21 settembre 2014
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I molisani annaspano, la Regione è senza ideeTRANSCRIPT
L'Oscar del giorno lo assegniamo all'oppo-
sizione regionale. In assenza della maggio-
ranza ha presentato la proposta di legge
per l'introduzione del reddito minimo. Era
stato uno dei cavalli di battaglia del cen-
trosinistra ma come ogni cosa presentata in
campagna elettorale è rimasta sulla carta. Il
Reddito Minimo Garantito, pensato e concepito
come uno strumento idoneo a contrastare la
povertà, la disuguaglianza e l’esclusione so-
ciale. Non una semplice protezione o misura
assistenziale ma un’opportunità, ancor meglio
un investimento sul futuro.
GIORNALE SATIRICO
30.000 copie in omaggio
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TUTTO QUELLO CHE GLI ALTRI NON DICONO
L’Oscar del giorno
all’opposizione regionale
Il Tapiro del giorno lo diamo a Sabrina De
Camillis. Pur non essendo più parlamentare
ed avendo perso il ruolo di sottosegretaria è
riuscita a cogliere due consulenze. La prima,
da 70mila euro direttamente dal segretario
del suo partito, Alfano; mentre l'altra, da
30mila euro dal ministro della Salute. Totale:
100mila euro, come dire poco meno che se
fosse stata parlamentare. I dati pubblicati da
l'Espresso rilanciano la necessità di tagli seri
e concreti e che non colpiscano chi ha redditi
bassi o è pensionato.
Il Tapiro del giorno
a Sabrina De Camillis
Fanno il gioco delle tre carte, quello delle
fiere paesane, in cui era difficile per i gioca-
tori indovinare la carta giusta manipolata dal
prestigiatore. Il cerchio messo in piedi dal
vice presidente della giunta regionale Mi-
chele Petraroia e la sua segreteria con gli
Eco.Dem e con i Cristiano sociali, è come il
gioco delle tre carte, in cui è difficile, se non
impossibile, indovinare quale dei tre pensieri
che vengono di solito espressi e manifestati
è quello giusto. Lo andiamo scrivendo da
tempo, sperando che il gioco scoperchiato
inducesse i protagonisti ad essere più cauti
e, soprattutto, più coerenti. Invece conti-
nuano, imperterriti, a dire Petraroia una
cosa, gli Eco.Dem delle volte a dargli soste-
gno, altre a cambiare i contenuti, e i Cri-
stiano sociali fare altrettanto con gli
Eco.Dem e con Petraroia. Per cui diventa
difficile, se non impossibile, indovinare il
reale pensiero del vice presidente dell’ese-
cutivo regionale. Ultimamente gli Eco.Dem
si sono lanciati in una denuncia a tutto
campo delle carenze regionali, mettendo a
nudo un Molise privo strumenti di program-
mazione.
Una denuncia che dopo un anno e passa
di governo di centrosinistra, con Petraroia
costantemente in prima pagina, certo non gli
fa gioco né onore, offrendo il fianco alla cri-
tica giornalistica di rilevare, appunto, quanto
sia in ritardo, lenta e complicata l’azione po-
litica e amministrativa del governo Frattura.
Difatti è così. La Regione Molise non di-
spone di un Piano energetico, di un Piano
paesistico (da oltre tre anni è in fase di alle-
stimento da parte dell’università del Molise,
ma non vede la luce – ndr) , di norme di sal-
vaguardia ambientale, di una legge Quadro
in materia di urbanistica, di un Piano per la
viabilità e i trasporti, di un Piano per il dis-
sesto idrogeologico e di misure che valoriz-
zino le aree protette esistenti o che
promuovano le aree molisane inserite nel
Parco nazionale d’Abruzzo e sostengano
l’istituzione del Parco regionale del Matese.
Lo dicono gli Eco.Dem, ma per essere colle-
gati politicamente, culturalmente e ideologi-
camente al vice presidente Petraroia, per la
legge dei vasi comunicanti applicata alle
idee, è come se lo dicesse Petraroia. Il che
diventa paradossale, essendo egli il vice
presidente della giunta regionale nonché
personaggio di spicco di ciò che resta della
nomenclatura ex comunista, eletto per tro-
vare, con il suo rigore ideologico, una solu-
zione ai problemi del lavoro e
dell’occupazione. Ma la Regione Molise è in
regime anarchico - autarchico, in mani ina-
datte a sostenere il peso della gestione am-
ministrativa del territorio e dei valori culturali
(architettonici, storici e ambientali) che esso
contiene. D’altronde, le cave a cielo aperto,
l’inquinamento dei terreni (non solo per
mano della camorra), dell’acqua e dell’aria,
l’avanzata delle pale eoliche e dei pannelli
solari in siti di pregio paesaggistico e am-
bientale, l’avanzata del cemento, nelle
forme peggiori di distruzione del territorio,
sono lì a testimoniare l’anarchia delle attività
umane, e l’autarchia degli strumenti di con-
tenimento.
Inoltre gli Eco.Dem (quindi Petraroia) si di-
cono preoccupati e, quindi, contrari alla Ter-
moli – San Vittore che però, a differenza di
Petraroia, è sostenuta a spada tratta dall’as-
sessore regionale ai Lavori pubblici Pier-
paolo Nagni, e dal gruppo dell’Italia dei
Valori. Al pari degli Eco.Dem, peraltro,
Nagni è sostenitore del miglioramento della
viabilità interna (modernizzazione della linea
ferroviaria Roma-Campobasso e della
messa in sicurezza delle Fondovalli del Tri-
gno, del Biferno e degli assi di collegamento
con Benevento, con Foggia, con Napoli),
considerati elementi base della mobilità e
dello sviluppo territoriale. Perdurando però
questa evidente disarmonia, questa aperta
dissonanza politica e amministrativa dentro
e fuori la giunta regionale, non possiamo
che prevedere il lungo permanere di un Mo-
lise privo di strumenti di programmazione e
di coerenza. Privo di futuro.
Dardo
2
21 settembre 2014
Il Molise non programma, va avanti a tentoni: lo dicono in tanti, anche nella maggioranza a Palazzo Moffa
TAagliolto
CAMPOBASSO. E’ il caso della ex parla-
mentare molisana Sabrina De Camillis, che
dopo aver avuto da Alfano una consulenza da
70mila euro all’anno se ne “guadagna” una
seconda da 30mila euro, per fare cifra tonda,
grazie all’amica Beatrice Lorenzin, ministro
alla Salute. E conquista un posto di primo
piano sulla vetrina mediatica, ottenendo un
capitoletto a lei dedicato sul settimanale
Espresso, dove quella di De Camillis viene
collocata tra le consulenze d’oro la cui finalità
non è ben chiara.
Lo storico cavallo di battaglia del ministro
all’Interno Alfano, si legge sul giornale, è"Ta-
gliare la spesa per finanziare il taglio delle
tasse". «Eppure, a fronte di tanto rigore, il re-
sponsabile del Viminale si è mostrato assai
generoso con l’ex deputata Pdl Sabrina De
Camillis, prima dei non eletti al Senato in Mo-
lise. Salvata con un ruolo da sottosegretario
nel governo Letta e passata con Ncd dopo la
scissione, l’ex parlamentare è rimasta di
nuovo senza poltrona con l’arrivo di Renzi a
Palazzo Chigi. E così Alfano, appena arrivato
al Viminale, l’ha nominata consigliere per le
politiche di coesione e per gli affari territoriali.
Costo della consulenza: 70 mila euro l’anno,
fino alla fine del mandato governativo».
E non finisce qua, perché dopo appena un
mese e mezzo «è arrivato un altro salvagente
targato Ncd. Stavolta a lanciarlo è stato il mi-
nistro della Salute Beatrice Lorenzin, che il 7
aprile l’ha nominata addirittura suo esperto
"per le iniziative connesse alla riforma del Ti-
tolo V e per le attività di prevenzione, con par-
ticolare riferimento alla sicurezza alimentare
e alle patologie croniche strettamente con-
nesse con l’alimentazione". Il legame fra fe-
deralismo e cibi sani non è chiaro – spiega
L’Espresso - più comprensibile è invece
l’emolumento: 30 mila euro. Insomma, finché
durerà il governo, la De Camillis potrà contare
su uno stipendio annuo da 100 mila euro lordi.
Un po’ meno di quanto avrebbe percepito se
fosse stata rieletta, ma pazienza».
A chi bisogna credere, a Petraroia,agli Eco.Dem o ai Cristiano sociali?
Due consulenze a Roma avute dal partito spiccano nel rapporto dell'Espresso
Perdurando la disarmonia, la dissonanza politica e amministrativa dentro e fuori la giunta regionale, non possiamo altro che prevedere un Molise privo di coerenza e di futuro
De Camillis a 100mila l’euro l’anno
di Giovanni Gianfelice*
L'invito a Renzi a venire in visita a
San Giuliano per la ricorrenza del ter-
remoto del 31 ottobre lo trovo inutile
sotto il profilo Istituzionale e ridicolo se
si pensa di strumentalizzare una gior-
nata di riflessione facendo le passe-
relle di dame e cavalieri con i loro
codazzi in una zona la nostra, che me-
riterebbe sì la visita dei nostri gover-
nanti, per verificare i danni causati dalla
mala politica da loro praticata e come è
ridotto questo disastrato territorio, che
meritava almeno di essere ricostruito
integralmente dopo la immane trage-
dia. Siamo stufi di sentire chiacchiere
a vuoto, promesse da marinai, sfilate
di auto blu senza senso in un momento
delicatissimo che stiamo attraversando
a causa dello spopolamento quoti-
diano dei nostri bellissimi paesini, dalla
mancanza totale di lavoro per tutti, gio-
vani, meno giovani e genitori dei gio-
vani, con una viabilità vergognosa e
con una carenza cronica di qualsiasi
programmazione infrastrutturale per ri-
dare un senso ai temerari che ancora
resistono a denti stretti a popolare que-
sto lembo di territorio. La politica ha
grosse responsabilità di questo nostro
mancato sviluppo e di questo storico
retaggio di sottosviluppo. Ci venissero
piuttosto a spiegare Renzi e company,
perchè il cantiere della galleria sotto
San Giuliano è chiuso, perchè tutte le
strade del circondario sono incom-
plete, perché l'unica tratta ferroviaria
regionale è sempre sostituita dai pul-
lmans, perchè la ricostruzione è ferma
al 50%, perchè a distanza di 12 anni
dal sisma teniamo ancora i cittadini
nelle casette di legno o in autonoma si-
stemazione, perchè gli ospedali della
zona chiudono, perchè la Sanità in
Basso Molise è ridotta al lumicino, per-
chè si continua a martoriare questo ter-
ritorio molisano con le pale eoliche e
adesso con gli inceneritori, e perchè,
perchè perché, quel bellissimo villaggio
di San Giuliano non ha avuto un'altra
destinazione che poteva fungere da
traino per lo sviluppo di tutta que-
st'area?? Altro che visite di cortesia e
omaggi!!!!! Sono queste le risposte che
noi tutti attendiamo dalla politica. Poi lo
devo dire, posso anche sbagliarmi ma
ho l'impressione che l'invito rivolto al
premier, possa servire più a definire
l'arrivo di centinaia di migranti in quel
villaggio provvisorio, considerato che le
ultime notizie lo danno ormai per certo,
con tutti i problemi, le paure, le preoc-
cupazioni che le Istituzioni sottovalu-
tano anche in maniera arrogante ma
che stanno creando molta ansia tra la
popolazione, specie a Santa Croce, il
mio paese, distante solo 800 metri in
linea d'aria dalla struttura occupata
dagli ex terremotati. Un Consiglio Co-
munale monotematico convocato per il
giorno 26 c.m. e a cui sono stati invitati
a partecipare tutte le autorità investite
del problema, è la riprova evidente
delle preoccupazioni che potrebbe
creare un impatto così massiccio di ex-
tracomunitari, in un piccolo territorio
senza rete viaria adeguata, senza
strutture sanitarie per i relativi controlli,
senza strutture ricettive o ricreative,
senza preparazione e senza una "cul-
tura dell'accoglienza" che in questi casi
è a mio avviso indispensabile. Sono
questi i problemi di cui la gente vuole
parlare e soprattutto essere informata
perché ci riguardano da vicino. Ecco
perché abbiamo bisogno di chiarezza
e di concretezza (senza fraintendi-
menti razzisti), e non certo di sfilate e
passerelle a cui ci hanno abituati per
continuare ad illuderci e riservarci l'en-
nesimo "regalo". Prima i fatti e poi i
flussi!!!!
*Consigliere della Lista "Santa
Croce nel Cuore".
Noi molisani viaggiamo con molti mesi, se
non anni, di ritardo rispetto alla storia. Il
2013 è passato; siamo alle soglie del 2015;
ma solo da qualche settimana la giunta re-
gionale ha trasmesso al consiglio le propo-
ste per l’utilizzo dei fondi strutturali europei
2014-2020 ( plurifondo Fse-Fesr e Por Psr
). Stando alla procedura, spetta alle com-
missioni consiliari al Bilancio, alla Program-
mazione, al Lavoro e alle Attività Produttive
organizzare il confronto con le parti sociali
e le associazioni di categoria. Dopo di che,
sarà il consiglio regionale a deliberare in via
definitiva la prossima programmazione set-
tennale. E dovrebbe essere futuro. Ma (pur-
troppo) c’è un passato da completare, da
chiudere. Viaggiamo con mesi ed anni di ri-
tardo, lo abbiamo appena detto. L’esecutivo
di Palazzo Vitale pare abbia sollecitato le
strutture regionali a raccoglier finanche le
briciole degli stanziamenti relativi alla prece-
dente programmazione 2007/2013. Vuole
rendersi conto quanto è stato speso e
quanto c’è ancora da spendere dei vari
Fondi europei ( Fesr, Fas, Fse e via di-
cendo), nonché quale la percentuale di
spesa del progetto Garanzia giovani (una
fregatura per i giovani e un sollazzo per i ge-
stori della Formazione professionale - ndr),
i Piani integrativi, il Welfare to Work, ecce-
tera, per meglio portarli a termine e, se ne-
cessario, per la parte che rimane,
rimodularli. Ricognizione e riprogramma-
zione che testimoniano l’assurdità di una re-
gione al bocchettone della bombola
d’ossigeno che si prende il lusso di trac-
cheggiare sulle spese d’investimento. La ri-
cognizione e la rimodulazione delle risorse
relative ai finanziamenti europei e nazionali
2007/2013 (circa 34 milioni di euro) porterà
via del tempo, probabilmente rimetterà in
moto gli inverati meccanismi d’interdizione
tra gli assessorati, rinfocolerà le polemiche
tra i partiti e gli accaparramenti dei fondi tra
i big, col rischio, frattanto, di distorcere e di
frammezzare le attività per la programma-
zione al 2020. Crediamo starà qui il punto di
divaricazione tra il passato e il futuro del Mo-
lise e, soprattutto, della classe politica: la
nuova dalla vecchia nel guadagnare tempo
e non nel perderlo. Cosa possibile se di pari
passo, senza ulteriori indugi, verrà dato un
colpo di maglio alla ragnatela burocratica
che avvolge gli enti e le istituzioni locali.
Rompere gli schemi abituali dei perditempo,
dei traccheggiatori di professione, degli az-
zeccagarbugli che infestano gli apparati
pubblici e li rendono una perdurante vacca
da mungere. Per far ciò sarà necessario ri-
voluzionare la Pubblica amministrazione
(Pa), inchiodarla alle proprie responsabilità
e se sbaglia, che paghi. Rompere, ossia, il
patto surrettizio del clientelismo e del favori-
tismo che lega la Pa al potere politico. Rifor-
mare innanzitutto la Regione: le strutture
interne, gli uffici, il metodo di lavoro, incen-
tivando il senso di appartenenza, la co-
scienza di essere al servizio della collettività
e non un potere. Ridurre all’essenziale i
passaggi delle scartoffie, le verifiche, i con-
trolli, i timbri, i visti, i pareri. Snellire, velo-
cizzare. Finora l’amministrazione regionale
ha solo esternato la volontà di riformare.
Quando ha tentato di modificare l’esistente,
mettendo mano ai servizi e agli uffici regio-
nali, ha dimostrato di non avere la determi-
nazione necessaria né le professionalità
giuste per realizzarlo (del tutto inconsistente
l’opera del direttore generale Di Mirco). In
ballo sono cento e passa milioni di euro del
plurifondo 2014/2020 e come renderli effi-
caci alla ripresa economica e all’incremento
dell’occupazione. La lezione che viene dal
come, e con che tempi, sono statati spesi i
fondi del settennato 2007/2013 dovrebbe in-
durre i regionali al governo a cambiare regi-
stro. Soprattutto ad essere più responsabili,
più concreti, più lucidi e più coerenti con se
stessi e con ciò che rappresentano: la
classe dirigente del Molise del Terzo millen-
nio. Nella peggiore condizione di crisi.
Dardo
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21 settembre 2014TA
agliolto
Viaggiamo con mesi e anni di ritardo sulla storia
Molise: regione al bocchettone della bombola d’ossigeno che si prende il lusso di traccheggiare sulle spese d’investimento
La gestione dei fondi europei 2007/2013 e la programmazione dei fondi 2014/2020
dimostrano la scarsa capacità a spendere e a investire
L’invito a Renzi. Perchè??
CAMPOBASSO. Un segnale forte,
quello dell'onorevole Venittelli, ri-
volto in primis alla segretaria regio-
nale, Micaela Fanelli.«Il Pd – ha
spiegato la deputata termolese - non
è un partito autarchico, non è un par-
tito personale, almeno in questa re-
gione appare così. La mia è una
presa di posizione necessaria per la
difesa di quelli che sono i diritti della
minoranza del partitoche poi – ha os-
servato - in verità sul territorio rap-
presenta la maggioranza perché ha
il maggior numero di esponenti nelle
istituzioni». Da qui la necessità di di-
scutere. «Durante le primarie – ha
aggiunto la parlamentare - si è par-
lato di un partito diverso, bello e di-
retto al coinvolgimento ma tutto
questo parte dalle regole fondanti del
Pd e lo Statuto rappresenta la regola
che detta il gioco di questo partito».
Laura Venittelli non ha condiviso
nemmeno l’impostazione dell’ordine
del giorno di domenica pomeriggio.
«Doveva essere diverso – ha spie-
gato - e doveva considerare i temi
del lavoro, soprattutto il ruolo che il
primo partito della Regione deve
avere rispetto all’azione di governo
Frattura che purtroppo, per una serie
di motivi, è all’ultimo posto tra negli
indici di gradimento dei cittadini».
di Pasquale Di Lena
Si dice – ed io sono d’accordo –
che nei periodi di grande crisi la bel-
lezza è la prima a essere maltrattata.
La crisi sistemica che viviamo lo
sta dimostrando con un attacco cre-
scente a questo straordinario valore,
che c’è sottratto proprio nel momento
in cui ne abbiamo più bisogno per vi-
verlo, soprattutto come antidoto a un
mondo che ci deprime con i suoi ri-
sultati sempre più negativi. Tanto più
se questo valore, la bellezza, è un
bene comune legato a quel patrimo-
nio unico che è il territorio. Parlo del
paesaggio, cioè della rappresenta-
zione del territorio che ha in sé la me-
moria del lavoro delle generazioni
passate.
Penso a un piccolo borgo, con il
suo campanile nella parte più alta e
intorno le minute case perfettamente
in armonia con il territorio; i campi
coltivati, ma anche a quella parte che
l’uomo ha salvaguardato non toccan-
dola.
Alla bellezza di un paesaggio cor-
risponde di solito un territorio di qua-
lità, quale insieme di valori e di
risorse come la storia, la cultura, le
attività agro-pastorali, la tradizione,
questa fonte inesauribile della cultura
dei luoghi, di una comunità!
Pensiamo alla tradizione in cucina
quale espressione anche di bontà,
cioè di qualità.
Non a caso la qualità è nell’origine,
il territorio, l’elemento strutturale che
il paesaggio permette di percepire
con le identità dei luoghi.
Un lungo processo (memoria) di
relazioni tra l’ambiente e l’uomo, un
dialogo continuo che è venuto meno
negli ultimi decenni, andando, così, a
intaccare un altro patrimonio univer-
sale dell’umanità, essenziale per le
nostre vite, la biodiversità.
Il territorio, negli ultimi dieci anni,
ha perso oltre due milioni di ettari di
superficie in confronto agli otto persi
nei 90 anni precedenti e altri, pur-
troppo, ne perderà con le ultime
scelte politiche che vanno sotto il
nome di “Sblocca Italia”. Una parola
d’ordine più che una necessità per un
paese in ginocchio, che suona come
un vero e proprio messaggio pubbli-
citario. Una pubblicità per chi vuole
continuare a mangiare altro territorio
di un Paese che ha il primato in Eu-
ropa e nel mondo dei prodotti Dop,
Igp come di quelli tradizionali, molti
dei quali straordinari testimoni di ter-
ritori conosciuti, noti in tutto il mondo;
della biodiversità, soprattutto olivicola
e viticola, dei paesaggi più belli, unici.
Primati che spiegano bene il suc-
cesso che da anni la Toscana vive
nel mondo con la cura della sua rura-
lità, l’attenzione per le sue tradizioni,
la bellezza dei suoi paesaggi, la sto-
ria e la cultura, cioè l’insieme dei va-
lori e delle risorse proprie del
territorio. Un patrimonio messo in di-
scussione da un sistema, scoppiato
nel 2008, che si tenta di rimettere in
piedi pur sapendo che è fallito con la
sua logica del consumismo e dello
spreco, della ricerca di cogliere un
solo obiettivo, il profitto. Un processo
che è andato avanti senza grandi
problemi e preoccupazioni fino a
quando non ha intaccato gli equilibri
naturali e messo in discussione l’in-
tero pianeta, che, quest’anno, dal 19
di agosto non ha più niente da dare
fino alla fine dell’anno. Come dire
che quando questa data sarà il 30 di
giugno, necessiteranno due pianeti
per dare una risposta alla vita, anche
la nostra. Eppure non dovrebbe es-
sere difficile capire che meno territo-
rio vuol dire meno paesaggio, meno
biodiversità, meno agricoltura, meno
cibo (altro che nutrire il pianeta!),
meno eccellenze, meno gastronomia
di qualità, meno cultura, meno storia
da raccontare, meno partecipazione,
meno democrazia, e, anche, meno
identità con la riduzione ai minimi ter-
mini e la loro conseguente sparizione
della gran parte dei comuni e, con
loro, delle tradizioni.
Ed io quando penso al paesaggio,
mi viene in mente immediatamente
l’agricoltura che lo caratterizza e il
territorio che si identifica in questi
due elementi così legati l’uno all’altro.
Penso alla bellezza diffusa in questo
nostro Paese, soprattutto dei luoghi
che mi circondano e fanno vivere la
mia identità, ma anche che mi hanno
ospitato per tanti anni e di quelli che
ho avuto la fortuna di visitare. Una
ricchezza straordinaria, come dicevo
diffusa, che, se utilizzata e ben
spesa, fa credere a un’inversione di
tendenza, alla possibilità di incammi-
narsi su una strada che scansa il ba-
ratro e porta lontano, oltre lo stesso
paesaggio che hai sotto gli occhi, in
pratica a sognare un futuro all’inse-
gna della sobrietà, della bellezza,
della bontà e della consapevolezza
della propria identità, che solo la cura
del territorio ti può dare.
CAMPOBASSO. Riuscita la
degustazione guidata di sette
Tintilia di altrettante cantine moli-
sane che l'Onav Molise ha orga-
nizzato a Latina. Gli assaggiatori
molisani hanno voluto così pre-
sentare il prodotto autoctono
della vitivinicoltura regionale. "A
Latina, quattro ore passate a par-
lare attraverso la Tintilia, di Mo-
lise, delle nostre eccellenze, dei
nostri vignaioli", è stato a caldo il
commento di Carla Iorio delegata
regionale Onav Molise. "Ancora
una volta costatiamo che pochi ci
conoscono, molti ci ignorano, ma
tutti quando avvicinati restano
colpiti dalla nostra tipicità e si
complimentano per ciò che sap-
piamo produrre, allora mi viene
da pensare che non sappiamo
comunicare le nostre peculiarità.
Allora un esortazione ai miei col-
leghi, ad insistere nel diffondere
la nostra cultura. la nostra storia,
il nostro territorio, ed ai nostri
Produttori,di continuare sulla
strada dell'eccellenza, della tipi-
cità, solo proseguendo in questa
direzione possiamo uscire dal-
l'anonimato. Un grazie va alle
Aziende che a ci hanno dato l'oc-
casione di parlare molisano, An-
gelo D'Uva, Catabbo Vini,
Cantina Valtappino, Vincenzo
Cianfagna, Pasquale Salvatore,
La Cantina di Remo, Claudio Ci-
pressi ".
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21 settembre 2014TA
agliolto
L'intervento.
Se la bellezza del territorio viene distrutta
“In Molise il Pd partitodi Fanelli”Nel pomeriggio la parlamentare Laura Venittelli non parteciperà all'assemblea regionale
L'Onav Molise ha presentato sette
prodotti di altrettante cantine
La Tintilia di scena a Latina
Hanno avuto il loro momento di gloria.
Peccato sia stata effimero. Ma, per le inten-
zioni e la volontà espresse, e per la deter-
minazione fatta trasparire nella circostanza,
avrebbero meritato sorte migliore. Quanto-
meno un seguito tangibile. La sortita infatti
era parsa seria e convinta. Chiedevano
“largo ai giovani” in politica, un rinnova-
mento in grado di corrispondere all’urgenza
di nuove energie da mettere in campo in
prossimità delle primarie per scegliere il
candidato sindaco della coalizione di centro-
sinistra a Campobasso. Erano in tanti: Aldo
Fabio Venditto, Luca Mitri, Luigi Di Lallo,
Stefano Mancinelli, Bledi Plaku, Giuseppina
Cristinzio e Mario Cifelli per l’ Italia dei Va-
lori; Andrea Vertolo, Fabio Barca, Michele
Testa, Alessia Trasmundi e Gian Piero Ce-
sario per il Partito dei Comunisti italiani; An-
tonella Mainelli, Gianluca Caiazzo e
Alessandra Fiorella per Sinistra Ecologia e
Libertà e Davide Vitiello, Luca Iosue, Fran-
cesca Di Cristofaro e Antonio Tomassone
per il Partito Democratico. Solo alcuni di loro
ancora galleggiano nei gruppi consiliari re-
gionali; gli altri appena il tempo di apparire,
quindi nell’abisso dell’anonimato. Peccato.
Chissà dove sono e cosa fanno, cosa è ri-
masto di quella volontà e di quella necessità
di rinnovare. Se continuano a credere che
siano le proposte a generare consenso in
politica e non il contrario. Loro, chiedendo
di prendere parte alle primarie avrebbero vo-
luto affermare il cambiamento e considerarsi
linfa vitale nello stagno della politica locale.
Di fatto, gli è stato impedito. Sicché, soggetti
peraltro di ottima caratura intellettuale e pro-
fessionale oltre che decisamente volitivi e
impegnati in questa loro rincorsa al cambio
generazionale in politica, contro il conserva-
torismo e il mantenimento di rendite di po-
sizione, sono stati impietosamente dispersi.
Il rischio di creare una frattura profonda al-
l’interno dei partiti della coalizione, e nella
coalizione stessa, li ha neutralizzati sul na-
scere. C’è rimasta impressa però la chia-
rezza delle loro intenzioni e la esplicita
inequivocabile volontà di porsi ” in opposi-
zione al leaderismo strisciante che dispone
senza confrontarsi o alla rete che demolisce
senza proporre”. Magari fossero riusciti
nell’intento. Oggi non assisteremmo, impi-
gliati nella ragnatela delle convenienze per-
sonali, della concordata spartizione del
potere, della sagra delle ipocrisie, allo spet-
tacolo di una classe politica che, pur di so-
pravvivere, non si fa scrupolo di cambiare
colore politico, appartenenza ideologica e
programmi e, per sovrappiù, dare lezioni di
morale civica.
Chissà dove sono e cosa fanno, se hanno
mantenuto la schiena dritta o si sono piegati
alle contingenze, passando da paladini del
“rinnovamento coraggioso e non procrasti-
nabile, fondamentale per non ripetere gli er-
rori strategici del passato” a sostenitori più
o meno espliciti di questo o di quello tra gli
improvvidi reggitori del potere. Avevamo
creduto che la pietra buttata nello stagno
della politica locale avrebbe fatto sì che i
cerchi concentrici raggiungessero i satrapi
delle segreterie dei partiti cui appartene-
vano, muovendoli dall’inazione. Nemmeno
per sogno. Un’altra occasione per cambiare
se n’è andata in fumo.
Dardo
CAMPOBASSO. Sono sempre
più numerose le famiglie molisane
in difficoltà e, sul territorio, conte-
stualmente alla chiusura di aziende
ed emorragia di posti di lavoro, as-
sistiamo alla continua crescita di
progetti di solidarietà per persone
bisognose”. A parlare la consigliera
Angiolina Fusco Perrella, prima fir-
mataria e proponente (insieme a
Nunzia Lattanzio, Michele Iorio e
Giuseppe Sabusco) di una propo-
sta di legge per il ‘reddito minimo
garantito’. “Bisogna – continua la
Fusco – contrastare e prevenire il
fenomeno della povertà dando so-
stegno a coloro che hanno ogget-
tive difficoltà ad inserirsi nel mondo
lavorativo La presente proposta di
legge nasce dalla volontà di intro-
durre nella nostra regione il Red-
dito Minimo Garantito, pensato e
concepito come uno strumento ido-
neo a contrastare la povertà, la di-
suguaglianza e l’esclusione
sociale. Non una semplice prote-
zione o misura assistenziale ma
un’opportunità, ancor meglio un in-
vestimento sul futuro, uno stru-
mento di garanzia di libertà per i
cittadini con lo scopo di ridurre il
condizionamento della scelta del
lavoro, favorendo in maniera tale la
qualità dello stesso.
Vogliamo altresì promuovere le
condizioni necessarie che rendono
effettivo sia il diritto al lavoro sia
quello alla formazione, attraverso
strumenti finalizzati al sostegno
economico e all’inserimento so-
ciale di tutti quei soggetti che sono
a rischio di emarginazione nel
mondo del lavoro e, più in gene-
rale, nella società.
L’Unione Europea già nei primi
anni Novanta, con la raccomanda-
zione 92/441 CEE, stabilì criteri co-
muni, anche se molto generici, in
relazione a “risorse e prestazioni
sufficienti nei sistemi di protezione
sociale”. Venne chiesto agli Stati
membri di riconoscere, “nell’ambito
di un dispositivo globale e coerente
di lotta all’emarginazione sociale, il
diritto fondamentale della persona
a risorse e a prestazioni sufficienti
per vivere conformemente alla di-
gnità umana”, e di dare accesso a
tale diritto senza limiti temporali e
di stabilire una quantità di risorse
sufficienti in tale proposito.
Un principio ribadito con la Carta
dei Diritti Fondamentali dell’Unione
Europea (2000/C 364/01) che al-
l’art. 34 stabilisce che: “L’Unione ri-
conosce e rispetta il diritto di
accesso alle prestazioni di sicu-
rezza sociale e ai servizi sociali
che assicurano protezione in caso
di maternità, malattia, infortunio sul
lavoro, dipendenza o vecchiaia,
oltre che in caso di perdita del
posto di lavoro, secondo le moda-
lità stabilite dal diritto comunitario e
le legislazioni e prassi nazionali”. In
virtù, quindi, di quanto stabilito
dalla Carta di Nizza e in attuazione
dei principi emanati il reddito mi-
nimo deve essere considerato con
un diritto sociale fondamentale, de-
stinato a svolgere lo strumento di
protezione della dignità della per-
sona e della sua possibilità di par-
tecipare pienamente alla vita
sociale, culturale e politica.
Anche con la Strategia Europa
2020 la Commissione Europea ha
ribadito il conseguimento dell’obiet-
tivo di coesione economica, sociale
e territoriale da ricercare all’interno
dei Stati membri; difatti tra le cosid-
dette flagship initiatives (iniziative
faro) ha inserito quella della Cre-
scita Solidale da raggiungere me-
diante due iniziative prioritarie:
l’agenda per nuove competenze e
nuovi lavori e la piattaforma euro-
pea contro la povertà e l’esclusione
sociale. Quest’ultima ha come
obiettivi: sostenere economica-
mente le persone, aiutandole a in-
tegrarsi nelle comunità in cui
vivono; ottenere una formazione;
trovare un lavoro e avere un ac-
cesso alle prestazione sociali.
Al momento, tra i 28 Stati facenti
parte dell’Unione Europea troviamo
che la mancanza di un reddito di
base è una circostanza riscontra-
bile solamente in Italia, Grecia e
Ungheria; In Italia si riscontra
quindi un ritardo e un vuoto legisla-
tivo non più procrastinabile, soprat-
tutto in considerazione degli effetti
della crisi economica, confermati
dall’ultimo rapporto Eurostat che
ha evidenziato un valore del 28,4%
delle persone a rischio di esclu-
sione sociale, in pratica più di una
persona su quattro è a rischio po-
vertà. Nel nostro paese l’unico
esempio positivo, e che dovreb-
bero essere preso a modello sia a
livello nazionale che a livello regio-
nale, è quello del Lazio, che con
Legge Regionale 20 marzo 2009 n.
4 ha istituito il reddito minimo ga-
rantito. La negatività degli ultimi
dati statistici sulla condizione della
nostra Regione – continua la nota –
ci ha spinto a redigere questo testo
normativo, anche per dare attua-
zione a quanto stabilito dalla Legge
Regionale 6 maggio 2014 n. 13
(Riordino del sistema regionale in-
tegrato degli interventi e servizi so-
ciali) che all’art. 49, comma 2,
lettera c) include tra gli interventi e
i servizi per le persone a rischio di
esclusione sociale da mettere in
atto anche quello del reddito mi-
nimo di cittadinanza.
Il rapporto di Bankitalia dello
scorso giugno ha evidenziato come
in Molise la soglia della disoccupa-
zione è salita al 15,8% , e nel par-
ticolare quella giovanile è arrivata
al 43,8% mentre il tasso di occupa-
zione è al 47,4%; ancor più preoc-
cupante il dato relativo alla soglia
di povertà, che nella nostra Re-
gione in base al rapporto Eurostat
riguarda il 44,8% della popola-
zione.
Per questo riteniamo necessario
attivare lo strumento del Reddito
Minimo Garantito, così da promuo-
vere e sostenere le politiche pas-
sive e attive per il lavoro e le
politiche di protezione sociale, nel
rispetto del succitato art. 34 della
Carta dei diritti fondamentali del-
l’Unione europea e dei principi di
cui agli artt. 2, 3, 4 e 38 della Costi-
tuzione.
I beneficiari dell’intervento sono
disoccupati; inoccupati; lavoratori
autonomi; lavoratori a tempo par-
ziale; lavoratori precariamente oc-
cupati e lavori privi di retribuzione,
soggiornanti nella Regione Molise
da almeno 24 anni, in età non pen-
sionabile e con un reddito annuo
inferiore agli 8 mila euro. Il benefi-
cio ha durata di un anno e può es-
sere rinnovato nel caso in cui
permangano le condizioni di acces-
sibilità. La volontà del dispositivo
normativo – terminano i firmatari
della proposta – è quella di realiz-
zare due obiettivi: inclusione so-
ciale e diritto al lavoro e alla
formazione; si vuole altresì concre-
tizzare una vera e propria azione di
workfare, dove chi vuole usufruire
di questa sostegno economico
deve dichiararsi disponibile a tro-
vare un’occupazione, ma deve
anche impegnarsi a ricevere le pro-
poste che gli verranno formulate
dai Centri per l’Impiego”.
5
21 settembre 2014TA
agliolto
I consiglieri regionali di opposizione hanno presentato una proposta di legge
“Da subito il Reddito minimo”
Chi li ha visti?
Torna a Campobasso oggi
dalle 09:30 alle 19:30, nel
cuore della città - "In piazza
con il biologo nutrizionista "
Dopo il successo di pubblico
registrato domenica scorsa -
effettuati tantissimi test (Indice
di Massa Corporea) e distri-
buiti 1.500 assaggi di pizza
dietetica - gli esperti incontre-
ranno altri cittadini, sempre in
piazza Vittorio Emanuele, al
fine di effettuare ulteriori test
gratuiti di "controllo dell'Indice
di Massa Corporea" e cono-
scerne stato nutrizionale e stili
di vita.
L'evento è organizzato dal
Comune di Campobasso, su
proposta dell'Osservatorio Mo-
lisano sulla Legalità (OML) in
collaborazione con il "Centro di
Terapia Nutrizionale e Preven-
tiva"
del dr. Antonio D'Alesio" e fi-
nalizzato a:
1. aumentare la consapevo-
lezza dei cittadini nei confronti
degli errori alimentari;
2. sensibilizzarli sulle riper-
cussioni negative che l'ec-
cesso ponderale ha sullo stato
di salute;
3. dare loro indicazioni su
come intraprendere un corretto
stile di vita.
A testimoniare l'importanza
del "mangiare sano", saranno
offerte degustazioni gratuite
pizze e focacce realizzate con
farine speciali, ricche di tutti i
più alti valori nutrizionali, oltre
che con prodotti tipici del Mo-
lise, rispondenti ai più rigorosi
principi della genuinità. Inoltre
saranno forniti consigli perso-
nalizzati, campioni gratuiti e
materiale informativo.
Nella Legge 243/2012 che da attuazione al principio di equi-
librio di bilancio pubblico, introdotto nella Costituzione con la
Legge Costituzionale n.1 del 2012, ci siamo dati vincoli soffo-
canti che vanno oltre a quelli posti dall’Unione Europea. Così
mentre chiediamo all’Europa più flessibilità di bilancio per
far fronte ai costi sociali e rilanciare gli investimenti ci
siamo ingabbiati da soli.
I 4 quesiti referendari si propongono di abrogare al-
cuni articoli della Legge 243 del 2012 che, impo-
nendo oneri aggiuntivi e ancor più rigoristi di ciò
che richiede la norma europea sono un’applica-
zione particolarmente ottusa del principio di equi-
librio di bilancio.
Per ridare respiro ai cittadini e contribuire a ri-
lanciare lo sviluppo economico, le associazioni
del Coordinamento associazioni sociali, L’Altri-
talia Ambiente, A.S.C.I., A.S.C.E., Lega per le
Autonomie Locali Molise e Movimento Consuma-
tori, hanno illustrato e costituito il Comitato Moli-
sano con cittadini, associazioni, Comuni tutti colpiti
dall’eccesso di austerità.
Filippo Poleggi, coordinatore delle associazioni
sociali ha sottolineato che non si tratta di una inizia-
tiva astratta contro il principio di austerità che è valido
per risanare i bilanci ma che non può produrre sviluppo e
riparare i cost6i economici e sociali che le restrizioni com-
portano, si tratta di eliminare norme che non ci sono richieste
dai trattati internazionali europei. Le normative europee non im-
pongono, come nella legge applicativa italiana, la rigida e asso-
luta coincidenza degli obiettivi di bilancio nazionali con
“l’obiettivo a medio termine “ europeo, ben diversamente , si
prevedono condizioni di flessibilità che, con il referendum, si
intendono ripristinare ed applicare.
Gaspare Di Lisa, Segretario dell’Associazione ex Consiglieri
Regionali ha portato l’adesione dell’associazione per ritor-
nare ad una legge di bilancio dello Strato non ingessata
che consenta di salvaguardare ed applicare un auto-
nomia delle Regioni responsabile e solidale pur nel
cammino della correzione di tante cattive pressi del
passato .
Franco Novelli, Presidente di Libera, ha mani-
festato l’impegno della sua associazione perché
i referendum sono coerenti con il programma”
Miseria Ladra” di lotta alla povertà dilagante nel
Paese, abrogando i limiti di bilancio che l’Italia si
è dati si consentirà al Paese di contrastare gli
effetti del ciclo economico negativo con un
maggior ventaglio di strumenti di politica econo-
mica ed industriale.
La Presidente di Legautonomie ha lanciato un
nuovo appello ai sindaci che possono fare molto
consentendo la raccolta firme nelle case comunali
e sono interessati fortemente a modifiche del bilancio
dello Stato che trasferisce le rigidità sui bilanci degli
enti locali.
Il Comitato è al lavoro per organizzare la raccolta firme
Martedì e mercoledì della prossima settimana e darà indica-
zioni precise sul luogo e4 gli orari della raccolta. Diamo un se-
gnale che troppa austerità (tagli dei servizi, patti di stabilità e
via dicendo) uccidono la società.
8
21 settembre 2014 Campobasso
Torna “in piazza con il biologo nutrizionista”
Via all’ultimo miglio, ultimi giorni di campagna per i referendum Stop Austerity
Lavori frana Rivolo, l’amministra-
zione comunale rende noto che le
ditte interessate ad essere invitate
alla procedura negoziata, in pos-
sesso dei requisiti di legge e qua-
lificati per categoria e classifica dei
lavori da eseguire, possono far
pervenire richiesta di invito alla
stazione appaltante.
In particolare i lavori riguardano
la sistemazione del movimento fra-
noso che interessa il depuratore di
Santo Stefano ed incombe sulla
fondovalle rivolo e devo essere ef-
fettuati anche con una certa ur-
genza. La base d’asta è di 193mila
euro .
I soggetti interessati possono far
pervenire la richiesta di invito, at-
testando – ai sensi dell’art. 46 del
DPR n. 445/2000 e s.m.i. - di es-
sere in possesso dei requisiti di
legge e qualificati per categoria e
classifica dei lavori da eseguire, a:
Comune di Campobasso – Area 1-
settore gare e appalti c/o Ufficio
Protocollo - p.zza V. Emanuele II n.
29 – 86100 Campobasso. Entro e
non oltre le ore 12 del 3 ottobre
2014. Le richieste pervenute oltre
il termine sopra indicato non sa-
ranno prese in considerazione.
Non è ammessa la consegna a
mano della richiesta di invito. Non
è ammesso l’invio della richiesta a
mezzo di posta elettronica, nor-
male o certificata. Le eventuali ri-
chieste pervenute a mano o per
posta elettronica (normale e/o cer-
tificata) non verranno prese in con-
siderazione.
Per quanto concerne le succes-
sive fasi della procedura si stabili-
sce espressamente che la lettera
di invito e tutta la documentazione
di gara (così come ogni altra co-
municazione successiva) verrà in-
viata alle ditte che hanno
manifestato interesse esclusiva-
mente a mezzo di posta elettronica
certificata.
Pertanto nella richiesta di invito
deve essere indicato espressa-
mente un indirizzo di posta elettro-
nica certificata al quale la stazione
appaltante invierà la documenta-
zione di gara.
L’avviso è pubblicato anche sul
sito internet del Comune di Cam-
pobasso (www.comune.campo-
basso.it – sezione “bandi e gare”
ed “eventi e news”).
Gli elettrodomestici e i dispositivi
elettronici di uso quotidiano, come
frigoriferi, lavatrici e TV, sono re-
sponsabili del 50% del consumo di
energia elettrica di una famiglia di
3/4 persone: una media di 2.500
kWh all’anno. In tempi di continui
rincari dei costi dell’elettricità i con-
sumatori possono reagire ridu-
cendo i consumi di energia
elettrica in casa. La sostituzione
dei vecchi elettrodomestici con ap-
parecchi ad alta efficienza energe-
tica offre elevate potenzialità di
risparmio Per fare un esempio, un
frigorifero di classe energetica A
consuma circa il 60% in più di
energia rispetto ad un apparecchio
analogo di classe A++: una diffe-
renza che si traduce, in un anno,
in circa 14 euro in più a carico del
bilancio familiare.
I consumatori sono pronti per
passare agli apparecchi a rispar-
mio energetico di nuova genera-
zione, ma nella pratica, al
momento di prendere una deci-
sione di acquisto, la scelta non è
affatto semplice. Lunghe ricerche
online, un sovraccarico di informa-
zioni su prezzi, marchi e test com-
parativi dei prodotti, per non
parlare delle informazioni discor-
danti all’interno dei negozi sono a
dir poco frustranti per i consuma-
tori.
Ed è qui che entra in gioco la
app gratuita ecoGator, da oggi di-
sponibile per i dispositivi iOS e An-
droid, in aiuto dei consumatori con
una funzione di assistenza agli ac-
quisti facile, veloce e indipen-
dente.
“I consumatori possono rispar-
miare due volte con ecoGator. La
decisione di acquisto è assunta ra-
pidamente, e i nuovi elettrodome-
stici acquistati consumano meno
energia. Il che significa più tempo
e più denaro risparmiati per le
cose importanti della vita”, dichiara
Pietro Giordano, Presidente nazio-
nale Adiconsum. L’applicazione
ecoGator è l’output principale della
campagna europea per i consuma-
tori “myEcoNavigator”, e viene lan-
ciata contemporaneamente in dieci
Paesi europei. Per ulteriori infor-
mazioni sulla campagna e sulla
app ecoGator è possibile visitare il
sito www.ecogator.it EcoGator è la
prima applicazione in grado di leg-
gere ed elaborare i dati diretta-
mente dall'etichetta energetica
europea, semplicemente utiliz-
zando la fotocamera del proprio
smartphone. Basta puntare la foto-
camera dello smartphone sull'eti-
chetta dell’apparecchio elettronico
per essere immediatamente infor-
marti sul suo livello di efficienza,
calcolare i costi medi energetici
annuali e creare la propria watch
list.
Un sistema semplice ed efficace
per confrontare e selezionare rapi-
damente i dispositivi offerti nel ne-
gozio e filtrarli in base a criteri
personali come le emissioni di ru-
more o il consumo di energia.
L'app ecoGator è gratuita ed è
ora disponibile per iPhone e per i
dispositivi Android nei rispettivi
app store (i due QR code in alle-
gato rimandano al corrispondente
app store). Scansiona il QR code
adatto al tuo dispositivo (iOS o An-
droid) con lo smartphone, installa
l'applicazione e testa la funzione
scanner con l'etichetta energetica
in allegato.
In occasione della celebra-
zione della giornata mondiale
contro la violenza sulle donne, lo
scorso 25 novembre 2013, il
Coisp (Coordinamento per l’indi-
pendenza sindacale delle Forze
di Polizia) ha organizzato, in
stretta collaborazione con l’Uffi-
cio Regionale della Consigliera
di Parità, un convegno che si è
tenuto presso l’Università degli
Studi del Molise -Facoltà di Giu-
risprudenza, al fine di illustrare il
nuovo decreto-legge nr.
93/2013, convertito poi in legge,
che ha previsto un significativo
inasprimento delle pene in or-
dine al crescente fenomeno del
c.d. “femminicidio”, da inqua-
drarsi nel più ampio aspetto
della recrudescenza della vio-
lenza ai danni dei più deboli.
Sulla stessa linea, martedì,
presso l’aula Magna della
Scuola Allievi Agenti “Giulio Ri-
vera” di Campobasso, il Coisp
con la consigliera di Parità della
Regione Molise, Giuditta Lembo
ha organizzato un seminario, ri-
volto agli appartenenti della Poli-
zia di Stato, dal tema: “la
violenza di genere, con partico-
lare riferimento al femminicidio
ed al codice rosa”, dove ci sarà
la straordinaria presenza, in qua-
lità di relatrice, di Vittoria Doretti
che interverrà unitamente ad
una rappresentanza della task
force della provincia di Grosseto
Chiara Marchetti ed Ispettore
Sup. Sups Paolo Bischeri) impe-
gnata da diverso tempo e sem-
pre in prima linea contro la
violenza sulle donne con ottimi
risultati. Dopo i saluti istituzio-
nali sarà il Segretario Generale
del Coisp Franco Maccari ad
aprire i lavori.
9
21 settembre 2014Campobasso
Ecogator, la nuova app per aiutare i consumatori a ridurre i costi dell’energia elettrica
Violenza di genere,martedì il seminariodelCoisp
Lavori frana Rivolo, il Comuneinvita le ditte a farsi avanti
Termoli. L’eco delle dimissioni
«improvvise» dell’amministratore
unico del Nuovo Zuccherificio del
Molise rimbomba tra gli impianti in
via di spegnimento. «Importanti
problemi personali e familiari» alla
base della decisione del manager
in carica da soli due mesi che ha
«spiazzato» un po’ tutti in
fabbrica. A partire dai lavoratori
che chiedono certezze per il futuro
in una fase densa di incertezza
non solo per la scelta di Fusco.
Anche due collaboratori con con-
tratto in scadenza andranno via: i
contratti non sono stati rinnovati, e
in assenza di spiegazioni convin-
centi questa concomitanza di
‘addii’ ha un sapore sospetto. Si
tratta degli ingegneri Poltronieri e
De Nisi. Il primo, responsabile
area tecnica e logistica e l’altro re-
sponsabile personale e riorganiz-
zazione interna. La prossima set-
timana, forse, si saprà qualcosa in
più.
La società però non resta, di
fatto, «senza guida» in quanto
vige il regime di prorogatio del ma-
nagement fino a quando non verrà
nominato il nuovo amministratore
unico. Sono tante le voci – e non
potrebbe essere diversamente –
che si rincorrono in una fase così
incerta.
Come quelle che parlano di una
situazione non più idilliaca tra il
governatore Frattura e il già procu-
ratore speciale, Nicola Baranello,
che ha seguito esternamente la
campagna. Ma anche della vo-
lontà di rimettere in moto il confe-
zionamento dello zucchero
esternalizzando il reparto, e di
progetti che non sono andati in
porto.
TERMOLI. Decine e decine di
sacchi di spazzatura neri colmi di
rifiuti fino all’orlo, raccolti in un
tratto di spiaggia a Rio Vivo che
all’apparenza pareva persino tutto
sommato decoroso.
E’ qui che si racchiude il senso
di una iniziativa come il Green Day
Molise 2014, la manifestazione iti-
nerante e contestuale che ha
preso il via oggi in cinque comuni
del Basso Molise: Termoli, Campo-
marino, Guglionesi, Petacciato e
Montenero di Bisaccia.
Cabina di regia affidata all’indo-
mabile Luigi Lucchese, presidente
dell’associazione ecologista Am-
biente Basso Molise, che su Ter-
moli ha trovato una sponda
clamorosa, decine di volontari del
MoliGav, la realtà da poco costi-
tuita da aspiranti guardie ambien-
tali che debutterà in proprio
venerdì prossimo a Guardialfiera,
ma che oggi hanno dato una dimo-
strazione di cosa siano capaci, al
di là di loghi e statuti.
Presidente, vicepresidente, se-
gretario, ma in tuta, come si con-
viene a chi vive per stare a
contatto con la natura, insieme alle
unità di Abm, tra cui l’encomiabile
Andrea Casolino, hanno sparso
olio di gomito per affrancare il
tratto di spiaggia che va dal circolo
della Vela sino a lambire la recin-
zione a sud del Porto turistico Ma-
rina di San Pietro. Fitta vegeta-
zione dunale e retrodunale, che
andrebbe valorizzata e preservata
dalle erbacce meno nobili, con bot-
tiglie, condom, plastica, pacchetti
di sigarette. Ma non solo, abiti la-
sciati durante i falò, legna da ar-
dere, ombrelli e persino rotoli di
bitume nascosti in modo criminal-
mente ambientale sotto la sabbia,
a pochi metri, poche decine di cen-
timetri, dal mare. L’area adibita a
festa notturna per San Basso ripu-
lita in percentuale, cartelli stradali
divelti e trasportati laddove non
dovevano essere.
Insomma, dal paradiso all’in-
ferno in pochi passi e solo l’as-
senza di accumuli evidenti ha
evitato che tutto sembrasse il pro-
logo di una discarica.
Sul posto si sono recati anche
l’assessore all’Ambiente Filomena
Florio e il consigliere comunale
Salvatore Di Francia, loro il com-
pito di contattare la TeAm per il
successivo ritiro dell’immondizia
sottratta alla spiaggia, compresi
neon, rifiuti speciali in piena re-
gola. Suggestivo e significativo lo
scambio di saluti e di maglietta tra
i presidenti di Moligav e Abm Ma-
riangela Di Biase e Luigi Luc-
chese. Sì, perché forza della rete,
intesa come quella che si può rea-
lizzare tra persone di buona vo-
lontà e sani principi morali, il con-
tatto e la conoscenza sono
avvenuti stamani, dopo aver perfe-
zionato l’adesione alla ‘giornata
verde’, non prima e qui si vede di
chi pasta sia fatto l’associazioni-
smo premiale.
Una collaborazione nata sulla
scorta dell’articolo-intervista con
cui la Di Biase ha promosso il Mo-
liGav, che darà frutti importanti nel
futuro, speriamo immediato, allor-
quando le Guardie ambientali sa-
ranno effettive e non aspiranti,
aprendo il territorio a un monito-
raggio non fine a se stesso, ma ca-
pace di leve sanzionatorie.
Una mattinata di impegno con-
clusa con un caffè d’ordinanza e la
soddisfazione di aver contribuito a
rendere migliore quel pezzo di
costa (al pari delle altre realtà e
delle associazioni parimenti al-
l’opera), cementando una intesa
nascente, sinergica, che sarà il vo-
lano di future azioni comuni e di
stimolo verso gli enti locali. TERMOLI. L’avevamo scorto qual-
che settimana fa, quando dal mare
spuntavano i primi paloni di sostegno
del terzo trabucco dopo i due già esi-
stenti. Questo farà parte, dopo il re-
cente via libera dato, della
costruzione di cinque nuovi trabucchi
lungo la passeggiata sotto le mura de-
nominata, per l’appunto, “Passeggiata
dei trabucchi”. I lavori dopo la pausa
ferragostana stanno andando avanti
spediti con alcuni operai che stanno
lavorando alacremente e pensiamo, se
non interverranno problemi, che fra
non molto potremmo ammirarlo
completato. Il terzo trabucco di Ter-
moli, anche se modernizzato in al-
cune sue strumentazioni essenziali,
resterà sempre una perfetta e affasci-
nante macchina da pesca: intelligente
pensata dalla testa dell’uomo e nel-
l’era 2.0 non è certo un male.
1021 settembre 2014 Termoli
TERMOLI. Dopo l’eccezionale se
non straordinario gemellaggio del
28 luglio in Sala Consiliare del no-
stro Municipio l’Avis Termoli dopo
aver condiviso la comunione di in-
tenti sulla solidarietà e donazione
con l’MBDA della Repubblica di
Malta,l’Avis Regione Calabria, di
Girifalco con Avis di Acquasanta
Terme e maggiormente con Ucavo-
dobes della Repubblica del Came-
run in occasione della campagna
promossa dall’Organizzazione
Mondiale della Sanità “Sangue si-
curo per le giovani Madri “ motiva-
zioni profonde ed altruistiche che
vedono impegnate l’ Avis Nazio-
nale a sostenere insieme alla
FIODS questa emergenza ematica
che sfortunatamente in questo pe-
riodo diventa ancora più problema-
tica con l’arrivo di questa epidemia
di Ebola che i nostri volontari
stanno cercando di fronteggiare in
quella zona Sub Sahariana che
tante vittime sta mietendo. Non
siamo stati fermi abbiamo parteci-
pato con la nostra delegata Nazio-
nale Anna De Santis al Forum
Giovani della FIODS a Bouznika in
Marocco anche per avere contezza
e riscontri da parte degli altri dele-
gati li convenuti sulla situazione in-
ternazionale. Domenica 21
settembre il Presidente dell’Avis
Termoli Mario Ianieri con una folta
delegazione dell’Avis il Sindaco
Angelo Sbrocca e la Polizia Muni-
cipale con il gonfalone comunale
ed i labari istituzionali delle Asso-
ciazioni, saranno ospiti d’onore in
una cerimonia di gemellaggio
presso la città di SARNO dove i
Sindaci ed i Presidenti sottoscrive-
ranno un ATTO di GEMELLAGGIO
che sancisce un impegno solenne
da parte delle Avis a battersi ed a
sostenere la solidarietà umana che
come linfa vitale a noi donatori
scorre nelle vene e l’impegno dei
nostri Sindaci a sostenere le nostre
iniziative
Per un ambiente migliore
Le due città gemellate per sostenere la solidarietà e la raccolta di sangue
Dopo le dimissioni dei vertici la Regione è chiamata a valutare le azioni future
Sarno e Termoli in nome dell’Avis
Zuccherificio, pausa di riflessione
A Termoli il Green day Molise per la pulizia della spiaggia
Quasi pronto il
terzo trabuccoRimodernato dovrebbeessere pronto a brevementre altri due in costruzione
TERMOLI. Nella giornata di ieri a Termoli, perso-
nale della Polizia di Stato impegnato in attività di
prevenzione generale e controllo del territorio ha
proceduto all’arresto di un cittadino rumeno resosi
responsabili di rapina impropria. In particolare,
verso le ore 22, la Volante del Commissariato è
stata inviata dalla Sala Operativa in via XX Settem-
bre in quanto era giunta al “113” una segnalazione
di lite all’interno di una bar. Nell’esercizio commer-
ciale gli agenti apprendevano che in realtà, poco
prima, un uomo, apparentemente intento a consu-
mare una bevanda come un qualsiasi avventore, im-
provvisamente si era alzato dal tavolo e, con mossa
fulminea, si era appropriato di due telefoni cellulari
di proprietà della titolare del bar e della figlia, pog-
giati su un tavolino. Dopo aver violentemente spin-
tonato la ragazza che, essendosi accorta
dell’accaduto, urlava terrorizzata, il malvivente si era
dato a precipitosa fuga. Alle grida della figlia, la tito-
lare dell’esercizio era uscita dalla stanza in cui si
trovava e, resasi conto di quanto successo, aveva
inseguito il rapinatore riuscendo a raggiungerlo e a
recuperare con fatica i due cellulari. Considerato il
brevissimo lasso di tempo trascorso e raccolta una
breve descrizione dello stesso, gli Agenti si pone-
vano all’immediato inseguimento dell’uomo riu-
scendo a rintracciarlo e bloccarlo nei pressi
dell’esercizio commerciale. Il predetto veniva quindi
accompagnato negli Uffici di Polizia, mentre le due
donne si recavano in Ospedale ove venivano soc-
corse per le lesioni riportate.Dichiarato in arresto
per rapina impropria, il malvivente veniva accompa-
gnato presso la Casa Circondariale di Larino a di-
sposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.
TERMOLI. Tensione e nervosismo ancora
una volta di notte al pronto soccorso dell’ospe-
dale San Timoteo di Termoli. Come sarebbe
già avvenuto per l’episodio denunciato al-
l’Arma e riportato giorni addietro da Termolion-
line.it, anche nella notte appena trascorsa c’è
stato un alterco tra il figlio di una donna an-
ziana portata a causa di un malore al nosoco-
mio di viale San Francesco e una guardia giu-
rata. Attimi di concitazione, dovuti alla richiesta
di informazioni sullo stato della signora e poi
sfociati nell’intervento del vigilantes. Anche in
questa circostanza sono stati chiamati sul
posto i carabinieri. Il cittadino nelle prossime
ore deciderà se sporgere denuncia sull’acca-
duto, considerato che non ha visto di buon
grado la presenza della guardia giurata ar-
mata in quel contesto, peraltro un cittadino che
di sanità si intende, essendo il presidente
dell’associazione dei cardiopatici (e non)
Cuore Molise, al secolo Liberato Di Felice.
TERMOLI. 1125 kg di pasta, 173
kg di riso, 170 kg di farina, 163 kg
di zucchero, 660 litri di latte, 337
scatolette di tonno, 44 scatolette di
carne, 1022 barattoli di sughi
pronti, pelati e pomodori, 69 sca-
tole di caffè, 6 barattoli di orzo e
cacao, 747 confezioni di legumi,
318 pacchi di biscotti e merendine,
33 confezioni di fette biscottate, 44
barattoli di marmellata, 40 litri di
olio, 3 barrette di cioccolata, 348
pacchi di omogeneizzati, 75 confe-
zioni di pastina per bambini, 29
pacchi di biscotti Plasmon, 26 bot-
tiglie di latte, 13 prodotti per la
casa, 43 prodotti per la pulizia per-
sonale, 129 succhi di frutta, 8 for-
maggini e 9 scatole di sale.
Questo il materiale raccolto lo
scorso 6 settembre durante la
Raccolta di generi alimentari e di
prima necessità per la popolazione
indigente di Termoli, promossa in
numerosi punti vendita del Basso
Molise, dal Comitato Provinciale
della Croce Rossa di Campobasso
insieme ai Volontari dei Lions Club
Termoli Host.
“La risposta della popolazione è
stata eccezionale e testimonia la
generosità di tutti quelli che hanno
a cuore la situazione critica dei più
sfortunati”.
Queste le parole della responsa-
bile Area II, Inclusione Sociale,
della sede territoriale C.R.I. di Ter-
moli, Anna Lucia Presutto che ha
voluto ringraziare tutti coloro che
hanno collaborato per la buona riu-
scita dell’iniziativa.
“Un sentito riconoscimento – ha
detto la Presutto – va ai Volontari
C.R.I. di Larino, Ururi, Portocan-
none, Petacciato, Casacalenda,
Termoli dell’Area I e Area II, a
quelli del Lions, nonché ai tanti
amici che si sono prodigati con im-
pegno e serietà. Ringrazio ovvia-
mente – ha poi proseguito la
responsabile – i Direttori dei dieci
supermercati che hanno aderito:
Conad Scrigno, Oasi Fontana,
Maxi Tigre – Punto, Alter, Sisa Li-
mongi, Decò, Gran Risparmio,
Tigre Amico Difesa Grande, Euro-
spin via Bolivia ed Eurospin via
Corsica”.
“Con questi alimenti – ha poi
concluso la Presutto – si potrà ora
continuare ad assistere i bisognosi
del territorio”.
1121 settembre 2014Termoli
La Croce rossa ha raccolto alimenti per la popolazione indigente di Termoli
TERMOLI. Nuovo slancio al progetto Se-
napa, uno strumento per permettere a famiglie
in condizioni finanziarie precarie e ad aspiranti
imprenditori di poter trovare la disponibilità
economica per inseguire il sogno di un riscatto
sociale. In primis questo progetto venne pla-
smato per ridare fiato e corpo soprattutto nel
Cratere, ma senza perdere di vista l’intero tes-
suto diocesano. Da ieri, dopo una vacatio di
qualche anno, al fianco della Curia basso mo-
lisana, è tornata anche la Provincia di Campo-
basso, che ha siglato insieme al vescovo De
Luca, con la firma del presidente Rosario De
Matteis (presenti anche gli assessori Di Labbio
e Colaci). Un protocollo d’intesa che si rivolge
alle famiglie con basso reddito o che vivono
sotto la soglia di povertà. In tal modo si
estende l’operatività del progetto a tutte le fa-
miglie residenti nella provincia di Campobasso
e non solo a quelle del territorio diocesano.
La prima firma del protocollo risale al dicem-
bre 2009: in quell’occasione Palazzo Magno
implementò il fondo di garanzia del progetto
Senapa con 80mila (ottanta mila) euro.
L’erogazione di ulteriori microcrediti avverrà
nei limiti di un plafond che sarà determinato in
relazione allo stato dei rientri dei crediti già in
essere per garantire la ciclicità del progetto e
senza un ulteriore impegno economico del-
l’ente.
Nuovo slancio al progetto
Senapa a favore
delle famiglie in difficoltà
Ruba cellulari in manette un romeno
Ancora tensioni al Pronto soccorso
Solidarietà, buon risultato
Al San Timoteo nuovamente in cronaca l'alterco con la guardia giurata
L'uomo ha anche spintonato la proprietaria del bar. Fermato dagli uomini della Volante
Provincia e Diocesi per la solidarietà