2009 sociale bilanciointroduzione come è stato redatto questo bilancio sociale 4 il gruppo guida 5...
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BILA
NCI
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CIA
LE20
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INTRODUZIONE
Come è stato redatto questo Bilancio Sociale 4
Il gruppo guida 5
Gli ambiti di rendicontazione sociale 6
1. IDENTITÀ
La missione 9
La storia 10
L’assetto di Gruppo 13
La governance 15
2. IMPRESA
Le attività del Gruppo 21
I risultati essenziali 24
Il valore aggiunto 27
I clienti 33
3. LAVORO
I lavoratori 35
La formazione 40
La sicurezza 41
4. MUTUALITÀ
I soci 45
Lo scambio economico e il vantaggio mutualistico 54
La partecipazione 60
5. RESPONSABILITÀ SOCIALE
Soci e lavoratori 66
La comunità 74
L’ambiente 78
6. PATRIMONI INTANGIBILI
I capitali umani 88
I capitali strutturali 95
I capitali relazionali 102
Note conclusive 106
INDICE
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INTRODUZIONE
COME È STATO REDATTO QUESTO BILANCIO SOCIALE
Gli avvenimenti principali che hanno contrassegnato il periodo di riferimento di
questo rapporto sociale sono stati:
1. la cessione di Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A., a cui si era accennato nel rap-
porto precedente, che però proprio tra il 2009 e il 2010 ha iniziato a dare corso ai suoi
effetti economici e sociali;
2. lo sviluppo dell’integrazione interna dopo le acquisizioni del 2008 e 2009, soprat-
tutto con l’incorporazione di Altair S.p.A. in Manutencoop Facility Management S.p.A.
Questi due fenomeni principali si sono manifestati all’interno di un notevole sforzo per lo
sviluppo – come si potrà vedere dai dati economici riportati in questo Bilancio Sociale – e
ne rappresentano contemporaneamente strumenti ed effetti: la cessione di MSA ha reso
possibile una più netta focalizzazione sul business principale e l’incorporazione di Altair ha
come obiettivo di rafforzare ancor più l’efficienza e l’omogeneità culturale dell’impresa.
Naturalmente, fenomeni economici e organizzativi di questa dimensione e pervasività
comportano effetti sociali e presentano al contempo problemi e opportunità di cui
questo rapporto intende dare conto.
La struttura generale di questa edizione del Bilancio Sociale presenta alcuni aggiusta-
menti rispetto all’edizione dello scorso anno. Il documento si articola in sei capitoli:
> il primo capitolo si focalizza sull’identità, partendo dalla missione e dalla storia
di Manutencoop per arrivare a descrivere l’assetto attuale del Gruppo e la sua go-
vernance;
> nel secondo capitolo sono fornite in modo aggiornato le informazioni riguar-
danti l’impresa, con una specifica attenzione alle performance economiche, alla
distribuzione del valore aggiunto e agli elementi principali che delineano l’orizzon-
te strategico;
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> la terza sezione è tutta dedicata al lavoro: dai caratteri principali dei lavo-
ratori Manutencoop alle politiche di formazione e sicurezza;
> nel quarto capitolo ci si sofferma sulla natura cooperativa della Capogrup-
po, con particolare riguardo agli aspetti mutualistici e al ruolo dei soci;
> il capitolo cinque è incentrato sulla responsabilità sociale;
> l’ultima parte è costituita dalla sezione “Intangibili”, cioè dalla descrizio-
ne-valutazione delle politiche riguardanti gli asset immateriali di Manuten-
coop e nella quale vengono rendicontate le azioni più specifiche di miglio-
ramento operativo, organizzativo e riguardante le relazioni sociali.
I diversi argomenti contenuti nel rapporto possiedono una comune radice nella
missione di Manutencoop e mirano a un principale obiettivo: dare valore e senso
economico e sociale al lavoro, qualificandone lo svolgimento e i risultati. Questo
obiettivo dominante – per essere compreso appieno – deve considerare il fatto
che le mansioni lavorative più diffuse nel Gruppo riguardano attività “semplici”.
Lo scopo istituzionale e sociale di Manutencoop è dunque di dimostrare che
buoni risultati e alte qualità imprenditoriali sono possibili anche a partire da lavo-
ri “umili” e che le capacità dei lavoratori non si misurano solamente nella realiz-
zazione della rispettiva mansione, ma nella costruzione di un modello imprendi-
toriale efficace e dinamico.
Lo sforzo in termini di trasparenza e di leggibilità dei dati presentati in questo Bilancio
Sociale è stato agevolato ed interpretato anche da un profondo rinnovamento della
veste grafica che mira a semplificare la lettura e a guidare il lettore all’interno del testo.
IL GRUPPO GUIDA
Per la rendicontazione sociale di Manutencoop sì è attivato un gruppo guida
composto dai principali dirigenti dell’azienda. Oltre al Presidente, al Vicepresi-
dente e al Responsabile dell’Amministrazione di Manutencoop Società Coope-
rativa, è stato coinvolto il top management di Manutencoop Facility Manage-
ment S.p.A.: il Consigliere delegato per il Corporate Management, il Responsa-
bile della Direzione Personale e Organizzazione, il Responsabile della Direzione
Promozione e Sviluppo, il Responsabile della Direzione Tecnico Commerciale, il
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Responsabile della Direzione Acquisti, il Responsabile Sicurezza, la Responsabile
dei Servizi di Sede, il Responsabile dell’ITC Governance, Il Responsabile delle
Relazioni con il Mercato e della Pianificazione Strategica.
Hanno inoltre contribuito alla redazione del Bilancio Sociale 2009: Fabio Barsotti,
Rocco Vincenzo Brienza, Rosaria Bucci, Sergio Cappè, Graziano Cappucci, Fabri-
zio Costantini, Patrizia Fascetti Leon, Alessandro Fiorenzo, Gino Grazia, Graziella
Maccaferri, Riccardo Manzi Betti, Luigi Martino, Graziella Paluello, Maria Poerio,
Silvia Rizzoli, Davide Scurzoni, Claudio Tabaroni, Arianna Vincenzi.
Il Servizio Comunicazione e Responsabilità Sociale di Manutencoop ha coordina-
to l’attività di redazione del Bilancio Sociale.
GLI AMBITI DI RENDICONTAZIONE SOCIALE
Questo Bilancio rendiconta le attività di Manutencoop Società Cooperativa rea-
lizzate attraverso le Società controllate dal Gruppo Manutencoop Facility Mana-
gement S.p.A.
Rispetto all’anno 2008, le principali novità sono rappresentate dall’ingresso di
Altair IFM (e società collegate), acquisita a dicembre 2008, di Smail e Mia, costi-
tuite a dicembre 2008.
Perimetro di rendicontazione
Servizi MPCooperativa MFM Ospedalieri Facility Mia Smail MACO Gruppo Sicura
CapitoliIdentità
Impresa
Lavoro
Mutualità
Responsabilità sociale
Patrimoni intangibili
DivisioneSomministrazione
lavoro
Attività dirette
Fondi di Private Equity28%
PARTECIPAZIONI STRATEGICHE
Servizi di Laundering/Sterilization per ospedali pubblici e cliniche private
Gestisce le attività di Facility Management dell’intero gruppo di Telecom Italia
Servizi di manutenzione e installazione ascensori e impianti di sollevamento
100%
Servizi di progettazione, implementazione e manutenzione
di impianti di pubblica illuminazione
100%
Sistemi, prodotti e servizi per la protezione dei macchinari e
per la sicurezza di beni e persone
80%
Realizza e ristrutturaedifici civili e industriali,
manutenzioni impiantistiche e opere connesse e accessorie
100% 100%
72%
100%
100%
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LA MISSIONE
Manutencoop Società Cooperativa si ispira ai valori fondanti della cooperazione
nati a Rochdale nel 1844 e riconosciuti, seppure con qualche modifica rispetto
alla stesura iniziale, dall’ACI (Alleanza Cooperativa Internazionale). Tra questi, il
principio dell’adesione volontaria (porta aperta), l’amministrazione democratica
(una testa un voto), la promozione dell’educazione e dei valori cooperativi, l’in-
teresse limitato sul capitale, la collaborazione tra cooperative.
Conta oltre 600 soci lavoratori impegnati nelle varie Società del Gruppo e circa
700 soci sovventori che attraverso le periodiche Assemblee dei Soci partecipano
alle scelte del Gruppo.
Manutencoop, attraverso le Società controllate, adempie ai sei punti della pro-
pria Missione:
1. garantire la continuità occupazionale e le migliori condizioni economiche,
sociali e professionali del socio e del lavoratore promuovendone il coinvolgi-
mento e la responsabilità;
2. valorizzare il lavoro come fattore di libertà e di fondamento della società. Pro-
muovere nuove opportunità occupazionali e di affermazione sociale, con parti-
colare riguardo alle categorie esposte alla disoccupazione, alla sottoccupazione
e a situazioni di sfruttamento;
3. offrire servizi di qualità con un’impresa costantemente tesa a infondere inno-
vazione ed efficienza al cliente;
4. contribuire a migliorare la vita delle persone e l’ambiente nelle città, per le
generazioni attuali e future;
5. rafforzare e sviluppare l’economia sociale;
6. valorizzare e remunerare gli apporti di capitale dei soci e dei terzi.
1. IDENTITÀ
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Anni ‘70: nuove attivitàNel 1974 la Cooperativa prende il no-me di Manutencoop. Anni ‘80: nascono le DivisionioperativeProfondo cambiamento strutturale: sicostituiscono le Divisioni operative, ilportafoglio clienti si arricchisce e il nu-mero dei dipendenti aumenta pro-gressivamente fino a superare quota1.000.
Anni ‘90: sviluppo, nuovi mercati, nuovi territoriSi diversificano ulteriormente le atti-vità, con la gestione del verde. Vengono incorporate la cooperati-va Aristea (operante nel settore del-le pulizie) e la cooperativa Unicoo-per Ambiente di Castelfranco Vene-to (specializzata nella raccolta dei ri-fiuti). Ulteriore consolidamento patrimo-niale e aumento della complessità so-cietaria con diverse acquisizioni di so-cietà: a Segesta e Bsm, già controllatenel 1999, si aggiungono nel 2000 lesocietà Mcb e BarSA e, sempre nellostesso anno, Roma Multiservizi, nellaquale Manutencoop è partner indu-striale del Comune di Roma.
Guardando l’evoluzione di Manutencoop da piccola cooperativa a grande Gruppo si potrebbe
pensare ad un accantonamento delle logiche e delle pratiche cooperative a favore di una cre-
scente attenzione al business ed ai risultati economici. Ma la storia di Manutencoop e la storia
della sua responsabilità sociale mostrano invece come il percorso del Gruppo sia stato inverso.
Lo sviluppo non è stato fine a se stesso né orientato esclusivamente al profitto; la responsa-
bilità sociale ovvero il rispetto e la tutela dei lavoratori, l’attenzione alle diversità, l’impegno
in favore del territorio restano tra le finalità che orientano lo sviluppo.
Manutencoop pur volendosi accreditare nel mercato come un soggetto competitivo, ha sem-
pre mantenuto l’attenzione alla propria natura cooperativa e responsabile. Il coinvolgimento
della base sociale e la partecipazione dei soci sono cresciuti proprio quando le decisioni da
prendere si sono fatte più difficili, innovative lungo percorsi a volte “inesplorati”.
Di seguito le principali tappe del percorso di crescita di Manutencoop e, in parallelo, la storia
della rendicontazione sociale.
1992: avvio della rendicontazione socialeLa Cooperativa redige il primo “bi-lancio di responsabilità sociale” ed èun allegato al fascicolo di bilanciod’esercizio.
1994: bilancio di missioneIl documento, allegato al bilanciod’esercizio, tenta di valutare la coe-renza tra assunti della Missione e ri-sultati delle attività imprenditoriale.
Dal 2000: Servizi Ospedalieri S.p.A.Manutencoop, attuando una opera-zione di salvataggio, rileva tutte le at-tività di Fleur S.p.A. e costituisce Ser-vizi Ospedalieri S.p.A.
1938: nascitaLa Cooperativa si costituisce a Bolo-gna, con il nome di Cooperativa Ma-novalanze Ferroviarie, per iniziativa di16 operai attivi nell’ambito degli ap-palti delle Ferrovie dello Stato.
1938 1970-1980 1990 2000
LA STORIA
La rendicontazione sociale
2000-2005: avvio della consultazione La voce degli stakeholder inizia a tuttigli effetti ad entrare nella costruzionedelle politiche di responsabilità socia-le della cooperativa.
I N F O / 1
MSA: DALLA CREAZIONE ALLA CESSIONE
Manutencoop Servizi Am-bientali S.p.A. nasce nel 2005dallo spin off del ramo dellaCooperativa dedicato ai serviziambientali. Attiva nell’ambitodella progettazione e gestionedell’insieme completo dei ser-vizi operativi ambientali perconto di Enti Locali, strutturesanitarie e imprese, è diventa-ta rapidamente la principaleimpresa privata italiana delsettore con oltre 1500 dipen-denti e un giro di affari supe-riore ai 100 milioni di euro.Il 4 settembre 2009 l’Assem-blea di Manutencoop SocietàCooperativa ha deliberato con
571 voti favorevoli, 31 contrarie 16 astenuti, la cessione diMSA ad Aimeri Ambiente S.r.l.del Gruppo Biancamano, so-cietà quotata in Borsa, princi-pale competitor di MSA. Una decisione per molti aspet-ti storica per il Gruppo e per laCooperativa che è uscita defi-nitivamente dal settore dei ser-vizi ambientali per focalizzarsiinteramente sul mercato del-l’Integrated Facility Manage-ment dove, con Manuten-coop Facility ManagementS.p.A., realizzava già il 92%del fatturato ed è il primo ope-ratore italiano del settore.
“Si è trattato di una decisioneimportante per la vita dellaCooperativa – ha commenta-to il Presidente Claudio Levo-rato – perché MSA è una par-te della storia, del lavoro eanche del volume d’affari diManutencoop”. Una scelta,sebbene per certi aspetti do-lorosa, comunque inevitabi-le: “Con l’acquisizione dellasocietà ex Pirelli RE FacilityManagement e con alcuneulteriori acquisizioni, si è pro-dotta una crescita esponen-ziale del Gruppo nel settoredel Facility Management,mentre MSA è cresciuta a rit-
mi più lenti anche se comun-que significativi”. La crescitanel mercato del Facility ha re-so necessario concentraremeglio le risorse manageriali,imprenditoriali e finanziariein questo settore: “Un setto-re con importanti possibilitàdi crescita, – ha spiegato ilPresidente Claudio Levorato– con ampi spazi di consoli-damento nel mercato nazio-nale e significative prospetti-ve di sviluppo in ambito inter-nazionale”. La medesima at-tenzione e la disponibilità dirisorse sarebbero state neces-sarie per far crescere Manu-
tencoop Servizi Ambientali inun mercato, quello dei rifiuti,completamente diverso dalFacility: “Ma non è possibileper Manutencoop, per ilGruppo e per la Cooperativagestire politiche di crescita inentrambi i settori contempo-raneamente, poiché le risorsenon sono illimitate né possia-mo indebitarci oltre parame-tri di prudenza”.La cessione di MSA ha com-portato il passaggio direttoalle dipendenze della SocietàAimeri Ambiente S.r.l. dal 14dicembre 2009 di oltre 1500dipendenti.
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Nel 2002, a dieci anni dall’avvio dellarendicontazione sociale, il BilancioSociale assume autonomia e divieneun fascicolo a sé stante, prodotto conil coinvolgimento di più funzioniaziendali, del gruppo dirigente e delConsiglio di Amministrazione.L’ascolto degli stakeholder interni edesterni assume la forma di un capito-lo dedicato e il documento è speditoa tutti i soci.
2004: MFM apre la propria compagi-ne societaria ad alcuni fondi d’inve-stimento, per circa il 28% del capita-le. A luglio dello stesso anno MFM ePirelli RE Facility Management S.p.A.siglano una joint venture per la costi-tuzione di MP Facility S.p.A., parteci-pata al 50% da MFM.
2005: prosegue la crescita attraversoil conferimento da parte della Coope-rativa di due ulteriori rami d’impresa(Divisione Igiene e Settore Verde) edei Servizi centrali.
2007: Vengono acquisite OmasaS.p.A., attiva nell’ambito della steri-lizzazione, e Teckal S.p.A., Societàspecializzata nel Facility Manage-ment dei patrimoni organizzati “inrete”.2008: Si costituiscono Smail S.p.A.che si occupa di illuminazione pubbli-ca e Mia S.p.A. attiva nella gestione emanutenzione degli ascensori. In dicembre Manutencoop acquisi-sce l’80% del Gruppo Sicura S.r.l.,specializzato nella fornitura di sistemiantincendio e anti-intrusione, e il100% di Pirelli RE Integrated FacilityManagement S.p.A., società impe-gnata nella gestione ed erogazione diservizi integrati, che assumerà poi ilnome di Altair IFM S.p.A.
Nel 2004 viene realizzato il “manife-sto della responsabilità sociale diManutencoop”, distribuito in oltre13.000 copie, che riassume i princi-pali temi del Bilancio Sociale e lanciail progetto “Manutencoop è...” ba-sato sulla convinzione che lavoro erisultati si ottengono solo grazie allepersone.
2005-2010: Bilancio Sociale “consolidato”Per la prima volta i dati, compreso ilcalcolo e la distribuzione del valoreaggiunto, vengono proposti in ma-niera “consolidata”, per avvalorare ilconcetto di Gruppo.
Nel 2007 a seguito delle modificazio-ni istituzionali e organizzative com-piute, il Bilancio Sociale viene riferitounicamente alla Capo gruppo.Nel 2008, in linea con le più recentiacquisizioni dottrinarie, viene intro-dotta la rendicontazione dei patrimo-ni intangibili.
Dal 2003: il Gruppo MFM S.p.A.2003: nasce il gruppo MFM attraver-so il conferimento da parte di Manu-tencoop Società Cooperativa del ra-mo di azienda dedicato ai servizi inte-grati e delle partecipazioni in societàattive nel settore del Facility Manage-ment.
2002-2003 2004 2005 2007-2008
L’ASSETTO DI GRUPPO
La storia di Manutencoop si è sviluppata attorno ad un perno fondamentale:
essere protagonisti in un mercato sempre più competitivo, ma fedeli alla propria
missione e alla propria natura istituzionale di cooperativa di lavoro.
Naturalmente questo principio ha significato evolvere gradualmente in termini di
complessità, dimensione e modello imprenditoriale: da piccola Cooperativa a
impresa organizzata in divisioni operative (Igiene, Verde, Servizi Integrati, Igiene
Urbana) fino a insieme di Società specializzate e integrate all’interno del Gruppo.
L’esito di questa trasformazione alla fine del 2009 è descrivibile sinteticamente così:
> Manutencoop Facility Management S.p.A., Gruppo che garantisce servizi
di gestione e manutenzione immobili, servizi ausiliari alle funzioni cui essi
sono adibiti e – a seguito dell’acquisizione della partecipazione di controllo
di Servizi Ospedalieri – servizi di supporto all’attività sanitaria;
> Manutencoop Immobiliare S.p.A. che presidia il patrimonio strumentale e
conduce operazioni di sviluppo immobiliare.
La Cooperativa detiene sempre il controllo delle Società.
DivisioneSomministrazione
lavoro
Attività dirette
Fondi di Private Equity28%
PARTECIPAZIONI STRATEGICHE
Servizi di Laundering/Sterilization per ospedali pubblici e cliniche private
Gestisce le attività di Facility Management dell’intero gruppo di Telecom Italia
Servizi di manutenzione e installazione ascensori e impianti di sollevamento
100%
Servizi di progettazione, implementazione e manutenzione
di impianti di pubblica illuminazione
100%
Sistemi, prodotti e servizi per la protezione dei macchinari e
per la sicurezza di beni e persone
80%
Realizza e ristrutturaedifici civili e industriali,
manutenzioni impiantistiche e opere connesse e accessorie
100% 100%
72%
100%
100%
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LA GOVERNANCE
La governance di Manutencoop Società Cooperativa
Gli organi sociali che formano il sistema di governance di Manutencoop
Società Cooperativa sono l’Assemblea, il Consiglio di Amministrazione e il Col-
legio dei Sindaci.
Il Consiglio di Amministrazione viene eletto dall’Assemblea e resta in carica
tre anni. Attualmente è composto da 17 membri. Con le modifiche approvate
nel 2008 è stato introdotto, per l’elezione dei componenti del Consiglio, il
voto di lista, metodo peraltro raccomandato dal Codice di autodisciplina per
le Società quotate e sostenuto dal gruppo di lavoro di Legacoop per la buona
governance cooperativa. Il meccanismo del voto di lista permette ad ogni so-
cio di partecipare alla definizione degli indirizzi strategici e di governo della
Cooperativa presentando liste di candidati. Ogni lista ha, percentualmente al
numero di voti ottenuto, una propria rappresentanza all’interno del Consiglio
di Amministrazione.
Per quanto concerne il funzionamento del Consiglio si sono costituiti al suo interno
quattro comitati, ciascuno presieduto da un coordinatore. Questi i Comitati:
> Comitato per le Società controllate;
> Comitato per le politiche del lavoro;
> Comitato per la remunerazione;
> Comitato per il controllo interno.
Attraverso questa prassi sono i Comitati ad istruire le pratiche e a proporre la
discussione in Consiglio allargando così la responsabilità dei singoli consiglieri
e dei loro coordinatori.
Il Consiglio di Amministrazione attualmente in carica è stato eletto dall’Assem-
blea del 24 maggio 2008. Alle elezioni si sono presentate due liste di soci: in
virtù dei voti ottenuti la lista 1 ha eletto 16 consiglieri e la lista 2 ha eletto 1
consigliere.
Assetto generale del Gruppo al 1° gennaio 2010
Il Consiglio di Amministrazione è investito, in via esclusiva, di tutti i poteri per
la gestione ordinaria e straordinaria della Cooperativa, salva la necessaria auto-
rizzazione dell’Assemblea nei casi previsti dallo Statuto.
Nel corso del 2009 il Consiglio si è riunito 10 volte.
Il Collegio Sindacale si compone di 3 membri effettivi e due supplenti, il Presi-
dente è nominato dall’Assemblea.
I sindaci restano in carica 3 esercizi e scadono alla data dell’Assemblea convo-
cata per l’approvazione del bilancio relativo al terzo esercizio della carica.
Il Collegio Sindacale vigila sull’osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispet-
to dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza
dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e
sul suo concreto funzionamento.
La governance della Cooperativa non si limita agli organi istituzionali, ma conta
anche 10 Comitati Soci e 2 Commissioni.
I componenti del Consiglio di Amministrazione
Claudio Levorato PresidenteGiuliano Di Bernardo Vice PresidenteElsa Bernacchi Direzione Operations - Responsabile Area ToscanaLorena Demaria Direzione Operations - Responsabile Servizi Igiene Area Lazio, Basilicata e SardegnaPaolo Di Risio Direzione Operations - Responsabile Area LombardiaKhalid Ettaieb Servizio Responsabilità Sociale e Comunicazione di GruppoLuigi Facchini Direzione Operations - Area Emilia, Capo Zona Servizi Energia BolognaIvan Lagazzi Direzione Tecnico Commerciale - Energy ManagerMonica Lapasin Direzione Operations - Area Triveneto Responsabile Gruppo Operativo Filippo Lella Socio sovventoreGiuliano Macchiavelli Direzione Operations - Area Emilia Gestione VerdeLorenzo Margheri Direzione Operations - Account Area EmiliaMauro Masi Amministratore Delegato Manutencoop CostruzioniDeborah Palmisano Direzione Amministrazione e Controllo - Funzione Budgeting e Controllo di GestioneGiuseppe Paltrinieri Direzione Operations - Account Area EmiliaCarmela Preziosi Direzione Operations - Area Emilia Servizi Igiene BolognaLorena Scalorbi Direzione Operations - Responsabile Tecnico Igiene
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Schema riepilogativo delle principali caratteristiche del CdA in carica
Fascia di età31 - 45 anni 646 - 60 anni 9Oltre 60 anni 2Inquadramento professionaleDirigenti 3Quadri 5Impiegati 4Operai 4Pensionati 1GenereFemmine 6Maschi 11Tipologia di socioSocio lavoratore 16Socio sovventore 1
Collegio sindacale
PresidenteGermano CamelliniSindaci EffettiviAntonio Gabriele CenniGianfranco SantilliSindaci SupplentiPaolo MottaGian Marco Verardi
La governance di Manutencoop Facility Management S.p.A.
Manutencoop Facility Management S.p.A. ha adottato un modello di Corporate
Governance di tipo dualistico.
Il modello dualistico è ispirato ad un principio di netta separazione tra l’attività
di controllo e di indirizzo, affidata al Consiglio di Sorveglianza, e quella di
gestione ed amministrazione, affidata al Consiglio di Gestione.
Il Consiglio di Sorveglianza di Manutencoop Facility Management S.p.A. è com-
posto da 9 membri indipendenti e nell’anno 2009 si è riunito 10 volte.
Il Consiglio di Gestione è composto da 11 membri e nel corso del 2009 si è riu-
nito 11 volte.Consiglio di sorveglianza
Fabio Carpanelli Presidente Presidente di Fondazione “Storia e civiltà della Cooperazione” e Autostazione di Bologna S.p.A. e Consigliere di Amministrazione di IGD Immobiliare Grande Distribuzione S.p.A.Antonio Rizzi Vice Presidente Professore di Diritto Privato nell’Università degli Studi di Firenze, avvocato cassazionistaStefano Caselli Consigliere Professore ordinario di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università “L. Bocconi”Roberto Chiusoli Consigliere Dottore CommercialistaGuido Corbetta Consigliere Professore ordinario di Strategia e politica aziendale presso l’Università ”L. Bocconi” e Direttore della Scuola Superiore Universitaria Bocconi (Bocconi Graduate School) Massimiliano Marzo Consigliere Professore associato di Economia Politica presso il Dipartimento di Scienze Economiche, Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di BolognaMassimo Scarafuggi Consigliere Dottore CommercialistaPierluigi Stefanini Consigliere Presidente di Unipol Gruppo Finanziario S.p.A.Giovanni Toniolo Consigliere Professore di Economia alla Libera Università di Scienze Sociali (LUISS) di Roma. Dirige collane scientifiche per gli editori Cambridge University Press e Laterza
Consiglio di gestione
Claudio Levorato Presidente e Consigliere delegato per il Business ManagementMauro Casagrande Consigliere delegato per il Corporate ManagementGiuliano Di Bernardo Vicepresidente di Manutencoop Società CooperativaMauro Masi Amministratore Delegato Manutencoop CostruzioniMarco Bulgarelli Direttore generale di Cooperare Sviluppo S.p.A. Leonardo Bruzzichesi Private Equity Partners S.p.A. dove è anche responsabile dell’ufficio
di rappresentanza di ShanghaiMarco Canale Vicedirettore generale di Monte dei Paschi di Siena Venture SGR S.p.A.Marco Monis Consigliere di amministrazione in 21 Partners SGR S.p.A.Elena Mortarotti Investment Director di IDEA Capital Funds SGR S.p.A.Benito Benati Revisore Contabile Massimo Ferlini Presidente Compagnia delle Opere di Milano
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La compagine societaria di Manutencoop Facility Management S.p.A. è compo-
sta da Manutencoop Società Cooperativa, che detiene il 71,9% del capitale
sociale, e dai Fondi di Private Equity, che complessivamente rappresentano il
28,1% del capitale.
Azionisti MFM S.p.A.
% capitale n.° azioniManutencoop Società Cooperativa 71,9 € 78.466.434 MPS Venture SGR S.p.A. 5,6 € 6.063.867 Private Equity Partners S.p.A. 5,2 € 5.700.034 Idea Capital Funds S.p.A. 4,0 € 4.365.984 21 Investimenti SGR S.p.A. 3,2 € 3.465.067 Coopererare S.p.A. 3,2 € 3.465.067 UGF Merchant 2,4 € 2.598.800 NEM SGR S.p.A. 1,6 € 1.732.534 Mediobanca 1,6 € 1.732.533 NEIP II S.p.A. 0,8 € 866.267 Sviluppo Imprese Centro Italia SGR S.p.A. 0,6 € 693.013 TOTALE 100 € 109.149.600
La compagine societaria di Manutencoop Facility Management S.p.A.
28,1% 71,9%
Manutencoop Società
Cooperativa
Fondi di Private Equity
I N F O / 2
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE 231 E CODICE ETICO
MODELLO DI ORGANIZZAZIONE 231Il decreto legislativo n. 231del 2001 ha introdotto nelnostro ordinamento la disci-plina della “Responsabilitàdegli enti per gli illeciti ammi-nistrativi dipendenti da rea-to”, con l’intento di arginarela commissione di reati daparte di soggetti inseriti instrutture organizzate e com-plesse.L’adozione di un Modello diorganizzazione, gestione econtrollo a norma del d.lgs.231/2001 e la sua efficace ecostante attuazione, oltre arappresentare un motivo diesenzione dalla responsabi-lità della Società con riferi-mento alla commissione dialcune tipologie di reato, èun atto di responsabilità so-ciale di Manutencoop Facility
Management da cui scaturi-scono benefici per tutti glistakeholder: soci, dipenden-ti, creditori e tutti gli altri sog-getti i cui interessi sono legatialle sorti della Società.Manutencoop Facility Ma-nagement ha istituito un or-ganismo, dotato di autono-mi poteri di iniziativa e con-trollo, con il compito di vigi-lare sul funzionamento el’osservanza del Modello231 e di curarne l’aggiorna-mento. Tale organismo ècomposto da:
• un rappresentante dell’Uf-ficio Legale;
• un professionista esterno;• un componente del Consi-
glio di Gestione privo di de-leghe.
È previsto che sia invitato per-manente un componente delConsiglio di Sorveglianza
(nonché Presidente del Co-mitato di Controllo).L’Organismo di Vigilanza re-sta in carica sino alla scaden-za del mandato del Consigliodi Gestione che l’ha nomina-to e i suoi membri sono rie-leggibili.
CODICE ETICOIl Codice Etico enuncia i prin-cipi e i valori ai quali Manu-tencoop Facility Manage-ment S.p.A. impronta la pro-pria attività e la conduzionedei propri affari, nonché l’in-sieme dei diritti, dei doveri,delle regole di condotta edelle responsabilità rispetto atutti i soggetti con i quali en-tra in relazione per il conse-guimento del proprio ogget-to sociale.In questa ottica, ManutencoopFacility Management S.p.A.:
• assume come impegnofondamentale il rispettodella legge e della norma-tiva in genere;
• dichiara di attenersi a gene-rali principi di onestà, tra-sparenza, buona fede, cor-rettezza, integrità e riserva-tezza;
• si impegna ad agire semprecon la massima diligenza,equità, lealtà, spirito di col-laborazione, rigore moralee professionale;
• promuove il corretto e fun-zionale utilizzo delle risor-se e la sicurezza nello svol-gimento delle attività lavo-rative;
• si impegna ad attenersi aprincipi di verità,trasparen-za, accuratezza, comple-tezza e conformità alle nor-me vigenti delle informa-zioni contabili e di adottare
efficienti ed efficaci sistemidi controllo interno;
• assicura la massima diffu-sione e conoscenza del Co-dice Etico, sia all’internodella propria organizzazio-ne aziendale che presso iterzi con i quali intrattienerapporti;
• verifica il costante e corret-to rispetto del Codice Etico,applicando adeguate san-zioni, in caso di accertateviolazioni.
Il Codice Etico è approvatodal Consiglio di Gestione del-la Società. La violazione delle norme e l’i-nosservanza dei principi conte-nuti nel Codice Etico incidonosul rapporto di fiducia con laSocietà. Per i dipendenti la suaosservanza fa parte delle obbli-gazioni contrattuali derivantidal rapporto di lavoro.
Per adempiere con maggiore efficacia alle proprie funzioni, il Consiglio di Sor-
veglianza ha costituito al proprio interno 3 Comitati:
> Comitato di controllo interno;
> Comitato nomine;
> Comitato remunerazione.
Il Consiglio di Sorveglianza si riunisce almeno una volta al mese. Il controllo conta-
bile è esercitato da una società di revisione avente i requisiti di legge.
I membri del Consiglio di Sorveglianza e del Consiglio di Gestione restano in
carica per 3 anni.
La Società è gestita dal Consiglio di Gestione, nominato dal Consiglio di Sorve-
glianza che ne determina il numero di componenti all’atto della nomina.
Al Consiglio di Gestione spetta la gestione dell’impresa, esso compie tutte le
operazioni necessarie, utili o comunque opportune per il raggiungimento del-
l’oggetto sociale. Il Consiglio di Gestione si riunisce almeno una volta al mese.
Il Consiglio di Sorveglianza è eletto dall’Assemblea sulla base di liste presentate
dai Soci.
Il Consiglio di Sorveglianza approva il Bilancio di esercizio e il Bilancio consoli-
dato, nomina i componenti del Comitato di Gestione e determina la loro remu-
nerazione, esercita funzioni di vigilanza, valuta il grado di efficienza e adegua-
tezza del sistema dei controlli interni e riferisce all’Assemblea sull’attività di vigi-
lanza interna svolta.
21
LE ATTIVITÀ DEL GRUPPO
Manutencoop Facility Management S.p.A. è a capo del principale Gruppo ita-
liano attivo nell’Integrated Facility Management, ovvero nella gestione ed ero-
gazione di servizi integrati, alla clientela pubblica e privata, rivolti agli immobili,
al territorio e a supporto dell’attività sanitaria.
Forte dell’esperienza pluridecennale maturata nel settore da parte di Manuten-
coop Società Cooperativa, i cui rami di azienda specializzati nelle attività di Facility
Management sono stati conferiti in Manutencoop Facility Management, il Gruppo
fornisce sul territorio nazionale un’ampia e coordinata gamma di servizi finalizzati
alla razionalizzazione e al miglioramento della qualità delle attività non strategi-
che e ausiliarie di grandi gruppi privati, di enti pubblici e strutture sanitarie.
I servizi forniti dal Gruppo possono essere suddivisi in due principali aree di
attività:
> Facility Management Services
Servizi di gestione e manutenzione di immobili (cleaning, servizi tecnico-
manutentivi, gestione del verde, servizi logistici, servizi ausiliari, gestione
calore).
> Specialty services
Laundering & Sterilization (“lavanolo” e sterilizzazione di biancheria e stru-
mentario chirurgico a supporto dell’attività sanitaria), illuminazione, instal-
lazione e manutenzione impianti di sollevamento, project management &
energy, gestione documentale, costruzioni edili, impianti antincendio e di
videosorveglianza.
2. IMPRESA
Fatturato
1.284 milioni di euro
Ebit
79,4 milioni di euro
Risultato netto consolidato
30,5 milioni di euro
Patrimonio netto
264,8 milioni di euro
22 23
Servizi Ospedalieri S.p.A. – è attiva nel segmento del Laundering & Steriliza-
tion: offre servizi di lavaggio e noleggio della biancheria ospedaliera, progetta
e gestisce centrali di sterilizzazione per lo strumentario chirurgico e fornisce kit
sterili per la sala operatoria in tessuto tecnico riutilizzabile.
Ha 5 stabilimenti produttivi e 19 centrali di sterilizzazione.
MP Facility S.p.A. – è la società del Gruppo specializzata nel Facility Manage-
ment per gruppi privati con articolazione a “rete”: filiali bancarie, catene di
negozi, sedi operative. MP Facility è in grado di gestire sia tutte le attività di
manutenzione degli immobili, sia di realizzare ed allestire con consegna chiavi
in mano nuovi punti vendita o agenzie.
È la società che si occupa della gestione in outsourcing dell’intero patrimonio
immobiliare del Gruppo Telecom Italia.
Roma Multiservizi S.p.A. – Creata nel 1994 dal Comune di Roma, Roma Mul-
tiservizi è entrata a far parte del Gruppo Manutencoop nel 2000. Si occupa dei
servizi integrati per la città di Roma.
Smail S.p.A. – Costituita nell’autunno 2008, è specializzata nella gestione,
manutenzione e sviluppo di reti di impianti di pubblica illuminazione, illumina-
zione artistica e impianti semaforici di proprietà delle amministrazioni comunali.
Mia S.p.A. – è la Società del Gruppo Manutencoop, costituita nell’autunno 2008,
specializzata nella gestione e manutenzione di ascensori e impianti di sollevamento.
Gruppo Sicura S.r.l. – Entrato a far parte del Gruppo Manutencoop nel 2008,
fornisce in tutta Italia, attraverso varie società controllate, sistemi, prodotti e
servizi per la prevenzione incendi, la protezione di macchinari e la sicurezza di
beni e persone.
Manutencoop Costruzioni S.p.A. – è un’impresa edile nata dalla lunga tradi-
zione del Gruppo Manutencoop nel settore, si occupa della completa costruzio-
ne di nuovi edifici (residenziali ed uso ufficio), di ristrutturazioni, restauri monu-
mentali, manutenzioni edili in genere.
Facility Management Services
Il Facility Management consiste nell’offerta di servizi di supporto logistico e
organizzativo rivolto all’utilizzatore dell’immobile e finalizzato all’ottimizzazio-
ne della gestione delle attività svolte nell’ambito dell’immobile stesso.
I servizi di Facility Management erogati dal Gruppo includono:
> Servizi tecnico - manutentivi (technical services): servizi di gestione,
conduzione e manutenzione di impianti asserviti ad immobili (impianti ter-
mici, elettrici, idraulici, impianti di sollevamento etc.);
> Landscaping (gestione del verde): servizi di progettazione, realizzazione e
manutenzione delle aree verdi, dal verde pertinenziale di strutture sanitarie o
centri direzionali fino all’intero patrimonio verde di una città o un Comune;
> Igiene ambientale (cleaning): servizi di pulizia e igiene, sanificazione, disin-
fezione, disinfestazione e derattizzazione ambientale, raccolta e il trasporto
dei rifiuti sanitari;
> Servizi ausiliari: attività a supporto del cliente quali gestione posta interna
(mail-room services), portierato e reception, controllo accessi, space mana-
gement e space planning, move in - move out;
> Servizi logistici: attività specialistiche erogate principalmente in ambito sanitario;
> Property management: servizio di coordinamento in un unico processo di
tutte le attività di gestione degli obblighi connessi alla proprietà;
> Gestione calore: servizio di gestione completa della climatizzazione di
immobili.
Specialty Services
L’area degli Specialty Services comprende una serie di attività altamente speci-
fiche, erogabili anche singolarmente, che possono, di volta in volta, andare ad
integrare il Facility Management consentendo al Gruppo di completare ulterior-
mente la propria offerta e rispondere alla crescente domanda di servizi specia-
listici in modalità integrata.
Servizi di Facility Management
Servizi tecnico manutentiviLandscapingIgiene ambientaleServizi ausiliariServizi logisticiProperty managementGestione calore
188
354
666 72
2 799
1284
261 32
8 410 47
5 562
1999
2002
2006
2007
2008
2009
2000
2001
2003
2004
2005
IAS
24 25
> Laundering & sterilization: servizi svolti attraverso la controllata Servizi
Ospedalieri S.p.A. a supporto dell’attività sanitaria quali Lavanolo, gestione
guardaroba, logistica interna integrata, fornitura e sterilizzazione tessuti
tecnici riutilizzabili per sala operatoria, progettazione, realizzazione e gestio-
ne di centrali di sterilizzazione, sterilizzazione strumentario chirurgico.
> Illuminazione: servizi svolti attraverso la controllata Smail S.p.A. funzionali
alla gestione e manutenzione degli impianti di pubblica illuminazione e
semaforici di proprietà delle Amministrazioni Comunali.
> Sicurezza e antincendio: attività svolta attraverso la controllata Gruppo
Sicura S.r.l. di progettazione, installazione e manutenzione di impianti e
sistemi per la sicurezza individuale e per la sicurezza macchine.
> Impianti di sollevamento: servizio di installazione, gestione e manutenzione di Im-
pianti di sollevamento, svolto attraverso la controllata Mia S.p.A., erogato sia per
grandi immobili ad uso terziario, sia per segmento retail (es. singoli condomini).
> Document management: attività di gestione, svolta dall’omonima Divisio-
ne dedicata di Manutencoop Facility Management, degli archivi cartacei del
cliente o servizio di dematerializzazione degli stessi al fine di consentire un
più rapido accesso all’informazione e uno snellimento dei processi.
> Project management & Energy: attività di Project Management, Energy
Management, Building Management, svolta attraverso la società controllata
Energyproject S.p.A. creata nel luglio 2010.
> Costruzione edile: realizzazione, attraverso la società controllata Manuten-
coop Costruzioni S.p.A., di nuove costruzioni edili, ristrutturazioni, restauro
monumentale, manutenzioni edili in genere.
I RISULTATI ESSENZIALI
I ricavi del Gruppo si attestano, nell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009, a
euro 1.284 milioni, in aumento di euro 485 milioni (+60,6%) rispetto all’eser-
cizio precedente.
Di questi, euro 437,4 milioni, sono identificabili nei ricavi aggiuntivi apportati al
Gruppo, nel 2009, dalle società di recente acquisizione (il Gruppo Altair, il
Gruppo Sicura, Mia S.p.A. e Smail S.p.A.).
La restante parte della crescita, euro 48 milioni, pari ad un incremento del
5,8%, rappresenta la crescita organica che il Gruppo è riuscito a realizzare nel
corso del 2009, nonostante il persistere della difficile situazione di mercato.
Area Specialty Services
Laundering & sterilizationIlluminazioneSicurezza e antincendioImpianti di sollevamentoDocument managementProject management & EnergyCostruzione edile
Fatturato consolidato 1999-2009
Tasso di crescita medio ponderato 1999-2009: +25,5%. Tasso calcolatosu dati Consolidati.
Valori espressi in milioni di euro.
Euro Mio.
CAGR 99-09+25,5%
L’EBIT o risultato operativo si attesta per l’esercizio 2009 su euro 79 milioni
(6,2% dei ricavi) in flessione rispetto all’esercizio 2008 (euro 55,6 milioni, pari
al 7,5% dei ricavi).
Tuttavia bisogna considerare che il risultato operativo dell’esercizio 2009 conta
euro 10,4 milioni di ammortamento delle relazioni contrattuali con la clientela
acquisite in occasione dell’acquisizione del Gruppo Altair, oltre a euro 7 milioni
di accantonamento al fondo ristrutturazione aziendale, resosi necessario a valle
del progetto di integrazione e riorganizzazione aziendale che ha interessato il
Gruppo a partire dal secondo trimestre 2009 e che si concluderà nel 2010, e ad
ulteriori euro 2,8 milioni di altri costi connessi alla riorganizzazione.
M&A+ 9,2%
Crescitaorganica
+ 16,3%
26 27
Oltre ai risultati di Gruppo occorre osservare i risultati delle singole controllate:
il gruppo Manutencoop Facility Management ha fatto registrare un fatturato pari a
euro 1.151 milioni con un EBIT di euro 58 milioni ed ha contribuito all’utile di Grup-
po per il 74% con un utile netto di euro 15 milioni. Vale la pena di sottolineare l’im-
portante risultato dell’attività del settore del laundering & sterilization che incre-
menta significativamente il risultato operativo grazie principalmente alle misure di
razionalizzazione del ciclo produttivo messe in atto dal management, che hanno
permesso incrementi di produttività ed un importante recupero di marginalità.
Manutencoop Servizi Ambientali ha fatto registrare un valore di ricavi pari a
euro 133 milioni che contiene la plusvalenza derivante della cessione d’azienda
di euro 21,8 milioni. Il risultato netto è stato pari a euro 13,9 milioni.
Manutencoop Immobiliare S.p.A. e la società SIES s.r.l. si occupano dell’attività
immobiliare di costruzione e affitto immobili e hanno complessivamente realiz-
zato una produzione pari a euro 8,2 milioni, un EBIT di euro 0,7 milioni e un
risultato netto negativo di euro 0,3 milioni.
Manutencoop Società Cooperativa, la Capogruppo, ha realizzato ricavi per Euro
41 milioni con un EBIT negativo di euro 3,4 milioni e un utile netto esposto nel
bilancio separato di euro 1,9 milioni.
L’anno 2009 si è concluso con un Risultato netto consolidato di 20,5 milioni di
euro.
Il patrimonio netto del Gruppo risulta in crescita e si attesta a 264,8 milioni di
euro. Parallelamente, nel corso del 2009, si è registrato un incremento di euro
30,4 milioni dell’indebitamento finanziario netto, passato dagli euro 367 milio-
ni del 31 dicembre 2008 agli euro 398 milioni del 31 dicembre 2009.
L’incremento riflette principalmente:
> l’assorbimento di cassa dovuto all’incremento del capitale circolante netto
per complessivi euro 58 milioni;
> un flusso di cassa della gestione corrente positivo per euro 22 milioni.
IL VALORE AGGIUNTO
Il parametro del Valore Aggiunto misura la ricchezza prodotta dall’azienda
nell’esercizio, con riferimento agli interlocutori, stakeholder, che partecipano
alla sua distribuzione.
Il processo di calcolo riclassifica i dati del conto economico in modo da eviden-
ziare la produzione e la successiva distribuzione del Valore Aggiunto agli
stakeholder di riferimento.
Ebit consolidato 1999-2009
Valori espressi in milioni di euro.% Ebit su ricavi.
Euro Mio
14,8 20
,5
54,2
53,5 55,6
79,4
12,6
21,3 24
,2
35,2
48,9
1999
2002
2006
2007
2008
2009
2000
2001
2003
2004
2005
IAS
Euro Mio Ebit cons. Ebit %1999 14,8 7,92000 12,6 4,82001 21,3 6,52002 20,5 5,82003 24,2 5,92004 35,2 7,42005 48,9 8,72006 54,2 8,12007 53,5 7,42008 55,6 7,02009 79,4 6,2
Risultato netto consolidato1999-2009
Valori espressi in milioni di euro.
Euro Mio.
8,7
8,5
8,5
19
14,6
20,5
3,2
13,3
8,7
12
28,6
1999
2002
2006
2007
2008
2009
2000
2001
2003
2004
2005
IAS
56,2 81,2
175
189,
4 246,
126
4,8
59,1
71,9
88,5
103,
9 170,
7
1999
2002
2006
2007
2008
2009
2000
2001
2003
2004
2005
IAS
31,8
149,
8
121,
813
036
7,2
397,
6
74,5
104,
6
152,
215
0,7
104,
6
PN e PFN a confronto, consolidato 1999-2009*
Valori espressi in milioni di euro.
Euro Mio
* P.F.N. = Debiti verso Banche + Debiti verso Soci - Disponibilità Liquide.
Euro Mio Utile netto Utile netto%1999 8,7 4,62000 3,2 1,22001 13,3 4,12002 8,5 2,42003 8,7 2,12004 12,0 2,52005 28,6 5,12006 8,5 1,32007 19,0 2,62008 14,6 1,82009 20,5 1,6
Patrimonio NettoPFN (Posizione finanziaria Netta)
28 29
Il Valore Aggiunto viene rappresentato in due distinti prospetti: il prospetto di
determinazione del Valore Aggiunto, individuato dalla contrapposizione dei
ricavi e dei costi intermedi ed il prospetto di riparto del Valore Aggiunto, ricom-
posto quale sommatoria delle remunerazioni percepite.
La crescente complessità della struttura societaria che ha caratterizzato il Grup-
po Manutencoop negli ultimi anni ha reso necessaria la scelta di mostrare il
Valore Aggiunto Consolidato del Gruppo Manutencoop, ritenendo che lo stes-
so possa rappresentare in modo più esaustivo la ricchezza complessivamente
prodotta dal Gruppo e come essa sia distribuita.
Le principali Società facenti parte del Gruppo Manutencoop, e che hanno per-
tanto contribuito alla formazione del Valore Aggiunto Consolidato 2009, sono:
> Manutencoop Società Cooperativa;
> Manutencoop Facility Management S.p.A.;
> Altair Ifm S.p.A.;
> Gestin Facility S.p.A.;
> Gestin Polska Sp.Zo.o;
> Gruppo Sicura S.r.l.;
> Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A.;
> Manutencoop Immobiliare S.p.A.;
> Servizi Ospedalieri S.p.A.;
> Teckal S.p.A.;
> M.C.B. S.p.A.;
> MP Facility S.p.A.
La determinazione del Valore Aggiunto Consolidato è avvenuta riclassificando
direttamente le voci (ed i relativi dettagli) del Bilancio Consolidato di Manuten-
coop Società Cooperativa e si sostanzia, pertanto, nell’aggregazione delle com-
ponenti del Valore Aggiunto delle singole Società controllate da Manutencoop
Società Cooperativa, già al netto delle componenti del Valore Aggiunto scatu-
renti da operazioni effettuate tra le Società del Gruppo quali ad esempio:
> i costi ed i ricavi realizzati infragruppo (tra cui anche i ricavi per somministra-
zione realizzati da Manutencoop Società Cooperativa e le corrispondenti
remunerazioni del personale non dipendente corrisposte dalle società cui i
soci sono somministrati);
> la quota dei dividendi di pertinenza del Gruppo distribuiti da società control-
late ad altre società del Gruppo;
> i margini realizzati infragruppo ma non ancora nei confronti di terzi.
In tal modo si è ottenuto “Valore Aggiunto Consolidato” 2009 e se n’è illustrata
la distribuzione tra i beneficiari dello stesso, utilizzando come collettore delle ret-
tifiche senza una specifica contropartita la voce “Remunerazione dell’azienda”.
Tutti i dati presentati sono confrontati con l’anno 2008 al fine di permettere al
lettore di valutare l’evoluzione temporale delle variabili illustrate. Si segnala che
il conto economico complessivo dell’esercizio 2008 non comprende costi, ricavi,
proventi ed oneri relativi alle Società del Gruppo Integra FM B.V. acquisita alla
fine del 2008 e, per tale ragione, consolidato solo per quanto riguarda i dati
patrimoniali al 31 dicembre 2008. Pertanto, il confronto dei dati economici evi-
denziati dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2009 con i medesimi dati dell’eser-
cizio precedente non risulta significativo.
L’aumento del Valore Aggiunto Globale netto tra il 2009 e il 2008 è dovuto al
contributo apportato per l’intero esercizio 2009 dalle società acquisite alla fine
del mese di dicembre 2008, appartenenti al Gruppo Integra FM B.V ed al Gruppo
Sicura ed incluse nel perimetro di consolidamento a decorrere dal 2009, al peso
della gestione straordinaria che recepisce la plusvalenza realizzata dalla cessione
del ramo d’azienda Servizi Ambientali pari ad Euro 21.888 migliaia, nonché all’in-
cremento di attività realizzato dalle società già facenti parte del Gruppo.
Nell’ambito di questo incremento si può osservare che la Remunerazione del
personale aumenta significativamente in termini assoluti restando pressoché
invariata in termini percentuali, mentre la Remunerazione della Pubblica Ammi-
nistrazione (rappresentata in sostanza dalle imposte e tasse gravanti sul Grup-
po) evidenzia un incremento sia in termini assoluti che percentuali.
Si assiste inoltre ad una flessione sia in termini assoluti che percentuali della
Remunerazione del capitale di credito, ad una Remunerazione del capitale di
rischio in termini percentuali sostanzialmente invariata ed a un incremento non
significativo della Remunerazione dell’azienda.
30 31
Valore aggiunto globale 2009 2008
A) Valore della Produzione1. Ricavi delle vendite e delle prestazioni 1.249.491.003 778.270.837
(meno rettifiche di ricavo)2. Variazioni delle riman.di prod.in corso di lavoraz., 770.244 –2.760.458
semilav. e finiti 3. Variazione dei lavori in corso su ordinazione –1.904.367 13.486.0044. Altri ricavi e proventi 4.202.455 1.571.393
Totale Ricavi della Produzione Tipica 1.252.559.335 790.567.7775. Ricavi per produzioni atipiche (produzioni in economia) 746.647 4.396.414
Totale Valore della Produzione 1.253.305.981 794.964.191
B) Costi intermedi della produzione6. Consumi di materie prime, sussidiarie, di consumo –127.676.772 –117.314.168
e di merci 7. Costi per servizi –563.913.193 –288.124.8818. Costi per godimento di beni di terzi –24.992.590 –9.820.9489. Accantonamento per rischi –13.740.762 –3.691.515
10. Altri accantonamenti 11. Oneri diversi di gestione –3.730.736 –6.062.889Totale Costi Intermedi della Produzione –734.054.052 –425.014.400
VALORE AGGIUNTO CARATTERISTICO LORDO 519.251.929 369.949.791
C) Gestione accessoria e straordinaia12. Saldo Gestione Accessoria 2.500.668 5.780.921
+ Ricavi accessori 4.549.339 8.900.421– Costi accessori –2.048.671 –3.119.500
13. Saldo Gestione Straordinaria 21.990.619 236.579+ Ricavi straordinari 28.131.302 4.656.166– Costi straordinari –6.140.683 –4.419.587
Totale Gestione accessoria e straordinaia 24.491.287 6.017.500+ Copertura perdite da parte dei soci
VALORE AGGIUNTO GLOBALE LORDO 543.743.216 375.967.290
– Ammortamenti della gestione per gruppi omogenei di beni –45.675.088 –31.102.048
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 498.068.128 344.865.242
Distribuzione del valore aggiunto globale2009 % 2008 %
A) Remunerazione del personalePersonale non dipendente 13.587.314 9.005.885Personale dipendente 396.798.190 272.294.397
a) remunerazioni dirette 294.662.251 202.842.249b) remunerazioni indirette 102.135.939 69.452.147
Totale Remunerazione del Personale 410.385.504 82,4% 281.300.282 81,6%
B) Remunerazione della Pubblica AmministrazioneImposte dirette 35.748.025 19.265.604Imposte indirette 1.861.607 408.416
– oneri tributari diversi 1.974.184 685.884– sovvenzioni in c/esercizio –112.577 –277.468
Totale Remunerazione Pubblica Amministrazione 37.609.633 7,6% 19.674.020 5,7%
C) Remunerazione del capitale di creditoOneri per capitali a breve termine 8.422.846 18.061.467Oneri per capitali a lungo termine 12.858.212 7.226.188(mutui a medio/lungo termine)Remunerazione del prestito dai soci 198.754 616.616Totale Remunerazione del capitale di credito 21.479.812 4,3% 25.904.271 7,5%
D) Remunerazione del capitale di rischioDividendi distribuiti 1.124.181 1.178.273Rivalutazione del capitale sociale 103.000 Totale Remunerazione del capitale di rischio 1.227.182 0,2% 1.178.273 0,3%
E) Quote di riparto del reddito (ristorni) 2.172.286 0,4%
F) Remunerazione dell’aziendaVariazione delle riserve 23.719.581 13.705.235Totale Remunerazione dell’azienda 23.719.581 4,8% 13.705.235 4,0%
G) Movimento CooperativoFondi mutualistici (3% dell’utile) 58.998 1.406.550Contributi associativi 767.569 1.046.000Totale Movimento Cooperativo 826.567 0,2% 2.452.550 0,7%
H) Liberalità esterne 242.950 332.068 0,1%
I) Spese sociali e mutualistiche (soci e dipendenti) 404.614 0,1% 318.544 0,1%
VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 498.068.128 344.865.242
32 33
I CLIENTI
Il principale settore di attività di Manutencoop, illustrato nei grafici a fianco, è
il Facility Management dove viene realizzato il 92% del fatturato annuo, segui-
to dalla divisione Energy & Project che, mentre scriviamo, ha dato vita ad una
società specialistica chiamata Energyproject S.p.A.
Dopo l’acquisizione di Altair IFM è cambiato notevolmente anche il portafoglio
clienti, con un riequilibrio della proporzione tra clienti pubblici e clienti privati.
Attualmente i clienti privati rappresentano il 44%, mentre i clienti pubblici il
31%. Un ulteriore 25% è rappresentato dai clienti in ambito sanitario.
I primi 70 clienti di Manutencoop sono commesse del valore di più di 2 milioni di
euro all’anno. Circa 62 milioni di euro sono fatturati grazie a clienti a rete, tra
questi il primo è BNL, seguono Unicredit, Intesa e Monte dei Paschi di Siena.
Oltre il 50% delle attività di Manutencoop è rappresentato dai servizi di manu-
tenzione e igiene.
Per Manutencoop il cliente è un partner con il quale instaurare un rapporto di
fiducia e trasparente. Sono propedeutici a questo processo sia gli strumenti di
tracciabilità del lavoro, che la conoscenza reciproca.
Per quanto concerne gli strumenti di tracciabilità molti passi avanti sono stati
compiuti. In particolare, le ultime commesse avviate utilizzano sistemi molto
avanzati in termini di controllo e tracciabilità del lavoro svolto, consentendo al
cliente di avere un monitoraggio costante dei processi e a Manutencoop di inter-
venire prontamente e poter migliorare sempre la qualità del servizio offerto.
I punti di forza di Manutencoop sono proprio il sistema, l’organizzazione e la
capacità di sapere infondere al cliente la conoscenza del servizio che acquista e
del valore dell’immobile che possiede.
È su queste basi che Manutencoop ha costruito la leadership nel mercato italia-
no del Facility Management.
Distribuzione del valore aggiunto globale (in migliaia di euro)
2009 % 2008 %A) Remunerazione del personale 410.386 82,4 281.300 81,6B) Remunerazione della PA 37.610 7,5 19.674 5,7C) Remunerazione del Capitale di credito 21.480 4,3 25.904 7,5D) E) Remunerazione del Capitale di rischio 3.399 0,7 1.178 0,3F) Remunerazione dell'azienda 23.720 4,8 13.705 4,0G) H) I) Contributi alla collettività 1.474 0,3 3.103 0,9VALORE AGGIUNTO GLOBALE NETTO 498.068 100 344.865 100
Servizio
% su totaleManutenzioni 30Igiene 25Refurbishment 13Energia 13Global 10Project & Energy 7,2Verde 0,9Impianti 0,5Property 0,4TOTALE 100
Remunerazione del personale
Remunerazione della PA
Remunerazione del Capitale di credito
Distribuzione del valore aggiunto globale 2009
Distribuzione del valore aggiunto globale 2008
Remunerazione del Capitale di rischio
Remunerazione dell’azienda
Contributi alla collettività
82,4% 81,6%
7,5%7,5%
5,7%
4,3%
4,8% 4%
0,9%
0,7%
0,3%
0,3%
Macrosettore
Facility + FIAT
92 %
Privato
44%Pubblico
31%
Sanità25%
Project & Energy 7,2%
Documentale0,8%
Mercato
35
I LAVORATORI
Al 1° gennaio 2010 lavoravano per il Gruppo Manutencoop 15.448 persone
con un decremento di circa il 9,5% rispetto all’anno precedente.
Tale diminuzione nel numero dei lavoratori del Gruppo è imputabile alla cessio-
ne di Manutencoop Servizi Ambientali S.p.A., deliberata nel settembre 2009,
ad Aimeri Ambiente S.r.l. e di cui si è fatto ampio cenno nelle pagine iniziali di
questo Bilancio Sociale.
Per effetto di questa cessione, oltre 1.500 lavoratori in forza a MSA sono pas-
sati direttamente, a far data dal 14 dicembre 2009, alle dipendenze della
Società Aimeri Ambiente S.r.l.
Di seguito sono classificati gli occupati nel 2009 all’interno del Gruppo Manu-
tencoop (Manutencoop Società Cooperativa, Manutencoop Facility Manage-
ment, Servizi Ospedalieri, MP Facility, Manutencoop Costruzioni, Smail, Mia,
Gruppo Sicura). Oltre a questi lavoratori bisogna considerare anche gli occupati
di Roma Multiservizi che al 31.12.2009 ammontavano a 3.075 persone.
Voce Descrizione voce Gruppo MFM Coop Totale % TIPOLOGIA CONTRATTO Tempo indeterminato 11.695 47 11.742 94,9 Tempo determinato 630 1 631 5,1Totale 12.325 48 12.373 100 GENERE Femmine 7.877 30 7.907 63,9 Maschi 4.448 18 4.466 36,1Totale 12.325 48 12.373 100
3. LAVORO
Lavoratori al 01.01.2010
15.488Regioni italiane di presenza
18 Lavoratori assunti a tempo indeterminato
94,9%Lavoratrici donne
63,9%Lavoratori nati all’estero
14,7%
36 37
Voce Descrizione voce Gruppo MFM Coop Totale %
LUOGO DI NASCITA Italia 10.514 45 10.559 85,3 Estero 1.811 3 1.814 14,7Totale 12.325 48 12.373 100
ETÀ da 18 a 25 anni 368 1 369 3 da 26 a 35 anni 2.303 13 2.316 18,7 da 36 a 45 anni 4.494 14 4.508 36,4 da 46 a 60 anni 4.949 19 4.968 40,2 oltre i 60 anni 211 1 212 1,7Totale 12.325 48 12.373 100
Voce Descrizione voce Gruppo MFM Coop Totale %
QUALIFICA OPERAI 10.643 10.643 86 IMPIEGATI 1.609 40 1.649 13,3 DIRIGENTI 73 8 81 0,7Totale 12.325 48 12.373 100
ORE DI LAVORO FULL TIME 4.706 38 4.744 38,4 meno di 20 ore 1.241 1 1.242 10 20 ore 1.248 1 1.249 10,1 più di 20 ore 5.130 8 5.138 41,5Totale 12.325 48 12.373 100
ANZIANITÀ AZIENDALE meno di 1 anno 1.793 6 1.799 14,5 da 1 a 3 anni 5.055 9 5.064 41 da 4 a 5 anni 1.402 11 1.413 11,4 da 6 a 10 anni 2.957 9 2.966 24 da 11 a 16 anni 655 4 659 5,3 oltre i 16 anni 462 9 471 3,8Totale 12.325 48 12.373 100
REGIONE EMILIA ROMAGNA 3.445 41 3.486 28,2 TOSCANA 1.520 3 1.523 12,3 VENETO 1.282 2 1.284 10,4 LOMBARDIA 1.144 2 1.146 9,3 LAZIO 1.030 1.030 8,3 PIEMONTE 717 717 5,8 ABRUZZO 589 589 4,8 CAMPANIA 474 474 3,8 SICILIA 474 474 3,8 PUGLIA 444 444 3,6 MARCHE 336 336 2,7 CALABRIA 226 226 1,8 SARDEGNA 182 182 1,5 MOLISE 141 141 1,1 LIGURIA 119 119 1 TRENTINO ALTO ADIGE 107 107 0,9 FRIULI VENEZIA GIULIA 92 92 0,7 UMBRIA 3 3Totale 12.325 48 12.373 100
Lavoratori ripartizione per regione
28,2%12,3%
10,4%9,3%
8,3%
5,8%
4,8%
3,8%
3,8%
3,6%
2,7%
1,8%
1,5%
1,1%
1%
0,9% 0,7%
3938
34,1%20,5%
1,1%
28,4%
15,9%
I N F O / 3
PROGETTO INTEGRAZIONE VITA-LAVORO
Nella seconda metà dell’eser-cizio 2009 e nel corso dell’e-sercizio 2010 il servizio Re-sponsabilità Sociale e Comuni-cazione di Gruppo, in collabo-razione con la sede di Mode-na, ha avviato un percorso plu-riennale per la progettazione emessa in opera di servizi perl’integrazione Vita-Lavoro, ri-volti ai lavoratori del Gruppo. La sollecitazione iniziale alprogetto è venuta dalla dire-zione operativa di Manuten-coop Modena che si è con-frontata con le condizioni di
disagio manifestate dai la-voratori stranieri, general-mente privi di reti familiari econ le difficoltà specifichedel processo di integrazio-ne. In realtà, le difficoltà diconciliazione dei tempi vita-lavoro riguardano anche ilavoratori italiani e sono de-terminate, in buona parte,dalla specificità del lavoroofferto da Manutencoop,basato su turni che spessonon coincidono con i tradi-zionali orari di apertura deiservizi sociali ed educativi.
L’obiettivo del progetto è ve-rificare la possibilità di realiz-zare, in collaborazione consoggetti pubblici e privati, ser-vizi a supporto delle famiglienell’assistenza ai figli minori. Si tratta di un’attività conuna forte coerenza rispettoalla missione aziendale. In-fatti, in primo luogo contri-buisce all’aumento dellaqualità della vita dei lavora-tori e della produttività sulluogo di lavoro e, in secon-do luogo, risponde alla do-manda di servizi sociali.
Lo sviluppo di tali servizitocca poi un altro tema di ri-levanza primaria ovveroquello delle pari opportu-nità, sia di genere che di cit-tadinanza.Il progetto si è finora con-centrato su due attività: • la realizzazione di una
ricerca che elabori unquadro della capacità di ri-sposta delle reti familiari edei servizi pubblici del ter-ritorio modenese alle esi-genze di cura dei figli mi-nori. Tale ricerca si è svi-
luppata attraverso intervi-ste approfondite ad unarappresentanza significa-tiva di lavoratori;
• un’attività di confronto ecoinvolgimento di ope-ratori privati e pubblici,in grado di fornire un qua-dro dei servizi offerti a livel-lo locale e di costituire unarete di relazioni qualificateper i successivi stati di svi-luppo del percorso.
Entro la fine del 2010 si preve-de la conclusione della ricercae l’elaborazione dei dati.
Provenienza lavoratori stranieri
Africa 34,1%Americhe 20,5%Asia 15,9%Australia 1,1%Europa 28,4%
Voce Descrizione voce Gruppo MFM Coop Totale %
CCNL IGIENE + PUL.BSM 8.851 17 8.868 71,7 GOMMA PLASTICA 1.152 1.152 9,3 LAV.IND.LI 1.056 1.056 8,5 METALMECC. COOP 407 23 430 3,5 TELECOMUNICAZIONI 214 214 1,7 COMMERCIO TERZIARIO 157 157 1,3 METALMECC. INDUSTRIA 155 155 1,3 APPALTI FF.SS. 87 87 0,7 EDILI 82 82 0,7 DIRIG./IGI-SPLENDI/CO.CO 65 8 73 0,6 AGRICOLTURA 63 63 0,5 ACQUA E GAS 18 18 0,1 PORTIERI 18 18 0,1Totale 12.325 48 12.373 100
Il Gruppo Manutencoop ha visto negli ultimi anni crescere in maniera esponen-
ziale la presenza di lavoratori stranieri all’interno del proprio organico; nel 1994
erano 86 persone e rappresentavano il 6% del totale mentre oggi i dipendenti
nati all’estero sono 1.814 e rappresentano il 14,7% dei lavoratori del Gruppo
Manutencoop.
La nazione più “rappresentata” è il Marocco con il 16,4% dei lavoratori stra-
nieri seguito dal Ghana (8,8%), dalle Filippine (8,7%) e dall’Albania (8,1%).
Come ogni anno, anche nel 2009 sono stati erogati corsi ad hoc volti a svilup-
pare le Competenze tecnico professionali per operatori di igiene, per manuten-
tori di impianti e per manutentori del settore verde.
Altre tematiche affrontate sono state: la gestione del conflitto, la gestione eco-
nomico finanziaria e legale, la comunicazione con il Pubblico e l’integrazione di
nuovi processi all’interno dell’area Acquisti. Sono stati erogati anche corsi di
informatica sull’uso avanzato di Excel, SAP e dei sistemi gestionali adottati nelle
varie aree aziendali oltre che un corso di lingua spagnola.
Nel 2009, così come ogni anno, si sono attuati anche percorsi di inserimento in
azienda, creati ad hoc per i neo-assunti, che hanno previsto un percorso di accoglien-
za, la progettazione di attività formative trasversali e l’affiancamento sul campo.
41
LA FORMAZIONE
Manutencoop è da sempre molto sensibile al tema della formazione che viene
promossa a tutti i livelli aziendali. La formazione è un elemento essenziale per
il miglioramento della prestazione e della competitività e per lo sviluppo del
business.
La persona, in quanto continuamente soggetta a processi di cambiamento, cre-
scita e sviluppo, necessita di una formazione continua, per sviluppare le proprie
competenze e per contribuire al valore dell’impresa.
Per tutti questi motivi nel corso del 2009 sono stati realizzati 317 interventi for-
mativi per le diverse tipologie di ruoli aziendali. Le aree tematiche affrontate
hanno riguardato per la maggior parte il tema della sicurezza sul lavoro, ma
anche la qualità, l’ambiente e la formazione tecnico professionale. Sono stati
inoltre erogati corsi di informatica (di base e di business) e corsi finalizzati allo
sviluppo delle capacità manageriali.
Le attività formative sono state svolte su tutto il territorio nazionale per garan-
tire che tutti i lavoratori dislocati nelle diverse sedi e presidi avessero l’opportu-
nità di partecipare ai corsi.
Sono state effettuate 28.482 ore complessive di formazione (di cui 17.249 ore
dedicate esclusivamente ai temi della sicurezza). Ai corsi hanno partecipato
3.075 operai, 449 impiegati e 44 dirigenti.
La pianificazione della formazione si è focalizzata sul rispetto delle normative di
legge in materia di sicurezza sul lavoro, e in particolare sulle attività che posso-
no definirsi a rischio ambientale (vedi mondo della sanità) e sulle mansioni che
richiedono l’utilizzo di strumenti e attrezzature di lavoro con elevate potenzia-
lità di rischio.
Particolare importanza è stata data alla formazione delle figure con delega in
materia di sicurezza (Responsabili Operations e Preposti) e al tema della gestio-
ne del rapporto di lavoro sia dal punto di vista contrattuale che manageriale.
40
Qualifica Partecipazioni
Operai 3.075Impiegati 449Dirigenti 44Apprendisti 3Quadri 4Collaboratori 84TOTALE 3.659
Area tematica Totale partecipanti Totale ore
Sicurezza 1.967 17.249Qualità e Ambiente 249 1.122Processi - Verde 29 1.021Processi - Global Service 206 3615Processi - Produzione Servizi Alberghieri 347 1.071Processi - Promozione 14 13Sistemi e Processi della Funzione Acquisti 89 336Formazione Cooperativa 64 657Sistemi Informativi 546 2.347Gestione Economico Finanziaria 10 79Gestione del conflitto 17 256Comunicazione con il pubblico 42 232Legale (Gestione degli appalti pubblici, Contenzioso) 68 290Lingua spagnola 11 194TOTALE 3.659 28.482
LA SICUREZZA
Gli indicatori chiamati a documentare il valore della politica della sicurezza sul
lavoro di Manutencoop Facility Management sono:
1. l’andamento infortunistico;
> consente una politica trasparente delle risorse umane, che è elemento deter-
minante nella riduzione del rischio e nelle relazioni industriali;
> risponde ai vincoli ambientali;
> favorisce l’attribuzione corretta di compiti e responsabilità.
Pertanto i pilastri cardine dell’azione del Servizio Prevenzione Protezione sono:
> l’individuazione di obiettivi chiari da raggiungere attraverso attività program-
mate e soggette a controlli e a bilanci preventivi e consuntivi;
> l’investimento in risorse umane dedicate all’attività della prevenzione e alla
formazione professionale.
Manutencoop Facility Management, fin dalla sua nascita, non ha solo corrispo-
sto al precetto normativo del D.Lgs.626/94, oggi D.Lgs.81/2008, relativo all’i-
stituzione del Servizio Prevenzione e Protezione, ma ha inteso conferire allo
stesso un adeguato dimensionamento in termini di risorse umane.
Oggi Il Servizio Prevenzione Protezione Aziendale conta 13 persone di cui:
> 1 tecnico con funzione di Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione;
> 9 tecnici con funzione di A.S.P.P. (Addetti al Servizio Prevenzione e Protezione);
> 3 persone con funzione di segreteria.
Queste figure sono tutte occupate a tempo pieno nel Servizio Prevenzione e
Protezione e garantiscono la copertura di ogni area territoriale aziendale con
una risorsa tecnica dedicata.
Per produrre realmente un cambiamento in termini di comportamenti e cultura
della prevenzione, un elemento chiave è costituito dall’attività formativa.
Manutencoop ha pertanto investito fortemente in questo ambito:
> creando, all’interno della Direzione del Personale, uno specifico Servizio For-
mazione con risorse umane dedicate;
> investendo ingenti risorse economiche;
> puntando sulla formazione dei vertici della Società prima che del personale
operativo;
> concentrandosi sulla conoscenza dei rischi e la conseguente attività di pre-
venzione.
43
2. la modalità di gestione della sicurezza;
3. le risorse umane e gli investimenti dedicati alla gestione della sicurezza e prevenzione;
4. lo sviluppo di una cultura della sicurezza.
Gli infortuni contabilizzati nel periodo 2005-2009 sono quelli indicati cronologi-
camente nel “Registro Infortuni” di Manutencoop Facility Management S.p.A.
Il fenomeno infortunistico è valutato attraverso i seguenti indici:
> indice di incidenza: rappresenta la percentuale dei lavoratori che, in rappor-
to a quelli esposti a rischio, hanno subito infortuni;
> indice di frequenza: misura l’andamento infortunistico riferito al numero dei
casi riportati ad ogni 1.000.000 di ore lavorate;
> indice di gravità: misura la gravità degli infortuni considerando le giornate
di lavoro perse per ogni 1.000 ore lavorate.
I dati evidenziano come nel periodo 2005-2009 si sia registrata una costante e
significativa flessione della frequenza e della gravità degli infortuni sul lavoro.
42
Registro infortuni
2005 2006 2007 2008 2009N° Infortuni 810 599 684 676 729Ore lavorate 8.734.895 8.178.109 7.080.063 9.415.230 10.564.482Giorni assenza 19.667 17.295 20.012 17.769 18.051
Incidenza 8,88 7,34 7,27 6,80 7,40Indici Frequenza 92,73 73,24 96,61 71,80 69,00
Gravità 2,25 2,11 2,83 1,89 1,71(
I risultati conseguiti da Manutencoop Facility Management S.p.A. nel campo
della prevenzione non sono rappresentati solo dagli indicatori del fenomeno
infortunistico ma anche nell’impegno profuso sul tema dall’azienda ad ogni
livello dirigenziale ed operativo. È peraltro valutazione diffusa e condivisa che i
risultati fin qui raggiunti nel campo della sicurezza e prevenzione degli infortuni
sul lavoro non siano un traguardo, ma uno stimolo per fare ancora di più.
Per Manutencoop una politica seria, attenta e puntuale sui temi della sicurezza:
> connota il ruolo sociale dell’impresa e riduce le occasioni di conflitto interne ed
esterne;
I SOCI
Lo Statuto della Cooperativa prevede due tipologie di soci: il socio lavoratore,
che presta il proprio lavoro all’interno della Cooperativa o in una delle Società
del Gruppo e il socio sovventore che finanzia la Cooperativa attraverso l’acqui-
sto di azioni trasferibili del valore di 25,82 euro cadauna, e che può non essere
un lavoratore.
Soci lavoratori
Le tabelle che seguono propongono una sintetica descrizione dei principali
caratteri dei soci lavoratori negli ultimi quattro esercizi.
La riduzione progressiva del numero dei soci entrati a far parte della base socia-
le è da imputare alla modifica dello Statuto della Cooperativa, approvato il 5
aprile 2008, che prevede criteri più qualificati per le ammissioni.
Parallelamente sono continuate le uscite da Manutencoop Società Cooperativa
per pensionamenti, per cambi di lavoro e passaggi di appalto e, soprattutto, per
la cessione di MSA, deliberata dall’Assemblea della Cooperativa il 4 settembre
2009.
È prevedibile che anche nel 2010 si registri un calo nel numero dei soci lavoratori
di Manutencoop. I soci lavoratori, dipendenti di Manutencoop Società Coopera-
tiva e somministrati in Manutencoop Servizi Ambientali, hanno potuto, infatti,
scegliere, entro il 30 giugno 2010, se dimettersi da soci ed essere assunti da
Aimeri Ambiente, oppure se restare soci di Manutencoop Società Cooperativa.
Nel momento in cui scriviamo, la quasi totalità dei soci somministrati in MSA ha
scelto di dimettersi da socio per essere assunto direttamente da Aimeri Ambiente.
45
4. MUTUALITÀ
Soci lavoratori al 31.12.2009
661Regioni di presenza
13 Soci sovventori al 31.12.2009
752Comitati Soci
10Commissioni
2Quota sociale media
12.682 €
Manutencoop rimane una cooperativa con una base sociale in prevalenza
maschile, anche se la forbice, come si può notare dalla tabella sottostante, si
sta gradualmente restringendo.
4746
I N F O / 4
SOMMINISTRAZIONE
Manutencoop è una coope-rativa di produzione e lavo-ro. Ciò significa che i sociconferiscono il loro lavoro eil vantaggio mutualisticoconsiste nella migliore valo-rizzazione dei loro conferi-menti (il lavoro) rispetto aciò che potrebbero realizza-re rivolgendosi direttamen-te al mercato.Manutencoop Società Coo-perativa dal 1° gennaio2005 ha ottenuto l’autoriz-zazione del Ministero del La-voro ad esercitare l’attivitàprevalente di somministra-zione di lavoro.La somministrazione, intro-dotta dalla Riforma Biagi,
consiste nel mettere a di-sposizione di aziende utiliz-zatrici la prestazione lavora-tiva di lavoratori diretta-mente assunti dal sommini-stratore. Il lavoratore è quin-di a tutti gli effetti dipen-dente dell’agenzia di som-
ministrazione, ma lavorapresso un altro soggetto dacui riceve le direttive per losvolgimento della propriaattività.Nel gruppo Manutencoop ilsocio continua ad essere di-pendente di Manutencoop
Società Cooperativa, che lo“presta” temporaneamentealle aziende utilizzatrici, ov-vero le Società del GruppoManutencoop.L’organico della Cooperati-va oggi è costituito da socilavoratori, dipendenti della
Cooperativa e somministratinelle aziende del Gruppo.I lavoratori soci della Coope-rativa sono in prevalenza ri-spetto ai lavoratori non socie questo rende Manuten-coop una Società cooperati-va a mutualità prevalente.
Evoluzione della base sociale nell’ultimo quadriennio
2006 2007 2008 2009Soci entrati 104 98 43 28Soci usciti 36 33 36 91Saldo entrati-usciti +68 +65 +7 -63Soci al 31.12 (LIBRO SOCI) 645 717 724 661
Questi dati fanno riferimento alle variazioni del libro soci. Va considerato che,
in virtù della particolarità dell’attività di somministrazione della cooperativa,
può passare un certo periodo di tempo tra ammissione e iscrizione. I soci iscritti
a libro possono, dunque, essere a volte in numero minore di quelli, per così dire,
effettivi.
Al netto dell’operazione straordinaria della cessione di MSA, il saldo 2009 è
sostanzialmente in linea con quello registrato nel 2008.
Caratteristiche dei soci ammessi e dimessi: evoluzione 2006-2009
2006 2007 2008 2009Ammessi Dimessi Ammessi Dimessi Ammessi Dimessi Ammessi Dimessi
GenereDonne 41 16 34 13 23 17 19 21Uomini 47 17 64 13 20 19 9 70Luogo di nascita Italia 76 33 84 26 41 35 25 86Estero 12 14 2 1 3 5Inquadramento Operai 60 28 48 13 33 24 23 67Impiegati 21 3 40 5 9 8 5 17Quadri 4 2 5 4 1 2 4Dirigenti 3 5 4 2 3Territorio Emilia Romagna 56 25 70 21 30 30 19 68Toscana 5 5 16 2 7 4 6Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia 13 3 8 4 3 4 8Liguria, Lombardia 9 2 2 2 2 1 9Abruzzo, Lazio, Sicilia 5 2 1 1Società di provenienzaMFM 77 21 88 20 37 27 26 33Cooperativa 2 1 6 2 2SO 1 2 2MSA 8 11 2 3 6 7 58Roma Multiservizi 1TOTALE 88 33 98 26 43 36 28 91
Genere
2006 2007 2008 2009 N. % N. % N % N° %Maschi 354 54,8 399 55,7 402 56 344 52Femmine 291 45,2 318 44,3 322 44 317 48TOTALE 645 100 717 100 742 100 661 100
MANUTENCOOP SOCIETÀ COOPERATIVA685 dipendenti di cui
25 soci che lavorano per la Cooperativa
636 soci che lavorano per altre Società del Gruppo
24 non soci che lavorano per la Cooperativa
somministratiin MSA S.p.A.
somministratiin MP Facility S.p.A.
594 soci 15 soci
somministratoin SMAIL S.p.A.
1 socio
somministratiin SO S.p.A.
somministratiin MFM S.p.A.
24 soci 2 soci
Osservando la composizione della base sociale per anzianità sociale, emerge una
variazione nella distribuzione per fasce. Mentre fino al 2008, i soci con meno di 5 anni
di anzianità sociale erano circa il 60%, nel 2009 la percentuale è scesa al 43,9%. Si è
però registrato un aumento significativo di soci con una anzianità sociale tra i 5 e i 10
anni che sono raddoppiati, passando dal 14,4 al 28,6%. Restano pressoché invariate
le fasce 11-20, 21-30 e oltre i 30. In altre parole la fotografia del 2009 testimonia una
compagine sociale che per il 67% ha più di 5 anni di anzianità sociale.
49
Gli andamenti rispetto alle fasce d’età d’appartenenza dei soci restano piuttosto
costanti nel tempo. Il 26% è rappresentato da giovani con meno di 40 anni, mentre
le percentuali più rilevanti si riscontrano nelle fasce di età 40-50 anni e oltre i 50 anni.
48
Fasce d’età
2006 2007 2008 2009 N. % N. % N. % N. %20-29 anni 29 4 30 4 12 2 11 230-39 anni 161 25 180 25 192 26 161 2440-49 anni 250 39 272 38 266 37 240 36Oltre 50 anni 206 32 235 33 254 35 249 38TOTALE 645 100 717 100 724 100 661 100
Qualifica
2006 2007 2008 2009 N. % N. % N. % N. %Operai 367 57 404 56 397 55 351 53Impiegati 208 32 237 33 242 33 232 35Quadri 43 7 47 7 52 7 48 7Dirigenti 27 4 29 4 33 5 30 5TOTALE 645 100 717 100 724 100 661 100
Paesi di origine dei soci (%)
2006 2007 2008 2009Italia 96,6% 94,5% 94% 94,7%Altri Paesi 3,4% 5.5% 6% 5,3%TOTALE 100% 100% 100% 100%
Per quanto concerne le qualifiche, Manutencoop si conferma una Cooperativa di
lavoro a prevalenza operaia.
La tabella che segue evidenzia un’altra importante caratteristica del Gruppo Manu-
tencoop, ovvero la provenienza di una percentuale significativa di soci da paesi
stranieri. Benché il 2009 faccia registrare una lieve flessione percentuale, il dato
complessivo rimane comunque rilevante: 35 soci lavoratori stranieri, pari al 5,3%
della compagine sociale.
Composizione base sociale per anzianità sociale
2006 % 2007 % 2008 % 2009 %< 5 anni 368 57,1 433 60,4 437 60,4 290 43,96 - 10 anni 108 16,7 93 13 104 14,4 189 28,611 - 20 anni 94 14,6 115 16 113 15,6 92 13,921 - 30 anni 64 9,9 67 9,3 52 7,2 72 10,9> 30 anni 11 1,7 9 1,3 18 2,5 18 2,7TOTALE 645 100 717 100 724 100 661 100
L’Emilia Romagna si conferma la regione nella quale si concentra la maggior
parte dei soci, seguita dal Veneto e dalla Toscana. Il dato non è casuale, sono
le regioni di più antico insediamento di Manutencoop.
Territorio d’impiego
2006 2007 2008 2009Emilia Romagna 554 597 583 531Veneto 32 41 55 52Toscana 17 29 35 32Liguria 14 16 14 13Abruzzo 4 6 12 12Lombardia 11 10 9 6Lazio 3 3 5 5Friuli Venezia Giulia 1 4 5 4Trentino Alto Adige 5 6 2 2Campania 2 2 1 1Molise 1 1 1 1Sardegna 1 1 1 1Sicilia 1 1 1TOTALE 645 717 724 661
531
52
3213
12
6
5
42
11
1
1
un colloquio con il servizio Responsabilità Sociale e Comunicazione di Gruppo
della Cooperativa.
Al 31 dicembre 2009 i soci sovventori erano 752 e includono soci lavoratori, ma
anche ex dipendenti, collaboratori, famigliari e conoscenti. La loro presenza tra
i soci attuali è segno di un forte legame e di grande fiducia.
51
La provincia di Bologna, dove Manutencoop è nata, continua ad essere quella in
cui risiedono il maggior numero di soci, seguita dall’area imolese e da Modena e
Ferrara.
50
Emilia Romagna
2006 2007 2008 2009Bologna 457 484 474 419Imola 57 56 53 52Modena 27 40 40 47Ferrara 5 8 8 10Lugo 4 4 4 3Fidenza 1 1 1Ravenna 2 2 2Reggio Emilia 1 1 1Rimini 1TOTALE 554 597 583 531
Soci sovventori
Il 29 maggio 2009 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione un nuo-
vo regolamento per i soci sovventori. Il nuovo documento si è reso necessario
per incrementare gli elementi di trasparenza nelle attività di compravendita del-
le azioni e per rendere più coerenti le modalità di ammissione del socio sovven-
tore con quelle adottate per il socio lavoratore.
Le nuove disposizioni, in particolare, hanno messo il CdA di Manutencoop
Società Cooperativa, chiamato a norma di Statuto Sociale ad esprimere il pro-
prio gradimento sul passaggio delle azioni, nella condizione di possedere mag-
giori informazioni sui nuovi potenziali soci.
Inoltre, sono stati definiti in modo più puntuale e trasparente i criteri che nor-
mano la compravendita delle azioni.
Per diventare sovventori è necessario essere presentati da almeno due soci (sov-
ventori o lavoratori) che devono sottoscrivere l’apposita domanda. L’aspirante
socio deve inoltre fornire, informazioni approfondite sul proprio profilo, profes-
sione, interessi di carattere sociale, iscrizione ad altre cooperative e sostenere
Genere soci sovventori
N. %Maschi 377 50,1Femmine 372 49,5Società 3 0,4TOTALE 752 100
Caratteristiche dei soci sovventori
N. %Soci lavoratori 205 27,3Lavoratori non soci lavoratori 25 3,3Ex lavoratori 210 27,9Parenti soci lavoratori 108 14,4Esterni 183 24,3Collaboratori 18 2,4Società 3 0,4TOTALE 752 100
Ogni socio sovventore può esprimere in occasione dell’Assemblea Generale, da
1 a 5 voti a seconda del capitale posseduto (1 voto da 1 a 200 azioni; 2 voti da
201 a 400 azioni, 3 voti da 401 a 800 azioni, 4 voti da 801 a 2.000 azioni, 5
voti oltre 2.001 azioni). In qualsiasi modo i voti dei soci sovventori non possono
superare 1/3 dei voti totali presenti in Assemblea.
Ammissione a socio lavoratore
L’essere socio è una responsabilità nei confronti di se stessi, della propria fami-
glia, degli altri soci (attuali e futuri) e della Cooperativa. L’ingresso nella base
sociale è un momento importante che necessita di norme e procedure ben for-
malizzate. Manutencoop Società Cooperativa ha deciso di lavorare per “creare”
dei soci sempre più consapevoli e capaci di condurre l’impresa.
La qualificazione della base sociale rappresenta un dovere nei confronti delle
Di seguito i dati delle prime 3 sessioni attivate.
53
generazioni future per tutelare la natura cooperativa di Manutencoop e i suoi
valori originari.
Tre i requisiti fissati dallo Statuto per diventare soci della Cooperativa:
> requisito temporale;
> requisito organizzativo;
> requisito formativo.
Il requisito temporale impone che possano entrare nella base sociale solo i lavo-
ratori assunti a tempo indeterminato da almeno 3 anni nella Cooperativa o nel-
le Società del Gruppo. L’obiettivo è quello di selezionare soci sempre più affi-
dabili e professionalmente competenti.
Il requisito organizzativo stabilisce che non possono diventare soci quei lavoratori
entrati nel Gruppo attraverso l’acquisizione di appalti e che continuano a svolgere
solo in tali appalti la loro attività lavorativa. Tale requisito è reso necessario dalle
specifiche del settore nel quale opera Manutencoop, caratterizzato da un elevato
turn over dei lavoratori determinato dall’acquisizione e dalla perdita di appalti.
Il requisito formativo prevede che l’ingresso nella base sociale sia subordinato
alla frequenza, obbligatoria e fuori dall’orario di lavoro, di un corso di forma-
zione cooperativa ed economica. La finalità di tale requisito è quella di accre-
scere la consapevolezza dei diritti e dei doveri in capo ad ogni socio e dei valori
di riferimento della Cooperativa.
Il corso per gli aspiranti soci, in base alle richieste, viene attivato nelle cinque
sedi principali di Manutencoop in due periodi dell’anno, indicativamente da set-
tembre a dicembre e da marzo da giugno.
Il corso è suddiviso in quattro moduli didattici da tre ore l’uno e ha come temi
fondamentali: “Storia del Movimento cooperativo, valori, responsabilità socia-
le”, “Storia di Manutencoop, Statuto e Regolamento sociale”, “Elementi di
base per la comprensione dell’andamento economico delle imprese”, “Indica-
tori di performance aziendale”.
Il corso è realizzato con lezioni frontali, analisi di casi ed esercitazioni, oltre a
due questionari per approfondire il grado di apprendimento e di gradimento.
52
Il numero di richieste registrato nel dicembre 2008 è influenzato del fatto che
la procedura di ammissione era ferma dall’inizio dell’anno per consentire all’As-
semblea dei Soci di approvare il nuovo Statuto della Cooperativa.
Corso di formazione cooperativa
dic-08 giu-09 dic-09 totale %Richieste di partecipazione 56 19 23 98Ammessi al corso 32 13 12 57 58,2Ritirati durante il corso 2 6 8 8,2Domande di ammissione presentate 30 7 9 46 46,9Domande accolte dal C.d.A. 29 4 9 42 42,9
Caratteristiche dei neo soci
dic-08 giu-09 dic-09 totaleSocietà MFM 23 2 8 33 SO 2 2 MSA 6 6 MCB 1 1 TOTALE 29 4 9 42Genere Donne 20 3 6 29 Uomini 9 1 3 13 TOTALE 29 4 9 42Qualifica Operai 22 3 6 31 Impiegati 7 1 3 11 TOTALE 29 4 9 42Territorio Bologna 11 4 15 Modena 5 1 1 7 Imola 3 3 Ferrara 2 2 Toscana 5 1 6 Veneto 5 3 8 Sicilia 1 1 TOTALE 29 4 9 42
l’ammissione è di 7.746 euro, ma molti soci superano in modo rilevante que-
sta cifra. Il capitale sociale può essere versato anche a rate in un tempo mas-
simo di 5 anni. Ecco la situazione dei soci lavoratori esposta per scaglioni.
55
In seguito, la qualificazione dell’ingresso nella base sociale ha comportato una
riduzione del numero assoluto degli ingressi.
Come si può notare, circa il 41,8% presenta domanda di partecipazione al cor-
so, ma non è in possesso dei requisiti statutari. Un ulteriore 8,2% si ritira dopo
avere frequentato il corso.
Il settore di provenienza prevalente dei neo soci rimane quello operaio, ma gli
impiegati sono in aumento. Per quanto concerne gli ambiti di lavoro, continua
ad essere ben rappresentato il settore dell’Igiene, ma anche i Servizi Integrati.
Interessante segnalare l’incremento degli aspiranti soci provenienti da Servizi
Ospedalieri che è in linea con le performance aziendali della Società.
Di seguito le tappe principali del percorso di ammissione a socio e uno schema
riepilogativo.
1. Il candidato socio deve partecipare al corso di formazione;
2. dopo avere frequentato il corso di formazione, il candidato può presentare
la domanda di ammissione a socio (nella quale si impegna a versare entro
cinque anni un capitale sociale di 7.747 euro);
3. i responsabili operativi e di funzione e il comitato soci di riferimento del can-
didato devono esprimere un parere sull’aspirante socio argomentandolo in
modo assertivo;
4. il Consiglio di Amministrazione, una volta raccolta tutta la documentazione,
valuta le domande in specifici momenti dell’anno.
LO SCAMBIO ECONOMICO E IL VANTAGGIO MUTUALISTICO
Capitale sociale
Il capitale sociale è variabile ed è composto dal capitale versato dai soci lavora-
tori e da quello versato dai soci sovventori. Al 31.12.2009 il capitale sociale
complessivo ammontava a euro 13.749.000 di cui 8.383.000 dei soci lavoratori
e 5.366.000 dei soci sovventori. Di seguito le specifiche del capitale sociale.
La quota minima che il socio lavoratore deve sottoscrivere al momento del-
54
Andamento del capitale complessivo
(in migliaia di euro)
Anno Capitale IncrementoSociale %
2000 9.197 8,2 2001 10.071 9,5 2002 10.868 7,9 2003 11.943 9,9 2004 12.765 6,9 2005 13.032 2,1 2006 13.572 4,1 2007 14.373 5,9 2008 14.739 2,5 2009 13.749 -6,7
Composizione del capitale sociale soci lavoratori (in migliaia di euro)
Scaglioni N. soci % Importo versato %Fino a 7.746 € 151 22,8 929 11,1 Da 7.746,01 a 10.000 € 209 31,6 1.755 20,9 Da 10.000,01 a 15,000 € 89 13,5 1.066 12,7 Da 15.000,01 a 20.000 € 126 19,1 2.214 26,4 Da 20.000,01 a 30.000 € 69 10,4 1.699 20,3 Oltre 30.000 € 17 2,6 722 8,6 TOTALE 661 100 8.383 100
Il capitale sociale dei soci sovventori al 31.12.2009 è rappresentato da azioni
nominative ciascuna del valore nominale di euro 25,82, per un totale di oltre
5.366 migliaia di euro composto come illustrato nella tabella seguente.
Composizione capitale sociale soci sovventori (in migliaia di euro)
Azioni N. Voti N. Soci % Importo %Da 1 a 200 azioni 1 558 74,2 732 13,6Da 201 a 400 azioni 2 74 9,8 526 9,8Da 401 a 800 azioni 3 53 7 776 14,5Da 801 a 2.000 azioni 4 45 6 1.411 26,3Oltre 2.000 azioni 5 22 2,9 1.921 35,8TOTALE 752 100 5.366 100
Riserva indivisibile
L’accantonamento a riserva è una misura con la quale le aziende cercano di
fronteggiare i rischi futuri: la riserva ha, infatti, la funzione di protezione del
capitale sociale ed è strumento di garanzia per i creditori.
A differenza delle società lucrative, nelle cooperative le riserve assumono tut-
1CORSO DI FORMAZIONE
2DOMANDA DI AMMISSIONE
3PARERI
4CONSIGLIO
5
LAVORATORE
SOCIO LAVORATORE
Ristorno
Manutencoop ha come missione quella di sviluppare l’attività economica a
favore dei propri soci.
La cooperativa – in generale – offre ai propri soci un reddito da lavoro in propor-
zione ai loro individuali apporti e un dividendo limitato per il capitale conferito.
La definizione dello scambio mutualistico non è semplice, dato che il socio – in
proporzione a conferimenti che non sono rappresentati unicamente dalle pre-
stazioni contrattuali, ma anche dal tempo aggiuntivo di presenza in cooperati-
va, dall’impegno qualitativo sul posto di lavoro, dalle idee e dai contributi che
è in grado di esprimere – riceve remunerazioni altrettanto complesse: infatti
oltre al ristorno il socio può ricevere vantaggi e riconoscimenti materiali e
immateriali.
Il dato centrale dello scambio mutualistico è tuttavia rappresentato dal ristorno, che
Manutencoop applica ininterrottamente da anni. Il conteggio del ristorno e la
modalità del suo riparto sono fissati da apposite delibere consiliari e assembleari.
Il ristorno è determinato da due parametri correlati:
> quantitativo - in relazione al numero di mesi (o frazione di mese superiore a
15 giorni) nei quali il socio ha reso la propria attività lavorativa;
> qualitativo - in base al livello d’inquadramento.
La proporzione fra i due parametri è stata definita dall’assemblea dei soci attra-
verso un apposito regolamento.
57
tavia un carattere particolare, essendo rivolte non solamente a garantire eco-
nomicamente e socialmente i differenti interlocutori, ma anche a consolidare le
prospettive di durata dell’impresa, che significa garantire la continuità della
mutualità, cioè i vantaggi per i soci attuali e per quelli futuri.
Nelle società cooperative le riserve hanno il carattere della “indivisibilità”, cioè
di non poter essere ripartite tra i soci anche in caso di liquidazione della
società.
La percentuale di utile da destinare a riserva nelle cooperative a mutualità pre-
valente, quelle che come Manutencoop operano soprattutto attraverso l’ap-
porto dei soci, è piuttosto elevata e pari almeno al 30% dell’utile: la giustifica-
zione risiede nelle intenzioni di compensare la normale esiguità del capitale
sociale e di coprire i rischi che si accompagnano alla sua variabilità.
Concretamente, mentre nell’impresa di capitale gli utili vengono divisi tra gli
azionisti in funzione delle quote di capitale, nella cooperativa vengono quasi
interamente reinvestiti nello sviluppo della cooperativa stessa e nel rafforza-
mento del patrimonio cooperativo. I soci dunque non entreranno mai in pos-
sesso di queste riserve, neanche nel caso di scioglimento della cooperativa.
Le riserve accumulate al 31 dicembre 2009 ammontano a 248.181.000 euro.
Il calo registrato nel 2009 è determinato dall’utilizzo di una parte delle riserve
indivisibili per ripianare le perdite registrate nell’esercizio 2008.
56
Percentuale di utile versato a riserva indivisibile (in migliaia di euro)
Anno Riserve accumulate Quota di utile a riserva Utile %2000 45.453 2.904 4.647 622001 48.357 20.141 22.769 882002 68.498 7.408 9.920 742003 75.906 28.532 *31.684 792004 104.438 5.213 6.593 792005 112.296 83.674 **87.507 962006 195.971 7.542 9.077 832007 203.513 44.194 46.885 942008 252.261 -5972009 248.181 773 1.967 37
*È comprensivo della Plusvalenza di 24.270 derivante dallo spin-off del ramo d’azienda dei Servizi Integrati.**È comprensivo della Plusvalenza di 66.503 derivante dallo spin-off dei rami d’azienda dell’Igiene e del Verde, dei divi-dendi e degli effetti derivanti dal consolidamento fiscale.
Modalità di erogazione del Ristorno negli anni
2000 1.239 euro in APC (triennale)2001 1.800 euro su capitale sociale2002 1.800 + 30 x ogni anno di anzianità sociale ad aumento di capitale sociale2003 1.800 + 30 x ogni anno di anzianità sociale ad aumento di capitale sociale 2004 1.800 euro + tra 8 e 18 euro in base ai livelli d’inquadramento 2005 2.004 euro + tra 9,93 e 20,04 euro in base ai livelli d’inquadramento2006 2.004 euro + tra 9,14 e 20,04 euro in base ai livelli d’inquadramento2007 2.004 euro + tra 9,09 e 20,04 euro in base ai livelli d’inquadramento2008 Non è stato distribuito 2009 3.000 euro + tra 14,86 e 30,00 euro in base ai livelli d’inquadramento
Un’ulteriore quota di utile è stata destinata ad aumento gratuito del capitale
sociale sottoscritto e versato come rivalutazione nei limiti delle variazioni del-
l’indice nazionale generale annuo dei prezzi al consumo calcolate dall’Istituto
nazionale di statistica (ISTAT).
Prestito sociale
Il prestito sociale rappresenta – insieme al capitale sociale – il modo con cui il
socio sostiene finanziariamente la cooperativa.
I soci lavoratori o sovventori, che al 31.12.2009 avevano un libretto di prestito
sociale con cui contribuire allo sviluppo della Cooperativa, erano 680 per un
valore complessivo di 11,6 milioni di euro. Ai “prestatori” è riconosciuto un tas-
so differenziato proporzionale a quanto versato (il versamento massimo fissato
dalla legge è di 63.552,04 euro per socio).
59
Il socio può scegliere di ricevere il ristorno in due modi:
1. sotto forma di “integrazione retributiva” soggetta ad una tassazione Irpef
sulla base dell’aliquota corrispondente allo scaglione di reddito annuo di
ogni socio (23%, 33% …);
2. sotto forma di “aumento gratuito delle quote sociali possedute. In tal caso,
l’incasso dell’importo come sopra determinato si realizzerà solo al momento
della restituzione del capitale sociale. Al momento della restituzione, il socio
sarà assoggettato ad una tassazione Irpef sulla base dell’aliquota prevista per
i redditi da capitale (attualmente pari al 12,50%).
Negli ultimi 20 anni la Cooperativa, tramite la remunerazione e la rivalutazione
del capitale investito dai soci lavoratori e dai soci sovventori e l’erogazione del
ristorno, ha distribuito ai soci oltre 25 milioni di euro.
58
Quote di utile distribuito ai soci tramite remunerazione, rivalutazione e ristorno erogati (in migliaia di euro)
Anno Capitale Sociale Ristorno Azioni Soci Sovventori Azioni Partecipazione Cooperativa Totaleremunerazione rivalutazione remunerazione rivalutazione remunerazione
2000 358 106 507 482 117 1.5702001 386 119 769 493 124 71 1.9622002 372 112 945 471 113 102 2.1152003 443 148 993 458 121 68 2.2312004 482 149 692 417 98 33 1.8712005 545 139 1.133 437 86 2.3402006 553 170 1.259 437 103 2.5222007 595 156 1.388 445 89 2.6732008 2009 612 65 2.172 459 38 3.346
Manutencoop ha applicato negli anni la massima remunerazione possibile
rispetto a quanto fissato dalla legge: per soci lavoratori in misura non superiore
all’interesse massimo dei buoni postali fruttiferi aumentato di 2,5 punti; per i
soci sovventori in misura non superiore all’interesse massimo dei buoni postali
fruttiferi aumentato fino a 2 punti.
Analisi prestito da soci (in migliaia di euro)
Scaglioni N. soci % Importo % Media librettiInferiore a 500 € 131 19,26 21 0,18 0,16 Da 500,01 a 2.500 € 109 16,03 140 1,21 1,28 Da 2.500,01 a 5.000 € 68 10,00 246 2,12 3,62 Da 5.000,01 a 10.000 € 95 13,97 699 6,03 7,36 Da 10.000,01 a 15,000 € 55 8,09 690 5,95 12,55 Da 15.000,01 a 25.000 € 51 7,50 974 8,40 19,10 Da 25.000,01 a 40.000 € 53 7,79 1887 16,27 35,60 Da 40.000,01 a 60.000 € 60 8,82 3015 25,99 50,25 Oltre 60.000 € 58 8,53 3928 33,86 67,72 TOTALE 680 100 11.600 100 17,06
Poiché il prestito sociale è uno strumento proprio dei soci della Cooperativa, il
suo ammontare è variabile e influenzato dalle dimensioni della base sociale. Il
calo dei soci registrato nel 2009, e ampiamente documentato nella pagine pre-
cedenti, ha prodotto un decremento del prestito da soci.
61
LA PARTECIPAZIONE
Tenuto saldo il fondamentale principio della porta aperta la Cooperativa è
anche, come detto, la rappresentazione delle scelte di più persone, in cui gover-
na il sentire comune in base al fondamentale principio democratico di “una
testa un voto”.
Assemblee
2006 2007 2008 2009N. Assemblee svolte 2 3 4 2N. medio soci presenti 450 620 585 767
Vi sono due importanti strumenti partecipativi non istituzionali in cui è organiz-
zata la base sociale: i Comitati Soci e le Commissioni.
1. I Comitati Soci si riuniscono una volta al mese per trattare le principali que-
stioni aziendali o problematiche relative all’organizzazione del lavoro, ma
anche per esaminare il budget e i bilanci consuntivi, i progetti imprenditoriali
e di sviluppo aziendale, il Bilancio Sociale.
Nel 2008 sono stati rivisti i criteri per l’elezione dei nuovi Comitati Soci, pre-
diligendo al contempo territorialità e mestieri: il radicamento territoriale con-
sente di rappresentare al meglio i territori ove Manutencoop opera e ove vi
è già una presenza significativa di soci e dipendenti, favorendo anche l’ela-
borazione di proposte concrete; l’appartenenza per mestiere facilita la com-
prensione delle specifiche questioni legate all’operatività del lavoro;
2. le Commissioni Politiche Sociali e Informazione e Comunicazione, nominate
dal CdA su proposta dei Comitati Soci, sono composte da soci provenienti
da varie realtà professionali e operano su argomenti specifici e ambiti tema-
tici definiti all’atto della loro costituzione.
La Commissione Politiche Sociali affronta i temi inerenti a integrazione, par-
tecipazione e solidarietà.
La Commissione Comunicazione si concentra su responsabilità sociale e
Bilancio Sociale, processo di informazione.
60
Comitati Soci
Componenti totali Incontri 2009 % presenzaIgiene Bologna 12 10 60Verde Bologna 6 11 86,4Servizi Centrali Bologna 10 11 62,7Servizi Integrati e Costruzioni 10 11 60,9Veneto 8 10 67,5Toscana - Liguria - Lazio 8 9 68,1Modena 8 10 81,2Imola e Romagna 10 10 91Manutencoop Servizi Ambientali 8 10 77,5Sovventori 12 11 66,7
I principali argomenti trattati dai Comitati Soci e dalle Commissioni sono stati:
> espressione pareri sugli aspiranti soci;
> iniziative a favore dell’incontro e dell’integrazione tra lavoratori italiani e
lavoratori stranieri;
> sensibilizzazione verso le aziende del Gruppo all’utilizzo delle fonti energeti-
che rinnovabili;
> andamento economico delle imprese;
> nuovo regolamento per la compravendita di azioni da socio sovventore;
> iniziative sociali (torneo di calcio, Festa delle Genti…);
> azioni di solidarietà nei confronti dei soci e lavoratori abruzzesi colpiti dal ter-
remoto del 6 aprile 2009;
> assemblea annuale dei Soci a Palazzo Albergati;
> strumenti di comunicazione: rivista aziendale Ambiente e sito web Ambiente;
> Bilancio Sociale;
> cessione di Manutencoop Servizi Ambientali;
> processo di integrazione tra Manutencoop Facility Management e ex Altair.
Commissioni
Componenti totali Incontri 2009 % presenzaPolitiche Sociali 14 9 59,8Informazione e Comunicazione 14 8 69
Un altro strumento di partecipazione dei soci alla vita della Cooperativa è costi-
tuito dal computer portatile che, nell’ambito del Progetto Computer avviato nel
2005, viene consegnato ad ogni nuovo socio lavoratore. Grazie a questo stru-
mento tutti possono comunicare direttamente e ricevere informazioni e notizie
su tutto ciò che riguarda la vita di Manutencoop. In questo senso, Attraverso
l’utilizzo della posta elettronica il lavoratore è costantemente aggiornato e ha
la possibilità di esprimersi, chiedere, partecipare. Tra le comunicazioni più fre-
quenti vi sono tutte le iniziative aziendali (come per esempio eventi, progetti,
convenzioni), i verbali dei Comitati Soci e delle Commissioni, i verbali dei CdA
della cooperativa e dell’Assemblea.
Lo schema riportato nella pagina a fianco illustra il governo di Manutencoop
Società Cooperativa. Il dato relativo ai componenti dell’Assemblea Generale dei
Soci si riferisce ai soci lavoratori aventi diritto di voto all’Assemblea di Bilancio
del 2008 che ha rinnovato le cariche sociali.
6362
Comitato Soci Imola e Romagna
(10)
Comitato Soci Modena(8)
Comitato Soci Veneto(8)
Comitato Soci Liguria, Toscana e Lazio
(8)
Comitato Soci VerdeBologna
(6)
Comitato Soci Servizi Centrali Bologna
(10)
Comitato Soci Igiene Bologna
(12)
Comitato Soci MSABologna
(8)
Comitato Soci Sovventori(12)
Comitato Soci Servizi Integrati Bologna
(10)
Consiglio di Amministrazione Manutencoop
Società Cooperativa(17)
Commissione Politiche Sociali
(14)
CommissioneComunicazione e Informazione
(14)
nomina
elegge
eleggeASSEMBLEA GENERALE
DEI SOCI(714)
La responsabilità sociale nasce per rendere conto a chiunque abbia un interesse
diretto o indiretto nell’attività dell’azienda. Per Manutencoop la responsabilità
sociale si deve esprimere in modo omogeneo e a differenti livelli.
Nella sua concezione più immediata e istituzionale la responsabilità sociale –
come da missione – si indirizza verso i soci effettivi o potenziali della Cooperativa.
Ciò che tuttavia si vuole sottolineare e descrivere in questo capitolo non è solo
l’esito del suo essere una cooperativa, ma è la responsabilità sociale dell’impre-
sa Manutencoop.
65
5. RESPONSABILITÀ SOCIALE
Ambiti e referenti della responsabilità sociale di Manutencoop
Ambiente
Lavoratori
Comunità di riferimento
Soci
Allo scopo di aiutare prontamente i colleghi, concentrando e rendendo incisivo
l’aiuto, è stato istituito un Fondo di Solidarietà organizzato e coordinato da
Manutencoop Società Cooperativa per tutte le Società del Gruppo. Contestual-
mente, già dai primi giorni dopo il terremoto, è partita una raccolta di indu-
menti nella sede centrale e nelle altre sedi.
Il Fondo di Solidarietà, rimasto aperto fino al 31 maggio 2009 ha raccolto, gra-
zie al contributo e alla generosità dei lavoratori Manutencoop, 133.000 euro,
valore che le Aziende del Gruppo hanno raddoppiato, raggiungendo la cifra di
266.000 euro.
Per stabilire le modalità di erogazione del Fondo, è stata istituita un Commis-
sione composta dai soci di Manutencoop Società Cooperativa operanti in
Abruzzo e dal Responsabile del Servizio Responsabilità Sociale e Comunicazione
di Gruppo.
Come primo passaggio si è realizzato un censimento delle condizioni dei lavo-
ratori del Gruppo, basato sui seguenti parametri: danni fisici personali, danni
immobiliari alla prima casa di proprietà, danni mobiliari.
Con danni fisici personali si sono intesi danni fisici gravi e permanenti provocati
dal sisma.
Per valutare i danni immobiliari alla prima casa di proprietà è stata presa a rife-
rimento la classificazione dello stato di agibilità emanata dal Comune de L’A-
quila e dalla Protezione Civile e dagli altri Comuni coinvolti.
Tale censimento è stato condotto attraverso un modulo di autodichiarazione
consegnato ad ogni dipendente nel periodo compreso tra il 31 luglio e il 15 set-
tembre 2009. Non sono state prese in considerazione le dichiarazioni giunte
oltre questa data, né quelle non corredate da opportuna documentazione.
Successivamente è stato redatto un regolamento che ha definito chi e in quale
misura aveva diritto ad accedere al Fondo, individuando tre fasce: base, media, alta.
> Fascia base: tutti coloro che alla data del sisma erano in forza nel Gruppo
Manutencoop con domicilio all’Aquila o nei comuni coinvolti e che hanno
presentato domanda per il Fondo. Si è ritenuto, infatti, che il sisma abbia pro-
67
I comportamenti dell’impresa risentono certamente del fatto che all’origine vi
sia una cooperativa, ma essi dipendono soprattutto dalla sua matrice culturale,
dalla visione etica condivisa che accomuna i suoi lavoratori e il suo gruppo diri-
gente. Tali comportamenti si manifesterebbero dunque anche se la natura isti-
tuzionale fosse differente, per il semplice fatto che chi lavora in questa impresa
pensa e crede che l’obiettivo principale non sia solo quello di produrre profitto
e reddito, ma di concorrere alla costruzione di una società più equa, di un
ambiente sociale più solidale e di una condizione ambientale più favorevole.
Ovviamente la primaria responsabilità sociale si indirizza al lavoro e si manifesta
nel perseguimento (per adoperare un termine desueto ma di cui Manutencoop
è fortemente convinta) del suo “riscatto”, partendo dalla considerazione che i
suoi lavoratori sono in gran parte a modesta qualificazione professionale e dun-
que – nel mercato del lavoro di oggi – relativamente più deboli. V’è tuttavia una
concezione del “fare impresa” più diffusa e generale, esprimibile nel fatto che
un’impresa è – a prescindere dalla sua forma istituzionale – un protagonista
sociale. Tale consapevolezza impone responsabilità specifiche, e che vanno al di
là di ciò che la legge impone.
Per perseguire questo risultato bisogna concorrere a costruire – nella società e nel-
l’ambiente – determinate condizioni favorevoli. È proprio per questo generale obiet-
tivo che Manutencoop si dedica a realizzare attività per i soci, i tessuti sociali dei ter-
ritori in cui opera e per l’ambiente.
SOCI E LAVORATORI
L’Aquila
Il 6 aprile 2009 il territorio in provincia de L’Aquila è stato colpito da un terribile ter-
remoto che ha raso al suolo interi paesi oltre al centro storico della città capoluogo.
Fortunatamente nessuno degli oltre 130 dipendenti in forza alle Società del
Gruppo ha perso la vita, ma resta il dramma di chi è rimasto ferito e ha subito
ingenti danni.
66
Il Gruppo Manutencoop si era inoltre già attivato nei confronti dei lavoratori
aquilani, integrando mensilmente quanto percepito da ciascun dipendente in
cassa integrazione fino a garantire a tutti il 100% dello stipendio percepito abi-
tualmente.
Strenna natalizia e befana dei bambini
In occasione del Natale Manutencoop ha recapitato a casa di tutti i dipendenti
in forza al 31.10.2009 un buono Club Cadeau del valore di 30 euro da spen-
dere, entro il 30 giugno 2010, presso i punti convenzionati o da destinare a Pro-
getti di Solidarietà. Il buono ha raggiunto 12.112 lavoratori ed è stato conse-
gnato direttamente a mano ai 134 lavoratori del Gruppo in forza a L’Aquila
durante l’evento che ha seguito la cerimonia inaugurale dei nuovi uffici di MFM
che si è tenuto il 17 dicembre.
Per la ricorrenza dell’Epifania, tutti i figli dei lavoratori Manutencoop fino ai 12
anni di età hanno ricevuto un buono del valore di 30 euro da spendere, entro
il 15 marzo 2010, nei negozi di giocattoli convenzionati Toys Center. Il buono,
arrivato a 3613 bambini, è stato effettivamente speso da 3350 bambini.
Cinema e teatro
Anche per la stagione 2009-2010 sono stati riproposti i progetti “Viva il teatro”
e “Manutencoop è…andare al cinema”, nella convinzione che la cultura e l’arte
siano elementi che valorizzano il territorio e le comunità.
Nell’ambito di questi progetti, Manutencoop ha offerto la possibilità a tutti i
soci che ne hanno fatto richiesta, di assistere – per una volta durante la stagio-
ne – ad uno spettacolo di qualunque genere e in qualunque cinema o teatro
italiano, garantendo un rimborso complessivo di 15 euro per al massimo due
biglietti del cinema e di 40 euro per al massimo due biglietti del teatro.
Nel corso della stagione 2009-2010 hanno usufruito dell’iniziativa “Manuten-
coop è…andare al cinema” 31 soci lavoratori e 10 soci sovventori per un impor-
to complessivo 580,50 euro rimborsati da Manutencoop.
69
vocato un danno a tutti i lavoratori indipendentemente dai danni specifici
subiti dai singoli. Il contributo per questa fascia di appartenenza è stato di
1.200 euro a testa;
> Fascia media: tutti coloro che hanno dichiarato danni all’immobile della pri-
ma casa di proprietà nella classificazione compresa da B a F. Il contributo per
questa fascia è stato di 2.300 euro a testa;
> Fascia alta: tutti coloro che hanno dichiarato danni fisici gravi e permanenti
documentati e certificati. Il contributo per questa fascia è stato di 16.900 euro.
Per i soggetti che rientravano in più fasce gli importi sono stati cumulati.
Di seguito uno schema riepilogativo:
68
Fascia Numero dipendenti collocati Importo cadauno Totale
Base 129 1.200 154.800Media 41 2.300 94.300Alta 1 16.900 16.900Totale 266.000
Gli importi sono stati erogati nella busta paga di dicembre.
Infine, il 17 dicembre 2009 Manutencoop ha festeggiato a L’Aquila insieme a
soci e lavoratori l’inaugurazione della nuova sede – che si era resa necessaria in
seguito ai gravi danni subiti dalla precedente a causa del sisma – il rientro al
lavoro a pieno regime di tutti i dipendenti e la consegna dei 266 mila euro rac-
colti grazie al Fondo di Solidarietà.
La cerimonia inaugurale è stata seguita da un evento presso l’Aula Magna della
Caserma della Guardia di Finanza di Coppito, dedicato a tutti i dipendenti del
Gruppo e alle loro famiglie e visibile sul magazine on line www.webambiente.it
L’inaugurazione dei nuovi uffici di MFM ha segnato anche il rientro al lavoro a
pieno regime di tutti i dipendenti sul territorio aquilano, precedentemente in
gran parte in cassa integrazione straordinaria a causa della riduzione delle atti-
vità del Gruppo nell’area. I lavoratori erano, infatti, impegnati principalmente
nelle attività di pulizia e manutenzione dei vari immobili dell’Università, andati
in larga parte distrutti, e presso l’Ospedale San Salvatore.
Lavoratori raggiunti dalla strenna12.246
Bambini raggiunti dal buono Befana3.613
che ogni partita doveva finire con un vincitore, quindi in caso di pareggio si
andava ai rigori.
Per la prima volta è scesa in campo la squadra tutta milanese di Altair, la
Società ex Pirelli Re Facility acquisita da Manutencoop a fine 2008. Altra squa-
dra al debutto Tanta Energia, quasi interamente bolognese formata dai lavora-
tori del settore Energia di MFM. E infine Ecoveneto, la squadra campione in
carica, che si è presentata in un’unica formazione con MSA, con il nome di Ser-
vizi Ambientali.
Il Torneo di calcio si è concluso con la vittoria dei Compagni di Merende che
hanno battuto in finale il Real Verde, mentre al termine della prima fase del tor-
neo si è svolta la tradizionale, e molto partecipata, gara dei rigori dei bambini
di Manutencoop.
Immancabili come sempre la merenda a base di ciambella, pinza e biscotti e la
cena con carni alla griglia organizzata dai lavoratori e dalle lavoratrici dei settori
Verde e Igiene di Manutencoop.
Festa delle Genti
Nel 2009 la tradizionale Festa delle Genti si è fatta in due: il 4 luglio con l’ap-
puntamento a San Marino di Bentivoglio e il 31 ottobre a Imola.
Il 4 luglio 2009, nella cornice del Parco di Villa Smeraldi a San Marino di Benti-
voglio, si è svolta la consueta manifestazione che vuole festeggiare i quasi 2000
stranieri che lavorano in Manutencoop. Come spesso accade in questa occasio-
ne, a farla da padrone è stato il ricco e gustoso buffet organizzato dalle lavora-
trici del settore Igiene, italiane e straniere, che hanno espresso tutta la loro
creatività nel preparare ricette dai sapori e dai profumi fra i più diversi. Non
sono mancati l’angolo dei sommelier, sempre molto frequentato, e nemmeno
qualche ballo sfrenato sull’erba, accompagnato dai tamburi dal gruppo africa-
no Djolilbè Djembè. A festeggiare con Manutencoop, le associazioni Emer-
gency, Legambiente, Un Ponte per…e Cesvitem, alle quali Manutencoop ha
devoluto un contributo. La festa è continuata di sera con una cena tutta medi-
terranea, e si è conclusa con uno spettacolo della compagnia Encuentros diretta
da Jamal Ouassini.
71
Con “Viva il teatro” hanno assistito ad uno spettacolo teatrale usufruendo del
rimborso 40 soci lavoratori e 10 soci sovventori. Manutencoop Società Coope-
rativa ha sostenuto una spesa complessiva pari a 1947,50 euro.
Stadio
Manutencoop ha avuto a disposizione, anche per il campionato di calcio 2009-
2010, alcuni biglietti per le partite casalinghe del Bologna Football Club. Con
l’iniziativa “Allo Stadio, tutti!” si è promossa la partecipazione allo stadio del
più ampio numero possibile di soci e lavoratori.
Su 19 partite giocate dal Bologna allo Stadio Dall’Ara, infatti, si sono registrate
635 presenze complessive, di cui 530 soci e 105 dipendenti, con una presenza
media di oltre 33 persone a partita.
Torneo di calcio
Il 5 giugno 2009 si è disputato presso lo Stadio Dall’Ara il nono torneo di calcio
di Manutencoop che ha visto in campo dipendenti e soci. Le squadre parteci-
panti erano nove:
1. Altair per i lavoratori di Altair IFM;
2. Calci…nacci per gli impiegati della sede centrale;
3. Compagni di merende per i lavoratori toscani;
4. M.C.B. per i lavoratori di M.C.B.;
5. Non c’è campo per i lavoratori Telecom;
6. Real Verde per i lavoratori del Verde;
7. Servizi Ambientali per i lavoratori dei Servizi Ambientali;
8. Servizi Ospedalieri per i lavoratori di Servizi Ospedalieri;
9. Tanta Energia per i lavoratori del settore Energia.
Con nove squadre a giocarsi il titolo 2009 si sono dovuti organizzare tre gironi
da tre. La regola prevalente, per evitare partite di spareggio supplementari, era
70
Partite19
Presenze635
Lavoratori presenti in media ad ogni partita33
Squadre9
Partecipanti alla cena>100
Attraverso una specifica convenzione viene, inoltre, data la possibilità a tutti i
dipendenti di divenire soci dell’istituto di ricerca e prevenzione del cancro e di
usufruire di una visita di controllo gratuita presso la sede dell’Istituto. I costi del-
l’associazione e della visita sono a carico di Manutencoop.
Nel corso del 2009 sono state effettuate, da dipendenti Manutencoop, 45 visite
specialistiche il cui costo è stato interamente sostenuto dall’azienda. Gli esami
diagnostici più richiesti sono stati quelli per lo screening e la prevenzione delle
malattie al seno (mammografie ed ecografie mammarie).
Manutencoop ha inoltre allacciato una stretta collaborazione con la Fondazione
Ant Italia Onlus che prevede il sostegno del “Progetto M - Prevenzione e dia-
gnosi precoce del melanoma”. Il progetto ha l’obiettivo generale di promuovere
un piano d’intervento integrato per la prevenzione e diagnosi di tumori della
cute, con particolare attenzione al melanoma.
Manutencoop ha deciso di promuovere tra i lavoratori visite gratuite di control-
lo utilizzando il dermatoscopio, strumento ottico che permette di osservare pat-
terns sub-cutanei non visibili ad occhio nudo, acquistato nel 2008.
Nel 2009 dermatologi affiliati all’ANT si sono resi disponibili ad effettuare i con-
trolli dermatologici presso le sedi di Imola e Modena. A Imola sono state orga-
nizzate 3 giornate intere tra novembre e dicembre e hanno usufruito della visita
gratuita 57 soci e lavoratori del Gruppo.
A Modena le giornate disponibili per le visite dermatologiche sono state 5 nelle
quali hanno potuto sottoporsi a controllo 189 soci e lavoratori di Manuten-
coop.
Il macchinario, oltre che per le visite gratuite ai dipendenti di Manutencoop, è
a disposizione di ANT che lo utilizza per garantire controlli a tutti i cittadini.
Nel 2009 si è sviluppata la collaborazione anche con l’associazione Susan G.
Komen Italia Onlus, che promuove la Race for the Cure, una minimaratona di 5
km con passeggiata di 2 km, che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pub-
blica sull’importanza della prevenzione e raccogliere fondi per la lotta contro i
tumori del seno. La Race for the Cure di Bologna si è svolta domenica 27 set-
tembre 2009 con partenza da Piazzale Jacchia ai Giardini Margherita e Manu-
tencoop, oltre ad avere sostenuto la manifestazione con un contributo, ha
73
Il 31 ottobre, su proposta del Comitato Soci di Imola, e con il patrocinio del
Comune di Imola, si è tenuta “Bags & Batik”, sfilata spettacolo dei lavoratori e
delle lavoratrici di Manutencoop. La sfilata, che ha visto l’intervento iniziale di
alcuni ospiti istituzionali, è stata condotta da Massimo Cirri, popolare ideatore
e conduttore di Caterpillar su Radio 2.
Al termine dello spettacolo, sempre nella centralissima Galleria del Risorgimen-
to di Imola, è stato organizzato aperitivo con buffet e accompagnamento
musicale.
Festa della donna
In occasione della Festa della Donna, Manutencoop, insieme al Comitato Soci
di Imola, ha promosso l’iniziativa “L’impresa di essere donna”. L’evento, aperto
a tutti i cittadini, ha visto la partecipazione dell’attrice Syusy Blady e le testimo-
nianze di Sabrina Biagi, dipendente Manutencoop, Ahlam Cherkaoui, presi-
dente della Consulta Immigrati di Imola e Susanna Zucchelli, direttore genera-
le di Hera Imola-Faenza.
La scelta di festeggiare ad Imola l’8 marzo è nata dalla volontà di consolidare
ulteriormente il rapporto tra la Cooperativa ed un territorio estremamente
significativo per l’attività imprenditoriale del Gruppo quale è quello imolese. È
stata, inoltre, un’importante occasione per valorizzare il prezioso contributo
apportato alla crescita economica di Manutencoop e dell’area imolese dalle
tante donne impegnate quotidianamente sul territorio.
L’iniziativa, svoltasi presso la sede della Legacoop Imola, si è conclusa con un
piccolo buffet di aperitivo.
Salute e prevenzione
Manutencoop da anni sostiene la ricerca e la sperimentazione contro il cancro
attraverso un contributo all’Istituto nazionale per lo studio e il controllo dei
tumori e delle malattie ambientali Bernardo Ramazzini, in particolare finanzian-
do una ricerca sui campi magnetici e sulle emissioni elettromagnetiche.
72
Race for the Cure
Minimaratona 5 km Passeggiata 2 km
50 lavoratoriiscritti da Manutencoop
10 visite senologiche gratuiteper le lavoratrici Manutencoop
ANT / Visite dermatologiche
Imola57
Modena189
ISTITUTO RAMAZZINI
Visite specialistiche45
I progetti di solidarietà e ricerca
In occasione del Natale e della Befana, Manutencoop ha deciso di investire diret-
tamente su 6 associazioni impegnate in progetti di ricerca e di solidarietà e di dare
l’opportunità a dipendenti e soci di fare altrettanto. I lavoratori hanno potuto
decidere di devolvere il proprio buono natalizio a una delle associazioni proposte.
Di seguito l’elenco delle associazioni e le attività che svolgono:
> Ce.Svi.Te.M. (Centro Sviluppo Terzo Mondo) – associazione impegnata, attra-
verso progetti di sostegno a distanza e progetti di solidarietà e cooperazione,
nella promozione dei processi di autosviluppo dei popoli del Sud del mondo;
> Emergency – associazione nata per offrire assistenza medico-chirurgica gra-
tuita e di elevata qualità alle vittime civili delle guerre, delle mine antiuomo e
della povertà;
> Legambiente – associazione ambientalista italiana promotrice di numerose
campagne di analisi e informazione sull’inquinamento e di azioni per ottene-
re l’applicazione in Italia del Protocollo di Kyoto;
> Un Ponte per... – associazione con lo scopo di contrastare la dominazione dei
paesi del nord sul sud del mondo e prevenire nuovi conflitti, in particolare in
Medio Oriente, attraverso campagne di sensibilizzazione, incremento degli
scambi culturali e della cooperazione allo sviluppo;
> AIL – Associazione italiana contro le leucemie – associazione nata per pro-
muovere e sostenere la ricerca scientifica, migliorare la qualità della vita dei
malati e dei loro familiari e sensibilizzare l’opinione pubblica alla lotta contro
le malattie del sangue;
> Fondazione Università degli Studi dell’Aquila – fondazione impegnata a rac-
cogliere fondi per la ricostruzione dell’Ateneo dell’Aquila gravemente dan-
neggiato dal terremoto del 6 aprile 2009.
La promozione del rispetto e del senso civico
Manutencoop ha sostenuto nell’anno 2009 il progetto “La città civile” promos-
so da Antartide – Centro studi e Comunicazione Ambientale e patrocinato dalla
Regione Emilia Romagna.
75
offerto la quota di iscrizione a tutte le lavoratrici e i lavoratori che si sono iscritti
alla corsa, ed ha avuto alcuni posti a disposizione per inserire le lavoratrici all’in-
terno del programma di screening e prevenzione dei tumori al seno. Hanno par-
tecipato alla corsa quasi 50 lavoratori di Manutencoop, mentre 10 lavoratrici si
sono sottoposte gratuitamente a visite specialistiche di controllo (visite senolo-
giche, ecografie e mammografie).
LA COMUNITÀ
La promozione culturale
Promuovere la cultura per Manutencoop significa aiutare un settore che negli
ultimi anni ha avuto a disposizione risorse ed investimenti sempre minori,
rafforzare la presenza sul territorio e il legame con le comunità locali, offrire
opportunità di crescita e di divertimento.
Per questo Manutencoop, nel corso del 2009, ha sostenuto:
> la stagione teatrale dell’Arena del Sole e del Teatro Testoni di Bologna;
> la stagione teatrale TRETEATRIXTE dei Teatri di San Giovanni in Persiceto, Cre-
valcore e Sant’Agata Bolognese;
> la compagnia teatrale formata dai minori reclusi presso il carcere minorile
“Pratello” di Bologna;
> la stagione teatrale del Teatro Consorziale di Budrio;
> la stagione teatrale del Teatro Comunale di Pegognaga;
> il Cross Over Jazz Festival promosso dal Comune di Imola presso la Rocca
Sforzesca;
> il Porretta Soul Festival, grande risorsa per l’economia dell’Appennino bolo-
gnese;
> il Woma Jazz Festival, primo festival europeo dedicato al jazz femminile;
> le attività musicali e teatrali della Fondazione Musicale di Santa Cecilia;
> la rassegna “Cinema Gran Reno” a Casalecchio di Reno.
74
L’iniziativa ha concluso l’edizione 2008-2009 di Musica per la Salute, percor-
so, ideato e organizzato da Kaleidos, che offre concerti e spettacoli di musica e
parola all’interno dei luoghi di cura della Regione Emilia-Romagna.
I numeri delle attività per la comunità
Manutencoop investe da sempre in attività a favore della comunità e del terri-
torio nel quale opera. I contributi erogati nel 2009 ammontano a 720.000 euro
e segnano, rispetto al dato 2008, una contrazione di circa 130.000 euro.
Questa riduzione va considerata alla luce delle attività di solidarietà svolte nel
territorio aquilano colpito dal terremoto del 6 aprile 2009 e di cui si è già dato
ampio conto nelle pagine precedenti.
Nella tabella che segue sono illustrati in modo aggregati gli importi erogati divi-
si per i diversi ambiti.
> Socio sanitario: iniziative e campagne che attengono alla sfera socio sanita-
ria (contributi per la ricerca in campo medico, il sostegno all’handicap, i pro-
getti di sviluppo e cooperazione internazionale, le politiche di genere e inte-
grazione sociale…);
> Culturale e ricreativo: attività mirate alla valorizzazione del territorio e alla
promozione della cultura (teatro, cinema, arte, musica, rassegne…);
> Promozione territoriale: riviste e pubblicazioni istituzionali, partecipazione
a convegni, eventi, fiere di rilevanza locale o nazionale.
77
Il progetto vede lo sviluppo di percorsi didattici nelle scuole bolognesi e, succes-
sivamente, la proposta di azioni comunicative rivolte a tutta la città sui temi del-
l’educazione civica, del rispetto per gli altri, dell’ambiente e dei beni comuni.
Azioni che portano in primo piano il protagonismo degli studenti.
L’idea innovativa alla base del progetto è nella considerazione della scuola
come sistema che ascolta e, nello stesso tempo, parla alla città, che da’ l’esem-
pio e che da’ voce alla città virtuosa.
Bologna, un tempo nota per l’alto senso civico dei suoi cittadini, mostra oggi
un’immagine segnata da ferite profonde. In tanti più che abitare la città la con-
sumano ed hanno fatto della maleducazione e della trasgressione delle regole
uno stile di vita.
“La città civile” vuole parlare e promuovere coloro che quotidianamente testimo-
niano il rispetto per la città e per il prossimo attraverso piccoli gesti quotidiani.
Il progetto si è articolato su varie iniziative, tra le quali:
> “cantieri civili” – interventi di pulizia e abbellimento degli spazi degradati;
> “la primavera del rispetto” – distribuzione dei bulbi di gladiolo (simbolo del
rispetto) nelle piazze e nelle scuole;
> “la settimana del saluto” – per riflettere sul valore della gentilezza e per unire
simbolicamente le persone restituendo senso di fiducia.
La ricorrenza dell’8 marzo
Sabato 7 e domenica 8 marzo 2009, in occasione della Festa della Donna,
Kaleidos e Manutencoop hanno proposto quattro concerti eseguiti da artiste in
quattro ospedali cittadini.
Le esibizioni, in reparti che accolgono soprattutto donne, si sono svolte presso
l’Istituto Ortopedico Rizzoli, l’Ospedale Bellaria, l’Ospedale Maggiore e il Policli-
nico Sant’Orsola Malpighi.
I quattro concerti volevano rappresentare, da parte di un’impresa come Manuten-
coop, costituita per oltre il 60% da lavoratrici impegnate in larga parte in ospedali
e luoghi di cura, un modo per “regalare” piccoli momenti di svago e speranza alle
tante pazienti che vivono l’8 marzo in una situazione di sofferenza.
76
26% 32%
38%
36%
2008 2009
Socio sanitario
Culturale e ricreativo
Promozioneterritoriale
31%
37%
Socio sanitario
Culturale e ricreativo
Promozioneterritoriale
1. sugli edifici, dato che il core business è quello dell’ottimizzazione di immobili.
Il Facility, infatti, opera per ridurre l’impatto fisico, energetico ed economico
degli edifici ovvero per aumentarne la complessiva efficienza d’uso;
2. sul contesto nel quale sono collocati gli edifici;
3. sui materiali d’uso, dato che la realizzazione dei servizi prevede l’impiego di
materie che hanno a loro volta un impatto ambientale.
Gli interlocutori, come è evidente sono molteplici ma hanno particolare rilevanza:
4. i lavoratori;
5. i fornitori;
6. le comunità locali.
La sostenibilità ambientale è per Manutencoop elemento nodale e intrinseco
alle attività che svolge.
Di seguito verranno fornite alcune informazioni basali su alcuni aspetti delle
attività dell’impresa, mentre in altre parti di questo rapporto appariranno argo-
menti sicuramente riferiti alla tematica ambientale.
Nelle successive edizioni del rapporto si tenterà di fornire maggiore organicità
al tema, marcando però fin d’ora che quello ambientale è uno dei campi di
impegno prioritari di Manutencoop.
Sede Manutencoop a Mestre
Struttura frutto del recupero di un edificio ad uso terziario costruito negli anni
settanta. Progettazione architettonica sviluppata in sinergia con la progettazio-
ne impiantistica, con l’obiettivo di favorire il risparmio energetico e realizzare
spazi di lavoro caratterizzati da un elevato comfort acustico, illuminotecnico e
termo-igrometrico. I 2700 mq di superficie della struttura sono riscaldati con
1/3 del fabbisogno energetico comunemente necessario. L’edificio ha un indice
di prestazione energetica per la climatizzazione invernale proprio dell’edificio
pari a 14.3 kWh/(m3 anno).
7978
Manutencoop realizza servizi che hanno un immediato impatto ambientale.
Possiamo individuare tre tipologie di impatto ambientale:
AMBIENTE
Edifici Contesto Materie utilizzate Lavoratori Comunità locali Fornitori
SocialeFisico
Attività 2008 % 2009 %
Socio Sanitarie 245.000 26 226.800 32Culturali e ricreative 364.000 38 224.000 31Promozioni territoriali 344.000 36 269.200 37Totale 953.000 100 720.000 100
Queste attività sono coerenti con la missione sociale di Manutencoop Società
Cooperativa e sono sostenute e promosse in ottemperanza agli adempimenti di
legge previsti dalla normativa 231/2001.
I contributi sono puntualmente rendicontati con criteri di trasparenza e chiarezza.
L’AMBIENTE
La descrizione delle azioni realizzate da Manutencoop l’ambiente consiglia
qualche riflessione.
ment S.p.A. i seguenti Progetti di riqualificazione tecnologica e risparmio ener-
getico:
> riduzione consumo energetico corrispondente ad un risparmio di 630
TEP/anno;
> minori immissioni di anidride carbonica CO2 nell’atmosfera, 1.852 ton/anno;
> minori immissioni di anidride solforosa SO2 nell’atmosfera, 1.758 kg/anno;
> minori immissioni di ossido di azoto NOX nell’atmosfera, 4.435 kg/anno;
> minori immissioni di monossido di carbonio CO nell’atmosfera, 204 kg/anno;
> minori immissioni di polveri sottili (particolato) nell’atmosfera, 40 kg/anno.
Progetti di risparmio energetico garantito dalla riduzione del fabbisogno ener-
getico (serramenti a taglio termico, recuperatori di calore aria-acqua su unità di
trattamento aria, valvole termostatiche su radiatori), il miglioramento del rendi-
mento di produzione dei sistemi di generazione (gruppi termici a condensazio-
ne, caldaie a bassa temperatura scorrevole), l’efficientamento dei sistemi di
regolazione (telecontrollo, variatori di portata/velocità elettropompe).
ASS 4 Media Friulana – Ospedale di San Daniele del Friuli (UD)
47 immobili gestiti tra cui l’Ospedale di San Daniele dove è stato realizzato da
Manutencoop Facility Management S.p.A. un impianto di microcogenerazio-
ne in package compatto a bassissime emissioni inquinanti avente le seguenti
prestazioni:
> Potenza elettrica generata 100 kW;
> Potenza termica recuperata 165 kW a 50-70°C;
> Efficienza elettrica 30%;
> Efficienza totale del sistema 80%;
> Livello di rumorosità 70 dBA a 1 metro;
> Energia elettrica prodotta annua 600.000 kWhe (pari al 18% del consumo);
> Energia termica prodotta annua 990.000 kWh.
81
Navetta aziendale
Manutencoop è attivamente impegnata sui temi della mobilità sostenibile e ha
visto il proprio “Piano degli spostamenti aziendali”, redatto dall’anno 2003,
cofinanziato dalla Provincia di Bologna.
Anche nel corso del 2009 è stato messo a disposizione dei lavoratori di Manu-
tencoop un Servizio gratuito di navetta per raggiungere gli uffici di Zola Predosa
dalla stazione centrale FS di Bologna e con fermata intermedia presso l’Ospe-
dale Maggiore.
Il servizio, utilizzato da oltre il 10% dei lavoratori di Manutencoop, ha subito
una modifica migliorativa alla fine del 2009. Con l’intento di potenziare il ser-
vizio di trasporto delle persone che si recano ogni giorno al lavoro nelle sedi
centrali, e anche di coloro che devono raggiungere Zola Predosa saltuariamen-
te, sono ora disponibili, dal lunedì al venerdì, due navette la mattina e due
navette la sera.
Consorzio Karabak – Balenido a Casalecchio di Reno (BO)
Struttura realizzata con tecnologie architettoniche e impiantistiche a garanzia
del benessere fisico degli spazi. Bilancio energetico positivo ottenuto tramite
l’utilizzo di risorse rinnovabili e tecniche della bioedilizia. Realizzato con mate-
riali naturali è dotato di impianto geotermico per riscaldamento e accumulo
freddo ed impianto solare per la produzione di acqua calda sanitaria. L’edificio
è classificato in Classe A plus (certificazione CasaClima), il fabbisogno energe-
tico complessivo annuo è pari a 25,8 KWh/mq.
Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda (BS)
Contratto per l’affidamento, all’interno dei sei Ospedali dell’Azienda Ospeda-
liera Desenzano del Garda e degli immobili di pertinenza, del servizio di gestio-
ne calore.
Nell’ambito contrattuale sono stati previsti da Manutencoop Facility Manage-
80
> riduzione di circa il 38% (da 1.568 a 973 kW) della potenza installata sugli
impianti grazie all’utilizzo di lampade ad elevata efficienza luminosa;
> riduzione di circa il 46% (da 5.742.000 a 3.066.000 kWh/anno) dei consumi
energetici annui grazie all’utilizzo di sistemi per la regolazione del flusso
luminoso;
> eliminazione delle lampade ai Vapori di Mercurio;
> rifacimento e messa in sicurezza di 99 quadri elettrici di comando;
> sostituzione di 3.455 pali, più di 400 Km di cavi elettrici, circa 100 Km di cavi-
dotti verificati.
83
HQ2 Pirelli RE (MI)
L’HQ2 è uno dei primi edifici per uffici ad essere classificato in classe B ancor
prima dell’entrata in vigore del D.Lgs 311.
Il progetto datato 2005 garantisce un consumo energetico invernale inferiore
del 29% rispetto al limite imposto dalla legge vigente fino al 2010.
È in corso il processo per il conseguimento di una Certificazione Ambientale
prodotta dall’organizzazione IISBE ITALIA /ITC-CNR sia del progetto che della
costruzione.
L’edificio è caratterizzato da una facciata sud-ovest interamente vetrata, dotata
di frangisole orizzontali anch’essi in vetro. L’impianto di climatizzazione è rea-
lizzato con pannelli radianti a soffitto che consentono il riscaldamento invernale
ed il raffrescamento estivo con consumi molto limitati, tali da farlo classificare
in classe energetica B, oltre ad essere certificato come “green building”.
Nuovo palazzo RCS Mediagroup (MI)
La torre e gli edifici bassi sono distinti fra loro dai diversi disegni delle facciate,
composte da strutture in alluminio e pannellature in vetro, con serigrafie, velet-
te e frangisole, ora verticali, ora orizzontali, per ottimizzare il comportamento
energetico degli edifici stessi a seconda delle varie esposizioni alla luce solare.
Isolamenti “a cappotto” e impiantistica evoluta nel corso della costruzione dai
tradizionali ventilconvettori alle travi induttive, con sfruttamento dell’acqua di
falda, ne fanno un complesso energeticamente efficiente.
Comune Quartu Sant’Elena (CA)
Riqualificazione, messa a norma e gestione integrata degli impianti di pubblica
illuminazione Comune di Quartu Sant’Elena:
> 10.137 nuovi apparecchi illuminanti ad elevata resa e conformi alle normative
sul risparmio energetico e contro l’inquinamento luminoso;
82
85
6. PATRIMONI INTANGIBILI
Nella scorsa edizione del Bilancio Sociale Manutencoop, seguendo le indicazioni del
Rapporto di ricerca n. 8 del GBS, ha per la prima volta aggiunto al tradizionale rapporto
una sezione specificamente rivolta alla rendicontazione sociale degli asset intangibili.
I patrimoni intangibili sono quelle ricchezze, capacità e strumenti che non pos-
sono essere descritti attraverso valori economici, ma che sono importanti per
raggiungere gli obiettivi anche di tipo economico e imprenditoriale.
Chiaramente non è importante descrivere tutti i patrimoni intangibili posseduti,
ma concentrarsi sulla dotazione che serve all’impresa per raggiungere i propri
obiettivi strategici.
Nelle pratiche di Bilancio Sociale, e particolarmente per ciò che concerne la ren-
dicontazione dei patrimoni intangibili, è fondamentale il ruolo e il coinvolgi-
mento del management.
Le politiche di responsabilità sociale hanno infatti successo se:
> costituiscono sostanzialmente la cultura del management;
> sono direttamente funzionali alla strategia.
Nell’ormai lunga esperienza di rendicontazione sociale di Manutencoop non è
stato sempre facile il coinvolgimento del management. Era ed è tuttavia neces-
saria una più diretta presenza del management nella riflessione sull’impresa,
soprattutto considerando la dimensione che Manutencoop ha raggiunto e la
pluralità delle sue culture di riferimento.
La rendicontazione sociale, attraverso il suo processo di realizzazione, ha pro-
prio l’obiettivo di coinvolgere una pluralità di attori nella riflessione, nell’accer-
tamento dei risultati e nella definizione degli impegni.
Di seguito lo schema di rendicontazione 2010. In colore rosso sono riportate le
modifiche rispetto allo schema dello scorso anno.
8786
Nei paragrafi che seguono i diversi argomenti sono brevemente illustrati, met-
tendo in rilievo tre oggetti distinti:
> il significato generale;
> le azioni realizzate nel periodo di rendicontazione;
> gli obiettivi da realizzare in futuro e le prospettive.
CAPITALI UMANII sociI dirigenti (e la loro omogeneità culturale)La cultura del servizioFigure professionali e territorioSpecializzazioni e competenzeIl ruolo dei capiLa formazione (”impresa che impara e insegna”) CAPITALI STRUTTURALILa governanceComunicazione: processi e strumentiProcessi partecipativiAdeguamenti organizzativiSperimentazioniProcedure riguardanti i fornitoriInformation technology
CAPITALI RELAZIONALI I clienti come partnerIl territorio e la mutualità esternaAmbiente ed energiaIl mondo della fi nanzaAltre partnership
Visione di riferimento(Patto sociale generale)
Capitale socialeOggetti, pratiche e relazioni sociali
che promuovono l’effi cienza e la qualità di funzio-namento di una società
Prim
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so a
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ale
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angi
bili)
Elementi costitutivi il Capitale socialeApporti delle istituzioni alla produzione
di “oggetti, pratiche e relazioni”
Esiti dell’attività d’impresa(Rendicontazione sociale)
Gestione degli intangibiliVariazione nello stock e nei fl ussi (processi)
Strategia d’impresa(economico-sociale)
Identifi cazione degli intangibili funzionali alla strategia
Stock e fl ussi (processi)
I N F O / 4
DAI VALORI ALLA STRATEGIA: LA GIORNATA DI STUDIO DELL’11 MAGGIO 2010
Per l’aggiornamento delloschema di rendicontazionedegli intangibili è utile fare ri-ferimento alla Giornata distudio e di riflessione su stra-tegie e organizzazione, svol-tasi l’11 maggio 2010, che hacoinvolto il gruppo dirigenteallargato.I temi principali hanno ruotatoattorno a un concetto chiave,riassumibile nella frase “valoredell’impresa significa valoredelle persone e delle idee”. Tale concetto deve essere ca-lato nella condizione odiernadell’impresa, che – con le ac-quisizioni del 2008 – ha avvia-to un processo di integrazionetra culture ed esperienze dif-ferenti (“un meticciato”), mache rappresentano proprioper questo una grande poten-zialità: “persone con culturediverse che mettono assieme ilmeglio del loro sapere e del lo-ro saper fare”.Un argomento fondamentaleè così riassunto dal termine
“condivisione”, che è al con-tempo un valore e un metodo.La condivisione deve muoversida alcuni valori che da semprecontraddistinguono Manuten-coop:
• equità;• efficienza;• competizione;• impresa; • crescita.
Come ha affermato il Presi-dente Levorato “Non sono leprocedure gestionali che de-vono orientare l’attività, ma lacoscienza del progetto. Mer-cato europeo e quotazione diborsa sono gli obiettivi piùravvicinati, ma non sono il ve-ro fine, che riguarda invece ilrispetto e il benessere dellepersone. In Manutencoop orasi è in tanti e diversi. Questodeve facilitare il rispetto reci-proco, lo scambio, l’arricchi-mento di tutti. Però è necessa-rio ascoltare e comprendere”.
Manutencoop rappresenta,nel panorama cooperativo, uncaso originale e bisogna checiò si esprima come superioreresponsabilità, come propo-sta, come attenzione agli sco-pi ai quali l’idea cooperativamira, anche perché il contestosocio-economico impone di“alzare lo sguardo” oltre Ma-nutencoop. Solo in questomodo è possibile garantirecontinuità alla nostra impresae soddisfare i diritti e gli inte-ressi di chi lavora con noi.Al livello più alto della filieradi queste responsabilità ci so-no i dirigenti. E il ragiona-mento sui valori è rivolto so-prattutto a loro. D’altro cantosono proprio i dirigenti chehanno vissuto e vinto la com-petizione sul mercato chehanno capito meglio l’impor-tanza dei valori, di questi pa-trimoni intangibili e delicati,senza i quali però le impresenon hanno cuore, non hannospinta, non hanno futuro.
Schema di rendicontazione 2010
ORIZZONTE STRATEGICO
• Rafforzare la leadership nel Facility• Consolidare e dimostrare il valore
del modello imprenditoriale
OBIETTIVI PRINCIPALI DI SVILUPPO
• Avvio quotazione di Borsa di MFM• Sviluppo presenza in Europa
AMBITI D’AZIONE PRIORITARI (ENFASI 2010-2011)
• Completare l’integrazione dell’impresa• Omogeneità culturale dei dirigenti• Consapevolezza e responsabilità a tutti i
livelli dell’organizzazione• Sviluppo della mutualità e della
partecipazione• Innovazione nell’offerta (“catalogo di
servizi integrabili”)• Innovazione del modello di erogazione
(“da fornitore a partner”)• Marcatura dei principi di sostenibilità
ed efficienza energetica• “Insediamento e visibilità” sociale e
territoriale• Efficienza dell’impresa
Gli schemi che accompagnano i diversi paragrafi del capitolo dedicato agli
intangibili valutano la chiarezza e la completezza delle informazioni contenute
in ognuna delle tre sezioni.
Il pallino scuro indica un grado di elaborazione più completo ed esaustivo, ovve-
ro una rendicontazione avanzata, il pallino chiaro indica invece la necessità di
approfondimento e di maggiore esplicazione.
8988
Soci Dirigenti Cultura del Servizio Figure professionali Specializzazioni Ruolo Formazione e territorio e competenze dei capi Generalità Attività realizzate Prospettive
Legenda Rendicontazione avanzata Rendicontazione da approfondire
I soci
Generalità
I dati principali quantitativi riguardanti i soci sono esposti nel capitolo sulla
mutualità. Ciò che si vuole sottolineare all’interno di questa sezione è che il
capitale umano essenziale di Manutencoop è certamente rappresentato dai
suoi soci, soprattutto per l’esempio che hanno saputo dare di predisposizione e
impegno al cambiamento.
Nella edizione precedente del Bilancio Sociale si era detto che il socio di Manu-
tencoop deve essere “speciale”, considerata la dimensione dell’impresa e i suoi
caratteri specifici, in particolare:
> la somministrazione nelle imprese controllate dalla cooperativa, che richiede
al socio stesso una profonda conoscenza e comprensione dei meccanismi
economici, contrattuali, istituzionali e organizzativi;
> il raggio territoriale di presenza imprenditoriale, che ha portato alla costitu-
zione di piccole comunità di soci, relativamente distanti le une dalle altre.
Attività realizzate
> Attività di qualificazione e formazione del socio in coerenza con le modifiche
introdotte dallo Statuto (a questo proposito si vedano i rispettivi paragrafi e
report all’interno del capitolo sulla mutualità);
> partecipazione e coinvolgimento dei soci attraverso le Assemblee, i Comitati
Soci e le Commissioni.
I CAPITALI UMANI
Prospettive
Le azioni fondamentali in programma sono:
> l’aggiornamento del quadro informativo sul profilo, le attitudini, le richieste
dei soci, da confrontare con le analoghe iniziative realizzate rispettivamente
a metà degli anni ’90 e nel 2002;
> avviare la realizzazione del piano sociale di medio periodo, che tenti di prefi-
gurare la dimensione e i caratteri della base sociale e che possa realizzarsi nel
corso del biennio successivo.
I dirigenti e la loro omogeneità culturale
Generalità
Uno dei problemi (e parimenti delle opportunità) affrontati tra il 2009 e il 2010
ha riguardato lo sforzo di operare per la costruzione di una cultura originale,
sostanzialmente nuova, in grado di promuovere le eccellenze delle culture e
delle pratiche delle Società del Gruppo MFM e di quelle di Altair.
Attività realizzate
Oltre alla giornata di studio del maggio 2010 (si veda in proposito la sintesi dei
contenuti all’inizio del capitolo), lo sforzo di integrazione culturale si è manife-
stato con l’avvio di gruppi di lavoro riguardanti diversi processi di miglioramen-
to. In particolare:
> Progetto Target: unificazione dei processi riguardanti il ciclo attivo, quello
passivo e gli acquisti (19 business cases e 500 persone coinvolte);
> Progetto Comunicazione: ridisegno complessivo del profilo comunicativo di
Manutencoop per coordinare l’immagine istituzionale con le specifiche esi-
genze dei diversi business. Al progetto hanno partecipato dirigenti di tutte le
aree aziendali.
Prospettive
Lo sviluppo di una omogenea e originale cultura aziendale dovrà tenere conto
del fatto che Manutencoop è un “meticciato” e questo è un elemento po-
sitivo.
91
Si continueranno a privilegiare le due modalità che già in questo periodo hanno
sostenuto il processo di integrazione:
> istituzione di gruppi “misti” per i programmi di sviluppo;
> momenti collettivi di riflessione e dialogo.
La cultura del servizio
Generalità
Uno degli aspetti di maggior rilevo per il consolidamento della leadership nel
Facility è l’ulteriore sviluppo, in tutti gli operatori, della “cultura del servizio”.
In sostanza: a prescindere dalle tecnologie o dalle soluzioni organizzative adot-
tate, per un’impresa come Manutencoop l’elemento essenziale è che tutti gli
operatori – ognuno secondo le rispettive responsabilità – siano capaci di mani-
festare la massima adesione alle intenzioni di fondo del cliente.
Attività realizzate
Gli strumenti e gli ambiti in cui si è agito per rinforzare ulteriormente la cultura
del servizio sono stati tre:
> l’individuazione, formazione e costruzione di capi intermedi;
> la “tracciabilità” e misurazione economica del servizio sul cliente;
> la responsabilizzazione a tutti i livelli.
Prospettive
Per il prossimo futuro le azioni si concentreranno soprattutto sulla “tracciabi-
lità”, ovvero sul sistema di monitoraggio degli effetti economici diretti sul clien-
te in ragione dell’intervento di Manutencoop.
Figure professionali e territorio
Generalità
L’obiettivo dell’internazionalizzazione – ovvero dell’ingresso di Manutencoop
nel mercato europeo – impone una particolare qualità di relazione con contesti
90
Prospettive
> Consolidare le presenze e i profili nelle diverse aree di presenza;
> produrre la massima coerenza e sinergia tra i diversi servizi, con particolare
riguardo ai rapporti tra Sviluppo ed Operations;
> sviluppare le capacità dei responsabili d’area di parlare la lingua del territorio,
ovvero di relazionarsi in modo pieno con le problematiche non solo economi-
che ma anche sociali dei territori di competenza.
SILVIA MANINAArea Piemonte, Liguria,
Valle d’Aosta
PAOLO DI RISIOArea Lombardia
GIULIANO DI BERNARDOArea Triveneto
MASSIMO GUIDOBONIArea Emilia
EROS CUMANIArea Adriatica
ELSA BERNACCHIArea Toscana
DONATELLA ZANGARIArea Lazio, Campania, Basilicata
RICCARDO INFANTEArea Puglia
PAOLO LUPOArea Sicilia e Calabria
ATTILIO GATTI Area Telecom Italia
VINCENZO SCOTTO Direttore Operations Clienti
di Area e Telecom Italia
territoriali e sociali diversi. Ciò si può realizzare se la qualità professionale si
coniuga con un’alta capacità di adattare modalità operative e di relazione.
Attività realizzate
Le azioni sostanziali sono state due: la realizzazione di strutture fisiche che
segnassero la presenza di Manutencoop e – soprattutto – la nomina dei respon-
sabili d’area.
Responsabili d’Area
ad accertare l’esistenza di una forte omogeneità di approccio e di comporta-
mento dei capi, soprattutto nei casi di maggiore successo. Si è al contempo
delineata una impossibilità di fissare queste caratteristiche in una serie di pre-
scrizioni.
Prospettive
> Il progetto Scuola Capi mira a costruire soggetti umani più che a costruire
modelli e pratiche riproponibili, per cui l’intervento non ha i classici caratteri
della formazione professionale.
In generale l’obiettivo è mettere a fuoco, soprattutto dal punto di vista organiz-
zativo e formativo, le modalità per la diffusione (si potrebbe dire costruzione)
di queste figure.
Si tratta di formare dirigenti apicali e intermedi che abbiano la stessa sensibilità
e la stessa modalità di relazione, e che poi siano in grado di applicarla creativa-
mente in contesti diversi e evolutivi.
La formazione
Generalità
La qualificazione e lo sviluppo delle persone sotto il profilo professionale e delle
competenze è per Manutencoop un obiettivo strategico.
Attività realizzate
Tra il 2009 e il 2010 la formazione si è realizzata in tre campi distinti:
> sociale-societaria, con specifico riguardo alla formazione che si accompagna
alla richiesta d’adesione alla Cooperativa e all’uso del Bilancio Sociale “a sco-
po formativo”;
> di qualificazione della governance, dove l’esperienza più rilevante ha riguar-
dato il CdA, con lo specifico seminario che si è svolto in quattro giornate nel
gennaio 2010;
> professionale e specifica, riguardante la partecipazione a momenti formativi
interni ed esterni miranti alla produzione di maggiori competenze (su questo
si veda lo specifico paragrafo all’interno del capitolo sul lavoro).
93
Specializzazioni e competenze
Generalità
Per quanto riguarda invece le specializzazioni, oltre alle esigenze di miglioramento nei
vari campi in cui Manutencoop opera, è necessario sempre più facilitare le sinergie tra
i servizi che l’impresa propone ai suoi clienti. Fondamentale è inoltre all’integrazione
con attività di servizio interno, come, per esempio, l’Information Technology.
Attività realizzate
Nel corso del 2009 si è avviata una mappatura analitica sulle competenze presenti
in azienda. In Manutencoop esistono tradizionalmente “competenze multiple”,
anche se, fino ad ora, non erano mai state declinate e monitorate.
Un criterio di valutazione generale, applicabile a tutte le figure professionali, può
basarsi sui seguenti elementi:
> impegno e puntualità per chi occupa posizioni di linea;
> capacità professionale, capacità di “dare esempio” e capacità di versione per
chi occupa posizioni di maggiore responsabilità.
Prospettive
L’impegno principale su competenze e specializzazioni riguarderà “il ruolo dei
capi” e la formazione.
Il ruolo dei capi
Generalità
Il processo formativo e di qualificazione in atto affida massimo rilievo alla fun-
zione dei capi, cioè a coloro che coordinano l’attività di altri lavoratori. I sog-
getti che ricadono sotto questa categoria sono circa 300.
Attività realizzate
> Sono state individuate le caratteristiche salienti (professionali, umane e di
comportamento) di questi profili, basandosi sia sulle esperienze originarie di
Manutencoop e delle altre imprese recentemente acquisite. Si è arrivati così
92
9594
Prospettive
Si è avviata, come detto, una riflessione complessiva sulle capacità dell’impresa di
“produrre” formazione, oltre che sulla partecipazione di soci, lavoratori, quadri e
dirigenti alle specifiche iniziative già citate. In particolare la riflessione riguarda:
> l’eventualità di avviare un esperimento di “Scuola Capi”, intesa come moda-
lità di trasmissione di conoscenze e competenze;
> rendere l’impresa stessa un soggetto collettivo stabilmente in grado di forma-
re, ovvero di imparare e insegnare contemporaneamente;
> la formazione deve essere costantemente collegata a determinati step del
percorso interno (o del percorso di carriera) e a questi adattarsi in modo chia-
ro e programmato. Esistono dunque tre momenti che devono essere accom-
pagnati da attività formative mirate:
– l’inserimento;
– la “Scuola Capi” (in pratica: il momento in cui ci si trova a dirigere almeno
10 persone);
– la nomina a dirigente, certo il passaggio più emblematico e con maggiori
necessità di essere sancito e reso emblematico.
Governance Comunicazione Processi Adeguamenti Sperimentazioni Fornitori IT partecipativi organizzativi Generalità Attività realizzate Prospettive
Legenda Rendicontazione avanzata Rendicontazione da approfondire
La governance
Generalità
Manutencoop è una cooperativa che realizza le sue attività principalmente
attraverso la controllata MFM nella quale sono presenti altri soci con attese di
tipo finanziario. Il perseguimento degli obiettivi mutualistici della cooperativa e
la soddisfazione degli interessi e il rispetto dei diritti di tutti i soci hanno richie-
sto una configurazione particolare ed equilibrata della sua governance.
Attività realizzate
Nel 2009-2010 si è mirato a produrre un rapporto di conoscenza più stretto tra le
diverse componenti della corporate governance di Manutencoop. L’aspetto più
emblematico è stato rappresentato dalla partecipazione in veste di testimoni qua-
lificati di alcuni membri del Consiglio di sorveglianza di MFM alle attività di forma-
zione del Consiglio d’Amministrazione della cooperativa.
Prospettive
> Aumentare ulteriormente la visibilità del funzionamento complessivo del
sistema di governance di Manutencoop, esempio di rilievo nel crescente
fenomeno dell’impiego delle società di capitale in ambito cooperativo, ope-
rando per una sua qualificazione in tutti i suoi livelli.
I CAPITALI STRUTTURALII N F O / 5
CORSO DI FORMAZIONE CdA
Nei mesi di gennaio e febbraio2010 la Cooperativa ha organiz-zato un corso di formazione di 4giornate per i componenti delConsiglio di Amministrazione.Il progetto muove dalla volontàdi produrre nei membri del CdAuna percezione più complessivadell’azienda, dei suoi problemi edelle sue prospettive e contem-poraneamente di sviluppare unariflessione sul ruolo del Consiglioattraverso un percorso riflessivoe formativo.Il corso si è articolato in 3 mo-duli:
• il primo modulo, della duratadi due giornate e incentratosull’impresa nella sua com-plessità, si è focalizzato sulla“forma” di Manutencoop, esulla struttura economico-fi-nanziaria;
• il secondo modulo, interamen-te dedicato al lavoro, ha analiz-zato le caratteristiche del corebusiness, i suoi aspetti organiz-zativi e di processo e la peculia-rità “interna” del lavoro;
• nel terzo e ultimo modulo si èdiscusso di radici valoriali eterritorio per entrare nel vivo
del tema della socialità coo-perativa.
Agli incontri sono intervenuti,per offrire il loro contributo eraccontare l’esperienza chestanno vivendo, alcuni compo-nenti del Consiglio di Sorve-glianza di Manutencoop FacilityManagement. La prima giorna-ta si è conclusa con la partecipa-zione di Guido Corbetta; alla se-conda sono intervenuti Massi-miliano Marzo e Giovanni To-niolo; infine, l’ultima giornataha visto la presenza di PierluigiStefanini.
> Portale intranet – portale intranet con informazioni aziendali accessibile a tut-
ti i dipendenti;
> PC portatile – PC fornito a tutti i soci con casella di posta elettronica dedicata.
Prospettive
La nuova campagna di comunicazione istituzionale, che evidenzia la dimensio-
ne imprenditoriale e i servizi offerti, rappresenta certamente una prospettiva
molto concreta e vicina.
A ciò si accompagna il restyling dei supporti di comunicazione (loghi, sito inter-
net…) per evidenziare e promuovere la natura e l’articolazione del Gruppo
Manutencoop e delle sue attività.
Processi partecipativi
Generalità
La natura cooperativa e la grande dimensione occupazionale impongono pro-
cessi partecipativi tagliati a misura, in grado di coinvolgere il più possibile sia i
soci che i lavoratori.
9796
Il patrimonio istituzionale e organizzativo del sistema di governance di Manu-
tencoop è uno dei fattori essenziali per le prospettive di sviluppo dell’impresa.
È proprio per questa ragione che la sua trasparenza, visibilità e diffusione sono
obiettivi primari e lo saranno ancora di più in vista della quotazione in Borsa di
MFM.
Comunicazione: processi e strumenti
Generalità
La comunicazione in una realtà complessa come quella di Manutencoop assume
uno straordinario rilievo, sia in relazione con i fattori interni che con quelli esterni.
Per queste ragioni Manutencoop ha dedicato notevoli sforzi al miglioramento
della sua comunicazione, con particolare attenzione a quella indirizzata ai clien-
ti, al mondo dell’impresa e della finanza, ai fornitori e complessivamente a tutti
gli stakeholder.
Attività realizzate
Gli strumenti di comunicazione utilizzati da Manutencoop sono molteplici, di
seguito ne riportiamo i principali con le relative specifiche:
> Ambiente – house organ cartaceo a diffusione trimestrale inviato a tutti i
dipendenti del Gruppo;
> Ambiente WEB – sito internet accessibile a tutti che propone i contenuti di
Ambiente cartaceo e i video delle principali iniziative realizzate;
> Ambiente Più – giornale cartaceo a diffusione semestrale dedicato ed inviato ai soci;
> Sito internet Manutencoop – sito internet istituzionale;
> Brochure – cataloghi cartacei rivolti principalmente ai clienti con informazioni
sull’azienda e sui servizi offerti;
> Trimestrale – report con l’andamento trimestrale dell’azienda rivolto princi-
palmente alla comunità finanziaria;
> Bilancio d’Esercizio – documento in formato cartaceo contente i dati del
Bilancio d’Esercizio e distribuito a clienti, comunità finanziaria, fornitori;
> Bilancio Sociale – rapporto sociale in formato cartaceo distribuito a soci, lavo-
ratori, clienti e fornitori;
Sistema di comunicazione
Comunità Strumenti Soci Lavoratori Clienti/fornitori finanaziaria Comunità localeAmbienteAmbiente WEBAmbiente Più BrochureTrimestraleBilancio d’EsercizioBilancio SocialeSito internetPortale intranetPC Portatile
B. BARTOSIKGESTIN POLSKA
H. BONNETALTAIR IFM FRANCE
CLAUDIO LEVORATO Presidente e Consigliere Delegato per il Business
Management
LISA CACCIARI Servizi generali sedi
DANTE RODOLFIDirezione Acquisti
CLAUDIO LEVORATO (a.i)Direzione Operations Facility Management
ANDREA PAPINIProgetto integrazione
di Gruppo
GUIDO DEALESSIDirezione Personale e Organizzazione
MAURO CASAGRANDE Consigliere Delegato
per il Corporate Management
MAURIZIO BERTELLISicurezza
MAURIZIO BOTTAINIDirezione Servizi
Specialistici
ANDREA MATTEOLI • Direzione Promozione
e Sviluppo• Sviluppo estero (a.i)
VINCENZO SCOTTODirezione Operations
clienti di area e Telecom Italia
PASQUALE TURI e STEFANO DONATI
Direzione Operations clienti a rete ROBERTO PAINI
Divisione IlluminazioneLAMBERTO CUPPINI
Divisione RetailMAURO MASI
Divisione Costruzioni edili
MAURIZIO BOTTAINI (a.i)Divisione Gestionale
Documentale
ANTONIO MUSACCHIODivisione Project
Management & Energy
PAOLO LEONARDELLI e ANDREA GOZZIDivisione Lavanolo e Sterilizzazione
LAURA DUÒ Auditing Processi
MILVA CARLETTIDirezione Amministrazione
e Controllo
GABRIELE STANZANIDirezione Finanzia e
Tesoreria
RICCARDO BOMBARDINI Relazioni con il mercato, Pianifi cazione strategica
e M&A
CLAUDIO BAZZOCCHIAffari Societari
ELISABETTA LELLIAffari Legali
STEFANO LENZI ITC Governance
CARLO MEREGHETTIDirezione Operations
Fiat
FRANCO CANDUSSOProject fi nancing
Customer satisfaction
MAURIZIO MASSANELLI Direzione Tecnico
commerciale
DANILO BERNARDIDirezione Promozione
e Sviluppo Facility Management Pubblico
ROBERTO MARINODirezione Promozione
e Sviluppo Facility Management Privato
98 99
Attività realizzate
Le attività partecipative rivolte a tutti i lavoratori possono essere suddivise in
due grandi categorie:
> quelle che riguardano gli aspetti produttivi e organizzativi e in questo caso la
partecipazione coincide soprattutto con la capacità di ascolto e di indirizzo
dei capi;
> quelle che riguardano gli aspetti più sociali e identitari e che mirano a sviluppare
la conoscenza e l’interrelazione tra lavoratori.
Prospettive
> Miglioramento dei comitati e delle commissioni (per quanto riguarda i soci);
> qualificazione delle figure di direzione intermedie (si veda al riguardo la trat-
tazione riguardante i capi).
Adeguamenti organizzativi
Generalità
Con le recenti acquisizioni è stato necessario riprogettare la macrostuttura, affi-
dando nuove responsabilità e costituendo organismi intermedi e apicali di
governo.
Attività realizzate
L’aspetto fondamentale trattato nel periodo per quanto riguarda l’organizza-
zione è stato il ridisegno della macrostruttura.
Prospettive
L’impiego di strumenti, per precisare e migliorare il processo di crescita e inte-
grazione. Tra di essi i più importanti e di cui si prevede l’applicazione nel pros-
simo futuro, sono:
– il sistema premiante;
– indagine di clima;
– job posting;
– valutazione delle prestazioni.
Organigramma al 30 giugno 2010
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Prospettive
In linea di massima gli obiettivi da perseguire sono:
> il ruolo degli acquisti che non possono essere il presidio principale nella for-
mazione dei margini di redditività della commessa;
> l’ulteriore miglioramento delle fondamentali verifiche riguardanti:
– politiche di sicurezza;
– regolarità contributiva;
– qualità e quantità dei dipendenti impegnati sulla commessa;
> l’integrazione delle informazioni e delle attività delle direzioni Acquisti e Ope-
rations;
> l’impegno per un consolidamento della relazione con i fornitori di lungo
periodo, privilegiando l’efficienza della relazione piuttosto che solamente il
contenimento dei prezzi.
Information Technology
Generalità
Le dotazioni e le procedure informatiche hanno un grande ruolo nello sviluppo
dell’impresa e in particolare hanno la triplice funzione di:
> servire la gestione;
> strutturare e ottimizzare la realizzazione dei servizi;
> integrarsi nei servizi, divenendo direttamente parte del business.
Sperimentazioni
Generalità
Le sperimentazioni in atto riguardano principalmente due categorie di fenomeni:
> il miglioramento e l’arricchimento dei prodotti-servizi;
> il controllo degli esiti dei servizi, quello che precedentemente è stato indicato
come “esigenza di tracciabilità”, cioè di misurazione dei vantaggi di costo per
il cliente.
Attività realizzate e prospettive
Le sperimentazioni in atto mirano in ogni caso alla produzione di più consistenti
vantaggi per il cliente. Nelle prospettive uno degli aspetti fondamentali da
richiamare è l’avvio del progetto Space Planning, cioè di una proposta di otti-
mizzazione che non riguarda solo singoli edifici e comparti, ma che considera
nel suo complesso i patrimoni immobiliari a disposizione dei clienti, ottimizzan-
done l’impiego in stretta relazione con gli obiettivi di sviluppo e di efficienza dei
clienti stessi.
Procedure riguardanti i fornitori
Generalità e attività realizzate
L’obiettivo fondamentale è rendere omogenee le procedure e i processi, consi-
derando le recenti acquisizioni e le diversità di sistemi utilizzati. A questo pro-
posito attualmente è in atto un’attività di razionalizzazione.
Dal punto di vista della dimensione complessiva, oggi Manutencoop opera con
un numero di fornitori che oscilla tra i 4 e i 5.000, per un totale complessivo di
oltre 365 milioni di euro.
Le principali categorie di fornitori – espresse in ordine di rilevanza economica –
sono nella tabella della pagina a fianco.
Sui fornitori sono effettuati, da parte della produzione, dei report periodici con
valutazione della qualità.
Macro categorie Importo %
Impianti 115.747.927,91 30,51Edile e strade 72.588.813,70 19,87Energia combustibili e utenze 62.452.016,40 17,10Igiene/Servizi alberghieri 57.046.895,83 15,62Altro 32.106.079,97 8,79Generali 25.326.998,33 6,93Totale complessivo 365.268.732,14 100,00
103
Attività realizzate
> L’esternalizzazione dei sistemi informativi raggiunta attraverso accordi speci-
fici con fornitori-partner, che hanno assorbito anche parte delle risorse uma-
ne dedicate e un tempo interne a Manutencoop;
> il Progetto Target, rivolto all’unificazione di alcuni processi tra Manutencoop
e le imprese di recente acquisizione, con particolare riguardo al ciclo attivo e
passivo e agli acquisti. A questo proposito sono stati individuati 19 business
cases con l’obiettivo di unificare il più possibile il modo di lavorare, valoriz-
zando le best practice delle aziende originarie. Il progetto ha toccato oltre
500 persone: 400 dell’area Operations, 40 del settore Acquisti, 80 della fun-
zione Amministrazione e Controllo.
Prospettive
Ragionamento ampio e approfondito sul settore Igiene per conciliare le diverse
pratiche ed esigenze (Operations – Tecnico Commerciale – IT).
I CAPITALI RELAZIONALI
102
L’elemento fondamentale è legato alla mutazione della composizione del por-
tafoglio clienti di Manutencoop, con un aumento significativo della componen-
te privata.
Attività realizzate
Si è sviluppato un ragionamento sul concetto di leadership, che non è solamen-
te questione di posizionamento, ma che ha anche e soprattutto una dimensio-
ne culturale. Nel caso di Manutencoop significa dimostrare ogni giorno –
soprattutto al cliente – che il modello di servizio è vincente.
Prospettive
Il progetto riguardante la misurazione economica del vantaggio legato al ser-
vizio.
Territorio e mutualità esterna
Generalità
Il rapporto col territorio “riassume e riequilibra” tutti i fattori di competizione,
i principali dei quali sono certamente la relazione col lavoro e – sull’altro ver-
sante – con i fornitori. È per questa ragione che è così importante il responsa-
bile territoriale.
Attività realizzate
Manutencoop ritiene che l’appartenenza alle comunità locali nelle quali opera
debba concretizzarsi anche con azioni di carattere sociale e generale, che in lin-
guaggio cooperativo prendono il nome di “mutualità esterna”. Uno degli
esempi emblematici sotto questo profilo è la partecipazione, in veste di socio
fondatore, alla Fondazione dell’Università dell’Aquila.
Prospettive
L’iniziativa sperimentale Manutencoop-Vita-Lavoro è un’attività rivolta in modo spe-
ciale verso i lavoratori, ma può rappresentare anche un’innovazione dal punto di
vista della modalità di relazione con il territorio.
Clienti Territorio e mutualità esterna Ambiente ed energia Finanza PartnershipGeneralità Attività realizzate Prospettive
Legenda Rendicontazione avanzata Rendicontazione da approfondire
Clienti
Generalità
Il patrimonio relazionale fondamentale di Manutencoop è certamente rappre-
sentato dai suoi clienti.
Attività realizzate
> La continua informazione sulle attività, sui progetti e sulle prospettive e la
graduale assunzione da parte di Manutencoop delle modalità e dei linguaggi
più efficaci per comunicare con il mondo della finanza ha agevolato il supe-
ramento di una certa diffidenza iniziale
> La qualità delle performance ha prodotto un aumento della qualità relaziona-
le tra la cooperativa e la comunità finanziaria.
> il sistema di governance di Manutencoop ha garantito e garantisce l’equili-
brio degli interessi.
Prospettive
> Sviluppo sul mercato europeo;
> quotazione in Borsa di Manutencoop Facility Management S.p.A.
Partnership, qualificazione e sviluppo
Generalità e attività realizzate
La struttura di partnership è allo stato attuale ben definita (si veda all’inizio di
questo documento la composizione societaria).
Manutencoop intrattiene rapporti stabili con una pluralità di interlocutori, tra
cui emergono in modo particolare le amministrazioni pubbliche e specifiche isti-
tuzioni private delle aree di presenza, oltre che naturalmente il movimento coo-
perativo e le altre organizzazioni senza scopo di lucro.
Prospettive
La quotazione in Borsa di MFM che comporterà necessariamente un amplia-
mento delle partnership.
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Ambiente ed energia
Generalità
La sensibilità della gran parte degli interlocutori di Manutencoop verso i temi
riguardanti l’ambiente e l’energia è in notevole crescita.
Nell’indagine di customer satisfaction recentemente realizzata, una grande
maggioranza di clienti poneva il tema ambientale come una necessità di tipo
economico, oltre che di tipo etico e sociale.
Attività realizzate
Si rimanda al proposito al capitolo 5, par. “Ambiente”.
Prospettive
Il ruolo e il contributo di Manutencoop in campo ambientale si potrà articolare
in prospettiva sotto queste voci:
> produzione di utilità per il cliente,
> invenzione-adattamento dei business (“economia della sostenibilità” ed
“economia verde”),
> responsabilità sociale più generale.
In particolare si rimanda al progetto Space Planning, indicato al precedente
punto sulle Sperimentazioni.
Finanza
Generalità
Il rilevante sviluppo imprenditoriale degli ultimi dieci anni è stato permesso dalla
decisione di allargare la compagine societaria a soci con interessi soprattutto
finanziari. Manutencoop è stata la prima cooperativa a relazionarsi in maniera
così strutturata ed innovativa con la finanza.
A questo processo è corrisposta una crescita e una progressiva qualificazione
dei rapporti con il mondo della finanza, che potrà ulteriormente consolidarsi
con la realizzazione della quotazione, nel momento in cui le condizioni del mer-
cato finanziario lo permetteranno.
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NOTE CONCLUSIVE
Gli argomenti toccati in questo capitolo finale – come il lettore avrà potuto veri-
ficare – sono molti, spesso intrecciati tra di loro, abbastanza difformi in termini
di contenuto informativo e di chiarezza prospettica: alcuni dimostrano una for-
te e diffusa consapevolezza della propria importanza, espongono dati quantita-
tivi e indicano precisi passi da compiere in futuro, altri sono invece poco più che
l’accenno di temi in via di formazione, di sensibilità che stanno prendendo cor-
po, di ipotesi di lavoro da sviluppare.
È sembrato dunque giusto mettere in rilievo queste differenze, in modo da
identificare i punti che in prospettiva dovranno essere meglio chiariti e
approfonditi, oppure che rappresentano dei nodi che andranno sciolti.
Il contributo informativo dovuto al lettore non può limitarsi alla descrizione dei
fatti, ma deve rendicontare il grado di consapevolezza complessivo e deve indi-
care – come impegni – le aree più bisognose di approfondimento, per contri-
buire a responsabilizzare tutti coloro che hanno il compito di garantire lo svilup-
po e l’evoluzione dell’impresa.
Le migliori conclusioni non possono che essere gli impegni: l’obiettivo è dunque
– assieme agli altri che nel tempo certamente appariranno – rendere uniforme-
mente precisi e completi i campi ove Manutencoop per prima riconosce l’esi-
genza di maggiore sforzo e determinazione.
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Con la collaborazione di:
Concept e fotografie:D&P S.r.l. Fabio Fantuzziwww.fabiofantuzzi.it
Progetto grafico e realizzazioneEditrice Compositori, Bologna
Stampa:Compositori Industrie Grafiche, Bologna
Manutencoop ringrazia, per la collaborazione,tutti i lavoratori ritratti nelle foto.
Manutencoop Società CooperativaVia U. Poli, 4 - 40069 Zola Predosa (BO)C.F. - P.IVA - Iscrizione Registro Imprese di Bologna n. 00592240378Iscritta nell’Albo Nazionale delle Società Cooperative al numero a107080Sezione: Cooperative a Mutualità PrevalenteCategoria: Cooperative di Produzione e Lavoro