1 quale futuro per il nucleare in italia massimo beccarello. roma, 3 luglio 2009
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Quale futuro per il nucleare in Italia
Massimo Beccarello
.
Roma, 3 luglio 2009
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Fase 1: Evitare un quadro legislativo e regolamentare instabile
4
Min
Svil. Eco.
(MSE)Ministero
Ambiente
(MATTM)
APAT
ENEA
SOGIN
Autorizzazione alla costruzione di impianti; nulla-osta art.6 L.1860/62;
coordinamento interministeriale per elaborazione leggi e regolamenti
Competenze tecnico-scientifiche e promozione R&S; funzione propositiva per Governo e Parlamento nel campo dell’ energia nucleare
V.I.A. per centrali e impianti stoccaggio; partecipa alla V.A.S.; funzione di indirizzo nei confronti di APAT
Istruttoria tecnica sulle autorizzazioni; parere finale per MSE in conformità a quello Commissione Tecnica; rilascio permessi per prove tecniche; vigilanza e controllo; relazione tecnica piani emergenza.
Ministero
Lav./SaluteLiv
ell
o G
ove
rnat
ivo
Ag
enzi
e
Protezione sanitaria lavoratori e popolazione/ interviene piani di emergenza
Smantellamento e mantenimento in sicurezza impianti nucleari; bonifica ambientale; riutilizzazione e valorizzazione Know-How
Principali soggetti della regolazione nucleare
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Principali soggetti della regolazione nucleare
Autorizzazione
alla costruzioneLocalizzazione VAS e VIA
Licenza
d’esercizio
Fase del
percorso
Soggetti
coinvolti
Aspetti
complementari
Approvazione di programmi
pluriennali per la costruzione di
centrali elettronucleari
MSE autorizza costruzione previo nulla osta APAT; segue collaudo
APAT
Valutazione da parte del MATTM
del progetto / piano
MSE su parere APAT rilascia
licenza
CIPE, MSE, APAT, Regioni e
Comuni interessati
MSE
APAT
MATTM MSE
APAT
In mancanza decisione regionale,
individuazione con legge
Le opere necessarie
possono essere dichiarate di
pubblica utilità
Partecipazione pubblica
MSE può condizionare
licenza a osservanza prescrizioni
APAT
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Caratteristiche di una possibile nuova Autorità indipendente
Natura
giuridica
Competenze
Finanziamento
Governance
• Centro di riferimento dell’ intero settore del nucleare
• Funzione consultiva e definizione di linee guida in materia di sicurezza e protezione
• Procedimenti di autorizzazione (individuazione siti/ localizzazione/ progetti/ esecuzione ed esercizio/ gestione dei rifiuti/ supervisione dei controlli in materia di sicurezza)
• Istituita con una legge
• Alta specializzazione, indipendenza e forte collegamento ai networks regolatori internazionali
• Organo collegiale – composizione e meccanismi di nomina
• Incompatibilità e definizione conflitti d’interesse
• Autonomia organizzativa e contabile
Autofinanziamento attraverso tariffe pagate dagli esercenti privati (modello STUK - NRC)
• Meccanismi di consultazione pubblica/ partecipazione/ comunicazione dei rischi
• Soggetti per controlli su sicurezza ambientale e protezione sanitaria
• Soggetti specializzati in gestione rifiuti e decommissioning
• Sviluppo della ricerca
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FINLANDIANuclear Energy Act del 1987 (modificato nel 2004)
Autorità amministrativa competente è il Ministero per il Commercio e Industria (KTM) ma competenza per autorizzazioni è condivisa con il regolatore nucleare, lo STUK, un’agenzia indipendente che opera all’interno del Min. Affari Sociali, che conta 340 dipendenti e redige pareri sulle aut./controllo e radioprotezione.
STUK è finanziato pubblicamente ma con tariffe degli “esercenti nucleari”. Resp. finanziaria per gestione dei rifiuti nucleari attraverso Fondo cui partecipano gli “esercenti” privati.
UKRegolatore è l’ Health and Safety Executive (HSE), organo competente a rilasciare autorizzazioni.Competenze concorrenti con Environmental Agency.
HSE è indipendente ma inquadrato sotto la supervisione del Health and Safety Commission.
Lavoro di controllo e vigilanza affidato ad un organo al Nuclear Installation Inspectorate (NII)
Finanziamento pubblico
Nel 2005, istituita una Nuclear Decommissioning Authority.
Commissioni Consultive sulla sicurezza e rifiuti radioattivi per fornire pareri al governo (es. RWMAC e NSAC)
USAIl regolatore nucleare è la Nuclear Regulatory Commission (NRC) agenzia federale indipendente che autorizza centrali e decommissioning, formula pareri, linee guida.
Presieduta da 5 Commissari nominati da Presidente e Senato (2 devono appartenere all’opposizione) in carica per 5 anni.
Altre competenze marginali in materia di energia nucleare affidate al Environmental Agency, Dep. of Energy, Dep. of Defence.
La NRC si finanzia attraverso tariffe per i servizi autorizzativi e ispettivi richiesti agli “esercenti nucleari” privati
Sono costituiti Comitati Consultivi di supporto alla NRC
FRANCIA Autorità di regolazione indipendente creata con L. 686/2006 Autorité de Sureté Nucleaire (ASN)
Responsabile per decisioni individuali, per controllo e vigilanza per radioprotezione ma anche per informazione con il pubblico.
ASN è presieduta da cinque Commissari e 11 Delegazioni Regionali;
Finanziamento pubblico
Altro soggetto, Institut de Radioprotection et de Sureté Nucleaire (IRSN) ha funzioni di ricerca e analisi in materia di sicurezza e protezione dell’uomo e delle installazioni contro pericolo sabotaggio/terrorismo
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Fase 2: Evitare di sottovalutare l’importanza di un processo informativo trasparente
Fase 2: Scenario Informativo su sicurezza Elettrica Fabbisogno di Energia al 2030 in Italia
9(1) Incluso import
(2) Con una media di cattura di CO2 ≥ 80%
Necessità di obiettivi più alti per l’efficienza Necessità di obiettivi più alti per l’efficienza
Quota RES su consumi finali (MTEP)
Consumi finali: Scenario efficienza (MTEP)
Potenziale RES low Position
Paper Governo
Potenziale RES low Position
Paper Governo
17%17% 17% 17% 17% 17%Potenziale
RES high Position
Paper Governo
Potenziale RES high Position
Paper Governo
6,7
28 26 25,3 24,5 22,61 20,97
2005 2020 2020 2020 2020 2020 2020
11
17%11% 12% 16%
78%
26%
31%
14%
5%
47% 25%50%
4%12%
22%
19%
6%3%2%
Italia Francia Germania UE-15
Rinnovabili Nucleare Carbone Gas Petrolio/Altro
Fase 2: Informazione Confronto mix generazione elettrica
Fonte: Rapporto GSE 2007
Confronto prezzi mensili* delle principali borse elettriche europee
(aprile 2004 – giugno 2009**)
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25
35
45
55
65
75
85
95
105
115
apr-0
4
giu-
04
ago-
04
ott-0
4
dic-
04
feb-
05
apr-0
5
giu-
05
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05
ott-0
5
dic-
05
feb-
06
apr-0
6
giu-
06
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06
ott-0
6
dic-
06
feb-
07
apr-0
7
giu-
07
ago-
07
ott-0
7
dic-
07
feb-
08
apr-0
8
giu-
08
ago-
08
ott-0
8
dic-
08
feb-
09
apr-0
9
giu-
09
Ipex Omel Nordpool EEX APX Powernext€/MWh
Fonte: REF*medie aritmetiche da aprile 2004 ad a giugno 2009; i prezzi medi comprendono le ore dei giorni da lunedì a venerdì**dati fino al 21 giugno
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Fase 3: evitare ambiguità operative tra gli attori del mercato liberalizzato e ruolo
pubblico
Fase 3: Siti, ruolo pubblico e ruolo privato (concorrenza per il mercato)
Ruolo Pubblico Individuazione dei siti Criteri per la definizione delle caratteristiche dei siti e la
gestione in sicurezza Regolazione essentil facilities di rete per garantire il
dispacciamento Criteri per la selezione dei progetti di fattibilità meritori
Ruolo Privati Sviluppare progetti di fattibilità secondo i criteri stabiliti
sul piano normativo Cosensualizzare il progetto presso le comunità ospitanti
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti. Struttura e rischi finanziari del
progetto
Modalità di finanziamento Corporate finance Project finance
Tipologia di rischi Rischi pre-operativi Rischi collegati al periodo di costruzione Rischi di performance Rischio regolatorio Rischio di mercato
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti
Modelli consortili
Consorzio o accordo orizzontale Consorzio misto (inclusivo di segmenti a valle della filiera
elettrica)
Case Studies
Il modello Mankala di TVO Il modello Fennovoima Il modello Francese Exceltium
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti
Profili Giuridici ex art. 81 accordi a lungo termine e restrizioni verticali della concorrenza
Ex Art 81 del trattato
Le intese devono essere espressione della volontà delle parti Non possono pregiudicare il commercio tra gli stati membri Non devono alterare la concorrenza del mercato
Deroghe in termini di esenzione
Se concorrono al miglioramento della produzione e distribuzione per promuovere il progresso tecnico
Purchè gli utilizzatori conservino una congrua parte dei benefici (efficienza economica)
Le restrizioni della concorrenza devono essere funzionali agli obiettivi precedenti
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti.
Profili Giuridici ex art. 81 accordi a lungo termine e restrizioni
verticali della concorrenza
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti
Profili Giuridici ex art. 81 accordi a lungo termine e restrizioni verticali della concorrenza
Caso Distrigaz permette di affermare che la Commissione, quando valuta gli effetti dei contratti di fornitura energetica, considera una serie di elementi, tra cui:
la posizione del venditore, la quota di domanda coperta dall'insieme di long term
contracts stipulati, la durata del contratto, efficienza del contratto
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti.
Modelli consortili e normativa sulla concorrenza
Le operazioni di concentrazione legate all’accordo consortile secondo l’orientamento comunitario possono dare luogo:
effetti unilaterali, effetti pro-collusivi.
Secondo le linee guida della Commissione la valutazione di una concentrazione comporta normalmente (p.to 10 delle linee guida):
la definizione dei mercati di prodotto e geografico rilevanti la valutazione della concentrazione sotto il profilo della concorrenza.
Esenzione, il regolamento CE 2658/2000 individua tre requisiti: l'accordo non deve contenere restrizioni gravi della concorrenza (ad esempio sulla
fissazione dei prezzi o sulle aree di rivendita), l'accordo non è lesivo della concorrenza, la somma delle quote di mercato delle aziende partecipanti deve essere inferiore al
limite del 20%, calcolato sul valore delle vendite dell'anno civile precedente.
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti.
Implicazioni per il mercato italiano, quote di mercato
31,70%
13,50%
9,70%
8,10%
8,10%
3,90%
25%
34,90%
13,10%
9,30%
9,10%
8,30%
4,00%
21,90%
Enel
Edison
Eni
Endesa Italia
Edipower
Tirreno Power
Altri produttori
2007 2006
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti. Precedenti: Tolling e Flammanville
• Provvedimento 12742, riguardando l'accordo di 'tolling' tra Edipower-AEM-ATEL-SIET, l'Autorità ha stabilito le caratteristiche fondamentali affiochì l'intesa di tolling non sia contraria alla concorrenza. In particolare l'Autorità antitrust ha basata la sua decisione principalmente su due fattori: livello informativo e quote di mercato detenute dai tolles.
• Accordo Flammanville EDF-ENEL
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Fase 3: modello industriale per lo sviluppo degli impianti. Precedenti Genco
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Quadro sintetico del DDL 1441 ter – C Nucleare
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Quadro sintetico del DDL 1441 ter – C Nucleare (1/2)
Quadro sintetico del DDL 1441 ter – C Nucleare (1/2)
Delega al Governo (art. 25, comma 1):
La delega deve essere esercitata entro 6 mesi dall’entrata in vigore della Legge e non più entro il 30 giugno;
La delega deve prevedere:- Compensazioni per persone residenti, enti locali e imprese operanti nel territorio. Gli oneri sono a carico degli operatori nucleari con divieto di trasferire tali oneri a carico degli utenti finali- Localizzazione nel territorio nazionale di:
1. impianti di produzione di energia elettrica nucleare, 2. di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare,3. dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, 4. dei sistemi per il deposito definitivo dei materiali e rifiuti radioattivi.
- Le procedure autorizzative: l’autorizzazione unica sostituisce ogni provvedimento amministrativo tranne la VIA e la VAS, che devono essere compiute.
- I requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, di esercizio e di disattivazione degli impianti.
- I produttori devo costituire, con contribuzione a loro carico e gestire un fondo per lo smantellamento degli impianti e delle opere connesse, e per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.
Delega al Governo (art. 25, comma 1):
La delega deve essere esercitata entro 6 mesi dall’entrata in vigore della Legge e non più entro il 30 giugno;
La delega deve prevedere:- Compensazioni per persone residenti, enti locali e imprese operanti nel territorio. Gli oneri sono a carico degli operatori nucleari con divieto di trasferire tali oneri a carico degli utenti finali- Localizzazione nel territorio nazionale di:
1. impianti di produzione di energia elettrica nucleare, 2. di impianti di fabbricazione del combustibile nucleare,3. dei sistemi di stoccaggio del combustibile irraggiato e dei rifiuti radioattivi, 4. dei sistemi per il deposito definitivo dei materiali e rifiuti radioattivi.
- Le procedure autorizzative: l’autorizzazione unica sostituisce ogni provvedimento amministrativo tranne la VIA e la VAS, che devono essere compiute.
- I requisiti soggettivi per lo svolgimento delle attività di costruzione, di esercizio e di disattivazione degli impianti.
- I produttori devo costituire, con contribuzione a loro carico e gestire un fondo per lo smantellamento degli impianti e delle opere connesse, e per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti.
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Quadro sintetico del DDL 1441 ter – C Nucleare (2/2)
Quadro sintetico del DDL 1441 ter – C Nucleare (2/2)
Energia nucleare (articolo 26)
- Con delibera CIPE e senza maggiori oneri a carico dello Stato, sono definiti i criteri per favorire la costruzione dei consorzi per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari.
- Non è più prevista la partecipazione della Cassa depositi e prestiti
Energia nucleare (articolo 26)
- Con delibera CIPE e senza maggiori oneri a carico dello Stato, sono definiti i criteri per favorire la costruzione dei consorzi per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari.
- Non è più prevista la partecipazione della Cassa depositi e prestiti
Agenzia per la Sicurezza Nucleare (articolo 29)
Funzioni: È autorità di regolamentazione tecnica, il controllo, la sicurezza, vigilanza per la costruzione ed esercizio degli impianti nucleari.
Compiti: L’Agenzia presenta annualmente al Parlamento una relazione sulla sicurezza nucleare.
Poteri:- Controllo ambientale sulla gestione dei rifiuti; - Poteri ispettivi - Richiesta dati informazioni e accesso ai documenti - Emana regolamenti e procedure tecniche per la sicurezza - Impone prescrizioni e misure correttive e sanzioni - Sospende le attività- Propone la revoca dell’autorizzazione- Definisce le procedure per la sistemazione dei rifiuti radioattivi e lo smantellamento degli impianti
Corrispettivo Gli esercenti interessati sono tenuti a versare un corrispettivo, da determinare con decreto del MEF, MSE e MATTM, per le attività dell’Agenzia
Agenzia per la Sicurezza Nucleare (articolo 29)
Funzioni: È autorità di regolamentazione tecnica, il controllo, la sicurezza, vigilanza per la costruzione ed esercizio degli impianti nucleari.
Compiti: L’Agenzia presenta annualmente al Parlamento una relazione sulla sicurezza nucleare.
Poteri:- Controllo ambientale sulla gestione dei rifiuti; - Poteri ispettivi - Richiesta dati informazioni e accesso ai documenti - Emana regolamenti e procedure tecniche per la sicurezza - Impone prescrizioni e misure correttive e sanzioni - Sospende le attività- Propone la revoca dell’autorizzazione- Definisce le procedure per la sistemazione dei rifiuti radioattivi e lo smantellamento degli impianti
Corrispettivo Gli esercenti interessati sono tenuti a versare un corrispettivo, da determinare con decreto del MEF, MSE e MATTM, per le attività dell’Agenzia