2master crisalide progettazione formativa · decide il testo dei casi di studio, non definisce le...
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PROGETTAZIONE FORMATIVA
Dott.ssa A. Taratufolo
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Le figure coinvolte nella progettazione formativa
! Il Committente ! (Colui che da mandato di progettare attività formativa)
! Il responsabile scientifico del progetto ! (colui che cura la parte scientifica del programma formativo)
! Il progettista di formazione ! (Colui che si occupa della progettazione del corso)
! Il facilitatore dell’apprendimento (formatore) ! (Partecipa all’attività formativa, è sempre presente, ma mai ingombrante,deve avere
preparazione culturale e tecnica nella materia di competenza)
! Tutor, coacher, counselor ! (colui che conduce parti esercitative del programma, opera a supporto dell’attività)
! Target group ! (popolazione designata all’ intervento formativo)
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! Malessere ! Disfunzione organizzativa ! Minore efficienza o efficacia rispetto a standard ! Modifica organizzativa
Nascita della committenza
committente Es: Responsabile diretto della struttura organizzativa a cui è destinata la formazione
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1. Le fasi della progettazione formativa
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Micro progettazione dell’intervento
3. Macro
progettazione dell’intervento
2. Definizione degli
obiettivi
1. Analisi
dei bisogni
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Verifica dei risultati
5. Erogazione della
formazione
LE FASI DELLA
PROGETTAZIONE FORMATIVA
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! Fattori organizzativi che influiscono sul problema
! Analisi dei bisogni formativi
! Fattori sociali e psicologici
! Analisi sul campo
Utilità effettiva dell’intervento formativo
Obiettivi didattici del corso
Avvertenze progettuali
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ANALISI DEI BISOGNI FORMATIVI
! L’individuazione dei bisogni è un processo difficile e delicato, in quanto, spesso, i bisogni comunicati dai soggetti possono essere molto diversificati tra loro o addirittura non corrispondere effettivamente a ciò di cui si necessita in realtà.
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METODI/STRUMENTI PER LA RILEVAZIONE DEI BISOGNI FORMATIVI
! L’osservazione partecipativa ! L’intervista ! Il questionario ! Le storie di vita ! Case Study
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! Risultati dell’analisi svolta sul campo
! Gli obiettivi dell’intervento formativo
! Macro-progettazione
Ridefinizione della committenza
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Macroprogettazione
Articolazione degli Obiettivi formativi
Sequenza degli Argomenti da apprendere
Selezione del metodo generale
Selezione della strategia di valutazione
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Che cosa è la macroprogettazione ! Si intende per Macroprogettazione:
! definire le caratteristiche fondamentali di un intervento formativo progettato su misura per raggiungere uno specifico obiettivo.
! La macroprogettazione non entra nei dettagli progettuali.
! Non specifica, quindi, che cosa bisogna fare ora per ora, non decide il testo dei casi di studio, non definisce le slide da proiettare: questi sono compiti della microprogettazione.
! E’ responsabile del 95% del successo di un intervento di formazione.
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Cosa si fa nella macroprogettazione
! Individuare il Target dei partecipanti cui dovrà essere erogata la formazione.
! Individuare cosa dovranno fare, i partecipanti, che non fanno ora.
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Cosa si fa nella macroprogettazione
! La "nuova" mansione non è quella teoricamente ideale, ma la migliore che è realisticamente possibile raggiungere con un intervento formativo.
! Quali conoscenze è necessario trasmettere affinché i partecipanti possano svolgere la "nuova" mansione.
! Spesso si inizia la progettazione definendo un argomento da trattare (di solito, quello in cui il progettista è competente): è un errore grave, gli argomenti da trattare sono conseguenza della "nuova" mansione e non viceversa.
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Cosa si fa nella macroprogettazione ! Quali attività formative occorre effettuare. L'insegnamento in
aula è solo una delle possibilità. Si devono definire metodologie didattiche, durate necessarie, supporti e risorse in genere, minimizzando i costi.
! Il ruolo che ciascuna categoria di partecipanti avrà in ciascuna attività formativa.
! Ci saranno i discenti, i docenti, i tutor,i facilitatori, i controllori, i gestori, gli addestratori sul campo, ecc. Alcuni partecipanti hanno un unico ruolo, ma, più spesso, il medesimo partecipante può svolgere un ruolo in un'attività e un ruolo completamente diverso in un'attività didattica successiva.
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Cosa si fa nella macroprogettazione ! Quali caratteristiche devono avere i professionisti incaricati di
condurre l'attività formativa e, in particolare, di che cosa devono essere esperti.
! Ben raramente il progettista può fungere da docente.
! Ben raramente si può sapere quali argomenti andranno trattati, già all'inizio della progettazione.
! Chi, come, quando e con quali strumenti misura i risultati, in corso d'opera e alla fine dell'intervento.
! Se sono indispensabili strumenti motivazionali o di incentivazione, e quali.
• “progettare formazione è complesso • come progettare un'autostrada o una diga”
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Microprogettazione
Definizione degli obiettivi specifici Selezione di specifiche
tecniche di formazione
Sequenza di attività (progettazione operativa) Sviluppo di
materiali e media
Sviluppo di Materiali valutativi
Micro-progettazione
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Che cosa è la microprogettazione
! La macroprogettazione della formazione equivale a progettare e costruire una strada.
! La microprogettazione equivale ad asfaltare il manto stradale. Senza una buona microprogettazione, la formazione non funziona.
! I risultati dell'intervento, però, dipendono molto di più dalla macroprogettazione che dalla microprogettazione.
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Che cosa è la microprogettazione
! La microprogettazione si effettua per un solo corso alla volta, quindi presuppone una sola categoria di partecipanti, omogenea.
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Che cosa si fa nella microprogettazione ! Con microprogettazione, si intende la definizione delle specifiche
della realizzazione del servizio, ovvero :
! quanto tempo dedicare a ciascuna lezione e quanto a ciascuna esercitazione:
! la definizione dettagliata dei contenuti delle lezioni, già determinati a livello generale durante la macroprogettazione;
! i dettagli degli esercizi: quali operazioni devono essere eseguite, la durata, quali ruoli devono essere sostenuti da ciascun singolo partecipante;
! il nome del professionista cui affidare ciascuna attività ! (il tipo di professionista, cioè le caratteristiche che deve avere, è
invece definito nella macroprogettazione);
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Che cosa si fa nella microprogettazione
! la preparazione del docente: lo studio della materia, da parte del professionista designato, e la scelta delle frasi più adatte per motivare, informare, comunicare;
! la preparazione di supporti, casi, slide, dispense, materiale didattico da consegnare ai partecipanti;
! la preparazione di moduli di misurazione dei risultati, prova di apprendimento e della soddisfazione del discente.
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LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI
! Obiettivi Generali o formativi
! Obiettivi Specifici o didattici
! Obiettivi d’Impatto
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Obiettivo Formativo:
! ciò che il committente della Formazione vuole raggiungere, componente
essenziale della Macroprogettazione. Esso è orientato allo sviluppo: -delle capacità di progettare eventi formativi
in funzione degli obiettivi -di conoscenze teoriche di base della
progettazione formativa -di capacità relazionali basate sull’ascolto, -di conoscenze teoriche delle diverse
metodologie didattiche
OBIETTIVI
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Obiettivo Specifico o Didattico :
ciò che il discente deve saper fare al termine del periodo di apprendimento, (ciò che si vuole ottenere)
-deriva dall’analisi dei problemi e
dalla stima dei bisogni formativi -si deve costruire cercando il
consenso tra i soggetti (docenti- discenti)
-si deve considerare sempre
provvisorio e modificabile e sottoporlo a costante revisione mediante consenso tra gli attori protagonisti
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CRITERI PER LA DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI O DIDATTICI
1. precisazione del setting, ovvero del contesto all’interno del quale avviene la performance, sia le caratteristiche della prestazione da eseguire (come i tempi di svolgimento, quali strumenti è possibile utilizzare, se sono previste forme di aiuto o possibilità di ricevere chiarimenti, ecc.);
2. indicazione della performance; 3. definizione dei parametri minimi che permettono di valutare la performance
come raggiunta o meno. (Cfr. R.F. Mager, 1989)
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Obiettivi d’Impatto:
cambiamenti attesi a seguito
delle iniziative di formazione permanente:
-sui singoli (nel proprio lavoro) -nell’organizzazione -nella realtà esterna (nel contesto ambientale)
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Cosa fare?
! -Corsi pratici di addestramento ! -Corsi teorico-pratici ! -Corsi di aggiornamento ! -Altro….
Erogazione dell’attività formativa
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Materiale Didattico da preparare per lo svolgimento del progetto formativo
! Dispense ! Bibliografie ! Testi/ Manuali ! Linee guida ! …Altro
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LA VALUTAZIONE
Approccio docimologico Approccio pedagogico/andragogico
Approccio organizzativo
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I MOMENTI DELLA VALUTAZIONE
! La valutazione ex ante
! La valutazione in itinere
! La valutazione ex post
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! Restituzione dei risultati emersi dal progetto formativo
Restituzione alla committenza
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La Formazione Esperenziale
Dott.ssa Ada Taratufolo
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“Io sono sempre pronto ad imparare, sebbene non
sempre gradisca che altri mi insegnino…”
Winston Churchill
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L’apprendimento esperienziale
! è un processo dove la costruzione della conoscenza avviene passando attraverso l’osservazione e la trasformazione dell’esperienza.
! …non attraverso la passiva acquisizione di nozioni, concetti, relazioni…
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Modello Andragogico di M. Knowles ! Concetto di sé del discente: necessita rispetto da parte del formatore,
discente al centro della formazione;
! Ruolo e valorizzazione della persona della sua esperienza
! Bisogno di conoscere: perché dobbiamo apprendere questa cosa? Che vantaggi ne derivano per me?
! Trasferibilità dell’appreso nell’ambito lavorativo: ciò che apprendo è utile per il mio lavoro?
! Motivazione scelta non volontaria, troppi impegni, scarsa fiducia azienda, scarsa apertura mentale, scarsa opinione di sé…
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Quindi, l’apprendimento esperienziale.. Permette l’ osservazione di comportamenti, attitudini e
atteggiamenti Osservazione individuo in un contesto sociale Messa in discussione dei propri assunti e dei propri limiti Riflessione in corso d’opera..
È un acceleratore di apprendimento
"Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco“ (Confucio)
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Il modello di Kolb dove l’apprendimento deriva prevalentemente dalle percezioni e dalle reazioni alle esperienze
dove l’apprendimento deriva dall’ascolto e dall’osservazione
dove l’apprendimento prende la forma soprattutto del pensiero e dell’analisi dei problemi in modo sistematico
dove l’apprendimento deriva dall’agire, dallo sperimentare, osservando i risultati.
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La chiave:
Il debriefing Da attività ludica a attività formativa Individuazione di:comportamenti funzionali/
disfunzionali, nuovi comportamenti Contesti analoghi di applicazione Trasferibilità dell’esperienza nel lavoro
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Gli Elementi Caratterizzanti Metafore e Metodologie Trainer /Formatore Esperto Attrezzature Logistica
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Metodologie ! In-door ! Esercitazioni, ! Lavori di gruppo ! Role Playing ! Ecc….
! Out-door ! barca a vela; ! rugby; ! arti marziali; ! discesa di rapide in canoa/canotto; ! corde alte e arrampicata ! orienteering; ! scrittura e/o interpretazione e/o ripresa di copioni cinematografici/teatrali; ! costruzione di manufatti vari; ! cucina/degustazione vino; ! Ecc…
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Ambiti Applicativi
! Team Building ! Leadership ! Collaborazione, Fiducia e Team Working ! Pensiero creativo ! Comunicazione efficace e ascolto ! Problem solving e Decision making ! Negoziazione e risoluzione dei conflitti ! Gestione dello stress
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Castagna M., Progettare la formazione. Guida metodologica per la progettazione del lavoro in aula, Franco Angeli, Milano, 1991 De Virgilio G., Il PBL per la formazione continua in sanità, ISS