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LA POLITICA DEL BENESSERE ANIMALE IN EUROPA
Da dove derivano le politiche Europee in materia di benessere animale?
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Nuove esigenze nella relazione uomo/animale
Nuove aspettative dei cittadini in relazione all`agricoltura europea e alla sua sostenibilità
Nuove conoscenze scientifiche Nuove esigenze di mercato per i
prodotti di origine animale
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LA POLITICA DEL BENESSERE ANIMALE IN EUROPA
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PER TUTTE LE SPECIE: Decreto Legislativo 26 marzo 2001 n. 146 "Attuazione della direttiva 98/58/CE relativa alla protezione degli animali negli allevamenti" SUINI Decreto Legislativo 7 luglio 2011, n. 122 "Attuazione della direttiva 2008/120/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei suini." VITELLI DECRETO LEGISLATIVO 7 luglio 2011 , n. 126 Attuazione della direttiva 2008/119/CE che stabilisce le norme minime per la protezione dei vitelli.
OVAIOLE D.Lgs. 267/2003 e succ. modifiche
NORMATIVA
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POLLI DA CARNE Decreto Legislativo 27 settembre 2010, n.181 "Attuazione della direttiva 2007/43/CE che stabilisce norme minime per la protezione di polli allevati per la produzione di carne“
BENESSERE DEL TRASPORTO Regolamento (CE) n. 1/2005 "Protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le direttive 64/432/CEE e 93/199/CE e il regolamento (CE) n. 1255/97"
PROTEZIONE DEGLI ANIMALI DURANTE L’ABBATTIMENTO Regolamento (CE) n. 1099/2009 In vigore dal 01/01/2013
NORMATIVA
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LA POLITICA DEL BENESSERE ANIMALE IN EUROPA
Norvegia e Italia sono i paesi dove si riscontrano le percentuali più alte, rispettivamente l’84% e l’87%.
La preoccupazione dei consumatori riguardo il Benessere animale
Secondo quanto emerge dai risultati del progetto Welfare Quality® del 2006, le motivazioni e le preoccupazioni dei consumatori sono principalmente connesse alla salute umana, alla qualità del cibo e, infine, alle condizioni degli animali negli allevamenti e ai diritti degli animali.
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LA POLITICA DEL BENESSERE ANIMALE IN EUROPA
La preoccupazione dei consumatori riguardo il Benessere animale
La connotazione antropocentrica del “benessere animale” (Welfare Quality, 2006)
Per la maggior parte delle persone il riferimento al «Benessere Animale» è in relazione all’impatto che la vita degli animali può avere sulla salute umana.
Aumento del «Benessere animale» significa maggiore salubrità, qualità e gusto degli alimenti.
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Il 62% dei consumatori europei sarebbe disposto ad acquistare alimenti prodotti nel rispetto del benessere degli animali (2007 – Eurobarometer)
I consumatori richiedono maggiori informazioni sia per cambiare i comportamenti d’acquisto e per individuare soluzioni ai problemi del “benessere animale” negli allevamenti.
Il “benessere animale” e le pratiche di acquisto (Welfare Quality, 2006) Dr. Fabrizio Berto - La politica del Benessere Animale in Europa - Montecchio Precalcino, 13/04/13 8
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Alcune contraddizioni(Welfare Quality, 2006)
Secondo la maggioranza dei consumatori l’informazione sul tema del Benessere Animale è ritenuta scarsa e di difficile reperimento.
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LA POLITICA DEL BENESSERE ANIMALE IN EUROPA
Le informazioni richieste sarebbero le seguenti:
• il livello di benessere degli animali da cui il prodotto deriva;
• le modalità di allevamento (in stalla, in gabbia, all’esterno);
• il tipo di alimentazione e le modalità di macellazione;
•dove – Paese o azienda – l’animale è allevato, quindi l’origine del prodotto;
• la presenza di un “contrassegno” di garanzia (sia semplice che basato su un sistema di valutazione) che segnala e garantisce che il prodotto è animal friendly.
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Motivazioni: Scelta salutista Scelta etica riguardante la condizione degli animali negli allevamenti intensivi (consumi di carne:
in Italia da 18 kg pro-capite degli anni cinquanta si è passati a 80 kg pro-capite odierni (dati Istat). Motivazioni politiche, sociali, ecologiche (per produrre 1kg di carne occorrono 8-10 kg di cereali)
I vegetariani in Italia
Anno Numero
1999 1.500.000
2002 2.900.000
2005 4.500.000
• Fonte: Eurispes 2006 6.000.000
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Al mutamento della sensibilità generale hanno contribuito anche le iniziative delle associazioni protezioniste e animaliste tramite:
• Attività di informazione sugli aspetti più discutibili dell’allevamento intensivo
• Funzione di stimolo e pressione sull’attività legislativa (es. modifica art. 727 del C.P.)
• campagne provocatorie e spregiudicate
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LA POLITICA DEL BENESSERE ANIMALE IN EUROPA
Principali obiettivi del primo Piano di Azione Comunitario (2006-2010)
1. Aggiornare gli standard esistenti
2. Priorità alla ricerca scientifica
3. Introduzione dell’utilizzo di indicatori sul benessere animale
4. Garantire la corretta informazione dei cittadini
5. Rafforzare attività di relazioni esterne all’UE in particolare con i principali partner commerciali
Tra il 2000 ed il 2008 la UE ha stanziato 70 milioni di euro l’anno per sostenere il Benessere Animale
Il 71% è stato destinato agli agricoltori come misure di sostegno economico.
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Nella UE il valore annuo delle attività di allevamento è pari a 149 miliardi di euro, mentre quello delle attività legate all’utilizzo di animali da laboratorio è stimato 930 milioni di euro
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Nel 2010 il Parlamento Europeo ha valutato i risultati conseguiti mediante il piano di azione del 2006
Tra i punti critici riscontrati:
• Sviluppi positivi, tuttavia gli allevatori non hanno beneficiato dei loro sforzi sui mercati e nel commercio internazionale
• Carente adozione dei metodi alternativi alla sperimentazione animale
• Necessità di maggiore efficacia negli accordi bilaterali per ottenere pari condizioni nelle importazioni
• Presenza di paesi nei quali non sono state ancora rese operative le direttive per la protezione dei suini e delle galline ovaiole
• Mancanza di una chiara strategia di comunicazione del valore dei prodotti conformi alle norme sul benessere degli animali
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2010 : Il Parlamento raccomanda alla Commissione di elaborare una nuova strategia ai fini di integrare il benessere animale nelle diverse politiche UE
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Punti chiave della nuova strategia UE (2012-2015)
• La Commissione ha integrato le raccomandazioni del Parlamento Europeo nella Strategia UE . Le conclusioni sono che si rende necessario un nuovo approccio con effetti di lungo termine:
Approccio orientato alla competitività, all’innovazione del settore agricolo ed alla qualità delle produzioni, aumentando le conoscenze dei cittadini
• La strategia riconosce che il comportamento dei consumatori costituisce un forte incentivo agli investimenti per il BA, quindi:
PIÙ POTERE AI CONSUMATORI, MAGGIORE TRASPARENZA, MAGGIOR GRATIFICAZIONE PER CHI SCEGLIE DI RISPETTARE IL BENESSERE ANIMALE
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OBIETTIVI DELLA FUTURA REGOLAMENTAZIONE UE (1/7)
INTRODUZIONE DI UN QUADRO GIURIDICO UE GENERALE PER TUTTI GLI ANIMALI, SEMPLIFICANDO QUELLO ESISTENTE
Strumento per la semplificazione: USO DI INDICATORI DEL BENESSERE ANIMALE BASATI SUI RISULTATI (maggiore flessibilità, miglioramento della competitività degli allevatori)
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INDICATORI DEL BENESSERE ANIMALE BASATI SUI RISULTATI
Adozione di una metodologia integrata e standardizzata per la valutazione del benessere negli animali.
Questa metodologia si fonda su misure basate sugli animali, sulle strutture e sulla gestione dell’allevamento.
Il sistema deve anche soddisfare le aspettative dei cittadini, degli allevatori, dell’industria e delle politiche sul benessere degli animali.
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PRO Copre tutti gli aspetti del benessere
animale I criteri possono essere applicati per
tutte le specie animali, solo gli indicatori sono specifici
Può essere applicato a qualsiasi sistema di allevamento
La priorità viene data agli indicatori rilevati sugli animali
L’attribuzione del punteggio è basata sull’opinione degli esperti
CONTRO Durata della valutazione (~1giorno):
piuttosto costosa Non tiene conto degli eventuali
miglioramenti effettuati di recente dagli allevatori (che non raggiungono un livello accettabile di benessere) per correggere I problemi di benessere
Metodo Welfare Quality® Pro e contro
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OBIETTIVI DELLA FUTURA REGOLAMENTAZIONE UE (2/6)
INFORMAZIONI PER IL CITTADINO
OBIETTIVI: Rafforzare il potere dei consumatori garantendo indicazioni chiare e trasparenti sul benessere degli animali
In questo modo favorire la scelta di acquisto dei prodotti che rispettano il benessere Animale
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OBIETTIVI DELLA FUTURA REGOLAMENTAZIONE UE (3/6)
RETE DI CENTRI EUROPEI DI RIFERIMENTO PER IL BENESSERE ANIMALE
OBIETTIVO: Supporto alle autorità competenti sulle modalità di attuazione della legislazione UE, migliore gestione delle risorse tecniche e scientifiche disponibili, organizzazione di corsi di formazione.
Progetto pilota per un network europeo per il Benessere Animale
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OBIETTIVI DELLA FUTURA REGOLAMENTAZIONE UE (4/6)
REQUISITI DI COMPETENZA COMUNI A LIVELLO UE PER IL PERSONALE ADDETTO AL MANEGGIAMENTO DI ANIMALI
OBIETTIVO: sviluppare le capacità necessarie per garantire la gestione corretta del benessere degli animali e l’applicazione della legge
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OBIETTIVI DELLA FUTURA REGOLAMENTAZIONE UE (5/6)
STRUMENTI ADDIZIONALI PER GARANTIRE LA CORRETTA APPLICAZIONE DELLA NORMA UE IN TUTTI GLI STATI MEMBRI
OBIETTIVO: applicazione rigorosa e uniforme della legislazione UE
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OBIETTIVI DELLA FUTURA REGOLAMENTAZIONE UE (6/6)
Sostegno alla cooperazione internazionale per l’applicazione degli standard di BA
OBIETTIVO: garantire la competitività degli operatori UE e favorire l’applicazione degli standard di BA adottati dall’OIE nel mondo
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OBIETTIVI DELLA FUTURA REGOLAMENTAZIONE UE (7/7)
INFORMAZIONI ADEGUATE AI CONSUMATORI ED AL PUBBLICO.
OBIETTIVO: Sensibilizzare l’opinione pubblica sul rispetto degli animali e promuovere il concetto di proprietà responsabile
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INFORMAZIONI ADEGUATE PER CONSUMATORI E CITTADINI
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QUALE FUTURO?
Standard europei basati sugli indicatori
Integrazione delle politiche di BA con i principali temi di sostenibilità delle politiche europee
Maggiore trasparenza e competitività dei prodotti che favoriscono il BA sul mercato europeo ed internazionale
Migliore distribuzione dei costi aggiuntivi del BA nella filiera alimentare
Migliore uso e distribuzione delle misure di sostegno della PAC
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Grazie per l’attenzione
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