15 marzo 2014

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Il Tapiro del giorno lo diamo a Vin- cenzo Niro. Il presidente del Consiglio regionale si è visto bacchettare dalla Corte dei conti sui soldi che i consiglieri regionali non avrebbero dovuto perce- pire nei mesi passati. Eppure proprio quella legge porta la sua firma. Oggi che la Corte dei conti ha ritenuto di dovere intervenire per bacchettare l'azione po- sta in essere dal Consiglio regionale, do- vrebbe essere il primo a riversare nelle casse regionali gli emolumenti presi e non rientranti nelle disposizioni nazio- nali in merito. L'oscar di oggi va a Lucio Di Gaetano, l’ economista molisano, operante a Mi- lano, che è riuscito a salvare dal falli- mento l'Ittierre conducendo in porto un complicato e difficilissimo concordato. Un'azienda data per morta e sepolta che nel giro di pochi giorni è riuscita a indi- viduare ben quattro potenziali acquirenti. Alla fine l'asta se l'è aggiudicata la hol- ding di Antonio Rosati, il vicepresidente del Genoa calcio. Ma l'operazione salva- taggio Ittierre porta la firma di Lucio Di Gaetano che ora ha in mente di ripetersi per la Gam di Bojano. Chissà se gliela lasceranno fare. L’Oscar del giorno a Lucio Di Gaetano Il Tapiro del giorno a Vincenzo Niro GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel.: 0874.698012 Fax: 0874.494461 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Ufficio pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606 Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico Responsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero ANNO X - N° 62 - SABATO 15 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA di Giovanna Ruggiero Nel leggere la storia delle indagini sul questore Pozzo, storia raccontata dalla cronaca di queste colonne, si notano due aspetti: uno comico (perché a volte nella vita c’è bisogno di sorridere), l’altro realistico (perché la vita è in ogni caso realtà). Le indagini su Pozzo, quelle che vanno verso l’archiviazione (o per lo meno la ri- chiesta c’è) sono passate da un Papa ad un Angelo. In fondo si sa, per far miracoli bisogna avere quella caratteristica in più che permette, nella religione cattolica cristiana, di far miracoli. E l’inchiesta sul questore infatti è passata dalle mani di un Papa, Fabio, a quelle di D’Angelo (Nicola). L’aspetto comico però viene subito accantonato da quello realistico: nel leggere le pagine della Gazzetta del Molise, quel giornalaccio che non si fa i cavoli suoi e non si limita a pubblicare le note stampa, già a gennaio prospettava la richiesta di archiviazione. Non è necessario rileggere gli articoli, basta guardare i titoli in prima pagina. “Questore indagato” apparso il 15 gennaio (riportando la notizia apparsa sul Corriere della Sera), “Bomba sull’inchiesta del questore: pressioni sul pm che segue il caso, Papa lascia” apparso il 18 gennaio 2014, ed infine “Papa affiancato da D’Angelo: per aiutare o affossare le indagini sul questore?” apparso il 23 gennaio con una foto che ha fatto il giro del Molise: il pm D’Angelo ritratto in un momento conviviale con i legali della Biocom di Frattura, la stessa azienda sotto inchiesta che comprende in sé anche l’indagine (per favoreggiamento al governatore Frattura) del questore Pozzo. E che aveva combinato Pozzo per finire sotto inchiesta? Aveva dirottato le indagini in cui è coinvolto il governatore dalla Digos (a cui l’aveva affidata il pm titolare dell’inchiesta) alla Squadra Mobile con l’aggravante di una situazione di- ciamo paradossale: la sorella del governatore Frattura è capo di Gabinetto di Pozzo e vice questore vicario alla Polizia di Campobasso. Insomma, fermo restando che è indispensabile in uno stato di diritto avere fiducia nella giustizia, va evidenziato un aspetto: per chi ha seguito la storia da vicino, la richiesta di archiviazione (come pubblicato dall’Ansa Molise) che sta sulla scrivania del gip ed è firmata dal ma- gistrato che siede con gli avvocati di Frattura, non stupisce. Ciò che stupisce è la situazione paradossale che rimane. E non perché non si ha fiducia nella magi- stratura, ma semplicemente perché la situazione di “incompatibilità ambientale” presente in Molise non permette di archiviare un’altra cosa: il dubbio. Come quello sull'ultimo episodio relativo alla storia del questore: il direttore di Telemolise ha sba- dierato nuove possibili "prove" di favoreggiamento la scorsa settimana: saranno prese in considerazione? Pozzo tra un Papa e un Angelo: il miracolo dell’archiviazione

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E mo si monta sta canala!

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Page 1: 15 marzo 2014

Il Tapiro del giorno lo diamo a Vin-

cenzo Niro. Il presidente del Consiglio

regionale si è visto bacchettare dalla

Corte dei conti sui soldi che i consiglieri

regionali non avrebbero dovuto perce-

pire nei mesi passati. Eppure proprio

quella legge porta la sua firma. Oggi che

la Corte dei conti ha ritenuto di dovere

intervenire per bacchettare l'azione po-

sta in essere dal Consiglio regionale, do-

vrebbe essere il primo a riversare nelle

casse regionali gli emolumenti presi e

non rientranti nelle disposizioni nazio-

nali in merito.

L'oscar di oggi va a Lucio Di Gaetano,

l’ economista molisano, operante a Mi-

lano, che è riuscito a salvare dal falli-

mento l'Ittierre conducendo in porto un

complicato e difficilissimo concordato.

Un'azienda data per morta e sepolta che

nel giro di pochi giorni è riuscita a indi-

viduare ben quattro potenziali acquirenti.

Alla fine l'asta se l'è aggiudicata la hol-

ding di Antonio Rosati, il vicepresidente

del Genoa calcio. Ma l'operazione salva-

taggio Ittierre porta la firma di Lucio Di

Gaetano che ora ha in mente di ripetersi

per la Gam di Bojano. Chissà se gliela

lasceranno fare.

L’Oscar del giornoa Lucio Di Gaetano

Il Tapiro del giornoa Vincenzo Niro

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggiowww.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel.: 0874.698012Fax: 0874.494461E-mail Redazione Campobasso: [email protected]: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] pubblicitario: Tel.: 0865.412094 - Cell.: 389.0563606Stampa:Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di DomenicoResponsabile di Redazione: Giovanna Ruggiero

ANNO X - N° 62 - SABATO 15 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

di Giovanna Ruggiero

Nel leggere la storia delle indagini sul questore Pozzo, storia raccontata dallacronaca di queste colonne, si notano due aspetti: uno comico (perché a volte nellavita c’è bisogno di sorridere), l’altro realistico (perché la vita è in ogni caso realtà).Le indagini su Pozzo, quelle che vanno verso l’archiviazione (o per lo meno la ri-chiesta c’è) sono passate da un Papa ad un Angelo. In fondo si sa, per far miracolibisogna avere quella caratteristica in più che permette, nella religione cattolicacristiana, di far miracoli. E l’inchiesta sul questore infatti è passata dalle mani diun Papa, Fabio, a quelle di D’Angelo (Nicola). L’aspetto comico però viene subitoaccantonato da quello realistico: nel leggere le pagine della Gazzetta del Molise,quel giornalaccio che non si fa i cavoli suoi e non si limita a pubblicare le notestampa, già a gennaio prospettava la richiesta di archiviazione. Non è necessariorileggere gli articoli, basta guardare i titoli in prima pagina. “Questore indagato”apparso il 15 gennaio (riportando la notizia apparsa sul Corriere della Sera),“Bomba sull’inchiesta del questore: pressioni sul pm che segue il caso, Papa lascia”apparso il 18 gennaio 2014, ed infine “Papa affiancato da D’Angelo: per aiutareo affossare le indagini sul questore?” apparso il 23 gennaio con una foto che ha

fatto il giro del Molise: il pm D’Angelo ritratto in un momento conviviale con i legalidella Biocom di Frattura, la stessa azienda sotto inchiesta che comprende in séanche l’indagine (per favoreggiamento al governatore Frattura) del questore Pozzo.E che aveva combinato Pozzo per finire sotto inchiesta? Aveva dirottato leindagini in cui è coinvolto il governatore dalla Digos (a cui l’aveva affidata il pmtitolare dell’inchiesta) alla Squadra Mobile con l’aggravante di una situazione di-ciamo paradossale: la sorella del governatore Frattura è capo di Gabinetto di Pozzoe vice questore vicario alla Polizia di Campobasso. Insomma, fermo restando cheè indispensabile in uno stato di diritto avere fiducia nella giustizia, va evidenziatoun aspetto: per chi ha seguito la storia da vicino, la richiesta di archiviazione (comepubblicato dall’Ansa Molise) che sta sulla scrivania del gip ed è firmata dal ma-gistrato che siede con gli avvocati di Frattura, non stupisce. Ciò che stupisce è lasituazione paradossale che rimane. E non perché non si ha fiducia nella magi-stratura, ma semplicemente perché la situazione di “incompatibilità ambientale”presente in Molise non permette di archiviare un’altra cosa: il dubbio. Come quellosull'ultimo episodio relativo alla storia del questore: il direttore di Telemolise ha sba-dierato nuove possibili "prove" di favoreggiamento la scorsa settimana: sarannoprese in considerazione?

Pozzo tra un Papa e un Angelo:il miracolo dell’archiviazione

Page 2: 15 marzo 2014

Un silenzio assordante (non troviamo di meglio

che un ossimoro) distingue il distacco che s’è

creato tra la Regione e la società civile. Tacciono

tutti: sindacati, università, consorzi industriali, co-

mitati, ordini professionali, associazioni di catego-

ria, finanche Confcooperative Molise che per anni

è stata la voce del dissenso (se c’era da dissentire

dalla politica programmatica della Regione) e della

volitività (se c’era da spingere e da sollecitare), in

forza della sua larga rappresentatività numerica e

qualitativa di molti settori della produzione e dei

servizi. Spesso è stata la scintilla della polemica

costruttiva e della provocazione. Ricordiamo, ad

esempio, la richiesta della convocazione di un

Consiglio regionale da dedicare al progetto di svi-

luppo del Molise, dopo averlo opportunamente

preparato nei contenuti e nelle modalità di parte-

cipazione. Fu catalogata giustamente una proposta

saggia e necessaria, che non faceva sconti ad op-

portunismi e tatticismi, a sostegno dell’urgenza di

affrontare la realtà del momento e gli strumenti

programmatici ed operativi da utilizzare e, soprat-

tutto, la tempestività nell’utilizzarli. Stesse condi-

zioni sussistono oggi, con la differenza che tutti

tacciono, compreso Confcooperative Molise che

avrebbe, ora come allora, motivi da vendere per

chiedere la convocazione di un Consiglio regionale

da dedicare al progetto di sviluppo del Molise,

dopo averlo opportunamente preparato nei conte-

nuti e sulle modalità di partecipazione, s’intende.

Ricordiamo inoltre la pervicacia nel pretendere il

rispetto delle leggi regionali (e non solo in materia

di cooperazione), dei programmi infrastrutturali e

che la Pubblica amministrazione fosse efficiente,

che l’accesso al credito fosse garantito e protetto,

che le parti sociali fossero coinvolte e responsabi-

lizzate, che l’imprenditoria e la cooperazione fa-

cessero il proprio mestiere e la propria attività

svincolate dal cappio dell’assistenzialismo.

Perché dunque non più oggi?

La paralisi istituzionale si va pertanto consu-

mando tra l’indifferenza generale, quasi fosse uno

spettacolo chiuso in se stesso, nell’ambito sempre

più angusto della logica politica di Palazzo Moffa:

una zona franca, dove i consiglieri regionali, indi-

sturbati, badano ai propri destini e non a quelli

della collettività. Col complice silenzio di tutti (non

proprio tutti, dando atto ai cittadini indignati del

Molise di essere l’unica spina nel fianco della

giunta regionale). E da parte di tutti, l’incapacità

di affrontare le cause vere della crisi e il tentativo

di risolverla.

Dardo

di Massimo Dalla Torre

Molti anzi moltissimi l’hanno paragonata

a una soap-opera mentre di melensita’ non

c’e’ assolutamente traccia, anche se gli in-

trighi non mancano tant’e’ che sconcerta

chi cerca di capire cosa sta accadendo da

qualche settimana nelle stanze dei bottoni.

Situazione che rasenta l’assurdo e il paz-

zesco, questo e’, il commento di alcuni let-

tori, che ci hanno invitato a scrivere sulla

questione rimpasto di giunta, cosa che

sotto certi aspetti, come si dice a Roma” c’e’

po’ frega’ de meno” invece no, “ce frega ec-

come”.

A darci lo spunto le esternazioni del vi-

cepresidente della regione Michele Petra-

roia che, nonostante da un mese ha

rimesso le deleghe affidategli dal presi-

dente Frattura, ha sollecitato nuovamente

il governatore a ricomporre l’esecutivo in

tempi stretti. Lo fa con determinazione ma

anche con amarezza dichiarando che “pos-

sono disporre di me come meglio credono

per la quota rosa, per un altro uomo, per

qualcuno su Isernia, i particolarismi ap-

partengono alla destra; quindi posso stare

anche in panchina purché riusciamo a dire

qualcosa di sensato a chi non ha un lavoro

e non a rispondere con un’alzata di spalle”.

Parole che suonano come un vero e pro-

prio rimbrotto all’indirizzo del numero uno

di via Genova che, stando ai fatti si è lette-

ralmente incartato sulla verifica politica,

annunciata da qualche settimana tan-

t’e’che l’azzeramento-lampo, non c’e’ stato.

Vicepresidente che ribadisce come le pri-

marie hanno mutato gli equilibri in regione

e che “se ci sono tanti frati a pensare a loro

stessi al convento non ci pensa nessuno”,

e dove “ci sono tanti galli non fa mai

giorno”, aggiungiamo noi. Parole che evi-

denziano come la sua educazione politica

appresa nel partito di Toiatti, Iotti, Berlin-

guer e altri esponenti di spicco della vec-

chia guardia del PCI non gli consente di

temporeggiare quando la gente non ha

nemmeno di che mangiare; ecco perché ha

voluto sgombrare il campo da ogni dubbio

sulla sua persona.

“Se c’è qualcuno nella coalizione, con-

vinto che io penso più a me stesso e non

alla squadra è fuori strada. Sono logiche

che non mi appartengono, io posso tornare

tranquillamente a svolgere il ruolo di Con-

sigliere regionale purché riusciamo a dire

qualcosa di sensato a questa situazione e

non rimandare il tutto a sine die”. Parole

decise che però non devono essere assolu-

tamente scambiate per un ammaina ban-

diera, bensì di sprono a chi spera che la so-

luzione arrivi dall’alto se non addirittura

da fuori confine, in questo modo le respon-

sabilità e i timori di agguati all’interno

dell’arengo del Parlamento regionale rica-

dranno su altri che, non vivendo in Molise

possono tranquillamente decidere al posto

di chi oggi assume sempre più le sem-

bianze di Carlo Alberto il re tentenna.

Paragone che calza a pennello con la

non decisione che mostra una realtà in-

controvertibile: a togliere le cosiddette ca-

stagne dal fuoco non c’è Cavour e

soprattutto chi crede di giocare con i de-

stini dei molisani, perché, nonostante si

crede arrivato, non ha alcuna capacità ri-

solutiva. Una capacità che invece necessita

coraggio di scelte, cosa che Petraroia oggi

ha, vista anche la situazione che si è ve-

nuta a creare, dove gli elettori non sono più

disposti a essere i servi della gleba dei si-

gnori di palazzo che, nonostante le man-

naie da parte della Corte dei Conti, danno

ancora di più forza ad un proverbio locale

che traduciamo anche se la traduzione

sminuisce l’affermazione: il sazio non

crede a chi è digiuno.

TAagliolto

215 marzo 2014

Diamo risposte e non incertezza: MichelePetraroia pronto a tornare in panchina

Crisi economica profonda, politica asfittica, istituzioni allo sbando, e nessuno parla

Tacciono tutti: sindacati, università, consorzi industriali, comitati, ordini professionali, associazioni di categoria,finanche Confcooperative Molise Eppure, non mancano motivi per chiedere la convocazione di un Consiglio

regionale da dedicare al progetto di sviluppo del Molise, dopo averlo

opportunamente preparato nei contenuti e nelle modalità di partecipazione

Page 3: 15 marzo 2014

CAMPOBASSO. Quella del Frattura-bis, più che un

parto annunciato e previsto, sembra essere diventata

la telenovela di una gravidanza senza fine e senza

speranza. Il presidente sta lì, con il suo pancione

pieno, ma non riesce a tirar fuori i nuovi magnifici

quattro, destinati a comporre il nuovo esecutivo.

Bisognerà chiamare un ostetrico abbastanza in

gamba, altrimenti si prevede un aborto, ovvero nes-

sun Frattura-bis.

I rapporti nella maggioranza sono quelli che sono:

a livello zero. C'è la nuova Sel di Gigino D'Angelo

che oramai ha già rotto con Frattura e suo cognato.

Sel non vuole l'autostrada, Frattura sì. Sel vuole la

difesa della sanità pubblica, Frattura vuole il poten-

ziamento del sistema Patriciello (pronto soccorso e

ricoveri ed esami no limit a Pozzilli, più quaranta

posti letto a Salcito, con l'autorizzazione che sarebbe

stata firmata, sussurrrano le voci, da un dirigente re-

gionale che, guarda caso, è la sorella di Enzo Bizzarro

cordinatore isernino di Rialzati Molise). Sel chiede

una voce in rappresentanza della sinistra (evidente-

mente a Ioffredi non lo calcolano proprio) Frattura

guarda a destra: a Micone, Cavaliere, Sabusco e

Fusco Perrella.

C'è poi il nuovo Pd delle tre effe: Fanelli, Frattura,

Facciolla, che sembra tutt'altra cosa rispetto al Pd di

Ruta&Leva. I primi vengono dalla destra e vanno a

destra. I secondi si sono fatti fregare, ma sono sem-

pre sul piede di guerra. E qui viene il bello, perchè la

ditta delle tre effe vorrebbe far fuori in un colpo en-

trambi gli assessori: Scarabeo e Petraroia. Il primo

perchè difensore accanito della sanità pubblica, il se-

condo perchè continua a voler fare il sindacalista.

Né il primo, né il secondo si sono resi conto di far

parte del consiglio d'amministrazione di una ditta

privata, quella delle tre effe, che ha ben altri pro-

grammi in testa: autostrada all'Italia dei valori im-

mobiliari e stradali, sanità a Patriciello, energie e

banda larga (internet) agli amici degli amici del-

l'estate, le torri agli arabi.

Questo è il programma del Frattura bis che, però,

non riesce a nascere. L'idea sarebbe quella di met-

tere un rappresentante di Rialzati Patriciello al posto

di Scarabeo, ma – e qui viene il bello – si parla di un

avviso di garanzia già arrivato a destinazione. Un av-

viso che scombina i giochi. L'altro posto, quello di

Scarabeo, dovrebbe andare ad una donna del Pd di

Isernia ma – e anche qui viene il bello – nessuna rap-

presentante democratica sarebbe disponibile a fare

uno sgarbo a Ruta&Leva. A questo punto perchè non

guardare a destra?

E nelle ultime ore si fa il nome di una isernina con

un bel curriculum di appartenenza storica alla de-

stra.Con queste premesse, secondo voi, cari lettori,

Frattura riuscirà a partorire?

Secondo noi è molto difficile, anzi si potrebbe

anche pronosticare un congelamento dell'attuale

giunta sine die. Il parto?

Ci penseremo domani.

N.Z.

TAagliolto

315 marzo 2014

Il governatore aveva annunciato un rimpasto di Giunta rapido ma dopo due settimane c’è ancora attesa

CAMPOBASSO. L’inaugura-

zione dell’anno giudiziario è

stata l’occasione per festeg-

giare i 20 anni della Corte dei

Conti in Molise. Il tutto con una

relazione che, solo nel 2013, ha

visto condanne per 5milioni

219mila 430 euro. Somme, dice

la Corte dei Conti, “ingiusta-

mente sottratti alla comunità

molisana, che potranno essere

utilizzate per soddisfare esi-

genze dei cittadini del Molise”.

Il presidente della Sezione Giu-

risdizionale Michael Sciascia

parla di veridicità del bilancio

regionale per nulla positivo.

“Troppo spesso, il legislatore

della Regione Molise non

pondera adeguatamente il

vincolo finanziario, limitan-

dosi ad una dichiarazione di

assenza di oneri, con il rinvio ai

mezzi finanziari a disposizione

(clausola di neutralità), ovvero

senza quantificare quelli pur

dichiarati; nonché rinviando di-

rettamente o implicitamente

alla Giunta e agli apparati am-

ministrativi la determinazione

degli oneri e della loro even-

tuale copertura(deliberazione

n.151/2013/RQ del 22 ottobre

2013 della Sezione regionale di

controllo per il Molise). La Corte

Costituzionale solo lo scorso

anno è intervenuta tre volte sul

sistema finanziario della re-

gione Molise con le sentenze n.

138 del 5 giugno 2013, n.181 del

3 luglio 2013 e n.266 del 6 no-

vembre 2013, accertando un

fittizio avanzodi amministra-

zione di euro 1.286.613.416,17

, che ha consentito spese ulte-

riori con altro rovinoso indebi-

tamento”. Anche sulla sanità il

verdetto è nero: “L’obiettivo

dell’equilibrio economico è

ancora molto lontano, mentre

la Regione Molise “presenta

uno squilibrio di cassa e di

competenza fino al 31/12/2012

complessivamente valutato, da

ultimo nella riunione del 31

gennaio 2014, in 334,134 mln

di euro”. Il Ministero dell’eco-

nomia e delle finanze attiverà

la procedura di nomina da

parte del Governo di uno o più

commissari ad acta. ’even-

tuale commissariamento da

parte del Governo nazionale

escluderebbe ancor più l’ente

regionale da ogni intervento su

questioni fondamentali per la

vita della comunità molisana”.

E ai politici presenti, soprat-

tutto regionali, chissà se sarà

passato il messaggio sui costi

della politica. “L’auspicio è che

si dia intanto il buon esempio

con una significativa riduzione

dei cc.dd. costi della politica,

spostando i mezzi finanziari

così recuperati per spese di in-

vestimento ed il rilancio del-

l’occupazione, specie giovanile.

Il Consiglio regionale deve

saper procedere con decisione

ad un saggio taglio abenefitat-

tribuiti ai singoli consiglieri

(per tutte valgano le emblemati-

che vicende -ancora da chiarire

nei loro esatti contorni giuridici-

dell’indennità per i collabora-

tori, di cui all’art.7 della legge

regionale n.7 del 3 giugno 2002

modificata dalla legge n.20 del

12 novembre 2013, che ha creato

un particolare interesse media-

tico, nonché degli incarichi plu-

rimi di “portavoce consiliare”

con correlato mancato versa-

mento dei doppi contributi al-

l’INPGI), di ingiustificate ed in-

giustificabili prebende,

collegate alle funzioni ammini-

strative regionali, e di spese per

nulla produttive né utili (come

spesso avviene con aziende re-

gionali e le società partecipate,

nonché con consulenze ed as-

sunzioni di comodo), avvertite

dalla cittadinanza come forme

di parassitismo a suo danno,

nonché ad una oculata ge-

stione dei fondi rimessi ai

gruppi consiliari regionali

l’esercizio delle loro funzioni

istituzionali”. Fondi che sono fi-

niti proprio nel mirino della

Corte dei Conti che ha decre-

tato: i consiglieri regionali

hanno preso più del dovuto, ora

devono restituire i soldi ai mo-

lisani. E poi ancora: Appro-

priazioni di finanziamenti e

contributi:

“Permane il fenomeno di ap-

propriazione di finanziamenti

e contributi, compresi quelli

provenienti dall’Unione Euro-

pea, destinati ad iniziative im-

prenditoriali e sociali alla

formazione professionale,che

invece continuano purtroppo a

risultare spesso assorbiti da

iniziative fittizieed ottenuti at-

traverso falsificazioni docu-

mentali in un sistema di

scarsi controlli(sentenze

n.62/2013, n. 157/2013 e

159/2013)e di corruttela, come

nel campo dei finanziamenti al-

l’agricoltura (sentenza

n.123/2013).

Numerose sono state al ri-

guardo le pronunce della Se-

zione, che hanno accertato un

desolante e scoraggiante si-

stema in cui inefficienza e

connivenzasi mescolano in

maniera inestricabile, giun-

gendo ad azioni revocatorie e a

sequestri conservativi a tutela

delle ragioni erariali”.

Consulenze ed incarichi:

Sono stati rilevati numerosi

affidamenti di consulenzetra

l’altro in violazione degli ob-

blighi di pubblicitàprevisti

dalla legge per motivi di traspa-

renza (sentenza n.48/2013),

nonché senza dimostrazione

della mancanza di risorse in-

terneo senza esperimento di

gare pubbliche, senza stipula-

zione di contrattie senza rela-

zioni finali(come accertato dalla

Sezione di controllo nel 2013)

ovvero a conferimenti di inca-

richi legali “impropri” ad av-

vocatida parte di un Consorzio

pubblico (sentenza n.22/2013).

Utilizzazione illecita di

fondi pubblici:

Parimenti disdicevole risulta

l’utilizzazione di denaro pub-

blico di una importante azienda

speciale regionale, il paga-

mento a spese dell’ente di un

pranzo, presentato come una

“conviviale aziendale”, riser-

vata a tutto il personale in-

terno (sentenza n.74/2013)”.

Insomma, un bilancio per i 50

anni della Regione Molise per

nulla positivo che richiede-

rebbe una razionalizzazione

della spesa iniziando dai poli-

tici, che ad oggi il buon esempio

lo chiedono ma non lo danno.

Condannati a restituire 5milioni di euro ai cittadini

Frattura bis: la telenovela di una gravidanza senza fine

La Corte dei Conti festeggia i suoi primi 20 anni in Molise

Page 4: 15 marzo 2014

Continua l’altalena del si e del no intorno all’auto-

strada del Molise (alias Termoli - San Vittore). E conti-

nuano le precisazioni, le comunicazioni, le discussioni,

senza avere mai la certezza del sì e quella del no. Sem-

pre in bilico, fino a diventare, noi molisani, un popolo di

equilibristi. Col rischio (concreto) che prima poi il

piede vada in fallo e il tonfo potrebbe essere letale. La

classe politica che si ritrova (per grazia ricevuta) a go-

vernale a Palazzo Vitale e a deliberare a Palazzo Moffa,

non ha gli attributi morali, l’autorità politica, la credibi-

lità amministrativa per andare a Roma, al Cipe, al Mini-

stero dei Lavori pubblici. Il finanziamento di questa

arteria che si va consumando da oltre vent’anni in un

tira e molla vergognoso, emerge e poi scompare, in un

tragicomico gioco di prestigio.

Né, ci scusino Leva, Ruta, Venitelli e Di Giacomo, la

nostra deputazione parlamentare ha la capacità di ac-

cedere col piglio di una pattuglia coesa e convinta nelle

stanze dei ministri di riferimento, per chiedere che il

Molise del terzo millennio ha, di diritto, titolo a riven-

dicare una viabilità degna di tal nome e, quindi, anche

di uno spezzone di autostrada che metta in relazione il

territorio da Est a Ovest. Mentre anni e discussioni con-

tinuano a passare a vuoto, l’assessore regionale ai La-

vori Pubblici, Pierpaolo Nagni, che, forse, stufo di

questo tira e molla, o perché teme che nel tragicomico

gioco di prestigio dell’emersione e della sommersione

del finanziamento dell’autostrada del Molise le risorse

prima o poi possono scomparire, ha preferito prendere

a cuore i problemi della viabilità interna: migliaia di

chilometri di strade statali, provinciali, comunali, inter-

poderali: un reticolo anche di straordinario interesse

geomorfologico, panoramico, e paesaggistico, che taluni,

privi di memoria storica e di sensibilità ecologica, vor-

rebbero pesantemente manomettere per ottenere che

si corresse di più.

In parte ciò è largamente accaduto e sta accadendo

sulla Statale 87, e su altre strade la cui compatibilità col

territorio e con le esigenze della mobilità si vorrebbe

fossero ammodernate con interventi stravolgenti e co-

stosissimi (sbancamenti e pilastri). Il reticolo delle

strade interne è un patrimonio rilevante sotto molti

aspetti al quale è certamente opportuno dare uno

sguardo con attenzione, farne un punto programmatico

sostanziale, ma avendo cura di non fargli perdere le ca-

ratteristiche originarie tenute in grande considerazione

dai progettisti e dai costruttori del tempo. Bene, contro

questa tendenza di nessuna utilità pratica, ma di grave

manomissione del territorio, di recente, s’è detto con-

trario l’assessore regionale alle infrastrutture Pier-

paolo Nagni, che della viabilità a scorrimento veloce

per i collegamenti interregionali è un fermo sosteni-

tore, tant’è che si va battendo per non perdere la Ter-

moli - San Vittore, e per migliorare sul piano della

sicurezza le Fondo valli (Trigno, Biferno,Tappino, For-

tore, Tammaro). Diverso il suo punto di vista e il suo at-

teggiamento amministrativo e programmatico sulla

viabilità interna, per la quale ha in progetto un pro-

gramma di riqualificazione per renderla più efficiente,

come lui dice, “allo sviluppo e alla crescita delle tante

aree interne che caratterizzano il nostro territorio”. Tra-

dotto in termini correnti, equivale a dire: “Sfruttare i

tracciati esistenti migliorandoli, allargandoli, ma re-

stando sempre in sintonia con l’ambiente e il paesaggio e

tenendo ben presente i due obiettivi primari che sono la

sicurezza e la fruibilità”.

Raramente un uomo politico molisano, abituato a

promuovere mega-progetti, mega-opere, mega-appalti,

s’è spinto fino a questo punto nel perorare invece la

causa del recupero di ciò che abbiamo, con l’intenzione

di migliorarlo per farne contestualmente uno stru-

mento di sviluppo socio-economico. Riqualificazione

delle infrastrutture viarie interne e non già il loro stra-

volgimento (come nel caso della statale 87!): soluzione

ideale per migliorare i collegamenti e salvaguardare

l’ambiente.

Salvaguardare il Molise. Senza peraltro trascurare di

fare chiarezza sulla Termoli – San Vittore.

4 TAagliolto15 marzo 2014

Pierpaolo Nagni, senza perdere di vista la Termoli – san Vittore vuole il miglioramento della viabilità interna: migliaia di chilometri di strade statali, provinciali, comunali, interpoderali da ammodernare

CAMPOBASSO. Si è tenuto ad Ora-

tino il III Congresso regionale della

FLC CGIL Molise. Una platea di 150

persone tra delegati ed invitati ha di-

scusso dei temi riguardanti i settori

della conoscenza declinati sul ver-

sante regionale. E’ stata l’occasione

per riflettere su quello che abbiamo

fatto e sulle modalità organizzative

che hanno contraddistinto l’azione

sindacale in un periodo nel quale ci

sono stati drammatici tagli agli orga-

nici della scuola (ricordiamo che negli

ultimi anni si sono persi ben 1600

posti di lavoro!) riduzione delle ri-

sorse del MOF e del FFO per l’univer-

sità, aumento del numero di alunni

per classe, sottrazione del tempo dedi-

cato all’istruzione.

“Nella nostra azione sindacale ab-

biamo cercato di coniugare la tutela

individuale con la tutela collettiva,

avendo come riferimento i valori della

confederalità, tipici della CGIL, assu-

mendo come linea guida determi-

nante la necessità di migliorare il

sistema d’istruzione e di formazione

regionale facendo sempre proposte di

merito, denunciando le criticità del si-

stema e rilanciando l’iniziativa affin-

ché ci fosse un’inversione di tendenza

rispetto al declino evidente“.

Alla relazione del segretario uscente

Sergio Sorella, dopo i saluti del Ret-

tore e del vice Direttore dell’USR

Molise, è seguito un nutrito ed artico-

lato dibattito che ha posto l’accento

sulla crisi dei settori della conoscenza,

sulle azioni portate avanti dalla FLC

CGIL Molise e sulla necessità di rilan-

ciare l’iniziativa perchè l’istruzione, la

formazione e la ricerca, diventino ele-

menti indispensabili per la crescita

della nostra realtà regionale.

Hanno portato il loro contributo il

segretario generale della CGIL Molise

Sandro Del Fattore che ha ribadito

l’impegno al rilancio dell’azione con-

federale sui temi del lavoro e dei di-

ritti. Infine, ha concluso i lavori la

segretaria nazionale Annamaria San-

toro che ha ricordato le diverse emer-

genze riguardanti i nostri settori e la

necessità di incalzare il governo per-

ché ripristini risorse ed organici per

garantire un’istruzione pubblica di

qualità.

Inoltre, si è proceduto all’elezione

degli organismi dirigenti che sono

stati rinnovati, con l’ingresso di gio-

vani, di precari e di numerose RSU.

Infine il direttivo regionale ha

eletto, all’unanimità, Giuseppe La

Fratta a segretario regionale della

FLC CGIL Molise.

Si tratta di un giovane docente che

in questi anni si è distinto per l’im-

pegno e la professionalità dimo-

strati a vario titolo; in particolare

nell’organizzazione del coordina-

mento dei precari, nella gestione sia

delle vertenze riguardanti la loro

stabilizzazione sia, più in generale

del contenzioso nei nostri settori,

nell’essere un solido punto di rife-

rimento per coloro che rivendica-

vano diritti nei settori della

conoscenza e nella capacità di co-

niugare i valori fondanti della FLC

CGIL con l’azione quotidiana.

"Scuola, una politica da rivedere"

In fase di progetto un programma di riqualificazione miratoallo sviluppo e alla crescita

delle tante aree interne del territorio

Congresso della Flc Cgil. Nuovo segretario, Giuseppe La Fratta

Per una volta un politico molisano non si lascia prendere dalla megalomania delle grandi opere

Page 5: 15 marzo 2014

“Le voci di dentro”, non della commedia di Eduardo

De Filippo, ma le più modeste e flebili della Regione

Molise, nella interpretazione analitica del Comitato

Unico di Garanzia: il Cug. A sentirle, si capisce perché

l’ente sia un enorme pachiderma impantanato, difficile

da sollevare e da far camminare.

Un ente che non coniuga da anni i verbi organizzare,

innovare, e modernizzare, per cui, una volta alle prese

con la sperimentazione (il protocollo unico informa-

tico), ha perso letteralmente la tramontana. Sentiamole

“le voci di dentro”: “Ora accade che alcuni dipendenti

sempre pronti al lavoro hanno accettato il cambiamento

e stanno tentando di comprenderne le difficoltà nel tenta-

tivo di risolverle. Ma a costoro non sta bene che altri, sep-

pure individuati e individuabili, si defilino chiedendo

aiuto a politici e direttori”. Prima bordata all’establi-

shment, colpevole di aver tollerato per anni la fase di

addormentamento delle menti e delle coscienze, appa-

gato del ritorno che gli è venuto, gli viene, e gli verrà,

dal consenso elettorale e dalla premialità economica.

Seconda bordata: “ Questo non giova certo a chi lavora e

vuole lavorare; questo non giova a chi vede un appiatti-

mento anche a livello di produttività economica: anche i

lavativi prendono la produttività. Gente con le spalle co-

perte, che non si sa come passa le giornate di sei o nove

ore. Forse per i corridoi a ciondolare, fintanto non arriva

l’orario d’uscita”. Immagine plastica di una realtà cui

tutti: dirigenti, politici, amministratori, hanno fatto l’oc-

chio; condizione quotidiana assunta a paradigma di le-

gittimità e di normalità. Vedere per credere. Tornando

al protocollo unico informatico e alle paturnie che ha

generato, per chi è nel ventre regionale, “Questa novità

sarebbe semplice da risolvere”. Vediamo come, e perché,

si dovrebbe intervenire. “Per prima cosa disponendo,

senza scampo, che i dipendenti che hanno espletato fun-

zioni al protocollo vadano in Via Genova (sede del pro-

tocollo unico informatico – ndr), ancorché per essere di

categoria adeguata.

Quindi, affiancando a questi dipendenti i tecnici della

Pubblica amministrazione digitale, avendo cura di asse-

gnare loro la posta in arrivo e in partenza della direzione

che ben conoscono. Si eviterebbero assegnazioni sba-

gliate; si eviterebbero rifiuti di corrispondenza. Quanto

tempo perso … e il cittadino paga”. Paga un conto sala-

tissimo, se si pensa che il programma del protocollo

unico informatico gli è costato un milione e duecento-

mila euro.

Commissionato a chi, e come, con quale procedura,

sono aspetti da mettere a fuoco per capire anche le

cause delle discrasie della sua messa in atto. Sempre

dalle “voci di dentro” apprendiamo che “ Quei pochi la-

voratori incastrati nel protocollo di Via Genova sono pe-

rennemente a telefono per rispondere alle mille domande

dei colleghi e degli utenti destinate a restare, purtroppo,

senza risposta”.

Un programma da un milione e passa euro quindi av-

viato in totale anarchia, che neppure il corso di aggior-

namento sfornato ad horas pare abbia rimesso in

carreggiata. Inevitabilmente amara, pertanto, la conclu-

sione: “Insomma, c’è chi passa ore per i corridoi e al bar

a prendere diversi caffè e chi, invece, non riesce nemmeno

a mangiare una brioche dalle 8 sulla scrivania … e sono

già le 12,30!”.

Le “voci di dentro”, nella interpretazione analitica del

Comitato Unico di Garanzia, sono state fatte arrivare

alle orecchie del direttore generale perché ponga rime-

dio al malessere del personale messo di fronte ad una

innovazione privo di una preventiva ed adeguata pre-

parazione (“Solitamente una pillola si dà a piccole dosi,

per comprendere anche possibili reazioni. Qui s’è trattato

di uno choc anafilattico!”).

Accadrà? Ne dubitano soprattutto coloro che due re-

centi determinazioni del direttore generale Di Mirco

relative all’assegnazione del personale al protocollo

unico informatico, le hanno viste cadere nel vuoto. Per

la prima volta, però, le voci di dentro della Regione Mo-

lise non sono più univoche, ma polifoniche. Che il cam-

biamento parta davvero dal basso?

Dardo

CAMPOBASSO. Le piccole univer-

sità, tra le quali quella del Molise,

stanno soffrendo e non poco in questi

anni a causa di una serie di leggi a li-

vello nazionale che ne riduce drastica-

mente la possibilità di crescere sul

piano qualitativo.

A subire meno danni dai provvedi-

menti sono, come al solito, i grandi

atenei con esuberanza di docenti ed

elevato turnover: più semplice per loro

fare fronte ai propri programmi didat-

tici e superare questo triennio di sof-

ferenza, mentre nelle piccole

università i pochi docenti presenti non

saranno in grado, per via dell’inesi-

stente turnover, di assicurare una di-

dattica a norma oltre avere ben scarse

prospettive di crescita programmata.

Viene da chiedersi se la politica sia

consapevole di ciò o se invece ci si

trovi di fronte ad una cinica e dannosa

scelta messa in atto per ridurre con

modalità capestro il pur rilevante nu-

mero di università che, non può non

constatarsi, costituiscono un sistema

apparentemente a crescita indefinita

per numero di sedi, di docenti ed aspi-

ranti tali.

Piuttosto problemi di significatività

scientifica e didattica sarebbero forse

da individuare nelle innumerevoli, co-

stose colonie dei megatenei (spesso

funzionali, queste, solo alla prolifera-

zione di corsi e docenti fine a se

stessa); non può, invece, non darsi

supporto a realtà efficienti dal punto

di vista scientifico-didattico e, perché

no, con appropriata dislocazione geo-

grafica, capaci di attrarre, anche se

giovani, risorse e soddisfare la utenza.

Ed allora c'è la necessità che l'intera

classe politica molisana sappia fare

quadrato intorno all'Unimol per salva-

guardare una struttura universitaria

che, pure, nelle sue difficoltà e nelle

sue contraddizioni ha dato molto al

territorio molisano e, soprattutto, alla

città di Campobasso. Ora va scongiu-

rato il pericolo insito nelle leggi ap-

provate che rischiano di portare ad

una desertificazione culturale nel mo-

mento in cui verrebbero a mancare le

piccole università come quella del Mo-

lise. Un conto è riordinare le gemma-

zioni territoriali, un altro è il pensare

solo a tagliare.

La classe politica molisana deve ri-

trovarsi intorno ad un programma ca-

pace di rilanciare il sistema

universitario in termini di qualità e di

presenza come la vollero quanti si bat-

terono negli anni per la sua nascita.

TAaglio

lto5

15 marzo 2014

“Le voci di dentro” della Regione Moliserompono il tabù del solidarismo: “Anche i lavativi prendono la produttività”

A margine delle polemiche seguite alla introduzione del protocollo unico informatico

Università abbandonata dalla RegioneNessuna programmazione dal nuovo Esecutivo. Motivi elettorali?

Il programma informatico è costato un milione e duecentomila euro. Commissionato a chi, e come, con quale procedura, sono altri aspetti da mettere a fuoco

Page 6: 15 marzo 2014

I ragazzi del Liceo Romita di Campobasso sonostatati informati della presenza sul territorio, a Ca-stelmauro, di fusti radioattivi nel cuore del centrostorico, e di presunti sversamenti al Cosib di Ter-moli, oggetto di una inchiesta giudiziaria. Lo hannoappreso dal presidente della terza commissioneconsiliare di Palazzo Moffa, Salvatore, Ciocca che hapreso parte all’incontro impostato sul tema “Rifiutie sostenibilità ambientale”. Argomento che se benproposto, illustrato e commentato, ha in sé fortimotivazioni per interessare i giovani sulle implica-zione che i rifiuti mal raccolti, e mal smaltiti procu-rano all’ambiente, quindi alla vita delle persone.Argomento che in bocca a uomini adusi a manipo-larli ideologicamente, ha preso una ampiezza inim-maginabile all’inizio. Bravo quindi Ciocca adapprofittare dell’uditorio e di piegarlo alle sue argo-mentazioni, alle sue valutazioni, alle sue conclusioni.Che sono state tante e tutte con una dose di col-

pevolezza delle classi politiche e amministrative pre-cedenti alla sua. Per Ciocca che assomma valoriideologici del comunismo, quasi un dovere. Pari aquello di esaltare se stesso, la terza commissione, ilgoverno regionale e le scelte fatte in materia am-bientale per ostacolare le infiltrazioni malavitoseche, come raccontano le cronache, nel Molisehanno trovato terreni disponibili per sotterrare ri-fiuti tossici e pericolosi: “Progettualità e disponibilitàfinanziarie forniranno finalmente concretezza alciclo virtuoso dei rifiuti in un percorso che coinvol-gerà tutti i comuni della nostra Regione”. Cioccas’è dilungato sui singoli casi ed ha richiamato all’at-tenzione degli studenti del Romita le situazioni am-bientali che sono state poste sotto osservazionefino a toccare l’ex area dei pozzi petroliferi di con-trada Capoiaccio a Cercemaggiore, “dove la Monte-dison aveva avviato attività estrattive fin dagli anniSettanta”. Ha raccontato dei sopralluoghi “tesi al-

l’accertamento della qualità dei terreni e delle faldeacquifere. Un percorso ricognitivo che nessunoaveva inteso avviare fino ad ora: eppure, proprio inquell’area a ridosso del comune di Cercemaggiore,i pozzi petroliferi della Montedison, ormai dismessi,hanno ospitato e smaltito acque reflue. Autorizzatee non autorizzate”.

Un’indagine che proprio in questi giorni – hadetto Ciocca – è riuscita a venire a capo dei docu-menti dell’epoca, dei pareri emessi, delle autorizza-zioni concesse e dei “risultati delle analisi effettuatesui terreni (sia quelli che ospitavano i pozzi sia quellivicini agli impianti) sulle falde acquifere e sulla qua-lità dell’aria”. Sarebbe stato interessante che Cioccaavesse dato qualche anticipazione, ma non l’ha data,forse perché non convenienti al clima e alle aspet-tative creati; forse perché in attesa di conoscere i ri-sultati delle analisi effettuate lo scorso mese digennaio, assieme all’Arpam, per certificare la qualità

dell’aria, dell’acqua e del terreno al momento. Co-munque, l’incontro ha avuto il merito di informaredi quali e quante situazioni di disagio ambientale èpunteggiato il territorio regionale, di quali e quantesono le deficienze organizzative e di gestione, diquali e quante le colpe degli amministratori nell’averspeso inutilmente risorse finanziarie per redigereun piano regionale per la raccolta e lo smaltimentodei rifiuti (commissionato negli anni ‘80 alla FiatEngineering), però mai posto in essere. Peccato cheCiocca non ne abbia fatto cenno né abbia inteso ri-prenderlo, limitandosi a dire che il governo regio-nale in essere ha progettualità e risorse da metterein campo.

Speriamo sia vero e, soprattutto che sia capacedavvero di progettare un piano per i rifiuti e per lasalvaguardia ambientale, e di realizzarlo. Finora dalgoverno regionale un anno di chiacchiere e una crisi.

Dardo

Grande fermento pressol’Isti-

tuto Comprensivo di Sant’Elia a

Pianisi in vista dei preparativi

per l’accoglienza dei partner eu-

ropei nell’ambito del progetto

Multilaterale Comenius dal titolo

WET- Water Europe'sTreasure.

Dal 18 al 23 marzo 2014, la

scuola accoglierà una delega-

zione di 12 docenti e 16 alunni

provenienti da quattro scuole di

quattro differenti stati europei:

la Germania con la Mittelschule

di Lindau, la Lituania con la

scuola Alitaus r. Simnogimnazija

di Simnas, la Croazia con la

scuola Osnovnaskola Bartola Ka-

sica di Vincovci e Cipro con una

scuola GymnasioStavrou di Nico-

sia. Il progetto ha avuto una du-

rata biennale e si concluderà nel

mese di maggio 2014.

Gli alunni delle attuali classi

terze di Sant’Elia e Pietracatella,

accompagnate dalla referente del

progetto, prof.ssa Maria Racchi, e

dai docenti Sciannamè Leonardo,

Vendola Carmela e Cipolla Anto-

nietta, hanno effettuato, già dal

precedente anno scolastico tre

mobilità e nel mese di maggio il

progetto si concluderà con l’ul-

tima mobilità in Germania,

scuola capofila del progetto. Gli

alunni hanno avuto una straordi-

naria occasione per integrarsi

nell’Europa attraverso la sco-

perta delle reciproche culture e

tradizioni rafforzando la dimen-

sione europea nell’ambito del-

l’istruzione scolastica. Il

cammino intrapreso è stato lungo

e molto impegnativo, anche dal

punto di vista organizzativo, ma

gratificato da esperienze uniche

che i ragazzi difficilmente po-

tranno dimenticare. Grazie alla

tenacia e alla volontà del Diri-

gente Scolastico, prof.ssa Gio-

vanna Fantetti, la scuola si è

aperta all’Europa attraverso lo

scambio di buone pratiche, l’uti-

lizzo della lingua inglese come

lingua veicolare, il rafforzamento

della dimensione europea e la

diffusione dei valori e dei diritti

comunitari, la cui conoscenza è

indispensabile per la crescita

culturale delle nuove genera-

zioni, desiderose di affacciarsi in

Europa. Gli alunni europei sa-

ranno accolti presso le famiglie

degli alunni dell’Istituto e sa-

ranno impegnati, insieme agli in-

segnanti, in una settimana ricca

di iniziative didattiche, sociali e

culturali finalizzate alla cono-

scenza e alla valorizzazione delle

realtà territoriale.

CAMPOBASSO. “In merito alla questione della fondovalle

Fresillia, la Regione è pronta ad intervenire immediata-

mente”. La rassicurazione arriva dall’assessore ai LL.PP.

Pierpaolo Nagni.

“È già in lavorazione la delibera, da sottoporre all’atten-

zione della prossima riunione di Giunta – ha dichiarato - per

l’assegnazione alla Provincia di Isernia di 80.000 euro desti-

nati ad interventi sul tratto di strada interessato dai movi-

menti franosi. Eseguiti i sopralluoghi da parte del servizio

geologico e di difesa suolo e appurata la necessità di inter-

vento, la Regione, in tempi rapidissimi, sta compiendo uno

sforzo per poter assicurare la percorrenza della struttura via-

ria, che risulta essere di intenso utilizzo nonostante sia , e va

ricordato, una strada totalmente indefinita.

Questo vale per l’immediato – ha precisato l’assessore

Nagni - per il futuro, nella riprogrammazione degli FSC sono

stati previsti 1, 5 milioni di euro per lavori sulla Fondovalle

Fresilia finalizzati alla sistemazione del vecchio tratto. Inter-

vento propedeutico alla realizzazione del tratto finale - ha

concluso Nagni - rispetto al quale, con le stesse comunità, ab-

biamo deciso di riverificare con puntualità quale sia il miglior

percorso per giungere nella località di Sprondasino”.

615 marzo 2014 Campobasso

Assicurazioni sono state forniteper i lavori di somma urgenza

L’incontro è servito a informare i giovani studenti di quali e quante situazioni di disagio

ambientale è punteggiato il territorio regionale, di quali e quante sono le deficienze

organizzative e di gestione, di quali e quante le colpe degli amministratori

Ciocca “professore” in monnezza e tutelaambientale al Liceo scientifico “Romita” Il consigliere regionale ha preso parte all’incontro sul tema “Rifiuti e sostenibilità ambientale”

Fresilia, intervenga la Regione L’Istituto Comprensivo di Sant’Elia a Pianisi accoglie le scuole europee

Page 7: 15 marzo 2014

Dal valore attribuito ai terreni rica-

denti nella perimetrazione Lucarino

sono derivate le notifiche di pagamento

dell’Ici che hanno scatenato un vero

putiferio tra i residenti delle contrade

spingendoli ad opporsi coinvolgendo

studi tecnici e legali. In pratica, basan-

dosi sui valori stabiliti dalla commis-

sione tecnica costituita dai

rappresentanti degli ordini professio-

nali, l’Ufficio Tributi del Comune di

Campobasso ha dato corso alle notifiche

degli avvisi di accertamento per il recu-

pero dell’Ici riferito al 2007 e al 2008 ma

ha ricevuto una serie di reclami e di ri-

chieste di chiarimenti di natura urbani-

stica ed anche legati all’effettivo valore

di mercato dei terreni. Alcuni cittadini

hanno chiesto aiuto alle associazioni di

consumatori come Adoc Molise per pre-

sentare ricorso ed ottenere l’annulla-

mento o la riduzione dei pagamenti.

Altri, invece, hanno seguito il consiglio

dell’assessore al Bilancio Donato Toma

ed hanno presentato richiesta di accer-

tamento con adesione per ottenere il

riesame dell’atto. Per far questo e ri-

spondere correttamente alle richieste

degli utenti, l’ufficio Tributi e quello Ur-

banistico si sono attivati e hanno iniziato

a collaborare mentre l’amministrazione

ha riconvocato la Commissione tecnica

per avere delucidazioni sulla determi-

nazione dei valori attribuiti alle aree.

All’incontro hanno partecipato anche gli

assessori al Bilancio e all’Urbanistica e

alla fine, dopo una serie di valutazioni,

la commissione ha rideterminato i valori

di mercato dei terreni che, integrati con

una serie di precisazioni del dirigente al-

l’Urbanistica, consentiranno al Settore

Tributi di effettuare il ricalcolo dei tri-

buti.

La Commissione ha concluso che i va-

lori di mercato delle aree sono da inten-

dersi come valori massimi e tali solo in

presenza di piani attuativi e che, in man-

canza, il valore di mercato ad essi attri-

buibile, a prescindere dalla finalità

impositive, della collocazione delle aree

e dal correlato indice territoriale di edi-

ficabilità residua, è accumulabile per

tutti a quello minimo di otto euro per

metro quadrato.

715 marzo 2014Campobasso

Lettera aperta.

Chi m vatteia m’è cumpare

di Irene Corsini

Adulatore, banderuola, doppiogiochista,

voltagabbana, trasformista, mangia pane a

tradimento… Sono molti gli aggettivi che in

genere si utilizzano quando un soggetto le-

gato politica passa da una zona all’altra. C’è

chi lo fa per motivi elettorali, ed oggi in Mo-

lise se ne vedono davvero tanti a tutti i livelli,

chi invece lo fa per sopravvivere. In quest’ul-

timo caso, sempre in Molise, esiste un detto:

chi m vatteia m’è cumpare. Tradotto: chi mi

battezza mi è compare. Un modo di dire che

sta ad indicare che, se qualcuno mi aiuta, gli

sarò riconoscente. Ma spesso la ricono-

scenza è il senso di schifo che il beneficiato

prova per il proprio benefattore. Sarà questo

il caso di Francesco Ruccolo? Un nome che

a molti lettori sicuramente non dirà nulla.

Chi è? Qualcuno si chiederà. Ve lo diciamo

noi. Non perché questo giovane ragazzo

abbia commesso qualche illecito tanto da

passare alle pagine della storia, ma sempli-

cemente perché rappresenta l’emblema di

ciò che ruota intorno alla politica. L’emblema

di chi è riconoscente all’occorrenza. L’em-

blema di chi conosce il significato del do ut

des. L’emblema dello “schifo” che i cittadini

provano ascoltando la parola politica. Per

trovare Francesco Ruccolo, un giovane non

si sa se brillante e intelligente (non lo cono-

sciamo), bisogna andare alla Provincia di

Campobasso. Lavora lì, a via Roma. Lo si

nota perché ogni qualvolta si passa con

l’auto da quelle parti, questo giovanotto pas-

seggia davanti e indietro al portone di Pa-

lazzo Magno agganciato al cellulare. Manco

fosse Roberto Ruta che in genere parla a te-

lefono con tutto il Molise. Negli anni addie-

tro sempre lo stesso volto è stato visto al

seguito di un tal Antonio Chieffo in stile por-

taborse. Tanto che in molti vociferano che il

buon Rosario De Matteis sia stato “indotto” a

sceglierlo come suo collaboratore grazie alle

referenze fornite dall’amico Antonio. Ma alla

Provincia, ormai, sta per scadere il tempo,

non si sa ancora bene che fine farà l’istitu-

zione provinciale, quindi molti collaboratori

si stanno muovendo guardandosi intorno

per cercare nuove spiagge. E Ruccolo pare

abbia trovato la sua con un tal Di Nunzio. Si

si, proprio quel consigliere regionale del Pd

di cui non si conosce il suono della voce ma

è consigliere delegato al turismo. Si dice che

in molte circostanze questo giovincello si

presenta agli incontri persino in sostituzione

del consigliere piddino. Quasi fosse il suo

portavoce. O meglio, il portacroce. Perché il

buon Ruccolo si candiderà alle amministra-

tive di Campobasso dopo avervi partecipato

anche in passato, quando seguiva come por-

taborse quel Tal Chieffo, con Progetto Mo-

lise, alias centrodestra. Con chi si candiderà

questa volta? Ma con il Partito Democratico

ovviamente e pure in quota Di Nunzio. La

notizia arriva direttamente dal Pd dove la

base del circolo di Campobasso insorge, il

segretario del circolo di Campobasso tace. In

fondo, che vuoi fa’? Le liste dovranno pur

avere uomini che gareggiano per non vin-

cere. Insomma, ste liste si dovranno pur

chiudere con qualche nome. E la coerenza

politica, gli anni di militanza, la fede nel par-

tito, che fine fanno? Sti cavoli, si penserà. Se

Patriciello governo con Frattura, un Ruccolo

in più Ruccolo in meno si potrà anche accet-

tare. Resta solo un nodo che certamente

verrà sciolto con il tempo: dove andrà a la-

vorare Ruccolo dopo le comunali?

Perimetrazione Lucarino, rideterminatii valori dei terreni per il calcolo dell’Ici

Da “portaborse” di Chieffo a “portavoce” di Di Nunzio: Ruccolo, un uomo un perché

CAMPOBASSO. "Assoluzione perchèil fatto non sussiste" per l'imprenditorecampobassano, Gennaro Albanese tito-lare di Albanese Perforazioni. Era statochiamato in causa, a novembre 2010, perla morte di un operaio in un cantiere adAncona. A seguito di quanto accadutoproprio Gennaro Albanese venne rin-viato a giudizio. Brillantemente difeso dal-l'avvocato Mario Pietrunti, i giudici delTribunale di Ancona lo hanno assoltoperchè il fatto non sussiste. Al pari lastessa impresa che aveva messo in esseretutte le precauzioni che la legge prevede.Per Albanese la fine di un incubo perchèera stato chiamato in causa, così comeaccertato dall'inchiesta e validato dai giu-dici, senza alcun motivo tanto da esserestato prosciolto con la formula assoluto-ria "del fatto non sussiste".

di Nicola Simonetti*Ci risiamo.Era l’Ottobre 2010, quando interpellato dalla Dirigente Rosa Pasquale, in-

tervenivo quale rappresentante, coinvolgendo tutti i Genitori dalle classi del-l’Infanzia fino alle classi della Secondaria, con una raccolta fondi per dotarel’Istituto Comprensivo Statale “F. Jovine” di Campobasso di un Impianto HI-FI,così da permettere a tutti gli alunni ed ai Docenti nuove forme didattiche eformative, che permettessero ai ragazzi lo sviluppo delle proprie capacità. Ciriuscimmo, non con qualche difficoltà , ma anche grazie all’aiuto di un amicobroker assicurativo della L&T e di un paio di consiglieri regionali. I ragazzi,anche, recentemente nell’occasione dell’Open day, hanno dimostrato che ve-demmo lungo, infatti molti di loro si sono distinti nell’utilizzo dello strumentomusicale, nel canto e nella recitazione. Allora ero rappresentante dei genitoriin seno al Consiglio d’Istituto, oggi anche da Presidente dello stesso, ho rispostoalla richiesta “di aiuto” della Dirigente Rossella prof.ssa Gianfagna, la stessa,da quando è arrivata in questo Istituto ha inserito una nuova marcia, unnuovo modo di interpretare la scuola “anche di quartiere”. Quindi ho propostoai sigg. Genitori, tramite i loro Rappresentanti di Classe, una nuova raccolta,una nuova autotassazione. Il progetto è di minor costo, ma più intrapren-dente. Allora raccogliemmo circa 1.600,00 Euro riuscendo nell’acquisto di unimpianto Hi-Fi completo di mixer ed amplificatori, ancora funzionanti. Invece

ora basterebbero circa 1.400,00 Euro parte dei quali è già stato raccoltocon il contributo fattivo e volontario del corpo docente. La riuscita di questoprogetto, potrebbe essere la porta di accesso verso una scuola pubblica in-formatizzata, dove i nostri figli potranno apprendere molto di più, più velo-cemente rispetto ai tempi passati, ed essere al passo con scuole e con icoetanei di altre città, dove questi strumenti, presenti da anni, vengono utiliz-zati ormai sistematicamente, anche a supporto della didattica corrente. (vds.Scuole di Trento: http://eschool.corriere.it/2013/10/29/parnasus-a-scuola-arrivano-i-tablet-ma-niente-libri-di-testo/ ). Parliamo di dotare l’Istituto diMimio Vote, volgarmente definiti “risponditori elettronici”. Ma sono molto dipiù, permettono un lavoro di equipe, un lavoro sistemico e programmato,avendo nell’immediatezza il polso della preparazione e dell’attenzione di-dattica dei ragazzi. Insomma un supporto che sprona gli studenti anche aduna competizione sana e culturale Nello scorso dicembre venne a Campo-basso anche il Professore Salvatore Giuliano, Dirigente della Majorano di Brin-disi e fautore della scuola informatizzatahttp://istitutocomprensivojovinecb.it/file/giornalino.pdf , che raccolse l’invitodella stessa prof.ssa Gianfagna, che in un incontro con i ragazzi della F. Jovinee nel pomeriggio tenne, presso la Sala Convegni dell’Università del Molise, ilcorso di formazione il “BOOK IN PROGRESS”- editoria digitale. Perché chie-dere alla stampa un aiuto nel darne risalto. Perché i momenti sono difficili,

perché le famiglie sono costrette spesso a sostituirsi alle istituzioni ed ai serviziche questi dovrebbero elargire. Acquistiamo dalla carta igiene ai fogli per lafotocopiatrice, diamo contributi per avere corsi specifici ed integrativi ai corsiistituzionali. Vorrei che la Scuola Pubblica avesse le capacità ed un bilancioforte, con il quale poter programmare e proporre, con il supporto dei Docenti,dei ragazzi e delle famiglie, opportunità formative integrative GRATUITE. Mapurtroppo oggi non è così. E’ tempo di impadronirsi delle istituzioni con attisemplici, impegnativi moralmente ed economicamente, ma che dimostranoallo Stato, alle Istituzioni, ai politici che siamo molto più propositivi di loro,molto più attenti alla formazione culturale dei nostri figli, offrendogli quei sup-porti che non potrebbero, forse, permettersi in famiglia. Con questa iniziativasi vuole comunicare alla società che i genitori dell’Istituto Comprensivo F. Jo-vine, pur vivendo situazioni familiari diverse, si sono adoperati per dare allacittà ed al Quartiere San Giovanni, una scuola attiva ed al passo con i tempi,attenta alle richieste dei giovani. Questi primi giorni di raccolta, facoltativa evolontaria (10,00 euro a nucleo familiare), hanno dato buone speranze, peròsì sottolinea che, se questo impegno verrà condiviso da tutti i genitori, o dallaloro gran parte, prescindendo dalla effettiva continuità scolastica dei proprifigli, avremo l’opportunità di realizzare concretamente questo ed altri ambi-ziosi progetti.

*Rappresentante dei genitori nel Consiglio

Il campobassano difeso dall'avvocato Pietrunti è stato scagionato da qualsiasi accusa

Morte sul cantiere, assolto Albanese

Nuovamente il caso della scuola Jovine

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www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

30.000 copie in omaggioISERNIAANNO X - N° 62 - SABATO 15 MARZO 2014 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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di Anna Ferreri e Adriano IannaconeA pochi mesi dall'insediamento, l'amministrazione comunale di Anto-

nio Sorbo si è già dimostrata inconcludente e dannosa. Agli slogan diuna campagna elettorale durata anni il nuovo sindaco non è riuscito afar corrispondere risultati concreti. È evidente che Sorbo stia pagandolo scotto della differenza tra le facili urla demagogiche dai banchi del-l'opposizione e le concrete difficoltà di una reale gestione della cosapubblica. Ci si aspettava uno slancio volto al miglioramento della Città.Nelle prime settimane gli entusiasmi di una parte della popolazioneerano al massimo anche grazie allo sbandieramento del concetto diuna amministrazione giovane, competente e in assoluta discontinuitàcon il passato tanto additato.In questi mesi, scollata la più bella maschera dal vero volto, le aspet-

tative non sono state affatto soddisfatte e la delusione tra i cittadini siestende quotidianamente fino a rasentare la rassegnazione, soprattuttotra gli elettori che proprio in Sorbo e compagni avevano creduto a spadatratta e a prescindere.L'ormai ex salvatore della patria, forse perché troppo distratto dai

molteplici impegni e dalle diverse cariche istituzionali che ricopre, sembrapiù addentro ai social network che alle problematiche della società reale;egli ha dimostrato di essere più predisposto alla lite con chicchessia piut-tosto che all'ascolto. Ciò nonostante, Sorbo e i suoi subalterni a chiac-chiere non sono secondi a nessuno ed è proprio sulle chiacchiere e sullainerzia che stanno basando l'attività amministrativa e l'immagine dellastessa. Maestri eccelsi, lor signori, anche nell'attribuirsi meriti di altri: diassociazioni e operatori per le manifestazioni estive e natalizie; dellaSoprintendenza per le iniziative al castello e al museo; dei precedentiamministratori per i numerosi fondi ottenuti.La verità è che, tra le tantissime cose, ad oggi non è stato neanche

pensato un appalto pubblico per il servizio di mensa scolastica, nono-stante la gaffe che nei mesi precedenti ha tristemente portato Venafroalla ribalta nazionale; i lavori alla Palazzina Liberty sono in ritardo di al-meno sette mesi, nonostante i fondi siano già da tempo nella disponibilitàdell'Ente grazie alla precedente amministrazione; le tasse sono aumen-tate ed è forte l'azione di riscossione nei confronti dei cittadini costrettiad affidarsi a professionisti per far valere le proprie ragioni in tribunale;a Ceppagna i lavori all'impianto fognario sono fermi al palo perché an-cora non si appaltano, nonostante la vecchia amministrazione abbia già

ottenuto i fondi necessari, così come alcune strade sono ancora al buioanche se il nuovo impianto di illuminazione è esistente già da un paiodi anni; la frana sulla strada che porta alla frazione de Le Noci è comese non ci fosse visto che non se ne è mai sentito parlare sebbene un vec-chio prestito della Cassa Deposito e Prestiti (a tal proposito sarebbeutile sapere che fine abbiano fatto i soldi); la piazza di Vallecupa è ancorapriva di illuminazione, contrariamente alle numerose promesse sbandie-rate; non vi è alcun controllo sulla gestione dei rifiuti e sulla pulizia cit-tadina così come nessuna seria iniziativa è stata intrapresarelativamente all'inquinamento e alla tutela dell'Ambiente; dei pochi af-fidamenti sottoscritti, poi, hanno usufruito solamente soggetti non ap-partenenti alla nostra area comportando, dunque, impulsi economici inaltre zone con i soldi dei venafrani; del progetto della nuova area daadibire a mercato settimanale, nonostante le molteplici richieste deicommercianti, non si è mai sentito dire nulla quando, invece, ci sono giàdue progetti agli atti dell'ufficio tecnico che devono solamente trovare lacopertura finanziaria. Del sociale, dello sport, del turismo, di occupazione,di servizi e arredo urbano non si ha alcuna traccia.Tutto questo, come recita sempre Antonio Sorbo su Facebook, è solo

colpa delle amministrazioni precedenti?!! Da mesi, inoltre, due assessorinon partecipano più alle attività di giunta a causa di giochi politici postiin essere alle spalle e ai danni del popolo pagante. Alla luce dei fatti, siè certi che sia giusto e rispettoso conservare i membri dell'attualegiunta? Perché sono stati nominati cinque assessori se la stessa giuntaormai opera tranquillamente con soli tre elementi? A parti invertite cosaavrebbe fatto il paladino della giustezza? Se il sindaco ha difficoltà a la-vorare per il bene di tutti i venafrani a causa dell'incapacità e dei litigitra i membri del proprio esecutivo, ribadiamo, per l'ennesima volta, la no-stra disponibilità a collaborare con contributi efficaci perché non è più iltempo di chiacchiere. Poiché la maggioranza di Sorbo scricchiola ed evi-denzia grave incapacità, ci sentiamo responsabilmente in dovere di sup-portare il primo cittadino, pur nel rispetto dei ruoli, purché egli si apraad un dialogo serio e costruttivo. Sono passati mesi, ormai, e anche il sin-daco deve rendersi conto della realtà e, per quanto malvolentieri, de-durne le logiche conseguenze perché ha la responsabilità di guidare laCittà per altri quattro anni. La squadra vincente non si cambia ma quellafallimentare si.

*Consiglieri comunali

È Antonio Rosati, con la sua

Hdc, il vincitore della gara sca-

tenatasi per l'acquisto della

nuova Ittierre, ovvero della new

company che nascerà dalla vec-

chia azienda tessile di Antonio

Bianchi. Rosati, vicepresidente

del Geno Calcio, ha presentato

un'offerta monstre a cui il con-

siglio di amministrazione del-

l'Ittierre non ha potuto dire no.

Rosati mette subito sul piatto

sette milioni e si impegna per

altri quattordici. Un totale di

ventuno milioni che ha sover-

chiato le offerte di Ikf, Colella e

Compagnia Mercantile, che non

andavano oltre i tre milioni e

mezzo. Ora l'ultima parola tocca

al giudice, ma si può prevedere

con largo margine di ragionevo-

lezza che la nuova Ittierre finirà

nelle mani di Rosati che è a

capo di una holding, la Hdc con

svariati interessi industriali e fi-

nanziari. il “Conte” Rosati, con

la sua HDC, appunto Holding

del Conte, è realmente calato

nell’economia reale italiana.

Sembrerà banale, ma dopo aver

letto di arabi, kazaki, nobili e

cani ereditieri, sicuramente

parliamo di un imprenditore

che presenta un biglietto da vi-

sita composto da credibilità, su-

dore ed economia reale. La Hdc

è un gruppo molto dinamico,

che nel 2011 ha sviluppato circa

75 milioni di fatturato operando

in vari settori industriali. Il

Gruppo principalmente opera,

tramite il “sub gruppo OMG”,

nel settore della produzione e

vendita di macchine industriali,

di movimentazione terra princi-

palmente, sia in Italia sia al-

l’estero. La HDC ha anche una

importante partecipazione nel

Consorzio Geco, milanese, co-

losso della logistica integrata in

outsourcing (servizi di movi-

mentazione merce). La Holding

di Rosati è attiva anche nel set-

tore nautico, in particolare della

produzione e commercializza-

zioni di imbarcazioni da diporto,

settore in violenta crisi soprat-

tutto in Italia, soprattutto per gli

effetti della “criminalizzazione

mediatica” per i proprietari di

beni di lusso. Rosati è infine en-

trato nell’industria del pallone

comprando in serie C il Varese e

costituendo anche una società

specializzata nella comunica-

zione e nell’editoria. E come

tutti i gruppi industriali che si

rispettino, il Gruppo possiede

un portafoglio immobiliare. Il

pallino di Rosati è il calcio. E

dopo il Varese ha puntato diritto

sul Genoa Calcio, politica e in-

dustria metalmeccanica non

sono sport per signorine. Anto-

nio Rosati, 44 anni, lo sa per

esperienza diretta e da prima di

diventare il nuovo vicepresi-

dente esecutivo della squadra

più antica d'Italia, il Genoa cric-

ket and football club di Illirico

Preziosi. Con il "Prez", proprie-

tario del Grifone genoano. Ro-

sati ha molto in comune.

Lavoratori, ambiziosi e cam-

pani, entrambi hanno tatto

strada al Nord. Preziosi a Cogi-

tate Milanese con i giocattoli.

Rosati fra Cinisello Balsamo,

Peschiera Borromeo e Voghera

con attività che vanno dai car-

relli elevatori alla nautica di

lusso (yacht Queens), dal lavoro

interinale all'alta modacon il

marchio Lorenzo Riva, dalla lo-

gistica per la grande distribu-

zione al business delle pulizie.

1115 marzo 2014Isernia

L'intervento

L’interventoFonderghisa,

e i padri di famiglia?

La migliore offerta è stata quella del vicepresidente del Genoa Calcio

L'Ittierre se la compra Rosati

C'è chi urla,chi si dispera,chi manifesta,chi fa il pazzo,chi purtroppo si toglie la vitae chi,nonostante la crisi e l'impossibilità di riuscire ad arrivare,non a fine mese,ma,afine giornata,non rinuncia alla propria dignità e fa di tutto per andare avanti. 10 annifa purtroppo,una grande fabbrica,la Fonderghisa,un colosso attorno al quale,si puòdire che ruotavano tutte le aziende site,nell'allora ricco nucleo industriale di Pozzilli,cominciava a perdere equilibrio affondando piano piano nell'immenso mare chia-mato crisi. È stato allora,che in seguito alla chiusura della fonderia,tutte le aziendeintorno hanno cominciato a collassare l'una dopo l'altra. Oggi, percorrere quellastrada,soprattutto nelle ore di punta fa impressione. Le lunghe file di macchine, glioperai che attendevano alla fermata dell'autobus, le sirene delle fabbriche che an-nunciavano il cambio turno,i fumi,la vita...tutto un triste ricordo!Ed è così che è inco-minciata la terribile storia di ex operai,giovani e meno giovani alle prese conlicenziamenti, cassa integrazione, mobilità e mobilità in deroga. Molti,purtroppo tanti,non ce l'hanno fatta,e spinti dalla disperazione si son tolti la vita.. Altri,chi x un mo-tivo,chi per un altro hanno deciso di sfruttare la mobilità..altri,sono stati costretti ademigrare..altri hanno dovuto fare i conti con la depressione..altri si sono indebitati solox un pezzo di pane..altri ancora,seppur non dormendo la notte a causa dei pensieri,hanno cercato di tirare avanti alla meglio pur di riuscire a pagarebollette,medicine,benzina,pane ed acqua. Quasi un anno è mezzo fa,terminava anchela mobilità speciale, e uomini, con sufficienti anni di contributi,ma "giovani"per la pen-sione e vecchi per un posto di lavoro si sono ritrovati -scusate il termine- con il culoa terra!Hanno dovuto fare i conti con un Italia sempre più cara dal punto di vista deiservizi,ma povera di lavoro e stipendi;a dover mandare avanti la famiglia e i proprifigli che purtroppo non hanno futuro in questa Italia corrotta;a far fronte alle malattieche purtroppo sono sempre lì in agguato. Come fare per sopravvivere?Quale sorteper questi uomini padri di famiglia? Si fa presto a dire:" andate a lavorare ancora unpaio di anni e finalmente arriverà l'età giusta per la pensione.." quando il lavoro pur-troppo non c'è!!!Anzi..qualcuno diceva: "Aspettate, perchè il governo sta pensandoanche a voi e presto vi aiuterà con qualche agevolazione,abbiate fiducia,continuatea mangiare utilizzando i vostri risparmi"..E quando i risparmi sono finiti,come si vaavanti?Chiedendo forse l'elemosina?Rubando?Oppure mangiando la terra?Poi,quandoil governo decide di voltare le spalle a questi uomini,come si fà?Arriva qualcuno checon molta crudeltà ha il coraggio di dire:"eri convinto che lo stato ti aiutava, e adessoche ti ha voltato le spalle, ti muovi ad andare a lavorare,o vuoi continuare a piangertiaddosso sperando in un miracolo?"Ben venga il lavoro,ma dov'è?Chi si prende la brigadi assumere un uomo di quasi 60 anni?Quest'Italia quanti morti vorrà ancora sullaconoscenza? È ora di dire basta,di aiutare i poveri lavoratori onesti e mettere fine aquesti vergognosi giochi politici!

Un ex lavoratoreA Venafro tutto fermo

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1215 marzo 2014 Termoli

Gli insegnamenti evangelici sempre attuali e,

nel caso specifico, la parabola di colui che riu-

sciva a vedere la pagliuzza negli occhi degli

altri, ma non vedeva la trave nei propri, è come

non mai calzante nelle vicende politiche di

questi ultimi giorni.

Sul tavolo delle riflessioni c’è l’Udc, i fatti di

Termoli e da ultimo le dimissioni da segretario

provinciale dell’Udc Costanzo Pinti.

Negli ultimi tempi ho preferito tacere e non

alimentare le polemiche e replicare anche ad

attacchi di carattere personale di amici ed ex

amici di partito, non perché non avessi argo-

mentazioni o perche mi sentissi all’angolo, ma

ho taciuto esclusivamente per l'interesse del

partito e per rispetto dei tanti e veri amici che

ci sono nell’Udc. Ma le dimissioni del segretario

provinciale di Campobasso e le argomentazioni

dallo stesso addotte meritano qualche doverosa

puntualizzazione.

L'amico sic! Pinti è stato eletto segretario

provinciale due anni fa. Nel corso di tale pe-

riodo ha convocato il comitato tre volte di cui

una da me richiesta per le regionali 2013 ed in

un'altra occasione, qualche mese fa, per instau-

rare un processo politico in contumacia al se-

gretario regionale Udc al quale non ha avuto

nemmeno il buon senso di avvisarlo o quanto-

meno sentirlo. In due anni non vi è stata nes-

suna iniziativa politica, mai nessun incontro,

comunicato, nemmeno durante le ultime am-

ministrative che hanno visto al voto due impor-

tanti realtà del basso Molise. Voglio ricordare

che l'organizzazione territoriale del partito con

tutte le attività connesse sono di competenza

esclusiva dei comitati provinciali e che il segre-

tario regionale ha la prerogativa di indicare, in

stretta collaborazione con la segreteria nazio-

nale, la linea del partito. Ma queste cose ele-

mentari del vivere in un partito credo che siano

sempre sfuggite all'amico Pinti. In questi due

anni il segretario Pinti non ha mai partecipato

alle riunioni convocate a Roma. La stella del co-

mitato provinciale di Campobasso ha brillato

solo per le sue assenze per questioni di linea

politica dell’Udc, mentre ha trovato tempo e ca-

pacità per andare a Roma in pellegrinaggio

presso la segreteria nazionale per chiedere la

testa di Teresio Di Pietro tacciato di immobili-

smo. La misura è colma, caro Costanzo! Voglio

ricordare a te e far presente a me stesso che in

politica tutti sono utili ma nessuno è indispen-

sabile. Il grande statista Giulio Andreotti diceva

che pensare male è peccato ma a volte ci si

prende. Allora penso che alcuni episodi di ab-

bandono, compreso il tuo, non hanno alcun

fondamento politico, ma sono solo frutto di cal-

coli di riposizionamento, specie in quei comuni

in cui si andrà a breve a votare. L’Udc non è allo

sbando! L’Udc non ha padroni! L’Udc anche a

Termoli comunque sarà presente con orgoglio

con il suo simbolo. Pensavo che nei delicati l'or-

goglio di appartenenza fosse più forte e che

tutti insieme ci stringessimo per preparare le

liste e i programmi e lasciassimo da parte i ri-

sentimenti e le polemiche e che mai si abban-

dona la nave tra i marosi, ma ora mi rendo

conto che Schettino ha fatto tanti proseliti spe-

cialmente in politica. Ma l’Udc non è la Concor-

dia. Le male lingue e le comari della politica

dicono che il dott. Pinti sia sul punto di acca-

sarsi con una nuova aggregazione politica. Io

mi rifiuto di crederlo, ma se così fosse mille au-

guri. Credo che ci mancherà il suo alto contri-

buto organizzativo ma ancor di più i notevoli

apporti di consensi riportati in tutte le nume-

rose competizioni elettorali che lo vedevano

candidato, come quelle racimolate nelle ultime

elezioni regionali un bottino di ben 167 voti di

cui 132 ottenuti a Termoli. Nel chiudere questa

mia breve riflessione ritengo che gli uomini

passano ma le idee restano a prescindere e che

l’Udc e il simbolo dello scudo crociato conti-

nuerà a vivere in tutto il Molise con o senza

Pinti, con o senza Teresio Di Pietro.

Teresio Di Pietro

Segretario regionale Udc Molise

TERMOLI - In relazione alle noti-

zie apparse su alcune testate giorna-

listiche locali l’UDC intende

rivendicare la propria autonomia de-

cisionale in merito alle strategie che,

verranno adottate in previsione della

prossima tornata amministrativa

sull’intero territorio molisano, ivi in-

cluso il comune di Termoli. A questo

riguardo, ben consapevoli della con-

sistenza elettorale che il Partito è in

condizione di esprimere proprio su

Termoli, forte di un 14,75% relativo

alla precedente tornata, e consci sia

dei ruoli di prestigio istituzionale oc-

cupati nella precedente amministra-

zione, di cui i nostri esponenti di

spicco tra cui Vincenzo Aufiero, Vin-

cenzo Ferrazzano, Dino Molinari e

Michele Cocomazzi si sono resi

egregi protagonisti, invitiamo chiun-

que ne avesse carenza di titolarità, a

esimersi da giudizi, congetture, ipo-

tesi ed affermazioni pubbliche di

qualsivoglia natura che per nulla

coincidano con la linea ufficiale che

il partito intenderà perseguire. Per-

tanto quanto apparso sui giornali

precedentemente a questo comuni-

cato è da intendersi smentito tenuto

conto del fatto che alcuna decisione è

presa in considerazione della attuale

fase di riflessione che la direzione re-

gionale e locale sta assumendo in

queste ore. Sicuramente, ci si riserva

di proporre indicazioni forti poggiate

sulla caratura di uomini e risorse di

alto spessore che, certamente, rende-

ranno, nei prossimi giorni, l’UDC

protagonista con ruoli e numeri ca-

paci di condizionare la vittoria finale

della coalizione di appartenenza.

“L’Udc non è strumento di nessuno”

TERMOLI - L’ Onorevole Ma-

stella, ha nominato Bruno Fra-

raccio coordinatore cittadino

dell’ Udeur a Termoli, affer-

mando che la nomina di Frarac-

cio costituisce un momento di

rilancio del partito nella citta-

dina termolese. Con la nomina

l’Udeur si concretizza quale

forza politica attiva e operante

nel panorama politico cittadino,

e si appresta ad affrontare con

forza e determinazione l'im-

portante campagna elettorale

per le elezioni comunali. Il neo

coordinatore ha assicurato che

eserciterà il suo mandato in col-

laborazione con tutto il gruppo

dirigente locale. A partire dalle

prossime consultazioni comu-

nali, saranno messe in campo

una serie di iniziative finaliz-

zate alla crescita del partito.

Udeur: Bruno Fraraccio nominato coordinatore cittadino

L’intervento

Eolico a San Martino: chi ci guadagna?

"Recentemente, sono capitati tra le nostre mani documenti che cihanno offerto degli ottimi spunti di riflessione, o meglio, conferme ad unaserie di ragionamenti che, ripercorrendo la genesi del parco eolico rea-lizzato nel territorio del nostro comune dalla Società New Green MoliseSrl, mettono in luce il fatto che spesso grandi interessi economici sonoveicolati da idee e considerazioni pseudo-ecologiste e pseudo-ambien-taliste che facilmente fanno breccia nell’immaginario di ognuno". A par-lare è il gruppo di opposizione all'amministrazione Facciolla. Ilmovimento San Martino Libera torna sull'argomento eolico a San Mar-tino, guarda le cifre e, parlando in soldoni, pone delle domande che po-trebbero essere sintentizzate in tre parole: chi ci guadagna? "La nostravicenda è esemplare - scrivono gli esponenti del movimento - Duranteil Consiglio Comunale del 16/10/2006, si discusse della ratifica della con-venzione nella sua prima stesura. Il Consiglio Comunale, rassicurato daipareri favorevoli espressi dai relatori tecnici, nonché membri di giunta,assessori D'Alesio, Facciolla, votò quasi all’unanimità la ratifica, con lasola eccezione di un consigliere astenuto. Non era la prima volta che ilConsiglio Comunale si occupava della materia. Infatti, era già accaduto il23/07/2005. In quella occasione, in Consiglio Comunale si discusse del-l’energia eolica e dell’eventualità di ospitare un insediamento sul terri-

torio comunale. Gli interventi degli assessori D’Alesio, Facciolla e Cara-vatta, furono imperniati sui seguenti punti: a) la produzione di energia dafonte eolica è una delle meno inquinanti; b) l’impatto ambientale è pocacosa rispetto a quello della Turbogas e delle aziende chimiche; c) è im-portante scegliere tra le aziende interessate quella di provata serietàche utilizzino tecnologie avanzate. Quindi il Consiglio ritenne opportunoesprimere, unanimemente, “orientamento favorevole per l’energia eo-lica” . Quindi, torniamo all'ottobre del 2006 (amministrazione Totaro). InConsiglio venne presentato uno schema di convenzione tra la societàed il Comune. L’accordo, tra l'altro, prevedeva inizialmente che la NewGreen Srl, a fronte della concessione per l'istallazione di 31 torri eolicheper un totale di 62 MW, versasse nelle casse del comune la somma di250.000 euro, annui, poi divenuti 450.000 euro con la modifica del 16 giu-gno2007. L’aumento della compensazione, nella modifica successiva, fumotivato da una maggiore potenza dell’impianto che sarebbe passata da62 a 72,5 MW. Cosa che del resto non ci risulta essere avvenuta. Sor-voliamo sulla procedura e sulla superficialità dei decisori per carità cri-stiana e veniamo al punto. Una volta raggiunto l'accordo con il comune,New Green completò l'iter burocratico per il rilascio dell'autorizzazioneunica, che ottenne definitivamente nel 2008, nel frattempo il nostro co-

mune aveva cambiato gestione (almeno si fa per dire), dal maggio 2007infatti era subentrata la prima amministrazione Facciolla. Ad ogni modo,rivisto l'accordo, New Green aveva finalmente tutte le autorizzazioninecessarie per la costruzione e la gestione del parco. Accade così chenell'ottobre 2008 essa, la New Green Energy Srl, cede il 50% delle suequote ad Alerion Energie Rinnovabili srl, una grossa società che si occupaesclusivamente di investimenti nel settore delle rinnovabili, per la bellezza(udite bene) di 14,2 MILIONI DI EURO!!!Ricapitolando, la New Green Molise srl, società costituita con 10.000

euro di capitale o giù di lì, che attraverso mera attività diplomatica, ad in-vestimento zero, riesce ad ottenere l'autorizzazione per la costruzionedi un parco eolico da 72 MW. Una volta terminato l'iter burocratico,vende la metà delle sue quote a 14,2 milioni di euro, senza cederne nem-meno il controllo. Vende il 50% delle quote di una società che detienesolo un’autorizzazione alla costruzione del parco! Ergo la sola autoriz-zazione valeva almeno il doppio, ovvero 28,4 milioni di euro!!! Conclu-sione: “Un tale aveva una gallina che faceva le uova d'oro, e credendo chedentro di essa ci fosse una massa d'oro, avendola uccisa, la trovò similealle altre galline. E lui, avendo sperato di trovarvi una ricchezza ammas-sata, fu privato anche di quella piccola ricchezza.”

Il movimento San Martino Libera ripercorre la storia dell’energia del vento e pone domande

L’UDC protagonista alle prossime elezioni comunali

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Proroga concessioni demaniali acquacoltura, alle Regioni basterà un timbro

GUARDIALFIERA - Pubblica-

zioni, manifestazioni, convegni,

col l’ègida del Capo dello Stato e

l’intervento di alte personalità, si

organizzano e si moltiplicano in

tutt’Italia, per ricordare i 90 anni

della Radio ed i 60 della Televi-

sione. Particolare fascino esercita

tra popolo, studiosi e sociologi, la

mostra allestita a Roma nel

Museo del Vittoriano, aperta fino

al 30 marzo.Si rivive e si rivede,

con sobbalzi emotivi, un microco-

smo di realtà. Politica, costume,

personaggi, informazione,

scienza, sport, spettacolo, musica:

chiavi di lettura della nostra vita.

Avvincente è il riascolto di radio-

cronache, di canzoni, di sketch.

Vedere di nuovo attori, annuncia-

trici, presentatori, magicamente

legati a vicende passioni, smanie

“nostre personali”, di quegli anni.

Carrellate tematiche curate da

Andrea Camilleri, Piero Angela,

Bruno Vespa, Sergio Zavoli, Piero

Badaloni, Bruno Pizzul, Barbara

Scaramucci, Claudio Ferretti,

Umberto Broccoli.Nostalgica re-

trospettiva di documenti, figure,

di programmi che riportano alla

nostra labile memoria, i tanti me-

riti della Rai, di questa grande

struttura cui tutti noi dobbiamo

molto ed a cui tutti siamo affezio-

nati. Dalla radio a galena, alla

“radio balilla”; dalle teche-rai, alla

tecnologia cablata e satellitare ed

all’ultradigititale terrestre. E’ pos-

sibile, insomma, constatare quella

radio, quella TV, specchio delle

debolezze e delle virtù italiche di

quasi cent’anni. Quella TV che ha

favorito la diffusione minuta del

patrimonio culturale accumulato

nei secoli, che ha sprovincializ-

zato la psicologia popolare e che

ci ha offerto indimenticabili car-

telloni di intrattenimento ed

anche modi nuovi più raffinati di

correlazioni e di crescita. Il Cen-

tro Studi di Guardialfiera (disa-

bato.v incenzo@gmai l .com),

riconosce storicamente e artisti-

camente consistente la Mostra

della Rai al Vittoriano e organizza

per domenica 23 marzo una evo-

cativa e stimolante gita di prima-

vera a Roma, guidata dalla

dott.ssa M.Rosa Gatti responsa-

bile di “Vita Romana”, autorevole

associazione turistica-culturale

della Capitale.

vds

TERMOLI – Ieri 25 militari inglesi

hanno visitato i luoghi dove dal 3 al 7 otto-

bre 1943 si è svolta la Battaglia di Termoli.

La visita di ieri era stata precedeuta da

quella effettuata il 6 febbraio scorso dal

maggiore medico Ed Clitheroe del Royal

Army Medical Corps di Liverpool e un suo

subalterno Bob Dixon per fare una rico-

gnizione dei luoghi dove 70 anni fa si

svolse una cruenta battaglia tra soldati te-

deschi e i soldati inglesi e che costò la vita

a circa 1000 militari (metà inglesi e metà

tedeschi). Le truppe dell’VIII armata in-

glese e del Commonwealth comandate dal

generale Montgomery, sbarcarono alle

2,45 del 3 ottobre 1943 in una “notte nera

come la pece”sulla spiaggia di Termoli e

colsero di sorpresa i tedeschi che occupa-

vano la città da diverse settimane. Il mag-

giore Ed Clitheroe e gli altri militari hanno

ripercorso gli stessi itinerari, luoghi e vie

di Termoli, dove si svolsero le diverse fasi

della battaglia: il tratto di spiaggia nord tra

l’attuale Lido Anna e la Stella Marina dove

avvenne lo sbarco, l’Hotel Corona sede del

Quartier Generale tedesco, Piazza Monu-

mento che divenne insieme a Piazza S.An-

tonio cimitero dei tanti morti, un rifugio

usato durante i bombardamenti sito lungo

il Corso Nazionale, la villa del podestà

Cieri usata per ospitare il gen. Montgo-

mery, il Castello deposito delle munizioni

tedesche, la Cattedrale con il cecchino te-

desco appostato sul campanile, l’Istituto

Gesù e Maria dove alloggiarono parte

delle truppe sbarcate e tante altre posta-

zioni coinvolte nelle numerose sparatorie

e cannoneggiamenti avvenuti in quei fati-

dici 4 giorni. La “Battaglia di Termoli” è

stata descritta su diversi libri inglesi che

raccontano gli episodi bellici più impor-

tanti della seconda guerra mondiale. Su

questa battaglia il prof. Antonio Smar-

giassi ha pubblicato, cinque anni fa, un in-

teressantissimo libro molto apprezzato

dagli appassionati di storia locale e non

solo. Il 3 ottobre 2013, in occasione dei 70

anni dall’avvenimento, l’Associazione Ar-

cheoclub di Termoli organizzò un’affollata

conferenza per ricordare questa battaglia.

Ad accompagnare gli ospiti, anche ieri,

Oscar De Lena presidente della locale As-

sociazione dell’Archeoclub che sulla Bat-

taglia di Termoli ha realizzato un filmato

proiettato il 3 ottobre scorso quando fu ri-

cordato l’avvenimento.

1315 marzo 2014Termoli

PORTOCANNONE – La

commission e regionale anti-

corruzione ha organizzato un

convegno sul tema salute

pubblica, agricoltura e tutela

del territorio che si terrà que-

sto pomeriggio alle 16, nel pa-

lazzo Skanderbeg. Interver-

ranno Vincenzo Musacchio,

presidente della Corea, il

giornalista Michele Mignogna,

Vincenzo Pietrantonio, presi-

dente del Comitato di difesa

della salute pubblica, Luigia

Scarlato e Michele Di Paolo,

componenti del direttivo della

Corea.

Durante i lavori sarà anche

valutata la possibilità di pre-

sentare un ricorso al Tar con-

tro l’installazione dei nuovi

impianti eolici a Campoma-

rino e Montecilfone.

LITORALE - Alle Regioni

basterà un timbro per proro-

gare le concessioni dema-

niali. Lo rende noto il

coordinamento pesca dell’Al-

leanza delle Cooperative ita-

liane nell’auspicare che “le

Regioni, enti preposti al rin-

novo delle concessioni per

l'acquacoltura, recepiscano

al più presto l'atteso chiari-

mento giunto dalla direzione

generale del Demanio Marit-

timo”. Il Demanio ha, infatti,

indicato che per la proroga

delle concessioni demaniali

ad uso pesca e acquacoltura

scadute lo scorso anno, e pro-

rogate fino al 2020 dalle

legge di Stabilità, basterà un

semplice timbro e non occor-

rerà, invece, ripresentare le

domande di concessione.

“Siamo soddisfatti per questo

chiarimento che dimostra la

giustezza della nostra inter-

pretazione e dà un esempio

di quella semplificazione

amministrativa tanto deside-

rata dalla filiera".

Notizie in breve

I 90 anni della radio e i 60 anni

della TV nella Mostra del Vittoriano

Reduci della seconda guerra mondiale in visita ai luoghi della battaglia

Convegno su salute

pubblica e tutela territorio

GUGLIONESI – La

Giunta municipale ha

preso atto dell’ammis-

sione del progetto

presentato dall’Asso-

ciazione di Promo-

zione Sociale “Mondo

Nuovo” per conto del

Comune di Guglionesi

al finanziamento a va-

lere sul Fondo nazio-

nale per le politiche e

i servizi dell’asilo

(FNPSA) per gli anni

2014. Pertanto ha deli-

berato di affidare la

gestione di tutte le

fasi progettuali all’As-

sociazione di Promo-

zione Sociale Mondo

Nuovo.

PORTOCANNONE -

"Dalla finestra", è il ti-

tolo dello spettacolo

teatrale che l’atto il

regista Ugo Ciarfeo

mette in scena questa

sera alle ore 21 nel-

l’auditorium dell’isti-

tuto comprensivo.

Interpreti in questo

primo atto dell’autore

parigino, Georges

Feydeau, Maurizio

Cicchetti e Anna

Maria Graziani.

Page 14: 15 marzo 2014

di Charles N. Papa

MONTAGANO - Oltre ai vari talent in tv, una mi-

riade di opportunità live per band emergenti, pro-

liferano in Molise.

Sono molti i club, pub, birrerie, che danno questa

opportunità.

Ogni band o solista, ha il suo momento di visibilità

e popolarità, sta poi alla bravura e ad un pizzico di

fortuna, avere il successo meritato. Forse ambire ai

talent in tv, non è sempre appropriato, vista la morte

catodica di molti partecipanti.

Il successo, quello vero, è appannaggio di pochi,

molti si suicidano esibendosi più per la voglia di ap-

parire che per esprimere un compiuto senso d’arte.

Nasce così, il cimitero degli aspiranti cantanti che

non hanno raggiunto nessun livello e si sono già

bruciati.

La vera trincea, quella che si oppone al tritacarne

televisivo, resta sempre il live e i vari concorsi regio-

nali. Tra quelli che in Italia sfornano talenti, vi è

Arezzo Wave Love Festival. La kermesse aretina, è

una meta ambita da molti gruppi rock. Sona tanti gli

artisti che si esibiscono su uno dei palchi del Love

Festival come Jovanotti, Bersani, Consoli, Tiroman-

cino, ma solo per citarne alcuni.

In Molise, le selezioni regionali del concorso, sono

curate dall’associazione musicale “Il pentagramma”

di Bojano, il nucleo della Riserva Moac.

Per anni si sono tenute nel capoluogo, per questa

edizione, la giuria si è riunita al Club Studio Pacha-

mama di Montagano. Il verdetto degli incontri pre-

cedenti da parte della giuria, ha portato ai quattro fi-

nalisti che si esibiranno questa sera: Sonic Flowers,

Joyleons, Radioscilla, Lachemio. Ognuno avrà a di-

sposizione 20 minuti.

Sarà la giuria composta da Teresa Mariano e dai

giornalisti Valentina Farinaccio e Maurizio Cavaliere

a consegnare il biglietto per il Love Festival al ter-

mine della serata.

1415 marzo 2014 Spettacolo

CAMPOBASSO - La seconda edi-

zione della rassegna teatrale “Off”,

prevede in cartellone domani “Molli-

sani” di Walter Santoro.

Con lui sul palco il gruppo musicale

“Voria”: Giuliano Gabriele, Lucia Cre-

monesi, Stefano Barbaresco, Tiziano

Palladino, Mariassunta Cerio.

Lo spettacolo ha in Santoro, il prota-

gonista, colui che racconta e che canta

la storia dei molisani un pò molli.

La sua garbata ironia è il percorso

che segue tutto il teatro/canzone di

“Mollisani”.

“Off” prevede altri due spettacoli, il

30 marzo “La cipria nel cielo” di e con

Francesco Vitale e il 6 aprile “Dolmen”

di Nicola Macolino.

Ingresso euro 10,00. Info

3384118604.

Teatro

TERMOLI - Il gruppo fol-

klorico Marinaro “A Shcaf-

fette”, riprende un’antica

tradizione, quella dei riti po-

polari, di culto verso il “Ve-

nerdì Santo” e quello

dell’”Altare a San Giu-

seppe”. Per ripetere l’evoca-

zione, l’Altare si può visitare

in via D’Andrea, 19 dalle ore

17.00 del 18 marzo e sino

alle 13.00 del giorni se-

guente.

Tradizioni

Arezzo wave MoliseStasera le selezioni regionali al Pachamama di Montagano

CAMPOBASSO - Stasera l’aperitivo al

Plaza Cafè dalle 19.30. Play Mario Tallari.

ISERNIA - Alle 22.30 all’Antica Fabbrica

di Ghiaccio Soul Vibes live. Il terzetto è fo-

mato dal bassista Luca Di Muzio, dal per-

cussionista Domingos Mondego e dal dj

Jackie Brown.

JELSI - Al bar Roxy “Aspettando la pri-

mavera”, con dj Twins e dj Tony.

CAMPOBASSO - Oggi al Caffè Marconi

“Dj battle”, in consolle, a colpi di sound,

Helveg vs Hinobe.

BOJANO - Sulla ss17 al pub Cat Woman,

il sabato è “Saturday night party”. Sele-

zioni latino americane con Tony B.

CAMPOBASSO - L’Alexander club pro-

pone animazione con infermiere e dottori

in sala. Due piste, sala fumatori, parcheg-

gio custodito. Nel Liulay privè, special

guest dj Cirillo from Cocoricò.

CAMPOBASSO - La serata house del

Move club oggi ospita dj Koba e dj Diego

Colangelo.

ISERNIA - Il Roof Club stasera realizza

“Press paly” con i dj Diego Capece e Pietro

Mucciarone. Ingresso euro 10,00.

Appuntamenti

Dove acquistare il libroCAMPOBASSO - Via Normanno, 14 - presso La Gazze�a del Molise

dal Lunedì al Venerdì, ore 10.00 / 13.00 e 16.00 / 20.00Presso il Bar del Terminal

Presso le Edicole di: Piazza della Repubblica - Via Scardocchia - Via LombardiaISERNIA - Piazza della Repubblica - presso l’Edicola della StazioneTERMOLI - Via M. Pagano, 46 - Libreria Dolce Stil Novo di Giuseppe Saluppo

336 pagine€ 19,90

Page 15: 15 marzo 2014

Il Campobasso, mercoledì alle ore 15, sarà di scena a Ma-

scalucia, in Sicilia, per affrontare il Catania San Pio X, nel-

l’andata delle semifinali della Coppa Italia. È quanto

decretato dal sorteggio effettuato ieri mattina, presso la

sede della Lega Nazionale Dilettanti a Roma. Mercoledì 19,

dunque, i rossoblù di Farina giocheranno in Sicilia, sette

giorni dopo, il 26, il Campobasso ospiterà il team catanese,

quinto in classifica nel girone A dell’Eccellenza siciliana.

Non ci sono soste per i molisani, che nell’eventualità do-

vessero raggiungere la finalissima, questa si giocherà mer-

coledì 2 aprile.

In questo rush finale del torneo c’è da pensare anche al

campionato: domani al ‘Nuovo Romagnoli’ giungeranno i

campani dell’Alife, squadra che naviga nei bassifondi della

classifica.

Per la matematica promozione in serie D, che potrebbe

arrivare anche per mezzo della Coppa Italia, ai lupi man-

cano quattro vittorie, la prima delle quali potrebbe arrivare

anche domani. Anzi, vedendo lo score stagionale del Cam-

pobasso si può affermare che, sicuramente, la gara contro

l’Alife avvicinerà i lupi al ritorno in serie D dopo quattro

stagioni, tre delle quali vissute in Lega Pro e una, quella at-

tuale, in Eccellenza.

La squadra, agli ordini di mister Francesco Farina, all’in-

domani della giornata di riposo concessa al gruppo dopo le

fatiche di Coppa Italia, con il lungo viaggio in Sardegna, è

tornata ad allenarsi. Per smaltire le tossine della partita a

Villaputzu, il club del presidente Giulio Perrucci non ha

nemmeno richiesto l’anticipo della gara di campionato a

oggi. Si giocherà regolarmente domani e all’appello, per la

prima volta in questa stagione, mancherà il capitano Anto-

nio Minadeo, che deve scontare un turno di squalifica. As-

senti, ovviamente, anche i convalescenti Guglielmi e Monti,

oltre a Cammino.

Farina non potrà nemmeno affidarsi più di tanto al turno-

ver, perché la rosa a disposizione dispone di appena di-

ciotto elementi, compresi i due portieri che si alternano in

campionato e coppa e gli under, molti dei quali utilizzati

fino a questo momento con il contagocce. A questo punto

della stagione, dunque, sarebbe troppo rischioso metterli in

campo tutti insieme.

La gara contro l’Alife sarà diretta da Daniele Iuliano della

sezione di Termoli, che sarà coadiuvato dagli assistenti

Luigi Bonavita e Michele Rinaldi, entrambi della sezione

termolese.

Questione stadio – Ieri mattina il dirigente rossoblù,

Gaetano Mascione, ha incontrato l’assessore allo sport del

Comune di Campobasso, Aldo De Benedittis, per verificare

gli ultimi dettagli della convenzione con la quale si affiderà

la gestione dello stadio di contrada Selva Piana all’Us Cam-

pobasso 1919.

Le parti si ritroveranno lunedì, quando saranno limati i

dettagli della convenzione, che sarà sottoposta all’approva-

zione della Giunta comunale. Un’operazione veloce, che ci

sarà prima della fine del mandato, ormai agli sgoccioli.

L’assessore De Benedittis vorrebbe sbloccare anche gli

800mila euro, che il comune aveva ottenuto dalla Regione

Molise due anni e mezzo fa per i lavori allo stadio. E, in tal

senso, l’amministratore comunale è in contatto con l’asses-

sore allo sport di Palazzo Vitale, Carmelo Parpiglia, tra le

altre cose ex calciatore del Campobasso.

L’obiettivo del club rossoblù è quello di ottenere la ge-

stione e lo sblocco del finanziamento, per rimettere a nuovo

lo stadio prima dell’inizio della prossima stagione sportiva.

Lunedì l’incontro del club col Comune per la gestione dello stadio e per lo sblocco degli 800mila euro destinati alla struttura

L’Isernia è sempre più nel caos societario: la trasferta di Mate-lica, terza forza del torneo, è stata assicurata dal presidente difatto, Mario Ciampittiello, che comunque aveva già in precedenzaseguito le orme dell’ex direttore sportivo Dino Petrangelo, dimet-tendosi due settimane fa. Fatto sta che Ciampittiello garantirà lespese per non disertare la gara in terra marchigiana, quando è an-cora accesa la fiammella della speranza per poter disputare i pla-yout, per provare a salvare il titolo sportivo e, successivamente, inestate anche la società, che ad oggi non ha più dirigenti.

La trasferta di Matelica non è delle più agevoli e l’Isernia proveràa uscire dal campo con almeno un punto, sperando che l’Angolanaperde contro il Fano. Ovviamente la situazione è drammatica per-ché, oltre a raggiungere il terz’ultimo posto, l’Isernia deve ancheridurre il gap dalla sest’ultima posizione, per poter ambire alla di-sputa della gara di spareggio il prossimo mese di maggio.

Una conferenza stampa di coloro che figurano dirigenti ha chia-rito un po’ la situazione di confusione con un dato generale: chi,attualmente, detiene la proprietà del club non è disposto a pagarei debiti per salvare l’Isernia Fc.

Situazione diversa a Termoli. La squadra di mister Giacomarroha raggiunto la seconda piazza e, domani, i giallorossi saranno discena a Celano, per continuare la corsa che vede il team di patronNicola Cesare vincere da quattro turni consecutivamente. Tra ottogiorni, inoltre, ci sarà lo scontro diretto contro il Matelica, squadracontro la quale il Termoli punterà a mettere in cassaforte la se-

conda piazza, che le consentirà di giocare la prima fase dei playoffal ‘Cannarsa’ con due vantaggi: il fattore campo e ulteriori speseridotte al minimo.

Il Termoli, da quando la Lega Pro ha aperto a possibili ripescaggiper la serie C unica, ha iniziato a pensare seriamente agli spareggidi fine stagione. Prima si pensa a vincere, in estate si rifletterà sulfuturo, visto che il presidente Nicola Cesare già da tempo ha an-nunciato il suo disimpegno a conclusione della stagione. Se il Ter-moli guadagnerà sul campo le credenziali per il ripescaggio in serieC, sicuramente a più di un imprenditore potrebbe far gola la so-cietà giallorossa.E, comunque, anche se la capolista Ancona è lon-tana otto punti, fin quando la matematica non consegnerà ilcampionato ai dorici, il Termoli ha il dovere di provare una diffici-lissima rincorsa.

Al ‘Civitelle’ partirà l’operazione riscatto per l’Olympia Agno-nese, che ha perso due settimane fa contro la Maceratese, otte-nendo solo un punticino nel derby contro l’Isernia. I granata dimister Urbano, che si trovano nella zona pericolosa della classifica,devono soltanto vincere contro il Giulianova, peraltro tranquillocon la salvezza ormai acquisita. Si prevede una goleada per il Bo-jano, sempre se si presenterà, che al ‘Colalillo’ riceverà la capolistaAncona. Per i biancorossi, vicini al ritorno in serie C, la gara interra molisana sarà un test per far giocare chi ha avuto meno spa-zio e fare rifiatare coloro che sono stati maggiormente impiegati,soprattutto nell’ultimo periodo.

Sport15

15 marzo 2014

Il Termoli, domani, cercherà il pokerissimo a Celano. L’Agnonese attende il Giulianova

Il presidente dimissionario Ciampittiello assicurerà

la trasferta. A Bojano attesa la goleada per l’Ancona

Campobasso, l’andata dellesemifinali si gioca a Catania

Nuovo Montaquila – Sesto CampanoAlessio Di Nanno di Campobasso

(Galeazzo-Agostinelli) oggiVenafro – Roccaravindola

Maurizio Barbiero di Campobasso (Bibbò-Pasquale) oggi

Virtus Pozzilli – MonteneroFrancesco Lupoli di Frattamaggiore

(Izzo-Petrillo) oggiCampobasso – Alife

Daniele Iuliano di Termoli (Bonavita-Rinaldi)Cliternina – C. Vairano

Giorgio Sangregorio dell’Aquila (Centracchio-Di Tomaso)

Fornelli – Pol. GambatesaAndrea Martino di Isernia (D’Onofrio-Biondo)

Roseto – SantelianaAntonio De Lucia di Isernia (Viola-D’Apollonio)

Vastogirardi – Calcio DaunaAgostino De Santis di Campobasso

(Testa-Mariano)La classifica: Campobasso 67; Calcio Dauna 58;Sesto Campano 49; Fornelli 47; Venafro 41; Ro-seto 34; Pol. Gambatesa 32; Nuovo Montaquila28; Vastogirardi 27; Roccaravindola e Cliternina23; Santeliana 21; Alife 20; Vairano 19; Virtus Poz-zilli e Montenero 15.

I lupi, mercoledì prossimo, saranno di scena a Mascaluciaper mettere le mani sulla finalissima. Domani c’è l’Alife

Amiternina – MacerateseMichele Somma di Castellammare di Stabia

(Capaldo-Cascone)Bojano – Ancona

Pierluigi Mazzei di Brindisi (Robusto-Rega)Celano – Termoli

Matteo Marchetti di Ostia Lido (Pagano-Manco)Civitanovese – Fermana

Luigi Carella di Bari (Falco-Antonacci)Jesina – Sulmona

Matteo Perissinotto di San Donà di Piave (Fedele-Della Croce)

Matelica – Isernia: Alessandro Chindemi di Viterbo

(Di Bello-Pappagallo)Olympia Agnonese – Giulianova

Salvatore Marco Dibenedetto di Barletta(Summa-Piccolo)Angolana – Fano

Maria Marotta di Sapri (De Prisco-Minichino)

Vis Pesaro – RecanateseMatteo D’Ambrogio di Frosinone

(Iannaurato-Basile)La classifica: Ancona (-1) 58; Termoli 50; Mate-lica 48; Maceratese 46; Vis Pesaro 43; Giulianova39; Civitanovese 38; Sulmona 36; Celano e Fer-mana 35; Fano e Jesina 33; Olympia Agnonese30; Recanatese 29; Amiternina 27; Angolana 21;Isernia (-1) 19; Bojano (-2) 2.

SERIE D GIRONE F - 24^ GIORNATA

ECCELLENZA - ARBITRI 24^ GIORNATA

Isernia in campo a Matelica, seppur nel caos più totale

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