3 catalogue ciannella stefano

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Page 1: 3 catalogue ciannella stefano
Page 2: 3 catalogue ciannella stefano

01.Painting 02.Photography 03.Site Specific 04.Biography 05.Contacts

Stefano Ciannella

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Liquid Speech Discorso Liquido 2000_2010

TraduzioniStefania D’Avanzo

Consulenza Lidia Prevedello

RiproduzioniAmedeo Benestante

Progetto Grafico Tauruslab S.r.l.

StampaCastelli Bolis PoligraficheCenate Sotto (BG)

in collaborazione con Informax Solution S.a.g.l.

© 2010 STEFANO CIANNELLATutti i diritti di riproduzioni totali e parziali sono riservati

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Ciannella’s universe is not made of symbols, it is a form of writing which draws inspiration from oriental ideograms. Signs of ink dissolve on a monochrome area. They are like impressions which remind us images engraved on a photo negative. These images do not represent reality. They are like a shroud of thoughts and emotions, they are everything that mind is able to keep, which comes out by magic of hands. Spatial and temporal dimensions merge into one entity. A narrative poem: Ciannella seems here to be a poet rather than a painter, a musician who writes his/her melody with an intimate and not codified writing. As in the pictorial art by Aki Kuroda: the pictorial area is touched by a single line, created by ink, or by a hieroglyph which turns into words. Like a refined poetry. Space seems to be interpreted like a place of infinite opportunities offered to mind. It is a privileged place where order and chaos melt and blend. Space is sometimes ‘enclosed’ within horizontal and vertical lines which verge towards pure rationality or ‘violated’, ‘saturated’ and ‘tied’ by a kind of ‘dripping’ dissolved in a watery and dull Indian ink. Writing is hurried and hasty. It is like to say something all in one breath and break into a place shouting. Immediacy of an answer, the effect of a shouted word, the speed of a shout. Everything melts and blends: space, time, order and chaos. Mind oscillates between rational and irrational, conscious and unconscious, physical and metaphysical. Everything departs from photography and comes close to it. Photography has always charmed artists - this is its peculiarity.

A sensation of infinite possibilities revives the inner world. Liquid words, free black forms flow and float in the heavenly intellectual dimension. They keep thoughts of my mind and give them back to the physical world through a ‘not finite’ speech. Red, it is a segment of a linear process which goes through the shape of every thought of mine. But it is also a violent and sharp sign of an idea engraved at the bottom of my mind. A haunting idea. An ideal point in the middle of the work divides it into two parts. Intuition goes by and shakes the calm thoughts of my mind and life while the latter is rolling by.

During an interview with the artist on his pictorial vein, he told me that lots of people, after watching his works, often asked him if they were inspired by Rorschach’s aptitude test and by his famous ‘spots’. At first sight, this link seems to be immediate, but, here the spots are not a way to represent psychological conditions, they are genuine mental conditions thrown on canvas. Mental and unconscious instincts are without protective barriers. Ciannella tries hard to rationalize and conceptualize them, but they violently come out of his hidden Ego. A psychoanalytic moment which the artist is unconscious of. His works are like pure mental dimensions, emotions thrown on canvas, acts of creation, that is, pictorial representations of the acts of creation while they are procreated by mind. The act of creation, that is, what the artist supposes it may happen in the human mind when an idea is created and takes shape, is represented through pure, hard, powerful colours. For a long time, Rorschach’s spots have been useful to investigate psychological and behavioural conditions. Ciannella’s spots have a similar function - they investigate the individual psychological dimension. What is striking here is the expressive force of descriptions: the story of the origin of the human mind is very strong and powerful in Ciannella. It is like labour, a painful labour, a struggle between instincts and rationality, as happens during every act of creation. Ciannella seizes the fleeting moment when a mysterious and strange combination of sinapsis, of electrical and biochemical systems, creates a thought, gives birth to an idea. Every act of creation passes through pain, like birth. Pain is neither physical nor moral. It is only expression of strenght and power. It is like an explosion, a ‘small’ big bang (the pun ‘big’ vs ‘small’ is appropriate here). Through painting, through art Ciannella expresses mysteries of the universe and all its dualisms: creation and destruction, presence and absence, empty and full, horizontal and vertical, consistency and intricacy, but he mainly expresses the inexplicable but wonderful mystery of life and its opposite.

Cynthia Penna Simonelli

L’universo di Ciannella non è segnico, come potrebbe apparire ad uno sguardo di superficie, ma piuttosto una forma di scrittura ispirata dall’ideogramma orientale. Su un campo monocromo si stemperano tracce di inchiostro, impressioni, appunto, che rimandano irrimediabilmente all’impressione dell’immagine su negativo fotografico. Ma queste immagini pittoriche non sono frammenti di realtà, ma piuttosto sindoni di pensieri, sindoni di emozioni: tutto ciò che la mente contiene e che fuoriesce come per incanto dal gesto manuale. Momenti della mente che fondono in sé la dimensione spaziale e quella temporale in un tutt’uno. Una poesia narrativa: Ciannella appare qui più come un poeta che un pittore; o anche un musicista che scrive la sua melodia, con una scrittura personale e intima, non codificata. Un rimando immediato alla poesia pittorica di Aki Kuroda: il campo pittorico attraversato a volte da una sola linea che sembra tracciata con l’inchiostro, altre volte da un geroglifico che si fa parola. Analoga, delicata poesia. Lo spazio viene affrontato, decifrato, come luogo di infinite possibilità della mente: luogo privilegiato in cui si fondono e si compongono ordine e caos. Lo spazio appare a volte ‘costretto’ entro linee orizzontali e verticali che tendono a pura razionalità; altre volte lo spazio è violato, saturato e avvinto in una sorta di dripping stemperato da china acquosa e slavata, una scrittura nervosa e frettolosa come a voler parlare tutto d’un fiato e gridare e invadere lo spazio con un urlo. L’immediatezza di una domanda o di una risposta, la pienezza di una parola gettata in faccia, la velocità di un urlo. Tutto si fonde e si confonde: spazio, tempo, ordine, caos. La mente oscilla tra razionale e irrazionale, tra fisico e metafisico, tra conscio e inconscio. E tutto parte e ritorna alla fotografia; questo mezzo espressivo che è stato il primo ad affascinare l’artista e rimarrà pur sempre il suo segno distintivo.

Il senso infinito di possibilità che rende opera, la realtà interiore. Parole liquide, forme libere fluiscono, in nero galleggiano nella dimensione eterea dell’intelletto. Trattengono i contenuti della mia memoria, restituendoli alla realtà fisica di un discorso ‘non finito’. Rosso, è il segmento di un processo lineare, che attraversa la forma di ogni mio pensiero. Ma è anche traccia violenta, netta, chiara di un’idea ‘incisa’ nel profondo. Fissa. Un centro ideale divide l’opera in due. Il fuoco dell’intuizione passa e agita i movimenti più ordinati della mente. La vita nel suo farsi.

Recentemente, nel corso di un dialogo con l’artista, a proposito della sua nuova vena pittorica, mi ha riferito che molte persone, vedendo i suoi nuovi lavori, gli chiedono se non sono ispirati dal test psicologico e attitudinale di Rorschach e dalle famose ‘macchie’ ivi presenti. Ad uno sguardo profano la connessione viene quasi spontanea, ma il bello è che le macchie in questo caso non sono chiave di interpretazione di stati psicologici, bensì veri e propri stati mentali gettati sulla tela. Un senza rete delle proprie pulsioni mentali e inconsce che Ciannella tenta strenuamente di razionalizzare e concettualizzare, ma che fuoriescono prepotentemente dal suo Io nascosto. Una operazione di disvelamento psicoanalitico inconsapevole per l’artista stesso. Le sue opere sono stati mentali puri, stati emozionali riversati su tela; momenti di creazione, o meglio, rappresentazioni pittoriche del momento creativo della mente nella sua genesi. L’atto della creazione o ciò che l’artista immagina possa avvenire nel cervello umano nel momento in cui nasce e si forma l’idea, viene colto attraverso colori puri, duri, potenti. In realtà se le macchie di Rorschach sono servite per decenni a decifrare stati psicologici e comportamentali, queste macchie di Ciannella hanno una analoga funzione di scavo nell’universo psicologico individuale. Quello che colpisce è la potenza espressiva della descrizione: il racconto della genesi del pensiero umano è in Ciannella qualcosa di forte, di possente. E’ un travaglio, anche doloroso, una sorta di lotta tra istintualità e razionalità, come d’altronde tutti gli atti creativi. Ciannella coglie l’attimo fuggente in cui una misteriosa e ignota combinazione di sinapsi, di sistemi elettrici e biochimici, forma un pensiero, fa nascere un’idea. Ogni atto creativo passa per il dolore, anche quello della nascita, ma non si tratta in questo caso di dolore fisico o dolore morale: qui il dolore è solo espressione di forza e di potenza. Una sorta di esplosione, un ‘piccolo’ big bang (e il gioco di parole tra piccolo e grande è qui ben appropriato). Ciannella traduce in chiave artistica e specificamente pittorica tutti i misteri dell’universo e tutti i suoi dualismi: creazione e distruzione, presenza e assenza, vuoto e pieno, orizzontale e verticale, linearità e contorsione, ma su tutti il mistero inspiegabile e meraviglioso della vita e del suo contrario.

Cynthia Penna Simonelli

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Tengo stretto il timone dell’idea ed uso strumenti e procedure al suo servizio. Il mio lavoro passa per la scrittura, attraversa il linguaggio, dei cui meccanismi si appropria per poi scardinarli. Voglio destrutturare, riformulare il senso di un discorso senza fine e senza inizio, in cui parla la sola immaginazione ovvero l’immaginario complesso dell’uomo e di ogni uomo, lontano da ogni differenza di forma, stile e sostanza. Unico testimone del tempo, dello spazio e del passaggio di ogni uomo è il linguaggio, che attraverso infinite possibili combinazioni di senso, codifica e rubrica il senso inespresso dei contenuti interiori, individuali e collettivi. Siamo parte di un universo di simboli. Cerco la forma di un linguaggio che sia universale. PITTURA. L’inchiostro corrisponde all’eco diffuso di parole liquide. Il liquido delle parole, che sta per il contenuto di tutti i discorsi già detti e di quelli che sono ancora nel serbatoio non chiaro del sentire; pensieri non ancora pronunciati, ma che hanno comunque forma, peso e sostanza. Il mio lavoro corrisponde anche al bisogno di rispondere all’esigenza di liquefazione e rappresentazione delle immagini del mondo esteriore ed interiore. Siamo in grado di contenere, in gestazione, tutto il patrimonio visivo della storia dell’uomo: passato, presente e futuro. Attraverso l’inchiostro, l’immagine si dissolve. Il suo ruvido e acre andamento liquido assorbe e sintetizza il senso del vedere, del sentire e dell’essere. Ogni immagine è centro della dinamica di un DISCORSO senza fine e senza inizio. Le immagini sono frammenti di una realtà complessa che ci sfugge di continuo.

Parole e immagini, in movimento, in un universo interiore che non è solida materia oggettiva, ma leggerezza impalpabile. Leggerezza e pesantezza sono le due facce della realtà interiore, prima e dopo la sua rivelazione e manifestazione. I segni che appaiono sulle mie tele, sono forse, l’immagine assoluta della rotativa di un immaginario complesso, composto che tenta di semplificare e perciò svelare le sue pieghe nascoste. Cerco di ridurre e sintetizzare ogni direzione di senso. Il cotone, le lenzuola sono il luogo concettuale in cui restano ‘incise’ le fondamentali manifestazioni, espressioni e vicende dell’essere umano. Sono il velo della realtà manifesta, ma anche imene che impedisce alla coscienza di conoscere tutto. L’amore, la nascita, la morte, la passione, il dolore, il sonno macchiano fisicamente la storia della nostra vita, in cui ogni vicenda si svolge nel tempo e attraverso il tempo. Il cotone assorbe e tiene gli umori della nostra esistenza; umori che tracciano le forme segrete e dilatate di ogni nostra emozione. Sul cotone realizzo ogni dipinto. Il senso della FOTOGRAFIA è racchiuso in un negativo e non in un positivo (in senso tecnicamente fotografico). Concettualmente resta negativo appunto ogni mio scatto. La trasparenza del negativo mi offre la possibilità di continuare a guardare la vita senza interruzione, senza filtri e condizionamento. Le immagini concepite e realizzate, trovano nella trasparenza di grandi acetati la massima espansione. Vengono chiuse nel vetro e sigillate in telai di ferro con sfondo di acciaio. Voglio in tale maniera cogliere la leggerezza impalpabile della realtà e della vita, senza rinunciare all’idea di una mia personale percezione della stessa.

Qualcosa del vissuto resta, e traccia, nel passaggio ininterrotto del tempo, la forma di ogni materia: siamo in grado di tenere e gestire la dinamica di un certo ‘destino’ personale e collettivo. Dal sogno, alla realtà del sogno. Dall’utopia, alla sua possibile verifica ed attuazione. VOGLIO. Mettere ordine. Combinare forme. Creare equilibrio: un certo equilibrio possibile. Sono alla ricerca di una perfetta imperfezione. Voglio cedere alla tentazione di lasciare che il disordine prenda una sua via; un verso. Ordine è lasciare che il disordine prenda il sopravvento; imponga la direzione giusta per un assetto plausibile, temporaneo o definitivo che sia.

Stefano Ciannella

I take the elm of an idea and I use tecniques and procedures to serve the idea. I work through writing, through language, whose processes I take possession of, but then I break them up. I want to deconstruct, recreate the meaning of a language without boundaries, where only imagination is important, only the enigmatic images of man, of every man. They are far from differences in form, style, essence. Language is the only witness of time, space and the passing of man. Through an infinite combination of sense, language codifies and indexes the silent meaning of inner voice, belonging to the individual and all people. We are part of a universe of symbols. I am looking for the shape of a universal language. PAINTING. Ink is like a spread echo of liquid words. The liquid of words is the meaning of the words already pronounced and the ones hidden in the tank of human feeling. Thoughts haven’t been expressed yet, but they have got their own shape, weight, essence. Through my work, I try to melt and represent the images of both the internal and external world. We can keep all the visual heritage of man’s history: the past, the present and the future. Through the ink, images fade away. Its rough and acrid liquid proceeding absorbs and synthetizes the senses of seeing and hearing, the sense of being. Each picture is in the middle of a SPEECH without any starting point or an ending. Pictures are just fragments of a more complex reality, which escapes us continuously. Words and images are in motion in an inner universe, which is not a solid and concrete material, it is just intangible lightness.

Lightness and heaviness are the two sides of the inner dimension, before and after its appearance. The signs appearing to my canvas probably represent the absolute image of a rotatory machine of complex images, which try to simplify and reveal their hidden folds. I try to reduce and synthetize each direction of the senses. Cotton, the sheets represent the conceptual place, where the main events of human life remain ‘engraved’ on. They are the veil of manifest truth, but also hymen, which prevents conscience from knowing everything. Love, birth, death, passion, grief, sleep physically spatter the story of our life, where each event occurs in time, through time. Cotton absorbs and holds the whims of our life, they draw the secret and enlarged shapes of our emotions. On cotton I create all my paintings. The meaning of PHOTOGRAPHY is kept in a negative but not in a positive. Every click is left negative. The transparency of a negative offers me the opportunity to keep on looking at life with no suspension, no filter, no conditioning. The created pictures can find their widest expansion in the transparency of big acetates. They are kept in glass and sealed in iron looms with a steel background. The steel surface where the image relies on, reflects and is reflected, carries out the meaning of an absolute vision, not corruptible (this is the only reason for using steel). So, I want to catch the intangible lightness of reality and life, but I don’t want to renounce the idea of my personal perception of lightness: something of background remains and draws the shape of each substance, while time continually goes by - we can keep and manage the development of a personal and common ‘destiny’.

From dreams to reality, from reality to dreams. From utopia to its eventual accomplishment. I WANT. Rearranging. Combining shapes. Creating balance - a possible balance. I’m looking for a perfect imperfection. I want to yield to the temptation to let the disorder free. Order means to let the disorder prevail, impose the right direction for a plausible structure, temporary or definite.

Stefano Ciannella

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Chi sono. Cosa faccio. Cosa m’interessa. Applico alla pittura l’impianto teorico, visivo e concettuale della fotografia. Impiego inchiostro, acidi, ferro, acciaio, cotone: archetipi. Uso la Materia. Tento un accesso consapevole al Mito. Tutto parte e tutto torna, a mio avviso, all’immagine, principio e fine di ogni formula concettuale e visiva.

Who I am. What I do. what interests me. I apply the theoretical, visual and conceptual photography approach, to painting. I use ink, acid, iron, steel, cotton: archetypes. Using material. I try a conscious access to myth. Everything starts and everything goes back, in my view, to the image, the beginning and the end of each conceptual and visual formula.

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01.Painting

43 02.Photography

77 03.Site Specific

91 04.Biography

94 05.Contacts

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01.Painting

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liquid speech n.1, bounded boundary, 2008 ink, tempera, acid on cottoncm140x210, private collection

liquid speech n.2, broken off, 2008ink on cotton

cm140x210

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liquid speech n.3, endless, 2008ink on cottoncm140x210

companie des wagons lits, 2009ink, acid on cotton

cm70x70

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back, 2009ink, acid on cottoncm 60x75

liquid speech n.6, words to the wind, 2009 ink on cotton

cm 30x60private collection

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fil rouge, 2008 ink, tempera, acid on cotton

cm150x200

silentium, 2008ink, tempera, acid on cottoncm150x200

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20 21

sun, 2008ink, tempera, acid on cotton cm100x150

surface, 2008ink, acid on cotton

cm100x150

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a vertical communication, 2010 ink, acid on cotton

cm 35x45

babel, 2009ink on cottoncm 46,5x19private collection

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short list, 2009ink on cotton

cm 30x30

the fly, 2010ink on cotton cm 20x30

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first night, 2009 ink on cotton iron frame

cm 80x80

unbreakable bonds, 2009ink on cotton cm 90x100

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sintagma, 2009 ink on cotton, iron frame

cm 80x80private collection

infinito, 2009ink on cotton, iron framecm 80x80

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30 31

balls 1/2, 2009ink on cotton, iron frame

cm 50x50

frames, 2009ink on cotton, iron framecm 90x90

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station, la gare, 2009 ink on cotton, iron framecm 50x50

relais, 2009ink on cotton, iron frame

cm 60x60

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the choose, 2009 ink on cotton, iron frame cm 60x60

three nights, 2009ink on cotton, iron frame

cm 60x30 private collection

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f_f 1, 2005 acrylic on polaroid, processing

f_f 2, 2005 acrylic on polaroid, processing

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f_f 4, 2005 acrylic on polaroid, processing

f_f 3, 2005acrylic on polaroid, processing

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f_f 5, 2005acrylic on polaroid, processing

f_f 6, 2005acrylic on polaroid, processing

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02.Photography

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passing stories. backwards 1, 2008 passing stories. backwards 2, 2008

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frame. 1 directly, 2002 frame. 6 lux, 2002

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frame. 2 angel top, 2002 frame. 3 memories, 2008

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frame. 4 about you, 2008 frame. 5 prima digestio fit in oro, 2007

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passing stories. urban roots, 2000 passing stories. body landscape, 2000

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passing stories. urban tango, 2004 passing stories. at once, naples, 2004

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passing stories. sex and oil, 2004 passing stories. my girl, fuel on fire, 2003

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passing stories. deck the light, 2004 passing stories. nightfly, milan, 2002

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passing stories. main street, naples, 2000passing stories. looking for you, milan by night, 2003

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passing stories. crying, naples, 2004 passing stories. up level, milan, 2003

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passing stories. full silence, national archaeological museum, naples, 2005 passing stories. soul’s management, naples, 2005

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passing stories. two towers, naples, 2006 passing stories. back: point of view. casablanca, 2005

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passing stories. deck 1, 2007 passing stories. deck 2, 2007

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passing stories. deck 3, 2008 passing stories. deck 4, 2008

Page 37: 3 catalogue ciannella stefano

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passing stories. time, 2007 passing stories. shadows on me, 2007

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passing stories. not so far, naples, 2001 passing stories. rebecca horn: balls in naples, 2003

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03.Site Specific

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same place, same time not, number 1: walking alone with bags full of empty love, 2004 site specific performance negative, processing, on cotton papercm 110x110private collection

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same place, same time not, number 2: everyone believes one plus one is two, 2010site specific performance negative, processing, on cotton papercm 110x110

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passages, stazioni, 2008 site specific performance painting, photography, video installationbasilica pietrasanta, naples

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six, sei, 2010 site specific performanceink, iron plates on cotton,pan, palazzo delle arti, naples

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inside, 2008site specific performancephotographyvilla di donato, naples

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miss me blind, 2003site specific performance photographynaples

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04.Biography

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Naples Italy 10. 25.1971

Law Degree, Naples University Federico II Journalists Registered member, RomePhotography, Cinema and Television teacher, Faculty of Architecture, Catania (Sicily) Education:

2002 CFP BAUER | Milano 2003 Photography Contemporary Museum | Villa Ghirlanda | Milano 2004 SUPERSTUDIO | New York 2005 Columbia University | New York

Solo Exhibition: Latitude 34 40, LA Artcore, Los Angeles. 2010 Lontano, PAN, Palazzo delle Arti Napoli, 2009Impressioni, Villa di Donato, Napoli 2009 Stazioni, Basilica della Pietrasanta, Napoli, 2008 Standard/deluxe, Losanna, 2008 Icone, Triennale di Milano, 2005Unichorno, Cons Arc, Chiasso, 2005 Track, Private Gallery, New York, 2004 Passing, S33, New York, 2004 Mediterraneo, abs, New York, 2004 Premio R.Pezza, Triennale di Milano, 2004 La Provincia di Milano e il suo territorio, Spazio Oberdan, Milano, 2003 Progetto Multipicity, Milano, 2002

Monography:

Mediterranio Casablanca_Beitut_Napoli, DenaroLibri | 2006 Ibn Al’Arabi, Les revelations de Fes et Marrakesh | Senso Unico Editions | 2005Rabat | Senso Unico Editions | 2006 Israele, Damasco, Beirut | 2009 | forthcoming

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05.Contacts

Mobile + 39 339 85 31 355

[email protected]

www.stefanociannella.it