20152015, in linea reti impianti; 5) acquisizione, con decorrenza dal 1 luglio 2015, della società...
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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE
2015
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In copertina:
Darfo B.T.- impianto idroelettrico - Linea Energia Gruppo LGH
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INDICE
INTRODUZIONEOrgani societari ................................................................5
Attività, vision e mission del Gruppo LGH ........................6
Dati di sintesi e principali indicatori del Gruppo ...............7
Struttura e società del Gruppo LGH ...............................10
Principi contabili internazionali IAS/IFRS .......................12
I. RELAZIONE SULLA GESTIONE ..................13
Eventi di rilievo dell’esercizio .........................................14
Contesto e scenari di mercato ........................................14
Sintesi Economica, Patrimoniale
e Finanziaria del Gruppo ......................................17
Quadro normativo ..........................................................25
Gestione responsabile per la sostenibilità ......................34
Qualità, sicurezza e ambiente ........................................38
La gestione dei rischi aziendali ......................................41
Altre informazioni ...........................................................48
II. BILANCIO CONSOLIDATO 2015 ...............51
Prospetti contabili ...........................................................52
Note illustrative ..............................................................59
Principi contabili .............................................................59
Note illustrative dei prospetti contabili ..........................81
III. BILANCIO D’ESERCIZIO 2015 ................117
Prospetti contabili .........................................................118
Note illustrative ............................................................123
Note illustrative dei prospetti contabili .........................123
Altre informazioni .........................................................159
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RELAZIONE FINANZIARIAANNUALE: 2013
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Collegio sindacale
PresidenteMario Minoja
Sindaci effettiviUmberta Bianchessi
Vittorino Orione
Consiglio di amministrazione
PresidenteAlessandro Giuseppe Conter
Vice PresidenteMassimo Mustarelli
Amministratore DelegatoFranco Mazzini
ConsiglieriDino Martinazzoli
Salvatore Nupieri
ORGANI SOCIETARI
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Il bacino terittoriale servito conta più di un milione di abi-
tanti in 250 Comuni nelle Province di Bergamo, Brescia,
Cremona, Lodi e Pavia.
Le società del Gruppo operano prioritariamente nelle se-
guenti filiere di business:
• operando nel rispetto dell’ambiente, del proprio ter-
ritorio, della sicurezza dei lavoratori e dei valori etici,
secondo un modello di sviluppo sostenibile, con parti-
colare attenzione alla produzione e all’utilizzo di energia
da fonti rinnovabili.
Gli impianti gestiti dalle società del Gruppo sono situati
principalmente nei territori dei Comuni azionisti, oltre ad
una discarica in Puglia e due impianti di produzione di
energia elettrica da biogas ed una discarica in Sicilia.
A questi si aggiungono le reti di distribuzione gas, di ener-
gia elettrica e teleriscaldamento, situate principalmente in
Lombardia.
Il Gruppo LGH è una multiutility nata nell’ottobre 2006
dall’aggregazione di cinque utility locali; la sua struttura
organizzativa è caratterizzata da un accentramento delle
funzioni corporate nella capogruppo Linea Group Holding
Spa e dal presidio dei business in cui opera attraverso so-
cietà dedicate o società di scopo.
Linea Group Holding S.p.A. si occupa di tutte le attività
strategiche, di indirizzo, sviluppo, coordinamento e con-
trollo del Gruppo.
La “Vision” del Gruppo LGH è quella di crescere, cre-
ando valore e rimanendo punto di riferimento per i propri
stakeholders.
La “Mission” del Gruppo LGH è quella di mantenere e
sviluppare attività e servizi di interesse economico gene-
rale:
• offrendo ai clienti servizi di qualità e soddisfacendo al
meglio le loro aspettative;
• mirando a ottimizzare nel tempo gli investimenti degli
azionisti, anche attraverso aggregazioni o partnership;
• favorendo il coinvolgimento, la responsabilizzazione e
la valorizzazione dei lavoratori;
• adattando l’organizzazione alle nuove sfide tecnologi-
che e di mercato;
Attività, vision e mission del Gruppo LGH
AMBIENTE
RACCOLTA RIFIUTI(Igiene urbana)
IMPIANTI(Intermediazione,
Trattamento, Smaltimento)
ENERGIA
PRODUZIONE(Energia elettrica)
VENDITA E TRADING(Energia elettrica,
Gas Naturale)
RETI
TELERISCALDAMENTO(Cogenerazione, Rete,
Vendita Calore)
ALTRO
INFORMATION&
COMUNICATION TECHNOLOGY
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(dati in migliaia di e) 2015 % su ricavi 2014 % su ricavi
Ricavi netti 550.008 100,00% 608.216 100,00%
Margine operativo lordo - ebitda 77.116 14,02% 94.867 15,60%
Risultato operativo - ebit 27.940 5,08% 27.215 4,47%
Risultato prima delle imposte 10.901 1,98% 6.516 1,07%
Risultato netto da attività in esercizio 3.353 0,60% -2.777 -0,45%
Risultato netto da attività in dismissione 1.054 0,19% 0 0%
Risultato netto d’esercizio 4.407 0,80% -2.777 -0,46%
Dati economici
Si riportano nelle tabelle che seguono i principali valori e
alcuni indicatori di bilancio del Gruppo LGH, oltre ai dati
quantitativi rappresentativi dell’andamento della gestione.
Dati di sintesi e principali indicatori del Gruppo
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va tra il 2014 e il 2015 si spiega principalmente con le
seguenti operazioni straordinarie portate a termine nel
primo semestre e consolidate dal Gruppo nella seconda
metà dell’esercizio:
1) acquisto delle quote di Linea Distribuzione S.r.l. cedute
da ASM Mortara S.p.A., per un importo di 0,7 milioni
di €;
2) acquisto 100% delle quote di Società Cremasca Calore
S.r.l., per un importo di 5,0 milioni di €;
3) rimborso anticipato dei due finanziamenti e dello sco-
perto di cassa concessi da Sparkasse alla Società
Cremasca Calore, per un importo complessivo di 19,0
milioni di €;
4) acquisto ramo vendita gas della società Alma Energy
trading S.r.l., per un importo di 5,1 milioni di €;
5) acquisto 55% delle quote di Franciacorta Rinnovabili
S.r.l., per un importo di 1,5 milioni di €;
6) consolidamento della PFN di Franciacorta Rinnovabili
S.r.l., per un importo di 5,7 milioni di €.
Bisogna inoltre considerare che nel 4° trimestre dell’e-
sercizio il Gruppo ha cambiato il sistema di billing per la
vendita di gas ed energia elettrica, e ciò ha comportato
alcuni ritardi nei cicli di fatturazione, proprio in concomi-
tanza con il periodo di maggior consumo del gas, con con-
seguente penalizzazione sugli incassi e della PFN stimata
in circa 17 milioni di €; pur considerando la contrazione
dell’Ebitda del Gruppo, il cash flow operativo rettificato di
tale importo è in linea con quello registrato nell’esercizio
precedente.
Il 2015 è stato caratterizzato da una contrazione del fattu-
rato complessivo di circa il 10%, meglio dettagliata nelle
pagine seguenti, accompagnata da una più che proporzio-
nale riduzione dei costi (-18,7%) che ha portato l’Ebitda
a 77,1 mln € (ebitda margin 14,02% contro 15,60% del
2014).
Contestuamente, anche gli ammortamenti e gli accan-
tonamenti risultano in sensibile calo rispetto al 2014
(-27,3%), consentendo quindi di ottenere un importante
miglioramento del risultato operativo nonché del risultato
d’esercizio, pari a 4,4 mln €.
I risultati del 2015 scontano un andamento poco favore-
vole delle condizioni climatiche con temperature sopra
la media (sebbene migliorative rispetto al 2014) e scar-
sa piovosità (dopo un anno, il 2014, con valori record),
in aggiunta all’andamento dei mercati energetici poco
favorevoli (calo dei prezzi di mercato dell’energia) ed al
venir meno di alcuni incentivi sugli impianti di produzione
di energia elettrica.
In ottemperanza alle disposizioni previste dai principi con-
tabili internazionali, si segnala inoltre che il ramo azienda-
le della società Linea Gestioni afferente lo svolgimento del
servizio di igiene urbana nel Comune di Lodi ed in alcuni
Comuni ad esso limitrofi è stato classificato come desti-
nato alla vendita, prevedendo quindi che i relativi risultati
vengano esposti in un’unica e sintetica riga del conto eco-
nomico; l’ebitda effettivo generato nel 2015, in assenza di
tale riclassifica, passerebbe quindi da 77,1 mln € a 78,9
mln €.
L’aumento di 41,1 milioni di euro della PFN complessi-
(dati in migliaia di e) 2015 2014
CIN (Capitale Investito Netto) 627.064 585.592
PFN (Posizione Finanziaria Netta) 393.743 352.563
PNG (Patrimonio Netto di Gruppo) 204.221 201.553
PNT (Patrimonio Netto di Terzi) 27.200 31.477
PNC (Patrimonio Netto Consolidato) 231.421 233.030
RNG (Risultato Netto di Gruppo) 8.050 2.347
RNT (Risultato Netto di Terzi) -3.643 -5.124
RNC (Risultato Netto Consolidato) 4.407 -2.777
Dati Patrimoniali
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2015 2014
ROE (Return On Equity) = RNG / PNG 3,94% 0,77%
ROI (Return On Investment) = EBIT / CIN 4,45% 4,42%
Indice di indebitamento = PFN / PN 1,70 1,52
Principali indici
Unità di misura 2015 2014 Delta %
Quantità rifiuti gestiti Ton. 987.927 958.926 3,02%
Gas distribuito m3/1000 652.657 567.092 15,1%
Gas venduto m3/1000 352.275 323.858 8,8%
Calore venduto KWh/1000 212.965 174.765 21,9%
Energia elettrica prodotta KWh/1000 399.731 521.797 -23,4%
Energia elettrica distribuita KWh/1000 456.033 454.885 0,3%
Energia Elettrica venduta KWh/1000 709.480 630.989 12,4%
Principali dati quantitativi
• una rete di distribuzione di energia elettrica nel Comune
di Cremona;
• 2 impianti di produzione energia da biomassa, 2 MW di
potenza installata.
Grazie a questa dotazione impiantistica, il Gruppo LGH nel
2015, ha:
• gestito 987.927 tonnellate di rifiuti, principalmente ur-
bani e speciali non pericolosi, e si colloca tra i primi cin-
que operatori del settore a livello nazionale, servendo
oltre 150 Comuni;
• prodotto elettricità per circa 400 GWh, esclusivamente
da fonti rinnovabili ed assimilate (idroelettrico, termova-
lorizzazione di rifiuti, cogenerazione, biogas e biomassa);
• distribuito 653 milioni di metri cubi di gas e ne ha ven-
duto 353 milioni di metri cubi;
• prodotto e distribuito calore per 213 GWh.
I principali asset del Gruppo sono;
• Termovalorizzatori di Parona (PV) e di Cremona, con
una potenzialità complessiva di circa 440.000 t/anno;
• Impianti di trattamento, selezione e cernita dei rifiuti di
Coccaglio (BS) e Fombio (LO);
• Discariche di Grottaglie (TA) e, in post-gestione, di Ro-
vato (BS), Malagnino (CR), Augusta (SR);
• 99 impianti di distribuzione gas nelle province di Cremo-
na, Rovato, Lodi e Pavia;
• centrali idroelettriche in Valle Camonica (BS), circa 39
MW di potenza installata;
• impianti di produzione di EE da Biogas (provincia di
Brescia, Cremona e Siracusa), circa 12 MW di potenza
installata;
• 5 centrali di cogenerazione e 3 reti di teleriscaldamento
nelle province di Cremona, Lodi e Milano;
10
aziendale relativo alla vendita di energia elettrica, con
beneficiaria la società Linea Più S.p.A.;
3) acquisizione dalla società Alma Energy Trading S.p.A.
del ramo d’azienda connesso alla vendita gas;
4) acquisizione del 100%, con efficacia dal 1° luglio 2015,
di SCCA S.r.l., società che si occupa della gestione del
teleriscaldamento della città di Crema con successi-
va fusione per incorporazione, nel mese di dicembre
2015, in Linea Reti Impianti;
5) acquisizione, con decorrenza dal 1° luglio 2015, della
società Franciacorta Rinnovabili S.r.l. mediante acqui-
sto del rimanente 55% del capitale sociale, preceden-
temente detenuto da soci terzi.
Il perimetro di consolidamento è di seguito rappresentato
ed evidenziato:
Il processo di riorganizzazione delle partecipazioni diret-
tamente o indirettamente controllate da LGH, iniziato nel
maggio del 2007, è proseguito nel 2015 mediante alcune
operazioni che hanno definitivamente contribuito alla cre-
azione di un modello societario organizzato per “business unit”, direttamente controllate dalla Holding.
In particolare:
1) scissione totale della società Astem Gestioni S.r.l. con
destinazione del ramo aziendale relativo al teleriscal-
damento alla società Linea Reti e Impianti S.r.l., e del
ramo aziendale relativo all’igiene urbana e ad alcune
attività minori alla società Linea Gestioni S.r.l.;
2) scissione dalla società Linea Reti Impianti S.r.l. del
ramo aziendale relativo all’igiene urbana, con be-
neficiaria la società Linea Gestioni S.r.l., e del ramo
Struttura e società del Gruppo LGH
11
Società controllatePartecipazione
detenuta da% Capitale sociale
Linea Reti e Impianti S.r.l. LGH S.p.A. 100 7.793.962
Linea Gestioni S.r.l. LGH S.p.A. 100 5.000.000
Linea Distribuzione S.r.l. LGH S.p.A. 90,85 23.980.952
Linea Più S.p.A. LGH S.p.A. 100 5.000.000
Linea Energia S.p.A. LGH S.p.A. 100 3.968.600
Linea Com S.r.l. LGH S.p.A. 96,17 5.832.761
Linea Ambiente S.r.l. LGH S.p.A. 100 3.000.000
MF Waste S.r.l. LGH S.p.A. 51 750.000
Greenambiente S.r.l. LGH S.p.A. 80 50.000
Rovato Energia Scarl Linea Enegia S.p.A. 100 15.000
Lomellina Energia S.r.l. MF Waste S.r.l. 80 160.000
S.Te.A.M. S.r.l. Linea Più S.p.A. 99,61 1.010.000
Franciacorta Rinnovabili Linea Energia S.p.A. 100 100.000
Società CollegatePartecipazione
detenuta da% Cap. sociale
Bresciana Infrastrutture
Gas S.r.l.Linea Distribuzione S.r.l. 50 100.000
Blugas Srl in liquidazione LGH S.p.A. 48,22 10.000
Ecofert in liquidazione S.r.l. Linea Energia S.p.A. 48 100.000
Asm Codogno S.r.l. Linea Più S.p.A. 49 1.897.600
• Linea Più S.p.A.: con sede in Pavia, ha come oggetto
sociale l’attività di approvvigionamento, acquisto e ven-
dita di materie prime e la gestione del cliente finale nei
settori del gas e dell’energia elettrica;
• Linea Energia S.p.A.: con sede in Rovato (BS), è una
società di ingegneria specializzata nello sviluppo e nelle
attività connesse alla produzione di energia, con com-
petenze che vanno dalla progettazione alla realizzazio-
ne e gestione degli impianti;
• Linea Com S.r.l.: con sede in Cremona, ha per oggetto
la fornitura di servizi di telefonia fissa e mobile e servizi
web attraverso la rete di fibra ottica a larga banda e
Si riportano inoltre alcuni dati e informazioni di sintesi
relativi alle principali società controllate e collegate del
Gruppo:
• Linea Reti e Impianti S.r.l.: (precedentemente de-
nominata AEM Gestioni) con sede in Cremona, ha per
oggetto la gestione dei servizi pubblici locali quali la
produzione e distribuzione dell’energia elettrica e calo-
re mediante rete di teleriscaldamento, lo smaltimento
dei rifiuti solidi urbani e assimilati, mediante termova-
lorizzazione, nonchè di altri servizi quali l’illuminazione
pubblica, la segnaletica stradale, le aree di sosta ecc.;
• Linea Distribuzione S.r.l.: con sede in Lodi, ha per og-
getto la gestione della distribuzione del gas metano in
tutti i territori del Gruppo, per un totale di 99 Comuni
serviti;
12
• Lomellina Energia S.r.l.: con sede in Parona (PV), ge-
stisce il più importante impianto di termovalorizzazione
dei rifiuti del Gruppo LGH;
• S.T.e.A.M. S.r.l.: con sede in Rho (MI), gestisce un im-
pianto di cogenerazione e la relativa rete di teleriscalda-
mento nella città di Rho.
SOCIETÀ COLLEGATE:• Blugas S.r.l. in liquidazione: con sede in Mantova, dal
31.12.2010 era una holding di partecipazioni che dete-
neva il 30,94% del capitale sociale di SINIT;
• Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l.: con sede in Ron-
cadelle (BS), società costituita nel 2013 da Linea Distri-
buzione e detenuta al 50%, per la gestione della rete di
distribuzione gas del Comune di Palazzolo sul’Oglio;
• Ecofert in liquidazione S.r.l.: la collegata esercitava
l’attività di recupero e preparazione per il riciclaggio dei
rifiuti solidi urbani, industriali e biomasse in San Gerva-
sio Bresciano;
• Asm Codogno S.r.l.: società con sede in Codogno, è
una realtà multiservizi attiva nella città di Codogno nel
settore dell’ambiente e dell’energia.
WiMAX nella città di Cremona e nella città di Pavia e
parte della provincia, oltre ad erogare servizi ed offrire
supporto tecnologico ICT alle società del Gruppo LGH;
inoltre, svolge attività di servizio e gestione dei sistemi
informativi per i Comuni e si occupa di progetti speciali
per gli Enti Locali;
• Linea Ambiente S.r.l.: con sede in Rovato (BS), svolge
l’attività di raccolta, trasporto, trattamento e smaltimen-
to di rifiuti solidi urbani e di rifiuti speciali, anche presso
discariche di proprietà della società stessa, nonché le
attività di progettazione per la realizzazione di impianti e
servizi e di gestione commerciale dei flussi dei rifiuti ge-
nerati e gestiti da tutte le società appartenenti al Gruppo
LGH;
• Linea Gestioni S.r.l.: con sede in Crema (CR), offre
servizi di igiene ambientale in 133 Comuni nei territori
di Crema, della Franciacorta e della provincia di Lodi;
• MF Waste S.r.l.: con sede in Rovato (BS), detiene la
partecipazione di controllo dell’80% in Lomellina Ener-
gia S.r.l.;
• Franciacorta Rinnovabili S.r.l.: con sede in Rodengo
Saiano (BS). La società si occupa della produzione di
energia elettrica da biomasse legnose;
• Greenambiente S.r.l.: con sede in Priolo Gargallo
(SR), la società è proprietaria e gestisce direttamente
l’impianto di smaltimento rifiuti di Augusta (SR);
A partire dall’esercizio 2014 anche i bilanci della maggior
parte delle società controllate e della holding vengono re-
datti secondo i principi contabili internazionali.
Per maggiori dettagli si rimanda alle note esplicative del
bilancio consolidato e alla nota integrativa del bilancio d’e-
sercizio.
La Capogruppo ha adottato i principi contabili interna-
zionali per la redazione del Bilancio Consolidato dal 31
dicembre 2009, secondo la procedura di cui all’art.6 del
Regolamento (CE) n°1606/2002 del Parlamento Europeo
e del Consiglio del 19 luglio 2002 relativo all’applicazione
degli IFRS (International Financial Reporting Standards).
Principi contabili internazionali IAS/IFRS
13
I.Relazione sulla gestione
14
• acquisizione dalla società Alma Energy Trading S.p.A.
del ramo d’azienda connesso alla vendita gas;
• acquisizione del 100% di SCCA S.r.l., società che si oc-
cupa della gestione del teleriscaldamento della città di
Crema e sua successiva fusione in linea Reti e Impianti
S.r.l.
• acquisizione del rimanente 55% in capo a terzi del capi-
tale sociale della società Franciacorta Rinnovabili S.r.l.
• ricontrattualizzazione del finanziamento di progetto del-
la società Lomellina Energia.
residenziale e commerciale, al contrario, il settore indu-
striale continua a mostrare segni di debolezza.
Il prezzo del gas al PSV nell’anno 2015 è stato pari a
22,0 €/MWh, in diminuzione del 4,8% rispetto all’an-
no 2014, mentre il prezzo del gas al TTF è stato pari a
19,8 €/MWh, in diminuzione del 5,1% rispetto all’anno
precedente.
Energia elettricaIl fabbisogno netto di energia elettrica in Italia nel 2015
è stato pari a 315.234 GWh (fonte: Terna), in aumen-
to dell’1,5% rispetto al 2014 (310.535 GWh). In termini
normalizzati per il calendario la variazione risulta pari a
+1,3%.
La produzione netta di energia elettrica si attesta nel 2015
a 270.703 GWh, in aumento dello 0,6% rispetto all’anno
2014. La normalizzazione della piovosità ha determinato
una forte contrazione della produzione da fonte idroelet-
trica, che si attesta a 44.751 GWh, registrando una dimi-
nuzione del 24,9% rispetto al 2014, della quale ha benefi-
ciato la produzione di energia termoelettrica, che risulta in
aumento dell’8,3% rispetto al 2014 attestandosi a 180.871
GWh. In aumento anche le produzioni da fonte fotovol-
taica e geotermoelettrica, rispettivamente del +13,0% e
+4,5%. In calo la produzione eolica, che registra una dimi-
nuzione del 3,3% rispetto al 2014.
Il PUN Base Load, nell’anno 2015, registra un lieve au-
mento (+0,384%) rispetto all’anno precedente attestando-
si a 52,3 €/MWh contro i 52,1 €/MWh del 2014. Il PUN
Peak Load diminuisce dello 0,3% rispetto all’anno prece-
I principali fatti di rilievo, operazioni straordinarie e di ri-
organizzazione societaria relativi all’esercizio 2015 sono
stati i seguenti:
• scissione totale della società Astem Gestioni S.r.l., con
conseguente estinzione della stessa, con beneficiarie la
società Linea Reti e Impianti S.r.l. e la società Linea Ge-
stioni S.r.l.;
• scissione dalla società Linea Reti Impianti S.r.l. alla so-
cietà Linea Gestioni S.r.l. del ramo aziendale relativo
all’igiene urbana e alla società Linea Più S.p.A. del ramo
aziendale relativo alla vendita di energia elettrica;
IL MERCATO DELLE MULTIUTILITIESLe multiutilities italiane presentano ancora un notevole
divario in termini di dimensioni rispetto ai grandi opera-
tori europei ed il mercato dei servizi pubblici locali è oggi
frammentato in numerose aziende, molte delle quali di
piccole dimensioni.
Inoltre gli azionisti pubblici, in particolare i Comuni, hanno
subito tagli ripetuti alle risorse stanziate a sostegno dei
servizi pubblici locali e sono soggetti ai vincoli del Patto di
stabilità interno.
In questo contesto il Governo promuove il consolida-
mento del settore, con l’obiettivo di superare la fram-
mentazione che caratterizza l’Italia rispetto ad altre re-
altà europee.
FILIERE DI BUSINESS
ENERGIA
Gas NaturaleNel 2015 la domanda di gas naturale è aumentata del
9,0% rispetto al 2014, attestandosi a 66.944 Mmc (fonte:
Snam Rete Gas). Il fattore climatico si conferma il driver
principale: nei mesi estivi si sono registrati incrementi
di domanda imputabili principalmente alla produzione di
energia da fonte termoelettrica, mentre nell’ultimo trime-
stre dell’anno l’incremento è dovuto a temperature più
basse rispetto all’anno precedente.
Nel 2015 a sostenere la crescita sono stati il segmento
Eventi di rilievo dell’esercizio
Contesto e scenari di mercato
15
gno, ha disposto (provvedimento comune alla Distribuzio-
ne Gas): l’obbligo di separazione del marchio e delle poli-
tiche di comunicazione tra le imprese di distribuzione e le
imprese di vendita (compresa la denominazione sociale,
la ditta, l’insegna e ogni altro elemento distintivo); che le
attività commerciali relative all’attività di distribuzione, in
particolare quelle di interfaccia con i clienti finali, vengano
svolte tramite l’utilizzo di canali informativi, di spazi fisici e
di personale distinti da quelli relativi all’attività di vendita;
l’obbligo di utilizzo di politiche di comunicazione e marchi
distinti per lo svolgimento del servizio di tutela/maggior
tutela rispetto al mercato libero, pur nel rispetto dell’unici-
tà dei segni distintivi dell’impresa; che le attività commer-
ciali relative all’attività di vendita di energia elettrica nel
mercato libero e l’esercizio del servizio di maggior tutela
vengano svolte tramite l’utilizzo di canali informativi, spazi
fisici e personale separati.
Cogenerazione e TeleriscaldamentoIn Italia il teleriscaldamento è costituito principalmente da
reti di piccole e medie dimensioni che sono per lo più for-
nite da impianti di cogenerazione alimentati a gas metano.
Tuttavia, impianti di energia rinnovabile (biomasse) e si-
stemi alimentati da calore generato da incenerimento dei
rifiuti hanno acquisito una sempre più importante quota
di mercato, mentre l’uso del calore industriale è ancora
limitato solo a pochi casi.
La maggior parte delle reti esistenti sono gestite da so-
cietà controllate o possedute dai Comuni.
Nel 2015 il mercato ha continuato ad adottare i meccani-
smi tariffari di un mercato libero sulla base di accordi e / o
concessioni specifiche a livello locale.
In considerazione di quanto sopra e alla luce dei recen-
ti pareri espressi dall’AGCM, nonché delle sentenze del
Consiglio di Stato, questo settore dovrebbe essere rego-
lamentato in un prossimo futuro, con l’emanazione di una
disciplina specifica ed un quadro di chiare regole condi-
vise a livello nazionale per la fornitura di servizi di teleri-
scaldamento.
Con riferimento allo sviluppo normativo si segnala che
con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del
22 dicembre 2015 recante “Revoca e aggiornamento del-
le schede tecniche del meccanismo di incentivazione dei
certificati bianchi”, il MiSE ha revocato le schede 40E,
47E, 36E e 21T, escludendo alcuni interventi dal mecca-
nismo incentivante per l’efficienza energetica. Il ministero
ha, inoltre, modificato la scheda tecnica 22T sul teleriscal-
damento per adeguarla alla Delibera dell’Autorità per l’e-
nergia n. 9/10, come modificata dalle Deliberazioni EEN
14/10 e EEN 9/11, recependo le indicazioni di cui al sopra-
citato Decreto n. 102/2014.
dente (a 58,7 €/MWh da 58,9 €/MWh), mentre il PUN
Off-Peak registra un aumento dell’1,0% rispetto al corri-
spondente periodo dell’anno precedente (a 48,73 €/MWh
vs 48,26 €/MWh).
RETI
Distribuzione gasA seguito della riforma delle modalità di affidamento del
servizio di distribuzione di gas naturale, sono stati definiti
177 “Ambiti Territoriali Minimi” (D.M. 19 gennaio 2011 e
D.M. 18 ottobre 2011) per i quali saranno indette le gare
per l’affidamento del servizio secondo quanto previsto dal
cd. Regolamento gare (D.M. 12 novembre 2011 n. 226,
come successivamente integrato e modificato).
Nel corso degli ultimi anni, diverse disposizioni sono inter-
venute modificando il D.Lgs. 164/2000 e il D.M. 226/2011
con particolare riferimento alle modalità di determinazio-
ne del valore di rimborso da riconoscere al gestore uscen-
te e alle tempistiche per l’indizione delle gare.
In particolare, con il D.L. 210/2015 (Milleproroghe 2016) è
stata concessa un’ulteriore proroga delle scadenze per la
pubblicazione dei bandi di gara da parte delle Stazioni Ap-
paltanti e sono state eliminate le penalizzazioni a carico delle
Stazioni Appaltanti inadempienti precedentemente previste.
Con Deliberazioni 573/2013/R/gas e 574/2013/R/gas,
l’Autorità ha approvato, rispettivamente, la regolazione
tariffaria per le gestioni comunali/sovracomunali e la re-
golazione della qualità dei servizi di distribuzione e misura
del gas per il IV periodo regolatorio (2014-2019).
Il tasso di remunerazione del capitale investito riconosciu-
to per gli anni 2014-2015 è stato pari al 6,9% per il servizio
di distribuzione e al 7,2% per il servizio di misura, mentre
per il triennio 2016-2018, in base alle disposizioni del nuo-
vo testo integrato WACC (Allegato A alla Deliberazione
583/2015/R/com), sarà pari a 6,1% per la distribuzione e
6,6% per la misura.
Distribuzione di energia elettricaCon le Deliberazioni 583/2015/R/com e 654/2015/R/eel
l’AEEGSI ha definito la regolazione tariffaria dei servizi di
trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica
per il quinto periodo di regolazione (2016-2020). Il tasso di
remunerazione del capitale investito relativo al servizio di
distribuzione e misura è pari al 5,6% per il triennio 2016-
2018. L’effetto della riduzione del tasso di remunerazione
sarà parzialmente compensato da alcune modifiche alle
modalità di riconoscimento dei costi di capitale e da una ri-
duzione dell’X-factor applicato ai costi operativi riconosciuti.
L’Autorità, con Deliberazione 296/2015/R/com del 23 giu-
16
teresse nazionale. Per gli esistenti, la norma precisa che
sarà necessario prevedere il funzionamento a saturazione
del carico termico, con conseguente modifica dei prov-
vedimenti autorizzativi. I nuovi impianti dovranno essere
realizzati in modo conforme alla classificazione di impianti
di recupero energetico.
Infine, per gli impianti di recupero energetico, non sus-
sistendo vincoli di bacino, è prevista una priorità per il
trattamento dei rifiuti urbani regionali e, solo per la dispo-
nibilità residua autorizzata, per i rifiuti urbani prodotti in
altre regioni.
La maggior parte degli impianti WTE e dei rifiuti di trat-
tamento sono situati nel Nord Italia, ma l’evoluzione nor-
mativa potrebbe aiutare a risolvere in parte l’emergenza
rifiuti nel Sud.
Per quanto riguarda infine gli affidamenti per il servizio
di raccolta, la Legge 29 luglio 2015, n. 115, definisce una
nuova disciplina per le società che siano divenute control-
late da quotate dopo il 31 dicembre 2004, in esecuzione
di operazioni societarie effettuate in assenza di procedure
conformi ai principi e alle disposizioni dell’Unione Euro-
pea applicabili all’affidamento, prevedendo una cessazio-
ne dell’affidamento al 31 dicembre 2018 o alla scadenza
prevista nel contratto di servizio o negli atti che regolano
il rapporto se sottoscritti anteriormente.
AMBIENTE
Il business dei rifiuti in Italia mostra una significativa fram-
mentazione. Hera, attraverso la controllata Hera Am-
biente, è il primo operatore nazionale in termini di rifiuti
trattati, mentre il secondo operatore è A2A. I cinque prin-
cipali operatori nazionali detengono circa un quarto del
mercato.
A fine 2014, è stato approvato e convertito in legge il De-
creto legge 133/2014 (c.d. Decreto Sblocca Italia), con-
tente norme riguardanti il settore e finalizzate a superare
la storica bacinizzazione (uno dei principali ostacoli allo
smaltimento è stato, in passato, rappresentato dal fatto
che le regioni non fossero autorizzate a scambiare i propri
rifiuti tra loro).
Si segnala in particolare quanto previsto dall’art. 35 in ma-
teria di termovalorizzazione, relativamente al quale si è in
attesa del Decreto del Presidente del Consiglio dei Mini-
stri che individui gli impianti di recupero energia e smal-
timento rifiuti urbani e alcune categorie di rifiuti speciali,
esistenti o da realizzare, necessari per attuare un sistema
integrato e moderno di gestione di tali rifiuti atto a con-
seguire la sicurezza nazionale nell’autosufficienza, per il
superamento delle procedure di infrazione per mancata
attuazione delle norme europee di settore.
Tali impianti costituiranno infrastrutture di preminente in-
17
CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO
20152014
*riespostoVariaz.
assolutaVariaz. %
Ricavi di vendita 536.169 582.250 -46.081 -7,91%
Altri ricavi e proventi 13.839 25.966 -12.127 -46,70%
Totale ricavi netti 550.008 608.216 -58.208 -9,57%
Consumi di materie e servizi -400.499 -437.755 -37.256 -8,51%
Costo del lavoro -65.267 -67.299 -2.032 -3,02%
Altri costi operativi -7.239 -7.753 -513 -6,61%
Altri proventi (oneri) netti 113 -542 654 120,66%
Margine operativo lordo (EBITDA) 77.116 94.867 -17.751 -18,71%
Ammortamenti e svalutazioni -49.176 -67.652 -18.476 -27,31%
Risultato operativo (EBIT) 27.940 27.215 725 2,66%
Proventi (oneri) finanziari netti -17.281 -20.864 -3.583 -17,17%
Quota di pertinenza risultato società collegate 204 152 52 34,21%
Proventi (oneri) da partecipazioni 38 13 25 192,31%
Risultato prima delle imposte (EBT) 10.901 6.516 4.385 67,30%
Imposte sul reddito -7.548 -9.293 -1.745 -18,78%
Risultato netto da attività in esercizio 3.353 -2.777 6.130 220,74%
Risultato netto da attività in dismissione 1.054 - 1.054 n.a.
Risultato netto dell’esercizio 4.407 -2.777 7.184 258,70%
Di cui:
Risultato netto di competenza del gruppo 8.050 2.347 5.703 242,99%
Risultato netto di competenza di terzi -3.643 -5.124 -1.481 -28,90%
Andamento economico (dati in migliaia di €)
tenza dell’esercizio, per 7.548 mila €, dopo aver effet-
tuato ammortamenti, svalutazioni ed accantonamenti per
complessivi 49.176 mila €. L’utile di pertinenza del Grup-
po è pari a 8.050 mila €.
Il bilancio consolidato 2015 del Gruppo, redatto secondo
i principi contabili internazioni (IAS /IFRS), mostra un uti-
le netto di 4.407 mila € (contro una perdita riesposta di
2.777 mila € nel 2014), al netto delle imposte di compe-
Sintesi Economica, Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo
* il 2014 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 della nota per analisi in merito
I costi contenuti nella voce “altri proventi e oneri netti” ammontano a 113 mila €, rispetto ad un saldo ne-
gativo, dell’anno 2014, di -542 mila €. La voce compren-
de principalmente la gestione straordinaria.
L’andamento dei settori energetici, su cui pesano l’andamen-
to poco favorevole delle condizioni climatiche e dei mercati
energetici, oltre al termine di alcuni incentivi, portano il mar-gine operativo lordo (EBITDA) a 77.116 mila € (-18,71%).
I ricavi netti ammontano a 550.008 mila €, in diminuzione
rispetto al corrispondente dato del 2014 pari a 608.216
mila € (-9,57%).
I costi per materie prime e sussidiarie, di consumo, merci e per servizi ammontano a 400.499 mila €, in
diminuzione rispetto al 2014 di 37.256 mila € (-8,51%).
Il costo del lavoro ammonta a 65.267 mila €, in diminu-
zione rispetto al 2014 del 3,02%.
18
DISTRIBUZIONE GAS 2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 39.563 39.849 -0,7%
Costi 22.563 20.435 10,4%
EBITDA 17.000 19.414 -12,4%
Ammortamenti e accantonamenti 8.289 7.418 11,7%
EBIT 8.711 11.996 -27,4%
(dati in migliaia di €)
Il risultato netto di esercizio ammonta quindi a 4.407
mila €; la quota di competenza del Gruppo nel 2015 si
attesta a 8.050 mila €.
Di seguito si espone un’analisi dei risultati delle singole
business unit, rappesentati al netto dei costi di struttura di-
rettamente ed indirettamente attribuibili alle business unit
stesse (configurazione “full cost”). Dal 1 Luglio, con la costituzione della società Linea Reti e Im-
pianti, società che si occupa di reti elettriche e di teleriscal-
damento, si è ritenuto di rivedere la composizione di alcune
business unit, riclassificando i risultati degli impianti di cogene-
razione dalla business unit Produzione Energia nella business
unit Teleriscaldamento; la modifica, introdotta per maggiore
coerenza con la realtà tecnico-economica, è stata applicata
anche al 2014 per omogeneità espositiva degli scenari.
Si segnala, inoltre, che i valori 2014 sono stati riesposti
per renderli omogenei al 2015 attraverso la riclassifica di
alcune poste economiche.
L’aumento dei costi con conseguente impatto sul margi-
ne è attribuibile principalmente a sopravvenienze pas-
sive per canoni ai Comuni, ravvedimenti IVA e TOSAP
anni precedenti, maggiori costi di struttura (1,2 milioni
di €) e spese fidejussorie a garanzia del prestito BEI
(662 mila €).
Gli ammortamenti e svalutazioni passano da 67.652
mila € del 2014 a 49.176 mila € nel 2015, con un decre-
mento del 27,31% a seguito dell’effetto congiunto di:
• una diminuzione degli ammortamenti, che passano da
54.968 mila € nel 2014 a 42.142 mila € nel 2015 prin-
cipalmente per il completamento dell’ammortamento di
alcuni asset;
• una diminuzione della voce svalutazioni e accantona-menti da 12.684 mila € nel 2014 a 7.034 mila € nel
2015, dovuto sostanzialmente a minori accantonamenti
al fondo rischi ed oneri.
Nel 2015 il risultato della gestione finanziaria (oneri e proventi finanziari) è pari a -17.281 mila € in netto mi-
glioramento rispetto all’esercizio precedente.
Il risultato ante imposte è pari a 10.901 mila €, in au-
mento rispetto al 2014 di 4.385 mila €.
Le imposte consolidate sono pari a 7.548 mila € in dimi-
nuzione rispetto al 2014 di 1.745 mila €.
I ricavi di vendita risultano in linea con lo scorso anno, per
effetto di due andamenti contrapposti: l’aumento del VRT
per circa 500 mila € (in funzione dell’andamento degli in-
vestimenti degli ultimi anni) e la diminuzione per un pari
importo dei ricavi per prestazioni accessorie, legati alla
contrazione del mercato (codice di rete e lavori utente).
VENDITA GAS 2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 191.295 201.396 -5,0%
Costi 170.670 191.887 -11,1%
EBITDA 20.626 9.509 116,9%
Ammortamenti e accantonamenti 2.291 2.818 -18,7%
EBIT 18.335 6.690 174,0%
(dati in migliaia di €)
19
L’ebitda cresce significativamente, miglioramento al qua-
le contribuiscono le mancate consegne di Gazprom nel
primo trimestre dell’anno (in conseguenza del fatto ci si
è approvviogionati sul mercato a prezzi più favorevoli),
ed il consolidamento delle attività di stoccaggio e trading
avviate nel giugno 2014 nell’ambito di un piano di miglio-
ramento delle politiche di approvvigionamento.
Infine, a riduzione dei costi del 2015 si registra una com-
ponente positiva non ricorrente legata al recupero APR
(4,3 milioni) compensata in parte dal saldo ratei gas (-2,9
milioni).
La Business Unit Vendita Gas include la vendita al merca-
to domestico e corporate oltre all’attività di trading.
Il 2015 è caratterizzato da un aumento delle quantità ven-
dute, grazie a una stagione termica più favorevole rispetto
all’anno precedente, seppur ancora anomala con tempe-
rature sopra la media storica; inoltre, all’aumento dei vo-
lumi contribuisce anche l’acquisizione del ramo di vendita
a clienti domestici dalla società Alma Energy (26,5mila
clienti circa).
Ciononostante i ricavi si riducono in termini assoluti per
effetto dell’andamento dei prezzi di mercato.
PRODUZIONE ENERGIA ELETTRICA
2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 13.532 28.310 -52,2%
Costi 8.513 13.511 -37,0%
EBITDA 5.019 14.799 -66,1%
Ammortamenti e accantonamenti 3.939 4.009 -1,7%
EBIT 1.080 10.790 -90,0%
(dati in migliaia di €)
euro complessivi; in aggiunta, l’interruzione del riconosci-
mento dell’incentivo presso l’impianto di Mazzunno (-3,4
milioni di euro) e la riduzione dei certificati verdi correlata
alla minor produzione presso l’impianto di Resio (-2,4 mi-
lioni di euro) hanno ulteriormente penalizzato il risultato
dell’esercizio.
Ulteriore elemento negativo sui ricavi e di pari importo sui
costi senza effetto sul margine, è il venir meno dell’attività
del consorzio Rovato Energia nel 2015 per circa 5 milioni
di euro.
L’impianto a biomasse di Cremona registra infine perfor-
mance in incremento rispetto allo scorso esercizio, con
margini in miglioramento di 0,7 milioni di euro.
In lieve flessione il settore del biogas in seguito al calo
fisiologico dei quantitativi di biogas prodotto dalle disca-
riche, mentre risulta in continuità l’andamento del settore
fotovoltaico, la cui incidenza sul conto economico è tutta-
via marginale.
La Business Unit produzione di energia elettrica si occupa
della gestione degli impianti alimentati da fonti rinnova-
bili, tra cui l’idroelettrico ad acqua fluente, le biomasse, il
biogas e il fotovoltaico, in capo alle società Linea Energia
e Franciacorta Rinnovabili; quest’ultima, titolare dell’im-
pianto a biomasse di Rodengo Saiano, è stata integral-
mente acquisita e consolidata da luglio 2015 e ne è stata
deliberata la fusione in Linea Energia a partire dall’eser-
cizio 2016.
Il risultato del 2015 riflette un andamento in calo rispetto
al 2014, riconducibile in primis al settore idroelettrico; le
ridotte precipitazioni del 2015 hanno comportato una con-
trazione dei quantitativi di EE prodotta del 52,1%, rispetto
al precedente esercizio che aveva invece beneficiato di
condizioni climatiche estremamente favorevoli.
L’effetto della minore produzione è inoltre aggravato dalla
continua flessione dei prezzi del mercato elettrico, gene-
rando un calo dei ricavi da cessione EE di 5,0 milioni di
20
L’attività della Business Unit riguarda la gestione tecni-
co-operativa di reti di distribuzione di energia elettrica
svolta nella città di Cremona.
DISTRIBUZIONE ENERGIA ELETTRICA
2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 12.616 12.688 -0,6%
Costi 8.005 7.755 3,2%
EBITDA 4.611 4.933 -6,5%
Ammortamenti e accantonamenti 3.537 3.537 0,0%
EBIT 1.074 1.396 -23,1%
(dati in migliaia di €)
VENDITA ENERGIA ELETTRICA
2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 163.538 160.115 2,1%
Costi 163.212 159.167 2,5%
EBITDA 326 948 -65,6%
Ammortamenti e accantonamenti 730 1.491 -51,0%
EBIT -404 -543 -25,6%
(dati in migliaia di €)
Ai maggiori volumi venduti corrisponde anche un aumen-
to dei costi di acquisto, su cui incide anche il venir meno
di un ricavo straordinario registrato nel 2014 (1,1 milioni
di euro a seguito di pronuncia del Consiglio di Stato in ma-
teria di ricalcolo degli sbilanciamenti di Terna); incidono
inoltre maggiori costi del lavoro (variazione di organico
e dinamiche salariali) ed i costi di struttura (700 mila euro
complessivi).
La business unit vendita di energia elettrica comprende il
mercato a maggior tutela, il mercato libero e le attività di
trading.
Il 2015 è caratterizzato da un aumento dei volumi di vendi-
ta sul mercato libero (+80 GWh), a fronte tuttavia di prezzi
di vendita in calo; il conferimento della maggior tutela alla
società di vendita ha migliorato la marginalità, grazie a
un incremento della componente RCV riconosciuta per la
separazione dalla società di distribuzione.
21
nonostante un andamento termico sotto le medie stori-
che, oltre agli effetti dell’acquisizione della rete di distri-
buzione cremasca e all’allaccio di nuovi clienti nell’area
Lodi conseguenti al completamento della nuova rete;
• minori ricavi per la vendita di energia elettrica prodot-
ta dalle centrali di cogenerazione a causa dei prezzi di
mercato in calo (-370 mila euro).
L’incremento dei costi per 2 milioni di euro è imputabile
all’approvvigionamento delle fonti di energia per il funzio-
namento dei cogeneratori nonchè di calore per alimentare
la rete, sia da altri impianti del gruppo che da terzi, oltre a
spese di fidejussione sul finanziamento BEI per 163 mila
euro.
Ammortamenti, Accantonamenti e Svalutazioni aumen-
tano rispetto al 2014 principalmente per l’acquisizione
dell’impianto e della rete della società SCCA (+383 mila
euro).
In seguito alle operazioni di razionalizzazione societaria
nel Gruppo, dal secondo semestre 2015 l’attività di Coge-
nerazione è passata dalla BU Produzione Energia a quella
di Teleriscaldamento; tale modifica è stata introdotta per
maggiore coerenza con la realtà tecnico-economica. An-
che i valori del 2014 sono esposti in modo omogeneo con
la nuova impostazione.
L’attività della Business Unit comprende la vendita di ca-
lore e di elettricità prodotti da impianti di cogenerazione di
proprietà; agli impianti di Cremona, Lodi e Rho, nel mese
di Luglio 2015 si è aggiunto l’impianto di Crema, a seguito
dell’acquisizione della società SCCA srl.
I ricavi della Business Unit registrano, rispetto al 2014, un
incremento di 3,2 milioni di euro (+16,6%) come effetto
contrapposto principalmente di:
• maggiori ricavi (+5 milioni di euro) per cessione calore
imputabili ad un andamento climatico più favorevole,
TELERISCALDAMENTO 2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 22.931 19.665 16,6%
Costi 19.733 17.703 11,5%
EBITDA 3.198 1.962 63,0%
Ammortamenti e accantonamenti 3.989 3.574 11,6%
EBIT -791 -1.612 -50,9%
(dati in migliaia di €)
AMBIENTE 2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 147.538 168.165 -12,3%
Costi 120.201 126.246 -4,8%
EBITDA 27.337 41.919 -34,8%
Ammortamenti e accantonamenti 24.558 43.227 -43,2%
EBIT 2.779 -1.308 312,4%
(dati in migliaia di €)
Di seguito sono riportati i principali fattori che hanno de-
terminato le performance economiche della BU distinti
per aree di attività:
La Business Unit Ambiente include i risultati economici
riconducibili all’attività di igiene urbana, di trattamento,
smaltimento e recupero dei rifiuti e di intermediazione
commerciale.
22
• Ad Augusta (SR) è proseguita la gestione post-chiusu-
ra dell’impianto con costi coperti dal fondo accantonato
durante la gestione attiva, in attesa del rilascio dell’au-
torizzazione all’ampliamento finalizzata ad una ripresa
dell’attività di smaltimento. La parziale attività dell’im-
pianto nel primo semestre 2014 determina minori ricavi
nel 2015 per euro 2,8 milioni; nel 2015 si registra inoltre
un elemento di natura straordinaria derivante da una
sentenza sfavorevole del TAR legata al mancato ricono-
scimento del conguaglio sulla tariffa di conferimento, a
fronte dei ricavi attesi iscritti a bilancio negli anni prece-
denti (1,1 milioni di sopravvenienze passive).
• Con riferimento alla discarica di Malagnino, in post ge-
stione, da registrare il delta positivo rispetto al 2014, in
cui veniva computata una svalutazione dei costi immo-
bilizzati relativi al progetto della seconda vasca a se-
guito di sentenza negativa a ricorso verso Consiglio di
Stato (1,3 milioni).
Igiene Urbana Nell’esposizione per Business Unit i risultati del ramo
d’azienda relativo alla gestione del servizio nel comune
di Lodi ed in alcuni Comuni ad esso limitrofi sono stati
rappresentati per esteso all’interno del conto economico
del settore, nonostante nel conto economico civilistico e
consolidato di Linea Gestioni e del Gruppo, gli stessi siano
esposti in maniera sintetica sotto l’ebitda, in quanto attività
destinata alla vendita (+1,5 milioni di euro).
L’andamento economico del 2015 riflette le discontinuità
del perimetro gestito rispetto all’esercizio precedente, in
particolare:
• Cessazione nell’area lodigiana del servizio presso 5 Co-
muni;
• Peggioramento delle condizioni economiche di alcuni
servizi a Comuni, a seguito di rinegoziazione e/o proce-
dimenti di gara (Comune di Ospitaletto, Lodi, Casalpu-
sterlengo);
• Riduzione dei ricavi da smaltimento di rifiuto indiffe-
renziato e aumento di costi a seguito dell’estensione di
servizi PAP (città di Cremona completa da ottobre e Co-
mune di Chiari da giugno 2015).
Rispetto all’esercizio precedente migliora la cessione di
materiale per effetto della miglior quotazione dei rifiuti su
tutte le aree.
Impianti di Termovalorizzazione:• L’impianto di Parona (PV) nel 2015 ha risentito del con-
sistente calo dei ricavi da cessione di energia e da con-
ferimento, per effetto di:
- interruzione da marzo 2015 del periodo di incenti-
vazione della seconda linea legata alla convenzione
CIP6 (-11,5 milioni di euro).
- andamento del mercato dei combustibili fossili, con
conseguente riduzione della componente tariffaria
CEC (costo evitato di combustibile), riconosciuto sulla
produzione delle due linee (-2,2 milioni di euro).
- Peggiori performance delle caldaie con conseguente
minore produzione energia elettrica (-2,3 milioni);
- Minori conferimenti legati ai fermi impianto, oltre allo
smaltimento di stoccaggi (-2 milioni ).
Per contro, sono stati implementati importanti interventi
sui processi gestionali dell’impianto, attraverso i quali
si è prodotta sensibile riduzione dei costi (-3,9 milioni
di euro), tra cui l’internalizzazione del trattamento della
Frazione Organica Stabilizzata dei rifiuti, la riduzione dei
consumi di energia, la ricontrattualizzazione dei costi
esterni.
Infine, sensibile calo dell’incidenza degli ammortamenti
(-12,5 milioni di euro), legati alla vita utile di diversi ce-
spiti secondo i principi IAS, nonché degli accantonamen-
ti che nel 2014 scontavano i rischi legati ai contenziosi
sugli autoconsumi pendenti con il GSE (-3,8 milioni).
• L’impianto di termovalorizzazione di Cremona ha con-
seguito un EBITDA pari a 2,68 milioni di euro, in linea
con i valori del 2014.
I ricavi si riducono per minori conferimenti e un calo del-
la tariffa smaltimento dei Rifiuti Solidi Urbani (-620 mila
euro); per contro, si registrano maggiori introiti (+700 mila
euro) dalla negoziazione dei Certificati Bianchi.
Discariche:• Presso l’impianto di Grottaglie (TA) l’incremento dei
conferimenti (+13,7%) e la risalita dei prezzi unitari di
smaltimento hanno generato 3,9 milioni di ricavi ag-
giuntivi.
• Di contro, le frequenti precipitazioni e la contemporanea
apertura di due comparti per buona parte del 2015 han-
no determinato un incremento dei quantitativi di perco-
lato prodotto con un aggravio dei costi di smaltimento
(+1,1 milioni di euro).
23
migliorie su beni di terzi anziché rivenduti ad AEM S.p.A.;
ne deriva una riduzione di ricavi e del relativo contributo
al margine per circa 400 mila euro. Per gli stessi motivi di
cui sopra è contestualmente diminuito il costo per il cano-
ne di affitto della rete (-250 mila euro vs 2014).
Contribuisce alla flessione del risultato l’adeguamento del
contratto di service (550 mila euro), oltre a sopravvenien-
ze passive (150 mila euro) legate a costi di competenza
2014 relativi a servizi TLC di terzi.
Il perimetro di attività non ha subito modifiche rispetto
all’esercizio precedente; il calo della marginalità è ricon-
ducibile principalmente ad alcuni fattori di natura straor-
dinaria che hanno contribuito a penalizzare il risultato di
esercizio 2015.
In primis, in seguito agli esiti delle negoziazioni con AEM
spa nell’ambito della più ampia ridefinizione dei rappor-
ti tra la stessa ed il Gruppo LGH, in discontinuità rispetto
agli anni precedenti, nel 2015 i lavori di ampliamento della
rete di fibra ottica di Cremona sono stati capitalizzati come
ICT 2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 14.866 16.371 -9,2%
Costi 14.013 14.375 -2,5%
EBITDA 853 1.996 -57,3%
Ammortamenti e accantonamenti 1.696 2.027 -16,3%
EBIT -843 -31 -2619,4%
(dati in migliaia di €)
ALTRI SERVIZI 2015 2014 riesposto Variaz. %
Ricavi 4.449 5.730 -22,4%
Costi 4.549 5.757 -21,0%
EBITDA -100 -27 -270,4%
Ammortamenti e accantonamenti 150 137 9,5%
EBIT -250 -164 -52,4%
(dati in migliaia di €)
verde pubblico, installazione impianti fotovoltaici, servizi
post-contatore gas.
La business unit Altri Servizi include i servizi non a rile-
vanza industriale gestiti dal Gruppo: pubblica illuminazio-
ne, gestione calore, mobilità, affissioni e Tosap, gestione
24
Situazione patrimonialeLa situazione patrimoniale del Gruppo LGH al 31 dicembre
2015, confrontata con quella al 31 dicembre 2014, è riepi-
logata nella seguente tabella:
SITUAZIONE PATRIMONIALECONSOLIDATA
31/12/2015 %31/12/2014 *riesposto
%
Attivo corrente 267.766 42,70% 255.839 43,69%
Passività correnti -190.508 -30,38% -180.089 -30,75%
Capitale Circolante Netto 77.258 12,32% 75.750 12,94%
Attivo Fisso Netto 674.535 107,57% 638.154 108,98%
Fondi ripristino e contributi c/impianti -91.944 -14,66% -88.797 -15,16%
Capitale Immobilizzato Netto 582.591 92,91% 549.357 93,81%
Altre Attività e Passività Nette -34.149 -5,45% -39.515 -6,75%
Attività destinate alla vendita 1.364 0,22% 0,00%
CAPITALE INVESTITO NETTO 627.064 100,00% 585.592 100,00%
Posizione finanziaria netta a breve termine 22.819 3,64% -68.728 -11,74%
Posizione finanziaria netta a m/l termine 370.924 59,15% 421.290 71,94%
Posizione Finanziaria Netta Totale 393.744 62,79% 352.562 60,21%
Patrimonio Netto 231.422 36,91% 233.030 39,79%
Passività destinate alla vendita 1.898 0,30%
TOTALE FONTI DI FINANZIAMENTO 627.064 100,00% 585.592 100,00%
(dati in migliaia di €)
* il 2014 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 della nota per analisi in merito
contenziosi. La Direzione ritiene che tale indicatore rap-
presenti, in aggiunta all’EBIT, un’importante misura per
la valutazione delle performance operative del Gruppo/
Società;
• EBIT: coincide con il “Risultato Operativo” frutto della
differenza tra ricavi operativi e costi operativi riportati
nel Conto Economico. La Direzione ritiene che tale indi-
catore sia un’importante misura per la valutazione della
performance operativa del Gruppo/Società, in quanto
considera tutte le nature di costo;
• (Oneri)/Proventi finanziari netti: sono pari alla somma
algebrica degli oneri finanziari iscritti nel conto econo-
mico a titolo di interessi, degli oneri finanziari di diversa
natura, dei proventi finanziari iscritti a titolo di interessi,
dei proventi e oneri finanziari connessi al possesso di
partecipazioni e/o titoli;
• Attivo fisso netto: la voce raggruppa le Immobilizzazioni
materiali, le Immobilizzazioni Immateriali, l’Avviamento
e le Immobilizzazioni Finanziarie;
• Fondi di ripristino e contributi c/impianto: accoglie i va-
La situazione patrimoniale del Gruppo LGH, redatta se-
condo lo schema delle fonti e degli impieghi, evidenzia un
capitale investito netto di 627,06 milioni di euro.
Tra le fonti, il Patrimonio Netto presenta alla fine dell’eser-
cizio un saldo di 231 milioni di euro.
La Posizione Finanziaria Netta si attesta a 393,74 milioni
di €, cosicché l’incidenza della PFN sul totale delle fonti si
mantiene di poco superiore al 60%.
Per informazioni più dettagliate al riguardo si rimanda al
paragrafo sul rendiconto finanziario e alla tabella di movi-
mentazione del Patrimonio netto (Parte III - Bilancio con-
solidato).
Si dettaglia nel seguito il contenuto dei principali indicatori
alternativi di performance e delle principali voci riclassifi-
cate o raggruppate non immediatamente riconducibili ai
prospetti di bilancio.
• Margine Operativo Lordo / EBITDA: è pari al Risultato
Operativo, al lordo della voce Ammortamento immobi-
lizzazioni del Conto Economico e degli accantonamenti
per svalutazione crediti commerciali e per fondi rischi e
25
• ROE (Return on Equity): è costituito dal rapporto tra ri-
sultato netto di esercizio e Patrimonio netto ed esprime
la redditività del capitale investito dai soci o azionisti;
• ROI (Return on Investiment): è costituito dal rapporto tra
l’EBIT e il Capitale Immobilizzato netto e rappresenta la
remunerazione del capitale immobilizzato;
• Indice di indebitamento: è costituito dal rapporto tra la
posizione finanziaria netta e il patrimonio netto ed espri-
me il peso dei finanziamenti esterni rispetto agli apporti
di patrimonio da parte dei soci e rispetto alla capacità
della società di autofinanziarsi;
• Indice di disponibiltià: è dato dal rapporto tra attivo cor-
rente e passivo corrente ed esprime, quando positivo,
la capacità della società di far fronte ai propri debiti a
breve con il suo attivo corrente;
• Indice di liquidità: è dato dal rapporto tra la liquidità cor-
rente ed il passivo corrente ed esprime le risorse imme-
diate della società a copertura dei debiti a brevissima
scadenza.
lori iscritti in bilancio a copertura dei futuri costi di de-
commissioning connessi all’attivo fisso netto; tale voce
accoglie inoltre gli importi dei contributi per gli allacci
incassati fino alla data di bilancio, ma di competenza di
esercizi futuri;
• Attivo corrente: corrisponde alla somma delle voci rife-
rite alle rimanenze di magazzino, crediti commerciali e
altri crediti a breve termine;
• Passività correnti: corrisponde alla somma delle voci
riferite ai debiti commerciali, altri debiti a breve e ai
debiti per imposte correnti;
• Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla somma
delle disponibilità liquide (depositi bancari, postali e sal-
do di cash pooling), dei crediti e dei debiti finanziari (sia
a breve che a lungo) e delle passività e attività finanzia-
rie per derivati;
• Altre attività e passività nette: comprendono le voci re-
siduali dello stato patrimoniale;
• Capitale Immobilizzato netto: è dato dalla differenza tra
l’attivo immobilizzato e i fondi di ripristino e contributi c/
impianti;
della Legge 23 dicembre 2014, n. 190, “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Sta-to (legge di stabilità 2015)”; iii) art. 34, commi 20 e ss.
del D.L. n. 179/2012; iv) art. 1 commi 550 e ss della L. n.
147/2013; v) art. 13 del D.L. n. 150/2013 (conv. in L. n.
15/2014); vi) normativa di settore (vedi, a titolo esempli-
ficativo, il D.lgs. n. 152/2006); vii) normativa regionale, L.
reg. lomb. n. 26/2003, come modificata dalla Legge Re-
gionale 26 novembre 2014, n. 29 recante “Disposizioni in materia di servizio idrico integrato. Modifiche al Titolo V, Capi I, II e III, della legge regionale 12 dicembre 2003, n. 26” (Disciplina dei servizi locali di interesse economico
generale. Norme in materia di gestione dei rifiuti, di ener-
gia, di utilizzo del sottosuolo e di risorse idriche).
Inoltre, in virtù della L. n. 124 del 7 agosto 2015 recante
“Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche”, pubblicata sulla G.U.R.I.
n.187 del 13 agosto 2015, sono state conferite deleghe
al Governo, da esercitarsi in gran parte nei dodici mesi
successivi all’approvazione della legge medesima, volte -
nel caso dei servizi pubblici locali di interesse economico
generale - al riordino della relativa disciplina (ex artt. 16
e 19 della predetta Legge), attraverso l’elaborazione di un
Il Gruppo, attraverso le società controllate da LGH, è atti-
vo principalmente nei seguenti settori: filiera gas naturale,
filiera energia elettrica, filiera ambientale, teleriscalda-
mento, informatica e telecomunicazioni. Tali settori sono
regolamentati in maniera significativa dalla normativa na-
zionale, anche di derivazione comunitaria, oltre che regio-
nale. Ciò, per taluni aspetti e per talune componenti della
filiera, condiziona in modo rilevante le modalità di presta-
zione dei servizi e di esercizio delle attività. La holding,
quale società a totale capitale pubblico locale indiretto, è
altresì interessata dalla normativa in materia di partecipa-
te pubbliche, seppure a partire dal novembre 2013 l’im-
patto di tale normativa risulti significativamente ridotto a
seguito del profilo acquisito da LGH di soggetto emittente
strumenti finanziari quotati su mercato regolamentato.
I servizi pubblici locali in generaleLa normativa sui servizi pubblici può rinvenirsi, in via prin-
cipale, oltre che dai principi e dalle regole comunitarie,
dalle seguenti norme: i) art. 113 del D.lgs. n. 267/2000,
per quanto vigente; ii) art. 3bis del D.L. n. 138/2011, con-
vertito, con modificazioni, dalla L. 14 settembre 2011, n.
148 e s.m.i., e modificato dall’art. 1, comma 609 e ss.,
Quadro normativo
26
(D.M. 10.01.2011 e D.M. 28.10.2011) ed i criteri per
l’espletamento delle gare d’ambito (D.M. n. 226/2011).
Nel corso dell’esercizio 2014 erano state emanate le “Li-
nee Guida su criteri e modalità applicative per la valuta-
zione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione
del gas naturale” (Decreto Ministeriale 22 maggio 2014)
e il successivo Decreto Legge 24 giugno 2014, n. 91, per
fornire sostanzialmente copertura legislativa al Documen-
to regolatorio Linee Guida.
Il decreto è stato oggetto di numerosi ricorsi avanti ai tri-
bunali amministrativi da parte dei gestori in quanto rite-
nuto di dubbia costituzionalità, poiché ha introdotto una
nuova metodologia per la determinazione del valore di
rimborso al gestore uscente, differente rispetto all’art. 24
del TU n. 2578/1925. Ricorsi ad oggi ancora pendenti.
In ordine al tema del valore di rimborso al gestore uscente
delle reti e impianti, l’articolo 30 bis, comma 1, del D.M.
22.5.2014, modificando l’articolo 15, comma 5 del Dlgs
164/2000, prevede che nella determinazione del valore di
rimborso al gestore uscente nel primo periodo si segua la
metodologia specificata nei contratti solo se stipulati pri-
ma dell’11 febbraio 2012, data di entrata in vigore del DM
11 novembre, 2011 n. 226, altrimenti si dovrà fare riferi-
mento alle Linee Guida predisposte dal MISE, approvate
con DM 22 maggio 2014.
Una serie di successive delibere emanate dall’Authority
nel corso del 2014 completano il quadro regolatorio sulle
procedure relative alle gare d’ambito e precisamente:
• Delibera 26 giugno 2014 310/2014/R/gas: che ha de-
finito gli aspetti metodologici per l’identificazione delle
fattispecie con scostamento tra VIR e RAB superiore al
10% ed introdotto le procedure per la verifica degli sco-
stamenti tra VIR e RAB superiori al 10%.
• Delibera 3 luglio 2014 326/2014/R/gas che ha definito
le modalità di rimborso ai gestori uscenti degli importi
per la copertura degli oneri di gara di cui al decreto 12
novembre 2011, n. 226, prevedendo l’applicazione di un
tasso di interesse pari al tasso di rendimento del capi-
tale di debito utilizzato ai fini della determinazione del
WACC relativo ai servizi di distribuzione e misura del
gas nel quarto periodo di regolazione e l’adozione del
regime dell’interesse composto per la determinazione
degli interessi.
• Delibera 20 novembre 2014 571/2014/R/gas: ha mo-
dificato lo schema di contratto tipo predisposto con la
deliberazione 514/2012/R/gas.
Nel corso dell’esercizio 2015 la disciplina relativa ai criteri
di gara è stata nuovamente oggetto di rilevanti modifiche
e ciò ha prodotto conseguenti ritardi delle Stazioni appal-
tanti nella predisposizione dei bandi entro le scadenze di
legge. Il legislatore è quindi nuovamente intervenuto, per
testo unico sui servizi pubblici locali attualmente ancora
in bozza.
Il predetto quadro normativo deriva da un’evoluzione le-
gislativa e giurisprudenziale particolarmente complessa,
interessata peraltro nel tempo anche da abrogazioni refe-
rendarie e pronunce di incostituzionalità.
In assenza di una disciplina generale sull’affidamento
dei servizi locali a rilevanza economica, dottrina e giuri-
sprudenza hanno chiarito che la materia doveva ritenersi
direttamente soggetta alle regole ed ai principi europei,
nonché a quelli affermati dalla giurisprudenza nazionale e
della Corte di Giustizia europea, oltre che alla normativa
nazionale di settore (a titolo esemplificativo, vedi il D.lgs.
152/2006) e regionale (L. Reg. 26/2003).
Si segnala, inoltre, che a decorrere dal 1° gennaio 2014,
l’affidamento diretto del servizio secondo la modalità
dell’ in house providing può avvenire senza alcun limite
di importo, purché naturalmente sussistano le condizioni
di legge per tale forma di gestione. Infatti, attraverso la
previsione del comma 27 dell’art. 34 sono state soppres-
se le parole “e a condizione che il valore economico del
servizio o dei beni oggetto dell’affidamento sia comples-
sivamente pari o inferiore a 200.000 euro annui” dell’art.
4, comma 8, del D.L. n. 95/2012 (conv. in l. n. 135/2012).
In particolare, con la L. 190/2014 (legge di stabilità 2015)
sono state introdotte alcune disposizioni (art. 1, comma
609 e ss.) in materia di “razionalizzazione delle società
partecipate locali” mediante la modificazione 3-bis del de-
creto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito, con modi-
ficazioni, dalla legge 14 settembre 2011, n. 148.
In materia di servizi pubblici locali, la predetta normati-
va ha previsto, dopo il comma 6 dell’art. 3-bis del decre-
to-legge 13 agosto 2011, n. 138, l’aggiunta del comma
6-bis che recita “Le disposizioni del presente articolo e
le altre disposizioni, comprese quelle di carattere specia-
le, in materia di servizi pubblici locali a rete di rilevanza
economica si intendono riferite, salvo deroghe espresse,
anche al settore dei rifiuti urbani e ai settori sottoposti alla
regolazione ad opera di un’autorità indipendente”.
Distribuzione gas naturale e distribuzione energia elettrica
Distribuzione di gas naturaleIl settore della distribuzione gas è regolato dal D.Lgs.
164/2000, che prevede la gara pubblica come unica mo-
dalità di affidamento delle concessioni distribuzione gas.
Il Ministero ha successivamente emanato alcuni Decreti
ministeriali per regolare l’intera materia delle gare d’am-
bito, definendo il numero e la composizione degli ATEM
27
n. 164. Decorsi due mesi dalla scadenza di tale termi-
ne senza che la Regione competente abbia proceduto
alla nomina del commissario ad acta, il Ministero dello
sviluppo economico, sentita la Regione, interviene per
dare avvio alla gara nominando un commissario ad acta.
L’importo eventualmente anticipato dai gestori uscenti
per la copertura degli oneri di gara, di cui all’articolo 1,
comma 16-quater, del decreto-legge 23 dicembre 2013,
n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 feb-
braio 2014, n. 9, è trasferito dalla stazione appaltante al
commissario ad acta entro un mese dalla sua nomina, al
netto dell’importo relativo agli esborsi precedentemente
effettuati per la preparazione dei documenti di gara.»
b) i commi 4 e 5 (sanzioni per i Comuni) sono abrogati.
Distribuzione gas IV Periodo regolatorio(2014-2019)Con la Delibera 367/14 l’AEEGSI ha definito la nuova re-
golazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura
per il periodo 2014-2019 (IV periodo regolatorio).
Il sistema tariffario prevede la determinazione di una ta-
riffa obbligatoria, applicata ai clienti in fatturazione, che
produce i ricavi effettivi, e di una tariffa di riferimento, che
definisce il ricavo ammesso per ciascuna impresa di di-
stribuzione (VRT) a copertura del costo riconosciuto e che
costituisce l’effettivo ricavo economico per l’impresa.
Un sistema poi di perequazione consente di coprire gli
squilibri tra i ricavi ammessi dalla tariffa di riferimento e
i ricavi effettivi ottenuti applicando la tariffa obbligatoria.
La tariffa di riferimento comprende:
a) i costi operativi, costituiti principalmente dai costi per
servizi esterni, dai costi di personale e dagli acquisti di
materiali;
b) gli ammortamenti delle immobilizzazioni e la remune-
razione del capitale investito, che è determinata come
prodotto tra il capitale investito netto (CIN) e il WACC
(che per gli anni 2014-2015 è fissato pari a 6,9% per il
servizio di distribuzione e 7,2% per il servizio di misu-
ra).
All’interno dello schema tariffario previsto dalla delibera
367/14 nel corso del 2015, con delibera 583/2015 l’Auto-
rità ha modificato il WACC del settore, portandolo, per gli
anni 2016-2017, al 6,1% per la distribuzione e al 6,6% per
la misura.
Distribuzione energia elettricaL’attività di distribuzione di energia elettrica vede nel
D.Lgs. 79/99, nello specifico all’articolo 9, la propria nor-
mativa quadro di settore. Con riferimento alla distribuzio-
ne di energia elettrica i principali interventi sono quelli
dell’Autorità di regolazione, che nel 2011 ha aggiornato
differire i termini ultimi di avvio delle gare fissati per sca-
glioni di ambiti, con i seguenti provvedimenti:
• Decreto Ministeriale 20 maggio 2015, n. 106 (pubblicato
il 14 luglio 2015) che, in vista dell‘avvio delle gare d’am-
bito, ha apportato modifiche al Decreto Ministeriale 12
novembre 2011, n. 226 “Regolamento recante i criteri
di gara e per la valutazione dell’offerta per l’affidamento
del servizio della distribuzione del gas naturale”.
Il provvedimento introduce modifiche al DM n. 226/2011
per renderlo congruente con le novità legislative inter-
venute dopo la sua emanazione e con la regolazione del
IV periodo tariffario (2014-2019), definisce le modalità
operative da seguire per il rispetto del criterio di gara
relativo agli interventi di efficienza energetica nell’am-
bito ed esplicita i chiarimenti all’art. 5 sul calcolo del va-
lore di rimborso, già forniti con le Linee Guida, su criteri
e modalità applicative per la valutazione del valore di
rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale,
approvate con DM 22 maggio 2014.
• Decreto Legge 30 dicembre 2015, n. 210 convertito con
modificazioni, dalla Legge 25 febbraio 2016, n. 21 “Pro-
roga di termini previsti da disposizioni legislative”.
La legge di conversione ha disposto, all’articolo 3 del
Decreto Legge 30 dicembre 2015, n. 210, la proroga
dei termini per la pubblicazione delle gare d’ambito e
la sospensione delle sanzioni ai Comuni aggiungendo i
seguenti commi 2-bis e 2-ter:
2-bis. I termini di cui all’articolo 3, comma 1, del re-
golamento di cui al decreto del Ministro dello sviluppo
economico e del Ministro per i rapporti con le regioni e
la coesione territoriale 12 novembre 2011, n. 226, re-
lativi alla mancata pubblicazione del bando di gara di
cui all’allegato 1 annesso allo stesso regolamento, sono
prorogati rispettivamente di dodici mesi per gli ambiti
del primo raggruppamento, di quattordici mesi per gli
ambiti del secondo raggruppamento, di tredici mesi per
gli ambiti del terzo, quarto e quinto raggruppamento, di
nove mesi per gli ambiti del sesto e settimo raggruppa-
mento e di cinque mesi per gli ambiti dell’ottavo rag-
gruppamento, in aggiunta alle proroghe vigenti alla data
di entrata in vigore della legge di conversione del pre-
sente decreto.
2-ter. All’articolo 4 del decreto-legge 21 giugno 2013, n.
69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto
2013, n. 98, sono apportate le seguenti modificazioni:
a) al comma 2, il secondo periodo è sostituito dai se-
guenti: «Scaduti tali termini, la Regione competente
sull’ambito assegna ulteriori sei mesi per adempiere,
decorsi i quali avvia la procedura di gara attraverso la
nomina di un commissario ad acta, ai sensi dell’articolo
14, comma 7, del decreto legislativo 23 maggio 2000,
28
Il nuovo TIUF risulta molto più articolato rispetto al prece-
dente TIU, introducendo norme che hanno:
• prescritto nuovi obblighi per i distributori del gas con
più di 100.000 PdR e per tutti i distributori dell’energia
elettrica indipendentemente dalla loro dimensione;
• confermato e ridefinito gli obblighi per i distributori del
gas con meno di 100.000 PdR concedendo semplifica-
zioni di tipo amministrativo;
• confermato e ampliato gli obblighi in materia di separa-
zione del marchio e delle politiche di comunicazione;
• ridefinito il trattamento delle informazioni commercial-
mente sensibili.
Produzione di energia elettricaSi segnalano in particolare l’art. 1 del DL 145/2013 con-
vertito con modifiche dalla legge 9/2014 e il DM Sviluppo
Economico 6 novembre 2014 in materia di incentivi rico-
nosciuti sull’energia elettrica prodotti da impianti a fonti
rinnovabili esistenti.
Il settore ambientaleLa normativa di riferimento nel settore dei rifiuti è rap-
presentata dai regolamenti comunitari “self executing” e
dai provvedimenti nazionali di recepimento delle direttive
comunitarie, mentre a livello nazionale dalla Parte IV del
D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i. (c.d. Codice dell’Ambiente), che
ha espressamente abrogato il D.Lgs. n. 22/97 (c.d. Decre-
to Ronchi).
Si segnalano poi il D.lgs. n. 36/2003 che disciplina le di-
scariche e il D.lgs. n. 133/2005 che regola l’incenerimento
e il coincenerimento dei rifiuti.
In tema di ambiente il D.Lgs. n. 152/06 (Codice dell’Am-
biente) ha operato una razionalizzazione del sistema nor-
mativo concernente la gestione dei rifiuti.
In materia di rifiuti, il Codice dell’Ambiente prevede, prin-
cipalmente, per quanto qui interessa, quanto segue: i) de-
finizione di rifiuti (cfr. art. 183 del D.lgs. n. 152/2006 ed in
particolare l’Allegato A) e la distinzione tra rifiuto urbano e
speciale; ii) disciplina in materia di gestione del rifiuti (de-
finendo il ruolo dello Stato e degli Enti locali); iii) il regime
autorizzatorio (cfr. art. 208 recante la disciplina dell’au-
torizzazione unica per i nuovi impianti di smaltimento e
di recupero dei rifiuti) ed in particolare la disciplina delle
autorizzazioni integrate ambientali (art. 213); iv) le proce-
dure semplificate di autorizzazione (cfr. artt. 215 e 216); v)
il sistema di monitoraggio dei rifiuti; vi) la disciplina della
raccolta differenziata dei rifiuti (art. 183, lett. p)); vii) le
sanzioni amministrative (artt. 255 e ss. in unum con le di-
sposizioni generali contenute nella l. n. 689/1981).
Il D.Lgs. 152/06, dalla sua entrata in vigore, è stato og-
getto di modifiche tra le quali ricordiamo, nel corso del
per il periodo di regolazione 2012-2015 il Testo Integrato
in materia di regolazione tariffaria dei servizi di trasmis-
sione, distribuzione, misura e vendita di energia, e il Testo
Integrato della regolazione della qualità dei servizi di di-
stribuzione e misura dell’energia elettrica con le delibere
ARG/elt 198/11 e 199/11.
Gli aggiornamenti parziali della normativa di settore han-
no fatto in modo che l’attività di distribuzione di energia
elettrica non sia stata interessata, nell’esercizio 2015,
ultimo anno del terzo periodo regolatorio, da modifiche
significative.
Disposizioni in materia di separazione contabile e funzionale (unbundling)Con le delibere n. 11/07 e 253/07, l’AEEG ha emanato il
Testo Integrato in materia di separazione amministrativa e
contabile per le imprese operanti nei settori dell’elettricità
e del gas.
In particolare la delibera ha introdotto per i gruppi verti-
calmente integrati obblighi di separazione funzionale tra
le attività relative alla gestione delle infrastrutture essen-
ziali per la liberalizzazione e le attività esercitate sul libero
mercato.
Le società del gruppo Linea Distribuzione e Linea Reti e
Impianti (ex AEM Gestioni), per le attività attinenti rispet-
tivamente la distribuzione gas naturale e energia elettrica,
si sono conformate agli obblighi normativi istituendo il Ge-
store Indipendente e predisponendo il Piano Adempimenti.
La normativa in materia di unbundling, sia funzionale
che contabile, ha subito modifiche significative, nel corso
dell’esercizio 2015.
Con Delibera 231/2014/R/com del 23 maggio 2014, l’AE-
EGSI ha approvato il nuovo Testo Integrato delle disposi-
zioni in merito agli obblighi di unbundling contabile per le
imprese operanti nei settori dell’energia elettrica e del gas
e dei relativi obblighi di comunicazione (TIUC).
Alla luce delle novità contenute del quadro normativo di
riferimento e sulla base di nuove esigenze di regolazione
e di miglioramento della qualità delle informazioni di sepa-
razione contabile, l’Autorità ha:
• revisionato la struttura e il contenuto di attività e com-
parti dei settori dell’energia elettrica e del gas;
• semplificato gli obblighi informativi in materia di separa-
zione contabile,
• modificato alcune disposizioni generali.
Con Delibera 296/2015/R/com del 22 giugno 2015 è stato
introdotto il Testo Integrato Unbundling funzionale (TIUF)
che ha riformato, integrato ed ampliato la normativa
previgente, dando attuazione alle direttive 2009/72/CE e
2009/73/CE e dal D.lgs. N. 93/11, a carico degli esercenti
del settore dell’energia elettrica e del gas naturale.
29
Di seguito si presentano, per i diversibusiness, le principali novità oggetto di emanazione da parte dell’AEEGSI.
Distribuzione gasIn attuazione delle previsioni di cui al D. Lgs. 28/11, nel
corso del 2015 AEEGSI ha introdotto la regolazione del-
le connessioni degli impianti di biometano alle reti del
gas naturale e delle relative immissioni. Con Delibera 46/2015/R/gas l’AEEGSI ha definito in particolare le di-
rettive volte a garantire la sicurezza e l’efficienza tecnica
nella gestione delle reti gas, nel rispetto di procedure tra-
sparenti e dell’economicità delle connessioni. La Delibera 208/2015/R/gas e la successiva Delibera 210/2015/R/gas prevedono rispettivamente la copertura degli incenti-
vi e le regole dei processi di mercato relativi all’immissio-
ne di biometano nelle reti di distribuzione gas.
Con Delibera 117/2015/R/gas l’AEEGSI ha introdotto
una profonda riforma inerente l’attività di misura del gas
naturale, la cui decorrenza è intervenuta gradualmente
nel corso del 2015 completandosi a partire dall’1 gennaio
2016. La delibera stabilisce modifiche e integrazioni alla
disciplina vigente in materia di frequenze di lettura, messa
a disposizione delle misure e delle eventuali rettifiche da
parte delle imprese di distribuzione, modifica la gestione
delle autoletture e delle indisponibilità di dati di misura
effettivi ed infine stabilisce nuove modalità e tempistiche
di rilevazione e messa a disposizione della lettura di swi-
tching. Per questi nuovi impegni non è prevista una remu-
nerazione dal sistema tariffario.
Con riferimento alla regolazione tariffaria, con Delibera 280/2015/R/gas l’AEEGSI ha introdotto modifiche alla
disciplina del riconoscimento dei costi relativi ai sistemi
di telelettura/telegestione dei misuratori e ai concentrato-
ri stabilendo la conferma della previgente regolazione in
materia, prorogandola fino al 2016, e la possibilità per i
distributori anche per il 2016 di presentare apposita istan-
za di riconoscimento dei costi sostenuti qualora abbiano
optato per soluzioni di tipo buy.
Nell’ambito del processo di riforma correlato al fenomeno
della morosità dei clienti finali cui si è assistito a partire
dalla Del. ARG/gas 99/11, con Delibera 258/2015/R/com l’AEEGSI ha, in particolare, ridefinito le responsabili-
tà del distributore determinando gli indennizzi per l’utente
da applicare all’impresa di distribuzione in caso di manca-
to rispetto dei termini previsti dalla regolazione e l’obbligo
per l’impresa di distribuzione di sospendere la fatturazio-
ne o di stornare le fatture già emesse con riferimento ai
punti per i quali l’impresa non ha effettuato gli interventi
di sospensione o di interruzione nei termini previsti dalla
regolazione fino alla data di esecuzione dell’intervento.
2014, quelle intervenute per effetto del D. L. n. 133/2014
(cd. “Sblocca Italia”) e della relativa Legge di conversione
n. 164/2014.
Il D.L. 133/2014 (Sblocca Italia), come convertito con mo-
dificazioni dalla L. n. 164/2014, ha introdotto novità, oltre
che in materia di servizio idrico integrato e di “Valutazione
di impatto ambientale (“VIA”), anche in materia di bonifica
dei siti inquinati, modificando, rispettivamente, la Parte III
del Dlgs 152/2006 su tutela delle acque, la Parte II sulla
valutazione d’impatto ambientale e, mediante la novella
del Dlgs 163/2006 (Codice appalti), ha rivisto le regole sul-
la bonifica dei siti inquinati.
Inoltre, per effetto del D.L. 24 giugno 2014, n. 91 (cd. “Dl
Competitività”) e della Legge di conversione n.116 in vigo-
re dal 21 agosto 2014, sono state introdotte nuove regole
per la classificazione dei rifiuti, con la previsione di nuove
istruzioni - in vigore dal 18 febbraio 2015 - per l’assegna-
zione dei codici CER e per la determinazione della perico-
losità dei rifiuti introdotte in apertura dell’allegato D, Parte
IV, Dlgs 152/2006.
Nella Regione Lombardia, che ha scelto di non istituire
l’Autorità d’ambito, l’affidamento del servizio gestione
rifiuti urbani è regolato anche dalla Legge Regionale n.
26/2003 e successive modificazioni. Detta normativa di-
spone che si debba procedere all’affidamento del suddet-
to servizio previo esperimento di una gara ad evidenza
pubblica o di procedure compatibili con le disposizioni
nazionali e comunitarie, da bandirsi da parte dei Comuni
singoli o associati.
Con la L. n. 221 del 28 dicembre 2015 recante “Dispo-sizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali” (“Collegato Ambientale”) pubblicata
sulla GURI n. 13 del 18 gennaio 2016 sono state previ-
ste una serie di misure in materia di tutela della natura
e sviluppo sostenibile, valutazioni ambientali, energia,
acquisti verdi, gestione dei rifiuti e bonifiche, difesa del
suolo e risorse idriche destinate ad incidere su vari aspetti
della normativa ambientale e dell’economia verde, nella
direzione della semplificazione e della promozione del ri-
utilizzo delle risorse e della sostenibilità ambientale. Ul-
teriori modifiche sono state introdotte per effetto del D.L.
n. 210 del 30 dicembre 2015 recante “Proroga di termini previsti da disposizioni legislative” (c.d. “Milleproroghe”)
che, all’art. 11-bis (inserito dalla legge di conversione 25
febbraio 2016, n. 21), ha previsto la proroga dei termini in
materia ambientale.
30
dei criteri per la determinazione e l’aggiornamento del
tasso di remunerazione del capitale investito per i servi-
zi infrastrutturali dei settori elettrico e gas per il periodo
2016-2021 (TIWACC 2016-2021) e l’istituzione del periodo
regolatorio del WACC (PWACC) diviso in due sub-periodi,
ciascuno di durata triennale con le conseguenti modifiche
ad RTDG. Il provvedimento, inoltre, ha definito i valori del
WACC riferiti alle attività di distribuzione e misura gas per
ciascuna annualità nel periodo 2016-2018 prevedendo
altresì la possibilità che i parametri specifici utilizzati da
AEEGSI nella definizione del valore del WACC possano
essere modificati in occasione della revisione della rego-
lazione tariffaria.
Rispetto ai valori in vigore nel biennio 2014-2015, definiti
nella RTDG, si è assistito ad una riduzione del valore del
WACC che nel caso della distribuzione gas è passato dal
6,9 % al 6,1% mentre nel caso della misura gas dal 7,2%
al 6,6%.
Distribuzione energia elettricaCon la Delibera 268/2015/R/eel AEEGSI ha approvato
le prime disposizioni relative al Codice di Rete per il ser-
vizio di trasporto dell’energia elettrica (CRDE) al fine di
regolare le modalità di gestione dei rapporti tra società di
distribuzione e utenti del servizio di trasporto.
Il CRDE è stato oggetto di trattazione parziale. AEEGSI si
è infatti limitata a disciplinare:
• garanzie contrattuali;
• fatturazione e pagamento del servizio di trasporto.
Di seguito, inoltre, si presentano i recenti interventi nor-
mativi da parte dell’AEEGSI che hanno interessato il set-
tore della Distribuzione dell’Energia Elettrica.
Nel corso del 2015 AEEGSI ha consolidato l’applicazione
delle funzionalità del Sistema Informativo Integrato (SII) nel
settore dell’energia elettrica. Con Delibera 402/2015/R/eel ha introdotto la sperimentazione relativa al processo
di gestione dei dati di misura per POD non trattati su base
oraria a partire dai dati relativi al mese di gennaio 2016,
messi a disposizione nel mese di febbraio 2016. Con Del. 419/2015/R/eel ha definitivamente introdotto il processo
di acquisizione della titolarità di un punto di prelievo attivo
da parte di un cliente finale (voltura), già disciplinato da
Del. 398/2014/R/eel, visti i risultati positivi raggiunti nel-
la precedente fase di sperimentazione svolta nel periodo
aprile-luglio 2015. AEEGSI ha poi ampliato i contenuti del
Registro Centrale Ufficiale (Del. 628/2015/R/eel) modifi-
cando altresì le modalità di aggiornamento dei dati in esso
censiti allo scopo di semplificare lo scambio informativo e
agevolare il percorso di riforma del mercato retail.
La Delibera 583/2015/R/com, come detto per il servizio
di distribuzione del gas naturale, che prevede l’approva-
Altresì la stessa Del. 258/2015/R/com ha apportato so-
stanziali modifiche per quanto attiene la procedura, con-
solidata oramai da anni (Del. 138/04), di sostituzione del
fornitore (switching), anche nell’ottica di salvaguardia
delle società di vendita da acquisizioni di clienti potenzial-
mente morosi.
Con Delibera 296/2015/R/com del 22 giugno 2015 è
stato introdotto il Testo Integrato Unbundling funzionale
(TIUF) che ha riformato, integrato ed ampliato la norma-
tiva previgente. L’AEEGSI ha dato alle disposizioni conte-
nute, che disciplinano gli obblighi di separazione funzio-
nale in attuazione delle direttive 2009/72/CE e 2009/73/CE
e dal D.lgs. N. 93/11 a carico degli esercenti del settore
dell’energia elettrica e del gas naturale dalla data di pub-
blicazione (23 giugno 2015). Il nuovo TIUF risulta molto
più articolato rispetto al TIU.
Con il nuovo Testo Integrato di Unbundling funzionale
l’Autorità ha:
• ridefinito e ampliato il campo di applicazione della nor-
mativa;
• prescritto nuovi obblighi per i distributori del gas con
più di 100.000 PdR e per tutti i distributori dell’energia
elettrica indipendentemente dalla loro dimensione;
• confermato e ridefinito gli obblighi per i distributori del
gas con meno di 100.000 PdR concedendo semplifica-
zioni solo amministrative;
• confermato e ampliato gli obblighi in materia di separa-
zione del marchio e delle politiche di comunicazione;
• ridefinito il trattamento delle informazioni commercial-
mente sensibili.
AEEGSI ha avviato nel corso del 2015 le prime imple-
mentazioni del Sistema Informativo Integrato nel settore
del gas naturale. Con Delibera 418/2015/R/com, per la
competenza del distributore, ha confermato l’obbligo a
partire dal 2016 di comunicare al SII, gli esiti delle proce-
dure di switching secondo scadenze stringenti e in caso di
mancato rispetto dei termini la corresponsione al vendito-
re di un indennizzo automatico.
Con la Delibera 554/2015/R/gas riguardante Disposi-
zioni in materia di obblighi di messa in servizio degli smart
meter gas e modifiche e integrazioni della RTDG, l’AEEG-
SI ha aggiornato:
• il piano di messa in servizio degli smart meter gas, in
precedenza definito con Del. 631/2013/R/gas;
• la metodologia di calcolo delle penali a carico delle im-
prese di distribuzione nel caso di mancato rispetto degli
obblighi di installazione e messa in servizio degli smart
meter.
L’AEEGSI, tenuto conto anche della Delibera 597/2014/R/
com e Delibera 367/2014/R/gas (RTDG), ha emanato la
Delibera 583/2015/R/com, che prevede l’approvazione
31
avviato nel 2014 (Del. 501/2014/R/com) l’AEEGSI nel cor-
so del 2015 ha emanato 3 distinti provvedimenti mirati
rispetto a:
• approvazione del Glossario dei termini e definizione del
livello di aggregazione degli importi fatturati ai clienti
serviti in regime di tutela (Del. 200/2015/R/com);
• approvazione della Guida alla Lettura e definizione del
modello di bolletta sintetica (Del. 330/2015/R/com);
• quantificazione dello sconto per le bollette in formato
elettronico dirette ai clienti serviti nei regimi di tutela
(Del. 610/2015/R/com).
Per quanto riguarda l’aggiornamento del valore della
componente QVD con la Delibera 575/2015/R/gas l’A-
EEGSI dall’1 gennaio 2016, rispetto alle ipotesi di rimodu-
lazione della QVD avanzate nel D. CO. 449/2015/R/gas, ha
optato per il mantenimento della struttura attuale, ossia:
• QVD unica a livello nazionale (no differenziazione geo-
grafica);
• QVD composta da un corrispettivo variabile e un corri-
spettivo fisso, quest’ultimo distinto per tipologia di PDR;
con un lieve incremento della componente fissa:
• PDR domestici da 57,76 €/PDR/anno a 58,83 €/PDR/
anno;
• PDR condomini usi domestici da 75,86 €/PDR/anno a
77,26 €/PDR/anno.
La componente variabile è stata mantenuta ai livelli attuali
(0,7946 €/Smc) per tutte le tipologie di PDR aventi diritto
al servizio di tutela, mentre i nuovi valori dei corrispettivi
in quota fissa sono stati incrementati rispetto a quelli che
AEEGSI aveva prospettato nel corso della recente consul-
tazione (D.CO. 449/2015/R/gas).
Per quanto riguarda la frequenza di aggiornamento della
QVD, AEEGSI modifica l’art. 7.2 TIVG prevedendo il pos-
sibile aggiornamento annuale con efficacia dall’1 gennaio
di ogni anno, anche con riferimento ai costi diversi dalla
morosità (per i quali attualmente l’aggiornamento era pre-
visto a cadenza biennale).
L’AEEGSI nel corso del 2015 ha deliberato in merito alla
Riforma delle tariffe di rete e delle componenti tariffarie
a copertura degli oneri generali di sistema per i clienti
domestici di energia elettrica. Contestuale aggiornamen-
to delle compensazioni di spesa per i clienti domestici in
disagio economico. La Delibera 582/2015/R/eel (consi-
derato anche il D. Lgs, 102/2014, la Delibera 205/2014/R/
eel e la Del. 402/2013/R/com - TIBEG) ha previsto in par-
ticolare:
dall’1 gennaio 2016 l’introduzione della nuova struttura ta-
riffaria per i servizi di rete dei clienti domestici, con effetti
sulla riduzione della progressività rispetto ai consumi ed
aumento delle quote fisse;
• dall’1 gennaio 2017 il completo superamento della pro-
zione dei criteri per la determinazione e l’aggiornamen-
to del tasso di remunerazione del capitale investito per i
servizi infrastrutturali del settore elettrico per il periodo
2016-2021 (TIWACC 2016-2021). Con la successiva Deli-bera 654/2015/R/eel l’AEEGSI ha provveduto a definire
i valori del WACC per il servizio di distribuzione e misura
dell’energia elettrica pari a 5,6% per ciascuna annualità
del periodo 2016-2018; rispetto al valore del WACC in vi-
gore nel periodo 2014-2015 (6,4 %) si è pertanto assistito
ad una riduzione/aumento dello stesso.
Vendita gas e EECome già accennato nella sezione relativa alle novità per
il servizio di distribuzione del gas naturale la Delibera 258/2015/R/com AEEGSI ha introdotto ulteriori inter-
venti in materia nei mercati retail dell’energia elettrica e
del gas naturale modificando altresì le tempistiche dello
switching nel settore del gas naturale.
La Delibera ha introdotto nuove misure cautelative atte a
rafforzare l’attuale disciplina di contrasto alla morosità e
ne ha integrato altre già esistenti. L’aspetto più rilevante
riguarda l’introduzione dello switch con riserva, che per-
mette, a seguito di verifica di dati trasmessi dal distribu-
tore, di non acquisire un cliente con morosità pregressa
anche con altro venditore. Con la Delibera 487/2015/R/eel che ne aggiorna la disciplina mediante l’ausilio del
Sistema Informativo Integrato (SII) nel caso di punti di
prelievo attivi, unitamente alla gestione della risoluzione
contrattuale e all’attivazione dei servizi di ultima istanza. Il
proposito della Delibera è quello di giungere a tempistiche
più brevi della gestione degli switch, al fine di agevolare la
concorrenza nel libero mercato.
Con la Delibera 269/2015/R/com l’AEEGSI ha previsto
ulteriori disposizioni per l’adeguamento del codice di con-
dotta commerciale e della regolazione al decreto legisla-
tivo 21/2014.
La Delibera ha meglio specificato che il diritto di ripen-
samento dei contratti stipulati fuori dai locali commerciali
deve sempre essere garantito, anche qualora il cliente di-
chiari di non volersene avvalere e i relativi costi a carico
del cliente in caso di esercizio del diritto di ripensamento
pur in presenza di richiesta di esecuzione del contratto pri-
ma che sia decorso il ripensamento.
La disciplina REMIT prevede che successivamente alla
registrazione debbano essere segnalati da parte degli
operatori, secondo specifiche articolazioni di dati ed in-
formazioni:
• nuovi contratti;
• modifiche di contratti già segnalati;
• cessazione di contratti già segnalati.
Per dare attuazione al processo di riforma di Bolletta 2.0
32
do 2016-2019, e ai correlati meccanismi di perequazio-
ne. Per quanto attiene in particolare i fattori, sono stati
confermati quelli riferiti alle forniture in bassa tensione
(10,4%) e alle forniture in alta e altissima tensione (0,7%
per tensioni pari a 380kV; 1,1% per tensioni pari a 220kV;
1,8% per tensioni non superiori a 150 kV). Risulta invece
variata la valorizzazione convenzionale del fattore relativo
alle forniture in media tensione, ridotto al 3,8% rispetto al
precedente 4%.
Con Delibera 593/2015/R/efr l’AEEGSI ha approvato le
proposte del GME per il 2016 relativamente alla confer-
ma del corrispettivo che i venditori di energia elettrica,
qualora operatori del mercato delle Garanzie d’Origine
(GO), son tenuti a versare al GME a fronte delle transa-
zioni concluse. La Delibera conferma il valore di 0,004 €,
già previsto nel 2015, per ogni GO negoziata sul Mercato
organizzato delle GO (M-GO) o registrata bilateralmente
sulla Piattaforma degli scambi bilaterali delle GO (PB-GO)
e conferma il valore di 0,1 €, già previsto nel 2015, per
ogni TEE scambiato sul M-TEE ovvero oggetto di transa-
zioni bilaterali concluse presso il Registro TEE.
L’AEEGSI, inoltre, con Delibera 646/2015/R/eel ha ap-
provato il Testo Integrato della regolazione output-based
dei servizi di distribuzione e misura dell’energia elettrica
(nuovo TIQE) per il periodo di regolazione 2016-2023 e
ha stabilito, in particolare, che il TIQE 2012-2015 continui
ad essere applicato per quanto necessario all’attuazione
del TIQE 2016-2023 e per la definizione delle partite di
competenza 2015 relative alla regolazione premi-penali-
tà della durata e numero di interruzioni senza preavviso,
alla regolazione individuale per utenti MT, alla regolazione
delle interruzioni prolungate o estese e si intenda abro-
gato dall’1 gennaio 2017. La Delibera 653/2015/R/eel, relativa al Testo integrato della regolazione output-based
del servizio di trasmissione dell’energia elettrica, per il
periodo di regolazione 2016-2023, prevede, per quanto
di interesse della società di distribuzione, un servizio di
mitigazione reso dal distributore a seguito di disalimenta-
zioni che non costituiscono incidenti rilevanti o di condi-
zioni di asimmetria di tensione conseguente alla perdita
di una fase sulla RTN e che interessano impianti di tra-
sformazione AAT/MT o AT/MT direttamente connessi alla
Rete di trasmissione Nazionale (RTN).
Per quanto attiene la Regolazione tariffaria dei servizi di
trasmissione, distribuzione e misura dell’energia elettrica,
per il periodo di regolazione 2016-2019, l’AEEGSI con la
Delibera 654/2015/R/eel ha approvato, con efficacia da
1 gennaio 2016, i nuovi Testi Integrati in materia di:
• trasmissione e distribuzione EE (TIT);
• misura EE (TIME);
• connessioni EE (TIC).
gressività della struttura tariffaria per i servizi di rete dei
clienti domestici;
• il mantenimento dell’attuale differenziazione in clienti
residenti e non per quanto attiene gli oneri di sistema
introducendo comunque, anche su questo fronte, un
processo di superamento della progressività a partire
dall’1 gennaio 2017;
• il mantenimento di un’elevata rilevanza dei consumi, in
modo da incentivare comportamenti virtuosi da parte
dei clienti;
• l’incremento dall’1 gennaio 2017 dei livelli di potenza
contrattualmente impegnabile e contestuale azzera-
mento (almeno per 24 mesi) dei contributi di connes-
sione e dei costi per le variazioni del livello di potenza
contrattualmente impegnata in modo da stimolare una
scelta più attenta e consapevole;
• l’aggiornamento dei valori relativi al bonus sociale già
dal 2016 (non inferiori a quelli del 2015) in modo da con-
tenere effetti distorsivi sui clienti disagiati, non interve-
nendo sul valore della componente AS;
• la proroga al 31 dicembre 2016 del termine entro cui
aderire alla sperimentazione tariffaria da parte dei clien-
ti finali che utilizzano pompe di calore come sistema
principale di riscaldamento dell’abitazione di residenza;
• l’avvio di una fase di consultazione ai fini dell’estensione
della sperimentazione della tariffa non progressiva D1-
pdc (D1 - Pompe di calore).
Approvazione del progetto “ponte” del Servizio Concilia-
zione clienti energia e del relativo budget anno 2016 relati-
vo alle continuità e prime attività propedeutiche al progetto
2017- 2019 è stato oggetto della Delibera 598/2015/E/com che conferma la necessità di garantire, tramite il Ser-
vizio Conciliazione, il trattamento efficace delle procedure
di risoluzione extragiudiziale delle controversie per i clienti
finali. Il provvedimento ha approvato la proposta di pro-
getto “ponte” per la continuità del Servizio Conciliazione
per l’anno 2016 e per le attività propedeutiche e connesse
allo sviluppo di un progetto triennale 2017-2019, trasmes-
sa all’Autorità dall’Acquirente Unico. Nell’ambito di tale
proposta AU ha identificato in particolare:
• per l’anno 2016 un incremento dei volumi in ingresso al
Servizio Conciliazione pari al 50% rispetto alla proiezio-
ne di fine 2015 e l’adeguamento a modalità di attivazio-
ne della procedura diverse da quella telematica (offline);
• nel corso del 2016 la revisione della piattaforma infor-
matica in modo che sia operativa dall’1 gennaio 2017.
Delibere comuni ai serviziCon la Del. 377/2015/R/com AEEGSI è intervenuta con
modifiche rispetto ai fattori percentuali convenzionali
di perdita sulle reti di distribuzione applicabili al perio-
33
• contratti per la fornitura fisica di gas naturale prodotto
da un solo impianto di produzione di gas naturale con
una capacità di produzione pari o inferiore a 20 MW.
La Delibera 620/2015/E/com ha istituito l’elenco degli
organismi ADR (Alternative Dispute Resolution) ai sensi
dell’articolo 141-decies del Codice del consumo e appro-
vazione della relativa disciplina di prima attuazione.
È stato istituito, ai sensi del Codice del consumo, l’elen-
co degli organismi ADR deputati a gestire procedure vo-
lontarie di risoluzione extragiudiziale delle controversie
nazionali e transfrontaliere tra consumatori e professio-
nisti residenti e stabiliti nell’Unione Europea, fatte salve
disposizioni in merito all’obbligatorietà del tentativo di
conciliazione quale condizione di procedibilità dell’azione
giudiziale;
L’AEEGSI ha approvato la relativa “Disciplina di prima
attuazione” e modificato la disciplina del Servizio Conci-
liazione Clienti Energia (Del. 260/2012/E/com), preveden-
do che il cliente finale domestico possa presentare la ri-
chiesta di attivazione della procedura in modalità offline,
anche mediante fax o posta, ferma restando la gestione
online della procedura.
La nuova disciplina prevede, inoltre, l’iscrizione del Servi-
zio Conciliazione Clienti Energia nell’elenco ADR.
Con la Delibera 609/2015/R/eel, infine, l’AEEGSI, a valle
di approfondimenti, ha modificato la disciplina preceden-
temente introdotta da Del. 286/2015/R/eel, la cui entrata
in vigore era già stata posticipata con Del. 447/2015/R/eel
all’1 gennaio 2016 prevendo, con riferimento alla temati-
ca delle garanzie contrattuali che l’utente del trasporto
deve rilasciare al distributore.
TeleriscaldamentoIn conformità all’affidamento delle competenze di regola-
zione, controllo ed enforcement nell’ambito delle attività
di teleriscaldamento, teleraffrescamento e acqua calda
per uso domestico, attribuitele dal D. Lgs. 102/14 AEEGSI,
nel corso del 2015, ha avviato le prime forme di regola-
zione di tali settori.
Con la Del. 19/2015/R/tlr AEEGSI ha dapprima identifi-
cato, a valle della ricognizione condotta ai sensi della Del.
411/2014/R/com, le aree di intervento prioritario tra le
quali, in particolare:
• modalità con le quali i gestori delle reti rendono pubblici
i prezzi per la fornitura del calore, per l’allacciamento,
per la disconnessione e per le attrezzature accessorie;
• criteri per la determinazione delle tariffe di allacciamen-
to delle utenze alla rete e di modalità per l’esercizio del
diritto di scollegamento;
• sicurezza, continuità e qualità commerciale del servizio,
nonché degli impianti e dei sistemi di misurazione;
In tutti e tre i casi sono state apportate parziali modifiche
alla regolazione previgente.
L’AEEGSI, con la Delibera 659/2015/R/eel, ha aggiorna-
to i valori delle componenti di commercializzazione dell’e-
nergia in vigore dall’1 gennaio 2016 (PCV, RCV e DIPSbt).
Inoltre, ha modificato le disposizioni del TIV riguardanti il
Meccanismo di compensazione della morosità dei clienti
finali, fino al 31 dicembre 2015 a carattere transitorio e
introdotto nel TIV le disposizioni relative al Meccanismo
transitorio di adeguamento dei costi operativi per gli anni
2014 e 2015.
Per quanto attiene l’aggiornamento delle componenti di commercializzazione, anche a valle del Processo di
Consultazione avviato con D. CO. 514/2015/R/eel, AEEG-
SI ha in particolare:
• mantenuto un valore unico nazionale per PCV, sebbene
articolato per tipologia di clientela; rispetto alle propo-
ste del D.CO. AEEGSI ha affinato le proprie valutazioni
tenendo conto di una revisione dell’unpaid ratio, del ri-
conoscimento del CIN e di un allineamento rispetto ai
costi connessi all’acquisizione del cliente e al marketing
riconosciuti nella definizione della componente QVD del
gas naturale;
• confermato la differenziazione territoriale attualmente
prevista in relazione alla componente RCV, introducen-
do una ulteriore differenziazione dimensionale per ef-
fetto del numero dei POD e/o presenza di separazione
societaria.
In attuazione del regolamento UE 1227/2011 concer-
nente l’integrità e la trasparenza dei mercati dell’ener-
gia all’ingrosso (REMIT), AEEGSI ha istituito con Del.
86/2015/E/com il Registro degli operatori di mercato cui
son soggetti, in particolare, gli operatori che concludono
transazioni di energia elettrica e gas naturale rientranti tra
quelle che devono essere segnalate all’Agenzia per la co-
operazione tra i regolatori dell’energia (ACER). L’obbligo
di registrazione al Registro:
• era fissato al 7 ottobre 2015 per gli operatori attivi sui
mercato organizzati all’ingrosso dell’energia elettrica e
del gas naturale;
• è fissato al 7 aprile 2016 per gli operatori non attivi sui
mercati organizzati ma che si approvvigionano/com-
mercializzano energia elettrica e gas naturale mediante
contratti bilaterali OTC (over the counter).Sono esenti dall’obbligo di registrazione gli operatori che
effettuano unicamente operazioni relative a:
• contratti per la consegna fisica dell’energia elettrica
prodotta da un impianto o unità di produzione con una
capacità pari o inferiore a 10 MW o da più impianti o
unità di produzione con una capacità complessiva pari o
inferiore a 10 MW;
34
all’Anagrafica Operatori e alla trasmissione di informa-
zioni e dati relativi alle infrastrutture di teleriscaldamen-
to e teleraffrescamento oltre ad aver avviato con Del. 578/2015/R/tlr una raccolta di dati e informazioni sui
prezzi praticati all’utenza.
• fatturazione dei consumi e informazioni sulla fatturazio-
ne;
• misura e contabilizzazione dei consumi.
Successivamente AEEGSI ha istituito con Del. 339/2015/R/tlr obblighi informativi circa l’iscrizione
Dati sull’organico del personale dipendenteAl 31 dicembre 2015 il personale con rapporto di lavoro
dipendente è pari a 1.282, così suddivisi, nel confronto
con il 31 dicembre 2014, per qualifica:
e per CCNL applicato:
Gestione responsabile per la sostenibilità
QUALIFICA 31.12.2015 31.12.2014
Dirigenti 26 27
Impiegati 600 587
Operai 656 659
Totale 1.282 1.273
CCNLDipendenti al 31.12.2015
Dirigenti Industria 4
Dirigenti Confservizi 22
Settore Gas-Acqua 500
Federambiente - Servizi Ambientali 399
FISE Igiene Urbana - Servizi Ambientali 131
Elettrico 156
Autoferrotranvieri 12
Autotrasporti 4
Telecomunicazioni 46
Metalmeccanici (Franciacorta Rinnovabili fino al 31.12.2015, poi CCNL Settore Gas-Acqua) 8
Totale 1.282
35
con diritto alla conservazione del posto e inclusi i distacchi
da Società esterne al Gruppo), è pari a 1.269,58 dipenden-
ti nel 2015 contro i 1.273,92 del 2014, con una diminuzio-
ne dello 0,34%.
Costo del lavoroIl costo del lavoro consolidato elaborato secondo principi
IAS per il Gruppo LGH è riportato nella tabella seguente:
Il modello Organizzativo A dicembre 2015 l’architettura societaria del Gruppo preve-
de le società operative di business (SOB), accanto alla Hol-
ding, LGH S.p.A., a cui è affidato il compito di erogare servizi
di staff a favore del Gruppo, definendo e attuando le regole
di direzione e coordinamento riferiti ai processi gestiti.
Nel corso del 2015 sono state attuate alcune operazioni
straordinarie, tutte con decorrenza 01/07/2015, dirette a
completare la struttura del Gruppo in modo da rappresen-
tarla per area di business, superando quindi in via definiti-
va il modello delle SOT, e più specificamente:
• trasferimento in Linea Gestioni dei rami igiene urbana
delle SOT Astem Gestioni e Aem Gestioni;
• trasferimento in Aem Gestioni, che contestualmente ha
cambiato la propria denominazione in Linea Reti e Im-
pianti, del ramo di gestione attività di teleriscaldamento
di Astem Gestioni
• trasferimento in Linea Più del ramo della gestione clienti
mercato vincolato energia elettrica di Aem Gestioni
Inoltre, sempre con effetto dal 1/07/2015, Linea Più ha
acquisito il ramo della vendita gas clienti domestici della
società Alma Energy Trading.
Linea Energia dal 1 gennaio 2016 ha acquisito tramite fu-
sione per incorporazione 8 dipendenti della società Fran-
ciacorta Rinnovabili.
Le relazioni sindacali Le relazioni sindacali sono gestite centralmente dalla fun-
zione Personale & Organizzazione di holding in armonia
con il Protocollo di relazioni industriali di Gruppo del 18
Dal 01 gennaio 2016 Linea Energia ha acquisito tramite fu-
sione per incorporazione 8 dipendenti della società Fran-
ciacorta Rinnovabili: il dato di costo del lavoro consolidato
2015 e la media dei dipendenti 2015 tengono conto del
relativo costo con decorrenza 01 luglio 2015, data di ac-
quisizione del controllo della Società da parte del Gruppo.
La media dei dipendenti del Gruppo in organico (escluse
risorse in aspettativa, in sostituzione di dipendenti assenti
Il costo del lavoro totale (dipendenti e personale con
contratto di somministrazione) del 2015 è sostanzialmente
in linea con quello del 2014; si ha solo una leggera dimi-
nuzione dello 0,04%.
Il costo del lavoro dipendente (ottenuto escludendo il
costo del personale con contratto di somministrazione) è
pari nel 2015 a 65.710 migliaia € contro i 65.562 migliaia
€ del 2014, con un incremento dello 0,23%, a fronte del
decremento dei dipendenti medi pari allo 0,34%.
Il costo medio pro-capite 2015 dei dipendenti aumenta
dello 0,57 % rispetto al 2014 e si attesta a € 51.757.
L’incremento del costo del lavoro dipendente di cui sopra,
è legato essenzialmente alle normali dinamiche di incre-
mento di costo del lavoro quali:
• aumento previsto dal rinnovo del CCNL Gas-Acqua, a
partire da Gennaio 2015 e Luglio 2015
• aumento previsto dal rinnovo del CCNL Elettrico, a par-
tire da Luglio 2015 e Dicembre 2015
• stanziamento quote una tantum contrattuali di compe-
tenza 2015, in relazione ai CCNL Federambiente e Fise,
entrambi scaduti, nelle more delle trattative per il rinno-
vo contrattuale
• scatti di anzianità
• normali dinamiche delle politiche retributive e premiali
Va notato peraltro che azioni di turnover efficiente, tra cui
inserimenti di risorse junior a copertura di uscite per pen-
sionamento, oltre che l’effetto di alcuni inserimenti con i
benefici contributivi del jobs act, hanno consentito di ri-
durre l’effetto di abituale incremento annuale di costo del
lavoro, normalmente riconducibile ad un range 1,5%-2%.
QUALIFICA 31.12.2015 31.12.2014
Costi per il personale 65.267 67.299
Costi per il personale ramo destinato alla vendita 1.989 -
TOTALE COSTO DEL PERSONALE 67.256 67.299
(dati in migliaia di €)
36
nagement di Gruppo; 13 delle risorse coinvolte nel pro-
getto e per le quali aveva operato l’assessment nel 2014,
hanno partecipato ad un corso di formazione esterno o ad
un percorso di coaching individuale teso al rafforzamen-
to di alcuni skills, fondamentali per il ruolo. Gran parte di
questi percorsi sono stati finanziati tramite il fondo inter-
professionale di Gruppo.
Il progetto “Carta dei fondamenti” di LGH Su iniziativa della Direzione del Personale e d’intesa con
tutto il management delle società del Gruppo, LGH ha de-
ciso di intraprendere un percorso che mettesse insieme il
DNA di ogni realtà aziendale per ridefinire e armonizzare
la Visione, Missione e definire i nuovi Valori del Gruppo
LGH. Missione, Visione e Valori aziendali, costituiscono i
Fondamenti Strategici di ogni azienda, le linee guida che
orientano la strategia e i comportamenti necessari a rea-
lizzarla. La chiarezza con la quale vengono rappresentati,
comunicati e testimoniati è elemento di grande impor-
tanza per poter fondare l’identità del Gruppo e per poter
convogliare le energie positive da parte di tutti, nella con-
vinzione che possedere Fondamenti Strategici condivisi
possa consentire al Gruppo di ispirare la giusta cultura di
impresa volta alla soddisfazione di clienti e stakeholder.
Nel corso del 2014 questo percorso è stato completato
ed è stata quindi redatta, consegnata a tutti i dipendenti,
e poi affissa in tutte le sedi del gruppo, la nuova Carta dei
Fondamenti che include Missione, Visione e Valori.
A sostegno della Carta dei Fondamenti LGH sono state
avviate nel 2015 molteplici iniziative in tema di comuni-
cazione interna, engagement, rafforzamento della identità
del gruppo, indirizzate a favorire un utile change mana-
gement per accompagnare l’evoluzione del gruppo. Si
inquadrano in questo percorso la seconda edizione del
Meet the change, svoltasi a Giugno presso l’impianto di
biomasse legnose di Linea Energia in Cremona, come pe-
riodico sistema di allineamento diretto e indirizzato a favo-
rire engagement tra tutti i responsabili del gruppo, l’avvio
di Noi Lgh, la community on line del Gruppo, alimentata
da colleghi editors, appositamente formati, con l’obiettivo
di raccontare il percorso di cambiamento, condividere in-
formazioni su progetti e risultati, facilitare l’integrazione e
incrementare la conoscenza reciproca e poi, anche per il
2015, l’evento di Natale 2015 di Gruppo, che ha rac-
colto tutti i dipendenti del Gruppo in un’unica sede.
È stato poi avviato il Premio valori, attività diretta a va-
lutare e premiare i migliori progetti e contributi concreti di
colleghi che meglio rappresentano i nostri valori, ed infine
la Survey sull’engagement, attività diretta a misurare il
grado di “ingaggio” dei colleghi di LGH rispetto alla pro-
pria società di appartenenza e al Gruppo.
aprile 2007. Tale accordo, tra i primi in Italia nel settore
utilities, si pone lo scopo essenziale di definire i diversi
livelli relazionali per il Gruppo, le Società operative di Bu-
siness e le Società Territoriali, creando chiare regole nella
individuazione dei soggetti titolati alla gestione delle re-
lazioni sindacali nel Gruppo e nelle diverse competenze
attribuite. È prevista l’applicazione dei CCNL Gas-Acqua
nella Holding e dei CCNL di riferimento di settore per i
nuovi assunti nelle Società di Business.
Anche nel corso del 2015 sono proseguite fluide relazioni
sindacali in tutto il gruppo: è stata data applicazione nelle
società del gruppo all’accordo triennale vigente (2014-
2016) in materia di premio di risultato, è stato rivisto il
trattamento della reperibilità nel settore gas-acqua a se-
guito del rinnovo del CCNL, sono state gestiti con accordo
in sede di esame congiunto tutti i passaggi di personale
infragruppo con decorrenza 1 luglio 2015.
Il Capitale Umano: i sistemi di gestione e sviluppo del personale Tutti i processi che hanno impatto sul capitale umano, reclu-
tamento e selezione, formazione, gestione del rapporto di
lavoro, valutazione del personale, politiche premianti e svi-
luppo, budget del personale, sono coordinati dalla funzione
Personale e Organizzazione di holding, in conformità alle re-
gole di direzione e coordinamento stabilite a livello di Gruppo.
In coerenza con la politica integrata Qualità, Sicurezza e
Ambiente di Gruppo e con i principi del sistema QAS, sono
state definite procedure e moduli per ogni processo, in
modo da renderne omogenea la gestione. I processi di
reclutamento e selezione sono gestiti in armonia con le
nuove disposizioni di legge; sono inoltre stati introdotti ul-
teriori momenti di attenzione sui processi per rispondere
al meglio ai requisiti di oggettività, a fronte di un mercato
del lavoro esterno caratterizzato da notevole precarietà,
in coerenza con le previsioni del codice etico.
L’amministrazione del personale è gestita centralmente
dalla funzione Personale e Organizzazione di Holding per
tutte le società del gruppo. È disponibile per tutti i dipendenti
un portale on-line dove sono pubblicati i cedolini ed inserite
tutte le informazioni / comunicazioni interne ed archiviata
la documentazione fiscale. Tramite il software di gruppo è
alimentato mensilmente in via automatica un report dire-
zionale con i principali indicatori ed indici sul personale.
Si è continuato a riporre particolare attenzione alla mobili-
tà infragruppo, che viene incentivata, al fine di dare rispo-
ste interne alle esigenze di miglioramento organizzativo,
anche tramite un sistema di job posting interno collegato
al software del personale, che consente a tutti i colleghi di
esaminare ricerche interne in corso e di candidarsi.
Nel corso del 2015 è continuato il progetto di Talent Ma-
37
ORE FORMAZIONE INTERNA
(INCLUSO E-LEARNING)
ORE FORMAZIONE ESTERNA
TOTALE OREN. PARTECIPAZIONI
2015
6.280 7.511 13.791 1.588
Il numero complessivo di ore di formazione
funzione, sono stati attuati interventi formativi di tipo tra-
sversale, legati a tematiche tecniche, manageriali, e di
sicurezza.
La formazione trasversale è stata erogata nel 2015 anche
tramite la piattaforma di e-learning Moodle.
Per alcuni corsi è stato possibile ricorrere alla formazio-
ne finanziata usufruendo di risorse accantonate in virtù
dell’adesione al fondo Interprofessionale Formazienda.
Si forniscono nelle tabelle che seguono alcuni dati relati-
vi alle ore di formazione nel 2015 riferiti alle società del
Gruppo.
La formazione La formazione riveste in LGH un ruolo chiave in quanto stru-
mento di crescita del capitale umano, garantisce l’aggiorna-
mento e la crescita professionale dei dipendenti, è momento
di analisi e miglioramento delle persone e quindi dell’orga-
nizzazione. L’intero processo, gestito centralmente a livello
di Gruppo sin dal 2008, è oggetto di costante monitoraggio,
dalla fase di pianificazione fino alla fase di rendicontazione
e valutazione di efficacia, in modo da renderlo sempre più
funzionale ed adeguato alle esigenze del Gruppo.
Nel corso del 2015, oltre alla formazione specifica per
2015 2014
TOTALE ORE TOTALE
DIPENDENTI MEDI
ORE MEDIE PRO CAPITE
TOTALE ORETOTALE
DIPENDENTI MEDI
ORE MEDIE PRO CAPITE
13.791 1.266 11 12.097 1.253 10
Numero di ore di formazione pro capite
In tabella viene presentata la suddivisione per aree di in-
tervento delle ore di formazione erogate.
AREA INTERVENTO ORE
Formazione ambito qualità e sicurezza 3.676
Formazione ambito manageriale 525
Formazione tecnica 5.110
Formazione ambito normativo 1.335
Formazione ambito informatico-linguistico 3.146
TOTALE COMPLESSIVO 13.792
38
Area CremonaPer l’area di Cremona è stato garantito il mantenimento
dei sistemi di gestione già certificati sotto riportati. Inoltre
si è provveduto a trasferire i sistemi di gestione certifi-
cati per l’attività di igiene urbana e di cogenerazione e
teleriscaldamento oggetto delle scissioni da Linea Reti e
Impianti S.r.l. a Linea Gestioni S.r.l., e da Astem Gestioni
S.r.l. a Linea Reti e Impianti S.r.l.
Linea Group Holding S.p.A., oltre al mantenimento della
Certificazione OHSAS 18001 e UNI EN ISO 9001 ha ot-
tenuto l’accreditamento della Regione Lombardia per le
attività di formazione e la nuova certificazione ISO 3001
per la sicurezza stradale.
Con l’accreditamento è stato possibile internalizzare, mol-
te attività formative, in particolare relative alla sicurezza
ed ai sistemi di gestione.
Anche per il 2015 le attività si sono concentrate nell’ar-
monizzazione delle prassi e le strutture organizzative. Gli
investimenti sono stati finalizzati al miglioramento delle
competenze specifiche.
Lo Staff QSA della Capogruppo ha mantenuto il presidio
normativo e la consulenza a tutte le società del Gruppo.
E’ stata completata la redazione del Report di Sostenibilità
LGH 2015 quale strumento di rendicontazione e comuni-
cazione alle parti interessate delle prestazioni aziendali
rispetto alla dimensione economica ambientale e sociale,
finalizzato a soddisfare le esigenze informative dei princi-
pali stakeholder. I dati sono riferiti al 31/12/2015.
CERTIFICAZIONILe principali attività del 2015 relative alle certificazioni
suddivise per area territoriale sono state le seguenti:
Qualità, sicurezza e ambiente
Società Sistema di riferimento Norma di riferimento
Linea Reti Impianti
Discarica di MalagninoSistema di gestione ambientale
UNI EN ISO 14001:2004
Regolamento CE 1221:2009 (EMAS)
Linea Reti ImpiantiSistema di gestione per la qualità, la salute
e la sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
OHSAS 18001:2007
Linea ComSistema di gestione per la qualità, la salute
e la sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
OHSAS 18001:2007
Linea Group Holding
Sistema di gestione per la salute e la
sicurezza nei luoghi di lavoroOHSAS 18001:2007
Sistema di gestione per la qualità solo per
le attività relative la formazioneUNI EN ISO 9001:2008
Sistema di gestione per la sicurezza
stradaleISO 39011: 2012
NB: alle certificazioni riportate in tabella vanno aggiunte le verifiche effettuate dall’Organismo di certificazione ai sensi della Direttiva 2003/87/CE sull’Emission
Trading per la centrale di cogenerazione di Cremona e Lodi.
39
Le Certificazioni relative ad Astem Gestioni S.r.l. sono sta-
te volturate, relativamente ai rami d’azienda scissi, in Li-
nea Reti e Impianti S.r.l. ed in Linea Gestioni S.r.l.
Area LodiNell’area di Lodi si è proceduto al mantenimento delle
certificazioni delle Società alle tre norme di riferimento
(9001, 14001 e OHSAS 18001).
Società Sistema di riferimento Norma di riferimento
Linea Distribuzione
Sistema di gestione integrato per la
qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza
nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Area PaviaAnche per l’area di Pavia è stato garantito il mantenimen-
to dei sistemi di gestione già certificati sotto riportati.
Società Sistema di riferimento Norma di riferimento
Linea PiùSistema di gestione per la qualità, la salute
e la sicurezza nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
OHSAS 18001:2007
Lomellina EnergiaSistema di gestione per la qualità e
l’ambiente
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
Società Sistema di riferimento Norma di riferimento
Linea Gestioni
Sistema di gestione integrato per la
qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza
nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Regolamento CE1221/2009 (EMAS)
Area Crema
Per Linea Gestioni S.r.l. nel 2015 il certificato è stato rin-
novato ed esteso alle attività relative l’Igiene Urbana di
Cremona e Lodi.
40
In particolare per Linea Ambiente S.r.l. e per Linea Ener-
gia S.p.A. si è completata l’integrazione con i sistemi pro-
venienti reciprocamente dalle società Ecolevante S.p.A. e
LGH Rinnovabili S.r.l., incorporate mediante fusione.
Area RovatoPer l’area di Rovato sono stati garantiti il mantenimen-
to, l’estensione e l’aggiornamento dei sistemi di gestione
certificati.
Società Sistema di riferimento Norma di riferimento
Linea Energia
Sistema di gestione integrato per la
qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza
nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Linea Ambiente
Sistema di gestione integrato per la
qualità, l’ambiente, la salute e la sicurezza
nei luoghi di lavoro
UNI EN ISO 9001:2008
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
Greenambiente
Sistema di gestione integrato per
l’ambiente, la salute e la sicurezza nei
luoghi di lavoro
UNI EN ISO 14001:2004
OHSAS 18001:2007
SICUREZZAI dati infortunistici 2015 delle Società del perimetro LGH
sono i seguenti:
INDICI 2013 2014 2015
Frequenza (n° infortuni/ n° ore tot lavorate x 1.000.000) 29,58 28,91 27,39
Gravità (n° giorni tot.assenza/ n° ore tot. Lavorate x 1000) 0,81 0,83 0,74
Incidenza infortuni (n° infortuni/forza media x 1000) 47,15 47,15 46,51
Durata media (giorni d’assenza/n° infortuni) 27,23 28,60 27,12
NB : le modalità di calcoli sono le seguenti:
Indice di frequenza = n° infortuni aziendali / n° ore totali lavorate in azienda * 1.000.000
Indice di gravità = n° giorni totali di assenza / n° ore totali lavorate in azienda* 1.000
41
SERVIZIO TOTALE LGHSTANDARD NAZIONALE
STANDARD LOMBARDIA
IGIENE 87,3 83,7 87,4
DISTRIBUZIONE DEL GAS 95,3 94.8 96,9
DISTRIBUZIONE DELL’ENERGIA 96,7 92,8 93,1
Il campione di indagine è stato preso prevedendo un’ar-
ticolazione per tipologia di servizio analizzato e per area
di riferimento, e garantendo una distribuzione quantitativa
uniforme per le interviste tra i vari servizi e le differenti
aree.
Anche quest’anno i risultati hanno confermato il trend po-
sitivo in linea con gli standard nazionali e regionali.
QUALITÀNel 2015 LGH ha condotto l’ormai consueta analisi di Cu-
stomer Satisfaction relativa ai principali servizi erogati nei
territori di riferimento.
L’indagine ha comportato la realizzazione di oltre 8000
interviste ad altrettanti utenti dei principali servizi erogati
dalle società operative del gruppo.
• l’Amministratore Delegato si occupa del coordinamento
del Comitato Rischi;
• il Comitato Rischi supporta il Consiglio di Amministra-
zione nella definizione delle linee di indirizzo del sistema
di controllo interno e di gestione dei rischi legati all’at-
tività di trading. Il Comitato Rischi risulta composto dal
Responsabile Amministrazione, Finanza e Controllo,
dall’Amministratore Delegato, dal Responsabile Enter-
prise Risk Management, dal Direttore Generale e dal
Risk Manager di Linea Più;
• l’Internal Audit garantisce un’attività indipendente e
obiettiva per valutare e migliorare i processi di control-
lo, di gestione dei rischi e di Corporate Governance.
Di seguito si procede alla descrizione dei principali rischi e
incertezze a cui il Gruppo è esposto:
• Rischi operativi (rischio interruzione di business, rischio
normativo, rischio di information technology, rischio di
mercato commodities, rischio competitivo e rischio di
contesto);
• Rischio ambientale;
• Rischio prevenzione e protezione;
• Rischi finanziari (rischio di credito, rischio tassi d’inte-
resse, rischio liquidità, rischio commodity e utilizzo stu-
menti finanziari, rischio di default e covenants).
Il Gruppo LGH sta provvedendo a definire e implementa-
re un modello di Enterprise Risk Management integrato
(ERM), definito per rispettare le specificità dei business
in cui il Gruppo opera. Tale modello persegue l’obiettivo
di giungere ad una visione organica e complessiva dei
principali rischi aziendali, sviluppando una consapevolez-
za crescente, al fine di rafforzare il Sistema di Controllo
Interno e di Gestione dei Rischi (SCIGR) e renderlo tra-
sversale al Gruppo.
Gli scenari di rischio sono valutati con riferimento agli am-
biti di rilevanza in quanto il sistema di controllo interno
deve essere perfettamente correlato con le quattro cate-
gorie di obiettivi aziendali (operativi, strategici, di com-
pliance e financial/reporting) identificate dall’ERM CoSO
Report, frame work indicato come best practice di riferi-
mento per l’architettura dei sistemi di controllo, sia a livel-
lo nazionale che internazionale.
Il Gruppo è esposto a diverse tipologie di rischio legate ai
business in cui opera.
Il modello di Governance, con riferimento ai rischi, preve-
de le seguenti responsabilità:
• il Consiglio di Amministrazione svolge un ruolo di in-
dirizzo e di valutazione dell’adeguatezza del sistema di
controllo interno e di gestione dei rischi;
• il Presidente sovraintende alle attività del sistema di
controllo interno e di gestione dei rischi;
La gestione dei rischi aziendali
42
elettrica e del gas (TIUF)”. Nel provvedimento risulta
rilevante, ai fini del presente documento, la disciplina
del trattamento delle informazioni commercialmente
sensibili, che rispetto alla precedente normativa è stata
ampiamente rivista. In particolare:
- è stata definita una perimetrazione minimale delle in-
formazioni ritenute commercialmente sensibili relati-
ve alle attività di distribuzione dell’energia elettrica e
del gas naturale;
- sono previste specifiche modalità di trattamento delle
ICS facendo ricorso in via prioritaria, laddove dispo-
nibili, agli strumenti messi a disposizione dalla rego-
lazione dell’Autorità, tra cui, in primo luogo il Sistema
Informativo Integrato (SII);
- la separazione delle banche dati dell’attività di distri-
buzione rispetto alle banche dati dell’impresa verti-
calmente integrata e della altre imprese del gruppo
societario deve essere realizzata tramite l’utilizzo di
infrastrutture separate fisicamente o comunque sepa-
rate con procedure di tipo logico tali da garantire un
livello di segregazione equivalente a quello ottenibile
con la separazione fisica.
Nell’ambito della compliance con la normativa Privacy e
del processo di consolidamento ed evoluzione del Siste-
ma di Gestione e protezione dei dati personali dei sogget-
ti interessati del trattamento del Gruppo LGH, sono state
avviate, nel corso dell’ultimo anno, una serie di iniziative
specifiche in tal senso. Il modello identificato dal Gruppo
LGH costituisce parte integrante del modello di Corporate
Governance e ha l’obiettivo di garantire che i requisiti nor-
mativi ed i relativi rischi in ambito Privacy siano adegua-
tamente presidiati e forniscano supporto al business nelle
sue peculiarità consentendo di fornire valore aggiunto nel
processo di crescita dell’organizzazione.
RISCHIO DI INTERRUZIONE DI BUSINESSIl Gruppo opera nei business di riferimento anche attra-
verso la gestione di reti e siti produttivi operativamente e
tecnologicamente complessi. Il Gruppo è soggetto a rischi
legati al malfunzionamento degli impianti o delle apparec-
chiature o sistemi di controllo dovuti a guasti accidentali/
eventi esterni (e.g. incendi, esplosioni) che ne possono
compromettere in maniera temporanea o permanente la
capacità produttiva e/o la funzionalità, generando perdite
economiche ed eventuali danni d’immagine.
La strategia di gestione di tale rischio ha portato all’ado-
zione di politiche di manutenzione programmate volte a
identificare, monitorare e prevenire eventuali criticità. In
particolare, viene svolta attività di monitoraggio ed even-
tuale reintegro dei ricambi a magazzino e definizione di
contratti con fornitori esterni per attività di intervento e,
RISCHIO DI INFORMATION TECHNOLOGY I sistemi informativi hanno una significativa rilevanza sui
principali processi aziendali. In generale i rischi informa-
tici costituiscono una delle classi di rischio più rilevanti
nell’ambito del più generale universo dei rischi aziendali,
sia in considerazione della sempre più pervasiva presen-
za di risorse tecnologiche all’interno del Gruppo LGH sia in
ragione della crescita della minaccia Cyber.
L’impatto dei rischi informatici inoltre è funzione della
struttura organizzativa e delle caratteristiche del business
del Gruppo e dei requisiti legali/normativi applicabili. In
particolare, si citano:
• le “Disposizioni per la tutela del risparmio e la di-sciplina dei mercati finanziari” (Legge 28 dicembre
2005, n. 262), applicabile alle società italiane con azioni
quotate in mercati regolamentati italiani o di altri Paesi
dell’Unione Europea. L’Information and Communication
Technology (ICT), e nello specifico il sistema di controllo
IT, diventa rilevante nel garantire l’affidabilità dei siste-
mi informativi aziendali deputati all’elaborazione e alla
produzione dei dati gestionali e contabili della società.
• Il D.lgs. 231/2001 disciplina la responsabilità ammini-strativa dell’ente (persone giuridiche e società o as-
sociazioni, anche prive di personalità giuridica). Nello
specifico, la legge 18 marzo 2008, n. 48 recante “Ratifi-
ca ed esecuzione della Convenzione del Consiglio d’Eu-
ropa sulla criminalità informatica, fatta a Budapest il 23
novembre 2001, e norme di adeguamento dell’ordina-
mento interno”, ha inserito nel D.lgs. 231/01 l’articolo
24-bis, estendendo così la responsabilità amministrativa
degli enti anche ai c.d. “Delitti informatici e tratta-mento illecito di dati”. Inoltre la legge 23 luglio 2009,
n. 99 recante “Disposizioni per lo sviluppo e l’internazio-
nalizzazione delle imprese, nonché in materia di ener-
gia”, ha inserito nel D.lgs. 231/01 l’articolo 25-nonies,
estendendo così la responsabilità amministrativa degli
enti anche ai c.d. “Delitti in materia di violazione del di-
ritto d’autore”.
• Il Codice in materia di protezione dei dati personali (D.lgs. 30 giugno 2003 n. 196 - pubblicato in G.U. 29 lu-
glio 2003, Serie Generale n. 174, Supplemento ordinario
n. 123/L), entrato in vigore il 1° gennaio 2004, riorganiz-
za in un testo unico la precedente legge 675/96 e tutti
i provvedimenti e i pareri emessi dall’Autorità Garante
per la Privacy nel corso degli anni, razionalizzando le
norme esistenti e fissando una serie di principi, di natura
generale, validi per il trattamento dei dati personali.
• Con la delibera 296/2015/R/COM l’Autorità per l’e-
nergia elettrica il gas e il sistema approva le “Disposi-
zioni in merito agli obblighi di separazione (unbundling)
funzionale per gli esercenti del settore dell’energia
43
Inoltre, in conformità all’affidamento delle competenze di
regolazione e controllo nell’ambito delle attività di teleri-
scaldamento, teleraffrescamento e acqua calda per uso
domestico, attribuitele dal D. Lgs. 102/14, AEEGSI, nel
corso del 2015, ha avviato le prime forme di regolazione
di tali settori. L’attività, quindi, sarà oggetto di una regola-
mentazione che dovrà essere efficacemente monitorata.
Gare d’ambito per l’affidamento delle concessioni del servizio di distribuzione gasIl Decreto Ministeriale 20 maggio 2015, n. 106 (G.U. serie
generale n. 161 del 14 luglio 2015) introduce modifiche
al DM n. 226/2011 per renderlo congruente alle novità
legislative intervenute dopo la sua emanazione e con la
regolazione del IV periodo tariffario (2014-2019), defini-
sce le modalità operative da seguire per il rispetto del cri-
terio di gara relativo agli interventi di efficienza energetica
nell’ambito ed esplicita i chiarimenti all’art. 5 sul calcolo
del valore di rimborso già forniti con le Linee Guida su
criteri e modalità applicative per la valutazione del valore
di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale,
approvate con DM 22 maggio 2014.
Il D. L. 210/2015, convertito con L. 21/2016 (Decreto Mil-
leproroghe), ha fissato il posticipo dei termini preceden-
temente identificati per la pubblicazione dei bandi relativi
alle gare d’ambito per l’affidamento delle concessioni del
servizio di distribuzione gas, con il conseguente slittamen-
to dei termini per lo svolgimento delle gare stesse e la
soppressione delle sanzioni precedentemente previste
per i Comuni ritardatari.
La proroga è differenziata in base al raggruppamento (dai
5 mesi per l’ottavo ai 14 mesi per il secondo).
È inoltre stabilito che nel caso di inerzia dei Comuni, e nel
contempo anche la Regione non eserciti il potere sostitu-
tivo affidatole per bandire la gara (commissariamento ad
acta), sarà direttamente il Ministero dello Sviluppo Econo-
mico a bandirla entro i successivi 8 mesi.
Abrogazione Tutela e Maggior tutelaSecondo le previsioni del cosiddetto DdL Concorrenza a
partire dall’1 gennaio 2018 saranno abrogati i meccanismi
di tutela e maggior tutela.
Con il recente Documento di Consultazione 75/2016/R/eel, l’AEEGSI illustra i propri orientamenti in merito al per-
corso di superamento dell’attuale servizio di maggior tute-
la di energia elettrica, prevedendo in particolare che tale
percorso sia identificabile:
• nella cessazione della tutela di prezzo, ma non nella
cancellazione del diritto dei clienti di vedersi assicurata
la continuità del servizio;
• nel consolidamento della fornitura del mercato libero
in alcuni casi, di “accordi di mutuo soccorso” per il ritiro
di rifiuti in caso di interruzioni prolungate degli impianti di
smaltimento del Gruppo.
Con riferimento al rischio di continuità dei servizi di rete,
nei periodi caratterizzati da particolari condizioni clima-
tiche si noti che la società nel passato ha avviato il po-
tenziamento degli impianti e programmato interventi di
razionalizzazione della magliatura delle reti elettriche.
Sono, inoltre, presenti squadre di pronto intervento, pre-
sidi operativi di telecontrollo ed avanzati strumenti tecnici
di sicurezza.
L’esposizione al rischio di interruzioni per eventi esterni
viene mitigata mediante la stipula di coperture assicurati-
ve e con l’adozione di procedure di prevenzione, protezio-
ne e monitoraggio dei rischi.
RISCHIO NORMATIVOTra i fattori di rischio deve essere considerata la costan-
te evoluzione del quadro normativo e regolatorio, con la
coesistenza di norme nazionali, regionali e provinciali. Di
seguito si citano alcuni temi rilevanti.
• Il Gruppo gestisce alcuni servizi sulla base di conces-
sioni o affidamenti, la cui durata può essere soggetta a
modifiche legislative, con il rischio di possibili variazioni
nel tempo anche non prevedibili;
• la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili è
sostenuta da varie forme di incentivazione, che possono
essere soggette a modifiche legislative o diverse inter-
pretazioni legislative che potrebbero ridurne il beneficio
economico;
• con riferimento al servizio di distribuzione del gas na-
turale la società è soggetta al rischio di riduzione della
marginalità per effetto del possibile aumento dei costi
non recepiti dalla regolazione tariffaria, dovuto a dispo-
sizioni legislative o a mancata efficienza operativa. In
particolare il sistema tariffario per il quarto periodo di
regolazione, in continuità con l’impostazione esistente
nel precedente periodo, prevede la determinazione di
una tariffa obbligatoria (tariffa di vettoriamento), appli-
cata agli utenti del servizio di distribuzione (società di
vendita), e di una tariffa di riferimento che definisce il
ricavo ammesso per ciascuna impresa distributrice a
copertura del costo riconosciuto;
• per quanto attiene le attività di igiene urbana e smaltimen-
to rifiuti il Gruppo è esposto a rischi derivanti dalla nor-
mativa ambientale (anche con riferimento alle emissioni
ambientali), sempre in evoluzione, e dalle norme che ri-
guardano i servizi pubblici di rete a rilevanza economica;
• per quanto riguarda il settore delle telecomunicazioni la
società è esposta al rischio dei regolamenti AGCOM e
delle normative relative alla Privacy.
44
seguentemente la società ha intensificato lo sforzo com-
merciale.
Il Gruppo, inoltre, opera in business con regime tariffario
regolato, per le quali l’AEEGSI è responsabile di definire
un quadro normativo con diretto impatto sulla reddittività
del settore, con ricadute sull’andamento della gestione e
sui risultati.
Con riferimento alle caratteristiche dei settori in cui opera,
il Gruppo è esposto al rischio di mercato legato alla perdi-
ta di clienti, alla variazione dei prezzi delle materie prime
e dei volumi di vendita a fronte degli scenari economici e
all’andamento climatico.
Il rischio di crescente riduzione dei margini è gestito at-
traverso un confronto strutturato con i mercati organiz-
zati. Il Gruppo, inoltre, svolge a livello di singoli business
un’importante attività di presidio dei rapporti con le auto-
rità nazionali e locali, svolgendo, anche grazie al supporto
di consulenti esterni di rinomata esperienza, un’attività di
confronto con le istituzioni, le associazioni di categoria e
l’AEEGSI.
Inoltre, il Gruppo adotta, ove possibile, strategie di vendi-
ta mirate alla riduzione del rischio, ampliando il bacino di
clienti target dell’attività commerciale e profilando le ven-
dite in modo che i rischi sottesi ai diversi prodotti venduti
si compensino naturalmente. In particolare, per mitigare il
rischio di perdita clienti vengono effettuate azioni mirate
di recupero sia in fase preventiva, la cosiddetta difesa atti-
va, sia in fase di rinnovo contrattuale e vengono sviluppati
servizi di gestione clienti volti alla fidelizzazione.
I rischi di riduzione dei margini di guadagno sono mitigati
mediante un metodico controllo dei costi.
RISCHI DI CONTESTOLa Società potrebbe essere esposta al rischio sociale
connesso al grado di accettabilità sociale degli impianti.
Questo rischio è mitigato e governato mediante costan-
ti rapporti con Istituzioni locali, Commissioni dedicate di
controllo e i Comitati di Difesa dell’Ambiente sorti o radi-
cati sul territorio.
RISCHIO AMBIENTALEIl Gruppo LGH, attraverso le sue società controllate, si
occupa della gestione del ciclo integrato dei rifiuti (dalla
raccolta allo smaltimento/recupero) e della produzione e
distribuzione di energia.
Conseguentemente, il Gruppo è esposto al rischio am-
bientale che viene gestito da un team tecnico di lavoro
che segue l’applicazione dettagliata della complessa ed
articolata legislazione ambientale e attraverso l’adozione
delle norme internazionali UNI EN ISO 14001:2004 ed in
alcuni casi il Regolamento CE 1221:2008 (EMAS).
quale unica modalità di approvvigionamento anche per
i piccoli clienti.
AEEGSI ha manifestato l’intenzione di differenziare la ri-
forma lungo due direttrici:
a. da un lato riformando l’attuale impostazione del ser-
vizio di Maggior Tutela che sarà in vigore fino al 31
dicembre 2017, pur mantenendo la funzione di ap-
provvigionamento in capo all’Acquirente Unico e la
funzione di commercializzazione agli attuali esercenti
del servizio. Le novità, in tal senso, dovrebbero riguar-
dare la revisione delle condizioni contrattuali ed eco-
nomiche attualmente regolate.
b. dall’altro ipotizzando l’introduzione della cosiddetta
Tutela Simile al fine di fornire ai clienti di minori di-
mensioni l’opportunità di accedere al mercato libero
in condizioni di trasparenza e semplicità, nonché in un
contesto di fornitura vigilata dall’AEEGSI, senza pre-
cludere ai fornitori della Tutela Simile la possibilità di
formulare anche offerte di mercato libero.
Per mitigare la potenziale fonte di rischio la Società adotta
una politica di monitoraggio continuo delle legislazioni di
riferimento al fine di valutarne le implicazioni e garantirne
la corretta applicazione e persegue politiche commerciali
volte alla incentivazione del passaggio dei clienti sul mer-
cato libero.
RISCHIO MERCATO COMMODITIESIl Gruppo è esposto al rischio di prezzo delle commodities,
legato alle variazioni dei prezzi delle materie prime ener-
getiche (energia elettrica, gas naturale) oggetto di contrat-
ti di compravendita stipulati dalla Società e all’eventuale
cambio ad essi associato.
Il Gruppo ha definito nella propria Energy Risk Policy dei
limiti di rischio commodity, ossia il massimo livello di va-
riabilità del risultato legato all’andamento dei prezzi sia
per il portafoglio di hedging sia per quello di trading.
Il rispetto di tali limiti viene monitorato dal Risk Manager e
dal Comitato Rischi definito a livello di Gruppo, definendo,
ove necessario, strategie di copertura volte a riportare il
rischio entro i limiti stabiliti.
RISCHIO COMPETITIVOIl Gruppo opera in settori che negli ultimi anni hanno as-
sistito ad un importante processo di liberalizzazione e allo
sviluppo di mercati organizzati. Questo ha comportato un
conseguente aumento della pressione competitiva, dovu-
ta all’esigenza di confrontarsi con altri produttori e trader
sia nazionali che internazionali. In particolare nel settore
ambientale i prezzi di vendita hanno risentito della ridu-
zione della produzione di rifiuti causata dalla crisi e della
competizione tra i vari siti di messa a dimora finale, con-
45
ve tese a coprire il rischio di insolvenza sui propri crediti,
in quanto si è finora ritenuto che la loro tipologia e le pro-
cedure adottate per la gestione degli stessi e per il recupe-
ro delle morosità, rendano l’eventuale costo assicurativo
troppo elevato, rispetto ai benefici economici e finanziari
che ne deriverebbero.
L’esposizione verso i clienti viene quindi gestita mediante
il miglioramento delle politiche commerciali, delle moda-
lità di concessione del credito alla clientela e delle attività
di recupero dello scaduto, azioni che negli ultimi esercizi
hanno portato ad una riduzione dei crediti in sofferenza.
Inoltre in alcuni casi vengono richieste alla clientela ga-
ranzie a copertura del rischio di insolvenza.
Infine il Gruppo ha iscritto a bilancio un apposito fondo
di svalutazione, la cui capienza viene ritenuta congrua ri-
spetto alle potenziali perdite rilevabili in futuro.
Il rischio di credito riguardante le altre attività finanzia-
rie del Gruppo, che comprendono le disponibilità liquide, i
mezzi equivalenti e le attività finanziarie disponibili per la
vendita, è pari, al massimo, al valore contabile di queste
attività in caso di insolvenza delle controparti. Queste ulti-
me sono costituite da primari istituti bancari.
Rischio di tasso di interesse I principali strumenti finanziari del Gruppo, diversi dai de-
rivati, sono rappresentati da finanziamenti bancari a bre-
ve e a m/l termine, leasing finanziari e depositi bancari a
vista e a breve termine. L’obiettivo principale di tali stru-
menti è di finanziare le attività operative del Gruppo.
L’esposizione del Gruppo al rischio di tasso di interesse
deriva principalmente dalla volatilità degli oneri finanziari
connessi all’indebitamento espresso a tasso variabile.
La politica di gestione del rischio sui tassi persegue l’obiet-
tivo di limitare tale volatilità, innanzi tutto attraverso l’in-
dividuazione di un mix equilibrato di finanziamenti a tasso
fisso e a tasso variabile e mediante l’utilizzo di strumenti
derivati di copertura che mitigano gli effetti delle fluttua-
zioni dei tassi di interesse.
Al 31 dicembre 2015 la caratteristica e l’entità dei finan-
ziamenti concessi al Gruppo dalle banche e altri finanzia-
tori è la seguente:
In conclusione, nel 2015 non ci sono state criticità am-
bientali perché i principali aspetti di rischio sono sotto
controllo.
RISCHIO PREVENZIONE E PROTEZIONEIl Rischio prevenzione e protezione presente nelle attività
delle Società del Gruppo viene gestito con l’adozione di un
Sistema di Gestione per la sicurezza conforme alla norma
OHSAS 18001:2007.
Tale sistema prevede la predisposizione di specifiche pro-
cedure e prassi atte a gestire il rischio e finalizzate alla
prevenzione ed al miglioramento continuo della sicurezza
dei lavoratori. Inoltre il sistema garantisce la verifica co-
stante della conformità legislativa.
L’attuazione delle misure preventive viene verificata in-
ternamente da un team di auditor e esternamente dal un
ente terzo indipendente almeno una volta l’anno.
Nel 2015 nel Gruppo sono state erogate attività formative
alla maggior parte dei lavoratori in conformità alle nor-
mative cogenti. A garantire il costante aggiornamento e
monitoraggio è presente inoltre un Servizio di Prevenzio-
ne Protezione composto da personale LGH che effettua
sistematicamente audit interni e sopralluoghi, che monito-
ra il fenomeno infortunistico pianificando eventuali azioni
correttive e verifica la conformità delle attrezzature.
Tutte le Società hanno inoltre stipulato specifiche assicu-
razioni volte alla copertura di eventuali danni sia verso i
dipendenti che verso i terzi.
RISCHI FINANZIARI
Rischio di creditoL’esposizione al rischio di credito è connesso in modo pre-
ponderante alle attività commerciali del Gruppo. Al fine di
controllare tale rischio, la cui gestione operativa viene ef-
fettuata dalla funzione di credit management della holding
e dalle corrispondenti funzioni di alcune società operative,
negli ultimi anni è stata implementata una attività di valu-
tazione del credit standing per alcune tipologie di clienti.
Attualmente il Gruppo non ha in essere polizze assicurati-
46
Rischio di liquiditàIl rischio di liquidità è identificato come il rischio che, a
causa dell’incapacità di reperire nuovi fondi o di liquidare
attività sul mercato, il Gruppo non riesca a far fronte ai
propri impegni di pagamento.
L’obiettivo del Gruppo è quindi quello di assicurare un li-
vello di liquidità tale da consentire di far fronte ai propri
impegni contrattuali, sia in condizioni di normale corso
degli affari, che in condizioni di crisi, attraverso il mante-
nimento di adeguate linee di credito disponibili, la liquidità
generata dalla gestione e il tempestivo avvio delle nego-
ziazioni sui finanziamenti in corso di maturazione, ottimiz-
zando il costo del funding, in relazione alle condizioni di
mercato in corso e prospettiche.
Nella tabella che segue viene rappresentato il worst case
scenario, ove le attività (liquidità, prestiti attivi, credi-
ti commerciali, ecc.) non sono prese in considerazione,
mentre vengono riportate le passività finanziarie, sia per
Alcuni dei suddetti finanziamenti prevedono covenants
finanziari, per maggiori dettagli si rimanda alla nota 17
delle note informative.
Il Gruppo ha in essere n. 8 contratti derivati di Interest
Rate Swap (IRS), i quali prevedono lo scambio di un dif-
ferenziale tra un tasso variabile e uno o più tassi fissi pre-
stabiliti, applicati ad un nozionale “baciato” col piano di
ammortamento dei finanziamenti sottostanti.
I suddetti derivati sono valutati al fair value, con variazio-
ni imputate a patrimonio netto, nella riserva di cash flow
hedge.
Stante la suddetta struttura dell’indebitamento al 31 di-
cembre 2015, si stima che un innalzamento dei tassi di
interesse di un punto percentuale produrrebbe, su base
annua, un aumento degli interessi passivi di circa 151 mila
euro, mentre una diminuzione dei tassi di interesse di un
punto percentuale produrrebbe una diminuzione degli in-
teressi passivi di circa 127 mila euro.
31/12/2015 31/12/2014
importo % importo %
A tasso fisso 375.624 75% 382.916 76%
A tasso variabile con derivati 93.976 19% 90.643 18%
A tasso variabile senza derivati 27.413 5% 21.634 4%
Leasing finanziari 5.732 1% 6.273 1%
Totale 502.745 100% 501.466 100%
31/12/2015 31/12/2014
importo % importo %
Obbligazioni 297.805 59% 296.796 59%
Debiti per leasing finanziari 5.732 1% 6.273 1%
Prestiti e finanz.da parti correlate 3.794 1% 3.794 1%
Prestiti e finanz.da banche e altri 195.414 39% 194.603 39%
Totale 502.745 100% 501.466 100%
(dati in migliaia di €)
(dati in migliaia di €)
47
al 31/12/2015
scadenzada 1 a 3 m
scadenzada 3 a 12 m
scadenzada 1 a 2 a
Obbligazioni* 0 11.625 11.625
Debiti e altre passività finanziarie* 793 52.936 36.537
Debiti verso fornitori 166.274 0 0
Totale 167.067 64.561 48.162
(dati in migliaia di €)
gli altri finanziamenti sono fatti scadere alla data in cui
possono essere chiesti a rimborso.
la quota capitale che per gli interessi, i debiti commerciali
e i contratti derivati su tassi di interesse. Le linee finanzia-
rie a revoca utilizzate sono fatte scadere a vista, mentre
*capitale e interessi
legi sui beni che formano le sue attività (negative pledge).
Il “finanziamento di progetto” in essere tra Lomellina
Energia e un pool di banche, con capofila Intesa San Pa-
olo, è assistito da garanzie reali sugli immobili e gli im-
pianti della società e prevede, tra i casi di inadempimento,
la riduzione del Loan Life Coverage Ratio (risultante dal
rapporto tra valore attuale netto del previsto cash flow di
progetto e ammontare del debito residuo) al di sotto del
valore di 1,10.
Il finanziamento in essere tra Linea Energia e Unicredit è
assistito da garanzie reali sugli immobili e gli impianti della
società e prevede, per l’anno 2015, l’obbligo di far sì che
il rapporto tra l’importo in linea capitale del finanziamento
erogato e non ancora rimborsato e i mezzi propri (com-
prensivi dei prestiti soci postergati) sia pari o maggiore a
2,80.
Il prestito BEI è assistito, in parte, da una fidejussione ri-
lasciata da SACE.
Alla data del 31/12/2015 la società non avrebbe rispettato
1 dei 3 covenant originari (PFN/EBITDA), essa ha pertan-
to avviato nel settembre dello stesso anno, una richiesta
a BEI e SACE di adeguamento dei covenants finanziari,
richiesta accolta e formalizzata come da comunicazioni
pervenute in data 10 marzo 2016.
I covenant finanziari da rispettare per la data del
31/12/2015, ai sensi dell’adeguamento sopra descritto,
sono:
• PFN / EBITDA < 5,60
• EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 4,30
• PFN / Mezzi Propri < 1,80
Al fine di garantire liquidità sufficiente a coprire ogni im-
pegno finanziario almeno nei prossimi due anni (orizzonte
temporale del worst case scenario riportato), il Gruppo di-
spone, al 31 dicembre 2015, di euro 72 milioni di liquidità,
Euro 50 milioni di linee di credito revolving committed, e
circa Euro 50 milioni di linee di cassa uncommitted, tutte
inutilizzate.
Al 31 dicembre 2015 il Gruppo è caratterizzato da una
struttura del debito prevalentemente a medio-lungo ter-
mine: circa il 90% dei finanziamenti scade oltre l’esercizio
successivo e circa il 59% è rappresentato da eurobond
con rimborso a fine 2018. La durata media residua dei
finanziamenti è pari a 4 anni e 2 mesi, e circa il 7,5% degli
stessi ha scadenza oltre i 5 anni.
Rischio di default e covenantsIl rischio consiste nella possibilità che i contratti di finanzia-
mento sottoscritti contengano disposizioni che prevedano
la facoltà da parte del finanziatore di chiedere il rimborso
anticipato del finanziamento se si verificano determinati
eventi, generando così un potenziale rischio liquidità.
Il prestito obbligazionario di 300 milioni di euro non è as-
sistito da garanzie reali e prevede, per tutta la durata dello
stesso, un insieme di clausole, in linea con la prassi inter-
nazionale, che impongono alcuni divieti.
Le clausole principali prevedono l’impegno del Gruppo al
pari trattamento del debito emesso rispetto agli altri suoi
debiti non garantiti (pari passu) e l’impegno, nei confronti
degli obbligazionisti di non concedere ad altri finanziatori
successivi, dello stesso status, garanzie migliori e/o privi-
48
Altre informazioniLegge di Stabilità 2016, al fine di ottenere l’annullamen-
to della sentenza del TAR nella parte in cui il Tribunale
ha declinato la giurisdizione in favore del giudice ammi-
nistrativo.
La causa è coperta da un fondo rischi di Euro 3,5 milioni
stanziato nell’esercizio 2014 e ritenuto congruo a copri-
re il rischio cui la società è esposta.
• Nel mese di novembre 2011 il Gestore Servizi Energeti-
ci S.p.A.(GSE) ha trasmesso a Lomellina Energia S.r.l. due comunicazioni, concernenti le due linee dell’impian-
to, nelle quali comunicava, senza alcuna giustificazio-
ne, la sostituzione del criterio per il calcolo dell’energia
agevolata ai fini del riconoscimento dei certificati verdi,
previsto dalla normativa, concordato in precedenza con
la Società e applicato fin dalla produzione 2007, con
regolare emissione, ritiro e contestuale pagamento dei
certificati verdi richiesti da Lomellina Energia. La modi-
fica del criterio, applicato prudenzialmente dalla Società
a partire dall’esercizio 2011, ha comportato una ridu-
zione dei certificati verdi spettanti alla Società. Anche
la durata degli incentivi, per la parte non biodegradabile
dei rifiuti di linea 1 dichiarata dal GSE nelle predette co-
municazioni, è inferiore a quella prevista dalla norma-
tiva. Per tutelare i propri diritti, Lomellina Energia ha
impugnato di fronte al Tribunale Amministrativo Regio-
nale per il Lazio i provvedimenti del GSE, per ottenere
l’annullamento degli stessi e il pagamento delle somme
dovute. L’istanza cautelare per la sospensione dei prov-
vedimenti è stata respinta dal Tribunale Amministrativo
Regionale; il Consiglio di Stato, facendo seguito all’im-
pugnativa presentata contro tali ordinanze, ha rimanda-
to la questione al TAR Lazio per decidere nel merito e la
relativa udienza si è svolta nel mese di febbraio 2013. Il
15 aprile 2013 sono state pubblicate le sentenze del TAR
Lazio relative alle due linee di produzione con i seguenti
esiti:
- Per la linea 1 il TAR ha riconosciuto il diritto della Lo-
mellina Energia alla percezione degli incentivi per la
Rapporti con parti correlateI rapporti intrattenuti da LGH spa e dalle proprie controlla-
te con le parti correlate, e collegate sono dettagliate nella
sezione dedicata alle note esplicative al bilancio consoli-
dato (Nota esplicativa n° 44).
Azioni proprie Si precisa che ai sensi dell’art. 2428 c.c. commi 3 e 4 la
Società Capogruppo non possiede né ha acquistato né
alienato nel corso dell’esercizio azioni o quote di società
controllanti anche per tramite di società fiduciaria o per
interposta persona.
Contenziosi legaliA livello di Gruppo si segnalano i seguenti contenziosi:
• A seguito della verifica ispettiva effettuata dall’Autorità
per l’Energia Elettrica e Gas nel luglio 2012 presso lo
stabilimento di Parona, l’AEEG ha emesso delibera nella
quale viene contestato il quantitativo di energia netta in-
centivata. La Società ha impugnato tale delibera presso
il TAR Lombardia che ha respinto tale ricorso nell’aprile
2014. Nonostante appello presentato presso il Consiglio
di Stato, con sentenza del dicembre 2014 è stata confer-
mata la sentenza di primo grado.
A fronte della succitata delibera, nel mese di dicembre
2013, Cassa Conguaglio per il Settore Elettrico, ha invia-
to alla Società una lettera di intimazione al pagamento,
entro la fine del mese di gennaio 2014.
La Società, contestando totalmente la delibera da cui
deriva la somma richiesta da CCSE, ha notificato il ri-
corso in data 30 gennaio 2014 presso il TAR Lombardia
che, con sentenza depositata il 15 dicembre 2015 si è
dichiarato incompetente in materia a favore del giudice
ordinario.
In data 11 marzo 2016 è stato notificato il ricorso in ap-
pello presso il Consiglio di Stato proposto da Cassa per
i servizi energetici e ambientali - CSEA, nuova denomi-
nazione della CCSE a seguito di quanto disposto dalla
sottoscrizione in data 4/3/2016 del contratto di cessione
del 51% della azioni del Gruppo ad A2A.
Pertanto, alla luce di quanto sopra descritto, tutto il debito
residuo, pari a 71,3 milioni di euro è stato classificato nel-
le passività correnti, in ottemperanza ai principi contabili
IAS.
Per quanto riguarda il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015,
tutti i succitati vincoli e covenants risultano rispettati.
Si segnala che, relativamente al solo prestito BEI è in cor-
so alla data di chiusura del presente bilancio la procedura
di consenso per il cambio di controllo di LGH S.p.A. e del
Gruppo prevista dal relativo contratto e conseguente alla
49
Tenuto conto di quanto sopra, il presente bilancio è stato
redatto sul presupposto che AEM S.p.A. effettivamen-
te sottoponga a LGH una proposta avente ad oggetto
il rimborso integrale del proprio debito e la definizione
dei suoi rapporti con LGH e/o con le società del Gruppo
LGH in senso conforme a quanto previsto nel menzio-
nato contratto del 4 marzo 2016.
Considerato che la stessa AEM S.p.A. è formalmente
parte del predetto contratto l’aspettativa che tale pro-
posta venga presentata in tempi brevi appare più che
giustificata e, quindi, parimenti giustificati, se non quasi
doverosi, risultano i criteri di redazione del bilancio ac-
colti dal Consiglio di Amministrazione.
Resta peraltro ben inteso che, qualora il presupposto
alla base del bilancio qui in commento non dovesse re-
alizzarsi, per qualsivoglia motivo, il Consiglio di Ammi-
nistrazione si riserva di adottare gli eventuali opportuni
correttivi.
• Nel mese di gennaio 2016 si è perfezionata la fusione in
Linea Energia S.p.A. delle società Rovato energia Scrl e
Franciacorta Rinnovabili S.r.l.;
• Nel mese di gennaio 2016 si è perfezionato l’acquisto
della piena proprietà diella società Steam S.r.l. median-
te acquisto dello 0,39% del capitale sociale, precedente-
mente detenuto da soci terzi;
• Nel mese di marzo il Consiglio di Stato ha emanato due
sentenze a favore della Società con riferimento ai con-
tenziosi con il Gestore dei Servizi Elettrici - GSE S.p.A. in
tema Certificati Verdi. Come già segnalato nel paragrafo
relativo ai contenziosi in essere. Si segnala che la so-
cietà, in attesa della definitiva risoluzione del contenzio-
so, aveva, in via prudenziale, iscritto dal 2011 a bilancio
solo i certificati verdi relativi alle eccedenze di energia
elettrica immessa in rete dalla linea 2; si provvederà,
nei prossimi mesi, a quantificare l’effetto delle succitate
sentenze, anche confrontandosi con controparte, da ri-
levarsi contabilmente nell’esercizio 2016.
• In armonia con quanto previsto dalla normativa legale
vigente contenuta negli artt. 4 e 24 della legge 23 lu-
glio 1991 n. 223, Lomellina Energia S.r.l. ha avviato, nel
mese di febbraio 2016, la procedura di licenziamento
collettivo per riduzione di personale con conseguente
messa in mobilità di 27 lavoratori dipendenti su un totale
di 87 addetti. La prima fase sindacale della procedura si
è aperta in data 15 febbraio 2016 mediante comunica-
zione ufficiale di avvio.
Le motivazioni che hanno indotto Lomellina Energia
S.r.l. ad attivare una procedura di riduzione di persona-
le possono essere principalmente condotte ai seguenti
fattori, verificatisi contestualmente:
- per naturale conclusione delle convenzioni CIP6/92
quota di produzione da rifiuto non biodegradabile fino
al 19 gennaio 2014.
- Per la linea 2 il TAR ha rigettato le richieste della so-
cietà.
La società ha presentato ricorso al Consiglio di Stato
che, nel mese di marzo 2016, ha emesso sentenza fa-
vorevole, riconoscendo quanto sostenuto dalla società.
Si segnala che la società, in attesa della definitiva ri-
soluzione del contenzioso, aveva, in via prudenziale,
iscritto dal 2011 a bilancio solo i certificati verdi relativi
alle eccedenze di energia elettrica immessa in rete dalla
linea 2; si provvederà, nei prossimi mesi, a quantificare
l’effetto delle succitate sentenze, anche confrontandosi
con la controparte, da rilevarsi contabilmente nell’eser-
cizio 2016.
• Per quanto riguarda la società Linea Gestioni si segna-
la che si è costituita come controinteressata nei giudizi
promossi dinanzi al consiglio di stato dall’A.T.I. Aprica
S.p.A. - la Bi.Co. due S.r.l. avverso le sentenze emes-
se dal Tribunale Amministrativo Regionale sez. Brescia
aventi ad oggetto le aggiudicazioni definitive dei servizi
di igiene urbana disposte in proprio favore dai Comuni
di Rovato e Gambara, in merito ai quali si è in attesa
della fissazione dell’udienza di merito.
Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell’esercizio e prevedibile evoluzione della gestione Alla data di redazione del presente documento si rilevano
i seguenti fatti di rilievo accaduti dopo la chiusura dell’e-
sercizio:
• In data 4 marzo 2016 i Soci di LGH hanno firmato un
contratto di partnership industriale che prevede la ces-
sione ad A2A del 51% del capitale sociale. Successiva-
mente si è aperta la fase, tuttora in corso e che dovrà
avere una durata massima di 3 mesi, durante la quale
dovranno verificarsi alcune condizioni sospensive affin-
ché l’operazione si possa perfezionare.
Tra queste, il Socio AEM S.p.A., debitore al 31/12/2015
di complessivi € 29.964.940, dovrà presentare ed as-
severare un piano di risanamento contenente, tra l’al-
tro, il rimborso, alla data di esecuzione dell’operazione,
del 50% della sua esposizione verso il Gruppo LGH al
31/12/2015, pari a 14.982.470 €, nonché un piano per
l’estinzione, al più tardi entro 5 anni, del residuo 50%.
Inoltre, AEM S.p.A. dovrà rinunciare ad ogni eventua-
le pretesa riferita, riferibile e/o comunque connessa ai
rapporti contrattuali in essere con le società del Gruppo
LGH, fatta eccezione per il contratto di affitto a Linea
Com della rete in fibra ottica, per il quale verranno ride-
finiti gli elementi principali.
50
Revisione del bilancioIl bilancio societario di Linea Group Holding S.p.A. e il
consolidato del Gruppo sono sottoposti a revisione legale
da parte della società Reconta Ernst & Young S.p.A. sulla
base dell’incarico conferito dall’assemblea dei soci sino
all’esercizio 2020.
Proposte degli Amministratori all’Assemblea Agli azionisti,
riteniamo che la Relazione sulla Gestione, a corredo del
Bilancio d’Esercizio di Linea Group Holding S.p.A. e del
Bilancio Consolidato del Gruppo LGH, illustri esauriente-
mente l’andamento e i risultati conseguiti nell’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2015.
Tenuto conto che l’utile netto realizzato al 31 dicembre
2015 da Linea Group Holding S.p.A. è stato pari a Euro
4.457.428, il Consiglio di Amministrazione propone di de-
stinare il risultato a:
• 222.871 euro a riserva legale;
• 4.234.558 euro a riserva.
sono venuti meno i contributi ad esso legati; più pre-
cisamente per Linea 2 il contributo principale si è con-
cluso a marzo 2015, per Linea 1 il residuo contributo
legato al Costo Combustibile Evitato (CEC) si è conclu-
so a gennaio 2016;
- il drastico crollo della richiesta di energia con la con-
seguente e più che sensibile riduzione della remune-
razione della stessa sul mercato libero;
- il graduale minor utilizzo della linea di pretrattamento
rispetto alle propria capacità di lavorazione del rifiuto,
legato al fatto che il progressivo aumento della rac-
colta differenziata ha portato infatti ad una riduzione
del quantitativo di rifiuto.
Per le ragioni suesposte, Lomellina Energia S.r.l. ha ri-
tenuto necessario e non più procrastinabile procedere
ad una riorganizzazione delle proprie attività lavorative
e ad un ridimensionamento occupazionale, andando a
riparametrare l’organico su quelle che saranno le effet-
tive necessità in relazione alla attuale composizione del
fatturato e alla conseguente capacità produttiva.
51
II.Bilancio Consolidato 2015
52
ATTIVITÀ
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
Noteparti
correlate31/12/2015
parti correlate
*riesposto31/12/2014
31/12/2014
Attività non correnti
Attività immateriali 1 225.095 209.939 208.596
Avviamento 2 90.270 85.014 85.014
Immobili, impianti e
macchinari3 350.251 332.846 332.846
Investimenti immobiliari 0 0 0
Partecipazioni in società
collegate5 4.242 5.593 5.593
Altre partecipazioni 5 4.677 4.762 4.762
Imposte differite attive 8 33.087 35.670 35.894
Attività finanziarie non correnti 6 19.885 22.605 13.287 37.681 37.681
Altre attività non correnti 7 2.861 2.623 2.623
Totale Attività non correnti 733.088 714.128 713.009
Attività correnti
Rimanenze 9 22.417 28.062 28.062
Crediti commerciali 10 30.162 212.200 23.634 195.353 195.353
Attività per strumenti derivati 11 1.701 2.891 2.891
Altre attività finanziarie
correnti12 4.190 19.196 2.000 7.904 7.904
Altre attività correnti 13 33.149 32.424 32.458
Disponibilità liquide e depositi
a breve14 72.038 114.290 114.290
Totale Attività correnti 360.701 380.924 380.958
Attività destinate alla vendita
15 1.364 0 0
TOTALE ATTIVITÀ 1.095.153 1.095.052 1.093.967
Prospetti contabili
(dati in migliaia di €)
* il 2014 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
53
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA
Noteparti
correlate31/12/2015
parti correlate
*riesposto31/12/2014
31/12/2014
Patrimonio netto
Capitale sociale 189.494 189.494 189.494
Riserva sovrapprezzo azioni 0 0 0
Altre riserve 7.171 8.461 8.461
Utili (perdite) a nuovo -494 1.247 1.247
Risultato del periodo 8.050 2.351 1.549
Patrimonio netto del Gruppo 204.221 201.553 200.751
Patrimonio di terzi 27.200 31.477 31.396
Totale Patrimonio netto 16 231.421 233.030 232.147
Passività non-correnti
Prestiti e finanziamenti non
correnti17 386.498 450.110 450.110
Fondi rischi ed oneri 22 70.690 69.910 69.910
Passività per fondi pensionistici 19-20-21 18.140 19.997 19.997
Passività per strumenti derivati 23 7.032 8.862 8.862
Altre passività finanziarie non
correnti24 0 0 0
Altre passività non correnti 25 45.622 44.993 44.993
Imposte differite passive 8 27.590 31.705 31.705
Totale Passività non correnti 555.572 625.577 625.577
Passività correnti
Debiti commerciali 26 17.105 166.274 17.400 156.547 156.547
Prestiti e finanziamenti correnti 18 115.754 51.356 51.356
Altre passività finanziarie
correnti30 0 5.000 5.000
Altre passività correnti 27 23.977 22.786 22.640
Debiti per imposte correnti 28 257 756 700
Totale Passività correnti 306.262 236.445 236.243
Passività destinate alla vendita
29 1.898 0 0
Totale passività 863.732 862.022 861.820
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
1.095.153 1.095.052 1.093.967
(dati in migliaia di €)
* il 2014 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
54
CONTO ECONOMICO Noteparti
correlate31/12/2015
parti correlate
*riesposto31/12/2014
31/12/2014
Ricavi di vendita 31 54.903 536.169 61.634 582.250 582.250
Altri ricavi e proventi 32 13.839 25.966 28.371
Totale ricavi netti 550.008 608.216 610.621
Consumi di materie e servizi 33 15.146 -400.499 13.770 -437.755 -440.160
Costo del lavoro 34 -65.267 -67.299 -67.299
Altri costi operativi 35 -7.239 -7.753 -7.753
Altri proventi (oneri) netti 36 113 -542 -542
Margine operativo lordo 77.116 94.867 94.867
Ammortamenti,
accantonamenti e svalutazioni37 -49.176 -67.652 -68.995
Risultato operativo 27.940 27.215 25.872
Proventi (oneri) finanziari netti 38 494 -17.281 -20.864 -20.864
Quota di pertinenza risultato
società collegate39 204 152 152
Proventi (oneri)
da partecipazioni40 38 13 13
Risultato prima delle imposte
10.901 6.516 5.173
Imposte sul reddito 8 -7.548 -9.293 -8.833
Risultato netto da attività in esercizio
3.353 -2.777 -3.660
Risultato netto da attività in dismissione
41 1.054 0 0
Risultato netto del periodo 4.407 -2.777 -3.660
Di cui:
Risultato netto di competenza del gruppo
8.050 2.347 1.549
Risultato netto di competenza di terzi
-3.643 -5.124 -5.209
(dati in migliaia di €)
* il 2014 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
55
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
Note 1/1 - 31/12/20151/1 - 31/12/2014
*riesposto1/1 - 31/12/2014
Utile/Perdita del periodo (A) 4.407 -2.777 -3.660
Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato:
Variazione riserva di
“cash flow hedge”1.136 -1.319 -1.319
impatto fiscale sulla
variazione riserva di
“cash flow hedge”
-502 215 215
Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato:
Variazione riserva IAS 19 947 -2411 -2411
impatto fiscale sulla
variazione riserva IAS 19-286 591 591
Altre componenti di conto
economico complessivo1.295 -2.924 -2.924
Tot.utile/(perdite)
complessivo per il periodo5.702 -5.701 -6.584
Di cui:
attribuibile al gruppo 9.126 -454 -1.256
attribuibile ai terzi -3.421 -5.247 -5.328
(dati in migliaia di €)
* il 2014 è stato riesposto; si veda paragrafo 2 presente nota per analisi in merito
56
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57
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
2015
2015Netto
operazioni straordinarie
2014Netto
operazioni straordinarie
RISULTATO DA ATTIVITÀ OPERATIVE, AL NETTO DI IMPOSTE
3.353 3.763 -2.777
Utile da attività in via di dismissione, al netto delle imposte 1.054 1.054 0
Rettifiche per riconciliare l’utile netto con il flussi finanziari generati dalle attività operative:
Ammortam. e perdita durevole valore
immobilizzazioni materiali36.783 36.783 43.768
Ammortam. e perdita durevole valore
immobilizzazioni immateriali5.360 5.360 11.200
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 731 731 1.309
Effetto impairment su immobilizzazioni materiali 0 0 0
Effetto impairment su immobilizzazioni immateriali 0 0 0
Svalutazione attivo circolante 5.405 5.405 4.940
Variazione netta TFR e fondi pensionistici -1.856 -2.353 2.770
Variazione netta fondi rischi e oneri 1.079 819 13.393
Variazione netta delle imposte differite attive e passive -1.832 -1.832 -4.001
Variazioni nelle attività e passività operative:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze 5.626 5.683 159
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali -22.233 -21.205 26.607
(Aumento)/diminuzione dei crediti per imposte dirette
(IRES e IRAP)728 1.227 6.071
(Aumento)/diminuzione dei crediti per imposte indirette
(IVA e accise)538 538 -7.955
(Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie -3.594 -2.824 1.198
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali 9.727 9.354 -26.478
Aumento/(diminuzione) dei debiti per imposte dirette
(IRES e IRAP)-499 -566 473
Aumento/(diminuzione) dei debiti per imposte indirette
(IVA e accise)-552 -552 135
Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie 4.272 3.343 -5.273
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITÀ OPERATIVE 44.090 44.728 65.540
Flussi finanziari da attività d’investimento:
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali -54.919 -26.719 -29.204
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali -25.772 -25.494 -17.529
(Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie 1.436 1.436 -109
Acquisizione di società controllate, al netto della liquidità acquisita -2.792 0
FLUSSI FINANZ.NETTI DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO -79.255 -53.569 -46.842
(dati in migliaia di €)
(segue)
58
RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO
2015
2015Netto
operazioni straordinarie
2014Netto
operazioni straordinarie
Flussi finanziari da attività di finanziamento:
(Aumento)/diminuzione attività finanziarie
(compresi derivati attivi)4.974 4.974 -7.344
Aumento/(diminuzione) passività finanziarie
(compresi derivati passivi)-6.045 -32.369 48.816
Dividendi deliberati -7.112 -7.112 -9.206
Aumento/(diminuzione) di capitale 0 0 0
Altre variazioni di patrimonio netto e degli interessi di terzi 1.096 1.096 -3.138
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO -7.088 -33.412 29.128
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE -42.252 -42.252 47.826
Disponibilità liquide nette a inizio periodo 114.290 114.290 66.464
Disponibilità liquide nette a fine periodo 72.038 72.038 114.290
Altre informazioni
Interessi incassati 1.954 1.954 2.553
Interessi pagati 18.104 18.104 16.506
Imposte sul reddito pagate 8.526 8.526 8.248
Dividendi pagati 8.384 8.384 8.839
(dati in migliaia di €)
Si precisa che, ai fini di una corretta esposizione dei flussi finanziari, il rendiconto finanziario dell’esercizio 2014 è stato depurato degli effetti patrimoniali deri-
vanti dalle operazioni straordinarie (conferimento ramo gas da ASM Castelleone a Linea Distribuzione).
59
Note illustrative
Principi contabiliIFRS devono essere rilevate al fair value, come indicato
nei criteri di valutazione.
I principi contabili adottati sono omogenei a quelli utilizzati
nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2014, ad ecce-
zione di quanto descritto nel successivo paragrafo “Prin-
cipi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicati dal
1 gennaio 2015.
Da segnalare che nel corso dell’esercizio è stata riscon-
trata un’anomalia nella configurazione dei meccanismi
di calcolo dell’ammortamento di talune classi di beni che
hanno inficiato il costo della voce Ammortamenti rilevato
quasi interamente nello scorso esercizio, non riscontra-
ta a suo tempo a causa dei forti elementi di discontinuità
dell’esercizio 2014, soprattutto per l’ingente entità dei beni
conferiti prima della fine dell’esercizio precedente; è stato
necessario ricalcolare gli ammortamenti imputati a conto
economico nell’esercizio 2014 e le conseguenti imposte
sia correnti che anticipate e con imputazione dell’effetto
sul risultato netto nella voce “Utili / (Perdite) a nuovo”; tale
modifica ha comportato la necessità di riesporre il dato
del Risultato netto, dei Fondi ammortamento dei beni im-
materiali, dei Crediti per imposte anticipate, dei Crediti Tri-
butari e dei Debiti per imposte correnti, come segue:
1. Informazioni generaliLinea Group Holding S.p.A. è una società per azioni, mul-
tiutility registrata e domiciliata in Italia.
La predisposizione del bilancio consolidato di Linea Group
Holding S.p.A. (di seguito, “la Società”) per l’esercizio
chiuso al 31 dicembre 2015 è stata autorizzata dal Consi-
glio d’Amministrazione in data 31 marzo 2016.
Le attività del Gruppo sono dettagliatamente descritte nel-
la relazione sulla gestione.
2. Principi di redazione e principi contabiliIl bilancio consolidato del Gruppo Linea Group Holding
S.p.A. al 31 dicembre 2015 è redatto in conformità agli In-
ternational Financial Reporting Standard (di seguito IFRS)
emanati dall’International Accounting Standards Board
(IASB) e omologati dalla Commissione Europea secon-
do la procedura di cui all’art. 6 del Regolamento (CE) n.
1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio Euro-
peo del 19 luglio 2002, nonché ai provvedimenti emanati
in attuazione dell’art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005.
Il bilancio consolidato è redatto nella prospettiva della
continuità aziendale applicando il metodo del costo stori-
co, tenendo conto ove appropriato delle rettifiche di valo-
re, con l’eccezione delle voci di bilancio che secondo gli
Descrizione NoteValore netto 31/12/2014
restatementValore netto 31/12/2014 riassestato
Immobilizzazioni immateriali 1 208.596 1.343 209.939
Imposte differite attive 8 35.894 -224 35.670
Altre attività correnti 13 32.458 -34 32.424
Risultato del periodo 16 -1.549 -802 -2.351
Patrimonio di terzi 16 -31.396 -81 -31.477
Altre passività correnti 27 -22.640 -146 -22.786
Debiti per imposte correnti 28 -700 -56 -756
(dati in migliaia di €)
60
3. Nuovi principi contabili, modifiche e/o interpretazioni ai principi esistenti, in vigore a partire dal 1° gennaio 2015I principi contabili adottati nel corso del 2015 coincidono
con quelli dell’esercizio precedente.
Il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi
contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi
che hanno inizio dal 1 gennaio 2015 o successivamente. Il
Gruppo non ha adottato anticipatamente alcun altro princi-
pio, interpretazione o modifica pubblicato ma non ancora
in vigore.
La natura e l’impatto di ogni nuovo principio contabile e
modifica vengono nel seguito descritti. Sebbene questi
nuovi principi e modifiche siano stati applicati per la prima
volta nel 2015, non hanno avuto impatti materiali sul bi-
lancio consolidato del Gruppo. Di seguito sono elencate la
natura e l’impatto di ogni nuovo principio/modifica:
Modifiche allo IAS 19 Piani a contribuzione definita: contributi dei dipendentiLo IAS 19 richiede ad un’entità di considerare, nella con-
tabilizzazione dei piani a benefici definiti, i contributi dei di-
pendenti o di terze parti. Quando i contributi sono legati al
servizio prestato, dovrebbero essere attribuiti ai periodi di
servizio come beneficio negativo. Questa modifica chia-
risce che, se l’ammontare dei contribuiti è indipendente
dal numero di anni di servizio, all’entità è permesso di ri-
conoscere questi contributi come riduzione del costo del
servizio nel periodo in cui il servizio è prestato, anziché
allocare il contributo ai periodi di servizio. Questa modifi-
ca è in vigore per gli esercizi annuali che hanno inizio dal
1 luglio 2014 o successivamente. Questa modifica non è
rilevante per il Gruppo, dato che nessuna delle entità che
fanno parte del Gruppo ha dei piani che prevedono contri-
buti dei dipendenti o di terze parti.
Miglioramenti annuali agli IFRS - Ciclo 2010-2012Ad eccezione dei miglioramenti che riguardano l’IFRS 2
Pagamenti basati su azioni che si applicano alle operazio-
ni con data di assegnazione che ha inizio al 1 luglio 2014 o
successivamente, questi miglioramenti sono in vigore dal
1 luglio 2014 ed il Gruppo li ha applicati per la prima volta
in questo bilancio consolidato. Includono:
IFRS 3 Aggregazioni aziendaliLa modifica si applica prospetticamente e chiarisce che
tutti gli accordi relativi a corrispettivi potenziali classificati
come passività (o attività) che nascono da un’aggregazio-
ne aziendale devono essere successivamente misurati al
fair value con contropartita a conto economico, questo
sia che rientrino o meno nello scopo dello IAS 39. Que-
Il bilancio consolidato del Gruppo Linea Group Holding
S.p.A. al 31 dicembre 2015 è stato predisposto sulla base
delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2015 ed
è corredato dalla relazione sulla gestione sull’andamento
del Gruppo stesso ed è oggetto di revisione legale da par-
te della società di revisione Reconta Ernst & Young S.p.A.
Con riguardo ai prospetti di bilancio consolidato si precisa
quanto segue:
• Situazione patrimoniale-finanziaria: è stata adottata la
forma di presentazione che prevede la distinzione delle
attività e passività tra correnti e non correnti, secondo
quanto richiesto dal paragrafo 60 e seguenti dello “IAS
1 revised”.
• Conto economico: il Gruppo presenta una classificazio-
ne dei costi per natura, che si ritiene più rappresenta-
tiva delle attività prevalentemente commerciali e di
distribuzione del Gruppo, e assume la denominazione
di conto economico complessivo. Esso viene esposto
su due prospetti: il primo evidenzia le tradizionali com-
ponenti di conto economico, con il risultato di periodo,
mentre il secondo, partendo da questo risultato, espone
dettagliatamente le altre componenti, precedentemente
evidenziate solo nel prospetto delle variazioni nel patri-
monio netto.
Si segnala, inoltre, che si è scelto di inserire la voce
“Quota di pertinenza risultato società collegate” dopo
il “Risultato operativo”, al fine di meglio rappresentare
l’apporto delle attività caratteristiche al risultato com-
plessivo di Gruppo.
• Rendiconto finanziario: è stato predisposto adottando
il metodo indiretto, rettificando l’utile di esercizio delle
componenti di natura non monetaria, come consentito
dallo IAS 7.
• Variazioni di Patrimonio Netto di Gruppo: presenta i sal-
di di apertura e di chiusura di ciascuna voce del patri-
monio netto, riconciliandoli attraverso l’utile o la perdita
di esercizio, le eventuali operazioni con gli azionisti e le
altre variazioni del patrimonio netto.
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2015 è stato redatto
nella prospettiva della continuazione dell’attività d’impre-
sa. Il Gruppo infatti ha valutato che, pur in presenza di un
difficile contesto economico e finanziario, non sussistono
significative incertezze (come definite dal paragrafo 25
del principio IAS 1) sulla continuità aziendale, anche con
riferimento allo specifico settore di appartenenza caratte-
rizzato da una domanda sostanzialmente aciclica.
61
anche agli altri contratti nello scopo dello IAS 39. Il Gruppo
non applica la portfolio exception prevista dallo IFRS 13.
Principi contabili, emendamenti e interpretazioni omologati dall’Unione Europea ma applicabili suc-cessivamente al 31 dicembre 2015Sono di seguito illustrati i principi e le interpretazioni che,
alla data di redazione del bilancio consolidato, erano già
stati emanati ma non erano ancora in vigore. Il gruppo
intende adottare questi principi quando entreranno in vi-
gore.
• IFRS 9 “Strumenti finanziari”: il presente principio rap-
presenta la prima parte di un processo per fasi che ha
lo scopo di sostituire interamente lo IAS 39 “Strumen-
ti finanziari: rilevazione e valutazione” e introduce dei
nuovi criteri per la classificazione e valutazione delle
attività e passività finanziarie. Le principali novità intro-
dotte dall’IFRS 9 sono così sintetizzabili: le attività finan-
ziarie possono essere classificate in due sole categorie
- al “fair value” oppure al “costo ammortizzato”. Scom-
paiono quindi le categorie dei “loans and receivables”,
delle attività finanziarie disponibili per la vendita e delle
attività finanziarie “held to maturity”. La classificazione
all’interno delle due categorie avviene sulla base del
modello di business dell’entità e in relazione alle carat-
teristiche dei flussi di cassa generati dalle attività stesse.
Un’attività finanziaria è valutata al costo ammortizzato
se entrambi i seguenti requisiti sono rispettati: il modello
di business dell’entità prevede che l’attività finanziaria
sia detenuta per incassare i relativi cash flow (quindi,
in sostanza, non per realizzare profitti di trading) e le
caratteristiche dei flussi di cassa dell’attività corrispon-
dono unicamente al pagamento di capitale e interessi.
In caso contrario l’attività finanziaria deve essere mi-
surata al fair value. Le regole per la contabilizzazione
dei derivati incorporati sono state semplificate: non è
più richiesta la contabilizzazione separata del derivato
incorporato e dell’attività finanziaria che lo “ospita”.
Tutti gli strumenti rappresentativi di capitale - sia quota-
ti che non quotati - devono essere valutati al fair value
(lo IAS 39 stabiliva invece che, qualora il fair value non
fosse determinabile in modo attendibile, gli strumenti rap-
presentativi di capitale non quotati venissero valutati al
costo).
L’entità ha l’opzione di presentare nel Patrimonio netto le
variazioni di fair value degli strumenti rappresentativi di
capitale che non sono detenuti per la negoziazione, per
i quali invece tale opzione è vietata. Tale designazione è
ammessa al momento della rilevazione iniziale, può esse-
re adottata per singolo titolo ed è irrevocabile. Qualora ci
si avvalesse di tale opzione, le variazioni di fair value di
sto è coerente con i principi contabili applicati dal Gruppo,
e quindi questa modifica non ha avuto alcun impatto sui
principi contabili del Gruppo.
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari e IAS 38 At-tività immaterialiLa modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che
nello IAS 16 e nello IAS 38 un’attività può essere riva-
lutata con riferimento a dati osservabili sia adeguando il
valore lordo contabile dell’attività al valore di mercato sia
determinando il valore di mercato del valore contabile ed
adeguando il valore lordo contabile proporzionalmente in
modo che il valore contabile risultante sia pari al valore
di mercato. Inoltre, l’ammortamento accumulato è la dif-
ferenza tra il valore lordo contabile ed il valore contabile
dell’attività. Questa modifica non ha avuto alcun impatto
sulle rettifiche di rivalutazione contabilizzate dal Gruppo
nel corrente esercizio.
IAS 24 Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlateLa modifica si applica retrospetticamente e chiarisce che
un ente di gestione (un’entità che fornisce servizi relativi
a dirigenti con responsabilità strategiche) è una parte cor-
relata soggetta all’informativa sulle operazioni con parti
correlate. Inoltre, un’entità che fa ricorso ad un ente di
gestione deve dare informativa sulle spese sostenute per
i servizi di gestione. Questa modifica non è rilevante per
il Gruppo in quanto non riceve servizi di management da
altre entità.
Miglioramenti annuali agli IFRS - Ciclo 2011-2013Questi miglioramenti sono in vigore dal 1 luglio 2014 ed il
Gruppo li ha applicati per la prima volta in questo bilancio
consolidato. Includono:
IFRS 3 Aggregazioni aziendaliLa modifica si applica prospetticamente e, ai fini delle
esclusione dallo scopo dell’IFRS 3, chiarisce che:
• Sono fuori dallo scopo dell’IFRS 3 non solo le joint ven-
tures ma anche i joint arrangements
Questa esclusione dallo scopo si applica solo nella con-
tabilizzazione nel bilancio del joint arrangement stesso.
Il Gruppo LGH non è un joint arrangement, quindi questa
modifica non è rilevante per il Gruppo e per le sue con-
trollate.
IFRS 13 Valutazione del fair valueLa modifica si applica prospetticamente e chiarisce che
la portfolio exception prevista dallo IFRS 13 può essere
applicata non solo ad attività e passività finanziarie, ma
62
servizi da trasferire nonché i termini di pagamento
sono stati identificati;
(iii) il contratto stipulato ha sostanza commerciale (i ri-
schi, la tempistica o l’ammontare dei flussi di cassa
futuri dell’entità possono modificarsi quale risultato
del contratto);
(iv) sussiste la probabilità di incassare e pagare gli im-
porti legati alla esecuzione del contratto.
Il nuovo principio, che sostituirà lo IAS 18 “Ricavi” e lo
IAS 11 “Lavori in corso su ordinazione”, sarà applicabile
a decorrere dal 1° gennaio 2018 o successivamente, con
piena applicazione retrospettica o modificata. È consentita
l’applicazione anticipata. .
Nel corso del 2015 il Gruppo ha svolto una valutazione
preliminare degli effetti dell’IFRS 15, che è soggetta a
cambiamenti in seguito all’analisi di maggior dettaglio at-
tualmente in corso di svolgimento. Inoltre il Gruppo sta
considerando i chiarimenti emessi dallo IASB nell’exposu-
re draft del Luglio 2015 e valuterà ogni ulteriore sviluppo.
• Modifiche all’IFRS 11 - Accordi a controllo congiungo:
Accounting for Acquisition of Interests: le modifiche
all’IFRS 11 richiedono che un joint operator che con-
tabilizza l’acquisizione di una quota di partecipazione in
un accordo a controllo congiunto, le cui attività rappre-
sentano un business, deve applicare i principi rilevanti
dello IFRS 3 in tema di contabilizzazione delle aggre-
gazioni aziendali. Le modifiche chiariscono anche che,
nel caso di mantenimento del controllo congiunto, la
partecipazione precedentemente detenuta in un accor-
do a controllo congiunto non è oggetto di rimisurazio-
ne al momento dell’acquisizione di un ulteriore quota
di partecipazione nel medesimo accordo a controllo
congiunto. Inoltre, è stata aggiunta un’esclusione dallo
scopo dell’IFRS 11 per chiarire che le modifiche non si
applicano quando le parti che condividono il controllo,
inclusa l’entità che redige il bilancio, sono sotto il con-
trollo comune dello stesso ultimo soggetto controllante.
Le modifiche si applicano sia all’acquisizione della quota
iniziale di partecipazione in un accordo a controllo con-
giunto che all’acquisizione di ogni ulteriore quota nel
medesimo accordo a controllo congiunto. Le modifiche
devono essere applicate prospetticamente per gli eser-
cizi che iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente,
è consentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende
alcun impatto sul Gruppo a seguito dell’applicazione di
queste modifiche.
• Modifiche allo IAS 16 e allo IAS 38: Clarification of Ac-
ceptable Methodos of Depreciation and Amortisation:
Le modifiche chiariscono il principio contenuto nello
IAS 16 e nello IAS 38 che i ricavi riflettono un modello
di benefici economici che sono generati dalla gestione
tali strumenti mai possono essere riclassificate dal Patri-
monio netto al Conto economico. I dividendi invece conti-
nuano ad essere rilevati in Conto economico.
L’IFRS 9 non ammette riclassificazioni tra le due categorie
di attività finanziarie se non nei rari casi in cui vi è una
modifica nel modello di business dell’entità. In tal caso gli
effetti della riclassifica si applicano prospetticamente.
Infine l’informativa richiesta nelle note è stata adeguata
alla classificazione ed alle regole di valutazione introdotte
dall’IFRS 9.
In data 19 novembre 2013 lo IASB ha emesso un emenda-
mento al principio in esame, che riguarda principalmente
i seguenti aspetti:
(i) la sostanziale revisione del cd. “Hedge accounting”,
che consentirà alle società di riflettere meglio le loro
attività di gestione dei rischi nell’ambito del bilancio;
(ii) è consentita la modifica di trattamento contabile delle
passività valutate al fair value: in particolare gli effetti
di un peggioramento del rischio di credito della società
non verranno più iscritti a Conto economico;
(iii) viene prorogata la data di entrata in vigore del princi-
pio in oggetto, fissata inizialmente con decorrenza dal
1° gennaio 2015.
Nel corso del mese di luglio 2014 è stata pubblicata una
parziale modifica del principio, con l’introduzione, in tema
di valutazione di classi di strumenti finanziari, del model-
lo basato sulla perdita attesa del credito che sostituisce
il modello di impairment fondato sulle perdite realizzate.
L’emendamento in esame è applicabile per gli esercizi
che iniziano dal 1° gennaio 2018.
• IFRS 14 “Poste di bilancio differite di attività regolamen-
tate”: il nuovo principio, emesso dallo IASB nel mese
di gennaio 2014, consente all’entità che adotta per la
prima volta i principi contabili internazionali IAS/IFRS di
continuare a valutare le poste di bilanci legate ad attività
regolamentate in conformità ai principi contabili prece-
dentemente utilizzati. Il presente principio sarà applica-
bile con decorrenza dal 1° gennaio 2016. Questo princi-
pio non trova applicazione per il Gruppo poiché questo
utilizza già gli IFRS
• IFRS 15 “Ricavi da contratti con i clienti”: scopo del
nuovo principio, emesso dallo IASB in data 28 maggio
2014, è di stabilire i criteri da adottare al fine di forni-
re agli utilizzatori del bilancio informazioni riguardanti
la natura, l’ammontare e le incertezze legate a ricavi
e flussi di cassa derivanti da contratti in essere con i
clienti. Il principio in oggetto trova applicazione qualora
ricorrano contemporaneamente i seguenti criteri:
(i) le parti hanno approvato il contratto e si sono impe-
gnate ad eseguire le rispettive obbligazioni;
(ii) i diritti di ciascuna delle parti riguardanti i beni e i
63
(i) IFRS 5 “Attività non correnti possedute per la vendi-
ta e attività operative cessate”:
Le attività (o gruppi in dismissione) sono general-
mente cedute attraverso la vendita o la distribuzione
ai soci. La modifica chiarisce che il cambiamento da
uno all’altro di questi metodi di cessione non dovreb-
be essere considerato un nuovo piano di cessione
ma, piuttosto, la continuazione del piano originario.
Non vi è quindi alcuna interruzione nell’applicazione
dei requisiti dell’IFRS 5. Questa modifica deve esse-
re applicata prospetticamente.
(ii) IFRS 7 “Strumenti finanziari: informazioni integrati-
ve”:
(i) Contratti di servizio: La modifica chiarisce che un
contratto di servizio (servicing contract) che inclu-
de un compenso può comportare un coinvolgimen-
to continuo in un’attività finanziaria. Un’entità deve
definire la natura del compenso e dell’accordo sulla
base delle guidance contenuta nell’IFRS 7 sul tema
del coinvolgimento continuo per valutare se è richie-
sta informativa. La definizione di quale contratto di
servizi comporta un coinvolgimento continuo deve
essere fatta retrospetticamente. Comunque, l’infor-
mativa richiesta non dovrà essere presentata per gli
esercizi che precedono quello di prima applicazione
di questa modifica.
(ii) Applicabilità delle modifiche all’IFRS 7 ai bilan-
ci intermedi sintetici: La modifica chiarisce che i
requisiti di informativa sulle compensazioni non si
applicano ai bilanci intermedi sintetici, a meno che
questa informativa non fornisca un aggiornamento
significativo delle informazioni presentate nel più re-
cente bilancio annuale. Questa modifica deve essere
applicata retrospetticamente.
(iii) IAS 19 “Benefici a dipendenti”: La modifica chiarisce
che il mercato attivo (market depth) delle obbliga-
zioni societarie di alta qualità deve essere definito
rispetto alla valuta in cui l’obbligazione è denomi-
nata, piuttosto che al paese in cui l’obbligazione è
localizzata. Quando non c’è un mercato attivo per
obbligazioni societarie di alta qualità in quella valuta,
devono essere utilizzati i tassi relativi ai titoli di stato.
Questa modifica deve essere applicata prospettica-
mente.
(iv) IAS 34 “Bilanci intermedi”: La modifica chiarisce
che l’informativa richiesta nei bilanci intermedi deve
essere presentata o nel bilancio intermedio o incor-
porata attraverso dei cross-reference tra il bilancio
intermedio e la parte della relazione finanziaria in-
termedia in cui è inclusa (ad esempio, la relazione
sulla gestione o il report di commento sui rischi).
di un business (di cui l’attività fa parte) piuttosto che i
benefici economici che si consumano con l’utilizzo del
bene. Ne consegue che un metodo basato sui ricavi non
può essere utilizzato per l’ammortamento di immobili,
impianti e macchinari e potrebbe essere utilizzato solo
in circostanze molto limitate per l’ammortamento delle
attività immateriali. Le modifiche devono essere appli-
cate prospetticamente per gli esercizi che iniziano al 1
gennaio 2016 o successivamente, è consentita l’appli-
cazione anticipata. Non si rilevano impatti per il gruppo.
• Modifiche allo IAS 27: Equity Method in Separate Fi-
nancial Statements: le modifiche consentiranno alle en-
tità di utilizzare il metodo del patrimonio netto per con-
tabilizzare le partecipazioni in controllate, joint-ventures
e collegate nel proprio bilancio separato. Le entità che
stanno già applicando gli IFRS e decidano di modificare
il criterio di contabilizzazione passando al metodo del
patrimonio netto nel proprio bilancio separato dovranno
applicare il cambiamento retrospetticamente. In caso di
prima adozione degli IFRS, l’entità che decide di utiliz-
zare il metodo del patrimonio netto nel proprio bilan-
cio separato lo dovrà applicare dalla data di transizione
agli IFRS. Le modifiche sono efficaci per gli esercizi che
iniziano al 1 gennaio 2016 o successivamente, è con-
sentita l’applicazione anticipata. Non ci si attende alcun
impatto sul bilancio della Società a seguito dell’applica-
zione di queste modifiche.
• Modifiche all’IFRS 10 e allo IAS 28: Sale or Contribution
of Assets between an Investor and its Associate or Joint
Venture: Le modifiche trattano il conflitto tra l’IFRS 10 e
lo IAS 28 con riferimento alla perdita di controllo di una
controllata che è venduta o conferita ad una collegata o
da una joint venture. Le modifiche chiariscono che l’utile
o la perdita risultante dalla vendita o dal conferimento
di attività che costituiscono un business, come definito
dall’IFRS 3, tra un investitore ed una propria collegata
o joint venture, deve essere interamente riconosciuto.
Qualsiasi utile o perdita risultante dalla vendita o dal
conferimento di attività che non costituiscono un busi-
ness, è peraltro riconosciuto solo nei limiti della quota
detenuta da investitori terzi nella collegata o joint ventu-
re. Queste modifiche devono essere applicate prospet-
ticamente e sono in vigore per gli esercizi che iniziano al
1 gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’ado-
zione anticipata. Non ci si attende che queste modifiche
abbiano alcun impatto sul Gruppo.
• Modifiche annuali agli IFRS 2012-2014: in data 25 set-
tembre 2014 lo IASB ha pubblicato una serie di emen-
damenti ad alcuni principi contabili internazionali, appli-
cabili con decorrenza dal 1° gennaio 2016.
Le modifiche riguardano:
64
gennaio 2016 o successivamente; è consentita l’appli-
cazione anticipata. Dall’applicazione di queste modifi-
che non è atteso alcun impatto sul Gruppo.
4. Principi e metodi di consolidamentoIl bilancio consolidato comprende i bilanci di Linea Group
Holding S.p.A. e delle società controllate redatti al 31
dicembre 2015 e 2014. Le situazioni contabili delle con-
trollate utilizzate per il consolidamento sono redatte adot-
tando per ciascuna chiusura contabile i medesimi principi
contabili della controllante.
Nella preparazione del bilancio consolidato vengono as-
sunte linea per linea le attività, le passività, nonché i costi
e i ricavi delle imprese consolidate nel loro ammontare
complessivo, attribuendo ai soci di minoranza, in apposi-
te voci dello stato patrimoniale e del conto economico, la
quota del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio di
loro spettanza. Il valore contabile della partecipazione in
ciascuna delle controllate è eliminato a fronte della corri-
spondente quota di patrimonio netto, comprensiva degli
eventuali adeguamenti al fair value, alla data di acquisi-
zione, delle relative attività e passività; l’eventuale diffe-
renza residuale emergente è allocata alla voce differenza
da consolidamento.
Le quote di patrimonio netto e di risultato attribuibile ai
soci di minoranza sono indicate separatamente rispetti-
vamente nello stato patrimoniale e nel conto economico
consolidati.
L’elenco delle società del Gruppo alla data del 31 dicem-
bre 2015 è il seguente:
L’informativa presentata nella relazione finanziaria
intermedia deve essere disponibile per il lettore ne-
gli stessi termini e nella stessa tempistica del bilan-
cio intermedio. Questa modifica deve essere appli-
cata retrospetticamente.
Dall’applicazione di queste modifiche non è atteso alcun
impatto sul Gruppo.
• IAS 1 “Presentazione del bilancio”: Le modifiche allo
IAS 1 Presentazione del bilancio chiariscono, piuttosto
che modificare significativamente, alcuni dei requisiti
dello IAS 1 già esistenti. Le modifiche chiariscono:
• Il requisito della materialità nello IAS 1
• Il fatto che linee specifiche nei prospetti dell’utile/(per-
dita) d’esercizio o delle altre componenti di conto eco-
nomico complessivo o nel prospetto della posizione
finanziaria possono essere disaggregate
• Che le entità dispongono di flessibilità rispetto all’ordi-
ne in cui presentano le note al bilancio
• Che la quota delle altre componenti di conto econo-
mico complessivo relativa alle collegate e joint ventu-
re contabilizzate utilizzando il metodo del patrimonio
netto deve essere presentata in aggregato in un’uni-
ca riga, e classificata tra quelle voci che non saranno
successivamente riclassificate a conto economico.
Inoltre, le modifiche chiariscono i requisiti che si ap-
plicano quando vengono presentati dei sub-totali nei
prospetti dell’utile/(perdita) d’esercizio o delle altre
componenti di conto economico complessivo o nel
prospetto della posizione finanziaria. Queste modifi-
che sono in vigore per gli esercizi che iniziano al 1
Denominazione SedeCapitale sociale
(in Ke)% di possesso
diretto% di possesso
indiretto
Linea Group Holding S.p.A. Cremona 189.494 capogruppo
SOCIETÀ CONTROLLATE CONSOLIDATE INTEGRALMENTE
Linea Più S.p.A. Pavia 5.000 100
STEAM S.r.l. Rho (MI) 1.010 99,61
Linea Ambiente S.r.l. Rovato (CR) 3.000 100
Linea Energia S.p.A. Rovato (BS) 3.969 100
MF Waste S.r.l. Rovato (BS) 750 51
Lomellina Energia S.r.l. Parona (PV) 160 40,8
Rovato Energia Scarl Rovato (BS) 15 100
Linea Reti e Impianti Cremona 7.794 100
Linea Gestioni S.r.l. Crema (CR) 5.000 100
(segue)
65
La redazione del bilancio, in applicazione degli IAS/IFRS
richiede da parte del gruppo l’effettuazione di stime e
di assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e
passività e sull’informativa relativa alle attività e passivi-
tà alla data del bilancio. I risultati che si consuntiveranno
potrebbero differire da tali stime. Le stime sono utilizzate
per rilevare alcune tipologie di ricavi, in particolar modo
per la stima dei ratei consumi, gli ammortamenti, le sva-
lutazioni dei crediti e dei magazzini e i ripristini di valore
delle partecipazioni, i benefici ai dipendenti, le imposte e
gli accantonamenti a fondi per rischi ed oneri.
Le stime del Fondo Svalutazione Crediti e del Fondo Sva-
lutazione Magazzino sono basate sulle perdite attese.
Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli
effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico
nel periodo in cui avviene la revisione di stima, se la revi-
sione stessa ha effetti solo su tale periodo, oppure nei pe-
riodi successivi se la revisione ha effetti sia sull’esercizio
corrente che su quelli successivi.
Di seguito sono presentate le principali ipotesi chiave ri-
guardanti il futuro e altre importanti fonti di incertezza nel-
le stime alla data di chiusura del bilancio, che potrebbero
produrre rettifiche significative nei valori di carico delle
attività e passività entro il prossimo esercizio.
Perdita di valore dell’avviamentoL’avviamento viene sottoposto a verifica circa eventua-
li perdite di valore con periodicità almeno annuale; detta
verifica richiede una stima del valore d’uso dell’unità ge-
neratrice di flussi finanziari cui è attribuito l’avviamento,
a sua volta basata sulla stima del valore attuale dei flussi
finanziari attesi dall’unità, in base al Piano Industriale in
vigore, e sulla loro attualizzazione in base a un tasso di
sconto adeguato.
Rispetto all’esercizio precedente si segnalano le seguenti
variazioni nell’area di consolidamento:
• Aumento della quota di partecipazione posseduta da
LGH in Linea Distribuzione dal 90,35% al 90,85%, a se-
guito del conferimento dei rami aziendali gas da parte
del socio ASM Castelleone S.p.A.
• Acquisizione della proprietà piena, a luglio 2015, della
società Franciacorta Rinnovabili S.r.l. mediante acquisto
del 55% del capitale sociale, precedentemente detenuto
da soci terzi.
• Acquisizione della proprietà piena della società Rovato
Energia Scrl mediante acquisto del 5% del capitale so-
ciale, precedentemente detenuto da soci terzi.
Tutti i saldi e le transazioni infragruppo, inclusi eventuali
utili e perdite non realizzati derivanti da rapporti intratte-
nuti fra società del Gruppo che siano riconosciuti nell’atti-
vo o nel passivo, sono stati completamente eliminati.
5. Valutazioni discrezionali e stime contabili significative La preparazione del bilancio richiede agli amministrato-
ri di effettuare valutazioni discrezionali, stime e ipotesi
che influenzano i valori di ricavi, costi, attività e passività
e l’informativa a questi relativa, nonché l’indicazione di
passività potenziali. L’incertezza circa tali ipotesi e stime
potrebbe determinare esiti che richiederanno, in futuro,
un aggiustamento significativo al valore contabile di tali
attività e/o passività.
Valutazioni discrezionaliNell’applicare i principi contabili di Gruppo, gli ammini-
stratori hanno assunto decisioni basate sulle seguenti va-
lutazioni discrezionali con un effetto significativo sui valori
iscritti a bilancio.
Denominazione SedeCapitale sociale
(in Ke)% di possesso
diretto% di possesso
indiretto
Linea Distribuzione S.r.l. Lodi 23.981 90,85
Linea Com S.r.l. Cremona 5.833 96,17
Greenambiente S.r.l. Priolo Gargallo (SR) 50 80
Franciacorta Rinnovabili S.r.l. Rodengo Saiano (BS) 100 100
SOCIETÀ COLLEGATE VALUTATE COL METODO DEL PATRIMONIO NETTO
Bresciana Infrastr. Gas S.r.l. Roncadelle (BS) 100 50
Blugas S.r.l. in liquidazione Mantova 10 48,22
Ecofert S.r.l. in liquidazione San Gervasio (BS) 100 48
ASM Codogno S.r.l. Codogno (LO) 1.898 49
66
IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI LGH ha applicato selettivamente, alla data di transizione,
il fair value alle principali immobilizzazioni materiali come
sostituto del costo.
Gli immobili, i macchinari e gli impianti sono rilevati al co-
sto storico, al netto del relativo fondo di ammortamen-
to e delle perdite di valore cumulate. Tale costo include i
costi per la sostituzione di parte di macchinari e impianti
nel momento in cui sono sostenuti, se conformi ai criteri
di rilevazione. Laddove sia necessaria la sostituzione pe-
riodica di parti significative di immobili, impianti e mac-
chinari, la Società rileva tali parti come attività autonome
con una specifica vita utile ed un relativo ammortamento.
Allo stesso modo, in occasione di revisioni importanti, il
costo è incluso nel valore contabile dell’impianto o del
macchinario come nel caso della sostituzione, laddove sia
soddisfatto il criterio per la rilevazione. Tutti gli altri co-
sti di riparazione e manutenzione sono rilevati nel conto
economico quando sostenuti. Il valore attuale del costo di
smantellamento e rimozione del bene al termine del suo
utilizzo è incluso nel costo del bene, se sono soddisfatti i
criteri di rilevazione per un accantonamento.
Gli immobili, impianti e macchinari trasferiti dai clienti alla
società sono inizialmente rilevati al fair value alla data in
cui la società ne ottiene il controllo.
I terreni e fabbricati sono iscritti al costo, al netto dell’am-
mortamento sui fabbricati e delle perdite di valore rilevate
dopo la data di rivalutazione.
Gli incrementi del valore contabile connessi alla rivaluta-
zione sono rilevati nel prospetto delle altre componenti di
conto economico complessivo e accumulati nella riserva
di rivalutazione del patrimonio netto. Tuttavia, il ripristi-
no di valore di una attività precedentemente svalutata in
contropartita del conto economico è anch’esso rilevato
nel conto economico. Il decremento di valore di un bene
rivalutato è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’e-
sercizio, per l’importo che eccede la rivalutazione dello
stesso bene che era stata registrata in contropartita della
riserva di rivalutazione.
Gli ammortamenti sono eseguiti a quote costanti sulla
base delle vite utili previste per i singoli cespiti. Si riporta-
no di seguito le principali aliquote applicate:
Gli ammortamenti (per i beni a vita utile definita)Ai fini della determinazione degli ammortamenti, vengono
riviste periodicamente le vite utili residue.
Fair value degli strumenti finanziariQuando il fair value di un’attività o passività finanziaria
rilevata nel prospetto della situazione patrimoniale-finan-
ziaria non può essere misurato basandosi sulle quotazioni
in un mercato attivo, il fair value viene determinato utiliz-
zando diverse tecniche di valutazione, incluso il modello
dei flussi di cassa attualizzati. Gli input inseriti in questo
modello sono rilevati dai mercati osservabili, ove possibi-
le, ma qualora non sia possibile, è richiesto un certo grado
di stima per definire i valori equi. Le stime includono con-
siderazioni su variabili quali il rischio di liquidità, il rischio
di credito e volatilità. I cambiamenti delle assunzioni su
questi elementi potrebbero avere un impatto sul fair value
dello strumento finanziario rilevato.
I corrispettivi potenziali connessi ad aggregazioni azien-
dali sono valutati al fair value alla data di acquisizione
nel complesso dell’aggregazione aziendale. Qualora il
corrispettivo potenziale soddisfi la definizione di deriva-
to e quindi sia una passività finanziaria, il suo valore è
successivamente rideterminato a ogni data di bilancio. La
determinazione del fair value è basata sui flussi di cassa
attualizzati. Le assunzioni chiave prendono in considera-
zione la probabilità di raggiungimento di ciascun obiettivo
di performance e il fattore di sconto.
Ulteriori informazioni relative all’esposizione del Gruppo a
rischi e incertezze sono fornite anche nelle seguenti note:
“rischi e incertezze”, “informativa sull’analisi di sensitivi-
tà”, “Impairment test” cui si rimanda per maggiori dettagli.
6. Sintesi dei principali criteri contabili
CONVERSIONE DELLE POSTE IN VALUTA Il bilancio consolidato è presentato in migliaia di Euro, che
è la valuta funzionale e di presentazione adottata dalla
Società e da tutte le sue controllate. Eventuali transazio-
ni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di
cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data
della transazione e le differenze di cambio sono rilevate
nel conto economico.
67
oppure in proporzione alla quota della partecipazione di
minoranza nelle attività nette identificabili dell’acquisita. I
costi di acquisizione sono spesati nell’esercizio e classifi-
cati tra le spese amministrative.
Quando il Gruppo acquisisce un business, classifica o de-
signa le attività finanziarie acquisite o le passività assunte
in accordo con i termini contrattuali, le condizioni econo-
miche e le altre condizioni pertinenti in essere alla data
di acquisizione. Ciò include la verifica per stabilire se un
derivato incorporato debba essere separato dal contratto
primario.
Se l’aggregazione aziendale è realizzata in più fasi, la par-
tecipazione precedentemente detenuta è ricondotta al fair value alla data di acquisizione e l’eventuale utile o perdita
risultante è rilevata nel conto economico. Esso viene quin-
di considerato nella determinazione del goodwill.
L’eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rile-
vato dall’acquirente al fair value alla data di acquisizione.
La variazione del fair value del corrispettivo potenziale
classificato come attività o passività, quale strumento fi-
nanziario che sia nell’oggetto dello IAS 39 Strumenti fi-nanziari: rilevazione e valutazione, deve essere rilevata
nel conto economico o nel prospetto delle altre compo-
nenti di conto economico complessivo. Nei casi in cui il
corrispettivo potenziale non ricade nello scopo dello IAS
39, è misurato in accordo con l’appropriato IFRS. Se il
corrispettivo potenziale è classificato nel patrimonio netto,
il suo valore non viene rideterminato e la sua successiva
regolazione è contabilizzata nel patrimonio netto.
L’avviamento è inizialmente rilevato al costo rappresenta-
to dall’eccedenza dell’insieme del corrispettivo corrispo-
sto e dell’importo iscritto per le interessenze di minoranza
rispetto alle attività nette identificabili acquisite e le passi-
vità assunte dal Gruppo. Se il fair value delle attività nette
acquisite eccede l’insieme del corrispettivo corrisposto,
LEASING I contratti di leasing finanziario, che sostanzialmente tra-
sferiscono al Gruppo tutti i rischi ed i benefici derivanti
dalla proprietà del bene locato, sono capitalizzati tra gli
immobili, impianti e macchinari dalla data di inizio del le-
asing, al fair value del bene locato o, se minore, al valore
attuale dei canoni di leasing. Nel passivo viene iscritto un
debito di pari importo, che viene progressivamente ridotto
in base al piano di rimborso delle quote di capitale incluse
nei canoni contrattualmente previsti.
I canoni di leasing sono ripartiti tra quota capitale e quota
interessi, in modo da ottenere l’applicazione di un tasso
di interesse costante sul saldo residuo del debito (quota
capitale). Gli oneri finanziari sono addebitati a conto eco-
nomico.
I contratti di leasing nei quali il locatore conserva sostan-
zialmente tutti i rischi ed i benefici tipici della proprietà
sono classificati come leasing operativi.
Gli iniziali costi di negoziazione sostenuti a fronte di con-
tratti di leasing operativo sono considerati incrementativi
del costo del bene locato e sono rilevati lungo la durata
del contratto di leasing in modo da contrapporsi ai ricavi
generati dal medesimo leasing.
I canoni di leasing operativo sono imputati a conto eco-
nomico in quote costanti ripartite secondo la durata del
contratto.
AGGREGAZIONI AZIENDALI E AVVIAMENTO Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate utilizzando
il metodo dell’acquisizione. Il costo di un’acquisizione è
determinato come somma del corrispettivo trasferito, mi-
surato al fair value alla data di acquisizione, e dell’importo
della partecipazione di minoranza nell’acquisita. Per ogni
aggregazione aziendale, il Gruppo definisce se misurare
la partecipazione di minoranza nell’acquisita al fair value
DESCRIZIONE CATEGORIA CESPITE PERCENTUALE APPLICATA
Brevetti industriali e di utilizzo opere ingegno 20%
Concessioni, licenze, marchi e diritti simili 8,33%
Reti, Allacci e Impianti distr. gas in concessione 2% - 2,5% - 5% - 6,66%
Altre immobilizzazioni immateriali 20%
Attrezzature industriali e commerciali 10%
Automezzi ed autovetture 20% - 25%
Hardware e dispositivi elettronici 20%
Mobili e Macchine ufficio ordinarie 12%
68
tile/(perdita) d’esercizio nella categoria di costo coerente
con la funzione dell’attività immateriale.
Le attività immateriali con vita utile indefinita non sono
ammortizzate, ma sono sottoposte annualmente alla veri-
fica di perdita di valore, sia a livello individuale sia a livello
di unità generatrice di flussi di cassa. La valutazione della
vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare
se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altri-
menti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile
definita si applica su base prospettica.
Gli utili o le perdite derivanti dall’eliminazione di un’attivi-
tà immateriale sono misurati dalla differenza tra il ricavo
netto della dismissione e il valore contabile dell’attività im-
materiale, e sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio nell’esercizio in cui avviene l’eliminazione.
I costi relativi all’acquisizione dei diritti derivanti da CIP
6/92 sono ammortizzati secondo la durata della conven-
zione.
Le attività immateriali rappresentate dai beni devolvibi-
li all’Ente Cedente sono state disciplinate dallo IASB nel
2006 mediante l’approvazione dell’interpretazione n 12
(IFRIC 12) “Services Concession Arragements” relativa
al trattamento contabile dei servizi di concessione. In tale
documento viene regolata la modalità di rilevazione e
valutazione dei contratti di concessione tra un soggetto
pubblico ed una società privata con particolare rilievo alla
modalità di rappresentazione dei beni devolvibili, alle atti-
vità di gestione di tali beni nonché agli obblighi di ripristino
e manutenzione degli stessi.
A fronte dei servizi di costruzione e/o miglioria resi dal
concessionario, il concedente riconosce al concessiona-
rio un corrispettivo, da rilevare al suo fair value, che può
consistere in diritti su:
• un’attività finanziaria (metodo dell’attività finanziaria);
• un’attività immateriale (metodo dell’attività immateriale).
Il modello dell’attività finanziaria si applica quando il con-
cessionario ha un diritto incondizionato a ricevere flussi di
cassa garantiti contrattualmente per i servizi di costruzio-
ne, a prescindere dall’effettivo utilizzo dell’infrastruttura.
Nel modello dell’attività immateriale, invece, il concessio-
nario, a fronte dei servizi di costruzione e miglioria dell’in-
frastruttura, acquisisce il diritto di addebitare gli utenti per
l’utilizzo dell’infrastruttura.
Alla rete di distribuzione gas del Gruppo è applicabile il
modello dell’attività immateriale, prevedendo in tal modo
la classificazione tra le attività immateriali degli importi in-
vestiti sui beni in concessione.
TITOLI AMBIENTALI (CERTIFICATI VERDI, ECC…)L’approvvigionamento di titoli ambientali, essenzialmente
quote di emissione e di certificati verdi, avviene in parte
il Gruppo verifica nuovamente se ha identificato corret-
tamente tutte le attività acquisite e tutte le passività as-
sunte e rivede le procedure utilizzate per determinare gli
ammontari da rilevare alla data di acquisizione. Se dalla
nuova valutazione emerge ancora un fair value delle atti-
vità nette acquisite superiore al corrispettivo, la differenza
(utile) viene rilevata a conto economico.
Dopo la rilevazione iniziale, l’avviamento è valutato al
costo al netto delle perdite di valore accumulate. Al fine
della verifica per riduzione di valore (impairment), l’avvia-
mento acquisito in un’aggregazione aziendale è allocato,
dalla data di acquisizione, a ciascuna unità generatrice di
flussi di cassa del Gruppo che si prevede benefici delle si-
nergie dell’aggregazione, a prescindere dal fatto che altre
attività o passività dell’entità acquisita siano assegnate a
tali unità.
Se l’avviamento è stato allocato a un’unità generatrice
di flussi finanziari e l’entità dismette parte delle attività di
tale unità, l’avviamento associato all’attività dismessa è
incluso nel valore contabile dell’attività quando si deter-
mina l’utile o la perdita della dismissione. L’avviamento
associato con l’attività dismessa è determinato sulla base
dei valori relativi dell’attività dismessa e della parte man-
tenuta dell’unità generatrice di flussi finanziari.
ATTIVITÀ IMMATERIALILe attività immateriali acquisite separatamente sono ini-
zialmente rilevate al costo, mentre quelle acquisite attra-
verso operazioni di aggregazione aziendale sono iscritte
al fair value alla data di acquisizione. Dopo la rilevazione
iniziale, le attività immateriali sono iscritte al costo al net-
to dell’ammortamento cumulato e di eventuali perdite di
valore accumulate. Le attività immateriali prodotte inter-
namente, ad eccezione dei costi di sviluppo, non sono ca-
pitalizzate e si rilevano nel conto economico dell’esercizio
in cui sono state sostenute.
La vita utile delle attività immateriali è valutata come de-
finita o indefinita.
Le attività immateriali con vita utile definita sono ammor-
tizzate lungo la loro vita utile e sono sottoposte alla verifica
di congruità del valore ogni volta che vi siano indicazioni
di una possibile perdita di valore. Il periodo di ammorta-
mento ed il metodo di ammortamento di un’attività imma-
teriale a vita utile definita è riconsiderato almeno alla fine
di ciascun esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa
o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati
all’attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cam-
biamento del periodo o del metodo di ammortamento, a
seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime
contabili. Le quote di ammortamento delle attività imma-
teriali a vita utile definita sono rilevate nel prospetto dell’u-
69
PERDITA DI VALORE DELLE ATTIVITÀ Ad ogni chiusura di bilancio il Gruppo valuta l’eventuale
esistenza di indicatori di perdita di valore delle attività. In
tal caso, o nei casi in cui sia richiesta una verifica annuale
sulla perdita di valore, il Gruppo effettua una stima del va-
lore recuperabile. Il valore recuperabile è il maggiore fra
il fair value dell’attività o unità generatrice di flussi finan-
ziari, al netto dei costi di vendita, e il suo valore d’uso. Il
valore recuperabile viene determinato per singola attività,
tranne quando tale attività generi flussi finanziari che non
sono ampiamente indipendenti da quelli generati da altre
attività o gruppi di attività. Se il valore contabile di un’at-
tività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività
ha subito una perdita di valore ed è conseguentemente
svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.
Nel determinare il valore d’uso, il Gruppo sconta al valore
attuale i flussi finanziari stimati futuri usando un tasso di
sconto ante-imposte, che riflette le valutazioni di mercato
del valore attuale del denaro e i rischi specifici dell’attività.
Nel determinare il fair value al netto dei costi di vendita si
tiene conto di transazioni recenti intervenute sul merca-
to. Se non è possibile individuare tali transazioni, viene
utilizzato un adeguato modello di valutazione. Tali calcoli
sono corroborati da opportuni moltiplicatori di valutazio-
ne, prezzi di titoli azionari quotati per partecipate i cui titoli
sono negoziati sul mercato, ed altri indicatori di fair value
disponibili.
Il Gruppo basa il proprio test di impairment su budget det-
tagliati e calcoli previsionali, predisposti separatamente
per ogni unità generatrice di flussi di cassa cui sono al-
locati attività individuali. Questi budget e calcoli previsio-
nali coprono generalmente un periodo di cinque anni. Nel
caso di periodi più lunghi, si calcola un tasso di crescita a
lungo termine che viene utilizzato per proiettare i futuri
flussi di cassa oltre il quinto anno.
Le perdite di valore di attività in funzionamento, incluse
le perdite di valore delle rimanenze, sono rilevate nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio nelle categorie di
costo coerenti con la destinazione dell’attività che ha evi-
denziato la perdita di valore. Fanno eccezione le immobi-
lizzazioni precedentemente rivalutate, laddove la rivaluta-
zione è stata contabilizzata tra le altre componenti di conto
economico complessivo. In tali casi la perdita di valore è
a sua volta rilevata tra le altre componenti di conto eco-
nomico complessivo fino a concorrenza della precedente
rivalutazione.
Per le attività diverse dall’avviamento, a ogni chiusura di
bilancio il Gruppo valuta l’eventuale esistenza di indicazio-
ni del venir meno (o della riduzione) di perdite di valore
precedentemente rilevate e, qualora tali indicazioni esi-
stano, stima il valore recuperabile dell’attività o della CGU.
per fare fronte al proprio fabbisogno nell’esercizio della
propria attività industriale (c.d. own use) e in parte a sco-
po di negoziazione (c.d. attività di trading).
Si applicano dunque criteri di valutazione differenziati
funzionali allo scopo perseguito all’atto dell’acquisto. In
particolare, tra le altre immobilizzazioni immateriali pos-
sono essere incluse anche le quote di emissione (Emission
Rights) e i certificati verdi, iscritti al costo sostenuto per
l’acquisto nel caso in cui, alla data di bilancio, vi sia un ec-
cesso di quote o certificati rispetto al fabbisogno determi-
nato in relazione alle emissioni rilasciate nell’esercizio per
le quote o alle produzioni effettuate per i certificati verdi.
Le quote e i certificati verdi assegnati gratuitamente sono
iscritti a un valore nullo. Trattandosi di un bene a utilizzo
istantaneo tale posta non è soggetta ad ammortamento
ma a impairment test. Il valore recuperabile viene identifi-
cato come il maggiore fra il valore d’uso e quello di mer-
cato. Qualora invece il valore delle emissioni rilasciate
ecceda, alla data di bilancio, quello delle emissioni asse-
gnate, incluse anche le eventuali emissioni acquisite, per
l’eccedenza si stanzia un apposito fondo rischi. Le quote e
i certificati restituiti annualmente in relazione al quantita-
tivo di emissioni di gas inquinanti rilasciate nell’atmosfera
durante ciascun esercizio o alle produzioni effettuate ven-
gono cancellate, con contestuale utilizzo dell’eventuale
fondo rischi stanziato nell’esercizio precedente.
Le quote di emissione e i certificati verdi posseduti e dete-
nuti nell’esercizio dell’attività di trading sono invece iscritti
tra le rimanenze e sono valutati al fair value.
PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono
inizialmente rilevate al costo e il valore contabile è suc-
cessivamente aumentato o diminuito per rilevare la quota
di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite
della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione.
La quota dell’utile (perdita) d’esercizio della partecipata di
pertinenza del gruppo è rilevata nell’utile (perdita) d’eser-
cizio. Il valore della partecipazione è ridotto per perdite di
valore ai sensi dello IAS 36. In caso di svalutazione per
perdite di valore (impairment) il costo viene imputato al
conto economico. Il valore originario viene ripristinato
negli esercizi successivi se vengono meno i presupposti
della svalutazione effettuata.
All’atto della perdita dell’influenza notevole su una società
collegata o del controllo congiunto su una joint venture,
il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair
value. La differenza tra il valore di carico della partecipa-
zione alla data di perdita dell’influenza notevole o del con-
trollo congiunto e il fair value della partecipazione residua
e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico.
70
• sia detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
• si suppone che sia realizzata entro dodici mesi dalla
data di chiusura dell’esercizio;
• sia costituita da disponibilità liquide o mezzi equivalenti
a meno che non sia vietato scambiarla o utilizzarla per
estinguere una passività per almeno dodici mesi dalla
data di chiusura dell’esercizio.
Tutte le altre attività sono classificate come non correnti.
Una passività è corrente quando:
• sia previsto che si estingua nel suo normale ciclo opera-
tivo;
• sia detenuta principalmente con la finalità di negoziarla;
• debba essere estinta entro dodici mesi dalla data di
chiusura dell’esercizio; o
• l’entità non abbia un diritto incondizionato a differire il
regolamento della passività per almeno dodici mesi dal-
la data di chiusura dell’esercizio.
Il Gruppo classifica tutte le altre passività come non correnti.
Attività e passività per imposte anticipate e differite sono
classificate tra le attività e le passività non correnti.
ATTIVITÀ FINANZIARIEAl momento della prima rilevazione, le attività finanziarie
sono classificate, a seconda dei casi, tra le attività finan-
ziarie al fair value rilevato nel conto economico, finanzia-
menti e crediti, attività finanziarie detenute fino alla sca-
denza, attività finanziarie disponibili per la vendita, o tra i
derivati designati come strumenti di copertura, laddove la
copertura sia efficace.
Tutte le attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, al quale si aggiungono i costi di transazione diret-
tamente attribuibili all’acquisizione, tranne nel caso di at-
tività finanziarie al fair value rilevato a conto economico.
L’acquisto o la vendita di un’attività finanziaria che ne ri-
chieda la consegna entro un arco di tempo stabilito gene-
ralmente da regolamento o convenzioni del mercato (cd.
vendita standardizzata o regular way trade) è rilevata alla
data di contrattazione, vale a dire la data in cui il Gruppo si
è impegnato ad acquistare o vendere l’attività.
Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie
sono classificate in quattro categorie:
• Attività finanziarie al fair value rilevato a conto econo-
mico;
• Finanziamenti e crediti;
• Investimenti posseduti sino alla scadenza;
• Attività finanziarie disponibili per la vendita.
ATTIVITÀ FINANZIARIE AL FAIR VALUE RILEVATOA CONTO ECONOMICOQuesta categoria comprende le attività detenute per la ne-
goziazione e le attività designate al momento della prima
Il valore di un’attività precedentemente svalutata può es-
sere ripristinato solo se vi sono stati cambiamenti delle
assunzioni su cui si basava il calcolo del valore recupe-
rabile determinato, successivi alla rilevazione dell’ultima
perdita di valore. La ripresa di valore non può eccedere
il valore di carico che sarebbe stato determinato, al net-
to degli ammortamenti, nell’ipotesi in cui nessuna perdita
di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale
ripresa è rilevata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’eser-
cizio salvo che l’immobilizzazione non sia contabilizzata a
valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come
un incremento da rivalutazione.
I seguenti criteri sono utilizzati per la contabilizzazione di
perdite di valore relative a specifiche tipologie di attività:
AvviamentoL’avviamento è sottoposto a verifica di perdita di valo-
re almeno una volta l’anno e, con maggiore frequenza,
quando le circostanze facciano ritenere che il valore di
iscrizione potrebbe essere soggetto a perdita di valore.
La perdita di valore dell’avviamento è determinata valu-
tando il valore recuperabile dell’unità generatrice di flussi
finanziari (o gruppo di unità generatrice di flussi finanzia-
ri) cui l’avviamento è riconducibile. Laddove il valore re-
cuperabile dell’unità generatrice di flussi finanziari fosse
minore del valore contabile dell’unità generatrice di flussi
finanziari cui l’avviamento è stato allocato, viene rilevata
una perdita di valore. L’abbattimento del valore dell’av-
viamento non può essere ripristinato in esercizi futuri.
Attività immaterialiLe attività immateriali a vita utile indefinita sono sottoposte a
verifica di perdita di valore almeno una volta l’anno, a livello
di unità generatrice di flussi finanziari e quando le circostan-
ze indichino che vi possa essere una perdita di valore.
DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE TERMINELe disponibilità liquide e i depositi a breve termine com-
prendono il denaro in cassa e i depositi a vista e a breve
termine con scadenza non oltre i tre mesi.
Ai fini della rappresentazione nel rendiconto finanziario, le
disponibilità liquide e mezzi equivalenti sono rappresentati
dalle disponibilità liquide come definite sopra.
CLASSIFICAZIONE CORRENTE/NON CORRENTELe attività e passività sono classificate secondo il criterio
corrente/non corrente. Un’attività è corrente quando:
• si suppone che sia realizzata, oppure è posseduta per la
vendita o il consumo, nel normale svolgimento del ciclo
operativo;
71
ATTIVITÀ FINANZIARIE DETENUTE FINO A SCADENZALe attività finanziarie che non siano strumenti derivati e
che siano caratterizzate da pagamenti a scadenza fissa o
determinabile, sono classificate tra gli “investimenti dete-
nuti fino a scadenza” laddove il Gruppo abbia l’intenzione
e la capacità di mantenerle in portafoglio fino a scadenza.
Dopo la rilevazione iniziale gli investimenti finanziari dete-
nuti fino a scadenza sono valutati con il criterio del costo
ammortizzato, usando il metodo del tasso di interesse ef-
fettivo, dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato
è calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto,
onorari o costi che sono parte integrante del tasso di in-
teresse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è compre-
so tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio. Le svalutazioni sono rilevate nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio tra gli oneri finanziari.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITALe attività finanziarie disponibili per la vendita compren-
dono azioni e titoli di debito. Le azioni classificate come
disponibili per la vendita sono quelle che non sono state
classificate come detenute per la negoziazione, né desi-
gnate al fair value nel conto economico. I titoli di debito
rientranti in questa categoria sono quelli detenuti per un
periodo indefinito e quelli che potrebbero essere venduti
in risposta alle necessità di liquidità o al cambiamento del-
le condizioni di mercato.
Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie disponibili
per la vendita sono valutate al fair value e i loro utili e per-
dite non realizzati sono riconosciuti tra le altre componenti
di conto economico complessivo nella riserva delle attivi-
tà disponibili per la vendita, fino all’eliminazione dell’in-
vestimento - momento in cui l’utile o la perdita cumulati
sono rilevati tra gli altri proventi o oneri operativi - ovvero
fino al momento in cui si configuri una perdita di valore
- quando la perdita cumulata è stornata dalla riserva e
riclassificata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio
tra gli oneri finanziari. Gli interessi percepiti nel periodo
in cui sono detenute le attività finanziarie disponibili per la
vendita sono rilevati tra i proventi finanziari utilizzando il
metodo del tasso di interesse effettivo (TIE). Il Gruppo va-
luta se la capacità e l’intento di vendere a breve termine le
proprie attività finanziarie disponibili per la vendita sia an-
cora appropriato. Laddove, in rare circostanze, il Gruppo
non fosse in grado di negoziare queste attività finanziarie
a causa di mercati inattivi, può scegliere di riclassificare
queste attività finanziarie se il management ha la capacità
e l’intenzione di mantenere tali attività nel prevedibile fu-
turo o fino alla scadenza.
rilevazione come attività finanziarie al fair value con va-
riazioni rilevate nel conto economico. Le attività detenute
per la negoziazione sono tutte quelle attività acquisite per
la loro vendita o il loro riacquisto nel breve termine. I de-
rivati, inclusi quelli scorporati, sono classificati come stru-
menti finanziari detenuti per la negoziazione, salvo che
non siano designati come strumenti di copertura efficace,
come definito nello IAS 39.
Il Gruppo non ha classificato alcuna attività finanziaria al
fair value rilevato a conto economico. Gli strumenti finan-
ziari al fair value con variazioni rilevate nel conto econo-
mico sono iscritti nel prospetto della situazione patrimo-
niale-finanziaria al fair value, mentre le variazioni del fair
value sono rilevate tra i proventi o tra gli oneri finanziari
nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
I derivati incorporati contenuti nel contratto principale
sono contabilizzati come derivati separati e rilevati al fair
value, se le loro caratteristiche economiche ed i rischi non
sono strettamente correlati a quelli del contratto princi-
pale, e quest’ultimo non è detenuto per la negoziazione
o rilevato al fair value con variazioni imputate nel conto
economico. Questi derivati incorporati sono valutati al fair
value con le variazioni di fair value rilevate nel conto eco-
nomico. Una rideterminazione avviene solo nel caso in
cui intervenga un cambiamento dei termini del contratto
che modifica significativamente i flussi di cassa altrimenti
attesi o una riclassifica di un’attività finanziaria a una cate-
goria diversa dal fair value a conto economico.
FINANZIAMENTI ATTIVI E CREDITIFinanziamenti e crediti sono attività finanziarie non deri-
vate, con pagamenti fissi o determinabili, non quotati in un
mercato attivo. Dopo la rilevazione iniziale, tali attività fi-
nanziarie sono successivamente valutate al costo ammor-
tizzato, utilizzando il criterio del tasso di interesse effettivo
(TIE), dedotte le perdite di valore. Il costo ammortizzato è
calcolato rilevando eventuali sconti, premi sull’acquisto,
onorari o costi che sono parte integrante del tasso di in-
teresse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è rilevato
come provento finanziario nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio. Le svalutazioni derivanti da perdite di valore
sono rilevate nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio
come oneri finanziari. Questa categoria normalmente in-
clude i crediti commerciali e gli altri crediti.
I crediti commerciali sono rilevati all’importo nominale
riportato in fattura, al netto del fondo svalutazione credi-
ti. Tale accantonamento è effettuato in presenza di prove
oggettive che il Gruppo non sarà in grado di incassare il
credito. I crediti inesigibili vengono svalutati al momento
della loro individuazione.
72
All’avvio di un’operazione di copertura, il Gruppo designa
e documenta formalmente il rapporto di copertura, cui in-
tende applicare l’hedge accounting, i propri obiettivi nella
gestione del rischio e la strategia perseguita. La documen-
tazione include l’identificazione dello strumento di coper-
tura, dell’elemento o operazione oggetto di copertura,
della natura del rischio e delle modalità con cui l’impresa
intende valutare l’efficacia della copertura nel compensa-
re l’esposizione alle variazioni del fair value dell’elemento
coperto o dei flussi di cassa riconducibili al rischio coperto.
Ci si attende che queste coperture siano altamente effi-
caci nel compensare l’esposizione dell’elemento coperto
rispetto a variazioni del fair value o dei flussi finanziari at-
tribuibili al rischio coperto e vengono valutate su base con-
tinuativa per determinare se tali coperture si siano effetti-
vamente dimostrate altamente efficaci negli esercizi per i
quali sono state designate come operazioni di copertura.
Le operazioni che soddisfano i rigorosi criteri per l’hedge
accounting sono contabilizzate come segue:
Coperture di fair valueLa variazione del fair value dei derivati di copertura sui
tassi di interesse è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio tra gli oneri finanziari. La variazione del fair value degli strumenti di copertura attribuibile all’elemento
coperto è rilevata come parte del valore di carico dell’ele-
mento coperto ed è inoltre rilevato nel prospetto dell’utile/
(perdita) d’esercizio negli oneri finanziari.
Per quanto riguarda le coperture del fair value riferite a
elementi contabilizzati secondo il criterio del costo am-
mortizzato, ogni rettifica del valore contabile è ammor-
tizzata nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio lungo il
periodo mancante alla scadenza con il metodo del tasso
di interesse effettivo (TIE). L’ammortamento così determi-
nato può iniziare non appena esiste una rettifica ma non
oltre la data in cui l’elemento oggetto di copertura cessa
di essere rettificato per le variazioni del proprio fair value attribuibili al rischio oggetto di copertura.
Se l’elemento coperto è cancellato, il fair value non am-
mortizzato è rilevato immediatamente nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Quando un impegno irrevocabile non iscritto è designato
come elemento oggetto di copertura, le successive va-
riazioni cumulate del suo fair value attribuibili al rischio
coperto sono contabilizzate come attività o passività e i
corrispondenti utili o perdite rilevati nel prospetto dell’uti-
le/(perdita) d’esercizio.
Copertura dei flussi di cassaLa porzione di utile o perdita sullo strumento coperto, rela-
tiva alla parte di copertura efficace, è rilevata nel prospet-
Per le attività finanziarie riclassificate al di fuori dalla ca-
tegoria disponibili per la vendita, l’utile o la perdita prece-
dentemente rilevata è ammortizzata nel conto economico
sulla base della vita residua dell’investimento, utilizzando
il tasso di interesse effettivo. La differenza tra il nuovo co-
sto ammortizzato e i flussi di cassa attesi è ammortizzata
sulla vita utile residua dell’attività applicando il tasso di
interesse effettivo. Se l’attività è successivamente svalu-
tata, l’importo contabilizzato nel patrimonio netto è riclas-
sificato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
STRUMENTI DERIVATIRilevazione iniziale e valutazione successivaIl Gruppo utilizza strumenti finanziari derivati tra i quali:
contratti a termine in valuta, swap su tassi di interesse e
contratti a termine di acquisto di commodity per coprire
rispettivamente, i propri rischi di cambio valutario, i rischi
di tasso di interesse e i rischi di prezzo delle commodity.
Tali strumenti finanziari derivati sono inizialmente rilevati
al fair value alla data in cui il contratto derivato è sotto-
scritto e, successivamente, sono valutati nuovamente al
fair value. I derivati sono contabilizzati come attività fi-
nanziarie quando il fair value è positivo e come passività
finanziarie quando il fair value è negativo.
I contratti di acquisito che soddisfano la definizione di de-
rivato dello IAS 39 sono rilevati nel prospetto dell’utile/
(perdita) d’esercizio. I contratti su commodity stipulati e
mantenuti per ricevere o consegnare un elemento non fi-
nanziario a fronte delle previsioni di acquisto, vendita o
utilizzo dal parte del Gruppo, sono iscritti al costo.
Eventuali utili o perdite derivanti dalle variazioni di
fair value dei derivati sono rilevate direttamente nel con-
to economico, fatta eccezione per la parte efficace del-
le coperture dei flussi di cassa, che è rilevata tra le altre
componenti di conto economico complessivo e successi-
vamente riclassificato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’e-
sercizio quando lo strumento di copertura influenza l’utile
o la perdita.
Ai fini dell‘hedge accounting, le coperture sono classifi-
cate come:
• coperture del fair value, se sono a fronte del rischio di
variazione del fair value dell’attività o passività sotto-
stante o a fronte di un impegno irrevocabile non rileva-
to;
• coperture di flussi di cassa, se sono a fronte dell’espo-
sizione alla variabilità dei flussi di cassa attribuibile a
un particolare rischio associato a un’attività o passivi-
tà rilevata o ad un’operazione programmata altamente
probabile o ad un rischio di valuta legato a un impegno
irrevocabile non rilevato;
• coperture di un investimento netto in una gestione estera.
73
Una valutazione del fair value suppone che l’operazione
di vendita dell’attività o di trasferimento della passività ab-
bia luogo:
• nel mercato principale dell’attività o passività; o
• in assenza di un mercato principale, nel mercato più vantaggioso per l’attività o passività.
Il mercato principale o il mercato più vantaggioso devono
essere accessibili per il Gruppo.
Il fair value di un’attività o passività è valutato adottando
le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero
nella determinazione del prezzo dell’attività o passività,
presumendo che gli stessi agiscano per soddisfare nel
modo migliore il proprio interesse economico.
Una valutazione del fair value di un’attività non finanziaria
considera la capacità di un operatore di mercato di ge-
nerare benefici economici impiegando l’attività nel suo
massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro ope-
ratore di mercato che la impiegherebbe nel suo massimo
e miglior utilizzo.
Il Gruppo utilizza tecniche di valutazione che sono adatte
alle circostanze e per le quali vi sono sufficienti dati di-
sponibili per valutare il fair value, massimizzando l’utilizzo
di input osservabili rilevanti e minimizzando l’uso di input non osservabili.
Tutte le attività e passività per le quali il fair value viene
valutato o esposto in bilancio sono categorizzate in base
alla gerarchia del fair value, come di seguito descritta:
• Livello 1 - i prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi
per attività o passività identiche a cui l’entità può acce-
dere alla data di valutazione;
• Livello 2 - Input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Li-
vello 1, osservabili direttamente o indirettamente per
l’attività o per la passività;
• Livello 3 - tecniche di valutazione per le quali i dati di in-
put non sono osservabili per l’attività o per la passività.
La valutazione del fair value è classificata interamente
nello stesso livello della gerarchia del fair value in cui è
classificato l’input di più basso livello di gerarchia utilizza-
to per la valutazione.
Per le attività e passività rilevate nel bilancio su base ri-
corrente, il Gruppo determina se siano intervenuti dei tra-
sferimenti tra i livelli della gerarchia rivedendo la cate-
gorizzazione (basata sull’input di livello più basso, che è
significativo ai fini della valutazione del fair value nella sua
interezza) ad ogni chiusura di bilancio.
RIMANENZELe rimanenze sono valutate al minore fra il costo e il valo-
re di presumibile netto realizzo.
Il costo è calcolato secondo il metodo del costo medio
ponderato. Il valore delle scorte obsolete e a lenta movi-
to delle altre componenti di conto economico complessivo
nella riserva di “cash flow hedge”, mentre la parte non
efficace è rilevata direttamente nel prospetto dell’utile/
(perdita) d’esercizio tra gli altri costi operativi.
La parte non efficace dei contratti a termine su valute è
rilevata negli oneri finanziari e la parte non efficace dei
contratti a termine su commodity è rilevata tra gli altri co-
sti o proventi operativi.
Gli importi riconosciuti tra le altre componenti di conto eco-
nomico complessivo sono trasferiti nel prospetto dell’utile/
(perdita) d’esercizio nel periodo in cui l’operazione oggetto di
copertura influenza il conto economico, per esempio quando
viene rilevato l’onere o provento sullo strumento coperto o
quando si verifica una vendita prevista. Quando l’elemento
oggetto di copertura è il costo di un’attività o passività non
finanziaria, gli importi riconosciuti tra le altre componenti di
conto economico complessivo sono trasferiti al valore con-
tabile iniziale dell’attività o passività non finanziaria.
Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è
venduto, annullato o esercitato senza sostituzione (come
parte della strategia di copertura), o se viene revocata la
sua designazione di strumento di copertura, o quando la
copertura non risponde più ai criteri del hedge accounting,
qualsiasi profitto o perdita precedentemente rilevato tra le
altre componenti di conto economico complessivo resta
iscritto separatamente nel patrimonio netto fino a quando
l’operazione prevista viene effettuata o l’impegno stabilito
relativo alla valuta estera si verifica.
Copertura di un investimento netto in una gestione esteraLe coperture di un investimento netto in una gestione
estera, comprese le coperture di una posta monetaria
contabilizzata come parte di un investimento netto, sono
contabilizzate in modo simile alle coperture dei flussi di
cassa. Gli utili o perdite dello strumento di copertura sono
iscritti tra le altre componenti di conto economico com-
plessivo per la parte efficace della copertura, mentre per
la restante parte (non efficace) sono rilevati nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio. Alla dismissione dell’attività
estera, il valore cumulato di tali utili o perdite complessivi
è trasferito nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
VALUTAZIONE DEL FAIR VALUEIl Gruppo valuta gli strumenti finanziari, quali i derivati, e
le attività non finanziarie, quali gli investimenti immobilia-
ri, al fair value ad ogni chiusura di bilancio.
Il fair value è il prezzo che si percepirebbe per la vendita
di un’attività, o che si pagherebbe per il trasferimento di
una passività, in una regolare operazione tra operatori di
mercato alla data di valutazione.
74
con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo
del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono
contabilizzati nel conto economico quando la passività è
estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.
Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o
il premio sull’acquisizione e gli onorari o costi che fanno
parte integrante del tasso di interesse effettivo. L’ammor-
tamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli
oneri finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita).
CANCELLAZIONE DI ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIEAttività finanziarieUn’attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un’attivi-
tà finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie si-
mili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto
della situazione patrimoniale-finanziaria) quando:
• i diritti a ricevere flussi finanziari dall’attività sono estin-
ti, o
• il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ri-
cevere flussi finanziari dall’attività o ha assunto l’obbli-
go contrattuale di corrisponderli interamente e senza
ritardi e (a) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e
benefici della proprietà dell’attività finanziaria, oppure
(b) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i
rischi e benefici dell’attività, ma ha trasferito il controllo
della stessa.
Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere
flussi finanziari da un’attività o abbia siglato un accordo
in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i
flussi finanziari dell’attività finanziaria, ma assume un’ob-
bligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno
o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che
misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al pos-
sesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto
sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il
controllo sulla stessa, l’attività continua ad essere rilevata
nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimen-
to residuo nell’attività stessa. In questo caso, il Gruppo ri-
conosce inoltre una passività associata.
L’attività trasferita e la passività associata sono valutate in
modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono
di pertinenza del Gruppo. Quando il coinvolgimento resi-
duo dell’entità è una garanzia sull’attività trasferita, il coin-
volgimento è misurato sulla base del minore tra l’importo
dell’attività e l’importo massimo del corrispettivo ricevuto
che l’entità potrebbe dover ripagare.
Passività FinanziarieUna passività finanziaria viene cancellata quando l’obbli-
gazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero
mentazione è svalutato in base alla loro possibilità di uti-
lizzo o di realizzo, mediante iscrizione di apposito fondo
svalutazione scorte.
I lavori in corso su ordinazione sono valutati in base al
criterio dei costi sostenuti. I lavori in corso su ordinazione
pluriennali sono contabilizzati sulla base del metodo del-
la percentuale di completamento, riconoscendo a conto
economico il margine contrattuale in funzione dell’avan-
zamento delle forniture.
PASSIVITÀ FINANZIARIELe passività finanziarie sono classificate, al momento della
rilevazione iniziale, tra le passività finanziarie al fair value
rilevato a conto economico, tra i mutui e finanziamenti, o
tra i derivati designati come strumenti di copertura.
Tutte le passività finanziarie sono rilevate inizialmente al
fair value cui si aggiungono, nel caso di mutui, finanzia-
menti e debiti, i costi di transazione ad essi direttamente
attribuibili.
Le passività finanziarie comprendono debiti commercia-
li e altri debiti, mutui e finanziamenti, inclusi scoperti di
conto corrente, garanzie concesse e strumenti finanziari
derivati.
La valutazione delle passività finanziarie dipende dallo
loro classificazione, come di seguito descritto:
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economicoLe passività finanziarie al fair value con variazioni rilevate
a conto economico comprendono passività detenute per
la negoziazione e passività finanziarie rilevate inizialmen-
te al fair value con variazioni rilevate a conto economico.
Le passività detenute per la negoziazione sono tutte quel-
le sostenute ai fini della loro rivendita nel breve termine.
Questa categoria include inoltre gli strumenti finanziari de-
rivati sottoscritti dal Gruppo che non sono designati come
strumenti di copertura in una relazione di copertura defini-
ta dallo IAS 39. I derivati sono classificati come strumenti
finanziari detenuti per la negoziazione salvo che non siano
designati come strumenti di copertura efficaci. Gli utili o le
perdite sulle passività detenute per la negoziazione sono
rilevati nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio.
Le passività finanziarie sono designate al fair value con
variazioni rilevate a conto economico dalla data di prima
iscrizione, solo se i criteri dell’IAS 39 sono soddisfatti. Al
momento della rilevazione iniziale, il Gruppo non ha desi-
gnato passività finanziarie al fair value con variazioni rile-
vate a conto economico.
FinanziamentiDopo la rilevazione iniziale, i finanziamenti sonovalutati
75
siderate individualmente nella determinazione di perdite
di valore per le quali venga rilevata o permanga una per-
dita di valore non sono incluse nella valutazione collettiva
della perdita di valore.
L’ammontare di qualunque perdita di valore identificata è
misurato dalla differenza tra il valore contabile dell’attività
e il valore attuale dei flussi di cassa futuri stimati (escluse
le perdite di credito attese in futuro che non sono ancora
avvenute). Il valore attuale dei flussi di cassa è scontato
al tasso di interesse effettivo originario dell’attività finan-
ziaria.
Il valore contabile dell’attività viene ridotto attraverso la
contabilizzazione di un fondo svalutazione e l’importo della
perdita è rilevato nel prospetto dell’utile/(perdita) d’eser-
cizio. Gli interessi attivi (registrati tra i proventi finanziari
nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio) continuano a
essere stimati sul valore contabile ridotto e sono calcola-
ti applicando il tasso di interesse utilizzato per scontare i
flussi di cassa futuri ai fini della valutazione della perdita
di valore. I finanziamenti ed i relativi fondi svalutazione
sono stornati quando non vi sia realistica prospettiva di un
futuro recupero e le garanzie sono state realizzate o sono
state trasferite al Gruppo. Se, in un esercizio successivo,
l’ammontare della svalutazione stimata aumenta o dimi-
nuisce in conseguenza di un evento intervenuto dopo la
rilevazione della svalutazione, tale svalutazione è aumen-
tata o diminuita rettificando il fondo. Se un’attività stor-
nata è successivamente recuperata, il valore recuperato
è accreditato al prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio a
riduzione degli oneri finanziari.
ATTIVITÀ FINANZIARIE DISPONIBILI PER LA VENDITAIl Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se vi sia obiettiva
evidenza di riduzione di valore di un’attività o un gruppo di
attività finanziarie disponibili per la vendita.
Nel caso di strumenti rappresentativi di capitale classifi-
cati come disponibili per la vendita, l’obiettiva evidenza
includerebbe una significativa o prolungata riduzione del
fair value dello strumento al di sotto del suo costo. Il termi-
ne ‘significativo’ è valutato rispetto al costo originario del-
lo strumento e il termine ‘prolungato’ rispetto al periodo
in cui il fair value si è mantenuto al di sotto del costo ori-
ginario. Laddove vi sia evidenza di riduzione di valore, la
perdita cumulativa - misurata dalla differenza tra il costo
di acquisto e il fair value attuale, dedotte le perdite per ri-
duzione di valore di quella attività finanziaria rilevata pre-
cedentemente nel prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio
- è stornata dal prospetto delle altre componenti di conto
economic omplessivo e rilevata nel prospetto dell’utile/
(perdita) d’esercizio. Le perdite per riduzione di valore su
onorata. Laddove una passività finanziaria esistente fosse
sostituita da un’altra dello stesso prestatore, a condizio-
ni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una
passività esistente venissero sostanzialmente modificate,
tale scambio o modifica viene trattato come una cancel-
lazione contabile della passività originale, accompagnata
dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel
prospetto dell’utile/(perdita) d’esercizio di eventuali diffe-
renze tra i valori contabili.
COMPENSAZIONE DI STRUMENTI FINANZIARIUn’attività e una passività finanziaria possono essere
compensate e il saldo netto esposto nel prospetto della
situazione patrimoniale-finanziaria, se esiste un diritto
legale attuale a compensare gli importi rilevati contabil-
mente e vi sia l’intenzione di estinguere il residuo netto, o
realizzare l’attività e contemporaneamente
estinguere la passività.
PERDITE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIEIl Gruppo verifica ad ogni data di bilancio se un’attività
finanziaria, o gruppo di attività finanziarie, ha subito una
perdita di valore. Esiste una perdita di valore quando dopo
la rilevazione iniziale sono intervenuti uno o più eventi
(quando interviene “un evento di perdita”) che hanno un
impatto sui flussi di cassa futuri stimati dell’attività finan-
ziaria o del gruppo di attività finanziarie, impatto che pos-
sa essere attendibilmente stimato. Le evidenze di perdita
di valore possono includere indicazioni relative ad una si-
tuazione di difficoltà finanziaria da parte di un debitore od
un gruppo di debitori, incapacità di far fronte alle obbliga-
zioni, incapacità o ritardi nella corresponsione di interessi
o di importanti pagamenti, probabilità di essere sottoposti
a procedure concorsuali o altre forme di ristrutturazione
finanziaria, e da dati osservabili che indichino un decre-
mento misurabile nei flussi di cassa futuri stimati, quali
cambiamenti in contesti o nelle condizioni economiche
che si correlano a crisi finanziaria.
Attività valutate secondo il criterio del costo ammortizzatoPer le attività finanziarie contabilizzate al costo ammortiz-
zato il Gruppo ha innanzitutto valutato se sussistesse una
perdita di valore per ogni attività finanziaria individual-
mente significativa, ovvero collettivamente per le attività
finanziarie non individualmente significative. Laddove non
vi siano evidenze di perdita di valore di attività finanziarie
valutate singolarmente, significative o meno, l’attività è in-
clusa in un gruppo di attività finanziarie con caratteristiche
di rischio di credito simili e viene valutata collettivamente
ai fini della verifica della perdita di valore. Le attività con-
76
accantonamento è presentato nel prospetto dell’utile/
(perdita) d’esercizio al netto dell’ammontare rilevato per
l’indennizzo.
Accantonamento costi di smantellamentoL’accantonamento è legato all’iscrizione dei fondi di sman-
tellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a diretto in-
cremento delle attività cui si riferiscono. Tale ammontare
è determinato sulla base di apposite perizie predisposte
da periti esterni indipendenti. Nella determinazione dei
costi di smantellamento si sono considerati il tipo di at-
tività svolta presso i diversi siti e i costi di una eventuale
bonifica dei luoghi in cui sorge l’impianto. I costi di sman-
tellamento sono stanziati in base al valore attuale dei costi
attesi per regolare l’obbligazione, utilizzando flussi di cas-
sa stimati e un tasso di sconto ante-imposte che riflette i
rischi specifici connessi alla passività di smantellamento e
comportano un corrispondente incremento del costo della
voce dell’attivo cui si riferiscono. L’effetto dell’adegua-
mento della passività attualizzata è imputato nel prospetto
dell’utile/(perdita) d’esercizio come onere finanziario. La
stima dei costi futuri di smantellamento e bonifica è rivista
annualmente. Le variazioni delle stime dei costi futuri o
del tasso di sconto applicato sono portate a incremento o
diminuzione del costo dell’attività.
Passività potenziali rilevate in un’aggregazione aziendaleUna passività potenziale rilevata in un’aggregazione
aziendale è inizialmente valutata al suo fair value. Succes-
sivamente è valutata al maggiore tra l’ammontare che do-
vrebbe essere rilevato in conformità ai requisiti di rileva-
zione delle passività potenziali (vedi sopra) e l’ammontare
inizialmente rilevato meno, se del caso, l’ammortamento
cumulato, riconosciuto in conformità ai requisiti per il rico-
noscimento dei ricavi.
BENEFICI AI DIPENDENTIIl trattamento di fine rapporto (TFR) e i fondi di quiescen-
za sono determinati applicando una metodologia di tipo
attuariale; l’ammontare dei diritti maturati nell’esercizio
dai dipendenti si imputa al conto economico nella voce
costo del lavoro, mentre l’onere finanziario figurativo che
l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al mercato un fi-
nanziamento di importo pari al TFR si imputa tra i proventi
(oneri) finanziari netti. In particolare, in seguito alla legge
finanziaria del 27 dicembre 2006 n. 296, si è valutata ai
fini dello IAS 19 solo la passività relativa al TFR matu-
rato rimasto in azienda, poiché le quote in maturazione
vengono versate ad un’entità separata (Forma pensioni-
stica complementare o Fondi INPS). In conseguenza di
strumenti rappresentativi di capitale non sono ripristinate
con effetto rilevato nel conto economico; gli incrementi
nel loro fair value successivi alla riduzione di valore sono
rilevati direttamente nel conto economico complessivo.
ATTIVITÀ FINANZIARIE ISCRITTE AL COSTOSe esiste un’indicazione oggettiva della perdita di valore
di uno strumento non quotato rappresentativo di capita-
le, che non è iscritto al valore equo, perché il suo valore
equo non può essere misurato in modo attendibile, o di
uno strumento derivato che è collegato a tale strumento
partecipativo e deve essere regolato mediante la conse-
gna di tale strumento, l’importo della perdita per riduzione
di valore è misurato dalla differenza fra il valore contabile
dell’attività e il valore attuale dei flussi finanziari futuri at-
tesi e attualizzati al tasso di rendimento corrente di mer-
cato per un’attività finanziaria analoga.
DIVIDENDI E DISTRIBUZIONE DI ATTIVITÀ DIVERSE DALLE DISPONIBILITÀ LIQUIDELa società Capogruppo rileva una passività a fronte della
distribuzione ai suoi azionisti di disponibilità liquide o di
attività diverse dalle disponibilità liquide quando la distri-
buzione è adeguatamente autorizzata e non è più a discre-
zione della società. In base al diritto societario vigente in
Europa, una distribuzione è autorizzata quando è appro-
vata dagli azionisti. L’ammontare corrispondente è rileva-
to direttamente nel patrimonio netto.
Le distribuzioni di attività diverse dalle disponibilità liquide
sono valutate al fair value delle attività da distribuire; le
rideterminazioni del fair value sono rilevate direttamente
nel patrimonio netto.
Nel momento in cui si procede al regolamento del dividen-
do pagabile, l’eventuale differenza tra il valore contabile
delle attività distribuite e il valore contabile del dividendo
pagabile viene rilevata nel prospetto dell’utile (perdita)
d’esercizio.
FONDI PER RISCHI E ONERI Parte generaleGli accantonamenti a fondi per rischi e oneri sono effet-
tuati quando il Gruppo deve far fronte ad un’obbligazione
attuale (legale o implicita) risultante da un evento passa-
to, è probabile un’uscita di risorse per far fronte a tale
obbligazione ed è possibile effettuare una stima affidabile
del suo ammontare. Quando il gruppo ritiene che un ac-
cantonamento al fondo rischi e oneri sarà in parte o del
tutto rimborsato, per esempio nel caso di rischi coperti
da polizze assicurative, l’indennizzo è rilevato in modo
distinto e separato nell’attivo se, e solo se, esso risulta
praticamente certo. In tal caso, il costo dell’eventuale
77
• un importante ramo autonomo di attività o area geogra-
fica di attività.
Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal ri-
sultato delle attività operative e sono presentate nel pro-
spetto dell’utile/(perdita) d’esercizio in un’unica riga come
Utile/(perdita) netto derivante da attività destinate alla di-
smissione.
RILEVAZIONE DEI RICAVI I ricavi sono rilevati nella misura in cui sia probabile che
i benefici economici vengano conseguiti dal Gruppo e il
relativo importo possa essere determinato in modo atten-
dibile, indipendentemente dalla data di incasso. I ricavi
sono valutati al fair value del corrispettivo ricevuto o da
ricevere, tenuto conto dei termini di pagamento contrat-
tualmente definiti ed escludendo imposte e dazi. Il Gruppo
ha concluso che sta operando in conto proprio in tutti i
contratti di vendita in quanto è il debitore primario, ha la
discrezionalità sulla politica dei prezzi ed è inoltre esposto
al rischio di magazzino e di credito.
Al fine di riconoscere i ricavi devono essere rispettati an-
che i seguenti criteri specifici di rilevazione:
• Vendita di beni
Il ricavo è riconosciuto quando l’impresa ha trasferito
all’acquirente tutti i rischi e benefici significativi connes-
si alla proprietà del bene, generalmente alla data di con-
segna della merce.
• Prestazione di servizi
Il ricavo è rilevato al momento dell’espletamento del
servizio al cliente secondo quanto indicato nel contratto
di fornitura. Quando l’esito di un contratto non può es-
sere misurato in modo attendibile, i ricavi sono rilevati
solo nella misura in cui si ritiene che i costi sostenuti
soddisfino i requisiti di recuperabilità.
• Interessi attivi
Per tutti gli strumenti finanziari valutati al costo ammor-
tizzato e le attività finanziarie fruttifere classificate come
disponibili per la vendita, gli interessi attivi sono rilevati
utilizzando il tasso di interesse effettivo (TIE), che è il
tasso che precisamente attualizza i pagamenti e gli in-
cassi futuri, stimati lungo la vita attesa dello strumento
finanziario o su un periodo più breve, quando neces-
sario, rispetto al valore netto contabile dell’attività o
passività finanziaria. Gli interessi attivi sono classificati
tra i proventi finanziari nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio.
• Dividendi
I dividendi sono rilevati quando sorge il diritto del Grup-
po a ricevere il pagamento, che in genere corrisponde
al momento in cui l’Assemblea degli azionisti ne appro-
va la distribuzione.
tali versamenti l’azienda non avrà più obblighi connessi
all’attività lavorativa prestata in futuro dal dipendente (c.d.
“Defined contribution plan”).
I costi relativi all’incremento del valore attuale dell’obbli-
gazione per il TFR, derivanti dal variare delle stime at-
tuariali (sull’andamento dei tassi e sull’andamento delle
ipotesi attuariali) relative alle ipotesi assunte negli anni
precedenti, sono inclusi nel conto economico complessi-
vo e contabilizzati in apposita riserva di patrimonio netto
(Riserva IAS 19).
ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA E PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA Il Gruppo classifica le attività non correnti detenute per
la vendita o per la distribuzione agli azionisti della con-
trollante se il loro valore contabile sarà recuperato princi-
palmente con un’operazione di vendita o di distribuzione,
anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non
correnti classificate come detenute per la vendita o per
la distribuzione agli azionisti sono valutati al minore tra
il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di
vendita o di distribuzione. I costi di distribuzione sono i
costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla distribuzione,
esclusi gli oneri finanziari e le imposte.
La condizione per la classificazione come detenuti per la
distribuzione si considera rispettata solo quando la distri-
buzione è altamente probabile e l’attività o il gruppo in
dismissione è disponibile per la distribuzione immediata
nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per conclu-
dere la distribuzione dovrebbero indicare che è impro-
babile che possano intervenire cambiamenti significativi
nella distribuzione o che la distribuzione venga annullata.
La Direzione deve essersi impegnata alla distribuzione,
il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un
anno dalla data della classificazione. Simili considerazioni
sono valide anche per le attività ed i gruppi in dismissione
detenuti per la vendita.
L’ammortamento di immobili, impianti e macchinari e
delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi
sono classificati come disponibili per la vendita o per la
distribuzione agli azionisti.
Le attività e le passività classificate come detenute per la
vendita o per la distribuzione agli azionisti sono presentate
separatamente tra le voci correnti nel bilancio.
Un gruppo in dismissione si qualifica come attività opera-
tiva cessata se è:
• una componente del Gruppo che rappresenta una CGU
o un gruppo di CGU;
• classificata per la vendita o la distribuzione agli azionisti
o è già stata ceduta in tale modo;
78
Le imposte differite passive sono rilevate su tutte le dif-
ferenze temporanee tassabili, con le seguenti eccezioni:
- le imposte differite passive derivano dalla rilevazione
iniziale dell’avviamento o di un’attività o passività in
una transazione che non rappresenta un’aggregazio-
ne aziendale e, al tempo della transazione stessa, non
influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
- il riversamento delle differenze temporanee imponi-
bili, associate a partecipazioni in società controllate,
collegate e joint venture, può essere controllato, ed
è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile
futuro.
Le imposte differite attive sono rilevate a fronte di tutte
le differenze temporanee deducibili, dei crediti e delle
perdite fiscali non utilizzate e riportabili a nuovo, nella
misura in cui sia probabile che saranno disponibili suf-
ficienti imponibili fiscali futuri, che possano consentire
l’utilizzo delle differenze temporanee deducibili e dei
crediti e delle perdite fiscali riportati a nuovo, eccetto i
casi in cui:
- l’imposta differita attiva collegata alle differenze tem-
poranee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di
un’attività o passività in una transazione che non rap-
presenta un’aggregazione aziendale e, al tempo della
transazione stessa, non influisce né sul risultato di bi-
lancio, né sul risultato fiscale;
- nel caso di differenze temporanee deducibili associa-
te a partecipazioni in società controllate, collegate e
joint venture, le imposte differite attive sono rileva-
te solo nella misura in cui sia probabile che esse si
riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno
sufficienti imponibili fiscali a fronte che consentano il
recupero di tali differenze temporanee.
Il valore di carico delle imposte differite attive viene
riesaminato a ciascuna data di bilancio e ridotto nella
misura in cui non sia più probabile che saranno disponi-
bili in futuro sufficienti imponibili fiscali da permettere in
tutto o in parte l’utilizzo di tale credito. Le imposte diffe-
rite attive non rilevate sono riesaminate ad ogni data di
bilancio e sono rilevate nella misura in cui diventa pro-
babile che i redditi fiscali saranno sufficienti a consentire
il recupero di tali imposte differite attive.
Le imposte differite attive e passive sono misurate in
base alle aliquote fiscali che si attende saranno applica-
te nell’esercizio in cui tali attività si realizzeranno o tali
passività si estingueranno, considerando le aliquote in
vigore e quelle già emanate, o sostanzialmente in vigo-
re, alla data di bilancio.
Le imposte differite relative ad elementi rilevati al di
fuori del conto economico sono anch’esse rilevate al di
fuori del conto economico e, quindi, nel patrimonio net-
• Affitti attivi
Gli affitti derivanti da investimenti immobiliari sono rile-
vati in quote costanti lungo la durata dei contratti di lo-
cazione in essere alla data di bilancio e sono classificati
tra i ricavi, tenuto conto della loro natura operativa.
CONTRIBUTI PUBBLICII contributi pubblici sono rilevati quando sussista la ragio-
nevole certezza che essi siano ricevuti e che tutte le condi-
zioni ad essi riferiti siano soddisfatte. I contributi correlati
a componenti di costo sono rilevati come ricavi, ma sono
ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da esse-
re commisurati al riconoscimento dei costi che intendono
compensare. Il contributo correlato ad una attività viene
riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita
utile attesa dell’attività di riferimento.
Laddove il Gruppo riceva un contributo non monetario,
l’attività ed il relativo contributo sono rilevati al valore no-
minale e rilasciati nel conto economico in quote costan-
ti, lungo la vita utile attesa dell’attività di riferimento. Nel
caso di finanziamenti o forme di assistenza simili erogati
da enti governativi o istituzioni simili, e che presentino un
tasso di interesse inferiore al tasso corrente di mercato,
l’effetto legato al tasso di interesse favorevole è conside-
rato un contributo pubblico. Il finanziamento, o la forma di
assistenza, è inizialmente rilevato e valutato al fair value
ed il contributo pubblico è misurato come la differenza tra
il valore di carico iniziale del finanziamento ed i proventi
ricevuti.
IMPOSTE SUL REDDITO• Imposte correnti
Le imposte correnti attive e passive dell’esercizio sono
valutate per l’importo che ci si attende di recuperare o
corrispondere alle autorità fiscali. Le aliquote e la nor-
mativa fiscale utilizzate per calcolare l’importo sono
quelle emanate, o sostanzialmente in vigore, alla data
di chiusura di bilancio.
Le imposte correnti relative ad elementi rilevati diret-
tamente a patrimonio netto sono rilevate anch’esse a
patrimonio netto e non nel prospetto dell’utile/(perdita)
d’esercizio. Il Management periodicamente valuta la
posizione assunta nella dichiarazione dei redditi nei casi
in cui le norme fiscali siano soggette ad interpretazioni
e, ove appropriato, provvede a stanziare degli accanto-
namenti.
• Imposte differite
Le imposte differite sono calcolate applicando il cosid-
detto “liability method” alle differenze temporanee alla
data di bilancio tra i valori fiscali delle attività e delle
passività e i corrispondenti valori di bilancio.
79
ne dell’impianto, vista anche la volontà del socio di mag-
gioranza Paradello Ambiente di cedere le proprie quote,
la Società, nell’ambito di un processo di riorganizzazione
che ha visto internalizzare tutte le attività di gestione e
lavorazione della biomassa, integrare la gestione ammini-
strativa negli standard del gruppo, anche con l’implemen-
tazione di SAP, con atto di cessione quote a rogito notaio
Lesandrelli n. 107.736/37.783 del 27.07.2015, Linea Ener-
gia ha acquisito le quote dei soci Paradello Ambiente e
CAUTO pari al residuo 55% del capitale, diventando così
socio unico di Franciacorta Rinnovabili. Il 15 dicembre
2015 con atto Notaio Lesandrelli n. 108.234/38.053 Fran-
ciacorta Rinnovabili è stata fusa per incorporazione nella
controllante, con efficacia dal 01.01.2016.
Il prezzo di acquisto, pari al fair value è stato di €1.529.686.
Il fair value complessivo della partecipazione è pari a
€2.781.427. Le attività e le passività sono esposte al fair
value alla data di acquisizione.
SOCIETÀ CREMASCA CALOREIn data 01 luglio 2015 è stato acquistato il 100% della So-
cietà Cremasca Calore proprietaria dell’impianto e della
rete del teleriscaldamento della città di Crema al fine di
potenziare il ramo “Teleriscaldamento” del Gruppo.
Il prezzo di acquisto, pari al fair value, è stato di
€4.994.285 generando una differenza di consolidamento
di €5.515.128. Le attività e le passività sono esposte al
fair value alla data di acquisizione.
8. Attività e passività destinate alla vendita In data 9 settembre 2015 è stata deliberata la cessione di
una parte dell’igiene urbana dell’area di Lodi alla società
SOGIR; a seguito di ciò si è provveduto a riclassificare i
valori afferenti il ramo tra le attività e passività destinate
alla vendita e ad esporre i valori economici in forma sin-
tetica quale risultato delle attività destinate alla vendita. Il
fair value del ramo risulta in linea con i valori di bilancio. Si
riporta di seguito una sintesi dei valori del ramo espressa
in euro:
to o nel conto economico complessivo, coerentemente
con l’elemento cui si riferiscono.
Imposte differite attive e imposte differite passive sono
compensate laddove esista un diritto legale che consen-
te di compensare imposte correnti attive e imposte cor-
renti passive, e le imposte differite facciano riferimento
allo stesso soggetto contribuente e alla stessa autorità
fiscale.
I benefici fiscali acquisiti a seguito di un’aggregazione
aziendale, ma che non soddisfano i criteri per la rile-
vazione separata alla data di acquisizione, sono even-
tualmente riconosciuti successivamente, nel momento
in cui si ottengono nuove informazioni sui cambiamenti
dei fatti e delle circostanze. L’aggiustamento è ricono-
sciuto a riduzione dell’avviamento (fino a concorrenza
del valore dell’avviamento), nel caso in cui sia rilevato
durante il periodo di misurazione, ovvero nel conto eco-
nomico, se rilevato successivamente.
• Imposte indirette
I costi, i ricavi, le attività e le passività sono rilevati al
netto delle imposte indirette, quali l’imposta sul valore
aggiunto, con le seguenti eccezioni:
- l’imposta applicata all’acquisto di beni o servizi è in-
detraibile; in tal caso essa è rilevata come parte del
costo di acquisto dell’attività o parte del costo rilevato
nel conto economico;
- i crediti e i debiti commerciali includono l’imposta in-
diretta applicabile.
L’ammontare netto delle imposte indirette da recupe-
rare o da pagare all’Erario è incluso nel bilancio tra i
crediti ovvero tra i debiti.
7.Aggregazioni aziendaliNel corso del 2015 si sono verificate le acquisizioni delle
società Franciacorta Rinnovabili e SCCA (Società Crema-
sca Calore) come si seguito specificato:
FRANCIACORTA RINNOVABILI S.R.L. Al fine di razionalizzare i processi ed ottimizzare la gestio-
80
ATTIVITÀ 31/12/2015
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Altre attività immateriali 346.232
Immobili, impianti e macchinari 929.395
Altre attività non correnti 15.938
Totale attività non correnti 1.291.565
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 36.945
Crediti tributari e altre attività 35.984
Totale attività correnti 72.929
TOTALE ATTIVITÀ 1.364.494
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
PATRIMONIO NETTO
Risultato del periodo 1.053.577
Totale patrimonio netto 1.053.577
PASSIVITÀ NON CORRENTI
TFR ed altri fondi relativi al personale 938.764
Fondi per rischi ed oneri e passività per discariche 26.000
Prestiti e finanziamenti non correnti 398.086
Altre passività non correnti 81.780
Totale passività non correnti 1.444.630
PASSIVITÀ CORRENTI
Prestiti e finanziamenti correnti 95.867
Debiti tributari e altre passività correnti 357.529
Totale passività correnti 453.396
TOTALE PASSIVITÀ 1.898.026
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 2.951.603
(dati in migliaia di €)
81
il 1° gennaio e il 31 dicembre 2015, compreso l’effetto
delle operazioni straordinarie avvenute nel corso del 2015
come già descritto nei paragrafi precedenti.
Le aliquote di ammortamento sono in linea con quelle ap-
plicate lo scorso anno.
2. AvviamentoIl valore residuale dell’avviamento rappresenta un’attività
immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non sog-
getta ad ammortamento sistematico, ma ad impairment
test almeno annuale.
Tale posta è stata pertanto sottoposta al “test di impair-
ment” ai sensi dello IAS 36, come indicato nella specifica
nota 4, dal quale è emersa la necessità di svalutare per
731 k/€ l’avviamento di Linea Ambiente. L’avviamento al
31.12.2015 si è incrementato per effetto delle operazioni
straordinarie sopradescritte.
Negli anni precedenti non sono state effettuate svalutazio-
ni significative.
3. Immobili, impianti e macchinari Nella tabella seguente sono riepilogate le movimentazioni
intervenute nelle immobilizzazioni materiali tra il 1° gen-
naio e il 31 dicembre 2015, compreso l’effetto delle ope-
razioni straordinarie avvenute nel corso del 2015 come
descritto nei paragrafi precedenti.
1. Attività ImmaterialiNelle due tabelle seguenti sono riepilogate le movimen-
tazioni intervenute nelle immobilizzazioni immateriali tra
La voce “diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell’ingegno” comprende gli oneri sostenuti per
l’acquisizione di software e licenze d’uso.
La voce “concessioni, licenze, marchi e diritti simili”
accoglie i costi una tantum sostenuti nel tempo da alcune
società del gruppo per l’acquisizione delle concessioni re-
lative al servizio di distribuzione del gas metano in alcuni
Comuni. Tali costi sono ammortizzati in base alla durata
contrattuale delle rispettive convenzioni.
Detta voce comprende anche gli oneri per l’acquisto dei
diritti Cip6, applicabili sulle tariffe di energia elettrica al
Gestore della Rete di Trasmissione Nazionale e connessi
all’entrata in esercizio del secondo impianto del Termova-
lorizzatore di Parona.
La voce “Altre immobilizzazioni immateriali” è costituita
per la maggior parte dal valore netto contabile degli asset
dati in concessione da Comuni ed enti pubblici alle singole
società del gruppo per l’esercizio delle attività di distribuzio-
ne gas (Linea Distribuzione) e teleriscaldamento (Steam).
La voce immobilizzazioni immateriali in corso rileva es-
senzialmente il valore dei lavori e opere realizzate sulle
reti, allacci e impianti di distribuzione del gas metano in
concessione.
Note illustrative dei prospetti contabili
Tipologia cespitiValore netto 31/12/2014
Incrementi e/o
decrementi netti*
Ammortam. e svalutaz.
(netto utilizzi)
Effetto impairment
Giroconti, riclassif. e
altri movim.
Valore netto 31/12/2015
Diritti di brevetto e utilizzo
opere ingegno91 13 -49 0 55
Concessioni, licenze,
marchi e diritti simili21.298 15 -2.285 0 19.028
Altre immobilizzazioni
immateriali185.847 6.559 -9.411 0 15.948 198.943
Immobilizzaz. immateriali
in corso e acconti2.703 20.314 0 -15.948 7.069
Totale attività immateriali
209.939 26.901 -11.745 0 0 225.095
* incrementi e/o decrementi comprensivi delle operazioni straordinarie descritte nel paragrafo relativo alle aggregazioni aziendali.
82
una verifica del suo valore recuperabile in via residuale,
determinando i flussi di cassa generati da un insieme di at-
tività che individuano il/i complesso/i aziendale/i cui esso
pertiene, le c.d. “Cash Generating Unit” (CGU).
Sulla base delle scelte strategiche ed organizzative attuate
dal Gruppo, nel valutare l’avviamento si è fatto riferimen-
to alle diverse unità generatrici di flussi di cassa al quale
l’avviamento è stato attribuito. Nella fattispecie, il Gruppo
ha evidenziato le diverse CGU a livello di singole società
controllate.
L’analisi in oggetto è stata effettuata utilizzando i flussi
finanziari desumibili dal documento delle Proiezioni Plu-
riennali del Gruppo, approvato nelle sue linee guida dal
Consiglio di Amministrazione, ed estesa per periodi suc-
cessivi in funzione della vita utile attesa delle diverse at-
tività e degli eventuali mutamenti di destinazione e/o di
redditività.
La seguente tabella mette a confronto i valori di avvia-
mento 2015 e 2014:
Gli incrementi si riferiscono all’acquisizione di SCCA e
Franciacorta Rinnovabili come descritto nel paragrafo re-
lativo alle aggregazioni aziendali e agli interventi di am-
pliamento e ammodernamento degli impianti esistenti.
Nel 2015 non sono state effettuate dal gruppo alienazioni
di cespiti di particolare rilevanza.
Le aliquote di ammortamento sono in linea con quelle ap-
plicate lo scorso anno.
4. Impairment test sul valore dell’avviamento e delle immobilizzazionimateriali e immateriali
Lo IAS 36 prevede che il valore dell’avviamento, in quanto
bene immateriale a vita utile indefinita, non sia ammortiz-
zato, ma soggetto ad una verifica del valore da effettuar-
si almeno annualmente (c.d. “impairment test”). Poiché
l’avviamento non genera flussi di cassa indipendenti, né
può essere ceduto autonomamente, lo IAS 36 prevede
Tipologia cespitiValore netto 31/12/2014
Incrementi e/o
decrementi netti*
Ammortam. e svalutaz.
(netto utilizzi)
Effetti impairment
test
Giroconti, riclassif. e
altri movim.
Valore netto 31/12/2015
Terreni e fabbricati 78.717 6.024 -4.434 80.307
Impianti e macchinari 223.411 39.450 -20.449 242.412
Attrezzature industriali e
commerciali8.095 991 -1.942 7.144
Immobilizzazioni in corso
e acconti10.808 960 11.768
Altre immobilizzazioni
materiali11.815 379 -3.574 8.620
Totale attività materiali 332.846 47.804 -30.399 0 0 350.251
* incrementi e/o decrementi comprensivi delle operazioni straordinarie descritte nel paragrafo relativo alle aggregazioni aziendali.
83
CGU Valori al 31/12/15 Valori al 31/12/14
Linea Group Holding 3.196 3.196
Linea Più 6.038 6.038
Linea Ambiente 39.798 40.529
Ecolevante 0 0
Astem Gestioni 0 1.764
Linea Gestioni 7.004 5.505
Linea Distribuzione 305 109
Linea Energia 16.581 16.581
Linea Com 1.658 1.658
Greenambiente 9.634 9.634
Franciacorta Rinnovabili 276 0
Linea Reti e Impianti 5.780 0
Totale avviamento 90.270 85.014
• capitalizzazione del flusso flusso finanziario prospettico
medio
• valore di liquidazione
Il Gruppo ha sviluppato un’analisi di sensitività del valo-
re recuperabile delle diverse CGU, modificando il tasso
di sconto utilizzato per l’attualizzazione dei flussi di cassa
delle stesse e il tasso di crescita medio annuo nel lungo
periodo. Tale analisi, mantenendo inalterate le ipotesi sot-
tostanti ai piani aziendali, non ha evidenziato scostamenti
sostanziali rispetto ai risultati ottenuti. Anche modificando
i parametri di “g” e WACC fino ad un +1% applicato a tutti
i tassi, non ci sarebbero segnali di impairment.
I tassi di attualizzazione, coerenti con i flussi sopra descrit-
ti, sono stati stimati mediante la determinazione del costo
medio ponderato del capitale. In particolare, è stato stima-
to un tasso medio del 5,4% per le CGU legate al settore
gas, del 5,6% per il settore energia, del 5,7% per il settore
ambiente, del 5,6% per il settore TLC (telecomunicazioni)
e del 5,8% per le multiutilities.
Il parametro “g” utilizzato è pari all’1,5% per tutte le CGU
ad eccezione della CGU del settore energia dove si è ap-
plicato un parametro dell’1%.
5. Partecipazioni in società collegate e altre partecipazioniIl Gruppo possedeva, al 31/12/2015, le seguenti parteci-
pazioni in società collegate (valutate con il metodo del Pa-
trimonio Netto) e le seguenti altre partecipazioni minori:
Nel corso dell’esercizio il Gruppo ha posto in essere un’at-
tività di riorganizzazione e razionalizzazione interna che
ha portato alla scissione totale di Astem Gesioni in Linea
Reti e Impianti per la parte inerente il teleriscaldamento
di Lodi e il Linea Gestioni per il resto con conseguente
riallocazione della differenza di consolidamento ad essa
associata alle due società destinatarie.
La differenza di consolidamento relativa a Linea Reti e
Impianti si è incrementata, inoltre, per effetto dell’acquisi-
zione della partecipazione in SCCA come descritto nel pa-
ragrafo relativo alle acquisizioni aziendali cui si rimanda.
In particolare, per la determinazione del valore recupera-
bile di ciascuna CGU nell’accezione di valore d’uso è stato
stimato il valore attuale dei flussi di cassa operativi (così
come espressamente previsto dai principi di riferimento),
inerenti alle singole CGU, riferiti al periodo di pianificazio-
ne aziendale, nonché un valore finale (terminal value) ol-
tre l’orizzonte di piano, coerentemente con la natura degli
investimenti e con i settori di operatività.
L’orizzonte di pianificazione è pari al periodo 2015-2020
per tutte le CGU individuate, ad eccezione di Greenam-
biente, Ecolevante e Lomellina Energia, per le quali è sta-
to utilizzato un arco temporale più lungo per la specificità
del business.
Inoltre è stato stimato un terminal value, adottando le se-
guenti due metodologie, in funzione delle specificità dei
business di ciascuna CGU:
84
Gruppo, mentre la società Blugas Infrastrutture è stata
riclassificata tra le altre partecipazioni poiché a seguito
della riduzione della % di possesso dal 45,74% al 27,51%
la società non esercita un’influenza notevole sulla parte-
cipazione stessa.
La tabella seguente riepiloga le informazioni economi-
co-patrimoniali di sintesi relative alle partecipazioni nelle
varie società collegate, rilevate dagli ultimi bilanci perve-
nuti:
Si segnala che nel corso del 2015, come già illustrato, la
società Franciacorta Rinnovabili è stata acquisita al 100%
dalla controlla Linea Energia S.p.A.
La riduzione nel valore della partecipazione in ASM Co-
dogno è dovuta alla distribuzione di riserve effettuata nel
corso dell’anno che ha determinato una riduzione del pa-
trimonio netto.
La società Inn.tec è stata interamente svalutata per ade-
guarla al valore del patrimonio netto di spettanza del
Ragione sociale Valore al 31/12/15 Valore al 31/12/14
Blugas S.r.l. in liquidazione 0 0
ASM Codogno S.r.l. 3.311 3.540
Ecofert S.r.l. in liquidazione 819 819
Franciacorta Rinnovabili S.r.l. 0 1.074
Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l. 112 160
Totale partecipazioni collegate 4.242 5.593
Inn.Tec. S.r.l. 1 86
Camuna Energia S.r.l. 130 130
Casalasca Servizi S.p.A. 121 121
Isfor 2000 S.p.A. 10 10
SABB S.p.A. 82 82
Gestione Multiservice Scarl 61 61
Cassa Padana Scarl 1 1
Crit 2 2
Idroenergia Scarl 0 0
Confidi Toscana Scarl 0 0
Blugas Infrastrutture S.r.l. 4.269 4.269
Totale altre partecipazioni 4.677 4.762
Totale Partecipazioni 8.919 10.355
85
rimborso, alla data di esecuzione dell’operazione, del 50%
della sua esposizione verso il Gruppo LGH al 31/12/2015,
pari a 14.982.470€, nonché un piano per l’estinzione,
al più tardi entro 5 anni, del residuo 50%. Inoltre, AEM
S.p.A. dovrà rinunciare ad ogni eventuale pretesa riferita,
riferibile e/o comunque connessa ai rapporti contrattuali in
essere con le società del Gruppo LGH, fatta eccezione per
il contratto di affitto a Linea Com della rete in fibra ottica,
per il quale verranno ridefiniti gli elementi principali.
Tenuto conto di quanto sopra, il presente bilancio è stato
redatto sul presupposto che AEM S.p.A. effettivamente
sottoponga a LGH una proposta avente ad oggetto il rim-
borso integrale del proprio debito e la definizione dei suoi
rapporti con LGH e/o con le società del Gruppo LGH in
senso conforme a quanto previsto nel menzionato con-
tratto del 4 marzo 2016.
Considerato che la stessa AEM S.p.A. è formalmente par-
te del predetto contratto l’aspettativa che tale proposta
venga presentata in tempi brevi appare più che giustifica-
ta e, quindi, parimenti giustificati, se non quasi doverosi,
risultano i criteri di redazione del bilancio accolti dal Con-
siglio di Amministrazione.
• la quota oltre l’esercizio successivo (pari a 4.164 mila
euro) del piano di rientro finanziario tra LGH e il socio
Cogeme S.p.A. per la chiusura di parte delle partite
commerciali aperte tra i due gruppi;
• il valore residuo dell’anticipazione di 4.548 mila euro ef-
fettuata da Linea Più nei confronti di Sinit e finalizzata a
6. Attività finanziarie non correntiAl 31 dicembre 2015 le attività finanziarie non correnti
ammontano a 22.605 mila euro, in diminuzione di 15.076
mila euro rispetto a fine 2014 (quando erano pari a 37.681
mila euro), in parte grazie ai pagamenti ricevuti nel 2015.
Detta voce comprende:
• 1.361 mila euro di finanziamenti a m/l termine concessi
ad alcuni Comuni da Linea Distribuzione a fronte di ac-
cordi relativi alla distribuzione del gas;
• la quota oltre l’esercizio successivo (pari a 12.532 mila
euro) del piano di rientro finanziario tra LGH e il socio
AEM S.p.A. A tal riguardo si segnala che il capitale resi-
duo al 31 dicembre 2015 di detto debito di AEM S.p.A.
risulta pari a 17.532 mila euro, che nel corso dell’eser-
cizio la società debitrice ha pagato solo le rate interessi
scadute fino al 30/6/2015, mentre risultano ancora da
pagare le rate in conto capitale scadute dal 31 dicembre
2014 in poi.
In In data 4 marzo 2016 i Soci di LGH hanno firmato un
contratto di partnership industriale che prevede la cessio-
ne ad A2A del 51% del capitale sociale. Successivamente
si è aperta la fase, tuttora in corso e che dovrà avere una
durata massima di 3 mesi, durante la quale dovranno ve-
rificarsi alcune condizioni sospensive affinché l’operazio-
ne si possa perfezionare.
Tra queste, il Socio AEM S.p.A., debitore al 31/12/2015
di complessivi €29.964.940, dovrà presentare ed asse-
verare un piano di risanamento contenente, tra l’altro, il
Blugas S.r.l.in liquidazione *
Ecofert S.r.l. in liquidazione*
ASM Codogno S.r.l.**
Bresciana Gas Infrastrutture***
Quota dello stato patrimoniale della collegata:
48,22% 48,00% 49,00% 50,00%
Attività correnti 3.239 67 4.185 1.626
Attività non correnti 0 1.829 6.736 5.503
Passività correnti -2.724 -108 -1.291 -5.589
Passività non correnti -686 -82 -2.872 -1.411
Attivo netto -171 1.706 6.758 129
Quota dei ricavi e del risultato della collegata:
48,22% 48,00% 49,00% 50,00%
Ricavi 0 0 3.589 976
Risultato esercizio -25 0 327 0
* Dati bilancio 31/12/2014
** Dati progetto di bilancio 31/12/2015
*** Dati bilancio 30/06/2015
86
8. Imposte
IMPOSTE DIFFERITEIl dettaglio delle imposte differite attive e passive iscrit-
te nelle stato patrimoniale e nel conto economico 2015,
raffrontate con quelle dell’esercizio precedente, è il se-
guente:
supportarne la gestione finanziaria durante la sua liqui-
dazione. L’anticipo è stato parzialmente rimborsato nel
corso dell’esercizio. La scadenza dell’attività è compre-
sa entro i 5 anni.
7. Altre attività non correntiI crediti e le altre attività non correnti ammontano a 2.861
mila euro, e sono rappresentati da crediti non finanziari
con esigibilità superiore ai 12 mesi (depositi cauzionali at-
tivi ed acconti di canoni a Comuni, per un importo di 759
mila euro) e i risconti attivi pluriennali (2.102 mila euro).
DESCRIZIONE
Stato Patrimoniale OCI Conto Economico
31/12/2015 31/12/2014esercizio
2015esercizio
2015esercizio
2014
Imposte differite attive 33.087 35.670 158 -2.425 -1.127
cespiti 6.715 9.252 -2.537 815
immobilizzazioni finanziarie 659 659 0 542
TFR e fondi pensionistici 986 1.464 58 -420 861
derivati, leasing e finanziamenti 2.388 3.231 100 -743 5
fondi rischi e oneri 12.384 11.493 891 -1.085
fondi contributi c/impianti 6.340 6.891 -551 -214
altri 700 598 102 -1.844
perdite fiscali riportabili 2.915 2.082 833 -207
Imposte differite passive: -27.590 -31.705 0 4.115 5.260
cespiti -24.957 -27.141 2.184 5.262
immobilizzazioni finanziarie -379 -158 -221 -8
TFR e fondi pensionistici -446 -313 -133 -33
derivati, leasing e finanziamenti -1.078 -2.105 1.027 -1.197
fondi imposte, rischi e oneri -516 -1367 851 1443
dividendi -37 -135 98 -159
altri -177 -486 309 -272
TOTALE IMPOSTE DIFFERITE
1.690 3.909
87
ferita ed anticipata calcolata, dal 2017 con una riduzione
di aliquota del 3,5% (dal 27,5% al 24%). Tale variazione
non ha determinato impatti significativi per il gruppo.
La riconciliazione tra le imposte sul reddito contabilizzate
e le imposte teoriche risultanti dall’applicazione all’utile
ante imposte dell’aliquota media fiscale in vigore per gli
esercizi chiusi al 31 dicembre 2015 e 2014 è la seguente:
IMPOSTE DELL’ESERCIZIOLe imposte sul reddito per gli esercizi chiusi al 31 dicem-
bre 2015 e 2014 sono così suddivise:
La diminuzione di 3.965 mila euro delle imposte correnti
tra il 2014 e il 2015 è in larga parte dovuta al venir meno
della addizionale “robin tax” dichiarata incostituzionale
dall’anno in corso.
A sua volta, il decremento delle imposte differite attive, al
netto di quelle passive, deriva sia dalle riprese in aumento
(temporanee) dell’imponibile fiscale, sia dalle rettifiche di
consolidamento e all’effetto del rilascio della fiscalità dif-
IRES/Imposte sul reddito
esercizio 2015 esercizio 2014
Importi Aliquota Importi Aliquota
Aliquota fiscale media
applicabile*27,50% 34,00%
Risultato ante imposte 10.901 6.516
Onere fiscale teorico 2.998 2.215
Totale rettifiche imponibile
fiscale15.194 20.422
IRES CORRENTE 7.175 65,83% 9.159 140,56%
Descrizioneesercizio
2015esercizio
2014
Totale imposte correnti -9.238 -13.202
IRES -7.175 -9.159
IRAP -2.063 -4.043
Tot.imposte differite attive/passive(relative all’insorgenza e al riversamento di
differenze temporanee)
1.690 3.909
TOTALE -7.548 -9.293
* nel calcolo delle imposte correnti si segnala che dall’esercizio 2015 è venuto meno l’impatto della Robin Tax per un’aliquota del 6,5% su alcuni settori di
attività.
88
mente dallo stoccaggio di gas metano acquistato per l’ap-
provvigionamento delle forniture invernali da erogare agli
utenti finali, non presente lo scorso esercizio.
L’incremento dei lavori in corso su ordinazione fa riferi-
mento alla realizzazione di beni su ordinazione, in relazio-
ne all’attività di gestione della raccolta rifiuti.
La notevole riduzione dei certificati verdi iscritti tra le ri-
manenze e valutati al fair value, è da porsi in relazione con
il decremento di produzione energietica.
9. RimanenzeViene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra il
dato delle rimanenze al 31 dicembre 2015 e 2014:
Si fa presente che i magazzini presenti nel gruppo sono
costituiti quasi esclusivamente da materiali acquistati per
la costruzione di impianti o destinati ad essere utilizzati
per le manutenzioni e riparazioni ordinarie, mentre quelli
tenuti a disposizione come pezzi di ricambio degli impianti
esistenti sono stati classificati nelle immobilizzazioni ma-
teriali e soggetti ad ammortamento in base alla vita utile
degli impianti stessi.
L’incremento delle materie prime è costituito essenzial-
IRAP/Imposte sul reddito
esercizio 2015 esercizio 2014
Importi Aliquota Importi Aliquota
Aliquota fiscale media
applicabile4,00% 4,00%
Imponibile fiscale* 77.116 162.166
Onere fiscale teorico 3.085 6.487
Totale rettifiche imponibile
fiscale- 25.541 - 61.091
IRAP CORRENTE 2.063 2,68% 4.043 2,49%
31/12/2015 31/12/2014 Delta
Materie prime 13.216 11.723 1.493
Fondo obsolescenza magazzino materie prime -268 -290 -22
Materie prime nette 12.948 11.433 1.515
Semilavorati e lavori su ordinazione 1.482 215 1.267
Semilavorati netti 1.482 215 1.267
Certificati Verdi 8.518 17.523 -9.005
Fondo acquisto TEE -531 -1.109 -578
Certificati Verdi 7.987 16.414 -8.427
Totale magazzino al minore tra costo e valore netto di realizzo
22.417 28.062 -5.645
89
che un rallentamento delle attività di gestione e recupero
dei crediti di Linea Più, con un peggioramento dell’ageing
dello scaduto, in particolare sulle posizioni più vecchie.
Si riporta, infine, la movimentazione del fondo svalutazio-
ne crediti nel corso dell’esercizio:
10. Crediti commerciali Viene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra il
dato dei crediti commerciali al 31 dicembre 2015 e 2014:
Si riporta inoltre la suddivisione dei crediti verso clienti per
data scadenza (al lordo del relativo fondo svalutazione):
Il sensibile incremento dei crediti a scadere è imputabi-
le esclusivamente al cambio del sistema di billing della
controllata Linea Più, che ha comportato ritardi nei piani
di fatturazione e il conseguente aumento (+36.472 mila
euro) dello stanziamento per fatture da emettere.
Il passaggio al nuovo sistema di billing ha comportato an-
31/12/2015 31/12/2014
Crediti commerciali per fatture emesse 153.220 171.177
Crediti commerciali per fatture da emettere 97.978 61.506
Totale crediti commerciali lordi 251.198 232.683
Fondo svalutazione crediti commerciali -38.998 -37.330
Totale crediti commerciali netti 212.200 195.353
31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Crediti a scadere 153.702 138.700 11%
Crediti scaduti entro 180 giorni 32.507 34.099 -5%
Crediti scaduti entro 360 giorni 12.196 10.995 11%
Crediti scaduti oltre 360 giorni 52.792 48.890 8%
Totale crediti commerciali lordi 251.198 232.683 8%
31/12/2015 31/12/2014
Saldo iniziale fondo svalutazione crediti 37.330 34.103
Accantonamenti 5.387 4.790
Utilizzi -3.719 -1.564
Saldo finale fondo svalutazione crediti 38.998 37.330
90
11. Attività per strumenti derivatiLa voce in oggetto rappresenta il fair value positivo dei
contratti derivati su tassi e sui prezzi dell’energia elettrica
al 31 dicembre 2015.
con conseguente aumento del saldo della voce di bilan-
cio rispetto al 2014;
• per 5.311 mila euro dalla parte a breve termine del pia-
no di rientro finanziario in essere con AEM S.p.A., che
comprende anche le rate in conto capitale e gli interessi
scaduti e non pagati alla data di chiusura dell’esercizio;
• per 1.190 mila euro dalla parte a breve del finanziamen-
to verso Cogeme S.p.A.
• per 49 mila euro dalla parte a breve di un credito finan-
ziario verso Ecofert S.r.l. in liquidazione;
• per 1.677 mila euro dalla parte a breve del finanziamen-
to erogato a Bresciana Gas Infrastrutture S.r.l.
Per i termini e le condizioni relativi ai crediti verso parti
correlate si rimanda alla nota specifica.
I crediti commerciali sono infruttiferi e hanno una scaden-
za media di circa 150 giorni.
Per maggiori dettagli sulla natura e le caratteristiche dei
contratti in essere si rimanda alla successiva nota n.23.
12. Altre attività finanziarie correntiAl 31 dicembre 2015 il saldo delle attività finanziarie cor-
renti è pari a 19.196 mila euro, contro 7.904 mila euro del
31 dicembre 2014, ed è costituito:
• dal credito di 10.969 mila euro verso i soci di Seca
S.p.A., sorto a seguito dell’esercizio dell’opzione put e
della formalizzazione del relativo piano di rientro, che
scadrà a fine 2016. Ciò ha determinato la necessità di
classificare nella parte corrente tutto il credito suddetto,
31/12/2015 31/12/2014
Contratti designati di copertura:
Swap su tassi di interesse 0 0
Swap su prezzi delle commodities 0 0
Contratti designati non di copertura:
Swap su tassi di interesse 0 0
Swap su prezzi delle commodities 1.701 2.891
Totale attività per strumenti derivati 1.701 2.891
91
13. Altre attività correntiViene qui di seguito riportato il prospetto di raffronto tra
il dato delle altre attività correnti al 31 dicembre 2015 e
2014:
L’incremento, sopprattutto nella voce Altri crediti corren-
ti, risulta relativo a maggiori risconti attivi e ad acconti a
fornitori su attività in corso, fatturate nell’esercizio 2016.
I depositi bancari sono remunerati a tassi variabili. Si ri-
manda al rendiconto finanziario all’inizio della presente
nota per una maggiore disamina sulle dinamiche finanzia-
rie dell’esercizio.
15. Attività destinate alla venditaAl 31 dicembre 2015 il valore delle “Attività destinate
alla vendita” è pari a 1,364 milioni di euro ed è costituito
dall’attivo patrimoniale del ramo d’azienda relativo all’at-
tività di igiene urbana dell’area lodigiana.
14. Disponibilità liquide e depositi a brevePresentano un valore di 72,04 milioni di euro e sono co-
stituite da depositi bancari e postali e disponibilità a breve
termine del gruppo.
16. Patrimonio nettoIl patrimonio netto di Gruppo ammonta, al 31 dicembre
2015, a 204,2 milioni di euro, in aumento di 3 milioni ri-
spetto al 31 dicembre 2014, a seguito dell’effetto congiun-
to del risultato 2015 e della distribuzione dei dividendi.
Il patrimonio netto di terzi, pari a euro 27,2 milioni, è dimi-
nuito di 4,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2014, Per mag-
giori dettagli si rimanda comunque alla movimentazione
del patrimonio netto.
31/12/2015 31/12/2014 Delta
Erario c/IVA, accise e altre imp.indirette 18.100 18.381 -281
Erario c/IRES e IRAP 4.117 4.811 -694
Anticipi e acconti attivi 1.561 1.021 540
Crediti non finanziari verso collegate 694 1.530 -836
Ratei e risconti attivi 2.916 2.694 222
Altri crediti correnti 5.761 3.987 1.774
Totale altre attività correnti 33.149 32.424 691
31/12/2015 31/12/2014 Delta
depositi su c/c bancari e postali 72.017 114.273 -42.256
Assegni 0 0 0
denaro e valori in cassa 21 17 -4
Totale disponibilità liquide 72.038 114.290 -42.252
92
17. Prestiti e finanziamenti non correnti (oltre 12 mesi)
Beneficiario del finanziamento
ConcedenteImporto
originario (K€)
Data scadenza
Tipologia tasso
Saldo quota non
correnteal
31/12/2015
Saldo quota non
correnteal
31/12/2014
Linea Group Holding Invest.istituzionali 300.000 28/11/2018 Fisso 3,875% 286.615 285.605
Linea Group Holding BCC Cremona 8.000 26/02/2019 Fisso 4,67% 2.136 3.017
Linea Group Holding Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Fisso 5,25% 2.139 2.435
Linea Group Holding Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Variabile 1.565 1.825
Linea Group Holding Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Infruttifero 242 282
Linea Group Holding BEI 80.000 30/06/2020 Fisso 2,033% 0 70.318
Lomellina Energia Pool di banche 215.000 31/12/2024Variabile con
derivato48.292 39.097
Linea Energia Unicredit 114.500 30/05/2021Variabile con
derivato21.238 24.970
Linea Energia Unicredit 6.800 31/03/2027Variabile con
derivato5.736 6.204
Franciacorta
Rinnovabili
Mediocred.
Trentino6.000 30/06/2026
Variabile con
derivato5.155 0
Linea Ambiente Ex soci 32 31/12/2016 Infruttifero - 32
Steam Intesa S.Paolo 10.000 30/06/2019 Variabile 2.500 3.500
Steam BP Milano 800 30/06/2017 Variabile 60 176
SteamRegione
Lombardia375 30/06/2025 Fisso 0,5% 375 375
Linea Distribuzione UBI 13.000 30/12/2020Variabile con
derivato4.535 5.548
Linea Distribuzione Cassa DDPP 620 31/12/2022 Variabile 186 217
Linea Distribuzione Cassa DDPP 80 31/12/2017 Fisso 7,5% 8 17
Linea Gestioni BCC Laudense 225 31/12/2020 Variabile 0 166
Linea Reti e Impianti BCC Laudense 450 31/12/2023 Variabile 330 371
Linea Reti e ImpiantiRegione
Lombardia375 06/12/2021 Fisso 0,5% 375 0
Diversi Leasing 9.924 diverse Variabile 4.414 5.359
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti 385.901 449.514
Steam Tesi 597 31/12/2016 Variabile 597 596
Totale finanziamenti da soci 597 596
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI 386.498 450.110
* con derivato di copertura
S.r.l., successivamente fusa in Linea Reti e Impianti,
con conseguente estinzione dei suoi debiti finanziari a
breve e a m/l termine, per un importo complessivio di
19 milioni di euro;
b) acquisizione del 55% della partecipazione in Francia-
corta Rinnovabili S.r.l., successivamente fusa in Linea
Nel corso dell’esercizio non sono stati erogati nuovi fi-
nanziamenti e il Gruppo ha regolarmente pagato le rate in
scadenza di quelli esistenti.
Le operazioni finanziarie di un certo rilievo avvenute nel
2015 sono le seguenti:
a) acquisizione del 100% della partecipazione di SCCA
93
1 dei 3 covenant originari (PFN/EBITDA), essa ha pertan-
to avviato nel settembre dello stesso anno, una richiesta
a BEI e SACE di adeguamento dei covenants finanziari,
richiesta accolta e formalizzata come da comunicazioni
pervenute in data 10 marzo 2016.
I covenant finanziari da rispettare per la data del
31/12/2015, ai sensi dell’adeguamento sopra descritto,
sono:
• PFN / EBITDA < 5,60
• EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 4,30
• PFN / Mezzi Propri < 1,80
Per quanto riguarda il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015,
tutti i succitati vincoli e covenants risultano rispettati.
Si segnala che, relativamente al solo prestito BEI è in cor-
so alla data di chiusura del presente bilancio la procedura
di consenso per il cambio di controllo di LGH S.p.A. e del
Gruppo prevista dal relativo contratto e conseguente alla
sottoscrizione in data 4/3/2016 del contratto di cessione
del 51% della azioni del Gruppo ad A2A.
Pertanto, alla luce di quanto sopra descritto, tutto il debito
residuo, pari a di 71,3 milioni è stato classificato nelle pas-
sività correnti, in ottemperanza ai principi contabili IAS.
Nella pagina seguente è riportato l’elenco di tutti i prestiti
e finanziamenti in essere, con il dettaglio temporale delle
quote capitale e interessi in scadenza nel prossimo quin-
quennio:
Energia, con conseguente consolidamento del suo de-
bito finanziario, per un importo di 5,7 milioni di euro;
c) negoziazione con Unicredit di una nuova linea di cassa
committed a 24 mesi di 50 milioni di euro, divenuta
operativa a tutti gli effetti nel gennaio 2015, con la for-
malizzazione del relativo contratto;
e) ricontrattualizzazione del finanziamento di progetto
della società Lomellina Energia.
Relativamente ai finanziamenti attualmente in essere, si
segnala che:
• Il “finanziamento di progetto” in essere tra Lomellina
Energia e un pool di banche, con capofila Intesa San
Paolo, prevede, tra i casi di inadempimento, la riduzione
del Loan Life Coverage Ratio (risultante dal rapporto tra
valore attuale netto del previsto cash flow di progetto e
ammontare del debito residuo) al di sotto del valore di
1,10;
• Il finanziamento in essere tra Linea Energia e Unicre-
dit prevede, per l’anno 2015, l’obbligo di far sì che il
rapporto tra l’importo in linea capitale del finanziamento
erogato e non ancora rimborsato e i mezzi propri (com-
prensivi dei prestiti soci postergati) sia pari o maggiore
a 2,80;
• Il prestito BEI è assistito, in parte, da una fidejussione
rilasciata da SACE.
Alla data del 31/12/2015 la società non avrebbe rispettato
94
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18.Prestiti e finanziamenti correnti (entro 12 mesi)
Beneficiario del finanziamento
ConcedenteImporto
originario (K€)
Data scadenza
Tipologia tasso
Saldo quota corrente
al 31/12/2015
Saldo quota corrente
al 31/12/2014
Gruppo LGH Diversi Scoperti c/c a revoca Variabile 110 2.032
Linea Group Holding Invest.istituzionali 300.000 28/11/2018 Fisso 3,875% 11.190 11.191
Linea Group Holding Intesa S.Paolo 8.000 31/12/2015 Variabile 0 800
Linea Group Holding BCC Cremona 8.000 26/02/2019 Fisso 4,67% 880 840
Linea Group Holding Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Fisso 5,25% 296 281
Linea Group Holding Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Variabile 261 261
Linea Group Holding Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Zero 40 40
Linea Group Holding BEI 80.000 30/06/2020 Fisso 2,033% 71.320 8.467
Lomellina Energia Pool di banche 215.000 31/12/2024Variabile con
derivato2.720 15.641
Linea Energia Unicredit 114.500 30/05/2021Variabile con
derivato4.270 4.170
Linea Energia Unicredit 6.800 31/03/2027Variabile con
derivato652 539
Franciacorta
Rinnovabili
Mediocred.
Trentino6.000 30/06/2026
Variabile con
derivato365 0
Steam Intesa S.Paolo 10.000 30/06/2019 Variabile 1.000 1.000
Steam BP Milano 800 30/06/2017 Variabile 116 110
Linea Ambiente Ex soci 32 31/12/2016 Infruttifero 32 -
Linea Distribuzione UBI 13.000 30/12/2020Variabile con
derivato1.013 969
Linea Distribuzione Cassa DDPP 70 31/12/2015 Fisso 7,5% 0 9
Linea Distribuzione Cassa DDPP 620 31/12/2022 Variabile 31 31
Linea Distribuzione Cassa DDPP 80 31/12/2017 Fisso 7,5% 8 7
Linea Distribuzione Unicredit 6.000 31/12/2016 Variabile 6.000 0
Linea DistribuzioneMediocredito
Italiano7.221 30/04/2016 Variabile 7.221 0
Linea Com Sparkasse 2.000 31/03/2015 Variabile 0 107
Linea Com BP Emilia Rom. 3.000 31/10/2015 Variabile 0 600
Linea Gestioni BCC Laudense 225 31/12/2020 Variabile 0 30
Linea Reti e Impianti BCC Laudense 450 31/12/2023 Variabile 41 40
Linea Reti e Impianti BCC Crema 700 30/12/2015 Variabile 0 79
Linea Più Unicredit 4.000 31/12/2016 Variabile 4.000 0
Diversi Leasing 9.924 diverse Variabile 991 915
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti 112.557 48.159
MF Waste Foster Wheeler 3.638 31/12/2016 Variabile 3.197 3.197
Totale finanziamenti da soci 3.197 3.197
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI 115.754 51.356
97
31/12/2015 31/12/2014 Delta
Fondo TFR dipendenti, collaboratori e agenti 15.131 16.834 -10%
Fondo mensilità aggiuntive 1.295 1.312 -1%
Fondo sconto energia elettrica 1.714 1.851 -7%
Passività per fondi pensionistici 18.140 19.997 -9%
31/12/2015 31/12/2014
Fondo TFR iniziale 16.834 14.626
Entrata in perimetro 107 0
Passività destinate alla vendita -931 0
Costo corrente del servizio 532 469
Oneri finanziari 338 459
(Utili)/perdite attuariali -685 1.884
(prestazioni pagate) -1.057 -604
Fondo TFR finale 15.131 16.834
controllate vengono giornalmente azzerati e il relativo
saldo viene portato sui conti correnti “master” della ca-
po-gruppo. In questo modo è possibile ottimizzare i flus-
si finanziari del gruppo, contenendo il ricorso al sistema
creditizio.
19. Passività per fondi pensionistici
La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali in-
crementi corrispondenti all’ulteriore anzianità di servizio
maturata nonché alla presumibile crescita del livello retri-
butivo percepito alla data di valutazione:
• è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base
del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità
che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente
erogata, il valore attuale medio delle future prestazioni;
• è stata definita la passività per la società individuando
la quota del valore attuale medio delle future prestazioni
I debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo
si riferiscono sia a scoperti di conto corrente (110 mila
euro), che alle quote dei finanziamenti a medio e lungo
termine in scadenza entro il 2016.
Si ricorda che all’interno del gruppo è attivo un sistema di
“cash pooling zero balance”, in base al quale i conti cor-
renti bancari accesi presso la maggior parte delle società
20. Fondo T.F.R.Il fondo per trattamento di fine rapporto dei dipendenti ha
subito la seguente movimentazione:
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a
benefici definiti.
Per la determinazione della passività è stata utilizzata
la metodologia denominata Projected Unit Credit Cost
(PUC). Sono stati proiettati, sulla base di una serie di
ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita, incre-
mento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che
potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente
iscritto al programma nel caso di pensionamento, deces-
so, invalidità, dimissioni ecc.).
98
bilancio ai fini civilistici italiani, la riserva riconosciuta
valida ai fini IAS.
Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti:
che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in
azienda alla data della valutazione;
• è stato individuato, sulla base della passività determi-
nata al punto precedente e della riserva accantonata in
Ipotesi demografiche 31/12/2015 31/12/2014
Probabilità di decessoTabelle di mortalità RG48 pubblicate
dalla Ragioneria Generale dello Stato
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Probabilità di inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso Tavole INPS, distinte per età e sesso
Frequenza turnover 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno
Frequenza anticipazioni 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno
Ipotesi finanziarie 31/12/2015 31/12/2014
Incremento costo della vita
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,0% dal 2020 in poi
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione 2,30% 1,86% annuo
Tasso Incremento TFR
2,625% per il 2016
2,850% per il 2017
2,775% per il 2018
2,700% per il 2019
3,000% dal 2020 in poi
1,950% per il 2015
2,400% per il 2016
2,625% 2017 e 2018
3,000% dal 2019 in poi
Incremento salariale 1,00% annuo 1,00% annuo
com e Linea Distribuzione), denominati “Sconto Energia”
e “Mensilità Aggiuntive”. Entrambi i benefici sono regolati
dal Contratto Collettivo di Lavoro che ne stabilisce le mo-
dalità di corresponsione.
21. Altri benefici a dipendenti Tra le categorie di benefici per i dipendenti, che vengono
regolamentate dallo IAS 19, sono comprese quelle eroga-
te successivamente alla fine del rapporto di lavoro da al-
cune società del Gruppo (LGH, Linea Reti e Impianti, Linea
99
coniugi superstiti. Per la determinazione della passività è
stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit
Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono
di seguito riassunte:
In particolare, per il fondo “Sconto Energia” si prevede
di concedere una agevolazione tariffaria sui consumi di
energia elettrica ad uso domestico ai lavoratori, assun-
ti prima dell’8 luglio 1996, cessati dal servizio ed ai loro
31/12/2015 31/12/2014
Fondo “Sconto energia” iniziale 1.851 1.433
Costo corrente del servizio 32 23
Oneri finanziari 34 47
(Utili)/perdite attuariali -142 417
(prestazioni pagate) -61 -69
Fondo “Sconto energia” finale 1.714 1.851
Ipotesi demografiche 31/12/2015 31/12/2014
Probabilità di decesso
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Probabilità di inabilità Tavole INPS, distinte per età e sesso Tavole INPS, distinte per età e sesso
Dati famiglia, seconde nozze e lasciar
famigliaTavole INPS distinte per età e sesso Tavole INPS distinte per età e sesso
Età di pensionamento Raggiungimento requisiti minimi AGO Raggiungimento requisiti minimi AGO
Tasso turnover 1,00% 1,00%
Ipotesi finanziarie 31/12/2015 31/12/2014
Incremento costo della vita
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione 2,30% annuo 2,64% annuo
Variazione reale del costo energia 0,50% annuo 0,50% annuo
100
Per la determinazione della passività è stata utilizzata la
metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed
utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito rias-
sunte:
Il presente beneficio ai dipendenti prevede di corrispon-
dere una somma pari a 4 o 5 mensilità di retribuzione (ag-
giuntive rispetto al trattamento di fine rapporto) nei casi di
risoluzione del rapporto di lavoro per raggiungimento di
limite di età o di anzianità.
31/12/2015 31/12/2014
Fondo “Mensilità aggiuntive” iniziale 1.312 1.117
Costo corrente del servizio 53 48
Oneri finanziari 16 31
(Utili)/perdite attuariali -55 0
(prestazioni pagate) -31 116
Fondo “Mensilità aggiuntive” finale 1.295 1.312
Ipotesi demografiche 31/12/2015 31/12/2014
Probabilità di decesso
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Probabilità di inabilità Tavole INPS, distinte per età e sesso Tavole INPS, distinte per età e sesso
Età di pensionamento Raggiungimento requisiti minimi AGO Raggiungimento requisiti minimi AGO
Tasso turnover 2,00% 2,00%
Ipotesi finanziarie 31/12/2015 31/12/2014
Incremento costo della vita
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione 1,79% annuo 1,25% annuo
Incremento retribuzioni 1,00% annuo 1,00% annuo
101
Analisi di sensitività Variazione delle ipotesi
Frequenza turnover1.070 1.087
1% -1%
Tasso di inflazione1.106 1.051
1,40% -1,40%
Tasso attualizzazione1.042 1.116
1,40% -1,40%
Service cost 2015 111
Duration del piano 19,72
Erogazioni previste (anni)
2016 73
2017 48
2018 51
2019 54
2020 58
Analisi della sensitività benefici ai dipendentiSecondo quanto richiesto dallo IAS 19R si riportano nella
tabella a seguire l’analisi di sensitività per ciascuna ipote-
si attuariale a fine esercizio, l’indicazione del contributo
per esercizio, l’indicazione della durata media finanziaria
dell’obbligazione per i piani a beneficio definito, erogazio-
ni previste dal piano:
102
22. Fondi per rischi ed oneriI fondi rischi e oneri destinati alla copertura delle passività
potenziali ammontano, complessivamente, ad euro 70,7
milioni, contro i 69,9 milioni del 2014. La seguente tabella
ne illustra il dettaglio:
31/12/2015 31/12/2014 Delta
Fondo costi smantellamento e ripristino 62.485 60.001 2.484
Fondo copertura perdite società partecipate 348 265 83
Fondo vertenze con professionisti 0 200 -200
Fondo per royalties 0 1.513 -1.513
Fondo oneri perequazione energia elettrica 722 846 -124
Fondo contenziosi e vertenze INPS 210 210 0
Fondo rischi su tit.effic.energ., cert.verdi, ecc. 0 154 -154
Fondo oneri concessioni distribuzione gas 1.275 1.320 -45
Altri fondi rischi e oneri 5.650 5.401 249
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 70.690 69.910 780
Qui di seguito viene fornita una sintetica descrizione della
natura dei fondi di maggiori entità:
a) Fondo smantellamento e ripristino: ammonta a
62.485 mila euro e si riferisce all’iscrizione dei fondi
di smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a
diretto incremento delle attività cui si riferiscono. Tale
ammontare è stato determinato sulla base di apposite
perizie predisposte da periti esterni indipendenti. Nel-
la determinazione dei costi di smantellamento si sono
considerati il tipo di attività svolta presso i diversi siti e
i costi di una eventuale bonifica dei luoghi in cui sorge
l’impianto. Nella stima dei costi si sono considerati, ai
prezzi attuali, i costi di bonifica del terreno, i costi di
demolizione e smaltimento degli impianti e dei mac-
chinari etc.
L’incremento rispetto all’esercizio precedente è dovu-
to, all’iscrizione di quanto rilevato dalle perizie effet-
tuate per gli impianti delle società Franciacorta Rin-
novabili S.r.l., Linea Energia S.p.A., per gli impianti
proveniente dalla società LGH Rinnovabili S.r.l., incor-
porata per fusione, e Linea Reti e Impianti, per gli im-
pianti provenienti dalla società SCCA S.r.l., anch’essa
incorporata per fusione. Si rileva inoltre una variazio-
ne derivante dall’attualizzazione di tali valori periziati,
per l’aggiornamento del valore a fine 2015.
b) Fondo copertura perdite società partecipate: am-
monta a 348 mila euro e si riferisce all’accantonamen-
to effettuato per riflettere il presumibile impatto nega-
tivo del processo di liquidazione della partecipata Sinit
S.r.l., così come espresso dalle proiezioni del liquida-
tore e, per quota minore, della società Blugas S.p.A.
in liquidazione. L’incremento dell’esercizio è dovuto
all’accantonamento relativo a quest’ultima.
c) Fondo vertenze con professionisti: era relativo al
potenziale contenzioso fiscale ed è stato rilasciato a
causa del venir meno del rischio coperto.
d) Fondo per Royalties: tale rischio era relativo alla
quantificazione del rischio sui contributi ambientali da
riconoscere al Comune di Augusta in merito alle tariffe
sul conferito in discarica, a seguito del passaggio in
giudicato della sentenza l’importo accantonato è stato
riclassificato nei debiti;
e) Fondo oneri di perequazione relativi all’attività di distribuzione e vendita dell’energia elettrica: il valore di 722 mila euro accantonato al 31 dicembre
2015 si riferisce ai rischi sulla distribuzione e misura
dell’energia elettrica
f) Fondo contenzioso e vertenze INPS, pari a 210
mila euro. Il fondo in esame ha lo scopo di coprire
eventuali costi derivanti da un contenzioso aperto con
l’INPS relativamente ai contributi C.u.a.f. e maternità
del periodo dicembre 2001 - agosto 2002 (escluso feb-
103
31/12/2015 31/12/2014
Contratti designati di copertura:
Swap sui tassi di interesse -5.818 -4.259
Swap su prezzi delle commodities -250 -339
Contratti designati non di copertura:
Swap su tassi di interesse 0 -2.103
Swap su prezzi delle commodities -964 -2.161
Tot.passività per strumenti derivati -7.032 -8.862
tre stanziamenti a copertura degli interessi passivi sui
depositi cauzionali da clienti, stanziamenti in merito a
contenziosi, stanziamenti connessi al conguaglio sui
contratti di igiene urbana e a vertenze con il personale.
23. Passività per strumenti derivatiLa voce in oggetto rappresenta il fair value dei contratti
derivati su tassi e sui prezzi dell’energia elettrica e del gas
aperti su alcune società del Gruppo al 31 dicembre 2015.
Tutti quelli relativi ai tassi di interesse e la maggior parte
di quelli relativi ai prezzi delle commodities hanno le ca-
ratteristiche per essere classificati di copertura secondo i
principi di riferimento. Per tali contratti la variazione an-
nua del fair value viene contabilizzata direttamente a pa-
trimonio netto, nella riserva di cash flow hedge (nel 2015
effetto positivo per 634 mila euro, al netto delle imposte),
mentre per la restante parte dei derivati sulle commodi-
ties, che non hanno dette caratteristiche, la variazione an-
nua di fair value viene contabilizzata direttamente a conto
economico, nei proventi/oneri finanziari (nel 2015 effetto
complessivo negativo per 71 mila euro).
Di seguito si riportano le caretteristiche e i fair value dei
derivati in oggetto:
braio 2002), stimati in 210 mila euro e già accantonati
negli esercizi precedenti.
g) Fondo oneri futuri su titoli di efficienza energe-tica, certificati verdi, ecc: ammonta a 0 (154 mila
euro nel 2014), e copriva la differenza stimata tra il
prezzo ipotetico di acquisto dei titoli ed il loro valore
di rimborso previsto dalle delibere dell’Authority, tale
fondo è stato utilizzato nel corso dell’esercizio.
h) Fondo oneri concessione distribuzione gas: am-
monta a euro 1.275 mila ed è relativo gli impegni,
previsti contrattualmente nei documenti delle gare di
concessione di alcuni Comuni, relativi alla realizza-
zione di reti o impianti con devoluzione gratuita a fine
concessione. Nel calcolo del fondo si è tenuto conto di
quanto previsto dall’IFRIC 12.
i) Altri fondi rischi ed oneri: comprende in particola-
re lo stanziamento pari a 3,5 milioni di euro, iscritto
per la conclusione sfavorevole di un contenzioso, in
relazione all’adeguamento tariffa energia elettrica per
l’impianto di Lomellina di cui si è già trattato nella se-
zione dei contenziosi; trattasi della migliore stima della
passività in considerazione del fatto che non è ancora
definito l’esatto impatto economico. Comprende inol-
104
Segue il dettaglio delle caratteristiche dei contratti in es-
sere al 31/12/2015:
DERIVATI DI COPERTURA CONTRO IL RISCHIO TASSI DI INTERESSE
Contratto designato di copertura
Intesa-Lomellina (1)
Contratto designato di copertura
Intesa-Lomellina (2)
Contratto designato
di copertura BNL-Lomellina
(1)
Contratto designato
di copertura BNL-Lomellina
(2)
Data di stipula 22/12/2005 29/06/2015 22/12/2005 29/06/2015
Data di decorrenza 22/12/2005 01/07/2015 31/12/2007 01/07/2015
Data di scadenza 30/06/2022 28/06/2024 30/06/2022 28/06/2024
Periodicità rate Semestrale Semestrale Semestrale Semestrale
Valore nozionale iniziale 48.822 4.337 48.822 4.337
Valore nozionale residuo al
31/12/201513.264 6.096 13.264 6.096
Tasso interesse fisso (società) 3,8825% 1,045% 3,9125% 1,115%
Tasso interesse variabile
(banca)Euribor 6m/360 Euribor 6m/360 Euribor 6m/360 Euribor 6m/360
Valore mark to market al 31/12/2015
-1.579 -196 -1.597 -205
DERIVATI DI COPERTURA CONTRO IL RISCHIO TASSI DI INTERESSE
Contratto designato
di copertura UBI-LGH
Contratto designato di copertura
Unicredit-Linea En. (1)
Contratto designato di copertura
Unicredit-Linea En. (2)
Contratto designato di copertura
Unicredit-F.Rinnov.
Data di stipula 20/12/2011 15/02/2013 23/04/2015 27/02/2014
Data di decorrenza 01/07/2011 29/11/2013 31/12/2015 31/12/2014
Data di scadenza 31/12/2021 31/05/2021 28/03/2024 28/03/2028
Periodicità rate Semestrale Semestrale Semestrale Semestrale
Valore nozionale iniziale 9.946 33.706 6.437 5.535
Valore nozionale residuo al
31/12/20152.145 26.203 6.437 5.190
Tasso interesse fisso (società) 4,690% da 1,05% a 1,85% 0,576% 1,98%
Tasso interesse variabile
(banca)Euribor 6m/360 Euribor 6m/360 Euribor 3m/360 Euribor 3m/365
Valore mark to market al 31/12/2015
-394 -1.399 -42 -407
24. Altre passività finanziarie non correntiCome per l’esercizio precedente, anche al 31/12/2015
questa posta del passivo è pari a zero.
I contratti non di copertura sono stipulati dal Gruppo prin-
cipalmente per finalità di trading energia e regolano pe-
riodicamente il differenziale tra un prezzo fisso e il valore
medio del Prezzo Unico Nazionale (PUN) rilevato nel pe-
riodo di riferimento.
105
25.Altre passività non correntiSi tratta per lo più di contributi per la realizzazione di nuovi
allacci e depositi cauzionali su forniture di energia elettri-
ca, acqua e gas e sui contratti di gestione rifiuti, versati dai
clienti, che risultano cosi dettagliati:
31/12/2015 31/12/2014 Delta
Depositi cauzionali servizi utenze 8.610 9.104 -494
Depositi cauzionali ambiente e gestione rifiuti 413 679 -266
Risc.passivi pluriennali e contributi c/impianti 36.600 35.210 1.390
Altre passività non correnti 0 0
Totale altre passività non correnti 45.622 44.993 630
26.Debiti commercialiLa consistenza della voce al 31 dicembre 2015, confronta-
ta con quella al 31 dicembre 2014, è la seguente:
Si ricorda, inoltre, che i risconti passivi pluriennali sono
costituiti quasi esclusivamente dai contributi relativi alle
reti e agli impianti, versati dai clienti/utenti in base alle di-
sposizioni vigenti in materia di servizi pubblici.
31/12/2015 31/12/2014 Delta
Debiti commerciali verso terzi x fatt.ricevute 86.833 89.708 -2.875
Debiti commerciali verso terzi x fatt.da ricev. 76.910 65.976 10.934
Debiti commerciali verso soci 2.531 863 1.668
Debiti commerciali verso collegate 0 0
Totale debiti commerciali 166.274 156.547 9.727
Per i termini e le condizioni relativi alle parti correlate si
veda la nota specifica.
La voce include i debiti di natura commerciale del Gruppo
LGH nei confronti dei terzi e dei soci.
106
27. Altre passività correnti
31/12/2015 31/12/2014 Delta
Ratei e risconti passivi annuali 2.142 2.018 124
Deb.vs istit.di previdenza e sicurezza sociale 3.001 3.461 -460
Erario c/IVA e altri debiti tributari 4.634 4.737 -103
Debiti non finanziari verso soci 10 1.272 -1.262
Debiti verso dipendenti 5.664 5.990 -326
Altre passività correnti 8.526 5.308 3.218
Totale passività correnti 23.977 22.786 1.191
29. Passività destinate alla venditaAl 31 dicembre 2015 il valore delle “Passività destinate
alla vendita” è pari a 1,898 milioni di euro ed è costitu-
ito dal passivo patrimoniale del ramo d’azienda relativo
all’attività di igiene urbana dell’area lodigiana.
30. Altre passività finanziarie correntiL’importo iscritto in tale sezione nel 2014 pari a 5 milioni
di euro faceva riferimento al debito verso l’ex socio di mi-
noranza della controllata Ecolevante per la put & call sul
15% di partecipazione nella stessa esercitata nel corso del
2014 ed interamente pagato nel corso del 2015.
31. Ricavi di vendita
I ratei e i risconti passivi, pari rispettivamente a 481 e
1.661 mila euro, sono stati stanziati per il rispetto del prin-
cipio della competenza temporale e rappresentano quote
di costi e ricavi a scavalco tra i due esercizi.
Le altre passività a breve termine, pari a 8.526 mila euro,
sono rappresentate da debiti non commerciali verso i Co-
muni azionisti dei soci di LGH (Cremona, Lodi, Pavia, Ro-
vato, Crema, ecc.), da debiti verso i clienti per rimborsi e
da debiti verso ATO, Cassa Conguaglio Settore Elettrico
altri enti pubblici, di natura para-tributaria.
28. Debiti per imposte correntiSono costituiti dal debito verso l’erario per il saldo IRES ed
IRAP (700 mila euro) derivante dal calcolo delle imposte
di compentenza dell’esercizio al netto degli acconti versati
nello stesso.
eserc. ’15 eserc. ’14 Delta %
Ricavi produz.,distribuz., e vend.en.elettrica 191.140 202.373 -5,55%
Ricavi distribuzione-vendita gas 194.184 209.434 -7,28%
Ricavi gestione rifiuti e igiene ambientale 112.112 119.383 -6,09%
Ricavi gestione calore e teleriscaldamento 17.746 17.012 4,31%
Ricavi servizi informatici e telecomunicazioni 10.011 9.635 3,90%
Altri ricavi 10.976 24.413 -55,04%
Totale ricavi di vendita 536.169 582.250 -7,91%
107
registrano una crescita del 5,7%, grazie a un andamento
climatico più favorevole, seppur con temperature miti ri-
spetto alle medie storiche, e all’acquisizione dell’impianto
di Crema.
I ricavi relativi i servizi informatici e TLC calano del 11,0%,
per la riduzione del fatturato legato ai lavori sulla rete del-
la città di Cremona, posti a capitalizzazione su beni di terzi.
Gli altri ricavi calano del 55,04%, principalmente per l’u-
scita dei side buisness dell’area di Lodi e poste positive
non ricorrenti registrate nel 2014.
Per maggiori dettagli e analisi riguardanti i ricavi di vendi-
ta si rimanda alla relazione sulla gestione.
32. Altri ricavi e proventi
Rispetto al 2014 i ricavi relativi alle diverse attività inerenti
l’energia elettrica si riducono del 14,3%, principalmente
per il calo dei prezzi di vendita coerentemente con l’an-
damento di mercato, il termine di alcuni incentivi (CIP6
e certificati verdi sulla produzione), la minore produzione
legata alla scarsa piovosità e alla cessazione di attività del
consorzio Rovato Energia.
I ricavi nel settore gas si riducono del 4,8%, principalmen-
te per effetto del calo dei prezzi di vendita.
Il settore ambiente mostra ricavi in calo del 8,9%, princi-
palmente per l’interruzione dei conferimenti alla discarica
di Augusta e lo scorporo dell’igiene urbana di Lodi per la
prevista cessione.
I ricavi connessi alla gestione calore e teleriscaldamento
esercizio 2015esercizio 2014
riespostoDelta %
Contributi 5.961 11.888 -49,86%
Affitti e noleggi attivi 434 467 -7,07%
Indennizzi sinistri-assicurativi 220 226 -2,65%
Rimborsi, riaddebiti e recupero spese 2.072 5.565 -62,77%
Plusvalenze su cespiti 551 118 366,95%
Sopravvenienze attive 1.020 3.856 -73,55%
Altri ricavi e proventi 3.581 3.846 -6,89%
Totale altri ricavi e proventi 13.839 25.966 -46,70%
ti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Il decremento deriva principalmente dai minori Certificati
Verdi maturati dagli impianti idroelettrici a causa delle ec-
cezionali precipitazioni dello scorso anno e dalle scarse
precipitazioni dell’anno corrente.
I contributi sono rappresentati sia dalla quota di compe-
tenza dell’esercizio di contributi in c/impianti pagati dagli
utenti per i nuovi allacci, sia dai c.d. “diritti di subentro”
pagati per le volture di contratti esistenti. In questa voce
sono inoltre compresi i contributi in conto esercizio eroga-
108
33. Consumo di materie e servizi
esercizio 2015esercizio 2014
riespostoDelta %
Beni a magazzino -6.988 -4.500 55,29%
Energia elettrica -84.716 -97.096 -12,75%
Gas metano -125.402 -131.435 -4,59%
Beni da rivendere -132 -477 -72,33%
Carburanti e lubrificanti -4.386 -4.748 -7,62%
Cancelleria e stampati -190 -316 -39,87%
Altri beni -11.870 -12.409 -4,34%
Manutenzioni e canoni assistenza -16.034 -13.862 15,67%
Spese e commisioni bancarie -3.089 -2.943 4,96%
Assicurazioni -4.390 -4.949 -11,30%
Servizi postali e spedizioni bollette/plichi -1.170 -1.519 -22,98%
Servizi trasporto e smaltimento rifiuti -36.247 -42.173 -14,05%
Consulenze e collaborazioni -3.490 -3.726 -6,33%
Servizi telefonici, informatici e telematici -2.442 -2.750 -11,20%
Servizi vettoriam./trasporto energia elettrica -60.597 -53.705 12,83%
Servizi di vettoriamento/trasporto gas -14.575 -31.463 -53,68%
Pubblicità e promozione -959 -1.035 -7,34%
Servizi per il personale -1.322 -1.739 -23,98%
Servizi resi dai soci -118 0 nd
Servizi effettuati per conto terzi -675 -3.271 -79,36%
Altri servizi da terzi -4.155 -11.361 -63,43%
Canoni e costi godim.beni delle patrimoniali -2.898 -3.019 -4,01%
Canoni e costi godim.beni di comuni -10.126 -9.980 1,46%
Canoni e costi godim.beni di terzi -9.005 -8.017 12,32%
Variazione rimanenze 1.515 1.002 51,20%
Incrementi interni per capitalizzazioni 5.331 -100,00%
Utilizzo fondi -2.963 -2.405 23,16%
Totale consumi di materie e servizi -400.499 -437.755 -8,51%
Per maggiori dettagli e analisi riguardanti i costi per con-
sumo di materie e servizi si rimanda alla relazione sulla
gestione.
109
34. Costo del lavoro
esercizio 2015 esercizio 2014 Delta %
salari e stipendi -45.879 -47.020 -2%
oneri sociali -14.810 -15.119 -2%
trattamento di fine rapporto -2.914 -3.062 -5%
trattamento di quiescenza e obblighi simili -90 -70 29%
altri costi del personale -1.574 -2.028 -22%
Totale costo del lavoro -65.267 -67.299 -3%
voce del costo del lavoro, mentre l’onere finanziario figu-
rativo che l’impresa sosterrebbe se si chiedesse al mer-
cato un finanziamento di importo pari al TFR si imputa tra
i proventi (oneri) finanziari netti. Gli utili e le perdite attua-
riali che riflettono gli effetti derivanti da variazioni delle
ipotesi attuariali utilizzate sono rilevati a patrimonio netto
per 661 mila €.
35.Altri costi operativi
La variazione del costo del lavoro è sostanzialmente da
imputare alla quota di circa €2 milioni riclassificata tra le
attività destinate alla vendita per il ramo SOGIR. Per mag-
giori informazioni riguardanti il costo del lavoro, si riman-
da all’apposito paragrafo della relazione sulla gestione.
Si segnala che il valore del fondo trattamento di fine rap-
porto (TFR) e dei fondi di quiescenza sono stati determi-
nati applicando una metodologia di tipo attuariale. L’am-
montare dei diritti maturati nell’esercizio dai dipendenti è
quindi stato imputato al conto economico, nella relativa
esercizio 2015 esercizio 2014 Delta %
Imposte e tasse -3.000 -3.099 -3,19%
Perdite su crediti -223 100%
Minusvalenze su cespiti -350 -331 5,74%
Sopravvenienze passive caratteristiche -1.570 -2.243 -30,00%
Indennizzi e risarcimenti danni a terzi -542 -513 5,65%
Altri costi operativi -1.554 -1.567 -0,83%
Totale altri costi operativi -7.239 -7.753 -6,63%
tura amministrativa, legale e fiscale necessari per l’esi-
stenza e il corretto funzionamento delle varie società del
gruppo, nonché contributi associativi e liberalità.
Le sopravvenienze passive fanno riferimento a costi di
competenza di esercizi precedenti non previsti per il cor-
retto importo.
Nella voce “Altri costi operativi” sono iscritti costi di na-
110
36. Altri proventi (oneri) netti
esercizio 2015 esercizio 2014 Delta %
Plusvalenze e altri proventi straordinari 1.386 758 82,85%
Minusvalenze e altri oneri straordinari -1.274 -1.300 -2,08%
Totale altri proventi (oneri) netti 113 -542 -120,85%
Il valore dei proventi straordinari è in larga parte costituito
dalla rettifica di costi di anni precedenti (in particolar modo
relativamente alla società Linea reti e Impianti).
37.Ammortamenti e svalutazioni
Il valore degli oneri straordinari è in larga parte costituito
dalla rettifica di ricavi di anni precedenti.
In particolar modo si segnala lo storno di fatture da emet-
tere per circa 1,1 milioni di € a seguito del passaggio in
giudicato del contenzioso della società Greenambiente.
esercizio 2015 esercizio 2014 Delta %
Ammortam.immobilizzazioni immateriali -11.745 -11.200 4,87%
Ammortamento immobilizzazioni materiali -30.399 -43.768 -30,55%
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni -731 -1.309 -44,16%
Svalutazione crediti commerciali -5.387 -4.790 12,46%
Svalutazione rimanenze -19 100,00%
Svalutazione titoli dell’attivo circolante 0 -150 -100,00%
Accantonamento a fondi rischi -897 -6.435 -86,06%
Totale ammortamenti e svalutazioni -49.176 -67.652 -27,31%
Relativamente all’effetto impairment si rimanda alla nota
specifica.
La riduzione degli ammortamenti è da imputare, oltre al
completamento degli ammortamenti relativi a cespiti en-
trati in esercizio in esercizi precedenti alla revisione della
vita utile stimata per gli impianti di Lomellina Energia e di
Linea Distribuzione al fine di adeguarli alle effettive previ-
sioni di utilizzo;
La svalutazione dei crediti commerciali è stata effettuata
tenendo conto delle seguenti variabili:
• tipologia e grado di sospendibilità dei servizi sottostanti
(energia elettrica, gas, gestione rifiuti, ecc.)
• tipologia dei contratti sottostanti (attivi, cessati, ecc.)
• anzianità dei crediti
• stato dei crediti (in bonis, in contenzioso, soggetti a pro-
cedure fallimentari, ecc.)
• tipologia di clientela (persone fisiche, aziende, pubblica
amministrazione, ecc.)
111
esercizio 2015
esercizio2014
delta %2015
su 2014cash not cash totali
Variazione positiva fair value derivati 1.438 1.438 2.702 -47%
Interessi attivi di attualizzazione 0 0 0 0%
Interessi attivi su conti correnti bancari e
postali708 0 708 930 -24%
Interessi attivi su piani di rientro 800 310 1.110 1.150 -3%
Interessi attivi di mora 444 3.092 3.536 830 326%
Altri interessi attivi e proventi finanziari 2 0 2 183 -99%
Utili su cambi 0 0 0 0 0%
Totale proventi finanziari 1.954 4.840 6.794 5.795 17%
Variazione negativa fair value derivati -1.509 -1.509 -1.824 -17%
Interessi passivi di attualizzazione -2.054 -2.054 -3.962 -48%
Interessi passivi e oneri disponibilità fidi
su c/c bancari-598 0 -598 -672 -11%
Interessi passivi su finanziamenti m/l
termine*-16.573 -2.213 -18.786 -18.043 4%
Oneri finanziari per chiusura anticipata
finanziamenti-130 0 -130 -49 165%
Oneri finanziari per chiusura anticipata
derivati0 0 0 -448 -100%
Interessi passivi su leasing finanziari -230 0 -230 -265 -13%
Interessi passivi su factoring -429 0 -429 -607 -29%
Interessi passivi su depositi cauzionali
clienti0 -91 -91 -118 -23%
Interessi passivi di mora -132 -103 -235 -281 -16%
Altri interessi passivi e oneri finanziari -10 -11 -390 -97%
Perdite su cambi -2 -2 0 0%
Totale oneri finanziari -18.104 -5.970 -24.075 -26.659 -10%
Totale proventi (oneri) finanziari netti -16.150 -1.130 -17.281 -20.864 -17%
38.Proventi e oneri finanziari
* comprese rate swap
• +1.908 mila euro dell’effetto economico netto derivante
dall’attualizzazione dei fondi di ripristino delle immobi-
lizzazioni e di quelli pensionistici;
• +93 mila euro per minori interessi passivi di leasing e
factoring, a causa dello stop al ricorso di questi mezzi di
finanziamento deciso dal Gruppo nel corso dell’esecizio;
• +367 mila euro per minori oneri connessi all’estinzione
anticipata di finanziamenti e derivati;
Il risultato complessivo della gestione finanziaria è miglio-
rato di 3.583 mila euro rispetto al 2014, grazie alla com-
binazione di diversi fattori, di cui si riportano di seguito i
più rilevanti:
• +2.706 mila euro degli altri interessi attivi di mora,
grazie allo stanziamento delle fatture da emettere nei
confronti dei Comuni della provincia di Siracusa per gli
interessi maturati sui crediti commerciali scaduti;
112
ziamenti a m/l termine, a causa dell’aumento di circa
39 milioni del loro valore medio (497 milioni del 2015,
contro i 458 milioni del 2014), che è stato compensato
solo parzialmente dalla diminuzione di circa 20 bps del
costo medio del debito;
• +349 mila euro per l’effetto economico netto degli altri
proventi e oneri finanziari.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei finanziamenti in
essere, in termini di tassi passivi e strumenti di copertura
si rimanda a quanto detto al paragrafo 18.
39. Quota pertinenza risultati società collegate
• +74 mila euro per minori oneri finanziari sui c/c bancari,
grazie alla rinuncia di alcune linee di cassa uncommitted
e alla rinegoziazione delle condizioni relative alle altre;
• -949 mila euro dell’effetto economico netto derivante
dalla valutazione a fair value dei derivati non designati
di “pura copertura”, che riguardano solo l’acquisto di
commodities;
• -222 mila euro di interessi attivi sui conti correnti, a cau-
sa della minore liquidità media disponibile, soprattutto
nella seconda parte dell’anno, a seguito della chiusura
delle diverse operazioni straordinarie;
• -743 mila euro per maggiori interessi passivi sui finan-
esercizio 2015 esercizio 2014 Delta %
Rivalutaz.partecipaz.in società collegate 337 225 50%
Svalutaz.partecipaz.in società collegate -133 -73 82%
Quota pertinenza risult.soc.collegate 204 152 34%
step acquisition di Franciacorta Rinnovabili poiché la va-
lutazione col metodo del fair value ha determinato il ripri-
stino delle svalutazioni rilevate in esercizi precedenti. Per
maggiori dettagli si rimanda alla nota 5.
40. Proventi e oneri da partecipazioni
Le rettifiche sono imputabili alla valutazione delle società
collegate secondo il metodo del patrimonio netto, utiliz-
zando il valore dell’equity “normalizzato” delle società
collegate alla data di chiusura del bilancio consolidato, in
linea con quanto previsto dai principi di Gruppo.
Le rivalutazioni fanno sostanzialmente riferimento alla
esercizio 2015 esercizio 2014 Delta %
Dividendi da partecipazioni 38 13 192%
Proventi da partecipazioni 0 0 0%
Totale proventi (oneri) da partecipazioni 38 13 192%
42. Impegni Impegni per investimentiAl 31 dicembre 2015 il valore degli impegni per investi-
menti non è significativo.
Altri ImpegniSi segnala che dal 31 dicembre 2013 il gruppo ha dato
in pegno le azioni di Lomellina Energia S.p.A. (80%) e le
quote di MF Waste S.r.l. (51%).
41. Risultato netto da attività in dismissioneAl 31 dicembre 2015 il risultato netto da attività destinate
alla vendita è pari a 1,054 milioni di euro ed è costituito
dall’utile del ramo d’azienda relativo all’attività di igiene
urbana dell’area lodigiana.
113
31/12/2015 31/12/2014
Fidejussione rilasciata per finanziamento Franciacorta
Rinnovabili*0 6.000
Fidejussione rilasciata per affidamenti Blugas 1.400 2.411
Co-obbligo rilasciato su fidejussione per crediti IVA Blugas 1.233 0
Co-obbligo rilasciato su fidejussione per crediti IVA Blugas
Infrastrutture4.348 3.684
Fidejussioni rilasciate per affidamenti Sinit 16.072 16.072
43. Garanzie prestateQui di seguito viene riportato un prospetto riepilogativo
delle garanzie e degli impegni che il gruppo LGH ha in
essere al 31/12/2015 verso terzi:
* al 31/12/2014 Franciacorta Rinnovabili era fuori dal perimetro di consolidamento
Per quanto riguarda le fidejussioni prestate nell’interesse
di Sinit, si precisa che, ad oggi, non sono state avanzate
richieste di pagamenti da parte delle banche garantite.
114
44. Informativa sulle parti correlateNella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai
principali rapporti del Gruppo con le parti correlate duran-
te il 2015:
PARTI CORRELATE CREDITI DEBITI COSTI RICAVI
COGEME Rovato S.p.A. 7.352 658 1.523 4.236Gandovere Depurazione S.r.l. 32 0 0 329Cogeme STL 153 55 117 737AOB2 S.r.l. 4.525 49 81 5.583Chiari Servizi 42 0 0 494AEM Cremona S.p.A. 33.828 3.209 1.803 6.914KM S.p.A. 61 2 0 68Aem Service S.r.l. 1.164 2.414 376 470ASTEM Lodi S.p.A. 1.541 544 528 1.544ASM Pavia S.p.A. 2.414 495 655 2.316Line-Servizi 39 1 0 387ASM Lavori S.r.l. 3 595 219 37Infracom Italia S.p.A. 3 5 101 5Tesi S.r.l. 8 7 58 14ASM Codogno S.p.A. 661 11 51 325ASM Isa S.p.A. 3.272 0 0 2.524ASM Energia S.p.A. 0 1.563 1.781 1.018ASM Vigevano e Lomellina S.p.A. 0 8 2 0AMEC Foster Wheeler S.p.A. 0 5.907 15 0Ekotrans S.r.l. 0 64 58 0SCRP S.p.A. 193 514 1.781 544Totale Soci e loro controllate 55.291 16.101 9.149 27.545Comune di Cazzago 322 93 65 828Comune di Crema 387 1.978 852 3.878Comune di Cremona 3.218 1.129 1.630 9.727Comune di Lodi 4.288 428 371 6.359Comune di Pavia 17 1.612 1.170 59Comune di Rovato 554 0 102 1.555Totale Soci delle patrimoniali 8.786 5.240 4.190 22.406Ecofert S.r.l. 49Bresciana Infrastrutture Gas S.r.l. 1.864 135 484Totale società collegate 1.913 0 135 484Topcom snc di Corsini Rafaele & C. 4Legnoedilizia 1Bonatti S.p.A. 2Itec 5BLS Consulting 8 15 65 20Consorzio Informatica Territorio 66 2 5 47Totale Amministratori e Dirigenti 75 17 74 74TOTALE GENERALE 66.065 21.358 13.548 50.509
(valori in 000 €)
115
sponibili e garantendo l’utilizzo delle competenze presenti
con attenzione alle economie di scala in prospettiva di una
convenienza economica per l’intero Gruppo. Tutte le atti-
vità svolte sono regolate da appositi contratti di servizio
improntati a condizioni di mercato.
LGH S.p.A. presta inoltre servizi di natura finanziaria le-
gati ad attività di finanziamento a breve termine, oltre a
farsi garante a favore delle società del Gruppo che assu-
mano direttamente debiti di finanziamento verso Istituti di
Credito e svolge il servizio di tesoreria centralizzata sulla
base di contratti stabiliti tra le parti. Tali servizi sono resi a
condizioni di mercato.
Inoltre LGH S.p.A. e tutte le società controllate hanno de-
ciso di aderire all’istituto previsto dagli art. 117 e seguenti
del DPR 917/1986 e successive modifiche (il c.d. conso-
lidato fiscale). Conseguentemente la società controllante
provvede a presentare la dichiarazione annuale dei red-
diti anche per le società controllate e a versare le relative
imposte IRES. Le società controllate hanno determinato,
sulla base della stima degli imponibili effettuata da ciascu-
na società, il saldo della loro posizione fiscale e trasferito
il proprio imponibile alla capogruppo che ha registrato un
credito o un debito verso la controllata.
I rapporti economici conseguenti, oltre alle responsabilità
e gli obblighi reciproci, sono regolati da appostiti contratti.
45. Valore equo Di seguito è riportato un raffronto del valore contabile del
valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanziari
del Gruppo iscritti in bilancio.
I rapporti intrattenuti dal Gruppo, LGH S.p.A. e dalle pro-
prie controllate, con tutti i Comuni soci delle società Patri-
moniali, identificati come parti correlate, sono prevalente-
mente rapporti di carattere commerciale definiti e regolati
sulla base di apposite Convenzioni oppure di singoli rap-
porti contrattuali che regolano le condizioni per lo svolgi-
mento dei diversi servizi da parte di ogni singola azienda
del Gruppo.
Le informazioni relative ai rapporti patrimoniali, economi-
ci e finanziari sono riportate, se pertinenti, nelle varie voci
delle note esplicative
Nell’ultima parte della tabella sono dettagliati i rapporti in-
trattenuti con società riconducibili ad alcuni amministratori
e dirigenti del Gruppo.
Termini e condizioni delle transazioni tra parti correlateLe vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e
alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio
non sono assistiti da garanzie, non generano interessi ad
eccezione di quelli relativi ai piani di rientro sottoscritto
con la società AEM S.p.A. e Cogeme S.p.A.
Rapporti con società controllate e collegateNell’ambito del Gruppo, Linea Group Holding S.p.A. svol-
ge servizi di carattere generale per le proprie società con-
trollate e collegate (servizi di staff). In particolare si tratta
di servizi di natura amministrativa, legale, del personale,
acquisti, di risk management, di comunicazione, qualità e
sicurezza, perseguendo l’ottimizzazione delle risorse di-
Valore contabile Valore equo
31/12/2015 31/12/2014 31/12/2015 31/12/2014
Attività finanziarie:
Disponib.liquide e depositi a breve 72.038 114.290 72.038 114.290
Swap su tassi di interesse 0 0 0 0
Swap su prezzi delle commodities 1.701 2.891 1.701 2.891
Passività finanziarie:
Prestiti e finanziamenti non correnti -385.608 -450.110 -385.608 -450.110
Prestiti e finanziamenti correnti -54.840 -51.356 -54.840 -51.356
Swap su tassi di interesse -5.819 -6.362 -5.819 -6.362
Swap su prezzi delle commodities -1.214 -2.500 -1.214 -2.500
116
In ottemperanza a quanto disposto dagli IFRS 13 e IFRS 7
si riporta di seguito il dettaglio della gerarchia della valu-
tazione del fair value per le attività e passività del Gruppo:
Il valore equo dei derivati e dei finanziamenti è stato cal-
colato attualizzando i flussi di cassa attesi ai tassi di inte-
resse prevalenti.
Attività/Passività finanziarie misurate
al fair value
31/12/2015 31/12/2014
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività:
Swap su prezzi commodities 0 1.701 0 0 2.891 0
Totale attività 0 1.701 0 0 2.891 0
Passività:
Swap su tassi interesse 0 -5.819 0 0 -6.362 0
Swat su prezzi commodities 0 -1.214 0 0 -2.500 0
Totale passività 0 -7.033 0 0 -8.862 0
46. Compensi cariche socialiDi seguito si evidenziano i compensi erogati ad ammini-
stratori, sindaci e società di revisione della capogruppo
e delle società controllate di competenza nell’esercizio
2015:
Organo sociale
2015 2014
Importo erogato dalla capogruppo
Importo erogato dalle altre società
del Gruppo
Importo erogato dalla capogruppo
Importo erogato dalle altre società
del Gruppo
Amministratori 275 560 228 664
Sindaci 109 443 105 510
Società di revisione 41 267 84 298
Totale 425 1.270 417 1.472
117
III.Bilancio d’Esercizio 2015
118
Prospetti contabili
CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
NOTEparti
correlate31.12.2015
parti correlate
31.12.2014
Ricavi di vendita 1 1.309.045 14.663.280 999.508 14.141.016
Altri ricavi e proventi 2 8.962.449 8.386.238
Totale ricavi 23.625.729 22.527.254
Consumi di materie prime e servizi 3 -1.094.967 -12.497.000 -1.730.727 -12.005.742
Costo del lavoro 4 -9.906.360 -9.806.578
Altri costi operativi 5 -1.410.491 -1.209.141
Altri proventi (oneri) netti 6 298.462 -592
Totale costi -23.515.389 -23.022.053
Margine operativo Lordo (Ebitda)
110.340 -494.799
Ammortamenti e svalutazioni 7 -7.338.572 -6.960.314
Risultato operativo (EBIT) -7.228.232 -7.455.113
Proventi finanziari 8 891.078 6.096.762 864.015 6.265.728
Oneri finanziari 9 -15.268.963 -15.027.514
Quota di pertinenza del risultato di
società collegate e joint venture10 0
Proventi (oneri) da partecipazioni 11 17.438.212 19.634.248
Risultato prima delle imposte derivante dalle attività in funzionamento
1.037.779 3.417.349
Imposte sul reddito 12 3.419.649 3.639.633
Risultato netto derivante dalle attività in funzionamento
4.457.429 7.056.982
Risultato netto delle attività cessate
/ destinate ad essere vendute13 0 0
Risultato Netto 4.457.429 7.056.982
Altre componenti di conto
economico complessivo da non
riclassificare nel conto economico
separato:
0
Variazione riserva IAS 19 89.587 -369.264
Impatto fiscale sulla variazione
riserva IAS 19-39.032 98.031
Totale utile /(perdita) complessiva al netto delle imposte
4.507.984 6.785.749
(importi in €)
119
SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA
(Attività)NOTE
parti correlate
31.12.2015parti
correlate31.12.2014
ATTIVITÀ NON CORRENTI
Attività immateriali
- Avviamento 14 3.195.111 3.195.111
- Altre attività immateriali 15 619.863 977.571
Immobili, impianti e macchinari 16 118.112.395 109.259.652
Partecipazioni in società
controllate17 254.463.997 247.235.977
Partecipazioni in società collegate
e altre18 4.269.053 4.269.053
Investimenti immobiliari 19
Attività per imposte anticipate 12 6.544.152 7.172.492
Attività finanziarie non correnti 20 17.289.976 92.579.082 19.884.768 86.046.581
Altre attività non correnti 21 69.579 69.579
Totale attività non correnti 479.853.232 458.226.112
ATTIVITÀ CORRENTI
Rimanenze 22 62.906 26.652
Crediti commerciali 23 2.185.051 13.321.058 1.768.067 10.683.338
Attività per strumenti derivati 24 0
Altre attività finanziarie correnti 25 5.594.793 96.330.384 4.189.586 70.007.722
Crediti tributari e altre attività 26 18.567.657 16.249.798
Disponibilità liquide e depositi a
breve27 61.510.028 104.812.824
Totale attività correnti 189.792.033 201.780.334
Attività cessate / destinate ad
essere vendute28 0
TOTALE ATTIVITÀ 669.645.265 660.006.446
(importi in €)
120
SITUAZIONE PATRIMONIALE - FINANZIARIA(Patrimonio netto e passività)
NOTEparti
correlate31.12.2015
parti correlate
31.12.2014
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 189.494.116 189.494.116
Riserva sovrapprezzo azioni
Altre riserve 4.991.408 4.876.199
Utili (perdite) a nuovo 3.780.399 3.488.353
Risultato del periodo 4.457.429 7.056.982
Totale patrimonio netto 29 202.723.352 204.915.650
PASSIVITÀ NON CORRENTI
TFR ed altri fondi relativi al
personale30 2.155.063 2.133.747
Fondi per rischi ed oneri e
passività per discariche31 7.132.497 6.442.053
Prestiti e finanziamenti non
correnti32 292.697.465 363.527.564
Passività per strumenti derivati 33 0
Altre passività finanziarie non
correnti34 0
Imposte differite 12 4.339.900 4.761.216
Altre passività non correnti 35 11.376.943 10.733.360
Totale passività non correnti 317.701.868 387.597.940
PASSIVITÀ CORRENTI
Fondi per rischi ed oneri 31 0
Prestiti e finanziamenti correnti 36 118.461.011 46.130.626
Altre passività finanziarie correnti 37 0
Debiti commerciali 38 1.857.750 22.115.470 1.337.874 15.166.844
Debiti tributari e altre passività
correnti39 8.643.564 6.195.386
Debiti per imposte correnti 40 0
Totale passività correnti 149.220.045 67.492.856
Passività correlate ad attività
cessate / destinate ad essere
vendute
41 0
TOTALE PASSIVITÀ 466.921.913 455.090.796
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ
669.645.265 660.006.446
(importi in €)
121
RENDICONTO FINANZIARIO 31/12/2015 31/12/2014
UTILE DA ATTIVITÀ OPERATIVE AL NETTO DI IMPOSTE 4.457.429 7.056.982
Utile da attività in via di dismissione al netto delle imposte
Rettifiche per riconciliare l’utile netto con il flussi finanziari generato dalle attività operative:
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.materiali 6.841.072 6.445.388
Ammortam.e perdita durevole valore immobilizzaz.immateriali 414.500 434.926
Altre svalutazioni delle immobilizzazioni 265.346 146.528
Acc.to TFR 461.798 391.491
Proventi/Oneri finanziari 38.382 250.793
Acc.to fondo rischi -197.000 80.000
Effetto impairment su immobilizzazioni immateriali
Svalutazione attivo circolante
Variazione netta TFR e fondi pensionistici -428.591 -430.364
Variazione netta fondi rischi e oneri 887.444 -136.623
Variazione netta delle imposte differite attive e passive -421.316 1.600
Variazioni nelle attività e passività operative:
(Aumento)/diminuzione delle rimanenze -36.254 -6.740
(Aumento)/diminuzione dei crediti commerciali -2.637.720 -5.897.386
(Aumento)/diminuzione delle altre attività non finanziarie -1.689.423 12.013.529
Aumento/(diminuzione) dei debiti commerciali 9.396.805 4.454.354
Aumento/(diminuzione) dei debiti tributari
Aumento/(diminuzione) delle altre passività non finanziarie 643.583 227.376
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITÀ OPERATIVE 13.538.626 17.974.872
Flussi finanziari da attività d’investimento:
Acquisizioni di immobilizzazioni materiali -15.693.815 -10.686.568
Disinvestimenti di immobilizzazioni materiali -265.346 -364.945
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali -56.792 384.361
(Investimenti)/disinvestimenti netti in immobilizzazioni finanziarie -2.822.618
Acquisizione di società controllate, al netto della liquidità acquisita -4.405.402
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO -23.243.973 -10.667.152
Flussi finanziari da attività di finanziamento:
(Aumento)/diminuzione dei crediti finanziari (compr.deriv.attivi) -24.182.395 -14.224.666
Aumento/(diminuzione) dei debiti finanziari (compr.deriv.passivi) -7.172.482 61.606.142
(Aumento)/diminuzione dei crediti per dividendi da incassare
Dividendi distribuiti -6.700.000 -8.000.000
Aumento/(diminuzione) di capitale
Altre variazioni di patrimonio netto
FLUSSI FINANZIARI DA ATTIVITÀ DI FINANZIAMENTO -38.054.877 39.381.476
VARIAZIONE NETTA DELLE DISPONIBILITÀ LIQUIDE -43.302.796 53.746.178
Disponibilità liquide nette a inizio periodo 104.812.824 51.066.646
Disponibilità liquide nette a fine periodo 61.510.028 104.812.824
(importi in €)
122
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123
Il bacino terittoriale servito conta più di un milione di abi-
tanti in 250 Comuni nelle Province di Bergamo, Brescia,
Cremona, Lodi e Pavia.
II. Principi di redazioneIl bilancio di esercizio della Società è stato redatto in ac-
cordo con i principi contabili internazionali emessi dallo
IASB e omologati dalla EU.
Si rimanda inoltre alle note iniziali del presente bilancio
nella sezione dedicata al consolidato per l’enunciazione
dei principi utilizzati nella redazione del presente docu-
mento e dei relativi aggiornamenti normativi.
I. Informazioni societarieLa pubblicazione del bilancio di Linea Group Holding
S.p.A. per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 è sta-
ta autorizzata dal Consiglio d’Amministrazione in data 31
marzo 2016. La Società è registrata e domiciliata in Italia.
Il Gruppo LGH è una multiutility nata nell’ottobre 2006
dall’aggregazione di cinque utility locali; la sua struttura
organizzativa è caratterizzata da un accentramento delle
funzioni corporate nella capogruppo Linea Group Holding
S.p.A. e dal presidio dei business serviti attraverso società
dedicate o società di scopo.
LGH S.p.A. si occupa di tutte le attività strategiche, di in-
dirizzo, sviluppo, coordinamento e controllo del Gruppo.
RICAVI DI VENDITA 2015 2014 Delta %
Ricavi da gestione flotte 2.515 2.834 -11%
Proventi da contratti di servizio verso società
del Gruppo10.553 9.982 6%
Proventi da contratti di servizio verso terzi 1.255 1.161 8%
Ricavi da vendita altri servizi 340 164 106%
TOTALE RICAVI DI VENDITA 14.663 14.141 4%
(importi in migliaia di €)
Note illustrative
1. RICAVI DI VENDITA - 14.663 migliaia di € (14.141 migliaia di € nel 2014)
Note illustrative dei prospetti contabili
verso le società controllate è dovuto alla ricontrattualizza-
zione dei contratti in essere.
Nella voce ricavi sono presenti inoltre i ricavi per i servizi
connessi alla gestione del parco mezzi di tutto il gruppo,
comprendendo riaddebiti di costi manutentivi e di assi-
stenza per un totale di 2.515 mila €.
I ricavi delle vendite e prestazioni, pari a 14.663 mila € al
31 dicembre 2015, sono relativi alle prestazioni di servizi
erogate ad altre società del Gruppo Lgh per 13.068 mila €
nonché alle Società Patrimoniali, socie di LGH, per 1.255
mila €.
Il leggero incremento dei proventi da contratti di servizio
124
Negli altri ricavi sono iscritti i riaddebiti alle controllate de-
gli affitti per le sedi di Lodi e Pavia ribaltate dalle rispettive
patrimoniali per 439 mila €.
In tale posta sono inoltre comprese le quote annue dei
contributi utenti per gli allacci, pari a 556 mila €, nonché
da sopravvenienze attive e ricavi vari per 33 mila €.
Gli altri ricavi e proventi, pari a 8.962 mila € (8.386 mila
€ nel 2014), sono dati principalmente da canoni per uso
impianti relativi al teleriscaldamento di Lodi e Cremona e
alla rete di distribuzione energia elettrica di Cremona, di
proprietà di LGH ma in gestione a Linea Reti e Impianti
fatturati per 6.630 mila €.
ALTRI RICAVI E PROVENTI 2015 2014 Delta %
Canoni attivi da locazione reti e impianti 6.630 6.313 5%
Canoni attivi da locazione immobili 439 437 0%
Quota annuale contributi conto impianti 556 516 8%
Ricavi per distacco personale 154 154 0%
Altri rimborsi costi di esercizio 747 491 52%
Rimborsi spese 401 323 24%
Sopravvenienze attive da gestione
caratteristica33 133 -75%
Altri ricavi 2 19 -89%
TOTALE ALTRI RICAVI E PROVENTI 8.962 8.386 7%
(importi in migliaia di €)
2. ALTRI RICAVI E PROVENTI - 8.962 migliaia di € (8.386 migliaia di € nel 2014)
CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI
2015 2014 Delta %
Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo
e merci-2.348 -2.016 16%
Compensi amministratori, collaboratori, sindaci -981 -1.121 -12%
Costi di manutenzione e riparazione -1.362 -1.309 4%
Costi per servizi assicurativi, bancari e finanziari -1.143 -880 30%
Costi per servizi commerciali e di rappresentanza -598 -628 -5%
Costi per service da SOT/SOB -2.112 -2.428 -13%
Costi per service da terzi -390 -457 -15%
Altri servizi generali -2.205 -1.876 18%
Lavori e prestazioni per c/terzi -283 -122 132%
Canoni di locazione e affitti -1.074 -1.168 -8%
TOTALE CONSUME DI MATERIE PRIME E SERVIZI
-12.497 -12.005 4%
(importi in migliaia di €)
3. CONSUMI DI MATERIE PRIME E SERVIZI - 12.497 migliaia di € (12.005 migliaia di € nel 2014)
125
€, dei costi per servizi assicurativi e bancari per 263
mila € e degli altri servizi generali per 329 mila €;
• Alla riduzione dei costi per compensi ad amministratori
e collaboratori per 140 mila € e dei costi per service da
SOT/SOB per 316 mila €.
Per maggiori informazioni sul costo del lavoro si rimanda
all’apposito paragrafo della Relazione sulla gestione.
I costi per acquisti di materie prime e servizi al 31 Dicem-
bre 2015 risulta pari a 12.497 mila € (12.005 mila € nel
2014). L’incremento rispetto allo scorso esercizio per 492
mila € è principalmente dovuto:
• All’incremento dei costi per materie prime per 332 mila
I costi sono relativi al personale di staff alle dipendenze
di Linea Group Holding e comprendono nella voce “Altri
costi” un importo di 144 mila € relativo a lavoro interinale.
COSTO DEL LAVORO 2015 2014 Delta %
Salari e stipendi -6.799 -6.810 0%
Oneri sociali -2.085 -2.095 0%
Trattamento di fine rapporto -462 -391 18%
Altri costi -561 -510 -5%
TOTALE COSTO DEL LAVORO -9.906 -9.806 0%
ALTRI COSTI OPERATIVI 2015 2014 Delta %
Contributi associativi -170 -237 -28%
Erogazioni benefiche e liberalità -60 -65 -8%
Imposte e tasse varie -708 -310 128%
Multe, penali e sanzioni -11 -65 -83%
Minusvalenze e sopravvenienze passive -409 -410 0%
Altri costi e oneri -52 -123 -58%
TOTALE ALTRI COSTI OPERATIVI -1.410 -1.210 17%
(importi in migliaia di €)
(importi in migliaia di €)
4. COSTO DEL LAVORO - 9.906 migliaia di € (9.806 migliaia di € nel 2014)
5. ALTRI COSTI OPERATIVI - 1.410 migliaia di € (1.210 migliaia di € nel 2014)
mila €, mentre lo scorso esercizio era pari a 118 mila €.
Nella voce “Altri costi operativi” sono iscritti costi di natu-
ra amministrativa, legale, e fiscale necessari per l’esisten-
za e il corretto funzionamento della società.
Gli altri costi operativi risultano risultano pari a 1.410 mila
€ al 31 Dicembre 2015, incrementati per 200 mila € ri-
spetto allo scorso esercizio.
Tale incremento è principalmente dovuto all’aumento del-
le imposte e tasse varie dovuto all’Iva indetraibile per 529
126
tenze con il personale accantonato nel 2014 per 80 mila
€ e nel rilascio di un fondo per contenziosi legali pari a
200 mila €.
La voce comprende principalmente la gestione straordi-
naria e di svalutazione magazzino.
Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano giu-
stificazione nel rilascio del fondo rischi relativo alle ver-
ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI 2015 2014 Delta %
Utilizzo fondo sconto forniture ee dipendenti 0 4 -100%
Utilizzo fondo svalutazione magazzino 0 12 -100%
Rilascio fondo rischi e oneri 280 0 100%
Imposte e tasse esercizi precedenti 18 -17 -206%
Altri proventi -1 0 0%
TOTALE ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI
298 -1 n.s.
(importi in migliaia di €)
6. ALTRI PROVENTI (ONERI) NETTI - 298 migliaia di € (-1 migliaia di € nel 2014)
AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI 2015 2014 Delta %
Ammortamento immobilizzazioni materiali 6.841 6.445 6%
Ammortamento immobilizzazioni immateriali 415 435 -5%
accantonamento fondi rischi 83 80 4%
TOTALE AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI
7.339 6.960 7%
(importi in migliaia di €)
7. AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI - 7.339 migliaia di € (6.960 migliaia di € nel 2014)
vo alla previsione di chiusura della partecipazione Blugas
S.p.A. in liquidazione come da bilancio di liquidazione pre-
disposto.
L’incremento degli ammortamenti rispetto allo scorso
esercizio trova giustificazione nei nuovi cespiti entrati in
funzione durante il 2015.
L’accantonamento a fondo rischi per 83 mila € è relati-
127
e di Linea Reti e Impianti, per l’estinzione anticipata dei
debiti finanziari presenti al momento dell’acquisizione di
SCCA.
Le altre tipologie di proventi sono invece tutte in discesa,
per la diminuzione dei tassi a breve e delle attività finan-
ziarie sottostanti.
Per maggiore chiarezza espositiva si è provveduto a rie-
sporre il dettaglio della voce per l’anno precedente.
Tra i proventi finanziari spicca l’incremento di 610 mila
€ degli interessi attivi sui prestiti alle controllate, dovuto
alle nuove erogazioni avvenute nel 2015 a favore di Linea
Distribuzione, per finanziare gli investimenti del piano BEI,
PROVENTI FINANZIARI 2015 2014 Delta %
Interessi attivi su conti correnti bancari e
postali700 909 -23%
Interessi attivi su piani di rientro soci 891 1.123 -21%
Interessi attivi su piani di rientro credito put
Seca212 259 -18%
Interessi attivi su finanziamenti a controllate 2.466 1.856 33%
Interessi attivi su conti correnti di cash pooling 1.827 2.099 -13%
Altri interessi attivi e proventi finanziari 1 19 -95%
TOTALE PROVENTI FINANZIARI 6.097 6.265 -3%
(importi in migliaia di €)
8. PROVENTI FINANZIARI - 6.097 migliaia di € (6.265 migliaia di € nel 2014)
ONERI FINANZIARI 2015 2014 Delta %
Interessi passivi e oneri disponibilità fidi su
c/c bancari-457 -947 -52%
Interessi passivi su conti correnti di cash
pooling-472 -570 -17%
Interessi passivi per attualizzazione fondi -257 -257 0%
Interessi passivi su finanziamenti m/l termine* -14.079 -13.248 6%
Altri interessi passivi e oneri finanziari -4 -5 -20%
TOTALE ONERI FINANZIARI -15.269 -15.027 2%
(importi in migliaia di €)
9. ONERI FINANZIARI - 15.269 migliaia di € (15.027 migliaia di € nel 2014)
* Compreso effetto costi ammortizzati
dovuto al fatto che quelli relativi al prestito BEI hanno pe-
sato per l’intero esercizio, in quanto l’erogazione è avve-
nuta nella seconda parte del 2014. Si segnala che nel no-
Per maggiore chiarezza espositiva si è provveduto a rie-
sporre il dettaglio della voce per l’anno precedente.
L’aumento degli interessi sui finanziamenti a m/l termine è
128
Gli interessi passivi per attuarizzazione fondi, derivano
dall’adeguamento del fondo TFR, del fondo TFR integrati-
vo e del fondo sconto energia elettrica.
Tra gli interessi passivi diversi si segnala la contabilizzazio-
ne degli oneri finanziari derivanti dall’attuarizzazione del
fondo TFR, del fondo TFR integrativo e del fondo sconto
energia elettrica, per un importo pari a 260 migliaia di €.
vembre 2015 è stata pagata la seconda cedola del bond,
per un importo di 11,6 milioni di €.
La sensibile diminuzione degli oneri relativi ai c/c e ai fidi
bancari è frutto della rinuncia di alcune linee di cassa un-
committed e della rinegoziazione delle condizioni relative
alle altre.
Anche gli interessi passivi di cash pooling sono diminuti, a
causa del calo dei tassi a breve e nonostante.
10. QUOTA PERTINENZA DEL RISULTATO DI SOCIETÀ COLLEGATE E JOINT VENTURE - 0 migliaia di € (0 migliaia di € nel 2014)
Nel bilancio 2015 non viene evidenziato alcun importo re-
lativo alla voce “Quota pertinenza del risultato di società
collegate e joint venture”.
2015 2014
Dividendi da controllate 17.438 19.634
TOTALE 17.438 19.634
(importi in migliaia di €)
11. PROVENTI (ONERI) DA PARTECIPAZIONE - 17.438 migliaia di € (19.634 migliaia di € nel 2014)
I proventi da partecipazioni pari a 17.438 mila € sono re-
lativi ai dividendi sugli utili conseguiti dalle società control-
late nell’esercizio 2014 e deliberati nell’aprile 2015.
DIVIDENDI
2015 2014
Linea Ambiente 3.100 3.730
Aem Gestioni 2.550
Linea Energia 8.800 1.590
Astem Gestioni 900 1.540
Greenambiente 3.384
Linea Più 550 2.540
Linea Distribuzione 4.088 4.300
TOTALE 17.438 19.634
(importi in migliaia di €)
129
12. IMPOSTE SUL REDDITO - 3.420 migliaia di € (3.640 migliaia di € nel 2014)
Nelle seguenti tabelle si espone in maniera sintetica le
componenti principali che hanno portato a determinare il
reddito imponibile IRES e IRAP con una riconciliazione tra
onere fiscale teorico e onere da bilancio.
L’importo iscritto fa riferimento per 3.588 migliaia di €
alle imposte correnti calcolate sul reddito imponibile ai fini
IRES e per -168 mila € all’effetto economico 2015 dell’i-
scrizione della fiscalità differita sulle riprese fiscali tem-
poranee.
PROSPETTI DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E ONERE FISCALE TEORICO
Determinazione dell’imponibile IRES
Risultato prima delle imposte 1.121
Onere fiscale teorico - aliquota: 27,50%
Differenze temporanee tassabili in esercizi successivi:
- dividendi registrati per competenza -17.438
Totale -17.438
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi:
- ammortamenti 1.478
- acc. TFR - Fondi personale 678
- altro 191
- utilizzo fondo svalutazione magazzino -200
Totale 2.147,00
Rigiro delle differenze temporanee da esercizi precedenti:
- reversal ammortamento avviamento -340
- dividendi controllate incassati nell’esercizio 0
Totale -340,00
Differenze permanenti che non si riversano negli esercizi successivi:
- costi su automezzi 176
- spese di rappresentanza 3
- erogazioni liberali 60
- sopravvenienze indeducibili -18
- costi non deducibili 7
- costi parzialmente deducibili (auto e telefonia) 77
- imposte di esercizi precedenti 86
- interessi indeducibili 10.247
- altre 203
Totale 10.841,00
Imponibile Fiscale (al netto delle erogazioni liberali) -3.669,00
interessi deducibili per il beneficio da consolidato
Imponibile fiscale effettivo -3.669,00
Beneficio fiscale effettivo - aliquota: 27,50% -1.008,98
Imposte correnti sul reddito dell’esercizio
onere effettivo riferito al reddito ante imposte -90,01%
(importi in migliaia di €)
(segue)
130
Le imposte differite riflettono gli effetti fiscali significativi
derivanti dalle differenze di natura temporanea tra i valo-
ri fiscali delle attività e delle passività ed i corrispondenti
valori in bilancio.
PROSPETTI DI RICONCILIAZIONE TRA ONERE FISCALE DA BILANCIO E ONERE FISCALE TEORICO
Determinazione dell’imponibile IRAP
Valore della produzione ai fini IRAP ante rettifiche (val. contabili) -5.571
Onere fiscale teorico - aliquota: 5,57%
Variazioni diminutive nette (COSTI)
- risconto contributi allacciamenti
Altre variazioni in diminuzione -1.426
- reversal ammortamento avviamento -340
Totale -1.766
Variazioni aumentative nette (COSTI)
COSTI PER SERVIZI
- altri costi per il personale nei costi per servizi
- compensi collaboratori 274
- costi indeducibili 589
Totale costi per servizi 863
DEDUZIONI
- INAIL 27
- deduzione forfetaria, disabili, apprendisti, CFL 205
- deduzione forfetaria 1.065
- contributi previdenziali e assistenziali 1.655
Totale deduzioni -2.952
Recupero deduzioni extracontabili
Imponibile IRAP -9.426
Onere fiscale effettivo - aliquota: 5,57%
Imposte correnti sul valore della produzione -525,03
ai fini IRAP - onere effettivo: 9,42%
Raffronto con Reddito ante imposte
Reddito ante imposte 1.121
Onere effettivo riferito al reddito ante imposte (IRAP) -46,84%
Onere fiscale effettivo complessivo (IRES + IRAP) -136,84%
(importi in migliaia di €)
131
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133
13. Risultato netto delle attività cessate/destinate ad essere vendute Nel bilancio 2015 non viene evidenziato alcun “Risultato
netto da attività in dismissione”, in quanto non sono pre-
viste, nel breve/medio periodo, cessioni e/o dismissioni di
rami aziendali.
Valore lordo al
31/12/14
Fondo amm.to
al 31/12/14
Valore netto al
31/12/14
Movimentazioni esercizio 2015
Valore lordo al
31/12/15
Fondo amm.to
al 31/12/15
Valore netto al
31/12/15
Acquisti diretti e scarico costi
GirocontiAmm.to/svalutaz.
Avviamento 5.557 -2.362 3.195 5.557 -2.362 3.195
TOTALE 5.557 -2.362 3.195 5.557 -2.362 3.195
(importi in migliaia di €)
14. AVVIAMENTO - 3.195 migliaia di € (3.195 migliaia di € nel 2014)
si almeno annualmente (c.d. “impairment test”). Poiché
l’avviamento non genera flussi di cassa indipendenti, né
può essere ceduto autonomamente, lo IAS 36 prevede
una verifica del suo valore recuperabile in via residuale,
determinando i flussi di cassa generati da un insieme di at-
tività che individuano il/i complesso/i aziendale/i cui esso
pertiene, le c.d. “Cash Generating Unit” (CGU).
Sulla base delle scelte strategiche ed organizzative attuate
dal Gruppo, nel valutare l’avviamento si è fatto riferimen-
to alle diverse unità generatrici di flussi di cassa al quale
l’avviamento è stato attribuito. Segnalando che dall’ana-
lisi non sono emersi segnali di impairment, si rimanda per
maggiori dettagli alla nota di consolidato.
Il valore residuale dell’avviamento rappresenta un’attività
immateriale con vita utile indefinita e, pertanto, non sog-
getta ad ammortamento sistematico, ma ad impairment
test almeno annuale.
L’avviamento al 31.12.2015 rimane invariato a 3.195 mi-
gliaia di € ed è relativo al ramo distribuzione elettrica con-
ferito nel corso del 2010 da Aem Cremona S.p.A.
Impairment test sul valore dell’avviamento, delle im-mobilizzazioni materiali, immateriali e delle parteci-pazioni in società controllateLo IAS 36 prevede che il valore dell’avviamento, in quanto
bene immateriale a vita utile indefinita, non sia ammortiz-
zato, ma soggetto ad una verifica del valore da effettuar-
134
Valore lordo al
31/12/14
Fondo amm.to al 31/12/14
Valore netto al
31/12/14
Movimentazioni esercizio 2015
Valore lordo al
31/12/15
Fondo amm.to al 31/12/15
Valore netto al
31/12/15
Acquisti diretti e scarico costi
Dismiss.Cessione
ramo d’azienda
GirocontiAmm.to e svalutaz.
Dismiss. fondo
Fondo da cessione
ramo
Costi ricerca e sviluppo e
pubblic.0 0 0 0 0 0
Brev.industr.e di util.opere
ingegno4 0 4 4 0 4
Concess., lic., marchi e
diritti simili68 -32 36 -1 68 -33 35
Altre immobilizzazioni
immateriali4.744 -3.806 938 43 -9 0 21 -414 2 0 4.799 -4.218 581
TOTALE 4.816 -3.838 978 43 -9 0 21 -415 2 0 4.871 -4.251 620
(importi in migliaia di €)
15. ALTRE ATTIVITÀ IMMATERIALI - 620 migliaia di € (978 migliaia di € nel 2014)
I principali incrementi dell’anno riguardano l’upgrade di
SAP BPC per 16 mila € e l’acquisto del software per ge-
stire la fatturazione con split payment verso la pubblica
amministrazione per le società del gruppo per 14 mila €.
Per un maggiore dettaglio della movimentazione di sud-
dette immobilizzazioni si rimanda all’allegato 1 alla pre-
sente nota integrativa.
La consistenza delle immobilizzazioni immateriali al 31
dicembre 2015 è pari a 620 migliaia di €, al netto della
quota di ammortamento relativa all’esercizio di 415 mi-
gliaia di €, ed è costituita principalmente da software di
base e applicativi per 348 mila €, ammortizzati in 5 anni,
e da costi per migliorie su beni di terzi connessi alla sede
amministrativa della società per € 138 mila, ammortizza-
ti in 6 anni, in base alla durata del contratto di locazione
della sede.
Valore lordo al
31/12/14
Fondo amm.to al 31/12/14
Valore netto al
31/12/14
Movimentazioni esercizio 2015
Valore lordo al
31/12/15
Fondo amm.to al 31/12/15
Valore netto al
31/12/15
Acquisti diretti e scarico costi
Dismiss.Cessione
ramo d’azienda
GirocontiDismiss.
fondoAmm.to e svalutaz.
Terreni e fabbricati 14.094 -3.665 10.429 376 -99 20 4 -273 14.391 -3.934 10.457
Impianti e macchinari 175.998 -80.978 95.020 12.955 -830 2.276 738 -6.460 190.399 -86.700 103.699
Attrezz.industr. e comm. 25 -3 22 10 0 -3 35 -6 29
Altri beni materiali 779 -393 386 27 -18 12 -105 788 -486 302
Immobilizz. mat. in corso 3.403 3.403 2.681 -165 -2.293 3.626 0 3.626
TOTALE 194.299 -85.039 109.260 16.049 -1.112 3 754 -6.841 209.239 -91.126 118.112
(importi in migliaia di €)
16. IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI - 118.112 migliaia di € (109.260 migliaia di € nel 2014)
135
Gli impianti e macchinari iscritti per un valore netto con-
tabile pari a 103.699 mila € fanno riferimento in parti-
colare agli impianti del termocombustore e della cen-
trale di cogenerazione, a linee sotterranee ed aeree di
media ed alta tensione; gli investimenti sulla voce fanno
riferimento principalmente alle attività di estensione sul-
la rete di distribuzione energia elettrica e all’impianto di
termocombustione.
Le altre immobilizzazioni materiali iscritte al valore di
302 mila € fanno riferimento sostanzialmente ad har-
dware e macchinari.
Le immobilizzazioni materiali in corso per un valore di
3.626 mila € si riferiscono principalmente a lavori di
estensione non ancora ultimati e per i quali quindi si ri-
manda l’entrata in ammortamento all’esercizio succes-
sivo.
Le aliquote di ammortamento utilizzate, che rispecchiano
la vita utile generalmente attribuita alle varie categorie
di beni, non modificate rispetto all’esercizio precedente,
sono riepilogate di seguito:
Al 31.12.2015 sono iscritte immobilizzazioni materiali per
118.112 mila €.
La variazione rispetto al corrispondente valore dello
scorso esercizio è dovuta principalmente all’effetto re-
lativo alle attività di estensione sulle reti di proprietà per
-15.057 mila €.
Tali immobilizzazioni materiali sono state sistematicamen-
te ammortizzate per un importo pari a 6.841 migliaia €.
Per un maggiore dettaglio della movimentazione di sud-
dette immobilizzazioni si rimanda all’allegato 1 alla pre-
sente nota integrativa.
Si segnala in particolare che:
• Il valore dei terreni presente per 1.323 mila € è princi-
palmente costituito da 1.164 mila € relativi al conferi-
mento avvenuta nel 2010 e per 146 mila € relativi ad
un’area acquistata nel corso del 2015 a Lodi.
• Il valore dei fabbricati pari a 9.134 mila € deriva princi-
palmente dalle operazioni di conferimento del 2010. In
particolare tale voce comprende per circa 5,4 milioni di
€ il fabbricato del termocombustore di Cremona e per
la rimanente parte cabine elettriche.
Tipologia cespite % amm. min % amm. max
Fabbricati 3% 4%
Impianti e macchinari 5% 8%
Impianti e macchinari in leasing finanziario 8% 8%
Altre immobilizzazioni materiali in leasing finanziario 10% 20%
Attrezzature industriali e commerciali 5% 10%
Altre immobilizzazioni materiali 9% 20%
136
Linea Gestioni S.r.l., con sede legale in Crema (CR), ca-
pitale sociale di 5.000 mila €, posseduto direttamente al
100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al
31 dicembre 2015 evidenzia un valore della produzione
pari a 39.835 mila €, un totale attivo di 37.394 mila €,
un utile di 432 mila € ed un patrimonio netto di 16.500
mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore
di 29.656 mila € con una variazione rispetto al 2014 data
dall’effetto delle operazioni straordinarie già descritte in
relazione. La differenza tra valore della partecipazione e
il patrimonio netto trova giustificazione nell’andamento
prospettico della gestione. Il differenziale negativo non è
ritenuto pertanto una perdita durevole di valore.
MF Waste S.r.l., con sede legale in Rovato (BS), ca-
pitale sociale di 750 mila €, posseduto direttamente al
51% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al
31 dicembre 2015 evidenzia un valore della produzione
pari a 0 € (la società ha solo proventi da partecipazioni
nella società controllata Lomellina Energia S.r.l.) un totale
attivo di 63.928 mila €, una perdita di 15 mila € ed un
patrimonio netto di 51.742 mila €. Tale partecipazione è
iscritta in bilancio al valore di 33.433 mila €. Il valore della
partecipazione è depositato in pegno quale garanzia sul
finanziamento in capo a Lomellina Energia. La differenza
tra valore della partecipazione e il patrimonio netto trova
giustificazione nell’andamento prospettico della gestione.
Il differenziale negativo non è ritenuto pertanto una perdi-
ta durevole di valore.
Di seguito viene riportato l’elenco delle imprese controllate,
con le informazioni richieste dall’art. 2427 del codice civile:
Linea Reti e Impianti S.r.l., società con sede legale in
Cremona, capitale sociale di 7.793.962 €, posseduto al
100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al
31 dicembre 2015 evidenzia un valore della produzione
pari a 63.954 mila €, un totale attivo di 80.009 mila €,
un utile di 1.328 mila € ed un patrimonio netto di 11.409
mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore
di 18.098 mila €. La variazione del valore di iscrizione è
relativo alle operazioni straordinarie già descritte in rela-
zione. La differenza tra valore di iscrizione e patrimonio
netto trova giustificazione nell’andamento prospettico del-
la gestione. Il differenziale negativo non è ritenuto pertan-
to una perdita durevole di valore.
Linea Più S.p.A., con sede legale in Pavia, capitale so-
ciale di 5.000 mila €, posseduto direttamente al 100%
da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 di-
cembre 2015 evidenzia un valore della produzione pari a
352.075 mila €, un totale attivo di 158.685 mila €, un utile
di 11.989 mila € ed un patrimonio netto di 19.492 mila €.
Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 39.795
mila € con una variazione rispetto al 2014 data dall’effetto
delle operazioni straordinarie già descritte in relazione. La
differenza tra valore della partecipazione e il patrimonio
netto trova giustificazione nell’andamento prospettico del-
la gestione. Il differenziale negativo non è ritenuto pertan-
to una perdita durevole di valore.
Società controllate % possesso 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Linea Reti e Impianti S.r.l. 100% 18.098 14.318 26%
Astem Gestioni S.r.l. 100% 0 9.219 -100%
Linea Gestioni S.r.l. 100% 29.656 19.056 56%
Mf Waste S.r.l. 51% 33.433 33.433 0%
Linea Energia S.p.A. 100% 4.606 4.606 0%
Linea Ambiente S.r.l. 100% 17.584 17.584 0%
Greenambiente S.r.l. 80% 2.396 2.396 0%
Linea Più S.p.A. 100% 39.795 38.462 3%
Linea Distribuzione S.r.l. 90,85% 102.215 101.480 1%
Linea Com S.r.l. 96,17% 6.681 6.681 0%
TOTALE SOCIETÀ CONTROLLATE
254.464 247.235 3%
(importi in migliaia di €)
17. PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ CONTROLLATE - 254.464 migliaia di € (247.235 migliaia di € nel 2014)
137
Greenambiente S.r.l. con sede in Priolo Gargallo, capi-
tale sociale di 50 mila €, posseduto direttamente all’80%
da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 di-
cembre 2015 evidenzia un valore della produzione pari a
221 mila €, un totale attivo di 22.718 mila €, una perdita
di 912 mila € ed un patrimonio netto di 5.248 mila €. Tale
partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 2.396 mila
€.
Linea Com S.r.l., con sede in Cremona, capitale sociale
di 5.833 mila €, posseduto direttamente al 96.17% da Li-
nea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 dicembre
2015 evidenzia un valore della produzione pari a 14.855
mila €, un totale attivo di 19.166 mila €, una perdita di
661 mila € ed un patrimonio netto di 5.592 mila €. La
differenza tra valore della partecipazione e il patrimonio
netto trova giustificazione nell’andamento prospettico del-
la gestione. Il differenziale negativo non è ritenuto pertan-
to una perdita durevole di valore. Tale partecipazione è
iscritta in bilancio al valore di 6.681 mila €.
Di seguito viene inoltre riportata una tabella riepilogativa
delle variazioni intervenute nelle partecipazioni in società
controllate:
Linea Energia S.p.A., con sede legale in Rovato (BS),
capitale sociale di 3.969 mila €, posseduto direttamente
al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso
al 31 dicembre 2015 evidenzia un valore della produzione
pari a 12.475 mila €, un totale attivo di 90.719 mila €, un
utile di 25 mila € ed un patrimonio netto di 11.850 mila €.
Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore di 4.606
mila €;
Linea Ambiente S.r.l., con sede legale in Rovato (BS),
capitale sociale di 3.000 mila €, posseduto direttamente
al 100% da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso
al 31 dicembre 2015 evidenzia un valore della produzione
pari a 53.356 mila €, un totale attivo di 82.045 mila €,
un utile di 4.737 mila € ed un patrimonio netto di 21.090
mila €; Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore
di 17.584 mila €.
Linea Distribuzione S.r.l., con sede in Lodi, capitale so-
ciale di 23.980 mila €, posseduto direttamente al 90,85%
da Linea Group Holding S.p.A. Il bilancio chiuso al 31 di-
cembre 2015 evidenzia un valore della produzione pari
a 40.540 mila €, un totale attivo di 238.540 mila €, un
utile di 6.083 mila € ed un patrimonio netto di 115.492
mila €. Tale partecipazione è iscritta in bilancio al valore
di 102.215 mila €;
Descrizione 21/12/14
Movimenti 2015
31/12/15acquisizioni /incrementi
giroconti svalutaz.cessioni / rimborsi
Linea reti e Impianti S.r.l. 14.318 3.780 18.098
Astem Gestioni 9.219 -9.219 0
Amico Gas 0 0
Linea Gestioni S.r.l. 19.056 10.600 29.656
Mf Waste S.r.l. 33.433 33.433
Linea Energia 4.606 4.606
Linea Ambiente 17.584 0 17.584
Rovato Energia* 0 0
Cogeme Gestioni S.r.l. 0 0
Greenambiente 2.396 2.396
Linea Più S.p.A. 38.462 1.333 39.795
Linea Distribuzione S.r.l. 101.480 736 102.215
Linea Com 6.681 6.681
TOTALE 247.235 7.229 0 0 0 254.464
(importi in migliaia di €)
138
e Linea Gestioni con decorrenza dal 01 luglio 2015 con
relativa redistribuzione della partecipazione detenuta;
• Acquisto dello 0,5% della partecipazione in Linea Distri-
buzione da ASM Mortara.
Negli anni precedenti non sono state effettuate svalutazio-
ni significative.
La variazione del valore delle partecipazioni in società
controllate durante l’esercizio è dovuta ai seguenti fattori:
• Scissione totale di Astem Gestioni a partire dal 01 Luglio
2015 in Linea Reti e Impianti e Linea Gestioni con relati-
va redistribuzione della partecipazione detenuta;
• Scissione parziale di Linea Reti e Impianti in Linea Più
18. PARTECIPAZIONI IN SOCIETÀ COLLEGATE E ALTRE - 4.269 migliaia di € (4.269 migliaia di € nel 2014)
Il valore delle partecipazioni in società collegate e altre so-
cietà al 31.12.2015 è pari a 4.269 mila € suddivise come
nella tabella a seguire:
La partecipazione è stata interamente svalutata nell’anno
2011 per un importo pari a 612 mila €.
Società collegate % possesso 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Blugas S.r.l. in liquidazione 48,22% 0 0 0%
TOTALE SOCIETÀ COLLEGATE
0 0 0%
(importi in migliaia di €)
Altre società % possesso 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Blugas Infrastrutture S.r.l. 27,51% 4.269 4.269 0%
TOTALE ALTRE SOCIETÀ 4.269 4.269 0%
(importi in migliaia di €)
19. INVESTIMENTI IMMOBILIARI La società non detiene investimenti immobiliari.
La società Blugas Infrastrutture è stata riclassificata tra le
altre partecipazioni poiché a seguito della riduzione della
% di possesso dal 45,74% al 27,51% la società non eser-
cita un’influenza notevole sulla partecipazione stessa.
139
Attività finanziarie non correnti
31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Crediti finanziari 17.290 30.837 -44%
Crediti finanziari verso controllate 75.289 55.209 36%
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI
92.579 86.046 8%
(importi in migliaia di €)
20. ATTIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI - 92.579 migliaia di € (86.046 migliaia di € nel 2014)
30 giugno 2021 su cui maturano interessi attivi ad un
tasso variabile pari all’euribor 6 mesi +1%; tali interessi
sono regolati con cadenza semestrale posticipata;
• Finanziamento attivo per 3.786 mila € alla controllata
MF Waste, di cui residui al 31 dicembre 2015 per 3.328
mila € con scadenza 31 dicembre 2015, prorogato al
31 dicembre 2016 con specifico accordo. Su tale finan-
ziamento maturano interessi attivi ad un tasso variabile
pari all’euribor 1 mese +1%; tali interessi sono regolati
con cadenza semestrale posticipata;
• Finanziamento attivo per 1.350 mila € alla controllata
Linea Gestioni S.r.l. € rimborsabili in 5 anni a partire dal
1 luglio 2012, saldo al 31 dicembre 2015 pari a 450 mila
€, di cui 150 migliaia di € oltre l’esercizio successivo;
su cui maturano interessi attivi ad un tasso variabile pari
all’euribor 1 tre mesi + 1,85%; tali interessi sono regolati
con cadenza trimestrale posticipata;
• Finanziamento attivo per 22.125 mila € alla controllata
Linea Ambiente, erogato il 31 dicembre 2013 rimborsa-
bile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale
al 31 dicembre 2019. Su tale finanziamento maturano
interessi pari al 4,25% che sono regolati trimestralmen-
te; il saldo al 31 dicembre 2015 è pari a 14.750 mila €,
di cui 11.062 mila € scadenti oltre l’esercizio successi-
vo;
• Finanziamento attivo per 8.937 mila € alla controllata
Linea Distribuzione, erogato il 31 dicembre 2013 rim-
borsabile in quote trimestrali posticipate, con scadenza
finale al 31 dicembre 2018. Su tale finanziamento matu-
rano interessi pari al 4,25% che sono regolati trimestral-
mente. Il Saldo al 31 dicembre 2015 risulta pari a 5.362
mila €, di cui 3.575 mila € scadenti oltre l’esercizio suc-
cessivo.
• Finanziamento attivo per 20.000 mila € alla controllata
Linea Distribuzione, erogato durante il 2014, rimborsa-
bile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale
Al 31 dicembre 2015 le attività finanziarie non correnti
ammontano a 92.579 migliaia di euro e comprendono le
quote oltre l’esercizio successivo dei finanziamenti attivi
verso terzi e verso le società controllate.
In particolare i finanziamenti attivi verso terzi sono rap-
presentati da:
• Finanziamento attivo verso Cogeme S.p.A.: credito re-
siduo al 31 dicembre 2015 pari a 5.353 migliaia di €, di
cui 594 migliaia di € scadenti entro l’esercizio e 4.759
migliaia di € scadenti oltre l’esercizio successivo.
• Finanziamento attivo verso Aem S.p.A.: credito residuo
al 31 dicembre 2015 pari a 17.532 migliaia di €, di cui
5 ml di € scadenti entro l’esercizio e 12.532 migliaia di
€ scadenti oltre l’esercizio successivo. In data 4 marzo
2016 i Soci di LGH hanno firmato un contratto di part-
nership industriale che prevede la cessione ad A2A del
51% del capitale sociale. Successivamente si è aperta
la fase, tuttora in corso e che dovrà avere una durata
massima di 3 mesi, durante la quale dovranno verificar-
si alcune condizioni sospensive affinchè l’operazione si
possa perfezionare. Tra queste, il Socio AEM S.p.A., de-
bitore al 31/12/2015 di complessivi € 29.964.940, dovrà
presentare ed asseverare un piano di risanamento con-
tenente, tra l’altro, il rimborso, alla data di esecuzione
dell’operazione, del 50% della sua esposizione verso il
Gruppo LGH al 31/12/2015, pari a 14.982.470 €, non-
ché un piano per l’estinzione, al più tardi entro 5 anni,
del residuo 50%.
Le immobilizzazioni finanziarie sono inoltre composte da
crediti verso le società controllate per 75.289 migliaia di
€ (pari a 55.209 migliaia di € nel 2014) relativi a finanzia-
menti attivi verso controllate come specificato nel seguito:
• Finanziamento attivo per 13.000 mila €, incrementato
di 3.500 mila € al 31.12.2015 e maggiorati degli interes-
si attivi a loro volta capitalizzati per 4.014 mila €, alla
controllata Linea Energia, con scadenza in unica rata al
140
ta pari a 8.500 mila €. L’importo scadente oltre l’eserci-
zio successivo è pari a 7.438 mila €.
• Finanziamento attivo per 21.000 mila € alla controllata
Linea Reti e Impianti, ex SCCA, erogato durante il 2015,
rimborsabile in quote trimestrali posticipate, con sca-
denza finale al 31 dicembre 2025. Il saldo al 31 dicem-
bre 2015 è pari a 19.500 mila €, di cui 17.500 mila €
scadenti oltre l’esercizio.
al 31 dicembre 2022. Su tale finanziamento maturano
interessi pari al 4,25% regolati trimestralmente. Il Saldo
al 31 dicembre 2015 risulta pari a 17.500 mila €. L’im-
porto scadente oltre l’esercizio successivo è pari a 15
ml €.
• Finanziamento attivo per 8.500 mila € alla controllata
Linea Distribuzione, erogato durante il 2015, rimborsa-
bile in quote trimestrali posticipate, con scadenza finale
al 31 dicembre 2023. Il Saldo al 31 dicembre 2015 risul-
21. ALTRE ATTIVITÀ NON CORRENTI - 70 migliaia di € (70 migliaia di € nel 2014)
22. RIMANENZE - 63 migliaia di € (27 migliaia di € nel 2014)
l’esercizio successivo dei depositi cauzionali. Non si rile-
vano crediti con scadenza superiore ai 5 anni.
I crediti e le altre attività finanziarie non correnti ammon-
tano a 70 mila €, e sono rappresentati dalla quota oltre
Rimanenze 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Materie prime 63 27 133%
Totale rimanenze lorde 63 27 133%
Fondo svalutazione magazzino 0 0 0%
TOTALE RIMANENZE NETTE 63 27 133%
(importi in migliaia di €)
delle giacenze a fine esercizio di materiali di ricambio per
gli automezzi.
Al 31 Dicembre 2015 risultano iscritti a bilancio 63 migliaia
di € relativi al magazzino per la gestione degli automezzi
per tutto il gruppo. Il valore rappresenta quindi lo stato
23. CREDITI COMMERCIALI - 13.321 migliaia di € (10.683 migliaia di € nel 2014)
Crediti Commerciali 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Crediti commerciali verso terzi per fatture
emesse295 267 10%
Crediti commerciali verso società controllanti 2.094 1.732 21%
Crediti commerciali verso società controllate 10.932 8.684 26%
TOTALE CREDITI COMMERCIALI NETTI 13.321 10.683 25%
(importi in migliaia di €)
141
rilevate i crediti per fatture emesse e da emettere in rela-
zione ai contratti di servizio e per gli affitti delle reti.
24. ATTIVITÀ PER STRUMENTI DERIVATI La società al 31 Dicembre 2015 non dispone di attività per
strumenti derivati.
Al 31 Dicembre 2015 la società presenta crediti commer-
ciali per 13.321 migliaia di €, di cui:
• 295 migliaia di € verso terzi per fatture emesse;
• 2.094 migliaia di € verso le società controllanti;
• 10.932 migliaia di € verso le società controllate, sia per
fatture emesse che da emettere.
Si segnala che nei crediti verso società controllate sono
25. ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI - 96.330 migliaia di € (70.008 migliaia di € nel 2014)
Altre attività finanziarie correnti
31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Crediti finanziari verso terzi 16.564 5.880 182%
Crediti finanziari verso società
controllate14.615 11.753 24%
Crediti verso società controllate -
Cash pooling65.152 52.375 24%
TOTALE ALTRE ATTIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI
96.330 70.008 38%
(importi in migliaia di €)
put fino a tale data e il credito residuo risulta pertanto
pari a € 4.510 mila scadenti entro l’esercizio succes-
sivo.
- Finanziamento Cogeme S.p.A. per 595 mila €
- Finanziamento Aem S.p.A. per 5 ml di €.
• Crediti finanziari verso società controllate per 14.615
migliaia di €, si riferiscono alla quota scadente entro
l’esercizio successivo dei finanziamenti verso le control-
late sopra elencati:
- Finanziamento MF Waste per 3.328 mila €
- Finanziamento Linea Gestioni per 300 mila €
- Finanziamento Linea Ambiente per 3.687 mila €
- Finanziamento Linea Distribuzione per 5.350 mila €
- Finanziamento Linea Reti e impianti per 1.950 mila €.
• Credito relativo al cash pooling verso le società control-
late per 65.152 migliaia di €.
Al 31 Dicembre 2015 la società presenta Altre attività fi-
nanziarie correnti per 96.330 migliaia di €, cosi costituite:
• Crediti finanziari verso terzi per 16.564 migliaia di €,
così costituiti:
- Finanziamento/piano di rientro Setramar: € 9.000
mila con rimborso finale al 31 dicembre 2016 con
maturazione di interessi per un tasso Euribor +1,75%;
al 31 dicembre 2015 sono già stati iscritti tutti gli inte-
ressi maturati dal momento di esercizio della put fino
a tale data e il credito residuo risulta pertanto pari a €
6.458 mila scadenti entro l’esercizio successivo.
- Finanziamento/piano di rientro Siderpiombino: €
4.500 mila con rimborso finale al 31 dicembre 2016
con maturazione di interessi per un tasso Euribor
+1,75%; al 31 dicembre 2015 sono già stati iscritti tutti
gli interessi maturati dal momento di esercizio della
142
26. CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITÀ - 18.568 migliaia di € (16.249 migliaia di € nel 2014)
Crediti tributari e altre attività 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Risconti attivi 175 179 -2%
Crediti diversi verso controllanti 0 0 0%
Crediti verso società controllate 2.704 2.704 0%
Crediti tributari verso controllate 12.354 10.647 16%
Crediti verso dipendenti 2 9 -78%
Erario c/IRES da consolidato
fiscale1.841 2.594 -29%
Erario c/IRAP 55 55 0%
Eerario c/IVA 1.322 37 3473%
Altri crediti a breve 113 24 371%
TOTALE CREDITI TRIBUTARI E ALTRE ATTIVITÀ
18.568 16.249 14%
(importi in migliaia di €)
• la riduzione del credito verso l’Erario per l’Ires da con-
solidato fiscale per 753 mila €;
• l’incremento del credito per IVA per 1.285 mila €.
I crediti tributari e altre attività al 31 dicembre 2015 risul-
tano pari a 18.568 migliaia di € (16.249 mila € nel 2014).
Le variazioni principali riguardano:
• l’incremento dei crediti tributari verso controllate con un
delta sull’anno precedente di 1.707 mila €;
27. DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE - 61.510 migliaia di € (104.813 migliaia di € nel 2014)
Disponibilità liquide e depositi a breve
31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Depositi su c/c bancari e postali 61.509 104.810 -41%
Assegni
Denaro e valori in cassa 1 3 -67%
TOTALE DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE
61.510 104.813 -41%
(importi in migliaia di €)
postali sulla cui giacenza la società percepisce un tasso di
interesse allineato alle condizioni di mercato.
28. ATTIVITÀ CESSATE/DESTINATE AD ESSERE VENDUTE Nel bilancio 2015 non viene evidenziato alcun valore nella
voce relativa alle “attività in dismissione”.
Rispetto al 31 dicembre 2014 si nota una riduzione delle
disponibilità liquide per 43.303 migliaia di €; si rimanda
al rendiconto finanziario in testa alla presente nota inte-
grativa per l’esplicazione delle dinamiche di liquidità che
hanno interessato la società nel corso del 2015.
Al 31.12.2015 la società disponeva di depositi bancari e
143
29. PATRIMONIO NETTO - 202.723 migliaia di € (204.916 migliaia di € nel 2014)
Si rimanda all’apposito prospetto per il dettaglio della mo-
vimentazione del patrimonio netto degli ultimi tre esercizi.
In conformità a quanto disposto dall’articolo 2427 n. 7 bis
del Codice Civile viene fornita l’analisi del patrimonio netto
sotto i profili della disponibilità e della distribuibilità:
Il capitale sociale iscritto a bilancio al 31 dicembre 2015
è di 189.494 mila € ed è stato interamente versato. Lo
stesso risulta costituito da n. 189.494.116 azioni ordinarie
di valore unitario pari a Euro 1.
Per l’esercizio chiuso al 31 dicembre 2015 si contabilizza
un utile di 4.457 mila €.
Importo
Possibilità di utilizzo
Aumento cap. Copertura perd. Distribuzione soci
Capitale sociale 189.494
Riserva legale 3.072
Riserva di fusione 75 75
Riserva IAS 19 -380
Riserva straordinaria 2.516 2.516
Altre riserve 4.009 4.009 4.009 4.009
Totale 198.786 4.084 6.525 4.009
(importi in migliaia di €)
all’esercizio precedente, pari a 4 migliaia di euro, si rife-
risce alla destinazione dell’utile 2014 come da delibera
assembleare del 29 giugno 2015;
• Riserva da fusione - Tale voce, invariata rispetto allo
scorso esercizio, deriva dalle incorporazioni delle so-
cietà Asm Servizi e Astem Servizi, avvenuta nel corso
del 2008;
• Riserva da valutazione di utili e perdite attuariali - acco-
glie le componenti attuariali relative alla valutazione dei
piani a benefici definiti, imputate direttamente a Patri-
monio netto, pari a -380 migliaia di €;
• Altre riserve - ammontano a 4.009 migliaia di euro
(3.488 migliaia di euro al 31 dicembre 2014).
Si espone di seguito una breve descrizione qualitativa ri-
ferita al Patrimonio Netto della società:
• Capitale sociale - risulta formato da n. 189.494.116
azioni dal valore unitario di € 1;
• Riserva legale - La riserva legale è alimentata dalla ob-
bligatoria destinazione di una somma non inferiore ad
un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungi-
mento di un importo pari ad un quinto del Capitale So-
ciale;
• Riserva straordinaria - La riserva straordinaria, for-
matasi gradualmente dal 2008 come destinazione dei
risultati d’esercizio ammonta a 2.288 mila euro (2.284
mila euro al 31 dicembre 2014). L’incremento rispetto
144
30. TFR E ALTRI FONDI RELATIVI AL PERSONALE - 2.155 migliaia di € (2.134 migliaia di € nel 2014)
TFR e altri fondi del personale 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Fondo TFR dipendenti,
collaboratori e agenti1.873 1.849 1%
Fondo TFR integrativo 170 169 1%
Fondo sconto forniture ee
dipendenti112 116 -3%
Totale TFR e altri fondi del personale
2.155 2.134 1%
(importi in migliaia di €)
Il fondo per trattamento di fine rapporto dei dipendenti ha
subito la seguente movimentazione:
TFR 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Fondo TFR iniziale 1.849 1.594 16%
Costo corrente del servizio 114 86 33%
Oneri finanziari 38 47 -19%
(Utili)/perdite attuariali -72 312 -123%
(prestazioni pagate) -56 -190 -71%
Totale TFR 1.873 1.849 1%
(importi in migliaia di €)
• è stato calcolato alla data della valutazione, sulla base
del tasso annuo di interesse adottato e della probabilità
che ciascuna prestazione ha di essere effettivamente
erogata, il valore attuale medio delle future prestazioni;
• è stata definita la passività per la società individuando
la quota del valore attuale medio delle future prestazioni
che si riferisce al servizio già maturato dal dipendente in
azienda alla data della valutazione;
• è stato individuato, sulla base della passività determi-
nata al punto precedente e della riserva accantonata in
bilancio ai fini civilistici italiani, la riserva riconosciuta
valida ai fini IAS.
Più in dettaglio le ipotesi adottate sono state le seguenti:
Il Fondo Trattamento di Fine Rapporto rientra nei piani a
benefici definiti.
Per la determinazione della passività è stata utilizzata
la metodologia denominata Projected Unit Credit Cost
(PUC). Sono stati proiettati, sulla base di una serie di
ipotesi finanziarie (incremento del costo della vita, incre-
mento retributivo ecc.), le possibili future prestazioni che
potrebbero essere erogate a favore di ciascun dipendente
iscritto al programma nel caso di pensionamento, deces-
so, invalidità, dimissioni ecc.).
La stima delle future prestazioni includerà gli eventuali in-
crementi corrispondenti all’ulteriore anzianità di servizio
maturata nonché alla presumibile crescita del livello retri-
butivo percepito alla data di valutazione:
145
Ipotesi demografiche 31/12/2015 31/12/2014
Probabilità di decessoTabelle di mortalità RG48 pubblicate
dalla Ragioneria Generale dello Stato
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Probabilità di inabilità Tavole INPS distinte per età e sesso Tavole INPS, distinte per età e sesso
Frequenza turnover 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno
Frequenza anticipazioni 2,00% in ciascun anno 2,00% in ciascun anno
Ipotesi finanziarie 31/12/2015 31/12/2014
Incremento costo della vita
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,0% dal 2020 in poi
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione 2,30% 1,86% annuo
Tasso Incremento TFR
2,625% per il 2016
2,850% per il 2017
2,775% per il 2018
2,700% per il 2019
3,000% dal 2020 in poi
1,950% per il 2015
2,400% per il 2016
2,625% 2017 e 2018
3,000% dal 2019 in poi
Incremento salariale 1,00% annuo 1,00% annuo
Distribuzione), denominati “Sconto Energia” e “Mensilità
Aggiuntive”. Entrambi i benefici sono regolati dal Con-
tratto Collettivo di Lavoro che ne stabilisce le modalità di
corresponsione.
Tra le categorie di benefici per i dipendenti, che vengono
regolamentate dallo IAS 19, sono comprese quelle ero-
gate successivamente alla fine del rapporto di lavoro da
alcune società del Gruppo (LGH, AEM Gestioni e Linea
146
2015 2014 Delta %
Fondo “Sconto energia” iniziale 116 90 29%
Costo corrente del servizio 4 3 33%
Trasferimenti da e verso il Gruppo 0 -15 -100%
Oneri finanziari 2 3 -33%
(Utili)/perdite attuariali -10 35 -129%
(prestazioni pagate)
Fondo “Sconto energia” finale 112 116 -3%
coniugi superstiti. Per la determinazione della passività è
stata utilizzata la metodologia denominata Projected Unit
Credit (PUC) ed utilizzate le seguenti ipotesi che vengono
di seguito riassunte:
In particolare, per il fondo “Sconto Energia” si prevede
di concedere una agevolazione tariffaria sui consumi di
energia elettrica ad uso domestico ai lavoratori, assun-
ti prima dell’8 luglio 1996, cessati dal servizio ed ai loro
Ipotesi demografiche 31/12/2015 31/12/2014
Probabilità di decesso
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Probabilità di inabilità Tavole INPS, distinte per età e sesso Tavole INPS, distinte per età e sesso
Dati famiglia, seconde nozze e lasciar
famigliaTavole INPS distinte per età e sesso Tavole INPS distinte per età e sesso
Età di pensionamento Raggiungimento requisiti minimi AGO Raggiungimento requisiti minimi AGO
Tasso turnover 1,00% 1,00%
Ipotesi finanziarie 31/12/2015 31/12/2014
Incremento costo della vita
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
2,00% dal 2020 in poi
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione 2,30% annuo 2,64% annuo
Variazione reale del costo energia 0,50% annuo 0,50% annuo
147
rapporto) nei casi di risoluzione del rapporto di lavoro per
raggiungimento di limite di età o di anzianità.
Il beneficio ai dipendenti “Fondo mensilità aggiuntive”
prevede di corrispondere una somma pari a 4 o 5 mensili-
tà di retribuzione (aggiuntive rispetto al trattamento di fine
Fondo “Mensilità aggiuntive” 2015 2014 Delta %
Fondo “Mens.aggiuntive” iniziale 169 170 -1%
Costo corrente del servizio 7 6 17%
Trasferimenti da e verso il Gruppo 0 -33 -100%
Oneri finanziari 2 4 -50%
(Utili)/perdite attuariali -8 22 -136%
(prestazioni pagate)
Fondo “Mens.aggiuntive” finale 170 169 1%
utilizzate le seguenti ipotesi che vengono di seguito rias-
sunte:
Per la determinazione della passività è stata utilizzata la
metodologia denominata Projected Unit Credit (PUC) ed
Ipotesi demografiche 31/12/2015 31/12/2014
Probabilità di decesso
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Tabelle di mortalità della popolazione
italiana RG48 pubblicate dalla
Ragioneria Generale dello Stato
Probabilità di inabilità Tavole INPS, distinte per età e sesso Tavole INPS, distinte per età e sesso
Età di pensionamento Raggiungimento requisiti minimi AGO Raggiungimento requisiti minimi AGO
Tasso turnover 2,00% 2,00%
Ipotesi finanziarie 31/12/2015 31/12/2014
Incremento costo della vita
1,50% per il 2016
1,80% per il 2017
1,70% per il 2018
1,60% per il 2019
0,60% per il 2015
1,20% per il 2016
1,50% 2017 e 2018
2,0% dal 2019 in poi
Tasso di attualizzazione 1,79% annuo 1,25% annuo
Incremento retribuzioni 1,00% annuo 1,00% annuo
148
per esercizio, l’indicazione della durata media finanziaria
dell’obbligazione per i piani a beneficio definito, erogazio-
ni previste dal piano:
Analisi della sensitivitàSecondo quanto richiesto dallo IAS 19R si riportano nella
tabella a seguire l’analisi di sensitività per ciascuna ipote-
si attuariale a fine esercizio, l’indicazione del contributo
Analisi di sensitività Variazione delle ipotesi
Frequenza turnover1.070 1.087
1% -1%
Tasso di inflazione1.106 1.051
1,40% -1,40%
Tasso attualizzazione1.042 1.116
1,40% -1,40%
Service cost 2015 111
Duration del piano 19,72
Erogazioni previste (anni)
2016 73
2017 48
2018 51
2019 54
2020 58
31. FONDI PER RISCHI ED ONERI E PASSIVITÀ PER DISCARICHE - 7.132 migliaia di € (6.442 migliaia di € nel 2014)
Fondi rischi e oneri 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Fondi rischi e oneri 348 545 -36%
Fondo decommissioning 6.784 5.897 15%
Totale fondi rischi e oneri 7.132 6.442 11%
(importi in migliaia di €)
149
Fondi rischi e oneri 31/12/2014 Attualizzaz. Accantonam. Rilasci 31/12/2015
Fondi rischi e oneri 545 83 -280 348
Fondo decommissioning 5.897 887 6.784
Totale fondi rischi e oneri 6.442 887 83 -280 7.132
(importi in migliaia di €)
La movimentazine dei fondi per rischi e oneri viene di se-
guito evidenziata:
cipazione in Blugas S.r.l. in liquidazione come già descritto
nel paragrafo relativo agli accantonamenti cui si rimanda.
Il fondo di decommissioning fa riferimento ai costi di
smantellamento e ripristino dei siti che sono iscritti a di-
retto incremento dell’attività a cui fanno riferimento. Tale
ammontare è stato determinato da apposite perizie predi-
sposte da periti esterni indipendenti. La variazione dell’e-
sercizio è da attribuire principalmente alla diminuzione del
tasso di attualizzazione dal 4,75% al 3,29%.
Il fondo rischi ed oneri al 31 dicembre 2015 risulta pari
a 348 mila €, si riferisce principalmente all’accantona-
mento effettuato sulla base del presunto impatto negativo
del processo di liquidazione della partecipata Sinit S.r.l.
così come espresso dalle proiezioni del liquidatore. Du-
rante l’esercizio sono stati rilasciati 200 mila € riferiti ad
un contenzioso in fase di chiusura e 80 mila € relativi alla
vertenza con il personale dipendente accantonato lo scor-
so esercizio.
Sono state inoltre accantonati 83 mila € riferiti alla parte-
32. PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI - 292.697 migliaia di € (363.528 migliaia di € nel 2014)
Beneficiario del finanziamento
ConcedenteImporto
originarioData
scadenzaTipologia
tasso
Saldo quota non
corrente al 31/12/2015
Saldo quota non
corrente al 31/12/2014
Linea Group HoldingInvest.
istituzionali300.000 28/11/2018
Fisso
3,875%286.615 285.606
Linea Group Holding BCC Cremona 8.000 26/02/2019 Fisso 4,67% 2.136 3.017
Linea Group Holding Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Fisso 5,25% 2.139 2.435
Linea Group Holding Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Variabile 1.565 1.825
Linea Group Holding Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Infruttifero 242 282
Linea Group Holding BEI 80.000 30/06/2020Fisso
2,033%0 70.318
Linea Group Holding Società di leasing diverse Variabile 0 45
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti 292.697 363.528
Linea Group Holding Diversi 0 0
Totale finanziamenti da controllate 0 0
Totale finanziamenti da soci 0 0
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI NON CORRENTI 292.697 363.528
(importi in migliaia di €)
150
Si segnala che, relativamente al solo prestito BEI è in cor-
so alla data di chiusura del presente bilancio la procedura
di consenso per il cambio di controllo di LGH S.p.A. e del
Gruppo prevista dal relativo contratto e conseguente alla
sottoscrizione in data 04/03/2016 del contratto di cessione
del 51% delle azioni del Gruppo ad A2A.
Pertanto, alla luce di quanto sopra descritto, tutto il debi-
to residuo, pari a € 71,3 milioni è stato classificato nelle
passività correnti.
33. PASSIVITÀ PER STRUMENTI DERIVATI La società al 31 dicembre 2015 non presenta passività per
strumenti derivati.
34. ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE NON CORRENTI Nel bilancio 2015 non viene evidenziato alcun valore nella
voce relativa alle “Altre passività finanziarie non correnti”.
Il prestito BEI è stato concesso per finanziare gli investi-
menti previsti per il quinquennio 2013-2017, relativamen-
te alle reti elettriche e gas e al teleriscaldamento di Lodi.
Il prestito BEI è assistito, in parte, da una fidejussione ri-
lasciata da SACE.
Per il bilancio chiuso al 31/12/2015, la società non avreb-
be rispettato 1 dei 3 covenant originari (PFN/EBITDA),
essa ha pertanto avviato nel settembre dello stesso anno,
una richiesta a BEI e SACE di adeguamento dei covenants
finanziari, richiesta accolta e formalizzata come da comu-
nicazioni pervenute in data 10 marzo 2016.
I covenant finanziari da rispettare per la data del
31/12/2015, ai sensi dell’adeguamento sopra descritto,
sono:
• PFN / EBITDA < 5,60
• EBITDA / Oneri Finanziari Netti > 4,30
• PFN / Mezzi Propri < 1,80
Per quanto riguarda il bilancio chiuso al 31 dicembre 2015,
tutti i succitati vincoli e covenants risultano rispettati.
35. ALTRE PASSIVITÀ NON CORRENTI - 11.377 migliaia di € (10.733 migliaia di € nel 2014)
Altre passività non correnti 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Fondo contributi conto impianti 11.377 10.733 6%
Totale altre passività non correnti
11.377 10.733 6%
(importi in migliaia di €)
rilascio a conto economico della quota di competenza e
all’iscrizione dei contributi incassati e non ancora matu-
rati come competenza. Tali contributi sono riscontati per
l’intero importo fatturato e imputati a conto economico in
quote costanti, calcolate in base all’aliquota applicata per
ammortizzare il costo dei relativi cespiti.
Il saldo della voce “Altre passività non correnti” al 31 Di-
cembre 2015 risulta pari a 11.377 migliaia di € e rappre-
senta i risconti per contributi riscossi dagli utenti per nuovi
allacciamenti, a fronte dei quali la società ha sostenuto e
capitalizzato l’intero costo. La variazione rispetto al cor-
rispondente dell’esercizio precedente è da attribuirsi al
151
36. PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI - 118.461 migliaia di € (46.131 migliaia di € nel 2014)
Beneficiario del finanziamento
ConcedenteImporto
originarioData
scadenzaTipologia
tasso
Saldo quota non
corrente al 31/12/2015
Saldo quota non
corrente al 31/12/2014
Linea Group Holding Diversi Scoperti c/c a revoca Variabile 0 0
Linea Group Holding Invest.istituzionali 300.000 28/11/2018Fisso
3,875%11.190 11.191
Linea Group Holding Intesa S.Paolo 8.000 31/12/2015 Variabile 0 800
Linea Group Holding BCC Cremona 8.000 26/02/2019 Fisso 4,67% 880 840
Linea Group Holding Cassa DDPP 5.164 31/12/2022 Fisso 5,25% 296 281
Linea Group Holding Cassa DDPP 5.216 31/12/2022 Variabile 261 261
Linea Group Holding Reg.Lombardia 765 30/06/2022 Infruttifero 40 40
Linea Group Holding BEI 80.000 30/06/2020Fisso
2,033%71.320 8.467
Linea Group Holding Società di leasing diverse Variabile 53 15
Totale finanziamenti bancari e altri finanziamenti 84.040 21.895
Linea Group Holding Diversic/c cash
poolingindetermin. Variabile 34.421 24.236
Totale finanziamenti da controllate 34.421 24.236
Totale finanziamenti da soci 0 0
TOTALE PRESTITI E FINANZIAMENTI CORRENTI 118.461 46.131
(importi in migliaia di €)
si finanziari del gruppo, contenendo il ricorso al sistema
creditizio.
Le motivazioni del sensibile aumento del valore di questa
voce rispetto al 2014 sono le stesse illustrate al paragrafo
34, relativamente al prestito BEI.
37. ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE CORRENTI Nel bilancio 2015 non viene evidenziato alcun valore nella
voce relativa alle “Altre passività finanziarie correnti”.
I debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo
si riferiscono sia alle quote dei finanziamenti a medio e
lungo termine in scadenza entro l’anno per 84.040 mila €
e ai debiti verso società controllate relativi al conto cor-
rente reciproco per 34.421 mila €.
Si ricorda che all’interno del gruppo è attivo un sistema di
“cash pooling zero balance”, in base al quale i conti cor-
renti bancari accesi presso la maggior parte delle società
controllate vengono giornalmente azzerati e il relativo
saldo viene portato sui conti correnti “master” della ca-
po-gruppo. In questo modo è possibile ottimizzare i flus-
152
38. DEBITI COMMERCIALI - 22.115 migliaia di € (15.166 migliaia di € nel 2014)
Altre passività non correnti 31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Debiti commerciali verso terzi per
fatture ricevute-4.074 -3.536 15%
Debiti commerciali verso terzi per
fatture da ricevere-1.027 -1.370 -25%
Debiti commerciali verso società
controllanti-606 -863 -30%
Debiti commerciali verso società
controllate-16.408 -9.419 74%
Debiti commerciali verso società
collegate0 22 -100%
TOTALE DEBITI COMMERCIALI -22.115 -15.166 46%
(importi in migliaia di €)
L’incremento dei debiti commerciali verso società con-
trollate è principalmente spiegato dall’importo delle fat-
ture da ricevere per gli investimenti effettuati sulla rete di
proprietà di LGH da Linea Reti, al 31 dicembre 2015 infatti
l’importo era pari a 15.058 mila €, mentre al 31 dicembre
2014 era pari a 5.264 mila € verso Linea Reti e 2.507 mila
€ verso Astem Gestioni.
Le variazioni rispetto all’esercizio precedente trovano
giustificazione principalmente nell’incremento dei debiti
commerciali verso le società controllate. In tale voce sono
contabilizzati i debiti connessi ai servizi ricevuti dalle con-
trollate e ai debiti per il riaddebito sugli incrementi delle
reti di distribuzione energia elettrica e del teleriscalda-
mento di Lodi e di Cremona.
39. DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI - 8.644 migliaia di € (6.195 migliaia di € nel 2014)
Debiti tributari e altre passività correnti
31/12/2015 31/12/2014 Delta %
Debiti diversi verso controllanti -2.322 -1.272 83%
Debiti diversi verso controllate -4 -24 -83%
Debiti tributari verso controllate -4.275 -2.780 54%
Debiti verso Erario -339 -326 4%
Debiti verso Istituti di previdenza -489 -503 -3%
Debiti verso dipendenti -1.144 -1.240 -13%
Ratei passivi -24 -20 20%
Altri debiti -47 -30 57%
TOTALE DEBITI TRIBUTARI E ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI
-8.644 -6.195 38%
(importi in migliaia di €)
153
41. Passività correlate ad attivitàcessate/destinate ad essere vendute Al 31 dicembre 2015 il valore delle “Passività destinate
alla vendita” è pari a zero.
42. Garanzie ed impegni con terziQui di seguito viene riportato un prospetto riepilogativo
delle garanzie e degli impegni che la società ha in essere
al 31/12/2015 verso terzi:
La voce Debiti tributari e altre passività correnti al 31 di-
cembre 2015 risulta pari a 8.644 mila €, incrementata di
2.449 mila € rispetto allo scorso esercizio. Tale incremen-
to è principalmente dovuto all’aumento dei debiti verso
controllanti per 1.050 mila € e dei debiti tributari verso
controllate per 1.495 mila €.
40. Debiti per imposte correnti Si rimanda alla nota 12 per maggiori dettagli.
Conti d’ordine 31/12/2015 31/12/2014
contratto per versamento mezzi
propri Lomellina Energia
A garanzia delle obbligazioni poste in capo a
Lomellina Energia dal contratto di
finanziamento rinegoziato nel 2015, per un
max di k€ 6.000
6.000 0
parent company guarantee per
trading energia elettrica Linea Più
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di ENEL Trade relativamente al
contratto di acquisto dell’energia elettrica
2.700 7.000
parent company guarantee per
trading energia elettrica Linea Più
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di A2A relativamente al contratto di
acquisto dell’energia elettrica
2.000 2.000
parent company guarantee per
acquisizione ramo d’azienda da
parte di Linea Più
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di Alma relativamente al contratto di
acquisto del ramo aziendale di vendita gas
553 3.000
Fidejussione a favore di ING
LEASE
Fidejussione rilasciata da lgh a garanzia del
leasing concesso alla ex soc.
Lgh Rinnovabili S.r.l.
2.326 2.527
fidejussione rilasciata per finanzia-
mento Linea Energia (ex LGHR)
A garanzia del mutuo concesso all’ex LGH
Rinnovabili da Unicredit6.437 6.800
fidejussione rilasciata per fido
cassa ex LGH Rinnovabili
A garanzia del fido cassa per IVA concesso
all’ex LGH Rinnovabili da Cassa Padana0 1.852
fidejussione rilasciata per finanzia-
meno Franciacorta Rinnovabili
A garanzia del finanziamento concesso a
Franciacorta Rinnovabili da Mediocredito
Trentino.
5.520 6.000
mandato a far credito per linea hot
money Linea Più
A garanzia del finanziamento a breve concesso
da Unicredit a Linea Distribuzione4.000 0
mandato a far credito per linea hot
money Linea Distribuzione
A garanzia degli obblighi di Linea Più nei
confronti di Alma relativamente al contratto di
acquisto del ramo aziendale di vendita gas
6.000 0
fidejussione rilasciata per
affidamenti Sinit
A garanzia degli affidamenti concessi a Sinit da
Unicredit8.037 8.037
fidejussione rilasciata per
affidamenti Sinit
A garanzia degli affidamenti concessi a Sinit da
BPER8.035 8.035
(importi in migliaia di €)
(segue)
154
Conti d’ordine 31/12/2015 31/12/2014
coobbligazione su fidejussione
Blugas Infrastrutture
A garanzia della fidejussione rilasciata da
SACE BT a favore dell’Agenzia delle Entrate
nell’interesse di Blugas Infrastrutture
1.400 2.411
Coobbligo a favore di Sace
coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per
emissione garanzia per rimborso iva Blugas
Infrastrutture ‘10
1.504 1.504
Coobbligo a favore di Sace
coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per
emissione garanzia per rimborso iva Blugas
Infrastrutture ‘12
2.180 2.180
Coobbligo a favore di Sace
coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per
emissione garanzia per rimborso iva Blugas
Infrastrutture ‘13
664 0
Coobbligo a favore di Sace
coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per
emissione garanzia per rimborso iva Blugas
‘12
73 0
Coobbligo a favore di Sace
coobbligo di Lgh S.p.A. a favore di Sace per
emissione garanzia per rimborso iva Blugas
‘13
1.160 0
coobbligazioni e/o mandati a far
credito su fidejussioni bancarie
A garanzia delle fidejussioni rilasciate da
banche a terzi nell’interesse delle controllate64.705 63.598
coobbligazioni e/o mandati a far
credito su fidejussioni assicurative
A garanzia delle fidejussioni rilasciate da
compagnie assicurative a terzi nell’interesse
delle controllate
34.710 20.434
TOTALE 158.004 135.378
(importi in migliaia di €)
155
43. Informazioni integrative sugli strumenti finanziari e politiche di gestione dei rischi
Classi di strumenti finanziari:Si riporta di seguito il dettaglio delle attività e delle passi-
vità finanziarie richieste da IFRS 7 nell’ambito delle cate-
gorie previste dallo IAS 39 sia per l’esercizio in corso sia
per quello precedente:
Voce di bilancio 2015Strumenti finanziari al fair value detenuti per la negoziazione
Crediti e finanziamenti Valore di bilancio
Attività non correntiAttività finanziarie non correnti
92.579 92.579
Attività correntiCrediti commerciali
Attività per strumenti derivati
Altre attività finanziarie correnti
96.330 96.330
Passività non correntiPrestiti e finanziamenti non correnti
Passività per strumenti derivati
Altre passività finanziarie
-292.697 -292.697
Passività correntiPrestiti e finanziamenti correnti
Altre passività finanziarie
Debiti commerciali
-118.461 -118.461
(importi in migliaia di €)
156
Il valore equo dei derivati e dei finanziamenti è stato cal-
colato attualizzando i flussi di cassa attesi ai tassi di inte-
resse prevalenti.
44. Valore equoDi seguito è riportato un raffronto del valore contabile e
del valore equo per categoria di tutti gli strumenti finanzia-
ri del Gruppo iscritti in bilancio.
Valore contabile Valore equo
31/12/2015 31/12/2014 31/12/2014 31/12/2014
Attività finanziarie:
Disponibilità liquide e depositi
a breve61.510 104.813 61.510 104.813
Swap su tassi di interesse 0 0 0 0
Swap su prezzi delle
commodities0 0 0 0
Passività finanziarie:
Prestiti e finanziamenti
non correnti-292.697 -363.528 -292.697 -363.528
Prestiti e finanziamenti
correnti-118.461 -46.131 -118.461 -46.131
Swap su tassi di interesse 0 0 0 0
Swap su prezzi delle
commodities0 0 0 0
(importi in migliaia di €)
Si da inoltre evidenza del valore contabile e del valore
equo degli strumenti finanziari suddivisi per metodologia
e modelli di calcolo utilizzati per la determinazione.
Voce di bilancio 2015Valore di bilancio
Mark to market
DCF model AltroTotale fair
value
Debiti verso banche -78.879 -78.879 -78.879
Prestito obbligazionario -297.805 -297.805 -297.805
Derivati non designati di
copertura
Derivati designati di
copertura
(importi in migliaia di €)
157
Informativa sulle parti correlateNella seguente tabella vengono elencati i dati relativi ai
principali rapporti della società con le parti correlate du-
rante il 2015:
Parti Correlate Crediti Debiti Costi Ricavi
COGEME Rovato S.p.A. 6.037 84 209 895
Cogeme STL 5 4
AOB2 Srl (73.49%) 37 25
AEM Cremona S.p.A. 18.749 255 156 1.086
Aem Service S.r.l. (100%) 5 996 155 2
ASTEM Lodi S.p.A. 188 338 339 181
ASM Pavia S.p.A. 6 184 224 6
ASM Codogno S.p.A. 3 2
Totale Soci e loro controllate 25.030 1.857 1.083 2.201
Comune di Cremona 42 5
Comune di Rovato 6
Totale Soci delle patrimoniali 42 0 11 0
TOTALE GENERALE 25.072 1.857 1.095 2.201
(importi in migliaia di €)
I rapporti intrattenuti dalla società, con i soci della capo-
gruppo e con tutti i Comuni soci delle società Patrimoniali,
identificati come parti correlate, sono prevalentemente
rapporti di carattere commerciale definiti e regolati sul-
la base di apposite Convenzioni oppure di singoli rapporti
contrattuali che regolano le condizioni per lo svolgimen-
to dei diversi servizi da parte di ogni singola azienda del
Gruppo.
Le informazioni relative ai rapporti patrimoniali, economi-
ci e finanziari sono riportate, se pertinenti, nelle varie voci
delle note esplicative
Nell’ultima parte della tabella sono dettagliati i rapporti in-
trattenuti con società riconducibili ad alcuni amministratori
e dirigenti del Gruppo.
Termini e condizioni delle transazioni tra parti correlateLe vendite tra parti correlate sono effettuate al prezzo e
alle condizioni di mercato. I saldi in essere a fine esercizio
non sono assistiti da garanzie, non generano interessi non
generano interessi ad eccezione di quelli relativi ai piani di
rientro sottoscritto con la società AEM S.p.A. e Cogeme
S.p.A.
158
gruppo e dei principali crediti e debiti verso le stesse so-
cietà al 31/12/15 (valori espressi in migliaia di €).
Le operazioni sono avvenute a valori di mercato.
Rapporti con società controllate, collegate, società sottoposte al controllo di quest’ultimeSi espone di seguito un prospetto di sintesi dei principali
rapporti economici intrattenuti nell’anno con le società del
Rapporti interni al Gruppo LGH
Crediti Debiti Costi Ricavi
Linea Reti e Impianti 31.571 -16.104 -15.207 8.654
Astem Gestioni 0 0 -2.290 1.243
Linea Gestioni S.r.l. 2.508 -9.766 -415 4.168
Mf Waste S.r.l. 6.191 -25 0 21
Linea Energia 29.117 -613 0 1.043
Linea Ambiente 27.022 -177 -2 2.572
Greenambiente 89 -7.497 -163 182
Linea Più S.p.A. 46.859 -374 -12 3.635
Linea Distribuzione S.r.l. 35.581 -20.944 -86 2.880
Franciacorta Rinnovabili S.r.l. 29 0 0 29
Linea Com 1.850 -1.228 -2.196 1.063
Totale società controllate 180.817 -56.728 -20.371 25.490
Rovato Energia 1 -33 -2 15
Lomellina Energia 198 -850 -12 455
Steam S.r.l. 29 0 0 40
Totale altre società del Gruppo 228 -883 -14 510
Totale 181.045 -57.611 -20.385 26.000
(importi in migliaia di €)
159
quanto riguarda fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura
dell’esercizio.
Il presente bilancio rappresenta in modo veritiero e corret-
to la situazione patrimoniale e finanziaria di Linea Group
Holding S.p.A., nonché il risultato economico dell’eserci-
zio e corrisponde alle scritture contabili.
Cremona, 31 marzo 2016
Il compenso lordo spettante ai componenti del Consiglio
di Amministrazione per l’anno 2015 è pari a 275 migliaia
di €.
Il compenso della società di revisione per l’anno 2015 è
stato di 41 migliaia di €.
Il compenso lordo spettante al Collegio Sindacale per il
2015 è pari a 109 migliaia di €.
Si rinvia al contenuto della relazione sulla gestione per
Altre informazioni
160
2. Si attesta inoltre che:
2.1 il bilancio consolidato:
a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture
contabili;
b) è redatto in conformità ai principi contabili inter-
nazionali adottati dall’Unione Europea ai sensi del
regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento eu-
ropeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera
e corretta della situazione patrimoniale, economica
e finanziaria dell’emittente e dell’insieme delle im-
prese incluse nel consolidamento;
2.2 La relazione sulla gestione contiene un’analisi at-
tendibile dell’andamento e del risultato della ge-
stione nonché della situazione dell’emittente e
dell’insieme delle imprese incluse nel consolida-
mento, unitamente alla descrizione dei principali
rischi ed incertezze cui sono esposti.
Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell’art. 81 - ter del Regolamento Consob 11971 del 14/05/99 e successive modifiche e integrazioni.
1. I sottoscritti Alessandro Giuseppe Conter, in qualità di
Presidente del Consiglio di Amministrazione e Claudio
Benelli in qualità di Dirigente Preposto alla redazione
dei documenti contabili societari della società Linea
Group Holding S.p.A. attestano,tenuto anche conto di
quanto previsto dall’art. 154-bis, commi 3 e 4, del de-
creto legislativo 24 febbraio 1998, nr. 58:
• l’adeguatezza in relazione alle caratteristiche
dell’impresa e l’effettiva applicazione delle procedu-
re amministrative e contabili per la formazione del
bilancio consolidato, nel corso dell’esercizio 2015;
• l’effettiva applicazione delle procedure contabili e
amministrative per la formazione del bilancio d’e-
sercizio e consolidato nel 2015.
161
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