1996, l’ultima apparizione di edberg al foro italico

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RICCARDO CRIVELLI ROMA La Pennetta manda baci. Ancora una volta, il Pietrangeli è un corpo vivo e pulsante che la sospinge e la esalta e lei, do- po aver battuto la piccola Ve- nus, al secolo Sloane Stephens, omaggia la gente del solito sor- riso che conquista. La Pennetta piace perché ha la bellezza ge- nuina della ragazza della porta accanto, gioca bene a tennis e in campo non nasconde le pau- re, così lontana dalle donno- ne-robot che dominano la sce- na. Paura Papà Oronzo, come sem- pre ombra discreta dietro la fi- glia, racconta un aneddoto che è la summa del favoloso mondo di Flà: «Nella partita contro la Kirilenko, sul 4-1 nel primo set, l’ho vista chiamare il coach e mi sono spaventato perché pensa- vo a un infortunio. E invece vo- leva chiedere solamente che ti- po di servizio usare. Lo capite com’è fatta Flavia? Stava domi- nando una delle più forti del mondo ed era preoccupata se battere a destra o a sinistra». Umana, per fortuna. Tanto da incartarsi contro l’americana dalla storia triste (prima degli Us Open 2009, perse il padre che l’aveva abbandonata e con il quale stava riallacciando i rap- porti) nei quattro giochi iniziali del secondo set dopo averla tra- volta nel primo. Colpi più corti, iniziativa lasciata all’avversa- ria: «Se rallento il ritmo — am- mette candida la brindisina — mi viene la paura e indietreg- gio. È un difetto sul quale sto cercando di lavorare molto». Superstite Passata la tramonta- na, Flavia veleggerà tranquilla verso gli ottavi, unica supersti- te di un tennis in rosa che colti- vava ben altre ambizioni: «Guardo a me stessa: sono con- tenta perché ho giocato due buonissime partite e con la Ste- phens mica era facile: è giova- ne, tira forte e possiede grandi qualità fisiche. Ma io sto bene — sorride — e quando non hai acciacchi, non ti manca niente. E poi sono felice di aver ritrova- to il servizio (ha fatto il 73% di punti con la prima, ndr), è un’arma che mi servirà». Gli dei del Foro, in apparenza, l’hanno ammirata con occhi benigni, to- gliendole dal percorso, prima dell’eventuale crac con Serena Williams, la numero tre del mondo Radwanska: «Ci ho sem- pre perso, ovvio che sia meglio così — confessa onestamente l’italiana — però se penso di avere un match facile, rischio di sciogliermi. La Cetkovska (avversaria odierna, ndr) ha un gioco pulito e lineare, ottimi fondamentali e si muove bene sulla terra. Devo solo restare tranquilla come sono adesso». Nelle pieghe di un torneo fin qui smagliante, Flavia ha trova- to il tempo per divertirsi in dop- pio con la Schiavone: «Ma l’Olimpiade è lontana, prima ci sono i due Slam più affascinan- ti, Parigi e Wimbledon, però è stato bello vincere con France- sca». Addii Il doppio resta ormai l’ulti- mo rifugio di Sara Errani, che aggrava il record negativo con- tro le top ten (ora è 0-28) la- sciando il passo alla Stosur no- nostante fosse in vantaggio 3-2 nel primo, e 4-1 nel secondo set, e sempre con un break a fa- vore. Per la nuova Sarita, quel- la che ha giocato i quarti in Au- stralia e ha vinto tre tornei nel 2012, uno stop che lascia ama- rezza: «Non posso essere soddi- sfatta del mio match, ho cerca- to poco il rovescio e anche da fondo non sono stata troppo ag- gressiva. Ho avuto soggezione, questa è la verità». Insomma, contro le più forti non basta il gioco, occorre anche il corag- gio della mente: «Mi posso con- solare — dice Sara — perché stavolta la sconfitta è dipesa an- che da me, dai miei alti e bassi, però quando incontri la nume- ro cinque ti aspetti che lei ti massacri e poi, alla fine, se va- do a vedere, ho avuto le occasio- ni per batterla. Ecco dove posso crescere». S’arrende anche la Knapp, a lungo attaccata al trot- tolino Cibulkova che spara tutti i colpi, prima di crollare soprat- tutto per inesperienza: «Nel ter- zo set — racconta Karin — lei ha giocato meglio i punti impor- tanti, ed è soprattutto questio- ne di abitudine». Ma la strada è finalmente in discesa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Sara Errani 25 anni, è la numero 24 del mondo. La sua corsa nel torneo è terminata con la sconfitta rimediata contro la Stosur (Aus): 6-3 7-5 Karin Knapp 24 anni, è la numero 112 del mondo. Si è dovuta arrendere alla Cibulkova (Slk), che l’ha superata in tre set: 6-3 4-6 6-1 il punteggio Paolo Lorenzi 30 anni, è il numero 96 del mondo. In questa edizione degli Internazionali d’Italia è stato eliminato da Gasquet (Fra) per 6-3 6-2 SCOMMESSE SPETTATORI VIP (m.cal.) E venne il giorno del derby: con l’esordio dei big del tennis aumenta anche la presenza dei calciatori che, complice la stagione finita, ne approfittano per qualche ora di relax. Con la Roma riunita a pranzo a Santa Severa, sul litorale, nel pomeriggio sono stati i giocatori della Lazio Marchetti, Zauri (insieme nella foto TEDESCHI) e Lulic (che hanno assistito al match di Federer) a richiamare l’attenzione dei curiosi e dei tifosi, sempre muniti di carta e penna per un autografo. Da un bosniaco all’altro, da Lulic al romanista Pjanic, arrivato per la sessione serale per gustarsi il debutto di Nadal: con lui, anche i compagni brasiliani Juan (foto ANSA) e Marquinho e l’argentino Lamela. Tra gli sportivi presenti agli Internazionali pure il nuotatore Luca Marin, ex di Federica Pellegrini. Flavia Pennetta ha conquistato gli ottavi e adesso se la vedrà con la ceca Cetkovska. Per la Pennetta hanno fatto il tifo gli scommettitori di bwin, con il 99% delle giocate nella sfida che la vedeva favorita a 1,22. Oggi potrebbe non essere così semplice: le quote sono a favore della Pennetta, che si gioca a 1,55. S 1996, L’ULTIMA APPARIZIONE DI EDBERG AL FORO ITALICO LO SVEDESE PERDE CONTRO KRAJICEK MA IL TRIBUTO È PER LUI S S La Pennetta agli ottavi, oggi c’è la Cetkovska Fuori gli altri azzurri Lorenzi, Errani e Knapp TENNIS INTERNAZIONALI BNL D’ITALIA A ROMA Accadde... ITALIANI OUT Flavia agli ottavi bancata a 1,55 (lu.mar) Il 17 maggio 1996 il pubblico del Foro Italico saluta con particolare emozione l’ultima apparizione a Roma di Stefan Edberg, (nella foto) battuto nei quarti, per 6-3 6-3, del futuro campione di Wimbledon Richard Krajicek. Edberg saluta le 10 mila persone accorse inchinandosi e soffermandosi ai quattro angoli del campo, e il pubblico tributa allo svedese un saluto del tutto particolare. «In un Paese straniero, avere un trattamento del genere è qualcosa di incredibile e di straordinario. Mi aspettavo degli applausi, non certo tutta questa riconoscenza. Quando stavo per lasciare il campo, ho sentito un brivido forte, mi sono toccato il braccio e avevo la pelle d’oca». È l’addio romano di uno dei campioni più amati degli anni Ottanta-Novanta. A Marchetti, Zauri e Lulic per Roger Il sorriso di Flavia «Sono in forma ma è ancora lunga» La brindisina evita la numero 3 Radwanska: «Ci ho sempre perso, meglio così» Flavia Pennetta, 30 anni e numero 21 al mondo, è professionista dal 2000 TEDESCHI 42 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 17 MAGGIO 2012

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"La Gazzetta dello Sport" of May 17th, 2012 dedicates a short article to Stefan Edberg's last match at the Rome Masters against Richard Krajicek, happened exactly 16 years before.

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RICCARDO CRIVELLI

ROMA

La Pennetta manda baci.Ancora una volta, il Pietrangeliè un corpo vivo e pulsante chela sospinge e la esalta e lei, do-po aver battuto la piccola Ve-nus, al secolo Sloane Stephens,omaggia la gente del solito sor-riso che conquista. La Pennettapiace perché ha la bellezza ge-nuina della ragazza della portaaccanto, gioca bene a tennis ein campo non nasconde le pau-re, così lontana dalle donno-ne-robot che dominano la sce-na.

Paura Papà Oronzo, come sem-pre ombra discreta dietro la fi-glia, racconta un aneddoto cheè la summa del favoloso mondodi Flà: «Nella partita contro laKirilenko, sul 4-1 nel primo set,l’ho vista chiamare il coach e misono spaventato perché pensa-vo a un infortunio. E invece vo-leva chiedere solamente che ti-po di servizio usare. Lo capitecom’è fatta Flavia? Stava domi-nando una delle più forti delmondo ed era preoccupata sebattere a destra o a sinistra».Umana, per fortuna. Tanto daincartarsi contro l’americanadalla storia triste (prima degliUs Open 2009, perse il padreche l’aveva abbandonata e conil quale stava riallacciando i rap-porti) nei quattro giochi inizialidel secondo set dopo averla tra-volta nel primo. Colpi più corti,iniziativa lasciata all’avversa-ria: «Se rallento il ritmo — am-mette candida la brindisina —

mi viene la paura e indietreg-gio. È un difetto sul quale stocercando di lavorare molto».

Superstite Passata la tramonta-na, Flavia veleggerà tranquillaverso gli ottavi, unica supersti-te di un tennis in rosa che colti-vava ben altre ambizioni:«Guardo a me stessa: sono con-tenta perché ho giocato duebuonissime partite e con la Ste-phens mica era facile: è giova-ne, tira forte e possiede grandiqualità fisiche. Ma io sto bene— sorride — e quando non haiacciacchi, non ti manca niente.E poi sono felice di aver ritrova-

to il servizio (ha fatto il 73% dipunti con la prima, ndr), èun’arma che mi servirà». Gli deidel Foro, in apparenza, l’hannoammirata con occhi benigni, to-gliendole dal percorso, primadell’eventuale crac con SerenaWilliams, la numero tre delmondo Radwanska: «Ci ho sem-pre perso, ovvio che sia megliocosì — confessa onestamentel’italiana — però se penso diavere un match facile, rischiodi sciogliermi. La Cetkovska(avversaria odierna, ndr) ha ungioco pulito e lineare, ottimifondamentali e si muove benesulla terra. Devo solo restaretranquilla come sono adesso».Nelle pieghe di un torneo fin

qui smagliante, Flavia ha trova-to il tempo per divertirsi in dop-pio con la Schiavone: «Mal’Olimpiade è lontana, prima cisono i due Slam più affascinan-ti, Parigi e Wimbledon, però èstato bello vincere con France-sca».

Addii Il doppio resta ormai l’ulti-mo rifugio di Sara Errani, cheaggrava il record negativo con-tro le top ten (ora è 0-28) la-sciando il passo alla Stosur no-nostante fosse in vantaggio 3-2nel primo, e 4-1 nel secondoset, e sempre con un break a fa-vore. Per la nuova Sarita, quel-la che ha giocato i quarti in Au-stralia e ha vinto tre tornei nel2012, uno stop che lascia ama-rezza: «Non posso essere soddi-sfatta del mio match, ho cerca-to poco il rovescio e anche dafondo non sono stata troppo ag-gressiva. Ho avuto soggezione,questa è la verità». Insomma,contro le più forti non basta ilgioco, occorre anche il corag-gio della mente: «Mi posso con-solare — dice Sara — perchéstavolta la sconfitta è dipesa an-che da me, dai miei alti e bassi,però quando incontri la nume-ro cinque ti aspetti che lei timassacri e poi, alla fine, se va-do a vedere, ho avuto le occasio-ni per batterla. Ecco dove possocrescere». S’arrende anche laKnapp, a lungo attaccata al trot-tolino Cibulkova che spara tuttii colpi, prima di crollare soprat-tutto per inesperienza: «Nel ter-zo set — racconta Karin — leiha giocato meglio i punti impor-tanti, ed è soprattutto questio-ne di abitudine». Ma la strada èfinalmente in discesa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sara Errani25 anni, è la

numero 24 delmondo. La sua

corsa neltorneo è

terminata con lasconfittarimediata

contro la Stosur(Aus): 6-3 7-5

Karin Knapp24 anni, è la

numero 112 delmondo. Si è

dovutaarrendere alla

Cibulkova (Slk),che l’ha

superata in treset: 6-3 4-6 6-1

il punteggio

Paolo Lorenzi30 anni, è il

numero 96 delmondo. In

questa edizionedegli

Internazionalid’Italia è stato

eliminato daGasquet (Fra)

per 6-3 6-2

SCOMMESSESPETTATORI VIP

(m.cal.) E venne il giorno delderby: con l’esordio dei big deltennis aumenta anche la presenzadei calciatori che, complice lastagione finita, ne approfittanoper qualche ora di relax. Con laRoma riunita a pranzo a SantaSevera, sul litorale, nel pomeriggiosono stati i giocatori della LazioMarchetti, Zauri (insieme nella

foto TEDESCHI) e Lulic (che hannoassistito al match di Federer) arichiamare l’attenzione dei curiosie dei tifosi, sempre muniti di cartae penna per un autografo. Da unbosniaco all’altro, da Lulic alromanista Pjanic, arrivato per lasessione serale per gustarsi ildebutto di Nadal: con lui, anche icompagni brasiliani Juan (fotoANSA) e Marquinho e l’argentinoLamela. Tra gli sportivi presentiagli Internazionali pure il nuotatoreLuca Marin, ex di FedericaPellegrini.

Flavia Pennetta haconquistato gli ottavi e adesso sela vedrà con la ceca Cetkovska.Per la Pennetta hanno fatto il tifogli scommettitori di bwin, con il99% delle giocate nella sfida chela vedeva favorita a 1,22. Oggipotrebbe non essere cosìsemplice: le quote sono a favoredella Pennetta, che si gioca a 1,55.

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1996, L’ULTIMA APPARIZIONE DI EDBERG AL FORO ITALICOLO SVEDESE PERDE CONTRO KRAJICEK MA IL TRIBUTO È PER LUI

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La Pennetta agli ottavi, oggi c’è la CetkovskaFuori gli altri azzurri Lorenzi, Errani e Knapp

TENNISINTERNAZIONALIBNL D’ITALIAA ROMA

Accadde...

ITALIANIOUT

Flavia agli ottavibancata a 1,55

(lu.mar) Il 17 maggio1996 il pubblico del ForoItalico saluta con particolareemozione l’ultima apparizionea Roma di Stefan Edberg,(nella foto) battuto nei quarti,per 6-3 6-3, del futurocampione di WimbledonRichard Krajicek. Edbergsaluta le 10 mila personeaccorse inchinandosi esoffermandosi ai quattroangoli del campo, e il pubblicotributa allo svedese un salutodel tutto particolare. «In un

Paese straniero, avere untrattamento del genere è

qualcosa di incredibile edi straordinario. Miaspettavo degli applausi,

non certo tutta questariconoscenza. Quando stavoper lasciare il campo, hosentito un brivido forte, misono toccato il braccio eavevo la pelle d’oca». Èl’addio romano di uno deicampioni più amati degli anniOttanta-Novanta.

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Marchetti, Zaurie Lulic per Roger

Il sorriso di Flavia«Sono in formama è ancora lunga»

La brindisinaevita la numero 3Radwanska: «Ciho sempre perso,meglio così»

Flavia Pennetta, 30 anni e numero 21 al mondo, è professionista dal 2000 TEDESCHI

42 LA GAZZETTA DELLO SPORT GIOVEDÌ 17 MAGGIO 2012