1 la movimentazione manuale dei carichi. 2 niosh d.lgs. 626/94 titolo v
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La movimentazione manuale dei carichi
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La movimentazione manuale dei carichi
NIOSH
D.Lgs. 626/94 Titolo V
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DEFINIZIONI
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Obblighi del Datore di Lavoro
•Individuazione dei compiti che comportano una MM potenzialmente a rischio (Allegato VI)
•Meccanizzazione dei processi di MM per eliminare il rischio
•L’ausiliazione dei processi e/o l’adozione di misure organizzative per il massimo contenimento del rischio
•L’uso condizionato della forza manuale
•La sorveglianza sanitaria
•L’informazione e la formazione
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La colonna vertebrale (rachide)
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Movimentazione Manuale Carichi
Anatomia del Rachide Il rachide è costituito dalle vertebre che sono i suoi elementi base, 33 in
tutto di cui 7 cervicali 12 toraciche 5 lombari 5 sacrali 4 coccigee
La loro struttura anatomica è caratterizzata da una porzione anteriore, il corpo vertebrale e da una porzione posteriore, l’arco simile ad un ferro da cavallo all’interno del quale scorre il midollo spinale.
I processi articolari mettono direttamente in contatto, mediante le rispettive faccette gli archi delle vertebre sovrastanti e sottostanti.
Fra due corpi vertebrali è inserito il disco intervertebrale che, oltre a separarli, ha una importante funzione di ammortizzatore.
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Movimentazione Manuale Carichi
LA COLONNA VERTEBRALE:
E’ formata da elementi mobili e distinti ,connessi fra loro da numerosi elementi fibro-ligamentosi che conferiscono una notevole resistenza meccanica e una grande elasticità e capacità di armonizzare il movimento.
Sorregge il capo, protegge il midollo spinale e l’uscita dei nervi spinali, è l’asse portante nei complessi movimenti del tronco e partecipa ai movimenti di espansione dell’apparato costale nella dinamica respiratoria.
Ha il compito di ammortizzare i colpi e i contraccolpi che il corpo, nel muoversi, subisce : in questa funzione è aiutata dalla presenza di curve mobili
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STRUTTURA DEL DISCO
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Anello fibroso
Nucleo
ANELLO FIBROSO
VERTEBRA
VERTEBRA
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Il disco
permette i movimenti
tra le vertebre
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Movimentazione Manuale Carichi
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L’estensione del rachide
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La flessione del rachide
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L’inclinazione del rachide
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Rotazione del rachide
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Postura incongrua
non corretta nutrizione del disco intervertebrale e facilità a patologie del rachide cervico-lombo-
sacrale
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Forza agente sulla vertebra L3 (soggetto di 70 Kg di peso)
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Movimentazione Manuale Carichi Mal di schiena
Fattori di Rischio Stile di vita
Fumo Sedentarietà e sovrappeso Scarsa condizione fisica o condizione fisica insufficiente a sostenere
sforzi pesanti o lunghi periodi in posizioni statiche del rachide Alcune attività ricreative (giardinaggio, bricolage, ecc.) Alcune attività sportive che possono causare microtraumatismi
ripetuti come contraccolpi (equitazione, motocross),rotazioni forzate ( golf, tennis), flessioni ed estensioni ripetute (ginnastica artistica, nuoto a delfino ecc.)
Alcuni fattori psicologici, connessi al disagio personale o professionale, a cui vari Autori attribuiscono grande importanza.
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Movimentazione Manuale Carichi Mal di schiena Fattori di rischio
Occupazionali: Postura seduta protratta, particolarmente la guida di
automezzi (Postura eretta protratta, soprattutto se associata a flessione del tronco
La movimentazione dei carichi e frequenti sollevamenti, particolarmente se in flessione e rotazione contemporanee (
Le vibrazioni
Particolari condizioni della vita: durante la gravidanza, per esempio, manifesta il dolore alla
schiena il 24% delle donne che hanno avuto almeno un episodio di lombalgia precedente.
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Se si deve sollevare un oggetto
no si
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se si devono spostare oggetti
no si
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Se si deve porre in alto un oggetto
no si
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Modalità corretta per sollevare o spostare di un peso
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Pressioni sulle vertebre lombari in varie posizioni di spostamento di un carico
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Modalità corretta per trasportare pesi con le braccia
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Pressione sulle vertebre lombari nel trasporto di un carico
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Rapporto peso frequenza di sollevamento per evitare affaticamento e danni alla schiena
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Valori limite previsti dalle norme per sollevamenti occasionali
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CARATTERISTICHE DEL CARICO
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QUANDO LA MOVIMENTAZIONE • riguarda un carico eccessivo• richiede un movimento di torsione del
tronco• comporta un movimento brusco del carico• é compiuta con il corpo in posizione
instabile
SFORZO
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• lo spazio libero, in particolare verticale, è insufficiente per lo svolgimento dell'attività richiesta
• il pavimento è ineguale, quindi presenta rischi di inciampo o di scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore
• il posto o l'ambiente di lavoro non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi a un'altezza di sicurezza o in buona posizione
• il pavimento o il piano di lavoro presenta dislivelli che implicano la manipolazione del carico a livelli diversi
• il pavimento o il punto di appoggio sono instabili• la temperatura, l'umidità o la circolazione dell'aria sono
inadeguate
CARATTERISTICHE DELL’AMBIENTE DI LAVORO
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• sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati
• periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente;
• distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto;
• ritmo imposto da un processo che non può essere modulato dal lavoratore.
ESIGENZE CONNESSE ALL’ATTIVITA’
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• inidoneità fisica a svolgere il compito in questione
• indumenti, calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore
• insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione
FATTORI INDIVIDUALI DI RISCHIO
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La movimentazione manuale dei carichi – NIOSH
Peso limite raccomandato:RWL = LC x HM x VM x DM x AM x FM x CM
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COSTANTE DI PESO (LC)
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FATTORE ALTEZZA (VM)altezza da terra delle manidall’inizio del sollevamento
ALTEZZA (cm)
0 25 50 75 100 125 150 >175
FATTORE 0,77 0,85 0,93 1,00 0,93 0,85 0,78 0,00
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FATTORE DISLOCAZIONE (DM)distanza verticale del peso
tra inizio e fine del sollevamento
DISLOCAZIONE (cm)
25 30 40 50 70 100 170 >175
FATTORE 1,000,97
0,93 0,91 0,88 0,87 0,86 0,00
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FATTORE ORIZZONTALE (HM)distanza massima del peso dal corpo
durante il sollevamento
DISTANZA(cm)
25 30 40 50 55 60 >63
FATTORE 1,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00
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FATTORE FREQUENZA (FM) distanza massima del peso dal corpo
durante il sollevamento
FREQUENZA DELLA MOVIMENTAZIONE
(atti/min)
0,20 1 4 6 9 12 >15
CONTINUO < 1 ora 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00
CONTINUO da 1 a 2 ore
0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,21 0,00
CONTINUO da 2 a 8 ore
0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00
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FATTORE ASIMMETRIA (AM)dislocazione angolare del peso
rispetto al piano sagittale del soggetto
Dislocazione Angolare
0° 30° 60° 90° 120° 135° >135°
FATTORE 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00
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FATTORE PRESA (CM)giudizio sulla presa del carico
GIUDIZIO BUONO SCARSO
FATTORE 1,00 0,90
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INDICE DI SOLLEVAMENTO
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ESEMPIO DI CALCOLO
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COSTANTE DI PESO (LC)
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FATTORE ALTEZZA (VM)altezza da terra delle manidall’inizio del sollevamento
ALTEZZA (cm)
0 25 50 75 100 125 150>17
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FATTORE 0,77 0,85 0,93 1,00 0,93 0,85 0,78 0,00
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FATTORE DISLOCAZIONE (DM)distanza verticale del peso
tra inizio e fine del sollevamento
DISLOCAZIONE (cm)
25 30 40 50 70 100 170 >175
FATTORE 1,000,97
0,93 0,91 0,88 0,87 0,86 0,00
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FATTORE ORIZZONTALE (HM)distanza massima del peso dal corpo
durante il sollevamento
DISTANZA(cm)
25 30 40 50 55 60 >63
FATTORE 1,00 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00
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FATTORE FREQUENZA (FM) distanza massima del peso dal corpo
durante il sollevamento
FREQUENZA DELLA MOVIMENTAZIONE
(atti/min)
0,20 1 4 6 9 12 >15
CONTINUO < 1 ora 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00
CONTINUO da 1 a 2 ore
0,95 0,88 0,72 0,5 0,3 0,21 0,00
CONTINUO da 2 a 8 ore
0,85 0,75 0,45 0,27 0,52 0,00 0,00
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FATTORE ASIMMETRIA (AM)dislocazione angolare del peso
rispetto al piano saggitale del soggetto
)
Dislocazione Angolare
0° 30° 60° 90° 120° 135°>135
°
FATTORE 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00
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FATTORE PRESA (CM)giudizio sulla presa del carico
GIUDIZIO BUONO SCARSO
FATTORE 1,00 0,90
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INDICE DI SOLLEVAMENTO
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Magazzino Archivio
Laboratori Scaffali
Mensa
Aree NIOSH
DOVE APPLICARE IL METODO NIOSH ?