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Visto il D.P.R. 8 marzo 1999 n. 275, Regolamento recante norme in materia di autono-
mia delle istituzioni scolastiche; tenuto conto della programmazione territoriale dell’O.F.
del 256° Circolo di Palestrina tenuto conto delle esigenze del contesto culturale, sociale
ed economico della realtà locale, rappresentate dalle diverse istituzioni operanti sul terri-
torio; presa visione del Decreto legislativo n. 137 del 1 settembre 2008,convertito in leg-
ge il 30-10 2008 n. 169, il Collegio dei docenti, ha deliberato:
- le modalità di attuazione di percorsi didattici individualizzati in relazione agli alunni
diversamente abili e stranieri;
- l’articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa classe e da classi
diverse;
- le modalità di utilizzazione dei docenti secondo gruppi di insegnamento diversificati
nelle varie classi;
Vista la delibera n.05 del 09/2005 con la quale il Consiglio di Circolo ha adottato un
orario settimanale di lezione distribuito in 5 giorni nonché un orario giornaliero articola-
to in turni antimeridiano e pomeridiano, il Consiglio di Circolo ha adottato il seguente
Piano dell’Offerta Formativa.
Il P.O.F. è il documento culturale, pedagogico e progettuale che rende esplicita la pro-
gettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa della scuola, nel ri-
spetto delle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale, al
fine di garantire il successo formativo degli alunni.
Esso concerne le scelte della scuola per innalzare la qualità dell’istruzione, ovvero ren-
dere continua l’adeguatezza delle esigenze generali, nazionali ed europee e a quelle par-
ticolari, individuali e territoriali e per promuovere saperi, conoscenze, competenze ed at-
teggiamenti indispensabili per vivere e agire nella società moderna.
E’ necessario, tuttavia, ricondurre tutte le azioni educative e ciascuna attività scolastica
ad un comune intento pedagogico, dettato dalle finalità espresse dalla legge n. 53 del
2003:
“………..la scuola primaria, accogliendo e valorizzando le diversità individuali, ivi
comprese quelle derivanti dalle disabilità, promuove, nel rispetto delle diversità in-
dividuali, lo sviluppo della personalità, ed ha il fine di far acquisire e sviluppare le
conoscenze e le abilità, ivi comprese quelle relative all’alfabetizzazione informatica,
fino alle prime sistemazioni logico-critiche, di far apprendere i mezzi espressivi, la
lingua italiana e l’alfabetizzazione nella lingua inglese, di porre le basi per
l’utilizzazione di metodologie scientifiche nello studio del mondo naturale, dei fe-
nomeni e delle leggi, di valorizzare le capacità relazionali e di orientamento nello
spazio e nel tempo, di educare ai principi fondamentali della convivenza civile ”.
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Pertanto possiamo così sintetizzare gli obiettivi del nostro Circolo:
il primo obiettivo è l’educazione dell’uomo e del cittadino, intesa come sviluppo
delle potenzialità di ciascuno secondo un’educazione individualizzata o meglio persona-
lizzata, nella quale vengono offerte a tutti le opportunità migliori per prepararsi ad
esprimere il meglio di sé, dando di più a chi ha avuto di meno. Inoltre vengono forniti gli
elementi del saper e dell’agire comune alla convivenza democratica, come i valori irri-
nunciabili dell’apertura al nuovo, la difesa degli indifferenti, la protesta contro
l’ingiustizia, la cooperazione e la collaborazione, ma anche tematiche venute da attualità
più recente come la conoscenza delle lingue straniere, la difesa della vita e della salute,
l’educazione ambientale, l’educazione sessuale, i diritti dei portatori di handicap, la soli-
darietà verso gli alunni stranieri;
il secondo obiettivo è quello della alfabetizzazione culturale, intesa non certo in senso
quantitativo, ma sicuramente in termini qualitativi, come acquisizione degli elementi
linguistici ed operativi essenziali per iniziare un percorso nella cultura complessa e va-
riegata come quella moderna. La scuola non si limita alla trasmissione degli elementi di
base del leggere e scrivere e far di conto ( anche se essi conservano tutta intera la loro
importanza ), ma apre ai bambini prospettive più ampie sull’ambiente culturale e fisico e
permette lo sviluppo globale della loro potenzialità fisica e intellettiva. In questo senso,
la scuola è ambiente di apprendimento educativo, vale a dire luogo nel quale compiere
esperienze significative di arricchimento e di rafforzamento dei poteri personali autono-
mi di comprensione e di ricerca, La scuola favorisce la crescita di valori ed interessi, co-
noscenze e idee, saper essere e saper fare, tecniche e capacità di apprendimento, in modo
da preparare i soggetti alle esigenze della scolarità successiva, del lavoro, della famiglia,
della collettività;
il terzo obiettivo è la realizzazione della continuità educativa, che si realizza verti-
calmente con raccordi pedagogici e didattici con la scuola dell’Infanzia e la scuola me-
dia e, orizzontalmente accostando e calibrando le attività della scuola con quelle delle
numerose agenzie educative( famiglia, enti locali, associazionismo, Chiesa, ecc….) pre-
senti nel territorio. Quindi non solo fantasia ed intuizione, ma conoscenza della realtà e
della vita di relazione; non solo trasmissione di conoscenze, ma insegnare ad apprendere,
non una sola scuola, ma più scuole secondo le esigenze personali di ciascuno ( tempo
scuola, classi aperte, laboratori, attività extracurricolari);
il quarto obiettivo, infine, è la formazione del cittadino europeo, un individuo capace
di inserirsi e di interagire con la varietà e la diversità delle culture in un contesto forte-
mente caratterizzato dalla ricerca della integrazione e della cooperazione: educare
“l’uomo” ad una disponibilità al dialogo, al rispetto di ogni diversità, alla colla-
borazione e cooperazione tra i popoli. La Scuola garantisce, la realizzazione di attività a favore degli alunni di altre na-
zionalità, relative all’accoglienza, all’inserimento e soprattutto con i laboratori di lingua
italiana come L2 per gli alunni stranieri di prima e seconda generazione, propone co-
munque l’adesione a progetti specifici che se finanziati permetteranno lo svolgimento di
attività varie affinché il bambino, italiano e non, sia portato a rendersi conto che tutti i
cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali senza distinzione di sesso, di razza, di
lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
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Il presente Piano dell'Offerta Formativa comprende:
1. l'analisi dei territorio
2. l'istituzione scolastica
3. i principi e le finalità della Scuola
4. l'offerta formativa
5. contratto formativo e valutazione
6. ampliamento offerta formativa
7. l'organizzazione e gestione dell’Offerta Formativa
8. la gestione dell'unità scolastica
9. la formazione e l' aggiornamento
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La dimensione educativa interculturale e i relativi progetti tendono a favorire lo svi-
luppo di relazioni interpersonali positive basate sull’accettazione e sul rispetto
dell’altro, sul dialogo, sulla partecipazione al bene comune, al fine di prevenire situa-
zioni di disagio.
La scuola, inoltre, partecipa al protocollo d’intesa “PER L’ACCOGLIENZA
EL’INTEGRAZIONE DEI MINORI STRANIERI”,avente il Comune di S. Vito
come capofila dell’accordo con riunioni periodiche e che realizza un raccordo interisti-
tuzionale tra scuole, D.S. (comune e provincia), ASL, associazione e centri a tutela e
sostegno degli immigrati.
Il Piano recepisce le norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche conte-
nute nel Regolamento emanato con D.P.R. n. 275/99; tiene conto della programmazio-
ne territoriale dell’Offerta Formativa del Comune di Palestrina e delle esigenze del
contesto culturale, sociale ed economico della realtà locale; aderisce agli indirizzi ge-
nerali del Consiglio di Circolo per le attività della scuola, le scelte di organizzazione, di
gestione e di amministrazione e alle delibere del Collegio dei Docenti per la parte di-
dattica; è aperto ai pareri e alle proposte avanzate dai genitori degli alunni attraverso
gli organismi rappresentati.
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Il 256° Circolo Didattico comprende due Comuni della provincia di Roma e si tro-
va a circa 35 chilometri ad Est di essa:
Il Comune di Palestrina, il cui territorio è collinoso, con attività lavorative prevalente-
mente nel terziario e con grosse potenzialità artigianali In generale, si può affermare che
la popolazione è estremamente eterogenea sotto il profilo sociale, culturale ed economico
e sono presenti, inoltre, diversi livelli di scolarizzazione e di occupazione La composizio-
ne dei nuclei familiari presentano diverse caratteristiche, troviamo famiglie: “tradiziona-
li”, allargate, mononucleari, straniere. L’incremento di attività lavorative hanno favorito,
nel territorio del Circolo, l’insediamento di numerosissimi nuclei familiari giovani prove-
nienti da diversi luoghi di origine. La popolazione straniera presente nel Distretto
RMG25, dati ISTAT, ha raggiunto nel gennaio del 2009 la quota di 8.625 immigrati. In
questo contesto, così mutevole, emergono situazioni di difficoltà di vario genere che
l’istituzione scolastica si trova a dover fronteggiare.
Fa parte del Comune di Palestrina la Frazione di Carchitti, sita a circa 10 km. dal Centro
Urbano con territorio pianeggiante ed attività lavorative nel primario e nel terziario.
Il primo insegnante, F. Socciarelli, arrivò nel primo dopoguerra e radunò in una capanna i
pochi bambini del territorio attirandosi anche l’ostilità di molti poiché toglieva “ braccia”
utili alle famiglie. Molto dovette combattere contro una realtà e soprattutto contro un modo
di pensare e di agire davvero singolare. La sua opera prima che rivolta alla didattica, fu so-
prattutto di coinvolgimento, di decondizionamento, di socializzazione verso una realtà
prettamente contadina.
Da quel primo timido passo, la strada percorsa è stata davvero molta, non senza ostacoli e
difficoltà. Oggi la popolazione di Carchitti è sicuramente fatta di persone che hanno com-
piuto progressi sociali e culturali tanto da arricchire questa piccola frazione.
Il tutto si rispecchia nella realtà scolastica che beneficiando dei progressi compiuti si ado-
pera nell’accoglienza, nell’apertura a nuove realtà, nello sviluppo di competenze e capacità
di ogni singolo.
Il Comune di Castel San Pietro Romano, con territorio montuoso a circa 3 km da Pale-
strina e con attività lavorative analoghe.
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1.1 RISORSE
- Municipio, Ufficio Postale e Pro-Loco nei due Comuni.
- A Palestrina c.u. ci sono inoltre:
- Vari Istituti Bancari - l'Ufficio Catastale
- l'Ufficio delle Imposte - l'Ufficio dei Registri
- l'Ufficio territoriale INPS - il Corpo Forestale dello Stato
- Vigili dei Fuoco - Compagnia dei Carabinieri
1.2 TRASPORTI
-Oltre a circolari urbane nel Comune di Palestrina, esiste la linea interurbana COTRAL e la linea
ferroviaria Roma-Cassino con stazione a Zagarolo, attraverso il servizio navette.
-Strade statali, provinciali e comunali collegano con gli altri centri urbani.
-Attraverso i caselli di Valmontone e San Cesareo, si può accedere all'autostrada del Sole.
1.3 SERVIZI SOCIALI
A.S.L. RMG - U.T.R. - Pronto Soccorso 118 - C.R.I. - C.I.M. SALT - Caritas – Protezione civile -
Unitalsi - Informa Giovani – Caf e sindacati – E.A.S.I.
1.4 CENTRI D' INCONTRO
Centro anziani - Centro giovanile diocesano - Centro "Il nostro futuro" - A.C.R. – Gruppo Scout -
AVIS (Castel San Pietro Romano) – Oratorio “ Don Bosco”.
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1.5 ATTIVITA' E PRESENZE CULTURALI
- Museo Nazionale Prenestino -Biblioteca Comunale Fantoniana
- Fondazione "Cesira Fiori" - Circolo Culturale Prenestino "R. Simeoni"
- Fondazione "G.Pierluigi" da Palestrina - Coro Polifonico "Citta' del Palestrina"
- Coro "Praenestina Vocas"- - Coro di Carchitti
- Circolo dei Musici - Banda Musica le " G.Píerluigi"
- Associazione Prenestina del Presepe - Associazione culturale "Lupus in fabula”
- Museo Diocesiano - Ass. "Sole Brillante" di Carchitti
- Associazione culturale "Maieutica" - Gruppo Archeologico Prenestino
- Associazione musicale "Praeneste" - Circolo scacchistico
- Associazione culturale "Catarte" - Associazione Sbandieratori di Palestrina
- C.A.I - Scuola di Ricamo
- Comitato Palio Sant'Agapito - Museo "Civiltà contadina" di Castel San
Pietro Romano
- Comitato del Carnevale - Gruppo Mimo '87
1.6 GIORNALI LOCALI
- Redazione "La Notizia'
- Redazione " Nuovo Corriere "
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1.7 ASSOCIAZIONI SPORTIVE
1.8 COLLABORAZIONE CON ENTI ESTERNI
Siamo in presenza di un territorio variegato che offre molteplici occasione di riflessione e di
lavoro, una domanda formativa differenziata e tendente a moltiplicarsi nel tempo, ampie pos-
sibilità di raccordi e scambi, alle quali la scuola cercherà di rispondere con un servizio adegua-
to e una progettazione che possa garantire la più ampia partecipazione con:
US BASKET DI PALESRINA
PRAENESTE VOLLEY
SOCIETA’ RUGBY
ASSOCIAZIONE SPORTIVA “PALESTRINA NUOTO”
SCUOLA DI BALLO “ORIGINAL DANCING”
DANZARTE
STELLA BLU
l’IX e XI COMUNITA’ MONTANA
COOPERATIVA ANTARES
COMUNE DI PALESTRINA ED ALTRI ENTI
CONSORZIO GAIA
ASSOCIAZIONI AMBIENTALI
ACCADEMIE MUSICALI
- Scuola Calcio - Società Pallavolo
- Società Basket - Aikido
- Ass.ne sportiva “Palestrina nuoto” - Coni centro avviamento allo sport
Società Rugby Società Praeneste Wolley
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Il Circolo ha pubblicato un sito Internet al seguente indirizzo:
www.direzionedidatticastatale1circolo.it
ed ha la seguente casella di posta:
e-mail: [email protected]
2.1 LOCALIZZAZIONE, CARATTERISTICHE STRUTTURALI
E QUANTIFICAZIONE DELLE RISORSE
Palestrina c.u.
Plesso Viale della Vittoria (tel.069538171):
- Direzione ed Uffici di Segreteria //
- Scuola dell'Infanzia: -5 sezioni a tempo antimeridiano con 5 insegnan-
ti,1insegnante di religione.
- Scuola Primaria: - 5 classi a tempo pieno con 10 insegnanti e 10
classi a tempo prolungato con 16 insegnanti, 5
insegnanti di sostegno su 11 bambini H e AEC
- Locali: - 19 aule, sala mensa, cucina, palestra, aula mul-
timediale, biblioteca, cortile interno e adiacente
il parco-giochi “C. Cingolati”
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Plesso Via Barberini (tel.069573681):
-Scuola dell'Infanzia: -3 sezioni a tempo pieno con 6 insegnanti e 1 in-
segnante di sostegno e 1 insegnante a scavalco
su 2 bambini H
- Scuola Primaria: 4 classi a tempo prolungato con 7 insegnanti e 1
classe a tempo pieno, 2 insegnante di sostegno
su 5 bambini H
- Locali: 9 aule, 2 atri, sala mensa, cucina, giardino. Una
delle aule è utilizzata per la multimedialità e per
alunni con disabilità.
Frazione Carchitti :
- Scuola dell'Infanzia (tel. 069586735) 3 sezioni a tempo pieno con 6 insegnanti
- Locali
4 aule di cui una utilizzata come aula multime-
diale, palestra, atrio, sala mensa, giardino.
- Scuola Primaria (tel. 069586167): 10 classi a tempo pieno con 20 insegnanti, 3 in-
segnante di sostegno su 6 bambini H e AEC
- Locali: 10 aule, cucina, sala mensa, palestra, aula mul-
timediale, , giardino.
Castel San Pietro Romano (tel. 069538489):
- Scuola dell'Infanzia: 1 sezione a tempo pieno con 2 insegnanti, 1 in-
segnante di sostegno su 1 bambino H
- Scuola Primaria: 4 classi a tempo pieno con 7 insegnanti di cui 1
pluriclasse, 1 insegnante di sostegno su 2 alunni
H
- Locali: 4 aule, cucina, sala mensa, 2 atri, giardino, aula
multimediale
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Insieme agli insegnanti curricolari, sia nella scuola dell'Infanzia che nella scuola Pri-
maria lavorano insegnanti specialisti:
- religione cattolica: 3 insegnanti di religione cattolica per la sc. Primaria e 1 per la sc.
dell’Infanzia.
- sostegno alunni diversamente abili: 11 insegnanti di sostegno + 1 a scavalco
per la scuola primaria e 1 insegnanti + 1 a scavalco per la scuola dell'Infanzia;
- lingua straniera: nel corrente anno scolastico operano insegnanti specialisti e specia-
lizzati, mentre con gli alunni di tre, quattro e cinque anni di scuola dell'Infanzia opere-
ranno specialisti esterni.
2.2 PRESENTAZIONI DELLE PIU’ SALIENTI TRADIZIONI
ORGANIZZATIVE E DIDATTICHE DELLA SCUOLA
CARATTERISTICHE BISOGNI -
PROBLEMI
RISORSE OFFERTA
ALUNNI DIVERSAMENTE
ABILI:
Alunni con H psico-fisico certifica-
to n°25 in tutto il Circolo Didattico
PLESSO PRIMAR. INFANZIA
C.S. Pietro R. (PSICO-FISICI) 1
Barberini 5 ( PSICO-FISICI) 2
V. V. 11 (PSICO-FISICI)
Carchitti 6
Inserimento, integrazio-
ne, acquisizione di au-
tonomia e di compe-
tenze (quanto più possi-
bile in rapporto alla gra-
vità dell’H)
- Continuità di intervento
a scuola e fuori e lungo
tutto il percorso della
scuola dell’obbligo
Docenti di classi e di so-
stegno, servizio civile,
assistente educativo co-
munale, compagni di
classe e genitori, GLH
operativo e d’Istituto.
- Progetti specifici volti
all' integrazione,
all’acquisizione di auto-
nomia e di competenze,
alla continuità educativa.
Interventi di docenti
specializzati nella
Scuola dell'Infanzia e
Primaria
ALUNNI CON SVANTAGGIO
SOCIO-CULTURALE
Alunni con forte disagio dal punto
di vista economico, sociale, cultura-
le, presenti in tutti i plessi
- Individuare situazioni
di disagio.
- Promuovere stimoli cul-
turali ed esperienze edu-
cative
Gli operatori scolastici
affiancati dai servizi so-
ciali del Comune.
Laboratori facoltativi e
opzionali ( laboratorio
di recupero e approfon-
dimento degli appren-
dimenti;
laboratori espressivi e
manipolativi nei diversi
plessi.)
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ATTIVITA’ PER STRANIERI
- Educazione culturale dell’intera popo-
lazione scolastica
- Corsi di alfabetizzazione in orario
scolastico ed extrascolastico.
Migliorare i difficili
rapporti interpersonali
con lo straniero
Apertura all’accoglienza e
alla integrazione delle fa-
miglie e degli alunni stra-
nieri presenti nelle nostre
scuole.
-Alfabetizzazione prima-
ria
- Conoscenza del territo-
rio che li accoglie
- Valorizzazione della
cultura di provenienza e
acquisizione di uno spi-
rito di comprensione e di
collaborazione.
ASPETTI ORGANIZZATIVI
Tempo scolastico :
i tempi di permanenza settimanale a
scuola sono i seguenti :
scuola Primaria :
- tempo pieno: 40 ore
- tempo prolungato: 27 e 30 ore
Scuola Infanzia:
- tempo ridotto 25 ore,
- tempo pieno 40 ore
I tempi delle famiglie
non sono necessariamen-
te funzionali a quelli dei
bambini.
Il pomeriggio costituisce
per gli alunni una op-
portunità.
Servizio comunale tra-
sporto scuolabus: in ap-
palto.
Attività extrascolastiche a
richiesta delle famiglie:
- nuoto a Palestrina ;
-pattinaggio, palestra, mi-
ni- volley, basket;
-attività motoria: Coni,
Fitness, balli di gruppo.
Laboratori vari per am-
pliare l’Offerta Formati-
va.
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3.1 SCUOLA DELL' INFANZIA
L’Art. n° 2 della legge n° 53 del 2003 dà dei riferimenti oltre che pedagogici, anche
dei principi direttivi su come deve articolarsi un curricolo per la scuola
dell’infanzia:
….. la scuola dell’infanzia, di durata triennale, concorre all’educazione e allo svi-
luppo affettivo, psicomotorio, cognitivo, morale, religioso e sociale delle bambine e
dei bambini promuovendone le potenzialità di relazione, autonomia, creatività, ap-
prendimento, e ad assicurare un’effettiva eguaglianza delle opportunità educative;
nel rispetto della primaria responsabilità educativa dei genitori, essa contribuisce
alla formazione integrale delle bambine e dei bambini e, nella sua autonomia e uni-
tarietà didattica e pedagogica, realizza la continuità educativa con il complesso dei
servizi all’infanzia e con la scuola primaria…..
Nelle Indicazioni per il curricolo:
Per ogni bambino o bambina, la scuola dell'infanzia si pone la finalità di promuovere lo
sviluppo dell'identità, dell'autonomia, della competenza, della cittadinanza.
Sviluppare l'identità significa imparare a stare bene e a sentirsi sicuri nell'affrontare
nuove esperienze in un ambiente sociale allargato. Vuol dire imparare a conoscersi e a
sentirsi riconosciuti come persona unica e irripetibile, ma vuol dire anche sperimentare
diversi ruoli e diverse forme di identità: figlio, alunno, compagno, maschio o femmina,
abitante di un territorio, appartenente a una comunità.
CURRICOLO
SCUOLA DELL’INFANZIA
Percorsi Formativi e
Campi di Esperienza
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Sviluppare l'autonomia comporta l'acquisizione della capacità di interpretare e gover-
nare il proprio corpo; partecipare alle attività nei diversi contesti; avere fiducia in sé e fi-
darsi degli altri; realizzare le proprie attività senza scoraggiarsi; provare piacere nel fare
da sé e saper chiedere aiuto; esprimere con diversi linguaggi i sentimenti e le emozioni;
esplorare la realtà e comprendere le regole della vita quotidiana; partecipare alle nego-
ziazioni e alle decisioni motivando le proprie opinioni, le proprie scelte e i propri com-
portamenti; assumere atteggiamenti sempre più responsabili
Sviluppare la competenza significa imparare a riflettere sull'esperienza attraverso l'e-
splorazione, l'osservazione e l'esercizio al confronto; descrivere la propria esperienza e
tradurla in tracce personali e condivise, rievocando, narrando e rappresentando fatti si-
gnificativi; sviluppare l'attitudine a fare domande, riflettere, negoziare i significati. Svi-
luppare il senso della cittadinanza significa scoprire gli altri, i loro bisogni e la neces-
sità di gestire i contrasti attraverso regole condivise, che si definiscono attraverso le rela-
zioni, il dialogo, l'espressione del proprio pensiero, l'attenzione al punto di vista dell'al-
tro, il primo riconoscimento dei diritti e dei doveri; significa porre le fondamenta di un
abito democratico, eticamente orientato, aperto al futuro e rispettoso del rapporto uomo-
natura.
Il processo formativo si articola mediante i Campi di Esperienza, indicando gli obiettivi,
i metodi e le verifiche dei percorsi che portano al raggiungimento dei traguardi dello
sviluppo della competenza.
I CAMPI DI ESPERIENZA
IL SE' E L'ALTRO
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
IL CORPO IN MOVIMENTO
Identità, autonomia, salute.
LINGUAGGI, CREATIVITÀ, ESPRESSIONE
Gestualità, arte, musica, multimedialità
I DISCORSI E LE PAROLE
Comunicazione, lingua, cultura
LA CONOSCENZA DEL MONDO
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
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VERIFICA E
VALUTAZIONE
DEI PROCESSI DI
APPRENDIMENTO VERIFICARE L’EFFICACIA
DELL’INTERVENTO FORMATIVO DELLA
SCUOLA, SE NECESSARIO,
MODIFICARE LE STRATEGIE.
ATTRAVERSO
1. L’OSSERVAZIONE 2. IL DIALOGO 3. LA REGISTRAZIONE 4. PROVE FINALI DEL COME SINTESI
PROCESSO DI DEI RISULTATI APPRENDIMENTO
OTTENUTI
METODOLOGIE
Gli obiettivi da raggiungere, che poi rappresenteranno le abilità da acquisire dei bambini, ver-
ranno stabiliti tenendo conto del contesto socio culturale in cui il bambino è calato.
I modelli organizzativi verranno scelti dopo aver osservato e valutato i prerequisiti iniziali e
le potenzialità di crescita che il bambino possiede, garantendo a tutti le stesse opportunità di
crescita e di qualità delle esperienze:
a) l’organizzazione delle sezioni (attività di intersezioni, sezioni aperte e attività per gruppi differenziati)
b) le attività ricorrenti di vita quotidiana
c) la strutturazione degli spazi
d) la scansione dei tempi
e) l’utilizzo delle risorse umane.
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3.2 SCUOLA PRIMARIA
Il bambino che ha frequentato la scuola d'Infanzia entra nella scuola Primaria con un
bagaglio di esperienze e di conoscenze assai più ricco di quello che avrebbe potuto svi-
luppare rimanendo nel proprio ambito familiare e sociale. L’approccio lento e graduale
ai tempi, ai metodi, ai programmi, agli stili di insegnamento, ai ritmi di apprendimento
che sono caratteristici della scuola Primaria, garantiscono un solido bagaglio di cono-
scenze, abilità e comportamenti in grado di integrare l’alunno alla nuova situazione sco-
lastica, nella quale potrà raggiungere nuovi e più adeguati obiettivi. Essi sono:
OBIETTIVI FORMATIVI
Alfabetizzazione culturale
(Acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio ed un primo livello di conoscen-
za del mondo umano, naturale e artificiale). Circa gli obiettivi di apprendimento
dell’alfabetiz-zazione culturale si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali che affianca-
no i Programmi dell’85 e al curricolo elaborato dal Circolo in relazione agli O.S.A. cur-
ricolo che verrà verificato con le prove quadrimestrali.
Il suddetto curricolo può essere consultato richiedendolo direttamente all’insegnante di
classe o al dirigente scolastico
Tuttavia gli scrutini bimestrali con i docenti forniranno le indicazioni necessarie, soprat-
tutto in relazione ai risultati raggiunti.
Convivenza civile
( responsabilità - autonomia di giudizio, rispetto degli altri ecc. .); inserirsi nella comu-
nità scolastica imparando ad ascoltare, comunicare e ad apprezzare gli altri Conoscere e
comprendere l’organizzazione sociale, religiosa, anche in rapporto a culture diverse.
Creatività
(costruzione di conoscenze basilari utilizzate da ognuno a livello personale e sociale.
Sviluppare la creatività attraverso l’utilizzo di linguaggi, tecniche e materiali diversi.
Attivare la decodificazione e l’interpretazione dei vari linguaggi.
Diversità-uguaglianza
( Impegno nel valorizzare le attitudini individuali, le diverse potenzialità. Eventuali di-
versità o carenze non debbono trasformarsi in difficoltà di apprendimento e di compor-
tamento ma costituire una ricchezza per la scuola che su di esse fa leva per costruire tra-
guardi più alti per tutti.
Potenziare l’autonomia personale e sociale. Sviluppare le potenzialità cognitive di cia-
scuno.
Favorire le relazioni interpersonali.
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3.3 “ La conoscenza nasce dalla differenza e non dall’uguaglianza “
( Bateson )
L'intento della nostra scuola è quello di offrire una risposta valida e concreta all'esigenza
di integrazione scolastica per i bambini diversamente abili o in situazione di disagio.
Non si può trattare in modo efficace e fattivo l'integrazione se non si tiene conto di ciò
che costituisce la base da cui essa riceve costante sostegno: la comunità scolastica.
L'integrazione infatti è un processo che coinvolge tutto il sistema scolastico e presuppo-
ne consapevolezza, cooperazione e responsabilità fra tutti gli operatori coinvolti: docen-
ti, non-docenti, operatori ASL, genitori, specialisti esterni.
Un percorso educativo unitario ed efficace è garantito dalla sinergia dei diversi tipi di in-
tervento e chiama in causa le specifiche competenze indirizzate verso un obiettivo unico
e comune.
In un sistema di responsabilità condivise si escludono fenomeni di delega e atteggiamen-
ti pregiudiziali e alienanti che ostacolano una vera integrazione.
La qualità di tale processo implica, nella sua fase programmatoria e di fattibilità, la ne-
cessaria e indispensabile collaborazione tra insegnanti curricolari e di sostegno, al fine di
individuare strategie e percorsi efficaci per gli alunni in difficoltà.
Le scuole del I° Circolo sono improntate su un modello organizzativo flessibile che, pur
avendo come struttura portante la classe e la sezione, consente di formare gruppi di
alunni adattabili alle diverse esigenze educative
3.4 FINALITA’
In quest'ottica il nostro Circolo intende:
evidenziare il concetto di comunità educante favorendo al massimo l'interazione tra le
diverse componenti educative;
individuare percorsi di apprendimento che tendano allo sviluppo delle potenzialità e
capacità di ogni alunno piuttosto che ad una contemplazione passiva rassegnata;
favorire la partecipazione, il confronto, il dialogo con le famiglie degli alunni diversa-
mente abili rispetto alle finalità educative e didattiche e ad iniziative comuni o promos-
se dai genitori.
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4.1 Una parte delle attività, che la scuola intende portare avanti, risponderà all'integrazione
di essa con il territorio ed è stata definita in relazione:
a) ai bisogni:
necessità di conoscere le risorse culturali del territorio, corretta utilizzazione del
tempo libero; prevenzione dello svantaggio, perseguimento di pari opportunità, ac-
quisizione di sicurezza nell'espressione delle proprie competenze, pluralità di sti-
moli e di interventi;
b) alle aspettative:
valorizzazione della cultura prenestina, integrazione di culture diverse (anche attra-
verso l’insegnamento della lingua italiana agli alunni stranieri), educazione al recu-
pero e alla tutela dei beni culturali e ambientali, valorizzazione della storia, dell'ar-
te e della musica, educazione ad un sano costume di vita, integrazione tra ragazzi
diversamente abili e/o svantaggiati con ragazzi normodotati, partecipazione ad at-
tività gratificanti, sviluppo dell'autostima e della socializzazione;
c) alle potenzialità:
che sono quelle esistenti sul territorio e citate precedentemente, più tutto quello
che verrà offerto, nel corso dell'anno scolastico, da singoli e da gruppi, alla
scuola.
4.2 Inoltre, poiché dall’analisi della situazione dei singoli plessi, è emerso che alcuni alunni
presentano carenze, riconducibili a fattori socio culturali e affettive, lessico limitato e
difficoltà a stabilire rapporti interpersonali, le insegnanti intendono elaborare progetti di
recupero di alfabetizzazione della lingua italiana da realizzare in orario extrascolastico.
4.3 I plessi del Circolo sono frequentati da alunni diversamente abili che sono seguiti da
insegnanti specializzati. In conformità da quanto sancito dalla L . 104/92, per ogni
bambino diversamente abile verrà stilato un profilo dinamico funzionale e successi-
vamente un piano educativo didattico individualizzato ( PEI ) redatto congiuntamente da
insegnanti di classe, insegnanti di sostegno, genitori ed operatori A.S.L. Con gli alunni
diversamente abili si organizzeranno gruppi di attività manipolative ed espressive in ge-
nere. Contemporaneamente gli insegnanti di classe, con i restanti alunni organizzeranno
gruppi orizzontali per lo svolgimento delle attività in programma.
19
4.4 La formulazione degli obiettivi formativi e la selezione dei contenuti. la ricerca delle
strategie e delle sequenze di apprendimento, la scelta dei metodi e/o degli strumenti più
idonei e funzionali agli obiettivi medesimi, sono scaturiti da una presa di coscienza della
situazione di partenza degli alunni e del loro ambiente nei suoi aspetti socio-
economico, culturale, affettivo ed educativo.
4.5 La scuola, inoltre, contribuisce alla formazione di un costume di reciproca compren-
sione e di rispetto in materia di credo religioso. La valorizzazione dell'esperienza co-
stituisce quindi, l'avvio di un continuo processo di "problematizzazione" (far emergere
interrogativi) e di "ricerca" (costruzione di risposte corrette) in un clima di confronto
particolarmente richiesto dall'attuale società segnata dal pluralismo etnico e religioso.
4.6 L'azione educativa della scuola primaria favorisce la continuità didattica con la scuola
dell'infanzia e con la scuola media collegando nel tempo le proposte educative dei diversi
segmenti della scuola di base: comunicazione di informazioni (incontri tra docenti dei di-
versi ordini di scuola, accoglienza e corsi di formazione comuni). Inoltre, negli anni passa-
ti tra le scuole del 256° Circolo e la scuola media di Palestrina ed altre scuole presenti nel
territorio ci sono state proposte educative collegate tra loro. I docenti del Circolo ritengo-
no che la continuità nel processo educativo, nel passaggio dell’alunno tra i diversi ordini di
scuola, sia condizione importante per favorire e promuovere il successo scolastico.
E’ necessario non ci si limiti ad uno scambio di informazioni ma si faccia uno sforzo per
conoscere in modo approfondito la “grammatica” di ciascun segmento scolastico e per
esplorare tutte le possibilità di programmazione in continuum di modelli di valutazione, di
attività comuni e condivise.
A tale scopo saranno attivate due Commissioni (scuola dell’Infanzia - scuola Primaria;
scuola Primaria – scuola Secondaria di primo grado) che avranno lo scopo di individuare
concretamente e di concordare gli spazi operativi, le iniziative, i tempi, le modalità del rac-
cordo.
4.7 CURRICOLO DELLA SCUOLA PRIMARIA
“La Scuola primaria è l’ambiente educativo di apprendimento nel quale ogni fanciullo
trova le occasioni per maturare progressivamente le proprie capacità di autonomia,
di azione diretta, di relazioni umane, di progettazione e verifica, di esplorazione, di ri-
flessione logico-critica e di studio individuale.” ( dalle Indicazioni Nazionali)
La Scuola “Primaria” deve tale definizione ad una serie di ragioni che affondano le loro ra-
dici nella nostra migliore tradizione pedagogica e che possono essere così riassunte:
- la promozione dell’acquisizione di tutti i tipi di linguaggio ;
- il radicamento della conoscenza sull’esperienza;
- la garanzia di uguali condizioni culturali, relazionali, didattiche e organizzative;
20
- la pratica dei valori di reciproco rispetto, collaborazione e solidarietà;
- l’integrazione affettiva della personalità e la valorizzazione delle potenzialità personali.
Il Collegio dei Docenti, in base alla normativa vigente, formula proposte e definisce gli
ambiti che il Dirigente Scolastico assegna a ciascun docente. Insieme agli insegnanti
curricolari, sia nella scuola dell’Infanzia, sia nella scuola Primaria, lavorano gli inse-
gnanti specialisti (Religione Cattolica, Lingua Straniera, Sostegno alunni diversamente
abili ) che diventano contitolari delle classi in cui operano.
I docenti utilizzano il Profilo educativo, culturale e professionale dello studente
(PECUP), gli Obiettivi Specifici di Apprendimento ( OSA ) contenuti nelle Indicazioni
Nazionali per i Piani di Studio Personalizzati e il Piano dell’Offerta Formativa, per de-
finire in un percorso condiviso con la famiglia, gli Obiettivi Formativi adatti e significa-
tivi per ciascun alunno, e strutturano il percorso formativo in Unità di Apprendimento,
che rispondano alla personalizzazione dell’insegnamento/apprendimento, attraverso le
quali ciascun allievo, maturando le competenze personali, possa realizzare al meglio il
Profilo stesso.
LA CIRCOLARITA’ DEL PROCESSO FORMATIVO
Profilo educativo
culturale e pro-
fessionale
Indicazioni Na-
zionali Piano
dell’offerta
formativa
Verifica
delle com-
petenze
Piani di studio
personalizzati
Allievi: obiet-
tivi formativi
Unità di appren-
dimento
21
4.8 ATTIVITA’ RELATIVE AL CURRICOLO LOCALE E ATTIVITA’
OPZIONALE E FACOLTATIVE DI CUI AL D. L. gsv. n. 59/04
Tenuto conto delle attività opzionali e facoltative di cui al D. L. gsv. n. 59/04;
preso atto della normativa sui curricoli;
si fa presente che la quota oraria di flessibilità è del 20%.
Per l’80 % delle attività di insegnamento si fa riferimento alle Indicazioni Nazionali sia per la
Scuola Primaria sia per la Scuola dell’Infanzia ( D.P.R. n. 53 /2003).
Il restante 20 % sarà utilizzato per i progetti ed i laboratori scelti e deliberati dal Collegio Do-
centi e dagli OO. CC. Scolastici.
SCUOLA PRIMARIA Lingua Italiana
Storia ,Geografia
Cittadinanza e Costituzione
Matematica
Scienze e tecnologie
Arte e Immagine
Musica
Scienze motorie
Lingua inglese
Informatica
Religione
SCUOLA DELL’
INFANZIA
CAMPI D’ESPERIENZA
Il sé e l’altro
Il corpo in movimento
Linguaggi, creatività,
espressione
I linguaggi e le parole
La conoscenza del
mondo
ATTIVITA
CURRICOLARI
80%
PROGETTI E
LABORATORI
CURRICOLARI
20%
15 %
ABILITA’ TRASVERSALI
-Migliorare lo sviluppo cognitivo.
- Ascoltare, comunicare ,parlare.
-Leggere e comprendere linguaggi verbali e non .
-Saper scrivere e rappresentare graficamente.
-Risolvere situazioni problematiche .
- Sviluppare la capacità critica .
- Autonomia personale ed operativa.
- Fare e saper fare .
- Sviluppare le capacità creative e del pensiero divergente .
- Partecipazione attiva.
22
4.9
Il 256°Circolo Didattico di Palestrina vuole essere radicato sempre più nel territorio
come parte viva ed integrante con il tessuto sociale. Per questo gli insegnanti, tenuto
conto delle risorse più idonee agli obiettivi previsti e della disponibilità del territorio
(con alcuni Enti ed Associazioni si è collaborato già nel passato), in stretta connessione
con il curricolo (ricerca dei proprio vissuto, sviluppare la socialità, sensibilizzare all'im-
portanza ed al significato della storia, ricerca di nuovi modi per esprimersi ecc.) e per
dare risposta concreta ai bisogni e alle aspettative dell'utenza, intendono attivare dei pro-
getti di arricchimento dell’Offerta Formativa. Dopo un’attenta analisi, le insegnanti han-
no elaborato un progetto di Circolo con delle finalità che saranno comuni a tutte le scuo-
le del Circolo (Infanzia e Primaria), ma data la complessa organizzazione del nostro Cir-
colo, (cinque plessi, dislocati a distanza, con circa 700 alunni) verranno, in ogni plesso,
realizzati con articolazioni diverse.
Per il nuovo anno scolastico le insegnanti propongono la seguente tematica:
Introduzione: il progetto “Educare senza frontiere.” è nato in coerenza con le indica-
zioni contenute nel P.O.F. .Attraverso questo progetto la scuola si propone di organizza-
re e veicolare una cultura nuova che promuova e faccia acquisire agli alunni competenze
spendibili al di fuori di essa, rispondendo alle esigenze di ognuno.
Aree coinvolte: “Intercultura; Salute-Sicurezza- Ambiente; Percorsi teatrali; Percorsi
creativi.
Ambiti: tutti gli ambiti disciplinari
Docenti interessati: tutti i docenti del Circolo
Destinatari: tutti gli alunni del Circolo
Tipologia dei laboratori curricolare-opzionali
23
OBIETTIVO FORMATIVO :
“ Sviluppare la consapevolezza che uno sviluppo armonico della personalità offre in
finite possibilità per affinare competenze esistenti e farne emergere delle nuove.
FINALITA’:
- Far acquisire la fiducia sulle proprie capacità di comunicazione e d’espressione.
- Rendere il bambino disponibile a riconoscere il diritto degli altri alle proprie idee e
opinioni
- Sostenere la maturazione delle proprie capacità percettive, visive e manipolative.
- Ampliare l’espressione del sé attraverso tutti i diversi linguaggi con riferimento al ge-
sto, alla voce, al corpo….
- Sensibilizzare alla multiculturalità, intesa come rispetto e valorizzazione delle diffe-
renze.
- Assumere atteggiamenti corretti nei confronti della realtà ambientale.
- Promuovere una corretta educazione alimentare.
- Assumere comportamenti corretti negli spazi sociali( casa-scuola-strada…)
- Acquisire un metodo di studio attraverso la ricerca che garantisca la possibilità di
un’educazione permanente.
- Avvicinare il bambino ad un codice diverso attraverso l’uso del computer.
- Saper adattare la coordinazione dei movimenti a situazioni diverse.
-
Informazioni più dettagliate nei contenuti, i tempi, gli obiettivi, gli strumenti e i costi dei
singoli progetti possono essere desunte dai documenti della scuola o dai docenti refe-
renti di ciascun plesso.
24
5
5.1
AREA
AREA INTERCULTURA
OBIETTIVI
SOGGETTI
COINVOLTI
TEMPI DI
ATTUAZIONE
ADOTTA UNA PIGOTTA
Ref.: Ferracci- Moscatellini
Conoscere e sperimenta-
re sentimenti di solida-
rietà e fratellanza
Classi VA-B di
Carchitti; VA-B-C
di V.V.
Ottobre 2011
Gennaio 2012
RECUPERO DELLA
LINGUA 2 ( inglese)
Ref.: Baldini Antonietta
Recupero e consolida-
mento della lingua stra-
niera
Alunni delle classi
3° e 5° del plesso
di Barberini
Annuale
PROGETTO DI
ALFABETIZZAZIONE
Ref. Baldini Antonietta
Migliorare la conoscen-
za della lingua italiana
Alunni della classe
3° del plesso di
Barberini
Annuale
“ DIALOGO SENZA
FRONTIERE”
Ref. Antonella Ferracci
Individuare nel dialogo
interreligioso lo stru-
mento per realizzare
una civiltà di amore e di
pace
Tutte le classi
quarte e quinte del
Circolo
Annuale
“PAESI CHE
VAI…..GIOCHI CHE
TROVI”
Ref. Maria Lulli
Favorire l’integrazione
degli alunni stranieri
Tutti gli alunni del
plesso di Barberini
Annuale
“ARTISTI SENZA
FRONTIERE”
Ref.Giuffrè Maria
Educare all’interazione,
allo scambio come mo-
mento di arricchimento
di crescita
Le classi di 1°-2°-
3°-4° di Carchitti
Annuale
ALFABETIZZAZIONE
CULTURALE
Ref. Costantini Antonella
Acquisire la strumentali-
tà di basa
Alunno
Bishan Luca
Annuale
25
AREA
SALUTE, SICUREZZA,
AMBIENTE
OBIETTIVI SOGGETTI
COINVOLTI
TEMPI DI
ATTUAZIONE
SAPERE I SAPORI
Ref.. Masci Rita
Collab. Regione Lazio, Enti
locali
Promuovere attenzione e
curiosità verso le abitudini
alimentari di altre culture
Alunni dei plessi:
Barberini C.S.Pietro,
Carchitti e V.V.
Novembre2011
Maggio 2012
Educare senza frontiere:
“NELLA NATURA TUTTO
E’ IMPORTANTE”
Ref. Fornari Rita
Approfondire la conoscen-
za delle stagioni, degli
animali e della loro vita so-
ciale
Tutte le classi 2°del
plesso di V.V.
Annuale
“ ENERGIE VECCHIE E
NUOVE”
Ref. Schiavella Sandra
Esperti di “Fare verde”
Comprendere il valore del
rispetto dell’ambiente
Tutti gli alunni del
plesso di Castello
Annuale
Educare senza frontiere:
“CONOSCIAMOCI A
TAVOLA”
Ref. Calderaro Giovanna
Comprendere l’importanza di
un’alimentazione sana ed
equilibrata
Tutti gli alunni delle
classi 3° di V.V.
Annuale
Educare senza frontiere:
“DANZE E FESTE
POPOLARI”
Ref. Scarlata Maria
Comprendere che ogni danza
e ogni festa popolare ha un
significato.
Tutti gli alunni di 4°
del plesso di V.V.
Annuale
Educare senza frontiere:
“ IL PENTACAMPIONATO”
Ref.: Costantini Antonella
Promuovere esperienze
sportive
Alunni della classe
4° A di V.V.
Annuale
Educare senza frontiere:
“ GIOCHI E PASSATEMPI
DI UNA VOLTA”Ref,: Cola-
vecchi Rosa
Valorizzare l’importanza del
gioco come momento di so-
cializzazione
Alunni delle classi
4° B-C di V.V.
Annuale
26
AREA
PERCORSI TEATRALI
OBIETTIVI
SOGGETTI
COINVOLTI
TEMPI
“TEATRANDO SENZA
FRONTIERE”
Ref.: Giuffrè Maria
Favorire lo sviluppo dei
diversi linguaggi
Classi 5° A e B del
plesso di Carchitti
Annuale
“MUSICANDO SENZA
FRONTIERE”
Ref. Scaramella Annarita
Avvicinare i bambini al
mondo della musica at-
traverso la pratica e il can-
to
Tutte le classi di
Carchitti
Annuale
AREA
PERCORSI CREATIVI
OBIETTIVI
SOGGETTI
COINVOLTI
TEMPI DI
ATTUAZIO-
NE
“A SCUOLA CON FANTASIA E
CREATIVITA’”
Ref.. Valente M.Pia
Promuovere negli alun-
ni un atteggiamento po-
sitivo verso l’arte figu-
rativa
Tutte le classi e se-
zioni del Circolo e
scuola media
2011-2012
(periodo
natalizio)
Educare senza frontiere:
“FIABE E FAVOLE TIPICHE DI
DIVERSE CULTURE”
Ref. Tomassi Loredana
Acquisire conoscenze
per realizzare un rap-
porto attivo e costrutti-
vo con il libro
Alunni delle classi
1° di V.V.
Annuale
“GIOCANDO SENZA
FRONTIERE”
Ref. Lauretti- Marinetti
Saper giocare in gruppo
Tutte le classi di
Carchitti
Annuale
27
5.2
DENOMINAZIONE
AREA
DELL’INTERCULTURA
OBIETTIVI
SOGGETTI
COINVOLTI
TEMPI DI
ATTUAZIO-
NE
INSIEME PER GLI ALTRI
Ref. Spirito Patrizia
Sensibilizzare gli alunni
alla solidarietà
Alunni della scuola
dell’Infanzia del
Circolo
Annuale
PROGETTO
ACCOGLIENZA
Ref.
Facilitare l’ingresso del
bambino alla realtà scola-
stica
Alunni di tre anni
Annuale
AREA SALUTE,
SICUREZZA AMBIENTE
OBIETTIVI SOGGETTI
COINVOLTI
TEMPI DI
ATTUAZIONE
MA CHE
MUSICA…MAESTRA!
Ref.: Sabelli Maria
Sensibilizzare gli alunni al
mondo della musica
Tutti gli alunni
dell’Infanzia del
Circolo
Annuale
“TUTTI INSIEME PER
SCOPRIRE LE
TRADIZIONI”
Ref. Marrese Silvana
Vivere con gioia e serenità
il clima delle feste riflet-
tendo sul loro significato
Tutti i bambini del-
le sezioni della In-
fanzia
Annuale
28
5.3
DENOMINAZIONE
PROGETTI
OBIETTIVI
SOGGETTI
COINVOLTI
TEMPI DI
ATTUAZIONE
“PALESTRINA AMORE”
In collaborazione con gli Enti
locali
Avvicinare i cittadini alle isti-
tuzioni
Tutte le classi del Cir-
colo
Annuale
FARE VERDE
Associazione ambientale
Stimolare ed educare i bam-
bini al rispetto dell’ambiente
Alunni di tutte le classi
di Castel S.Pietro
Annuale
CERCO UN UOVO AMICO
Ass. ital. per la lotta al neublasto-
ma
Acquisire e sperimentare sen-
timenti di solidarietà
Plessi di C.S.Pietro , Car-
chitti, Barberini e V.V.
Marzo-
Aprile
2012
FACCIAMO MUSICA
Esperto: Lulli Vinicio
Ref. Scarlata Maria
Avvicinare gli alunni al mon-
do della musica attraverso il
canto corale
Alunni dei plessi di Car-
chitti e V.V.
Annuale
GIOCHIAMO INSIEME
Resp. Daniele Testa
Ref. Polucci Piera
Avvicinare gli alunni al
mondo dello sport attra-
verso il gioco
Classi del plesso di
Carchitti e V.V.
Annuale
29
PROGETTO NUOTO
Istruttori piscina di Palestrina
Ref. Cescon Rosaria
Sviluppare un corpo armo-
nioso.
Alunni del plesso di
Castel S. Pietro Barbe-
rini, V.V.
Annuale
PROGETTO DI RITMICA
Esperta: Francesca Passeri
dell’ Associazione”Stella Blu”
Ref. Maffei Marianna
Sensibilizzare gli alunni al
ritmo.
Alunni della sezione
della scuola
dell’Infanzia
Annuale
INSIEME PER LA DANZA
Ass. Original Dance
Ref. Salvaticchio Annarita
Sviluppo armonioso del
corpo
Alunni del
Circolo
Annuale
ALETHEIA:
PROGETTO INGLESE
Ref..Cinzia Carraro
Paola Mazzi
Miele
Ref. Marrese Silvana
Sensibilizzare i bambini
all’apprendimento di una
lingua straniera
Alunni della scuola-
dell’Infanzia
Annuale
PROGETTO GIOCO-SPORT
DEL CONI
Comitato Provinciale Roma
Sensibilizzare gli alunni alla
collaborazione con l’altro
Alunni del Circolo
Annuale
LABORATORI DIDATTICI
Museo Diocesano Prenestino
Conoscere la ricca storia del
nostro territorio
Alunni del Circolo
Annuale
LA VALLE DE “LE
CANNUCCETTA” natura a misu-
ra di bambino
Ref. Gasbarri Rosa
Migliorare la conoscenza del
territorio
Tutti gli alunni del
plesso di Castello
Annuale
30
5.4
Il modello della rete è quello che più facilmente si presta a valorizzare le competenze dei
singoli o dei gruppi che decidono di realizzare dei progetti. Tali competenze vengono le-
gate insieme in un sistema di interconnessioni e costituiscono una risorsa per l’intera or-
ganizzazione e per tutti i soggetti presenti in essa. Si realizza così, un apprendimento or-
ganizzativo che produce:
Modificazioni di comportamenti rigidi e obsoleti
Apertura all’innovazione
Processi di decisionalità diffusa, autocostruzione e autovalutazione
La nostra scuola, pertanto, ha siglato degli accordi di rete con altre scuole e istituzioni
per confrontare e scambiare le esperienze e per curare la formazione e l’aggiornamento
dei docenti.
Siamo in rete con:
Scuola secondaria di primo grado “ G. Pierluigi”- Palestrina ( scuola capo-fila)
Circolo Didattico 293° P.zza Ungheria – Palestrina
I.C. Gallicano nel Lazio
I.S.P.T. via Pedemontana – Palestrina
I.C.- Poli
I.C. – Zagarolo
C.D.- Zagarolo
31
5.5 LABORATORI
Il laboratorio è il luogo privilegiato dove si attua una situazione di apprendimento che
“mobilita” conoscenze ed abilità dei bambini in una dimensione operativa e progettuale.
Il laboratorio costituisce un momento significativo di relazione interpersonale e di colla-
borazione costruttiva tra gli alunni per eseguire compiti concreti, per intraprendere un
itinerario di scoperta che non separa la teoria dalla pratica didattica anzi favorisce un
processo di insegnamento/apprendimento flessibile e differenziato.
I laboratori sono affidati ad uno o più docenti che, per competenza professionale didatti-
ca, organizzano percorsi formativi in grado di rispondere alle differenti situazioni di ap-
prendimento degli allievi.
La caratteristica principale del laboratorio, dal punto di vista didattico, è la sua realizza-
zione con gruppi di alunni della stessa classe o sezione o di classi parallele o di classi
verticali, riuniti per livello di apprendimento o per eseguire un preciso compito o per as-
secondare
interessi e attitudini comuni.
Nel nostro Circolo è allestito un Laboratorio di Informatica, dove gli alunni possono
acquisire la conoscenza del computer nelle sue funzioni generali e nelle sue parti princi-
pali per una alfabetizzazione informatica, l’’uso del computer è trasversale allo studio di
tutte le discipline,
L’alunno sarà avviato ad usare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per svi-
luppare il proprio lavoro in più discipline, per presentarne i risultati e anche per poten-
ziare le proprie capacità comunicative.
Nel corrente anno scolastico la scuola dispone di n.2 L.I.M. sistemate nei due plessi:
V.V. e Carchitti che permetteranno un nuovo modo d’apprendimento alla luce delle
nuove tecnologie.
32
5.6 ATTIVITA’ RELATIVE AL CURRICOLO LOCALE E ATTIVITA’ OPZIONALI E
FACOLTATIVE DI CUI AL d.Lgsv.n.59/04 .
Tenuto conto del D.L.gsv. n. 59/ 04;preso atto della normativa sui curricoli, quota ora-
ria di flessibilità è del 20 %, vengono introdotte attività laboratoriali che, nell’ambito di
ciascuna classe, saranno espletate secondo una organizzazione analiticamente specificata
nella programmazione educativa-didattica.
Le attività opzionali costituiscono un approfondimento ed un arricchimento curricolare
e nel corrente anno scolastico sono progettate attività che riguardano le aree relative al
progetto di Circolo
Interclasse delle classi prime:
manipolazione creativa di materie plastiche e tecniche espressive;
Interclasse delle classi seconde:
manipolazione di materiale vario;
Interclasse delle classi terze:
attività grafico- pittoriche; drammatizzazione
Interclasse delle classi quarte:
tecniche per lo sviluppo della creatività; drammatizzazione
Interclasse delle classi quinte:
ricerche con l’uso del computer; attività grafico -pittoriche
33
5.7 VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ ISTRUZIONE
Le iniziative culturali realizzate fuori dell’istituto scolastico entrano a far parte integran-
te dei piani di lavoro, in quanto completamento e arricchimento di ciò che viene propo-
sto in classe.
Le visite guidate, di studio, viaggi d’istruzione e campi scuola, presuppongono quindi
un’adeguata programmazione didattica e culturale fin dall’inizio dell’anno scolastico e si
configurano come esperienza di apprendimento e di crescita della personalità, rientranti
nelle attività progettuali della scuola. Pertanto, le uscite si effettueranno nel corso
dell’anno scolastico, secondo le necessità dettate dalla realizzazione del curricolo e dei
progetti.
Obiettivi:
Educare alla storia locale;
Conoscere direttamente le testimonianze per comprendere la storia artistica, culturale,
sociale ed economica del territorio;
Approfondire le conoscenze nelle diverse discipline o ambiti disciplinari;
Osservare e riconoscere nel territorio i fenomeni fisici e antropici più rilevanti;
Favorire la socializzazione degli alunni.
La progettazione didattica si articolerà in quattro fasi operative:
Momenti della motivazione;
Messa a punto degli strumenti operativi (appunti, testi, materiali, prenotazioni delle vi-
site guidate, ecc ;
Organizzazione del lavoro;
Sistemazione del materiale raccolto.
34
5.8
DIREZIONE:
Dirigente scolastico:
Prof. Marcello Grippo
COLLEGIO DEI DOCENTI
SEGRETERIA
D.S.G.A.: Mazzenga Maria Teresa
Assistenti Amministrativi:
Claudio Fornari
Tiziana Quartu
Gabriella Soldati
Rita Di Magno
Assunta Chiapparelli
CONSIGLI DI INTERCLASSE
INTERSEZIONE
STAFF DI DIREZIONE
COLLABORATORE DEL D.S.:
ARCIDIACONO ROSANNA
( vicaria )
SILVANA MARRESE
DOCENTI UTILIZZATI IN
FUNZIONI
STRUMENTALI:
COMIIATO DI
VALUTAZIONE
- CONSIGLI DI
INTERCLASSE
- COMSIGLI DI CLASSE
- R.S.U
COMMISSIONI E GRUPPI DI
LAVORO
AREA 1:
GESTONE DEL P.O.F.
MARIA SCARLATA
AREA 2:
SOSTEGNO AL
LAVORO DEI DOCENTI:
GERMANA BOVI
AREA 3:
INTERVENTI E SERVIZI
PER GLI ALUNNI
ROSA
COLAVECCHI
AREA 4:
INTERVENTI E
SERVIZI PER GLI
ADULTI
MARCO ROTONDI
35
6
6.1 RUOLI, FUNZIONI E RESPONSABILITA’
“La individuazione degli itinerari di apprendimento è garanzia per l’alunno di effettiva
soddisfazione del diritto allo studio”. La Programmazione Educativa e Didattica dovrà
quindi, articolarsi in modo da prevedere la costruzione e la realizzazione di percorsi per-
sonalizzati di apprendimento scolastico.
Ai docenti spetta, dunque, il compito di svolgere la loro professione in modo pedago-
gicamente, deontologicamente e culturalmente funzionale ai bisogni e alle caratteristi-
che dei loro alunni.
Per costruire percorsi (curricoli) personalizzati occorre per prima cosa conoscere gli
alunni, diagnosticare i livelli di partenza, individuarne bisogni e risorse. Tuttavia fare
una scuola basata sui curricoli personalizzati non può correttamente significare fare un
tipo di scuola diversa per ogni alunno, bensì gestire gli alunni per gruppi omogenei
come livello di preparazione culturale e di maturazione umana.
Gli alunni, protagonisti fondamentali dell’azione educativa, hanno diritto ad interventi
pedagogico-didattici mirati e funzionali; ma, al tempo stesso, hanno il dovere di impe-
gnarsi al meglio delle loro possibilità per migliorare se stessi e per apportare il proprio
contributo al benessere degli altri.
Ciò può avvenire soltanto con la partecipazione consapevole, l’impegno, la volontà, la
motivazione e l’interesse degli stessi.
I genitori svolgono un’azione di primaria importanza sul piano educativo e formativo
e sul piano dell’istruzione.
Senza il completo coinvolgimento delle famiglie la scuola non può conseguire le pro-
prie finalità educative; senza, cioè, che ci sia una profonda condivisione delle attività e
delle proposte della scuola e senza che vi siano scambi informativi tra scuola e famiglia
sulla personalità dell’alunno, sul suo carattere, i suoi problemi, i suoi reali interessi,
sulle sollecitazioni positive o sui condizionamenti negativi che riceve dalla società, dal
territorio, dagli amici.
Molto possono fare i genitori anche sul piano del rafforzamento delle motivazioni ver-
so le attività scolastiche e i problemi della cultura, aiutando l’alunno a conoscersi me
36
glio, a migliorare il concetto di sé, ad accrescere la fiducia nelle proprie possibilità, a
rafforzare le proprie abitudini, a coltivare i propri reali interessi.
E’ necessario dunque che l’ambiente familiare trasmetta ai figli l’importanza della
scuola, dell’impegno personale necessario per raggiungere qualsiasi obiettivo, oltre che
l’esempio della responsabilità e della coerenza.
Il personale amministrativo contribuisce a realizzare una corretta gestione ammini-
strativa, garantendo l’uso corretto delle risorse strutturali e finanziarie come strumenti
importantissimi per l’azione pedagogica e didattica.
Il personale ausiliario, infine, mediante specifiche mansioni di pulizia e di manteni-
mento delle strutture e delle attrezzature e di vigilanza sugli alunni, contribuisce a fare
della scuola un ambiente organizzato per essere stimolante ai processi di apprendimen-
to e di formazione culturale dei giovani.
6.2 LA VALUTAZIONE
La valutazione consiste nella raccolta e nell’uso delle informazioni concernenti i cam-
biamenti nel comportamento degli alunni allo scopo di prendere delle decisioni riguardo
al programma educativo.
Gli aspetti essenziali della valutazione sono i seguenti :
La funzione (perché valutare?)
L’oggetto (che cosa valutare?)
Le modalità (come valutare?)
La funzione
Nella “funzione” la valutazione è finalizzata:
-a rilevare i successi o le difficoltà che gli alunni incontrano a livello di ciascuna unità
di apprendimento;
-a chiarire, rivedere o adattare l’obiettivo (educativo-didattico) alla luce dell’attività in
svolgimento;
-ad accertare se l’obiettivo didattico progettato è stato raggiunto;
37
-a verificare se gli alunni rispondano alle stimolazioni e alle opportunità didattiche loro
offerte, cioè se sono motivati;
-a differenziare i trattamenti didattici e individuare le procedure alternative più adeguate
sulla base dei risultati;
-a pianificare, al termine di ciascuna unità didattica i tempi e i modi ottimali per il pas-
saggio all’unità successiva;
-ad accertare se gli obiettivi intermedi e quelli educativi sono stati raggiunti.
L’oggetto
L’oggetto della valutazione e del giudizio sono:
-i risultati dell’apprendimento dei singoli alunni, cioè l’acquisizione degli obiettivi pro-
grammati;
-la validità delle procedure, dei contenuti e degli strumenti adottati per conseguire gli
obiettivi previsti dal progetto iniziale.
Le modalità
La valutazione è prima misurazione e si effettua con l’uso di tecniche e metodiche diver-
se:
-con griglie o strumenti elaborati per singole classi ad inizio anno, prima della program-
mazione didattica: per prove concordate in base al curricolo al termine di ogni bimestre;
-con prove standardizzate per tutto il Circolo al termine di ogni quadrimestre.
Valutare la realizzazione dei progetti
Ogni progetto ha proprie finalità che saranno sottoposte a prove di verifica in itinere e di
valutazione finale.
L’insegnante cui è stata attribuita la Funzione Obiettivo, Area 1 – Gestione del Piano
dell’Offerta Formativa avrà il compito di coordinare e verificare in itinere tutte le attività
inserite nel Piano; alla fine dell’anno scolastico dovrà relazionare, con una valutazione
finale, al Collegio dei Docenti
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6
EDUCAZIONE
FORMAZIONE ISTRUZIONE
Il nostro piano dell’offerta formativa riguarda la
SVILUPPO DELLA PERSONA
Raccordo tra gli aspetti emotivo-affettivo, cognitivo-intellettuale, applicativo
Conoscenza , comunica-zione e scambio di espe-rienze all’interno della comunità scolastica ed extrascolastica
Prevede l’unità e l’integrazione di tutti i progetti e le iniziative in rispo-sta ai bisogni dell’utenza.
Bisogni espressivi
del bambino nella
sua unicità
Collaborazione Solidarietà
Sviluppo e poten-ziamento di com-petenze, abilità, conoscenze
Incontri collegiali Gruppi di lavoro Continuità Associazioni ed Enti Extrascuola
Utilizzazione dei fondi as-segnati dal Miur per: assi-curare il funzionamento ordinario di tutte le scuole del Circolo, realizzare pro-getti specifici secondo i piani di previsione ad esso allegati, garantire il fun-zionamento amministrati-vo generale.
Uso di canali,
codici e media
comunicativi
differenti
Organizzazione di la-boratori: teatro informatica musica pittura lettura espressivo lingua straniera
Obiettivi formativi
Utilizzazione delle risor-se finanziarie non statali derivanti da Privati, So-cietà, Enti Loca-li,Provincia, Regione.
Predisporre am-bienti accoglienti e coinvolgenti, di apprendimento e aggregazione, sani e funzionali.
Formazione di gruppi di lavoro a classe aperte, messa in campo di risorse pro-fessionali e ma-teriali, collabo-razione con gli esterni .
Elaborazioni di piani per il recu-pero dello svan-taggio. Aggiornamento
costante dei do-
centi per migliora-
re la qualità
dell’offerta forma-
tiva
39
7
7.1 ATTIVITA" FUNZIONALI ALL’ INSEGNAMENTO:
INCARICHI E COMMISSIONI
1) ORGANI DI GESTIONE
- Consiglio di Circolo Presidente Signora Anna Luisa Fatello
- Giunta Esecutiva Preside D.S. Dott. Marcello Grippo
- Commissione per la mensa Costituita da genitori eletti
2) Il COLLEGIO DEI DOCENTI ha deliberato il calendario annuale delle attività fun
zionali all'insegnamento con le seguenti commissioni:
Commissione P.O.F.:
F.S. Area1, Scarlata Maria
Arcidiacono,Baldini, Colavecchi,
Compagnoni, Gasbarri
R.,Giuffrè,Lombardi, Matto-
gno,Moscatellini,Pelliccioni,Scara
-mella R.
Commissione elettorale
Cerci Rosicarelli
Polucci Marrese
Commissione Continuità Commissione valutazione
Commissione G L H Comitato Valutazione
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2) Sono state individuate le seguenti FUNZIONI STRUMENTALI:
Area 1 – Gestione del P.O.F
Insegnante Maria Scarlata
Area 2 – Sostegno al lavoro dei docenti
Insegnante Bovi Germana
Area 3 – Interventi e servizi per gli stu-
denti
Insegnante Colavecchi Rosa
4) Sono stati designati fiduciarie di
plesso:
Area 4- Interventi e servizi per gli adulti
Insegnante Marco Rotondi
5) E’ stato designato un collaboratore del dirigente scolastico:
insegnante Arcidiacono Rosanna ( vicaria )
Plesso Castel San Pietro
Romano
insegnanti : Rovazzani Elisabetta ( primaria)
Lombardi Angela ( Infanzia)
Plesso Viale della Vittoria insegnante : Arcidiacono Rosanna (vicario)
Plesso Barberini insegnanti
: Lulli Maria (sc.primaria);
Marrese Silvana (sc. dell'infanzia)
Plesso Carchitti insegnanti
: Scaramella Annarita ( sc.primaria);
Compagnoni Floriana (sc. dell'infanzia)
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7.2 ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
ORARIO
Nei vari plessi del Circolo si attuano orari scolastici diversi sia per sezioni di scuola
dell’Infanzia, sia per la scuola primaria. Nelle sezioni di scuola dell’infanzia il tempo ri-
dotto è di 25 ore settimanali, nelle sezioni di tempo pieno è di 40 ore settimanali, en-
trambi ripartite in 5 giorni ( dal lunedì al venerdì). Per le classi di scuola Primaria il tem-
po pieno è di 40 ore settimanali (Viale della Vittoria - Carchitti - Castel San Pietro Ro-
mano) dal lunedì al venerdì; il tempo prolungato è di ore 27 per le classi prime, seconde
e terze e di ore 30 per le classi quarte e quinte, dal lunedì al venerdì.
7.3 SERVIZI AGGIUNTIVI
MENSA
Per gli alunni del tempo prolungato e pieno (nei giorni di rientro) è istituito, da parte
dell'amministrazione comunale e con il contributo dei genitori, il servizio mensa affidato
in gestione alla cooperativa " Vivenda" che fornisce pasti caldi .
I pasti vengono personalizzati per i bambini con intolleranze alimentari ed allergie (ce-
liaci ecc….)
Per quanto riguarda il plesso di Castel San Pietro la mensa viene gestita dal Comune
quindi i bambini pagano solo un ticket di presenza.
TRASPORTO ALUNNI:
Gli alunni della scuola dell'infanzia e primaria usufruiscono di un servizio scuolabus, af-
fidato in gestione alla ditta autotrasporti "Cilia”.
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7.4 LA SICUREZZA SCOLASTICA
L’Istituto persegue l’obiettivo di una “Scuola Sicura”, da conseguire insieme agli Enti
Locali. Sono infatti a carico del Comune gli obblighi relativi ad interventi strutturali e di
manutenzione necessari ad assicurare la sicurezza dei locali. Al Dirigente scolastico è at-
tribuito il compito di porre in essere i vari adempimenti di carattere generale circa le at-
tività di formazione ed informazione del personale, la valutazione dei rischi,
l’attivazione del servizio di prevenzione e protezione.
Il presente P.O.F. assume il tema della sicurezza quale termine di riferimento centrale
nell’ambito dei programmi per l’educazione alla salute.
Gli interventi didattici relativi ai temi della sicurezza sono coordinati nell’ambito di un
progetto unitario denominato “ Informazione e prevenzione” comprendente:
a) DESTINATARI: tutti gli alunni della scuola
b) FINALITA’: le finalità del progetto prevedono:
1. promozione della cultura della prevenzione dei rischi;
2. informarsi per prevenire;
3. “ ANTICIPAZIONE” : sviluppo dell’abitudine a prevedere ( “ anticipare” ) le possibili
conseguenze delle proprie e altrui azioni o eventi ambientali;
4. interiorizzazione del “ bene salute” quale valore di riferimento nelle scelte di vita.
c) AZIONI: le azioni coordinate dell’educazione alla sicurezza comprendono:
1. contestualizzazione dei temi della sicurezza nell’ambito dei programmi ordinari di
educazione alla salute;
2. rilevazione/memorizzazione dei fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici e
3. adozione dei comportamenti preventivi conseguenti;
4. partecipazione alle prove simulate di evacuazione d’emergenza, lettura consapevole
della cartellonistica, rispetto delle conseguenze;
5. trasferimento degli apprendimenti afferenti ai temi della sicurezza anche in ambito ex-
tra. scolastico ( sulla strada, negli ambienti domestici, nei locali pubblici ecc..)
6. ciascun insegnante, nelle classi di competenza, assicura.
- interventi informativi sui fattori di rischio presenti negli ambienti scolastici;
- interventi informativi sul corretto uso delle strutture, strumentazioni e dotazioni
scolastiche;
- interventi informativi sui comportamenti preventivi.
A tal fine, il Collegio dei Docenti ha individuato per ciascun plesso, gli addetti al Servi-
zio di Prevenzione e Protezione e alle emergenze (incendi, evacuazione e pronto soccor-
so).
I plessi sono dotati di idonea segnaletica.
Tutti i docenti, sono tenuti all’obbligo di formazione sui temi della sicurezza nei luoghi
di lavoro.
In ogni plesso verranno effettuate almeno due prove di evacuazione dell’edificio nel cor-
so dell’anno.
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7.5 ISCRIZIONE DEGLI ALUNNI
Le iscrizioni degli alunni di Scuola dell'Infanzia ed Elementare avvengono nel mese di
Gennaio presso la segreteria del I° Circolo, con moduli forniti dalla Scuola stessa.
La Legge delega n.53/2003 introduce la possibilità di iscrivere in anticipo i bambini
alla scuola dell’infanzia e alla scuola Primaria.
1. Scuola dell’Infanzia: possono essere iscritti alla scuola dell’infanzia “secondo criteri
di gradualità ed in forma di sperimentazione, le bambine e i bambini che compiono i
tre anni di età entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento, anche in rapporto
all’introduzione di nuove professionalità e modalità organizzative”
2. Scuola Primaria: possono essere iscritti alla scuola Primaria le bambine e i bambini
che compiono sei anni entro il 30 aprile dell’anno scolastico di riferimento. La norma-
tiva offre quindi un’opportunità, che i genitori dovrebbero cogliere responsabilmente,
tenendo conto delle competenze già acquisite nella scuola dell’infanzia e del parere
degli insegnanti della scuola dell’Infanzia.
Il decreto legislativo
Il Decreto legislativo approvato in via definitiva il 23 gennaio 2004 dal
Consiglio dei Ministri al Capo V
( Norme finali e transitorie) ha limitato, per l’anno scolastico 2003-
2004 la possibilità di iscrizione anticipata alla scuola dell’infanzia e alla
scuola Primaria solo alle bambine e ai bambini che hanno compiuto ri-
spettivamente tre e sei anni entro il 28 febbraio 2004.
Le ulteriori anticipazioni, per i prossimi anni, verranno regolamentate
da apposito Decreto ministeriale fino ad arrivare a quel 30 aprile previ-
sto dalla Legge n.53/2003
44
7.6 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE SEZIONI/CLASSI
Sezioni di scuola dell'Infanzia
- Formazione di sezioni omogenee per età, laddove è possibile
- Equilibrio numerico tra le sezioni
- Salvaguardia dell'equilibrio tra maschi e femmine
- Inserimento dei fratelli in sezioni diverse
- Suddivisione di bambini diversamente abili
Eventuale passaggio da una sezione all'altra con adeguata motivazione valutata dal
Consiglio di Intersezione
Classi Prime
Formazione delle classi affidata a docenti di scuola dell'Infanzia e docenti delle classi
quinte. I criteri adottati saranno i seguenti:
- Equilibrio numerico tra le classi
- Equilibrio tra maschi e femmine
- Inserimento di fratelli in classi diverse
- Equilibrio numerico degli stranieri
7.7 VIGILANZA SUGLI ALUNNI
I bambini della scuola dell' Infanzia sono accompagnati fino alla porta della propria se-
zione dai genitori o da chi in quel momento ne fa le veci, nei primi trenta giorni di acco-
glienza
Per gli alunni di scuola Primaria, nel corrente anno scolastico e su richiesta dei genitori,
è stato attivato il servizio di pre-scuola che garantisce la sorveglianza degli alunni dalle
ore 7,30 alle ore 8,20 tramite assistenti comunali. Dopo l'entrata degli alunni, i cancelli
vanno richiusi per garantire la sicurezza nella scuola. I genitori sono tenuti a non sostare
negli atri e negli spazi esterni recintati e a non accedere nei locali scolastici durante le
ore di attività.
45
Gli alunni della scuola dell'Infanzia, al momento dell'uscita, verranno affidati ai genitori
o a chi ne ha delega
Gli alunni della scuola Primaria usciranno al termine delle lezioni e solo dopo il suono
della campanella, sotto la vigilanza del proprio insegnante, che li accompagnerà fuori del
portone.
I collaboratori scolastici collaboreranno con gli insegnanti per vigilare l'entrata e l'uscita
degli alunni.
7.8 COMPORTAMENTO ALUNNI
Uscite fuori orario
Le uscite sistematiche per terapia medica vengono autorizzate dalla Direzione Didattica,
sulla base della documentazione sanitaria.
Le uscite occasionali, motivate, vengono gestite all'interno del plesso di appartenenza
degli alunni.
I genitori sono tenuti a firmare sull'apposito stampato di plesso l'assunzione di responsa-
bilità dell'uscita anticipata del proprio figlio.
Nel caso di alunni che necessitano di uscire anticipatamente dalla scuola, per motivi di
salute, i docenti sono tenuti a comunicarlo in segreteria.
In caso di urgenze per malori gravi o infortuni si provvederà a chiamare il genitore e
contemporaneamente il Servizio di Pronto Soccorso.
Assenze degli alunni
Dopo cinque giorni di assenza per malattia si presenta il certificato medico. In merito al-
le malattie infettive contagiose e di lunga durata, è consigliabile e risulta valida la certi-
ficazione del medico scolastico, presso al ASL di appartenenza.
Per ulteriori informazioni si rimanda al Regolamento interno del Circolo .
46
8
8.1 UTILIZZAZIONE SPAZI STRUTTURE E DOTAZIONI
Le palestre (o gli spazi utilizzati per attività motorie), i laboratori e le aule per attività
particolari sono utilizzati da tutti. I docenti di ogni plesso indicano nei documenti di
programmazione annuale i turni, le modalità d'uso, i nomi dei responsabili incaricati (se
necessari), tenendo presente comunque i limiti di capienza di ogni ambiente. Le attrezza-
ture presenti in tali ambienti devono essere usate correttamente e riposte ordinatamente
al termine delle attività. Per particolari ricorrenze (Natale, Carnevale, fine Anno, ... ) è
consentita l'organizzazione di feste, mostre, spettacoli in ambienti solitamente destinati
ad altri usi. Tali iniziative devono svolgersi evitando affollamento eccessivi e comunque
nel rispetto delle norme di igiene e di sicurezza.
Per la ricreazione e per particolari attività didattiche è consentito l'uso dei cortili, pre-
via valutazione delle caratteristiche di tali spazi, al fine di evitare infortuni, incidenti, di-
sturbo alle attività di chi rimane negli edifici ovvero fruisce contemporaneamente dei
cortili stessi.
Libri e sussidi vengono acquistati su proposta del Collegio dei Docenti e nei limiti di
spesa stabiliti dal Consiglio di Circolo. Le strutture e le dotazione di materiale devono
essere utilizzate secondo la destinazione che è loro propria, evitando danneggiamenti e
sprechi . L'uso dei computers richiede particolare attenzione: la posizione ergonometrica
corretta rispetto al piano di lavoro, la distanza dallo schermo non inferiore ad 80 cm, la
durata dell'attività e gli intervalli (30 minuti ogni 120 di applicazione continuativa).
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8.2 MODALITÀ’ COMUNICAZIONI CON I GENITORI
I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di intersezione e d'interclasse possono
riunire e promuovere assemblee di classe, di plesso, in orario non coincidente con quello
delle lezioni, previa autorizzazione della Direzione.
Analogamente, le commissioni di genitori, costituite per motivi specifici, possono riu-
nirsi e riunire i genitori per problemi inerenti al loro incarico in orario non coincidente
con quello delle lezioni, previa autorizzazione della Direzione.
I docenti incontrano i genitori per le comunicazioni periodiche circa l'andamento sco-
lastico degli alunni secondo il calendario definito all'inizio dell'anno scolastico o in se-
guito ad accordi diretti. Durante lo svolgimento delle riunioni degli insegnanti e/o dei
genitori non è consentita la presenza degli alunni nella scuola, sia perché manca il per-
sonale per la vigilanza, sia perché possono essere affrontati argomenti che richiedono la
presenza di sole persone adulte. I rappresentanti di classe/sezione possono contattare gli
insegnanti nelle relative aule solo se devono trattare questioni di carattere generale ri-
guardanti le classi/sezioni e, comunque, non durante lo svolgimento delle lezioni.
Le comunicazioni tra insegnanti e genitori possono avvenire per iscritto (sul quaderno,
con avvisi o telefonicamente (in caso di urgenza). I genitori degli alunni sono tenuti a
fornire uno o più recapiti telefonici effettivi per essere reperibili durante l'orario scolasti-
co.
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8.3 MODALITÀ DI CONVOCAZIONE E DI
SVOLGIMENTO DELLE RIUNIONI DEGLI ORGANI
COLLEGIALI
La convocazione degli organi collegiali viene disposta con congruo preavviso, di nor
ma, non inferiore a 5 giorni, rispetto alla data delle riunioni. Di ogni seduta degli Organi
Collegali viene redatto il verbale, firmato dal presidente e dal segretario su apposito re
gistro. L'attività di ciascuno degli organi collegiali interni alla scuola viene programmata
all'inizio dell'anno scolastico secondo le norme vigenti e il relativo calendario è reso no
to agli interessati. Gli atti degli organi collegiali possono essere consultati dai membri
degli stessi organi. L'accesso agli atti da parte di chi non fa parte di tali organi e la ripro-
duzione degli stessi da parte di chi ha titolo a richiederla, avvengono secondo le disposi
zioni della legge n.241/90 e dei decreti e circolari attuativi della stessa.
Le decisioni riguardanti persone singole non sono oggetto di pubblicazione, salvo ri-
chiesta specifica degli interessati.
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9.1 L’Istituto partecipa al Piano Nazionale di formazione sulle competenze ri-
guardante l’area generale, informatica e lingua straniera, organizzato dall’Ufficio Sco-
lastico Regionale per il Lazio.
9.2 Inoltre i corsi di formazione, aggiornamento ed altre attività per il corrente
anno scolastico, compatibile con le risorse finanziarie sono i seguenti:
- corso sulle abilità metafonologiche, destinato ai docenti della scuola dell’Infanzia,
proposto dalla Dott.ssa Vecchiatti;
- corso “ Okkio alla salute” , per i docenti di scuola Primaria;
- autoaggiornamento /scambio di esperienze, progettazione comune;
- libera partecipazione a corsi organizzati da Associazioni ed Enti vari, debitamente au-
torizzate dal Collegio Docenti.