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Orientamento e Alternanza scuola-lavoro dalla Legge Treu del 1997… … alla Legge 107 del 2015 Lorenzo Alviggi D.S. ITIS Cannizzaro e Liceo Rebora – Rho Cosimo Morrone Vicepreside ITIS Cannizzaro e Referente IFS

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Orientamento e Alternanza scuola-lavoro

dalla Legge Treu del 1997…… alla Legge 107 del 2015

Lorenzo AlviggiD.S. ITIS Cannizzaro e Liceo Rebora – Rho

Cosimo MorroneVicepreside ITIS Cannizzaro e Referente IFS

"La disoccupazione giovanile in Italia?Colpa di scuola e imprese: non si parlano“

(Mckinsey, 22 gennaio 2014)

Legge “Treu” n. 196 del 1997articolo 18“realizzare momenti di alternanza tra “realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro” “agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro”

spunti interessanti Tiziano Treu era ministro del lavoro obiettivo: avvicinare scuola e mondo del obiettivo: avvicinare scuola e mondo del lavoro finalità di orientamento

Decreto Interministeriale n. 142 del 1998introduce le modalità esecutive dell’alternanza che sono tuttora in vigore:

definizione della scuola “soggetto promotore” definizione dell’azienda “soggetto ospitante” definizione dell’azienda “soggetto ospitante” stipula della convenzione tra scuola e azienda stesura di un progetto formativo e di orientamento (in raccordo con i percorsi formativi della scuola) individuazione del tutor interno individuazione del responsabile aziendale

L’alternanza nella Riforma Moratti Legge n. 53 del 2003 possibilità di svolgere l’intero percorso di studi dai 15 ai 18 anni in alternanza

Decreto Legislativo n. 77 del 2005Decreto Legislativo n. 77 del 2005 alternanza per l’acquisizione di competenze spendibili sul mercato del lavoro finalità di orientamento dei ragazzi realizzare collegamento tra scuola e mondo del lavoro svolgimento dei periodi di alternanza su richiesta dello studente

L’alternanza nella Riforma Gelmini D.P.R. n. 87-88-89 del 2010 valore formativo dell’alternanza equivalente a quello dei percorsi in azienda o a scuola alternanza obbligatoria per gli istituti professionali alternanza obbligatoria per gli istituti professionali nella transizione tra gli ordinamenti (132 ore/anno) alternanza come metodologia didattica per tutti i percorsi, anche per i licei

L’alternanza nella Legge n. 107 del 2015 alternanza obbligatoria per 400 ore nel secondo biennio e nel V anno degli istituti tecnici e professionali alternanza obbligatoria per 200 ore nel secondo biennio e nel V anno dei liceie nel V anno dei licei inserimento dell’alternanza nel PTOF possibilità di realizzare alternanza mediante attività di impresa formativa simulata Carta dei diritti e doveri degli studenti in alternanza Registro nazionale per l’alternanza

L’ alternanza scuola lavoroSi configura come • Attività formativa che comporta l’acquisizione di competenze, conoscenze e abilità valutabili in ambito disciplinare disciplinare Si connota come • Metodologia didattica, di cui la scuola ha la responsabilità, che fa conseguire, attraverso il lavoro, le medesime competenze acquisibili con la formazione d’aula

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Presupposti della progettazione dei percorsiAnalisi del territorio definizione dei fabbisogni formativi stipula di convenzioni ed accordi ad ampio raggio adesione ai Poli tecnico professionali e a reti di scuole adesione ai Poli tecnico professionali e a reti di scuole

Valutazione dello studente attenzione ai bisogni formativi condivisione dei percorsi con la famiglia

Progettazione triennale delle attività co-progettazione dell’intero percorso, dalle attività in aula ai tirocini curricolari in azienda coinvolgimento dello studente integrazione tra dimensione curricolare e dimensione integrazione tra dimensione curricolare e dimensione esperienziale individuazione personalizzata delle competenze attese alla fine del percorso dimensione curricolare le discipline devono essere contestualizzate e coniugate con gli apprendimenti in alternanza

La domanda di competenze: tecniche e comuniDOMANDA DELLE AZIENDE =

COMPETENZE TECNICHE (necessarie per eseguire il lavoro assegnato)+

COMPETENZE COMUNI (che evidenziano il possesso di potenzialità idonee a un successivo sviluppo di carriera; particolari attitudini e atteggiamenti che favoriscono il positivo inserimento in azienda)

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La domanda aziendale presuppone sempre la padronanza dell'intero processo produttivo, del contesto in cui si lavora e di conoscenze metodologiche di base Rilevanti le competenze relative a: autonomia nella ricerca di informazioni, adattabilità di fronte ai cambiamenti, assunzione di responsabilità nel conseguimento degli obiettivi aziendali e di fronte ai problemi, adozione di comportamenti collaborativi e improntati al rispetto delle regole aziendali

LA SCELTA DELLE COMPETENZE-OBIETTIVO DELL’ALTERNANZAQuali sono le competenze che le aziende ritengono decisive per un positivo inserimento in azienda dei neo-diplomati?

REPERTORIINTERVISTE

INDICAZIONI DALLE IMPRESE ESAME DELLE ESPERIENZE PRECEDENTI DI ALTERNANZAL’INTEGRAZIONE CON LE IMPRESE

CTSImprese partner e aziende ospitanti

Monitoraggio e valutazione delle attività fondamentale la forte interazione tra il tutor scolastico e il referente aziendale le competenze acquisite in alternanza concorrono alla valutazione finale dello studente ed entrano nel suo valutazione finale dello studente ed entrano nel suo curriculum valutazione della struttura ospitante da parte del Dirigente Scolastico

performance

contesto

Valutazione performance

LA VALUTAZIONE DELL’APPRENDIMENTO IN ALTERNANZA

competenze certificazione Valutazione apprendimenti

OBIETTIVIcriteri

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