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Le cariche esercitano l’una sull’altra una forza, detta forza di Coulomb. Essa può essere attrattiva, se le cariche sono di segno opposto, o repulsiva se di segno uguale. Consideriamo una carica Q ferma: se posizioniamo in ogni punto intorno una carica q ed effettuiamo una misura, pos- siamo valutare la forza di Coulomb in ogni punto. Se dividiamo la forza di Coulomb per il valore della carica q, otteniamo la forza che Q eserciterebbe su una carica uni- taria. Questa grandezza è il campo elet- trico generato dalla carica Q. L’esperimento permette di visualizzare il campo elettrostatico, rendendo visi- bili le linee di forza. La vaschetta contiene olio di ricino e granelli di semolino, in cui sono intro- dotti gli elettrodi che vengono caricati. Immersi nel campo elettrico i granelli di semolino si polarizzano, cioè alle loro estremità si accumulano le cariche, da un lato positive e dall’altro negative. Quindi il granello si orienta lungo la linea di forza, ma non viene attirato dal- l’elettrodo a causa dell’olio di ricino, una sostanza isolante e densa che ne ri- duce il movimento. La lavagna luminosa proietta l’imma- gine e l’ombra del semolino disegna il campo elettrostatico generato dagli elettrodi. POSTAZIONE 4 IL CAMPO ELETTROSTATICO Le linee di forza del campo elettrostatico indicano la direzione della campo, in ogni punto tangente alla curva. La freccia indica il verso del campo. La densità delle linee di forza mostra l’intensità del campo. IL SEGNO www.giovaniperlascienza.it Charles Augustin de Coulomb, 1736-1806

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Page 1:  · 2019. 8. 22. · una forza, detta forza di Coulomb. Essa può essere attrattiva, se le cariche sono di segno opposto, o repulsiva se di segno uguale. Consideriamo una carica Q

Le cariche esercitano l’una sull’altrauna forza, detta forza di Coulomb. Essapuò essere attrattiva, se le cariche sonodi segno opposto, o repulsiva se disegno uguale.

Consideriamo una carica Q ferma: seposizioniamo in ogni punto intorno unacarica q ed effettuiamo una misura, pos-siamo valutare la forza di Coulomb inogni punto. Se dividiamo la forza di Coulomb per ilvalore della carica q, otteniamo la forzache Q eserciterebbe su una carica uni-taria. Questa grandezza è il campo elet-

trico generato dalla carica Q. L’esperimento permette di visualizzareil campo elettrostatico, rendendo visi-bili le linee di forza. La vaschetta contiene olio di ricino egranelli di semolino, in cui sono intro-dotti gli elettrodi che vengono caricati.Immersi nel campo elettrico i granellidi semolino si polarizzano, cioè alleloro estremità si accumulano le cariche,da un lato positive e dall’altro negative.Quindi il granello si orienta lungo lalinea di forza, ma non viene attirato dal-l’elettrodo a causa dell’olio di ricino,una sostanza isolante e densa che ne ri-duce il movimento.La lavagna luminosa proietta l’imma-gine e l’ombra del semolino disegna ilcampo elettrostatico generato daglielettrodi.

POSTAZIONE 4IL CAMPO ELETTROSTATICO

Le linee di forza del campoelettrostatico indicano ladirezione della campo, in ognipunto tangente alla curva.La freccia indica il verso delcampo.La densità delle linee di forzamostra l’intensità del campo.

IL SEGNO

www.giovaniperlascienza.it

Charles Augustin de Coulomb,1736-1806

Page 2:  · 2019. 8. 22. · una forza, detta forza di Coulomb. Essa può essere attrattiva, se le cariche sono di segno opposto, o repulsiva se di segno uguale. Consideriamo una carica Q

Avvicinando due calamite, esse interagi-scono tra loro in modo apparentementesimile all’elettrostatica: poli opposti siattraggono e poli uguali si respingono. Consideriamo di prendere una calamitafissata nello spazio e di studiare il com-portamento di un ago magnetico (unabussola) in tutto lo spazio intorno. Ana-logamente al campo elettrico è possibilecostruire il campo magnetico: in ognipunto la tangente alla linea di forza rap-presenta la direzione presa da un idealeago magnetico, quindi permette di de-scrivere la direzione del campo.L’idea di campo, ideata da Michael Fa-raday per il campo magnetico, permettedi interpretare molti fenomeni fisici, inparticolare quelli elettrici e magnetici,

per comprenderne la natura in modoqualitativo, prima ancora che quantita-tivo.L’esperimento, ideato dallo stesso Fara-day, permette di visualizzare le linee dicampo: il ferro, posto in un campo ma-

gnetico, si magnetizza e si comporta asua volta come una calamita. Allora seintorno alla calamita posizioniamo dellalimatura di ferro, otteniamo tanti piccoliaghi magnetici che si orientano lungo lelinee di campo.

POSTAZIONE 4IL CAMPO MAGNETICO

La direzione del campomagnetico è tangente allalinea di forza.La freccia indica il verso delcampo.La densità delle linee di forzafornisce l’intensità del campo:maggiore è la densità emaggiore è il campomagnetico.

IL SEGNO

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Michael Faraday,1791 - 1867