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L’ANEV è il membro italiano di:

L’ANEV collabora attivamente con le seguenti associazioni di carattere tecnico-scientifico:

L’ANEV ha sottoscritto un Protocollo d’Intesa per la diffusione dell’eolico ed un suo corretto inserimento nel paesaggio con Legambiente, WWF e Greenpeace

L’ANEV inoltre fornisce servizi ai propri Associati tramite accordi e protocolli sottoscritti con:

Rivista mensile che ospita la newsletter ANEV:

ANEV - Associazione Nazionale Energia del Vento – èl’associazione di protezione ambientale (riconosciuta aisensi della Legge 8 luglio 1986 n. 349) nata nel luglio 2002che vede riunite circa 70 aziende che operano nel settoreeolico e oltre 5.000 soggetti, tra cui produttori e operatoridi energia elettrica e di tecnologia, impiantisti, progettisti,studi ingegneristici e ambientali, trader elettrici esviluppatori che operano nel rispetto delle norme e deiregolamenti associativi. L’ANEV è membro diConfindustria Energia ed è fondatore del CoordinamentoFREE. Inoltre è l’Associazione Italiana presente nel boarddirettivo delle corrispondenti associazioni Europee eMondiali quali il WWEA–GWEC–WindEurope e aderisce aUNI–CEI-AIEE. Tra gli scopi dell’Associazione vi è quello diconcorrere alla promozione e utilizzazione della fonteeolica in un rapporto equilibrato tra insediamenti e natura,quello di favorire la diffusione della sicurezza e della tuteladella salute sul lavoro nei parchi eolici, nonché quello dipromuovere la ricerca e lo sviluppo tecnologico finalizzato

all’utilizzo della risorsa vento e all’uso razionaledell’energia, oltre che alla diffusione di una correttainformazione basata su dati reali. L’obiettivo di conciliarelo sviluppo della produzione di energia pulita con lenecessarie tutele di valorizzazione e salvaguardia delterritorio, ha spinto l’ANEV a intraprendere una strettacollaborazione con le principali associazioni ambientalisteche ha portato negli anni alla sottoscrizione di unProtocollo d’intesa con LEGAMBIENTE, WWF eGREENPEACE finalizzato a diffondere l’eolico tutelandoneil corretto inserimento nel paesaggio. L’ANEV si pone,grazie alla sua esperienza specifica e all’altaprofessionalità degli associati, come l’interlocutoreprivilegiato nell’auspicato processo di collaborazione conle Istituzioni per la definizione della normativa di settore econ tutti gli organi di informazione sensibili ai temienergetico - ambientali e interessati alla divulgazione diuna corretta informazione basata sull’analisi scientifica deidati diffusi.

ANEV - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ENERGIA DEL VENTO

STUDIO GEROSAavvocati e commercialisti

associati

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L’ASSOCIAZIONE 4

PROTOCOLLI D’INTESA 5

EOLICO: COME FUNZIONA 6

IL POTENZIALE EOLICO INSTALLABILE 7

I BENEFICI AMBIENTALI 8

EOLICO IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO 9

GLI OPERATORI SUL TERRITORIO NAZIONALE 11

OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DELL’ITALIA 12

I MECCANISMI DI INCENTIVAZIONE DEL SETTORE EOLICO 14

COSA PREVEDE IL DECRETO SULLE RINNOVABILI 15

IL POTENZIALE OCCUPAZIONALE DEL SETTORE EOLICO IN ITALIA

PROTOCOLLO ANEV - UIL 16

LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ 17

COME SI REALIZZA UN PARCO EOLICO 18

ATTIVITÀ, EVENTI E FORMAZIONE SULL’ENERGIA DEL VENTO 21

IL MINIEOLICO 23

L’EOLICO OFF-SHORE 23

LA POTENZA INSTALLATA SUL TERRITORIO NAZIONALE 24

INDICE

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4 ANEV - ASSOCIAZIONE NAZIONALE ENERGIA DEL VENTO

SCOPIL’ANEV raccoglie, elabora e diffonde dati in modo da facilitare laconoscenza e la comprensione delle problematiche relativeall’uso della fonte eolica, si propone di promuovere l’utilizzazionedella fonte eolica in un rapporto costantemente equilibrato trainsediamenti e natura, si propone di promuovere la ricerca e losviluppo tecnologico dell’ eolico e il conseguente uso razionaledell’energia, sottolinea la valenza ambientale della produzione dienergia elettrica da fonte eolica e rinnovabile in generale in fun-zione del risparmio energetico e della riduzione delle sostanzeinquinanti, che causano il degrado dell’ambiente locale e globale,porta avanti l’impegno di instaurare relazioni con le IstituzioniPubbliche per rappresentare al meglio le finalità dell’Associazionee dei suoi associati anche per il tramite dell’adesione ad altri enti,organizzazioni e associazioni.

DATIRisparmio di materie primeL’energia del vento è l’energia del futuro, disponibile oggi. La pro-duzione di energia eolica avviene tramite l’utilizzo di una tecnolo-gia avanzata ed estremamente affidabile, che consente di sfrutta-re efficacemente una risorsa rinnovabile, sempre disponibile,naturale e pulita.Il nostro Paese ha prodotto nel 2016 16 TWh di energia, in gradodi coprire i fabbisogni domestici di 16 milioni di persone e diapportare benefici ambientali, con il risparmio di circa 21 milioni dibarili di petrolio corrispondenti a circa 11 milioni di tonnellate diemissioni risparmiate di CO2. Lo sfruttamento del vento consentedi evitare: tonnellate di CO2 e di altri inquinanti ogni anno, di bru-ciare decine di milioni di barili di petrolio, di consumare o impor-tare materie prime energetiche tanto preziose e di realizzare altreinfrastrutture energetiche impattanti sul territorio e sulle popola-zioni.

Sicurezza degli approvvigionamentiUn ricorso deciso alle fonti rinnovabili consente inoltre di aumen-tare la scurezza energetica, di ridurre la dipendenza dall’estero, diavere una minore fluttuazione dei prezzi, di ridurre il rischio geo-politico, di migliorare la bilancia commerciale del nostro Paese edi sviluppare occupazione e innovazione tecnologica. L’Italia èimportatrice di energia elettrica per oltre il 13% del proprio fabbi-sogno, e importatrice per oltre l’80% delle materie prime per laproduzione di energia, pertanto l’apporto crescente dell’eolico intermini di produzione può aiutare la diminuzione di questo deficitche, a livello mondiale, è tra i più elevati. L’eolico quindi, insiemealle altre fonti rinnovabili, potrà contribuire alla copertura dei cre-scenti consumi del nostro paese senza aumentare le emissioninocive.

OccupazioneL’eolico porta benefici in termini economici locali, nazionali edinternazionali, supportando lo sviluppo della manodopera locale,creazione di posti di lavoro sia dal lato del produttore/investitoresia indirettamente tramite i fornitori. Dallo studio congiuntoANEV - Uil sul potenziale occupazionale è emerso che, qualora inItalia si installassero 17.150 MW di impianti eolici, si contribuirebbea incrementare l’occupazione con 67.200 posti di lavoro, distri-buiti in buona percentuale nel Meridione, dove la disoccupazioneè maggiore. In Italia l’ eolico crea ogni anno un flusso finanziariodi circa 3,5 miliardi di euro fra investimenti diretti e indiretti econta oggi oltre 26.000 addetti.

AZIONI DELL’ANEVL’ANEV, associazione di categoria del settore eolico che raccoglietra i suoi associati la gran parte delle aziende del comparto, anno-vera tra le sue principali attività• Divulgazione di dati certi e informazioni scientificamente fonda-

te• Elaborazione di studi sulle tematiche energetiche e sull’eolico in

particolare• Adesione a comitati tecnici per la diffusione delle rinnovabili• Collaborazione con le Istituzioni in sede consultiva• Coordinamento con le associazioni ambientaliste• Attività di comunicazione per la diffusione delle fonti rinnovabili,

in particolare dell’eolico• L’analisi della normativa di sostegno alle fonti rinnovabili, in par-

ticolare dell’eolico• Rappresentanza del settore nei processi di definizione della nor-

mativa che regola il comparto, al fine di promuovere lo sviluppodell’eolico, in sede istituzionale

• Organizzazione e partecipazione a convegni e manifestazioni,corsi di formazione, organizzazione di premi giornalistici

• Organizzazione e coordinamento dell’evento internazionaleGiornata Mondiale del Vento in Italia

• Adesione a Coordinamento FREE, WindEurope, GWEC, WWEA,ISES, KYOTO Club, CEI, AIEE, Confindustria Energia

• Elaborazione di protocollo di intesa a favore delle aziende asso-ciate (es.il Protocollo ANEV - LEGAMBIENTE – GREENPEACE, ilProtocollo ANEV – UIL; Protocollo di Legalità del Ministerodell’Interno e di Confindustria; Protocollo d’intesa ANEV – GSE);

• Attività a tutela della fauna come l’Osservatorio nazionale sueolico e avifauna.

ATTIVITÀ ISTITUZIONALIL’ANEV è presente in numerosi gruppi di lavoro, tecnici e istituzio-nali, dove si discute del panorama legislativo nazionale nel settoredelle energie rinnovabili e in special modo dell’eolico. Partecipa alTavolo di Monitoraggio sulle Rinnovabili istituito dall’Autoritàdell’Energia Elettrica e del Gas (AEEGSI), partecipa a Gruppi diLavoro istituiti dai Ministeri dello Sviluppo Economico (MSE) edell’Ambiente (MATTM), fa parte del Coordinamento per leAssociazioni di Tutela Ambientale, è coinvolta nella predisposizio-ne della normativa tecnica degli Istituti Nazionali UNI e CEI riguar-dante gli impianti eolici. Ha istituito con il GSE un tavolo tecnico permanente per confron-tarsi sugli aspetti normativi del settore delle fonti rinnovabili, riser-vato ad ANEV, al fine di favorire rapporto di collaborazione recipro-ca tra i due soggetti, di attenuare eventuali rischi di contraddittorioe di migliorare la comunicazione tra ANEV e GSE. ANEV svolgeinoltre attività di sostegno agli associati con aggiornamenti legisla-tivi, attività legali e amministrative.

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La mitigazione degli impatti passa dalla applicazione delle migliori tecnologiee dal rispetto di:• Norme tecniche relative alle strade• Norme di sicurezza nella gestione• Norme sulle linee elettriche• Vincoli sulle dismissioni• Occupazione del territorio, infrastrutture stradali e piazzole di manovra• Alterazione del campo sonoro ed impatto acustico• Perturbazione del campo aerodinamico nella zona del parco generatore• Interferenze sulle telecomunicazioni• Impatto visivo e paesaggistico

IMPATTO VISIVO E PAESAGGISTICOL’attenzione del paesaggio si concretizza nell’applicazione di procedure sca-turenti dall’analisi di:• Definizione delle aree di studio• Indagine storico ambientale• Frequentazione del paesaggio• Effetti ed impatti• Altezza delle torri eoliche• Forma delle torri eoliche• Colore delle torri eoliche• Schema di impianto• Attività di cantiere• Sistemazione definitiva dell’area• Manutenzione dell’impianto• Dismissioni e ripristino

TERRITORIO NECESSARIO ALL’EOLICOonsiderando la reale superficie occupata a terra dell'aerogeneratore, pari a 16metri di lato di media equivalenti a 250 metri quadrati per aerogeneratore, al2030 nell’ipotesi in cui si installassero 16,2 GW di potenza su terraferma, l’oc-cupazione del territorio sarebbe pari a 2,47 km2 corrispondente allo0,0008% della superficie totale dell'Italia.Tale valore si riduce a 1,55 km2 pariallo 0,0006 % della superficie totale dell'Italia, per l'installato di 9,24 GW nel2016. Nell’ipotesi di considerare una fascia di rispetto, per una superficiecomplessiva di circa 4.500 metri quadrati necessari per ogni aerogeneratore,i valori precedentemente calcolati risulterebbero pari a 43,6 km2 pari allo0,01% della superficie totale dell'Italia per l’obiettivo di 16,2 GW e 30,6 km2pari allo 0,01% per l'installato al 2016.

PROTOCOLLO PER IL CORRETTO INSERIMENTO NEL TERRITORIO DELL’EOLICO CON LEGAMBIENTE E GREENPEACE

IL RISPETTO DELL’AMBIENTE

PROTOCOLLO DI LEGALITÀ CONCONFINDUSTRIA E MINISTERO DELL’INTERNO

Gli imprenditori dell’eolico nazionale riuniti nell’ANEV hanno formal-mente aderito al Protocollo di Legalità siglato dal Presidente diConfindustria Marcegaglia e dal Ministro dell’Interno Maroni nel 2010.L’ANEV ha aderito con determinazione all’ iniziativa cheConfindustria insieme al Ministero dell’Interno hanno messo a puntoper aiutare gli imprenditori della confederazione degli industriali acombattere e respingere ogni possibile caso di malcostume e adenunciare ogni comportamento contrario al dovuto rispetto dellalegalità. L’ANEV in qualità di associazione nazionale dell’eolico, ade-rente a Confindustria Energia, ha deciso di aderire all’iniziativa chepermette ancor più di distinguere gli imprenditori Italiani che lavora-no e crescono seguendo criteri di rispetto di buone pratiche e dellalegalità. Essere nell’ANEV significa oggi avere una ulteriore certifica-zione di rispettare oltre alle migliori prassi, anche le migliori procedu-re per evitare possibili intrusioni da parte della criminalità in un set-tore che, per la sua crescita degli ultimi anni, potrebbe attirare leattenzioni della criminalità con l’obiettivo di garantire che si facciaeolico nel rispetto della legalità, del paesaggio e del territorio.

PROTOCOLLO D’INTESA TRA ANEV E GSE

Istituire un tavolo tecnico permanente per confrontarsi sugli aspettinormativi del settore delle fonti rinnovabili. Questo lo scopo delProtocollo d’Intesa firmato nel marzo 2014 da Nando Pasquali,Presidente e Amministratore delegato del Gestore dei ServiziEnergetici (GSE) e Simone Togni, Presidente ANEV. In particolare,l’accordo è finalizzato alla realizzazione congiunta di attività a soste-gno dello sviluppo del settore eolico. Nell’ambito del tavolo tecnico,infatti, il GSE fornisce, su richiesta di ANEV, informazioni e chiarimen-ti che saranno da questa condivisi con i propri associati. Il rapportodi collaborazione reciproca tra i due soggetti consente di facilitare ilperseguimento del comune intento di promozione delle energie rin-novabili, di attenuare eventuali rischi di contraddittorio e di migliora-re la comunicazione tra ANEV e GSE. L’ANEV si impegna diffondereai propri iscritti le regole applicative definite dal GSE e a raccoglieree a veicolare verso il Gestore stesso le eventuali problematicheriscontrate dai medesimi associati. A sua volta il GSE garantisce l’isti-tuzione di un canale telematico dedicato ad ANEV al fine di fornirespecifica assistenza e supporto tecnico.

PROTOCOLLI D’INTESA

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Gli uomini utilizzano l’energia eolica da molto tempo,

quella cinetica da migliaia di anni con le barche, quella

meccanica da centinaia di anni con i mulini a vento e

quella elettrica da decenni con gli aerogeneratori. I

primi impieghi risalgano a quasi mille anni a.c., quan-

do furono costruiti in Persia macchinari in grado di

funzionare grazie al vento come pompe idrauliche per

irrigare il terreno. Il vento oggi è utilizzato per creare

energia pulita, inesauribile, efficiente, endogena che

non necessita di infrastrutture energetiche di estra-

zione, raffinazione e trasporto, senza produrre emis-

sioni climalteranti e rifiuti di qualsiasi genere. Questo

è oggi possibile grazie alle moderne turbine eoliche

che hanno raggiunto livelli di affidabilità, silenziosità e

rispetto dell’ambiente estremamente avanzate. Si

tratta di macchine che si mettono in movimento uti-

lizzando la forza cinetica del vento trasformandola

grazie ad un generatore elettrico in energia elettrica.

La quantità di energia che una turbina può produrre

dipende dall’intensità del vento e dalla dimensione

delle pale che hanno tutte oramai velocità di rotazio-

ne limitata per garantire un’elevatissima sicurezza.

Possiamo dire che l’energia eolica è energia ad alto

contenuto tecnologico, disponibile oggi. È insieme il

presente e il futuro, futuro del pianeta e delle nuove

generazioni.

ROTORE:serve a trasformarei il vento (energia cinetica)in movimento (energia meccanica)

MOLTIPLICATORE DI GIRI:trasforma la rotazione lentadelle pale in una rotazionepiù veloceTORRE:

sostiene la navicella e il rotore. Può essere strutturata tubolare o a traliccio

MOZZO:dove vengono fissate le pale

NAVICELLA: contiene le varie parti che formano l’aerogeneratore

GENERATORE:trasforma l’energia meccanica in energia elettrica

TRASFORMATORE:aumenta la tensione per il trasporto

6 EOLICO COME FUNZIONA

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Nell’individuazione di siti potenziali si è tenuto conto,oltre che di alcuni vincoli di natura ambientale, terri-toriale, paesaggistica, di porre ulteriori misure ditutela sia progettuali che ambientali, che le aziendeassociate all’ANEV devono seguire nella realizzazio-ne di un parco eolico.Di seguito si riportano alcune regole nella realizza-zione di un progetto di “buon eolico” ( previste nelProtocollo sottoscritto da ANEV con Legambiente eGreenpeace):

In via cautelativa, quindi, è stato ricavato il potenzia-le realizzabile, che si basa su criteri e dati scientifici,ricavati dall’esperienza delle aziende associate. Irisultati dello studio individuano 17.150 MW di poten-ziale eolico installabile entro il 2030, cui corrisponde-rebbe una produzione annuale di energia elettricapari a 36,4 TWh, ovvero considerando l’intera popo-lazione italiana, circa 606 kWh pro capite in un anno.Tale valore individuerebbe una percentuale di produ-zione eolica sui consumi (CIL, Consumo InternoLordo), pari a circa il 9,58%. Un dato particolarmenteinteressante emerso dallo studio riguarda la possibilecollocazione della maggior parte degli impianti anco-ra da installare nel Meridione. Il centro-sud Italia risul-ta infatti essere particolarmente idoneo ad ospitareimpianti eolici.

• Esclusione delle aree di particolare

pregio paesaggistico;

• Frequentazione del paesaggio ed analisi

delle specificità territoriali;

• Valutazione degli impatti visivi

dai punti di interesse con fotosimulazioni;

• Scelta del tipo di sostegno

al fine di minimizzarne l’impatto visivo;

• Scelta dell’aerogeneratore anche

sulla base dell’altezza dello stesso;

• Individuazione delle migliori soluzioni

cromatiche possibili;

• Dismissione totale a fine del ciclo di vita

e ripristino alla situazione ex ante.

7 IL POTENZIALE EOLICO INSTALLABILE

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Nel 2016 l’istallato eolico si è attestato sugli 9.242 MW chehanno consentito di produrre un quantitativo di energia puli-ta pari a circa 15,5 TWh, di circa 21 milioni di barili di petroliocorrispondenti a circa 11 milioni di tonnellate di emissionirisparmiate di CO2. Per valutare a fondo i benefici ambientaliderivanti dalla scelta dell’energia eolica è opportuno consi-derare non solo la fase di esercizio dell’impianto ma l’interociclo di vita dello stesso (“from cradle to grave”, dalla cullaalla tomba), ovvero valutare sia i consumi energetici che leemissioni in atmosfera generate dalle fasi di:

- Produzione componenti- Trasporto sul sito- Costruzione- Gestione esercizio- Dismissione impianto e ripristino condizioni ante operam

LO STRUMENTO LIFE CYCLE ASSESSMENT (LCA)Lo strumento utilizzato per analisi di questo tipo è il Life CycleAssessment (LCA). Tramite l’LCA è possibile quantificare, attra-verso indici di prestazione ambientale, l’effettivo impatto alungo termine di un bene, un prodotto o una tecnologia analiz-zandone l’intero ciclo di vita dalla fornitura della materia primafino all’utilizzo del prodotto stesso e al suo smaltimento finale.Nel caso particolare di un impianto eolico è interessante valuta-re due aspetti sostanziali, la quota parte di CO2 prodotta nell’in-tero ciclo di vita (per una turbina da 2 MW considerando il mixenergetico italiano è pari a circa 1.920 tCO2) e l’energy pay backtime (EPBT), ovvero il tempo necessario a raggiungere il pareg-gio tra energia spesa per le fasi di estrazione, produzione, pro-gettazione, trasporto, installazione, futuro smantellamento ericiclaggio dell’opera e quella prodotta in fase di esercizio. Sistima per una turbina eolica un EPBT medio intorno ai 9 mesi.Dopo 9 mesi quindi una turbina eolica ha già prodotto l’energianecessaria a tutto il suo ciclo di vita, dall’estrazione delle materieprime necessarie alla costruzione, fino allo smaltimento dell’ulti-mo componente. Riguardo alla fase di dismissione è interessan-te notare come solo una piccola parte finisca in discarica:

EFFETTI: Il rumore più importante prodotto da un impianto eolico èimputabile all’attrito dell’aria con le pale e con la torre di soste-gno, mentre i moderni macchinari posti nella navicella sonoestremamente silenziosi. Il rumore di fondo in cui gli impiantisono ubicati, è di norma fortemente influenzato dal vento:quanto maggiore è l’intensità del vento, tanto più il rumoreemesso dall’aerogeneratore è mascherato dal rumore di fondo.

RUMORE A DISTANZA MITIGAZIONI: La minimizzazione degli impatti avviene grazie a studi preventivi e all’appli-cazione di attenzioni di progettazione che consentono di individuare dei lay-out tali da impedire disturbi. Per fare ciò si effettuano rilievi fonometrici sullatipologia e sul livello del rumore di fondo nonché una previsione del rumoreprodotto dall’impianto. L’applicazione dei risultati grazie a modelli matema-tici complessi garantisce il contenimento dei limiti previsti dalla legge.

RUMORE RISPETTO AD ALTRE FONTI

ANALISI DEL RUMORE

8 I BENEFICI AMBIENTALI

Materiale Scenariopale d'acciaio 90% riutilizzabileacciaio privo di ruggine 90% riutilizzabileghisa 90% riutilizzabilerame 95% riutilizzabilealluminio 90% riutilizzabileplastica - PVC 100% discaricafibre di vetro 100% discaricaolio 100% inceneritopiombo 90% riutilizzabilezinco 90% riutilizzabile

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I benefici derivanti dal raggiungimento degli obiettivi internazionali

assunti dall’Italia comporterebbero un risparmio enorme, anche in

termini economici, derivanti dal mancato utilizzo di combustibili

fossili e dal mancato pagamento delle penalità. Per giungere a tale

traguardo occorre, all’interno di un quadro normativo certo, dotar-

si degli strumenti necessari a livello nazionale e regionale. Minore

dipendenza energetica equivale ad un maggior peso nello scac-

chiere internazionale.

• Impegno dell’Unione Europea: ottenere che il 20% dell’energia

elettrica sia prodotta da FR entro il 2020.

• Impegno dell’Italia: 17% dell’energia prodotta da FR entro il

2020.

• Impegno dell’Italia nel settore elettrico: 26,39% dell’energia elet-

trica prodotta da FR rispetto ai consumi entro il 2020.

PRODUZIONE DA FONTE EOLICA IN RAPPORTO AL TOTALE DELLE FONTI RINNOVABILI (DATO STORICO E PREVISIONALE)

CRESCITA DELL’EOLICO DAL 1993 AL 2016: CONFRONTO TRA CAPACITÀ INSTALLATA EUROPEA E MONDIALE

9 EOLICO IN ITALIA, IN EUROPA E NEL MONDO

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11 GLI OPERATORI SUL TERRITORIO NAZIONALE

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Sul territorio nazionale sono installati 6.615 aerogeneratori di varia taglia per un totale di potenza installata pari a 9.242

MW; la quota di energia prodotta nel 2016 è stata di circa 15,5 TWh, pari al fabbisogno di 16 milioni circa di persone.

Nazione MW

EUROPA

REGIONE

Germania 50.019Spagna 23.075Regno Unito 14.542Francia 12.065Italia 9.257

Svezia 6.519Turchia 6.081Polonia 5.782Portogallo 5.316Danimarca 5.227

Olanda 4.328Romania 3.028Irlanda 2.830Austria 2.632Belgio 2.386

Grecia 2.374Finlandia 1.539Norvegia 838Bulgaria 691Ucraina 526

Lituania 493Croazia 422Ungheria 329Estonia 310Repubblica Ceca 281

Cipro 158Svizzera 75Lettonia 63Altre 144

* Studio ANEV ** Studio UIL - ANEV

Fonte dati GWEC * dati provvisori

AEROGENERATORI POTENZIALE AL 2030

MW N° MW * OCCUPATI **CRESCITA % 2016 RISPETTO AL 2015

kW PERABITANTE

kW PERKM2

PUGLIASICILIA

CAMPANIACALABRIASARDEGNABASILICATA

MOLISEABRUZZOTOSCANALIGURIALAZIO

PIEMONTEEMILIA ROMAGNA

ALTREOFFSHORE

2.3871.7831.3351.0181.014

80237523612458511916240

9.242 6.615 17.150 67.200 3,4% 0,153 30,670

1.5381.4981.000

5726935093112868246369

2015

2.7502.0002.0001.7502.0001.250

750700500250750250250

1.000950

11.6146.8008.6384.5866.7654.3553.1663.7412.2891.0615.5481.145

7715.5211.200

3,3%2,1%5,3%0,1%0,0%

16,0%0,9%0,0%0,0%0,0%0,0%0,0%0,0%

73,5%0,0%

0,584 0,353 0,229 0,507 0,606 1,363 1,171 0,177 0,033 0,036 0,009 0,004 0,004 0,001

123,294 69,344 98,229 67,523 42,091 80,288 84,479 21,971 5,382

10,734 2,959 0,728 0,722 0,278

ITALIA

Nazione MW Nazione MW Nazione MW Nazione MW Nazione MW

Asia

Nazione MWAmerica del Nord

Nazione MWAmerica Latina e Caraibi

Nazione MWOceania

Nazione MWAfrica e Medio Oriente

Nazione MW

Cina 168.690India 28.700Giappone 3.234Sud Corea 1031Taiwan 682Pakistan 591Tailandia 223Filippine 216Altro 276tot 203.643

USA 82.184Canada 11.900Messico 3.527

tot 97.611

Brasile 10.740Cile 1.424Uruguay 1210Costarica 298Argentina 279Panama 270Peru 241Honduras 176Altro 658tot 15.296

Australia 4.327Nuova Zelanda 623Isole del Pacifico 13

tot 4.963Messico 517

Sud Africa 1.471Egitto 810Marocco 787Etiopia 324Tunisia 245Giordania 119Altro 150

tot 3.906

TOTALE 310.287 MW

RESTO DEL MONDO

TOTALE

TOTALE 161.330

POTENZA INSTALLATA: VALORE ASSOLUTO E IN FUNZIONE DEL TERRITORIO E DELLA POPOLAZIONE

12 OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DELL’ITALIA

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* Proiezioni del CIL valutate in funzione degli scenari tendenziali predisposti da TERNA

Legenda: CIL = Consumo Interno Lordo • FER = Fonti di Energia Rinnovabile • TWh = Terawattora (unità di misura dell'energia elettrica pari a 1.000.000.000 kWh) • GWh = Gigawattora (unità di misura dell'energia elettrica pari a 1.000.000 di kWh) • MW = Unità di potenza elettrica, equivalente a 1.000.000 di Watt • CO2 = Anidride carbonica

Non solo benefici determinati dalla produzione di energia elet-

trica senza alcuna emanazione di emissioni nocive per la salute

e per l’ambiente, ma anche benefici in termini economici locali,

nazionali ed internazionali, come: sviluppo della manodopera

locale, creazione di posti di lavoro sia dal lato del

produttore/investitore sia indirettamente tramite i fornitori, svi-

luppo di una industria nazionale e miglioramento della bilancia

commerciale. Inoltre dal solo comparto eolico si avrebbero

ingenti investimenti con benefiche ricadute occupazionali, di

rilancio dell’economia e di innovazione tecnologica.

PROSPETTIVE DI CRESCITA DELL'EOLICO SULLA BASE DEGLI IMPEGNI DELL'ITALIA IN SEDE COMUNITARIA

13 OBIETTIVI DI RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DELL’ITALIA

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Il meccanismo di incentivazione del settore eolico, originariamentebasato sul riconoscimento e rilascio dei Certificati Verdi (CV) finoalla fine de 2015, a fronte di una sua trasformazione, ha proseguitocon continuità anche nel 2016 avvalendosi di un meccanismo basatosulla valorizzazione economica dell’energia prodotta (incentivo). ll meccanismo di incentivazione del settore eolico in Italia e in gene-rale delle Fonti Rinnovabili (FR), fu originariamente introdotto dalDecreto 79/1999 “Bersani”, poi modificato con la legge finanziariadel 2008, con lo scopo di sviluppare la produzione di energia elet-trica verde nei mercati interni. Il meccanismo, che ha consentito ilpassaggio dal vecchio sistema a tariffa, previsto dal ProvvedimentoCIP6/92, a questa nuova concezione, ha mirato a stimolare la pro-duzione di energia da FR dalle diverse tecnologie, con adeguatimeccanismi di supporto. Ulteriore importante novità del dettatonormativo fu quella di porre l’obbligo di produrre energia rinnovabi-le in capo ai produttori da fonti fossili per una percentuale via viacrescente ed in linea con il raggiungimento degli obiettivi comunita-ri. In caso di impossibilità di immettere energia elettrica da FR inquantità sufficiente, i produttori soggetti all’obbligo, potevanoassolvere allo stesso acquistando ed annullando Certificati Verdiprodotti da terzi per un pari quantitativo. I CV erano rilasciati ai pro-duttori che ne facevano richiesta per la produzione elettrica diimpianti che avevano conseguito una specifica e propedeutica qua-lificazione rilasciata dal GSE dell’impianto alimentato da FontiRinnovabili (qualifica IAFR). Ogni CV corrisponde a 1 MWh.Il sistema dei Certificati Verdi è rimasto attivo fino a Dicembre 2015per i soli impianti entrati in esercizio entro il 31 Dicembre 2012, ocomunque entro il 30 aprile 2013, in quanto venne previsto un perio-do transitorio al fine di tutelare gli investimenti in essere. Per questiimpianti il Decreto Ministeriale del 6 Luglio 2012 e successivamenteil Decreto Ministeriale del 23 giugno 2016, ha attuato e disciplinatoquanto previsto nel D. Lgs 28/11, per quel che concerne la conver-sione in incentivo del diritto ai certificati verdi successivamente al2015.Dal 2016 quindi detta trasformazione ha preso avvio, e gli operatoricoinvolti, si sono visti certificare dal GSE l’energia prodotta, ma soloa seguito della stipula di una apposita convenzione (GRIN) con il

Gestore stesso, che ha attivato un apposito portale, al fine di gestire,la procedura di convenzionamento e certificazione.La produzione elettrica di energia da FR, inizialmente stimolata conil sistema di incentivazione dei CV e poi proseguita con i GRIN, pre-senta un andamento nel tempo abbastanza regolare e costante,come è possibile desumere dal grafico alla pagina seguente, al nettodegli effetti dovuti ai vari passaggi normativi e regolatori, attuatividel meccanismo.Le Fonti Rinnovabili che si sono maggiormente sviluppate grazie alsistema di incentivazione basato sui CV e poi con l’incentivo sonostate quelle maggiormente consolidate ed efficienti, quali in partico-lare l’eolico con 87,33 TWh incentivati dal 2002 al 2015 e l’idroelet-trico con 73,36 TWh e a seguire le biomasse con 59,11 TWh e la geo-termia con 13,79 TWh.

14 I MECCANISMI DI INCENTIVAZIONE DEL SETTORE EOLICO

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Il Decreto Legislativo 28/11, di recepimento DirettivaEuropea 2009/28/CE sulle fonti rinnovabili (FR), èstato pubblicato il 28 Marzo 2011 sulla GazzettaUfficiale n° 71, e nello specifico introduce il meccani-smo di incentivazione successivo al sistema dei certi-ficati verdi. Il testo normativo prevede inoltre deimeccanismi semplificati per le procedure autorizzati-ve sia per gli impianti inferiori a 1 MW sia per impiantidi taglia superiore, oltre ad una riduzione lineare, finoad annullamento, della quota d’obbligo di immissione

di energia rinnovabile così come disci-plinata dal Decreto “Bersani”. I Decretiattuativi di quanto previsto nel D. Lgs28/11, ovvero il DM 6 Luglio 2012 e ilDM 23 giugno 2016, hanno quindi intro-dotto il nuovo meccanismo di incenti-vazione per tutti gli impianti da FRentrati in esercizio a partire dal 1° gen-naio 2013, differenziandolo per sogliedi potenza. Gli impianti che rientranoentro la soglia dei 5MW accedono aduna tariffa incentivante, tramite iscri-zione ad appositi registri entro i limitidi potenza stabiliti per ciascun anno,mentre quelli superiori a detta sogliapartecipano a delle procedure compe-titive di aste al ribasso, sempre entro ilimiti di potenza annuale stabiliti dai

Decreti ministeriali. In entrambi i suddetti DM attuati-vi, è stato previsto che gli impianti eolici fino a 60kW, invece, accedano direttamente ai meccanismiincentivanti previsti dagli stessi. Nel 2017 si è in atte-sa della pubblicazione, a valle della stesura dellanuova SEN, del nuovo Decreto Ministeriale 2017-2020 che dovrà regolare la continuazione di quantoprevisto dai DM precedenti, quindi la pubblicazionedi nuove procedure di Aste e Registri distribuite suun orizzonte temporale triennale.

IDRAULICA

EOLICA

GEOTERMICA

BIOMASSE-RIFIUTI-BIOGAS

SOLARE

452.750

148.000

187.100

138.352

400

596.100

181.200

482.500

270.444

800

1.501.050

464.000

606.900

509.820

800

1.692.900

1.281.550

629.950

772.889

1.100

2.164.799

2.002.000

844.850

955.532

2.226

2.921.494

2.653.229

865.644

1.324.515

3.096

4.326.803

3.670.632

947.333

2.245.690

4.667

6.892.385

5.541.028

927.820

4.495.847

4.887

7.782.170

8.177.325

983.623

5.792.893

4.160

7.322.896

9.238.681

1.334.648

5.986.620

3.695

7.009.635

12.569.099

1.408.723

7.287.819

3.009

2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012

10744,0

14193,5

1650,6

8102,4

1,8

2013

12.774.333

14.036.898

1.605.079

10.588.808

1.770

2014

7.076.593

13.169.945

1.308.263

9.263.978

1.361

2015

EMISSIONI CERTIFICATI VERDI (DATI IN GWh)

15 COSA PREVEDE IL DECRETO RINNOVABILI

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Nel Gennaio 2008 l’ANEV e la UIL hanno sottoscritto un

Protocollo di Intesa, rinnovato nel 2010, 2012 e nel 2014,

finalizzato alla predisposizione di uno studio congiunto,

che delineasse uno scenario sul panorama occupaziona-

le fino al 2020, relativo al settore dell’eolico. Lo studio si

configura come un’elaborazione approfondita del reale

potenziale occupazionale, veri-

ficando a fondo gli aspetti della

crescita prevista del comparto

industriale, delle società di svi-

luppo e di quelle di servizi. In

particolare sono state conside-

rate le ricadute occupazionali

dirette e indotte nei seguenti

settori. L’analisi del dato con-

clusivo relativo al potenziale

eolico, trasposto in termini

occupazionali dall’ANEV rispet-

to ai criteri utilizzati generica-

mente in letteratura, indica un

potenziale occupazionale al

2030 in caso di realizzazione

dei 17.150 MW previsti di

67.200 posti di lavoro com-

plessivi.

Tale dato è divisibile in un terzo

di occupati diretti e due terzi di

occupati dell’indotto.

16IL POTENZIALE OCCUPAZIONALE DEL SETTORE EOLICO IN ITALIAPROTOCOLLO ANEV - UIL

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L’eolico, essendo una valida risposta alle gravi minacce ambientali dovute alleemissioni di gas serra in atmosfera causate dall’approvvigionamento energe-tico da fonti fossili, promuove la tutela della biodiversità e la salvaguardiadegli habitat naturali e delle popolazioni floro-faunistiche a macroscala.Occorre comunque pianificare le istallazioni degli aerogeneratori in modo daevitare possibili ripercussioni sull’ambiente circostante e sulla biodiversità ascala regionale e locale.Considerando gli effetti su flora e fauna connessi allo sviluppo di impianti eoli-ci, l’ISPRA (ex APAT, 2006) scrive: “I soli effetti riscontrati riguardano il pos-sibile impatto degli uccelli con il rotore delle macchine. Il numero di uccelliche muoiono è comunque inferiore a quello dovuto al traffico automobilisti-co, ai pali della luce o del telefono”.Anche l’ente inglese per la protezione degli uccelli (Society for the Protectionof Birds - RSPB) ha dichiarato che “I Cambiamenti climatici rappresentano lapiù grande minaccia a lungo termine per i volatili e per altre specie. Quellaeolica è la tecnologia più avanzata tra le rinnovabili, disponibile in larga scalaoggi. La RSPB supporta la crescita significativa della produzione di energiaeolica onshore e offshore nel RegnoUnito."Considerando i benefici che l’eolico comporta all’avifauna contrastando icambiamenti climatici grazie alle mancate emissioni di gas serra, il WWF hapubblicato un Report (A Climate Risk Report. Bird Species and ClimateChange. The Global Status Report) che, sulla base di più di 200 lavori scien-tifici, constata gli ingenti impatti dei cambiamenti climatici sull’avifauna inogni parte del globo, evidenziando come gli scienziati hanno trovato popo-lazioni in declino fino al 90% o con insuccesso riproduttivo totale e senza pre-cedenti. L’IUCN (International Union for the Conservation of Nature) nel 2008ha rafforzato l’allarme, dichiarando che i cambiamenti climatici stanno por-tando all’estinzione una specie su otto di uccelli.

FLORAEffetti:L’impatto sulla vegetazione si verifica soprattutto in fase di realizzazione del

Progetto, con la costruzione delle strade e delle fondazioni, nonché con lemovimentazioni dei materiali.

Mitigazioni:• Minimizzare gli impatti grazie a studi preventivi e all’applicazione di atten-

zioni di cantiere;• Minimizzare i rischi di erosione causati dalle opere civili;• Ripristinare la vegetazione al termine della fase di cantiere;• Compensare l’impatto migliorando le aree vicine per avere un bilancio

complessivo positivo.

FAUNAEffetti:In fase di cantiere si può verificare un allontanamento momentaneo degli ani-mali per il rumore nelle fasi di costruzione e di smantellamento;in fase di eser-cizio i potenziali impatti riguardano essenzialmente le popolazioni di avi echirottero fauna.Al riguardo, si possono avere casi, seppur poco significativi, di collisione diavifauna e chirotteri con le pale degli aerogeneratori, oltre che elettrocuzionee collisione dell’avifauna con le linee elettriche. Difatti, numerosi studi su scalainternazionale hanno dimostrato come sia relativamente basso il contributodelle turbine eoliche sui decessi annui di volatili; è stato osservato come gliuccelli imparino immediatamente ad evitare gli impatti con le turbine e comecontinuino comunque a nidificare e cibarsi nei territori in cui gli impianti ven-gono installati. Al riguardo, la Comunità Europea nel 2011 ha pubblicato delle Linee GuidaEuropee sull’energia eolica e i siti Natura 2000, che includono le ZPS, zone diprotezione poste lungo le rotte di migrazione dell’avifauna. Nel documentoviene esplicitato che non si po’ affermare che l’eolico crei un impatto sull’avi-

fauna ma che occorre considerare caso per caso, anche in zone ad alta valen-za ambientale come le ZPS, sottolineando che in alcuni casi, fornendo strut-ture per la nidificazione, gli impianti hanno comportato degli effetti beneficisulle specie ornitiche locali.Secondo la US Fish and Wildlife Service la prima causa di mortalità tra gliuccelli è da ascrivere ai gatti (circa un miliardo di esemplari all’anno), a segui-re gli edifici (poco meno di un miliardo), i cacciatori (circa 100 milioni l’anno)e infine i veicoli, le torri per gli impianti di telecomunicazione, i pesticidi e lelinee ad alta tensione (ciascuna categoria con un contributo che va da 60 a80 milioni di esemplari l’anno); il contributo relativo agli impianti eolici risultauna frazione estremamente modesta. Infine, uno studio della Canadian WindEnergy Association (CanWEA) ha evidenziato che su 10.000 incidenti occor-si a volatili 5.820 sono riconducibili agli edifici, 1.370 alle linee ad alta tensione,1.060 ai gatti, 850 ai veicoli, 710 ai pesticidi, 50 alle torri per gli impianti ditelecomunicazione e meno di uno agli impianti eolici.Mitigazioni:• Cura nel lay-out (evitare zone di intense rotte migratorie, lasciare liberi i

corridoi);• Adozione delle BAT (Best Available Technologies): rotore lento, torri

tubolari, interramento degli elettrodotti;• Monitoraggio degli incidenti per la prevenzione.

OSSERVATORIO NAZIONALE EOLICO E FAUNAANEV e Legambiente Onlus, unitamente alla collaborazione dell’ISPRA,Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, hanno insti-tuito un Osservatorio Nazionale su Eolico e Fauna, mirato ad ampliare leconoscenze scientifiche sul tema del rapporto tra produzione di energiaelettrica da fonte eolica e popolazioni faunistiche, con particolare riferi-mento alla ornito e chirotterofauna, che rappresentano in modo indiscus-so la componente di biodiversità in cui l’impatto dell’eolico viene mag-giormente dibattuto.Il principale obiettivo dell’Osservatorio è quello di rafforzare la tutelaambientale e al tempo stesso promuovere uno sviluppo di impianti eolicisul territorio italiano che sia attento alla conservazione della biodiversità,monitorando eventuali impatti ambientali dovuti alle potenziali interazio-ni tra gli impianti eolici e le popolazioni di chirotteri e di avifauna stanzia-le e migratrice, nonché promuovendo la diffusione di best practices perla minimizzazione di tali potenziali impatti.L’Osservatorio si occupa quindi di ampliare le conoscenze scientifiche sultema per mettere poi a disposizione studi, ricerche e metodi di monito-raggio che contribuiscano a dare un’informazione sull’argomento semprepiù approfondita e basata su fondamenti scientifici. È stato a tal scopopubblicato il Protocollo di Monitoraggio dell’Osservatorio NazionaleEolico e Fauna (disponibile online alla pagina dell’Osservatorio nel sitodell’ANEV) contenente indicazioni di carattere tecnico-scientifico perpianificare ed eseguire attività di monitoraggio, ante e post operam,delle popolazioni di avifauna e chirotterofauna su siti eolici.Il Protocollo di Monitoraggio si propone quindi di indicare una metodo-logia scientifica da poter utilizzare sul territorio italiano sia per stimare,sotto il profilo qualitativo e quantitativo, gli eventuali impatti dell’eolicosull’avifauna e la chirotterofauna, sia per orientare la realizzazione diinterventi tesi a mitigare e/o compensare tali tipologie di impatto.L’utilizzo del Protocollo di Monitoraggio risulta propedeutico alla realiz-zazione da parte dell’Osservatorio di un potenziale database di informa-zioni sul tema eolico-fauna che permetta il confronto, nel tempo e nellospazio, di dati quantitativi ottenuti utilizzando le medesime metodologiedi rilevamento.In definitiva, il Protocollo rappresento uno strumento utile e concreto peruniformare sui più recenti fondamenti scientifici le difformità purtroppoattualmente presenti nelle normative regionali in materia.

17 LA TUTELA DELLA BIODIVERSITÀ

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SCELTE E DEFINIZIONE DEL PROGETTO:

• Vincoli ambientali di inserimento urbanistico

• Distanza delle turbine dal perimetro dell’area urbana

• Distanza delle turbine dal confine di proprietà di tanca

• Distanza da strade Provinciali o nazionali

• Evoluzione dell’ombra giornaliera

LA LOCALIZZAZIONE DEL SITO:

• Disponibilità del vento

• Sistemi di misura

• Correlazioni di lungo termine

IL PROGETTO E IL PAESAGGIO

Cos’è il paesaggio: “Il Paesaggio designa una determinata parte

di territorio, così come è percepita dalle popolazioni, il cui carat-

tere deriva dall'azione di fattori naturali e/o umani e dalle loro

interrelazioni” (da “Convenzione Europea del Paesaggio”,

Firenze 20 Ottobre 2000 - predisposta dal Congresso dei poteri

locali e regionali del Consiglio d'Europa)

PAESAGGIO NATURALE E PAESAGGIO ANTROPICO,

AZIONI DI TUTELA:

• Tutela Passiva (vincoli)

• Mediata (strumenti urbanistici)

• Attiva (selvicoltura, divulgazione)

LE NORME SUL PAESAGGIO

• D. Lgs. 490/1999 - Testo unico delle disposizioni in materia di

beni culturali ed ambientali

• L. 1497/1939 ora art. 139 del DLgs 490/1999

• L. 431/1985 ora art. 146 del DLgs 490/1999

INDIVIDUAZIONE DI UN SITO1 ANALISI ANEMOMETRICA2

MLAYOUT3 SONDAGGI5INDAGINI GEOLOGICHE4

18 COME SI REALIZZA UN PARCO EOLICO

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FONDAZIONI6

POSA IN OPERA: NAVICELLA, ROTORE, GIRANTE EOLICA10

MONTAGGIO TORRI7

ARRIVO TURBINA: NAVICELLA8 ARRIVO TURBINA: PALA9

19 COME SI REALIZZA UN PARCO EOLICO

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NAVICELLA - CABINA DI TRASFORMAZIONE11 CAVIDOTTI12

SALA CONTROLLO14

MANUTENZIONE E ASSISTENZA15

PARCO EOLICO FINITO16

SOTTOSTAZIONE13

20

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21 ATTIVITÀ, EVENTI E FORMAZIONE SULL’ENERGIA DEL VENTO

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FORMAZIONE

LA SICUREZZA NEL PARCO EOLICO16 – 17 marzo 2017

Roma, sede ANEV

RINNOVABILI: CORSO AVANZATO SULL’EOLICODalle autorizzazioni alla connessione alla rete, dalla progettazione alla gestione (il corso organizzato con l’Ordine degli Ingegneri di Romaconferisce 24 CFP agli ingegneri)22 – 25 maggio 2017

Roma, Sede ANEV

IL MINIEOLICO7 - 8 novembre 2017

Fiera di Rimini Ecomondo KeyWind

OPERATION&MAINTENANCE 9 - 10 novembre 2017

Fiera di Rimini Ecomondo KeyWind

ATTIVITÀ CONVEGNISTICHE E FIERE

• CONVEGNO ANEV e I-Com RINNOVARE PER COMPETERE. Il possibile contributo alla nuova SEN del repowering 10 maggio 2017 Roma

• GIORNATA MONDIALE DEL VENTO15 giugno 2017Campagna internazionale di sensibilizzazione sull’energia eolica

nell’ambito della quale si svolgono convegni, attività culturali,

ludiche e formative e che vede il coinvolgimento dei principali

operatori del settore eolico. In Italia la manifestazione è coordi-

nata dall’ANEV e riceve ormai da 6 anni il Patrocinio del

Ministero dello sviluppo Economico e del Ministero

dell’Ambiente e l’adesione del Presidente della Repubblica e di

Roma Capitale. Per il 2017 è previsto un convegno istituzionale

nella giornata del 15 giugno, preceduto dall’Assemblea ordinaria

dell’associazione. A chiudere la giornata di eventi, il consueto

concerto- evento presso l’Auditorium del Maxxi quest’anno a

cura del Claudia Hausmann Jazz Quartet.

• KEY WIND - ECOMONDO - KEY ENERGY7 - 10 novembre 2017 - presso la Fiera di Rimini. La manifestazione KeyWind nasce in collaborazione con Rimini

Fiera nell’ambito di Ecomondo. ANEV organizza in questa

occasione convegni istituzionali e corsi di formazione.

PREMIO GIORNALISTICO

V PREMIO GIORNALISTICO ANEV “Energia del Vento” 2016In occasione della consegna del Premio giornalistico è stato

organizzato un dibattito sui temi della comunicazione

ambientale, sull’informazione e l’energia e di come questi ven-

gono veicolati mediaticamente.

Sono stati premiati:Igor Staglianò (Rai 1) per la categoria TV

Luca Pagni (La Repubblica) per la categoria Stampa

Lucas Duran (Radio Vaticana) per la categoria Radio

Sergio Ferraris (QualEnergia) per la categoria WEB

Gianluca Zapponini (Startmag) per la categoria Under 30.

Cos’è il Premio giornalistico ANEVPremiare le opere gior-

nalistiche che si sono

particolarmente distin-

te per il loro valore

scientifico, culturale e

sociale nel comunicare

l’energia eolica, evidenziando la valenza ambientale della pro-

duzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, in funzione

del risparmio energetico e della riduzione delle sostanze inqui-

nanti responsabili del degrado dell’ambiente. Questo il fine del

Premio giornalistico “Energia del Vento”, promosso dall’ANEV.

Quattro le sezioni in concorso: carta stampata, radio, tv, web.

Inoltre, è presente una sezione speciale con il Premio Under

30, che intende promuovere l’attività dei giovani giornalisti, sui

quali poggia la speranza e la responsabilità di portare nel

mondo dell’informazione una maggiore sensibilità nei confron-

ti della tematica ambientale, dell’energia pulita e dell’eolico. Il

bando di concorso è pubblicato sul sito WWW.ANEV.ORG.

INTERVISTA A SIMONE MORI3 febbraio 2017 - Roma, sede ANEV

22 ATTIVITÀ, EVENTI E FORMAZIONE SULL’ENERGIA DEL VENTO

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23 IL MINIEOLICO

In ambito internazionale si è ritenuto di classificare come minieolico, per ragionipratiche e di omogeneità, gli aerogeneratori sino a 100 kW di potenza, anchese formalmente secondo la normativa IEC 61400-2 (Design requirements forsmall wind turbines) fanno parte di questa categoria le macchine con areaspazzata uguale o minore di 200 m2, corrispondente a un diametro del rotoredi poco inferiore a 16 m e pari a una potenza generalmente minore di 50-60 kW,in funzione della velocità nominale alla quale l’aerogeneratore eroga la suapotenza di targa.A livello mondiale, alla fine del 2015, sulla base di valutazioni istituzionali e deidati pubblicati dall’industria, erano installati piccoli aerogeneratori sino a 100kW di potenza per un valore complessivo approssimativo di 1,3 GW. La Cina,vanta il numero più elevato e la maggiore potenza cumulata, che a dicembre2014 corrispondeva circa a 800 MW, seguita dagli Stati Uniti, dove alla fine2015, erano installati 144 MW e poi dal Regno Unito con 127,4 MW. In Italia, ilminieolico, inteso sino a 200 kW di potenza, soglia sino alla quale era erogatanel decreto precedente del 2012 la tariffa onnicomprensiva, si è molto sviluppa-to negli ultimi cinque anni con una potenza cumulata alla fine del primo seme-stre 2016, secondo il bollettino semestrale del GSE, degli impianti che hannorichiesto l’accesso diretto agli incentivi, di 63,39 MW. Il maggior contributo alraggiungimento di questa potenza è ascrivibile alle macchine da 60 kW, nontanto per una ragione tecnologica o commerciale, ma per il fatto che la tagliadi 60 kW rappresenta il limite superiore di potenza a cui gli impianti possonousufruire della semplificazione burocratica, cioè ottenere il permesso, tramite ilsilenzio/assenso, a costruire l’impianto con la semplice presentazione alComune della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività).In Italia, con il decreto legislativo del 23 giugno 2016, le tariffe incentivanti pergli aerogeneratori sono state ridotte, rispetto al decreto del 2012, ai seguentivalori: da 1 kW a 20 kW = 250 €/MWh; da 20 kW a 60 kW = 190 €/MWh; da

60 kW a 200 kW a 160 €/MWh. Riduzioni anche più severe si sono avute inCina, negli USA e nel Regno Unito. Ovviamente, il ruolo del sistema incentivanteè assolutamente primario nell’orientamento del mercato, determinandone, aseconda dell’entità delle misure, uno sviluppo consistente o una marcata ridu-zione del tasso di crescita.Un altro fattore, decisivo per l’evoluzione commerciale del settore, con la con-quista di un ruolo non più marginale nel settore energetico, soprattutto in chia-ve strategica e sociale, e con un fattivo contributo alla generazione e consumodell’energia in ambito distribuito, è rappresentato dall’innovazione tecnologicadi cui il minieolico si è giovato in quest’ultimo periodo. Infatti, le macchine attua-li, si avvalgono per buona parte di componenti e dispositivi che hanno decreta-to il successo dell’eolico maggiore, con risultati importanti in termini di affida-bilità e prestazioni. A questo proposito è bene ricordare che nel WindImplementing Agreement dell’IEA (International Energy Agency) è presente ilTask 27 “Consumer Labelling of Small Wind Turbines”, con lo scopo di svilup-pare standard internazionali per quanto riguarda la qualità e le prestazioni dellemacchine di piccola taglia.Una proiezione per il futuro, sino al 2020, secondo la WWEA (World WindEnergy Association), condivisa da altri istituti e associazioni, contempla unacrescita annua del settore di circa 300 MW, valore che in caso di conferma, evi-denzierebbe un’evoluzione di mercato incoraggiante per tutti gli operatori.L’ANEV, tramite la valutazione dei dati anemometrici disponibili sul territorionazionale, stima un potenziale energetico del minieolico pari a circa 1,5 - 2TWh/anno, corrispondente a una potenza installata di circa 1.000 MW, raggiun-gibile soprattutto attraverso una semplificazione effettiva dei processi autoriz-zativi, perseguendo un’economicità nella fase precedente all’installazione (ane-mometria) e con uno sviluppo tecnologico caratterizzato da una spiccata ver-satilità che ne consenta la diffusione anche nei contesti più disparati.

L’eolico off-shore rappresenta per l’Italia un settore ad elevate poten-zialità ad oggi purtroppo ancora al palo; in quest’ottica l’ANEV ha pre-disposto uno studio per valutarne il potenziale realizzabile al 2030.Per calcolare un possibile valore di riferimento, oltre al potenziale ane-mologico dei diversi siti (con un velocità minima di 6,5 m/s a 70 metridi altezza), è stata verificata la presenza di determinati vincoli quali:

>> presenza di aree naturali protette: in particolare le aree marineprotette istituite dal Ministero dell’Ambiente italiano e le areedella Rete Natura 2000 (siti di importanza comunitaria, zone diprotezione speciale, ecc.);

>> vincoli ambientali - paesaggistici e archeologici;>> presenza di importanti rotte di navigazione;>> altri vincoli (servitù militari, aeronautica, ecc.);>> la distanza dalla costa ( imponendo un valore minimo di 4 km dalla

riva), la tipologia di fondali (fangoso e/o sabbioso) e la profondità;

>> la superficie dell’area individuata;>> la possibilità di connessione alla rete elettrica nazionale (trami-

te elettrodotti situati nelle zone costiere).

In considerazione dei vincoli sopraesposti si osserva che lamaggior parte dei siti cantierabili si concentra lungo le costecomprese tra l' Abruzzo e la Puglia per un valore stimabileintorno ai 550-650 MW. Altri 300 MW potrebbero essere ripar-titi tra alcune zone costiere della Sardegna e della Sicilia, nelcaso in cui fosse sostanzialmente riducibile il vincolo della pros-simità alle rive, poiché in Sicilia e Sardegna i fondali precipitanoaltre i 30 metri in genere già a poche centinaia di metri dallacosta.Dei 950 MW considerati realizzabili 375 MW potrebbero giàessere installati entro il 2020 vista la numerosità di progetti giàsviluppati e in attesa di uno sblocco autorizzativo che purtrop-po fatica a pervenire.

L’EOLICO OFF-SHORE

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24 LA POTENZA INSTALLATA SUL TERRITORIO NAZIONALE

24

Regione MW installati

Puglia 2.387

Sicilia 1.783

Campania 1.335

Calabria 1.018

Sardegna 1.014

Basilicata 802

Molise 375

Abruzzo 236

Toscana 124

Liguria 58

Regione MW installat

Lazio 51

Piemonte 19

Emilia Romagna 16

Marche 10

Veneto 10

Valle d'Aosta 3

Umbria 2

Trentino Alto Adige 0

Friuli Venezia Giulia 0

Lombardia 0

TOTALE 9.242

Nessuna Installazione

< 100 MW

100 ÷ 250 MW

251 ÷ 500 MW

501 ÷ 750 MW

> 750 MW

POTENZA TOTALE INSTALLATA, PREVISIONE DI TENDENZA AL 2020 E CONFRONTO CON SPAGNA E GERMANIA

EOLICO IN ITALIA: INSTALLATO E POTENZIALE

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