1 progetto sivadis gli esiti del monitoraggio del primo anno di sperimentazione...
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Progetto SIVADISProgetto SIVADIS
Gli esiti del Gli esiti del Monitoraggio del primo Monitoraggio del primo
anno di sperimentazioneanno di sperimentazioneValutazione/FormazioneValutazione/Formazione
Perugia, 7 – 8 Febbraio 2005Perugia, 7 – 8 Febbraio 2005Genny TerrinoniGenny Terrinoni
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Il concetto di valutazione nelle linee guida Il concetto di valutazione nelle linee guida SIVADISSIVADIS
Obiettivo strategico sviluppo del sistema delle scuole autonome
Funzione prioritaria il cambiamento e non il controllo
Valenza formativa
miglioramento del servizio delle istituzioni scolastichesviluppo del ruolo professionale dei Dirigenti scolastici
Valenza organizzativapermette di rendere chiari e trasparenti ruoli e responsabilità degli attori
Carattere negoziale
confronto e dialogo tra Valutatori e valutatipartecipazione dei DS al processo di valutazionepratica dell’autovalutazione
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Progetto SIVADIS e MonitoraggioProgetto SIVADIS e Monitoraggio
Rilevare elementi conoscitivi utili ad una progressiva regolazione del sistema valutativo in
sperimentazione
Utilizzare la sperimentazione per:“la costruzione di un sistema condiviso caratterizzato
dalla crescita della cultura valutativa attraverso lo sforzo di elaborazione comune da parte di tutti gli
attori del processo”
Obiettivi del Monitoraggio:
Obiettivo dell’Amministrazione
Il ProcessoTempi Strumenti
e ProcedureOggetto: Obiettivi
e Indicatori
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Valutazione e FormazioneValutazione e Formazione
Sviluppo cambiamentoMiglioramento
Chiarezza e Trasparenza
ruoli e responsabilità
degli attori
Confronto e dialogoPartecipazione
Pratica della autovalutazione
Valutazione come pratica sociale
Funzione di promozione dei potenziali
Leggibilità della professionalità e dell’identità professionale sviluppata
Descrivibilità
Formazione come compito di aiutare a rendere leggibile e descrivibile la
professionalità
Valutazione
Formazione
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Punti di Riflessione sugli Attori del ProcessoPunti di Riflessione sugli Attori del Processo
Valutazione come pratica sociale: Confronto, Dialogo, Partecipazione, Sviluppo,
Cambiamento, Miglioramento
Del Valutatore:
Da controllo conformità (posizione), ad accompagnamento e mobilitazione di comportamenti innovativi (postura)
Del Valutato:
Da responsabilità Amministrative (posizione), a responsabilità di direzione estese e complesse che richiedono comportamenti innovativi (postura)
Mutamento di identità professionale
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Trasformazione dell’identità professionaleTrasformazione dell’identità professionale
POSIZIONE: Simbolizzazione del posto che occupa o che l’organizzazione gli assegna
POSTURA: Il modo in cui l’individuo sta in quella posizione specifica in termini attitudini e comportamenti:
Due persone che occupano lo stesso posto non funzionano alla stessa maniera . In funzione delle proprie prospettive traiettorie , le loro attese o la loro visione del mestiere , presentano una postura differente
L’identità professionale è il risultato di socializzazioni e di un processo ovvero di una costruzione in continua elaborazione e mai conclusa.
Claude Dubar: “Le identità professionali e sociali tipiche non sono né espressioni psicologiche di personalità individuali né prodotti di strutture o di politiche che si impongono dall’alto, ma sono delle costruzioni sociali che implicano l’interazione tra traiettorie individuali diverse e sistemi di impiego e di lavoro e di formazione”
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Punti di Riflessione sul Ruolo degli StrumentiPunti di Riflessione sul Ruolo degli Strumenti
Strumenti, Procedure:Descrivibilità, Leggibilità,
Predisposizione alla Valutazione
Capacità di fotografare la
realtà
Oggettività- misurazione
Incapacità di cogliere
l’essenziale
Utilità limitata ad
alcuni ambiti
Capacità di sollecitare questioni essenziali all’esercizio della professione
Favorire una descrizione adeguata del lavoro reale svolto
Rendere leggibile il senso a livello intersoggettivo
Renderlo valutabile
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Punti di Riflessione su Obiettivi e IndicatoriPunti di Riflessione su Obiettivi e Indicatori
Descrizione e leggibilità della professione
Metodologia per l’elaborazione
Attribuzione di un significato condiviso e
condivisibile
Governo dell’alterazione
della soggettività
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Pluralità di Strumenti e Metodi di Pluralità di Strumenti e Metodi di rilevazionerilevazione
Questionari via internet per dirigenti scolastici e Valutatori,Protocolli di osservazione strutturata dei moduli di formazioneModalità d’interazione comunicativa telefonicaRaccolta informale di documentazione scritta relativa all’andamento del processo Rilievo in itinere di particolari punti problematiciDue Focus Group con Dirigenti scolastici e con Valutatori di prima istanza in due Regioni
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Modello di Valutazione e MonitoraggioModello di Valutazione e Monitoraggio
2004 2003
Novembre Dicembre Gennaio Marzo Aprile Maggio Giugno Luglio Ottobre
Osservazione strutturata
1° modulo di formazione
Osservazione strutturata
1° modulo di formazione
Rilevazione dati1°
questionarioon line
dirigenti valutatori
Rilevazione dati1°
questionarioon line
dirigenti valutatori
Osservazione strutturata
2° modulo di formazione
Osservazione strutturata
2° modulo di formazione
Osservazione strutturata
3° modulo di formazione
Osservazione strutturata
3° modulo di formazione
Osserv. strutturatafocus group
dirigenti valutatori
Osserv. strutturatafocus group
dirigenti valutatori
Rilevazione dati
2°questionario on line dirigenti
valutatori
Rilevazione dati
2°questionario on line dirigenti
valutatori
Rilevazione dati
3°questionario on line dirigenti
valutatori
Rilevazione dati
3°questionario on line dirigenti
valutatori
Rilevazione dati1°e 2°
questionarioon line dirigenti
scolastici
Rilevazione dati1°e 2°
questionarioon line dirigenti
scolastici
Osservazione strutturatafocus group
dirigenti scolastici
Osservazione strutturatafocus group
dirigenti scolastici
Rilevazione dati3°
questionario on line dirigenti
scolastici
Rilevazione dati3°
questionario on line dirigenti
scolastici
Analisi Obiettivi e Indicatori
Analisi Obiettivi e Indicatori
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Dati sul Processo: Giudizi dei Dirigenti Scolastici sul ColloquioDati sul Processo: Giudizi dei Dirigenti Scolastici sul Colloquio
A suo avviso, durante il colloquio di condivisione degli obiettivi:
Media Dev. St.
Il valutatore ha rispettato il suo punto di vista? 4,2 0,66
Il valutatore ha favorito le condizioni per arrivare ad una condivisione degli obiettivi/indicatori?
4,2 0,71
Il comportamento del valutatore è stato costruttivo? 4,2 0,72
Il valutatore ha dimostrato attenzione nei confronti dei problemi/argomenti da Lei sollevati?
4,1 0,69
Il valutatore ha dimostrato interesse per le Sue proposte?
4,0 0,68
Il valutatore ha condotto una discussione sugli obiettivi/indicatori proposti?
3,7 0,76
Il comportamento del valutatore è stato amichevole?
3,7 0,79
Il valutatore ha offerto suggerimenti per la definizione degli obiettivi definitivi?
3,4 1,00
Il valutatore ha offerto suggerimenti per la definizione degli indicatori definitivi?
3,4 1,02
Il comportamento del valutatore è stato formale? 2,3 1,06
Molto MoltissimoPer niente Poco Abbastanza
2,3
3,4
4,2
4,2
3,4
3,7
3,7
4,0
4,1
4,2
1 2 3 4 5
Questionario Dirigenti Scolastici
Alle domande del questionario sul comportamento dei valutatori durante il colloquio di condivisione degli obiettivi, i dirigenti
scolastici esprimono giudizi molto positivi
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Dati sul processo: Giudizio complessivo dei Dirigenti Dati sul processo: Giudizio complessivo dei Dirigenti Scolastici sul ColloquioScolastici sul Colloquio
In generale, quanto ritiene soddisfacente il colloquio nel suo complesso?
Media Dev. St.
In generale, quanto ritiene soddisfacente il colloquio nel suo complesso?
4,0 0,79
Poco Molto Del tuttoPer niente Abbastanza
4,0
1 2 3 4 5
1,2%
24,1%
45,8%
28,4%
0,5%0%
10%
20%
30%
40%
50%
Per niente Poco Abbastanza Molto Del tutto
Difficoltà durante il colloquio?
SI'3%
NO97%
Questionario Dirigenti Scolastici
Soltanto 1,7% dei dirigenti esprime insoddisfazione per quanto riguarda il colloquio
e il 97% dichiara che non vi è stata alcuna difficoltà.
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Descrizione del colloquio: I tre AggettiviDescrizione del colloquio: I tre Aggettivi
8,5%
9,1%
9,5%
14,2%
14,6%
25,8%
53,5%
7,8%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60%
Chiarificatore
Cordiale
Amichevole
Soddisfacente
Sereno
Interessante
Utile
Costruttivo
Agg. negativi
4%
Altro19%
Costruttivo Utile
I nteressante Sereno
77%
BanaleFrustranteI nadeguatoI ncompletoI nconcludenteI ncongruoI ncoerenteI nutileI rrealisticoScontatoSommarioSubordinatoSuperficialeSuperfluoTardivoApprossimativo
Questionario Dirigenti Scolastici
Il colloquio viene descritto come costruttivo e utile
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Colloquio: la NegoziazioneColloquio: la Negoziazione
Risposte aperte Dirigenti scolasticiFocus A
ValutatoriFocus A
Viene valorizzato il confronto che per molti è definito“utile e stimolante per la crescita professionale
Capacità di innescare processi di cultura valutativa
Aspetto di maggiore valore dello strumento è il momento di confronto "occasione importante da valorizzare"
Il Colloquio è un elemento qualificante
Viene ritenuto particolarmente utile il ruolo di counseling del valutatore
Il colloquio è un elemento qualificante, ma va stabilito un protocollo regionale "a maglie larghe“
È necessario creare un modello di riferimento identico per tutti che contenga regole di comportamento uniformi
RISPOSTE APERTE AL QUESTIONARIO E FOCUS GROUP
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Colloquio: la NegoziazioneColloquio: la Negoziazione
Focus BIl punto di vista dei Dirigenti
scolastici
Focus BIl punto di vista dei dirigenti
ValutatoriIl ruolo del DS è in relazione a specifici diritti e doveri rispetto ad obiettivi dati dall' Amministrazione (posizione) Il rapporto è dunque con l'Amministrazione, non è con "il tecnico” che ci fa da supporto che ci aiuta a interpretare che ci sostiene che ci fa da tutor, che ci fa da colonnina di sviluppo……•Diversa ottica culturale•Profilo molto elevato di valutatore configurato dal SIVADIS che "dovrà" avere una competenza enorme, dei riferimenti chiari e certi, commisurato al grosso potere attribuitogli•Subordinazione possibile del DS•Si suggerisce un minore spazio per la condivisione e uno maggiore alla responsabilità del DS “per evitare possibilisubordinazioni di tipo psicologico, metodologico e altro del DS al valutatore."
Tendenza a:
• separare ruolo di consulente e di valutatore•Escludere la fase di condivisione •Assumere, in qualità di tecnico, il ruolo di formatore•"Fra valutato e valutatore può esserci un'ottima relazionalità ma non confidenzialità"; •"Problema grosso, prima di ripartire è di distinguere bene il ruolo del valutatore, siamo in una sorta di terra di nessuno"; "Il rapporto duale tra dirigente scolastico e dirigente valutatore porta necessariamente a delle complicità. La valutazione porterà a dei risultati scontati"; •Affidare il ruolo di valutatore ad altri
FOCUS GROUP
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Problemi nella Condivisione Problemi nella Condivisione (Focus A e B)(Focus A e B)
I problemi più frequenti segnalati nella fase di colloquio di condivisione sono di natura
1. Metodologica:
difficoltà di definizione di obiettivi e indicatori
difficoltà di distinguere tra indicatori qualitativi e indicatori quantitativi
tendenza a "scegliersi le aree in cui si è più brillanti" aree valutative e obiettivi per area
2. Quantitativa/qualitativa rispetto alle richieste (numero aree e numero obiettivi):
“Tre obiettivi di miglioramento per 5 aree in tre mesi (anche in 2 anni) indicano un'idea di scuola falsata o non ha capito niente di cosa vuol dire qualità attraverso progetti di miglioramento”
Parallelamente
• Si auspica una formazione per i DS mirata a questi specifici bisogni formativi
FOCUS GROUP
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Giudizi sulle Informazioni RicevuteGiudizi sulle Informazioni Ricevute
Alpha = ,92
Media Dev. St.
Chiare 3,5 0,90
Sufficienti 3,4 0,90
Precise 3,4 0,90
Utili 3,3 0,80
Tempestive 3,0 1,00
Media degli item 3,3 0,80
Moltissimo
Rispetto al suo ruolo e alle attività che svolgerà durante il Progetto SIVADIS, quanto ritiene che le informazioni ricevute sul progetto siano state:
Per niente Poco Abbastanza Molto
3,4
3,5
3,0
3,3
3,4
1 2 3 4 5
3,3
Questionario Dirigenti Scolastici
I dirigenti scolastici esprimono generalmente giudizi “intermedi” sulla “qualità” delle informazioni“qualità” delle informazioni ricevute sul
SIVADIS.
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Informazioni dai Focus Informazioni dai Focus (A e B)(A e B)
Focus A
sufficiente per i valutatori di prima istanza
insufficiente per i DS
l’azione di compensazione informativa per i DS è stata attuata dai valutatori.
Si suggerisce
un coinvolgimento di tutti i DS per evitare una sorta di “autoselezione” e/o il “rischio di percezione di estraneità del sistema da parte dei DS”
si ritiene perciò “necessario il consenso da ricercarsi, non in un sottoinsieme coinvolto, ma in tutta la categoria”
Focus B
Autoinformazione da parte dei DS connesso a dichiarazione di scelta di aderire per attribuzione valore importante alla valutazione anche con incidenza sulla retribuzione (valutare e monitorare è già formazione)
FOCUS GROUP
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Il Modello culturale di riferimento del SIVADISIl Modello culturale di riferimento del SIVADIS
Squilibrio tra aspetti organizzativo-gestionali e pedagogico-didattici con prevalenza dei primi
La valutazione “deve avere come base la finalità di migliorare il processo di apprendimento/insegnamento”
Una impostazione aziendalistica tende a mettere in secondo piano la finalità educativa della scuola e dunque “va contrastata perché, se diventasse egemone minerebbe la nostra istituzione”
Giusto confrontarsi con una cultura altra (aziendalistica), tuttavia devono essere individuati i criteri di applicabilità al DS e alla specificità dell'organizzazione che dirige
FOCUS
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Giudizi complessivi sul FascicoloGiudizi complessivi sul Fascicolo
13,9%
24,9%
34,5%
16,9%
7,0%2,8%
0%
5%
10%
15%
20%
25%
30%
35%
40%
1 2 3 4 5 6
Media Dev. St.
Adeguatezza fascicolo 3,7 1,2
Del tutto
Le chiediamo di esprimere un' opinione complessiva rispetto al "FASCICOLO DI VALUTAZIONE INDIVIDUALE". Quanto ritiene ADEGUATO questo strumento per descrivere contesti e azioni del dirigente scolastico nel raggiungimento degli obiettivi definiti?
Per nulla1 2 3 4 5
3,7
1 2 3 4 5 6
Questionario Dirigenti Scolastici
Il 58% dei Dirigenti esprime un giudizio positivo sul
FASCICOLO INDIVIDUALE DI VALUTAZIONE, mentre il 42%
esprime un parere sul versante negativo della scala.
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Lo StrumentoLo Strumento: I: Informazioni sulle risposte aperte dei nformazioni sulle risposte aperte dei Dirigenti scolasticiDirigenti scolastici
Limiti Aspetti Positivi Proposte•Lo strumento è prolisso, ripetitivo, farraginoso, generico, con un numero eccessivo di aree ed obiettivi•Sono previsti solo obiettivi di miglioramento, con esclusione della efficiente gestione quotidiana•Non consente di descrivere adeguatamente il contesto e i dati significativi delle scuole•E’ eccessivamente centrato sui risultati "marginalizzando" i processi
•tende a stimolare il miglioramento del servizio delle Istituzioni Scolastiche
•Favorisce la logica di autovalutazione dei risultati del DS
•porta il DS a riflettere, anche con il contributo del Valutatore, sulle proprie azioni, per migliorarle o per apportarvi gli eventuali correttivi necessari.
•ha costituito l'occasione per un confronto aperto e davvero stimolante, anche su problematiche pedagogiche e metodologico-didattiche, con un valutatore molto attento e disponibile alla più ampia collaborazione
•occorre privilegiare l'osservazione sul campo
•Occorre prevedere contemporaneamente uno strumento di valutazione per tutto il personale dell'Istituto
•si dovrebbe riservare più spazio all'azione svolta dal dirigente in relazione alla situazione di partenza in cui ha trovato la scuola all'atto dell'assunzione
FOCUS
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Atteggiamenti sul SIVADISAtteggiamenti sul SIVADIS
Media Dev. St.
Importante 4,2 1,2
Utile 4,2 1,2
Positivo 4,2 1,2
Faticoso 4,1 1,4
Vantaggioso 3,6 1,4
Gratificante 3,5 1,4
Stressante 3,3 1,6
Preoccupante 2,2 1,3
Dannoso 1,6 1,0
Ritiene che PER LEI, partecipare al Progetto SIVADIS è:
Del tuttoPer niente
1,6
3,5
4,2
4,2
2,2
3,3
3,6
4,1
4,2
1 2 3 4 5 6
Questionario Dirigenti Scolastici
I dirigenti scolastici che hanno risposto al questionario manifestano un atteggiamento molto positivo per quanto riguarda L’UTILITÀ E L’UTILITÀ E
L’IMPORTANZA DEL PROGETTO SIVADISL’IMPORTANZA DEL PROGETTO SIVADIS. Si noti, tuttavia, che vi è un punteggio elevato anche per quanto riguarda la percezione che
partecipare al progetto sia “faticoso”
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I Processi di Valutazione e di MonitoraggioI Processi di Valutazione e di Monitoraggio
Il MonitoraggioIl Monitoraggio
Le 5
Are
e d
i V
alu
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on
e
del
Fascic
olo
In
div
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ale
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Are
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ivi e
Ind
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Ind
ivid
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Ob
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Ind
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Are
aLa
Valutazione Finale
La Valutazione
Finale
Ob
iett
ivi e
Ind
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er
Are
a
Con
div
isi
Ob
iett
ivi e
Ind
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er
Are
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Con
div
isi
Il Colloquio di CondivisioneIl Colloquio di Condivisione
Analisi Obiettivi e Indicatori
Analisi Obiettivi e Indicatori
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Il Processo di Analisi nei 107 FascicoliIl Processo di Analisi nei 107 Fascicoli
Caratterizzazione
Macro-Categorie
di Contenuto
Individuazione delle Categorie e
Codifica
Individuazione delle Categorie e
Codifica
Analisi del ContenutoAnalisi del Contenuto
Analisi della FormaAnalisi della Forma
Le 5 Aree di Valutazione del Fascicolo Individuale
Le 5 Aree di Valutazione del Fascicolo Individuale
Obiettivi e Indicatori per Area Condivisi
Obiettivi e Indicatori per Area Condivisi
4 750 Obiettivi Condivisi11 059 Indicatori Condivisi
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Il Processo di Analisi nei 107 FascicoliIl Processo di Analisi nei 107 Fascicoli
Macro-Categorie di Contenuto
CaratterizzazioneCiò che è Obiettivo
Ciò che non è Obiettivo
Scopi
Azioni
Strumenti
Lettura Interpretativa
Prospettive a Lungo Termine
Riaggregazione di Obiettivi e Indicatori
Azioni e Modalità delle AzioniConnesse ad Obiettivi e Indicatori Riaggregati
Repertorio
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Il Processo di Analisi nei 200 FASCICOLIIl Processo di Analisi nei 200 FASCICOLI
Obiettivi Finali (1602)
Obiettivi Strumentali (482)
Macro-Categorie
di Contenuto
Individuazione delle Categorie e
Codifica
Individuazione delle Categorie e
Codifica
Analisi del ContenutoAnalisi del Contenuto
Analisi della Tipologia
Analisi della Tipologia
Le 5 Aree di Valutazione del Fascicolo Individuale
Le 5 Aree di Valutazione del Fascicolo Individuale
Obiettivi e Indicatori per Area Condivisi
Obiettivi e Indicatori per Area Condivisi
1784 Obiettivi Condivisi3835 Indicatori Condivisi
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Il Processo di Analisi nei 200 QuestionariIl Processo di Analisi nei 200 Questionari
Analisi del ContenutoAnalisi del ContenutoFormulazioneFormulazione
Obiettivo AzioniAzioni
Associazione delle azioni a obiettivi ed indicatori per area valutativa
Repertorio di azioni
Aggiornamento Repertorio
Macro-categorie di contenuto
Tipologia e categorizzazione delle azioni
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L’Analisi della FormaL’Analisi della Forma
L’Analisi ha evidenziato un significativo numero di Obiettivi la cui formulazione è caratterizzata da:
Sono emersi due aspetti interessanti Uno “critico” di natura metodologica Uno “potenzialmente positivo”, di recupero delle
informazioni sincopate negli Obiettivi così come formulati
Recupero di: Azioni – Strumenti - Scopo
Complessità logico-sintattica
Elevato livello di genericità
Fusione tra obiettivi, progetti,
azioniPluri-obiettivi
Caratterizzazione
Obiettivi per Area Condivisi
Obiettivi per Area Condivisi
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L’Analisi della FormaL’Analisi della Forma
L’Analisi ha permesso di caratterizzare il complesso degli indicatori come: indicatori con una fonte d’informazione semplice
(indicatori semplici, con o senza soglia) indicatori con una fonte d’informazione complessa
(indicatori complessi, con o senza soglia)
indicatori per cui non è identificabile una fonte d’informazione
Non sufficientemente vicinanza ad un piano empirico
Gradi di arbitrarietà
eccessiva per l’osservazione /
misurazione interpersonale
Caratterizzazione
Indicatori per Area Condivisi
Indicatori per Area Condivisi
30
Risultati generali della classificazione degli Risultati generali della classificazione degli indicatori nei 107 Fascicoliindicatori nei 107 Fascicoli
Fonte d’informazione
non identificabile
42%
Semplici
41%
Complessi
17%
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Risultati generali della classificazione degli Risultati generali della classificazione degli indicatori nei 200 Questionariindicatori nei 200 Questionari
Fonte d’informazione
non identificabile
54%
Complessi
10%
Semplici
36%
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Lettura InterpretativaLettura Interpretativa
Focalizzazione dei “ difetti di natura metodologico-formale”Estrapolazione di informazioni rilevanti relative a dimensioni unitarie che sembrano essere alla base di obiettivi-indicatori ed azioni (visione unitaria e strategica del dirigente scolastico)Riaggregazione degli obiettivi e degli indicatori contenuti nelle Macro-Categorie e delle azioni (precedentemente espunte dagli obiettivi) attorno a ciascuna delle nuove dimensioni unitarie che riducono il numero della Macro-Categorie a Tre Prospettive a Lungo Termine
Macro-Categorie di Contenuto
Scopi Lettura Interpretativa
Ciò che non è Obiettivo
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Azioni e ModalitàAzioni e Modalità
Focalizzazione dei “ difetti di natura metodologico-formale”Isolamento di Azioni e Strumenti contenuti negli Obiettivi delle Macro-Categorie di ContenutoAggregazione di Azioni e Modalità dell’Azione attorno a Obiettivi e Indicatori sottoposti alle nuove Prospettive a Lungo Termine e congruenti con esse
Azioni
Strumenti
Lettura Interpretativa
Azioni e Modalità delle AzioniConnesse ad Obiettivi e Indicatori Riaggregati
Ciò che non è Obiettivo
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Il RepertorioIl Repertorio
L’insieme di: Obiettivi, Indicatori, Azioni e Modalità dell’Azione, ha permesso do elaborare questo primo RepertorioIl Repertorio, pur presentando gli Obiettivi, gli Indicatori e le Azioni realmente presenti nei fascicoli individuali, è l’esito della ricongiunzione e della ridistrubuzione delle sei Macro-Categorie in nuclei differenti rispetto: sia alle Aree Valutative Iniziali Sia alle Macro-Categorie ottenute tramite l’Analisi di
Contenuto
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Il RepertorioIl Repertorio
Non ha carattere “normativo” Ha esclusivamente una funzione descrittivaLa categorizzazione è provvisoria e in via di modifica per l’analisi in corso di ulteriori 200 fascicoliOffre una prima rappresentazione delle praticheOffre una serie di spunti di riflessione Offre una serie di indicazioni per un approfondimento
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Le Prospettive a Lungo TermineLe Prospettive a Lungo Termine
Guidare l’insegnamento-apprendimento ed elevare gli standard
Assicurare attraverso la gestione di risorse umane, strumentali e finanziarie un'organizzazione idonea al raggiungimento di scopi e obiettivi della singola istituzione scolastica
Coinvolgimento dell’intera Comunità nel processo di formazione
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Le Macro-Categorie di Contenuto nei 107 FascicoliLe Macro-Categorie di Contenuto nei 107 Fascicoli
DI RI GENTI CHE HANNO FORMULATO
ALMENO UN OBI ETTI VO NELLA
CATEGORI A
UNI TA’ DI TESTO CODI FI CATE NELLA
CATEGORI A
N % N %
1 MIGLIORAMENTO DEI RAPPORTI CON IL
TERRITORIO 81 76% 119 12%
2 AMPLIAMENTO DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE E
MIGLIORAMENTO DELLE METODOLOGIE
DIDATTICHE 75 70% 157 16%
3 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E CLIMA A
SCUOLA 74 69% 114 12%
4 FORMAZIONE DEL PERSONALE 62 58% 74 8%
5 ACQUISIZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE
FINANZIARIE 59 55% 82 9%
6 MIGLIORAMENTO DELLE RISORSE
STRUTTURALI E STRUMENTALI 47 44% 57 6%
ALTRE CATEGORIE 99 93% 318 33%
OBIETTIVI NON COMPRENSIBILI (OBIETTIVI
NON CODIFICATI). 41 38% 59 6%
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Le Macro-Categorie di Contenuto nei 200 QuestionariLe Macro-Categorie di Contenuto nei 200 Questionari
Permangono le Macro-categorie di contenuto individuate per i 107 Fascicoli di ValutazionePermangono le Macro-categorie di contenuto individuate per i 107 Fascicoli di Valutazione
Nei 200 questionari: individuate 3 Macro-categorie
per descrivere
nuovi contenuti
emersi
Nei 200 questionari: individuate 3 Macro-categorie
per descrivere
nuovi contenuti
emersi
Dirigenti che hanno formulato
almeno un obiettivo nella
categoria
Unità di testo codificate nella
categoria
Macro-categorie di Contenuto
N % N %
MI GLIORAMENTO DEI RAPPORTI CON IL TERRITORIO 149 75% 246 14%
AMPLIAMENTO DELLE ATTIVI TÀ FORMATI VE 109 55% 189 11%
MI GLIORAMENTO DELLE METODOLOGI E DI DATTI CHE 99 50% 139 8%
ORGANI ZZAZI ONE DEL LAVORO E CLI MA A SCUOLA 187 94% 506 28%
FORMAZIONE DEL PERSONALE 102 51% 137 8%
ACQUI SI ZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARI E 120 60% 155 9%
MI GLIORAMENTO DELLE RI SORSE STRUTTURALI E
STRUMENTALI 84 42% 119 7%
SUCCESSO SCOLASTI CO E QUALI TÀ DEI PROCESSI
FORMATI VI 103 52% 153 9%
RAPPORTI CON LE FAMI GLI E E SODDI SFAZI ONE 61 31% 78 4%
MONITORAGGI O/ RI CERCA CONOSCITI VA 88 44% 130 7%
ALTRE CATEGORI E 147 74% 290 16%
OBI ETTI VI NON COMPRENSI BILI (OBIETTI VI NON
CODIFI CABILI ) 98 49% 224 13%
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Micro-categorie relative al SUCCESSO Micro-categorie relative al SUCCESSO SCOLASTICO E ALLA QUALITA’ DEI SCOLASTICO E ALLA QUALITA’ DEI PROCESSI FORMATIVIPROCESSI FORMATIVI
Successo scolastico e qualità dei processi formativi
N° Dirigenti
Freq.
Promozione/aumento del successo scolastico 32 32
Integrazione degli studenti 27 29
Prevenzione/diminuzione della dispersione scolastica 20 24
Recupero/debiti formativi 20 21
Miglioramento degli apprendimenti 18 18
Prevenzione/diminuzione del disagio scolastico 15 16
Controllo assenze e ritardi 6 7
Clima di classe (relazioni studenti) 6 6
Soddisfazione degli studenti 4 6
Attenzioni rivolte agli studenti-Generico 6 6
200 Questionari
200 Questionari
40
Micro-categorie relative ai RAPPORTI Micro-categorie relative ai RAPPORTI CON LE FAMIGLIE E SODDISFAZIONECON LE FAMIGLIE E SODDISFAZIONE
Rapporti con famiglie e soddisfazione N° Dirigenti
Freq.
Promozione/aumento dei contatti con le famiglie 60 48
Interventi specifici verso le famiglie 11 12
Formazione dei genitori 8 9
Soddisfazione delle famiglie 4 4
Micro-categorie relative al MONITORAGGIO e ALLA Micro-categorie relative al MONITORAGGIO e ALLA RICERCA CONOSCITIVARICERCA CONOSCITIVA
Monitoraggio e Ricerca conoscitiva N° Dirigenti
Freq.
Monitoraggio dei fondi della scuola 26 26
Autovalutazione 25 25
Monitoraggio dei progetti della scuola 17 19
Partecipazione a progetti di valutazione nazionali 7 7
Monitoraggio degli apprendimenti degli alunni 6 6
Monitoraggio-Generico 18 22
200 Questionari
200 Questionari
41
Micro-categorie relative al Micro-categorie relative al MIGLIORAMENTO DEI RAPPORTI CON IL MIGLIORAMENTO DEI RAPPORTI CON IL TERRITORIOTERRITORIO
MICRO-CATEGORIE RELATIVE AL MIGLIORAMENTO DEI RAPPORTI CON IL TERRITORIO
N° DIRIGENTI
FREQ.
Rapporti con altre scuole 28 32 Rapporti con risorse culturali del territorio 25 31 Miglioramento dell’immagine della scuola 13 23 Rapporti con le risorse sociali del territorio 13 13 Rapporti con le aziende e il mondo del lavoro 12 12 Rapporti con gli Enti Locali 10 10 Miglioramento dei rapporti con l’esterno-Generico 41 43
107 Fascicoli
107 Fascicoli
42
MICRO-CATEGORIE RELATIVE ALL’AMPLIAMENTO DELLE ATTIVITA' FORMATIVE E MIGLIORAMENTO DELLE METODOLOGIE DIDATTICHE
N° DIRIGENTI
FREQ.
Insegnamento della lingua straniera agli studenti 30 32 Promozione di attività formative specifiche 24 40 Utilizzo dell'informatica nelle attività didattiche 19 20 Promozione di attività di laboratorio per gli studenti 12 12 Promozione di attività artistiche 12 12 Personalizzazione e Flessibilità dei percorsi formativi 9 9 Orario scolastico 8 8 Sperimentazione di metodologie didattiche innovative 7 8 Ampliamento delle attivita' formative-Generico 27 31
Micro-categorie relative adMicro-categorie relative adAMPLIAMENTO DELLE ATTIVITA' AMPLIAMENTO DELLE ATTIVITA' FORMATIVE E MIGLIORAMENTO DELLE FORMATIVE E MIGLIORAMENTO DELLE METODOLOGIE DIDATTICHEMETODOLOGIE DIDATTICHE
107 Fascicoli
107 Fascicoli
43
Micro-categorie relative alla Micro-categorie relative alla ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E CLIMA ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E CLIMA A SCUOLAA SCUOLA
MICRO-CATEGORIE RELATIVE ALL’ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E CLIMA A SCUOLA
N° DIRIGENTI
FREQ.
Delega/Affidamento degli incarichi 24 24 Promozione della collaborazione fra il personale 20 21 Costituzione di strutture organizzative, dipartimenti, commissioni 15 15 Responsabilizzazione del personale 11 11 Utilizzo dell’informatica nei servizi amministrativi 11 11 Altri tipi di miglioramento dell’organizzazione scolastica 11 11 Collegialità, partecipazione nelle scelte e concertazione 8 9 Clima fra il personale scolastico 6 6 Circolazione delle informazioni fra il personale scolastico 5 5 Miglioramento dell’organizzazione scolastica-generici 13 15
107 Fascicoli
107 Fascicoli
44
Micro-categorie relative alla Micro-categorie relative alla FORMAZIONE DEL PERSONALEFORMAZIONE DEL PERSONALE
MICRO-CATEGORIE RELATIVE ALLA FORMAZIONE DEL PERSONALE
N° DIRIGENTI
FREQ.
Corsi di Informatica 21 22 Corsi di formazione su argomenti specifici 17 21 Formazione del personale-Generico 33 34
107 Fascicoli
107 Fascicoli
45
Micro-categorie relative allaMicro-categorie relative allaACQUISIZIONE E GESTIONE ACQUISIZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIEDELLE RISORSE FINANZIARIE
MICRO-CATEGORIE RELATIVE ALL’ACQUISIZIONE E GESTIONE DELLE RISORSE FINANZIARIE
N° DIRIGENTI
FREQ.
Aumentare l’efficienza della gestione contabile 18 21 Monitoraggio dei fondi 13 13 Preparazione, attuazione e verifica del programma annuale 11 12 Reperimento di Fondi 12 12 Finanziamento di specifici progetti 8 8 Acquisizione e gestione delle risorse finanziarie-generico 15 15
107 Fascicoli
107 Fascicoli
46
Micro-categorie relative al Micro-categorie relative al MIGLIORAMENTO DELLE RISORSE MIGLIORAMENTO DELLE RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALISTRUTTURALI E STRUMENTALI
MIGLIORAMENTO DELLE RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTALI
N° DIRIGENTI
FREQ.
Potenziamento delle strutture 29 31 Acquisizione/Potenziamento di strumenti informatici 20 23 Miglioramento delle risorse strutturali e strumentali-Generico 7 7
107 Fascicoli
107 Fascicoli
47
Funzioni DS, aree di valutazione e obiettiviFunzioni DS, aree di valutazione e obiettiviFunzioni previste
per i Dirigenti Scolastici
D.L. 30/03/01, n. 165, art.25
Macro-categorie di contenuto
individuate negli obiettivi strumentali formulati dai DS
Aree di valutazionepresenti nel Fascicolo di Valutazione
Organizzazione e valorizzazione delle risorse umane
Organizzazione del lavoro e clima a scuola
Area 1:Area 1: Direzione e Coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa
Area 4:Area 4: Valorizzazione delle risorse umaneFormazione del Personale
Innovazione metodologica e didattica
Ampliamento delle attività formative
Area 1:Area 1: Direzione e Coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa
Area 3:Area 3: Ricerca, sperimentazione e sviluppo, ampliamento dell’offerta formativa
Miglioramento delle metodologie didattiche
Collaborazione con il territorio e Gestione dei rapporti con le famiglie
Costituzione e ampliamento dei rapporti con il territorio
Area 2: Area 2: Relazioni interne ed esterne, collaborazione con le risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio
Rapporti con le famiglie e soddisfazione
Gestione delle risorse finanziarie e strumentali
Acquisizione e gestione delle risorse finanziarie
Area 5:Area 5: Gestione risorse finanziarie e strumentali e controllo di gestione
Acquisizione e miglioramento risorse strutturali
Promozione del diritto all’apprendimento
Successo scolastico e qualità dei processi formativi
Area 1:Area 1: Direzione e Coordinamento dell’attività formativa, organizzativa e amministrativa
Area 3:Area 3: Ricerca, sperimentazione e sviluppo, ampliamento dell’offerta formativa
48
Geografia della sperimentazioneGeografia della sperimentazione
SOGGETTI COINVOLTI NUMERO
Dir. Scolastici 607
Dir. Valutatori 165
Dir. Scolastici che hanno già partecipato al SIVADIS1
86 (17%)*
Dir. Valutatori che hanno già partecipato al SIVADIS1
121 (73%)
Dir. Scolastici inclusi nei team 27 (questi soggetti sono inclusi nel totale dei Dir. Valutatori)
FORMULA VALUTATIVA N. REGIONI
Rapporto 1/1 (esprime la valutazione dei D.S. da parte di un solo valutatore)
11
Costituzione team 7 di cui 3 misti (rapporto 1/1 e nuclei)
Composizione dei soggetti coinvolti nella sperimentazione del progetto SIVADIS2
*nel confronto non sono stati presi in considerazione i 97 D.S. della Regione Campania perché i nominativi non sono al momento stati inviati
49
Grafici CampioneGrafici Campione607
8627
121165
0
100
200
300
400
500
600
700
Dir
. Sc
ol.
Dir
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ol.
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16
2
5
4
1
1
6
3
3
1
0 5 10 15 20
Lombardia
Veneto
Lazio
Emilia Romagna
Liguria
Friuli Venezia Giulia
Basilicata
team
rapporto 1/1
Regione Composizione team
Basilicata 3 Dir. Tecnici
Friuli Venezia Giulia
2 Dir. Amministrativi
Liguria 1 Dir. Tecnico + 2 Dir. Scolastici
Emilia Romagna 2 Dir. Scol. + 2 Dir. Amm. + 1 Dir. Tec. (per 3 nuclei) e 2 Dir. Scol. + 1 Dir. Amm. + 2 Dir. Tec.
Lazio 2 Dir. Tecnici (per quattro nuclei) e 1 Dir. Tecnico + 1 Dir. Scol. e un Dir. Amm. che affianca tutti
Veneto 1 Dir. Amm. + 1 Dir. Tecn. (per entrambi i nuclei)
Lombardia 1 Dir. Scol + Dir. Tecn./Amm. (per i sedici nuclei)
50
Il Repertorio: Alcune NoteIl Repertorio: Alcune Note
L’operazione interpretativa e la parallela organizzazione dei materiali del Repertorio sono state supportate da un Gruppo di Lavoro formale presso INValSI, costituito da quattro Dirigenti ScolaticiIl repertorio è un contributo che, in conformità con l’ottica che presiede alla sperimentazione del SIVADIS, è aperto ad interventi di modifica, approfondimento, arricchimentoCostituisce una prima base per la costruzione di punti di riferimento comuni e condivisi in ambito valutativoSi presenta come stimolo per tutti i Soggetti coinvolti a prestare quella collaborazione e quel coinvolgimento che permettono la crescita di una cultura valutativa
51
Cosa fare? Cosa fare? Obiettivi - Indicatori - AzioniObiettivi - Indicatori - Azioni
Completare l’analisi di obiettivi ed indicatori elaborati nello scorso anno per: avere una rappresentazione più completa della prima
sperimentazione (fascicoli da inviare quanto prima all’INVALSI!) Aggiornare le categorie di contenuto Individuare azioni e classificare tipologie di azioni
Proseguire nell’analisi di obiettivi e indicatori elaborati in questo secondo anno di sperimentazione (invio dei fascicoli subito dopo la condivisione)
Aggiornare il repertorio Comparazione tra obiettivi e indicatori formulati nel SIVADIS 1 e
nel SIVADIS 2 e valutazione indiretta dell’adeguatezza del Fascicolo di Valutazione modificato rispetto al primo anno
Rilievo differenze per tipologia di scuola e regione Analisi degli indicatori comuni a ciascun obiettivo Individuazione delle azioni strategiche dichiarate e/o implicite Costruzione di un repertorio di azioni concretamente agite dai
DS in funzione degli obiettivi indicati
52
Cosa fare? Interazione professionaleCosa fare? Interazione professionale
Raccolta ed analisi di protocolli e/o strumentazione metodologica elaborata per l’interazione e comparazioneRilievo dei caratteri più e meno funzionali delle procedure/protocolli messi in attoRilievo delle azioni e delle aree di counselingComparazione modello “valutatore – dirigente” e “nucleo -dirigente” (all’interno della stessa regione e tra regioni diverse)Rilievo dei caratteri che svolgono una funzione formativaRilievo dell’adeguatezza degli strumenti
53
Come e con chi?Come e con chi?Interazione - PartecipazioneInterazione - Partecipazione
Interazione costante con i referenti regionaliAssicurazione di un flusso di dati tempestivo per una tempestiva analisi e restituzioneCoinvolgimento degli IRRE Allestimento sito INValSI