1 ~ p r o g e tt i contratti di fiume, · 2018. 7. 14. · del territorio e nella tutela...

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WISSPECIALE SOSTENIBILITÀ 1 ~ PROGETTI utsrponmigedaRPNLIFECA Contratti di Fiume, partnership di sostenibilità ELENA PERANI zvutsrqponmlihgfedcbaTSRQPLKIFEDCA a responsabilità sociale di impre- sa si esprime an- che nella corret- ta gestione dei territori fluvia- li, che è alla ba- se della prevenzione del ri- schio idrogeologico e idrauli- co: la concertazione pubblico- privato è uno strumento effi- cace per prevenire i rischi e una opportunità per il busi- ness sostenibile L'elevato rischio idrogeologico che interes- sa molta parte del territorio italiano è frut- to di decenni di disattenzione nella gestio- ne dei bacini fluviali, a partire dalla urba- nizzazione sregolata ed eccessiva.Il risul- tato è l'aumentata sensibilità dei territori ai disastri ambientali, che tanto frequen- temente emergononelle cronache dei quo- tidiani con il loro carico di disagi e pesan- ti costi per la collettività. Come la maggior parte delle questioni ambientali, anche il sistema delle acque richiama l'assunzione di responsabilità di tutti gli attori di un ter- ritorio, chepossono avvalersi di strumenti di concertazione per migliorarne la gestio- ne. In questa logica, il Contratto di Fiume (CdF) è un accordo di partenariato tra sog- getti pubblici, privati e della società civi- le che hanno responsabilità nella gestione e nell'uso delle acque, nella pianificazione del territorio e nella tutela dell'ambiente. È uno strumento volontario di program- mazione strategica partecipata nel quale i soggetti che lo hanno sottoscritto propon- gono la corretta gestione delle risorse idri- che al fine di tutelare e valorizzare i terri- tori fluviali, di garantirne la salvaguardia dal rischio idraulico e di contribuire allo sviluppo locale. Lo fa attraverso la stesu- ra di un programma di azioni concertato fra i firmatari, che sottoscrivono una serie di punti finalizzati alla riqualificazione del fiume e del suo bacino. I Contratti di Fiume mirano a raggiungere gli obiettivi delineati da due Direttive Eu- ropee: la 2000/60/CE anche nota come Di- rettiva Quadro sulle Acque e la 2007/60/CE sulle Alluvioni. Promossi in regione Lom- bardia fin dai primi anni 2000, sono stati riconosciuti a livello nazionale nel 2016 con il Collegato Ambientale che, attraverso l'ar- ticolo 68 bis del D. Lgs. 152/2006 (Codice dell'Ambiente) ne sancisce la centralità e il carattere strategico per il raggiungimen- to degli obiettivi di qualità del fiume e dei territori fluviali. La Lombardia è la regione con più ampia esperienza nei CdF: si con- tano 4 CdF avviati, tre dei quali promossi e direttamente gestiti dalla Regione come capofila. Per capire le opportunità per le imprese legate alla partecipazione ai Con- tratti di Fiume, Kosmetica ha incontrato il Team tecnico Contratti di Fiume costituito presso ERSAF, che in Lombardia è l'Ente Regionale per i Servizi all'Agricoltura e alle Foreste, l'organo tecnico per l'applicazione delle politiche regionali in materia di tute- la ambientale e sviluppo rurale. Imprese protagoniste Quello dei Contratti di Fiume è uno stru- mento attraverso cui anche i soggetti priva- ti come le imprese possono impegnarsi per migliorare il proprio impatto sul territorio in cui sono inseriti, in particolare sul siste- ma delle acque, rendendo un servizio alla collettività e con vantaggio per le proprie attività e il proprio business. «Le imprese sono riconosciute comeattori di primo pia- no per collaborare alla tutela dell'ambiente e con cui l'ente pubblico è particolarmente interessato a dialogare, perché si è ormai consapevoli che il territorio e le sueattività produttive non sono entità separate -sot- tolinea Dario Kian, coordinatore del Te- am tecnico CdF di Ersaf. -Di conseguen- Tutti i diritti riservati PAESE : Italia PAGINE : 50-53 SUPERFICIE : 222 % DIFFUSIONE : (6000) AUTORE : N.D. 1 maggio 2018

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Page 1: 1 ~ P R O G E TT I Contratti di Fiume, · 2018. 7. 14. · del territorio e nella tutela dell'ambiente. È uno strumento volontario di program-mazione strategica partecipata nel quale

WISSPECIALE SOSTENIBILITÀ1

~ P R O G E TT I utsrponmigedaRPNLIFECA

Contrattidi Fiume,partnershipdi sostenibilitàELENA PERANI zvutsrqponmlihgfedcbaTSRQPLKIFEDCA

a responsabilitàsociale di impre-sa si esprime an-che nella corret-ta gestione deiterritori fluvia-li, che è alla ba-

se della prevenzione del ri-schio idrogeologico e idrauli-co: la concertazionepubblico-privato è uno strumento effi-cace per prevenire i rischi euna opportunità per il busi-ness sostenibileL'elevato rischio idrogeologico che interes-samolta parte del territorio italiano è frut-to di decenni di disattenzione nella gestio-ne dei bacini fluviali, a partire dalla urba-nizzazione sregolata ed eccessiva.Il risul-tato è l'aumentata sensibilità dei territoriai disastri ambientali, che tanto frequen-temente emergononelle cronache dei quo-tidiani con il loro carico di disagi e pesan-ti costi per la collettività. Come la maggiorparte delle questioni ambientali, anche ilsistema delle acque richiama l'assunzionedi responsabilità di tutti gli attori di un ter-ritorio, chepossono avvalersi di strumentidi concertazione per migliorarne la gestio-ne. In questa logica, il Contratto di Fiume

(CdF) èun accordodi partenariato tra sog-getti pubblici, privati e della società civi-le che hanno responsabilità nella gestioneenell'uso delle acque, nella pianificazionedel territorio e nella tutela dell'ambiente.È uno strumento volontario di program-mazione strategica partecipata nel quale isoggetti che lo hanno sottoscritto propon-gonola corretta gestione delle risorse idri-che al fine di tutelare e valorizzare i terri-tori fluviali, di garantirne la salvaguardia

dal rischio idraulico e di contribuire allosviluppo locale. Lo fa attraverso la stesu-ra di un programma di azioni concertatofra i firmatari, che sottoscrivono una seriedi punti finalizzati alla riqualificazione delfiume e del suo bacino.I Contratti di Fiume mirano a raggiungeregli obiettivi delineati da due Direttive Eu-ropee: la 2000/60/CE anche nota come Di-rettiva Quadro sulle Acque ela 2007/60/CEsulle Alluvioni. Promossi in regione Lom-bardia fin dai primi anni 2000, sono statiriconosciuti a livello nazionale nel 2016conil Collegato Ambientale che,attraverso l'ar-ticolo 68 bis del D. Lgs. 152/2006 (Codicedell'Ambiente) ne sancisce la centralità eil carattere strategico per il raggiungimen-to degli obiettivi di qualità del fiume e deiterritori fluviali. La Lombardia è la regione

con più ampia esperienza nei CdF: si con-tano 4 CdF avviati, tre dei quali promossie direttamente gestiti dalla Regione comecapofila. Per capire le opportunità per leimprese legatealla partecipazione ai Con-tratti di Fiume, Kosmetica ha incontrato ilTeam tecnico Contratti di Fiume costituitopresso ERSAF, che in Lombardia è l'EnteRegionale per i Servizi all'Agricoltura ealleForeste, l'organo tecnico per l'applicazionedelle politiche regionali in materia di tute-la ambientale esviluppo rurale.

Imprese protagonisteQuello dei Contratti di Fiume è uno stru-mento attraverso cui anche i soggetti priva-ti come le imprese possono impegnarsi permigliorare il proprio impatto sul territorioin cui sono inseriti, in particolare sul siste-ma delle acque, rendendo un servizio allacollettività e con vantaggio per le proprieattività e il proprio business. «Le impresesono riconosciute comeattori di primo pia-no per collaborare alla tutela dell'ambientee con cui l'ente pubblico è particolarmenteinteressato a dialogare, perché si è ormaiconsapevoli che il territorio e le sueattivitàproduttive non sono entità separate -sot-tolinea Dario Kian, coordinatore del Te-am tecnico CdF di Ersaf. -Di conseguen-

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DIFFUSIONE : (6000)AUTORE : N.D.

1 maggio 2018

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za,la qualità delterritorio ele suefunzioniecosistemiche, la salvaguardia dal rischioidraulico e da altri rischi legati al dissestoidrogeologico, comeanche la capacità diresilienza degli ambienti e delle comunitàrispetto alle catastrofi ambientali non pos-sonoessereperseguite solotramite l'azioneisolatadell'entepubblico. Serveinvece unapianificazione che coinvolgala collettivitàin tutte le suefigure ed espressioni,anchee soprattutto quelle economiche e produt-tive. Perquesto c'èuna generaletendenzaa promuovereprogetti chevedonoin part-nership tanti e diversi soggetti pubblici eprivati. E per questo invitiamo le impresead aderire ai Contratti di Fiume: l'impren-ditoria ne ha vantaggioperché entra comesoggetto attivo nel processodecisionale eapre un canale diretto conl'ente pubblico,chea suavolta siavvantaggia di poter rac-coglieree ascoltarele esigenzeeledifficol-tà del mondo produttivo nell'intraprende-

re percorsi di sostenibilità.Ci sono poi vantaggi indi-retti, in quantoaverel'indu-stria fra i propri interlocu-tori contribuisce a orienta-re gli investimenti regiona-li afavore di una collabora-zionepubblico-privatofoca-lizzata su obiettivi che ab-biano ricadute positive sulla collettività». zuonmifeaWUSRPONMIGCBA

Come funzionaPer aderire al Contratto di Fiume attivo sulproprio territorio è sufficiente una lette-ra formalea firma del legale rappresentan-te dell'impresa, che riporti la motivazionedell'interesse a entrare nel partenariato ele competenzeche possonoessere appor-tate nel network, competenzechenel ca-so specifico delle aziendesaranno di tipoimprenditoriale. L'adesioneviene formal-mente approvata dal Comitato di Coordi-

namento delContratto di Fiu-me, in cui il nuovo firmatarioentra a far parte.«L'adesione a un CdF noncomporta alcuna spesaobbli-gatoria, -precisa Dario Kian.-implica di abbracciare unapproccio più attento all'am-biente e alla riqualificazione

fluviale nonché uno sforzo a partecipareagli incontri fra i partner e ai progetti av-viati, secondo una logica cheè comunquevolontaristica». «Gliaderenti sottoscrivonol'AQST,Accordo Quadro di Sviluppo Ter-ritoriale, che è il vero e proprio contratto-spiega Alessandra Gelmini, membro delTeam CdFdi Ersaf, -cheha dueallegati: ilProgramma delle Azioni e il QuadroEco-nomico. Quest'ultimo riassume i numeri ele risorse che vengono impiegate per in-traprendere le azioni stesse;il ProgrammadelleAzioni èil frutto delprocessodecisio-vutsrponmlihgedcbaZUTRPONMLIGFEDCA

Parteciparea un partenariatoche raccogliesoggetti pubblicie privati delterritoriocostituisce unacrescita perl'impresa

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naie dei soggetti aderenti che comprendeun set di misure coerenti congli obiettividel CdF, cheviene adottato dal Comitatodi Coordinamento. Il Programma è sot-toposto a periodico monitoraggio da par-te dell'ente capofila del CdF, per verifica-re se e come le azioni vengono attuate, evia via opportunamente aggiornato». Laprogrammazione delle misure e l'indivi-duazione degli attori che si fanno caricodi attuarle è dunque un lavoro di coope-razione in cui, ribadisce Kian «il ruolo deiservizi tecnici regionali è di orientamen-to, di verifica e di coordinamento al finedi costruire sinergie fra attori e fra misu-re, accompagnando alcune progettazioni

e segnalando opportunità di finanziamen-to, per esempio,bandi regionali o europei.L'ottica non è quella dell'intervento dall'al-to, ma di realizzare un lavoro insieme: re-gioni, comuni, parchi, imprese, associazio-ni di categoria, associazioni di cittadini». zvutsrqponmlihgfedcbaZVUTSRPONMLIHGFEDCBA

Vantaggi per le impresePartecipare a un partenariato che racco-glie soggetti pubblici e privati del territo-rio costituisce una crescita per l'impresa.«Un importante campo di interesse potreb-be essere il creare forme di accordo conaltri imprenditori, anche di settori diver-si dal proprio ma accomunati dall'appar-tenenza a uno stessodistretto produttivo,

per lavorare insieme come portatori di ri-

chieste, comprendere i problemi del terri-torio e partecipare al processo decisiona-le, interloquire conle istituzioni». zvutsrqponmlihgfedcbaTSRQPONLIGFECBAA sottoli-nearlo è Filomena Pomilio, anch'essamem-bro del Team CdF di Ersaf, che prosegue«c'èpoi il vantaggio diretto nella possibili-tà di conseguire l'efficientamento del pro-prio ciclo produttivo rispetto alla risorsaacqua, per esempio riutilizzando in modocircolare l'acquadi processo,con riduzionesull'emungimento e sullo scarico e rispar-mio conseguente sui costi, aspetti che sucui la Regione si è spesa anche con bandia favore dell'economia circolare. Essere inuna cordata può peraltro facilitare l'acces-soa bandi e/oprogetti di ricerca proprio fi-nalizzati a migliorare l'impatto deicicli pro-duttivi. Semprepiù spessosi riconosce, frai criteri di assegnazionedi linee di finan-ziamento, una primalità alla partecipazio-ne a partenariati pubblico-privati». «Nonmeno importante è l'interesse per l'imma-gine e la visibilità dell'impresanei confron-ti dei propri stakeholder,compresii consu-matori -rimarca Claudia Del Barba dell'a-rea comunicazione di Ersaf, -perché oggi

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RIFERIMENTI zywvutsrqponmlkihgfedcbaVTSRPONMLIFEDCBA• http://www.ersaf.lombardia.it/servizi/• http://www.contrattidifiume.it/• http://www.contrattidifiume.it/it/pubblicazioni/manuali-e-linee-guida/

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sul web. zwvutsrponmlkihgfedcbaQ

http://www.kosmeticanews.it/15080

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- Seveso (Ente promotore: RegioneLombardia]- Lambro settentrionale (Ente promotore:Regione Lombardia]- Olona-Bozzente-Lura-Lambro meridionale(Ente promotore: Regione Lombardia]- Alto Bacino Fiume Adda [Ente promotore:Comunità Montana Valtellina)- Mincio (Ente promotore: Parco del Mincio,vede la collaborazione delle Regioni Veneto eLombardia]

ERSAfI B

Nascenti:- Torrente Bardello- Torrente Toscolano- Oglio- Me Ila- Media Valle del Po

le aziende possonotrarre vantaggio ancheda aspetti immateriali ponendosi comeat-tori responsabili nei confronti della collet-tività, comunicando il proprio impegno aun pubblico che è semprepiù sensibile al-la responsabilità sociale di impresa. Que-sto vale anche su scalalocale, dove la par-tecipazione a un partenariato, in rete conaltri attori delterritorio, diventa un segna-

leforte di attenzione all'ambientee alla co-munità in cui si è inseriti». •

Team Tecnico dei Contratti di Fiumedi Ersaf Regione Lombardiae-mail: [email protected]

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