2. nuovi media e cambiamento: siamo noi a cambiare i media o sono loro a cambiare noi?
DESCRIPTION
Presentazione del Capitolo 2 del volume "Psicologia dei Nuovi Media" di GIuseppe Riva, Pubblicato dal Mulino, Bologna, 2008.TRANSCRIPT
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
1
NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTO: SIAMO NOI A CAMBIARE I MEDIA O SONO
LORO A CAMBIARE NOI?
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
2
Il processo di RIMEDIAZIONEIl processo di RIMEDIAZIONE
Il nuovo medium imita alcuni tratti del vecchio
Il nuovo medium si presenta come un miglioramento o un
superamento di quello precedente
L’interazione con un nuovo medium richiede sempre un L’interazione con un nuovo medium richiede sempre un processo di modellazione e un progressivo adattamentoprocesso di modellazione e un progressivo adattamento
Il risultato è una competizione culturale che può portare i soggetti interagenti a riposizionare l’impiego dei media già esistenti in base a
vantaggi e svantaggi
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Indipendentemente dal livello culturale del soggetto e dalla possibilità di accesso alle tecnologie
Ogni nuovo medium produce delle resistenze che hanno come Ogni nuovo medium produce delle resistenze che hanno come conseguenza uno squilibrio, una divisione normalmente definita conseguenza uno squilibrio, una divisione normalmente definita
“digital divide”“digital divide”
Raggruppabile in tre categorie:
DIVISIONE SOCIALE legata alla possibilità di accesso all’informazione
DIVISIONE CULTURALE legata all’uso e alla rielaborazione delle informazioni
SQUILIBRIO POLITICO legato alle opportunità di partecipazione e mobilitazione rese possibili dalle nuove tecnologie
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Diversi autori hanno proposto dei modelli in grado di descrivere in linea generale l’impatto dei media a
livello individuale e sociale:
Wilheim (2000)
Approcci: futurista, distopico e
tecnorealista
Mininni (2002)
tecnoutopici, tecnodistopici, tecnoutilitaristi e
tecnopluralisti
Rogers (2003)
Innovatori, pionieri, maggioranza anticipatrice o ritardataria, ritardatari
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
IL MODELLO TRANSTEORICO DEGLI STADI DEL IL MODELLO TRANSTEORICO DEGLI STADI DEL CAMBIAMENTOCAMBIAMENTO
Si basa sull’assunto che ogni cambiamento avvenga in modo definibile e generalizzabile e che il soggetto attraversi queste fasi
PRECONTEMPLAZIONE la persona non pensa di dover cambiare
CONTEMPLAZIONE il soggetto ha un approccio ambivalente al cambiamento
DETERMINAZIONE il soggetto apre una finestra di opportunità in cui cerca attivamente di cambiare
AZIONE il soggetto si impegna in azioni concrete volte al conseguimento di un cambiamento
MANTENIMENTO consolidamento del livello di cambiamento raggiunto
RICADUTA il soggetto abbandona il processo di cambiamento
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Determinazione
Azione
Mantenimento
Ricaduta
Precontemplazione
Contemplazione
LE LE FASIFASI DEL MODELLO TRANSTEORICO DEGLI STADI DEL MODELLO TRANSTEORICO DEGLI STADI DEL CAMBIAMENTODEL CAMBIAMENTO
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Possiamo identificare 4 variabili che influenzano il processo di cambiamento:
• la CONSAPEVOLEZZACONSAPEVOLEZZA di dover/voler cambiare
• le ASPETTATIVEASPETTATIVE del soggetto legate al cambiamento
• l’ AUTOEFFICACIAAUTOEFFICACIA del soggetto
• l’ OPPORTUNITA’OPPORTUNITA’ offerta dal cambiamento
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
In quale direzione va il In quale direzione va il rapporto tra medium e rapporto tra medium e soggetti comunicantisoggetti comunicanti??
Le due posizioni degli studiosi di comunicazione
IL DETERMINISMO IL DETERMINISMO TECNOLOGICOTECNOLOGICO
(McLuhan)(McLuhan)
IL COSTRUZIONISMO IL COSTRUZIONISMO SOCIALESOCIALE
(Williams)(Williams)
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
E’ possibile distinguere i media per:
CALDI quando la comunicazione trasmette una quantità elevata di
dati estremamente dettagliati su un unico canale
FREDDI Quando coinvolgono diversi canali sensoriali con un
messaggio a bassa “intensità”
• numero di canali sensoriali impegnati durante il loro impiego
• livello di definizione o di “intensità” con cui sono costruiti i messaggi
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
IL PASSAGGIO TRA ORALITÀ E SCRITTURAIL PASSAGGIO TRA ORALITÀ E SCRITTURA
L’oralità è una caratteristica intrinseca e stabile del linguaggio, propria di tutte le culture
Le culture a “oralità primaria” non conoscono in nessuna forma la scrittura.
TRE CARATTERISTICHE CHE DISTINGUONO ORALITÀ TRE CARATTERISTICHE CHE DISTINGUONO ORALITÀ E TESTOE TESTO
La scrittura è un processo che può essere modificato e che produce un oggetto stabile
Il testo tende a tipicizzarsi, a localizzarsi Il testo è autonomo e quindi trasportabile
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Accanto alla scrittura tradizionale lo sviluppo Accanto alla scrittura tradizionale lo sviluppo tecnologico sta facendo emergere tecnologico sta facendo emergere due nuovi due nuovi
paradigmiparadigmi caratterizzati da proprietà specifiche caratterizzati da proprietà specifiche
IL PARADIGMA DIGITALELa trasformazione del testo
scritto in informazione digitale porta ai limiti
estremi due proprietà della scrittura: la modificabilità e
la trasportabilità
IL PARADIGMA MULTIMEDIALE
Con la multimedialità la scrittura smette di essere
l’elemento centrale del testo scritto dando spazio
ad altri canali
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
L’influenza dei media su percezione e cognizioneL’influenza dei media su percezione e cognizione
Con il passaggio dall’oralità alla scrittura è cambiato il modo con cui la nostra mente elabora:
• i processi visivi (da semplice percezione a traduzione in un significato di una sequenza lineare di simboli visivi)
• i processi cognitivi (lungo 5 assi, ciascuno caratterizzato da una precisa evoluzione del medium scrittura)
La caratteristica principale del linguaggio orale è la La caratteristica principale del linguaggio orale è la negoziazione del significato in funzione del contesto di negoziazione del significato in funzione del contesto di
riferimentoriferimento
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Il cambiamento indotto dalla scrittura sui nostri processi Il cambiamento indotto dalla scrittura sui nostri processi cognitivi può essere interpretato come il passaggio dacognitivi può essere interpretato come il passaggio da
INTELLIGENZA INTELLIGENZA SIMULTANEASIMULTANEA
(la cui principale caratteristica è la possibilità di analizzare contemporaneamente più
stimoli trasformandoli in un insieme coerente)
INTELLIGENZA INTELLIGENZA SEQUENZIALESEQUENZIALE
(che ci consente di ordinare e articolare i
significati)
Il risultato è lo sviluppo di Il risultato è lo sviluppo di 3 successivi brainframe3 successivi brainframe: : alfabetico, televisivo e ciberneticoalfabetico, televisivo e cibernetico
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Il brainframe televisivo
Caratterizza una comprensione di tipo intuitivo
Il brainframe cibernetico
Porta allo sviluppo di una “intelligenza connettiva” in cui la produzione di
conoscenza e di cultura è socializzata
Il brainframe alfabetico
Ha sviluppato la nostra consapevolezza lineare del tempo
- favorendo l’accelerazione e la frammentazione della temporalità
- spostando il fuoco sul presente lasciando sullo sfondo passato e futuro
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Williams sposta il fuoco Williams sposta il fuoco sull’UTILITA’sull’UTILITA’ della della tecnologia all’interno di un dato contestotecnologia all’interno di un dato contesto
Non esistono media universali ma media “situati”( non esiste niente della configurazione fisica di un dato
medium che possa spiegare completamente il modo in cui viene utilizzato e quindi i suoi effetti psico-sociali)
IL COSTRUZIONISMO SOCIALEIL COSTRUZIONISMO SOCIALE
Pur essendo il medium una tecnologia, non tutte le Pur essendo il medium una tecnologia, non tutte le tecnologie sono mediatecnologie sono media
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
Le due posizioni a confronto
La scuola di MCLUHANLa scuola di MCLUHAN La scuola di WILLIAMSLa scuola di WILLIAMS• la genesi di un medium ha un’origine psico-biologica
• il medium nasce sempre con uno scopo preciso• ogni medium produce un effetto specifico sull’utente indipendente dal contesto in cui si trova
• l’introduzione di un medium ha un effetto sul suo utente sempre e comunque
• la genesi di un medium ha un’origine psico-sociale• il medium pensato per raggiungere un obiettivo può poi essere utilizzato con finalità totalmente differenti• gli effetti del medium possono differenziarsi a seconda del contesto culturale di riferimento• l’effetto del medium è legato all’accettazione da parte del gruppo
Riva, Psicologia dei nuovi media, Il Mulino, 2008Capitolo II. NUOVI MEDIA E CAMBIAMENTOhttp://www.psicologiadeinuovimedia.info
La Psicologia dei nuovi mediaPsicologia dei nuovi media dovrebbe cercare di integrare al proprio interno gli elementi positivi
delle due posizioni
… comprendendo il MOMENTO TECNOLOGICOMOMENTO TECNOLOGICO…
in cui la tecnologia riesce a penetrare all’interno di una società e si consolida all’interno dell’uso quotidiano, cambiando ruolo e passando da
“determinata” a “determinante”