002 lingua e geografia la situazione italiana
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Lingue e geografia e La situazione italiana
le differenze tra le linguei pregiudizi linguistici
Modulo di Tipologia Linguistica
Prof. Luciano Romito
04/01/2011 1prof. Luciano Romito
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La situazione italiana
In Italia si parla solo una lingua? Quale la
lingua ufficiale italiana? Litaliano una lingua
transglottica? Quale la L2 per gli italiani?
Sempre per ethnologue in Italia sono riconosciute
ufficialmente 15 lingue. Molte sono le comunit
alloglotte (comunit che parlano una lingua diversa da
quella ufficiale dello stato). Sono il sardo, friulano,
tedesco (Alto Adige), francese (Valle dAosta), sloveno
(Friuli ecc., Francoprovenzale, Arbrshe, ladino (alto
Adige), Catalano (Alghero), Greco, Walser (valle
dAosta), Croato (Molise), cimbrico (Veneto) ecc.
204/01/2011 prof. Luciano Romito
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Lingua e Geografia
Metodo geografico
Lingue europee _______239 _____ (3,5%)
Lingue americane _____1002 ____(14,5%)
Lingue asiatiche ______2269 ____(32,8%)
Lingue africane _______2092 ____(30,3%)
Oceania e Pacifico ____1310 _____(19%)
04/01/2011 prof. Luciano Romito
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Come si misura la differenza tra le lingue?
Joseph Greenberg nel 1956 pubblic
lindice di diversit e la formula per
calcolarla: la probabilit totale di scegliere
due persone della stessa lingua
prelevandole a caso allinterno della
popolazione di una data area geografica.
Immaginiamo che in uno Stato siano
presenti tre lingue A, B e C.
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Come si misura la differenza tra le lingue?
A parlata da 1/8
B da 3/8 e C dalla met (4/8 o 1/2)
Lindice di diversit di quello Stato sar uguale a
1 meno la somma dei quadrati delle frazioni
[1-(1/8)2+(3/8)2+(1/2)2]=
[1-(1/64+9/64+16/64) ]=
(1-26/64)=
38/64 = 0,59
504/01/2011 prof. Luciano Romito
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La diversit interna invece pu
essere calcolata moltiplicando
lindice di diversit per un
fattore di somiglianza ottenuto
calcolando le differenze tra di esse
sulla base di una lista di 200
parole indicanti concetti basilari e
utensili di uso comune
604/01/2011 prof. Luciano Romito
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Differenze fra le lingue
La differenza pi evidente quella che nasce
dal rapporto arbitrario tra la sequenza fonica e il
significato
La base del discorso di Saussure (segno
linguistico=una medaglia con due facce),
ebbene, la combinazione di queste due facce
quanto di pi arbitrario si possa immaginare.
chiaro che su questo terreno le lingue sono
tutte diverse, cio ogni lingua ha nel corso della
sua storia deciso quale rapporto arbitrario
istituire tra sequenza fonica e significato. 704/01/2011 prof. Luciano Romito
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Differenze fra le lingue
Altre differenze fondamentali fra le lingue
possono essere legate alla scelta dei valori
fonologici
Voglio dire il fatto che in francese abbia un
valore fonologico il suono s per esempio, di ils
sont e z di ils ont .
tale scelta non corrisponde per nulla a una
scelta italiana, per cui in italiano questo suono
non ha un valore fonologico e verrebbe
interpretato come 804/01/2011 prof. Luciano Romito
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Differenze fra le lingue
Altra differenza la scelta delle categorie
linguistiche da attivare
Per esempio noi distinguiamo il singolare dal
plurale utilizzando la categoria linguistica del
numero.
Ci sono lingue che utilizzano il duale, lingue che
utilizzano il triale, diciamo altre strutture, altre
categorie linguistiche vengono scelte come
attivabili presso altre tradizioni linguistiche (le
vedremo meglio in seguito).904/01/2011 prof. Luciano Romito
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Differenze fra le lingue
Altra differenza il modo di realizzare le
categorie attivate
Sia noi che gli inglesi attiviamo la categoria del
plurale.
ma in inglese il plurale caratterizzato per lo
pi dalla presenza di una s finale, in italiano
caratterizzato da alcune vocali, i ed e.
Sono scelte diverse che riguardano il modo di
attivare le categorie. 1004/01/2011 prof. Luciano Romito
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Differenze fra le lingue
Se due lingue sono simili nella loro struttura,
questo non dipende necessariamente dalla
parentela genetica; n necessario che lingue
imparentate abbiano strutture simili
Ne parliamo in seguito
Per il momento soffermiamoci su quelle che
sono le coincidenze tipologiche fra le lingue.
1104/01/2011 prof. Luciano Romito
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Facciamo degli esempiPadre Madre Sorella Zio Nonno
Catalano Pare Mare Germana Oncle Avi
Spagnolo Padre Madre Hermana Tio Abuelo
Basco Aita Ama Ahizpa Osaba aitalxi
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Quale delle tre lingue possiamo considerare simili e quali diverse
Padre Madre Sorella Zio Nonno
italiano Padre Madre Sorella Zio Nonno
Inglese Father Mather Sister uncle grandfather
Francese Pre Mre soeur Oncle Grandpre
Latino pater patris mater
matris
soror
sororis
materno
avunclus,
-i paterno
patruus, -i
nonno
avus, -i
04/01/2011 prof. Luciano Romito
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Le critiche
Confrontare solo lessico e non la struttura profonda come
la sintassi o la morfologia non corretto
Me soru vs sorma o soremma ecc.
ci porta a dire che il concetto di lingua come
vedremo in seguito molto convenzionale
nella dialettologia degli anni 70 che nata la
dialettometria (Jean Sguy) unico metodo basato
su analisi matematiche e statistiche (variabili
fonetico-fonologiche ecc.)
1304/01/2011 prof. Luciano Romito
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Biodiversit e glottodiversit
Guardando e osservando la mappa delle lingue si
pu notare come intorno allequatore la diversit
sia maggiore di quanto non lo sia a poli. Alcune
teorie prospettano lidea che dove il clima
favorevole i gruppi possono sussistere anche se
formati da piccoli numeri, al contrario invece..
Esempi simili riguardano le vocali aperte e chiuse
Concetto fondamentale il determinismo e il
relativismo linguistico (che vedremo in seguito)
1404/01/2011 prof. Luciano Romito
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Convergenza e divergenza
Fattori climatici , Politici, Economici
(si pensi alla Polonia o alla Romania dove linglese si
impara da bambini, i film e i cartoni non vengono
doppiati e questo per colmare il divario che li separa dai
paesi industrializzati) Scientifici: (si pensi
allinglese), Artistici litaliano nella musica e
nella lirica, di diffusione: il motociclismo, il
lessico dei muratori in svizzera e germania
I dialetti italiani, Cosenza, Napoli e Venezia
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Cosa spinge il parlante a convergere?
04/01/2011 prof. Luciano Romito
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La situazione italiana
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LItalia fu politicamente
unita nel 1861, ma solo
negli anni 50 si ebbe una
vera unit linguistica
grazie alla leva, alla radio
e alla televisione. Fino ad
allora litaliano imparava
il dialetto alla nascita e
litaliano a scuola. Cosa
un dialetto? Una lingua
ristretta geograficamente.
04/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici
Ne parliamo perch noi tutti siamo padroni di
almeno una lingua e quando siamo padroni di
qualcosa, spontaneamente esprimiamo
giudizi, la controlliamo, la valutiamo. Sulla
lingua per la maggior parte delle nostre
valutazioni pi che essere dei veri e propri
giudizi degni di attenzione scientifica, risultano
essere dei pregiudizi, come dire che bene
ridimensionare nella loro reale valenza.1704/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici
Ad esempio il plurilinguismo, poco fa si
parlava del fatto che in alcune comunit
normalissimo parlare due o pi lingue,
ebbene, ci capita anche allinterno della
nostra comunit sentir dire che il
plurilinguismo crei confusione mentale nei
nostri bambini.
1804/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici Il plurilinguismo non crea confusione
mentale nei bimbi e non comporta un deficit
di controllo della lingua pi accreditata
socialmente
perch la mente umana perfettamente
organizzata per tenere distinti i sistemi
linguistici e per farne un uso corretto anche se
non siamo abituati a considerare normale
questa situazione, nelle famiglie in cui si
instaura il bilinguismo, i figli riescono
perfettamente a controllare entrambe le lingue. 19
Nota: Katrine mondt: i due cervelli
04/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici
Altri sono quelli relativamente alla
valutazione di altre lingue diverse dalla
nostra. Tutte le volte che osserviamo
unaltra lingua esprimiamo dei giudizi che
non hanno prove scientifiche.
Il napoletano bello il lametino no! Il
veneziano DOLCE il Cosentino
ROZZO2004/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici le lingue umane non differiscono sensibilmente nella
complessit delle proprie regole.
non ci sono lingue facili e lingue difficili
La maggiore o minore difficolt sempre una
valutazione soggettiva condizionata dalla maggiore o
minore distanza del sistema considerato rispetto a
quello primario in cui si esprime di giudizio. Se dico
che il francese pi facile dellungherese non
perch il sistema verbale francese pi facile
dellungherese, ma dal fatto che parlando italiano,
possiedo un sistema verbale che pi vicino a quello
del francese che non a quello dellungherese. 2104/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici
Non ci sono lingue primitive nella
dimensione del proprio vocabolario per
quanto i loro utenti possono sembrare
primitivi da un punto di vista culturale
La convinzione che certe lingue non
abbiano grammatica o che ne abbiano
una estremamente semplice priva di basi scientifiche (continua..) 22
NOTA: vorrei farvi capire che parlare come
camminare. Chi lo pu fare lo fa e non c un modo
migliore o peggiore. Una modella innanzitutto cammina
anche se lo fa in maniera molto diversa da un badboy
04/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici .Spesso si sente dire che le lingue degli africani sono
primitive perch magari mancano di una terminologia
adatta ad esprimere i calcoli dellaritmetica o a
rappresentare i principi della geometria euclidea (cosa
per noi quanto meno normale), ebbene il lessico di
queste lingue ha ampie zone estremamente ricche e
articolate per altri settori a loro UTILI per i quali noi
siamo poverissimi, per esempio il somalo ha una
cinquantina di temini che designano il terreno osservato
in base alle caratteristiche pedologiche, cosa che noi non
abbiamo. 2304/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici
Di solito questo pregiudizio nasce dal presupposto che la
complessit grammaticale della lingua consista
sostanzialmente nella quantit delle desinenze e quindi nel
tasso di impegno morfologico a cui il parlante viene chiamato,
in realt se guardiamo le lingue nella loro totalit, possiamo
osservare che ci sono dei carichi morfologici minori dove per
nella stessa lingua abbiamo carichi sintattici maggiori, come nel
caso italiano-inglese (ingl. morfologia quasi nulla).
Il tasso di impegno linguistico richiesto ai parlanti inglesi e
italiano sostanzialmente lo stesso.
2404/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici Non ci sono lingue pi logiche di altre: ogni lingua adempie
perfettamente al compito di favorire una compiuta
comunicazione tra i membri della comunit che la parla.
Tutte le lingue rispettano le basi logiche necessarie per la
comunicazione chiaro che se si esprime un giudizio di questo
genere, e lo troviamo espresso soprattutto da chi ha usato il
latino che lo trova pi logico dellitaliano, pi logico di altre
lingue, questo nasce probabilmente dal fatto che quando si
studia una lingua impegnativa come appunto il latino classico,
si costretti a scavare nelle relazioni interne a quella lingua
cosa che non si fa quando si usa la propria lingua, che
utilizziamo per nostra fortuna, in maniera del tutto spontanea
senza dover portare a livello di consapevolezza quelle che
sono le strutture logiche latenti nello strumento che usiamo. 2504/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici
Le lingue scritte non sono pi evolute di quelle non scritte: solo
un piccolo numero di lingue scritto (poco pi di 200).
chiaro che siamo di fronte a unesigua minoranza di lingue
scritte, lessere pi o meno scritto dovuto ad un uso sociale e
culturale della tecnologia nella scrittura che pu intervenire
nella storia di qualsiasi lingua a seconda dello sviluppo che la
comunit che la usa matura. Questo non cambia nulla alla
lingua, il fatto che sia scritta non la rende pi evoluta di prima,
anzi esistono motivi per pensare che le lingue non scritte
potrebbero anche avere delle caratteristiche sul piano della
comunicazione, pi sofisticate di quelle che usiamo quando
scriviamo.26
Nota: i dialetti scritti e non scritti. Come il parlante
si pone di fronte alla lingua non scritta. Relazione
tra scrittura e prestigio sociale
04/01/2011 prof. Luciano Romito
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Pregiudizi linguistici
Meno di 200 sono le lingue standardizzate, vale a dire
che possiedono una variet codificata e largamente
accettata come la pi adatta per gli usi formali, scritti e
orali.
Anche qui, la standardizzazione non rende pi evoluta
la lingua ma la rende pi uniforme allinterno della
comunit che la usa, o meglio produce una variet pi
uniforme.
2704/01/2011 prof. Luciano Romito