2011 - aprile - fegime news

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Anno II Numero 17 - Aprile 2011 www.fegime.it L’ANGOLO DEI PRODUTTORI > Euroluce 2011, le novità Philips > Soluzioni Vimar versatili L’ANGOLO DEI PRODUTTORI > L’efficienza creativa di Osram > Da Gewiss il nuovo software GW64-8 ITALIA SOSTENIBILE: I MODELLI VIRTUOSI L’Italia sostenibile e a emissioni zero non è una chimera, ma una realtà possibile e già avviata in alcune realtà del nostro territorio LIVINGSTONE, PROSEGUONO I LAVORI NELLA SCUOLA ADOTTATA DA CONSEL LA FILIERA DEL FOTOVOLTAICO ESCE RAFFORZATA DAL 2010 RECORD A pagina 6 A pagina 4 A pagina 3 S i è tenuta nei giorni scorsi a Milano, l’edizione 2011 di Euroluce. Naturalmente il Led è stato il grande protagonista della settimana all’insegna delle ultime novità delle principali aziende produttrici del settore, da Philips a Gewiss, Artemide passando per Osram, Vimar ecc. Il Led rappresenta la nuova illumi- nazione che favorisce la creazione di sistemi di design limitando al massimo i consumi di elettric- ità. Secondo le ultime ricerche, I led rappresenteranno nel 2020 il 70% del mercato. Le nuove fonti luminose offrono potenzialità infinite ma, come più volte sot- tolineato, occorre aver acquisito le competenze per poterle sfrut- tare al meglio. Le lampade a led consumano tra il 50 e il 75% di energia elettrica in meno e han- no una resistenza all’uso almeno quattro volte superiore rispetto a quelle tradizionali: oltre 50mila ore di accensione continua, pari a circa 15 anni di utilizzo. La luce si adegua ai nuovi consumi ma offre nuovi spunti d’arredo, guardando anche con un po’ di nostalgia alle vecchie lampadine e alle lampade moderniste così molti designers cercano di fondere le forme con il nuovo techno C’è invece chi va oltre e propone per la luce la ‘gemmazione cellu- lare’ vera sfida tra architettura e design che permette di costruire superfici luminose sia orizzontali che verticali, teoricamente infi- nite. Gli architetti assicurano che ormai una luce o una lampada si sceglie in base a motivazioni stret- tamente personali. E cosi’ nascono le nuove lampade su sottili lastre d’alluminio incise a laser che con- sentono a ciascuno di modellare il proprio volume e soprattutto consumare meno. A pagina 5 LE ULTIME NOVITà DA EUROLUCE 2011 A pagina 2

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Fegime News aprile 2011

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Anno II Numero 17 - Aprile 2011 www.fegime.it

L’angoLo dei produttori

> Euroluce 2011, le novità Philips> Soluzioni Vimar versatili

L’angoLo dei produttori

> L’efficienza creativa di Osram > Da Gewiss il nuovo software GW64-8

itaLia sostenibiLe: i modeLLi virtuosi

L’Italia sostenibile e a emissioni zero non è una chimera, ma una realtà possibile e già avviata in alcune realtà del nostro territorio

Livingstone, proseguono i Lavori neLLa sCuoLa adottata da ConseL

La fiLiera deL fotovoLtaiCo esCe rafforzata daL 2010 reCord

a pagina 6

a pagina 4

a pagina 3

Si è tenuta nei giorni scorsi a Milano, l’edizione 2011 di

Euroluce. Naturalmente il Led è stato il grande protagonista della settimana all’insegna delle ultime novità delle principali aziende produttrici del settore, da Philips a Gewiss, Artemide passando per Osram, Vimar ecc. Il Led rappresenta la nuova illumi-nazione che favorisce la creazione di sistemi di design limitando al massimo i consumi di elettric-ità. Secondo le ultime ricerche, I led rappresenteranno nel 2020 il 70% del mercato. Le nuove fonti luminose offrono potenzialità infinite ma, come più volte sot-tolineato, occorre aver acquisito le competenze per poterle sfrut-tare al meglio. Le lampade a led consumano tra il 50 e il 75% di energia elettrica in meno e han-no una resistenza all’uso almeno quattro volte superiore rispetto

a quelle tradizionali: oltre 50mila ore di accensione continua, pari a circa 15 anni di utilizzo. La luce si adegua ai nuovi consumi ma offre nuovi spunti d’arredo, guardando anche con un po’ di nostalgia alle vecchie lampadine e alle lampade moderniste così molti designers cercano di fondere le forme con il nuovo technoC’è invece chi va oltre e propone per la luce la ‘gemmazione cellu-lare’ vera sfida tra architettura e design che permette di costruire superfici luminose sia orizzontali che verticali, teoricamente infi-nite. Gli architetti assicurano che ormai una luce o una lampada si sceglie in base a motivazioni stret-tamente personali. E cosi’ nascono le nuove lampade su sottili lastre d’alluminio incise a laser che con-sentono a ciascuno di modellare il proprio volume e soprattutto consumare meno.

a pagina 5

Le uLtime novità da euroLuCe 2011

Fegime News

a pagina 2

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Anno II - Numero 17 - Aprile 2011 www.fegime.it

Proseguono i lavori della scuola di Livingstone “adottata” dai soci Consel in occasione del viaggio in Africa lo scorso no-

vembre. L’aggiornamento sullo stato del cantiere è arrivato nei giorni scorsi dall’associazione Graffiti Open World

Onlus che segue il progetto. La Scuola Elementare interessata dalla donazione del Gruppo Consel ospita oltre 500 bambini e grazie alla generosità dei soci la struttura verrà

ampliata con altri tre edifici. Oltre al cantiere in corso vanno avanti anche gli altri progetti di varia natura, - acquisti di materiale scolastico o di supporto, riparazioni, costruzioni -

nelle scuole di: Livingstone basic school in Zambia, Isikokelo primary school in Sud Africa, Okaukejo primary school in Namibia,

Mukunguni school in Kenya.

livingstone, PRosegUono i lAvoRi nellA sCUolA ADottAtA DA Consel

> BollettA Più veRDe Con i nUovi «BUlBi»Un taglio alla bolletta. È quello che assicura l’ultima generazione di lampadine “a basso consumo”. La forma del bulbo è quella delle classiche linee “a goccia” ma all’interno sono contenute tecnologie diverse, con differenze anche sostanziali in fatto di resa, durata, longevità e costi. Ad esempio, in commercio si trovano modelli a basso assorbi-mento in watt, ma non è detto che questi siano “a basso consumo” nel senso più completo del termine. In questa variegata categoria si inseriscono infatti quelle lampadine che richiedono pochi watt per funzionare, ma sono in grado di fornire una luminosità equivalente ai bulbi classici a incandescenza. Per questo motivo sulla confezione è indicato, ad esempio, che quel particolare modello consuma 12 o 15 watt, ma assicura una luce paragonabile a un modello da 60 watt. Farla funzionare costa un quinto, anche se l’investimento iniziale per l’acquisto è pari a sei o sette volte il prezzo di una lampadina normale.La più diffusa tecnologia è quella a fluorescenza, che si riconosce dalla struttura “tubolare” della parte che si illumina. In commercio si trovano varie marche e forme (anche a “oliva” o “peretta”) con attacchi per gli standard più diffusi e un rapporto prezzo-prestazioni sempre più conveniente. Una sorta di via di mezzo tra la vecchia tecnologia a incan-descenza e la fluorescenza è rappresentata dall’alogena allo Xenon che permette di utilizzare i design tradizionali consumando circa un terzo di una “vecchia” lampadina a bulbo.Poi c’è il non plus ultra del momento: la tecnologia Led, capace di offrire un’elevata luminosità, una durata fino a 15 anni con consumi ridotti al minimo.

Se si deve ristrutturare l’appartamento è il caso di fare una seria riflessione sulla rete elettrica, magari predisponen-dola per utilizzare in un prossimo futuro un sistema di gestione intelligente dell’illuminazione, funzione che richide il passaggio di un terzo cavo (necessario per trasmettere il segnale di controllo della luce oltre a quelli della logica di controllo). Stanno infatti diffondendosi soluzioni di domotica che permettono di controllare le luci delle singole stanze, caratterizzando gli ambienti con una specifica illuminazione. In tutti i casi, tra le nuove lampadine, si può scegliere tra quelle a luce calda o fredda (tendenti al bianco). Si controlli anche se il modello che si intende acquis-tare supporta i dimmer, i regolatori d’intensità: meglio optare per i bulbi che supportano i variatori anche se di solito sono più costosi.

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Un volume d’affari che cresce di 7 volte rispetto al 2009, con oltre 800 imprese del settore e un’occupazione diretta di quasi 20mila addetti. Ripor-tiamo alcuni dati su mercato e filiera fotovoltaica in Italia elaborati dallo studio solar energy report curato dall’energy & strategy group del politecnico di milano.Dal report si legge infatti che il foto-voltaico ha generato nel 2010 un vol-ume d’affari compreso tra i 7,6 mil-iardi di euro e i 21,5 miliardi di euro (contando tutti gli impianti del de-creto “salva Alcoa”, cioè poco meno di altri 4 GW). La crescita rispetto al 2009 (2,9 mld di €) è stata del 162% che diventa però sette volte mag-giore se si considera il decreto “salva Alcoa”. Da notare nell’ultimo anno il boom di installazioni per il segmento grandi impianti e centrali (vedi grafi-co di Energy & Stratetgy Group). Sono attualmente circa 800 le imprese che operano lungo l’intera filiera del foto-voltaico italiano, circa 13% in più ris-petto al 2009. A queste si aggiungo-no diverse migliaia di operatori locali che si occupano dell’installazione so-prattutto nel segmento residenziale e piccolo commerciale. Al netto delle polemiche sugli in-centivi e delle reali dimensioni della crescita, il 2010 è stato un anno re-cord per il fotovoltaico italiano, sia (come noto) in termini di capacità installata che come incremento di fatturato per tutti gli operatori della filiera. Nel nostro Paese al 31 dicembre 2010 risultavano installati e allacciati alla rete elettica (dunque totalmente funzionanti) circa 3,3 Gw di impianti fotovoltaici, di cui ben 2,1 nel solo 2010. Il dato evidenzia una crescita della capacità installata del 192% ris-petto al 2009 e fa dell’Italia nel 2010 il secondo mercato al mondo per nuo-va potenza installata, dopo la Germa-nia. a fine 2010 nel nostro paese erano infatti in funzione circa 210.000 impianti fotovoltaici, per

una potenza totale di 3276 Mw, oltre 64 volte il valore che si registrava in Italia a fine 2007, anno dell’entrata in vigore del Conto energia.Questo panorama è stato però scon-volto dagli effetti del cosiddetto de-creto Salva Alcoa: la legge ha infatti sancito che le tariffe del 2010 fossero riconosciute a tutti quegli impianti che avessero terminato i lavori elettr-ici e strutturali entro giugno 2010. Il provvedimento ha avuto un effetto shock sul solare italiano, perché gli operatori si sono affrettati a comple-tare i lavori per usufruire dei generosi incentivi. Il risultato è che il Gse è stato sommerso di domande, per un totale di 4 Gw di potenza aggiuntiva, soprattutto centrali fotovoltaiche di taglia medio grande. Se alla fine delle verifiche (ancora in corso) questi impianti si rivelassero tutti reali e non solo speculazioni il fotovoltaico italiano arriverebbe a 7,2 Gw cumu-lati, ovvero il secondo mercato al mondo dopo l’inarrivabile Germania.Il decreto provocherà senz’altro anche una modifica del quadro di-mensionale degli impianti presenti in Italia, che arriverebbero a una taglia media di 70 Kw, rispetto ai 27 Kw senza Salva Alcoa. Gli impianti industriali, oltre il Mw di potenza, raggiungerebbero infatti il 44,8% del totale installato; una vera svolta, se si considera che questo segmento sino a pochi anni fa non esisteva e che la dimensione media del fotovoltaico italiano si aggirava intorno ai 7 kw.Proprio questo inatteso boom ha provocato il secondo schock per il settore, ovvero il Decreto rinno-vabili: il Governo, spaventato anche dall’impatto sulle bollette (con i 4 Gw del Salva Alcoa la spesa sale a 2,4 miliardi per lo Stato, 2,1 euro al mese per cittadino) ha in pratica sta-bilito il blocco al 31 maggio del terzo Conto Energia, entrato in vigore ap-pena ad agosto 2010. In attesa della definizione del nuovo meccanismo incentivante, secondo il Politecnico,

per il settore è arrivato il blocco to-tale degli investimenti, che inciderà significativamente anche sul volume della nuova capacità installata nel 2011, che non dovrebbe superare i 2 Gw. Ma questa fase di stallo, che ha fatto gridare gli operatori del settore addirittura alla “morte del settore”, non deve far dimenticare che il 2010 è stato un anno forse irrepitibile per il fotovoltaico italiano: le imprese che operano nella filiera sono ormai 800, il 13% in più rispetto allo scorso anno, per circa 18.500 dipendenti di-retti. Nel 2010 si è assistito anche a una grande crescita della marginalità in tutti i segmenti della filiera, dopo la flessione del 2009, che si aggira in media intorno a un lusinghiero 13/14%.Ma soprattutto è aumentata la pre-senza numerica delle imprese itali-ane, che ormai si prendono il 42% della marginalità lorda complessiva, rispetto al 28% di due anni fa. Insom-ma i soldi degli incentivi rimangono in buona parte in Italia, al contrario di quello che succedeva qualche tempo fa. Allo stesso tempo il Politecnico nota una riduzione delle imprese estere che fanno export puro nel nostro Paese: sempre più spesso gli imprenditori esteri avvertono la ne-cessità di aprire qui un insediamen-to commerciale. Le nostre aziende, ugualmente, sono sempre più attive nell’export, che riguarda oltre la metà delle imprese attive nella produzione di celle e moduli e degli Epc con-tractor. Questi ultimi, in particolare, hanno registrato un incremento dei ricavi del 150% nel 2010 rispetto al 2009, tanto che anche molte aziende produttrici stanno provando a inser-irsi in questa fase. Insomma, quello che si chiedeva da tempo, ovvero il rafforzamento di un’industria nazion-ale del fotovoltaico, è avvenuto nel 2010.

Fonte: Il Sole 24 Ore

La fiLiera deL fotovoLtaiCo esCe rafforzata daL 2010 reCord

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itaLia sostenibiLe: i modeLLi virtuosi

> TurnRound Compact by Philips

L’ultima aggiunta alla famiglia di prodotti TurnRound è TurnRound Compact, una gamma base di downlight LED concepita per applicazioni di illuminazione ad alta intensità negli esercizi commerciali.Dotati della tecnologia LED ad alta potenza e di un’eccellente gestione del calore in formato compatto, gli appar-ecchi downlight TurnRound Compact sono paragonabili agli apparecchi CDM da 35 W in termini di emissione lumi-nosa, ma offrono una sostan- ziale riduzione dei costi di manutenzione.Gli altri prodotti della famiglia TurnRound sono concepiti per applicazioni di illuminazi- one d’accento, illuminazione decorativa d’interni e illumi- nazione guida negli esercizi commerciali e nelle strutture ricettive.Queste versioni sono parag- onabili alle lampade alogene da 50 W LV in termini di emis- sione luminosa, ma offrono livelli significativi di risparmio energetico e riduzione dei costi di manutenzione.Tutti gli apparecchi Turn- Round sono disponibili in versioni a luce bianca calda e neutra, con una gamma di angoli del fascio stretti e medi e con finiture in alluminio e, novità per la famiglia, bianche.TurnRound è disponibile in versioni rotonde e quadrate (fisse e regolabili), in una versione a tenuta stagna, in ver-sioni a griglia cardanica (1, 2 o 3 motori luce) e in una versione spot a binario (guida 3C).

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L’Italia sostenibile e a emissioni zero non è una chimera, ma una realtà possibile e già avviata in alcune realtà del nostro territorio. ll WWF ha presentato una prima mappa di modelli virtuosi

“made in Italy”, un’ “avanguardia sostenibile” fatta di Comuni, Province, imprese o gruppi di cittadini che, at-traverso misure tecnologicamente avanzate o semplici accorgimenti per ottimizzare risorse ed energia, stanno riducendo notevolmente il proprio impatto sul pianeta.Se i comuni italiani imitassero Lodi, sarebbero tutti illuminati con lampade Led o con lampade di ultima generazione ad altissi-ma efficienza energetica, tagli-ando così il consumo di ener-gia elettrica del 50%.Nell’Aprile del 2009 a Lodi sono stati inau-gurati impianti di illuminazione pubblica con impiego di tec-nologia Led, i primi in Lombar-dia, nell’ambito di un progetto nazionale di sperimentazione promosso da Enel Sole. Prima della cerimonia di accensione degli impianti (149 punti luce, di cui 20 nuovi, presso il quartiere Revellino, nell’Oltre Adda), il progetto è stato illustrato ad ammin-istratori e tecnici comunali provenienti da tutta la Lom-bardia.Non dimentichiamo, appunto, che in Italia abbiamo altri Comuni virtuosi: Muggia (Friuli Venezia Giulia), Salerno,

Bari, per citarne solo alcuni che hanno rinnovato la propria illuminazione pubblica recentemente, o che la rinnoveranno a breve.Questa tendenza ha preso piede nel nostro Paese già qualche anno fa, da nord a sud, e continua ad avere suc-cesso tra le Amministrazioni Comuniali e tra i cittadini.“Oggi le città sono le maggiori fonti di emissione di CO2 (circa l’80%) e nei prossimi tre decenni la popolazione globale continuerà a crescere, soprattutto nelle zone

urbane - ha detto Stefano Leoni, presidente del WWF Italia - Ma come dimostra-no anche i modelli virtuosi già esistenti sul territorio italiano, le città possono diventare veri centri di in-novazione culturale e tec-nologica e avviare dal bas-so il futuro sostenibile di cui l’Italia e il mondo hanno bi-sogno per garantirsi equi-

librio ambientale, benessere economico e sicurezza”. L’appello è quindi quello di ‘reinventare la città’,come proposto da un recente rapporto del WWF internazi-onale, attraverso forti obiettivi di decarbonizzazione e una pianificazione urbana innovativa e integrata” con lo spostamento di ingenti risorse economiche dalle in-frastrutture tradizionali a quelle volte alla dematerializ-zazione.

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GEWISS offre GW64-8, il primo e unico Software per la definizione del “Livello prestazionale” dell’impianto elettrico secondo la Variante V3 della Norma CEI 64-8:2011-02.GW64-8 consente di ottenere la “Certificazione Livello Impianto” che attesta il livello prestazionale dell’impianto elettrico sulla base delle dotazioni impiantistiche inser-ite. Il nuovo software permette inoltre di preventivare l’impianto elettrico generando in automatico l’elenco materiale completamente personalizzabile ed esporta-bile. GW 64-8Software per la definizione del “Livello prestazionale” dell’impianto elettrico secondo la Norma CEI 64-8.GW 64-8 consente in modo molto semplice e veloce di definire il “livello” prestazionale dell’impianto elettrico secondo il nuovo Allegato A “Ambienti residenziali: prestazioni dell’impianto” della Variante V3 della Norma CEI 64-8:2011

Il programma è formato da 3 sezioni principali:

• verifica/definizione “Livello” impianto

In questa sezione si definiscono le caratteristiche dell’impianto elettrico che si intende realizzare ottenen-do così la classificazione Livello 1 (*), Livello 2 (**), Livello 3 (***).Impostando direttamente il Livello desiderato per l’impianto, il programma inserisce automaticamente i componenti necessari per soddisfare i requisiti minimi del Livello.

• Creazione composizioniDopo aver definito le caratteristiche dell’impianto (punti comando, centralino, ecc. ecc.) è possibile creare le rela-tive composizioni (frutti+placca+scatola) così da definire l’elenco materiale completo dell’impianto elettrico.

• stampeLe stampe disponibili sono:- Copertina- Certificato attestante il Livello dell’impianto elettrico- Elenco materiale I documenti possono essere stampati ed esportati in vari formati.

da gewiss iL nuovo software gw64-8

angoLo dei produttori siemens e telmotor presentano tia portal

Totally Integrated Automation Portal – una nuova piattaforma software di engineer-ing – testimonianza di un modo nuovo di progettare l’automazione, integrando in

un unico ambiente di sviluppo, diversi compo-nenti industriali. Telmotor e Siemens hanno pre-sentato a tutti gli operatori del settore, un nuovo software di programmazione, il “Totally Integrat-ed Automation Portal”, un affaccio sul futuro nel concepire l’automazione.Un cambiamento significativo nell’approccio al progetto, dove ogni aspetto della Totally Inte-grated Automation (PLC, HMI, Scada, Drives, etc) potrà essere gestito nel medesimo ambiente di sviluppo, apportando vantaggi immediati di in-tegrazione globale dei componenti, insieme ad una estrema semplicità di utilizzo.Siemens ha scelto Telmotor, che da quasi quarant’anni s’impegna nella distribuzione del marchio tedesco in Italia, investendo in infrastrut-ture e personale tecnico altamente qualificato.Come spiega un interlocutore di Siemens: «L’idea di questo convegno nasce dall’esigenza di affer-mare, in questo momento particolare di mercato, la partnership tra Telmotor e Siemens nel mondo dell’automazione. Una partnership che si fonda sulla fiducia della multinazionale tedesca di af-fidare negli anni, a Telmotor, una rilevante quota del suo mercato».

Versatilità, massima libertà di design ed elevata efficienza sono i vantaggi più evidenti dei nuovi osram prevaLed Core Light engine. La gamma PrevaLed si basa sul prin-

cipio di moduli Led che hanno differenti flussi luminosi con di-mensioni identiche e immutabili nel tempo in modo da ridurre sia l’attività di sviluppo degli apparecchi sia il tempo di risposta al mercato. Il sistema, costituito da light engine e relativa unità di alimentazione elettronica, è piccolo, facile da usare ed estre-mamente luminoso. I PrevaLed Core Light Engine consentono ai produttori di apparecchi di illuminazione, nonostante la ra-pidità evolutiva dei Led, di ridurre significativamente gli sforzi per lo sviluppo di nuovi prodotti e quindi di risparmiare sui costi. Nuove concezioni progettuali possono essere valutate e realizzate molto più velocemente.La gamma PrevaLed Core offre un’ampia scelta di flussi lumino-si, da 800 lm a 3000 lm, con un’efficienza fino a 75 lm/W e tem-perature di colore pari a 3000 K e 4000 K. Questo sistema vanta un’eccezionale qualità della luce, con un indice di resa dei colori >90, senza compromessi sull’efficienza complessiva. Il controllo attivo riduce le tolleranze tra i singoli light engine al di sotto del limite della percezione visiva ed assicura una qualità ottimale della luce nelle diverse applicazioni.Tutti i moduli PrevaLed Core di forma circolare hanno le stesse dimensioni (diametro 50 mm), indipendentemente dal flusso luminoso, e presentano il medesimo meccanismo di fissaggio integrato del riflettore. Grazie all’ampiezza del fascio luminoso di 130° i light engine sono l’ideale per plasmare la luce medi-ante l’utilizzo di riflettori. I Light Engine possono essere abbin-ati con la massima flessibilità a diverse tipologie di unità di ali-mentazione, per consentire in tutta semplicità l’integrazione di funzioni supplementari, come ad esempio la regolazione della luminosità.

Led, osram offre effiCienza Creativa

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angoLo dei produttori > euroluce 2011: philips presenta la sua nuova gamma di illuminazioni

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In occasione del 50° anno del Salone del Mobile di Milano, nell’edizione dedicata a Euroluce, Philips ha presentato le più recenti soluzioni di illuminazione per la casa e per l’esterno. Apparecchi di illuminazi-

one e sistemi che applicano le tecnologie più avanzate per creare esperienze uniche.L’importanza della luce per la qualità della vita, è il punto di partenza che spinge Philips a reinventare l’esperienza dell’illuminazione lanciando sul mercato una gamma completa di apparecchi adatta ad ogni am-biente della casa e alle esigenze anche più sofisticate dei consumatori.l’uso innovativo della tecnologia a led ha permesso di superare i confini del design tradizionale con nuove forme, nuovi volumi , nuovi ed inaspettati effetti lumi-nosi, per creare soluzioni d’illuminazione mai viste pri-ma. Nuovi sistemi che permettono di gestire le infinite possibilità della luce e di creare l’atmosfera ideale per ogni occasione.Ad euroluce 2011 Philips ha presentato:• La linea LED Design con le gamme Lirio, Ledino, Ar-

citone unisce l’eccellenza tecnologica di Philips con il design dando vita a prodotti innovativi, moderni e ad alta efficienza energetica. Soluzioni eleganti e d’effetto perfettamente integrabili con le ultime tendenze del design di interni

• Le collezioni Ledino ed Ecomoods per l’outdoor, realizzate con le ultime tecnologie a risparmio en-ergetico, offrono un’ampia gamma di apparecchi ideali per vivere al meglio le serate all’aria aperta.

• LivingAmbiance, l’innovativo sistema integrato di il-luminazione che combinando gli apparecchi Living Ambiance, le ultime generazione di LivingColors e

le lampadine ad efficienza energetica LivingWhites, permettono di memorizzare scene di luce differenti e creare in casa le proprie ambientazioni personaliz-zate. Grazie all’adattatore della linea LivingWhites è poi possibile collegare al sistema le soluzioni di illu-minazione già presenti nella casa. Con un semplice telecomando si possono ora gestire le luci e le at-mosfere di tutti gli ambienti della casa

• La collezione MyHomeOffice, per rispondere alla moderna esigenza di un confine sempre più sottile fra ufficio e abitazione. MyBathroom: un nuovo ap-proccio al bagno adattato ai diversi momenti della giornata, sempre con stile.

• La grandissima competenza aziendale ha poi permesso di lanciare le nuove collezioni di lampa-dine, MyAmbiance, MyVision e MyAccent, ideali per la luce domestica. In particolare, MyAmbiance, in-novazione “verde” premiata dall’American Lighting Association come “LED Replacements Lamp” è stata nominata “Product of the year 2010” dalla rivista Popular Science Magazine. Grazie alla capacità di produrre atmosfere uniche in ogni ambiente della casa con una luce calda, avvolgente e modulabile, MyAmbiance ha anche ottenuto l’IF Design Award.

Philips ha scelto Euroluce, per presentare queste impor-tanti novità nel settore dell’illuminazione domestica, un settore strategico dove intende giocare un ruolo da leader.Differenziazione ed innovazione sono, infatti, elementi chiave per la strategia di crescita dell’azienda nel merca-to dell’illuminazione che passa anche dai recenti investi-menti in acquisizioni (Luceplan) per portare “l’expertise e il saper fare italiano” su una scala globale.

fegime newsNewsletter mensile

Anno II - n. 17 - Aprile 2011

Prodotto da Fegime Italiawww.fegime.it

Centro Direzionale Villa FioritaVia Gobetti, 2/A

20100 Cernusco sul Navigliotel. 02 9272 1011

Per info o segnalazioni:[email protected]

> Soluzioni Vimar versatiliDotate di tecnologia a Led, le nuove lampade realizzate da Vimar sono pensate per due funzioni dif-ferenti: illuminazione, maanche emergenza. Sono integrabili nel sistema domotico By-me e per-mettono di avere più luce in casa, senza zone d’ombra, dotandoi locali di una fonte luminosa anche in caso di black out. Le nuove lam-pade di emergenza possono es-sere inserite nei sistemi elettricicoordinandosi con tutte le autom-azioni precedentemente configu-rate.

Realizzate per le serie civili Eikon e Plana, le lampade sono idonee sia per l’utilizzo residenziale che per gli ambienti del terziario. Per questo settore Vimar ha pensato anche alla soluzione E-way, dedi-cata in modo specifico agli ambi-enti lavorativi in genere: la gamma è composta da lampade di emer-genza e di segnalazione che inter-vengono automaticamente in caso di assenza di lluminazioneordinaria e indicano le vie di uscita in modo chiaro. Se manca la cor-rente le lampade di segnalazione sono dotate di batteria incorpo-rata che si ricarica in presenza di tensione di rete.