il governo aumenterà l’Iva di un pun-to percentuale nei prossimi mesi portandola al 21% dal 20% di oggi. Non solo. Il piano di stretta fi scale pre-vede anche un incremento dell’imposizione fi scale al 27,5% per tutte le imprese con un giro d’affari supe-riore ai 2 milioni di euro

l’anno, oltre a una sovrat-tassa dell’1,5% sui redditi più elevati. Il pacchetto di riforme contenuto nel piano di austerità ha otte-nuto il giudizio positivo di maggioranza e opposizio-ne. Con questi interventi, il governo di Lisbona mira a ridurre il defi cit di bilancio dal 9,4% al 4,6% di qui alla fi ne del 2011.

Venire incontro ai lavo-ratori transfrontalieri in Svizzera e in Italia rimasti disoccupati. È questo il senso del disegno di legge presentato ieri dal senatore Claudio Micheloni, insieme ai colleghi Barbolini, Pego-rer, Bertuzzi e Randazzo, che hanno richiesto al parlamento la riconferma della legge 147/97, ovvero l’utilizzo del fondo di disoc-cupazione dei frontalieri, costituito presso l’Inps, sol-tanto allo scopo originario, cioè per i frontalieri disoc-cupati. Non solo. La propo-sta di legge prevede anche l’elevazione della misura dell’indennità dal 50 al 70% dell’ultimo stipendio, per un periodo di 18 mesi anziché di 12 per chi accetta i corsi di riqualifi cazione; l’aumento del periodo me-desimo, rispettivamente a 2 e a 24 mesi, per i lavoratori di età compresa tra 50 e 55 anni e per quelli con più di 56 anni; l’inserimento nelle liste di mobilità; e la possi-bilità di usufruire dell’in-dennità di disoccupazione anche per i frontalieri non italiani residenti in Italia da più di due anni.

BREVI

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 16: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

22 Martedì 18 Maggio 2010 I M P O S T E E TA S S E

Circolare chiarisce l’applicazione dell’aliquota al 10%

Arte, Iva più snellaNon serve attestazione del ministero

DI ROBERTO ROSAI

Per l’applicazione dell’ali-quota Iva ridotta del 10% sulle importazioni di opere d’arte, antiquariato e col-

lezione non sottoposte alla tutela del ministero per i beni culturali e ambientali non è più necessaria l’attestazione di tale dicastero. È quanto emerge dalla circolare n. 24 del 17/5/2010 dell’agenzia delle entrate, che modifi ca le indicazioni dettate dalla circolare delle fi nanze n. 177/1995. La questione riguarda le condizioni per il riconoscimen-to dell’aliquota Iva agevolata alle importazioni di oggetti d’arte, di antiquariato o da collezione indi-cati nella tabella allegata al dl n. 41/95. Secondo quanto precisato nella circolare n. 177/95, ai fi ni del-la tassazione ridotta, il carattere di oggetto d’arte e d’antiquariato deve risultare, prima dell’importa-zione, da un’attestazione rilasciata dai competenti organi del ministe-ro dei beni culturali. Al riguardo, l’agenzia delle dogane ha rappre-sentato che spesso gli uffici del predetto ministero non rilasciano l’attestazione, in quanto non si ri-tengono obbligati in base alle attri-

buzioni previste dal codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al dlgs n. 42/2004, modifi cato dall’art. 2 del dlgs n. 62/2008.

L’art. 72 del codice, infatti, pre-vede la certifi cazione solo relativa-mente a:

a) cose che presentino interesse culturale, siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni;

b) archivi e singoli documenti, appartenenti a privati, che pre-sentino interesse culturale;

c) beni rientranti nelle categorie di cui all’articolo 11, comma 1, let-tere f), g) ed h) (fotografi e, esem-plari di opere cinematografiche, audiovisive, documentazioni di manifestazioni, sonore e verbali, la cui produzione risalga ad oltre ven-ticinque anni, mezzi di trasporto aventi più di settantacinque anni, beni e strumenti di interesse per la storia della scienza e della tecnica aventi più di cinquanta anni).

Da un lato, dunque, l’importa-zione di oggetti d’arte beneficia dell’aliquota Iva del 10%; dall’altro, gli stessi beni, qualora possiedano i requisiti per essere classifi cati tra le cose di interesse culturale, sono assoggettati alla tutela di cui

al dlgs 42/2004. Vi è pertanto una corrispondenza solo parziale tra gli oggetti fi scalmente agevolati e quelli sottoposti alla tutela degli uf-fi ci esportazione del ministero dei beni culturali. La tabella allegata al dl 41/95, infatti, da un lato è più ampia perché comprende anche beni che possono non presentare interesse culturale o che sono stati eseguiti da autori tuttora viventi; dall’altro, in mancanza di taluni requisiti, essa non comprende al-cune categorie di beni che possono invece risultare assoggettati alla tutela dei beni culturali. Di conse-guenza, modifi cando le precedenti indicazioni, l’agenzia chiarisce ora che per l’applicazione dell’aliquo-ta Iva 10 % all’importazione di oggetti d’arte e di antiquariato, non rientranti nelle categorie menzioniate dal citato art. 72, per le quali non è previsto il rila-scio della predetta attestazione, valgono le disposizioni doganali. L’agenzia puntualizza infi ne che, ovviamente, per i beni che hanno l’attestazione di interesse cultu-rale, gli uffi ci doganali devono co-munque verifi care, ai fi ni dell’ali-quota 10% sull’importazione, che rientrino nella citata tabella.

DI VALERIO STROPPA

Sono oltre mille i pareri emessi lo scorso anno dall’Agenzia per le onlus favorevoli alla cancella-

zione di enti, approvati a seguito di una richiesta pervenuta da una direzione regionale dell’Agenzia delle entrate. In molti casi le istanze vertevano sulla questione della partecipazione in una onlus di soggetti cosiddetti «esclusi», quali enti pubblici e società com-merciali. In ogni caso, la maggior parte delle cancellazioni è stata causata dall’assenza, negli statu-ti, dei requisiti formali obbligatori previsti per le onlus dall’articolo 10, comma 1 del dlgs n. 460/1997. È quanto emerge dalla relazione annuale per il 2009 dell’Agenzia per le onlus, che è stata presen-tata ieri a palazzo Chigi dal pre-

sidente Stefano Zamagni. L’incre-mento delle istanze delle Dr non è solo quantitativo: «in molti casi», si legge infatti nella relazione, «le stesse hanno presentato una maggiore complessità istruttoria, prospettando lo studio di nuove tematiche ed un approccio più approfondito degli argomenti già oggetto di analisi negli anni pre-cedenti». Il documento evidenzia, inoltre, che sovente le direzioni, pur in assenza di uno specifi co obbligo di legge, hanno richiesto pareri preventivi in relazione alle domande di iscrizione all’Anagra-fe unica delle onlus. Durante il suo intervento nella sala Verde di palazzo Chigi, informa una nota dell’Agenzia per le onlus, il presi-dente Zamagni ha poi ricordato: «l’ormai prossima e a lungo cal-deggiata riforma del libro primo del codice civile».

Presentata alla camera la relazione

Onlus, mille pareridi cancellazione

L’amministrazione fi nanziaria affi na le armi nel contrasto all’evasione nei confronti di professionisti e la-voratori autonomi, ristrutturando

l’architettura di tutte e 96 le metodologie di controllo disponibili: l’obiettivo è standar-dizzare le tecniche di verifica, prevedendo modalità di azione differenziate da parte dei funzionari del fisco sulla base del pro-prio livello di esperienza. È quanto emerge dalla comunicazione di servizio n. 23/2010 firmata dal direttore centrale accertamento dell’Agenzia delle entrate, Luigi Magistro, che rende noto l’aggiorna-mento delle metodologie di controllo riguardanti inge-gneri, architetti, geometri, servizi degli istituti di bel-lezza, stabilimenti balneari e panifici.

Le modifiche sono sta-te operate sulla base del confronto con la circolare n. 1/2008 della guardia di finanza e con l’attività degli uf-fici locali, che hanno trasmesso al sistema centrale la documentazione (pvc e allegati) relativa a oltre 5 mila controlli attraverso l’applicativo Sic (sistema interattivo per i controlli).

Mediante il restyling delle metodologie, l’Agenzia ha uniformato alcune parti co-muni, anche piuttosto rilevanti, tra cui l’analisi e l’acquisizione dei dati presenti in anagrafe tributaria o le indagini finan-ziarie. La ratio dell’intervento, spiega la nota delle Entrate, è quella di consentire due diverse modalità di consultazione del-le metodologie: una più generale, utile al funzionario più giovane e meno esperto, relativa a tutte le singole fasi dell’attività di verifica, e una più specifica, indirizza-

ta ai verificatori più esperti, «che da una rapida consultazione di specifici paragrafi della guida possono attingere tutte le in-formazioni a loro più utili».

L’utilizzo delle metodologie da parte degli accertatori, nelle intenzioni dell’ammini-strazione finanziaria (già enunciate con la circolare n. 199/E del 1997, che ha appro-vato le prime metodologie), oltre a miglio-rare la qualità dei controlli e a renderli più omogenei, consentiranno alle indagini di soffermarsi maggiormente sugli aspetti sostanziali della posizione fiscale del con-

tribuente, riducendo al mi-nimo i controlli formali.

Oltre ai meccanismi di controllo comuni (controllo registro di cassa, scontrini e ricevute, prezzi, orari di apertura, giacenze, beni strumentali ecc.), dall’esa-me delle singole metodolo-

gie revisionate emergono gli specifici stru-menti attraverso i quali gli 007 del fisco potranno ricostruire i ricavi non dichiarati dagli esercenti: nel caso dei centri esteti-ci, per esempio, il volume delle prestazio-ni eseguite potrà essere ricostruito anche conteggiando il quantitativo utilizzato di asciugamani e teli per solarium, teli da letti-no, camici per massaggi e strisce di carta per la depilazione; criterio analogo nella verifi ca dei consumi, degli impieghi e delle rimanenze di farina per i panifi ci, o dell’utilizzo di docce a pagamento, attrezzature sportive e pedalò per gli stabilimenti balneari.

Si ricorda che tutte le 96 metodologie di controllo sono disponibili gratuitamente sul sito web delle Entrate.

di Valerio Stroppa

CHECK LIST

I controlli fiscali a doppio binarioMetodologie diversifi cate sull’esperienza del controllore

DI VALERIO STROPPA sidente Stefano Zamagni L’incre-

NEL 2007 838

NEL 2008 1.027

NEL 2009 1.278

PARERI EMESSI DALL’AGENZIA PER LE ONLUS NEL 2009

Positivo alla cancellazione

Negativo alla cancellazione

Richiesta di supplemento di indagine

1.127

1.053

19

55

NEL 2007 838

Così le richieste di cancellazione delle Dre

tn

creasm

Gli aggiornamenti sono stati resi possibili anche grazie a 5.000 controlli del settore

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 17: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

23Martedì 18 Maggio 2010MaDIRITTO E AGRICOLTURA

Regime agevolato per gli operatori, a prescindere dal calcolo della produzione

Irap soft per gli agricoltoriNon contano veste giuridica e defi nizione del valore

DI TIZIANA DI GANGIE FABRIZIO G. POGGIANI

Irap soft per i produttori agri-coli, a prescindere dalla veste giuridica posseduta e dalla diversa modalità di determi-

nazione del valore della produ-zione netta. Va ricordato che la legge fi nanziaria per il 2009 (leg-ge n. 203/2008), all’art. 2, primo comma, ha stabilizzato all’1,9% l’aliquota per il calcolo dell’Irap, sopprimendo definitivamente la possibilità, da parte delle re-gioni, di innalzarla di un punto percentuale. Inoltre, nonostante la mancata attuazione del fede-ralismo fi scale, la dichiarazione Irap deve essere presentata in via autonoma alla regione di compe-tenza; sul punto si rende neces-sario tenere conto altresì che per le imprese agricole la ripartizione della base imponibile deve avve-nire sulla base dell’estensione dei terreni coltivati in ciascuna regio-ne, ai sensi del novellato comma 2, dell’art. 4 del decreto istitutivo dell’imposta regionale.

Deduzioni. Nella determina-zione della base imponibile ai fi ni Irap, l’art. 11 del dlgs n. 446/1997

ammette in deduzione i contributi versati per le assicurazioni obbli-gatorie contro gli infortuni sul la-voro, sia per i dipendenti che per il titolare dell’impresa agricola e per le unità attive del proprio nucleo familiare, nonché l’importo dei contributi previdenziali ed assi-stenziali versati per i lavoratori a tempo indeterminato impiegati nel periodo di imposta. Quest’ul-tima deduzione è stata introdot-ta dalla legge 27/12/2006, n. 296 (Finanziaria 2007), che ha operato una riduzione del «cuneo fi scale» ai fi ni Irap, prevedendo, altresì, un’ulteriore deduzione per un im-porto pari a 4.600 euro per ogni la-voratore dipendente a tempo inde-terminato, impiegato nel periodo di imposta. Nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia l’importo è elevato a 9.200 euro (gli importi delle deduzioni sono stati modificati dalla legge n. 244/2007, art. 1, comma 50). Va inoltre precisato che la deduzione dei contributi previdenziali ed assistenziali segue il principio di «cassa», che si rende applicabile a tutti i soggetti che determina-no la base imponibile Irap sulla

base delle risultanze Iva, come i produttori agricoli titolari di red-dito agrario, di cui all’art. 32 del Tuir (c.m. 4/06/1998 n. 141/E), a differenza degli altri soggetti, per i quali tornano applicabili i criteri ordinari («competenza»).

Il principio di alternatività. Il comma 4-septies, del richiama-to articolo 11, del decreto Irap di-spone che tali deduzioni non sono cumulabili con quelle previste in precedenza, con la facoltà attribu-ita al datore di lavoro di scegliere, per ogni unità lavorativa (singo-lo lavoratore), quale deduzione applicare. Per effetto di detto principio, se il datore di lavoro decide di utilizzare la deduzione del «cuneo», non potrà benefi ciare delle deduzioni relative alle spe-se sostenute per gli apprendisti, i disabili, i lavoratori con contratto di formazione e lavoro e quelli ad-detti alla ricerca e sviluppo, della deduzione pari a 1.850 euro su base annua, per ogni lavoratore dipendente impiegato nel perio-do d’imposta fi no a un massimo di cinque, e della deducibilità del costo dei lavoratori assunti a tem-po indeterminato ad incremento della base occupazionale.

Si conferma, peraltro, l’indedu-cibilità dei costi relativi al perso-nale (Tfr, erogazioni a favore della generalità dei dipendenti, ecc), dei compensi per prestazioni di lavoro autonomo non esercitate abitual-mente, dei costi per prestazioni di collaborazione coordinata con-tinuativa, degli utili spettanti agli associati in partecipazione, della quota riferibile agli interessi pas-sivi del canone relativo a contratti di locazione fi nanziaria, nonché delle perdite su crediti.

Imponibile. In via generale il valore della produzione ai fi ni Irap è determinata come differenza tra l’ammontare dei corrispettivi e de-gli acquisti (destinati alla produ-zione) soggetti a registrazione ai fi ni Iva. Per chi esercita congiun-tamente attività agricole e agri-turistiche (in regime forfetario, di cui all’art. 5, legge 413/1991), le istruzioni ministeriali precisano che è possibile compilare un solo quadro IQ riportando, nella speci-fi ca sezione «IV», il totale dei dati contabili relativi alle due attività, mentre rimane obbligatoria la compilazione di due separati qua-dri IQ, qualora le basi imponibili siano positive e negative.

La piccola proprietà con-tadina si libera dell’ispetto-re agrario. Per effetto delle novità introdotte dal decreto legge «mille proroghe» (Dl 194/2009), per fruire del regime di favore che prevede l’applicazione in misura age-volata delle imposte di regi-stro, ipotecaria e catastale, non è più necessario produrre la certifi cazione dell’ispetto-rato agrario attestante l’abi-tualità della lavorazione ma-nuale della terra e l’idoneità del fondo alla formazione della piccola proprietà. E’ la risposta fornita dall’Agenzia delle Entrate, con la risolu-zione n. 36/E di ieri, ad alcu-ne associazioni di categoria che, con l’entrata in vigore, lo scorso 28 febbraio, delle nuove disposizioni contenute nel decreto legge 194, aveva-no sollevato alcuni dubbi su condizioni e modalità per be-nefi ciare del regime agevola-to. I contenuti della risposta delle Entrate erano stati già anticipati da ItaliaOggi il 13 maggio scorso.

LE ENTRATE

Ppc libera dall’ispettore

agrario

- Tutte le inserzioni relative a ricerche e offerte di lavoro debbono intendersi riferite a personale sia maschile che femminile, essendo vietata, ai sensi dell’art.1 della legge 9-12-77, n. 903,qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore, o il ramo di attività. - Tutti gli annunci e la raccolta di candidature avvengono in ottemperanza al D.LGS n. 196 del 30Giugno 2003 in materia di Privacy. Per maggiori informazioni www.cercoagenti.it/privacy - La gestione di "Banche Dati", "Dati personali", relativa "Diffusione" e "Trattamento", è di pertinenza delle rispettive aziende inserzioniste, nella persona del responsabile al trattamentodei dati, nel rispetto dei diritti, delle libertà fondamentali, nonché della dignità delle persone fisiche, con particolare riferimento alla riservatezza e all'identità personale. Tutte le risposte devono contenere l’Autorizzazione al trattamento dei dati.

Sei un'Azienda?Cerchi Agenti, Venditori,

Direttori Commerciali,Capi Area, Rappresentanti?Inserisci il tuo Annuncio

su CercoAgentiInfo Line: 0641227673 r.a.

MARTEDINumero Speciale

Annunci di Ricerca Agentiwww.CercoAgenti.it

Info Line: 0641227673 r.a.

Ruredil S.p.A. Capogruppo seleziona4 AGENTI MONO/PLURIMANDATARI per BARI - BRINDISI - TARANTO - LECCEche, operando nelle province di residenza,avranno compiti di sviluppo commerciale.Richiesta esperienza nella vendita di prodottinel settore Edi l iz ia presso Rivenditor i ,Imprese Edi l i e Studi di Progettazione.

Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected], sarete contattati a breve.

EMMECI ELETTRONICA, azienda specializzatanella realizzazione di sistemi per il settore delconfezionamento e per automazione industriale, cerca agenti plurimandatarisu zone libere su tutto il territorio nazionaleper ampliare la propria rete di vendita.Incentivi e premi a raggiungimento dei risultati.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Edizioni Dell'Anna S.p.A.Affermata società operante nell'editoria ricercain Lazio, Umbria, Marche per le proprie testateleader di settore "Lady Sposa - Ambiente Casa -Architetture Interni&Design, e di nuova edizioneTour Italiano - Gente Moderna - Gran Classe"Agenti per la vendita di spazi pubblicitari neimercati di riferimento.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (D.lgs. 196/2003),a: [email protected]

S'ATRA SARDIGNA, azienda leader nellaproduzione e commercializzazione dal 1982di alimenti biologici sardi, RICERCA AGENTI PLURIMANDATARIin: LOMBARDIA, VENETO e PIEMONTE.

È richiesta esperienza almeno biennale nellavendita presso il canale alimentare tradizionalee specializzato; la ricerca è orientata a profili diagenti dinamici, motivati, determinati e capaci.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Si ricerca agente plurimandatarioinserito nei settori dell'Arredo "Contract"(Alberghi, Comunità) e/o Arredo per esternie/o Arredo trasporto pubblico

per le regioni Lombardia e VenetoInviare CV,con Aut. Tratt. Dati (D.lgs. 196/2003),a: [email protected]

Effecom S.r.l. cerca consulenti business per leprovince di Milano, Bergamo, Brescia e Verona.Il nostro portafoglio d'offerte è indirizzato a tuttele imprese del territorio. Offriamo portafoglio servizi completo e servizi direte fissa, soddisfiamo le necessità voce e dati inmobilità con soluzioni innovative. Hardware comecentralini telefonici voip. Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

La nostra cliente, casa editrice leader nellapubblicazione di riviste professionali per i settorifitness, benessere, piscine e nella realizzazionedi fiere ed eventi legati agli stessi mercati, cerca un

AGENTE MONOMANDATARIOin Emilia Romagna per la vendita di spazipubblicitari, servizi web ed eventi/fiere.

Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

NYCE, azienda leader nel settore parrucchieri, seleziona venditori motivati e dinamici persviluppo aree di vendita nel Lazio.Offresi rimborso spese e alte provvigioni.

Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (D.lgs. 196/2003),a: [email protected]

Agenzia di rappresentanza del Valdarno cerca nuovi collaboratori commerciali da inserirenella propria rete vendita. Il candidato può scegliere il settore che più gliinteressa tra: Antinfortunistica/Antincedio,Pubblicità, Informatica, Risparmio Energetico,Clean & Packaging. Interessanti trattamenti provvigionali ed eventualirimborsi fissi per monomandatari.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Cerchiamo n.1 promotore tecnico commercialecon conoscenze tecniche derivanti da diplomatecnico o laurea triennale o con precedentiesperienze lavorative nel settore dei materiali

elettrici e dell'automazione industriale. Possibilità di affiancamento e formazione interna.

Inserimento nell'organico con contratto diassunzione a tempo indeterminato.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

LA HAIR LINE DIFFUSION S.r.l.distribuisce i propri marchi su tutto il territorionazionale nel settore profumeria DO/GDOatt raverso una capi l lare rete vendi ta .Cerchiamo agenti plurimandatari,possibilmente con esperienza nel settore,in Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige.

Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (dlgs 196/03),a: [email protected]

Affermata azienda con produzione fine dipiccola pelletteria e cinture sia in pelle cherettile con marchio "VISCONTI" - MADE IN ITALY- clientela esistente da ampliare - cerca agente plurimandatario introdotto innegozi di CALZATURE e PELLETTERIEin Piemonte, Lombardia e Veneto.L'azienda prenderà in considerazione solo icandidati con i requisiti richiesti.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

Azienda leader nella fornitura disoluzioni professionali d'imballaggio, con quasitrent'anni di presenza sul mercato internazionale,

ricerca: 2 Agenti Monomandatari Venetoper: Emilia Romagna (Modena e Bologna)e Lombardia (Bergamo e Brescia)Il candidato ideale, di età non superiore a 40 anni,avrà maturato una precedenza esperienza nella venditadi prodotti per l'imballo o affini, destinati alle aziende(BtoB).

Inviare CV, con Aut. Tratt. dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]. AGENTE EMILIA e Rif. AGENTE LOMBARDIA

Gruppo storico, leader nel settore macchinariper la pulizia industriale ed urbana,CERCA venditori, max trentacinquenni, per leprovince di Padova, Vicenza, Venezia e Rovigo.

Si OFFRE un contratto di agenzia, con trattamentoprovvigionale e rimborso spese mensile garantito.Inviare CV, con Aut. Tratt. Dati (Dlgs 196/03),a: [email protected]

o via fax al n. 049/9450365.

Azienda leader cerca agentiin: Campania, Friuli, Liguria,Lombardia, Piemonte e Sardegnaper campionario filati, aguglieria ecampionario accessori di sciarperia.

Gli interessatisono pregati di inviare il proprio CV,con Aut. Tratt. Dati (D.lgs. 196/2003),a: [email protected]

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 18: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

Nuove vie di comunicazione. Efficienti, sostenibili, integrate.

Il Programma Operativo Nazionale Reti e Mobilità, finanziato dall’Italia e dall’Unione Europea,

interviene in Campania, Calabria, Puglia e Sicilia per rendere le vie ferroviarie, stradali, aeree

e marittime più semplici, veloci e sostenibili, migliorando i collegamenti tra i mercati del Nord

Europa e del Mediterraneo, l’Africa e l’Asia.

Perchè l’Europa passa da qui.

Presenti al FORUM PA Roma

PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE 2007-2013

RETI E MOBILITÀ

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 19: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

25Martedì 18 Maggio 2010MPUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Al vaglio dell’esecutivo anche il decreto che attua il federalismo demaniale

Ecco la cittadinanza a punti Giovedì in Cdm il progetto sul patto di integrazione

DI LUIGI CHIARELLO

Cittadinanza a punti e fe-deralismo demaniale sa-ranno giovedì prossimo sul tavolo del consiglio

dei ministri. La prima riforma (anticipata il 12 maggio scorso da ItaliaOggi) riguarda l’introduzio-ne dell’accordo di integrazione (ba-sato su un sistema di punteggi), che l’immigrato dovrà stipulare con lo stato, al momento della ri-chiesta del permesso di soggiorno La seconda riforma consiste, in-vece, nel via libera definitivo al decreto, che restituisce agli enti locali e territoriali un patrimonio e la gestione esclusiva dei beni devoluti. E, in pratica, costituisce il primo tassello della più ampia riforma del federalismo fiscale.Federalismo demaniale. Con esso, i beni verranno restituiti dallo stato ai territori: ai comu-ni alla cui storia sono legati, alle province, alle città metropolitane e alle regioni, che potranno così

valorizzarli, assumendosi anche la responsabilità del loro utilizzo di fronte ai propri elettori. Per i tecnici dell’esecutivo sarà un tour de force sul provvedimento, visto che il dlgs - attuativo dell’artico-lo 19 della legge 5 maggio 2009, n.42 - incasserà solo mercoledì prossimo il parere definitivo del-la commissione bicamerale sul federalismo. E sempre mercoledì, a stretto giro di posta, è previsto per la serata il preconsiglio dei ministri, per discutere dell’ado-zione definitiva del testo. Il dlgs, va ricordato, dev’essere approvato assolutamente entro il 21 maggio prossimo. Altrimenti scadrà la de-lega prevista sul tema dalla legge 42, che da mandato al governo per il varo dei decreti attuativi della riforma sul federalismo fiscale. Ma il preconsiglio di mercoledì, avrà anche altra carne al fuoco. Cittadinanza a punti. All’ordi-ne del giorno c’è lo schema di dpr sull’accordo di integrazione tra lo straniero e lo stato. Si tratta di un

regolamento (voluto dai ministri del welfare e dell’interno, Mau-rizio Sacconi e Roberto Maroni), che, sostanzialmente, introduce un meccanismo di crediti e debiti, finalizzato a costruire un percorso di integrazione a punti per l’immi-grato. La condotta dello straniero verrà testata lungo un arco di tempo di due anni (più un ulterio-re anno di proroga, in caso di risul-tati parzialmente sufficienti). La capacità di integrazione dell’im-migrato sarà misurata attraverso un punteggio, che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe rappre-sentare la capacità (o la volontà) dello straniero a integrarsi nella comunità italiana. Corsi di lingua e senso civico saranno misurati e assicureranno punteggio. Multe e procedimenti penali abbatteranno lo score. Raggiunti i trenta punti lo straniero incasserà un attestato di integrazione, che costituirà un biglietto da visita imprescindibile, per ottenere la cittadinanza. Se il punteggio sarà, invece, inferiore

allo zero, scatterà l’espulsione automatica. Il percorso, dicevamo, introduce il meccanismo della cit-tadinanza a punti. L’istanza per la stipula dell’accordo d’integrazione dovrà essere presentata dall’im-migrato contestualmente alla ri-chiesta di permesso di soggiorno . Doppia imposizione. Al vaglio del preconsiglio andranno, poi, al-tri due provvedimenti:

- un ddl sulla ratifi ca ed ese-cuzione della convenzione tra i governo italiano e canadese, per evitare doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio e per prevenire l’evasione fi scale. Il tutto in base a un protocollo d’intesa, siglato ad Ottawa il 3 giugno 2002;

- un dpr (per l’esame defi nitivo dell’esecutivo) relativo all’abroga-zione del dpr 23 dicembre 2005, n. 303, sull’individuazione dei termi-ni e dei responsabili dei procedi-menti amministrativi di compe-tenza del segretariato generale, ex articoli 2 e 4 della 241/1990.

DI STEFANO MANZELLI

Gli autotrasportatori che vengono pizzicati in leggero difetto in ma-teria di tempi di guida

e di riposo dalla polizia rischia-no sanzioni molto importanti e l’invio degli ispettori del lavoro nella sede aziendale per ulterio-ri multe. Per questo motivo è allo studio una circolare ministeriale che approfondirà l’argomento valutando l’introduzione di una franchigia di una ventina di mi-nuti sui meri calcoli matematici. Sono queste le indicazioni emerse nell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi presso il ministero dei trasporti. Un sospiro di sol-lievo per le aziende di autotra-sporto soggette alle ispezioni del ministero del lavoro non solo in conseguenza di multe stradali sul mancato rispetto dei tempi di guida degli autisti ma anche per visite ed ispezioni di routine dei controllori ministeriali. In prati-ca nell’incontro i rappresentanti degli autotrasportatori hanno evidenziato che l’accertamento in sede delle infrazioni sui tem-pi di guida e di riposo comporta spesso l’applicazione di pesanti sanzioni pecuniarie a carico del-le aziende anche in conseguenza di leggere differenze di calcolo. Oltre al comportamento dell’au-tista spesso questi scostamenti, a parere degli autotrasportatori, sono dovuti al difettoso funziona-mento dei software di calcolo uti-lizzati per lo scarico dei dati dagli apparecchi di controllo digitali.

L’errore più frequente riguarda l’inosservanza apparente del pe-riodo di riposo. In particolare, in caso di mancato rispetto anche solo per pochi minuti del tempo necessario per arrivare a defi nire compiutamente un intero perio-do di riposo, il programma infor-matico considera tutto il periodo dedicato alla guida calcolando inevitabilmente una serie di in-frazioni che vengono contestate dagli ispettori con lucida deter-minazione. Per ovviare a questa rigida applicazione della legge i rappresentanti degli autotraspor-tatori hanno quindi richiesto al ministero di attivare una sorta di franchigia che ammetta una tolleranza minima di 15-20 mi-nuti sul controllo dei tempi di gui-da. In buona sostanza in questo modo le infrazioni scatterebbero solo al superamento certo della soglia matematica. E gli autotra-sportatori potrebbero lavorare più serenamente. Il ministero si è quindi impegnato ad approfon-dire l’argomento approntando una circolare operativa dedicata anche a fornire istruzioni detta-gliate agli ispettori del lavoro.

Il mintrasporti sta lavorando alla franchigia

Tempi di guida, c’è il salva multe

PER GLI ACQUISTI

Finiti i fondi per motocicli e agro-mezzi

Esauriti gli incentivi per l’ac-quisto di motocicli, motori e scafi nautici, macchine agricole e movi-mento terra. Per questi tre settori il pieno utilizzo delle risorse a di-sposizione è avvenuto a un mese dall’avvio dell’operazione varata dal governo il 15 aprile scorso. Lo stanziamento complessivo per tutti i settori agevolati ammontava a 300 milioni di euro. In partico-lare, per l’acquisizione incentivata di macchine agricole e movimen-to terra sono stati richiesti 4.559 incentivi per un ammontare di 20 milioni di euro. Per quanto ri-guarda, invece, le agevolazioni per le due ruote, sono stati chiesti 90 contributi per motocicli elettrici e ibridi e 24.480 per motocicli fi no a 400 cc e fi no a 70 kw «Euro 3», per un valore di 12 mln di euro. Sul fronte incentivi al settore nautico, sono stati usati 1.256 contributi per motori fuoribordo e 162 per stampi per scafi da diporto, per un’erogazione complessiva di 20 mln di euro. Lo sviluppo economi-co rende poi noto che sta proceden-do a buon ritmo anche l’utilizzo di incentivi per altri settori. A fi ne settimana era stato erogato oltre il 58% dei 60 mln di euro stanziati che hanno consentito l’acquisto di quasi 50 mila cucine componibili e sono oltre 190 mila i contributi chiesti per la banda larga, vale a dire quasi metà dei 20 milioni di euro complessivamente disponibi-li. A godere dei benefi ci governati-vi anche l’investimento sinora in quasi 930 rimorchi con Abs, impe-gnando oltre il 43% degli 8 milioni di euro messi a disposizione.

FORUM P.A.

Il federalismo non svenderà il demanio

«Non ci sarà alcuna sven-dita del patrimonio pub-blico con il federalismo demaniale». Ne è convinto il ministro per gli affari re-gionali, Raffaele Fitto, che intervenendo a Forum P.a., ha difeso il metodo di con-certazione ancora una volta portato avanti dal governo per arrivare a una riforma condivisa. «C’è stato un dibattito aperto in Parla-mento e diverse questioni sollevate dalle opposizioni saranno recepite nel prov-vedimento fi nale» che an-drà giovedì sul tavolo del consiglio dei ministri.

A Forum P.a. il ministro ha presentato la terza edi-zione del programma Elisa, il programma, gestito dal Pore, destinato a sostene-re, con l’istituzione di un fondo, la realizzazione di progetti per l’innovazione di sistema negli enti locali. «Siamo giunti a una terza edizione molto positiva», ha detto Fitto. «A fronte di risorse nazionali il co-fi nanziamento ha attivato risorse superiori quasi del doppio e quindi opportuni-tà maggiori».

Dal 2007 ad oggi sono sta-ti pubblicati tre avvisi per la selezione di progetti su quattro temi specifi ci: cata-sto e fi scalità, lavoro, info-mobilità e qualità dei servizi erogati dagli enti locali.

Questi i sei progetti fi nan-ziati dal programma Elisa 3: «Infocity» della provincia di Napoli (infomobilità a ser-vizio degli utilizzatori delle città); il progetto «Concer-to» (accessibilità e fruibi-lità delle città e delle aree protette) del comune di Perugia; «Elistat» della pro-vincia di Brescia (sistema integrato di indicatori sta-tistici); «Sicom» (sicurezza in comune) del comune di Prato; «Eli4U» (Enti locali innovazione for User) del comune di Cesena; «Eli - ComUni» (Comunicazione Unica) della provincia di Pescara. In totale sono sta-ti fi nanziati circa 11 milioni di euro.

Con riferimento all’articolo «Pubbliche relazioni, la Di-fesa non taglia» pubblicato da ItaliaOggi il giorno 29 aprile 2010 a pagina 24, si fa presente che alcuni dati riferiti al ministero della difesa risultano imprecisi e fuorvianti e rischiano di for-nire informazioni non cor-rette sulla tematica trattata. In particolare, come pre-cisato dal Ministero della difesa nella relazione con-clusiva approvata e depo-sitata presso la segreteria della Corte dei conti in data 19 aprile 2010, le spese so-stenute dal dicastero nel triennio 2006-2007-2008 per «relazioni pubbliche, convegni, mostre, pubblicità e rappresentanze» ammon-tano, rispettivamente, a € 6.886.097, 80, € 7.333.756,03 ed € 7.341.065,04. Invece i dati riportati nell’articolo fanno riferimento alla to-talità degli impegni assunti su vari capitoli/piani du ge-stione, includendo anche esi-genze non oggetto del citato esame bensì correlate allo svolgimento delle missioni istituzionali del’Ammini-strazione Difesa. Con ciò si informa che l’attività di programmazione e gestione delle spese relative alle re-lazioni pubbliche, negli eser-cizi fi nanziari 2006-2008, è pienamente rispondente ai vincoli di contenimento im-posti dal quadro normativo in vigore.

il capo di gabinetto del ministro della difesa

gen. Claudio Graziani

LA LETTERA

La spesadella Difesa

Raffaele Fitto

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 20: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

26 Martedì 18 Maggio 2010 LAVORO E PREVIDENZA

Una circolare riepiloga i versamenti per l’anno 2010

Agricoli alla cassaL’Inps fi ssa la nuova contribuzione

DI CARLA DE LELLIS

Fissata la contribuzione do-vuta dai coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali nel 2010. Il

reddito medio convenzionale gior-naliero da valere, sia ai fini del calcolo dei contributi che della misura delle pensioni dei lavora-tori autonomi dell’agricoltura, per ciascuna fascia di reddito agrario, è stabilito nella misura di 50,35 euro (era di 48,98 nel 2009), così come indica un dm del ministero del lavoro del 21 aprile scorso, in corso di pubblicazione sulla gaz-zetta ufficiale. È quanto spiega, tra l’altro, l’Inps nella circolare n. 65/10.

Le aliquote. Il calcolo dei con-tributi pensionistici dovuti dai coltivatori diretti, mezzadri e co-loni si effettua applicando una de-terminata percentuale sul reddito agrario convenzionale (stabilito annualmente con decreto ministe-riale), articolato in quattro fasce distinte dal numero di giornate/lavoro attribuibile ad ogni singola unità attiva, come segue: prima fascia = 156 giornate; seconda fa-

scia = 208 giornate; terza fascia = 260 giornate e quarta fascia = 312 giornate. Considerato che il reddito individuale giornaliero per l’anno 2009 è stato fissato, come detto, in 50,35 euro, la base imponibile per quest’anno risulta pari a:

- prima fascia: 156 giornate x 50,35 = 7.854,60 euro

- seconda fascia: 208 giornate x 50,35 = 10.472,80 euro

- terza fascia: 260 giornate x 50,35 = 13.091,00 euro

- quarta fascia: 312 giornate x 50,35 = 15.709,20 euro.

Le aliquote da applicare al sud-detto reddito sono le seguenti:

- 20,30% (ridotta al 17,80% per i soggetti di età inferiore ai 21 anni) per la generalità delle imprese;

- 17,30% (12,80% per i giovani in età inferiore ai 21 anni) per le imprese ubicate nei territori montani e nelle zone agricole svantaggiate.

Contribuzione di maternità. Per l’anno 2010, spiega ancora l’Inps, il contributo annuo dovuto ai fi ni della copertura degli oneri derivanti dall’erogazione dell’in-dennità giornaliera di gravidanza

e puerperio, è fi ssato nella misu-ra di euro 7,49. Tale contributo è dovuto per ciascuna unità attiva iscritta nella gestione speciale dei coltivatori diretti, mezzadri e co-loni e per gli imprenditori agricoli professionali.

Contribuzione Inail. Relativa-mente ai contributi assicurativi per gli infortuni, l’Inps spiega che per l’anno 2010 la misura capita-ria annua dovuta all’Inail resta fi ssata ai: euro 768,50 per le zone normali ed euro 532,18 per i terri-tori montani e le zone svantaggia-te. Inoltre, poiché è stato fi ssato un aumento dell’addizionale sui contributi assicurativi agricoli per il danno biologico (3,43% per il 2006; 3,03% per il 2007; 2,42% per il 2008), l’Inps provvederà al suo recupero unitamente all’im-posizione contributiva per l’anno 2010, tramite lo stesso modello F24.

Pagamenti. Infine, l’Inps ri-corda che la riscossione avverrà tramite l’invio agli interessati di quattro modelli F24 di versamen-to unifi cato. I termini di scadenza: 16/7, 16/9 e 16/11/10 e 17/1/11.

DI SIMONA D’ALESSIO

Porta sulle spalle 119 emendamenti il disegno di legge cosiddetto col-legato lavoro, che com-

prende le nuove norme sull’arbi-trato per risolvere le controversie, all’esame delle commissioni affa-ri costituzionali e lavoro del senato. E le novità sono i n t e r e s s a n t i , perché si affac-cia anche una copertura per i danni subiti da chi è stato espo-sto all’amianto sulle navi di sta-to. Ieri è scaduto il termine per la presentazione delle proposte di modifica al testo, che il 31 marzo il capo dello stato Giorgio Napolita-no aveva rimandato alle camere chiedendo interventi correttivi, e che va a passo veloce verso la se-sta lettura (ce ne sarà anche una settima, visto che sarà necessa-

rio un ulteriore pronunciamento da parte dei deputati). Scontata la decisione del relatore Mau-rizio Castro (Pdl) di depositare un emendamento che cancella quello firmato dall’ex ministro del lavoro Cesare Damiano, ap-provato a Montecitorio a fine aprile quando, a causa delle nu-

merose assenze, la maggioranza finì sotto per un voto. In tal modo, dice il senatore a Ita-liaOggi, «non accadrà più che il lavoratore, dopo l’insorgere di una lite, pos-sa scegliere di volta in volta se agire attraverso l’arbitro, o il giu-dice ordinario. Lo farà, invece, mediante un patto preventi-

vo, sottoscrivendo una clausola compromissoria», valida per tutti i contenziosi, ma non per il licen-ziamento. E, a questo proposito, Castro spiega di aver formulato dei ritocchi al ddl per allungare il limite entro cui un lavoratore può presentare ricorso. «Passa da sei a nove mesi», aggiunge l’esponente del centrodestra, «il termine entro il quale chi è sta-to licenziato può appellarsi al giudice ordinario. Così come sul “licenziamento orale”, tipico della piccola bottega, abbiamo dilatato i tempi da 60 a 90 giorni». L’altro relatore (per gli affari costituzio-nali, ndr) Filippo Saltamartini ha dato il suo contributo, inter-venendo sulla spinosa questione del risarcimento al personale in servizio sui navigli di stato che è stato esposto all’amianto, e agli eredi. L’emendamento del se-natore pidiellino stabilisce che i lavoratori che hanno «contrat-to infermità permanentemente invalidanti, o sono deceduti in conseguenza dell’esposizione all’amianto presente» sulle navi della marina militare vengono «ricompresi» tra i soggetti previ-sti nella Finanziaria 2006: così lo stanziamento di 10 milioni di euro annui già previsto viene in-crementato a decorrere dal 2012 di 5 milioni. Il capogruppo del Pd in commissione Lavoro, Giorgio Roilo, lamenta la soppressione dell’emendamento Damiano che «aveva ristabilito la libertà e la volontarietà del lavoratore di ricorrere all’arbitrato», contrav-venendo «ai rilievi del presidente della repubblica tesi alla tutela dei diritti dei lavoratori». Il se-natore annuncia una durissima opposizione a partire da questo pomeriggio, quando inizieran-no la discussione e la votazione sugli emendamenti (quelli della minoranza sono oltre 90). I lavori nelle commissioni proseguiranno fino a giovedì, mentre l’approdo in aula del provvedimento è pre-visto per mercoledì 26.

© Riproduzione riservata

Il ddl è all’esame di palazzo Madama

Collegato lavoro, 119 emendamenti

C’era una volta, nel nostro amato paese, un lavoratore dipendente che, andato in pensione pur an-cora giovane, si annoiava mortalmente.

Mi manca la ditta, di-ceva, mi mancano i com-pagni, quel trovarci ogni mattina a parlare di tutto, dalla produzione alle par-tite di calcio; mi mancano gli sfottò e gli scherzi da prete: se non c’è la fabbri-ca, non ci sono neanche le fregature del primo d’apri-le!

Per cui, tenendo pre-sente che quelli della sua età, anch’essi in pensione, erano tornati al lavoro, stanchi di vagabondare, decide di cercarsi un nuo-vo lavoro.

Ma una cosa sia chia-ra, gli spiegano ancora gli amici, il rientro al lavoro deve essere rigorosamen-te al nero, la pensione ce l’abbiamo e non ci piace prendere un cedolino ca-rico di ritenute fiscali e previdenziali.

E i sindacalisti, di-rete voi, che pensano? Di solito lasciano correre, ma non tutti. C’è per esempio la Marcolfa, funzionaria tutta di un pezzo, che ri-unisce subito i pensionati al lavoro in nero e li redar-guisce duramente.

Sarete certamente a

conoscenza della linea politica del sindacato: so-stenere che gli unici eva-sori siano gli imprenditori grandi e piccoli, non certo i lavoratori dipendenti, prigionieri di una busta paga da cui non sfuggono di un centesimo tutte le ritenute di legge.

Ma voi che cavolo di figura mi fate fare? Ora come posso accusare gli imprenditori quali unici evasori? Per cui vi invito formalmente a regolariz-zare il vostro rapporto e, se non lo farete, chiamerò l’ispettorato.

La risposta deve an-cora arrivare. A noi pia-cerebbe che i pensionati al nero ascoltassero la Marcolfa, anche perché lo stare in regola accresce la pensione, cosa assai utile quando, da vecchi, si resta sempre più soli e i soldi servono sempre di più.

Alcuni studiosi sono però perplessi, secondo loro i neristi si cancelle-ranno dal sindacato della Marcolfa, che giustamente pretende la regolarità an-che da chi svolge un secon-do lavoro.

Valfrido Paoliconsulente del lavoro

[email protected]

© Riproduzione riservata

STORIE DI LAVORO

Intervento sindacale

COMUNE DI ASTIPiazza S. Secondo 1,

tel. 0141399392Notizia di appalto

È indetta pubblica gara per affi -damento del servizio di viabilità invernale relativo alle operazio-ni di spartineve e di trattamento antigelo per il periodo 1/11/2010-31/3/2014. Il bando di gara è visionabile all’Albo pretorio co-munale e sul sito ww.comune.asti.it.Asti, 30 aprile 2010

Il dirigente settore appaltiDott. Giovanni Monticone

AMGA LEGNANO SPA(Provincia di Milano)

AVVISO ESITO PUBBLICO INCANTO Codice CUP D35F09000090005A norma dell’art. 66 del D.Lgs. 163/2006 e dell’art. 80 del D.P.R. 554/99 si rende noto che è stata espletata la gara per l’appalto dei “Lavori di realizzazione della viabilità d’accesso e parcheggio visitatori con annesso impianto fotovoltaico – Nuovo Ospeda-le di Legnano”. L’elenco dei partecipanti al pubblico incanto è il seguente: Troiani e Ciarrocchi srl – ATI Solon spa, Morganti spa e Impresa Costruzioni Rosso spa – ATI Consorzio Stabile Consta soc. cons., Farina Guido srl e S.A.I.BO. srl – ATI Olicar spa e Consorzio tra cooperative di produzione e Lavoro Cons. Coop. – ATI Carlo Gavazzi Impianti spa e Frabol srl – ATI Energetica Solare spa e Ciet Impianti spa – ATI Siemens spa, Mezzanzanica spa e Impresa Guerini srl – ATI Consorzio Stabile Techint Infrastrutture, Elphi srl, Ceif Soc. Coop. e C.V.L. srl. Aggiudicatario: Troiani e Ciarrocchi srl con sede in Monteprandone (Ap) – Via dell’Artigianato IV Traversa n. 2/A. Criterio di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa. Importo di aggiudicazio-ne: € . 7.349.971,15 pari ad un ribasso del 35,76% sull’importo a base di gara. Tempi di realizzazione: 210 giorni naturali e consecutivi dalla data del verbale di consegna dei lavori.Legnano, 06.05.2010

Il Direttore Generale Paolo Pagani

indice gara d’appalto mediante procedura apertanei settori speciali per affidamento dei lavori di“ADEGUAEMNTO FUNZIONALE DI VIAARDUINI (CAVRIAGO – RE)”, categoriaprevalente OG 3. Importo appalto: Euro615.000,00 (dei quali Euro 27.196,14 per oneridella sicurezza non soggetti a ribasso d’asta),oltre IVA se ed in quanto dovuta. Aggiudicazioneal prezzo più basso. Le offerte dovranno pervenireentro le ore 12 del 23/06/10, secondo le condizionicontenute nel Disciplinare di Gara. Avviso di garapubblicato sulla G.U.R.I.; Bando Integrale di Garadisponib i le sul s i to www.fer-onl ine. i tBologna, 14 maggio 2010

Il Direttore Generale Claudio Ferrari

Via Zandonai n. 4 - 44100 Ferraratel. 0532 979353 - fax 0532 977619

DIVISIONE INFRASTRUTTURA

FER - Ferrovie EmiliaRomagna s.r.l.

Raggiunto l’accordo per la fi rma della convenzione sulla fornitu-ra di servizi di supporto alla ricollocazione professionale. Il testo, messo a punto da Abi e dalle associazioni e società Aiso, Assores, Cb&A, Cross, è stato condiviso dai sindacati di categoria. Obiettivo dell’operazione è dotare il sistema del credito di uno strumento «ef-fi cace, a costi competitivi rispetto a quanto reperibile sul mercato, per rendere concretamente fruibile l’istituto dell’outplacement». Le società di supporto all’outplacement, accreditate presso il ministero del lavoro e delle politiche sociali, si occuperanno di una serie di servizi, che vanno, tra gli altri, dall’analisi del mercato del lavoro e delle relative opportunità al bilancio delle competenze; dall’ela-borazione di un progetto professionale specifi co alla formazione avanzata nella gestione di metodologie e strumenti personalizzati di comunicazione; dal supporto di counseling al project review. «Si tratta», recita la nota diffusa dall’Abi, «della prima esperienza che introduce, tra l’altro, previsioni innovative in tema di costi».

Mario Valdo© Riproduzione riservata

Abi, accordo sul ricollocamento

Maurizio Castro

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 21: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

27Martedì 18 Maggio 2010Martedì 18 MagP R O F E S S I O N I

Alle manifestazioni parteciperanno tutte le associazioni sindacali di categoria

Università, settimana calda Oggi l’occupazione dei rettorati. Domani si marcia

DI BENEDETTA PACELLI

Circa un miliardo di euro in meno per le casse del sistema universitario. È una sforbiciata pari

al 14,7% quella che colpirà, per il 2011, le già disastrate finanze degli atenei italiani. Se, infat-ti, per l’anno in corso il Fondo del finanziamento ordinario (Ffo) aveva subito una riduzio-ne di oltre 300 milioni di euro (-3,7%) rispetto al 2009, per il 2011 si parla di quasi il 15% che sommato al decurtamento per il 2010 riduce l’Ffo di circa il 20% rispetto alla media an-nua di 7 miliardi. Ed è proprio la scarsità di risorse, ma non solo, al centro della settimana di protesta indetta da tutte le organizzazioni sindacali di ca-tegoria, compresa quella della docenza, (Adi, Adu, And, Andu, Apu, Cipur-Confsal, Cisal, Cnru, Cnu, Confsal-Cisapuni, Flc-Cgil, Link-Coordinamento Universi-tario, Snals-Docenti Università, Sun, Udu, Ugl-Università e Ri-cerca, Uilpa-Ur) che avrà l’apice oggi con l’occupazione simbolica dei rettorati e domani con una

manifestazione a Roma davan-ti al Senato dove è tutt’ora in discussione il disegno di legge. Al problema delle risorse si aggiungono infatti alcuni pas-saggi della riforma che proprio non vanno giù a molti ricerca-tori universitari e che infatti in oltre 40 atenei hanno già dichiarato di astenersi a qual-siasi attività di didattica per il prossimo anno. Il che vorrebbe dire la paralisi se non addirit-tura la chiusura di molti corsi di laurea considerando che oltre il 35% dell’offerta formativa è tenuta proprio da ricercatori. Il nodo principale da sciogliere ri-

guarda proprio loro. La riforma prevede, infatti, l’introduzione del ruolo di ricercatore a tempo determinato: questo potrà esse-re assunto con contratto trien-nale rinnovabile una sola volta e al termine del secondo triennio potrà essere assorbito come pro-fessore associato oppure uscire dall’ambito dell’università. E i ricercatori a tempo indetermi-nato? Per loro non ci sono grandi possibilità perché di fatto il ruo-lo viene confermato ad esauri-mento (così come previsto dalla riforma Moratti) ma resteranno fuori anche da ogni progressio-ne di carriera, senza per di più

vedersi riconosciute le funzioni svolte e le competenze didatti-che acquisite. Intanto, qualcosa si è mosso: la scorsa settimana è passato un emendamento del relatore Giuseppe Valditara che elimina dal testo la dispa-rità sulla chiamata diretta da parte degli atenei (l’assunzio-ne senza concorso, ma previa abilitazione) tra ricercatori a termine (istituiti dal ddl) e ri-cercatori a tempo indetermina-to. Era uno dei punti al centro della vertenza dei ricercatori che, però, vogliono più garanzie sulle assunzioni. Il loro Coordi-namento nazionale sta facendo girare da mesi una proposta per favorire l’ingresso di chi ha già insegnato per almeno sei anni in un ateneo. Quel che è certo è che i ricercatori non si ferme-ranno, protesteranno finché la legge sarà in Parlamento. Le or-ganizzazioni sindacali puntano inoltre il dito contro l’incremen-to di differenza di trattamento economico prevista per i docenti ordinari rispetto agli associati, oltre che dall’attacco all’autono-mia universitaria.

© Riproduzione riservata

DI GABRIELE VENTURA

Mediaconciliazione da mo-difi care. Lo chiedono a gran voce gli avvocati, con oltre 130 delibere approvate dai

c o n -s ig l i degli ordi-ni fo-r e n -s i . C r e -s c e a n -c h e l a p r e -occu-p a -

zione per i ritardi della politica nell’approvazione della riforma forense, in discussione al senato. L’oc-casione per fare quadrato, per l’avvocatura, sarà il convegno del 21 maggio prossimo a Napoli, orga-nizzato dall’Oua insieme al consiglio dell’ordine parte-nopeo, dal titolo: «Riforma della professione forense e mediaconciliazione». «Le riforme», afferma il presi-dente dell’Oua, Maurizio de Tilla, «si fanno insieme agli avvocati, con un dialogo co-stante, come avvenuto con quella forense, invece sulla mediaconciliazione il con-fronto è stato quasi assente ed è per questa ragione che ancora una volta chiediamo che si apra un tavolo di di-scussione con la categoria affi nché si modifi chi il de-creto legislativo su cinque punti, espressione delle proposte dell’Oua e della stragrande maggioranza dei consigli degli ordini: eliminazione dell’obbliga-torietà, modifi ca del mec-canismo dell’informativa e dell’annullabilità del man-dato, presenza necessaria dell’avvocato, proposta di conciliazione solo su ri-chiesta delle parti, criteri chiari sulla competenza territoriale». «L’avvocatu-ra», conclude de Tilla, «è compatta nel chiedere in-terventi che modernizzino la professione e rendano più efficiente il sistema giustizia: la politica non può più eludere più questa domanda di cambiamento. Si approvi, quindi, rapida-mente la riforma forense, ora all’esame del senato e si modifi chi la mediaconci-liazione». I lavori saranno introdotti da de Tilla, dal presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Napoli, Francesco Caia e dal presidente dell’unio-ne regionale degli ordini forensi della Campania, Franco Tortorano.

© Riproduzione riservata

PROTESTA OUA

Conciliazione 130 deliberecontro il ddl

COMMERCIALISTI

Odcec Milano È Moretta il commissarioSi è insediato ieri all’Ordine dei dottori commercialisti e degli Esperti Contabili di Milano Vincenzo Moretta in

qualità di com-m i s -s a r i o straor-dinario n o m i -n a t o dal Mi-nistero di Giu-stizia in s e g u i -to alla s c o m -p a r s a del pre-sidente L u i g i

Martino. Attuale segreta-rio ed ex vicepresidente dell’Odcec di Napoli, Moret-ta ha già ricoperto nel 2009 l’incarico di Commissario all’Ordine di Cagliari. Nei prossimi 60 giorni il commer-cialista campano attiverà le procedure elettorali per dare al più presto un nuovo consiglio e un nuovo presi-dente all’Ordine dei dottori di Milano al quale, nel frat-tempo, consentirà l’ordina-ria attività.

© Riproduzione riservata

INDAGINE DYMO

Le segretarie promuovonoi manager

DI MARIO VALDO

Manager promossi. Ma serve una maggiore capacità di valu-tare e valorizzare le persone. È quanto emerge da un’indagine realizzata da Dymo, società at-tiva nel campo delle soluzioni innovative per l’etichettatura, dal titolo «Il capo? Questio-ne di etichetta», condotta tra aprile e maggio 2010 tra le sei mila assistenti di direzio-ne appartenenti a Secretary.it. Dall’indagine web emerge che le assistenti di direzio-ne italiane, di cui la maggior parte ha un’età compresa tra i 41 e i 50 anni e più, per il 90% ha un capo uomo e sono felici di averlo. Infatti, solo il 13,5% vorrebbe avere un capo donna. Il capo è amato da oltre il 56% delle assistenti, mentre il 43% circa dichiara di temerlo. Ciò nonostante, oltre il 76% delle assistenti promuove il capo a pieni voti, di cui il 26% con 7, il 26,5% con 8 e addirittura il 16,3% con 9. Addirittura l’8% attribuisce il voto massimo al suo capo: 10. Il capo italiano, in generale, risulta per il 57% delle intervistate, molto deter-minato e orientato al risultato, quindi una figura manage-riale forte e importante in azienda.

Maurizio de Tilla

Vincenzo Moretta

IN EDICOLA

www.italiaoggi.it

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 22: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

28 Martedì 18 Maggio 2010 SPECIALE ASSOTURISMO

Il comparto cresce, nonostante la crisi. Salvaguarda lavoro e tradizioni

Il turismo è sottovalutatoNonostante sia il volano di tante economie

DI CLAUDIO ALBONETTI*

Che il momento econo-mico sia difficile è sotto gli occhi di tutti. Che la situazione sia precipi-

tata, causa un mercato droga-to e governi centrali che hanno inciso troppo poco per riportare il sistema sotto controllo, appare essere nelle cose. Che il periodo che stiamo vivendo sia molto più di una crisi, ma un vero e proprio cambiamento epocale, lo soste-niamo da tempo. Del resto basta un dato; quando le industrie più importanti delocalizzano, sui territori abbandonati si aprono pesanti crisi occupazionali ed economiche. Paradossalmente poi, l’equazione vagheggiata per anni, «più mercato meno stato», ha posto in essere una situazione per cui chi lavora nel pubblico è relativamente tranquillo e sicu-ro del proprio reddito, chi invece si è trovato alle dipendenze del «Dio Mercato» è sprofondato nell’inferno della disoccupazione e nell’incertezza della cassa inte-grazione.

In tale drammatica situazione vorrei evidenziare due questioni, una obiettivamente odiosa tale da indurre nei cittadini rabbia e sdegno; l’altra invece foriera di buone prospettive economiche in grado di dare al sistema una valida mano per la ripresa e per l’occupazione.

In quanto alla prima questione, la sgradevole situazione appare certifi cata da un fatto: lo stato ha senza meno bisogno di ingenti ri-sorse per aiutare le imprese che muoiono e le famiglie alle corde e, come in ogni famiglia che si rispetti, quando le risorse scar-seggiano si fanno economie. Ci si aspetta dunque che anche la poli-tica prenda in esame l’eventuali-tà di economizzare nella gestione della cosa pubblica. Sarebbe sem-plice, eppure l’eventualità non la si prende nemmeno in considera-zione. Quanto si recupererebbe ad esempio limitando il numero dei parlamentari, abolendo la mag-gior parte delle auto blu, cancel-lando gli enti inutili, ritornando al progetto originario che vedeva le regioni sostituire le province. Se lo abbiamo fatto con gli ospe-dali, non possiamo razionalizzare anche i municipi?

Gli esuberi di personale po-trebbero essere impiegati per compiti amministrativi liberando migliaia di agenti, oggi dietro le scrivanie, che potrebbero essere impiegati per un contrasto alla grande criminalità organizza-ta che sembra abbia sottratto all’economia sana una cifra pari a circa 10 punti di pil.

E ancora, si può pensare in questo paese a una seria lotta all’evasione fiscale che si basi non più sull’innalzamento delle aliquote ai soliti noti, ma sulla caccia alle circa 470 mila impre-se abusive, alle 376 mila società di capitali che dichiarano reddito zero o negativo? Alleggerire e ri-organizzare l’apparato pubblico

signifi cherebbe liberare risorse ingenti oltre che impostare una convivenza sociale più equa e dignitosa.

Passiamo al secondo argomen-to, ossia al turismo, importante perché valore vero della nostra

economia. Eppure, questo set-tore è stato storicamente il più trascurato. Prima l’abolizione del ministero, poi l’imposizione di un’Iva di gran lunga più alta rispetto ai nostri competitor stranieri e quando una buona legge, la 135/2001, sembrava riportare un po’ di organizza-zione nel settore, ecco che una modifi ca costituzionale ne limi-ta gli effetti e reintroduce caos e competizione sulle competenze tra stato e regioni. Finalmente si riesce a ripristinare il ministero, ma non lo si dota di portafoglio rendendo così difficile, per lo stesso, partecipare anche a pro-getti congiunti con le regioni che un portafoglio invece lo hanno. In questa fase ci asteniamo nel dare un giudizio sull’Enit an-che se l’attuale situazione non ci piace affatto. L’auspicio è che quanto prima cessi il commissa-riamento, si riprenda a concer-tare con il mondo delle imprese, sperando che, nel frattempo, non venga compromessa l’operativi-tà delle 25 sedi estere.

L’economia indotta dal turismo è fondamentale per il nostro pa-ese, dal momento che non esiste

angolo dello stesso che non pos-sa definirsi ad alta vocazione turistica. Con i valori turistici italiani, la salvaguardia dell’am-biente, oltre alla valorizzazione di una qualifi cata rete di pmi ben distribuita sul territorio che as-sicuri l’ospitalità in ogni angolo dello stesso, è fondamentale e da salvaguardare. A fronte di un economia manifatturiera che fra-na, l’economia turistica è in forte espansione. In questa situazione non crediamo eretico chiedere alla politica di puntare su progetti di riconversione con ampi margini di riuscita, idonei a sviluppare una economia turistica foriera di aumento dell’occupazione e di ap-porto di ricchezza diffusa su tutto il territorio.

La nostra è un’analisi molto semplice con soluzioni troppo evi-denti per non essere individuata anche da politici esperti. Una politica non più di servizio, ma diventata mestiere per un’intera vita lavorativa da tramandare come attività da padre in fi glio, non può, non sa, o forse non vuo-le vedere cose e soluzioni così semplici.

* presidente Assoturismo

La 14ª edizione della Borsa del turismo delle 100 Città d’arte d’Italia verrà inaugurata il 28 maggio a Ravenna e presente-rà, in tre giorni, oltre cento siti che proporranno storia, arte, cultura, tradizioni e sapori locali. Promossa da Confe-sercenti, realizzata in colla-borazione con Enit-Agenzia nazionale del turismo, Apt re-gionale dell’Emilia-Romagna, comune, provincia e camera di commercio di Ravenna, la 14ª edizione della Borsa ha come main sponsor UniCredit Ban-ca. Madrina d’eccezione della Borsa 2010 sarà Cristina Mazzavillani Muti, presidente di Ravenna festival, cui sarà affidato il taglio del nastro della manifestazione.Il workshop internazionale, uno dei più accreditati del settore e l’unico rivolto alle piccole città d’arte, avrà luo-go sabato 29 maggio presso il Palazzo Congressi. L’offerta turistica si incontrerà con la domanda internazionale gra-zie a un sistema informatico altamente specializzato.

A RAVENNA

Le cittàd’arte

in vetrina

SETTORE TIENE

Camping:il settoresi difende

DI MAURO MAGGI

Si è svolta la scorsa setti-mana a Roma l’assemblea elettiva Assocamping Confe-sercenti con la conferma di Pasquale Motta a presidente nazionale.

«Il turismo nei campeggi e villaggi in questa fase di dura crisi ha tenuto meglio di altri settori», ha detto Motta, «e può essere, anche per la pros-sima estate, un forte antidoto alla crisi. Ma è un settore che va sostenuto, a partire dalla riduzione dell’Iva sui servizi turistici».

Il turismo nei campeggi e nei villaggi è un fenomeno da non sottovalutare: quasi 2.600 strutture con un milione e 360 mila posti letto. Il 46% di camping e villaggi è dislo-cato al Nord, il 33,5% al Sud e nelle isole. Un campeggio su tre è situato nelle località marine. In media, si contano negli ultimi anni 65 milioni di presenze con una permanen-za media di poco più di una settimana. Rilevante anche il fatturato che ammonta a 2,8 miliardi di euro concentrato in 4-5mesi di attività. Ed è un settore che dà lavoro a circa 50 mila addetti.

* coordinatore nazionale Assocamping Confesercenti

RIMINI WELLNESS

Una disciplinaper i centribenessereSi è tenuta il 14 maggio scor-so, nell’ambito di Rimini-Wellness, la tavola rotonda, moderata da Giorgio Costa del Sole 24 Ore Centronord, per la presentazione della proposta di legge Aiceb di di-sciplina dei centri benessere. All’iniziativa sono intervenu-ti, l’onorevole Alberto Fluvi, Gian Marco Rossi, presidente Aiceb-Associazione nazionale centri benessere, Maurizio Banchetti, componente della giunta nazionale Asshotel, Tiziano Tanzi, coordinatore dell’Unione di prodotto Terme, salute e benessere dell’Emilia Romagna e Stefano Bolletti-nari, direttore Confesercenti Emilia Romagna. «La proposta di legge sotto-scritta da 48 parlamentari di diversi schieramenti politici e depositata alla camera», sostiene Rossi, «nasce dalla necessità di colmare un vuoto normativo e di regolamenta-re un settore dinamico e in forte crescita, defi nendo stan-dard qualitativi, strutturali, professionali e organizzativi collegati alle diverse attività svolte in queste strutture, per una migliore tutela e si-curezza per il consumatore e un’ulteriore qualifi cazione del settore».

Il presidente di Assoviaggi, Amalio Guerra, riconfer-mato alla guida dell’as-sociazione, ha richiamato

l’attenzione del governo, affi n-ché si faccia carico di rappre-sentare le istanze del comparto della produzione e dell’intermedia-zione turistica (tour operator e agenzie di viaggio) presso gli organi-smi comunitari.

«Il turismo può essere un grande volano di crescita economica e socia-le, ma c’è bisogno di maggiore atten-zione alle sue po-tenzialità e quindi di una effi cace po-litica di interventi fi scali, creditizi e di incentivi. Anche l’ultima cri-si, che ha colpito il nostro set-tore, conseguente a un evento eccezionale come l’eruzione del vulcano islandese, ha dimostra-to la delicatezza dei meccanismi che muovono i fl ussi turistici e soprattutto quanti danni econo-mici possono generarsi su tutti gli attori della fi liera turistica se un componente essenziale come i trasporti smette di fun-zionare».

«In questo senso», ha con-

tinuato Guerra, «è decisivo intervenire per modernizzare le infrastrutture anche del no-stro paese: se le reti (trasporti, energia, internet, acqua) fun-zionano e divengono sempre più moderne, si darà maggiore

impulso all’offerta turistica, valorizzando al meglio il nostro patrimonio culturale e le nostre tradizioni enogastronomiche. In questo senso anche le agenzie di viaggio vanno considerate sem-pre di più dei preziosi ponti cul-turali per favorire la conoscenza delle immense opportunità che il nostro paese offre ai turisti. Sempre che nell’agenda politica del governo e delle regioni il tu-rismo abbia pari dignità con le altre vocazioni economiche».

Le richieste di Assoviaggi al governo

Più attenzionea t.o. e adv

Claudio Albonetti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 23: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

29Martedì 18 Maggio 2010MCONSULENTI DEL LAVORO

È in programma il 20 e il 21 maggio l’attesa assemblea dei consigli provinciali degli ordini

Consulenti del lavoro a confrontoDue giorni a Roma per parlare del futuro della professione

La riforma delle professioni con una particolare atten-zione a quella di consulente del lavoro sarà al centro del

dibattito dell’Assemblea dei Con-sigli provinciali degli Ordini dei consulenti del lavoro, organizzata per il prossimo 20 e 21 maggio a Roma. Si ripartirà dall’incontro con il ministro Alfano durante il quale «è stato individuato un per-corso ravvicinato», ha dichiarato la presidente Marina Calderone, «nell’ambito del quale gli ordini professionali saranno comunque coinvolti e cercheremo di portare a compimento un progetto uni-tario di grande respiro che potrà servire veramente a dare grande potenzialità, come ha anche sot-tolineato lo stesso ministro».

L’altra parte dell’assemblea, si svilupperà interamente all’inter-no della categoria e coinvolgerà la gestione delle due fondazioni del Consiglio nazionale che presen-teranno le iniziative in corso di realizzazione e i programmi per

il futuro. La fondazione per il Lavoro,

l’unica Agenzia per il Lavoro at-tiva sul mercato della Ricerca & Selezione e dell’Intermediazione con un network di oltre 1.300 pro-fessionisti preparati e specializ-zati, presenti in tutte le province d’Italia in grado di garantire un rapido ed efficace incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro, ad esempio ha avviato, a seguito dell’abilitazione al rilascio dei ti-rocini formativi ottenuta lo scorso gennaio, una procedura telemati-ca per la gestione degli stessi. Vie-ne fornita ai consulenti delegati la possibilità di attivare diretta-mente i rapporti di tirocinio con i giovani, sollevando le aziende dalla ricerca dell’ente proponente adesso costituito dalla Fondazio-ne stessa. Si tratta di una nuova nicchia di attività per i consulenti del lavoro; in precedenza infatti le aziende dovevano rivolgersi ai Centro per l’impiego; ora pos-sono rivolgersi direttamente on

line alla Fondazione Lavoro per lo sviluppo delle attività necessarie per l’attivazione dei tirocini for-mativi.

La Fondazione Studi, la cui at-tività è diversifi cata su più fronti, al momento sta concentrando le proprie forze per la rea-lizzazione del Festival del Lavoro di Treia a fi ne giugno. Si trat-ta di un evento che introduce un nuovo modo di parlare di lavoro, non esclusi-vamente dedicato agli addetti ai la-vori, anzi aperto a tutti i potenziali inte-ressati, con una particolare attenzione al modo accade -mico che c o s t i -t u i s c e l’anello di

congiunzione fra gli studenti e il mondo del lavoro.

Un cenno alla neonata Alta Scuola di Formazione non potrà mancare, visto che il primo corso è a metà del cammino.

Verranno anche presentati i nuovi servizi del portale di cate-

goria inseriti nell’area dedi-cata ai consigli provinciali.

Verrà presentata inoltre una importante indagine conoscitiva sui rapporti con le associazioni di categoria. I lavori ini-zieranno alle ore 10,30 del 20 maggio per con-

cludersi alle ore 13,30 del 21, presso il Centro Con-gressi Roma Eventi – piazza di S p a g n a – via Ali-bert 5/a.

Per due

giorni dunque i dirigenti provin-ciali, ne sono attesi oltre 400 in rappresentanza dei 106 consigli, si confronteranno con la dirigenza nazionale e tra di loro sul futuro della categoria. Un momento di dibattito interno che almeno due volte l’anno coinvolge tutti i di-rigenti di categoria e che crea i presupposti per la condivisione del progetto da realizzare.

© Riproduzione riservata

Treia, 24-26 giugno 2010. Queste le coordinate della nuova espe-rienza della categoria: Il Festival del Lavoro. Attribuire al termine

«lavoro» un significato: questo la mission dell’evento. Dibattiti, tavole rotonde, lezio-ni di diritto del lavoro, interviste ad espo-nenti politici si susseguiranno senza sosta nell’incantevole cornice della cittadina me-dievale di Treia in provincia di Macerata. Senza dimenticare il lato culturale della manifestazione: saranno infatti previste presentazioni di libri, letture di poesie. E poi la sfilata storica in costume e la disfida del bracciale, il tutto sotto i riflettori della Rai. Per tre giorni il giuslavorismo italiano pulserà nel cuore delle Marche, avendo il contorno di una partecipazione ecceziona-le per numeri e qualità. Una volta di più, i consulenti del lavoro diventano protago-nisti di un presente sempre più proiettato verso il futuro.

DI COSA SI PARLERÁ

* Le strategie per l’occupazione* La comunicazione, un profi lo essenzia-

le per crescere nel mondo del lavoro* Presentazioni studi e ricerche «l’acces-

so al lavoro delle donne»* Il percorso formativo per diventare ed

essere consulente del lavoro* Deontologia al servizio della legalità* Presentazione del testo «L’investimen-

to organizzativo del professionista»* Come alternare le esigenze familiari

con quelle produttive* Le strategie di riorganizzazione ed

esternalizzazioni delle imprese* Come presentarsi al mondo del lavo-

ro* Qual è il ruolo della comunicazione in

uno studio professionale?*Presentazione del testo «Leggi di La-

voro»* Il lavoro irregolare, come combatter-

lo?* La crisi economica della Grecia e il

rischio-contagio: quali preoccupazioni per il futuro dell’Europa?

* Empatia e autoeffi cacia nel colloquio di lavoro

* Le opportunità del lavoro, in quale settori collocarsi

* I processi di gestione e controllo come strumento di miglioramento e crescita

* Il licenziamento e le clausole cer-tifi cate

* Le capacità di fare impresa, re-quisito essenziale per lo sviluppo dell’economia e dell’occupazione

* I tirocini formativi: modalità operative e proposte di modifi ca le-gislativa

* L’alternanza scuola-lavoro, l’espe-rienza professionale e la formazione, come si conciliano?

* Presentazione del testo «Saper fare il modello artigiano e le radici dello stile italiano»

* La globalizzazione: il diritto del lavoro come bene da tutelare

* Qual è il ruolo della comunicazio-ne in uno studio professionale?

* Il tentativo di conciliazione e l’arbitrato

* Presentazione del testo «Comu-nicare le professioni»

* Verso la riforma degli ammortizzatori sociali

* Interazioni collocamento pubblico e privato

* Presentazione del testo «Ragionevo-lezza è un termine negoziale»

* L’accesso ispettivo, il potere di diffi da e verbalizzazione unica

* Presentazione del testo «Paghe e con-tributi»

* Il contratto a tempo determinato e le altre novità sull’apprendistato

* Riforme del lavoro e nuovi diritti dei lavoratori

* I giovani protagonisti dello sviluppo dell’occupazione

PREMIO GIOVANI Il Consiglio nazionale dei consulenti

del lavoro, al fi ne di promuovere la cul-tura di intervento e di consulenza pro-attiva alle pubbliche amministrazioni presso i suoi giovani iscritti, istituisce il Premio «Le riforme del lavoro: i gio-vani protagonisti del cambiamento».

Le tematiche scelte contenute nel bando potranno essere affrontate attraverso l’ela-borazione di un tema o un articolo, anche integrati da uno strumento multimediale (profi lo su social network, interviste audio o video, report fotografi co ecc.) e dovranno pervenire al Consiglio nazionale entro il termine perentorio del 31 maggio 2010.Per i vincitori un premio da 2.500 a 1.000 euro e l’opportunità di partecipazione gra-tuita ad un corso di specializzazione o di tecniche di giornalismo organizzati dalla Fondazione Studi.

COME PARTECIPARE

La partecipazione al Festival del Lavoro è gratuita, ma è obbligatoria la registra-

zione preventiva.Per regolare l’accesso alle sale che

ospiteranno gli eventi è infatti indispen-sabile registrare la propria presenza sul sito www.consulentidellavoro.it entrando nella Sezione Speciale dedicata al Festival del Lavoro.

L’alto affl usso di preadesioni ha infatti indotto l’organizzazione a regola-mentare l’accesso al borgo.

A tal fi ne per completare la re-gistrazione della propria presen-za sarà richiesto un contributo di euro 25, da versare on line, che darà diritto al pranzo di venerdì 25 giugno.

Regolarizzata la registrazione si potrà accedere a tutti gli eventi or-ganizzati nell’ambito del Festival, compresi quelli validi ai fi ni della formazione continua, che saranno segnalati nel programma defi niti-vo.

Presso l’info point sarà possibile ritirare sia il badge valido per l’ac-cesso alle sale che il coupon per il pranzo.

La rilevazione della presenza ai fi ni del riconoscimento dei crediti formativi avverrà tramite il Dui.

Per Prenotazioni alberghiere rivol-gersi all’agenzia - C.M. Viaggi, piazza Nazario Sauro 41 - 62100 Macerata - tel.0733/234567 - email [email protected] - responsabile: Alessandro Cru-cianelli.

CONSIGLI PRATICI

Treia è un intatto borgo medievale il cui centro storico sarà chiuso al traffi co veicolare per l’intero periodo della manife-stazione. All’esterno delle mura saranno a disposizione parcheggi. Il Comune di Tre-ia metterà comunque a disposizione altri parcheggi, un po’ più distanti dal borgo, ma serviti da un servizio continuo di na-vette. Info: www.consulentidellavoro.it

DAL 24 AL 26 GIUGNO

A Treia un simposio di giuslavoristi

Marina Calderone

Pagina a cura

DELL’UFFICIO STAMPADEL CONSIGLIO NAZIONALE

DELL’ORDINEDEI CONSULENTI DEL LAVORO

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 24: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

30 Martedì 18 Maggio 2010 GRUPPO ASSOCIAZIONI CNAI

Aumentano gli accordi di lavoro in via di definizione e si prospettano nuove adesioni

Nuovi contratti Cnai-Cisal in vistaA commercio, servizi e turismo, si aggiungono scuola e sport

Maggio si preannuncia carico di novità per la fi tta rete di incon-tri che le delegazio-

ni del Cnai e della Cisal e delle numerose associazioni aderenti hanno in calendario per defi nire i nuovi contratti collettivi che andranno a regolare l’attività dei dipendenti delle aziende di formazione, dei revisori legali e, più in generale, degli stu-di professionali ordinistici. Di pari passo si stanno gettando le basi per l’adesione al Cnai e/o alla contrattazione Cnai Cisal di importanti federazioni che operano nel settore delle scuo-le private, in quello dei centri di elaborazione dei dati, del fi tness e dello sport. Sono, in-fi ne, in via di perfezionamento i contratti collettivi dei settore alberghiero e turistico con più di 14 dipendenti, ivi compresi quelli delle società cooperative. Al presidente del Cnai, Orazio Di Renzo, chiediamo un giudizio sugli accorpamenti che stanno riguardando altre associazioni che, di fronte alla gravissima crisi del paese e dei mercati, sembrano avere trovato una unità di intenti e di obiettivi che fino a oggi sembrava im-possibile, viste le differenze ideologiche e di metodo che nel recente passato ne hanno carat-terizzato l’azione. «Io non voglio entrare nel merito delle scelte di altre associazioni consorelle, né della strategia che le ha in-dotte a ricercare una intesa che andrà verifi cata alla prova dei fatti», risponde il presidente, «è probabile però che questa scelta sia stata condizionata, piuttosto che da una reale condivisione di programmi e di obiettivi, dal forte scollamento tra base e vertici di cui le cronache han-no dato conto riferendo anche di forti tensioni e di fuoriuscite che mettono a dura prova la reale capacità di dare risposte concrete agli interessi dei pic-coli imprenditori».

Domanda. Il Cnai come sta

vivendo questo momento di crisi della pmi?

Risposta. In modo del tutto diverso perché la nostra associazio-ne ha da sempre perseguito l’inte-resse delle picco-le imprese e del mondo delle pro-fessioni cercando di evidenziarne le peculiarità nei fatti e non attra-verso dichiarazio-ni di principio.

D. A che si rife-risce quando parla di fatti?

R. Certamente alla contrat-tazione collettiva che regola i rapporti di lavoro dei dipen-denti delle aziende e degli studi nostri associati. Detta contrat-tazione, infatti, riconosce come presupposto essenziale la neces-sità di salvaguardare il posto di lavoro attraverso istituti e mec-canismi contrattuali fl essibili che si basano soprattutto sulla valorizzazione della contratta-zione di secondo livello che ha il pregio di potersi adattare alle variabili dei mercati e ai profi tti dell’azienda.

D. In sintesi una contrattazio-ne di primo livello che fi ssa una paga base più bassa, a fronte di una contrattazione di secondo livello che esalta la professio-nalità e il merito ed è legata ai profi tti dell’impresa?

R. No. Non è così perché i contratti vanno fatti in due e la Cisal ha tenuto a garantire comunque i diritti dei lavora-tori a una giusta retribuzione, ma ha condiviso la linea di al-zare le tutele su istituti, quali quello del sostegno al reddito e dell’assistenza e della mutua-lità che, per loro natura, pesa-no di meno sui costi aziendali. Inoltre, in presenza dell’attuale gravissima crisi occupazionale, ha voluto scommettere insie-me a noi sulla contrattazione

di secondo livello al punto da renderla obbligatoria attraver-so l’erogazione di somme a tale titolo che, in assenza di intese aziendali ad hoc, devono essere comunque corrisposte al dipen-dente. In sostanza un chiaro in-vito alle piccole imprese e agli studi professionali a valorizzare la busta paga premiando la pro-fessionalità e l’impegno.

D. In questo contesto che ruo-lo rivestono gli enti bilaterali?

R. Certamente un ruolo im-portantissimo, destinato a cre-scere sempre più in futuro. La contrattazione collettiva Cnai Cisal prevede gli enti bilaterali delle organizzazioni autonome, sia nazionali (Enboa), sia regio-nali (Erboa), sia il Fondo inter-professionale (Formoa) che gli Enti di mutualità (Enmoa), an-che nel settore edilizio (Cenoa). Attraverso questi enti transita-no la formazione professionale, la formazione in tema di sicu-rezza, la formazione continua, l’apprendistato professionaliz-zante, la certifi cazione dei con-tratti di lavoro, le conciliazioni e gli arbitrati, l’osservatorio del mercato del lavoro, le pari opportunità. Insomma un coa-cervo di istituti e di iniziative in favore dei lavoratori e degli stessi datori di lavoro che il Cnai intende proporre inizian-do dal convegno che lo vedrà

impegnato a Brescia giovedì 27 maggio sul tema della formazio-ne dei formatori della sicurezza del lavoro. Un momento delica-to per la vita delle imprese e dei lavoratori sul quale il Cnai e la Cisal intendono apportare un utile contributo di crescita avvalendosi dell’esperienza e della competenza dell’associa-zione dei formatori sulla sicu-rezza (Aifos) che aderisce alla nostra Confederazione e che ha promosso l’interessante conve-gno che si svolgerà nella Fiera Exposicuramente.

D. Sappiamo che a bre-ve regolerete anche i settori dell’edilizia, dell’agricoltura e dell’artigianato. La vostra è una contrattazione di nicchia o a tutto campo?

R. Se per nicchia vogliamo intendere che i nostri contratti si calano nelle realtà delle pic-cole imprese dei diversi settori o delle diverse professioni per meglio adattarsi alle specifi-che esigenze dello spaccato che esse rappresentano, allora i

nostri contratti sono contratti di nicchia. Ma, in realtà, essi coprendo tutti i settori della produzione della pmi e delle professioni, regolamentano tut-te le tipologie di lavoro con delle specifi cità che, tengo ad eviden-ziare, sono da sempre il nostro fiore all’occhiello e di cui un esempio recente è l’attenzione che nel contratto del turismo e degli alberghi è stato posto alla regolamentazione del lavoro dei cittadini extracomunitari, alla loro formazione e alla loro in-tegrazione.

D. Sarebbe interessante esa-minare questi istituti contrat-tuali e la fi losofi a che ne è alla base.

R. Lo faremo certamente, pubblicando i punti innovativi di questo tipo di contrattazio-ne che è stata messa a punto attraverso la partecipazione e il contributo delle comunità dei cittadini stranieri direttamente interessati».

© Riproduzione riservata

Orazio Di Renzo

Pagina a cura di Cnai - Coordinamento nazionale associazioni imprenditori

Sede Nazionale Viale Abruzzo 225 - 66013 - CHIETITel. 0871.540093 - Fax 0871.571538

Web: www.cnai.it E-mail: [email protected]

Workshop AifosBRESCIA, 27 MAGGIO 2010 ORE 9,30-11

Importante Workshop organizzato dall’Aifos(Associazione formatori sicurezza sul lavoro)«La proposta innovativa dell’Ente Bilaterale

delle organizzazioni autonome Cnai Cisalper la formazione dei rappresentanti dei lavoratori RLS»

Parteciperanno

Orazio Di Renzo - Presidente CnaiGianluca Cherubino - Coordinatore Aifos Regione Veneto

Fulvio De Gregorio - Segretario Confederale CisalFrancesco Naviglio - Segretario generale Aifos

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 25: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

31Martedì 18 Maggio 2010

GARE / AGGIUDICAZIONE APPALTI / BILANCI ENTI PUBBLICI

AZIENDA OSPEDALIERA OSPEDALI RIUNITI DI BERGAMO

AVVISO PER ESTRATTO BANDO DI GARA

Si informa che questa Amministrazione ha indetto, ai sensi degli artt.li 55 e 70 - comma 11 lettera a) - del D.Lgs.vo n.163/06, procedura concorsuale “ristretta accelerata” (licitazione privata), per la fornitura di apparecchiature sanitarie, suddivise in n. 10 lotti, da installare presso il Nuovo Ospedale di Bergamo. Aggiudicazione del singolo lotto a favore dell’offerta economica più vantaggiosa.

Importo di spesa complessivo presunto Euro 5.074.166,67 - IVA 20% esclusa così suddivisa: Lotto numero Descrizione Quantità Importo massimo (IVA esclusa) 1 Centrifughe e citocentrifughe 53 €. 293.750,00 2 Microscopia e sistemi di acquisizione immagini 22 €. 473.333,00 3 Elettrobisturi 27 €. 291.667,00 4 Ecotomografi 3 €. 266.667,00 5 Sistemi di videoendoscopia 2 €. 321.667,00 6 Seminatore 1 €. 245.833,00 7 Pompe a siringa 397 €. 827.083,00 8 Letti degenza adulti 517 €. 1.666.666,67 9 Letti degenza pediatrici 87 €. 362.500,00 10 Diagnostica digitale diretta per Pronto Soccorso 1 €. 325.000,00

Il bando integrale ed il fac-simile della domanda di partecipazione sono disponibili sul sito Web di questa Azienda Ospedaliera (http://www.ospedaliriuniti.bergamo.it) oppure possono essere richiesti a mezzo lettera o fax alla USC APPROVVIGIONAMENTI - Tel. 035/269.580 - Fax 035/266.920.

Il Capitolato Speciale con la restante documentazione sarà inviato alle ditte ammesse in occasione dell’invito a partecipare a gara.

Termine perentorio per presentazione domande di partecipazione: ore 12.00 del giorno 04.06.2010, pena il non accoglimento delle stesse.

Il Bando integrale di gara è stato inviato all’Ufficio pubblicazioni GUUE in data 13.05.2010 e verrà pure pubblicato su G.U. Repubblica Italiana, Gazzetta “Aste e Appalti Pubblici”, nonché sul sito Web di questa Azienda Ospedaliera (http://www.ospedaliriuniti.bergamo.it).

Bergamo, 13.05.2010

IL DIRETTORE GENERALEDr. Carlo Bonometti

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTOAgenzia per i Servizi – Ufficio Gestione gare

ESTRATTO DI BANDO DI GARASi rende noto che l’Agenzia per i servizi ha

indetto procedura aperta, ai sensi del D.Lgs. 163/2006, del D.P.R. 554/99 e del D.P.R. 25/01/2000, n. 34 per l’appalto dei “LAVORI DI ADEGUAMENTO DELLA S.P. 233 DI ROVEDA NEL TRATTO ROVEDA – KAMAUZ (TN) - IIº LOTTO”, per l’importo complessivo di € 10.746.492,63.-. L’aggiudicazione avverrà con il criterio del prezzo più basso determinato mediante offerta a prezzi unitari di cui all’art. 82 comma 2 lett. a) del medesimo D.Lgs. 163/2006. Le imprese interessate possono presentare offerta all’Agenzia per i servizi – Ufficio Gestione Gare, Via Dogana, 8 – 38122 Trento.Bando, disciplinare di gara, modelli per rendere le dichiarazioni, la “Lista delle categorie di lavoro e forniture” potranno essere ritirati all’indirizzo di cui sopra. Bando, disciplinare di gara, modelli per rendere le dichiarazioni per la partecipazione, le “schede di valutazione offerte anomale” (contenenti anche le “disposizioni generali in materia di verifica delle offerte anormalmente basse”) possono essere scaricati dal sito www.appalti.provincia.tn.it.Gli elaborati progettuali sono in visione presso l’Agenzia per i servizi – Ufficio Gestione gare e possono essere ordinati in copia su supporto informatico (cd rom) presso il predetto Ufficio gestione gare.Il termine di presentazione delle offerte è fissato alle ore 12.00 del 28 giugno 2010. La prima seduta di gara è fissata per il giorno 30 giugno 2010 – ore 9.00.

IL SOSTITUTO DIRIGENTE DELL’AGENZIA - dott. Leonardo Caronna –

COMUNE DI CORTONA (AR)AVVISO DI ASTA PUBBLICA PER LA VENDITA DI COMPLESSO IMMOBILIARE DI PROPRIETÀ CO-MUNALE SITO IN CORTONA loc.tà SALCOTTO.DATA DELL’ASTA: 10 GIUGNO 2010 ore 11. COMPLESSO IMMOBILARE denominato “ Ex Istituto Professionale per l’Agricoltura” comprendente un FABBRICATO A ( corpo principale) su tre piani , per una superfi cie lorda di mq. 640 ed altri n. 8 fabbricati (pertinenze esterne) per complessivi mq. 1.495,30 lordi oltre a terreno di pertinenza per una super-fi cie catastale di circa mq. 15.000,00.Presso Uffi cio contratti sono in visione foto e planimetrie. Riferimenti Urbanistici: piano di recupero n. 87/99 valido fi no al 2/12/2012, nel vigente P.d.R. è individuata dall’adottato R.U. , parte in zona “A” e parte in zona agricola “E”; al riguardo valgono le norme transitorie di cui all’art. 7 delle N.T.A. del R.U. adottato. At-tualmente l’immobile è libero. PREZZO A BASE D’ASTA: € 2.480.000,00.Il rialzo minimo di ogni offerta è fi ssato in € . 40.000,00. Per la vendita si procederà mediante asta pubblica con il metodo della candela vergine, ai sensi dell’art. 73, lettera “a” del Regolamento per l’Amministrazione generale del patrimonio e per la contabilità generale dello Stato, approvato con Regio Decreto 23 Maggio 1924, n. 827 e con la procedura di cui all’art. 74 del Regolamento stesso.L’asta sarà dichiarata deserta nel caso che non vengano presentate almeno due offerte da parte dei soggetti diversi.MODA-LITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE OFFERTE. L’asta , ad unico e defi nitivo incanto, rimarrà aperta per un’ora da quella come sopra fi ssata, durante la quale coloro che intendono partecipare dovranno depositare nelle mani del Presidente la documentazione come indicata nel bando pubblicato nel sito del Comune di Cortona: www.comunedi-cortona.it. 2-ASSEGNO CIRCOLARE, A GARANZIA DELL’OFFERTA, intestato a “ COMUNE DI CORTONA” del se-guente importo: € 40.000,00. CONDIZIONI GENERALI D’ASTA: L’aggiudicatario dovrà provvedere al pagamento del saldo e delle spese di rogito relative, al momento della stipula dell’atto di compravendita che dovrà essere stipulato entro e non oltre il 15 NOVEMBRE 2010. Per tutte le altre condizioni di gara si rinvia al sito uffi ciale. Cortona 10.5.2010

IL DIRIGENTE Dott. Gnerucci Afredo

REPUBBLICA ITALIANAPROVINCIA DI TORINO

ESTRATTO AVVISO DI N. 1 PROCEDURA APERTA

Servizio di gestione degli impianti tec-nologici e di sicurezza a servizio della galleria di Pino Torinese sulla S.P. n. 10 “ P a d a n a I n f e r i o r e ” . ( C . I . G . 047522366B)Impor to a base d i gara: euro 1.184.640,91Termine presentazione offerte: ore 14.30 del 15/06/2010Il bando integrale, contenente le moda-lità di effettuazione della gara, potrà essere ritirato presso l’Uffi cio Relazioni con il Pubblico, V.M. Vittoria 12 - 10123 Torino - (tel. n. 011-8612644/2611), dal lunedì al venerdì dalle h. 9,00 alle h. 18,00 oppure potrà essere richiesto al Servizio Contratti mediante lettera o fax (011/8612163). Non si effettua servizio trasmissione fax. Bando integrale disponibile sul sito Internet all’indirizzo:http://www.provincia.torino.it/servizi/appalti/Torino, lì 05/05/2010

IL DIRIGENTE SERVIZIO CONTRATTI

(Dott. ssa Domenica VIVENZA)

COMUNE DI SESTO FIORENTINO (FI)

AVVISO DI GARA - C.I.G. 0470555A42Il Comune di Sesto Fiorentino indice procedura aperta per l’affidamento del servizio di gestione del nido d’infanzia “Querceto” – Via Venezia, 31 per la durata di anni tre più eventuale rinnovo per ulteriori tre anni – Im-porto dell’appalto: € 1.470.000,00 oltre IVA di cui € 4.000,00 per oneri per la sicurezza non soggetti a rib-asso. Tipo di Appalto: Servizi di cui all’All. IIB del D.Lgs. n. 163/06 riservato alle Cooperative Sociali o Consorzi di Cooperative Sociali iscritte nella sezione A o C dell’Albo istituito dalla Regione Toscana con L.R.T. 87/97 o di altro albo regionale. Criterio di aggiudicazione: of-ferta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83 del D.Lgs. n.163/06; Garanzie: cauzione provvisoria ex art. 75 D.Lgs. n. 163/06 pari ad € 29.750,00; Termine ricezione offerte: ore 13,30 del 10/06/2010. Prima sedu-ta di gara: ore 9.30 del 11/06/10; Data spedizione GUUE: 30/04/10; disciplinare di gara, modulistica e capitolato sono disponibili sul sito web www.comune.sesto-fi oren-tino.fi .it – profi lo del committente.

F.to Il Dirigente del Servizio Gare Dott.ssa Maria Cecilia Tosi

Ai sensi dell’art. 6 della Legge 25 febbraio 1987 n. 67, si pubblicano i seguenti dati relativi al bilancio preventivo 2010 e al conto consuntivo 2009 (1)

1 - le notizie relative alle entrate e alle spese sono le seguenti:

(valori espressi in euro)

2 – la classificazione delle spese correnti e in conto capitale, desunte dal consuntivo 2009, è la seguente: (valori espressi in euro)

COMUNE DI PIACENZA

ENTRATE SPESE

- Avanzo di amministrazione -   Disavanzo di amministrazione

- Tributarie 36.841.500,00 36.722.065,68 -   Correnti 85.344.745,00 84.434.859,90

- Contributi e trasferimenti 27.544.950,00 28.589.592,38

(di cui dallo Stato) 23.477.200,00 24.277.007,24 -  Rimborso quote capitale 4.542.000,00 4.721.881,96

(di cui dalle Regioni) 3.213.650,00 3.351.450,64 per mutui in ammortamento

- Extratributarie 25.500.295,00 25.840.699,51

(di cui per proventi servizi pubblici) 14.773.600,00 14.616.580,21

Totale entrate di parte corrente 89.886.745,00 91.152.357,57 Totale spese di parte corrente 89.886.745,00 89.156.741,86

- Alienazione di beni e trasferimenti 12.404.100,00 6.430.748,50 - Spese di investimento 12.404.100,00 19.639.047,50

(di cui dallo Stato) 0,00 673.660,77

(di cui dalle Regioni) 5.727.500,00 947.297,24

- Assunzioni di prestiti 20.000.000,00 8.279.700,00

(di cui per anticipaz. di tesoreria.) 20.000.000,00 0,00

Totale entrate conto capitale 32.404.100,00 14.710.448,50 Totale spese conto capitale 12.404.100,00 19.639.047,50

- Rimborso anticipazione di tesoreria 20.000.000,00 0,00

- Entrate da servizi per conto terzi 21.632.500,00 12.335.812,91 - Spese per servizi per conto terzi 21.632.500,00 12.335.812,91

Totale 21.632.500,00 12.335.812,91 Totale 41.632.500,00 12.335.812,91

- Disavanzo di gestione - Avanzo di gestione

TOTALE GENERALE 143.923.345,00 118.198.618,98 TOTALE GENERALE 143.923.345,00 121.131.602,27

(1) I dati si riferiscono all’ultimo consuntivo approvato

DENOMINAZIONE DENOMINAZIONE

Previsioni di competenza da Bilancio 2010

Previsioni di competenza da Bilancio 2010

Accertamenti da Conto Consuntivo 2009

Accertamenti da Conto Consuntivo 2009

3 – la risultanza finale a tutto il 31 dicembre 2009 desunta dal conto consuntivo

(valori espressi in euro)

- avanzo di amministrazione dal conto consuntivo dell’anno 2009 € 3.253.171,87

- ammontare dei debiti fuori bilancio comunque esistenti e risultanti dall’elencazione allegata

al conto consuntivo 2009 € 0,00

4 – Le principali entrate e spese per abitante desunte dal conto consuntivo 2009 sono le seguenti:

(valori espressi in euro)

Entrate correnti € 887,67 Spese correnti € 822,25

di cui: di cui:

- Tributarie € 357,61 - Personale € 260,47

- Contributi e trasferimenti € 278,41 - Acquisto di beni e servizi € 421,76

- Altre entrate correnti € 251,65 - Altre spese correnti € 140,02

IL SINDACO

(Roberto Reggi)

Amministrazione Giustizia Polizia Istruzione Cultura Turismo, Viabilità Gestione Sociale Sviluppo Servizi TOTALE Generale locale pubblica sport e trasporti Territorio economico produttivi e Tutela ambientale

- Personale 10.027.055,57 0,00 4.613.494,62 1.542.116,45 1.275.175,94 269.355,33 222.033,25 2.382.750,27 5.441.025,45 50.159,43 923.660,67 26.746.826,98

-Acquisto beni di consumo 244.822,95 1.764,00 210.049,68 52.075,67 156.213,14 7.976,54 12.035,72 23.622,59 122.044,12 919,45 1.160,00 832.683,86

-Prestazioni di servizi 7.917.498,21 659.891,72 1.800.959,13 7.155.575,64 2.806.437,77 979.655,36 3.856.053,17 4.400.397,90 12.613.140,86 279.159,82 7.927,76 42.476.697,34

-Utilizzo di beni di terzi 162.871,90 82.610,97 79.777,42 182.958,16 80.776,74 804,17 16.594,60 5.883,86 180.729,28 39.517,33 800,00 833.324,43

-Trasferimenti 242.067,10 0,00 0,00 931.099,42 1.017.624,88 547.451,71 353.446,98 302.479,06 5.441.139,56 53.000,00 243.261,47 9.131.570,18

-Interessi passivi 184.528,67 309,68 3.075,55 283.912,16 118.023,74 217.663,42 677.419,40 319.037,55 97.017,75 10.223,20 20.118,42 1.931.329,54

-Imposte e tasse 1.252.113,47 0,00 321.118,13 32.652,60 66.453,27 18.493,47 14.234,64 147.032,74 146.615,35 3.485,80 59.932,15 2.062.131,62

-Oneri straordinari 420.295,95 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 420.295,95

della gestione corrente

TOTALE SPESE CORRENTI 20.451.253,82 744.576,37 7.028.474,53 10.180.390,10 5.520.705,48 2.041.400,00 5.151.817,76 7.581.203,97 24.041.712,37 436.465,03 1.256.860,47 84.434.859,90

- Acquisizione 1.374.200,00 0,00 0,00 810.000,00 364.810,40 840.000,00 9.075.105,04 1.670.000,00 489.999,91 0,00 0,00 14.624.115,35

di beni immobili

- Acquisto beni specifici per 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

realizzazioni in economia

-Acquisizione di beni mobili 779.306,00 45.000,00 275.791,68 245.000,00 194.610,75 40.000,00 551.301,00 0,00 141.350,00 0,00 0,00 2.272.359,43

-Incarichi professionali 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00

esterni

-Trasferimenti di capitali 190.224,04 0,00 0,00 699.998,00 233.000,00 352.400,00 1.030.450,68 0,00 160.000,00 70.000,00 0,00 2.736.072,72

-Partecipazioni azionarie 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1.000,00 1.000,00

-Conferimenti di capitale 0,00 0,00 0,00 0,00 5.500,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 5.500,00

TOTALE SPESE 2.343.730,04 45.000,00 275.791,68 1.754.998,00 797.921,15 1.232.400,00 10.656.856,72 1.670.000,00 791.349,91 70.000,00 1.000,00 19.639.047,50IN CONTO CAPITALE

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 26: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

32 Martedì 18 Maggio 2010

GARE / AGGIUDICAZIONE APPALTI / BILANCI ENTI PUBBLICI

PROVINCIA DEL VERBANO CUSIO OSSOLAVII SETTORE - AMBIENTE E GEORISORSE

Avviso di avvio del procedimento per l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera, ai sensi degli artt. 11 e 16 del DPR 327/2001 e s.m.i., dell’art. 7 della L 241/1990 e s.m.i., dell’art. 12 del DLgs 387/2003 e s.m.i. e dell’art. 8 comma 2 lettera a) del “Regolamento sul procedimento unico ai sensi del D.Lgs. 387/2003 per gli impianti idroelettrici”.

Oggetto: DLgs 387/2003 e s.m.i. - Domanda in data 04/07/2008 di autorizzazione unica per il rifacimento totale di impianto idroelettrico esistente, in Comune di Nonio - Richiedente: ditta Idrosistem S.r.l..

La Provincia del VCO, in qualità di autorità espropriante delle aree interessate dalla realizzazione dei lavori di cui all’oggetto:

Vista la domanda in data 04/07/2008 (ns. prot. n. 0038119 del 09/07/2008) con la quale la Idrosistem S.r.l., con sede legale in Nonio (VB), Via Lago n. 16, nella persona del sig. Iorda Gianluca, in qualità di Presidente del CdA, ha chiesto, ai sensi del DLgs 387/2003 e s.m.i., l’autorizzazione unica per il rifacimento totale di un impianto idroelettrico esistente, in Comune di Nonio nonché per la realizzazione delle opere connesse e delle infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio dell’impianto stesso.

AVVISA

i proprietari dei beni immobili e/o porzioni di essi, interessati dalla realizzazione dell’opera in oggetto che:

• il progetto dell’opera, unitamente alla suddetta domanda, è a disposizione, presso gli uffici della Provincia del VCO - VII Settore - Servizio Risorse Idriche, Via dell’Industria n. 25 - Verbania, di chiunque intenda prenderne visione nelle ore d’ufficio, per 30 (trenta) giorni decorrenti dal 18/05/2010, data di pubblicazione del presente avviso all’Albo Provinciale, all’Albo Pretorio del Comune di Nonio, sui quotidiani “Italia Oggi” e “La Prealpina” e sul sito informatico della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it alla sezione “Atti di altri enti - Espropri”;

• questa Provincia, competente ad adottare il provvedimento finale, ha avviato il procedimento relativo alla domanda in argomento, che comporta l’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio e la dichiarazione di pubblica utilità dell’opera;

• il responsabile del procedimento è il geom. Pizzorni Fabrizio, responsabile del Servizio Risorse Idriche provinciale;

• eventuali informazioni possono essere richieste alla Provincia del VCO - VII Settore - Servizio Risorse Idriche;

• i proprietari delle aree ed ogni altro soggetto interessato, hanno facoltà di formulare eventuali osservazioni scritte, inviandole alla Provincia del VCO - VII Settore - Servizio Risorse Idriche, entro 30 (trenta) giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del presente avviso come sopra specificato; le eventuali osservazioni saranno valutate, qualora pertinenti all’oggetto del procedimento.

I proprietari dei beni immobili e/o loro porzioni, interessati dalla realizzazione dell’opera in argomento, secondo le risultanze del Piano Particellare di Esproprio prodotto dalla ditta richiedente, risultano essere i seguenti:

COMUNE DI NONIOPIANO PARTICELLARE CENTRALE

Terreni interessati dalla costruzione di Centrale Idroelettrica “ OIRA “

AVVERTE CHE

• la presente comunicazione sostituisce, avendone titolo a tutti gli effetti, ai sensi del DPR 327/2001 e s.m.i., la comunicazione personale agli interessati poiché il numero dei destinatari é superiore a 50 (cinquanta);

• ai sensi dell’art. 3 comma 3 del DPR 327/2001 e s.m.i., qualora i proprietari degli immobili sopra riportati non risultino tali, gli stessi e/o gli interessati, sono tenuti ad informarne la scrivente amministrazione, comunicando, ove ne siano a conoscenza, il nuovo proprietario e fornendo copia degli atti in loro possesso utili a ricostruire le vicende dell’immobile;

• ai sensi dell’art. 16 comma 11 del DPR 327/2001 e s.m.i., il proprietario, nel formulare le proprie osservazioni, può chiedere che l’espropriazione riguardi anche le frazioni residue dei suoi beni, che non siano state prese in considerazione, qualora per esse risulti una disagevole utilizzo ovvero siano necessari considerevoli lavori per disporne una agevole fruizione degli stessi.

DISPONE

La pubblicazione del presente avviso all’Albo Provinciale, all’Albo Pretorio del Comune di Nonio, sui quotidiani “Italia Oggi” e “La Prealpina” e sul sito informatico della Regione Piemonte www.regione.piemonte.it alla sezione “Atti di altri enti - Espropri”, a decorrere dal 18/05/2010.

F.TO IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO (Geom. Pizzorni Fabrizio) VISTO: IL DIRIGENTE DEL SETTORE (Ing. Proverbio Mauro)

9 432 PINA LUCIANA nata a Novara il 16-01-1944 9 434 MINAZZI ANGELA nata a Cesara il 04-06-1950 9 435 RIGOTTI ALBERTO, Fu FRANCESCO 9 436 BOSI MAURIZIO nato a Bagnolo di Po il 08-09-1952 9 765 PATTARONE CARMINE nato a Cesara il 18-10-1949 PATTARONE PIERANNA nata a Cesara il 06-04-1950 PATTARONE TIZIANO nato a Cesara il 16-03-1960 9 445 MINAZZI ANGELA nata a Cesara il 04-06-1950 9 444 VESCIA ELISA nata a Nonio il 25-01-1926 9 446 FALDA ADA di GIUSEPPE FALDA ERMINIO di GIUSEPPE FALDA PAOLINA di GIUSEPPE FORNI LETIZIA fu PAOLO FORNI MARIA fu PAOLO FORNI TERESIO fu PAOLO 9 416 BORGATTA ISOLINA, EUGENIA nata a Nonio il 21-02-1893 MARAVIGLIA EDGARDO nato a Nonio il 25-09-1923 9 424 BORGATTA ISOLINA, EUGENIA nata a Nonio il 21-02-1893 MARAVIGLIA EDGARDO nato a Nonio il 25-09-1923 9 425 BORGATTA ISOLINA, EUGENIA nata a Nonio il 21-02-1893 MARAVIGLIA EDGARDO nato a Nonio il 25-09-1923 9 417 ANCHISI PIERGIOVANNI nato a Gattinara il 29-06-1928 9 403 ANCHISI PIERGIOVANNI nato a Gattinara il 29-06-1928 9 392 CASTELLI CUSIANI S.r.l. con sede a Milano 9 377 CASTELLI CUSIANI S.r.l. con sede a Milano 9 376 CASTELLI CUSIANI S.r.l. con sede a Milano 9 359 CLERICI LILIANA, MAR COLOMBO nata a Cesara il 14-08-1937 9 581 CLERICI GILBERTO nato a Omegna il 24-02-1968 9 577 CLERICI GILBERTO nato a Omegna il 24-02-1969

9 345 MANINI FUNNY nata a Nonio il 12-10-1923 MANINI ITALO nato a Nonio il 27-04-1927 9 329 CLERICI LILIANA, MAR COLOMBO nata a Cesara il 14-08-1937 9 330 CLERICI LILIANA, nata a Cesara il 14-08-1937 9 307 FALDA MARCELLO nato a Borgomanero il 24-08-1970 9 309 ENTE URBANO 9 308 FALDA MARCELLO nato a Borgomanero il 24-08-1970 9 310 FALDA MARCELLO nato a Borgomanero il 24-08-1971 9 617 COLVINI ROBERTO nato a Omegna il 17-03-1933 PELAGATTI GENOVEFFA nata a Perugia il 08-02-1907 9 312 CIOCCA ALESSANDRA, di GIUSEPPE nata a Nonio il 27-07-1927 CIOCCA GIUSEPPE, fu VALENTINO nato a Quarna Sopra il 30-08-1882 CIOCCA MARINO nato a Nonio il 10-08-1918 CIOCCA MARIO, di GIUSEPPE nato a Nonio il 02-02-1923 CIOCCA NATALINA, nata a Nonio il 28-07-1920 CIOCCA PASQUALINA, di GIUSEPPE nata a Nonio il 30-01-1913 CIOCCA VALENTINO nato a Nonio il 11-08-1914 CLERICI ELIA, fu PASQUALE nata a Nonio il 19-02-1886 CLERICI MARIA, fu PASQUALE nata a Nonio il 12-01-1884 CLERICI TERESA, fu PASQUALE nata a Nonio il 26-01-1882 9 313 GALLAROTTI NADIA nata a Omagna il 20-08-1948 GALLAROTTI VANDA nata a Omegna il 09-04-1950 MARTINOLI ILDA nata a Verbania il 25-10-1925 9 314 CLERICI LILIANA, nata a Cesara il 14-08-1937 9 1015 BORGATTA MARGHERITA nata a Cesara il 23-10-1946 CIOCCA GIANFRANCO nato a Cesara il 29-03-1942 9 1014 LOMETTI PAOLO nato a Nonio il 11-10-1949 LOMETTI SERGIO nato a Cesara il 14-10-1946 9 316 TABOZZI MARCELLA nata a Verbania il 08-09-1957

TABOZZI MARIO nato a Pettenasco il 09-12-1935 TABOZZI PAOLA nato a Verbania il 19-11-1960 9 676 SIMMER JOHANN nato a Germania Rep. Federale il 24-02-1912 9 276 HEIMBERGER ERIKA GERTRUD nata in Germania Rep. Federale il 28-03-1928 MUELLER FRIEDRICH OTTO nato in Germania Rep. Federale il 26-05-1926 9 278 ARDIZI ANTONIO nata a Cesara il 13-08-1935 ARDIZZI DANIELE nato a Nonio il 31-05-154 ARDIZZI ERMELINDO nato a Nonio il 08-05-1956 ARDIZZI SIMONETTA nata a Nonio il 22-07-1959 MACCA FERRI ROMEA nata a Albonese il 17-11-1926 9 493 ARDIZI ANTONIO nata a Cesara il 13-08-1935 ARDIZZI DANIELE nato a Nonio il 31-05-154 ARDIZZI ERMELINDO nato a Nonio il 08-05-1956 ARDIZZI SIMONETTA nata a Nonio il 22-07-1959 MACCA FERRI ROMEA nata a Albonese il 17-11-1926 9 234 ARDIZI ANTONIO nata a Cesara il 13-08-1935 ARDIZZI DANIELE nato a Nonio il 31-05-154 ARDIZZI ERMELINDO nato a Nonio il 08-05-1956 ARDIZZI SIMONETTA nata a Nonio il 22-07-1959 MACCA FERRI ROMEA nata a Albonese il 17-11-1926 9 664 ARDIZI ANTONIO nata a Cesara il 13-08-1935 ARDIZZI DANIELE nato a Nonio il 31-05-154 ARDIZZI ERMELINDO nato a Nonio il 08-05-1956 ARDIZZI SIMONETTA nata a Nonio il 22-07-1959 MACCA FERRI ROMEA nata a Albonese il 17-11-1926 9 665 HEIMBERGER ERIKA GERTRUD nata in Germania Rep. Federale il 28-03-1928 MUELLER FRIEDRICH OTTO nato in Germania Rep. Federale il 26-05-1927

Fg. Map. Intestatario Fg. Map. Intestatario Fg. Map. Intestatario

Sarà esperita gara mediante proceduraaperta per l’affidamento dell’appalto servizioenergia: gestione impianti termici immobilicomunali – CIG (SIMOG) 0463981939 - CUPF99H09000210004. Durata: mesi 96.Aggiudicazione: offerta economicamente piùvantaggiosa. Importo complessivo a base digara: € 9.189.768,00. Termine ricezioneo f fe r te : 21 /06 /2010 Ora : 12 :00 .Documentazione di gara disponibile sul sito:www.guidonia.org .

Il Dirigente Area VI Lavori Pubblicidott. Ing. Marco Simoncini

AVVISO DI GARA

Piazza Matteotti,700012 Guidonia Montecelio

Tel: 0774/301.365/367 - Fax: 0774/342630

COMUNE DIGUIDONIA MONTECELIO

AVVISO RELATIVO AGLI APPALTI AGGIUDICATI

Si comunica che con decreto dirigen-ziale n. 682 del 31.03.2010, esecutivo ai sensi di legge, la procedura aperta indetta per l’affidamento della fornitu-ra di pulmini e furgoni per la colonna mobile regionale di Protezione Civile è stata aggiudicata a IVECO S.p.A. - Stabilimento Mezzi Speciali - con sede legale in Torino - Via Puglia, 35 - e sede operativa in Brescia - Via A. Fran-chi, 23 - per un importo complessivo di Euro 331.180,00.=, spese di consegna, immatricolazione, messa su strada ed I.V.A. incluse.

L’avviso integrale - pubblicato su G.U.C.E. n. S/83 del 29.04.2010 - è di-sponibile sul sito Internet www.regione.liguria.it (link al nuovo sito / archivi / gare d’appalto della regione / esiti gare); è in corso la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.

IL RESPONSABILE

DEL PROCEDIMENTO DI AFFIDAMENTO

Dott. Angelo Badano

AVVISO DI GARA ESPERITAL’Autorità Portuale della Spezia rende noto che è stata aggiudicata la pro-cedura aperta per l’affi damento trien-nale del servizio di pulizia degli spec-chi acquei nel Golfo della Spezia.Aggiudicataria è risultata la società Sepor Spa con sede in Via del Molo, 64/B 19126 La Spezia, per l’importo comp less ivo t r i enna le d i € . 688.639,50 (ribasso 0,50%)(importo annuale € .229.546,50).Le società partecipanti sono state 1, le escluse sono state 0. Per ulteriori informazioni rivolgersi al seguente indirizzo: Autorità Portuale della Spezia - Dipartimento Tecnico - via del Molo 1 - 19126 La Spezia - tel. 0187/546320.

Il Responsabile del Procedimentodott. ing. Franco Pomo

COMUNE DI NOCETO (PR)Estratto bando di gara project fi nancing costruzione e gestione impianti pannelli fotovoltaici su edifici comunali. CUP D75F10000060007 - CIG 476298D87È indetto bando di gara procedura aperta per costruzione e gestione in project fi nancing di impianti fotovoltaici su edifi ci comunali. Cat-egoria lavori: OG9 – Class.III. Importo stimato: € 792.490 di cui per lavori € 659.053,00. Du-rata concessione: 20 anni. Corrispettivo: pari alla tariffa dovuta dal GSE compresa IVA se dovuta. Aggiudicazione: offerta economica-mente più vantaggiosa. Sopralluogo: obbliga-tor io. Termine presentazione of fer te: 26/06/2010, ore 12.00 – Data gara: 28/06/2010, ore 9.30. Bando integrale, disciplinare e studio di fattibilità disponibili su sito internet http://www.comune.noceto.pr.it o con altre modalità indicate nel disciplinare. Pubblicazione: G.U.R.I. V Serie Speciale – Contratti Pubblici, n. 56 del 17 maggio 2010.Noceto 17.5.2010

Il Responsabile del ProcedimentoArch. i. Michele Siliprandi

Grosseto Parcheggi srlBANDO DI GARA

Stazione Appaltante: Grosseto Parcheg-gi srl via Birmania, 24 Grosseto. Tel.0564462284.Oggetto: concessione del servizio di fornitura, installazione e manutenzione delle preinsegne del Co-mune di Grosseto. Procedura: aperta. Importo presunto a base di Gara: € 600.000. Durata: 5 anni. Aggiudicazi-one: Offerta economicamente più van-taggiosa: criteri nel capitolato. Termine ricevimento offerte: 20/7/2010 ore 12 Apertura offerte: 20/7/2010 ore 15.Data di Spedizione GUCE:11/5/2010 Bando integrale su www.grossetoparcheggi.it

Il Direttore GeneraleDr. Alberto Paolini

COMUNE DI VERONAAVVISO DI APPALTO AGGIUDICATO

In data 03/05/2010 è stata defi nitivamente ag-giudicata, con il criterio dell’offerta economica-mente più vantaggiosa, la gara n. 51/09 - proce-dura aperta per l’esecuzione della fornitura di uniformi complete per il personale appartenente al corpo della Polizia Locale, per il periodo dal 03/05/2010 fi no al 31/12/2012. Sono pervenute due offerte. È risultata aggiudicataria la ditta FLOWER GLOVES S.r.l., con sede in S. Giovan-ni Lupatoto (VR), che ha ottenuto punti 88,51/100, di cui 28,51 nell’offerta tecnica e 60 nell’offerta economica, ed ha offerto un prezzo complessivo di Euro 938.243,82 (IVA esclusa) rispetto all’im-porto a base d’asta pari ad Euro 938.271,00 (IVA esclusa).Verona, 11 maggio 2010

IL DIRIGENTE DEL C.d.R. ECONOMATO APPROVVIGIONAMENTI avv. Marina DESIGNORI

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 27: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

33Martedì 18 Maggio 2010

INEDICOLA

CON ITALIAOGGI

IL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI DELL’ISTRUZIONEIL GIORNALE DEI PROFESSIONISTI DELL’ISTRUZIONE

CONTRATTAA I ATAA IPICI

CON ITALIAOGGIScuola

IL MANUALELAVORO

Volume 2OBBLIGHI E DIRITTI

DELLE PARPP TRR I

Azienda

In vista della manovra, trattative in corso tra Istruzione, Funzione pubblica ed Economica

Niente contratto? Forse assunzioniLa Gelmini prova a spuntare un piano per 20 mila posti

DI ALESSANDRA RICCIARDI

Il contratto pare definitivamen-te tramontato. Aumenti con-gelati per un anno, forse due. Un congelamento che, anche

se non lo stabilisse la manovra finan-ziaria in corso di stesura, era già nell’aria. Già, perché la riforma Bru-netta prevede un nuovo siste-ma contrattua-le che, per

diventare operativo, deve ancora essere definito nei particolari, a partire dagli aggregati dei com-parti. Trattativa che al momento è in alto mare all’Aran. Ed è dun-que quasi certo che i dipendenti della scuola, circa un milione (il

settore più corposo del pub-blico impiego), si vedranno arrivare in busta paga la seconda tranche di indenni-tà di vacanza contrattuale per il 2010: un aumento automatico complessivo di 21 euro. La scena si ripeterà probabil-

mente, se saranno confermati gli intenti trapelati in questi giorni da parte del governo, il prossimo anno. Insomma, una moratoria che andrebbe di pari passo con la riforma contrattuale: dal 2012 al via il nuovo assetto, probabilmen-te triennale, e le risorse.

Con il rinnovo pare tramontare anche la ripartizione meritocrati-ca dei 300 milioni di euro che il mi-nistro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, avrebbe voluto mettere

subito sul piatto. I 300 milioni sono la quota parte dei ri-sparmi conseguiti con l’avvio della riforma disposta dalla prima manovra fi nanziaria, quella prevista dal decreto legge 112/2008. Risparmi che sarebbero stati conseguiti per

gli ultimi due anni ma, stretti dalla necessità di tenere sotto controllo i conti, ed evitare un effetto Grecia, all’Economia

non vedrebbero di buon occhio un loro immediato investimento.

Tra l’altro quando il contratto na-zionale resterà bloccato per tutto il pubblico impiego. Ecco perché il

ministro Gelmini, secondo quanto risulta a Italia Oggi, si starebbe muovendo in una triangolazione con il dicastero della Funzione pubblica e quello del Tesoro per tentare, incassato il no al con-tratto, di spuntare una deroga al blocco delle assunzioni che do-vrebbe essere sancito, sempre nel decreto fi nanziario, per il settore pubblico. In questo spalleggiata

dai sindacati che più hanno in-vestito sulla linea della concerta-zione con il governo. La scuola è il comparto della pa più costoso, vanno argomentando da anni a via XX Settembre. Ma è quello che ha pagato più di tutti in termini di riduzioni di spesa, ribattono a viale Trastevere. Il prossimo anno ci sarà (si legga l’altro servizio in pagina) un esodo di oltre 30 mila dipendenti, tra insegnanti e Ata. Tutti a fi ne carriera e dunque con retribuzioni più corpose. Fare un piano in deroga di assunzioni, il monte su cui si sta ragionando è di 20 mila unità, magari colle-gato a un nuovo concorso, anche per rinverdire le piante organiche, non costerebbe di fatto niente di più rispetto alla copertura dei po-sti vacanti attraverso contratti di supplenza.

Il blocco delle fi nestre pensioni-stiche, altro elemento forte della manovra anticrisi, non dovrebbe invece applicarsi alla scuola, che ha un sistema di uscite diverso dal resto della pa.

© Riproduzione riservata

DI NICOLA MONDELLI

Sarebbero poco più di 24 mila i docenti che dovrebbero cessare dal servizio con diritto a pensio-ne dal prossimo settembre per

raggiunti limiti di età, per compiuto quarantennio di servizio, per dimissioni volontarie e, in applicazione dei commi 7 e 11 dell’art. 72 della legge 133/2009, per pensionamento forzoso o per diniego di trattenimento in servizio. Poco meno di 6.500 gli Ata, ovvero il personale au-siliario, tecnico e amministrativo e 601 i dirigenti scolastici. Complessivamente, 31.190 uscite.

I dati, che nei giorni scorsi sono stati comunicati alle organizzazioni sinda-cali dal ministero dell’istruzione, per quanto ancora non defi nitivi, confer-mano sostanzialmente le anticipazioni di Azienda Scuola (martedi 2 febbraio 2010): una diminuzione tra il 20 e il 25% del numero dei pensionamenti che avranno decorrenza dal 1.9.2010 rispetto a quelli andati in pensione dal 1.9.2009. Ma non è esclusa una sorpre-sa.

Le possibili revoche

I dati registrati dai competenti uffi ci

del ministero al 5 maggio 2010 potreb-bero, infatti, subire qualche riduzione se dovessero trovare conferma le notizie secondo le quali molti dei decreti con-tenenti il preavviso di risoluzione del rapporto di lavoro dal 1.9.2010 - noti-fi cati entro il 28 febbraio 2010 ai diri-genti scolastici, ai docenti e al personale Ata che alla data del 31 agosto 2010 avrebbe maturato i quaranta anni di servizio e/o di contribuzione utile a pen-

sione - starebbero per essere o revocati dai dirigenti degli uffi ci scolastici pro-vinciali o dai giudici del lavoro, ovvero in sede di esperimento del tentativo di conciliazione.

Mancano i 40 anni

Diversi sarebbero i motivi che potreb-bero portare alle revoche e vanifi care le aspettative ministeriali (voci di corrido-

io ipotizzavano in circa 10 mila i pen-sionamenti forzosi da disporre per gli anni scolastici 2010/2011 e 2011/2012). Quelli di maggior peso riguarderebbero il possesso effettivo dei quaranta anni di contribuzione, anni di contribuzione che molti contestano e che l’ammini-strazione trova diffi coltà a giustifi car-ne l’esistenza non trovando sempre ri-scontri nei fascicoli degli interessati.

I primi passi dei magistrati

Per quanto riguarda la magistratura, sembra che alcuni giudici del lavoro, in-vestiti da ricorsi di urgenza, ex art. 700 del codice di procedura civile, si stareb-bero orientando per l’accoglimento del-la domanda di sospensione degli effetti dei decreti, riservandosi di decidere nel merito in un secondo tempo e dopo ave-re verifi cato la esistenza o meno delle condizioni che le norme sopra citate richiedevano per dare corso ai pensio-namenti forzosi. In tali casi l’attenzio-ne dei magistrati sembra essere rivolta soprattutto verso quel personale che è ben lontano dal possedere i limiti di età per la cessazione dal servizio d’uffi cio (65 anni).

© Riproduzione riservata

I PRIMI DATI SUL FLUSSO PREVIDENZIALE 2010

E a settembre scuola più leggera: vanno via in 30 milaMa se i forzati della pensione vinceranno in giudizio, il numero potrebbe ridursi

Mariastella Gelmini

Renato Brunetta

del ministero al 5 maggio 2010 potreb-b i f tti bi l h id i

sione - starebbero per essere o revocati d i di i ti d li ffi i l ti i

TIPOLOGIA DI PERSONALE CESSAZIONI

Dati al 5/5/2010 e al 17/3/2009

Docenti sc. infanzia 2.003 2.795

Docenti sc. primaria 5.945 9.230

Docenti sc. I grado 7.009 9.446

Docenti sc. II grado 8.918 10.230

Personale educativo 63 65

Ins. religione cattolica 189 217

TOTALE 24.127 31.983

Personale Ata 6.462 8.137

Dirigenti scolastici 601 790

TOTALE COMPLESSIVO 31.190 40.910

TIPOLOGIA DI PERSONALE CESSAZIONI

D i l 5/5/2010 l 17/3/2009

Ecco la fotografi a

Fonte: Elaborazione ItaliaOggi su dati del ministero dell’istruzione, dell’università e ricerca

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 28: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

34 Martedì 18 Maggio 2010 A Z I E N DA S C U O L A

Si parte il prossimo 22 giugno con lo scritto. Valide, per la pagella, condotta e religione

Nuova maturità, rullo di tamburiPer essere ammessi, serve il 6 nelle singole materie o gruppi

DI ANTIMO DI GERONIMO

Gli esami di stato inizieran-no il 22 giugno prossimo. Lo ha fatto sapere il mi-nistero dell’istruzione, con

l’ordinanza annuale per lo svolgi-mento degli esami di stato conclu-sivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e non statali, ema-nata il 5 maggio scorso.

Per essere ammessi agli esami di stato, gli alunni delle scuole statali e paritarie delle scuole superiori dovranno avere conseguito nello scrutinio fi nale una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l‘ordinamento vigente e un voto di comportamen-to non inferiore a sei decimi. C’è però un’eccezione. Potranno essere ammessi agli esami anche gli stu-denti del penultimo anno, a patto che abbiano conseguito la media dell’otto nelle scrutinio finale e che nel terzo e nel quarto anno abbiano avuto almeno la media del sette, senza ripetenze. La re-ligione vale come credito scolasti-co. Anche quest’anno l’ordinanza sugli esami di stato prevede che gli insegnanti di religione cattolica partecipino a pieno titolo alle de-liberazioni del consiglio di classe concernenti l’attribuzione del cre-

dito agli alunni che si avvalgono di tale insegnamento. Il credito sarà determinato in relazione all’inte-resse con il quale l’alunno ha se-guito l’insegnamento e il profi tto che ne ha tratto. Questa facoltà è stata confermata dal Consiglio di stato con la sentenza 2749 del 7 maggio scorso (si veda Italia Oggi dell’11 maggio scorso).

Sono ammessi anche i privatisti che presentino i requisiti elencati nell’articolo 3 dell’ordinanza.

Entro il 15 maggio prossimo i consigli di classe dell’ultimo anno di corso dovranno elaborare un ap-posito documento relativo all’azio-ne educativa e didattica realizzata nell’ultimo anno di corso.Tale do-cumento dovrà indicare i conte-nuti, i metodi, i mezzi, gli spazi e i tempi del percorso formativo, i criteri, gli strumenti di valutazio-ne adottati, gli obiettivi raggiunti, nonché ogni altro elemento che i consigli di classe ritengano signi-

fi cativo ai fi ni dello svolgimento degli esami.

Il punteggio minimo complessivo per superare l’esame è di 60/100. Per quanto riguarda il credito scolastico, il punteggio massimo ottenibile è di 25 punti. Il credito viene attribuito nello scrutinio fi -nale degli ultimi tre anni di corso in base alla tabella dei punteggi di credito scolastico. La valutazione sul comportamento concorre alla determinazione dei crediti scola-stici. Per le pro-ve scritte è pos-sibile totalizzare un massimo di 45 punti, ripar-titi in misura uguale tra le tre prove (da 0 a 15 punti ciascuna). Ad ognuna del-le prove scritte giudicata suffi-ciente non potrà essere attribuito un punteggio in-feriore a 10.

Per il colloquio si possono ottenere massimo 30 punti. Al colloquio giudicato suffi -ciente non può essere attribuito un punteggio inferiore a 20. Salvo il punteggio massimo di 100, la com-missione d’esame può integrare il punteggio fi no a un massimo di 5 punti per i candidati che abbiano

conseguito un credito scolastico di almeno 15 punti e un risultato complessivo nelle prove di esame pari almeno a 70 punti.

La commissione può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione. Il presidente e i commissari esterni delle classi abbinate, unitamen-te ai membri interni di ciascuna delle due classi dovranno riu-nirsi, in seduta plenaria, presso

l’istituto di as-segnazione, il 21 giugno 2010 alle ore 8,30. Il calendario delle prove è il seguente: prima prova scritta, mar-tedì 22 giugno 2010, ore 8.30; seconda prova scritta, grafi ca o scritto-gra-fica, mercole-dì 23 giugno 2010, ore 8.30.

terza prova scritta: venerdì 25 giugno 2010,ore 8.30; quarta prova scritta, lunedì 28 giugno 2010,ore 8.30. Durante la riunio-ne plenaria o in una successiva, le commissioni definiranno la data di inizio dei colloqui.

© Riproduzione riservata

re massimo 30

ls2aIdipst2ssofd2

terza prova scrit

Il Consiglio di stato ha defi nitivamente

acclarato che il voto in religione fa media.

Il docente dunque potrà partecipare

agli scrutini: lo studente che ha seguito la materia si vedrà attribuito un credito in base

al profi tto conseguito

Il Cipe ha varato un fi -nanziamento di 358 mi-lioni di euro per l’edili-zia scolastica. La prima tranche di un piano che, secondo gli annunci del ministro dell’istruzione, dovrebbe essere com-plessivamente di un mi-liardo di euro. «Le risorse arrivano in ritardo, sono parziali e ancora una volta vengo-no trovate sottraendole ai fondi per il Sud», cri-tica Mariangela Bastico, senatore Pd ed ex vice-ministro all’istruzione, «questo vuol dire che si compie nuovamente la scelta di depredare le scuole del Mezzogiorno, bisognose di interventi particolarmente rilevan-ti, per ridistribuire quei soldi sugli istituti di tut-to il paese». Il Cipe nella delibera indica un elenco detta-gliato di tutte le scuole che saranno destinatarie dei fondi, una scelta che dovrebbe evitare parce-lizzazioni e consentire di focalizzare gli interventi sulle strutture maggior-mente bisognose.

Franco Bastianini©Riproduzione riservata

Il Cipe dice sìall’edilizia

DI CARLO FORTE

Se l’immissione in ruolo non arri-va, si prova a chiederla al giudice. È un vero e proprio fenomeno di massa quello che si sta verifican-

do ormai in tutte le province. E che sta riaccendendo le speranze di assunzione in molti docenti precari. Le azioni sono rivolte a chiedere al giudice di condannare l’amministrazione alla stabilizzazione del rapporto di lavoro dopo una successione di contratti a tempo determinato. E molte di queste sono giunte a sentenza. Sebbene in primo grado. L’orientamento dei giudici monocratici si inquadra in due filoni. Uno maggioritario, che pur negando la possi-bilità di disporre la trasformazione del rapporto di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato, è incline a ritene-re illegittime le successioni di contratti a tempo determinato. In ciò determinando l’insorgenza del diritto dei docenti interes-sati ad essere risarciti con somme di dena-ro di importo variabile, che talvolta posso-no giungere anche a 5mila euro per ogni supplenza (Tribunale di Orvieto 63/2009). Accanto a tale orientamento è da segnala-re l’esistenza di un filone di diverso avviso, peraltro circoscritto ad una sentenza del Tribunale di Civitavecchia (si veda Italia Oggi di martedì scorso) ad una senten-za del Tribunale di Lanusei, che rigetta il ricorso perchè il ricorrente aveva fatto valere prevalentemente supplenze brevi (n.18 del 18 aprile 2010) e ad alcune pro-

nunce del Tribunale di Belluno (n.125/09 e seguenti). Oltre tutto la sentenza del giudice di Civitavecchia non è contraria al risarcimento, ma respinge la richiesta in quanto non adeguatamente formula-ta. Le sentenze del giudice monocratico di Belluno, invece, riget-tano espressamente le richieste, spingen-dosi a condannare i ricorrenti anche al pagamento delle spe-se processuali.

Senza tenere conto che nei giudizi l’am-ministrazione non era rappresentata dall’av-vocatura, ma da un funzionario. E tale elemento, secondo il costante orientamen-to della Cassazione, risulterebbe preclu-sivo della condanna alle spese (Cassazione n.2872/2007). Si tratta, dunque, di un orientamento minoritario. Re-sta da vedere, però, quale sarà l’esito dei successivi gradi di giudizio. Fermo restando che l’amministrazione scolastica, per evitare di andare incontro a risarcimenti milionari, potrebbe sollecitare l’intervento del gover-no con un provvedimento legislativo ad hoc, qualora la Cassazione dovesse esprimersi in modo favorevole ai ricorrenti. Questa volta, però, per il governo c’è un ostacolo in più. E

cioè l’orientamento del giudice sovranazio-nale. La Corte di giustizia europea, infatti, ha affermato in più occasioni il diritto al risarcimento dovuto alla mancata stabi-lizzazione del rapporto di lavoro, in caso di successione di contratti a termine. Questo

ostacolo, peraltro, po-trebbe arrivare prima ancora di un eventuale intervento legislativo d’urgenza da parte del governo. Perché in alcuni procedimenti pendenti i ricorrenti hanno chiesto al giu-dice nazionale di sol-levare una questione pregiudiziale davanti alla Corte del Lus-semburgo, proprio nel tentativo di ottenere una pronuncia risolu-tiva. A differenza del-le sentenze dei giudici nazionali, infatti, le sentenze del giudi-

ce sovranazionale costituiscono un vero e proprio precedente vincolante. Insomma, la questione è molto incerta e , non si può escludere che il legislatore venga indotto a rivedere completamente la disciplina delle assunzioni a tempo determinato anche per evitare il rischio di esporre l’Italia a pro-cedure di infrazione da parte del’Unione europea.

©Riproduzione riservata

DIRITTI&SENTENZE

L’assunzione non arriva? Si va dal giudiceIn crescita le cause vinte dai precari, che così spuntano il risarcimento

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 29: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

35Martedì 18 Maggio 2010Martedì 1A Z I E N DA S C U O L A

La scelta del ministero. Obiettivo: contenere i docenti a rischio esubero negli istituti riformati

Tecnici con più cattedre atipichePer il prossimo anno aumentano le discipline fungibili

DI ANTIMO DI GERONIMO

Aumenta il numero del-le classi di concorso atipiche negli istituti tecnici e professionali.

Lo ha fatto sapere il ministe-ro dell’istruzione con una nota emanata l’11maggio scorso (prot.4968). L’ampliamento si è reso necessario per agevolare le possibilità di ricollocazione dei docenti di ruolo a seguito delle modifiche introdotte dalla rifor-ma. A differenza che in passato, dunque, una determinata mate-ria o un ceppo di discipline po-trà essere insegnato da docenti in possesso di abilitazioni diver-se. Per esempio, la matematica negli istituti tecnici dell’in-dirizzo amministrativo potrà essere insegnata indifferente-mente dai docenti in possesso dell’abilitazione in matematica (classe A047) matematica appli-cata (classe A048) e ora, dopo le modifiche dell’ultima ora, anche dai docenti di matemati-ca e fisica (classe A049). Prima invece, ogni classe di concorso aveva un impiego determinato ed infungibile.

Sempre negli istituti tecni-ci, il ministero ha disposto che nell’indirizzo «amministrazione fi nanza e marketing» la fi sica potrà essere insegnata, oltre

che dai docenti in possesso dell’abilitazione specifi ca (clas-se A038) anche dai docenti di scienze (classe A060) chimica agraria (classe A012) chimica e tecnologie chimiche (classe A013). Idem per l’indirizzo «tu-rismo». Un’altra integrazione importante riguarda tecnologie informatiche che saranno inse-gnate nel biennio dell’indirizzo agrario dai docenti di dattilo-

grafi a (classe A075) e tratta-mento testi ( classe A075). Sempre nell’in-dirizzo «agraria, agroali-mentare e agroindustria» l’in-segnamento di fi sica nelle ore di compresenza è stato esteso anche agli insegnanti tecnico-pratici di esercitazione agrarie (classe 5/c). Nei professionali gli insegnanti della classe 5/c

potranno essere impiegati in compresenza oltre che nelle ore di fi sica anche in quelle di chimica. Sempre nei profes-sionali, un forte ampliamento della fungibilità degli impieghi riguarda i docenti di discipline plastiche (classe A022) disegno e storia dell’arte (classe A025) linguaggio per la cinematogra-fi a e per la televisione (classe A044) tecnica fotografi ca (clas-se A065) che potranno essere

utilizzati per inse-gnare tecnologie e

tecniche di rap-presentazione grafi ca. Quanto alle regole per la ricollocazio-ne dei docenti,

l ’ a m m i n i -strazione ha riman-dato alla nota del 21 apri-

le scorso (prot.1348)

con la quale ha spiegato ai dirigenti sco-

lastici che gli insegnamenti che trovano confl uenza in più classi di concorso del pregresso ordinamento dovranno essere trattati, appunto, come inse-gnamenti atipici la cui asse-gnazione alle classi di concorso

dovrà prioritariamente mirare a salvaguardare la titolarità dei docenti presenti nell’istituzione scolastica, la ottimale determi-nazione delle cattedre e la con-tinuità didattica.

In presenza, nella scuola, di più di un titolare di insegna-menti atipici, i dirigenti dovran-no dare la precedenza a colui o a coloro che, in relazione al numero dei posti, risulteranno collocati con il maggior punteg-gio nella graduatoria di istituto unifi cata, incrociando la varie graduatorie, nel rispetto delle precedenze di cui all’articolo 7 del contratto sulla mobilità del 16 febbraio 2010, tenendo presente, dunque, anche l’even-tuale possesso dei requisiti di inamovibilità previsti dalla leg-ge 104/92 per i disabili e per chi li assiste. In assenza di titolari da salvaguardare l’attribuzione dovrà avvenire prioritariamen-te, previa intesa con l’uffi cio sco-lastico territoriale, attingendo dalle classi di concorso in esu-bero a livello provinciale.

©Riproduzione riservata

Supplemento a cura di ALESSANDRA RICCIARDI

[email protected]

a (classe ) e tratta-o testi ( classe ). Sempre nell’in-

utilizzati pegnare tecno

tecniche presentgrafi ca. Qalle regola ricollne dei d

l ’ a mstrha datnot21

le (prot

con la qua

DI CARLO FORTE

Il diritto alla riserva dei posti per le assunzioni non si perde se il docente precario accetta inca-richi di supplenza dopo l’inclusione in graduato-ria. Lo ha stabilito la sesta sezione del Consiglio

di stato con una sentenza emessa il 3 maggio scorso (2517). Secondo i giudici di appello ciò che conta è che il requisito della di-soccupazione sussista al momento della presenta-zione della domanda di in-clusione o aggiornamento delle graduatorie a esau-rimento. In ogni caso tale requisito non si perde qua-lora il docente non abbia prestato nell’anno solare un servizio non eccedente gli otto mesi. La senten-za ricostruisce tutto l’iter legislativo che ha portato alla formazione dell’istitu-to della riserva dei posti. Uno strumento che ha come funzione quella di age-volare l’assunzione di particolari categorie di lavori che si trovano in posizioni di svantaggio. Come, per esempio, chi possiede un grado di invalidità civile superiore al 46% o gli orfani per lavoro. Il collegio giudicante ha spiegato che la questione va letta alla luce del principio enunciato all’articolo 16, comma secondo, della legge 68/1999, in base al quale il requi-sito di disoccupazione per l’assunzione nella quota di riserva va posseduto al momento della scadenza del

termine per la produzione della domanda di parte-cipazione al concorso e non necessariamente al mo-mento dell’assunzione. Nel caso delle graduatorie, dunque, tale requisito va posseduto all’atto della richiesta di inclusione o di aggiornamento del pun-teggio. Secondo i giudici amministrativi: «Accedere ad una diversa tesi porterebbe all’irragionevole con-seguenza che il disabile inserito nella graduatoria

permanente dovrebbe aste-nersi, onde non perdere il requisito di disoccupazione ed il connesso beneficio di riserva per l’assunzione, dall’accettare incarichi a tempo determinato (cui la graduatoria stessa è finaliz-zata), permanendo in quella situazione di disoccupazio-ne che, invece, la legge n. 68/1999 è volta ad ovviare agevolando l’accesso privile-giato al lavoro dei disabili». Sempre secondo il Consiglio di stato, dunque, la duplice

valenza funzionale delle graduatorie permanenti di consentire l’accesso a incarichi temporanei e, conte-stualmente, risolvere nel tempo le posizioni precarie dei docenti interessati, va mantenuta ferma anche per i lavoratori disabili. Che non devono vedersi privati, con l’accettazione di incarichi in ogni caso caratterizzati da temporaneità, del diritto primario di accedere alla stabile occupazione nella quota di posti loro riservata.

© Riproduzione riservata

Il Consiglio di stato: in caso diverso, disabili danneggiati

Il diritto alla riserva salvoanche se c’è la supplenza

DI FRANCO BASTIANINI

È ampio il ventaglio di consocenze pratiche che dovranno avere i ragazzi dei nuovi pro-

fessionali, dall’organizzazione di attività di a n i m a z i o n e alle tecniche di cottura dei cibi. Sono on line, sul sito dell’indire, le schede di lavo-ro per le disci-pline del primo biennio degli istituti rifor-mati. Obiet-tivo, precisa l’Indire,« far acquisire una solida base di istruzione ge-nerale e tecnico-professionale, che consente agli studenti di sviluppare, in una dimensione operativa, saperi e competenze necessari per rispondere alle esigenze formative del settore produttivo di riferimento, con-siderato nella sua dimensione sistemica per un rapido inse-rimento nel mondo del lavoro

e per l’accesso all’università e all’istruzione e formazione tecnica superiore». Il raccordo, con il mondo del lavoro, è lampante nelle indi-cazioni sulla Lingua e la let-teratura italiana, che fi ussano

come obiettivo per lo studen-te, al temri-ne del quinto anno, la cono-scenza dele «linee essen-ziali della sto-ria delle idee, della cultura, del la lette-ratura, delle arti e orien-tarsi agevol-m e n t e f r a testi e autori

fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai set-tori di riferimento; stabilire collegamenti tra le tradizio-ni culturali locali, nazionali e internazionali, sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro».

©Riproduzione riservata

In linea le indicazioni di studio riformate

Più lavoronei professionali

struzione ge-

cptnas«zrddratmt

fondamentali, a

I programmi dovranno prevedere anche

lo studio delle tradizioni locali,

nazionali e internazionali

come passepartout per la mobilità

nel lavoro

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 30: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

36 Martedì 18 Maggio 2010 A Z I E N DA S C U O L A

Per il prossimo anno, iscrizioni boom ai licei, in calo tecnici e professionali

Superiori, l’innovazione vaAl top lo scientifi co, opzione scienze applicate

DI EMANUELA MICUCCI

I licei fanno il pieno di iscritti, in leggera fl essione gli istituti tecnici-professionali. I primi dati del ministero dell’istru-

zione sulle iscrizioni alle scuole superiori per il prossimo anno scolastico, il primo della riforma Gelmini, assegnano la palma d’oro all’indirizzo liceale con il 49,35% delle preferenze sui per-corsi tecnologici e scientifi ci che insieme raccolgono il 50,7% degli iscritti. La rivelazione,condotta dall’ufficio statistico del dica-stero su 499.198 alunni che frequentano la terza media, il 94,7% del totale, colloca al top delle preferenze il liceo scien-tifi co che, tra corso ordinario e nuova sperimentazione delle scienza applicate, capitalizza il 24,9% degli alunni. Però cala dello 0,5% il percorso tradizio-nale, mentre quello in cui non si studia il latino e l’informati-ca è potenziata è l’indirizzo che aumenta in assoluto gli iscritti con un +1,7%. Seguono l’istitu-to tecnico tecnologico (16,8%) ed economico (14,1%), i professio-nali dell’area dei servizi (14%). Solo dopo viene il classico (8,4%), seguito dai professionali per l’in-dustria e l’artigianato (5,8%). Il linguistico si piazza al secondo posto tra i licei con l’1,1% in

più di studenti (5,5% del tota-le). Tiene l’artistico (3,7%), cre-scendo dello 0,2%. Mentre il calo maggiore è del liceo delle scienze umane: -1,4. Tuttavia, l’opzione economico-sociale si piazza al secondo posto per incremento di iscritti (+1,6%). Debutta bene la vera new entry della riforma Gelmini, il liceo musicale e co-reutico a cui va lo 0,2% delle pre-ferenze degli studenti di terza media. In alcuni casi, per il nu-mero limitato di sezioni attivate, le domande sono state il triplo di posti disponibile. Tutte con il segno negativo le variazioni di percentuali di iscritti ai tecnici e

ai professionali: -1,3% al tecnico-economico, -0,1% al tecnico-tec-nologico, -2-2% ai professionali. Ma bisogna tener conto delle confluenze di alcuni corsi nei nuovi indirizzi per i licei, come scienze applicate allo scientifi -co e l’opzione economico-sociale nel liceo delle scienze umane. Non solo. Gli istituti tecnici che servono alle imprese hanno re-gistrato ottime performance e il calo nei professionali è compen-sato dal successo di tanti corsi regionali di formazione profes-sionale, in Lombardia e Veneto ad esempio, che i dati del Miur non registrano. «L’istruzione

tecnologica è passata dal 19% dello scorso anno al 20,6%, con un aumento dell’1,6% e in alcu-ne aree del Paese, come il nord-est o il nord-ovest, si arriva fi no al 25% di iscritti (tra istituti a vocazione tecnologica e opzio-ne liceale)», commenta Claudio Gentili, direttore Education di Confi ndustria. Diversa la posizione del Pd che denuncia un calo degli iscritti ai tecnico-professionali effetto della riforma Gelmini. «Lo stes-so fenomeno si era già verifi cato ai tempi della riforma Moratti, che prevedeva la liceizzazione di tutta la scuola superiore », afferma Mariangela Bastico, «nei due anni del governo Pro-di questa tendenza è stata in-vertita in modo signifi cativo». La regione dove i licei sono più gettonati è il Lazio, dove li ha scelti il 59,8% dei ragazzi. Se-guono Abruzzo (56,2%) e Liguria (55,9%). I tecnici vanno forte in Molise (38,3%), dove aumentano gli iscritti come in Liguria, nel Veneto (37%) e in Lombardia (35,2%). I professionali in Puglia (23,2%), in Basilicata (22,7%) e in Emilia Romagna (22,6%). Ma il numero di iscritti aumenta solo in Sardegna (+0,1%) e in Friuli, dove c’è un piccolo boom da + 3.9%.

©Riproduzione riservata

DI NICOLA MONDELLI

A quasi trentasette anni dall’entrata in vigore del dpr n. 1093/73, che aveva approvato il testo unico del-le norme sulle prestazioni previdenziali a favore dei di-pendenti civili e militari del-lo stato, l’art. 20 del decreto, nonostante la sua chiarezza, continua ad essere oggetto di richieste di chiarimenti sia da parte dei lavoratori inte-ressati che delle pubbliche amministrazioni.L’articolo dispone che il di-ritto del lavoratore, iscritto all’Inpdap o dei suoi aventi causa, alla liquidazione o rili-quidazione della buonuscita si prescrive nel termine di cinque anni dalla data in cui è sorto e, cioè, dalla data di risoluzione del rapporto di lavoro.Sui tempi di prescrizione della riliquidazione, nei casi di adeguamento retributivo spettante in attività di ser-vizio ma corrisposto succes-sivamente alla sua cessazio-ne, oggetto delle più recenti richieste di chiarimenti, è dovuto intervenire nuova-mente l’istituto presieduto da Paolo Crescimbeni che, con la nota operativa n. 16 del 29 aprile 2010, ha ricor-dato che in tali casi il dirit-to alla riliquidazione non si prescrive nei termini indicati dall’art. 20 ma nel termine di dieci anni.La giurisprudenza prevalen-te, si legge tra l’altro nella nota, afferma infatti che il pagamento di un credito van-tato dall’ex iscritto, presup-ponendo l’emanazione di un atto formale di accertamento e di valutazione della posi-zione giuridica del medesimo iscritto, comporta la prescri-zione decennale del diritto e non quella quinquennale.Tra le principali cause che possono dare origine ad un adeguamento retributivo spettante in attività di servi-zio vanno ricordate una nuo-va ricostruzione di carriera, l’applicazione con effetto retroattivo di norme con-trattuali in vigore in attività di servizio, il riconoscimento del diritto ad una maggiore retribuzione per effetto di sentenze sia del giudice del lavoro che di quello ammini-strativo.La giurisprudenza ammini-strativa, si legge ancora nella nota, ha altresì affermato che la prescrizione quinquenna-le del diritto continua inve-ce a decorrere dalla data di cessazione dal servizio nel caso in cui l’adeguamento retributivo derivi da nor-me entrate in vigore suc-cessivamente alla data di cessazione dal servizio.

© Riproduzione riservata

INPDAP

Le pensioni si adeguano entro 5 anni

DI MARIO D’ADAMO

Norme aggiornate per pensionati, iscritti e lavoratori dell’istituto nazionale di previdenza per i dipendenti pubblici, In-

pdap., che chiedano una documen-tazione che li riguardi, debbano presentare una richiesta o esporre un reclamo. Il nuovo regolamento per l’accesso ai documenti ammi-nistrativi, deliberato dal commis-sario dell’ente, Paolo Crescimbeni, ed entrato in vigore il 21 aprile scor-so (quindici giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 79 del 6 aprile), sta-bilisce che gli uffici interessati, in par-ticolare quello per le relazioni con il pubblico, debba-no facilitare al massimo gli utenti nelle operazioni di accesso. Fornendo strumenti e informazioni e provvedendo in tempi brevi, non oltre trenta giorni, sulle richie-

ste presentate. Il regolamento tiene conto delle modifiche apportate alla legge sulla tra-sparenza n. 241/1990, l’ultima l’anno scorso

(l. n. 69/2009), volute dal ministro della funzione pubblica, Renato Brunetta, e delle innovazioni tecnologiche nel frattempo intervenute, prima fra tutte la posta elettronica certifica-ta e la compilazione on line delle richieste. Tale ultima modalità permette a ciascun utente, ac-

cedendo al sito dell’i.n.p.d.a.p., di scaricare sul proprio computer il

modello scelto, compilarlo e spedirlo tramite la rete. Essa riguarda solo alcune delle prestazioni erogate dall’ente, mentre per l’accesso alla documentazione amministrativa

si può solo scaricare il

fac simi-le di ri-chiesta, stampar-

lo, compilarlo e inoltrarlo. Di persona, per posta, telefax o per via telematica. Ci si deve anche identificare, esibendo un documento o allegandone copia, e motivare la richiesta, specificando gli elementi per individuare l’atto. Può servirsi del proprio pc chi possie-de una casella di posta certificata, divenuta dal 26 aprile obbligatoria per tutte le am-ministrazioni ed enti pubblici e facoltativa e gratuita per tutti i cittadini. Non tutta la documentazione Inpdap è accessibile, occor-re un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una posizione giuridica-mente tutelata. Non è accessibile il mate-riale utilizzato in sede di preparazione di atti e provvedimenti normativi di carattere generale a meno che non sia soggetto alla preventiva informazione o consultazione di organizzazioni portatrici di interessi collettivi, e naturalmente tutto quanto sia soggetto alla legge di tutela della privacy. Se vi sono controinteressati, l’ente deve dar loro comunicazione della richiesta di acces-so, nel caso volessero fare opposizione, che va presentata entro dieci giorni. I costi di riproduzione della documentazione richiesta resta fissato in € 0.20 per facciata, ai quali si devono aggiungere i costi postali, se il ritiro

non avviene direttamente presso la sede interessata dell’Inpdap. Non hanno costi l’invio tramite colle-gamento in rete.

© Riproduzione riservata

L’istituto di previdenza del pubblico impiego si adegua ai nuovi vincoli sulla trasparenza

Accesso facile alle info dell’Inpdapcon il regolamento made in Brunetta

Paolo Crescimbeni

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/riforma+brunetta

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 31: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

37Martedì 18 Maggio 2010Martedì 18 Maggio 20L E T T E R E

C’è molta incertezza sul salva-precari. Ovvero sulla possibilità che possa essere utilizzata la lista stesa lo scorso anno per dare priorità nelle supplenze ai docen-ti-migliaia- che, causa i tagli della riforma Gelmini, avevano perso il contratto annuale. Un lettore, infatti,

ci scrive chiedendo se potrà rientrare il prossimo anno nelle liste oppure se queste sono da considerarsi chiuse ovvero se erano valide solo per chi aveva il requisito dei 180 giorni di servizio nel 2008/2009. Domande a cui solo il ministero potrà rispondere.

L’ESPERTO RISPONDE/ L’ultima parola al ministero dell’istruzione

Il precario per salvarsiva a caccia della listaUn lettore chiede quale sia l’elenco valido

Con i tagli ecco come individuare le interclassi

Nella mia scuola elementare, tutta tempo pieno, l’anno pros-simo il taglio sarà di due posti. In realtà per la situazione in cui ci troviamo non ci saran-no docenti perdenti posto, ma andrà comunque modifi cata l’ organizzazione di due inter-classi che non potranno conti-nuare ad effettuare il tempo pieno ma saranno costrette a garantire le 40 ore come tempo scuola poiché i genitori lo han-no chiesto.Come individuare le due interclassi che dovranno modifi care la loro organizza-zione scolastica?

Il collegio dei docenti si sta attivando per formulare dei criteri che vanno a sconten-tare docenti che lavorano nel circolo da diversi anni e che hanno sempre lottato per sal-vare il tempo pieno. Possiamo individuare le due interclassi utilizzando la graduatoria di circolo anche se non ci sono perdenti posto?Eventuale ri-corso di un docente perché non ci si è attenuti alla graduato-ria di circolo potrebbe avere successo?

Tiziana TorriRoma

Non esiste un criterio prede-fi nito per individuare le due interclassi che dovranno mo-difi care la loro organizzazio-ne. Nella situazione in cui si trova la scuola, il ricorso alla graduatoria di circolo non solo non è, a mio avviso, discipli-nato dalla normativa vigente in materia che fa riferimento alla sola individuazione di un soprannumerario, ma rischie-rebbe di creare problemi e e proteste. È in seno al collegio dei docenti che andrebbe cerca-ta la soluzione meno indolore. Soluzione, peraltro, possibile solo se tutti i docenti accettano un piccolo sacrifi cioi n termini di orario e di comprese.

Franco Bastianini

Il rebus della nuova informatica

Sono un’insegnante di Prati-ca d’agenzia presso un Istituto tecnico per il turismo e sono abilitata anche in Trattamen-to testi, ho appreso dalla nota ministeriale 1348 del mese di aprile che Trattamento testi

viene accorpata ad Informa-tica con nuova abilitazione; chiedo: la mia abilitazione in Trattamento testi alida per un eventuale passaggio ad Infor-matica?

Maria StaltariLocri(RC

I reimpieghi ipotizzati nella tabella di confl uenza, elabora-ta dal ministero dell’istruzione per le prime classi delle scuole superiori riformate, allo stato, hanno la funzione di risiste-

mare i docenti (già titolari) nelle stesse scuole dove hanno la titolarità ed eventualmente agevolare la ricollocazione ei docenti in soprannumero con un impiego fungibile delle loro abilitazioni. Il passaggio ver-so l’informatica, presuppone, invece, il possesso della relati-va abilitazione. Non di meno, qualora in sede di rivisitazione delle classi di concorso il rego-lamento dovesse ritenere di estendere tale fungibilità, non si può escludere che il passag-

gio sia possibile. Prima di al-lora tale tesi è giuridicamente non plausibile.

Antimo Di Geronimo

Docente in esubero per mancato pensionamento

Sono una docente su una classe di concorso atipica. Per effetto della riforma Gelmini, nella scuola di attuale titola-rità risulterò soprannumera-ria e dovrò essere trasferita ad altra sede. Non ci sarebbe nulla da obiettare se non che la mia posizione di sopran-numeraria deriva dal man-cato collocamento a riposo di un collega che possedendo di fatto 40 anni di contribuzione avrebbe dovuto esservi colloca-to di autorità effetto di quanto dispone il comma 11 dell’art. 72 della legge 133/2009 . Cosa posso fare per non perdere la sede di titolarità?

Maria F.RomanoVicenza

La situazione illustrata nel suo quesito (comportamenti di-versi tra uffi ci scolastici provin-ciali in merito all’applicazione del pensionamento forzoso con 40 anni di contribuzione pre-visto dal comma 11 dell’art.72 della legge 133/2008) risulta estesa a pelle di leopardo su tutto il territorio nazionale. Decreti di preavviso regolar-mente notifi cati dai dirigenti scolastici entro il 28 febbraio privi di motivazione, decreti notifi cati oltre il 28 febbraio o non notifi cati affatto perché a giudizio del dirigente scola-stico non c’erano certezze sugli anni di servizio e di contribu-zione posseduti dal docente in-teressato, una valanga di note ministeriali con indicazioni spesso contraddittorie, sono alcuni degli elementi che han-no portato, in diverse province all’annullamento dei preavvi-si con il conseguente rinvio del collocamento a riposo fi ssato per il 1.9.2010. Mi chiede cosa fare per non perdere la sede di titolarità: a mio avviso, non c’è nulla da fare, a meno che lei non voglia, per vie legali, impu-gnare il mancato collocamento a riposo del collega. Una stra-da dall’esito molto incerto.

Nicola Mondelli

©Riproduzione riservata

viene accorpata ad Informa- mare i docenti (già titolari)

Ssono un docente precario classe A017, abilitato Ssis ed inserito nelle graduatorie ad esaurimento.

Nell’anno scolastico 2008/2009 ho totalizzato 169 gior-ni di insegnamento e perciò escluso dal decreto salva precari. Nonostante ciò quest’anno (anno scolastico 2009/2010) ho avuto un contratto tramite graduatorie di istituto fi no al 30 giugno (3 ore settinanali) a partire da ottobre. Potrò rientrare nelle liste prioritarie per l’anno scolastico 2010/2011 o tali liste sono chiuse e va-levano solo per chi ha totalizzato i 180 giorni nell’anno scolastico 2008/2009?

Luigi RiposatiBari

L’articolo 1 comma 2 del decreto legge 134/2009 ha disposto l’istituzione di elenchi prioritari nei quali sono stati inclusi gli aspiranti (già inclusi nelle graduatorie a esaurimento) già destinatari di contratto a tempo determinato, annuale o fi no al termine delle attività didattiche, nell’anno scolastico 2008-2009 o che abbiano conseguito nel medesimo anno scolastico, attraverso le graduatorie di istituto, una supplenza di almeno centottanta giorni, che non abbiano potuto stipulare per l’anno scolastico 2009-2010 la stessa tipologia di contratto per caren-za di posti disponibili e che non siano stati destinatari di un contratto a tempo indeterminato e non siano risultati collocati a riposo. Tale disposizione è stata fatta oggetto di una proroga introdotta dall’art. 7, comma 4-ter del decreto legge 194/2009 che ha disposto quanto segue: «Le disposizioni contenute nell’ar-ticolo 1, commi 2, 3 e 4, del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 134, convertito, con modifi cazioni, dalla legge 24 novembre 2009, n. 167, restano valide con riferimento all’anno scolastico 2010-2011». L’enunciato testuale di quest’ultima disposizione è piuttosto laconico e, dunque, non è dato evincere se si tratti di una proroga dell’elenco già esistente oppure di una riaper-tura dello stesso, volta ad inserire gli aspiranti docenti che nel frattempo abbiamo maturato analoghi requisiti. Entrambe le tesi sembrerebbero giuridicamente plausibili. Se si considera il profi lo meramente procedurale assumerebbe rilievo la mera proroga dell’elenco già esistente. Se invece si considera il profi -lo sostanziale, la proroga si confi gurerebbe alla stregua di un rinnovo dei termini per la maturazione dei requisiti di accesso, ai quali l’amministrazione dovrebbe dare attuazione tramite l’aggiornamento degli elenchi medesimi. Il rebus sarà risolto dal ministero dell’istruzione al quale spetta il potere di emanare la relativa normativa di dettaglio. Sempre che non intervengano ulteriori novità in sede di contenzioso e salvo interpretazioni autentiche dell’ultima ora in sede legislativa.

Carlo Forte

I quesiti, con nome, cognome e città, non devono superare le 20 righe e vanno inviati all’indirizzo:

[email protected]

Cpsctia

L

Cin

tusiIncunoanorclnupigascnodumzi

atcrtacihavainutcipecocirisu

fi nindinetrgrnonainalsoreprdetaSosoundi

Il in

cateabtomap

«LA NORMA È EQUIVOCA E NON LASCIA INTENDERE SE CI SARÀ UNA PROROGA O UNA RIAPERTURA»

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 32: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

38 Martedì 18 Maggio 2010

IL TAGLIAMARETTCollana fondata da Mauro Mancini

PER ACQUISTI

E INFORMAZIONI

NAVIGARELUNGOCOSTA

www.iltagliamare.it

E

ACQUISTI

VIGAREGOCOSTA

IL TAGLIAMARETTCollana fondata da Mauro Mancini

PER

NAVLUNGMercati&

ORMAZIONI

www.iltagliamare.it

E INFO

iltFinanza

Ftse All share +0,09%. Euro ancora in calo sotto 1,23, poi risale. Petrolio vicino a 70 $

La fragilità sovrana sui mercatiAnche se le piazze Ue hanno chiuso con segno positivo

Alla fine, tutti i principa-li indici europei hanno chiuso in territorio po-sitivo: ma il dato non

deve ingannare. I mercati re-stano estremamente nervosi e altalenanti, condizionati da ogni più piccola notizia, pronti a vendere o ad acquistare su spinte fortemente speculative. Solo così si spiegano le con-tinue oscillazioni, che anche ieri hanno caratterizzato i listini, che hanno raggiunto incrementi anche superiori al punto e mezzo percentuale, per poi chiudere sotto il mezzo punto, tranne Francoforte.

A Milano, il Ftse Mib ha archiviato la seduta in rial-zo dello 0,23% a 19826 punti, dopo aver toccato un massimo intraday a +1,57%, sopra quo-ta 20 mila punti; il Ftse All share a +0,09%, il Ftse Mid cap a -0,76%, il Ftse Star a

-0,82%. In nero gli altri indici europei con il Cac-40 a Parigi (+0,43%), il Dax a Francoforte (+1,14%) e il Ftse 100 a Lon-dra (+0,97%). A metà seduta, a New York, il Dow Jones segna-va -1,27%, l’S&P 500 -1,41%, il Nasdaq Composite -1,29%.A piazza Affari, sul paniere principale, in ordine spar-so il comparto bancario con Banco popolare (+7,58%), in testa, grazie agli upgrade incassati da Crédit Suisse, Intermonte ed Equita sim. Bene anche Intesa Sanpaolo (+1,15%), Unicredit (+0,44%) e Popolare Milano (+0,07%). Vendite invece, su Banca Mps (-0,67%), Ubi banca (-1,86%) e Mediobanca ( -1 ,96%) .Deboli gli industriali con Fiat (-2,95%), titolo peggiore del Ftse Mib dopo il dato sulle immatricolazioni auto Ue ad aprile. In discesa anche Im-

pregilo (-2,61%), Prysmian (-2,67%), Pirelli & c. (-1,45%) e Ansaldo Sts (-0,98%). Positiva Finmeccanica (+1,94%). Tra le altre blue chip, hanno brilla-to Parmalat (+2,21% a 1,941 euro) e Generali (+0,68%); male Azimut (-2,94%), ma so-prattutto Geox (-6,02%), che ha risentito ancora dei conti trimestrali e di una raccolta ordini deludente. Sul resto del listino, male Olidata (-6,79%), Kerself (-6,17%) e Tiscali (-4,74%).

Quanto all’euro, si è legger-mente ripreso, dopo essere sceso ai minimi da quattro anni. La moneta europea ha chiuso a 1,2339 dollari, dopo un minino di 1,2237 per il ti-more, da parte degli investito-ri, che i piani di austerità fi-niscano per frenare la crescita europea. Successivamente gli stessi investitori che avevano

comprato a breve derivati che scommettevano sulla discesa dell’euro, hanno preferito ag-giustare i loro investimenti con ricoperture, che hanno fatto risalire la moneta euro-pea. Anche l’aumento record a marzo dei flussi di capitali esteri negli Usa su attività a lungo termine, ha risvegliato la propensione al rischio. Eu-ro-yen a 114,07 e dollaro-yen a 92,47.

Stesso movimento ribassista per il petrolio. A metà seduta, a New York, il future giugno per il Wti viaggiava a 70,30 dollari al barile, ma è sceso ancora, fino a un minimo di 69,62 dollari. A Londra, il fu-ture sul Brent è sceso a 75,34 dollari. Ancora in rialzo, inve-ce, l’oro, che ieri ha toccato il nuovo massimo a 1.236 dollari l’oncia.

© Riproduzione riservata

«Bisogna migliorare con-correnza e diversità» tra le agenzie di rating, un settore in cui esistono «pochi protagonisti» che prendono decisioni dalle «conseguenze gravi». Lo ha dichiarato il commissario europeo ai mercati interni, Michel Barnier, durante una conferenza stampa di presentazione del proget-to di riforma europeo dei mercati fi nanziari. Barnier ha chiarito che da giugno le principali agenzie do-vranno rendere pubblici tutti i dati su cui si basa-no i rating, mentre verrà incrementata la supervi-sione a livello centrale. Il commissario ha precisato che i problemi di debito dei paesi europei, che hanno innescato la crisi greca e il rischio contagio, non sono causati direttamente dalle agenzie. Barnier ha infatti para-gonato i giudizi di Fitch, Standard & Poor’s e Mo-ody’s al «termometro con cui si misura la febbre; rompendo il termome-tro, la febbre non spari-sce, ma bisogna curarla».Barnier non ha accennato alla proposta di costitui-re una agenzia di rating europea emersa la scorsa settimana, ma ha ribadito che da dicembre sarà ob-bligatoria la registrazione centrale da parte delle agenzie di rating, misura che favorirà «sorveglianza e trasparenza».

© Riproduzione riservata

Barnier, freni a rating

Intesa Sanpaolo ha per-fezionato la cessione del ramo di attività di Secu-rities services, Banca de-

positaria, a State street corp. per un corrispettivo di circa 1.750 milioni di euro, di cui cir-ca 1.280 milioni relativi all’av-viamento, che si traduce per il gruppo Intesa Sanpaolo in una plusvalenza lorda di circa 740 milioni di euro e in un recupe-ro dell’avviamento di circa 540 milioni di euro, con un effetto positivo di circa 37 centesimi di punto sul coeffi ciente patrimo-niale Cor Tier1.

L’istituto è stato assistito nell’operazione da Rothschild e Banca Imi in qualità di advisor fi nanziari, da McKinsey & co. in qualità di consulente industria-le e da Pedersoli e associati in qualità di consulente legale.«È una super operazione. Era un’attività nostra non core e quindi non strategica. Per noi è una bellissima azienda e abbia-mo trovato il miglior compratore. Le condizioni sono interessanti e l’effetto sui nostri conti e sulla patrimonializzazione è impor-tante», ha sottolineato l’a.d. di Ca’ de Sass, Corrado Passera,

a margine del Global business summit 2010, relativamente alla cessione della banca depositaria.Passera ha aggiunto che «qual-cuno pensava che non avrem-mo rispettato gli impegni presi, ma, come sempre, lo abbiamo fatto».

© Riproduzione riservata

Per Intesa plusvalenza lorda di 740 mln

Finita venditaBanca fiduciaria

Michel Barnier

Emittente: Costituenda Banca Sviluppo Tuscia S.p.A.

Responsabile del collocamento;Comitato Promotore per la costituzione di Banca Sviluppo Tuscia S.p.A.

via Garbini n. 51 - Viterbo- Tel. e fax 0761/27.05.93email: [email protected]

OFFERTA DI SOTTOSCRIZIONE DI AZIONI ORDINARIE

DELLA COSTITUENDA BANCA SVILUPPO TUSCIA SPA

AVVISO DI AVVENUTO DEPOSITO E PUBBLICAZIONE

DEL PROSPETTO INFORMATIVO

Ai sensi dell’art. 8 comma 2 del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche, il Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 17 maggio 2010, a seguito dell’avvenuto rilascio del nulla osta comunicato in data 4 maggio 2010 con nota di Protocollo n. 10040338, ed è a disposizione del pubblico presso la sede del Comitato Promotore, in Viterbo, via Garbini, 51 dal lunedì al venerdì dalle ore 9:30 alle ore 12:30 esclusi i giorni festivi, durante tutto il periodo di adesione, oltre che sul sito internet del Comitato Promotore (www.bancasviluppotuscia.it).

STRUMENTI FINANZIARI OGGETTO DELL’OFFERTA DI SOTTOSCRIZIONE

L’Offerta riguarda la sottoscrizione di un ammontare minimo di n. 10.000 azioni fino a un massimo di n. 15.000 azioni ordinarie della Costituenda Banca Sviluppo Tuscia S.p.A. per un controvalore minimo di 10.000.000 euro e massimo di 15.000.000 euro. Il prezzo dell’Offerta è pari a 1.000 euro per azione con una quota minima di sottoscrizione di n. 5 azioni per un controvalore di 5.000 euro.

CALENDARIO DELL’OFFERTA

Si riporta di seguito il calendario dell’Offerta, salvo proroga o chiusura anticipata della stessa come indicato al paragrafo 5.1 della Sezione III Nota informativa sugli Strumenti Finanziari:

Pubblicazione del Prospetto Informativo 17 maggio 2010

Inizio Periodo delll’Offerta 17 maggio 2010

Fine periodo dell’Offerta 16 maggio 2011

L’adempimento di pubblicazione del Prospetto Informativo non comporta alcun giudizio della Consob sull’opportunità dell’investimento e sul merito dei dati e delle notizie ad esso relative.

Viterbo 18/05/2010

Z [ Y I O G

BANCASVILUPPO

Corrado Passera

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 33: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

39Martedì 18 Maggio 2010Martedì MERCATI E FINANZA

L’auspicio dell’a.d. di Generali, Giovanni Perissinotto

Più rigore nella crisiE interventi su pensioni e sanità

Sulle nuove regole del gio-co e su una nuova archi-tettura di sorveglianza e cooperazione nel sistema

economico e finanziario alla luce delle crisi si discute «da più di un anno. Si è parlato molto, ma si è fatto poco. È ora di procedere con determinazione». È l’opinione dell’amministratore delegato di Generali, Giovanni Perissinotto, espressa in un convegno a Mi-lano, organizzato da Advantage financial sull’andamento dell’eco-nomia mondiale e delle borse.

Perissinotto non ha usato mezzi termini e ha invitato il governo a mettere in atto rigore e decisioni impopolari per uscire dalla crisi. Secondo Perissinotto, «c’è molto da fare su pensioni e su sanità, ma soprattutto sulla sanità. Nel-le pensioni qualcosa si è fatta: ora c’è un spazio molto più am-pio per una previdenza privata. Ma un altro dei grandi problemi per il defi cit della spesa è la sa-nità». Per questo, ha sottolineato l’a.d. di Generali, servono forme di collaborazione tra pubblico e privato.

Che il momento sia delicato, d’altronde, è evidenziato dal fatto

che «gli eventi degli ultimi giorni, che hanno visto con diffi coltà le autorità delle maggiori economie europee trovare un accordo per sostenere la Grecia e difendere la valuta europea e, quindi, l’Unio-ne europea stessa, sono preoccu-panti. È imperativo che gli stati europei trovino una vera unità intorno a questo accordo e, al di là della messa a disposizione di risorse fi nanziarie, mostrino de-

terminazione e una reale comu-nione di intenti per uscire dalla crisi e per garantire la crescita e la prosperità futura dell’Europa».Per questo, secondo Perissinot-to, a livello dei singoli paesi e soprattutto dell’Italia, «occorre lanciare e perseguire con vigore le necessarie riforme di struttu-ra e adoperarsi con rigore per il riequilibrio dei conti pubblici e il rilancio della crescita e dell’occu-pazione».

L’a.d. di Generali ha fatto cenno anche al problema della dimensione «morale» legata alla crisi fi nanziaria, riferendosi in particolare ai temi del «too big to fail» e della «privatizzazione dei guadagni e socializzazione dei costi» della crisi. «Si tratta di fenomeni che non possono che alimentare il confl itto sociale, al punto di causare momenti di gra-ve turbolenza, come evidenziato dagli eventi di Atene dei giorni scorsi, che sono costati purtroppo vite umane». Inoltre, «un ingre-diente fondamentale per uscire da questa crisi di lungo periodo» è «la riscoperta della centralità del risparmio».

© Riproduzione riservata

L’Antitrust avvia un’indagine conoscitiva sul settore dell’Rc auto. Essa dovrà individuare le cause per le quali, nonostante i numerosi interventi legislativi e regolatori degli ultimi cin-que anni, fi nalizzati a rendere il comparto più competitivo, i prezzi continuino a crescere.L’analisi punterà a ricostruire l’andamento dei prezzi effettivi e dei costi del settore, con particolare riguardo all’entrata in vigore della procedura di risarcimento diretto: dopo tre anni di applicazione del nuovo sistema, l’attesa riduzione dei costi, con effetti benefi ci sui consumatori, non si è verifi cata.Per questo, secondo l’Antitrust, occorre capire se la riforma, nella sua concreta attuazione, abbia prodotto la necessa-ria spinta competitiva o se, al contrario, occorra introdurre correttivi.La Rc auto è uno dei mercati principali nel settore assicu-rativo: nel 2009, la raccolta premi ha superato i 17 miliardi di euro, con un’incidenza del 46,3% sul totale rami danni e del 14,4% sul portafoglio complessivo.

© Riproduzione riservata

Antitrust indaga su Rc auto

Giovanni Perissinotto

UN MESE GRATIS DELLA TUA TAGLIA DI GAS. BUONO NO?

IN PREMIO 1 MESESE LA RISPETTI OGNI ANNO.

PER LA TUA TAGLIA

Informazioni utili: Il premio verrà riconosciuto dopo ogni anno di fornitura. Visita il sito enelenergia.it per scoprire se l’offerta è

att ivabi le nel tuo comune. Enel Energia , soc ietà del Gruppo Enel che opera su l mercato l ibero del l ’energia e del gas .

PAGHI LA METÀDA GIUGNO A SETTEMBRE.

RESTARE NELLA TUA TAGLIA

TI CONVIENE, OGNI ANNO.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 34: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 35: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

41Martedì 18 Maggio 2010Martedì MERCATI E FINANZA

Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 14/05/2010

Elite France-Europe B EUR 90,00Elite France-Europe F EUR 88,21Em Debt Opp. B($) USD 99,06Em Debt Opp. C(Chf) CHF 99,02Em Debt Opp. E EUR 99,02Em Mkts Eq B($) USD 108,88Em Mkts Eq F($) USD 108,62Em Mkts Eq J(Chf) CHF 111,97Em Mkts Eq L EUR 115,27Europe Low Vol B EUR 94,82Europe Low Vol C(Chf) CHF 91,31Europe Low Vol F EUR 93,82Europe Low Vol H EUR 93,27European Equities B EUR 198,51European Equities C(Chf) CHF 182,27European Equities F EUR 195,01European Equities H EUR 190,82European Opp B EUR 99,52European Opp C(Chf) CHF 97,38European Opp D($) USD 98,96European Opp F EUR 99,02European Opp N(Chf) CHF 96,96North American Eq. B($) USD 133,23North American Eq. E EUR 128,36North American Eq. F($) USD 131,79North American Eq. G EUR 126,09North American Eq. H($) USD 127,41

Valori al 14/05/2010

European Value A1 EUR 1298,08

Ivy Asset Strategy A1 EUR 1080,91

Japan A1 EUR 602,79

US Large Cap Value A1 EUR 1196,76

US Large Cap Value C1 USD 992,77

W&R Science & Technology A1 EUR 993,95

www.newmillenniumsicav.com

Distributore Principale:

BANCA FINNAT EURAMERICA TEL. 06 69933.475 - www.finnat.it

N.M. Euro Bonds Short Term EUR 132,04 132,86N.M. Euro Equities EUR 36,90 39,05N.M. Global Equities EUR 51,45 53,66N.M. Infl ation Linked Bd Europe EUR 105,13 -N.M. Q7 Corporate Bd EUR 155,55 157,24N.M. Q7 High Quality Bd EUR 130,66 131,56N.M. Q7 Pan European Eq. EUR 76,34 79,64N.M. Previra World Conservative EUR 124,36 125,57N.M. Large Europe Corporate EUR 114,82 115,44N.M. Q7 Active Equities Internat. EUR 78,90 78,94N.M. Q7 Alpha Balanced EUR 100,73 -

Valori al 14/05/2010

Valori al 14/05/2010

N.M. Q7 GlobalFlex classe A EUR 107,33 103,43N.M. Total Return Flexible EUR 115,45 -

POLAR CAPITAL FUNDS

www.polarcapital.co.uk

Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 11,22 14/05/2010 GBP 9,58 14/05/2010 USD 13,94 14/05/2010

Healthcare Opportunities EUR 7,06 14/05/2010 GBP 6,04 14/05/2010 USD 8,78 14/05/2010

Polar Japan Fund USD 17,27 17/05/2010 GBP 12,00 17/05/2010 JPY 1595,65 17/05/2010

UK Absolute Return EUR 12,52 17/05/2010 GBP 10,71 17/05/2010 USD 15,42 17/05/2010 EUR 12,59 17/05/2010 GBP 10,77 17/05/2010 USD 15,51 17/05/2010

Class AClass AClass AClass IClass IClass I

POLIZZE UNIT LINKED

www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 Milano - Cap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,151 07/05/2010

Unidesio 760072 9,882 07/05/2010

Unidesio 760073 9,885 07/05/2010

Unidesio 760074 9,735 07/05/2010

Unidesio 760075 11,658 07/05/2010

Unidesio 760077 10,507 07/05/2010

Unidesio 760078 9,964 07/05/2010

Unidesio 760079 10,436 07/05/2010

Unidesio 760080 10,183 07/05/2010

Unidesio 760082 9,432 07/05/2010

Unidesio 760083 10,698 07/05/2010

Unidesio 760085 10,238 07/05/2010

Unidesio 760087 10,986 07/05/2010

Unidesio 760088 8,979 07/05/2010

Unidesio 760089 11,107 07/05/2010

Unidesio 760090 7,007 07/05/2010

Unidesio 760091 10,356 07/05/2010

Unidesio 760092 10,292 07/05/2010

Unidesio 760093 10,034 07/05/2010

Unidesio 760094 10,568 07/05/2010

Unidesio 760095 10,116 07/05/2010

Unidesio 760096 10,122 07/05/2010

Unidesio 760097 10,360 07/05/2010

Unidesio 760098 10,602 07/05/2010

Unidesio 760099 10,643 07/05/2010

Unidesio 760100 10,159 07/05/2010

Unidesio 760101 10,434 07/05/2010

Unidesio 760102 10,069 07/05/2010

Unidesio 760104 10,071 07/05/2010

Unidesio 760105 10,547 07/05/2010

Unidesio 760106 10,259 07/05/2010

Unidesio 760109 10,439 07/05/2010

Unidesio 760110 10,345 07/05/2010

Unidesio 760111 10,347 07/05/2010

Unidesio 760124 10,665 07/05/2010

Unidesio 760125 10,419 07/05/2010

Unidesio 760126 9,937 07/05/2010

Unidesio 760129 10,811 07/05/2010

Unidesio 760130 10,466 07/05/2010

Unidesio 760131 10,510 07/05/2010

Unidesio 760132 10,340 07/05/2010

Unidesio 760133 10,376 07/05/2010

Unidesio 760134 10,389 07/05/2010

Unidesio 760137 10,316 07/05/2010

Unidesio 760138 10,469 07/05/2010

Unidesio 760139 10,720 07/05/2010

Unidesio 760140 10,625 07/05/2010

Unidesio 760141 10,115 07/05/2010

Unidesio 760143 10,060 07/05/2010

Unidesio 760144 10,056 07/05/2010

Unidesio 760145 10,359 07/05/2010

Unidesio 760147 10,320 07/05/2010

Unidesio 760148 10,207 07/05/2010

Unidesio 760149 10,323 07/05/2010

Unidesio 760150 10,285 07/05/2010

Unidesio 760156 9,881 07/05/2010

Unidesio 760157 10,169 07/05/2010

Unidesio 760158 9,964 07/05/2010

Unidesio 760159 9,979 07/05/2010

Unidesio 760160 9,736 07/05/2010

Unidesio 760161 9,951 07/05/2010

Unidesio 760162 9,951 07/05/2010

Unidesio 760163 9,945 07/05/2010

Unidesio 760166 9,947 07/05/2010

Unidesio 760167 9,929 07/05/2010

Unidesio 760168 9,930 07/05/2010

Unidesio 760169 9,885 07/05/2010

Unidesio 760170 9,587 07/05/2010

Unidesio 760171 9,996 07/05/2010

Unidesio 760173 9,931 07/05/2010

Unidesio 760174 9,882 07/05/2010

Unidesio 760178 10,000 10/05/2010

Unidesio 760179 10,000 10/05/2010

Unidesio 760180 10,000 17/05/2010

Finlombarda, fi nanziaria della regione Lombardia, ha presentato i risultati dello studio dedicato al

sistema delle società parteci-pate dirette dalle 20 regioni italiane. Con riferimento alle macro-aree geografi che, le 434 partecipate regionali dirette ri-sultano distribuite per il 36,9% (160 società) nelle regioni del Sud, per il 33,6% (146 società) nelle regioni del Centro e per il 29,5% (128 società) nelle regio-ni del Nord.

Lo studio integra i dossier sul tema già esistenti, che hanno evidenziato la posizione subordinata del capitalismo re-gionale rispetto a quello statale e degli altri enti locali. Il micro-stock di partecipate regionali documentato da Finlombarda conta 434 partecipate regionali dirette (su un totale di 1.410 partecipate regionali dirette e indirette): si tratta di società differenti tra loro, sia per quan-to riguarda i settori di attività e gli anni di costituzione, sia per quanto riguarda i modelli di governance.

Le regioni del Nord, pur es-sendo dimensionalmente mag-giori, non presentano necessa-riamente i numeri più elevati di partecipate, come nel caso della Lombardia che, pur contribuen-do nel 2007 al 20,8% del pil na-zionale e al 15,5% delle entrate complessive delle regioni, pre-sentava solo l’1,8% delle parte-cipate dirette (84, attualmente 7 in seguito alla cessione delle quote di Federfi di con atto del 23 dicembre 2009) e che appar-tiene al gruppo di regioni con il minor numero di partecipazioni dirette, insieme alla Basilicata, alle Marche e al Trentino-Alto Adige (con 8 partecipazioni di-

rette ciascuna) e al Molise (6 partecipazioni dirette).

Con riferimento alle dimen-sioni, le 331 partecipate dirette, di cui Finlombarda ha esami-nato i bilanci 2007, presentano un patrimonio netto regionale complessivo di circa 3,4 mld euro, concentrato per il 67,4% nelle partecipate dirette del-le regioni del Nord, un attivo patrimoniale di 26 mld, un valore della produzione di 6,2

mld, 2.218 membri dei cda o dei consigli di gestione e 1.445 sindaci.

Con riferimento ai settori, quello dei servizi finanziari presenta la dimensione dell’at-tivo più signifi cativa (circa 9,4 mld euro, pari a oltre un terzo dell’attivo complessivo del cam-pione di 331 partecipate dirette prese in esame) ed è espresso da 33 società.

Seguono il settore delle in-

frastrutture e mobilità, che ri-guarda 71 società attive nella costruzione e/o nella gestione di infrastrutture e servizi nel campo del trasporto aereo, fer-roviario, stradale, marittimo/fluviale e del trasporto pub-blico locale, con 23.500 dipen-denti, e circa 9,1 mld di euro di attivo (35,1% del totale); il settore sviluppo territoriale, che raggruppa 57 partecipate, con l’8,1% dell’attivo; il setto-

re attività produttive, con 45 partecipate (di cui 38 nella sola Umbria), 1.379 dipendenti e il 2,5% dell’attivo (circa 639 mln euro); il settore ictt, espresso da 18 partecipate dirette, con circa 3 mila dipendenti e il 2,6% dell’attivo; il settore uti-lities, con 13 società che ope-rano nei campi dell’energia elettrica, delle risorse idriche e dei rifi uti, 3.435 dipendenti e l’8,4% dell’attivo (circa 2,1 mld euro).

Con riferimento ai modelli di governance, le società monitora-te sono partecipate dalle rispet-tive regioni con quote totalitarie o di controllo in 166 casi.

© Riproduzione riservata

Partecipate del SudSono ben 160 sulle 434 in Italia

Indagine Finlombarda sulle spa pubbliche. Ma quelle del Nord hanno dimensioni maggiori

I fondi mobiliari italiani sono meno competitivi rispetto a quelli esteri. Uno dei motivi è quel-lo della imposizione fi scale, che va a colpire il maturato e non il realizzato. Da qui la neces-

sità di un riequilibrio; per questo, è stato presenta-to ieri dalla senatrice Maria Ida Germontani, dal presidente di Aifi , Giampio Bracchi e dal diretto-re generale dell’associazione, Anna Gervasoni, il disegno di legge con «Disposizioni in materia di riordino della tassazione dei fondi di investimento mobiliare chiusi», attualmente in corso di esame in commissione fi nanze del senato.

Il testo prevede di cambiare l’imposizione fi -scale per i fondi mobiliari chiusi dal maturato al realizzato. Il regime attuale penalizza i fon-di di private equity italiani rispetto a quelli di diritto estero, che sono tassati secondo il siste-ma dell’imposizione sul risultato realizzato. Ap-

plicando l’aliquota sostitutiva solo al momento dell’uscita dell’investitore, infatti, i private equity esteri possono evidenziare, durante la vita del fondo, rendimenti più elevati perché al lordo di tale ritenuta.

Il ddl prevede di cambiare un regime che pe-raltro impedisce ai gestori italiani di applicare metodi di valutazione delle partecipazioni alline-ati a quelli previsti dalla prassi internazionale. Riguardando soltanto i fondi mobiliari chiusi, in-fi ne, il ddl non comporta particolari perdite per lo stato. Il gettito che verrebbe a mancare, infatti, sarebbe molto limitato. In sostanza, si tratterebbe di un semplice differimento delle imposte. «Il ddl proposto», ha detto Giampio Bracchi, presidente Aifi , «migliora la competitività dei fondi mobiliari chiusi italiani».

© Riproduzione riservata

Iniziativa della senatrice Maria Ida Germontani e dell’Aifi

Presentato ddl di modificadelle tassazioni dei fondi Telefono 02/58219.1 - e-mail: [email protected]

I fatti separatidalle opinioni

Direttore ed editore:

Paolo Panerai (02-58219209)

Direttore ed editore associato:

Pierluigi Magnaschi (02-58219207)

Condirettore: Marino Longoni (02-58219207)

Vicedirettore: Sabina Rodi (02-58219339)

Caporedattore centrale: Marco Castoro (06-6976081); Caporedattori: Gianni Macheda (02-58219220); Roberto Miliacca (Roma 06-6976081). Caposervizio:

Franco Adriano (06-69760827); Giorgio Bertoni (02-58219321); Giampiero Di Santo (06-69760826). Vicecaposervizio:

Cristina Bartelli (02-58219342); Franca Floris (02-58219341); Roberto Gagliardini (02-58219795); Ignazio Marino (02-58219468). Redazione: Marco Capisani (02-58219235); Francesco Cerisano (02-58219333), Luigi Chiarello (02-58219226); Elena Galli (02-58219589); Massimo Galli (02-58219588); Valentina Giannella (02-58219610); Emilio Gioventù (06-69760851); Alessandra Ricciardi (06-69760822); Stefano Sansonetti (06-69760849); Silvana Saturno (02-58219378); Andrea Secchi (02-58219251); Simonetta Scarane (02-58219374); Francesca Sottilaro (02-58219232); Roxy Tomasicchio (02-58219335). Segreteria: Manuela Bettiga (Milano); Anna Cioppa e Flavia Fabi (Roma)

ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.

Stampa: Milano, Stem Editoriale Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 - Roma, Litosud srl, via Carlo Pesenti 130 - Catania, Società Tipografica Siciliana Spa, Catania, Strada 5ª n. 35 - Cagliari, L’Unione Editoriale Spa, Viale Regione Elena, 12.

Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 58219283.

ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31-7-91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai.

Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250.

Accertamento Diffusione Stampacertifi cato n. 6470 del 4/12/2008

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 36: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 30/04/10

Adesso Index Aprile '07 86,050 A2 | A | A+ - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 96,885 A2 | A- | A- * - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 101,110 - | BBB- | - A2 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 98,178 - | BBB- | - Aa2 | AA | AA

Alti Percorsi Index 1 – 2007 98,270 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 102,348 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 100,788 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Carichieti index linked 2006 96,830 Aa2 | A+ | AA- A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 97,516 Aa2 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA

Cedola Index 99,770 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Creberg altiplano marzo 07 95,276 - | A- | A- - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 84,620 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 84,470 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 89,280 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 90,000 - | (1) | - - | A- | A-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 93,281 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 99,420 - | bbb+ | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 100,020 A3 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D (�) WR | NR | NR Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 90,890 - | bbb+ | A- Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 93,660 Aa2 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 115,460 Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 93,281 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 99,420 - | bbb+ | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Performance Positiva 111,240 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

ExtraFrutti - Index Linked 2008 100,780 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 97,603 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Index Scatto piu' Persona Life 95,360 Aa2 | A+ | A+

Index Up 1-2008 85,165 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index Up 2 - 2005 99,910 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2005 101,969 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 99,405 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Indice Più 2 - 2004 99,760 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

Indice Più 3 98,810 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Indice Più 4 - 2004 99,340 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-

Prima Classe 1 - 2005 101,891 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 2 - 2005 102,343 - | BBB+ | A- Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 100,700 A3 | A- | A- Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 97,115 A2 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 10 97,520 Baa3 | - | - A2 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 97,567 Baa3 | - | - A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 97,617 Baa3 | - | - Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 96,217 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 95,758 Baa3 | - | - Aa1 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 98,270 A3 | - | - Aa3 | A+ | A+

Uni Class 98,11 Aa3 | A | AA- Aa3 | A | A+

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 96,330 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 97,709 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 98,120 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 100,110 - | A+ | - Aa3 | AA- | AA-

3% Top Coupon Index Linked serie XIII 2003 99,559 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | AA-

3% TOP COUPON INDEX LINKED SERIE XV - 2003 99,830 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,0% Top Coupon Serie XII - 2003 99,637 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 98,082 Aa2 | AA | AA Aa2 | AA | AA

3,20% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE VII GIUGNO 2004 99,660 A3 | A- | A-

3,60% Coupon Serie X - 2003 99,607 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3,75% crescita USA index linked serie XIV settembre 2004 99,642 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 98,940 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie X Agosto 2004 99,569 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

4,0% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XV NOVEMBRE 2004 98,320 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA USA SERIE XIII OTTOBRE 2004 98,700 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 88,790 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 95,032 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 93,150 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 88,699 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 88,809 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 95,350 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 96,360 A2 | A | A Aa3 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 98,782 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA | AA

Capital Index SERIE IV 2005 96,616 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Capital Index serie VI 2004 99,905 Aa2 | AA | AA Aa2 | AA | AA

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 96,830 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Capital Index Serie X 2004 99,416 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XII 2004 99,096 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XIV 2004 98,770 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVI 2004 98,400 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVII 2004 97,950 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Capital index serie XX 2004 99,026 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA | AA

Convergence Serie IX 2007 88,699 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 88,790 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 95,032 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 95,350 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 93,150 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

Crescita Europa Serie IX 2006 99,160 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Europa Serie XI 2006 99,550 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 95,950 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 96,020 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 93,787 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 100,110 - | A+ | - Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 97,840 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 94,390 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 98,120 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 91,610 A1 | A | A Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 98,290 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 96,510 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 93,250 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 92,510 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 99,310 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 92,880 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 92,293 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2004 100,496 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 95,530 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 98,880 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 95,773 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 95,032 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VI 2004 99,690 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 96,330 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 95,350 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita sicura serie VII 2004 99,219 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 97,709 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 97,040 Aa2 | AA | AA

Crescita Sicura Serie VII 2007 93,150 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2004 99,070 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 97,547 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 96,550 A2 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 87,780 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 96,860 Aa2 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 95,110 A2 | A+ | AA-

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 98,290 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XIX 2006 99,640 Aa1 | - | -

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 100,960 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 92,020 A1 | A | A+ A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 99,310 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 99,500 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 96,510 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 97,414 A2 | A | A+ Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 10% SERIE XIII LUGLIO 2005 99,350 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 92,880 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 97,040 Aa2 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 95,530 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 96,860 Aa2 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 95,110 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 96,550 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 94,390 A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 95,773 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 93,787 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 91,610 A1 | A | A Aa3 | A | A+

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 98,290 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XI 2007 96,520 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

VALORI AL 30/04/10

VALORI AL 30/04/10

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 30/04/10

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

RATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazionidell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla homepage del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 96,119 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XIII 2007 96,520 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XV 2007 96,119 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 90,221 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Grifo Index serie XIX 2004 99,198 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 93,250 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 93,787 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 92,880 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 95,773 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 97,040 Aa2 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 96,550 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 95,530 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 96,860 Aa2 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 95,110 A2 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 91,610 A1 | A | A Aa3 | A | A+

INDEX "ESAGONO" BSG 2005/2010 SERIE XIV 98,903 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 97,709 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 94,390 A2 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 98,630 Aa1 | - | -

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 87,780 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 95,350 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 95,032 A1 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 93,150 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 97,820 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 92,510 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 92,293 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 97,840 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 98,880 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 96,510 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 97,547 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Extra Serie XII 2005 100,630 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO ITALIA SERIE XIV 2005 99,350 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 97,840 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 97,820 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 97,437 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XIX 2005 98,660 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XXI 2005 96,550 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XXII 2005 96,296 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie VIII 2005 99,981 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie X 2005 99,650 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 99,310 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 96,510 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 98,880 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 99,500 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

INDEX SERIE XV 2005 ESAGONO PLUS 98,903 A3 | BBB | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 97,709 A1 | A | A+ *** Aa3 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 100,110 - | A+ | - Aa3 | AA- | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 98,120 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 96,330 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Japan – Euro Serie IV 2007 88,550 A3 | BBB | A- Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 95,080 - | A+ | - Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 89,630 A2 | A | A A2 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 102,220 A2 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 54,440 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 91,370 - | A+ | - Aa2 | AA | AA

Lombarda Vita Classic Markets 101,901 Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 99,970 - | A+ | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 99,580 - | A+ | - A1 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector New 97,070 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 87,780 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 87,780 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Protezione e Valore Serie III 2007 98,630 Aa1 | - | -

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 64,630 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Novembre 2007 102,565 Baa1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 94,390 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 91,610 A1 | A | A Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 92,510 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 92,293 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 96,550 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 95,740 A2 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 95,530 A2 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 96,860 Aa2 | AA | AA

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 95,110 A2 | A+ | AA-

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 37: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

Martedì 18 Maggio 2010 43

Da Atfa, coalizione di associazioni di cittadini Usa

No proposta BairesAvanzata per ripagare tango bond

Robert J. Shapiro, co-presidente dell’Atfa (American task force Argentina), ha scritto

al ministro argentino Amado Boudou e ha definito «insuf-ficiente» e «inaccettabile» la proposta sui tango bond.

«L’offerta che lei propone», scrive Shapiro nella lettera, «è assolutamente insufficien-te non solo per gli investitori italiani, ma soprattutto per quegli investitori che, quasi dieci anni fa, hanno presta-to i risparmi della loro vita all’Argentina che ne aveva un disperato bisogno».

L’American task force Ar-gentina (Atfa) è una coalizio-ne di circa 40 diverse orga-nizzazioni che rappresentano contribuenti, insegnanti, e agricoltori americani e sostie-ne tutti coloro che sono stati colpiti dalla clamorosa ban-carotta argentina del 2001 e dal mancato pagamento del debito, che è già stato giudi-cato illegale dai tribunali di diversi paesi nel mondo.

«Siamo convinti che i ter-mini dell’offerta appena pro-posta siano inaccettabili per la maggior parte degli inve-stitori, perché risarcirebbero solamente il 25% di quello che l’Argentina deve loro», ha

detto ancora Shapiro, secon-do cui «nonostante il ministro dell’economia e altre fonti uf-ficiali argentine affermino che il concambio restituisce il 50% del debito, il loro calcolo non prende in considerazione gli interessi maturati dai bond».

L’Atfa intende «incoraggia-re il governo di Buenos Aires a rivedere e migliorare i ter-mini del concambio. Quando l’Argentina ne ha avuto bi-

sogno, gli investitori inter-nazionali le hanno prestato miliardi di dollari, in buona fede. Oggi, a dieci anni di distanza, questi investitori meritano di riavere quanto prestato. Solo così l’Argentina potrà finalmente estinguere il proprio debito e ritorna-re a pieno titolo tra i paesi responsabili della comunità internazionale».

© Riproduzione riservata

Microsoft ha raggiunto un accordo in base al quale risarcirà alla società VirnetX holding la somma di 200 mln di dollari per la violazione di alcuni brevetti di sua proprietà. Il titolo di VirneX holding, una compagnia specializzata in tec-nologie per la sicurezza su internet, ha messo a segno già nel pre-mercato un aumento del 22%, a 7,49 usd e ha più che rad-doppiato la sua performance di quest’anno.Il presidente e a.d. di VirneX, Kendall Larsen, ha dichiarato che «l’accordo evidenzia la necessità di VirneX di portare avanti il progetto Secure domain name initiative», un nuovo sistema per comunicare in modo sicuro e chiaro su internet, e di poter così spostare il focus sugli imminenti sistemi pilota.Già nel febbraio 2007, VirnetX holding aveva fatto causa a Mi-crosoft, accusandola questa volta di aver infranto due dei suoi brevetti statunitensi, incorporando tecnologia Vpn nei prodotti Microsoft’s Windows e Offi ce. In risposta, Microsoft aveva rich-iesto un riesame dei brevetti in questione nel dicembre 2009.

© Riproduzione riservata

Violati alcuni brevettiMicrosoft transa con VirnetX

Vianini. Alberto Giovanni Rosania ha rasse-gnato le dimissioni dalla carica di consigliere di amministrazione della società per sopraggiunti impegni. Non svolgeva ruoli esecutivi e non ap-parteneva ad alcun comitato interno.

Abaco servizi, società del gruppo Gabetti, è stata scelta da Enel energia (Enel) per i ser-vizi di certifi cazione energetica in Lombardia. Il servizio sarà erogato nel rispetto della nor-mativa vigente a livello regionale che prevede l’obbligo di dotare gli edifi ci e le singole uni-tà immobiliari dell’attestato di certificazio-ne energetica in caso di vendita, di locazioni successive al primo luglio 2010 e di ristrut-turazioni totali o parziali degli immobili.

Abb metterà sul piatto 965 mln usd per aumen-tare la sua quota in una divisione indiana, ma-novra che sottolinea la penetrazione del colosso ingegneristico elvetico nei mercati in rapida espansione. La società svizzera si è detta aperta a ulteriori accordi, anche dopo il lancio della ipo da 900 rupie per azione che incrementerebbe la sua quota in Abb India al 72%, dall’attuale 52%. L’acquisto segue alla manovra di Abb, di due set-timane fa, quando la società ha messo sul piatto 1 mld usd per il produttore di software Ventyz.

Rosneft. Il principale produttore di petrolio della Russia ha affermato che l’utile netto del primo trimestre è aumentato del 19%, incorag-giato dalla crescita della produzione di greggio e dagli alti prezzi del petrolio, ma appesantito dall’aumento dei costi di trasporto e dal raffor-zamento del rublo. L’utile netto è salito a 2,45 mld usd dai 2,05 dello stesso periodo del 2009, battendo il consensus di 2,33 mld usd di 10 analisti. I ricavi sono cresciuti del 79% a 14,76 mld usd (8,26). L’ebitda si è attestato a 4,44 mld usd (2,32).

General motors è tornata all’utile per la prima volta da tre anni, grazie ai tagli di costi e all’incre-mento delle vendite di auto nel primo trimestre. Gli utili sono stati pari a 865 milioni di dollari, (-6 miliardi di dollari). Il giro d’affari è cresciuto del 40% a 31,5 miliardi di dollari, grazie ad un aumento della produzione del 57% rispetto ad un anno fa.

Il gruppo Cariparma FriulAdria prosegue il percorso di evoluzione del modello di servizio e introduce una nuova piattaforma di «Personal fi nancial planning» a supporto della consulenza fi nanziaria. La piattaforma, progettata e realiz-zata con la collaborazione di Prometeia, una delle principali società italiane di consulenza e ricerca economica e fi nanziaria, è già disponibile per tutti i clienti del gruppo.

Permira. La società di private equity ha stretto un’alleanza strategica con American Express per avanzare un’offerta sulla divisione Global mer-chant services di RbS, valutata 2,5 mld di sterline.

Prudential. Il gruppo assicurativo britannico ha annunciato un insieme di emissioni di titoli da 14,5 miliardi di sterline, quasi 17 miliardi di euro, tra aumento di capitale e nuovi bond, che servirà a fi nanziare l’acquisizione di Aia group, la divisione asiatica del gigante assicurativo americano Aig. Un’operazione da 35,3 miliardi di dollari, per la quale queste manovre di fi nan-ziamento erano attese.

Axa private equity, controllata dell’assicu-ratore francese Axa, ha acquisito la quota di maggioranza nel tour operator online Groupe Go Voyage, da Groupe Arnault e dalla belga Companie nationale. Groupe Arnault manterrà una quota nella società. I dettagli fi nanziari non sono stati ancora resi noti.

BREVI

€/$ Doppia Opportunità protezione totale 98,838 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-BCP Più index serie IV 2005 97,130 - | A- | - Aa3 | A | A ****C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE IX - 2003 99,502 - | (1) | - Aa3 | A+ | AA-C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE XI - 2004 100,675 - | (1) | - Aa3 | A | A ****CRFC INDEX LINKED SERIE XII 96,813 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 96,580 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-Il valore dell'energia 97,049 A1 | A | A+ - | A- | A-Il valore dell’acqua 103,594 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | A+Il valore dell’acqua - seconda serie 103,594 A1 | A | A+ - | A- | A-Index Linked Bull Dividend 90,160 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | A+ | A+Index linked di lusso 103,577 - | A+ | - Aa3 | A+ | A+ *****Index Linked Select Dividend 91,980 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | AA- | AA-Index Up 1 2006 99,827 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | AA-Index Up 1 2007 97,463 - | BBB+ | A- Aa3 | A+ | A+Index Up 2 2006 93,470 A2 | A | A+ Aa2 | A+ | AA-Nikkei Avenue 92,540 Baa3 | - | BBB+ Aa2 | A+ | AA-PROFIT + 98,870 - | bbb+ | A- Aa1 | A+ | AA-SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 141,070 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie I 142,030 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie II 141,070 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie III 140,110 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie IV 139,140 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-SoloFrutti serie V 141,210 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-Tandem Doppia Opportunità 98,256 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+Valore Assicurato 96,310 Aa2 | A+ | AA- Aa2 | A+ | AA-

VALORI AL 30/04/10

VALORI AL 30/04/10

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

INDEX LINKED NUMERO 1 101,891 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

VALORI AL 30/04/10

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 100,110 - | A+ | - Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 99,310 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 98,880 A3 | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 96,330 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXVI - 2004 99,690 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVIII - 2004 99,569 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 99,500 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 96,510 A3 | A- | A- Aa2 | AA | AA

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 98,120 A3 | A- | A- Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 95,773 A1 | A | A+ A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 93,787 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 96,550 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 95,530 A2 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 96,860 Aa2 | AA | AA

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 92,880 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Tortona Borse Piu' Index Serie XXX 2004 99,219 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 97,820 A3 | A- | A- Aa3 | AA- | AA-

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

Carismi Più Certezza 10 100,414 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+Carismi Più Certezza 11 104,980 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA-Carismi Più Certezza 2 104,190 A2 | A | A Aa3 | A | A ****Carismi Più Certezza 2 Private 100,350 - | A+ | - Aa2 | AA | AACarismi Più Certezza 3 96,224 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-Carismi Più Certezza 4 96,541 A3 | BBB | A- Aa3 | A+ | AA-Carismi Più Certezza 5 101,420 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | A+ | AA-Carismi Più Certezza 6 99,910 Baa3 | - | BBB+Carismi Più Certezza 7 96,510 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+CARISMI Più Certezza 8 87,470 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+Carismi Più Certezza 9 97,230 - | A+ | - Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 30/04/10

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it

Page 38: • Nuova serie - Anno 19 - Numero 117 - 1,20 * - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Marted 18 Maggio 2010 • RISORSE IDRICHE LEgitto

Note: L’offerta prevede, al costo di 3 euro per SIM ogni 10 giorni, chiamate incluse f ino a 6.000 minuti al mese verso tutte le SIM del contratto, e a 12 cent al minuto per tutte le chiamate nazionali .

In caso di mancato pagamento dei 3 euro si applica la tarif fa base di 15 cent al minuto. Tarif fazione a scatti di 60 secondi.

Tutti i prezzi sono espressi IVA esclusa. L’of fer ta è sottoscrivibile con modalità di r icarica automatica, tramite addebito su car ta di credito o conto corrente, a par tire da 3 SIM.

“Da oggi i miei

collaboratori hanno

la giusta ricarica”

Vodafone Ram Libera

La ricaricabile per la mia impresa,

una soluzione flessibile e vantaggiosa

• chiamate gratuite senza limiti

tra tutti i collaboratori

• senza tassa di concessione governativa

Per info e costi visita business.vodafone.it

o chiama l’800-127-777

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http

://w

ww

.mila

nofin

anza

.it -

que

sta

copi

a è

conc

essa

in li

cenz

a es

clus

iva

all'u

tent

e 'b

iblio

gr' -

http

://w

ww

.ital

iaog

gi.it