18 metropoli dossier reggio emilia dove l integrazione · di immigrati marocchini, ghanesi, sri...

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DOMENICA 11 MAGGIO 2008 METROPOLI 19 DOMENICA 11 MAGGIO 2008 18 METROPOLI Musica, cinema e danze per vivere l’intercultura Stranieri residenti in provincia di Reggio Emilia (dato Istat aggiornato al primo gennaio 2007) 46.722 Le famiglie extraUe residenti a Reggio Emilia alla fine del 2006, pari all’11,3% del totale 8.152 Percentuale di bimbi fino a 6 anni nati da genitori stranieri. Gli alunni non italiani sono il 12,7% 32% FLAVIA PRODI O GGI a Reggio Emilia sono di origine straniera i giovani che dedicano più impegno al vo- lontariato. «Bisogna puntare sui giovani per favorire l’integrazio- ne»: è la prospettiva di Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e vicepresidente nazionale del- l’Anci con delega al Welfare. «Nella società attuale — spiega — bisogna ricreare il senso di comu- nità, è straniero solo chi non ri- spetta le leggi della convivenza». Un discorso che coinvolge i diritti di cittadinanza, l’impegno delle istituzioni e del mondo dell’infor- mazione. Perché per l’integrazione si deve guardare ai giovani? «I giovani sono giovani e basta: questo è il punto chiave, un ra- gazzo straniero è un cittadino. Credo che un ragazzo che vive a Reggio Emilia possa amare la città senza do- ver recidere i propri tratti cul- turali prove- nienti da altri Paesi. Molti gio- vani di origine straniera sono volontari nelle associazioni cit- tadine, partecipano alla vita so- ciale della comunità. A proposito: sono tutti di origine straniera i ra- gazzi volontari premiati con un viaggio negli Stati Uniti per il loro impegno nel progetto “Leva gio- vani”, che promuove il volonta- riato fra i giovani della città ». Che sfide pone la società at- tuale? «Oggi è aumentata la comples- sità della società; a Reggio Emilia, in quindici anni, sono triplicate le persone migranti residenti. La so- cietà è multiculturale in modo vi- sibile: vediamo la convivenza ne- gli spazi pubblici, ma anche negli spazi privati, nei quartieri e nei condomini. È una sfida impegna- tiva, ma che apre grandi scenari: lo sviluppo locale diventa, attra- verso i migranti, un’opportunità di sviluppo per altri Paesi del mondo». Come reagisce la politica? «L’Italia non ha ancora capito di essere un Paese d’immigrazio- ne. Lo dimostrano le leggi inade- guate in materia di cittadinanza e l’enfasi sull’emergenza sicurez- za. C’è grande carenza nella co- municazione interculturale. Per ora i media e le istituzioni fanno appello alla difesa e alla sicurezza, non certamente alla ricchezza umana che può generare lo scambio tra persone di origini di- verse. L’identità culturale di una società non è immutabile, è in continua trasformazione. Siamo debitori agli arabi per i numeri, per l’orologio ai cinesi; siamo frutto di contaminazioni succes- sive nei secoli. L’antica Atene, Ro- ma, Gerusalemme erano città multiculturali». Si possono coniugare immi- grazione e sicurezza? «Una visione aperta verso l’in- tercultura non minimizza il pro- blema della sicurezza, né giustifi- ca chi compie atti che minano una convivenza pacifica. Ogni so- cietà ha delle regole, ed è “stranie- ro” solo chi non rispetta le leggi della convivenza. Plutarco narra nella Fortuna di Alessandro Ma- gno che il condottiero radunò tut- te le genti del mondo, le mescolò in un unico grande calice di ami- cizia, e volle che tutti guardassero alla terra come la loro patria, agli uomini onesti come a parenti e solo ai malvagi come a stranieri». A Reggio Emilia come si ragio- na sull’immigrazione? «Cerchiamo di creare cittadi- nanza, senso di comunità. Reggio è una città che attrae lavoratori, ha il tasso di disoccupazione più basso d’Italia. A livello politico, l’obiettivo è l’integrazione; sul piano operativo, l’adeguamento dei servizi. Un esempio sono le scuole dell’infanzia; penso che siano multiculturali a tutti gli ef- fetti perché si tenta di coinvolgere tutte le famiglie, straniere e reg- giane, nel progetto educativo. Gli stranieri hanno necessità diffe- renziate, bisogna supportare le associazioni che offrono servizi specifici, prevedere spazi per le associazioni delle comunità stra- niere, iniziative pubbliche ed educazione interculturale nelle scuole». Dove l’integrazione comincia dai giovani MARUA MAHMOUD A NCHE quest’anno, fino a domenica 18 maggio, Reggio Emilia festeggia l’in- tercultura con la quarta edizione del festi- val “Mondinpiazza”. Si tratta di un evento interculturale reggiano che ormai da quat- tro anni viene organizzato dall’assessorato alla Coe- sione e alla sicurezza socia- le del Comune. A partire da mercoledì 14, sono previste due serate al cinema, un dibattito pub- blico sul tema dell’educa- zione e dell’insegnamento dell’italiano L2 ai ragazzi stranieri, un momento pubblico di presentazione dei risultati della ricerca sulla comunità cinese di Reggio ultimata nel dicem- bre 2007 e una vera e pro- pria festa in città. Il 18 mag- gio, nelle principali piazze reggiane saranno allestite bancarelle delle associa- zioni di stranieri. Ma ci sa- ranno anche degustazioni di cibi tipici, musica, mo- stre fotografiche, spettacoli di strada; i bambini potran- no divertirsi nell’angolo de- dicato alle letture di fiabe allestito nei locali della bi- blioteca Panizzi. La manifestazione di do- menica sarà trasmessa in diretta radiofonica sull’e- mittente K-Rock. L’iniziati- va avrà inizio alle 10 in Piaz- za del Monte con Afrodanzalo e si protrarrà per tutto il giorno fino alle 20.30, per con- cludersi con lo spettacolo di danza orien- tale in Piazza San Pospero. “Mondinpiazza” crea ogni anno un’oc- casione di contatto tra cittadini di varie provenienze, contribuisce ad abbattere le frontiere simboliche e ad accorciare le di- stanze culturali. Offre spazi di dialogo, ma anche momenti autentici di festa multicul- turale. La manifestazione offre la possibilità di scoprire le diverse identità culturali dei migranti che vivono a Reggio Emilia, di ri- conoscere in esse lo sforzo della trasfor- mazione e la voglia di inte- grarsi. Riuscire a trasformare la presenza delle comunità straniere in un’occasione culturale a disposizione di tutta la cittadinanza è una scelta giusta, e molto ap- prezzata dai reggiani. In tutto saranno ventitré le associazioni presenti al festival, in rappresentanza di immigrati marocchini, ghanesi, sri lankesi, indiani, cinesi, egiziani, burkinabè, ivoriani, moldavi, russi, ucraini. Ma anche degli stu- denti stranieri di diverse origini e nazionalità e dei luoghi di culto delle religio- ni minoritarie, anche quelli islamici. Per creare “contamina- zione” interculturale non è richiesta soltanto la modifi- ca delle leggi e l’introduzio- ne di procedure burocrati- che nuove e più snelle, ma anche un approccio cultu- rale ed etico realmente in- novativo, che garantisca ac- coglienza e interazione so- ciale. Le associazioni di migran- ti di Reggio Emilia vogliono condividere ogni livello di responsabilità, a cominciare da una partecipazione attiva e consapevo- le alla vita cittadina. Gli stranieri vogliono essere protagonisti di un approccio avan- zato, che li riconosca come “nuovi cittadi- ni” nel quadro di un patto di cittadinanza basato sulla parità di diritti e di doveri. Intervista al sindaco Graziano Delrio: “È a scuola che si costruisce la cittadinanza” Così ormai da quattro anni la presenza straniera diventa un’opportunità culturale per tutti i cittadini L’INIZIATIVA t Il Festival Mondinpiazza è giunto alla quarta edizione: dibattiti, stand, spettacoli di strada realizzati con il contributo delle comunità immigrate GIOVANI PREMIATI Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio premia i giovani reggiani che si sono spesi nel volontariato cittadino. Fra loro anche molti ragazzi di origine straniera. A centro pagina e in basso, alcuni momenti dell’edizione 2007 del Festival interculturale Mondinpiazza. Lo spettacolo è quello realizzato dalla scuola di danza di Ali Moustapha IL PROGRAMMA M ONDINPIAZZA, la festa interculturale di Reggio Emilia giunta quest’anno alla sua quarta edizio- ne, propone dal 14 al 18 maggio una settimana ricca di eventi. Musica, danze, feste in piazza, mercato mul- tietnico, cinema, conferenze e mostre fotografiche: sono tante le iniziative che meritano una visita in città. Ecco in sintesi una guida agli appuntamenti princi- pali. DOSSIER REGGIO EMILIA t Come fondamento comune l’articolo 3 della Costituzione «G ENERAZIONE Articolo 3: a partire dalla Costituzione». La strana sigla “G.A.3” in realtà è sem- plicemente il nome di un’associazio- ne interculturale. Un’associazione nata per merito di giovani di Reggio Emilia, sia italiani che di origine stra- niera, che si sono ritrovati a confron- tarsi insieme sulle problematiche co- muni che vivono ogni giorno. Aziz Sadid e Mohamed Mahmoud, i due giovani studenti universitari fondatori del gruppo “G.A.3”, spiega- no che i membri del gruppo si ricono- scono nei valori enunciati dall’arti- colo 3 della Costituzione italiana, che recita: «Tutti i cittadini hanno pari di- gnità sociale e sono eguali davanti al- la legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, d’opi- nioni politiche, di condizioni perso- nali e sociali». Aziz e Mohamed tengono a preci- sare: «Questo è il valore cui facciamo riferimento. Questo è il nostro mo- glia di dialogare e interrogarsi insie- me sulla possibile costruzione di un futuro migliore. Vogliamo impegnar- ci per aiutare chi ha difficoltà negli studi e poterlo rappresentare per quello che è: un giovane, di origine straniera o no, che vive, studia e di- venta grande a Reggio Emilia». Insomma, questi ragazzi non vo- gliono più essere vissuti come estra- nei nella loro città, Reggio Emilia. Una bella sfida. Non si tratta di citare il Corano, la Bibbia o i dieci coman- damenti semplicemente per affer- mare la propria identità. I soci di G.A.3, di qualsiasi religione o prove- nienza, si riconoscono nei valori del- l’articolo 3, comma 1 della Costitu- zione italiana e pensano che si debba partire da ciò che hanno in comune, non da ciò che li differenzia, per ri- scattare i loro diritti negati. Indirizzo email: ga3reggioemi- [email protected] (marua mahmoud) Una nuova generazione unita dal “no” alle discriminazioni L’ASSOCIAZIONE Aziz Sadid e Mohamed Mahmoud dello di società e questi sono i princi- pi per i quali vogliamo impegnarci, a partire dalla Costituzione. Non sia- mo un’associazione di immigrati e neppure lo vogliamo essere: al nostro progetto hanno aderito anche dei no- stri compagni di università, in tutto e per tutto italiani». I fondatori di G.A.3 si propongono di rappresentare le difficoltà che i giovani incontrano, ma anche di con- tribuire a risolverle. Vogliono con- frontarsi sulla loro identità con gli al- tri giovani e non vederla più solo “sfruttata” nei talk show. «Vogliamo essere — spiegano — la voce dei molti giovani che hanno vo- ‘‘ Un ragazzo che vive a Reggio può amare la città senza recidere le sue radici. Hanno tutti origini non italiane i volontari premiati con un viaggio negli Stati Uniti per il loro impegno nel sociale MERCOLEDÌ 14 MAGGIO, ORE 21 Proiezione del film «La luna di Kiev» di Marcella Piccinini A seguire «Il bravo gatto prende i topi» di Francesco Conversano e Nene Grignaffini Cinema Rosebud — via Medaglie d’oro della Resistenza, 6 GIOVEDÌ 15 MAGGIO, ORE 16.30 Incontro pubblico sul tema «Città multiculturale e plurilingue. Un patto per la convivenza, percorsi educativi e di apprendimento della lingua italiana» Aula magna Università di Modena e Reggio Emilia — viale Allegri VENERDÌ 16 MAGGIO, ORE 21 Proiezione del film «Le ferie di Licu». Sarà presente il regista Vittorio Moroni Cinema Rosebud — via Medaglie d’oro della Resistenza, 6 SABATO 17 MAGGIO, ORE 9 Incontro dal titolo «La Cina ci è vicina. I giovani cinesi e il vivere a Reggio Emilia: dal ricongiungimento ai primi approcci con la società» Aula Magna dell’Università di Modena e Reggio Emilia — viale Allegri Inaugurazione della mostra fotografica «Senza oriente nessun occidente» DOMENICA 18 MAGGIO, PER TUTTA LA GIORNATA «Mondinpiazza», festa interculturale e mercato multietnico per le vie e le piazze del centro cittadino Lancio del concorso fotografico «Il colore fa la differenza?» per cogliere le nuove identità multiculturali della città In serata, spettacolo di danza orientale Piazza San Prospero, ore 20.30 (a cura di flavia prodi) Graziano Delrio Centro Interculturale Mondinsieme tel. 0522 456250 – 456102 email [email protected] per approfondimenti visitare il sito www.migrare.it Cinque giorni per il dialogo fra i popoli

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Page 1: 18 METROPOLI DOSSIER REGGIO EMILIA Dove l integrazione · di immigrati marocchini, ghanesi, sri lankesi, indiani, cinesi, egiziani, burkinabè, ivoriani, moldavi, russi, ... progetto

DOMENICA 11 MAGGIO2008 METROPOLI 19DOMENICA 11 MAGGIO200818 METROPOLI

Musica, cinema e danzeper vivere l’intercultura

Stranieri residenti in provincia di ReggioEmilia (dato Istataggiornato al primogennaio 2007)

46.722Le famiglie extraUeresidenti a ReggioEmilia alla fine del 2006, pari all’11,3% del totale

8.152Percentuale di bimbifino a 6 anni nati dagenitori stranieri. Gli alunni non italianisono il 12,7%

32%FLAVIA PRODI

OGGIa Reggio Emilia sono diorigine straniera i giovani

che dedicano più impegno al vo-lontariato. «Bisogna puntare suigiovani per favorire l’integrazio-ne»: è la prospettiva di GrazianoDelrio, sindaco di Reggio Emilia evicepresidente nazionale del-l’Anci con delega al Welfare.«Nella società attuale — spiega —bisogna ricreare il senso di comu-nità, è straniero solo chi non ri-spetta le leggi della convivenza».Un discorso che coinvolge i dirittidi cittadinanza, l’impegno delleistituzioni e del mondo dell’infor-mazione.

Perché per l’integrazione sideve guardare ai giovani?

«I giovani sono giovani e basta:questo è il punto chiave, un ra-gazzo straniero è un cittadino.

Credo che unragazzo che vivea Reggio Emiliapossa amare lacittà senza do-ver recidere ipropri tratti cul-turali prove-nienti da altriPaesi. Molti gio-vani di originestraniera sonovolontari nelleassociazioni cit-

tadine, partecipano alla vita so-ciale della comunità. A proposito:sono tutti di origine straniera i ra-gazzi volontari premiati con unviaggio negli Stati Uniti per il loroimpegno nel progetto “Leva gio-vani”, che promuove il volonta-riato fra i giovani della città ».

Che sfide pone la società at-tuale?

«Oggi è aumentata la comples-sità della società; a Reggio Emilia,in quindici anni, sono triplicate lepersone migranti residenti. La so-cietà è multiculturale in modo vi-sibile: vediamo la convivenza ne-gli spazi pubblici, ma anche neglispazi privati, nei quartieri e neicondomini. È una sfida impegna-tiva, ma che apre grandi scenari:lo sviluppo locale diventa, attra-verso i migranti, un’opportunitàdi sviluppo per altri Paesi delmondo».

Come reagisce la politica?«L’Italia non ha ancora capito

di essere un Paese d’immigrazio-

ne. Lo dimostrano le leggi inade-guate in materia di cittadinanza el’enfasi sull’emergenza sicurez-za. C’è grande carenza nella co-municazione interculturale. Perora i media e le istituzioni fannoappello alla difesa e alla sicurezza,non certamente alla ricchezzaumana che può generare loscambio tra persone di origini di-verse. L’identità culturale di unasocietà non è immutabile, è incontinua trasformazione. Siamodebitori agli arabi per i numeri,per l’orologio ai cinesi; siamofrutto di contaminazioni succes-sive nei secoli. L’antica Atene, Ro-ma, Gerusalemme erano cittàmulticulturali».

Si possono coniugare immi-

grazione e sicurezza?«Una visione aperta verso l’in-

tercultura non minimizza il pro-blema della sicurezza, né giustifi-ca chi compie atti che minanouna convivenza pacifica. Ogni so-cietà ha delle regole, ed è “stranie-ro” solo chi non rispetta le leggidella convivenza. Plutarco narranella Fortuna di Alessandro Ma-gno che il condottiero radunò tut-te le genti del mondo, le mescolòin un unico grande calice di ami-cizia, e volle che tutti guardasseroalla terra come la loro patria, agliuomini onesti come a parenti esolo ai malvagi come a stranieri».

A Reggio Emilia come si ragio-na sull’immigrazione?

«Cerchiamo di creare cittadi-

nanza, senso di comunità. Reggioè una città che attrae lavoratori,ha il tasso di disoccupazione piùbasso d’Italia. A livello politico,l’obiettivo è l’integrazione; sulpiano operativo, l’adeguamentodei servizi. Un esempio sono lescuole dell’infanzia; penso chesiano multiculturali a tutti gli ef-fetti perché si tenta di coinvolgeretutte le famiglie, straniere e reg-giane, nel progetto educativo. Glistranieri hanno necessità diffe-renziate, bisogna supportare leassociazioni che offrono servizispecifici, prevedere spazi per leassociazioni delle comunità stra-niere, iniziative pubbliche ededucazione interculturale nellescuole».

Dove l’integrazionecomincia dai giovani MARUA MAHMOUD

ANCHE quest’anno, fino a domenica 18maggio, Reggio Emilia festeggia l’in-

tercultura con la quarta edizione del festi-val “Mondinpiazza”. Si tratta di un eventointerculturale reggiano che ormai da quat-tro anni viene organizzatodall’assessorato alla Coe-sione e alla sicurezza socia-le del Comune.

A partire da mercoledì 14,sono previste due serate alcinema, un dibattito pub-blico sul tema dell’educa-zione e dell’insegnamentodell’italiano L2 ai ragazzistranieri, un momentopubblico di presentazionedei risultati della ricercasulla comunità cinese diReggio ultimata nel dicem-bre 2007 e una vera e pro-pria festa in città. Il 18 mag-gio, nelle principali piazzereggiane saranno allestitebancarelle delle associa-zioni di stranieri. Ma ci sa-ranno anche degustazionidi cibi tipici, musica, mo-stre fotografiche, spettacolidi strada; i bambini potran-no divertirsi nell’angolo de-dicato alle letture di fiabeallestito nei locali della bi-blioteca Panizzi.

La manifestazione di do-menica sarà trasmessa indiretta radiofonica sull’e-mittente K-Rock. L’iniziati-va avrà inizio alle 10 in Piaz-za del Monte con Afrodanzalo e si protrarràper tutto il giorno fino alle 20.30, per con-cludersi con lo spettacolo di danza orien-tale in Piazza San Pospero.

“Mondinpiazza” crea ogni anno un’oc-casione di contatto tra cittadini di varieprovenienze, contribuisce ad abbattere lefrontiere simboliche e ad accorciare le di-

stanze culturali. Offre spazi di dialogo, maanche momenti autentici di festa multicul-turale.

La manifestazione offre la possibilità discoprire le diverse identità culturali deimigranti che vivono a Reggio Emilia, di ri-conoscere in esse lo sforzo della trasfor-

mazione e la voglia di inte-grarsi.

Riuscire a trasformare lapresenza delle comunitàstraniere in un’occasioneculturale a disposizione ditutta la cittadinanza è unascelta giusta, e molto ap-prezzata dai reggiani.

In tutto saranno ventitréle associazioni presenti alfestival, in rappresentanzadi immigrati marocchini,ghanesi, sri lankesi, indiani,cinesi, egiziani, burkinabè,ivoriani, moldavi, russi,ucraini. Ma anche degli stu-denti stranieri di diverseorigini e nazionalità e deiluoghi di culto delle religio-ni minoritarie, anche quelliislamici.

Per creare “contamina-zione” interculturale non èrichiesta soltanto la modifi-ca delle leggi e l’introduzio-ne di procedure burocrati-che nuove e più snelle, maanche un approccio cultu-rale ed etico realmente in-novativo, che garantisca ac-coglienza e interazione so-ciale.

Le associazioni di migran-ti di Reggio Emilia vogliono condividereogni livello di responsabilità, a cominciareda una partecipazione attiva e consapevo-le alla vita cittadina. Gli stranieri voglionoessere protagonisti di un approccio avan-zato, che li riconosca come “nuovi cittadi-ni” nel quadro di un patto di cittadinanzabasato sulla parità di diritti e di doveri.

Intervista al sindaco Graziano Delrio:“È a scuola che si costruisce la cittadinanza”

Così ormai da quattro anni la presenza stranieradiventa un’opportunità culturale per tutti i cittadini

L’INIZIATIVA

tIl Festival Mondinpiazza

è giunto alla quartaedizione: dibattiti,stand, spettacoli

di strada realizzati con il contributo delle

comunità immigrate

GIOVANI

PREMIATI

Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delriopremia i giovani reggiani che si sonospesi nelvolontariatocittadino. Fra loro anche molti ragazzi di originestraniera. A centro paginae in basso,alcuni momenti dell’edizione2007 delFestivalinterculturaleMondinpiazza. Lo spettacolo è quello realizzato dalla scuola di danza di Ali Moustapha

IL PROGRAMMA

MONDINPIAZZA,la festa interculturale di ReggioEmilia giunta quest’anno alla sua quarta edizio-

ne, propone dal 14 al 18 maggio una settimana riccadi eventi. Musica, danze, feste in piazza, mercato mul-

tietnico, cinema, conferenze e mostre fotografiche:sono tante le iniziative che meritano una visita in città.

Ecco in sintesi una guida agli appuntamenti princi-pali.

DOSSIER REGGIO EMILIA

tCome fondamentocomune l’articolo 3 della Costituzione

«GENERAZIONE Articolo 3: apartire dalla Costituzione».

La strana sigla “G.A.3” in realtà è sem-plicemente il nome di un’associazio-ne interculturale. Un’associazionenata per merito di giovani di ReggioEmilia, sia italiani che di origine stra-niera, che si sono ritrovati a confron-tarsi insieme sulle problematiche co-muni che vivono ogni giorno.

Aziz Sadid e Mohamed Mahmoud,i due giovani studenti universitarifondatori del gruppo “G.A.3”, spiega-no che i membri del gruppo si ricono-scono nei valori enunciati dall’arti-colo 3 della Costituzione italiana, cherecita: «Tutti i cittadini hanno pari di-gnità sociale e sono eguali davanti al-la legge, senza distinzione di sesso, dirazza, di lingua, di religione, d’opi-nioni politiche, di condizioni perso-nali e sociali».

Aziz e Mohamed tengono a preci-sare: «Questo è il valore cui facciamoriferimento. Questo è il nostro mo-

glia di dialogare e interrogarsi insie-me sulla possibile costruzione di unfuturo migliore. Vogliamo impegnar-ci per aiutare chi ha difficoltà neglistudi e poterlo rappresentare perquello che è: un giovane, di originestraniera o no, che vive, studia e di-venta grande a Reggio Emilia».

Insomma, questi ragazzi non vo-gliono più essere vissuti come estra-nei nella loro città, Reggio Emilia.Una bella sfida. Non si tratta di citareil Corano, la Bibbia o i dieci coman-damenti semplicemente per affer-mare la propria identità. I soci diG.A.3, di qualsiasi religione o prove-nienza, si riconoscono nei valori del-l’articolo 3, comma 1 della Costitu-zione italiana e pensano che si debbapartire da ciò che hanno in comune,non da ciò che li differenzia, per ri-scattare i loro diritti negati.

Indirizzo email: [email protected]

(marua mahmoud)

Una nuova generazione unitadal “no” alle discriminazioni

L’ASSOCIAZIONE

Aziz Sadid e Mohamed Mahmoud

dello di società e questi sono i princi-pi per i quali vogliamo impegnarci, apartire dalla Costituzione. Non sia-mo un’associazione di immigrati eneppure lo vogliamo essere: al nostroprogetto hanno aderito anche dei no-stri compagni di università, in tutto eper tutto italiani».

I fondatori di G.A.3 si propongonodi rappresentare le difficoltà che igiovani incontrano, ma anche di con-tribuire a risolverle. Vogliono con-frontarsi sulla loro identità con gli al-tri giovani e non vederla più solo“sfruttata” nei talk show.

«Vogliamo essere — spiegano — lavoce dei molti giovani che hanno vo-

‘‘Un ragazzo che vive a Reggio può amare

la città senza recidere le sue radici. Hanno

tutti origini non italianei volontari premiati con

un viaggio negli StatiUniti per il loro

impegno nel sociale

MERCOLEDÌ 14 MAGGIO, ORE 21Proiezione del film «La luna diKiev» di Marcella Piccinini A seguire «Il bravo gatto prende itopi» di Francesco Conversano eNene Grignaffini Cinema Rosebud — via Medaglied’oro della Resistenza, 6

GIOVEDÌ 15 MAGGIO, ORE 16.30 Incontro pubblico sul tema «Cittàmulticulturale e plurilingue. Unpatto per la convivenza, percorsieducativi e di apprendimentodella lingua italiana» Aula magna Università di Modenae Reggio Emilia — viale Allegri

VENERDÌ 16 MAGGIO, ORE 21Proiezione del film «Le ferie diLicu». Sarà presente il registaVittorio Moroni Cinema Rosebud — via Medaglied’oro della Resistenza, 6

SABATO 17 MAGGIO, ORE 9Incontro dal titolo «La Cina ci èvicina. I giovani cinesi e il vivere a

Reggio Emilia: dalricongiungimento ai primiapprocci con la società» Aula Magna dell’Università diModena e Reggio Emilia — vialeAllegri Inaugurazione della mostrafotografica «Senza oriente

nessun occidente»

DOMENICA 18 MAGGIO, PER TUTTA LA GIORNATA «Mondinpiazza», festainterculturale e mercatomultietnico per le vie e le piazzedel centro cittadino

Lancio del concorso fotografico«Il colore fa la differenza?» percogliere le nuove identitàmulticulturali della città In serata, spettacolo di danzaorientale Piazza San Prospero, ore 20.30

(a cura di flavia prodi)

Graziano Delrio

Centro Interculturale Mondinsieme

tel. 0522 456250 – 456102 email [email protected] approfondimenti visitare il sito www.migrare.it

Cinque giorni per il dialogo fra i popoli