ptof · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella...

164
Dirigente Scolastico Dott.ssa Lucia Signoriello ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “Don Bosco” Via Taverna - Cardito (Na) Cod. Mec. NAIC8GM00E Tel. 081 8348455 - Fax 081 8348326 [email protected] [email protected] www.carditoic2donbosco.gov.it PTOF Piano Triennale dell’Offerta Formativa AA.SS. 2016/17 - 2017/18 - 2018/19

Upload: others

Post on 15-Oct-2020

0 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

Page 1: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

Dirigente Scolastico Dott.ssa Lucia Signoriello

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “Don Bosco”

Via Taverna - Cardito (Na) Cod. Mec. NAIC8GM00E

Tel. 081 8348455 - Fax 081 8348326 [email protected][email protected]

www.carditoic2donbosco.gov.it

PTOF

Piano Triennale dell’Offerta Formativa AA.SS. 2016/17 - 2017/18 - 2018/19

Page 2: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1, COMMA 14, LEGGE N.107/2015.

Approvato dal Consiglio di Istituto

nella seduta del 15/01/2016

Prot. N. 47 A/22 del 15/01/2016

VARIAZIONE A.S. 2017/18

per annessione Scuola secondaria di primo grado ex Casa del Fanciullo

Delibera n. 5 Consiglio di Istituto del 16/12/2016

Verbale C.d.D. n. 3 del 09/09/2016

Aggiornamento as 2017-18

Responsabile del Piano la DS dott.ssa Lucia Signoriello

Page 3: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

PREMESSA

1. ANALISI DEL CONTESTO 2.FINALITA’ DELL’ISTITUZIONE 3. LA COERENZA CON L’AUTOVALUTAZIONE

3.1 Priorità, traguardi ed obiettivi 3.2 Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI 3.3 Piano di miglioramento 3.4 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

4. LA FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA 4.1 Orario scolastico 4.2 Ripartizione delle discipline 4.3 Articolazione del Collegio dei Docenti 4.4 Piano annuale delle attività funzionali all’insegnamento

5. LA CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E IL CURRICOLO DI SCUOLA 5.1 La programmazione curriculare della Scuola dell’Infanzia 5.2 La programmazione curriculare della Scuola Primaria 5.3 La programmazione curricolare della Scuola Secondaria di I grado

6.AMPLIAMENTO/POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 6.1 Azioni di recupero e di potenziamento delle abilità di base 6.2 Progetti curriculari

6.3 Progetti extracurriculari 6.4 Progetti in attesa di finanziamento

7. DAL DISAGIO ALL’INCLUSIONE 7.1 Alunni diversamente abili 7.2 Alunni con DSA

8. VALUTAZIONE 8.1 Valutazione interna 8.2 Valutazione esterna 8.3 Autovalutazione 8.4 Criteri di valutazione

9. L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA (posti comuni, sostegno, potenziamento) 10. LE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

10.1 Lo stato di fatto 10.2 Animatore digitale 11. IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE

Page 4: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

PREMESSA

Il presente Piano triennale dell’offerta formativa, relativo all’Istituto

Comprensivo Don Bosco – Cardito (NA), è elaborato ai sensi di quanto previsto dalla

legge 13 luglio 2015, n. 107, recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e

formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”.

Il piano è stato elaborato sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e

delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico con

proprio atto di indirizzo prot. N. 46 A/22 del 15/01/2016

Il piano ha ricevuto il parere favorevole del Collegio dei Docenti nella seduta

del 21/12/2015.

Il piano è stato approvato dal Consiglio d’Istituto nella seduta del 15/01/2016.

Il piano è pubblicato nel portale unico dei dati della scuola.

Page 5: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

1. ANALISI DEL CONTESTO

Cardito è un comune a nord di Napoli, attraversato dalla via Sannitica, che

conta circa 22.000 abitanti. Il comune, oltre al capoluogo, ha una frazione

denominata Carditello dove è ubicato l’Istituto Comprensivo “Don Bosco”.Il termine

Cardito deriva probabilmente da card(u)etum, che vuol dire luogo in cui crescono i

card(u)us, ovvero i cardi o i carciofi.

Il territorio fu oggetto di primi insediamenti romani intorno al 133 a.C., mentre il

centro abitato sorse probabilmente in epoca altomedioevale ed il nome è

documentato a partire dal XII secolo. Con l'invasione Longobarda Cardito fu a

confine fra il territorio dominato da Benevento e quello sotto il dominio napoletano.

Con la fondazione di Aversa da parte dei Normanni, Cardito divenne uno dei suoi

casali e tale rimase fino alla costituzione dei comuni in epoca murattiana.

Carditello, zona in cui è ubicata la scuola, nasce in epoca moderna come

piccolo centro rurale, dove l’agricoltura era il principale motore dell’economia locale.

Ancora oggi Carditello è famosa nella Regione per la coltura della fragola e

dell’asparago. All’inizio degli anni 70’, il boom dell’edilizia determinò un drastico

cambiamento della vocazione economica della frazione, spostando il baricentro

dall’agricoltura all’edilizia.

A tutt’oggi il paese conserva, dal punto di vista economico, entrambe le ragioni

sociali. Una siffatta evoluzione economica ha definito anche i contorni dell’evoluzione

culturale: l’impegno profuso fin da piccoli nelle imprese di famiglia (si voglia agricole

o edili) ha cristallizzato la pratica della “scuola fino a un certo punto”. In buona

sostanza nel patrimonio culturale locale sono più forti le ragioni del lavorare in

famiglia, piuttosto che costruire con la famiglia un percorso formativo indirizzato al

mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) al rango di

una pratica da dover assolvere e chiudere brevemente.

In tale contesto si riscontra una limitata presenza di agenzie educative atte a

stimolare significativi momenti di aggregazione, per cui la scuola è, e rimane, la

principale fonte educativa.

Page 6: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Per tale motivo, essa si adopera per offrire all'utenza una sostanziosa

possibilità formativa attraverso la realizzazione di mirati progetti educativi,

mettendo a disposizione le proprie risorse umane e professionali.

2. FINALITA’ DELL’ISTITUZIONE

Le indicazioni nazionali per il curricolo e la legge 107 del 2015 sottolineano la

grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

nell’educazione dei bambini per varie ragioni di tipo culturale, epistemologico, etico,

psicologico e sociale. Essa è chiamata a favorire il passaggio dal “sapere comune” al

“sapere scientifico” attraverso una negoziazione tra esperienza e conoscenza

formale, a valorizzare le potenzialità personali, a stimolare la pratica della

collaborazione e della solidarietà, assicurando a tutti le condizioni didattiche, culturali

e organizzative più idonee.

Considerato che la cultura del territorio influisce in modo rilevante nello

sviluppo dei bambini, è parte costitutiva essenziale della loro identità, della loro

personalità, del loro modo di pensare e di agire, della loro formazione etica, ne

determina i comportamenti quotidiani, le attività, i giochi, le motivazioni, le

aspirazioni, gli interessi, si comprende quanto l’azione della scuola debba essere

sempre protesa in uno sforzo di recupero di tutti quegli elementi socio-culturali

ancora vivi e vitali e in un’azione di compensazione e di integrazione tra le

esperienze acquisite e i saperi essenziali.

La scuola, quindi, deve rapportarsi in modo interattivo con l’ambiente

circostante, raccogliendo in modo selettivo e critico le proposte e gli stimoli che da

esso provengono e fornendo contributi alla lettura e all’interpretazione della realtà e

deve offrire ai bambini pratiche culturali e formative in grado di produrre non solo

competenze ma di generare condotte di rilevante connotazione etica, tali da

permettere a tutti il raggiungimento di “traguardi di giustizia e di integrazione sociale”.

Page 7: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

In tale prospettiva, la scuola si prefigge il raggiungimento delle seguenti

finalità:

3. LA COERENZA CON L’AUTOVALUTAZIONE

3.1 Priorità, traguardi ed obiettivi

Il presente Piano parte dalle risultanze dell’autovalutazione d’istituto, così

come contenuta nel Rapporto di Autovalutazione (RAV), pubblicato all’Albo

elettronico sul sito della scuola all’indirizzo www.scuoladonbosco.ite presente sul

portale Scuola in Chiaro del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

In particolare, si rimanda al RAV per quanto riguarda l’analisi dettagliata del contesto in cui opera l’istituto, l’inventario delle risorse materiali e finanziarie,gli esiti documentati degli apprendimenti degli studenti, la descrizione dei

processi organizzativi e didattici messi in atto.

Si riprendono qui in forma esplicita, come punto di partenza per la redazione

del Piano, gli elementi conclusivi del RAV e cioè: Priorità, Traguardi di lungo periodo,

Obiettivi di breve periodo.

Page 8: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Le priorità che l’Istituto si è assegnato per il prossimo triennio sono:

1) Porre particolare cura agli specifici bisogni educativo-didattici per assicurare

agli alunni livelli più positivi nell’acquisizione di competenze

2) Porre maggiore attenzione agli esiti delle prove nazionali in quanto indicative

dei livelli di competenze.

I traguardi che l’Istituto si è assegnato in relazione alle priorità sono:

1) Diminuzione delle varianze tra e nelle classi

2) Offrire una diversificazione di procedure metodologiche per un migliore

approccio disciplinare.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Dagli esiti delle prove di verifica nazionali si riscontrano difficoltà nella Lingua

italiana riconducibili all'uso diffuso del dialetto che limita la ricchezza lessicale e

comunicativa. Ciò penalizza spesso anche l’approccio strategico e risolutivo a

problemi di tipo matematico, inficiandone gli esiti, rilevando debolezza

nell’interpretazione e valutazione dei dati, così come nella formulazione di ipotesi.

Invece, nelle prove di istituto, più aderenti alla specifica realtà territoriale, ma non per

questo meno rappresentative di un indice adeguato di acquisizione di competenze, i

livelli di gap tra le classi e all'interno delle classi risultano più accettabili.

Ciò premesso, la scuola ritiene opportuno porre pari attenzione sia ai processi di

apprendimento che ai risultati e rafforzare le procedure di valutazione interna e la

diversificazione degli approcci metodologici.

Gli obiettivi di processo che l’Istituto ha scelto di adottare in vista del

raggiungimento dei traguardi sono:

1. Utilizzare criteri di valutazione omogenei e condivisi per la Lingua italiana e

per la Matematica

2. Riflettere sugli esiti e sui processi che ad essi hanno condotto i nostri

alunni

3. Progettare moduli per il recupero delle competenze, prevedendo anche

figure professionali aggiuntive.

Page 9: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

4. Rimodulare e potenziare interventi educativo-didattici e sperimentare

nuove pratiche finalizzate al miglioramento delle competenze e dei

processi.

Le motivazioni della scelta effettuata sono le seguenti:

Le priorità, i traguardi e gli obiettivi identificati consentono di creare un

ambiente di apprendimento idoneo allo sviluppo delle competenze degli studenti

attraverso l'uso

di forme di controllo strategico, monitoraggio dell'azione intrapresa, pianificazione e

misurazione delle performance, autovalutazione. In tale prospettiva la scuola,

risultando il maggiore interlocutore ed erogatore culturale, si propone di attivare

percorsi di arricchimento e potenziamento plurimi, di tipo: linguistico che punta alla

costruzione di abilità linguistiche e comunicative insieme allo sviluppo e

all’acquisizione di conoscenze disciplinari; logico-matematico, ambito in cui si

riscontrano le maggiori carenze sia livello di rielaborazione che di esiti; motorio che è

funzionale e sotteso a molti processi disciplinari e si avvale di molteplici canali

espressivi e comunicativi; musicale, finalizzato ad ampliare gli orizzonti culturali e

nello specifico quello sonoro-musicale, oltre che ad avviare alla conoscenza del

patrimonio nazionale e per affinare il gusto estetico; espressivo per avviare alla

formazione della sensibilità artistica e alla tutela e valorizzazione del patrimonio

territoriale e nazionale; inclusione e partecipazione attiva per il rispetto delle regole,

lo sviluppo del senso di legalità e di un'etica della responsabilità, della collaborazione

e dello spirito di gruppo.

3.2 Scelte conseguenti ai risultati delle prove INVALSI

L’analisi compiuta nella sezione 2.2. del RAV (Risultati di apprendimento nelle

prove standardizzate nazionali di Italiano e Matematica) ha messo in luce i seguenti

punti di forza:

Nella scuola si riscontra una maggiore omogeneità di livelli di prestazione,

che, in seguito ad una consolidata prassi di verifiche standardizzate interne, è in

regressione con un progressivo lieve aumento di livelli di prestazione positivi nella

Scuola Primaria. Si rileva un miglioramento nella prova di Matematica e un lieve

Page 10: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

abbattimento del cheating, anche in rapporto agli ultimi 4 anni presi in esame

dall’Invalsi.

Per la Scuola Secondaria di I grado, per la quale peraltro non si dispone di

dati precedenti, vista la recente nuova configurazione giuridica di Istituto

Comprensivo, si rileva una lieve flessione negativa rispetto ai parametri di

riferimento.

Tuttavia, l’effetto scuola (valore aggiunto) calcolato pone l’Istituzione

scolastica nella norma del benchmark regionale, macroregionale e nazionale e in

Matematica, per le classi quinte, risulta leggermente positivo. La varianza dei risultati

nelle classi è meno evidente

ed i seguenti punti di debolezza:

La varianza tra classi e’ ancora un aspetto critico: dalla lettura dei grafici

emerge più per le classi quinte, per le quali risulta meno omogeneità di estrazione

socio-culturale ma non di punteggioin MATEMATICA.In Italiano permangono

difficoltà nell’approccio a testi espositivi ed argomentativi e difficoltà di decodifica,

interpretazione e valutazione degli stessi sia per le classi quinte della Scuola

Primaria che nelle classi terze della Scuola Secondaria di I grado. La percentuale di

livelli di prestazione con livello 1 e’ superiore alle medie di comparazione in classe

seconda sia in Italiano che in Matematica; per le classi quinte solo in Italiano; per le

classi terze la percentuale di livello 2 è superiore alle medie di comparazione sia in

Italiano che in Matematica.

3.3 Piano di miglioramento

Con la chiusura e la pubblicazione del RAV si è aperta una fase di

formulazione e successivaattuazione del piano di miglioramento, di cui si allega copia

integrale.

Esso consiste in un percorso di pianificazione e sviluppo di azioni che prende

le mosse dalle priorità indicate nel RAV. Tale processo non va considerato in modo

statico, ma in termini dinamici in quanto si basa sul coinvolgimento di tutta la

comunità scolastica e fa leva sulle modalità organizzative,gestionali e didattiche

messe in atto dalla scuola, utilizzando tutti gli spazi di autonomia a disposizione.

Page 11: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

3.4 Proposte e pareri provenienti dal territorio e dall’utenza

Sono stati ricercati contatti con soggetti organizzati del territorio e dell’utenza

per acquisire eventuali proposte da utilizzare nella redazione del Piano. In esito a tali

rapporti, sono stati stabiliti contatti che, al momento, non si sono tradotti in proposte

da incorporare nel Piano, ma che sicuramente potranno essere ratificate a partire dal

prossimo anno scolastico.

4. LA FLESSIBILITA’ DIDATTICA E ORGANIZZATIVA

La piena realizzazione del curricolo e il raggiungimento degli obiettivi della

legge 107/2015 non possono prescindere da forme organizzative flessibili quali una

diversa articolazione del tempo scolastico, dei modelli e dei quadri orari. Pertanto la

scuola, nei limiti della dotazione organica dell’autonomia e tenuto conto delle scelte

delle famiglie e degli orientamenti delle diverse agenzie territoriali, adotta

l’organizzazione di seguito esplicitata, salvo diversa articolazione dovuta ad esigenze

sopraggiunte.

4.1 Orario scolastico

• Per la scuola dell’infanzia l’orario settimanale delle attività è di 40 ore, articolato

su 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì.

In ogni sezione operano 2 insegnanti.

Il servizio di refezione è erogato dall’Ente Comunale a partire dalle relative

autorizzazioni e delibere.

• Per la scuola Primaria, in tutte le classi l’attività didattica è articolata in 27 ore

settimanali e verte su 5 giorni dal lunedì al venerdì.

• Per la scuola secondaria, in tutte le classi l’attività didattica è articolata in 30 ore

settimanali 6 ore dalle 8 alle 14, dal lunedì al venerdì.

4.2 Ripartizione delle discipline

Nella scuola primaria viene attuato il Modulo Stellareche prevede un docente

prevalente e un secondo docente su più classi, più docenti di religione cattolica,

inglese e informatica.

Page 12: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

In tal modo, si è dato rilievo alla didattica laboratoriale che consiste nel progettare percorsi didattici per competenze, così da valorizzare gli

apprendimenti degli studenti rendendoli concreti, reali, e trasferibili.

Scuola primaria Discipline o gruppi di

discipline PRIME SECONDE TERZE-QUARTE-QUINTE

Italiano 8 7 6 Storia 1 1 1

Geografia 2 2 2 Cittadinanza e costituzione

1 1 1

Inglese 1 2 3 Matematica 6 5 5

Scienze 2 2 2 Tecnologia 1 2 2

Musica 1 1 1 Arte e immagine 1 1 1 Educazione fisica 1 1 1

Religione 2 2 2

Scuola secondaria di primo grado Discipline o gruppi di

discipline PRIME SECONDE TERZE

Italiano, storia,

geografia

9 9 9

Matematica.

scienze

6 6 6

Tecnologia 2 2 2

Inglese 3 3 3

Francese 2 2 2

Musica 2 2 2

Arte e immagine 2 2 2

Page 13: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Educazione fisica 2 2 2

Religione 1 1 1

Approfondimento

materie letterarie

1 1 1

4.3 Articolazione del Collegio dei Docenti

ORGANIGRAMMA

NB: per i relativi incarichi vedi all.9

Data la sua pletoricità, il Collegio dei docenti viene articolato internamente in

gruppi di lavoro, che svolgono un lavoro preparatorio di studio e di confronto e

formulano proposte al Collegio, il quale quindi può esercitare con maggiore

efficacia le sue competenze deliberative.

Dirigente scolastico

Collegio dei Docenti

Dipartimenti

CommissioniReferenti

Funzioni Strumentali

Consigli di intersezione, di interclasse,

di classe

Coordinatori di intersezione, di interclasse, di

classe

Consiglio di Circolo

Giunta Esecutiva

D.S.G.A.

PersonaleATA

Collaboratori del Dirigente

Responsabili di plesso

Referenti per la sicurezza

Page 14: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Inoltre, vengono affidati incarichi di coordinamento a docenti con particolari

competenze in settori specifici:

Nello specifico l’ORGANIGRAMMA è così costituito:

COLLABORATORI DS:

1. Scotti Luisa-collaboratore vicario

Aree affidate:

• Tecnologie e gestione laboratori

• Gestione e coordinamento PON europei

• Gestione e coordinamento formazione docenti

• Gestione e coordinamento registro elettronico

• Coordinamento PTOF con la collaborazione della commissione preposta

2. Palumbo Giuseppina-secondo collaboratore

Aree affidate:

• Coordinamento BES,sostegno, handicap

3. Cappiello Francesco

• Collaboratore DS

COORDINATORI DI PLESSO:

1. Donadio Giuseppa

2. Esposito Giovanna

COORDINATORI DIDATTICI

Scuola dell’Infanzia

1. Donadio Giuseppa

2. Annibale Antonella

COORDINATORI DI CLASSE

Scuola primaria

Page 15: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

1. Eddario Angela classi prime

2. Gagliano Rosa classi seconde

3. Gragnaniello Maria classi terze

4. Donesi Giuseppina classi quarte

5. Romano Giovanna classi quinte

Scuola secondaria

1. Di Donato Rosanna–IA

2. Femiano Simona-IB

3. Cretella Antonio-IIA

4. Aruta Linda-IIIA

5. Prosdocimo Luca-IIIB

GRUPPO BES:

1. Palumbo Giuseppina (referente)

2. Annibale Antonella

3. Giacco Maria

4. Scotti Luisa

5. Cappiello Francesco

GRUPPO DI MIGLIORAMENTO:INVALSI-RAV

1. Eddario Angela

2. Palumbo Giuseppina

3. Scotti Luisa

4. Cretella Antonio

5. Giacco Maria

TEAM PER L’INNOVAZIONE

1. Scotti Luisa-Animatore digitale

2. Eddario Angela

3. Gragnaniello Maria

Page 16: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

4. Cretella Antonio (docente interno con nomina DS)

5. Giacco Maria (docente interno con nomina DS)

REFERENTI:

1. Ambiente: Viscardi Anna

2. Attività motorie: Del Prete Gabriella

3. Attività teatrale: Vitagliano Antonietta

4. Biblioteca: Iannotta Tiziana

5. Legalità: Donadio Giuseppa

6. Rapporti con associazioni,parrocchie,curia vescovile:Balsamo Luigi

7. Sicurezza:Palumbo Giuseppina

COORDINATORI MANIFESTAZIONI

1. Del Prete Gabriella

2. Romano Giovanna

3. Delli Paoli Giuseppina

4. Capone Angela

5. Annibale Antonella

Altre figure di rilievo nell’organizzazione e nel coordinamento di aree di interesse

sono le FUNZIONI STRUMENTALI che ricopronoalmeno le seguenti aree:

• Ambito di intervento: Supporto alunni e docenti

• Ambito di intervento: Valutazione e Autovalutazione d’ Istituto

• Ambito di intervento: Potenziamento linguistico: inglese e CLIL

• Ambito di intervento: Continuità e Viaggi d’istruzione

Vedi All.12-13

4.4 Piano annuale delle attività funzionali all’insegnamento

Page 17: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Visto l’art. 29 del CCNL comparto scuola 2006/2009, il piano annuale delle

attività viene articolato come segue, con calendarizzazione da definirsi via via

all’inizio dell’anno scolastico:

• Vigilanza alunni: accoglienza in ingresso cinque minuti prima dell’inizio delle

lezioni;

• Rapporti individuali con le famiglie: n. 2 incontri annui in orario pomeridiano

della durata di due ore ciascuno da svolgersi presumibilmente a dicembre e

alla fine di aprile.

• Riunioni del Collegio dei Docenti:

1) n. 1 riunione della durata di 2 ore per la programmazione di inizio anno

scolastico;

2) n. 4 riunioni della durata di 2 ore da tenersi nei mesi di ottobre, gennaio,

marzo e maggio;

3) n. 1 riunione della durata di due ore per la verifica di fine anno da

tenersi entro giugno.

• Informazione alle famiglie sui risultati del 1° e 2° quadrimestre: n. 2

riunioni di due ore da tenersi in orario pomeridiano a febbraio e a giugno;

• Riunioni dei Consigli di Intersezione/Interclasse/classe(tecnico e completo): n. 4 riunioni della durata di 3 ore ciascuna da tenersi nei mesi di

ottobre, gennaio, marzo e maggio.

La programmazione didattica settimanale per la scuola primaria, di due ore,

viene effettuata a rotazione settimanale dal lunedì al venerdì, in prosieguo alle attività

didattiche.

Inoltre, dalle 14.30 alle 15.30 di ogni incontro di programmazione, si possono

ricevere i genitori per urgenti colloqui.

5. LA CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E IL CURRICOLO DI SCUOLA

La scuola, così come delineato dalla L. 107/2015, si pone quale

finalitàl’innalzamento dei livelli di istruzione e di competenze delle studentesse e

degli studenti, rispettandone i tempi e gli stili di apprendimento, per contrastare le

Page 18: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

diseguaglianze socio-culturali e territoriali, per prevenire e recuperare l’abbandono e

la dispersione scolastica, in coerenza con il profilo educativo, culturale e

professionale dei diversi gradi di istruzione, per realizzare una scuola aperta, quale

laboratorio permanente di ricerca, sperimentazione e innovazione didattica, di

partecipazione e di educazione alla cittadinanza attiva, per garantire il diritto allo

studio, lepari opportunità di successo formativo e di istruzione permanente

deicittadini.

Scopo ultimo di ogni percorso posto in essere, dunque, è la promozione del

successo formativo per:

Page 19: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Fornire

• strumenti di conoscenza (sapere), abilità (saper fare), competenze (saper

essere)

• metodo di studio

Sviluppare

• capacità creative, critiche, di progettazione e realizzazione

Favorire

• comportamenti volti a stimolare l’apprendimento

• relazioni caratterizzate da collaborazione, accoglienza, inclusione

Incentivare

• un armonico sviluppo psico-fisico

• lo sviluppo dell’identità personale (consapevolezza di sé, fiducia, capacità

di relazionarsi con gli altri),

Costruire

• i valori di solidarietà, di pace, di educazione alle “diversità”

• il rispetto dell’ambiente naturale e sociale

Contribuire allo sviluppo di

• sensibilità verso le diversità, rispetto delle regole, collaborazione,

responsabilità

• capacità di attenzione e di partecipazione (comunicazione, rispetto delle

consegne, autonomia critica di giudizio),

• comportamenti sociali non aggressivi ed improntati al rispetto del prossimo.

In sintesi, la Scuola si attiva per promuovere la crescita culturale, umana e

sociale degli allievi attraverso l’organizzazione coerente di contenuti e

comportamenti, tenendo conto della dimensione affettiva e relazionale di ciascuno.

L’Offerta Formativa è strutturata in Campi di Esperienze e Curricoli disciplinari

elaborati sulla base delle Indicazioni nazionali.

In ciascun ambito i docenti, attraverso Percorsi formativi e interdisciplinari

programmati dagli Organi Collegiali preposti alle scelte educativo-didattiche, svolti in

compresenza e in contemporaneità, si propongono di guidare gli allievi, ciascuno in

relazione alle specifiche esigenze formative e di apprendimento, verso traguardi

trasversali quali:

Page 20: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• sviluppare la percezione

• stimolare gli interessi

• ricercare la motivazione

• trovare una propria identità

• acquisire un metodo di studio

• utilizzare al meglio le competenze

• maturare capacità critiche

• operare scelte consapevoli

Page 21: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

5.1 La programmazione curriculare della Scuola dell’Infanzia

I Campi di Esperienza costituiscono la progettazione curriculare della scuola

dell’Infanzia.

Ogni campo di esperienza offre un insieme di opportunità che creano

occasioni di apprendimento progressivamente più sicuri.

Il curricolo della scuola dell’infanzia si cristallizza non solo con

l’organizzazione delle attività didattiche che si realizzano nella sezione e

nell’intersezione, negli spazi esterni, nei laboratori, negli ambienti di vita comune, ma

si esplica in un’equilibrata integrazione di momenti di cura, di relazione, dove le

stesse routine svolgono una funzione di regolazione dei ritmi della giornata e si

offrono come base sicura per nuove esperienze e nuove sollecitazioni.

L’apprendimento avviene attraverso l’azione, l’esplorazione, il contatto con gli

oggetti, la natura, l’arte, il territorio, in una dimensione ludica, da intendersi come

forma tipica di relazione e di conoscenza.

Le Nuove Indicazioni per il Curricolo 2012 costituiscono il quadro di

riferimentoper la progettazione curricolare.

5.2 La programmazione curriculare della scuola primaria La progettazione curriculare dell’Istituzione Scolastica interpreta l’art.8 del

Regolamento dell’Autonomia D.P.R. n.275/99 e nel rispetto di tale normativa

all’interno P.O.F. si intrecciano due quote, quella nazionale e quella locale.

La quota “nazionale”, quella dei saperi essenziali, dei saperi “ufficiali” dove si

manifestano gli alfabeti culturali delle diverse discipline, interagisce con la quota

“locale”, quella dei saperi “antropologici”, della cultura diffusa nella prospettiva di un

sistema integrato.

Attraverso questo percorso formativo, la scuola si fa adopera per stimolare

negli allievi la capacità di trasformare le conoscenze in competenze al fine di

sviluppare un’identità consapevole e aperta.

In questa prospettiva, si inseriscono le scelte metodologiche della scuola che

privilegiano la didattica laboratoriale, intesa come strumento per progettare percorsi

didattici per competenze, che valorizzino gli apprendimenti degli studenti rendendoli

concreti, reali, e trasferibili.

Page 22: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

L’utilizzo delle tecnologie appare, quindi, imprescindibile, in quanto amplia le

possibilità di scelta dei percorsi, favorendo di conseguenza la personalizzazione

degli stessi e l’acquisizione di competenze trasversali fondamentali quali “le

competenze digitali, l’imparare ad imparare, lo spirito d’iniziativa…” (Conclusioni del

Consiglio UE del 12 maggio 2009 sul quadro strategico per la cooperazione europea

nel settore dell’istruzione e della formazione 2020).

A tal proposito, la scuola ha riservato un’ora nelle classi prime e due ore nelle

seconde, terze, quarte e quinte di tutta la scuola, al laboratorio di Tecnologia e informatica inteso nel suo significato più ampio di:

- tecnologia come disciplina del fare consapevole e della riflessione sul fare

- tecnologia come conoscenza e dominio delle competenze

- tecnologia come supporto ai processi di apprendimento.

5.3 La programmazione curriculare della Scuola Secondaria di primo grado

Vedi all. 8

6. AMPLIAMENTO/POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA

Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto esplicita la progettazione curriculare,

trasversale, extracurriculare, educativa e organizzativa e chiarisce gli obiettivi

culturali e sociali che intende offrire, improntati all’apprendimento permanente, allo

sviluppo delle competenze di cittadinanza, alla costruzione del benessere individuale

e collettivo.

Per rendere la scuola luogo di esperienze significative sociali e culturali si

cerca di promuovere progetti d’Istituto, curriculari ed extracurriculari, su aree

strategiche, per favorire la costruzione dell’identità e il senso di appartenenza.

6.1 Azioni di recupero e di potenziamento

Dalla rilevazione e dall’analisi dei dati delle prove INVALSI, emerge una forte

variabilità di risultati tra le classi e significative differenze dei livelli di apprendimento.

Anche la varianza tra classi è un aspetto critico: dalla lettura dei grafici emerge una

Page 23: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

varianza al doppio della media in Italiano sia per le seconde che per le quinte,

mentre in Matematica risulta il doppio per le seconde e contenuta per le quinte.

L’individuazione analitica degli effettivi bisogni formativi di ciascun alunno,

intesi sia come ampliamento che come potenziamento e recupero dello svantaggio

culturale in genere, consentirà di predisporre interventi individualizzati e progetti

specifici, in modo da rispondere ad ogni esigenza formativa emersa dopo il periodo

iniziale di lavoro didattico e dopo l’analisi della situazione di partenza della classe.

In particolare, per la Scuola Secondaria di I grado si intende realizzare un

percorso didattico a classi aperte e per gruppo di alunni che consenta lo sviluppo

delle potenzialità e le abilità di base di ciascuno.

Il progetto si fonda sulla collaborazione tra docenti di classe e di potenziamento e ha

come obiettivo fondamentale il successo formativo e uno sviluppo integrale di ogni

alunno.

L’attuazione di attività di recupero-consolidamento-potenziamento darà ad

ognuno l’opportunità di sviluppare al meglio le proprie capacità e di ridurre non solo

le difficoltà di apprendimento ma anche la demotivazione allo studio.

Le azioni di recupero/potenziamento mireranno ad accrescere:

• La motivazione allo studio

• La concentrazione,l’interesse e la partecipazione in classe

• L’organizzazione del lavoro (contrastare un metodo di studio disorganizzato)

• A consolidare il metodo di lavoro

• La fiducia in sé

• Il rapporto con i compagni e con gli insegnanti

• Il successo formativo e scolastico

Esse avranno come obiettivo quello di colmare le lacune evidenziate e migliorare il

processo di apprendimento, mediante interventi finalizzati a:

• sviluppare le capacità di osservazione, di analisi e di sintesi

• ampliare le conoscenze matematiche e linguistiche dell’allievo, guidandolo ad

una crescente autonomia

Page 24: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• perfezionare l’uso dei linguaggi specifici

• perfezionare il metodo di studio

Le metodologie del lavoro adottate saranno:

• Incoraggiamento e gratificazione per ogni risultato positivo

• Apprendimento individualizzato

• Controllo sistematico del lavoro svolto

• Studio guidato

• Libri di testo semplificati

• Semplificazione dei contenuti e frequenti ritorni sugli stessi

Tali interventi si renderanno possibili grazie all’organico dell’autonomia (L. 107 del

13/07/2015), per cui sarà possibile lavorare su classi aperte e organizzare gruppi

omogenei di alunni per livello di competenze, che opereranno in orario

curriculare.

Vedi Progetti Recupero All.7 e All.13

6.2 Progetti curriculari

6.2.1 Progetti scuola dell’Infanzia:

• Progetto ACCOGLIENZA

• Progetto EMOZIONI E COLORI

• Educazione STRADALE

• Progetto MOTORIO

• Educazione AMBIENTALE

• Progetto STAGIONI E FESTIVITA’

• Progetto ALIMENTAZIONE E BENESSERE

• INGLESE

• INFORMATICA

• Progetto SORRISI SMAGLIANTI, FUTURI BRILLANTI

• Progetto: DIRITTO AD ESSERE… BAMBINI (Sc. Infanzia “Giovanni XXIII”,

con manifestazione finale extracurriculare)

Page 25: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Il progetto si pone dal punto di vista dei bambini affinché sappiano che i diritti li

riguardano in prima persona, perché ogni bambino è portatore di diritti precisi

e innegabili e per ricordare a noi adulti che i diritti dei bambini sono una cosa

seria e primaria sulla quale si misura il grado di civiltà e di giustizia di una

società umana. Per non dimenticare che oggi gran parte dei bambini del

mondo non può contare sul rispetto della propria “persona”

6.2.2 Progetti scuola primaria • Laboratorio di CODING e di ROBOTICA

Il MIUR, in collaborazione con il CINI – Consorzio Interuniversitario Nazionale per

l’Informatica, ha avviato l’iniziativa “Programma il futuro” (che fa parte del

programma #labuonascuola) con l’obiettivo di fornire alle scuole una serie di

strumenti semplici, divertenti e facilmente accessibili per avviare gli studenti ai

concetti di base dell'informatica. La scuola, già dallo scorso anno scolastico, ha

aderito alla proposta nella convinzione che avere familiarità con i concetti di base

dell'informatica sia un elemento indispensabile nel processo di costruzione di

un’intelligenza viva, di una mente flessibile, della capacità di porsi problemi e cercare

soluzioni nuove, originali e creative, della capacità di lavorare in gruppo, della

consapevolezza delle proprie potenzialità.

A tal fine le classi partecipano anche all’evento del CODEWEEK, realizzando attività

di coding sia su piattaforma dedicata on-line che in versione unplugged.

• Progetto OPERA Progetto per la produzione di opere liriche introdotte da percorsi didattici. I bambini,

dopo aver effettuato un percorso didattico condotto dai docenti di classe

appositamente formati, parteciperanno ad un vero spettacolo di opera lirica con

cantanti professionisti e orchestra, cantando alcune arie ed intervenendo in punti

specifici con strumentario vocale, corporeo e prodotti predisposti nel laboratorio

classe, nell’ottica del coinvolgimento aperto a tutti i sensi e a tutte le sfumature e

nello sviluppo delle sensibilità sociali e culturali.

• Progetto SORRISI SMAGLIANTI, FUTURI BRILLANTI Il progetto, portato nelle scuole a titolo gratuito,ha lo scopo di istruire i bambini alle

norme di base dell’igiene orale.

Page 26: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Progetto BIBLIOTECA“Un bambino che legge si dimentica dei piedi e scopre di avere le ali”

Referente:

Iannotta Tiziana

Destinatari:

Tutti i docenti e gli alunni della scuola

Le ragioni di una biblioteca scolastica:

1. Arricchire/integrare l’offerta formativa del territorio

2. Allestire in modo adeguato spazi senza connotazioni e/o strumenti

3. Fruibilità in orario antimeridiano

4. Facilitare la ricerca

5. Incrementare l’autonomia e la collaborazione

6. Stimolare il lavoro individuale

7. Facilità di prestiti quotidiani

Con questo progetto si intende sviluppare e sostenere nei bambini l’abitudine ed il

piacere di saper leggere un libro, promuovendo la capacità di comprensione, della

motivazione e della consapevolezza attraverso la lettura.

L’obiettivo prioritario è quello di fornire agli alunni la capacità di cogliere il nesso tra le

informazioni tradizionali e quelle multimediali che investono gli alunni sin dalla più

tenera età affinché, sappiano gestirle autonomamente e formare un lettore con

padronanza di tutti gli strumenti utili alla comunicazione, all’interpretazione e alla

contestualizzazione dei messaggi socio-culturali dell’ambiente di appartenenza.

L’educazione alla lettura è un processo continuo e perciò impostato sin dalla scuola

dell’infanzia attraverso un avvicinamento graduale al testo scritto e in forma ludica.

Da qui l’esigenza di una biblioteca che:

• stimoli il piacere della lettura

• aumenti lo stimolo ad attività collegate alla lettura (costruzione di libri,

mostre, narrazioni …)

Page 27: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• faciliti il conseguimento degli obiettivi delineati nel progetto educativo e

nel curricolo

• stimoli l’ascolto e l’attenzione

• incrementi la fruibilità per alunni svantaggiati o diversamente abili

• amplia l’offerta formativa sul territorio

• sviluppi gli strumenti necessari per la decodificazione di tutti i linguaggi

Inoltre, si intende:

offrire opportunità per esperienze dirette di produzione ed uso

dell’informazione perla conoscenza, la comprensione, l’immaginazione;

incoraggiare coscienza e sensibilità culturali e sociali;

condividere e rispettare il patrimonio bibliotecario;

conoscere e valorizzare il complesso processo lavorativo che porta alla

realizzazione di un libro;

sviluppare la capacità di “saper fare”e “saper dire”;

elaborare e raccontare testi di tipo narrativo;

partecipare e collaborare a lavori collettivi;

drammatizzare letture di fiabe, miti, leggende.

Vedi all.14

• Progetto SPORT di CLASSE

Sport di Classe è un progetto, promosso e realizzato dal Ministero dell’Istruzione,

Università e Ricerca e dal Coni, che si offre al mondo della scuola quale risposta concreta e coordinata all’esigenza di diffondere l’educazione fisica fin dalla primaria per favorire i processi educativi e formativi delle giovani generazioni.

Nello specifico, il modello di intervento delineato ha l’obiettivo di:

dare la possibilità di partecipazione a tutte le scuole primarie d’Italia

coinvolgere le classi quarte e quinte

coprire l’intero anno scolastico

promuovere l’adozione delle 2 ore settimanali di attività motoria nella

scuola primaria

Page 28: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

promuovere i valori educativi dello sport

motivare le giovani generazioni all’attività motoria e fisica

• Progetto MINIBASKET/BASKET

Il progetto, promosso dalla Federazione Italiana Pallacanestro e tenuto da esperto

della Scuola Minibasket Giovanile,coinvolge le classi prime, seconde e terze per

sviluppare le capacità motorie e l’autonomia

favorire la socializzazione

promuovere il rispetto delle regole condivise

incentivare comportamenti di fair play nei confronti dell’avversario

• Progetto “I. C. 2 DON BOSCOSPEAKS ENGLISH”

Insegnamento-apprendimento di discipline del curricolo scolastico utilizzando la

metodologia CLIL

Referente:

Romano Giovanna

Destinatari:

Classi quarte e quinte

Durata:

Intero anno scolastico

Il progetto nasce dal desiderio di adeguarsi alla continua evoluzione della società e

garantire una maggiore integrazione e inclusione di tutti gli alunni.

Da qui l’esigenza di utilizzare un percorso CLIL (CONTENT LANGUAGE

INTEGRATED LEARNING, ossia una metodologia che prevede l’insegnamento di

contenuti disciplinari attraverso l’uso di una lingua straniera veicolare che, in questo

caso, sarà l’inglese.

Il progetto si articola in sei unità di apprendimento, si integra con la programmazione

curriculare della disciplina geografica è condivisa dalle docenti nelle specifiche

materie affrontate.

Le finalità del CLIL sono quelle di far acquisire contenuti disciplinari migliorando le

competenze linguistiche nella lingua veicolare(inglese) utilizzata come strumento per

apprendere e sviluppare abilità cognitive. Ha lo scopo,inoltre, di far comprendere agli

Page 29: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

alunni che la lingua è uno strumento di comunicazione, acquisizione e trasmissione

del sapere

Gli obiettivi generali saranno:

1. Sviluppare abilità comunicative.

2. Stimolare lo sviluppo di diverse strategie di apprendimento, favorendo

la riflessione e il ragionamento.

3. Stimolare la curiosità verso le altre culture, per giungere a promuovere

una maggiore apertura verso il diverso-altro e atteggiamenti plurilingui.

4. Promuovere una maggiore consapevolezza della LM e della LI

5. Presentare i contenuti con metodologie diverse, alternative e con

l’utilizzo della multimedialità.

6. Promuovere una maggiore consapevolezza all’ apprendimento formale.

7. Utilizzare la LS per realizzare una autentica comunicazione e offrire

maggiore spazio al significato piuttosto che alle strutture e agli errori

linguistici.

La metodologia adottata è prevalentemente basata:

1. sull’ascolto,

2. sul gioco,

3. sulla didattica laboratoriale,

4. sull’e-learning,

5. sul cooperative-learning,

6. sul peer-tutoring,

7. sul digital storytelling.

Il tutto attraverso l’uso della LIM e degli strumenti più innovativi e con strategie

adattate alle diverse esigenze.

L’intero percorso sarà affiancato dalla mediazione linguistica resa necessaria dalla

presenza sempre più numerosa di alunni stranieri. Vedi all12

• Progetto musicale “Propedeutica musicale e strumentale”

Referente Iannotta Tiziana

L’educazione sonoro-musicale è di fondamentale importanza per lo sviluppo del

bambino e degli adolescenti. La musica si impara, si vive emotivamente e

contribuisce alla crescita dell’individuo. Educare con la musica significa utilizzare

Page 30: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

quest’arte come mezzo per la socializzazione, per il superamento di particolari

situazioni disadattive, per lo sviluppo della consapevolezza del sé, per l’aumento

della concentrazione, per capire le esigenze del gruppo ed per imparare ad ascoltare

gli altri.

Gli obiettivi generali saranno:

1. Sviluppo delle competenze audio-psico-fonologiche attraverso il canto

2. Confronto e classificazioni di eventi sonori sulla base dei concetti di

intensità, durata, timbro e altezza

3. Sviluppo di cellule ritmiche

4. Decodificare suoni

5. Conoscenza degli strumenti musicali

6. Orientare nella scelta dello strumento e pratica dello stesso

7. Musica d’insieme con gli strumenti/voce e/o strumentario Orff

La metodologia e le strategie adottate

Il progetto sarà suddiviso in due parti: Propedeutica musicale e Propedeutica e le

strategie adottate saranno articolate in esperienze pratiche collettive,in brevi momenti

di lavoro individuale, di piccolo gruppo e di discussione e di analisi collettiva delle

esperienze. Vedi all. 15

• Progetto musicale “Cantando in coro”

Il progetto nasce per avviare gli studenti alla pratica del canto corale,consolidando

le eventuali conoscenze musicali già in loro possesso e fornirgli gli strumenti

necessari ed indispensabili per avvicinarli alla pratica vocale ed al canto orale.

Gli obiettivi saranno:

1. Sviluppare in tutti la sensibilità al canto

2. Sviluppare l’educazione alla forma corale del canto

3. Sviluppare la sensibilità melodica e ritmica

4. Apprendere repertorio corale infantile a più voci

5. Elevare le capacità espressive musicali globali allo stesso grado di

competenza del linguaggio verbale Vedi all.15

Page 31: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Progetto “FRUTTA NELLE SCUOLE” “Frutta e verdura nelle scuole” è un programma promosso dall’Unione Europea,

coordinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e forestali e svolto in

collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il

Ministero della Salute, Agea, le Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano.

E’ rivolto ai bambini che frequentano la Scuola Primaria e ha lo scopo di

incrementare il consumo dei prodotti ortofrutticoli e di accrescere la consapevolezza

dei benefici di una sana alimentazione.

A questo scopo, gli obiettivi sono:

incoraggiare i bambini al consumo di frutta e verdura e sostenerli nella

conquista di abitudini alimentari sane, diffondendo messaggi educativi

sulla generazione di sprechi alimentari e sulla loro prevenzione.

divulgare il valore ed il significato della stagionalità dei prodotti;

promuovere il coinvolgimento delle famiglie affinché il processo di

educazione alimentare avviato a scuola continui anche in ambito familiare;

diffondere l’importanza della qualità certificata: prodotti a denominazione

di origine (DOP, IGP), di produzione biologica;

sensibilizzare gli alunni al rispetto dell’ambiente, approfondendo le

tematiche legate alla riduzione degli sprechi dei prodotti alimentari.

6.2.3 Progetti scuola secondaria di primo grado

Progetto “Contrasto al bullismo, cyberbullismo e alla violenza di genere” Dall’anno scolastico 2016/17 l’IC Don Bosco è inserito nel Progetto “Generazioni Connesse” (SIC ITALY III), co-finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito

del programma “Connecting Europe Facility” (CEF) e coordinato dal MIUR, in

partenariato col Ministero dell’Interno-Polizia Postale e delle Comunicazioni, l’Autorità

Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, Save the Children Italia, Telefono Azzurro,

Università degli Studi di Firenze, Università degli studi di Roma “La Sapienza”,

Skuola.net, Cooperativa E. D. I. e Movimento Difesa del Cittadino e Agenzia Dire con

lo scopo di dare continuità all’esperienza sviluppata negli anni, migliorando e

rafforzando il ruolo del Safer Internet Centre Italiano, quale punto di riferimento a

Page 32: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

livello nazionale per quanto riguarda le tematiche relative alla sicurezza in Rete e al

rapporto tra giovani e nuovi media.

Il progetto è finalizzato a promuovere strategie per rendere Internet un luogo sicuro

per i ragazzi,per avviare ad un uso positivo e consapevole del mezzo mediatico e per

prevenire fenomeni di bullismo e di cyberbullismo.

Numerose saranno le iniziative per creare momenti di riflessione sui comportamenti

in rete e sui linguaggi utilizzati per comunicare sui social.

Tra queste ricordiamo “Un Nodo Blu – le scuole unite contro il bullismo” che in

concomitanza con la prima Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo,

propone eventi per suscitare negli alunni, di concerto con le famiglie e figure

specializzate (psicologi, forze dell’ordine, associazioni), sentimenti di rispetto, di

cooperazione e di senso di legalità. L’intero percorso verrà sottoposto a monitoraggio a cura dell’Università di Firenze. Altri progetti Vedi all. 8

6.3 Viaggi d’istruzione e visite guidate

La programmazione dei viaggi d’istruzione e delle visite guidate verrà

pubblicata all’inizio di ogni anno scolastico sulla base delle indicazioni dei docenti.

6.4 Progetti extracurriculari

Progetti verticali di Istituto:

• Presepe vivente e Mercatini di Natale

Il progetto, ormai diventato un appuntamento fisso della nostra scuola, ha lo scopo di

creare l'atmosfera natalizia dando spazio ai sentimenti e al piacere di stare insieme,

facendone un’occasione di incontro con le famiglie e con la realtà del territorio. Esso

consente di sperimentare forme spontanee e/o organizzate di partecipazione delle

famiglie alle esperienze della scuola e di favorire la nascita di un sentimento di

appartenenza, di disponibilità e di collaborazione. Il progetto che si sviluppa in luoghi

e tempi non formali quali le strade del paese, la piazza, il cortile della scuola, durante

l’arco di due intere giornate e durante le festività natalizie, si propone di promuovere

Page 33: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

l’integrazione e la partecipazione di ragazzi e famiglie di diversa etnia e provenienza

sociale e culturale, in un’ottica di rispetto delle differenze e di tolleranza.

Progetto scuola Primaria:

• EIPASS JUNIOR FOR SCHOOL

L’Istituto Comprensivo Don Bosco, a partire dall’anno scolastico 2015/16, è

accreditato quale Ei-Center(sede d’esame autorizzata al rilascio delle certificazioni informatiche EIPASS) nonché al rilascio di certificazioni delle competenze acquisite in ambito digitale, dedicato a studenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di primo grado, in età compresa tra i 7 e i 13 anni.

Il programma EIPASS JUNIOR FOR SCHOOL nasce con la finalità di promuovere,

sin dai primi anni di scuola, l’introduzione di buone prassi per un corretto approccio

all’informatica, oltre ad essere una guida completa per i Docenti responsabili delle

attività di formazione.

In linea con quanto previsto dalla Comunità Europea e con quanto riportato nel

Syllabus Ministeriale, il nuovo programma EIPASS JUNIOR permette agli studenti

dai 7 ai 13 anni di consolidare le competenze digitali di base e di conseguire

(gratuitamente per 20 allievi) la certificazione EIPASS JUNIOR.

Per l’uso consapevole delle Tic, si richiama la E-Policy Safety che ha lo scopo di

fornire le linee guida essenziali per l’utilizzo corretto e sicuro delle apparecchiature

informatiche in dotazione alla scuola, sia da parte degli alunni che del personale

docente e non docente. L’e-policy ha altresì lo scopo di promuovere un uso corretto

e sicuro dei dispositivi informatici di proprietà degli alunni e del personale divenuti

parte essenziale della quotidianità didattica, lavorativa e ludica della società odierna,

ma anche potenziale veicolo di pericoli di diversa natura cui, purtroppo, l’utente

medio, bambino o adulto che sia, non è sufficientemente preparato.

All.17

NB: avendo acquisito la scuola secondaria di primo grado nell’a. s. 2016/17, il Collegio dei

Docenti ha deliberato di destinare le certificazioni agli alunni di tale scuola.

Page 34: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

7. DAL DISAGIO ALL’INCLUSIONE

7.1 Alunni diversamente abili La legge 104 del 1992 pone le basi per il processo di integrazione degli alunni

con disabilità. La docente Funzione Strumentale preposta, in raccordo con il gruppo

GLH e con le altre FF.SS., organizza il sostegno psico-pedagogico in base alle

certificazioni diagnostiche presentate dalle famiglie e rilasciate dall’ASL e alle

esigenze formative e assistenziali dei soggetti.

Periodicamente, in base ad intesa con la ASL, vengono realizzati gli incontri

con l’unità multidisciplinare per la redazione del Piano educativo individualizzato e

del Profilo dinamico funzionale.

Tali procedure mirano a:

• coordinare l’attività di integrazione

• analizzare la situazione complessiva nell’ambito della scuola (numero

alunni in situazione di handicap, tipologia dell’handicap, classi coinvolte)

• analizzare le difficoltà sorte ed attivare strategie organizzative (confronto,

invio a consulenti specifici, utilizzo di strumenti multimediali) capaci di

rispondere efficacemente alle problematiche

• attivare il raccordo con gli Enti corresponsabili del processo di integrazione

• attivare possibilità di consulenza e sostegno agli insegnanti dell’Istituto

riguardo a problematiche relative alle difficoltà di apprendimento

• collaborare con le famiglie, gli operatori dell’ASL, gli educatori

7.2 Alunni con DSA Come riportato nella legge n. 170 dell’8 ottobre 2010, i disturbi specifici

dell’apprendimento ”si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate, in

assenza di patologie neurologiche e di deficit sensoriali, ma possono costituire una

limitazione importante per alcune attività della vita quotidiana”.

Per gli alunni che presentano DSA è stato predisposto un apposito gruppo di

lavoro che si occupa di coordinare diversi tipi di intervento:

• Intervento di tipo preventivo attraverso programmi di potenziamento dei pre-

requisiti dell’apprendimento della letto-scrittura, da attuarsi a partire dalla Scuola

dell’Infanzia

Page 35: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Diagnosi precoce attraverso il riconoscimento dei sintomi, l’attivazione di

trattamenti tempestivi nelle prime fasi di apprendimento della letto-scrittura e

sensibilizzazione della famiglia al problema

• Elaborazione di idonei piani didattici personalizzati di intervento (PDP) che

tengano conto delle caratteristiche individuali dell’alunno, dei punti di forza e

debolezza, prevedendo l’attivazione di misure dispensative (divieto di lettura ad

alta voce, interrogazioni programmate, tempi più lunghi nelle prove di verifica,

ecc) e strumenti compensativi (utilizzo di notebook assegnati personalmente e

quotidianamente a ciascun bambino, utilizzo di calcolatrici, di sintetizzatori vocali,

di libri digitali, ecc)

• Intervento di tipo globale che coinvolga tutte le risorse presenti: le persone

(famiglia, alunno, docenti, tecnici, referenti ASL e privati), le conoscenze (culturali,

legislative, didattiche, psicologiche, pedagogiche), gli strumenti (tradizionali,

compensativi, dispensativi), le strategie (metodologiche, didattiche).

8. VALUTAZIONE

Nell’ottica del Sistema Nazionale di Valutazione, l’Istituto Comprensivo “Don

Bosco” promuove la continua innovazione di procedure e strumenti di valutazione ed

autovalutazione e una sempre maggiore consapevolezza sui processi di

insegnamento-apprendimento al fine di individuare attività di analisi e individuazione

di aree di debolezza (organizzativa, didattica, strumentale ecc..) da potenziare e aree

di miglioramento da esaltare ed attivare azioni di miglioramento efficaci e aderenti ai

bisogni formativi dell’utenza.

8.1 Valutazione interna

La Funzione strumentale preposta, in raccordo con le altre figure di sistema e

con il Gruppo di Miglioramento, promuove azioni di divulgazione e attuazione

mediante protocolli così articolati:

• predisposizione, per Interclasse, di prove standardizzate d’Istituto di

Italiano e Matematica su modello Invalsi (in ingresso, intermedie e finali),

con opportune curvature concordate con i docenti

Page 36: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• elaborazione ed implementazione procedurale di prospetti di correzione

relativi alle prove standardizzate d’Istituto per l’evidenziazione di punti di

forza e criticità

• rilevazione delle evidenze per classe ed interclasse

• diffusione e riflessione comune con i docenti tutti per classi parallele

• rilevazione delle valutazioni in decimi delle prove standardizzate d’Istituto

• elaborazione e diffusione di prospetti riassuntivi per gli esiti delle verifiche

standardizzate d’Istituto.

8.2 Valutazione esterna

Essa si articola in

• somministrazione agli alunni delle classi seconde e quinte delle prove

Invalsi

• lettura e analisi degli esiti

• rilevazione dei punti di forza e di debolezza desunti e partecipazione di

essi per progettare azioni di miglioramento

• benchmarking con le scuole del territorio che hanno lo stesso background

socio-culturale.

8.3 Autovalutazione

Essa avviene mediante:

• rilevazione degli standard di soddisfazione di tutti i soggetti interessati

espressa con questionari predisposti

• analisi dei punti di forza e dei punti di debolezza emersi

• promozione di azioni per il miglioramento.

8.4 Criteri di valutazione

Avendo la scuola adottato standard condivisi e oggettivi di valutazione delle

competenze e di risultati attesi, è opportuno definire livelli di valutazione omogenei.

In virtù di ciò è bene ribadire che la valutazione deve essere formativa e

globale, nel senso che non deve semplicemente “misurare” le acquisizioni

Page 37: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

disciplinari, ma deve mirare a raccogliere informazioni e parametri utilizzabili per

accompagnare, stimolare, verificare i processi di apprendimento.

Pertanto, accanto alle verifiche e alle misurazioni degli aspetti puramente

cognitivi, vanno considerate la maturazione complessiva dell’alunno, l’acquisizione di

abilità trasversali, la capacità di gestione degli aspetti affettivi e relazionali,

l’acquisizione di un metodo di lavoro.

Inoltre, la valutazione, lungi dall’essere finalizzata ad un “giudizio di valore”, va

intesa come autovalutazione effettuata dal docente circa l’efficacia del proprio

operato e, come tale, diventa un momento strettamente connesso al suo lavoro di

pianificazione,in quanto consente di mettere in atto tempestivamente correttivi e

modifiche.

Ciò premesso, si adotta la seguente tabella di valutazione degli

apprendimenti.

VOTO DESCRITTORI METACOGNITIVI

10

- Rielabora le conoscenze in modo personale, dimostrando significative capacità critiche. - Si esprime con linguaggio ricco e appropriato. - Partecipa in modo critico e costruttivo. - Lavora in modo costante, autonomo e responsabile

9

- Rielabora le conoscenze in modo personale - Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato. - Partecipa in modo critico e costruttivo. - Lavora in modo costante, autonomo e responsabile

8

- Rielabora le conoscenze in modo personale - Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto - Partecipa in modo attivo - Lavora in modo costante

7

- Assimila le conoscenze con sicurezza - Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto - Partecipa in modo attivo - Lavora in modo costante

6

- Acquisisce le conoscenze in modo a volte mnemonico - Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto - Partecipa in modo interessato, ma poco attivo - Lavora in modo regolare, ma poco approfondito

5

- Acquisisce le conoscenze in modo a volte mnemonico - Si esprime con un linguaggio impreciso Partecipa in modo interessato, ma poco attivo

Page 38: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

- Lavora in modo discontinuo

4

- Acquisisce le conoscenze in modo disorganico - Si esprime con un linguaggio impreciso - Partecipa in modo incostante - Lavora in modo discontinuo

9. L’ORGANICO DELL’AUTONOMIA (posti comuni, sostegno, potenziamento)

L’organico dell’autonomia, funzionale alle esigenze didattiche, organizzative e

progettuali, diventerà uno strumento ineludibile per garantire l’attuazione del curricolo

di scuola, anche grazie all’utilizzo delle quote di autonomia e degli spazi di flessibilità;

ciò consentirà, altresì, di cominciare a superare progressivamente la “tradizionale”

divaricazione tra organico di “diritto” e organico “di fatto” che ha caratterizzato in

questi anni la gestione del personale.

In tale ottica, ai sensi dei commi dal 79 all’83 della legge 107, il Dirigente

Scolastico eserciterà le competenze previste conferendo incarichi triennali sui posti

disponibili, al fine di completare l’organico dell’autonomia.

Sulla base delle scelte relative al curricolo obbligatorio, all’arricchimento

dell’offerta formativa e alle attività di recupero/potenziamento delle abilità e delle

competenze in lingua italiana e in matematica, nonché in considerazione della

copertura delle eventuali supplenze brevi, l’organico viene così indicato:

a) Posti comuni e di sostegno

Annualità

n. classi

Fabbisogno per il triennio

Posto comune Posto di sostegno

Scuola

dell’infanzi

a

a.s. 2016/17 12 25 3

a.s. 2017/18 12 25 3

a.s. 2018/19 12 25 3

Scuola

primaria

a.s. 2016/17 20 28 14

a.s. 2017/18 20 28 14

a.s. 2018/19 20 28 14

Page 39: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Scuola

secondaria

di primo

grado

a.s. 2016/17 5 11 3

a.s. 2017/18 6 12 3

a.s. 2018/19 6 12 3

b) Posti per il potenziamento

Tipologia n. docenti Motivazione

Posto comune primaria 3 Riferimento alle priorità strategiche cap.

1 e alla progettazione del cap.4 - 5

Posto comune secondaria 1 Riferimento alle priorità strategiche cap.

1 e alla progettazione del cap.4 - 5

c) Posti per il personale amministrativo e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri come riportati nel comma 14 art. 1 legge 107/2015.

Tipologia n.

Assistente amministrativo 3

Collaboratore scolastico 10

10. LE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI - PNSD

10.1 Lo stato di fatto

La diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in

tutte le pratiche produttive e della vita sociale ha posto con grande forza la

necessità di adeguare l’offerta formativa del sistema scolastico alle mutate

esigenze della società.

Il sistema scolastico italiano, in concomitanza con la Comunità Europea, ha

cercato di rispondere a tali necessità attraverso molteplici iniziative nazionali e

locali di introduzione dei linguaggi multimediali nella pratica didattica, mediante

l’utilizzo di strumenti informatici e l’attuazione di programmi di formazione per gli

Page 40: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

insegnanti, definendo nuovi tipi di competenze da sviluppare negli allievi e

apportando modifiche ai curricula delle varie discipline.

La Scuola Don Bosco ha partecipato, fin dal 1997, ai primi piani per lo

sviluppo delle nuove tecnologie didattiche (PSTD 1a e 1b), realizzando, in prima

istanza, un laboratorio multimediale, dotato di 14 postazioni PC per gli alunni e 2

per i docenti, e un laboratorio scientifico (Progetto SET) dotato di un microscopio e

un telescopio collegabili al computer.

Successivamente, grazie ai finanziamenti della Comunità Europea e

all’avvio del Piano Nazionale Scuola Digitale, la scuola ha perseguito l’obiettivo

di modificare gli ambienti di apprendimento e promuovere l’innovazione digitale, lo

svecchiamento di sistemi ormai obsoleti e la realizzazione di ambienti innovativi.

Anno Ente

finanziatore/ Fondo

Descrizione Azione Codice Progetto

TITOLO

1997 MIUR Piano di Sviluppo Nuove Tecnologie Didattiche – 1a

PSTD 1a

1999 MIUR Piano di Sviluppo Nuove Tecnologie Didattiche – 1b

PSTD 1b

2001 MIUR Laboratori scientifici SET - L. 440/97 Microcosmo e macrocosmo

2002 MIUR Tecnologie Ampliamento delle infrastrutture tecnologiche

2004 PON 2000-2006-Misura 2

Tecnologie Infrastrutture tecnologiche scuole I ciclo

2009 PON Fondi Strutturali 2007-2013

Laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche del I ciclo - Lingue

B-1.B-FESR-2008-1141

Parole condivise – Lingua e integrazione

2009 PON Fondi Strutturali 2007-2013

Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del primo ciclo

A-1-FESR-2008-1179

In classe è arrivata una strana lavagna-LIM

2014 PON Fondi Strutturali 2014-2020

Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento

BANDO 1858-28/02/2014 (E.1)

Page 41: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti

Grazie ai suddetti progetti la scuola può vantare, nel plesso Don Bosco di via

Taverna, due laboratori multimediali comprensivi di 28 PC desktop, stampanti laser

color, stampante 3d, due LIM fisse e una mobile, proiettori ottica corta e lunga, 8

notebook, 4 tablet, diverse postazioni fisse posizionate nelle classi.

Il plesso Giovanni XXIII di via Manzoni, invece, è dotato di un laboratorio

comprensivo di 6 PC desktop, una LIM con relativo proiettore, una stampante.

Inoltre, la scuola nell’anno 2015/16ha ottenuto il finanziamento relativo al

bando PON Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio - Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della

conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci

didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione

tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

Il progetto “Rete WiFi e gestione in Lan delle lezioni”, presentato dalla

nostra istituzione, è stata una opportunità offerta al nostro Ente Scolastico per

migliorare l’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo permetterà

di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica, sia sul funzionamento che

sull’organizzazione scolastica.

Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la

gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM, la gestione del registro elettronico,

la comunicazione scuola-famiglia. Inoltre, si otterrà un potenziamento dell’offerta

formativa rivolta agli alunni che presentano disturbi e difficoltà nell’apprendimento per

i quali è previsto l’utilizzo giornaliero di PC portatili e tablet, nonché un processo di

miglioramento del Know-how tecnologico dei nostri docenti.

Oltre al suddetto progetto, la scuola ha partecipato, sempre nell’a.s.

2015/16,al bando Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/12810 Roma, 15

Page 42: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Ottobre - Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali.

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della

conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci

didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione

tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

La scuola ha proposto la realizzazione di un FABLAB - Aula 3.0,utilizzabile

da tutte le classi dell’istituto, che si pone quale principale finalità lo sviluppo del

pensiero computazionale attraverso il coding e la robotica, nella convinzione che

comprendere le fondamenta culturali e scientifiche della disciplina informatica

consenta di non essere consumatori passivi e ignari delle tecnologie, ma soggetti

consapevoli e attivamente partecipi del proprio sviluppo, elemento critico del

processo di formazione. L’insegnante, in questo contesto, rappresenta una guida

impegnata ad aver cura di tutti e di ciascuno, a valorizzare le competenze acquisite e

non a valutare le conoscenze.

Questa proposta rappresenta la naturale evoluzione di un percorso già avviato

negli scorsi anni di introduzione del coding e della robotica nella didattica con l’aiuto

delle piattaforme Scratch e Code.org e l’utilizzo del robottino BeeBot. Con

l’opportunità offerta dalla Comunità Europea si intende ampliare l’esperienza e

arricchire i percorsi proposti con la realizzazione di veri robot per bambini.(Vedi all. 7)

Entrambi i progetti sono stati approvati e realizzati nell’a.s. 2016/17, pertanto

la scuola risulta cablata in tutti gli ambienti con rete WIFI e collegamento internet

50Mb. E’ stato realizzato il laboratorio FABLAB Aula 3.0 con postazioni ad isola di 4

posti, notebook a scomparsa, stampante 3D. Il laboratorio preesistente è stato

destinato alla scuola secondaria di primo grado per consentire un’omogenea

distribuzione delle infrastrutture e offrire a tutti gli alunni dell’istituto un accesso equo

all’informazione e alle tecnologie.

10.2 Azioni Animatore digitale (All. 5)

Page 43: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Con DD. n. 50 del 25/11/2015 è stata istituita la figura dell’Animatore Digitale il

cui compito sarà quello di favorire il processo di digitalizzazione nelle scuole, nonché

quello di diffondere politiche legate all’innovazione didattica attraverso azioni di

accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la scuola digitale sul

territorio.

In tale ottica, l’Animatore digitale dell’Istituto Comprensivo Don Bosco di Cardito (NA)

si farà promotore delle seguenti azioni, utilizzando, quando necessario, fondi di

diversa provenienza che via via si renderanno disponibili (All. 5)

Page 44: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

11. PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE (All. 6)

ARGOMENTI DESTINATARI FORMATORI Corso di formazione sulla didattica dell’italiano

e della matematica “APPRENDERE AL VOLO” – metodo analogico di Camillo

Bortolato

Tutti i docenti Esperti esterni

“10 regole per una scuola che agevoli gli apprendimenti” Corso di formazione rivolto ai docenti per

l’acquisizione di comportamenti appropriati all'interno dell'aula e dell'istituto: dai

rapporti di insegnamento a quelli di

collaborazione in team, da quelli con le

famiglie degli alunni a quelli con i collaboratori.

Tutti i docenti Esperti esterni

Progetto di coding e robotica educativa

Tutti i docenti

Esperti esterni

Corso di informatizzazione dei servizi di

segreteria

Assistenti

amministrativi

Esperti esterni

Corso di assistenza agli alunni diversamente

abili

Collaboratori

scolastici

Esperti esterni

Corso sulla sicurezza dei luoghi di lavoro Personale ATA e

docenti

Esperti esterni

Corso di formazione in rete “Progettare per

competenze in rete”

Gruppi di docenti Esperti esterni in rete

Corso di formazione “Bullismo e cyberbullismo”

destinato a gruppo docenti

Team digitale +

animatore digitale

Esperti di “Generazioni connesse”; “Telefono azzurro”.

Corso di formazione “Bullismo e cyberbullismo” Docenti, genitori,

alunni

Esperto esterno

Corso di formazione PNSD Animatore digitale

e team

dell’innovazione

Presso scuole del territorio in rete

Page 45: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Elenco allegati

All. 1 - Patto di corresponsabilità

All. 2 - Servizi amministrativi

All. 3 - Atto di indirizzo del Dirigente

All. 4 - Piano di Miglioramento

All. 5 - PNSD

All. 6 - Formazione del personale

All. 7- Progetto di Recupero

All. 8 - Integrazione Scuola Secondaria di Primo grado

All. 9 - Incarichi a.s. 2017/18

All.10 - Regolamento d’istituto

All.11- Piano Annuale per l’inclusione

All.12 - Piani di lavoro Funzioni strumentali:

Area 1: Supporto alunni e docenti

Area 2: Valutazione e Autovalutazione d’ Istituto

Area 3: Potenziamento linguistico: Inglese e CLIL

Area 4: Continuità e Viaggi d’istruzione

All.13 - Progetto di recupero e potenziamento nelle abilità di base

(SMS di I°)

All.14 - Progetto biblioteca

All.15 – Progetti ”Propedeutica musicale e strumentale” e “Cantando in

coro”

All.16 - E-Policy sull’utilizzo delle TIC

All.17 - Eipass junior for school

Page 46: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 1

Patto di corresponsabilità

Preso atto che:

• la Scuola è l’ambiente di apprendimento in cui si promuove la formazione e

l’educazione di ogni scolaro, la sua interazione sociale e la sua crescita civile

• l’interiorizzazione delle regole può avvenire solo con la fattiva cooperazione e

la collaborazione della famiglia e dell’intera comunità educante

la nostra Istituzione Scolastica si prefigge l’obiettivo di costruire un’alleanza

educativa con i genitori, mediante relazioni costanti nel reciproco rispetto dei ruoli e

coinvolgendo l’intero corpo docente, i genitori, personale ATA ed enti preposti.

A tal fine, in ottemperanza con quanto stabilito dal Regolamento delle

studentesse e degli studenti (D.P.R. 235/2007, art.3 e dal D.P.R. 249/1998 art.5 Bis),

nel pieno rispetto della propria Carta dei Servizi, del Regolamento interno di Istituto e

del Piano dell’Offerta Formativa, la Scuola

PROPONE

il seguente Patto educativo di corresponsabilità finalizzato a definire in maniera

puntuale gli interventi e gli impegni di ogni componente, a riconoscere e dare dignità

ad uno spazio educativo, dove scuola e famiglia si incontrano, collaborano e si

integrano nella condivisione e nell’impegno comune di mirare alla crescita formativa

di futuri cittadini consapevoli e ne chiede sottoscrizione.

Page 47: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un

rapporto di fiducia reciproca, per consentire, attraverso la partecipazione

responsabile di tutte le componenti della comunità scolastica, il confronto, la

concertazione, la realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa, nonché il

conseguimento del successo formativo da parte di tutti gli alunni.

Pertanto la Scuola con i suoi docenti, intende essere solidale nel perseguire

alcuni obiettivi fondamentali:

• Rispetto della persona nella sua integrità.

• Rispetto delle cose come bene di fruizione comune.

• Integrazione nel gruppo come contesto in cui costruire la socialità e la

corresponsabilità.

• Attuazione e valorizzazione della diversità.

• Educazione alla pace e alla tolleranza.

LA SCUOLA SI IMPEGNA NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI A

OFFERTA FORMATIVA Proporre un’offerta formativa rispondente ai bisogni dell’alunno e a lavorare per il successo scolastico

RELAZIONALITA’ E PARTECIPAZIONE

Favorire un ambiente sereno e adeguato al massimo sviluppo delle capacità dell’alunno Promuovere rapporti interpersonali positivi tra alunni e insegnanti stabilendo regole certe e condivise Aprire spazi di discussione e tenere in considerazione le proposte di alunni e genitori

PUNTUALITA’ La scuola si impegna a garantire la puntualità e la continuità del servizio scolastico

VALUTAZIONE

Considerare l’errore come tappa nel processo individuale di apprendimento Verificare periodicamente i risultati conseguiti rispetto agli obiettivi programmati (efficacia del proprio intervento) e rispetto alle risorse impegnate( efficienza del proprio intervento) Garantire la trasparenza della valutazione

LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A

OFFERTA FORMATIVA Condividere il piano dell’offerta formativa e a sostenere l’istituto nell’attuazione di questo progetto

RELAZIONALITA’ E Considerare la funzione formativa della scuola e

Page 48: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

PARTECIPAZIONE dare a essa la giusta importanza in confronto ad altri impegni extrascolastici Impartire ai figli le regole del vivere civile dando importanza alla buona educazione e al rispetto degli altri e delle cose di tutti Partecipare attivamente alle riunioni previste Fare proposte e collaborare alla loro realizzazione

PUNTUALITA’ Garantire la regolarità della frequenza scolastica Garantire la puntualità del figlio Giustificare le eventuali assenze e ritardi

VALUTAZIONE Collaborare per potenziare nei propri figli una coscienza delle proprie risorse e dei propri limiti

GLI ALUNNI SI IMPEGNANO AD ASSOLVERE

AI SEGUENTI DOVERI

RELAZIONALITA’ E PARTECIPAZIONE

Comportarsi correttamente con compagni e adulti in ogni momento della vita scolastica Rapportarsi agli altri evitando offese verbali e/o fisiche Usufruire correttamente degli spazi e del materiale di uso comune Rivolgersi in maniera corretta nelle diverse situazioni comunicative Non portare a scuola oggetti pericolosi Partecipare alle attività proposte sia curriculari che extracurriculari Impegnarsi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti per il raggiungimento del proprio curricolo Accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti

PUNTUALITA’ Rispettare l’ora di inizio e fine delle lezioni Far firmare gli avvisi scritti Rispettare le consegne

VALUTAZIONE

Considerare l’errore come occasione di miglioramento Riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste e i propri limiti come occasione di crescita

Il Dirigente, in quanto legale rappresentante dell’Istituzione Scolastica e

responsabile gestionale, assume impegno, affinché le corresponsabilità richiamate

nel presente patto siano pienamente garantite.

Page 49: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 2

Servizi amministrativi

La scuola individua, fissandone gli standard e garantendone l'osservanza ed il

rispetto, i seguenti fattori di qualità dei servizi amministrativi:

• Celerità delle procedure;

• Trasparenza;

• Informatizzazione dei servizi di segreteria;

• Tempi di attesa agli sportelli;

• Flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico.

Standard specifici delle procedure:

• La distribuzione dei moduli di iscrizione è effettuata a vista, in orario

potenziato e pubblicizzato in modo efficace

• La segreteria garantisce lo svolgimento della procedura di iscrizione alle classi

o sezioni in un massimo di dieci minuti dalla consegna della domanda

• Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di aperture della

segreteria al pubblico, entro il tempo massimo di tre giorni lavorativi per quelli

di iscrizione e frequenza, e di cinque giorni per quelli con votazioni e/o giudizi.

Gli uffici di segreteria sono impegnati a completare l’informatizzazione dei

servizi che, una volta terminata, permetterà la consegna dei certificati entro un

giorno dalla richiesta

Page 50: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Gli attestati e i documenti sostitutivi della licenza elementare sono consegnati

"a vista" a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei

risultati finali

• I documenti di valutazione sono consegnati direttamente dal dirigente

scolastico o dai docenti incaricati entro dieci giorni dal termine delle operazioni

generali di scrutinio

• Gli uffici di segreteria garantiscono un orario di apertura al pubblico di mattina

per sei giorni la settimana, funzionale alle esigenze degli utenti e del territorio.

• Il consiglio di Istituto delibera in merito sulla base delle indicazioni dei

rappresentanti, sentita l'assemblea del personale ATA

• L'ufficio di direzione riceve il pubblico sia su appuntamento telefonico sia

secondo un orario di apertura indicato mediante avvisi

• La scuola assicura all'utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo

al proprio interno modalità di risposta che comprendono il nome dell'istituto, il

nome e la qualifica di chi risponde, la persona o l'ufficio in grado di fornire le

informazioni richieste

• La scuola assicura spazi ben visibili adibiti all'informazione; in particolare sono

predisposti: tabella dell'orario di lavoro dei dipendenti (orario dei docenti,

orario, funzioni e dislocazione del personale ATA); organigramma degli uffici

(direzione e servizi); organigramma del personale docente ed ATA; albo di

istituto

• Sono inoltre resi disponibili appositi spazi per bacheca sindacale e bacheca

dei genitori

• Presso l'ingresso e presso gli uffici saranno presenti e riconoscibili operatori

scolastici in grado di fornire all'utenza le prime informazioni per la fruizione del

servizio

• Gli operatori scolastici saranno muniti di cartellino di identificazione in maniera

ben visibile per l'intero orario di servizio

• Il regolamento di istituto avrà adeguata pubblicità mediante affissione all'albo

della direzione didattica

Page 51: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 3

ATTO D’INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE

DEL PIANOTRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

TRIENNIO 2016/2019

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

• VISTA la legge n. 107 del 13.07.2015 (d’ora in poi: Legge), recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;

• PRESO ATTO che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico

precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa (d’ora in poi: Piano);

2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal Dirigente Scolastico;

3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti

d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel

portale della scuola;

EMANA

ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99 così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 107/2015, il seguente

ATTO DI INDIRIZZO inerente le attività delle scuole in relazione alle scelte di gestione e di programmazione triennale.

Page 52: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• In considerazione delle criticità, degli obiettivi di miglioramento individuati nel RAV (rapporto di autovalutazione) steso dalla scuola nell’anno 2015 e il conseguente Piano di Miglioramento di cui all’articolo 6 comma 1 del DPR n.80 del 28/03/2013, il presente documento individua le azioni necessarie al fine del raggiungimento degli obiettivi indicati nel POFT e ne diventa parte integrante.

• Nella definizione delle azioni si terrà conto dei monitoraggi dei risultati delle prove INVALSI, nonché dei lavori delle commissioni POF e Valutazione.

• Nella definizione del Piano si terranno in considerazione le proposte che provengono da associazioni culturali,sportive e di interesse sociale presenti sul territorio.

• Il Piano dovrà realizzare interventi di carattere didattico, di formazione in servizio, di potenziamento dell’offerta formativa, partendo dalle azioni indicate nel presente atto d’indirizzo.

• Il Piano dovrà tenere in forte considerazione il contesto socio-culturale e la realtà territoriale che potrà essere da stimolo nella scelta dei percorsi e degli obiettivi da raggiungere.

Premesso e tenuto presente quanto sopra

DETERMINA DI FORMULARE AL COLLEGIO DOCENTI,

al fine dell’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, per il triennio 2016/17, 2017/18 e 2018/19, le seguenti linee di indirizzo su cui fondare le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione, di coordinamento e controllo: ESITI DEGLI STUDENTI

a) Miglioramento dei risultati scolastici degli allievi, tendendo ad una qualità diffusa delle performance;

b) Incremento delle competenze nell’area linguistica e in quella logico-matematica; c) Verifica dei risultati degli allievi attraverso la misurazione delle competenze con

l’adozione di prove comuni standardizzate.

In particolare si terrà conto dei seguenti aspetti: • miglioramento dei risultati INVALSI in italiano e matematica delle classi seconde e

quinte; • riduzione della varianza tra le classi; • utilizzo di metodologie innovative e di riflessione sugli stili di insegnamento dei

docenti e di apprendimento degli alunni; • previsione di strategie orientate all’inclusione degli studenti con disabilità, per

sostenere gli studenti stranieri di recente immigrazione, per il potenziamento degli studenti con particolari attitudini disciplinari;

• previsione di attività di monitoraggio e di momenti di riflessione sullo sviluppo delle attività previste, per l’introduzione di piste di miglioramento:

Page 53: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• previsione di attività extrascolastiche, anche in collaborazione con il territorio, caratterizzate da coerenza e continuità con l’azione formativa svolta durante le attività curriculari.

GLI AMBIENTI D’APPRENDIMENTO

a) Adozione di un’organizzazione e di una didattica flessibile al fine di migliorare la relazione tra docenti e alunni e tra gli alunni stessi

b) Utilizzo di un metodo cooperativo e laboratoriale che superi la didattica trasmissiva in favore di uno sviluppo delle competenze del “saper fare”

c) Promozione dell’innovazione tecnologica con la partecipazione a bandi di diversa provenienza in coerenza con quanto previsto dal PNSD

CONTINUITA’ E ORIENTAMENTO

a) Raccordo curricolare tra i diversi ordini di scuola. b) Strumenti di valutazione oggettivi e standardizzati, tali da poter permettere un

confronto e una valutazione dei punti di forza e di debolezza delle pratiche didattiche e delle scelte dei contenuti.

c) Monitoraggio dei risultati conseguiti nel percorso di studi successivo al fine di verificare obiettivi e processi.

INCLUSIVITA’

a) Attuazione di un piano per l’inclusività adattato alle esigenze, sempre mutevoli, espresse degli alunni e dalla loro famiglie.

b) Traduzione del Piano per l’inclusività in attività rivolte al superamento delle difficoltà di integrazione, al potenziamento delle abilità e per l’accoglienza e sostegno alle famiglie.

c) Incremento delle attività a sostegno degli alunni con disabilità utilizzando le risorse in organico.

d) Garanzia di pari opportunità all’interno e contrasto di ogni forma di discriminazione. LA SCUOLA DIGITALE

a) Sviluppo delle competenze digitali degli allievi. b) Formazione del personale docente sull’uso delle tecnologie e sviluppo di percorsi

didattici coerenti con l’uso di strumenti informatici e di linguaggi digitali. c) Promozione dell’innovazione tecnologica con la partecipazione a bandi di diversa

provenienza, in coerenza con quanto previsto dal PNSD SICUREZZA E PREVENZIONE

a) Miglioramento della formazione del personale in materia di sicurezza e primo soccorso.

Page 54: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

b) Attivazione di progetti in collaborazione con le associazioni del territorio ( croce rossa, protezione civile) per lo sviluppo di un’educazione alla sicurezza, rivolti sia al personale che agli allievi.

LA FORMAZIONE IN SERVIZIO

a) Fermo restando il piano Ministeriale destinato alla formazione dei docenti, la scuola attiverà percorsi di formazione in servizio relativamente ai bisogni emersi dal personale ATA e dai docenti.

b) Costituzione di reti con altre scuole al fine di offrire una pluralità di proposte formative.

AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO

a) Prosecuzione delle azioni di valutazione standardizzata di istituto, in linea con quanto già attuato negli anni passati.

b) Monitoraggio dei risultati e dei processi. c) Attuazione del piano di miglioramento.

CONCLUSIONI

Le linee di indirizzo, desunte dal RAV, costituiscono la guida per la predisposizione

del Piano dell’Offerta Formativa Triennale, che sarà elaborato dalla commissione designata dal Collegio dei docenti.

La realizzazione delle azioni presenti nel documento sarà possibile anche attraverso la dotazione di ORGANICO POTENZIATO, che confluirà nell’organico dell’autonomia e costituirà un ulteriore strumento finalizzato al miglioramento dell’offerta formativa.

Il presente documento viene trasmesso a tutti i docenti e ai soggetti indicati in

indirizzo e se ne raccomanda un’attenta lettura.

Il Dirigente Scolastico dott.ssa Lucia Signoriello

Page 55: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 4

PIANO DI MIGLIORAMENTO

(aggiornato all’a.s. 2017/18)

RESPONSABILE DEL PIANO: DIRIGENTE SCOLASTICO dott.ssa Lucia Signoriello PRIMA SEZIONE Scenario di riferimento Informazioni ritenute necessarie per la spiegazione delle scelte di miglioramento

Il dato più preoccupante emerso dall'autovalutazione è la difficoltà nella Lingua italiana riconducibile principalmente all’uso diffuso del dialetto, che limita la ricchezza lessicale e comunicativa. Ciò si ripercuote anche nell’ambito logico-matematico, evidenziando difficoltà nella comprensione delle consegne e nell’argomentazione dei processi strategici risolutivi, con esiti spesso più meccanici che ragionati. Relativamente ai risultati alle prove Invalsi, dall’analisi dei dati, emerge una forte variabilità di risultati tra le classi e significative differenze dei livelli di apprendimento. Anche la varianza tra classi è un aspetto critico: dalla lettura dei grafici emerge una varianza al doppio della media in Italiano sia per le seconde che per le quinte, mentre in Matematica risulta il doppio per le seconde e contenuta per le quinte. Questi dati hanno determinato la scelta degli obiettivi del RAV. Le riflessioni del team hanno portato inoltre ad una conclusione condivisa: il miglioramento degli esiti degli alunni passa attraverso la condivisione e l’aggiornamento di processi e percorsi tra docenti della comunità di pratiche professionali. Per questo è necessario prevedere azioni di processo/sistema relativamente alla formazione dei docenti in Italiano e Matematica, alla diffusione di buone pratiche e metodologie innovative. Vanno previsti processi che favoriscano lo scambio di buone pratiche, per diffondere le azioni che producono esiti migliori.

Il contesto socio-culturale in cui la scuola è inserita (reti sul territorio, caratteristiche sociali e

Carditello, zona in cui è ubicata la scuola, nasce in epoca moderna come piccolo centro rurale, dove l’agricoltura era il principale motore dell’economia locale. Il boom dell’edilizia determinò un drastico cambiamento della vocazione

Page 56: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

culturali dell’ambiente in cui la scuola è inserita, modelli educativi di riferimento, offerte per la gestione del tempo libero)

economica della frazione, spostando il baricentro dall’agricoltura all’edilizia. A tutt’oggi il paese conserva entrambe le ragioni sociali e nel patrimonio culturale locale sono più forti le ragioni del lavorare in famiglia piuttosto che costruire con la famiglia un percorso formativo indirizzato al mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) al rango di una pratica da dover assolvere e chiudere brevemente. In tale contesto si riscontra una limitata presenza di agenzie educative atte a stimolare significativi momenti di aggregazione, per cui la scuola è, e rimane, la principale fonte educativa. Per tale motivo, essa si adopera per offrire all'utenza una sostanziosa possibilità formativa, mettendo a disposizione le proprie risorse umane e professionali.

L’organizzazione scolastica (composizione popolazione scolastica alunni, strategie della scuola per il coinvolgimento delle famiglie, obiettivi del POF, modalità di condivisione metodologica e didattica tra insegnanti, attenzione alle dinamiche tra pari, gestione della scuola, sistemi di comunicazione)

COMPOSIZIONE POPOLAZIONE SCOLASTICA ALUNNI La scuola è costituita da due plessi: il plesso "Don Bosco" di via Taverna è composto da 6 sezioni di scuola dell’infanzia e 20 classi di scuola primaria ed è dotato di due aule che ospitano i laboratori multimediali, una palestra ed ampi spazi esterni non fruibili ai fini didattici; il plesso "Giovanni XXIII" di via Manzoni consta di 7 aule, di cui una adibita a laboratorio multimediale. L'edificio è circondato da un ampio spazio esterno. L’orario settimanale delle attività scolastiche per la scuola dell’infanzia, è di 40 ore ed è articolato su 5 giorni settimanali, dal lunedì al venerdì. Per la scuola primaria in tutte le classi l’attività didattica è articolata in 27 ore settimanali e verte su 5 giorni dal lunedì al venerdì. Nella scuola primaria è stato attuato il Modulo Stellare che prevede un docente prevalente e un secondo docente su più classi, più docenti di religione cattolica, inglese e informatica. Aspetto positivo-opportunità: La specifica caratteristica dell’Istituto: promuovere la qualità culturale del territorio. Aspetti negativi-vincoli: Mancanza di un ambiente accattivante e accogliente che stimoli il piacere di essere a scuola. Mancanza di attrezzature sportive, di biblioteca, di spazi ricreativi esterni e interni, di sala professori. COINVOLGIMENTO FAMIGLIE Aspetti positivi-opportunità: collaborazione con il Comune e la Parrocchia, avvio ad una rete territoriale per la scuola. Aspetti negativi-vincoli: - deprivazione socio-culturale delle famiglie - difficoltà nel coinvolgimento famiglie - scarsità di spazi nel territorio per adolescenti, aumento del numero di famiglie in situazione di marginalità,

Page 57: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

- necessità di trovare un modo migliore per dare ampia diffusione ai risultati dell’autovalutazione, di indirizzare la partecipazione dei genitori promuovendo la condivisione delle finalità culturali e valoriali della scuola e di ricercare un equilibrio tra accoglienza dei bisogni delle famiglie e mantenimento del ruolo istituzionale della scuola. OBIETTIVI POF Aspetti positivi-opportunità: Il successo scolastico è un punto nodale della scuola che si realizza attraverso la formazione e l’arricchimento metodologico dei docenti, nonché attraverso il potenziamento delle abilità disciplinari e trasversali di base utilizzando anche pratiche innovative che apportino un valore aggiunto. Ciò con un’attenzione particolare alla persona, al cittadino consapevole, all’educazione alla cittadinanza. Aspetti negativi-vincoli: Ancora difficoltà nell’utilizzo concreto, quotidiano della valutazione di scuola e nella consapevolezza da parte di tutti i docenti del senso generale del processo d’innovazione in atto. Vanno costruiti curricoli disciplinari condivisi, che realizzino sia la verticalizzazione sia l’essenzializzazione e che contemplino i contenuti/concetti/nuclei fondanti irrinunciabili di scuola. CONDIVISIONE METODOLOGICA E DIDATTICA Aspetti positivi-opportunità: -condivisione di un sistema di valutazione di scuola con relativi strumenti; -presenza di documenti di passaggio e procedure standard di progettazione e valutazione condivise, collegiali; -rilevazione dei bisogni formativi e progettazione didattica sulla base dell’analisi degli stessi. Aspetti negativi-vincoli: -alcune abilità chiave trasversali vanno sviluppate e meglio definite; -difficoltà nell’integrare la valutazione delle conoscenze con la valutazione delle competenze e l’osservazione dei processi e difficoltà nell’uso dei nuovi strumenti di valutazione per il raggiungimento di traguardi di competenza; -difficoltà nel definire un rapporto stretto e coerente tra progettazione didattica e valutazione; -necessità di una maggiore consapevolezza dei diversi aspetti della valutazione (formativa, sommativa, proattiva, diagnostica); -insufficienza di tempi e luoghi comuni per lavorare e riflettere insieme; -esigenza di una migliore fruibilità del registro elettronico; -potenziamento dell’organizzazione e archiviazione dei

Page 58: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

materiali per una migliore condivisione di buone pratiche tra docenti. RELAZIONI TRA PARI Aspetti positivi-opportunità: -clima relazionale discreto; -attuazione di alcune strategie didattiche che favoriscono la relazione, come apprendimento cooperativo, lavori di gruppo e laboratori; -uscite didattiche, viaggi d’istruzione, progetto di Natale comune a tutte le classi e alle ultime sezioni della Scuola dell’Infanzia. GESTIONE SISTEMA Aspetti positivi-opportunità: -senso di appartenenza alla comunità scolastica, -presenza di commissioni di lavoro, . Aspetti negativi-vincoli: necessità di implementare la leadership distribuita e partecipata, per diffondere mezzi e fini e condividere più sostanzialmente i percorsi in tutta la comunità professionale. SISTEMI COMUNICAZIONE Sito Internet della scuola, blog dedicati, posta elettronica, Consigli di classe/interclasse/intersezione, incontri con i genitori (colloqui individuali e assemblee).

Il lavoro in aula (attenzione alle relazioni docenti-alunni, gli ambienti di apprendimento, progetti di recupero e potenziamento degli apprendimenti, utilizzo di nuove tecnologie per la didattica)

RELAZIONE DOCENTI-ALUNNI L’attenzione alla relazione docente-alunno è posta su: momenti di riflessione per la partecipazione in classe e l’autocontrollo, pratiche laboratoriali, uscite didattiche, apprendimento cooperativo… AMBIENTE DI APPRENDIMENTO Il contesto di apprendimento è pensato su tre dimensioni: Dimensione organizzativa Setting formativo: spazio, tempo, regole, clima relazionale, canali comunicativi. Dimensione metodologica Strategie condivise, strumenti, azioni di recupero e consolidamento durante l’orario curricolare, progetti, uscite didattiche, attività interdisciplinari. Dimensione relazionale Regole di gestione della classe, modalità relazionali, tecniche e strategie comuni e condivise. PROGETTI DI RECUPERO E POTENZIAMENTO DEGLI APPRENDIMENTI Aspetti positivi-opportunità: Rilevazione dei bisogni formativi e realizzazione di attività di recupero delle abilità e delle competenze, anche se non

Page 59: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Seconda SEZIONE IDEE GUIDA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Descrizione dei processi che hanno portato alla scelta degli obiettivi di miglioramento

Criticità individuate/piste di miglioramento

Punti di forza della scuola/risorse

Risultati della valutazione esterna (Prove Invalsi)

Relativamente ai risultati alle prove Invalsi, dall’analisi dei dati, emerge una forte variabilità di risultati tra le classi e significative differenze dei livelli di apprendimento. Anche la varianza tra classi è un aspetto critico: dalla lettura dei grafici emerge una varianza al doppio della media in Italiano sia per le seconde che per le quinte, mentre in Matematica risulta il doppio per le seconde e contenuta per le quinte. Progetti di recupero e potenziamento delle competenze disciplinari. Progetti trasversali per lo sviluppo di canali di comunicazione alternativi.

I livelli 1 e 2 sono superiori alla media nazionale sia in Italiano che in Matematica rispetto alle scuole con lo stesso background socio-culturale.

strutturate. Aspetti negativi e vincoli: Mancanza di un piano strutturato per il recupero e il potenziamento delle competenze in italiano e matematica e di abilità trasversali. UTILIZZO DI NUOVE TECNOLOGIE NELLA DIDATTICA Aspetti positivi-opportunità: entrambi gli ordini di scuola possono usufruire di n.2 laboratori informatici, computer in aula, videoproiettori che costituiscono, non in termini generalizzati, parte della pratica didattica. Alcune classi sperimentano l’utilizzo del coding e l’introduzione alla robotica educativa attraverso piattaforme open source. Si utilizzano software per l’inclusione. Aspetti negativi e vincoli: pur essendo presente una rete LAN nei due laboratori, il problema della connettività WIFI è rilevante ma in via di risoluzione grazie ai fondi PON FESR. Diffusa mancanza di competenze nell’applicazione delle tecnologie alla didattica.

Page 60: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Risultati dei processi di autovalutazione

Scarsa omogeneità nell’ambito del Collegio Docenti relativamente alle pratiche didattiche e alle strategie condivise. Esiti scarsi nelle prove di valutazione interna. Si ritiene opportuno attivare una formazione docenti in merito a: -apprendimento cooperativo -didattica della Lingua italiana e della Matematica.

La scuola adotta un protocollo di valutazione interna fondato su prove strutturate standardizzate per classi parallele, la cui analisi periodica fa emergere con chiarezza esiti, conseguenti obiettivi e controllo sui processi.

Linea strategica del piano Aspetti negativi – vincoli Frammentazione nelle competenze didattiche e metodologiche dei docenti nel campo della didattica laboratoriale, delle tecniche dell’apprendimento cooperativo e della didattica della Matematica più centrata sulla promozione di competenze; poco scambio e condivisione di pratiche didattiche. Aspetti positivi- risorse Nella scuola si rileva la presenza di un gruppo motivato di docenti innovatori. Questo nucleo è disponibile a mettere in gioco la propria capacità riflessiva per dar senso e corpo ad una leadership distribuita, capace di implementare percorsi innovativi in ambito educativo/didattico. L’idea guida dell’intervento migliorativo si basa sulla convinzione che per promuovere il miglioramento scolastico, incluso l’insegnamento a livello di classe, sia necessario dar vita ad un modello di scuola come ambiente che apprende.

Definizione di Obiettivi strategici Indicatori

1.Migliorare la conoscenza degli aspetti teorici ed epistemologici delle discipline, le competenze nell’uso di metodologie didattiche innovative e nella progettazione, sperimentazione e documentazione didattica. 2. Attuare una modifica a livello di processi organizzativi per la promozione di una comunità

1.1 Numero di docenti partecipanti ai gruppi di formazione/ricerca 1.2 misura del gradimento espresso dai docenti in ordine alle azioni formative (questionario) e della ricaduta concreta sulle proprie pratiche di insegnamento 1.3 percentuale dei docenti che realizza progettazioni e documentazioni di azioni inerenti la sperimentazione dei percorsi formativi della ricerca intervento 2.1Progettazione e realizzazione di unità trasversali di lavoro per competenze comuni tra

Page 61: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

di pratiche professionali e la diffusione di una leadership distribuita.

classi parallele 2.2 presenza di comparazioni dei risultati degli alunni per tenere sotto controllo i livelli di apprendimento e di promozione delle competenze nelle diverse classi parallele 2.3 strutturazione di un protocollo osservativo da parte del team per il miglioramento, per analizzare il grado di partecipazione ai gruppi di classi parallele 2.4 numero di incontri non formali tra docenti delle classi parallele, anche utilizzando il registro elettronico ed altri strumenti di comunicazione 2.5 avvio alla condivisione di documenti creati in comune nella pratica educativa

TERZA SEZIONE ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO PER GLI ALUNNI (secondo l’ordine di priorità) Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere: Area da migliorare Necessità di

miglioramento Grado di priorità

Dall'analisi dei dati Invalsi 2015/16 emergeva una forte variabilità dei risultati tra le classi e significative differenze di livelli di apprendimento. Anche la varianza tra classi e’ un aspetto critico: dalla lettura dei grafici emerge una varianza al doppio della media in ITALIANO sia per le seconde che per le quinte, mentre in MATEMATICA risulta il doppio per le seconde e contenuta per le quinte. La percentuale di livelli di prestazione con livello 1 e 2 è superiore alla media nazionale, sia in Italiano sia in Matematica. I dati INVALSI 2016/217 mettono in evidenza esiti in generale positivi, con effetto

Realizzazione di progetti strutturati di ITALIANO E MATEMATICA per il recupero e il potenziamento, da effettuarsi in orario CURRICULARE utilizzando una metodologia laboratoriale con gruppi mobili di alunni e per classi aperte. Realizzazione di una Biblioteca di istituto gestita con supporto tecnologico.

Alto

Page 62: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

scuola sostanzialmente pari ai tre parametri di comparazione (media regionale, macroregionale, nazionale) e anche leggermente positivo in Matematica per le quinte di Scuola Primaria. La situazione della scuola, nel complesso, risulta piuttosto buona, con alta partecipazione ed in linea con la PRIORITA’ degli esiti che il nostro Istituto si pone“Particolare attenzione agli esiti delle prove nazionali in quanto indicativi dei livelli di competenze, e lo specifico TRAGUARDO cioè - Offrire una diversificazione di procedure metodologiche per un migliore approccio disciplinare”. Si rileva un miglioramento e un lieve abbattimento del cheating, anche in rapporto agli ultimi 4 anni presi in esame. Area da migliorare Necessità di

miglioramento Grado di priorità

La scuola deve operare per fornire allo studente gli “strumenti cognitivi” che egli possa utilizzare secondo le sue necessità, modificandoli e adattandoli alle mutevoli situazioni della vita. Ci riferiamo all’intelligenza viva, alla mente flessibile, alla motivazione al fare, alla capacità di porsi problemi e cercare soluzioni nuove, originali e creative, alla capacità di lavorare in gruppo, alla consapevolezza delle proprie potenzialità.

Realizzazione del progetto “ROBOKIDS-CODING E ROBOTICA EDUCATIVA” che si pone quale finalità lo sviluppo del pensiero computazionale attraverso il coding e la robotica, nella convinzione che comprendere le fondamenta culturali e scientifiche della disciplina informatica consenta di non essere consumatori passivi e ignari delle tecnologie, ma soggetti consapevoli e attivamente partecipi del proprio sviluppo. Elemento critico del processo di formazione. La robotica educativa, intesa come ambiente di apprendimento, è ormai riconosciuta in molte sedi nazionali e internazionali e i robot sono correntemente

Medio

Page 63: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

utilizzati in molte realtà scolastiche dalla scuola elementare all'università. Essa permette di costruire “macchine intelligenti” e di percorrere tutte le tappe della costruzione, dalla progettazione alla realizzazione, passando attraverso errori e frustrazioni ma perseguendo l’obiettivo di porsi problemi. La robotica educativa, inoltre, prevede il coinvolgimento attivo degli studenti, favorisce l’assunzione di responsabilità individuali e di gruppo ed esalta la motivazione ad apprendere. La scuola Don Bosco, avendo già avviato negli scorsi anni l’introduzione del coding e della robotica nella didattica con l’aiuto delle piattaforme Scratch e Code.org e l’utilizzo di BeeBot, intende ampliare l’esperienza e arricchire i percorsi proposti, coinvolgendo via via tutte le classi. Obiettivo a lungo termine è anche la creazione di una rete di scuole del territorio, impegnate in progetti relativi alla robotica che siano in grado di collaborare e condividere esperienze e strumenti.

Nello specifico dunque i progetti sono identificati come:

1. “Progetto di recupero” (curriculare) 2. “ROBOKIDS-CODING E ROBOTICA EDUCATIVA”

ELENCO DEI PROGETTI DI MIGLIORAMENTO PER I DOCENTI (secondo l’ordine di priorità) Pertanto le aree da migliorare e le relative azioni di miglioramento risultano essere: Area da migliorare Necessità di

miglioramento Grado di priorità

Riduzione della frammentazione nella competenza professionale dei

Formazione sulla didattica della Lingua italiana e della Matematica per la

Alto

Page 64: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

docenti in merito a didattica della Lingua italiana e della Matematica. Metodologie didattiche: laboratorio e apprendimento cooperativo. Progettazione/realizzazione di percorsi didattici e relativa documentazione per la promozione delle competenze.

diffusione tra tutti i docenti di reali competenze metodologiche. Formazione ricerca-azione sulla metodologia dell’apprendimento cooperativo per tutti i docenti. Formazione ricerca-azione sulla didattica laboratoriale realizzata nella modalità del laboratorio adulto, per promuovere modalità di lavoro cooperativo tra docenti.

Area da migliorare Necessità di miglioramento

Grado di priorità

-Incremento degli scambi professionali tra docenti, -uso di modalità comuni e innovative d’intervento per Italiano e Matematica, -partecipazione attiva di tutti i docenti ai percorsi di innovazione e crescita della consapevolezza del senso, -distribuzione più omogenea tra le classi delle modalità innovative di azione didattica e di relazione con il contesto, -promozione della leadership distribuita.

Modificare l’organizzazione degli incontri di lavoro per poter condividere le buone pratiche, realizzando un cambio di passo e facendo in modo alternativo quello che di fatto nel modo tradizionale non funziona. E’ importante "l'informalità" delle situazioni e dei rapporti, che facilitano la creazione di un contesto pratico-laboratoriale entro cui diventi naturale condividere problemi e soluzioni. E’ solo condividendo conoscenze diversificate che nascono idee e intuizioni in maniera naturale. E’ necessario anche elaborare “repository” di prodotti realizzati insieme e condividere pratiche attuate e documentate.

Medio

Nello specifico dunque i progetti sono identificati come: 3. “Il metodo analogico” di Camillo Bortolato 4. “10 regole per una scuola che agevoli gli apprendimenti” 5. “A scuola di relazione per combattere il bullismo e il cyberbullismo”

Page 65: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Budget complessivo presunto Costi Totale

presunto Progetto 2

Progetto di coding e robotica educativa “ROBOKIDS-CODING E ROBOTICA EDUCATIVA” destinato ad alunni e docenti

€ 20.000

Progetto 3 Corso di formazione rivolto a tutti i docenti sulla didattica dell’italiano e della matematica “APPRENDERE AL VOLO” – metodo analogico di Camillo Bortolato

€ 5.000

Progetto 4 Corso di formazione rivolto ai docenti per l’acquisizione di comportamenti appropriati all'interno dell'aula e dell'istituto: dai rapporti di insegnamento a quelli di collaborazione in team, da quelli con le famiglie degli alunni a quelli con i collaboratori.

€ 5.000

Progetto 5 Corso di formazione rivolto ai docenti finalizzato alla conoscenza dei fenomeni di bullismo e cyberbullismo e alle metodologie alternative di approccio e confronto, alla realizzazione di un clima pro-sociale e alla promozione di una cultura inclusiva.

€ 1.500

Totale generale costi € 31. 500,00 Composizione aggiornata del gruppo che segue la progettazione del PdM a. s. 2017/18 Nome e cognome Ruolo nell’organizzazione scolastica

Cretella Antonio Funzione strumentale Area Continuità-Visite guidate Eddario Angela Funzione Strumentale Area Valutazione Giacco Maria Funzione strumentale Area Supporto Alunni Palumbo Giuseppina 2^ Collaboratore DS Scotti Luisa 1^ Collaboratore DS-Vicaria

Page 66: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 5

ANIMATORE DIGITALE

Ins. Luisa Scotti

Page 67: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Triennio 2016/17-2017/18-2018/19

Lo stato di fatto

La diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione in

tutte le pratiche produttive e della vita sociale ha posto con grande forza la

necessità di adeguare l’offerta formativa del sistema scolastico alle mutate

esigenze della società.

Il sistema scolastico italiano, in concomitanza con la Comunità Europea, ha

cercato di rispondere a tali necessità attraverso molteplici iniziative nazionali e

locali di introduzione dei linguaggi multimediali nella pratica didattica, mediante

l’utilizzo di strumenti informatici e l’attuazione di programmi di formazione per gli

insegnanti, definendo nuovi tipi di competenze da sviluppare negli allievi e

apportando modifiche ai curricula delle varie discipline.

La Scuola Don Bosco ha partecipato, fin dal 1997, ai primi piani per lo

sviluppo delle nuove tecnologie didattiche (PSTD 1a e 1b), realizzando, in prima

istanza, un laboratorio multimediale, dotato di 14 postazioni PC per gli alunni e 2

per i docenti, e un laboratorio scientifico (Progetto SET) dotato di un microscopio e

un telescopio collegabili al computer.

Successivamente, grazie ai finanziamenti della Comunità Europea e

all’avvio del Piano Nazionale Scuola Digitale, la scuola ha perseguito l’obiettivo

di modificare gli ambienti di apprendimento e promuovere l’innovazione digitale, lo

svecchiamento di sistemi ormai obsoleti e la realizzazione di ambienti innovativi.

Anno Ente

finanziatore/ Fondo

Descrizione Azione Codice Progetto

TITOLO

1997 MIUR Piano di Sviluppo Nuove Tecnologie Didattiche – 1a

PSTD 1a

1999 MIUR Piano di Sviluppo Nuove Tecnologie Didattiche – 1b

PSTD 1b

2001 MIUR Laboratori scientifici SET - L. 440/97 Microcosmo e macrocosmo

2002 MIUR Tecnologie Ampliamento delle infrastrutture

Page 68: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

tecnologiche 2004 PON 2000-

2006-Misura 2 Tecnologie Infrastrutture

tecnologiche scuole I ciclo

2009 PON Fondi Strutturali 2007-2013

Laboratori e strumenti per l’apprendimento delle competenze di base nelle istituzioni scolastiche del I ciclo - Lingue

B-1.B-FESR-2008-1141

Parole condivise – Lingua e integrazione

2009 PON Fondi Strutturali 2007-2013

Dotazioni tecnologiche e laboratori multimediali per le scuole del primo ciclo

A-1-FESR-2008-1179

In classe è arrivata una strana lavagna-LIM

2014 PON Fondi Strutturali 2014-2020

Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti

BANDO 1858-28/02/2014 (E.1)

Grazie ai suddetti progetti la scuola può vantare, nel plesso Don Bosco di via

Taverna, due laboratori multimediali comprensivi di 28 PC desktop, stampanti laser

color, due LIM fisse e una mobile, proiettori ottica corta e lunga, 8 notebook, 4 tablet,

diverse postazioni fisse posizionate nelle classi.

Il plesso Giovanni XXIII di via Manzoni, invece, è dotato di un laboratorio

comprensivo di 6 PC desktop, una LIM con relativo proiettore, una stampante.

Inoltre, la scuola nell’anno 2015/16ha ottenuto il finanziamento relativo al

bando PON Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/9035 Roma, 13 luglio - Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN.

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della

conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci

didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione

tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

Il progetto “Rete WiFi e gestione in Lan delle lezioni”, presentato dalla

nostra istituzione, è stata una opportunità offerta al nostro Ente Scolastico per

Page 69: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

migliorare l’infrastruttura di rete e servizi ad essa legati. Questo sviluppo permetterà

di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica, sia sul funzionamento che

sull’organizzazione scolastica.

Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la

gestione dei contenuti digitali, le lezioni con LIM, la gestione del registro elettronico,

la comunicazione scuola-famiglia. Inoltre, si otterrà un potenziamento dell’offerta

formativa rivolta agli alunni che presentano disturbi e difficoltà nell’apprendimento per

i quali è previsto l’utilizzo giornaliero di PC portatili e tablet, nonché un processo di

miglioramento del Know-how tecnologico dei nostri docenti.

Oltre al suddetto progetto, la scuola ha partecipato, sempre nell’a. s. 2015/16,

al bando Progetto PON/FESR Prot.n. AOODGEFID/12810 Roma, 15 Ottobre - Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione di ambienti digitali.

Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della

conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci

didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione

tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave.

La scuola proporrà la realizzazione di un FABLAB - Aula 3.0, utilizzabile da

tutte le classi dell’istituto, che si pone quale principale finalità lo sviluppo del pensiero

computazionale attraverso il coding e la robotica, nella convinzione che comprendere

le fondamenta culturali e scientifiche della disciplina informatica consenta di non

essere consumatori passivi e ignari delle tecnologie, ma soggetti consapevoli e

attivamente partecipi del proprio sviluppo. Elemento critico del processo di

formazione. L’insegnante, in questo contesto, rappresenta una guida impegnata ad

aver cura di tutti e di ciascuno, a valorizzare le competenze acquisite e non a

valutare le conoscenze.

Questa proposta rappresenta la naturale evoluzione di un percorso già avviato

negli scorsi anni di introduzione del coding e della robotica nella didattica con l’aiuto

delle piattaforme Scratch e Code.org e l’utilizzo del robottino BeeBot. Con

l’opportunità offerta dalla Comunità Europea si intende ampliare l’esperienza e

arricchire i percorsi proposti con la realizzazione di veri robot per bambini.

Page 70: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

9.2 Azioni Animatore digitale

Con DD. n. 50 del 25/11/2015 è stata istituita la figura dell’Animatore

Digitale il cui compito sarà quello di favorire il processo di digitalizzazione nelle

scuole, nonché quello di diffondere politiche legate all’innovazione didattica

attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno al Piano nazionale per la

scuola digitale sul territorio.

In tale ottica, l’Animatore digitale dell’Istituto Comprensivo Don Bosco di Cardito (NA)

si farà promotore delle seguenti azioni, utilizzando, quando necessario, fondi di

diversa provenienza che via via si renderanno disponibili:

Ambiti di intervento

Interventi nel triennio

• Promozione dell’ampliamento /adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN nel plesso centrale e nel plesso di sc. inf. Giovanni XXIII

• Gestione dei servizi di accesso e controllo • Promozione nella creazione di ambienti digitali

innovativi e versatili • Creazione di una biblioteca di istituto da gestire con

Page 71: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

AREA PROGETTAZIONE (STRUMENTI)

servizi online per la richiesta di libri e la gestione dei movimenti

• Gestione e aggiornamento sito web e blog di istituto • Gestione del registro elettronico e cura

dell’archiviazione dei dati su servizi cloud • Supporto nell’ acquisto di strumentazioni a contenuto

tecnologico • Partecipazione a bandi nazionale ed europei per

l’implementazione delle infrastrutture tecnologiche • Potenziamento delle dotazioni di classe con strumenti a

contenuto tecnologico • Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della

scuola AREA COMPETENZE E CONTENUTI

• Costituzione di uno sportello permanente di assistenza

digitale • Diffusione della robotica educativa e del coding nella

prassi didattica per lo sviluppo del pensiero computazionale

• Supporto nella gestione di percorsi personalizzati con l’utilizzo di strumenti multimediali per bambini diversamente abili

• Coordinamento delle iniziative digitali per l’inclusione • Adozione di libri di testo digitali per alunni con disturbi

specifici dell’apprendimento • Azioni divulgative rivolte a docenti, genitori, alunni per

la diffusione della cittadinanza digitale: netiquettes, educazione ai media, cyberbullismo, sicurezza, uso corretto dei social network.

AREA FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO

• Rilevazione annuale dei bisogni formativi dei docenti • Realizzazione di percorsi di formazione rivolti ai docenti

e ai genitori • Coordinamento e gestione delle azioni relative

all’acquisizione della certificazione eipass for children rilasciata dalla scuola

• Formazione e supporto nell’utilizzo del registro elettronico sia per i docenti che per i genitori

• Partecipazione a bandi nazionali ed europei per l’adesione a progetti di formazione per docenti e alunni

• Documentazione delle attività didattiche e delle azioni del PNSD

• Utilizzo di servizi cloud per la condivisione di attività e di buone pratiche

• Partecipazione/costituzione di reti e consorzi

Page 72: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 6

IL PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE ARGOMENTI DESTINATARI FORMATORI

Corso di formazione sulla didattica dell’italiano e

della matematica “APPRENDERE AL VOLO” – metodo analogico di Camillo Bortolato

Tutti i docenti Esperti esterni

“10 regole per una scuola che agevoli gli apprendimenti” Corso di formazione rivolto ai docenti per

l’acquisizione di comportamenti appropriati all'interno dell'aula e dell'istituto: dai rapporti di

insegnamento a quelli di collaborazione in team, da

quelli con le famiglie degli alunni a quelli con i

collaboratori.

Tutti i docenti Esperti esterni

Progetto di coding e robotica educativa Tutti i docenti Esperti esterni

Corso di informatizzazione dei servizi di segreteria Assistenti

amministrativi

Esperti esterni

Corso di assistenza agli alunni diversamente abili Collaboratori

scolastici

Esperti esterni

Corso sulla sicurezza dei luoghi di lavoro Personale ATA e

docenti

Esperti esterni

Corso di formazione in rete “Progettare per

competenze in rete”

Gruppi di docenti Esperti esterni in rete

Corso di formazione “Bullismo e cyberbullismo”

destinato a gruppo docenti

Team digitale +

animatore digitale

Esperti di “Generazioni connesse”; “Telefono azzurro”.

Corso di formazione “Bullismo e cyberbullismo” Docenti, genitori,

alunni

Esperto esterno

Corso di formazione PNSD Animatore digitale e

team

dell’innovazione

Presso scuole del territorio in rete

Page 73: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 7

“PROGETTO DI RECUPERO FORMATIVO/ CONSOLIDAMENTO/POTENZIAMENTO, AMPLIAMENTO DELLE COMPETENZE

E ABILITÀ DI BASE” PER LA SCUOLA PRIMARIA a. s. 2016/17-2017/18-2018/19

Il “Progetto di recupero formativo/consolidamento/potenziamento, ampliamento delle competenze e abilità di base” nasce dalla necessità di rendere operativa la missione della scuola di “Star bene a scuola insieme”, nella consapevolezza che una scuola di qualità deve porre attenzione ai risultati degli alunni (di tutti gli alunni) obiettivo principale di una Istituzione Scolastica che ha come fulcro educativo l’inclusività. Considerato che gli alunni devono essere al centro di qualsiasi progetto di Riforma e che nelle classi della nostra scuola Primaria si presentano problematicità sul piano comportamentale, sociale e dell’apprendimento, nasce l’esigenza di un progetto che tenga presente le “diversità” in termini dell’esperienza, delle abilità sociali e della sfera cognitiva. Tutto ciò, allo scopo di prevenire la dispersione scolastica attraverso l’organizzazione e il coordinamento di percorsi di accoglienza e di integrazione degli alunni, promuovendo il successo formativo attraverso la valorizzazione delle loro potenzialità e il graduale superamento degli ostacoli. L’individuazione analitica degli effettivi bisogni formativi di ciascun discente, intesi sia come ampliamenti che come potenziamenti, recuperi, o svantaggi culturali in genere, infatti, permette ai docenti di effettuare un lavoro costante e capillare, concretamente “a misura d’allievo”, volto ad accrescere la promozione culturale e ad offrire l’opportunità didattica più giusta per le esigenze individuali.

Finalità’- Obiettivi

Recupero

• Educare i ragazzi all’accettazione delle proprie difficoltà e alla gestione delle emozioni conseguenti;

• Potenziare i loro punti di forza, per riequilibrare la sfera emotiva e la personalità;

• Usare strategie compensative di apprendimento; • Acquisire un metodo di studio più appropriato, con il coinvolgimento di aspetti

metacognitivi e motivazionali; • Usare strategie specifiche di problem-solving e di autoregolazione cognitiva; • Stimolare la motivazione ad apprendere;

Page 74: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Educare al cooperative learning, potenziando le abilità sociali e relazionali con i pari.

Consolidamento/potenziamento

• Promuovere negli allievi la conoscenza di sé e delle proprie capacità attitudinali;

• rendere gli alunni capaci d’individuare le proprie mancanze ai fini di operare un adeguato intervento di consolidamento/potenziamento, mediante percorsi mirati e certamente raggiungibili;

• far sì che il discente sia in grado di apprezzare gli itinerari formativi anche attraverso il lavoro di gruppo, instaurando rapporti anche con gli altri compagni, per una valida e producente collaborazione;

• far acquisire agli alunni un’autonomia di studio crescente, con il miglioramento del metodo di studio;

• educare i discenti ad assumere atteggiamenti sempre più disinvolti nei riguardi delle discipline, potenziando le capacità di comprensione, di ascolto, d’osservazione, d’analisi e di sintesi;

• rendere i discenti capaci di comprendere, applicare, confrontare, analizzare, classificare, con una progressiva visione unitaria, tutti i contenuti proposti, sia nell’area linguistica che in quella matematica.

Ampliamento

• Sviluppare ancor più nell’allievo le già accertate capacità di osservazione, analisi e sintesi e ampliare le sue conoscenze, perfezionando ulteriormente il metodo di studio già ben strutturato, fino a renderlo ancora più organico e produttivo;

• Saper eseguire esercizi complessi (sia nell’area linguistica che matematica) di difficoltà crescente, che richiedano la comprensione e rielaborazione del testo, l’uso di regole grammaticali o matematiche e l’uso di proprietà;

• Saper, in piena autonomia, acquisire un’ampia visione delle affrontate. Aree coinvolte

• Area linguistico- espressiva (lingua italiana e L2) • Area logico-matematica (teoria e pratica operativa)

Insegnanti coinvolte nel Progetto

• N. 2 Insegnanti del potenziamento Destinatari

• Alunni con difficoltà comportamentali • Alunni con scarse abilità di base • Alunni diversamente abili • Alunni stranieri • Alunni con notevoli capacità

Page 75: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Classi interessate: TUTTE Metodologia e fasi operative dell’intervento - strumenti: Poiché il Comma 2 della legge 107/2015 recita che …. l’organizzazione delle Istituzioni scolastiche è orientata alla massima flessibilità, diversificazione, efficienza ed efficacia del servizio scolastico….ed effettua la programmazione triennale dell’offerta formativa per il potenziamento dei saperi e delle competenze degli studenti ed ancora che… “ La piena realizzazione del curricolo della scuola e il raggiungimento degli obiettivi, la valorizzazione delle potenzialità e degli stili di apprendimento con lo sviluppo del metodo cooperativo, nel rispetto della libertà d’insegnamento, la collaborazione e la progettazione, l’interazione con le famiglie ed il territorio, sono perseguiti mediante le forme di flessibilità dell’autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, ed in particolare anche attraverso il potenziamento del tempo scolastico, la nostra scuola intende potenziare l’offerta formativa attraverso la valorizzazione, il potenziamento e il recupero delle competenze per favorire l’inclusione scolastica e il diritto allo studio degli alunni con difficoltà, attraverso percorsi individualizzati e personalizzati in tutte le altre classi.

Il lavoro a scuola è previsto secondo le seguenti modalità:

• Frontale e individualizzato • Attività in piccoli gruppi • All’interno del gruppo classe • Attività laboratoriali

Le varie attività e gli interventi saranno concordati, tra le insegnanti del potenziamento e gli insegnanti delle classi coinvolte. Questo Progetto prevede al suo interno tre tipologie di intervento: 1) Attività di recupero relativi ad alunni con problemi comportamentali e disturbi di apprendimento; 3) Attività di motivazione allo studio. 4) Attività di ampliamento dell’offerta formativa Aspetti importanti da considerare per l’attuazione e l’efficacia del progetto:

• Concordare e condividere la programmazione e i contenuti stabiliti per la classe o l’alunno/i.

• Concordare le verifiche e i criteri per valutare il lavoro svolto. Il lavoro di recupero e di potenziamento/consolidamento ed ampliamento non sarà mai una presentazione successiva e arida di contenuti slegati, bensì una costruzione sistematica di elementi di base, indispensabili per la comprensione della disciplina su cui poter poggiare tutti gli insegnamenti futuri. Strumenti prevalenti: testi cartacei, computer, schede, discussioni guidate e confronti, ricerche d’approfondimento, per gruppi di lavoro omogenei ed eterogenei. Durata (arco temporale nel quale il progetto si attua) Annuale Valutazione La valutazione sarà iniziale, periodica e sommativa, alla fine di ogni bimestre e alla fine di ogni anno scolastico, effettuata insieme ai docenti del Consiglio di Interclasse.

Page 76: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 8

Integrazione al PTOF Scuola Secondaria di I Grado

dall’a. s. 2016/17

Page 77: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

PREMESSA

A seguito del piano di dimensionamento degli istituti scolastici che ha portato alla

fusione del Secondo Circolo Didattico “Don Bosco” di Cardito (NA) e di cinque classi

della Scuola Secondaria di I Grado site nel plesso dell'Ex Casa del Fanciullo e in

precedenza appartenenti al I.C. Polo-Galilei di Cardito (NA), nell'A.S. 2016/2017

nasce l'I.C. Don Bosco, nuovo ente territoriale che eredita le già radicate esperienze

dei singoli Istituti in una realtà che integra i percorsi educativi e didattici del primo

ciclo di studi, in ossequio alla riforma del 13/07/2015, n°107, che ha previsto un

ripensamento radicale del curricolo formativo nell'ottica della promozione integrale

della persona umana e delle nuove finalità della scuola all'interno della società della

conoscenza. Il presente documento si rende necessario in quanto integrazione al

Piano Triennale dell'Offerta Formativa di Istituto per la parte concernente la Scuola

Secondaria di I Grado, in relazione e in continuità con il testo già adottato dall'Istituto

nel precedente anno scolastico.

LA NOSTRA MISSION

Ogni progetto educativo si fonda sulla centralità dell'alunno in quanto soggetto attivo

del proprio apprendimento, all'interno di un percorso, quello dentro la scuola, che è

solo una parte di un processo educativo virtualmente infinito (lifelonglearning), ma

che pone le basi necessarie all'emancipazione dell'individuo e al suo pieno

inserimento nella società quale membro attivo e consapevole.

Tale finalità generale si esplica nell'ambito dell'autonomia scolastica (art.3 del

Regolamento sull'Autonomia) e ancor più nell'ambito della riforma de “La Buona

Scuola”, che delinea la fisionomia di una scuola estremamente radicata nel territorio

in modo da intercettarne bisogni, tendenze, richieste, al fine di calibrare la propria

azione educativa sul mutare delle condizioni ambientali, sociali ed economiche in cui

tale azione si esplica. In tale ottica, il PTOF, Piano Triennale dell'Offerta Formativa, si

pone come strumento flessibile, ma rigoroso e coerente per tarare periodicamente

l'azione didattica dell'Istituto, in conformità con le nuove esigenze dei luoghi di

appartenenza e dell'utenza.

ANALISI DEL CONTESTO

L'I.C. Don Bosco nasce giuridicamente nell'A.S. 2016/17 dall'accorpamento del

Secondo Circolo Didattico Don Bosco di Cardito (NA) e cinque classi della Scuola

Page 78: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Secondaria di I Grado site nel plesso dell'Ex Casa del Fanciullo in Viale Kennedy,

frazione di Carditello, in precedenza appartenenti all'I.C. Polo-Galilei di Cardito (NA).

Le cinque classi della Scuola Secondaria, divise in due sezioni, seguono l'orario

settimanale di 30 ore (6 ore dalle 8 alle 14, dal lunedì al venerdì).

L'Istituto opera nel contesto della frazione Carditello di Cardito, in una zona che ha

conosciuto negli ultimi anni un veloce e caotico sviluppo urbano che non ha tuttavia

posto rimedio ad atavici problemi (disoccupazione, depressione economica,

delinquenza diffusa, dispersione scolastica) che accomunano la zona al più ampio

contesto del Sud Italia. In tale ambiente, l'azione della scuola come elemento di

coesione territoriale e sociale e come baluardo di legalità pur nel contesto di disagio.

Ciò è tanto più vero se consideriamo la presenza di alunni stranieri, alunni

diversamente abili e alunni con storie di difficoltà socio-economica, che cercano nella

scuola percorsi di integrazione, tanto più completi ed efficaci grazie all'attuale

allargamento dell'offerta formativa che viene ad includere oggi l'intero arco del primo

ciclo d'istruzione, fornendo al discente un unico ambiente di crescita e un piano

educativo dallo sviluppo graduale e coerente nell'ottica della verticalità del curricolo,

piano in costante evoluzione grazie allo strumento del RAV, Rapporto di

Autovalutazione, che pone in essere un'osservazione sistematica delle risposte e

degli strumenti più efficaci che l'Istituto può offrire in risposta agli stimoli del contesto.

Per quanto concerne la Scuola Secondaria, il PTOF, sulla base delle rilevazioni del

RAV, si propone, in continuità con la parte relativa alla Scuola dell'Infanzia e alla

Scuola Primaria, obiettivi generali comuni, quali la valorizzazione massima delle

eccellenze in uscita, l'innalzamento dei livelli di competenza degli alunni in tutti i

campi del sapere, in particolare l'uso strumentale della lingua italiana e le

competenze logico-matematiche, nonché la riduzione della variabilità tra le diverse

classi.

Il raggiungimento di tali obiettivi è strettamente collegato all'attuazione di protocolli

specifici finalizzati al monitoraggio costante dei livelli di competenza degli alunni

(prove interclasse periodiche), l'inclusione degli alunni DA, BES e DSA, nonché degli

alunni stranieri attraverso specifici progetti multiculturali, la formazione continua del

personale docente.

Più nel dettaglio, l'attuazione dei suddetti protocolli si articolerà sui seguenti punti:

Page 79: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

1. Valorizzazione delle competenze linguistiche sia in lingua madre che nelle lingue acquisite

2. Potenziamento delle competenze matematiche e logico-scientifiche 3. Potenziamento delle competenze in campo artistico-musicale e tecnico-pratico 4. Sviluppo delle competenze di cittadinanza ed educazione alla legalità 5. Potenziamento delle competenze motorie e cinestetiche 6. Potenziamento delle competenze digitali 7. Potenziamento delle soft skills in relazione al mondo del lavoro 8. Attuazione di percorsi individualizzati

Page 80: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

9. CURRICOLO DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

Classe Prima

Potenziamento • Promuovere una partecipazione attiva e interessata alle attività scolastiche

• Potenziare le abilità di calcolo e di comunicazione verbale e non verbale

• Sostenere un metodo di studio autonomo e accurato • Avviare ad un appropriato uso dei linguaggi specifici nei

diversi ambiti disciplinari • Favorire il piacere di scoprire nuove conoscenze • Imparare a riconoscere e rispettare i fondamentali valori

sanciti dalla Costituzione italiana Consolidamento • Promuovere una partecipazione attiva alla vita

scolastica • Consolidare le abilità di calcolo e di comunicazione

verbale e non verbale • Far acquisire un metodo di studio autonomo • Avviare all’uso dei linguaggi specifici nei diversi ambiti

disciplinari • Stimolare l’impegno nello studio • Imparare a riconoscere e rispettare i fondamentali valori

sanciti dalla Costituzione italiana Recupero • Accrescere il livello di attenzione e concentrazione

• Recuperare le abilità di base • Far acquisire sicurezza di sé • Guidare all’acquisizione di un metodo di studio

accettabile • Guidare al riconoscimento e al rispetto dei fondamentali

valori sanciti dalla Costituzione italiana Classe Seconda

Potenziamento • Promuovere una partecipazione attiva e interessata alle attività scolastiche

• Avviare il processo di rielaborazione personale degli argomenti affrontati

• Far acquisire l’autonomia operativa e la padronanza dei procedimenti seguiti • Potenziare l’uso appropriato dei linguaggi specifici nei

diversi ambiti disciplinari • Sviluppare le iniziali capacità critiche e di analisi della

realtà • Imparare a riconoscere e rispettare i fondamentali valori

sanciti dalla Costituzione italiana Consolidamento • Favorire una partecipazione attiva alla vita scolastica

Page 81: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Far acquisire un metodo di studio autonomo e organizzato

• Consolidare l’uso dei linguaggi specifici nei diversi ambiti disciplinari • Stimolare l’impegno nello studio • Imparare a riconoscere e rispettare i fondamentali valori

sanciti dalla Costituzione Italiana

Recupero • Accrescere il livello di attenzione e concentrazione • Recuperare le abilità di base • Far acquisire sicurezza di sé • Guidare all’acquisizione di un metodo di lavoro

accettabile • Guidare al riconoscimento e al rispetto dei fondamentali

valori sanciti dalla Costituzione italiana Classe Terza

Potenziamento • Promuovere una partecipazione attiva e interessata alle attività scolastiche

• Potenziare il processo di rielaborazione personale degli argomenti trattati • Ampliare l’autonomia operativa e la consapevolezza dei

procedimenti seguiti • Sollecitare gli alunni ad individuare problemi, a sollevare

domande e a cercare soluzioni • Favorire un uso corretto e appropriato dei linguaggi

specifici • Imparare a riconoscere e rispettare i fondamentali valori

sanciti dalla Costituzione italiana Consolidamento • Stimolare una partecipazione attiva alla vita scolastica

• Avviare alla rielaborazione personale degli argomenti trattati

• Promuovere l’autonomia operativa e la padronanza dei procedimenti seguiti

• Favorire l’uso dei linguaggi specifici nei diversi ambiti disciplinari

• Sviluppare l’interesse verso le problematiche affrontate • Imparare a riconoscere e rispettare i fondamentali valori

sanciti dalla Costituzione italiana Recupero • Accrescere il livello di attenzione e concentrazione

• Guidare all’acquisizione di un metodo di lavoro autonomo

• Far acquisire sicurezza di sé • Sollecitare il processo di recupero delle abilità di base • Guidare al riconoscimento e al rispetto dei valori

fondamentali sanciti dalla Costituzione italiana

Page 82: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

OBIETTIVI E COMPETENZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

ITALIANO Traguardi di sviluppo delle competenze CLASSE I

• L’alunno interagisce nelle diverse situazioni comunicative in modo pertinente • Usa la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri • Legge con interesse e con piacere testi letterari • Apprezza la lingua come strumento di comunicazione e d’espressione di stati

d’animo • Nelle attività di studio estrapola dai testi scritti informazioni funzionali

all’esposizione orale e al processo di memorizzazione.

CLASSE II

• L’alunno interagisce nelle diverse situazioni comunicative in modo pertinente e apprezza il dialogo come strumento di comunicazione

• Usa la comunicazione orale e scritta per collaborare con gli altri alla risoluzione di un problema

• Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo • Apprezza la lingua come strumento attraverso il quale esprimere stati d’animo

ed esprimere opinioni personali • Nelle attività di studio individuali o di gruppo estrapola e raccoglie informazioni

specifiche dai manuali delle discipline, da altri testi o da supporti informatici • In base alla situazione e all’interlocutore varia il registro linguistico (formale-

informale)

CLASSE III • L’alunno interagisce nelle diverse situazioni comunicative in modo pertinente e

apprezza il valore civile del dialogo • Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri alla risoluzione di un

problema e per la formulazione di giudizi in ambito culturale e sociale. • Ascolta e comprende testi di vario tipo” diretti e trasmessi” dai media e riesce

a decodificarli • Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di

ricerca • Usa manuali delle discipline o testi divulgativi e costruisce sulla base di quanto

letto testi o presentazioni anche con l’utilizzo di strumenti informatici. • Legge con interesse e con piacere testi letterari di vario tipo e comincia a

manifestare gusti • Produce testi multimediali utilizzando l’accostamento di linguaggi verbali con

quelli iconici e sonori • Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali

relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa.

Page 83: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Apprezza la lingua come strumento attraverso il quale esprimere stati d’animo ed esprime opinioni personali

• In base alla situazione e all’interlocutore varia il registro linguistico (formale-informale) e usa termini specifici.

STORIA Traguardi di sviluppo delle competenze

CLASSE I • L’alunno ha incrementato la curiosità per la conoscenza del passato. • Conosce i processi fondamentali della storia europea medievale. • Conosce gli aspetti essenziali della storia del suo ambiente/territorio. • Ha elaborato un metodo di studio ordinato. • Ricava in modo guidato informazioni storiche da fonti di vario genere. • Sa esporre le conoscenze storiche acquisite. • Usa le conoscenze acquisite per orientarsi nel presente.

CLASSE II • L’alunno ha potenziato la curiosità per la conoscenza del passato. • Conosce i processi fondamentali della storia europea moderna. • Ha elaborato un metodo di studio autonomo. • Utilizza in modo corretto fonti di vario genere per ricavare informazioni

storiche. • Sa esporre le conoscenze storiche acquisite, operando collegamenti. • Usa le conoscenze acquisite per comprendere opinioni e culture diverse.

CLASSE III

• L’alunno ha acquisito un’immagine più profonda della realtà che lo circonda attraverso la conoscenza del passato.

• Si informa in modo autonomo su fatti e problemi storici anche mediante l’uso • Produce informazioni storiche con fonti di vario genere –anche digitali- e le sa

organizzare in testi • Conosce i momenti fondamentali della storia italiana. • Conosce i processi fondamentali della storia contemporanea europea e

mondiale dalla civilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale alla globalizzazione.

• Ha elaborato un personale metodo di studio. • Comprende testi storici, seleziona e ricava informazioni da fonti di vario

genere e le utilizza per la ricostruzione di avvenimenti storici. • Sa esporre le conoscenze storiche acquisite anche digitali, operando

collegamenti e sa argomentare le proprie riflessioni. • Usa le conoscenze acquisite per capire i problemi fondamentali del mondo

contemporaneo

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Page 84: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Obiettivi Formativi • L’alunno rispetta se stesso e gli altri • Riconosce la diversità e la rispetta • Apprezza l’ambiente come bene collettivo da tutelare • Comprende la funzione di diritti e doveri che consentono un corretto svolgersi

della vita sociale • Aderisce consapevolmente a valori condivisi • Diviene consapevole del rapporto tra libertà individuale ed esigenze della

comunità • Analizza i vari problemi ed è autonomo e obiettivo nel giudizio • Accresce la volontà di partecipazione come coscienza del contributo che

ciascuno deve portare alla risoluzione dei problemi • È consapevole dell’importanza di partecipare alla costruzione di collettività

sempre più ampie e composite

GEOGRAFIA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

CLASSE I

• L’alunno osserva e legge sistemi territoriali vicini e lontani. • Utilizza carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici, dati

statistici. • È in grado di riconoscere nel paesaggio gli elementi fisici (monti, fiumi, laghi,

ecc.) e antropici (città, porti, infrastrutture, ecc.) significativi. • Sa aprirsi al confronto con l’altro. • Elabora un metodo di studio ordinato.

CLASSE II • L’alunno osserva, legge e analizza in modo guidato e/o autonomo sistemi

territoriali vicini e lontani. • Utilizza correttamente concetti geografici (ad es. ubicazione, paesaggio,

ambiente, territorio, ecc.), carte geografiche, fotografie e immagini dallo spazio, grafici e dati statistici.

• È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici e antropici dell’Europa.

• Riconosce e valuta in modo guidato e/o autonomo i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui sistemi territoriali.

• Elabora un metodo di studio autonomo.

CLASSE III • L’alunno osserva, legge e analizza sistemi territoriali vicini e lontani. • Utilizza autonomamente concetti geografici (ad es. ubicazione, localizzazione,

ambiente, territorio, sistema antropofisico, ecc.), carte geografiche, fotografie

Page 85: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

e immagini dallo spazio, grafici e dati statistici per comunicare efficacemente informazioni sull’ambiente circostante.

• È in grado di conoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici e antropici del Mondo, le emergenze storiche, artistiche e architettoniche come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare

• Sa agire e muoversi concretamente, facendo ricorso a carte mentali. • Elabora un metodo di studio produttivo. • Riconosce e valuta i possibili effetti delle decisioni e delle azioni dell’uomo sui

sistemi territoriali. LINGUE COMUNITARIE INGLESE Traguardi per lo sviluppo delle competenze

CLASSE I • L’alunno riconosce messaggi verbali orali e semplici testi scritti riguardanti

argomenti familiari. • Comprende frasi ed espressioni riguardanti informazioni di base sulle persone,

sulla famiglia e sulla scuola. • Interagisce in modo comprensibile e con frasi standard. • Descrive con termini semplici argomenti che si riferiscono al proprio ambiente.

CLASSE II • L’alunno riconosce messaggi verbali orali e testi scritti. • Stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativo e culturali

appartenenti alla lingua madre e alla lingua straniera. • Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari e

di proprio interesse. • Comunica in modo semplice in scambi di informazioni di routine. • Descrive aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

CLASSE III • L’alunno comprende messaggi verbali orali e testi scritti di argomenti familiari. • Stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativo e culturali

appartenenti alla lingua madre e alla lingua straniera. • Interagisce con uno o più interlocutori in modo semplice in scambi di

informazioni di routine. • Descrive aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. • Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo • Scrive semplici resoconti e compone brevi lettere o messaggi

LINGUE COMUNITARIE FRANCESE Traguardi per lo sviluppo delle competenze

Page 86: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

CLASSE I • L’alunno riconosce messaggi verbali orali e semplici riguardanti argomenti

familiari. • Comprende frasi riguardanti informazioni di base sulle persone, sulla famiglia

e sulla scuola. • Descrive con termini semplici argomenti che si riferiscono al proprio ambiente

CLASSE II • L’alunno riconosce messaggi verbali orali e testi scritti. • Comprende frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti familiari e

di proprio interesse. • Comunica in modo semplice in scambi di informazioni di routine. • Descrive aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente.

CLASSE III • L’alunno comprende messaggi verbali orali e testi scritti di argomenti familiari. • Stabilisce relazioni tra elementi linguistico-comunicativo e culturali

appartenenti alla lingua madre e alla lingua straniera. • Comunica oralmente in modo semplice in scambi di informazioni di routine. • Descrive aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. • Legge semplici testi con diverse strategie adeguate allo scopo • Chiede spiegazioni, svolge i compiti secondo l’indicazione date in lingua

straniera dall’insegnante.

MATEMATICA E SCIENZE

Traguardi di sviluppo delle competenze

CLASSE I • L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo dei numeri naturali, ne

padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni

• Riconosce e denomina le forme del piano, la loro rappresentazione e ne coglie le relazioni tra gli elementi

• Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure e prenderne decisioni

• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza

• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati

• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi

• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite • Utilizza e interpreta il linguaggio matematico

Page 87: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienza significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà

• L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

• Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

• Ha una visione della complessità del sistema dei viventi. • Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

CLASSE II • L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne

padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni

• Riconosce e denomina le forme del piano, la loro rappresentazione e ne coglie le relazioni tra gli elementi

• Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prenderne decisioni

• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza

• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati

• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico ad una classe di problemi

• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite • Utilizza e interpreta il linguaggio matematico • Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso

esperienza significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà

• L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

• Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

• Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

• Ha una visione della complessità del sistema dei viventi. • Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo.

CLASSE III • L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo anche con i numeri razionali, ne

padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni.

• Riconosce e denomina le forme del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi.

Page 88: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Analizza e interpreta rappresentazioni di dati per ricavarne misure di variabilità e prendere decisioni.

• Riconosce e risolve problemi in contesti diversi valutando le informazioni e la loro coerenza.

• Spiega il procedimento seguito, anche in forma scritta, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati.

• Confronta procedimenti diversi e produce formalizzazioni che gli consentono di passare da un problema specifico a una classe di problemi.

• Produce argomentazioni in base alle conoscenze teoriche acquisite (ad esempio sa utilizzare i concetti di proprietà caratterizzante e di definizione).

• Sostiene le proprie convinzioni, portando esempi e contro esempi adeguati e utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare opinione riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.

• Utilizza e interpreta il linguaggio matematico (piano cartesiano, formule, equazioni, ...) e ne coglie il rapporto col linguaggio naturale.

• Nelle situazioni di incertezza (vita quotidiana, giochi, …) si orienta con valutazioni di probabilità.

• Ha rafforzato un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà.

• L’alunno esplora e sperimenta, in laboratorio e all’aperto, lo svolgersi dei più comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite.

• Sviluppa semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.

• Riconosce nel proprio organismo strutture e funzionamenti a livelli macroscopici e microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.

• Ha una visione della complessità del sistema dei viventi e della loro evoluzione nel tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.

• È consapevole del ruolo della comunità umana sulla Terra, del carattere finito delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili.

• Collega lo sviluppo delle scienze allo sviluppo della storia dell’uomo. • Ha curiosità e interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza

nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.

MUSICA

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

CLASSE I • Partecipare in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani corali e strumentali • Comprensione, analisi e raffronto, con la nostra realtà, di brani proposti

all’ascolto, anche in rapporto alla forma e al contesto storico-culturale

Page 89: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Ideare e realizzare, anche attraverso modalità improvvisative, messaggi musicali e multimediali

• Utilizzare in modo appropriato il linguaggio specifico, approfondendo la notazione tradizionale e altri sistemi di scrittura

• Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani musicali e vocali

CLASSE II • Comprendere i messaggi musicali riconoscendone i significati anche in

relazione al contesto storico-culturale • Partecipare in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani • Esprimere le proprie scelte in ambito strumentale e corale, confrontando i

propri interessi con quelli dei compagni • Fare uso della notazione musicale in funzione alla lettura, all’apprendimento e

alla riproduzione musicale • Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani musicali e vocali • È in grado di ideare e realizzare anche attraverso l’improvvisazione messaggi

vocali e Multimediali

CLASSE III • Riconoscere gli elementi linguistici costitutivi di un semplice brano musicale

all’ascolto • Gestire le diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e

strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stessi e gli altri • Eseguire da solo e in gruppo semplici brani strumentali e vocali • Utilizzare progressivamente e autonomamente la notazione musicale di base • Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso

l’esecuzione e l’interpretazione di brani musicali e vocali • È in grado di ideare e realizzare anche attraverso l’improvvisazione messaggi

vocali e multimediali • Valuta in modo estetico ciò che ascolta • Integra con altri saperi le proprie esperienze musicali

ARTE E IMMAGINE

Traguardi per lo sviluppo delle competenze

CLASSE I • L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale,

comprende il significato di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali

• L’alunno legge le opere più significative prodotte nell’arte antica e medievale

Page 90: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Riconosce gli elementi più significativo del nostro patrimonio culturale ed è sensibile alla sua tutela.

• Realizza un elaborato personale creativo, applicando le regole fondamentali del linguaggio visivo scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

CLASSE II • L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale,

comprende il significato di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali

• L’alunno legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna

• Riconosce gli elementi più significativo del nostro patrimonio culturale ed è sensibile alla sua tutela.

• Realizza un elaborato personale creativo, applicando le regole fondamentali del linguaggio visivo scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

• Descrive e commenta il significato di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

CLASSE III

• L’alunno padroneggia gli elementi della grammatica del linguaggio visuale, comprende il significato di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali

• L’alunno legge le opere più significative prodotte nell’arte antica, medievale, moderna e contemporanea

• Riconosce gli elementi più significativo del nostro patrimonio culturale ed è sensibile alla sua tutela.

• Realizza un elaborato personale creativo, applicando le regole fondamentali del linguaggio visivo scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi.

• Descrive e commenta il significato di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali.

TECNOLOGIA

Traguardi di sviluppo delle competenze

CLASSE I • Inizia ad usare i vari linguaggi multimediali. • Sa rappresentare graficamente semplici figure geometriche piane usando il

disegno tecnico. • Conosce le relazioni tra forma/funzione/materiali. • Ricava dalla lettura e dall’analisi di tabelle informazione sui beni e sui sevizi

disponibili sul mercato

Page 91: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Conosce le proprietà e le caratteristiche principali dei diversi mezzi di comunicazione

CLASSE II • Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e sintetizzarle; sviluppa le

proprie idee utilizzando le TIC ed è in grado di condividerle con gli altri. • L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici • Inizia a capire i problemi legati all’economia, all’ecologia e alla produzione di

energia. • Ricava dalla lettura e dall’analisi di tabelle informazione sui beni e sui sevizi

disponibili sul mercato • È in grado di usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per

supportare il proprio lavoro. • Esegue la rappresentazione grafica, in scala, di oggetti o pezzi meccanici. • Sa descrivere macchine e utensili e cogliere le diversità in relazione al

funzionamento.

CLASSE III

• Ricerca informazioni ed è in grado di selezionarle e sintetizzarle; sviluppa le proprie idee utilizzando le TIC ed è in grado di condividerle con gli altri.

• L’alunno riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici • Sa rappresentare graficamente, mediante le assonometrie e le proiezioni

ortogonali, oggetti o pezzi meccanici. • Inizia a capire i problemi legati all’economia, all’ecologia e alla produzione di

energia. • Ricava dalla lettura e dall’analisi di tabelle informazione sui beni e sui sevizi

disponibili sul mercato • Conosce le proprietà e le caratteristiche principali dei diversi mezzi di

comunicazione

EDUCAZIONE FISICA

Traguardi di sviluppo delle competenze

CLASSE I • L’alunno è consapevole delle proprie capacità motorie e dei propri limiti. • Utilizza le abilità motorie e sportive adattando il movimento in situazione • Rispetta i criteri di sicurezza per sé e per gli altri

CLASSE II • L’alunno è consapevole delle proprie capacità motorie e dei propri limiti. • Utilizza le abilità motorie e sportive adattando il movimento in situazione

Page 92: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

• Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per stabilire relazioni con gli altri praticando i valori sportivi del fair play come modalità di relazione e di rispetto delle regole

• Rispetta i criteri di sicurezza per sé e per gli altri • Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla

prevenzione e alla promozione di un corretto stile di vita

CLASSE III • L’alunno è consapevole delle proprie capacità motorie e dei propri limiti. • Utilizza le abilità motorie e sportive adattando il movimento in situazione • Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per stabilire

relazioni con gli altri praticando i valori sportivi del fair play come modalità di relazione e di rispetto delle regole

• Rispetta i criteri di sicurezza per sé e per gli altri • Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, alla

prevenzione e alla promozione di un corretto stile di vita • Ha capacità di assumersi responsabilità nei confronti delle proprie azioni e di

impegnarsi per fare il bene comune evolvendo la sua maturità.

METODOLOGIE DIDATTICHE

In coerenza col Piano Nazionale di Digitalizzazione della Scuola, le metodologie

didattiche adottate dalla Scuola Secondaria di I Grado sono incentrate sull’utilizzo

quotidiano e consapevole delle tecnologie informatiche, supporto ormai irrinunciabile

che affianca e potenzia gli strumenti tradizionali di azione didattica. L’utilizzo dell’aula

multimediale consente un’azione più efficiente ed efficace, mirata a:

1. Maggiore coinvolgimento dei discenti nel loro percorso di formazione

attraverso l’utilizzo di tecnologie di uso quotidiano, sfruttando competenze già

acquisite dai cosiddetti nativi digitali

2. Sollecitazione di canali di apprendimento alternativi, quali quello visivo e

uditivo, in ossequio al paradigma delle intelligenze multiple di Gardner, in

grado di coinvolgere e valorizzare anche alunni con difficoltà di apprendimento

3. Creazione di situazioni di apprendimento costruttivo che oltrepassano la mera

mnemonicità attraverso percorsi di costruzione dei saperi (progetti in

PowerPoint, Prezi, progetti multimediali da presentare in rete)

4. Creare una consapevolezza critica nell’uso della rete e delle informazioni da

essa ricavate, combattendo il nuovo e preoccupante fenomeno

dell’informazione postfattuale e dell’analfabetismo funzionale, che trova nella

Page 93: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

rete l’alveo ideale di accrescimento attraverso la diffusione di notizie non

verificate o, ancor peggio, di tesi negazioniste e complottiste

Tali finalità sono ormai irrinunciabili nel mondo contemporaneo, in cui i metodi di

produzione e fruizione della cultura sono completamente diversi da quelli delle

precedenti generazioni: il testo cartaceo, lineare e sequenziale, lascia il posto

all’ipertesto e ad un’organizzazione di saperi rizomatica, non più esplicitamente

gerarchica, ma organizzata per nodi, in cui il rischio di disorientamento è altissimo.

La scuola deve pertanto rivedere i propri metodi di trasmissione dei saperi

includendo i nuovi metodi di fruizione dei saperi (smartphone, tablet, pc) e le nuove

fonti di informazione e formazione (siti didattici, enciclopedie online) e i nuovi

ambienti formativi (classi digitali, social network), cogliendo l’opportunità di creare un

ambiente di lavoro virtuale senza confini di tempo e di spazio.

In tale ottica si pone l’avviamento di un archivio digitale on line contenente i lavori in

formato digitale di tutti gli alunni, accessibili tramite un blog dedicato. Tali lavori, in

particolare l’elaborazione di presentazioni in formato Powerpoint o la realizzazione di

piccoli e-book attraverso strumenti reperiti in rete. Tale modalità di lavoro consente

di:

• Riflettere sui contenuti uscendo dalla passività della pura ricezione e

ponendosi nella dimensione della rielaborazione di essi, con aspetti di

valorizzazione dell’apporto personale

• Porsi in una relazione educativa allargata che supera la tradizionale

impostazione uno-molti (docente vs. alunni) per approdare a una dimensione

sociale dell’apprendimento (molti-molti) in cui ognuno può apprendere e

insegnare fornendo e recependo spunti personali

• Acquisire padronanza di strumenti informatici essenziali per comporre una solida

base di competenze per affrontare gli studi superiori e le future carriere

professionali

Page 94: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

PROGETTI Denominazione Giornalino scolastico “TamTam” Tipologia PON-FSE

Aree di interesse Recupero e potenziamento linguistico; competenze digitali; verticalità del curricolo

Traguardo Valorizzazione delle eccellenze in uscita

Descrizione Il progetto giornalino interviene nell'area linguistica e nell'area delle competenze digitali offrendo un percorso di didattica in situazione con la simulazione di una redazione giornalistica a tutti gli effetti, ponendo gli alunni nella necessità di organizzare il proprio lavoro, individuale e di gruppo, al fine di raggiungere un obiettivo concreto (la produzione di un giornalino). Tale attività consente di intervenire su diversi livelli di competenza, valorizzando le eccellenze e consolidando le acquisizioni degli alunni di medio livello, fornendo un'occasione di ulteriore sviluppo. Il progetto si presta inoltre all’implementazione in diversi gradi di competenza, coinvolgendo alunni della primaria e della secondaria, nell’ottica della verticalità del curricolo.

Attività Lezioni frontali Laboratori informatici e linguistici

Finalità • Acquisizione di competenze digitali (trattamento testi, utilizzo consapevole della rete, desktop publishing, pubblicazione di testi in rete, trattamento delle immagini)

• Acquisizioni di competenze linguistiche (uso strumentale della lingua italiana)

Risultati attesi Piena partecipazione di tutti gli alunni al lavoro, completando nei tempi previsti la stesura dei testi e la loro revisione, in accordo alle consegne precedentemente concordate.

Page 95: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Denominazione Tutti a scuola di benessere Tipologia PON-FSE

Aree di interesse Recupero e potenziamento competenze cinestetiche e area scientifica; area storico-umanistica

Traguardo Valorizzazione delle eccellenze in uscita

Descrizione Il progetto “Tutti a scuola di benessere” interviene nell’ambito della promozione di corretti stili di vita (attività sportiva e corretta alimentazione), puntando allo sviluppo armonico del corpo e alla tutela della saluta individuale e collettiva, nonché educare al piacere dello sport e alla socializzazione

Attività Laboratorio sportivo di Volley Laboratorio sportivo di Calcetto Atletica Mountain Bike Laboratorio storica sull’alimentazione in età romana Interventi di esperti in alimentazione

Finalità • Promozione di stili di vita salutari e prevenzione delle malattie • Promozione della socializzazione e della competizione

sportiva • Promozione del rispetto delle regole e del proprio corpo • Integrazione di alunni diversamente abili

Risultati attesi Piena partecipazione di tutti gli alunni al lavoro, riconoscimento dei propri punti di forza e dei propri limiti, acquisizione di abitudini salutari.

Denominazione Viva Vox Tipologia Interno

Aree di interesse Recupero e potenziamento competenze di lettura

Traguardo Valorizzazione delle eccellenze in uscita, recupero nell’area linguistica

Descrizione Il progetto è incentrato sulla lettura guidata di grandi classici delle letteratura in formato audiolibro o sotto la guida dell’insegnante, per il recupero dell’oralità, della corretta dizione, della lettura espressiva e coinvolgente.

Attività • Laboratorio di lettura orale • Riflessione guidata sulla lingua • Lettura espressiva • Drammatizzazione dei contenuti

Finalità • Acquisizione di una modalità di ascolto attivo • Stimolazione della comprensione orale • Arricchimento del lessico • Competenze di lettura espressiva • Promuovere procedure di comunicazione efficace

Page 96: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Risultati attesi Piena partecipazione di tutti gli alunni al lavoro, miglioramento delle capacità di lettura e di comprensione dei testi, miglioramento della dizione in italiano standard

Denominazione Progetto Cinema Tipologia Interno

Aree di interesse Recupero e potenziamento competenze nell’area dei linguaggi

Traguardo Valorizzazione delle eccellenze in uscita

Descrizione Il progetto si pone l’obiettivo di educare gli alunni alla fruizione delle opere cinematografiche come modalità specifica di comunicazione, come linguaggio autonomo, ma anche nell’interrelazione con altre forme di linguaggio (arte, teatro, letteratura), e come occasione di approfondimento di temi universali.

Attività • Laboratorio cinematografico • Visione di pellicole di particolare rilevanza nella storia del

cinema • Storia e tecnica del cinema

Finalità • Promuovere la fruizione consapevole dell’opera cinematografica come opus in sé compiuto

• Ricostruire i legami tra i linguaggi artistici e le tematiche universali

• Fare raffronti tra letteratura e cinema Risultati attesi Piena partecipazione di tutti gli alunni al lavoro, valutazione critica

dell’opera d’arte, approfondimento delle tematiche

Denominazione Progetto “Educare con la Moda e il Costume” Tipologia Interno

Aree di interesse Potenziamento delle Arti figurative e plastiche

Traguardo Inclusione di alunni con bisogni educativi speciali a garanzia del diritto ad una formazione adeguata e al successo formativo

Descrizione Il progetto si rivolge a tutti gli alunni e agli alunni con bisogni educativi speciali, per facilitare l’inclusione e per garantire ad ogni alunno il diritto ad una formazione adeguata rivolgendo così l’attenzione al raggiungimento del successo formativo.

Attività • Laboratorio creativo e plastico

• Ricerca e documentazione, produzione e diffusione

• Storia della Moda e del Costume

Finalità • Promuovere la cultura dell’Orientamento alla persona-alunno per la costruzione dell’identità, lo sviluppo dell’autonomia di pensiero e delle competenze di ciascun allievo,

Risultati attesi Piena partecipazione di tutti gli alunni al lavoro, valutazione critica, approfondimento delle tematiche

Page 97: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 9

INCARICHI a. s. 2017/18

Incarico Docenti

Primo collaboratore DS

Scotti Luisa

Collaboratore DS Palumbo Giuseppina

Collaboratore DS Cappiello Francesco

Responsabile plesso scuola infanzia via Manzoni

Donadio Giuseppa

Responsabile plesso scuola infanzia via Taverna

Esposito Giovanna

Coordinatori didattici Scuola dell’infanzia

Docenti

Plesso ”Giovanni XXIII”

Donadio Giuseppa

Plesso “Don Bosco”

Esposito Giovanna

Coordinatori di classe Primaria

Docenti

Classi prime Eddario Angela

Classi seconde Gagliano Rosa

Classi terze Gragnaniello Maria

Classi quarte Donesi Giuseppina

Classi quinte Romano Giovanna

Page 98: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Coordinatori di classe Scuola secondaria Docenti di I Grado

Classe prima A Di Donato Rosanna

Classe prima B Femiano Rosa

Classe seconda A Cretella Antonio

Classe terza A Aruta Linda

Classe terza B Prosdocimo Luca Coordinatori di Dipartimento Docenti Area Linguistico-espressiva Cretella Antonio Area tecnico-scientifica Di Donato Rosanna Coordinatori Manifestazioni Docenti

Del Prete Gabriella

Romano Giovanna

Delli Paoli Giuseppina

Capone Angela

Annibale Antonella

Team per l’innovazione Docenti

Scotti Luisa (animatore digitale)

Eddario Angela

Gragnaniello Maria

Cretella Antonio (docente interno con nomina DS)

Giacco Maria (docente interno con nomina DS)

Gruppo di lavoro BES Docenti Palumbo Giuseppina (referente)

Scotti Luisa

Annibale Antonella

Giacco Maria

Cappiello Francesco

Page 99: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Gruppodi Miglioramento (INVALSI-RAV)

Docenti Eddario Angela

Palumbo Giuseppina

Scotti Luisa

Cretella Antonio

Giacco Maria

Commissione Acquisti

Scotti Luisa Palumbo Giuseppina Esposito Giovanna Donadio Giuseppina

REFERENTI

Ed. Ambientale Viscardi Anna Ed. Motoria Del Prete Gabriella Legalità Donadio Giuseppa Sicurezza (didattica) Palumbo Giuseppina Rapporti con associazioni, parrocchie, curia vescovile Balsamo Luigi

Teatro Vitagliano Antonietta

Funzioni strumentali Prosdocimo Luca e Cretella Antonio Viaggi d’istruzione e Continuità Eddario Angela Valutazione e autovalutazione di Istituto Romano Giovanna CLIL e potenziamento L2 Giacco Maria- Chiacchio Giuseppina Supporto alunni e docenti

Page 100: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Allegato 10

REGOLAMENTO D'ISTITUTO Approvato il 22/06/2017

Cardito, 22/06/2017

Il Dirigente Scolastico Dott.ssa Lucia Signoriello

Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai

sensi dell'art 3, co. 2, DL.vo39/ 1993

Page 101: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Premessa

Il regolamento di istituto è la carta legislativa scolastica che stabilisce le modalità organizzative e gestionali della scuola volte a garantire la realizzazione del POF secondo criteri di trasparenza e coerenza.

Il presente regolamento è uno dei documenti istituzionali dell'Istituto Comprensivo IC 2 Cardito.

Le configurazioni del!'organizzazione scolastica descritte discendono dalla normativa vigente, dal!'esperienza e dalle caratteristiche della scuola e della comunità locale.

Finalità: - Stabilire delle regole per il funzionamento generale dell'Istituto Scolastico - Regolamentare comportamenti individuali collettivi - Contribuire, attraverso l'osservanza degli obblighi derivanti dalla convivenza civile, al conseguimento delle finalità educative e formative proprie dell'istituzione scolastica.

Tali finalità saranno perseguite da tutte le componenti che interagiscono nella e con la scuola: alunni, genitori, operatori scolastici e comunità locale.

11 presente regolamento è stato elaborato tenendo conto del complesso delle principali fonti normative, contratti del personale della scuola, D.L. vo 297/94, D.L. vo 81/08, D.PR. 249/98, DPR 275\1999, D.L.vo 196/2003 e i decreti attuativi che regolano i diversi ed articolati aspetti dell'istituzione scolastica.

Tutto il personale è tenuto a prendere visione delle disposizioni contenute nel presente documento.

Ai genitori, inoltre, viene consegnato il Patto di Corresponsabilità contenente i diritti ed i doveri dei docenti, degli alunni e della famiglia, in cui tutte le parti interessate si impegnano a rispettarne le regole.

Il Regolamento è pubblicato nel sito web della scuola. Integrazioni e modifiche possono essere apportate al presente Regolamento previa approvazione del Consiglio d'Istituto.

Page 102: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

INDICE DOCUMENTO

Titolo 1° - Attribuzioni ed organi collegiali Art. 1 - Ripartizione territoriale Art. 2 - Attribuzioni del Consiglio d'Istituto

Art. 3 - Organi collegiali Art. 4 - Disposizioni generali sul funzionamento organi collegiali Art. 5 - Programmazione delle attività degli organi collegiali Art. 6 - Svolgimento coordinato delle attività Art. 7 - Prima convocazione del Consiglio Art. 8 - Elezione del Presidente e vice Presidente del Consiglio Art. 9 - Convocazione del Consiglio Art.10 - Relazione annuale Art. 11- Pubblicità degli atti Art. 12 - Elezioni organi di durata annuale Art. 13 - Convocazione consiglio del collegio docenti Art. 14 - Programmazione e coordinamento delle attività del collegio docenti Art. 15 - Convocazione del consiglio di classe, interclasse, intersezione Art .16 - Programmazione e coordinamento delle attività del consiglio di classe, interclasse ed intersezione Art. 17 - Elezione e convocazione del comitato di valutazione del servizio degli insegnanti Art. 18 - Modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee dei genitori organizzate dalla scuola o richieste dal comitato dei genitori. Titolo 2° - Alunni Parte prima: scuola dell'infanzia Art. 19 - Iscrizione degli alunni Art. 20 - Formazione delle sezioni Art. 21 - Inserimenti tardivi Art. 22 - Graduatoria e liste d'attesa Art. 23 - Orario di funzionamento Parte seconda: scuola primaria Art. 24 - Iscrizione degli alunni Art. Art. 25 - Formazione delle classi Art. 26 - Orario di funzionamento Parte terza: scuola secondaria di primo grado Art. 27 - Formazione delle classi Art. 28 - Orario di funzionamento

Page 103: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Titolo 3° - Vigilanza e sicurezza Art. 29 - Sicurezza degli alunni: ritardi e vigilanza Art. 30 - Uscita degli alunni Art. 31 - Cambio d'ora nella scuola secondaria Art. 32 - Vigilanza da parte dei collaboratori scolastici Art. 33 - Vigilanza sull'accesso di persone estranee nell'edificio scolastico

Art. 34 - Vigilanza sulle condizioni dell'edificio, degli arredi, dei sussidi

Titolo 4° - Regole generali Art. 35 - Assenze alunni Art. 36 - Comportamento e mancanze alunni

Art. 37 - Uscita alunni

Art. 38 - Divieto di fumo

Art. 39 - Divieto uso cellulari ed altri supporti

Titolo 5°- Rapporti con le famiglie Art. 40 - Ricevimento genitori Art. 41 - Orari dell'Ufficio di segreteria

Titolo 6°- RAPPORTI CON LE ALTRE ISTITUZIONI SCOLASTICHE Art. 42 - Rapporti con le altre scuole del territorio

Titolo 7° - FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Art. 43 - Coordinatori di plesso Art. 44 - Concessione uso dei locali e delle attrezzature scolastiche

Art. 45 - Visite guidate e viaggi d'istruzione

Titolo 8° - TUTELA DELLA RISERVATEZZA Al SENSI DEL D. LG196/2003 Art. 46 - Trattamento dei dati personali

Art. 47 - Norme finali

Page 104: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Titolo primo: ATTRIBUZIONI ED ORGANI COLLEGIALI

Art. 1- RIPARTIZIONE TERRITORIALE Il Comprensivo è situato nel territorio del Comune di Cardito, e comprende i plessi: "Don Bosco" di Via Taverna (scuola primaria e dell'infanzia), plesso "Giovanni XXIII" di via Manzoni (scuola dell'infanzia), e plesso "ex casa del fanciullo"di viale Kennedy (secondaria di primo grado)

Art. 2 -ATTRIBUZIONI DEL CONSIGLIO D'ISTITUTO Il Consiglio di Istituto, nei limiti delle disponibilità di bilancio e nel rispetto delle scelte didattiche definite dal Collegio dei Docenti, garantisce l'efficacia dell'autonomia dell'Istituzione Scolastica ed ha compiti di indirizzo e programmazione delle attività dell'istituzione scolastica. Esso, in particolare su proposta del Dirigente scolastico:

1. Delibera il regolamento relativo al proprio funzionamento. 2. Definisce gli indirizzi generali per le attività della scuola e le scelte generali di gestione, di amministrazione e di autofinanzia mento.

2. Adotta il Piano dell'Offerta Formativa (P.O.F.), elaborato dal Collegio dei Docenti, verificandone la rispondenza agli indirizzi generali definiti dal Consiglio stesso e alla compatibilità rispetto alle risorse umane e finanziarie disponibili.

3. Approva il bilancio annuale ed il conto consuntivo e stabilisce come impiegare i mezzi finanziari per il funzionamento amministrativo e didattico e per l'acquisto, il rinnovo e la conservazione di tutti i beni necessari alla vita della scuola.

4. Delibera il regolamento della scuola, che definisce i criteri per l'organizzazione ed il funzionamento dell'istituzione, per la partecipazione delle famiglie alle attività della scuola e per la designazione dei responsabili dei servizi; il regolamento della scuola inoltre deve stabilire le modalità: a. per l'uso ed il funzionamento degli edifici scolastici, delle attrezzature culturali,

didattiche e sportive, della biblioteca; b. per la vigilanza degli alunni all'ingresso, durante la permanenza e all'uscita dalla

scuola; c. per la partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio, ai sensi dell'art.42 del

T.U. 5. Indica i criteri generali per la formazione delle classi e per l'assegnazione dei docenti

alle medesime, per l'adattamento dell'orario delle lezioni e delle attività scolastiche alle condizioni ambientali, e per il coordinamento dei Consigli di classe, interclasse e di Intersezione.

6. Stabilisce i criteri per l'espletamento dei servizi amministrativi su proposta del Collegio dei Docenti

7. Approva l'adesione della scuola ad accordi e progetti coerenti con il P.O.F., decide in merito alla partecipazione dell'Istituto ad attività culturali, sportive e ricreative e allo svolgimento di iniziative assistenziali.

Page 105: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

e

8. Stabilisce gli adattamenti del calendario scolastico in relazione alle esigenze ambientali o derivanti dal P.OF, nel rispetto delle funzioni in materia di determinazione del calendario scolastico esercitate dalle Regioni a norma dell'articolo 138, comma 1, lettera d) del decreto legislativo 31marzo 1998, n.112.

9. Approva i criteri generali per la programmazione educativa e per la programmazione e l'attuazione delle attività parascolastiche, interscolastiche e extrascolastiche, con particolare riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle visite guidate ed ai viaggi d'istruzione.

10. Delibera le iniziative dirette all'educazione della salute e alla prevenzione delle tossicodipendenze, previste all'art.106 del T.U. approvato con D.P.R. n.309/90.

11. Esercita le funzioni in materia di sperimentazione e aggiornamento previste dal Decreto del Presidente della Repubblica dell'8 marzo 1999 N. 275 "Regolamento Autonomia" e dagli articoli

Art. 3 - ORGANI COLLEGIALI Sono organi collegiali dell'Istituto Comprensivo: 1) Consiglio di Istituto(triennale) 2) Collegio dei Docenti (annuale) 3) Consiglio di classe, Consiglio di interclasse di intersezione(annuale) 4) Commissione elettorale(biennale) 5) Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti(annuale) 6) Assemblea di classe e di sezione(annuale) A. Il Consiglio di Istituto, il Collegio dei Docenti, il Consiglio di classe, interclasse e di intersezione, operano fra di loro in forma coordinata nei casi in cui esercitano competenze parallele, seppur con diversa rilevanza, in determinate materie. B. La Commissione elettorale nell'ambito delle sue competenze, si riunisce previa convocazione da parte del suo Presidente, tutte le volte che deve preparare i lavori derivanti dalle scadenze elettorali. C. Alle sedute del Consiglio di Istituto possono assistere, in qualità di uditori, insegnanti, personale non docente, genitori del Circolo ed altri interessati. D. Le competenze relative alla realizzazione del coordinamento didattico e dei rapporti interdisciplinari compresa la valutazione degli alunni, spettano al Consiglio di classe, interclasse e di intersezione con la sola presenza dei docenti.

Page 106: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Art. 4- DISPOSIZIONI GENERALI SUL FUNZIONAMENTO DEGLI ORGANI COLLEGIALI La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con congruo preavviso - di massima non inferiore a cinque giorni - rispetto alla data delle riunioni. La convocazione deve essere fatta per iscritto ai singoli membri dell'organo collegiale e mediante pubblicazione sul sito web dell'Istituto. La lettera e l'avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta. Di ogni seduta viene redatto verbale scritto, firmato dal Presidente e dal segretario di ciascun organo, steso su apposito registro a pagine numerate.

Art. 5- PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITA' DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascun organo collegiale programma le proprie attività nel tempo, in rapporto alle proprie competenze, allo scopo di realizzare un ordinato svolgimento delle attività stesse, trattando i diversi argomenti secondo le necessità. Il calendario delle riunioni relativo allo svolgimento delle attività funzionali all'insegnamento è approvato dal Collegio dei Docenti entro il mese di ottobre. In caso di necessità il Dirigente Scolastico può emanare un calendario provvisorio.

Art. 6 -SVOLGIMENTO COORDINATO DELLE ATTIVITA' DEGLI ORGANI COLLEGIALI Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata e consequenziale con gli altri organi, che esercitano competenze parallele, con rilevanza diversa, in determinate materie.

Art. 7 - PRIMA CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO

La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri, è disposta dal Dirigente Scolastico, secondo quanto previsto dall'art. 3.

Art. 8 - ELEZIONI DEL PRESIDENTE E DEL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DI ISTITUTO Nella prima seduta, il Consiglio di Istituto è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge il proprio Presidente tra i rappresentanti dei genitori, membri del Consiglio st esso. L'elezione ha luogo con scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto, nella prima votazione, la maggioranza assoluta dei voti, oppure la maggioranza relativa nella seconda votazione. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un vice Presidente da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso, secondo le stesse modalità previste per l'elezione del Presidente. Ai sensi dell'art. 5 del D.P.R. n. 416/74, il Consiglio, con unica votazione, elegge la Giunta esecutiva. Sono considerati eletti: il docente, il non docente e i due genitori che abbiano ottenuto la maggioranza relativa.

Art. 9- CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO

Page 107: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Il Consiglio di Istituto è convocato dal presidente. Lo stesso è tenuto a disporre la

convocazione del Consiglio su richiesta del Presidente della Giunta esecutiva, ovvero su

richiesta della maggioranza dei componenti del Consiglio stesso.

Art. 10 - RELAZIONA ANNUALE

La Giunta del Consiglio redige, alla fine di ogni anno scolastico, una relazione sull’attività

svolta che è oggetto di discussione e di approvazione in apposita seduta del Consiglio, da

effettuarsi entro il mese di ottobre dell’anno scolastico successivo.

Art. 11- PUBBLICITA’ DEGLI ATTI La pubblicità degli atti del Consiglio, disciplinata dall’art. 27 del Decreto del Presidente

della Repubblica n. 416/74, deve avvenire mediante pubblicazione nel sito web

dell’Istituzione, riportante il testo delle deliberazioni adottate.

Il testo integrale viene conservato nell’apposito registro cartaceo.

La pubblicazione avviene entro il termine massimo di 8 giorni dalla relativa seduta del

Consiglio. La copia della deliberazione rimane esposta per un periodo di almeno 10 giorni.

I verbali e tutti gli scritti preparatori sono depositati presso l’Ufficio di Segreteria dell’Istituto

e, per lo stesso periodo, sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta.

La copia delle deliberazioni è consegnata dal segretario del Consiglio al Dirigente

Scolastico, che ne dispone la pubblicazione immediata e attesta in calce ad essa la data

iniziale di affissione.

Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone,

salvo contraria richiesta dell’interessato. Le modalità d’informazione all’utenza

sull’organizzazione della scuola e sulle scelte pedagogico-didattiche sono pubblicate nel

POF.

L’Istituzione scolastica, ai sensi e per gli effetti della Legge 675 del 31.12.1996 e del D. L.

vo n. 196 del 30.06.2003 “Codice sulla protezione dei dati personali” tutela la privacy dei

dati personali, che saranno oggetto di trattamento finalizzato ai soli adempimenti richiesti

all’esecuzione di obblighi di legge o di contratto ed in ogni caso trattati secondo i principi di

correttezza, liceità, trasparenza, necessità e tutela della loro riservatezza e dei loro diritti.

Art. 12 – ELEZIONI CONTEMPORANEE DI ORGANI DI DURATA ANNUALE Le elezioni degli organi collegiali di durata annuale hanno luogo entro il 31 ottobre con

procedura semplificata, come da O: M: n. 251/91 e norme successive, invitando i genitori

Page 108: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

almeno 8 giorni prima. L’assemblea ha inizio 1 ora prima delle operazioni di voto, che

hanno la durata di 2 ore.

Art. 13 - CONVOCAZIONE DEL COLLEGIO DEI DOCENTI

Il Collegio dei Docenti è convocato secondo modalità previste dal Decreto del Presidente

della Repubblica n. 416/74 art. 4 terzultimo comma, nel rispetto delle ore previste dal piano

annuale delle attività.

Art. 14 - PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL COLLEGIO

DEI DOCENTI

Per la programmazione e il coordinamento delle attività del Collegio dei Docenti si

applicano le disposizioni dei precedenti artt. 2 e 3.

Art. 15 – CONVOCAZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE, INTERCLASSE E DI

INTERSEZIONE

Il Consiglio di Classe, Interclasse e di Intersezione è convocato dal Dirigente Scolastico, di

propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri,

escluso dal computo il Presidente. Il Consiglio si riunisce di norma ogni bimestre e

comunque ogni qual volta se ne ravvisi la necessità.

Art. 16 – PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA’ DEL

CONSIGLIO DI CLASSE, INTERCLASSE E DI INTERSEZIONE

Le riunioni del Consiglio di Classe, Interclasse, e di Intersezione devono essere

programmate secondo i criteri stabiliti dall’art.4 e coordinate con quelle degli altri organi

collegiali secondo i criteri stabiliti dall’art. 2 comma B.

Art. 17 – ELEZIONE E CONVOCAZIONE DEL COMITATO DI VALUTAZIONE DEL

SERVIZIO DEGLI INSEGNANTI

Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è eletto secondo le norme dell'art. 8 della legge107/ 2015.

Il Comitato di valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal Dirigente Scolastico: a) In periodi programmati, per la valutazione del servizio, richiesta dai singoli

interessati, a norma dell'art. 66 del Decreto del Presidente della Repubblica n.417/74;

Page 109: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

b) Alla conclusione dell'anno prescritto, per la valutazione del periodo di prova degli

insegnanti, ai sensi dell'art. 58 del Decreto del Presidente della Repubblica n.417/74;

c) Ogni qualvolta se ne presenti la necessità.

Art. 18 - MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E DI SVOLGIMENTO DELLE ASSEMBLEE DEI GENITORI ORGANIZZATE DALLA SCUOLA O RICHIESTE DAI GENITORI E DAL COMITATO DEI GENITORI

Le assemblee possono essere di classe, di interclasse e di sezione, di plesso e di Istituto. Tali assemblee sono convocate direttamente dal Dirigente Scolastico su richiesta del Consiglio di Istituto, del Collegio dei Docenti o su richiesta della maggioranza dei rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe, interclasse e di intersezione. I rappresentanti dei genitori eletti nei Consigli di classe, interclasse e di intersezione possono costituirsi in comitato di plesso, che può riunirsi nei locali dell'Istituto, in orario extrascolastico, previa richiesta al Dirigente Scolastico almeno 5 giorni prima, sottoscritta dalla maggioranza dei membri, con l'indicazione precisa dell'ordine del giorno, dell'orario e dell'eventuale presenza di figure estranee al comitato di plesso.

Titolo secondo: ALUNNI Parte Prima: SCUOLA DELL'INFANZIA

Art. 19 - ISCRIZIONI DEGLI ALUNNI Le iscrizioni degli alunni si effettuano con le modalità ed il calendario emanati dal MIUR. Per tutti i bambini l'ammissione è condizionata dalle disponibilità di posti, previo esaurimento delle eventuali liste di attesa. Possono iscriversi i bambini in età compresa tra i tre ed i cinque anni compiuti o da compiere entro il 31 dicembre.

Gli alunni anticipatari, che compiono tre anni dopo il 31 dicembre e comunque entro il 30 aprile, verranno accolti secondo i seguenti criteri deliberati dal collegio docenti:

1) numero alunni della sezione 2) rispetto delle norme sulla sicurezza per quanto riguarda gli spazi 3) autonomia dal pannolone 4) massimo 2 alunni anticipatari per sezione il cui ingresso avviene in gennaio, al rientro

dalle vacanze di Natale.

Page 110: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Art. 20 - FORMAZIONE DELLE SEZIONI a) La formazione delle sezioni è effettuata secondo i criteri deliberati dal collegio docenti:

formazione di sezioni omogenee per numero ed eterogenee per genere ed età anagrafica.

b) Trascorso un mese dall'inizio delle lezioni, in caso di mancata frequenza adeguatamente giustificata, l'alunno/a viene depennato/a dagli elenchi degli iscritti ed al suo posto subentra il primo nominativo della lista di attesa.

c) Per l'anno scolastico successivo dovrà essere ripresentata domanda di iscrizione entro i termini stabiliti dal MIUR

Art. 21- INSERIMENTI TARDIVI Ogni nuovo inserimento è possibile solo nel caso in cui vi sia: a) disponibilità di posti b) esaurimento delle liste di attesa, escludendo gli anticipatari, e dovrà comunque

avvenire entro il 1° febbraio dell'anno scolastico per il quale viene richiesta. Ai termini sopra fissati fanno eccezione gli alunni provenienti per trasferimento da altra scuola dell'Infanzia o da altro Comune/Paese di residenza, tenendo comunque sempre conto della disponibilità dei posti.

Art. 22 - Graduatoria e lista d'attesa La graduatoria sarà determinata dall’iscrizione avvenuta entro i termini annualmente indicati dal MIUR. In caso di eccedenza di iscrizioni rispetto ai posti disponibili, si procederà alla formazione della lista di attesa. Avranno la priorità gli alunni:

a) Alunni che hanno fratelli o sorelle già frequentanti la scuola. residenti con i propri genitori nel bacino di utenza delle scuole dell'infanzia

b) Alunni con certificazione di Handicap c) Alunni che provengono dalla lista d'attesa dell'anno scolastico di precedente d) Alunni in particolare situazione socio-familiare documentata. e) Alunni anticipatari ordinati per età

Art. 23 ORARIO DI FUNZIONAMENTO Viene approvato annualmente dal Consiglio nel rispetto della normativa vigente. Di norma è il seguente: dal lunedì al venerdì 8,15 -16,15. Chiusura il sabato.

Page 111: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Parte Seconda: SCUOLA PRIMARIA

Art. 24 - ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI Le iscrizioni degli alunni, obbligati alla frequenza della classe prima, si effettuano secondo le modalità ed il calendario emanati dal MIUR. Per l'a. s. 2017/2018 hanno l'obbligo di iscriversi i bambini che compiono sei anni tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre 2017 L'art. 6 del D. Lgs. 59/04 prevede inoltre la facoltà per le famiglie di chiedere l'iscrizione anticipata del proprio figlio che compia gli anni dopo il 31 dicembre 2017 e comunque entro il 30 aprile 2018. Il MIUR invita le famiglie che compiono questa scelta a chiedere preventivamente il parere delle insegnanti della scuola dell'infanzia. Le iscrizioni alle classi successive alla prima si effettuano d'ufficio.

Art. 25 - FORMAZIONE DELLE CLASSI La formazione delle classi è effettuata secondo i criteri deliberati dal collegio dei docenti: eterogeneità di genere età e di maturazione e preparazione generale degli alunni. Il Dirigente Scolastico, dispone l'assegnazione degli insegnanti alle classi ed i relativi ambiti di competenza disciplinare, avendo cura di garantire le condizioni per la continuità didattica, nonché la migliore utilizzazione delle competenze e delle esperienze professionali, assicurando ove possibile, un'opportuna rotazione nel tempo. Gli eventuali alunni ripetenti e quelli che si iscrivono nel corso dell'anno scolastico, sono distribuiti nelle diverse sezioni, considerate le situazioni e consultati gli insegnanti interessati.

Art. 26 - ORARIO DI FUNZIONAMENTO L'orario di funzionamento delle scuole Primarie viene approvato annualmente dal Consiglio nel rispetto dellanormativavigente.Perl'a.s.2017-2018saràil seguente: dal lunedì al giovedì 8,00-13,30, venerdì 8,00- 13,00. Sabato chiuso.

Parte terza: SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

Art. 27 - FORMAZIONE DELLE CLASSI Le classi sono formate dalla Dirigente scolastica secondo i principi di eterogeneità di genere nonché di equa presenza di alunni disabili (BES). I dati e le informazioni utili per la formazione delle classi vengono acquisiti attraverso incontri di continuità con gli insegnanti degli ordini di scuola precedenti. La Dirigente dispone anche l'assegnazione degli insegnanti alle classi e sezioni, avendo cura di garantire le condizioni per la migliore utilizzazione delle competenze e delle

Page 112: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

esperienze professionali, assicurando, ove possibile, la continuità didattica e la rotazione nel tempo.

Art. 28- ORARIO DI FUNZIONAMENTO Viene approvato annualmente dal Consiglio nel rispetto della normativa vigente.

Per l'a. s. 2017-2018 sarà il seguente: dal lunedì al venerdì 8,00-14,00. Sabato chiuso.

Titolo terzo: VIGILANZA e SICUREZZA

Art. 29 - SICUREZZA DEGLI ALUNNI

Gli alunni entrano nella scuola nell'orario stabilito secondo quanto previsto dall'orario di funzionamento dei diversi gradi di scuola: il personale docente è tenuto a trovarsi in aula non meno di cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni, per fornire la necessaria vigilanza.

RITARDI e VIGILANZA I genitori opportunamente informati sull'orario di funzionamento della scuola, sono tenuti al rispetto dello stesso, in modo da evitare situazioni di attesa dei minori, non tutelate dalla vigilanza. Qualora i ritardi si ripetano l'insegnante è tenuto ad avvisare la direzione che informerà per iscritto i genitori, affinché provvedano in merito. Nel caso in cui i ritardi siano reiterati, con danno evidente al percorso scolastico dell'alunno, il personale scolastico è tenuto ad informare le autorità competenti. L'uscita anticipata di un alunno dall'edificio scolastico può essere autorizzata dall'insegnante su richiesta scritta dei genitori, i quali dichiarano di assumersi la responsabilità sull'alunno, compilando l'apposito modulo. Qualora non si tratti di genitore l'alunno può essere ritirato da persona adulta conosciuta dall'insegnante ed autorizzata per iscritto dai genitori.

Dopo l'ingresso a scuola, all'uscita, nell'intervallo e in ogni altro momento dell'attività scolastica, il personale ausiliario, opportunamente dislocato all'interno dell'edificio scolastico, collabora con i docenti nella vigilanza degli alunni controllando il loro regolare accesso alle aule, ai bagni ed il transito sui corridoi e sulle scale. L'onere della vigilanza termina con l'uscita degli alunni dall'edificio scolastico.

Al momento dell'uscita gli alunni devono sempre essere presi in consegna dai genitori/affidatari o da persone maggiorenni da questi delegati. In caso di delega il genitore/affidatario deve fornire, al fiduciario del plesso, la lista delle persone da lui delegate. Il delegato, al momento del ritiro, ove richiesto, deve presentare un documento di riconoscimento.

In caso di malessere grave dell'alunno, l'insegnante avverte il 118 e successivamente la famiglia. Solo nel caso di nessun'altra possibilità di trasporto immediato (ambulanza, medico del posto, genitore) un operatore scolastico volontario potrà accompagnare l'alunno al pronto soccorso.

Page 113: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Per la scuola secondaria, i genitori degli alunni che eccezionalmente si presentano a

scuola entro dieci minuti successivi all'inizio delle lezioni, devono giustificare il ritardo per

iscritto nell'apposito modulo. La giustificazione è presentata, invece, sul libretto il giorno

successivo se si presentano a scuola da soli. Nel primo caso la giustificazione è

controfirmata esclusivamente dal docente di classe.

Gli alunni che arrivano in ore successive alla prima possono entrare a scuola solo se

accompagnati da un genitore, il quale dovrà compilare la richiesta di ingresso in ritardo

che verrà consegnata al collaboratore scolastico in servizio all'ingresso. La richiesta del

genitore è controfirmata dal docente di classe.

Vengono avvertite le famiglie di quegli alunni per i quali i ritardi rispetto all'orario di

ingresso diventino abituali o qualora non vengano presentate le giustificazioni richieste.

Le entrate successivamente all'inizio delle lezioni vengono registrate sul registro di classe.

Al di fuori dell'orario stabilito, sia nel caso di anticipi che di posticipi, il personale ausiliario

accoglie, all'interno dell'edificio scolastico, esclusivamente gli alunni che usufruiscono del

servizio di trasporto.

Art.30 - USCITA ALUNNI Gli alunni devono attendere in classe il suono della campana dell'ultima ora e lasciare

l'aula in ordine, accompagnati dagli insegnanti fino all'ingresso della scuola.

Prima di uscire dall'aula gli alunni controllano che la stessa non sia in disordine.

Per consentire la pulizia giornaliera dell'aula è vietato lasciare materiale scolastico

sotto al banco.

Art.31 - CAMBIO DELL'ORA SCUOLA SECONDARIA

Durante il cambio delle lezioni gli alunni devono rimanere nella propria classe

mantenendo un comportamento educato e responsabile. Per gli alunni della scuola

primaria è obbligatorio l'uso del grembiule.

Art. 32 - VIGILANZA DA PARTE DEI COLLABORATORI SCOLASTICI 1. Il controllo delle classi scoperte è compito dei collaboratori scolastici in servizio,

che devono accertarsi di eventuali ritardi o di assenze dei docenti nelle classi. E'

quindi necessario che questi, all'inizio delle lezioni o durante i cambi d'ora, si

spostino per tenere sotto controllo le classi momentaneamente scoperte e

Page 114: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

segnalino immediatamente al docente collaboratore del Dirigente Scolastico.

2. Per la vigilanza durante l'intervallo il personale collaboratore scolastico staziona

lungo i corridoi ed in prossimità dell'ingresso dei bagni.

Art. 33 - VIGILANZA SULL'ACCESSO DI PERSONE ESTRANEE NELL'EDIFICIO SCOLASTICO 1. Le porte di ingresso agli edifici devono essere rigorosamente chiuse non appena

terminato l'ingresso degli alunni e riaperte soltanto al momento dell'uscita. 2. Al personale ausiliario spetta la custodia delle porte e la dovuta vigilanza per

evitare che gli alunni possano uscire dall'edificio o persone non autorizzate possano entrare.

3. E' vietato a chiunque non appartenga all'amministrazione scolastica accedere agli edifici scolastici senza preventiva autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico.

4. I genitori degli alunni possono accedere alle classi solo per questioni urgenti e dopo essersi fatti riconoscere dal personale ausiliario, che provvederà ad accompagnarli e ad annunciarli agli insegnanti, trattenendosi per il tempo strettamente necessario.

5. E' vietato l'ingresso nelle scuole del Circolo ad estranei (fotografi, propagandisti, organizzatori di spettacoli, etc.) salvo autorizzazione scritta del Dirigente Scolastico.

Art. 34 - VIGILANZA SULLE CONDIZIONI DELL'EDIFICIO, DEGLI ARREDI, DEI SUSSIDI

1. Il personale ausiliario è tenuto a controllare costantemente la stabilità dell'arredo

scolastico in dotazione alle aule e agli altri spazi comuni, e a collocare armadi,

mensole ed oggetti in posizione tale che non possano arrecare danno ad alcuno.

2. Il personale docente è comunque tenuto a comunicare eventuali problematiche

rilevate rispetto alla sicurezza degli alunni.

3. Qualora si evidenziassero situazioni di pericolo negli edifici o negli arredi, dovrà

essere inviata immediata segnalazione (telefonica in caso di urgenza da parte

della sezione associata) al Dirigente Scolastico. Nel frattempo devono essere

adottati i provvedimenti necessari ad evitare che gli e/o gli adulti corrano rischi.

4. Gli insegnanti ed il personale collaboratore sono tenuti a leggere attentamente il

piano di evacuazione predisposto per ogni edificio scolastico e ad attenersi ad

esso in caso di necessità e durante le previste esercitazioni, e a controllare

quotidianamente la praticabilità ed efficienza delle vie di esodo.

Page 115: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

5. Gli insegnanti ed il personale A.T.A. sono tenuti ad esercitare la massima vigilanza sulle attività che si svolgono e sui materiali utilizzati, onde evitare qualsiasi pericolo di incendio.

Titolo quarto: REGOLE GENERALI

Art. 35 - ASSENZE ALUNNI Ogni assenza deve essere giustificata tramite autocertificazione del genitore o di chi ne fa le veci; in caso di assenza per malattia è fatto obbligo della presentazione del certificato medico oltre i 5 giorni di assenza.

Art. 36 - COMPORTAMENTO E MANCANZE DEGLI ALUNNI Gli alunni non possono essere allontanati dall'aula senza adeguata vigilanza. La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, anche a tutte le altre attività, progetti, visite istruttive, uscite didattiche che vengono svolte nel contesto della programmazione scolastica e nel rispetto delle delibere del Collegio Docenti.

Art. 37 - USCITA ALUNNI

1. I docenti controllano che l'uscita si svolga in modo ordinato e accompagnano la

propria classe fino all'ingresso principale, dopo aver controllato che la classe è in ordine

e non è presente materiale sotto ai banchi.

2. In nessun caso il docente consente la permanenza degli alunni lungo il corridoio nei

minuti precedenti il suono della campanella dell'ultima ora.

Art. 38 - DIVIETO DI FUMO

E' fatto divieto di fumare a qualsiasi persona nei locali interni della scuola. Il non rispetto

di tale norma comporta l'applicazione delle sanzioni previste dalla Legge.

Art. 39 - DIVIETO USO CELLULARI ED ALTRI SUPPORTI

E' vietato l'uso dei cellulari durante le lezioni, nonché l'uso di altre strumentazioni atte

alla registrazione di immagini e suoni. L'uso di detti materiali comporta l'immediato ritiro

degli stessi e l'annotazione sul diario affinché i genitori siano avvertiti dell'evento. L'uso

scorretto dei dispositivi costituisce elemento di valutazione per il voto in condotta.

Page 116: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Titolo quinto: RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

Art. 40- RICEVIMENTO GENITORI Scuola infanzia/primaria: Gli insegnanti ricevono i genitori nei giorni e nelle ore

programmate all'inizio dell'anno scolastico, (calendario impegni) secondo l'avviso

pubblicato nel sito web della scuola. Gli insegnanti organizzano i colloqui per

appuntamenti individuali. Colloqui per esigenze particolari potranno avvenire anche in

altri momenti dell'anno, su richiesta degli insegnanti o dei genitori, e si svolgeranno in

orario extrascolastico sempre su appuntamento.

Scuola secondaria di primo grado: Gli insegnanti ricevono i genitori su appuntamento,

secondo il calendario visibile nel registro elettronico in area tutore, tutte le settimane

in orario antimeridiano (rapporti individuali con le famiglie) secondo il calendario degli

impegni approvato dal collegio dei docenti, e due volte all'anno (informazioni alle

famiglie) in orario pomeridiano. E' assolutamente vietato sostare con i genitori nelle

classi durante le ore di lezione.

Art. 41 - ORARI DELL'UFFICIO DI SEGRETERIA

L'orario dell'ufficio di Segreteria deve tenere presenti le esigenze degli insegnanti e dei

genitori con apertura pomeridiana adeguata, al fine di garantire l'accesso al personale ed

agli utenti. Gli ararti sono disponibili sul sito della scuola.

Titolo sesto: RAPPORTI CONLE ALTRE SCUOLE Art. 42 - RAPPORTI CON LE ALTRE SCUOLE

Nell'organizzazione del piano delle attività vanno favoriti gli incontri tra gli operatori dei tre

ordini di scuola in un'ottica di continuità. Con le stesse motivazioni vanno favoriti incontri a

livello degli Organi Collegiali delle scuole primaria e secondaria di 1° grado per agevolare

l'inserimento nella scuola secondaria di 1°grado e tra scuole o istituzioni scolastiche del

territorio, per consentire un proficuo scambio di informazioni e di esperienze sui profili

degli alunni, sui metodi, sulle programmazioni e sui risultati e la costituzione di reti per

l'aggiornamento, secondo quanto previsto dal D.P.R.275.

Page 117: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Titolo settimo: FUNZIONAMENTO DELLA SCUOLA Art. 43 - COORDINATORI DI PLESSO In ogni plesso di Scuola dell'Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado, il Dirigente

designa un docente quale Coordinatore di plesso che lo rappresenta in sua assenza negli

impegni istituzionali.

Art. 44 - CONCESSIONE USO DEI LOCALI E DELLE ATTREZZATURE SCOLASTICHE Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori dell'orario del servizio

scolastico per attività che realizzino la funzione delle scuole come centro di promozione

culturale, sociale e civile.

Il Consiglio di Istituto autorizza l'utilizzo degli edifici e delle attrezzature, dopo un'attenta

valutazione delle modalità, delle finalità e dell'affidabilità di chi ne richiede l'uso. L'uso

delle attrezzature delle scuole per attività diverse da quelle scolastiche (anche nel periodo

estivo e fuori dall'orario scolastico) è disciplinato dal comma 4 14 dell'art. 96 D.L.vo

297/94 che dispone: "Gli edifici e le attrezzature scolastiche possono essere utilizzati fuori

dell'orario del servizio scolastico per attività che realizzino la funzione della scuola come

centro di promozione culturale, sociale e civile; il comune o la provincia hanno facoltà di

disporne la temporanea concessione, previo assenso dei consigli di circolo o di istituto

L'occupazione sporadica dei locali può essere autorizzata dal Dirigente Scolastico. Al

Dirigente Scolastico è riservata facoltà di controllo della valenza formativa e degli aspetti

organizzativi delle attività che si svolgono nei locali scolastici.

Art. 45 – VISITE GUIDATE E VIAGGI D'ISTRUZIONE

Le visite guidate, i viaggi d'istruzione, le uscite didattiche e i sopralluoghi presuppongono

una precisa, adeguata programmazione didattica e culturale, predisposta fin dall'inizio

dell'anno scolastico e non oltre il mese di dicembre e si configurano come esperienze di

apprendimento e di crescita della personalità e vanno effettuate nel rispetto della

normativa vigente. Tale fase programmatoria rappresenta un momento di particolare

impegno dei docenti e degli organi collegiali ad essa predisposti e si basa su progetti

articolati e coerenti che consentono di qualificare dette iniziative come vere e proprie

attività della Scuola.

Page 118: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

FINALITA'

I viaggi devono essere funzionali agli obiettivi cognitivi, culturali e didattici, quindi, si

suggerisce la predisposizione di materiale didattico che consenta un'adeguata

preparazione preliminare del viaggio, fornisca le appropriate informazioni durante la

visita, stimoli la rielaborazione a scuola delle esperienze vissute.

TIPOLOGIA DEI VIAGGI

a) Visite guidate: Nell'arco della giornata si effettuano visite guidate a complessi

residenziali, mostre, monumenti, musei, parchi nazionali, etc. I luoghi individuati per le

visite vanno definiti per tempo, contattando le persone di riferimento. ·

b) Uscite didattiche e sopralluoghi: Si effettuano in orario scolastico. Per le uscite

nell'ambito del Comune ed in località viciniore possono essere usati mezzi di trasporto

scolastici nei limiti della capienza consentita, previo accordo con gli Enti Locali.

c) Viaggi nel territorio nazionale: Alla luce della normativa sull'autonomia scolastica il

Consiglio di Istituto valuta di volta in volta la possibilità di poter effettuare viaggi sul

territorio nazionale. Gli elementi di valutazione possono essere sintetizzati in:

congruità tra progetto didattico ed effettuazione dei viaggi; costi; partecipazione di un numero adeguato di alunni;

possibilità di poter usufruire di gratuità.;

destinazioni; durata. Con riferimento alla durata si precisa che la durata prevista è: scuola dell'infanzia e fino alla classe quarta della scuola primaria giorni uno; scuola primaria classe quinta giorni due; scuola secondaria fino a due pernottamenti.

DESTINATARI

I destinatari sono tutti gli alunni del Comprensivo avendo cura di differenziare durata e

distanze in base ad ordine di scuola ed età. E' obbligatorio acquisire il consenso scritto di

chi esercita la potestà familiare e nessun viaggio può essere effettuato ove non sia

assicurata un'adeguata partecipazione delle classi coinvolte e che comunque questa non

sia inferiore al 70%.

ORGANI COMPETENTI

Page 119: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO”

Ai sensi del D.L. 297/94 spetta al Consiglio, utilizzando gli orientamenti programmatici del

Consiglio di Classe, Interclasse ed Intersezione e del Collegio dei Docenti, deliberare tali

iniziative. Le delibere del Consiglio contenenti tutti gli elementi e la documentazione

prevista dalla normativa vigente debbono essere acquisite con un congruo anticipo rispetto

alla data di partenza. Acquisito quanto premesso il Dirigente Scolastico approva per iscritto

l'effettuazione dell'itinerario proposto e deliberato dal Consiglio.

PERIODI DI EFFETTUAZIONE DEI VIAGGI E' fatto divieto di effettuare viaggi e visite nell'ultimo mese delle lezioni, si può derogare solo in casi eccezionali, laddove sia stata impedita l'effettuazione degli stessi in data precedente.

DOCENTI ACCOMPAGNATORI 1. I docenti organizzatori faranno pervenire al Dirigente Scolastico il piano organizzativo

dell'iniziativa, evidenziando gli aspetti didattici interessati, itinerari giornalieri, docenti

accompagnatori nel rispetto del rapporto alunno/docente deliberato dal Collegio.

2. Durante le uscite va prestata una attenta e continua vigilanza, evitando le situazioni

che possano risultare pericolose per gli alunni.

3. Deve essere sempre rispettato il rapporto di un accompagnatore ogni sedici alunni

per la scuola secondaria e diciannove per la primaria.

4. Nel caso di partecipazione di alunni in situazione di handicap, si deve prevedere la

presenza del docente di sostegno o l'aggiunta di un ulteriore docente

accompagnatore in assenza dell'insegnante di sostegno.

5. In casi di particolare gravità dell'handicap si demanda ai Consigli delle classi

coinvolte di assumere in merito decisioni diverse al fine di assicurare un'ottimale

sorveglianza. Gli alunni che non sono inseriti nell'uscita hanno diritto alla scolarità,

pertanto è garantita l'attività curriculare

ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI Tutti i partecipanti a visite e viaggi d'istruzione sono garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni, già prevista nell'assicurazione degli alunni.

Titolo ottavo: TUTELA DELLA RISERVATEZZA Al SENSI DEL DL. vo 196/2003

Page 120: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

Art. 46 - Trattamento dei dati personali La scuola raccoglie, elabora e conserva, in

relazione alla propria attività istituzionale, dati personali identificativi e talvolta

sensibili (attinenti alla sfera della riservatezza) e giudiziari relativi agli alunni ed ai

famigliari ai sensi e per gli effetti dell'art.13 del D. Lgs 30 giugno 2003 n° 196,

recante disposizioni in materia di protezione dei dati personali. Nel sito della

scuola viene fornita informativa circa le modalità del trattamento e conservazione

dei dati, e delle loro protezione, secondo il Documento Programmatico della

Sicurezza. I dati possono essere trattati in relazione agli adempimenti connessi

alla funzione istituzionale della scuola e conservati secondo le modalità

contemplate nel Decreto M.P.I. n.305 del 7/12/2006. Titolare del trattamento dei

dati e responsabile della vigilanza circa l'applicazione delle misure di

protezione è il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi. I dati possono

essere comunicati alle Pubbliche Amministrazioni e agli Enti Pubblici, a loro

volta tenuti alla riservatezza, in relazione ad attività previste dalla normativa e

nell'espletamento di compiti istituzionali. In nessun caso i dati vengono

comunicati a soggetti terzi privati senza il preventivo consenso scritto degli

interessati. Al soggetto titolare dei dati vengono riconosciuti i diritti definiti dal

D. Lgs 196/2003. Il documento programmatico sulla sicurezza dei dati

personali, depositato in segreteria, sarà aggiornato annualmente entro il 31

marzo o quando se ne ravveda la necessità.

Art. 47 - NORME FINALI Il Consiglio di Istituto decide in merito a proposte di

modifica al presente regolamento, con deliberazione votata a maggioranza

assoluta dei componenti eletti presenti. Copia del presente documento sarà

portata a conoscenza di famiglie, docenti e non docenti attraverso la pubblicazione

nel sito web della- scuola. Per tutto ciò che non è trattato nel presente

regolamento si fa riferimento alla normativa vigente.

IL DS

Page 121: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 121

Allegato 11

Piano Annuale per l’Inclusione Anno scolastico 2018/19

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: INFANZIA PRIMARIA SEC. DI

1° GRADO

1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) 6 18 17

minorati vista / / / minorati udito / / / Psicofisici 6 18 17

2. disturbi evolutivi specifici DSA / 4 / ADHD/DOP / / / Borderline cognitivo / / / Altro / / /

3. svantaggio (indicare il disagio prevalente) / / / Socio-economico / / / Linguistico-culturale / / / Disagio comportamentale/relazionale / / / Altro / / 1

Totali 6 22 18

su popolazione scolastica 182 329 123 N° PEI redatti dai GLHO 6 18 17 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria 0 4 1

N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria / / /

B. Risorse professionali

specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo

SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

AEC Attività individualizzate e di piccolo gruppo

NO

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori

NO

Page 122: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 122

protetti, ecc.) Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di

piccolo gruppo SI

Attività laboratoriali integrate (classi aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Funzioni strumentali / coordinamento SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) SI

Psicopedagogisti e affini esterni/interni no Docenti tutor/mentor SI

Altro: / Altro: /

C. Coinvolgimento docenti

curricolari Attraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e simili

Partecipazione a GLI si Rapporti con famiglie si Tutoraggio alunni si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva no

Altro: si

Docenti con specifica formazione

Partecipazione a GLI si Rapporti con famiglie si Tutoraggio alunni si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva no

Altro: si

Altri docenti

Partecipazione a GLI si Rapporti con famiglie si Tutoraggio alunni si Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva no

Altro: /

D. Coinvolgimento personale ATA

Assistenza alunni disabili si Progetti di inclusione / laboratori integrati

no

Altro: no

E. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

no

Coinvolgimento in progetti di inclusione no Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

no

Altro: /

F. Rapporti con servizi sociosanitari territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

no

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

no

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

si

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

si

Progetti territoriali integrati no Progetti integrati a livello di singola no

Page 123: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 123

scuola Rapporti con CTS / CTI no Altro: no

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati no Progetti integrati a livello di singola scuola

no

Progetti a livello di reti di scuole no

H. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe

no

Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva

no

Didattica interculturale / italiano L2 no Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

no

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

no

Altro: / Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo x Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti x

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; x Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola x

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; x

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

x

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; x

Valorizzazione delle risorse esistenti x Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione x

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

x

Altro: / Altro: / * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

Page 124: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 124

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Modalità operative Le modalità operative saranno necessariamente diverse nei casi di: - alunni con disabilità (ai sensi della Legge 104/92 e s.m.); Uno dei genitori, o chi esercita la potestà genitoriale, deve presentare all’atto dell’iscrizione scolastica la documentazione rilasciata dal Servizio Sanitario Nazionale (il verbale di accertamento della disabilità previsto dalla Legge 104/92 con l’eventuale specificazione della gravità e la Diagnosi Funzionale). La scuola prende in carico l’alunno con disabilità e convoca il GLHO (Gruppo di lavoro Operativo sull’alunno con disabilità, composto da: Dirigente scolastico o un suo delegato, i componenti dell’Unità Multidisciplinare dell’ASL, i docenti curriculari e il docente di sostegno della classe, i genitori, eventuali operatori per l’assistenza di base e/o specialistica) con il compito di redigere il PDF e il PEI – Piano Educativo Individualizzato. Per consentire la stesura, l’aggiornamento e la verifica degli interventi sono calendarizzati almeno due incontri per ogni alunno durante l’anno scolastico. - alunni con “disturbi specifici dell’apprendimento” (Legge 170 dell’8 ottobre 2010 e al D.M. 12 luglio 2011); si distinguono in dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia; riguardano alcune specifiche abilità dell’apprendimento di alunni con capacità intellettive adeguate all’età anagrafica. Agli alunni con DSA si applicano i benefici previsti dalla normativa vigente previa presentazione da parte di chi esercita la patria potestà della documentazione sanitaria. La famiglia richiede alla scuola l’elaborazione del PdP (Piano didattico Personalizzato). Entro 3 mesi la scuola si impegna ad elaborare il PdP. Nella predisposizione del documento è fondamentale il coinvolgimento della famiglia. Si prevedono incontri periodici con la famiglia (colloqui, in orario di ricevimento e in occasione dei C.d.C.). Nel PdP sono elencate tutte le misure compensative e dispensative che il C.d.C. decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie didattiche, metodologie e gli strumenti che si ritengano opportuni; sulla base di tale documentazione, nei limiti delle disposizioni vigenti, vengono predisposte le modalità delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine ciclo. Il PdP va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne copia alla famiglia, con lettera protocollata; il documento dovrà essere firmato dal Dirigente scolastico, dal C.d.C. e dalla famiglia. - alunni con svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale e disagio comportamentale/relazionale. Tali tipologie di Bes dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi come, ad esempio, la segnalazione degli operatori dei servizi sociali, oppure di ben fondate considerazioni psicopedagogiche e didattiche. L’Istituto individua in collaborazione con i servizi sociali di Cardito 5 tipologie e per ciascuna un protocollo pedagogico-didattico. Gli interventi predisposti potranno essere di carattere transitorio. Il docente referente che si occupa del disagio, ad inizio anno scolastico e nell’ambito delle attività di rilevazione dei bisogni educativi e formativi della singola classe, rileverà i casi di alunni “a rischio” attraverso incontri con i C.d.C. I docenti saranno invitati a compilare la “Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che riterranno necessari. Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. La scheda elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata dal coordinatore di classe al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico, il docente referente, dopo aver esaminato le relazioni dei casi segnalati, con eventuale consulto di esperti della problematica evidenziata, valuteranno un primo approccio di intervento. Il C.d.C pianifica l’intervento e, se necessario, predispone il piano personalizzato. Al fine di verificare l’efficacia dell’intervento si terranno incontri periodici nell’ambito dei C.d.C. programmati , o se necessario, con sedute appositamente convocate. La documentazione prodotta (scheda di rilevazione, PdP, interventi, progetti) sarà raccolta nel fascicolo personale riservato dell’alunno e alla classe. Soggetti coinvolti Istituzione scolastica, famiglie, ASL, associazioni ed altri enti presenti sul

Page 125: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 125

territorio. Risorse umane d’istituto: Funzioni strumentali BES: collaborano con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere azioni di coordinamento delle attività previste per gli alunni con BES, coordinamento per la stesura del PAI e predisposizione di modulistica, formulano azioni di formazione per il personale scolastico e progetti e di una banca dati di proposte didattiche integrate fruibili dai docenti, propongono materiali inerenti le metodologie e le strategie didattiche, collaborano con i servizi sociali e altri enti per definire interventi e strategie. Referente alunni con disabilità e per le attività di sostegno :

- collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere: - azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area sostegno - azione di coordinamento con l’equipe medica e il GLI - organizzazione delle attività di sostegno, richiede la convocazione del Gruppo di lavoro,

coordina il - Gruppo di Lavoro nello svolgimento delle varie attività. - Aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati Referente DSA, - Collabora con il Dirigente Scolastico e con il personale della scuola per svolgere - Azione di accoglienza e orientamento degli alunni con certificazione secondo la recente normativa. - Pianificazione degli incontri famiglia - docenti - Provvede all’eventuale convocazione degli specialisti e dei genitori al C.d.C, su esplicita richiesta della famiglia - Consegna la documentazione al C.d.C, nel primo consiglio dopo il ricevimento della documentazione - Coordinamento per la compilazione del Piano didattico Personalizzato - Azione di supporto didattico – metodologico ai docenti - Coordinamento dei laboratori predisposti all’interno dell’istituto - Operazioni di monitoraggio Altre figure di supporto Figure strumentali Docenti per le attività di sostegno Coordinatori di classe Personale ATA, Organi collegiali Gruppo di Lavoro per l’Inclusione svolge i seguenti compiti: 1. Rilevazione dei BES, monitoraggio e valutazione 2. Raccolta e documentazione degli interventi educativo-didattici 3. Consulenza e supporto ai docenti sulle strategie e metodologie di gestione delle classi 4. Raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai G.L.H. operativi 5. Elaborazione di un “Piano Annuale per l’Inclusione” 6. Interfaccia con CTI e servizi sociali e sanitari territoriali Nel mese di giugno discute e recepisce la proposta di “Piano Annuale per l’inclusione”. Nel mese di settembre adatta la proposta di Piano Annuale per l’inclusione in base alle risorse assegnate alla scuola. Commissione BES: Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; formulazione proposte di lavoro per GLI; raccolta Piani di Lavoro (PEI e PDP) relative ai BES. Consigli di classe/Team docenti: Individuazione casi in cui sia necessaria e opportuna l’adozione di una personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative;; rilevazione alunni BES di natura socio-economica e/o linguistico-culturale; produzione di attenta verbalizzazione delle considerazioni psicopedagogiche e didattiche che inducono ad individuare come BES alunni non in possesso di certificazione; definizione di interventi didattico-educativi; individuazione strategie e metodologie utili per la realizzazione

Page 126: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 126

della partecipazione degli studenti con BES al contesto di apprendimento; definizione dei bisogni dello studente; progettazione e condivisione progetti personalizzati; individuazione e proposizione di risorse umane strumentali e ambientali per favorire i processi inclusivi; stesura e applicazione Piano di Lavoro (PEI e PDP); collaborazione scuola-famiglia-territorio; condivisione con insegnante di sostegno (se presente)

Possibilità Sono state individuate alcune tematiche sulla base della rilevazione dei bisogni formativi dei docenti. Esse sono: · metodologie didattiche e pedagogia inclusiva · nuove tecnologie per l'inclusione · valutazione autentica e strumenti · strumenti di osservazione per l'individuazione dei bisogni educativi e formativi Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; L’Istituto si è posto l’obiettivo di attivare concretamente azioni inclusive a partire dal fatto che alla base della programmazione didattico-educativa, PEI e PDP, e nella realizzazione delle attività vi sia una condivisione degli obiettivi e di interventi da parte di tutti i docenti curricolari e di sostegno (importanti risorse nelle classi ove presenti). L’attività consiste: rilevazione ad inizio anno dei bisogni educativi e formativi, con particolare attenzione alla rilevazione di quelli speciali – azione condivisa con i servizi sociali che partecipano con educatori nei consigli di classe di inizio anno; definizione di obiettivi di apprendimento per gli alunni con bisogni educativi speciali in correlazione con quelli previsti per l’intera classe, nonché l’attuazione di percorsi integrati sia curriculari che extracurriculari; predisposizione di progetti che prevedanono interventi integrati tra tutti i soggetti che operano in relazione con gli alunni con bisogni educativi speciali; monitoraggio ed eventuale riprogettazione degli interventi nel corso dell’anno; valutazione delle competenze raggiunte sulla base degli obiettivi fissati e tenuto conto dell’efficacia delle strategie attivate; predisposizioni di relazioni a conclusione dell’anno scolastico che documentino gli interventi e i risultati raggiunti. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola Diverse figure professionali collaborano all’interno dell’istituto: docenti di sostegno contitolari con gli insegnanti di classe. Gli insegnanti di sostegno promuovono attività individualizzate, attività con gruppi eterogenei di alunni, attività laboratoriali con gruppi. Docente con competenze psicopedagogiche Tutti i soggetti coinvolti si propongono di organizzare le azioni attraverso metodologie funzionali all'inclusione: • Attività laboratoriali (learning by doing) • Attività per piccolo gruppi (cooperative learning) • Tutoring • Attività individualizzata (mastery learning) di apprendimento sia per gli alunni con disabilità, sia per gli alunni BES in correlazione con quelli previsti per l’intera classe. La progettualità didattica orientata all’inclusione comporta l’adozione di strategie e metodologie favorenti, l’apprendimento cooperativo, il lavoro di gruppo e/o a coppie, il tutoring, l’apprendimento per scoperta, la suddivisione del tempo, l’utilizzo di mediatori didattici, di attrezzature e ausili informatici, di software e sussidi specifici.

Page 127: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 127

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Coinvolgimento dei C.T.I. e i C.T.S., delle A.S.P. e dei Centri di Assistenza Territoriali

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative La scuola prevede di fornire informazioni e richiedere la collaborazione alle famiglie. Prevede inoltre la valorizzazione del ruolo delle famiglie e partecipazione propositiva.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; In base alle situazioni di disagio e sulle effettive capacità degli studenti con bisogni educativi speciali, viene elaborato un PDP (PEI nel caso di alunni con disabilità). Nel PDP vengono individuati gli obiettivi specifici d’apprendimento, le strategie e le attività educativo/didattiche, le iniziative formative integrate tra istituzioni scolastiche e realtà socio/assistenziali o educative territoriali, le modalità di verifica e valutazione. Per ogni soggetto si dovrà provvedere a costruire un percorso finalizzato a: - rispondere ai bisogni individuali - monitorare la crescita della persona - monitorare l'intero percorso - favorire il successo della persona nel rispetto della propria individualità-identità Valorizzazione delle risorse esistenti Ogni intervento sarà realizzato partendo dalle risorse e dalle competenze presenti nella scuola. - Classificazione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella progettazione di momenti formativi. - Valorizzazione della risorsa “alunni” attraverso l’apprendimento cooperativo per piccoli gruppi, per mezzo del tutoraggio tra pari. - Valorizzare gli spazi, le strutture, i materiali e la presenza vicina di un altro ordine di scuola per lavorare sulla continuità e sull’inclusione Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione L’eterogeneità dei soggetti con BES e la molteplicità di risposte possibili richiede l’articolazione di un progetto globale che valorizzi prioritariamente le risorse della comunità scolastica e definisca la richiesta di risorse aggiuntive per realizzare interventi precisi. Le proposte progettuali, per la metodologia che le contraddistingue, per le competenze specifiche che richiedono, necessitano di risorse aggiuntive, numerose non presenti nell’Istituto. L’istituto necessita: - L’assegnazione di docenti da utilizzare nella realizzazione dei progetti di inclusione e

Page 128: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 128

personalizzazione degli apprendimenti - Il finanziamento di corsi di formazione sulla didattica inclusiva, in modo da ottimizzare gli interventi di ricaduta su tutti gli alunni - L’assegnazione di un organico di sostegno adeguato alle reali necessità per gli alunni con disabilità - L’assegnazione di educatori dell’assistenza specialistica per gli alunni con disabilità dal primo periodo dell’anno scolastico - Risorse umane per l’organizzazione e la gestione di laboratori informatici, nonché l’incremento di risorse tecnologiche in dotazione alla singole classi, specialmente dove sono indispensabili strumenti compensativi - Definizione di nuove intese con i servizi socio-sanitari - Adesioni a reti di scuole in tema di inclusività

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo. In accordo con le famiglie e gli insegnanti vengono realizzati progetti di continuità al fine di favorire il passaggio fra i diversi ordini di scuola. La Commissione Formazione Classi provvederà all’inserimento nella classe più adatta degli alunni con disabilità e i bisogni educativi speciali. La formulazione del PAI è volta a sostenere l'alunno, dotandolo di competenze che lo rendano capace di fare scelte consapevoli, permettendogli di sviluppare un proprio progetto di vita futura. Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 21/06/18 Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 27/06/18

Page 129: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 129

Allegato 12

PROGETTAZIONE FUNZIONE

STRUMENTALE AREA “Supporto alunni e docenti”

Anno Scolastico 2017-2018

Premessa

Il nostro istituto scolastico ha posto il bambino che apprende al centro di tutta la sua

azione educativa mirando allo sviluppo di tutte le competenze indispensabili per lo

sviluppo personale, per la cittadinanza attiva, l ’inclusione e l’occupazione.

Le raccomandazioni sulle competenze chiave del 2006 affidano, infatti,

all’istruzione e alla formazione iniziale il compito di predisporre tutti gli strumenti

necessari per garantire un continuo apprendimento e una preparazione per la vita

adulta.

Per tale motivo è necessario rimuovere e contrastare le diseguaglianze socio-

culturali e territoriali, l’abbandono e la dispersione scolastica, perché “Una scuola che

‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti …

perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non

accolto (…).

In primo piano è sempre stato posto il bambino con la sua storia, con il suo percorso

evolutivo, con la sua famiglia e con tutte le altre agenzie che concorrono alla sua

formazione con le quali si è cercato di creare un clima di collaborazione e

partecipazione.

Page 130: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 130

In quest’ottica si inserisce l’area “Supporto per alunni e docenti” rappresentata dal

raccordo con la famiglia ai docenti e tutti gli organi preposti per la risoluzione di

situazioni particolari.

Considerato l’influenza che la cultura del nostro territorio esercita sullo sviluppo dei

bambini, in quanto parte essenziale della loro identità, della loro personalità e del loro

modo di pensare e di agire, si comprende quanto l’azione della scuola debba essere

sempre protesa a compensare, a valorizzare le esperienze vissute e a rimuovere gli

impedimenti che limitano l’integrazione.

Per avere una completa conoscenza dei bambini e per evitare disagi emozionali nei

passaggi ai vari ordine di scuola, si rendono necessari colloqui con i colleghi delle

classi- ponte e con le funzioni strumentali preposte per quest’area.

A tal proposito le docenti incaricate quali funzione strumentali per quest’ area si sono

prefissati i seguenti obiettivi:

OBIETTIVI

1. Incontri e regolari colloqui con i docenti

2. Verifica delle situazioni di disagio segnalate dai docenti.

3. Raccogliere informazioni sui servizi territoriali.

4. Segnalazione di assenze ed i ritardi degli alunni al fine di prevenire situazioni

di abbandono o frequenza saltuaria.

5. Supporto costante ai docenti e alle famiglie costanti i con la famiglia nelle

situazioni di disagio

6. Sensibilizzare le famiglie affinché la frequenza scolastica sia costante

mediante incontri, telefonate e visite domiciliari

7. Raccordo fra i diversi ordini di scuola

8. Collaborazione con Dirigente Scolastico, i suoi collaboratori e con le altre

funzioni strumentali

Page 131: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 131

PROGETTAZIONE FUNZIONE STRUMENTALE

AREA “Valutazione e Autovalutazione d’ Istituto” Anno Scolastico 2017-2018

• Progettazione delle attività da svolgere e coordinare

1. Collaborazione con il DS e con le altre Figure di sistema ai fini di un confronto

di esperienze e per raccordi in merito alle attività da promuovere e svolgere in

merito al miglioramento.

2. Autoaggiornamento (consultazione e diffusione documentazione e circolari,

collegamenti e contatti con il SNV).

3. Formazione (partecipazione a seminari, corsi di formazione in presenza e on-

line).

4. Periodica consultazione di siti istituzionali per ricerca di progetti, iniziative,

materiali, documentazione, ecc., inerenti il settore di competenza e per

successiva divulgazione al personale docente ed eventuale partecipazione ad

attività progettuali.

5. Promozione di discussione a livello collegiale sulle problematiche della

valutazione delle competenze degli alunni, al fine di diffondere una comune

cultura della valutazione e dell’autovalutazione dell’azione didattica:

analisi dei dati delle rilevazioni degli apprendimenti ed elaborazione di

protocolli di valutazione interna;

coordinamento nella formulazione delle prove di verifica periodica sulla

base dei quadri di riferimento nazionali;

Page 132: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 132

discussione per Interclasse degli esiti delle prove di verifica e riflessione

comune su punti di forza e criticità;

estensione al discorso valutativo alla Scuola dell’infanzia e scuola

secondaria di I grado nell’ottica della verticalità mediante coordinamento e

collaborazione;

disseminazione di materiali inerenti l’area;

monitoraggio dei bisogni formativi dei docenti rispetto al tema della valutazione.

• Partecipazione alle iniziative INVALSI:

Raccordo con gli enti esterni di valutazione;

Diffusione di tutte le informative ai soggetti destinatari;

Collaborazione nella somministrazione delle Prove Invalsi;

Collaborazione nella digitazione dei dati;

Analisi, tabulazione e diffusione dei risultati delle rilevazioni degli

apprendimenti delle Prove Invalsi • Coordinamento ed organizzazione del processo e delle

procedure finalizzate all’autoanalisi di istituto per il miglioramento della qualità formativa:

tabulazione, analisi e socializzazione degli esiti delle rilevazioni;

individuazione di aree di debolezza (organizzativa, didattica, strumentale,

ecc.) da potenziare e aree da esaltare,in funzione di verifica e sviluppo

delle scelte del PDM e del PTOF;

cura di una capillare comunicazione e condivisione di iniziative, procedure,

tecniche relative all’area da potenziare;

raccordo con la Scuola dell’Infanzia e Scuola Secondaria di I grado;

attenzione per quant’altro dovesse scaturire come esigenza del Circolo

• Raccolta su supporto informatico e cartacea della documentazione relativa all’attività svolta.

Page 133: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 133

PROGETTAZIONE FUNZIONE STRUMENTALE

AREA POTENZIAMENTO E CLIL “I. C. 2 DON BOSCO SPEAKS ENGLISH”

Anno Scolastico 2017-2018

PREMESSA Le nostre società sono investite da notevoli mutamenti prodotti, soprattutto, dai processi di integrazione. Da ciò emerge sempre più un bisogno di saper parlare diverse lingue. E’ proprio nel contesto di questa realtà in continuo mutamento e alla luce degli studi più recenti sull’apprendimento delle lingue che è nato un vivo interesse per il CLIL. Essa è una strategia europea per l ’ apprendimento delle lingue e delle discipline grazie alla quale i nostri giovani hanno la possibilità di sviluppare le loro capacità di usare le lingue, traendone beneficio per la loro vita presente e futura. PRESENTAZIONE DEL PROGETTO L’Istituto Comprensivo DON BOSCO di Cardito (NA)propone l’attuazione di percorsi CLIL da realizzare presso la stessa scuola primaria. Tali percorsi tendono a promuovere l’utilizzo di metodologie didattiche innovative in conformità con le indicazioni della Comunità Europea che prevede che gli studenti approfondiscano almeno due lingue comunitarie oltre la lingua madre. CLIL è l’acronimo di Content Language Integrated Learning, ossia una metodologia che prevede l’insegnamento di contenuti disciplinari attraverso l’uso di una lingua straniera veicolare che, in questo caso, sarà l’Inglese. Pertanto il Progetto si integra perfettamente con la programmazione curriculare delle discipline coinvolte e viene svolto con la compartecipazione delle insegnanti nelle specifiche materie affrontate . Il progetto, suddiviso in sei unità di apprendimento, svilupperà argomenti relativi alla progettazione curriculare di geografia. La geografia è particolarmente adatta all’insegnamento CLIL perché è, per antonomasia, un sapere esplorativo, concreto e sperimentale, in grado di stimolare competenze trasversali e “thinking skills” di alto livello. Essa è inoltre adatta al CLIL perché: - coinvolge molto lavoro non linguistico bensì visuale tramite mappe e diagrammi; permette il lavoro autonomo di ricerca di informazioni; - è particolarmente adatto per l’esposizione tecnologica, sia in classe che a casa: ad esempio, sono entrati nello studio della geografia strumenti interattivi assolutamente efficaci, gratuiti e facili da trovare ed usare come Google maps; - è un approccio moderno alla geografia e ciò permette facilmente di trovare connessioni all’Intercultura (e quindi al contesto che molte classi vivono quotidianamente)

Page 134: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 134

OBIETTIVI GENERALI Gli obiettivi generali che la Metodologia CLIL intende raggiungere riguardano sia le competenze inerenti le discipline trattate sia le competenze linguistiche. Quindi, con queste attività è possibile perseguire gli obiettivi disciplinari utilizzando una metodologia alternativa attraverso l’utilizzo della lingua Inglese veicolare. Le motivazioni per cui si vogliono mettere in atto i progetti CLIL sono di vario tipo: - sviluppare abilità comunicative; - stimolare lo sviluppo di diverse strategie di apprendimento, favorendo la riflessione e il ragionamento; - stimolare la curiosità verso le altre culture, per giungere a promuovere oltre che una maggiore “apertura” verso il “diverso-altro”, anche atteggiamenti plurilingui; - stimolare la motivazione verso la LS (per cui si opterà per argomenti di studio molto stimolanti); - promuovere una maggiore consapevolezza sia della LM che della LI; - presentare i contenuti con metodologie diverse e alternative soprattutto con materiali multimediali attraverso l’uso di LIM, pc; - utilizzare la LS per comunicazione autentica, dare attenzione al significato piuttosto che alle strutture e agli errori linguistici FINALITA’ Le finalità del CLIL sono quelle di far acquisire contenuti disciplinari migliorando le competenze linguistiche nella lingua veicolare (inglese) utilizzata come strumento per apprendere e sviluppare abilità cognitive. Uno degli scopi dell’insegnamento veicolare è quello di aiutare gli studenti a comprendere che la lingua è uno strumento di comunicazione, acquisizione e trasmissione del sapere (non un’astratta entità di regole grammaticali). Utilizzando la metodologia CLIL, la lezione viene focalizzata sia su contenuti disciplinari delle materie coinvolte in questa sperimentazione sia sulla lingua veicolare (inglese) di cui bisogna favorire la comprensione e l’utilizzo. Per realizzare queste proposte didattiche, vengono attuate delle strategie che prevedono lezioni interattive e attività mirate ad aumentare la produzione linguistica. Pertanto gli insegnanti delle materie curricolari, per proporre nella lingua veicolare i contenuti delle specifiche discipline, devono applicare delle metodologie didattiche fortemente coinvolgenti e motivanti. CLIL è: - metodo di insegnamento “step by step”; - apprendimento per competenze; - insegnamento per parole chiave; - consolidamento di conoscenze e competenze per affinamenti successivi, ossia per piccoli passi consecutivi; - calarsi costantemente nei panni dello studente; - lezione attiva fatta di interazione costante tra docenti e studenti, interazione costante tra studenti e studenti; Strategie didattiche in CLIL • Presentazione dei contenuti disciplinari in modo più concreto e visivo • Importanza del supporto multimediale (vedi libri di testo degli altri paesi) • Significati costruiti attraverso forme dialogiche interattive (approcci globali ed esperienze pratiche soprattutto alle elementari) • Lavoro di gruppo, responsabilità, autonomia

Page 135: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 135

OBIETTIVI FORMATIVI U.D.A.: MAPS • Conoscere le caratteristiche di una cartina politica, fisica e tematica. • Ascoltare e leggere le caratteristiche delle diverse cartine . • Abbinare le immagini alle corrette definizioni. U.D.A: PERCENTAGES AND GRAPHS • Conoscere i paesi che compongono il Regno Unito. • Saper leggere un grafico a torta (pie chart) e un istogramma (bar chart). • Ascoltare leggere e ricomporre i nomi dei paesi che compongono il Regno Unito. • Conoscere le varie regioni che formano l’Italia. U.D.A: GEOGRAPHICAL WORDS TO DESCRIBE LANDSCAPE • Riconoscere e nominare i principali ambienti geografici • Conoscere e descrivere i diversi tipi di ambienti geografici. U.D.A.: ECONOMIC ACTIVITIES • Conoscere i tre comparti dell’ economia (primary, secondary and tertiary) con particolare riferimento alle varie attività lavorative in Inghilterra e in Italia. • Ascoltare , leggere e rispondere a testi riguardanti i vari settori dell’ economia. • Collocare le varie professioni ai tre diversi settori U.D.A.: MY REGION •Riflettere e conoscere le caratteristiche della propria regione • Conoscere gli elementi che caratterizzano la regione propria individuando gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare. U.D.A.: MY TOWN • Identificare le principali attrazioni del proprio paese • Descrivere luoghi e monumenti importanti • Acquisire termini geografici e saperli utilizzare. • Identificare gli edifici di uso pubblico associati ai simboli • Descrivere luoghi • Chiedere e dare indicazioni per raggiungere edifici, negozi e uffici all’interno del proprio paese. • Acquisire il linguaggio specifico inerente a servizi e luoghi pubblici della città. • Descrivere la propria esistenza in base all’uso di una carta. • Imparare una terminologia e saperla riutilizzare. Durata: Le attività saranno svolte durante tutto l’anno scolastico e con modalità che si adatteranno alle diverse esigenze. Luoghi: Laboratorio d’Informatica Risultati attesi: Miglioramento delle competenze effettive degli studenti in L2, particolarmente riguardo alle competenze produttive a livello orale. Valutazione: I docenti, attraverso prove oggettive e soggettive, verificheranno le prestazioni dei discenti, le competenze acquisite, i prodotti realizzati, le esperienze effettuate ed infine il grado di soddisfazione.

Page 136: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 136

PROGETTAZIONE FUNZIONE STRUMENTALE

AREA “VIAGGI DI ISTRUZIONE – CONTINUITA’” TRIENNIO 2016/2019

PREMESSA A partire dall’anno scolastico 2016/2017, a seguito di dimensionamento, si

costituisce l’Istituto Comprensivo “Don Bosco” comprendente scuola dell’infanzia,

scuola primaria e scuola secondaria di I grado. Il mutamento strutturale

dell’istituzione scolastica ha richiesto una riprogettazione delle attività rivolte alla

continuità in relazione alla costruzione di un curricolo verticale attraverso

l’integrazione delle esperienze educative esperite dal discente nelle tre fasi del primo

ciclo d’istruzione. Tale integrazione è orientata alla piena collaborazione tra i docenti

dei diversi gradi di scuola al fine di porre al centro il percorso dell’alunno, che deve

strutturarsi in maniera coerente e organica pur nella diversità metodologiche,

contenutistiche e organizzative dei tre ordini di scuola. A tal fine, l’area inerente i

viaggi di istruzione e continuità si pone come obiettivi generali:

di costituire un ponte tra la scuola e il territorio circostante, una porta sulla

realtà storica, paesaggistica, urbana della Campania, una possibilità di

integrazione reale tra quanto appreso in classe e la realtà viva, di saper

“leggere” il territorio nella sua complessità geografica, storica e culturale,

nonché educare al rispetto dell’ambiente, alla tutela dei beni culturali e alla

promozione delle competenze di cittadinanza

di dar vita ad un progetto educativo di amplissimo respiro, che abbracci l’intera

permanenza dell’alunno nel primo ciclo di istruzione e lo avvicini per gradi

contigui ai traguardi di competenze attesi alla fine del suddetto ciclo.

Sezione 1 – Viaggi d’istruzione

Page 137: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 137

Le uscite didattiche sul territorio rappresentano un supporto essenziale alla didattica

in classe, offrendo la possibilità di esperire de visu realtà geografiche, storiche,

ambientali studiate in classe. Ciò è particolarmente vero per un territorio come la

Campania, ricchissima di tradizioni antiche e di testimonianze millenarie che la

rendono un territorio particolarmente complesso, ma anche affascinante per la

stratificazione di epoche che esso presenta. In particolare, in continuità con i

programmi ministeriali di storia, le uscite didattiche della primaria, avvalentesi della

collaborazione dei docenti della secondaria, e delle prime classi della secondaria di I

grado saranno incentrate sulla scoperta del mondo antico in Campania. La scoperta

e la visione delle testimonianze del passato consente di sviluppare le seguenti

competenze storico-geografiche:

comprendere le peculiarità del territorio in chiave diacronica e all’interno di un

sistema di relazioni spaziali e cronologiche ben più ampio

saper leggere le fonti, ricavare informazioni storiche da fonti non letterarie

saper riconoscere ed allocare nel giusto tempo storico le testimonianze del

passato

sviluppare un senso civico volto alla conservazione dell’ambiente e dei beni

culturali presenti nel territorio.

Il coinvolgimento degli alunni della primaria e della secondaria si pone nell’ottica

della continuità, consentendo di costruire, attraverso le mete scelte anno per anno,

un rigoroso percorso di studio del territorio, una “mappa” culturale del luogo in cui si

vive.

Per quanto concerne le classi terminali della secondaria di I grado, i viaggi di

istruzione di più giorni in varie località italiane seguiranno, come criterio di scelta, la

coerenza con la programmazione didattico-educativa, prediligendo mete di interesse

storico-culturale e letterario decise in sede di Consiglio di Classe, conformemente al

percorso educativo intrapreso dai discenti.

Sezione 2 – Continuità La continuità è uno dei cardini della didattica per competenze: sebbene tale

continuità fosse già implicita nella progressione del discente nei tre gradi del primo

ciclo d’istruzione, le recenti riforme scolastiche hanno puntato il focus sull’esplicita,

organica integrazione tra le progettazioni didattico-educative dei tre gradi del primo

ciclo d’istruzione, che collaborano al raggiungimento delle competenze-chiave alla

Page 138: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 138

fine del percorso. L’integrazione, facente parte del cosiddetto curricolo verticale, si

sostanzia in progetti multidisciplinari appositamente concepiti per coinvolgere, pur

nella diversa declinazione dei contenuti e delle metodologie a seconda dell’uditorio,

gli alunni dei diversi gradi di scuola, al fine di creare un percorso fluido di

apprendimento. L’I.C. Don Bosco ha avviato per il triennio 2016/2019 i seguenti

progetti di continuità.

Giornalino d’Istituto “TamTam”

Il progetto “TamTam” coinvolge alunni provenienti da tutte le classi della secondaria

di I grado e delle quinte della primaria dell'istituto e ha come modello didattico

l'apprendimento in situazione e il roleplaying, nel quale i discenti possono

confrontarsi con la simulazione di un ambiente di lavoro reale (la redazione di un

giornale) al fine di sviluppare e consolidare le competenze chiave in lingua madre, lo

sviluppo dello spirito di iniziativa e della mentalità imprenditoriale, le competenze

digitali, secondo quanto sancito dalla Raccomandazione del Consiglio Europeo del

18/12/2006 sulle competenze di cittadinanza, recepita nelle Indicazioni Nazionali per

il curricolo della scuola dell'infanzia e per il primo ciclo d'istruzione. Nello specifico, il

progetto ha perseguito come finalità i seguenti traguardi di competenza attesi al

termine del primo ciclo d’istruzione, riportati nelle Indicazioni Nazionali:

saper “scrivere testi di forma diversa (…articoli di cronaca, recensioni,

commenti) sulla base di modelli sperimentati, adeguandoli alla situazione,

argomento, scopo, destinatario, e selezionando il registro più adeguato”;1

saper “utilizzare la videoscrittura per i propri testi, curandone l'impaginazione;

scrivere testi digitali”;2

“comprendere e usare in modo appropriato i termini di base afferenti alle

differenti discipline”.3

Il percorso didattico utilizza diverse metodologie didattiche:

lezione frontale, supportata dall'uso della LIM e dalla proiezione di slide

elaborate dai docenti;

lezione partecipata e sessioni di brainstorming, nelle quali gli alunni possono

porre domande e questioni agli insegnanti, nonché proporre idee e spunti per

1 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, pag. 34 2 Ibidem 3 Ibidem

Page 139: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 139

l'articolazione e la linea editoriale del progetto;

lavoro di gruppo, in cui gli alunni possono lavorare sulle idee proposte

organizzandosi in piccoli gruppi;

lezione virtuale, nella quale gli alunni possono interagire con gli insegnanti al

di fuori dall'ambiente fisico della classe attraverso la corrispondenza via e-

mail;

partecipazione ad eventi e manifestazioni.

Al termine del percorso, a certificare lo sviluppo delle competenze da parte degli

alunni, viene redatto il giornalino “TamTam” in formato di quotidiano A3. La ricaduta

formativa del progetto è altamente soddisfacente, in quanto tutti gli alunni, in

relazione al loro differente livello iniziale, mostrano progressi soprattutto

nell'acquisizione di un metodo di studio più efficace ed efficiente, nonché l'abitudine a

riflettere su quanto prodotto, essendo costretti dalla routine di lavoro a revisionare e

a riscrivere più di una volta i loro articoli. Ciò permette di sviluppare un'ulteriore

competenza metacognitiva, che consente ai discenti di essere più consapevoli del

loro modello di apprendimento e di intervenire su di esso per migliorarne la qualità.

Contrasto al bullismo, al cyber-bullismo e alla violenza di genere

Il fenomeno del bullismo, sebbene non nuovo in ambito scolastico, ha subito nel

corso degli ultimi anni una preoccupante e pervasiva evoluzione attraverso l’ingresso

dei nuovi media nella vita quotidiana di bambini e ragazzi: fenomeni inediti fino a

pochi anni fa, quali il cyber-bullismo e l’hatespeech, che trovano terreno fertili nei

processi di deresponsabilizzazione tipici degli ambienti virtuali, rappresentano un

delicato e controverso problema cui la scuola, di concerto con le famiglie e figure

specializzate (psicologi, forze dell’ordine, associazioni), deve far fronte per educare

al rispetto, alla cooperazione, al senso della legalità. L’I.C. Don Bosco ha avviato

diversi progetti specificamente mirati al contrasto del bullismo in tutte le sue forme, e

ha aderito a progetti nazionali promossi dal MIUR.

Generazioni Connesse

Generazioni Connesse è un progetto multipiattaforma promosso dal MIUR per il

contrasto alle forme di violenza giovanile. L’I.C. Don Bosco, in collaborazione con

l’Università degli Studi di Firenze, aderisce al percorso consistente nella

somministrazione di questionari di monitoraggio iniziali e finali e in attività formative

Page 140: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 140

coadiuvate dalla presenza di esperti esterni, in particolare esponenti di Telefono

Azzurro e associazioni consumatori. La piattaforma mette inoltre a disposizione

materiali didattici appositamente pensati per illustrare ai ragazzi i rischi della rete,

presentando nel complesso un vademecum per muoversi in sicurezza nel mondo

virtuale. La programmazione didattico-educativa segue in modo integrato il percorso

formativo-informativo, proponendo letture a tema, visione critica di prodotti audiovisivi

sull’argomento, produzione di testi e lavori multimediali. Alla fine del percorso gli

alunni della secondaria di I grado hanno prodotto il cortometraggio Witness, Storie di

Bullismo, girato e montato interamente tramite smartphone e proiettato in occasione

della Giornata Nazionale contro il Bullismo presso Palazzo Mastrilli.

Parole O_Stili

“Parole O_Stili” è un’iniziativa nata dal web per il contrasto dell’hatespeech in rete,

ovvero sensibilizzare gli utenti ad un uso consapevole del linguaggio negli ambienti

virtuali. La comunicazione in rete, a causa dell’anonimato e del senso di

deresponsabilizzazione da esso derivante, è spesso viziata dall’espressione di

sessismo, razzismo, vere e proprie minacce, che hanno ricadute pesantissime sulla

vita reale. L’iniziativa, patrocinata dal Miur, ha prodotto il decalogo della

comunicazione in rete nonché eventi on line che possono essere seguiti dalle classi

in tempo reale. L’I.C. Don Bosco ha aderito al manifesto come parte del contrasto del

cyber bullismo e della violenza di genere.

School Movie – “Apri gli occhi”

Nell’anno scolastico 2015/2016, l’I.C. Don Bosco ha partecipato all’iniziativa School

Movie, progetto pluriennale mirato alla promozione del cinema tra i giovani. Il

progetto, patrocinato del comune, ha visto l’Istituto, di concerto con le altre scuole del

territorio, lavorare ad una sceneggiatura originale sul tema dell’amore da presentare

nella cornice del Giffoni Film Festival 2017. Il tema dell’amore è stato declinato

nell’accezione di “amore per se stessi”, inserendo l’attività all’interno del percorso

sulla lotta al bullismo. La sceneggiatura originale, dal titolo “Apri gli occhi”, stesa dal

prof. Antonio Cretella con la collaborazione degli studenti che hanno suggerito spunti

e soluzioni narrative, ha come oggetto le vicende di un ragazzino di 11 anni vittima di

bullismo che subisce una grave aggressione che lo porta in coma, dal quale uscirà

decidendo di non cedere alla violenza. Le riprese hanno visto come protagonisti

Page 141: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 141

bambini della primaria e della secondaria, nonché gli insegnanti, con il

coinvolgimento e la collaborazione degli enti del territorio, quali la ASL di Cardito e il

Centro Commerciale la Masseria. L’esperienza ha avuto notevoli ricadute formative:

sensibilizzazione ai temi della violenza e del bullismo, nonché della

depressione giovanile

sviluppo di competenze di cittadinanza

sviluppo di competenze specifiche nel campo dei linguaggi complessi

(strutturazione di uno script e di uno storyboard, narrazione per immagini)

creazione consapevole di uno strumento didattico

Il filmato è attualmente disponibile on line

https://www.youtube.com/watch?v=pHzZNWIbwSU

Contrasto alla violenza di genere

In occasione della Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne (25

novembre) e della Giornata Internazionale della Donna (8 Marzo), l’I.C. Don Bosco

organizza lezioni multimediali per la sensibilizzazione degli alunni verso questo

delicato tema. Nei giorni immediatamente precedenti e successivi, la

programmazione trasversale si incentra sul ruolo della donna in ambito storico-

letterario e scientifico, con letture mirate e testimonianze audiovisive. Tali percorsi di

pongono l’obiettivo di:

promuovere la parità di genere

destrutturare i pregiudizi sessisti in un contesto socioculturale spesso ancora

permeato da ingiustificati e radicati elementi di disparità di genere

decrittare i messaggi sessisti dei media

imparare il rispetto di se stessi e dell’altro nella diversità

Page 142: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 142

Allegato 13

Progetto di recupero e potenziamento nelle abilità di base

Scuola Secondaria di I grado a. s. 2017/2018

Motivazione del progetto Con questo progetto si intende realizzare un percorso didattico a classi aperte, per gruppi di alunni che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un loro reale e positivo sviluppo. Il progetto è rivolto in particolare agli alunni che presentano difficoltà di apprendimento nella lingua italiana sia parlata che scritta, nonché difficoltà nell’area logico-matematica. Attraverso la formazione di gruppi di livello, si interverrà sulle potenzialità di ciascun alunno al fine di realizzare il successo formativo e consentire il recupero ed il consolidamento delle fondamentali abilità di base. Si realizzerà un percorso didattico individualizzato che consenta di tener conto delle risorse cognitive di ciascuno, in vista di un reale e positivo sviluppo di ogni alunno. Il progetto si fonda sulla collaborazione tra docenti di classe e di potenziamento che insieme concordano le varie attività da proporre per costruire un autentico percorso di crescita. In questa ottica risulta utile esplicitare la valenza dell’intervento formativo affidato l docente di potenziamento che facilita l’organizzazione di attività a classi aperte e per gruppi di livello. Il progetto risponde coerentemente all’esigenza di garantire il successo formativo di tutti gli alunni segnalati dai coordinatori e dai Docenti del consiglio di classe delle sezioni “A” e “B”, dando la possibilità a ciascuno di apprendere al meglio, nel rispetto dei propri tempi e delle proprie potenzialità; persegue lo scopo prioritario di contrastare la demotivazione e lo scarso impegno nello studio mediante percorsi di recupero, consolidamento e sviluppo. Il progetto è caratterizzato da iter di lavoro individualizzati per gli alunni che evidenziano le seguenti caratteristiche:

• Scarso sviluppo delle abilità di base

Page 143: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 143

• Insuccesso scolastico • Difficoltà nell’apprendimento • Scarsa motivazione allo studio

Gli alunni saranno organizzati per gruppi. Seguiranno lezioni frontali, esercitazioni, applicazioni di schemi operativi e attività individualizzate miranti ad acquisire contenuti con crescente livello di difficoltà. In itinere e al termine delle attività progettuali si svolgeranno verifiche in base al lavoro scolastico: attenzione, ascolto, tempi di applicazione, capacità di seguire le procedure indicate. Finalità del progetto Le difficoltà nell’apprendimento si traducono spesso in demotivazione e frustrazione nei discenti e si possono trasformare in veri e propri ostacoli sul piano della crescita culturale e umana, Attraverso questo progetto si intende far recuperare ai ragazzi lacune non colmate a durante l’anno scolastico con strategie di rinforzo diversificate. Le attività di studio saranno finalizzate a: Consolidare il metodo di lavoro Promuovere l’interesse e la partecipazione alla vita scolastica Sviluppare la fiducia in sé Realizzare interventi mirati al recupero e al consolidamento degli apprendimenti di base Promuovere il successo scolastico e formativo degli alunni Definizione degli obiettivi di apprendimento Per gli obiettivi specifici di apprendimento si fa riferimento alla programmazione per il recupero delle abilità di base, riferite all’anno scolastico 2017-2018.

Metodologie del lavoro

• Incoraggiamento e gratificazione per ogni risultato positivo • Apprendimento individualizzato • Controllo sistematico del lavoro svolto • Studio guidato • Libri di testo semplificati • Semplificazione dei contenuti e frequenti ritorni sugli stessi

Descrizione del percorso didattico (tempi di svolgimento delle attività)

Il progetto si svolgerà per un numero di ore pari ad ore _________

• I ragazzi di I verranno suddivisi in ____ gruppi di ____ alunni ciascuno. Ciascun gruppo affidato ad un insegnante

Page 144: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 144

• I ragazzi di II verranno suddivisi in ____ gruppi di ____ alunni ciascuno. Ciascun gruppo affidato ad un insegnante

• I ragazzi di III verranno ripartiti anch’essi in ____ gruppi di almeno ____ alunni. Ciascun gruppo verrà seguito da un docente.

Strumenti di verifica del progetto

Le prove di verifica, dovendo accertare le competenze acquisite dagli alunni, saranno in stretto rapporto di congruenza con gli obiettivi, i contenuti, i metodi e le attività. Si svolgeranno in itinere e al termine delle attività e terranno conto di un’ampia gamma di tipologie.

Criteri di valutazione

Al termine delle attività verranno comunicati ai docenti curricolari i risultati conseguiti da parte degli alunni in relazione ai seguenti indicatori: frequenza, impegno e progresso realizzato da ciascun alunno.

Page 145: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 145

Allegato 14 PROGETTO BIBLIOTECA

“UN BAMBINO CHE LEGGE SI DIMENTICA DEI PIEDI E SCOPRE DI AVERE LE ALI”

PREMESSA Il saper leggere si declina sicuramente attraverso l'interazione di tre variabili che sono da ritenersi prerequisiti essenziali per la formazione di un lettore autonomo e consapevole:

1) capacità di decodifica e comprensione del testo scritto; 2) motivazione come curiosità alla lettura in quanto tale e non solo come obbligo

scolastico; 3) attività libera nel senso di consapevolezza di scelta di lettura, superando la

scissione fra quello che si vuole e quello che si deve leggere. Solo con questi presupposti si potrà formare un lettore adulto che ha padronanza degli strumenti del comunicare utili ad una lettura, interpretazione e contestualizzazione consapevole dei messaggi socioculturali dell'ambiente in cui vive.

Obiettivo della scuola di base, sarà sempre più quello di fornire all'alunno gli strumenti necessari per gestire autonomamente il rapporto con l'informazione che oggi si presenta in forma multimediale. Ciò deve far prevedere un approccio più ampio alla lettura, proiettandola in un contesto reso complesso dalla pluralità dei linguaggi che il bambino, sin dalla più tenera età deve essere in grado di accettare, comprendere, dominare e gestire. L'educazione alla lettura non deve, pertanto,

Page 146: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 146

considerare il libro come realtà contrapposta ed alternativa ad altri media, ma deve individuare tutte le connessioni e i collegamenti possibili tra libro tradizionale e strumenti multimediali. L'educazione alla lettura deve essere considerato un processo continuo che va impostato sin dalla scuola materna attraverso un avvicinamento graduale del bambino al testo scritto, integrando, per esempio, attività di racconto orale di storie con la lettura delle stesse da un libro ricco di immagini, ma anche contenente testi scritti, che il bambino potrà toccare, sfogliare, rigirare fra le mani, imparare a rispettare come oggetto importante e con la funzione intrinseca di essere letto. REFERENTE Ins. IANNOTTA TIZIANA DESTINATARI Tutti i docenti e gli alunni della scuola. LE RAGIONI DI UNA BIBLIOTECA SCOLASTICA Ci siamo chieste quali sono le motivazioni che ci spingono a desiderare una biblioteca scolastica all’interno della nostra scuola, quando la biblioteca comunale è a poca distanza. Sentiamo l’esigenza di cominciare ad allestire in modo adeguato gli spazi per ora senza particolari connotazioni e/o strumenti. La consultazione tra insegnanti ha evidenziato il bisogno ed il desiderio di iniziare dalla Biblioteca. La commissione che si è poi formata ha lavorato con passione, nella speranza che le Istituzioni, il Paese, i genitori ci sostengano nel dare una forma reale al nostro sogno, nella certezza che questo vada a favore di tutta la comunità. Occorrerà costruire una collaborazione con la Biblioteca Comunale e le biblioteche scolastiche presenti sul territorio con modalità che andranno ricercate in itinere. CON LA BIBLIOTECA ALL’INTERNO DELLA SCUOLA: • ci si può andare durante la mattina; • il prestito può essere quotidiano; • la ricerca risulta facilitata; • è maggiore l’autonomia organizzativa e collaborativa; • aumenta lo stimolo ad attività collegate (costruzione di libri, mostre, narrazioni, …); • migliora la visione trasversale delle discipline;

• ci possono essere momenti di lettura individuale;

• viene stimolato l’ascolto;

• c’è maggiore fruibilità per alunni disabili;

• c’è maggiore fruibilità per alunni in svantaggio socioculturale;

• si offre un ampliamento dell’offerta culturale sul territorio. OBIETTIVI La presenza di una biblioteca nella scuola rappresenta un valido supporto per:

1. sostenere conseguire gli obiettivi educativi delineati nel progetto educativo e nel curricolo;

Page 147: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 147

2. sviluppare e sostenere nei bambini l’abitudine e il piacere di leggere e di apprendere nonché di usare le biblioteche per tutta la vita;

3. offrire opportunità per esperienze dirette di produzione ed uso dell’informazione per la conoscenza, la comprensione, l’immaginazione e il piacere;

4. sostenere tutti gli studenti nell’acquisizione e nella messa in pratica delle proprie capacità di valutazione e uso d’informazione, indipendentemente dalla forma, formato o mezzo;

5. organizzare attività che incoraggiano coscienza e sensibilità culturali e sociali;

6. lavorare con bambini, insegnanti, amministratori e genitori per realizzare la missione della scuola; 7. proclamare il concetto che la libertà intellettuale e l’accesso all’informazione

sono essenziali per la cittadinanza e la partecipazione piena e responsabile alla vita democratica;

8. promuovere la lettura nonché le risorse e i servizi della biblioteca scolastica, presso l’intera comunità scolastica e oltre questa;

9. integrare le conoscenze curricolari; 10. favorire le abilità di studio; 11. sviluppare attività di ricerca e uso di informazioni;

ATTIVITA’ La biblioteca sarà un “polo culturale” intorno a cui ruoteranno tutti gli eventi della scuola. Le insegnanti potranno scegliere tra le seguenti attività, in base alla progettazione educativo-didattica: • raccontare storie; • fare i disegnatori; • fare gli scrittori; • favorire l’incontro di culture diverse; • incontrare bibliotecari; • organizzare mostre di libri costruiti da bambini; • organizzare corsi di aggiornamento per insegnanti e genitori; • leggere libri ai bambini ad alta voce; • custodire i libri, manipolarli e gustarli; • organizzare club di lettori; • organizzare attività di promozione della lettura e del libro; • incontrare maestri di legatoria; • incontrare animatori; • giocare con i libri; • incontrare autori; • fare i lettori; • raccontare e socializzare le proprie esperienze; • raccontare storie di popoli diversi; • ascoltare musica per rilassarsi e poi leggere; • fare i bibliotecari; • ascoltare storie, fiabe, favole, racconti; • gustare la lettura; • incontrare genitori provenienti da altri paesi.

Page 148: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 148

MODALITA’ DI ATTUAZIONE PER RENDERE OPERATIVA LA BIBLIOTECA (prima fase) 1) Inventario dei libri presenti ad oggi nella scuola 2) Catalogazione informatizzata (con software specifici) e cartacea dei volumi e dvd, selezionati tra quelli già a disposizione della scuola. Ciascun testo verrà catalogato tramite catalogazione univoca (RICA) e dotato di una scheda descrittiva, con i dati bibliografici (collocazione e inventario); stampa delle schede nominative per ogni libro registrato. 3) Informatizzazione del servizio prestito alunni. ATTIVITA’ DELLA BIBLIOTECA (seconda fase) 1) Gestione del prestito mensile, attivo da ottobre a maggio, secondo le modalità di un regolamento da stilare e che verrà reso noto a tutti. 2) Ricognizione dei testi smarriti o danneggiati al termine dell’anno scolastico. 3) Eventuale monitoraggio dei libri e dei gusti degli alunni con questionari di gradimento, recensioni e consigli di lettura. 4) Organizzazione di attività culturali di promozione della lettura e del libro: • Incontri con autori, illustratori, registi, giornalisti, esperti • Lettura animata • Laboratorio di creazione del libro • Scambio libri usati • Creazione di uno “scaffale multiculturale”, per favorire la partecipazione di tutti i membri della comunità scolastica nell’ottica dell’integrazione • Utilizzazione dell’ambiente per conferenze, incontri di formazione, momenti di lettura pubblica in occasione di ricorrenze particolari come la giornata della Memoria, la festa della donna ecc INDIVIDUAZIONE DELLO SPAZIO Lo spazio più adeguato è l’aula n.7 nel padiglione della scuola dell’infanzia in via Taverna. Diventerebbe il fulcro dell’Istituto, un vero fiore all’occhiello, certo una proposta decisamente ardua, di cui si dovrà verificare la fattibilità, perché lo spazio non è ampio. Insonorizzazione: adeguata, non necessita di interventi. Illuminazione: adeguata Colori: sono fondamentali e determinano la qualità dello spazio e l’atmosfera degli ambienti, possono eccitare o deprimere le persone, dilatare o restringere lo spazio, rendere triste o allegro un luogo. Sia le pareti, che il pavimento e gli scaffali dovranno avere colori neutri e chiari con l’eccezione di una parete colorata per evitare confusione. I bambini piccoli sembrano preferire il rosso, il giallo o l’arancio, mentre i ragazzi il blu e il verde. Gli ambienti potranno essere resi ancor più piacevoli dalla presenza di piante e oggetti artistici locali. Il tutto, però, avverrà nel tempo. Non si prevedono interventi alla struttura per il corrente anno scolastico. LIBRI Le linee guida per le biblioteche scolastiche del 1995 consigliano un certo numero di libri in base al numero dei bambini presenti nella scuola.

Page 149: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 149

Attualmente i libri presenti sono pochi e sono stati donati attraverso l’evento IO LEGGO PERCHE’, quindi si procederà ad una campagna di sensibilizzazione che porti alla donazione di altri libri. Sia per l’acquisto degli arredi che per i libri occorrerà verificare lo spazio reale a disposizione. CATALOGAZIONE I libri che arriveranno in Biblioteca saranno timbrati, con il timbro dell’Istituzione che li possiede (Scuola) Il sistema di schedatura dovrà essere funzionale per un sistema bibliotecario “a scaffale aperto”(cioè direttamente accessibile al pubblico degli utenti). Per una grande biblioteca in genere tale divisione del materiala bibliografico è operata secondo il sistema decimale Deewey (metodo studiato per dividere i libri secondo il loro argomento). Tuttavia in una biblioteca scolastica che contenga soprattutto testi di narrativa, questo metodo non è conveniente e occorre elaborare una divisone per “genere”, secondo vari argomenti prevalenti: narrativa; fantasy; fiaba e mito; giallo e horror ecc. Metodologia e organizzazione Sarà necessaria la presenza dell’insegnante/bibliotecario per garantire l’accesso in biblioteca nei giorni e negli orari prestabiliti. La sua funzione non sarà solo quella di gestire un patrimonio librario, ma quella di fare da guida e da suggeritore al bambino. Dovrà valutarne le forze, capirne da poche parole di dialogo gli interessi, intuire il genere di libro che gli fornirà le informazioni che cerca. Ogni bambino avrà diritto a scegliere e a prendere in prestito un libro per volta. Dopo aver ufficializzato e registrato il prestito sul “registro dei prestiti” il bambino potrà portarlo con sé. VERIFICA E VALUTAZIONE La verifica e la valutazione saranno effettuate attraverso osservazioni sistematiche e prove oggettive specifiche che andranno a rilevare il miglioramento della lettura, il livello di interesse e coinvolgimento degli alunni nelle attività proposte, la quantità dei libri letti e l’uso della biblioteca per il prestito librario. Durata Il progetto si svilupperà durante tutto l’anno scolastico. NORMATIVA DI RIFERIMENTO Non esiste, in Italia, un quadro legislativo organico relativo all'organizzazione e al funzionamento delle biblioteche scolastiche. Nonostante ciò, la documentazione dichiara già nel 1859 con la Legge Casati quanto esse siano necessarie per la prassi educativa e nel tempo vari DPR e circolari hanno tentato di sostenere la loro esistenza. Di seguito vengono citate le più significative. La C.M. n. 1 136 del 5 aprile 1949 sostiene l'importanza di relazioni programmate, sistematiche ed efficaci con la biblioteca scolastica per valorizzare le potenzialità formative. La C.M. n. 15 005 del 19 novembre 1959 sottolinea la “necessità della biblioteca in ogni Istituto come dato essenziale dell'opera formativa affidata alla scuola” ed

Page 150: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 150

occorre assicurare che “ascoltare e leggere significa sommare due esperienze che non si sovrappongono, ma si integrano e si arricchiscono vicendevolmente”. La C.M. n. 112 del 11 aprile 1961 prosegue “l'educazione alla lettura deve essere accompagnata dall'arricchimento della biblioteca di classe (...) e dovrà essere aperta non solo agli alunni, ma anche ai cittadini”. Il concetto di scuola come sistema integrato, inserita nella rete territoriale circostante, ritorna nella Legge n. 512 del 5 agosto 1975, relativa all'edilizia scolastica. Gli edifici scolastici dovranno caratterizzarsi come “struttura inserita in un contesto urbanistico e sociale che garantisca a tutti gli alunni di formarsi nelle migliori condizioni ambientali ed educative e consenta la fruizione dei servizi scolastici, educativi, culturali e sportivi da parte della comunità, secondo il concetto dell'educazione permanente”. Anche la biblioteca, quindi, si caratterizza come centro promotore di iniziative formative di cui anche la comunità circostante può usufruire. La Legge n. 517 del 4 agosto 1977 definisce uno spazio ed un ruolo nuovo per la biblioteca scolastica che si avvia a divenire anche centro di documentazione e di ricerca. La Legge n. 426 del 6 ottobre 1988 con l'espressione “nuove figure professionali” disciplina espressamente per la prima volta alcune attività relative alla funzione docente nella scuola come “coordinatore dei servizi di biblioteca “.

Page 151: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 151

Allegato 15

PROGETTO DI “PROPEDEUTICA MUSICALE

E STRUMENTALE” Anno scolastico 2017/2018

DESTINATARI: gli alunni delle classi: II A – V D Progetto ideato e realizzato dalla docente di scuola primaria IANNOTTA TIZIANA COS’ È LA PROPEDEUTICA MUSICALE? Una parola difficile per un’idea pedagogica semplice: la musica si impara facendola e non astraendola. Imparare a scrivere le note sul pentagramma non significa "imparare la musica" ma imparare a codificarla: cominciare a valle invece che a monte. L’educazione sonoro-musicale è di fondamentale importanza per lo sviluppo del bambino e dell’adolescente. La musica si impara, si vive fisicamente ed emotivamente e contribuisce alla crescita dell’individuo. Educare con la musica significa usare quest’arte come mezzo per la socializzazione, per superare particolari situazioni disadattive, sviluppare la consapevolezza del Sé, aumentare la concentrazione, capire le esigenze del gruppo ed imparare ad ascoltare gli altri e quello che essi propongono. Il fare musica d’ insieme poi, ha un grande valore: l’importanza del rispetto per l’altro e il significato del convivere in armonia con il resto del gruppo. Se non c’è cooperazione, se non c’è ascolto, se non esiste rispetto e collaborazione, il gruppo di musica d’ insieme non funziona. E' importante quindi sviluppare nei bambini un mondo sonoro, creatività e “musicalità”.

Page 152: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 152

DESTINATARI Il progetto Musica “elementare” si rivolge alle classe II A e V D della Scuola primaria. DOCENTI L’attività progettuale viene proposta e realizzata dall’insegnante IANNOTTA TIZIANA, docente di sostegno in entrambe le classi. OBIETTIVI GENERALI • sviluppo delle competenze audio-psico-fonologiche attraverso il canto; • confronto e classificazione di eventi sonori sulla base dei concetti di intensità, durata, timbro e altezza; • sviluppo di semplici capacità ritmiche quali seguire e mantenere una pulsazione regolare; • riconoscimento di semplici cellule ritmiche; • visualizzazione chironomica e grafica di alcuni intervalli musicali; • conoscenza e capacità di decodificare (leggere traducendo in suoni) alcuni simboli musicali convenzionali; • conoscenza, anche tramite esplorazione/manipolazione, degli strumenti musicali (pianoforte) al fine di orientare l’alunno nella scelta dello strumento più consono alla sua persona (globalità psico-fisica); • pratica dello strumento; • musica d’insieme con gli strumenti/ voce e/o strumentario Orff . METODOLOGIA E STRATEGIE DIDATTICHE Sono previste attività integrate di ascolto, di movimento, di canto e di produzione tramite strumenti (strumenti “poveri”, strumentario didattico, strumenti musicali). Le lezioni si articoleranno in esperienze pratiche collettive (preferibilmente in forma di gioco), in brevi momenti di lavoro individuale o in piccoli gruppi e in momenti di discussione e di analisi collettiva delle esperienze. DESCRIZIONE Sarà suddiviso in due parti: PRIMA PARTE - PROPEDEUTICA MUSICALE - La prima, attraverso una serie di lezioni sarà dedicato a educare il bambino al suono e alla musica: acquisire i primi rudimenti musicali che consistono nella discriminazione della scrittura musicale nella sua totalità (note, segni di espressione e di dinamica …) sviluppando gradualmente: • percezione - distinzione di suoni e rumori prodotti dall'ambiente e loro selezione; • il percepire ritmi lenti e veloci; • il saper controllare l’intensità della voce; • il ripetere canti per imitazione; • il conoscere le note musicali e saperle intonare; • il misurare l’andamento ritmico di un brano; • il creare sequenze ritmiche. Per gli alunni sarà opportunità di formazione unica che favorisce l'educazione alla vita sociale e alla tolleranza, l'accettazione delle diversità dei singoli, il raggiungimento di obiettivi comuni oltre che una straordinaria esperienza di crescita artistica. La musica è intesa come ulteriore possibilità formativa, come un veicolo di comunicazione volta a sviluppare una relazione consapevole e fattiva con gli altri e come una maggiore opportunità di conoscenza ed espressione del sé. SECONDA PARTE - PROPEDEUTICA STRUMENTALE La seconda parte, in vista di una eventuale iscrizione al corso ad indirizzo musicale secondaria primo grado, sarà dedicata alla conoscenza degli strumenti musicali attraverso una serie di lezioni. Durante il corso i bambini avranno la possibilità di conoscere, manipolare e sperimentare attivamente e in maniera collettiva tutti gli strumenti effettivamente impartiti all’interno dell’Istituzione. Verranno privilegiate

Page 153: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 153

attività che ricerchino produzioni di senso musicale evitando di imporre didattiche incentrate su metodologie ripetitive, meccaniche o unicamente finalizzate all’acquisizione della tecnica strumentale. L’idea centrale è quella di sviluppare nei bambini una scelta consapevole dello strumento da praticare, attraverso la manipolazione ludica. Tale manipolazione dovrà essere finalizzata alla costruzione di eventi sonori dotati di senso, che rinforzino nel bambino le motivazioni al suonare come momento di espressione gioiosa del “sé”. In tal senso, gli insegnanti coinvolti avranno cura di pianificare l’azione didattica in modo che: a) le implicazioni tecnico-strumentali siano direttamente finalizzate alla realizzazione di eventi sonori musicalmente significativi e quindi lo strumento appaia realmente uno “strumento” per fare musica. b) Le attività proposte siano incentrate intorno al lavoro di gruppo escludendo ogni attività individuale volta specificamente al raggiungimento di obiettivi tecnici svincolati dal risultato musicale. Obiettivi Specifici • Conoscere gli strumenti musicali attraverso una pratica attiva e una manipolazione diretta degli stessi al fine di favorire la successiva scelta dello strumento. - Riconoscere le famiglie degli strumenti. - Comprendere i diversi meccanismi di produzione del suono negli strumenti ad arco, a fiato, a percussione, negli strumenti a tastiera e a corde. - Conoscere le tecniche di produzione del suono nei vari tipi di strumenti e incentrare la capacità di controllare l’emissione del suono in base a fini espressivi. - Riproporre gli obiettivi del corso di base attraverso la pratica strumentale: sviluppo della percezione, sviluppo del senso ritmico, capacità di controllo e coordinazione motoria. • Sviluppare la creatività musicale attraverso l’invenzione-improvvisazione di eventi sonori musicalmente stimolanti. Ogni obiettivo tecnico e musicale e i vari contenuti del corso di volta in volta posti al centro della lezione dovranno essere raggiunti unicamente attraverso attività collettive di riflessione, analisi e soprattutto attraverso pratiche di composizione e improvvisazione di gruppo. • Favorire un corretto approccio allo strumento creando un ambiente disteso e rilassante che permetta al bambino di evitare l’insorgere di blocchi motori e psicologici. - Raggiungere una elementare capacità di produrre il suono sugli strumenti presentati attraverso attività ludiche e creative. CALENDARIO DIDATTICO Una lezione di una (1) ora ogni settimana, da concordare con i docenti di base, verrà svolta dalla docente Iannotta in compresenza con i docenti della Scuola primaria e in coincidenza con attività musicali già programmate. Il progetto per l’A.S. 2017/18 si svolgerà per tutto l’anno scolastico.

Page 154: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 154

PROGETTO “CANTANDO IN CORO”

PREMESSA Il corso si propone di avviare gli studenti del primo ciclo alla pratica del canto corale, consolidando le eventuali conoscenze musicali già in loro possesso. Durante il ciclo di lezioni si proporranno gli elementi fondamentali ed indispensabili della tecnica vocale, ed una serie di brani di repertorio per coro infantile adeguato alle capacità dei ragazzi. Il percorso, inoltre, intende educare i partecipanti allo stare insieme, che, veicolato dall’elemento sonoro – musicale, può divenire estremamente gradevole e ricco di soddisfazioni personali, pur se talvolta complesso o difficoltoso. PROGETTO Il corso si propone di fornire agli studenti gli strumenti necessari ed indispensabili per avvicinarsi alla pratica vocale ed al canto corale. Obiettivi primari da affrontare con i ragazzi sono: • Sviluppare in tutti la sensibilità al canto • Sviluppare l’educazione alla forma corale del canto • Sviluppare la sensibilità melodica e ritmica • Apprendere repertorio corale infantile a più voci • Elevare le capacità espressive musicali globali allo stesso grado di competenza del linguaggio verbale.

Page 155: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 155

Allegato 16

E-Policy sull’utilizzo delle TIC A.S. 2016/17

Finalità del documento

L’ e-policy d’istituto ha lo scopo di fornire le linee guida essenziali per l’utilizzo corretto e sicuro delle apparecchiature informatiche in dotazione alla scuola, sia da parte degli alunni che del personale docente e non docente. L’e-policy ha altresì lo scopo di promuovere un uso corretto e sicuro dei dispositivi informatici di proprietà degli alunni e del personale (smartphone, tablet, laptop) divenuti parte essenziale della quotidianità didattica, lavorativa e ludica della società odierna, ma anche potenziale veicolo di pericoli di diversa natura cui, purtroppo, l’utente medio, bambino o adulto che sia, non è sufficientemente preparato. Negli ultimi anni, infatti, la familiarità delle nuove generazioni con le tecnologie informatiche, la rapidità con cui esse hanno imparato prima a digitare che a scrivere con carta e penna, hanno alimentato l’illusione che i nativi digitali fossero in grado di orientarsi da soli nel mare magnum del mondo virtuale. In realtà Le TIC, e in particolare Internet, rappresentano un medium di informazione ormai imprescindibile, ma la quantità di dati che esse offrono non si traducono immediatamente in formazione, cioè competenze nella gestione delle informazioni stesse, capacità di vagliarle criticamente, formazione di una pensiero complesso. Compito della scuola, dunque, non è solo fornire indicazione operative nell’uso materiale delle TIC, ma anche e soprattutto promuovere una riflessione di tipo etico su tale utilizzo, che il mezzo in sé non può fornire, soprattutto in relazione alla sicurezza, alla salvaguardia dei dati personali, alla costruzione consapevole di un’identità digitale. Ruoli e Responsabilità DIRIGENTE SCOLASTICO

• Promuovere e garantire la sicurezza dei membri della comunità scolastica nell’uso delle TIC

Page 156: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 156

• Promuovere la formazione e l’aggiornamento dei docenti e del personale non docente nell’uso consapevole delle tecnologie informatiche

• Garantire l’esistenza e il funzionamento del sistema di monitoraggio dell’uso delle TIC

• Gestire reclami e attribuzioni di responsabilità in caso di uso improprio delle TIC

ANIMATORE DIGITALE

• Stimolare la formazione di una comunità digitale e offrire consulenza al personale in relazione alle problematiche inerenti le TIC

• Monitorare globalmente l’utilizzo delle TIC, segnalare i problemi emergenti, proporre revisioni migliorative della policy in relazione alle mutate esigenze dell’istituto

• Manutenzione delle password e monitoraggio degli accessi dai computer della scuola

• Aggiornamento e manutenzione del sito internet e degli altri canali di presenza della scuola in rete

• Coinvolgere il contesto sociale (genitori e altre istituzioni del territorio) in un progetto comunità digitale

DSGA

• Garantire il funzionamento delle TIC attraverso interventi di personale specializzato, nei limiti delle risorse finanziarie disponibili

• Garantire il funzionamento dei canali di presenza della scuola in rete e l’accesso alla documentazione on line

DOCENTI

• Diritto/dovere di formarsi e aggiornarsi nel campo delle tecnologie digitali e del loro uso nella didattica

• Includere nei progetti didattici elementi di alfabetizzazione informatica sia a livello operativo che di riflessione sul corretto utilizzo delle stesse

• Monitorare l’utilizzo delle TIC da parte degli alunni durante l’orario scolastico • Promuovere la comunicazione digitale con alunni e famiglie attraverso

opportuni ambienti virtuali (Classi virtuali, piattaforme di e-learning ecc.) • Rilevare e denunciare tempestivamente comportamenti pericolosi o utilizzi

impropri delle TIC da parte degli alunni, sia di quelle in dotazione all’istituto, sia quelle in possesso degli alunni stessi

• Offrire guide e sitografie sugli argomenti di studio, promuovendo un vaglio critico delle fonti

• Proporre interventi migliorativi nella gestione delle TIC all’Animatore Digitale ALUNNI

• Comprendere di essere responsabili dell’utilizzo delle risorse di rete della scuola

• Utilizzo consapevole dei contenuti reperiti in rete, anche in relazione alla salvaguardia del diritto d’autore

• Imparare e adoperare le buone pratiche di sicurezza in rete • Comprendere i criteri di comunicazione non violenta in reta • Esprimere i propri bisogni educativi nel campo dell’utilizzo delle TIC

Page 157: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 157

Condivisione e pubblicizzazione della e-policy Precipua finalità dell’istituzione è la massima condivisione delle presenti linee guida agli alunni, ai genitori e al personale della scuola. A tal fine:

• Il documento sarà discusso in sede di collegio, comunicato a tutto il personale, agli alunni e ai genitori, e reso disponibile su tutti i canali web

• Il personale e gli alunni saranno informati sul monitoraggio delle attività svolte in rete e dei sistemi di filtraggio adottati dalla scuola

• La formazione nell’uso delle TIC precederà sempre il loro effettivo utilizzo • L’elenco delle regole da seguire sarà affisso nei luoghi di fruizione delle

tecnologie informatiche • Tutto il personale, gli alunni e i genitori saranno informati adeguatamente sulla

sanzionabilità di condotte non conformi alla policy d’istituto Infrazioni della policy e sanzioni Il ricorso a comportamenti non conformi alla presente policy da parte degli attori coinvolti comporta il ricorso a sanzioni disciplinari la cui severità sarà correlata alla gravità dell’infrazione. L’intento della sanzione non sarà puramente punitivo, ma servirà come momento di riflessione sul proprio operato e per la correzione di condotte pericolose per sé e per gli altri. In particolare, i comportamenti sanzionabili comprendono:

- Utilizzo dell’hatespeech - Infrazioni della netiquette - Invio e ricezione di materiale fotografico, video o sonoro senza il consenso dei

protagonisti - Violazioni della privacy - Comunicazione con sconosciuti - Utilizzo di applicazioni o siti non autorizzati

Le sanzioni, nel caso degli alunni, saranno le stesse previste per comportamenti scorretti in altri campi, dal semplice richiamo verbale alla convocazione dei genitori e possibile sospensione dell’alunno resosi colpevole di condotte particolarmente rischiose e violente (cyber bullismo). Nel caso del personale scolastico le condotte sanzionabili includono:

- Utilizzo dell’attrezzatura informatica per fini personali - Trattamento dei dati personali e dei dati sensibili non in conformità con la

legge vigente in materia - Carenze nella formazione/autoformazione - Carenze nella formazione degli alunni - Interventi correttivi insufficienti - Mancata vigilanza

Tutto il personale è tenuto a collaborare con il Dirigente scolastico e a fornire ogni informazione utile per le valutazioni del caso e per l’avvio di procedimenti che possono avere carattere organizzativo gestionale, disciplinare, amministrativo,

Page 158: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 158

penale, a seconda del tipo o della gravità delle infrazioni commesse. Le procedure sono quelle previste dalla legge e dai contratti di lavoro. Monitoraggio e revisione e-policy Il monitoraggio dell’implementazione della policy e del suo eventuale aggiornamento sarà svolta ogni anno. Tale monitoraggio sarà curato dal Dirigente scolastico con la collaborazione dell’Animatore digitale e dai docenti delle classi. L’aggiornamento della policy sarà curato dal Dirigente scolastico, dall’Animatore digitale, dagli Organi Collegiali, a seconda degli aspetti considerati. Utilizzo dei laboratori informatici

1. Le apparecchiature sono di proprietà della scuola e vanno pertanto utilizzate con cautela e rispetto

2. Il laboratorio informatico può essere usato solo a fine didattico o di aggiornamento degli alunni e del personale

3. E’ obbligatorio registrare l’utilizzo del laboratorio su un apposito registro di prenotazione

4. L’ingresso agli alunni è consentito solo in presenza del personale docente 5. Il docente è responsabile dell’utilizzo di hardware e software 6. Le memorie esterne di proprietà degli alunni o del personale devono essere

obbligatoriamente controllate con apposito antivirus 7. E’ vietato alterare o cancellare file presenti sulle macchine, e altresì scaricare

o disinstallare software senza previa autorizzazione 8. Il laboratorio va lasciato in ordine e con le macchine spente seguendo le

procedure di arresto standard 9. Avvisare l’animatore digitale o il Dirigente Scolastico tempestivamente in caso

di malfunzionamento 10. Salvare i dati importanti su memorie di back up 11. I software installati sono ad esclusivo uso didattico e non sono disponibili per

prestiti individuali, se non dietro motivata e dettagliata richiesta da parte di un docente.

12. I software non devono violare le leggi sul copyright. 13. Le copie dei software o dei file non devono infrangere le leggi sul copyright 14. L’accesso a Internet è consentito al personale docente e non docente solo ad

esclusivo uso didattico e/o di formazione e alle classi accompagnate e sotto la responsabilità di un insegnante

15. Internet non può essere usato per scopi vietati dalla legislazione vigente 16. L’utente è direttamente responsabile, civilmente e penalmente, a norma delle

vigenti leggi, per l’uso fatto del servizio Interne 17. E’ vietato inserire sui pc connessi in rete programmi contenenti virus,

scaricare software non autorizzati da internet, scaricare e installare software senza licenza.

Norme sull’uso di apparecchi telefonici nell’istituto

- L’utilizzo del telefono cellulare, dello smartphone e del tablet a scuola è severamente vietato, se non diversamente specificato dall’insegnante a solo

Page 159: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 159

fine didattico. Nel caso in cui l’alunno ne sia in possesso, esso dovrà essere tenuto nello zaino o in tasca spento. L’alunno sorpreso ad utilizzare il cellulare o lo smartphone subirà la requisizione dello stesso, che sarà posto in custodia dell’insegnante fino al termine delle lezioni.

- L’alunno e i genitori si assumono piena responsabilità dell’utilizzo improprio dei dispositivi cellulari (invio e ricezione di materiale audiovisivo senza autorizzazione, ecc.)

- La scuola non ha e non si assume responsabilità sulla custodia dei dispositivi di proprietà degli alunni in relazione all’uso improprio o al furto/smarrimento degli stessi

- L’accesso a internet su smartphone e tablet è regolato dalle medesime norme di accesso da PC fisso

Sicurezza in rete Il rischio maggiore relativo all’uso improprio delle TIC consiste nelle minacce della rete: in un mondo sempre più connesso, si affacciano infatti quotidianamente diversi tipi di potenziali pericoli per l’utente finale, dalla clonazione della propria identità digitale ai fenomeni di phishing, cyber bullismo, stalking on line e adescamento di minori. Le linee guida per la prevenzione di tale rischio comprendono: PREVENZIONE

• Informare e formare i docenti, i genitori, il personale ATA e gli studenti sui rischi che un uso non sicuro delle nuove tecnologie può favorire

• Fornire ai genitori informativa e richiesta di autorizzazione all’utilizzo dei dati personali degli alunni eccedenti i trattamenti istituzionali obbligatori

• Non consentire l’utilizzo del cellulare personale degli alunni a scuola, in quanto per assolvere a ogni comunicazione urgente con i genitori o con chi ne fa le veci è sempre disponibile il telefono della scuola

• Consentire l’utilizzo del cellulare sono in casi particolari ed eccezionali, ad esempio quando ci si trova fuori dal contesto scolastico durante una visita guidata, e comunque sotto la supervisione dell’insegnante, che si accerta preventivamente dell’identità dell’interlocutore

• Utilizzare filtri, software che impediscono il collegamento ai siti web per adulti (blacklist)

• Centralizzare il blocco dei siti web sul server del docente con appositi software CONTENIMENTO

• Se la condotta incauta dell’alunno consiste nel fare circolare immagini imbarazzanti, di natura sessuale, su internet, è necessario rimuoverle: contattare il service provider e se il materiale postato viola i termini e le condizioni d’uso del sito chiedere di rimuoverle.

• Se l’alunno viene infastidito od offeso, suggerirgli di modificare i dettagli del proprio profilo sistemandolo su “privato”, in modo tale che solo gli utenti autorizzati siano in grado di vederlo o suggerirgli di bloccare o ignorare particolari mittenti, di cancellare il loro nominativo dalla lista degli amici con i quali regolarmente chatta, di inserire il compagno o la persona che offende, per quanto riguarda l’e-mail, tra gli indesiderati

Page 160: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 160

• Consigliare di cambiare il proprio indirizzo e-mail, contattando l’e-mail provider, di scaricare un’applicazione che blocchi chiamate e messaggi da numeri indesiderati o, se necessario, cambiare il numero di cellulare contattando l’operatore telefonico

• Fare cancellare il materiale offensivo dal telefonino, facendo intervenire i genitori, e chiedere agli studenti di indicare a chi e dove lo hanno spedito per farlo fare anche gli altri, e conservare una copia di detto materiale se necessario per ulteriori indagini

• Contattare la polizia se si ritiene che il materiale offensivo sia illegale. In caso di foto e video pedopornografici, confiscare il telefonino o altri dispositivi ed evitare di eseguire download, produrne copie, condividerne link o postarne il contenuto, poiché ciò è reato per chiunque.

RILEVAZIONE Particolare importanza riveste la rilevazione di situazioni a rischio, non sempre facilmente individuabili per la reticenza dell’alunno che ne è vittima a confidarsi con genitori e insegnati. Un alunno che si mostra triste, ansioso, che ha un mutamento repentino nella condotta, ha atteggiamento evitante, si assenta spesso e ha un calo di rendimento potrebbe essere vittima di una situazione di stress originatasi on line che possono comprendere: Violazioni della privacy Contenuti offensivi o violenti Contenuti di natura sessuale

La segnalazione di casi di abuso deve essere corredata da prove prodotte dallo stesso alunno (messaggi in rete, foto, audio) o rintracciabili sui PC dell’istituto. Anche in assenza di prove, la denuncia da parte di un alunno va comunque notificata ai genitori e al DS, e, nei casi specifici, alla polizia. Per le segnalazioni di fatti rilevati sono previsti i seguenti strumenti che i docenti possono utilizzare sulla base della gravità dell’accaduto: Annotazione del comportamento sul registro e comunicazione scritta ai

genitori, che la devono restituire vistata Convocazione scritta e colloquio con i genitori degli alunni, da parte dei

docenti Relazione scritta al Dirigente scolastico.

LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DEI CASI A RISCHIO ALUNNI

• Non comunicare mai a nessuno la tua password e periodicamente cambiala, usando numeri, lettere caratteri speciali

• Mantieni segreto il nome, l’indirizzo, il telefono di casa, il nome e l’indirizzo della tua scuola

• Non inviare a nessuno fotografie tue o di tuoi amici e in ogni caso chiedi sempre il permesso prima di pubblicare foto non tue

Page 161: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 161

• Chiedi sempre al tuo insegnante a scuola o ai tuoi genitori a casa il permesso di scaricare documenti da Internet

• Non rispondere alle offese ed agli insulti • Blocca gli utenti molestatori • Se ricevi materiale offensivo (e-mail, sms, mms, video, foto, messaggi vocali)

non diffonderlo: potresti essere accusato di cyber bullismo • Conserva le comunicazioni offensive, ti potrebbero essere utili per dimostrare

quanto ti è accaduto • Riferisci al tuo insegnante o ai tuoi genitori se qualcuno ti invia immagini che ti

infastidiscono e non rispondere • Se qualcuno su Internet ti chiede un incontro di persona, riferiscilo al tuo

insegnante o ai tuoi genitori • Ricordati che le persone che incontri nella Rete sono degli estranei e non

sempre sono quello che dicono di essere • Non scaricare (download) o copiare materiale da Internet senza il permesso

del tuo insegnante o dei tuoi genitori INSEGNANTI

• Discutete con gli alunni della policy e-safety della scuola, di utilizzo consentito della rete, e degli eventuali problemi che possono verificarsi nell’applicazione delle regole relative all’uso di Internet

• Date chiare indicazioni su come si utilizza Internet, ed eventualmente anche la posta elettronica, e informateli che le navigazioni saranno monitorate

• Ricordate di chiudere la connessione (e di spegnere il computer) alla fine della sessione di lavoro su Internet e disabilitare la navigazione su Internet del laboratorio

• Ricordate agli alunni che la violazione consapevole della policy e-safety della scuola, di utilizzo consentito della rete, comporta sanzioni di diverso tipo

• Adottate interventi di carattere educativo di rinforzo dei comportamenti corretti e riparativi

• Nelle situazioni psico-socio-educative particolarmente problematiche, convocate i genitori o gli esercenti la potestà per valutare con loro a quali risorse territoriali possono rivolgersi (sportello di ascolto psicologico gratuito attualmente attivo presso la scuola, Servizi Sociali per la fruizione di servizi socio-educativi comunali, ASL per quanto di competenza psicologica e psicoterapeutica (Pediatria, Neuropsichiatria infantile, Consultorio Familiare)

• Segnalate la presenza di materiale pedopornografico (senza scaricarlo o riprodurlo) alla Polizia Postale o al Telefono Azzurro

• In caso di abuso sessuale rilevato anche attraverso i nuovi mezzi di comunicazione come internet o il cellulare, confrontatevi con i colleghi di classe e il Dirigente Scolastico, denunciate all’autorità giudiziaria o agli organi di Polizia

GENITORI

• Posizionate il computer in salone o in una stanza accessibile a tutta la famiglia • Evitate di lasciare le e-mail o file personali sui computer di uso comune

Page 162: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 162

• Concordate con vostro figlio le regole: quando si può usare internet e per quanto tempo

• Inserite nel computer i filtri di protezione: prevenite lo spam, i pop-up pubblicitari, l’accesso a siti pornografici

• Aumentate il filtro del “parental controll” attraverso la sezione sicurezza in internet dal pannello di controllo

• Attivate il firewall (protezione contro malware) e antivirus • Mostratevi coinvolti: chiedete a vostro figlio di mostrarvi come funziona

internet e come viene usato per scaricare e caricare compiti, lezioni, materiali didattici e per comunicare con l'insegnante

• Incoraggiate le attività on-line di alta qualità: ricercare informazioni scientifiche, ricercare nuovi amici nel mondo

• Partecipa alle esperienze on-line: naviga insieme a tuo figlio, incontra amici on-line, discuti gli eventuali problemi che si presentano

• Comunicate elettronicamente con vostro figlio: inviate, frequentemente, E-mail, Instant Message

• Spiegate a vostro figlio che la password per accedere ad alcune piattaforme è strettamente personale e non deve essere mai fornita ai compagni o ad altre persone

• Stabilite ciò che ritenete inaccettabile (razzismo, violenza, linguaggio volgare, pornografia);

• Discutete sul tema dello scaricare file e della possibilità di ricevere file con virus;

• Raccomandate di non scaricare file da siti sconosciuti • Incoraggiate vostro figlio a dirvi se vedono immagini particolari o se ricevono

e-mail indesiderate • Discutete nei dettagli le conseguenze che potranno esserci se vostro figlio

visita deliberatamente siti non adatti, ma non rimproveratelo se compie azioni involontarie

• Spiegate a vostro figlio che le password, i codici pin, i numeri di carta di credito e i numeri di telefono e i dettagli degli indirizzi e-mail sono privati e non devono essere dati ad alcuno

• Spiegate a vostro figlio che non tutti in Internet sono chi realmente dichiarano di essere; di conseguenza i vostri ragazzi non dovrebbero mai accordarsi per appuntamenti senza consultarvi prima

• Il modo migliore per proteggere vostro figlio è usare Internet con loro, discutere e riconoscere insieme i rischi potenziali.

Page 163: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 163

Allegato 17

EIPASS Junior EIPASS Junior è il programma di certificazione finalizzato all’alfabetizzazione

informatica dei ragazzi dagli 8 ai 13 anni.

L’Informatica deve trovare necessariamente spazio nella scuola dell’obbligo per

fondamentali motivazioni culturali:

la logica è una risorsa indispensabile per organizzare la conoscenza e costruire le

competenze;

l’informatica è una palestra insostituibile in questo senso;

la conoscenza di metodologie e tecniche di base della programmazione,

dell’algoritmica e della rappresentazione dei dati è una risorsa concettuale

particolarmente adatta per acquisire e saper usare competenze e abilità generali

di problem solving;

le abilità strumentali che consentono di usare i servizi offerti da Internet e dai

cosiddetti software didattici, disponibili per ogni disciplina del curriculum, è ormai

un presupposto essenziale anche per le scuole dell’obbligo.

Il programma EIPASS Junior assume come esplicito riferimento il Syllabus di

Elementi di Informatica proposto dal MIUR per la Scuola dell’obbligo (2010).

Il titolo conseguito è riconoscibile nell’ambito della certificazione delle competenze di

Cittadinanza Attiva, prevista dal DM 139 del 22-08-2007.

Page 164: PTOF · 2018. 9. 4. · mondo delle professioni, relegando l’istruzione (anche quella obbligatoria) ... grande importanza che assumono la scuola primaria e la scuola dell’infanzia

ISTITUTO COMPRENSIVO CARDITO IC2 “DON BOSCO” 164

Per la Scuola Secondaria di I grado

Il nuovo programma EIPASS JUNIOR per la Scuola Secondaria I grado è strutturato

in modo chiaro e completo: consolida le basi del linguaggio informatico e del

funzionamento di un computer introducendo il pensiero computazionale e il Coding

(con Logo e Scratch), approfondisce i software per la creazione e gestione di

documenti di testo, fogli di calcolo e presentazioni multimediali, analizza il Web e la

comunicazione in rete.

Elenco moduli d’esame Modulo 1: Pensiero computazionale e Coding: dal Logo allo Scratch Modulo 2: Creazione e gestione di documenti di testo

Modulo 3: Creazione e gestione di fogli di calcolo

Modulo 4: Realizzazione di semplici presentazioni multimediali

Modulo 5: Principi di comunicazione in rete Finalità L’alfabetizzazione informatica non è un obiettivo ma un metodo: la tecnologia, infatti,

evolve e crea forme sempre nuove di divario (pensiamo al web 2.0 o all’uso dei

device mobili). L’alfabetizzazione informatica è il presupposto per la creazione di una

reale cultura digitale che

1. permetta a tutti di conoscere gli strumenti disponibili ed utilizzati, le potenzialità di

internet e i rischi connessi per la propria identità e la sicurezza

2. faccia comprendere il valore della rete come luogo di possibilità, opportunità di

sviluppo personale e professionale.

In questo senso, cultura digitale vuol dire conoscenza e utilizzabilità delle “regole del

gioco” e delle condizioni di utilizzo degli strumenti web 2.0, per utilizzarne tutte le

potenzialità e prevenendone i possibili rischi o danni. Destinatari: EIPASS Junior è dedicato agli studenti della Scuola Primaria e della

Scuola Secondaria inferiore ma anche ai Docenti che ricevono gli strumenti

necessari per organizzare un percorso formativo coinvolgente e partecipativo, in

linea con quanto richiesto dal Syllabus ministeriale di riferimento.

CERTIPASS mette a disposizione dei Docenti materiali, disponibili in Aula Didattica

2.0, per organizzare lo studio secondo i dettami del flipped classroom (lezione

capovolta), che inverte i tradizionali metodi di insegnamento.