3 lezione _3_parte
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ADHDNormal
Metodiche atraumatiche Neurofisiologia “P.E.T.”
Metodiche atraumatiche Neurofisiologia “P.E.T.”
Test di Stroop negli adult i con ADHD
ADHDNormale
Bush et al 1999
Attivazione di ret i Neuronali diverse
Neurofisiologia – Potenziale evento-correlato (stimolo visivo)
Area di att ivazione dopo la presentazione
della lettera A in Continous Performance Task A-X (P300)
Localizzazione della fonte
Localizzazione della fonte
Riduzione del sistema attentivo posteriore
Brandeis et al 2003
With medicationWithout medication
Neurofisiologia – P300 auditivo
La terapia farmacologica porta alla normalizzazione del “focusing neuronale”
Con farmaciSenza farmaci
Kuperman et al 1990
EZIOLOGIAEZIOLOGIA
Le ipotesi sull ’eziologia dell ’ADHD si Le ipotesi sull ’eziologia dell ’ADHD si estendono in vari campi :estendono in vari campi :
Fattori biologici acquisit iFattori biologici acquisit i Genetica comportamentaleGenetica comportamentale Genetica molecolareGenetica molecolare NeuroanatomiaNeuroanatomia NeurochimicaNeurochimica NeurofisiologiaNeurofisiologia NeuropsicologiaNeuropsicologia Aspetti psicosocialiAspetti psicosociali
ATTENZIONE INTENSIVAATTENZIONE INTENSIVA
ATTENZIONE SELETTIVAATTENZIONE SELETTIVA
ATTENZIONE SOSTENUTAATTENZIONE SOSTENUTA
Attenzione
• Attenzione intensiva:Attenzione intensiva: capacità di mantenersi in allerta con capacità di mantenersi in allerta con un’adeguata facoltà di recezione ed elaborazione degli un’adeguata facoltà di recezione ed elaborazione degli stimoli in ingresso.stimoli in ingresso.
• Attenzione selett iva:Attenzione selett iva: processo che seleziona gl i stimoli processo che seleziona gl i stimoli esterni che entrano nella nostra coscienza.esterni che entrano nella nostra coscienza.
• Attenzione sostenutaAttenzione sostenuta ( in cui ha un ruolo fondamentale la ( in cui ha un ruolo fondamentale la “working memory”): si fa r iferimento al sistema funzionale “working memory”): si fa r iferimento al sistema funzionale cerebrale che permette la manipolazione dell ’ informazione cerebrale che permette la manipolazione dell ’ informazione necessaria per compiti cognitivi complessi.necessaria per compiti cognitivi complessi.
Attenzione
Attenzione
Fase 1: riconoscere lo
stimolo nelle sue
componenti fondamentali
(forme, spazio, parole,
significato, movimenti, etc.)
Fase 2: fissare l’attenzione
su tale fonte di stimolo
Fase 3: controllo
dell’attenzione con inibizione
degli stimoli estranei
Orientamento visivo
Funzioni visive
Spaziale
Verbale
Giro del cingoloAttenzione esecutiva
Memoria di lavoro
Sistema Attentivo anteriore
Lobo parietale posterioreDISATTIVA
Coll icolo superioreSPOSTA
PulvinarPOTENZIA
Sistema attentivo posteriore
I nuclei della base sono una stazione d’incrocio in cui l’informazione senso-motoria si relaziona con l’informazione emotiva, che proviene dall’amigdala e questi neuroni a trasmissione dopaminergica determinano rinforzo dell’ attenzione e degli apprendimenti
Graybiel et al. , SCIENCE, 1994; 265:1286
•PutamenCaudatoGlobus pallidus
FUNZIONI ESECUTIVE e
CIRCUITO FRONTO-STRIATALE
Pianif icazione motoria
Sequenziamento
Coordinazione
Apprendimento
I nuclei della base sono organizzati per elaborare l ’ informazione in molteplici circuiti processativi, nei quali l ’ informazione che viene dalla corteccia viene nuovamente riproiettata in corteccia e così via.
Atto MO T O R I O
La flessibi l i tà cognit iva
e i l control lo
delle interferenze permettono
la correzione degli errori
SVILUPPO DEL “PROBLEM SOLVING”
FASE DELLA RAPPRESENTAZIONE DEI PROBLEMI(Attenzione, Linguaggio,Working Memory, etc)
FASE DELLA PIANIFICAZIONE
FASE ESECUTIVA(Intenzione, uso delle regole)
FASE VALUTATIVA(Individuazione dell ’errore-aggiustamento)
“The human brain is intrinsically organized into dynamic, anticorrelated functional
networks” Fox et al., 2005 – PNAS
Compromissione di tutte le fasi
Poca flessibilità del sistema
Bassa interiorizzazio-ne delle regole sociali
Comportamento dirompente
EZIOLOGIAEZIOLOGIA
Le ipotesi sull ’eziologia dell ’ADHD si Le ipotesi sull ’eziologia dell ’ADHD si estendono in vari campi :estendono in vari campi :
Fattori biologici acquisit iFattori biologici acquisit i Genetica comportamentaleGenetica comportamentale Genetica molecolareGenetica molecolare NeuroanatomiaNeuroanatomia NeurochimicaNeurochimica NeurofisiologiaNeurofisiologia NeuropsicologiaNeuropsicologia Aspetti psicosocialiAspetti psicosociali
Grave instabil i tà familiare e confl it t i tra i genitori,
Patologia Psichiatrica dei genitori, Inadeguatezza delle capacità
educative , Relazioni negative genitore-figl io, Basso l ivello socioeconomico (?)
Fattori Psicosociali Fattori modulanti i l quadro clinicoFattori modulanti i l quadro clinico
FATTORI PSICOSOCIALI
e ADHD
“… certamente accanto ai fattori organici ci sono aspetti relazionali per cui l ’ ADHD riconosce una genesi multifattoriale determinata da un’associazione precoce di fattori microorganici e circostanze ambientali sfavorevoli”
(Levi, 1990; 1991; 2004)
Un minore con ADHD richiede un intervento multimodale
BambinoBambino
FamigliaFamiglia
ScuolaScuola
CoetaneiCoetanei
Problemi genitorial i , mancanza di controllo, problemi relazionaliProblemi genitorial i , mancanza di controllo, problemi relazionali
Carico per la famiglia, problemi di salute mentale dei genitoriCarico per la famiglia, problemi di salute mentale dei genitori
Deficit funzionaleDeficit funzionale
Disturbi associatiDisturbi associati
ImpulsivitàImpulsivitàIperattivitàIperattività
InattenzioneInattenzione
Diff icoltà di apprendimento e insuccesso scolasticoDif f icoltà di apprendimento e insuccesso scolastico
Rapporto negativo insegnante-studenteRapporto negativo insegnante-studente
Relazioni interpersonali negative con i coetaneiRelazioni interpersonali negative con i coetanei
Sindrome ADHD Settori problematici del trattamento
Interventi
Sul minoreSul minore
Sui genitoriSui genitori
Sulla scuolaSulla scuola
PsicofarmacoterapiaPsicofarmacoterapiaTerapia cognitivo-comportamentaleTerapia cognitivo-comportamentale
PsicoeducazionePsicoeducazione
PsicoeducazionePsicoeducazione
Interventi comportamental iInterventi comportamentali
Parent trainingParent training
PsicoeducazionePsicoeducazione
Approccio Psico-educativo:Approccio Psico-educativo:• Strategie funzionali di r inforzo e Strategie funzionali di r inforzo e
modellamento:modellamento:– Problem solving,Problem solving,– Autoistruzioni,Autoistruzioni,– Autoattr ibuzioni,Autoattr ibuzioni,– ““ Rinforzo posit ivo”,Rinforzo posit ivo”,– ““ Costo della risposta”.Costo della risposta”.
• Consulenza/”addestramento” per genitori ed Consulenza/”addestramento” per genitori ed insegnantiinsegnanti– Counseling parentale,Counseling parentale,– Istruzioni agli insegnanti.Istruzioni agli insegnanti.
TERAPIA non farmacologica
Intervento psicoeducativo
Eventuali apprendimenti di comportamenti, funzionali al contesto sociale in cui si trova inserito i l ragazzo, possono verif icarsi solo se vengono intrapresi dei percorsi di carattere psico-educativo che coinvolgano la famiglia, la scuola e i l ragazzo.
Approccio Psicoterapico e Terapie Approccio Psicoterapico e Terapie Comportamentali:Comportamentali:
• Psicoterapia cognit iva• Psicoterapia comportamentale• Psicoterapia familiare:
– Problem solving– Auto-monitoraggio– Mediazione verbale
TERAPIA non farmacologica
Scopi e obiettivi del trattamento
– Ridurre i sintomi dell ’ADHD,Ridurre i sintomi dell ’ADHD,– Ridurre i sintomi in comorbidità,Ridurre i sintomi in comorbidità,– Ridurre i l rischio di ulteriori Ridurre i l rischio di ulteriori
complicazioni,complicazioni,– Educare i l minore e l’ambiente nei Educare i l minore e l’ambiente nei
confronti del disturbo,confronti del disturbo,– Adattare l ’ambiente ai bisogni del Adattare l ’ambiente ai bisogni del
paziente,paziente,– Migliorare le capacità di adattamento del Migliorare le capacità di adattamento del
minore, genitori, insegnanti minore, genitori, insegnanti et al,et al,– CambiareCambiare l ’atteggiamento negativo.l ’atteggiamento negativo.Più attenzione che terapia
farmacologica !! !!
• La terapia per l ’ADHD si basa su un approccio mult imodale che combina interventi psicosociali con terapie mediche.
(Taylor et al. 1996; NICE 2000; AACAP 2002).
• I genitori, gli insegnanti e lo stesso bambino
devono sempre essere coinvolt i nella messa a punto di un programma terapeutico, individualizzato sulla base dei sintomi più severi e dei punti di forza identif icabil i nel singolo bambino.
ASSOCIAZIONE tra Terapia Farmacologica e non
PSICOEDUCAZIONE E CONSULENZA
Principi base per l ‘al leanza terapeutica
PSICOEDUCAZIONE E CONSULENZA
Principi base per l ‘alleanza terapeutica•Chiedere ai genitori, ai minori, quando possibile, e alle Chiedere ai genitori, ai minori, quando possibile, e alle altre persone coinvolte la loro opinione sul problema e sulla altre persone coinvolte la loro opinione sul problema e sulla possibile soluzionepossibile soluzione
– Informare Informare tutte le persone coinvolte su ADHD e relativi problemi tutte le persone coinvolte su ADHD e relativi problemi associati, associati,
– RiferireRiferire a tutte le persone coinvolte le opzioni di intervento, a tutte le persone coinvolte le opzioni di intervento,– SviluppareSviluppare insieme un piano di trattamento, insieme un piano di trattamento,– IndicareIndicare a genitori e parenti come interagire con il paziente nella vita a genitori e parenti come interagire con il paziente nella vita
quotidiana,quotidiana,– PresentarePresentare materiale di auto-aiuto, materiale di auto-aiuto,– SviluppareSviluppare possibilità di auto-organizzazione e di auto-controllo con possibilità di auto-organizzazione e di auto-controllo con
i bambini più grandi/adolescenti.i bambini più grandi/adolescenti.
“Outcomes” desiderati nei vari trattamenti
– Migliorare le relazioni con i familiari, Migliorare le relazioni con i familiari, insegnanti e coetanei;insegnanti e coetanei;
– Ridurre i comportamenti distrutt ivi,Ridurre i comportamenti distrutt ivi,– Migliorare i l rendimento scolastico e/o Migliorare i l rendimento scolastico e/o
lavorativo,lavorativo,– Aumentare l’ indipendenza nelle att ività Aumentare l’ indipendenza nelle att ività
appropriate per l ’età;appropriate per l ’età;– Migliorare l ’autostima,Migliorare l ’autostima,– Aumentare i comportamenti sicuri (es. Aumentare i comportamenti sicuri (es.
attraversare strada, stare seduto con attraversare strada, stare seduto con adulto nei luoghi pubblici, etc.).adulto nei luoghi pubblici, etc.).
Clinical Practice GuidelineClinical Practice Guideline: I.A.C.P. Eur. Adol. Child Psychiatry, . (1998) : I.A.C.P. Eur. Adol. Child Psychiatry, . (1998) Pediatrics, 2000;Pediatrics, 2000;
Scottish guideline network, 2004Scottish guideline network, 2004
Trattamenti
– Affrontare la sindrome ADHD come una Affrontare la sindrome ADHD come una cronica condizione;cronica condizione;
– Stabil ire le finalità da raggiungere in Stabil ire le finalità da raggiungere in accordo con il minore, i genitori e gli accordo con il minore, i genitori e gli insegnanti,insegnanti,
– Terapia comportamentale per i minori e Terapia comportamentale per i minori e parent training,parent training,
– Farmaci stimolanti in monoterapia.Farmaci stimolanti in monoterapia.
Clinical Practice GuidelineClinical Practice Guideline: I.A.C.P. Eur. Adol. Child Psychiatry, . (1998) : I.A.C.P. Eur. Adol. Child Psychiatry, . (1998) Pediatrics, 2000;Pediatrics, 2000;
Scottish guideline network, 2004Scottish guideline network, 2004
TERAPIA dell ’ADHD
“… c’è consenso medico che pur con tutte le dif f icoltà diagnostiche, l ’ADHD non soltanto esiste, ma rappresenta una Disabil i tà (handicap) seria, che può permanere nel corso della vita e r ichiede una valutazione mult idisciplinare ed un trattamento mult imodale che comprende quello farmacologico”.
““Commissione ad hoc” del Consiglio d’Europa, marzo 2003Commissione ad hoc” del Consiglio d’Europa, marzo 2003
Miti sull’ADHDMiti sull’ADHD
““Giù le mani dai bambini…. Scienthology….”Giù le mani dai bambini…. Scienthology….”
L’ADHD è un disturbo fittizio, perché diagnosticato
sulla base di sintomi e non su esami di tipo clinico,
L’ADHD è un disturbo che regredisce con la
crescita,
L’ADHD è un disturbo di natura ambientale dovuto
a scadente capacità educativa dei genitori e a
mancanza di disciplina,
L’ADHD è un disturbo causato da troppo zucchero,
conservanti e altri additivi presenti nei cibi.
I farmaci agiscono per effetto paradosso in rapporto al I farmaci agiscono per effetto paradosso in rapporto al
metabolismo dei bambini e li tengono calmi,metabolismo dei bambini e li tengono calmi,
Gli stimolanti impediscono la crescita,Gli stimolanti impediscono la crescita,
Gli stimolanti possono danneggiare il cuore (non c’è Gli stimolanti possono danneggiare il cuore (non c’è
evidenza scientifica, solo segnalazioni aneddotiche per evidenza scientifica, solo segnalazioni aneddotiche per
l’associazione di clonidina-metilfenidato o uso di l’associazione di clonidina-metilfenidato o uso di
desipramina),desipramina),
Gli stimolanti coprono il problema, senza trattare le Gli stimolanti coprono il problema, senza trattare le
cause dell’ADHDcause dell’ADHD..
Miti e realtà sul trattamento farmacologico
Gli stimolanti possono portare in seguito a trattamento prolungato Gli stimolanti possono portare in seguito a trattamento prolungato
ad una dipendenza, come succede con le sostanze stupefacentiad una dipendenza, come succede con le sostanze stupefacenti
Miti e realtà sul trattamento farmacologico
147 ragazzi trattati con Metilfenidato e monitorati per 13 anniBarkley e Fischer, Pediatrics, 2003
“...Non c’è evidenza che il trattamento con stimolanti nella fanciullezza o durante l’adolescenza sia associato a rischio di abuso di sostanze nell’adolescenza e in età adulta o alla probabilità maggiore di avere una dipendenza da sostanze o abuso di droghe…”.
“Sarebbe una crudeltà priva di senso negare un medicamento ad
un paziente che soffre”; è altrettanto valida l ’affermazione,
part icolarmente per un paziente con ADHD in età evolutiva, che è
”tutt ’altra faccenda sostenere che la terapia farmacologica sia l ’unico
trattamento possibile dell ’ADHD”. Oliver Sacks, 1992
Profi lo ott imale di un farmaco eff icace nel trattare l ’ADHD
– Riduce i disturbi in tutt i gli aspetti della Riduce i disturbi in tutt i gli aspetti della vita del ragazzo,vita del ragazzo,
– E’ ben tollerato,E’ ben tollerato,– Ha una durata d’azione ottimale per i l Ha una durata d’azione ottimale per i l
trattamento,trattamento,– Non causa oscil lazioni d’umore,Non causa oscil lazioni d’umore,– Non peggiora le condizioni in comorbili tà,Non peggiora le condizioni in comorbili tà,– Non comporta rischi di dipendenza,Non comporta rischi di dipendenza,– Agisce selett ivamente sui sistemi Agisce selett ivamente sui sistemi
neurotrasmettitoriali implicati nell ’ADHD.neurotrasmettitoriali implicati nell ’ADHD.
PSICOFARMACOTERAPIASinapsi noradrenaliniche e dopaminiche
NEURONE DOPAMINERGICO
Fessura sinaptica
Presinapsi Postsinapsi
DADA
DA
DA
DA
DOPADOPA
decarbossilasi
HVA
DAT
RR
DOPA DA NA
NA
NANA
NA
Trasportatore di NA
R RDopamina-bidrossilasi
MHPG
DOPAdecarbossilasi
NEURONE NORADRENERGICO
MAO
MAO
Recettori
Acido omovanillicoHVA
Trasportatore di dopamina3-metossi-4-idrossifenilglicoleMHP
G
MonoaminoossidasiMAO
3,4-diidrossifenilalaninaDOPA
DopaminaNoradrenalinaNA
DA
DAT
HVA
“Le basi farmacologiche della terapia”
Goodman e Gilman, Mc Graw Hill, X edizione, 2004
Sostanze stimolanti (es. cocaina, le anfetamine, il
metilfenidato) hanno azione diretta sui neuroni a
trasmissione Dopaminergica e l’assunzione determina
nelle sinapsi un aumento della Dopamina più
velocemente di quanto i drivers naturali farebbero (es.
l’assunzione di cibo).
Il metilfenidato agisce mediante il blocco del trasportatore “DAT”, e determina un aumento della
Dopamina presente nella sinapsi. La cocaina agisce oltre che sukko striato anche sul
Nucleo accumbens, determinando la dipendenza, e
porta a morte il neurone.
MESENCEFALO
PONTE
MIDOLLONuclei del rafe(serotonina)
Sostanza Sostanza nera nera TegmentoTegmento(dopamina)(dopamina)
Locus ceruleus(noradrenalina)
al cervelletto
Al midollo spinale
Al diencefalo e al cervelloSistemi neurotrasmetti toriali e Farmaci
DOPAMINERGICO
Metilfenidato (Centri Autorizzat i)
D-amfetamina (non in commercio)
Pemolina (non in commercio)
~200 Studi*
>5500 Pazient i
NORADRENERGICO
Atomoxetina (centri autorizzati)
Desipramina (Off Label In I tal ia)
Clonidina (Off Label in Ital ia)
~40 Studi*
>4000 Pazient i
PSICOFARMACOTERAPIAEffetti collaterali più comuniPSICOFARMACOTERAPIA
Effetti collaterali più comuni
Stretta supervisione medica
NORADRENERGICI
• Diminuzione dell ’appetito
• Dispepsia
• Vert igini
• Dermatit i
• (anomalie nell ’ECG con
desipramina)
STIMOLANTI
• Diminuzione
dell ’appetito
• Cefalea
• Mal di stomaco
• Insonnia
• Capogiri
EFFICACIA DEGLI INTERVENTIEFFICACIA DEGLI INTERVENTI• Psicofarmacoterapia
– Efficacia a breve termine e a lungo termine documentata.
• Parent training– Efficacia a breve termine dimostrata– Efficacia a breve e lungo termine in bambini
con disturbo oppositivo-provocatorio
N.B. Gli interventi elencati sono citati secondo le loro prove di evidenza (il primo è quello con evidenze maggiori) e non secondo l’applicazione nella pratica clinica.
EFFICACIA DEGLI INTERVENTI EFFICACIA DEGLI INTERVENTI
• Interventi sul comportamento a scuola– Efficacia a breve termine dimostrata
• Psicoterapia con i l paziente– Utile un training per l’autogestione e per le
capacità sociali – Meno efficace un training per l’autoistruzione
(problemi di generalizzazione)– Non sono state valutate ad oggi terapie non
centrate sul comportamento
EFFICACIA DEGLI INTERVENTITassi di normalizzazione sintomatica nello studio MTAEFFICACIA DEGLI INTERVENTI
Tassi di normalizzazione sintomatica nello studio MTA
2534
56
68
01020304050607080
Perc
entu
ale
Trattamento standard
MED MED + CBTCBT
597 minori, seguiti per 24 mesi597 minori, seguiti per 24 mesi
Pediatrics, 2004; 113:754-761Pediatrics, 2004; 113:754-761
P < 0,05
2534
56
68
01020304050607080
Perc
entu
ale
EFFICACIA DEGLI INTERVENTIStudio di Colonia (COMIS):
Tassi di normalizzazione per problemi individuali
0
10
20
30
40
50
60
70
80
Perc
entu
ale
CBT Stimolanti + CBT
Genitori Insegnanti Genitori Insegnanti
PSICOFARMACOTERAPIAEfficacia degli stimolanti
Tasso di risposta (%) 75-90 Metilfenidato 75 Amfetamina 70
Tasso di normalizzazione (%) 50-60Miglioramento dei sintomi (%)
Scale comportamentale 30-50Effect size
Comportamento 0.9 alto Attenzione 0.7 medio test IQ/Prestazioni 0.3 basso
1) È necessaria una titolazione graduale e individualizzata delle dosi sotto control lo medico !
2) CENTRI REGIONALI G.U. 27-4-2007
Triptani
PSICOFARMACOTERAPIANoradrenergici
PSICOFARMACOTERAPIANoradrenergici
∼0.70.6Sconosciuto
AtomoxetinaClonidina
ComportamentoComportamentoIQ/Test di prestazione
7070Sconosciuto
AtomoxetinaDesipramina (DMI)Clonidina
Tasso di risposta (%)
Effect size
PSICOFARMACOTERAPIA Noradrenergici
PSICOFARMACOTERAPIA Noradrenergici
Effetti uguali su Maschi e FemmineGli effetti sono paragonabili per età comprese tra i 6 e i 18 anni
dopo 1-2 settimaneEsordio dell’efficacia clinica
∼12 oreDurata dell’effettosecondo il farmaco
Dosi
PSICOFARMACOTERAPIAEffetti su comportamento associato e funzionamento
PSICOFARMACOTERAPIAEffetti su comportamento associato e funzionamento
Risultati dello studio: + = posit ivo, - = negativo, +/- = contradditorio, Risultati dello studio: + = posit ivo, - = negativo, +/- = contradditorio, Ø = nessun effetto, ? = sconosciuto , Ø = nessun effetto, ? = sconosciuto , 11 con un trattamento anticonvulsivante eff icace con un trattamento anticonvulsivante eff icace
?+Disgrafia?ØBasso IQ
+/-ØCrisi epilettiche1++/-Tic++/-Depressione++/-Ansia++Aggressività++Comportamento dirompente
NoradrenergiciStimolantiSintomi
PsicoeducazionePsicoeducazione
ALGORITMO DEL TRATTAMENTOScolari e adolescenti
ALGORITMO DEL TRATTAMENTOScolari e adolescenti
sì
sì
sì
sì
no
no
no
no
sì
Problemi di comorbidità?
Sintomi gravi,pervasivi e inabil i tanti?
Problema soprattutto a scuola?
Problema soprattutto a casa?
I l problema persiste dopo i l t rattamento comportamentale?
Farmaci
Consulenza scolastica/autoistruzione
Parent training/intervento sulla famiglia
Trattamento combinato farmacologico e
comportamentale
Trattamento specif ico (per es. farmacologico,
comportamentale)
– Un programma di trattamento mult imodale deve essere personalizzato, continuamente monitorato e ott imizzato,
– La psicoeducazione abbinata con altr i interventi costi tuisce la base di tutt i i trattamenti del l ’ADHD,
– Interventi eff icaci comprendono la terapia, comportamentale per i l paziente e la sua famigl ia, a scuola come a casa,
– In casi selezionati, i l trattamento farmacologico del bambino gioca un ruolo centrale
CONCLUSIONI TERAPEUTICHECONCLUSIONI TERAPEUTICHE
L‘ADHD è un disturbo cronico che richiede un trattamento a lungo termine !!!!