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I sistemi ERP
Le soluzioni ERP rappresentano un’evoluzione e uno sviluppo dello schema MRP. L’acronimo e’ stato coniato agli inizi degli anni ’90 per indicare una suite di moduli applicativi integrati che supportano l’intera gamma dei processi di una impresa.
Una suite completa ERP contiene decine di moduli che possono essere schematicamente classificati nei gruppi:
Moduli core
Settoriali
Inter-settoriali
Moduli extended
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I sistemi ERP (2)
Con l’estensione dello schema ERP, le aziende hanno a disposizione una ampia gamma di applicazioni informatiche:
Suite core informatizzano le attivita’ aziendali interne di livello operativo e direzionale
Suite extended alle suite core sono integrate altre suite per la gestione del ciclo di vita del prodotto, per l’interazione con l’utente, per l’e-procurement, …
Il valore aggiunto dell’integrazione fra ERP e altri ES e’ la circolarita’ dell’informazione aziendale e interaziendale.
Ad esempio integrazione fra ERP e CRM: il secondo costituisce il front-end dell’azienda verso i clienti basandosi sulle informazioni prelevate dal sistema ERP
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I sistemi ERP (3)
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ERP nelle PMI
I vendor multinazionali (Sap, Oracle in particolare) dominano il mercato nelle aziende multinazionali e nelle grandi imprese
Nelle PMI i primi 5 vendor hanno una quota minoritaria: differente necessita’ della PMI e quindi diversa necessita’ di ERP a causa della: Capacita’ di spesa: le aziende spendono per l’IT dal 1% al 7-
10% dei ricavi. I costi di un ERP standard possono essere superiori alle capacita’ di spesa di una azienda piccola
Minore complessita’ aziendale: una piccola media impresa e’ spesso situata in un’unica sede, non ha la necessita’ di operare su piu’ lingue e e’ soggetta a minori vincoli di tipo contabile/legale, e puo’ essere maggiormente diretta operando a vista
Minore complessita’ dei processi: le PMI operano con processi piu’ semplici e minori casi d’uso.
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ERP nelle PMI (2)
Il sistema ERP necessario alle PMI deve quindi essere in generale piu’ piccolo e semplice di quello della grande impresa. Inoltre il software deve possedere:
Package orizzontali semplificati
Nicchie e package “superverticali”: le PMI normalmente si specializzano in nicchie di settore non coperte dai principali vendor, per esempio:
Aziende tessili e di moda (prodotto critico per la gestione delle taglie, dei colori e per la stagionalita’ del prodotto)
Piccole aziende municipalizzate (per la gestione dei contratti clienti e la tariffazione dei consumi)
Mobilifici e gestione del legno (la criticita’ e’ rappresentata dalla gestione del magazzino delle materie prime)
Versioni downsized e prepopolate dei package standard
Versioni in modalita’ ASP (Application Service Provider)
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Ambiti applicativi
Il dominio tradizionale dei sistemi ERP e’ quello delle imprese manufatturiere
Al variare dell’ambito aziendale rimangono immutate le procedure di supporto:
Gestione amministrativa
Gestione delle risorse umane
…
I moduli relativi al core business sono sostituiti cin un portafoglio operativo idoneo a coprire le esigenze gestionali di ogni categoria aziendale
Anche all’interno dello stesso ambito ci possono essere soluzioni specializzate (verticalizzate)
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Principali ambiti applicativi
In una PMI manufatturiera, il sistema ERP puo’ essere scomposto nei seguenti sistemi di base:
Amministrativo
Logistico (magazzino)
Attivo (vendite)
Passivo (acquisti)
Produttivo
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Amministrazione
Il flusso amministrativo contabile e’ l’ambito di prima applicazione delle procedure informatiche Procedure definite dai vincoli legislativi che non permettono molte
innovazioni Disposizioni avanzate di controllo e gestione
Interfacce per l’integrazione con altri flussi
Obiettivi: Registrazione delle transazioni (fatture, pagamenti e incassi)
Produzione di informazioni di sintesi (bilanci fiscali e report di controllo di gestione)
Il flusso amministrativo ruota attorno alle procedure di contabilita’ generale Procedure di base della contabilita’ per la verifica del rispetto delle
normative fiscali
Strumenti per la redazione delle dichiarazioni IVA e per la stesura del bilancio fiscale aziendale
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Amministrazione: sotto-sistemi
Contabilita’ finanziaria
Controllo dei flussi finanziari aziendali
Incassi, pagamenti a fornitori, rateizzazione, rapporti con gli istituti di credito
Gestione di flussi finanziari in entrata / uscita gestione della
contabilita’
Compensi a terzi
Trattamento complesso perche’ a volte l’azienda funge da sostituto d’imposta
Sistemi integrati con la contabilita’ al momento della
registrazione contabile di una parcella sono collegati i movimenti relativi alle imposte associate
Flussi amministrativi le ritenute maturano al momento del
pagamento della prestazione
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Amministrazione: sotto-sistemi
Cespiti
I beni ammortizzabili costituiscono parte del patrimonio aziendale
Materiali (automobili, macchinari, fabbricati)
Immateriali (software, costi di sviluppo & ricerca, …)
Mantenimento del registro dei cespiti nel quale anno per anno sono annotate tutte le operazioni di ammortamento
Collegato al modulo di contabilita’ per la rilevazione del cespite all’acquisto e per la generazione dei movimenti contabili di ammortamento
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Amministrazione: sotto-sistemi
Contabilita’ analitica Prevedono strumenti di dettaglio maggiore rispetto a quello
delle analisi puramente contabili Definizione dei centri di costo (strutture che rappresentano
suddivisioni logiche del’attivita’ aziendale) che possono essere articolati in posizioni gerarchiche
Ogni movimento viene assegnato a uno o piu’ centri di costo.
E’ possibile misurare il peso di ciascuna porzione dell’attivita’ aziendale
Budget Permettono di indicare gli obiettivi dell’azienda o di suoi settori
per un periodo piu’ o meno ampio
Redazione di previsioni sull’andamento dell’azienda anche relativamente ai centri di costo
Previsioni ripartite su diversi periodi temporali: mensili, trimestrali, semestrali, annuali
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Amministrazione: sotto-sistemi
Controllo di gestione
Obiettivo di fornire tempestivamente una visione dello stato dell’azienda: quadro della situazione corrente, analisi di confronto rispetto a valori di budget previsti, e analisi a finire (proiezioni avanti nel tempo)
Procedure articolate avendo come fonti non solo i dati della contabilita’, ma anche procedure di valutazione dei costi di prodotto, di valorizzazione dei magazzini di rilevazione dei costi e delle presenze del personale
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Logistica
Le procedure del flusso logistico si occupano del trattamento dei materiali: definizione dei materiali, movimentazione, analisi dei costi e delle valorizzazioni.
Procedure soggette a variazioni dipendenti dal mercato.
Definizione dell’anagrafica
A ogni prodotto (materiale o immateriale) occorre associare delle informazione che ne permettano
Il riconoscimento (codice)
Descrizione delle caratteristiche (peso, volume, unita’ di misura, imballi, …)
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Logistica
Definizione del layout aziendale
Il materiale e’ collocato in luoghi identificati ad accogliere in modo organizzato particolari categorie di prodotti
Il sistema informativo descrive i materiali contenuti nei magazzini attraverso movimenti di carico e scarico.
Esistono sistemi che definiscono delle mappe di magazzino
Movimentazione
Un movimento di magazzino e’ registrato ogni volta che un prodotto entra o lascia un deposito, indicando
Prodotto, deposito, data, quantita’, causale, ingresso, uscita, conto visione, conto vendita, scarto.
La natura ha effetto sulla valorizzazione del magazzino
La movimentazione e’ fortemente integrata con il flusso attivo e passivo
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Logistica
Valutazione dei costi dell’articolo
Esistono molteplici metodi per definire il costo unitario di un articolo in magazzino (LIFO, FIFO, …)
Associare un costo permette:
Adozione di politiche di prezzi ragionate
Controllo di gestione puntuale
Valutazioni inventariali
Permettono di conoscere le giacenze nei depositi e quindi di associare un valore alla merce presente in magazzino
L’inventario e’ utile per conoscere il patrimonio aziendale e nel controllo operativo.
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Vendite
Il flusso attivo costituisce la catena di processi che permette all’azienda di interagire con il cliente:
presentazione dell’offerta,
acquisizione dell’ordine,
evasione con la consegna dell’ordine
Definizione delle condizioni commerciali:
Procedure per la gestione delle condizioni commerciali:
definizione dei listini, gestione delle politiche di sconti (definite sulla base del cliente)
Gestione delle provvigioni per gli intermediari e gli agenti
Gestione di omaggi e di premi su obiettivi di fatturato
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Vendite
Processi di gestione dell’ordine cliente
Ricezione: l’ordine e’ raccolto eventualmente a seguito di un preventivo. L’ordive viene accettato con la verifica da parte del software delle condizioni commerciali, della solvibilita’ del cliente, dela disponibilita’ del prodotto/servizio
Elaborazione: gli ordini passano nel portafoglio ordini.
Evasione pianificata sulla base di criteri di priorita’ dipendenti dal cliente e dalla data di consegna. Il flusso passivo puo’ essere alimentato, se per evadere un ordine e’ necessario emettere un ordine fornitore
Evasione: prelievo della mere dal magazziono e predisposizione dei piani di spedizione, delle bolle di consegna.
Il processo interseca con la movimentazione del magazzino
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Vendite
Analisi: le procedure di analisi sono basate sull’insieme dei dati raccolti tramite gli ordini di acuisti, i documenti di trasporto e le fatture emesse
Consentono di avere una visione oggettiva dell’azienda nel mercato in cui essa e’ collocata
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Acquisti
Le procedure di flusso passivo permettono all’azienda di interagire con i propri fornitori per l’apporvvigionamento di materiali o per la richiesta di lavorazioni/servizi esterni
Gli attori sono i fornitori che possono essere connotati come terzisti, vettori, …
Definizione delle condizioni commerciali:
I sistemi ERP consentono di importare i listini dei fornitori in modo da permettere delle valutazione sulla base delle condizioni di sconto (rispetto a una quantita’, a un prodotto in promozione …)
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Acquisti
Processi di gestione dell’ordine fornitore
Le richieste di approvvigionamento generate dall’analisi delle scorte e dal portafoglio degli ordini sono in generale raccolte e periodicamente evase sulla base delle urgenze e delle quantita’
Raccolta delle richieste: possono provenire da analisi di magazzino incrociate con il portafoglio degli ordini e il piano di produzione, o anche da un qualsiasi altro settore aziendale (arredi, materiale di consumo, …). La fornitura puo’ avere carattere di continuita’ o di estemporaneita’ e alla richiesta di acquisto puo’ seguire una fase di contrattazione (normalmente non supportata dall’ERP).
Emissione dell’ordine fornitore: le richieste di acquisto generano degli ordini fornitore registrazione dell’ordine e emissione dello
stesso attraverso canali classici o elettronici
Evasione dell’ordine: ricezione della merce e controllo della qualita’. Segue il processo di fatturazione passiva in cui la fattura del fornitore e’ controllata e contabilizzata
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Produzione
La gestione del flusso produttivo e’ dipendente dal settore merceologico in cui l’azienda opera
Ad es. chi opera con processi discreti non potra’ usare i modelli utilizzati da aziende che producono per processi continui
Descrizione dei dati tecnici: occorre definire come un prodotto deve essere realizzato e con quali materiali:
Descrizione della struttura del prodotto (distinta base): descrive i processi necessari per ottenere un certo prodotto.
Normalmente si concepisce la distinta base come un insieme di semilavorati ottenuti a loro volta da altri semilavorati …
Descrizione delle risorse utilizzate: macchinari, impianti, risorse umane e terzisti che compongono il processo produttivo
Descrizione del processo produttivo: cicli di produzione = la sequenza di trasformazioni elementari (fasi) che portano la materia prima e i semilavorati a diventare un prodotto finito.
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Produzione
Pianificazione della produzione: uso ottimizzato delle risorse aziendali in modo da minimizzare i tempi morti di impianti e persone.
Richieste di produzione: generate dal portafoglio degli ordini cliene o dai piani di vendita del settore marketing. Si pongono vincoli sulla quantita’ e sulla tempistica della produzione
Disponibilita’ di magazzino: l’azienda deve avere a disposizione il materiale per attuare la produzione o attivare delle procedure di approvvigionamento
Disponibilita’ di risorse interne ed esterne: nella pianficiazione occorre considerare la disponibilita’ di persone e di macchinari idonei a quella specifica lavorazione
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Produzione
Avanzamento e controllo della produzione: emissione di tutta la documentazione necessaria ai processi di produzione contenente informazioni relative alla
Movimentazione (prelievo e versamenti di materiali nel magazzino);
Avanzamento effettivo della lavorazione: indicazione di inizio e fine della fase, pezzi lavorati e scarti di produzione
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Field Service
Overview di un sistema ERP
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Material Planning
Capacity Planning
Production Planning
Sales Planning
Business Planning
Customer Service
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Field Service
Overview di un sistema ERP
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Procurement Production Distribution
Material Planning
Capacity Planning
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Sales Planning
Business Planning
Customer Service
Sales Order Processing
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Amministrazione
Logistica
Vendite
Acquisti
Produzione
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Overview di un sistema ERP (2)
I moduli dell’ERP si basano su una base di dati comune che consiste di molteplici informazioni sui clienti, venditori, localizzazione dell’inventario, prodotti…
I dati su prodotti standard si compongono di 4 tipologie di dati: Item: identifica ogni prodotto, sia esso una materia prima o un
prodotto vendibile.
Bill of material: rappresenta la costruzione del prodotto. Le informazioni qui contenute permettono di determinare i costi di produzione, la pianificazione degli acquisti di materie prime, della produzione, …
Resources: identifica ogni risorsa interna usata nel processo manufatturiero. Le risorse identificano anche risorse esterne come i subcontraenti.
Routings: identifica la progettazione del processo di operazioni interne o esterne. Queste informazioni sono usate per determinare i costi di produzione, la capacità di pianificazione, la schedulazione dei prodotti,…
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Overview di un sistema ERP (3)
I dati su prodotti personalizzati si compongono delle note di configurazione e di pianificazione del prodotto.
Tali prodotti sono normalmente definiti nel contesto di un ordine di vendita.
Permette di memorizzare una BOM e un routing che viene utilizzato per stabilire i costi e i prezzi del prodotto.
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Overview di un sistema ERP (4)
Business Planning
Produce il bilancio annuale e stabilisce i piani finanziari e criteri per misurare l’attività dell’impresa
Il piano finanziario può ad esempio includere l’analisi della contabilità generale per rappresentare i guadagni e i costi per linea di prodotto.
Le attività di pianificazione finanziaria utilizzano fogli elettronici, strumenti di simulazione, …
Un sistema ERP mantiene traccia dei costi derivanti dalla catena di fornitura e li compara al bilancio. Revisioni del bilancio possono essere sviluppate in maniera periodica per pianificare le esigenze contingenti o anticipare i cambiamenti.
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Overview di un sistema ERP (5)
Pianificazione delle vendite
Definisce le richieste di produzione sia ricevute sia previste. Queste richieste formano l’input principale al processo di pianificazione della produzione e delle vendite.
Il piano di vendita per un prodotto MTO consiste nell’ordine di vendita
Prodotti con altre strategie possono anticipare la domanda utilizzando delle tecniche predittive, guidando la produzione dei prodotti e stoccando gli stessi nelle strutture produttive.
Gli ordini “consumano” i prodotti e opportune politiche di gestione delle richieste possono gestire le interazioni tra domande avute e previste.
La gestione delle scorte in magazzino è usata per gestire la variabilità della richiesta
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Overview di un sistema ERP (6)
Pianificazione della produzione Fornisce un sistema che, per ogni prodotto, coordina la catena
della fornitura in modo da essere coerente con le domande.
I piani di produzione sono funzione del prodotto che si deve realizzare. E’ possibile individuare prodotti consegnati potenzialmente in ritardo o impossibili da realizzare.
Esecuzione degli ordini di vendita In questa fase viene raccolta l’accettazione di un ordine
indipendentemente dal formato con la quale avviene (entrata manuale, trasferimento elettronico,…). Deve fornire supporto per: Configurazione dell’ordine
Individuazione della data di consegna
Controllo dello stato dell’ordine
La realizzazione di un ordine ha effetti sulle attività della catena di fornitura
La richiesta di un ordine può avere effetti su altre aree funzionali
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Overview di un sistema ERP (7)
Servizio al cliente
L’obiettivo di questo servizio si estende all’intero ciclo di vita del prodotto. Alcuni eventi del ciclo di vita hanno un impatto diretto sull’ERP:
Quotazione dell’ordine
Il processo di vendita
La distribuzione
Il ritorno delle merci
Le azioni sono in generale gestite da un apposito software chiamato CRM
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Overview di un sistema ERP (8)
Pianificazione della capacità
Strumenti di questo tipo sono utilizzati per supportare le vendite e le operazioni di pianificazione.
Lo scopo è quello di individuare dei periodi di sovraccarico per ogni risorsa. Situazioni di overload devono essere gestite aumentando la capacità disponibile (con strumenti e personale aggiuntivo, con altri sistemi) o riducendo il carico (con la ripianificazione della produzione e altre misure)
Pianificazione delle materie
Si calcola la richiesta di materie sulla base delle BOM e suggerisce cambiamenti agli ordini ai fornitori esistenti
Lo scopo è quello di sincronizzare la fornitura di materiale con la sua richiesta
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Overview di un sistema ERP (9)
Procurement
Moduli di questo tipo permettono di identificare e valutare i fornitori. Il procurement può essere relativo a prodotti o all’esecuzione di operazioni su semilavorati.
Produzione
Si tratta dell’attività di coordinamento giornaliero delle risorse interne in modo da allineare gli ordini con la produzione.
Un ordine di produzione definisce la quantità e le date per la produzione di un oggetto. L’uso di materiali, il lavoro e il consumo di risorse sono poi riportati per ogni ordine.
Tale report fornisce le basi per misurare il progresso, l’efficienza e i costi reali di un prodotto.
Per ogni prodotto vengono identificate e pianificate tutte le operazioni che compongono il ciclo di produzione del prodotto.
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Overview di un sistema ERP (10)
Distribuzione
Questo settore include le operazioni per la distribuzione degli ordini e cioè per le attività di:
Packaging
Spedizione
Trasporto
Servizi FSA
La gestione e la riparazione di un prodotto presso il cliente
Accounting
Attività di generazione delle fatture, aggiornamento della contabilità generale, …
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Il paradigma ERP
La suite ERP rispecchia una precisa concezione del sistema aziendale con caratteristiche distintive di: Unicita’ dell’informazione
Estensione e modularita’ funzionale
Prescrittivita’
Unicita’ dell’informazione Tutti gli ERP sono caratterizzati da una base di dati unica.
La base di dati unica garantisce l’aggiornamento unificato e la conseguente sincronizzazione di processi gestionali interdipendenti.
Nelle architetture ad isole, dove i db sono differenziati, i dati sono sincronizzati attraverso periodici processi di allineamento e le informazioni su uno stesso oggetto (cliente, prodotto, …) sono temporalmente sfasate e ridondanti.
In mancanza di una base di dati condivisa, il software deve riprodurre attraverso le interfacce, il trasferimento dell’informazione tipico dell’elaborazione manuale: Piu’ copie della stessa informazione
Aumentano i tempi di propagazione dell’informazione Crescono i costi
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ERP- unicita’ dell’informazione
La base di dati unica garantisce: Sincronizzazione dei dati la tracciabilita’ degli aggiornamenti:
Ogni evento e’ testimoniato da un documento
Integrazione e tracciabilita’ dell’informazione direzionale L’unicita’ dell’informazione garantisce anche unicita’ dei dati per la direzione
aziendale rendendo disponibili informazioni sintetiche univoche
Sincronizzazione: aggiornamento unificato della base di dati. Esempi di problemi legati alla non sincronizzazione: Sfasatura temporale: il saldo dei pagamenti di un cliente presso la
contabilita’ e’ divergente rispetto a quello dell’ufficio commerciale Ridondanza e sfasatura temporale: scorte di materiale che possono
essere duplicate nel db per la programmazione della produzione e per la gestione del magazzino
Ridondanza dei dati: assicurazione che opera su diversi settori proponendo polizze diversificate; un utente con piu’ polizze
Ridondanza e eterogeneita’ dei dati: multinazionale che effettua la produzione dello stesso manufatto in stabilimenti diversi
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ERP- unicita’ dell’informazione
Tracciabilita’: requisito legato alla qualita’ della base di dati e riguarda la registrazione dei documenti associati agli eventi che aggiornano la base di dati
Prelievo da magazzino con associato il documento di richiesta e il certificato di avvenuto prelievo
L’unicita’ dei dati favorisce l’unicita’ dei dati direzionali sintesi dei dati operativi (attraverso la sintesi periodica delle informazioni e l’aggregazione secondo obiettivi di controllo direzionale).
Ottenimento dei dati di vendita complessivi di ogni punto vendita
Stato complessivo delle merci in magazzino per ogni stabilimento
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ERP – estensione e modularita’
Estensione e modularita’
Grazie alla modularita’, l’azienda puo’ scegliere una strategia di implementazione coerente con la situazione dei sistemi e con il grado di rischio che e’ in grado di sostenere.
Una strategia diffusa e’ quella dell’implementazione parziale: l’azienda sceglie un piccolo gruppo di moduli che vanno a sostituire i precedenti modelli legacy.
La strategia piu’ ambiziosa e’ quella di implementare un alto numero di moduli:
One stop shopping
Best of the breed
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ERP – prescrittivita’
Prescrittivita’
I moduli ERP incorporano una logica di processo gestionale: il software norma il comportamento dell’utente aziendale, ribaltando la tradizionale concezione secondo la quale e’ il software che si deve adattare all’utente.
Semplificazione dell’analisi dei requisiti
Standardizzazione dei processi e uniforma i comportamenti (vantaggio per le aziende distribuite territorialmente e per le multinazionali)
Razionalizzazione dei processi facendo coincidere il progetto informatico ERP con un progetto di razionalizzazione organizzativa, noto con la sigla BPR (Business Process Reengineering)
La prescrittivita’ comporta rigidita’, che puo’ rendere un ERP incompatibile con le specifiche dell’utente a causa dei tempi, del contenuto dei processi incompatibile con i valori aziendali, con il rischio di trasformazione.
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ERP – prescrittivita’ (2)
L’impatto organizzativo della prescrittivita’ puo’ essere elevato perche’ costringe un’azienda a conformare il suo comportamento allo standard previsto dal sistema. Tale standard riflette in generale pratiche ottimali (best
practice) a causa della diffusione degli ERP: vantaggio notevole per i moduli orizzontali
In questo caso la prescrittivita’, per l’uniformazione e la standardizzazione, favorizce una razionalizzazione dei processi, facendo coincidere il progetto informatico ERP con un processo di razionalizzazione organizzativa (BPR)
La prescrittivita’ non deve fare concludere che gli ERP siano non modificabili: il punto nodale di qualsiasi progetto ERP e’ la duplice analisi dei cambiamenti che l’azienda deve fare per adeguarsi all’ERP e le modifiche da fare all’ERP per adueguarlo all’azienda
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ERP – prescrittivita’ (3)
Gap Analysis: esempio
Attivita’ del Processo
Modello funzionale corrente
Funzionalita’ ERP Azionisul processo
Azioni sul software
Ricevimento dei materiali
Solo registrazione: nessun controllo sull’ordine
Controllo sull’ordine (i materiali in entrata devono essere stati ordinati)
Adeguamento del processo alla prescrizione ERP
-
Controllo qualita’ Guidato da regole predefinite
Solo registrazione dell’esito del controllo (regole non incorporate nel sistema
- Adueguamento ERP
Carico a magazzino
Il SI guida la scelta della ubicazione di magazzino
Solo registrazione dell’evento di avvenuto carico
- Adueguamento ERP
Prelievo a magazzino
Il SI guida la scelta della ubicazione di magazzino da cui prelevare
Solo registrazione dell’evento di avvenuto prelievo
- Adueguamento ERP
Rettifica inventariale
Modifica dei valori della base di dati
I valori delle scorte sono corretti sulla base di apposite transazioni di rettifica
Adeguamento del processo alla prescrizione ERP
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ERP: Area amministrativa
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Obiettivi
E’ stato uno dei primi settori informatizzati:
Le procedure contabili, spesso ripetitive, si adattano ad essereinformatizzate
Tre obiettivi principali:
Rispetto delle normative fiscali e civilistiche:
Stesura del bilancio, libro giornale e documentazione collegata
Trattamento IVA, sostituti d’imposta e previdenziali, cespiti
Valutazione consuntiva degli andamenti aziendali
Redazione del bilancio civilistico
Trattamento della contabilita’ ordinaria, abalitica e finanziaria
Valutazione presuntiva degli andamenti aziendali
Budget finanziari ed economici
Controllo di gestione
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Strutture di base
Le strutture di base su cui si articola un sistema informativo amministrativo sono:
Piano dei conti
Anagrafiche
Clienti
Fornitori
Istituti di credito
Movimentazione contabile
Movimentazione finanziaria
Movimentazione IVA
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Piano dei conti
E’ una struttura dati che rappresenta l’impianto logico del sistema contabile
Struttura gerarchica che rappresenta le aree di interesse suddivise in sottoaree fino alle voci contabili
Sistemi piu’ elementari il piano dei conti e’ a tre livelli: mastro – conti – sottoconti
In sistemi piu’ evoluti il numero dei livelli e’ libero per operare con organizzazioni diverse in esercizi fiscali diversi e per fare analisi e riclassificazioni gestionali del piano
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Piano dei conti
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Strutture anagrafiche particolari
Le informazioni sono legate all’uso che di queste entita’ viene fatto nel sistema informativo Nel flusso attivo per i clienti
Nel flusso passivo per i fornitori
Nei processi finanziati per gli istituti di credito
In alcuni sistemi sono descritti da un’unica struttura anagrafica
Anagrafica clienti Anagrafica di base: ragione sociale, partita iva …
Anagrafiche contabili/finanziarie: Modalita’ di pagamento concordate
Riferimenti bancari, sconti e spese finanziarie a cui il cliente e’ soggetto
Fido concesso al cliente
Anagrafiche commerciali: listino di riferimento, scontistica, agenti che lo seguono.
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Strutture anagrafiche particolari
Fornitori
Contiene informazioni simmetriche rispetto a quella clienti e informazioni relative ai fornitori soggetti a ritenute fiscali.
Istituti di credito
Istituti esterni dei clienti e dei fornitori: coordinate bancarie
Propri istituti:
Tracciabilita’ dei propri movimenti contabili
Calcolo dei costi e della valuta delle singole operazioni
Gestione del fido
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Movimentazione contabile
E’ il cuore del sistema informativo contabile Traccia tutte le operazioni di rilevanza fiscale e civilistica
Gestione della contabilita’ in partita doppia
Ogni movimento contabile ha una struttura logica che prevede due parti: La testa del movimento con tutte le informazioni che valgono per
quel movimento: Data
Causale
Numero identificativo
Tipo di movimento
Le righe del movimento Voce contabile di riferimento
Valuta
Tipo di valuta
Descrizione
Data di competenza
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Movimentazione finanziaria
La movimentazione finanziria traccia i debiti e i crediti rateizzati nel tempo. Il sistema deve potere tracciare anche ne note di accredito.
L’analisi della situazione creditoria e debitoria dell’azienda permette di avere una prima visione del flusso di cassa che l’azienda avra’. Deve tenere conto anche di altre situazioni aziendali (stipendi, affitti futuri, …)
La sua struttura permette di rappresentare le seguenti informazioni: Testa del movimento:
Soggetto, tipo, indicatore
Righe del movimento Data della scadenza prevista / effettiva
Tipo di pagamento – incasso previsto /effettivo
Livello di sollecito
Data rischio
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Movimentazione IVA
La movimentazione IVA e’ alquanto complessa e prevede molti casi particolari. Un sistema ERP deve essere in grado di trattare la movimentazione IVA in accordo con le normative vigenti.
Operazioni particolari:
Esenzioni / Non applicabilita’
IVA intracomunitaria
Detraibilita’
Scorporo
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Procedure di alimentazione
Alimentazione interattiva: normale inserimento della movimentazione contabile e IVA attraverso maschere guidate. Il sistema verifica:
Congruenza dei dati
Correttezza dei dati
Persistenza delle operazioni (una volta fatte le chiusure periodiche, la movimentazione non puo’ essere piu’ modificata)
Alimentazione automatica da flussi operativi:
Incassi e pagamenti tramite istituti di credito / tramite pagamento diretto
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Procedure di supporto operativo
Generazione e stampa del libro giornale
Lista cronologica dei movimenti contabili e dei relativi importi
Generazione e stampa dei registri IVA
Generazione e stampa del bilancio aziendale
Scadenzario attivo e passivo
Estratti conto
Gestione dei solleciti
Gestione degli insoluti
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Contabilita’ analitica
Solitamente opera sulla parte (o su una sottoparte) economica della contabilita’ ordinaria
Scomporre la partita di un movimento di contabilita’ ordinaria su piu’ voci analitiche (i centri di costo (N.B. possono essere anche centri di ricavo))
Il sistema viene solitamente alimentato:
in maniera manuale associando i centri di costo al momento del data–entry
In maniera automatica, attraverso meccanismi di scomposizione prefissati utilizzando tabelle di ribaltamento
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Budget
Permette di definire delle previsioni sugli andamenti aziendali
Viene sviluppato sulla parte economica del piano dei conti di ordinaria o nel piano dei conti di analitica
Fa riferimento alle stesse strutture utilizzate per la contabilita’ ordinaria e analitica o a semplificazioni delle stesse strutture
L’alimentazione puo’ essere manuale o automatica sulla base di un piano vendite storico che verra’ analizzato e corretto.
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ERP: Area logistica
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Obiettivi
Definire le caratteristiche gestionali degli articoli trattati in azienda
Controllare la movimentazione degli articoli
Fornire analisi di disponibilita’ e giacenza degli articoli
Fornire valutazioni inventariali con relative valorizzazioni
Inoltre, in sistemi evoluti e’ possibile
Identificare le ubicazioni fisiche degli articoli
Tracciare origini e destinazioni di gruppi di articoli o di singoli articoli
Operare con movimentazione parziale o completamente automatizzata
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Strutture di base
Le strutture di base sono:
Anagrafe degli articoli: descrizione dei prodotti e in particolare si compone di:
Anagrafica di base
Informazioni di approvvigionamento
Informazione fornitori
Informazione clienti
Informazioni amministrative
Layout aziendale: scomposizione fisica o logica del magazzino in aree (depositi)
Movimentazione: rappresentazione dei fenomeni transazionali sugli articoli
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Anagrafe dei prodotti
Informazioni di base che vengono gestite dall’ERP
Codice articolo: inserito manualmente o generato da un sistema di configurazione
Descrizione dell’articolo: puo’ essere in piu’ lingue e di lunghezza variabile
Unita’ di misura: e’ l’unita’ utilizzata dal magazzino per le movimentazioni
Imballo e confezione: specifica il tipo di imballo e la modalita’ di composizione
Approvvigionamento: indica se l’articolo è acquistato o di produzione
Politica di fabbisogno: specifica se l’articolo è una scorta o se c’è un “impegno” per quella merce
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Anagrafe dei prodotti
Movimentazione: indica se l’articolo è effettivamente utilizzato dalla logistica (per comodita’ possono essere codificati articoli come montaggio o trasporto che non corrispondono a una merce)
Stato: un articolo può essere in gestione, in esaurimento, esaurito o di budget (indica un articolo fittizio utilizzato per fini di listino prezzi per indicare prodotti con caratteristiche comuni)
Attributi statistici e gestionali: dimensioni, peso, categoria merceologica
Scheda tecnica: rappresentazione CAD, fotografia, altra documentazione
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Informazione di approvvigionamento
Lead time (tempo di riapprovvigionamento): tempo necessario espresso in giorni perchè l’articolo sia disponibile dal momento in cui ne viene richiesto l’approvvigionamento. Il valore puo’ essere fisso (i.e. indipendente dalla quantita’) o dipendente dal lotto
Scorta minima: quantita’ che serve a far fronte a eventuali picchi di richiesta che eccedono l’assorbimento medio (gestione del magazzino a scorta)
Livello di riordino: quantita’ di materiale sufficiente a coprire I consumi durante un periodo lungo come il lead time (gestione del magazzino a scorta)
Scorta di sicurezza: richiesta per far fronte alle richieste immediate del mercato (politica di gestione a fabbisogno)
Lotto economico: lotto minimo di approvvigionamento considerato economico per i processi aziendali
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Informazione fornitori
Se l’articolo è d’acquisto occorre specificare:
Il fornitore che può fornire l’articolo
Codice articolo utilizzato dal fornitore
Percentuale di assegnazione (nel caso di prodotto acquistato da più fornitori)
Lead time
Lotto minimo
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Informazione clienti
Il processo di vendita puo’ presentare delle particolarieta’ logistiche che dipendono dai clienti
Codice articolo assegnato dal cliente
Descrizione articolo
Imballi / confezioni speciali
Informazioni per etichettature
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Informazioni amministrative
Elenco delle caratteristiche che hanno rilevanza amministrativa:
Aliquota IVA
Nomenclatura combinata
Contropartite combinate in vendita e in acquisto
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Layout aziendale
Le nomenclaure utilizzate per definire il layout aziendale possono essere varie. In generale:
Deposito: ubicazione fisica o logica nella quale sono presenti gli articoli
Magazzino: insieme di più depositi
Inoltre è possibile indicare i seguenti parametri:
Deposito interno o esterno o suddivisione logica del magazzino (magazzino materie prime, semi-lavorati o prodotti finiti)
Uso delle valorizzazioni (per gestire le scorte)
Uso nei calcoli gestionali (per gestire le scorte)
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Movimentazione
La movimentazione traccia i fenomeni transazionali effettuati sugli articoli per rispondere alle domande:
Quale articolo viene movimentato?
Verso quale destinazione (sia in ingresso sia in uscita)?
In quale momento si movimenta l’articolo?
Quanta merce viene movimentata?
Per quale motivo viene movimentata la merce
La movimentazione ha in generale una logica di partita semplice: i movimenti sono di puro ingresso o uscita
Ingresso per acquisto
Uscita per vendita
Ingresso per denuncia di produzione
Uscita per scarico di produzione
Movimentazioni in partita doppia: gestione di due depositidott. ing. Francesco Guerra
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Movimentazione - parametri
I parametri di base che vengono gestiti sono:
Articolo movimentato
Deposito movimentato
Data movimento
Quantita’ del movimento
Tipologia, causale del movimento, descrizione
Riferimenti ai documenti che generano il documento
Valore del movimento (la movimentazione in ingresso e’ utile per una corretta valorizzazione del magazzino)
Apertura e chiusura inventariale: per consolodare la giacenza dichiarata anche fiscalmente a chiusura di anno
Numero e tipo giornale magazzino: risulta obbligatorio tracciare su registri la movimentazione di magazzino
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Procedure di base
I sistemi informativi offrono procedure per:
Il trattamento delle informazioni anagrafiche degli articoli
L’alimentazione dell’archivio di movimentazione
Di analisi e controllo della movimentazione, disponibilità e giacenza degli articoli
Inventariali, per il controllo delle situazioni di magazzino e la valorizzazione
Procedure di trattamento anagrafico
Sono procedure per l’inserimento, modifica e cancellazione delle informazioni
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Procedure di alimentazione
Alimentazione interattiva
Parte dei sistemi ERP permette un trattamento interattivo dei movimenti di magazzino, altri sistemi alimentano il magazzino direttamente e in maniera rigida dai documenti di processo
Alimentazione automatica dai flussi operativi
Ingresso / uscita merci
Il flusso attivo genera movimenti di uscita di materiale collegati al documento di trasporto per la vendita.
Il flusso passivo genera movimenti di ingresso materiale collegati al documento di trasporto del fornitore
Denuncia / prelievo di produzione
Tutti i processi interni che muovono materiali generano in automatico movimenti di ingresso e di uscita
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Procedure di alimentazione
Alimentazione automatica dai flussi di verifica
I movimenti generati automaticamente dai processi interni sono nell’ordine di migliaia / milioni all’anno
Piccole imperfezioni, errori di imputazione, mappature non perfette portano a disallineamenti tra realtà e informazione disponibile
Disallineamenti negativi / giacenze maggiori del necessario
Verifiche inventariali
Mappano processi degli inventari a rotazione in cui viene isolata una parte del magazzino e conteggiata manualmente le giacenze e i dati riportati nel sistema informativo
Definisce le zone del magazzino che si intende inventariare
Calcola le giacenze al momento dell’analisi
Fornisce opportune schede inventariali ai rilevatori
Fornisce maschere di inserimento semplificato dei dati di giacenza rilevati
Produce i movimenti di rettifica di allineamento
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Procedure di supporto operativo
Procedure di analisi e controllo
Analisi giacenza articolo:si tratta di una informazione puntuale, al momento dell’analisi
Analisi disponibilita’ articolo: la disponibilità è data dalla somma della giacenza e della copertura (la merce che sta per essere prodotta e/o richiesta) a cui viene sottratta la richiesta
Generazione e stampa del giornale magazzino: report cronologico dei movimenti del magazzino
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Procedure di supporto operativo
Procedure inventariali Gli inventari hanno una duplice funzione valida per scopi interni e
fiscali : Definire la valorizzazione dei magazzini
Controllare le corrette quantita’ degli articoli nei singoli depositi
Metodologie di valorizzazione: diverse sono le tecniche implementate comunemente nei sistemi ERP: Ultimo costo: tutta la giacenza viene valorizzata all’ultimo costo
dell’articolo
Medio ponderale: si considera la media ponderale dei movimenti di ingresso annuali. Questo meccanismo tende a smussare picchi di prezzi generati dal mercato e/o da particolari scelte di approvvigionamento
LIFO (Last In First Out) / FIFO (First In First Out): per ogni anno a partire dall’ultimo (metodo FIFO fparte dal primo) si calcolano le entrate, le uscite e il valore medio annuale. Se il saldo e’ positivo valorizzazione = saldo * valore medio. Se negativo si scarica la differenza dall’anno precedente. Uso di valori storici.
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Flussi evolutivi
Esistono molte funzioni per il trattamento della logistica attraverso sottosistemi mirati che si interfacciano con la strumentazione sul campo (codici a barre, RFID, …). Sono comuni le seguenti suddivisioni:
Magazzino a lotti
Non si segue un singolo prodotto, ma un insieme di articoli che hanno in comune la storia.
Informazioni di nominazioni: servono per identificare il lotto
Informazioni logistiche: riguardano la giacenza e l’ubicazione del lotto
Informazioni di stato: accettato, da analizzare, scaduto, respinto, difettoso, sospeso, …
Informazioni di tracciabilita’:
Dalla sorgente
Dalla terminazione
Informazioni fisiche e gestionali: data di produzione, data di scadenza, umidita’, peso, volume, qualita’.
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Flussi evolutivi
Magazzino a matricole I sistemi ERP possono distinguere numeri di serie (come i lotti,
intervalli di numeri collegati univocamente a insiemi di articoli) e numeri di matricole
Matricola: per nominare in maniera esplicita un preciso articolo la matricola viene associata a prodotto finito per articoli
configurabili
Magazzino a celle In un magazzino a celle l’ubicazione di un articolo e’ dinamica
e multipla: un articolo si trova contemporaneamente in piu’ punti del deposito Identificazione delle celle:
Coordinate spaziali
Dimensioni, peso massimo, temperatura, umidita’
Indicie di difficolta’ di accesso
Compatibilita’
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ERP: Area Vendite
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Obiettivi e strutture base
Obiettivi
Definire le caratteristiche commerciali dei prodotti e dei clienti
Stabilire le condizioni contrattuali
Fornire i supporti informativi per definire gli ordini
Strutture di base
Anagrafiche commerciali dei clienti
Strutture dati per definire i listini, scontistiche e rapporti di agenzia
Documenti di processo per rappresentare le transazioni complesse
Piani di processo (piani di spedizione e di fatturazione)
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Anagrafiche commerciali
Le anagrafe commerciali sono relative ai clienti e agli articoli e in particolare riguardano Clienti e contatti commerciali
Riferimenti commerciali
Indirizzi di spedizione e vettori collegati
Valuta e lingua del cliente
Modalita’ di pagamento e coordinate bancarie
Particolarita’ IVA
Fido concesso
Condizioni commerciali applicate
Prodotti in vendita Possono essere prodotti fisici o servizi (non movimentano il
magazzino)
Descrizioni commerciali multilingua
Tipo / confezione / imballo / peso / volume
Aliquota IVA
Documentazione commerciali e tecnica associata
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Condizioni commerciali
Il sistema informativo deve fornire supporti in 3 microsettori:
Listini
Condizioni di scontistica
Condizioni di agenzia
Il sistema deve modellare le possibili scelte attraverso un albero decisionale che tenga in considerazione le informazioni provenienti dai 3 settori per lo specifico articolo
Si tratta di un processo che richiede una profonda interazione tra il settore commerciale e chi si occupa del sistema stesso
reingegnerizzazione delle procedure
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Listini di vendita
Gli elementi che vengono tenuti in considerazione nella definizione di una condizione di prezzo sono i seguenti:
Cliente: i prezzi possono essere legati a un cliente o a un raggruppamento di clienti per particolari condizioni (area geografica, fatturato, …)
Articolo: il prezzo e’ unico per ogni articolo o puo’ essere associato a una famiglia di articoli non considerando particolari varianti (si usa nel listino un articolo definito come neutro e il prezzo della variante)
Valuta: puo’ essere espresso in differenti valute per coprire vari mercati
Data: in generale c’e’ una data di entrata in vigore e una di cessazione
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Listini di vendita
Il sistema implementa un albero decisionale che verifica (ad esempio)
Se esiste un prezzo per il particolare cliente
Se esiste un prezzo per la zona geografica del cliente
Se esiste un prezzo per la categoria merceologica del cliente
…
Alcuni sistemi implementano le seguenti caratteristiche avanzate
Prezzo espresso come maggiorazione o diminuzione di un altro prezzo (maggiorazione di un altro listino …)
Prezzi definiti a scaglioni, relativi a quantita’
A volte il prezzo e’ stabilito dal mercato.
Il sistema produce la percentuale di margine rispetto al prezzo
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Condizioni di scontistica
Puo’ accadere che si opero con listini semplici a cui si applicano condizioni di sconto complesse
Cliente: gli sconti possono essere applicati al singolo cliente o al gruppo di cui il cliente e’ parte
Articolo: lo sconto puo’ essere applicato al singolo articolo oppure su raggruppamenti di articoli
Data: lo sconto ha normalmente una data di entrata di vigore e di validita’
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Condizioni di agenzia
Definiscono il rapporto con chi funge da intermediario tra cliente e azienda nella vendita. Agente: possono essere definite provvigioni legate al singolo
agente o alla tipologia di intermediario
Cliente: possono essere definite provvigioni legate al singolo cliente o alla tipologia del cliente
Articolo: possono essere definite provvigioni legate al singolo articolo o alla tipologia dell’articolo
Modalita’ di pagamento della provvigione
Scontistica
Modalita’ di liquidazione delle provvigioni
Assunzione del rischio (l’agente puo’ assumersi parte del rischio)
Entita’ anticipo provvigione
Rimborso spese
Definizione di obiettivi e premi
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Documenti e piani di processo
Si tratta della documentazione che supporta l’ordine, definendo
Offerta
Contratto
Condizioni commerciali
Magazzini da movimentare
Documento di trasporto
Piano di trasporto
Piano di fatturazione
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Procedure di flusso
Si tratta delle supporto dell’ERP alle operazioni di
Preventivazione
Raccolta ordini
Spedizione
Fatturazione
Preventivazione
Viene prodotto un documento simile all’ordine esecutivo in cui non compaiono alcune informazioni commerciali come aliquote IVA …
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Procedure di flusso
Raccolta ordini
Raccolta diretta: la raccolta ordini avviene con mezzi diversi. Gli ordini vengono inseriti fisicamente da operatori tramite procedure guidate
Raccolta differita: l’inserimento dell’ordine viene effettuato dalla forza commerciale sul campo attraverso pda, computer,…
L’ordine inserito viene validato dal sistema centrale
Problemi di sincronizzazione delle vendite rispetto al sistema centrale
Raccolta via Web: la ricezione dell’ordine e il controllo delle condizioni avviene sul sistema centrale aziendale risolvendo i problemi di sincronizzazione.
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Procedure di flusso
Spedizione
Spedizione diretta: a partire da 1 o piu’ ordini viene creato un DDT per ogni ordine da spedire
Spedizione organizzata: sono definite delle politiche di spedizione attraverso la definizione di una lista di prelievo (picking list) che permette al magazziniere di predisporre sui portali d’uscita il materiale per il vettore
Fatturazione
Il processo di fatturazione e’ relativamente automatico: deve calcolare le valorizzazioni e alimentare la parte amministrativa, creando i movimenti di contabilita’ ordinaria, IVA, finanziaria analitica. Inoltre
Calcolo delle provvigioni agenti
Effetti attivi e predisposizione degli inoltri ai vari istituti di credito
Informazioni statistiche
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Procedure di analisi
Alcuni strumenti permettono report relativi a
Ordinato: situazione degli ordini aperti secondo diversi parametri di analisi (cliente, zone, articoli, gruppi merceologici)
Fatturato: analisi divise per
Clienti
Agenti
Articoli
Tempo
Marginalita’: relativa alla contribuzione delle singole vendite
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Meccanismi esterni di emissione documenti
Postel: il file viene inviato elettronicamente a Poste Italiane che stampa i documenti (normalmente nei centri piu’ vicini ai destinatari) e ne cura la consegna
EDI (Electronic Data Interchange): definizione di protocolli standard per la rappresentazione e lo scambio di documento tra aziende
PDF: molte aziende emettono file PDF e li inoltrano tramite i normali canali elettronici.
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ERP: Area Acquisti
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Obiettivi
L’area acquisti tratta problemi simmetrici all’area delle vendite
Definire le caratteristiche dei prodotti e dei fornitori
Definire le condizioni di acquisto
Immissione degli ordini
Gestione della ricezione dei materiali
Registrazione delle fatture passive
Strutture di base
Anagrafiche commerciali per definire prodotti e fornitori
Strutture dati per definire listini e sconti
Documenti di processo
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Anagrafiche commerciali
Le anagrafiche commerciali riguardano
Fornitori
Riferimenti commerciali
Valuta e lingua utilizzata
Modalita’ di pagamento
Condizioni commerciali
Prodotti
Codice e descrizione commerciale
Unita’ di misura d’acquisto
Tipo di confezione / imballaggio
Aliquota IVA
Documentazione commerciale
Lavorazioni di terzisti
Trasporti e altri servizi
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Listini d’acquisto e sconti
L’obiettivo e’ quello di registrare l’evoluzione del prezzo nel tempo dell’articolo:
Si permette il richiamo dei prezzi e degli sconti applicati nelle ultime transazioni
Si permette il confronto tra listini diversi
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Procedure di flusso
Richieste di acquisto
Preventivazione
Emissione ordini
Attraverso fax, file in formato standard, …
Ricezione materiali e esecuzione servizi
Interazione con il flusso logistico
Controllo e registrazione delle fatture
Procedura normalmente manuale
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ERP: Area Produttiva
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Obiettivi
Un sistema di gestione della produzione e’ caratterizzato dai seguenti obiettivi:
Trattamento dei processi di definizione del prodotto
Pianificazione della produzione da un punto di vista strategico e operativo
Trattamento dei processi di produzione:tenendo in considerazione i materiali che devono essere movimentati e le risorse che devono essere sviluppate
Preventivazione e consuntivazione dei costi produttivi: tenendo in considerazione i materiali, la manodopera, l’uso di macchine interne e di risorse esterne
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Concetti generali
Le attivita’ produttive sono strettamente correlate a altre funzioni aziendali:
Alla funzione commerciale
Alla funzione acquisti
Alla funzione amministrativa
L’organizzazione di un sistema produttivo comporta l’assunzione di decisioni che condizionano in modo significativo il risultato economico
Ottimizzazione abbattimento dei costi di produzione
Organizzazione puo’ essere diversificata perche’ e’ influenzata dal mercato in cui l’azienda opera, dal tipo di prodotto, dalla disponibilita’ di materie prime …
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Criteri di classificazione
I sistemi produttivi possono essere classificati seguendo molteplici direttrici:
Tipo di processo
Processi discreti: generano prodotti enumerabili
Processi continui: elementi continui con processi non cadenzati
Processi ibridi
Numerosita’ degli elementi prodotti
Elementi unitari: la produzione e’ fatta a pezzo singolo, i.e. uno specifico impianto
Bassi / Medi / Alti volumi di produzione
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Criteri di classificazione
Tempo di risposta dell’azienda alla domanda (lead time)
Produzione per Magazzino (Make to Stock)
Assemblaggio su Ordine (Assemble To Order)
Produzione su Ordine (Make to Order)
Acquisto su Ordine (Purchase to Order)
Progettazione su Ordine (Engineer to Order)
ProgettazioneAcquisto
materie primeProduzione
SemilavoratiProduzioneProd. Finiti
Magazzino Cliente
PTO MTSMTO ATOETO
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Logiche organizzative della produzione
Gli ERP hanno moduli per la pianificazione e il controllo della produzione. In generale i moduli implementano una logica di decisione a tre livelli: Decisione strategica (a lungo termine)
Decisione a medio termine
Decisione operativa
Decisione a lungo termine Pianificazione strategica: si decisono quali prodotti immettere sul
mercato
Pianificazione del marketing: definisce le politiche di lungo termine per la commercializzazione dei prodotti
Pianificazione della produzione e delle risorse: traduzione del piano strategico e di marketing in un piano di produzione determinando: Piani di produzione di massima nel lungo periodo
Valutazione della fattibilita’ rispetto alle risorse disponibili
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Logiche organizzative della produzione
Decisione a breve/medio termine
Analisi della domanda (Demand Management): serve per ottenere le previsioni di vendita nel medio/breve periodo (la domanda previsionale contenuta nel piano della domanda) anche sulla basi di ordini gia’ effettuati dai clienti (domanda certa)
Pianificazione aggregata dei carichi: serve a individuare le risorse necessarie per soddisfare il piano della domanda. Il risultato dell’analisi puo’ portare a un dimensionamento dei quantitativi o a una temporizzazione della domanda
Piano principale di produzione (Master Production Schedule -MPS): definisce la programmazione effettiva che viene attuata considerando il risultato dell’analisi della domanda
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Logiche organizzative della produzione
Decisione operativa Analisi del fabbisogno dei materiali (Material Requirement Planning
- MRP): si tratta di un sistema decisionale per la determinazionedel fabbisogno effettivo di materiali. Ha come input l’MPS, la situazione delle scorte di materiale e la struttura produttiva degliarticoli di vendita. Genera il piano del fabbisogno dei materiali
Analisi delle risorse produttive (Capacity Requirement Planning –CRP): prende in considerazione il piano produttivo elaboratodall’MRP e calcola l’impegno in tempo delle risorse. Definizione di cicli di lavorazione: operazioni da effettuarsi per la
fabbricazione di ciascun articolo e le risorse interessate
La fattibilita’ del piano si ottiene confrontando la capacita’ produttivadisponibile con quella impegnata dal piano
Piano operativo di produzione: E’ il piano sintesi delle attivita’ MRP e CRP. Spesso viene chiamato MPS o piano principale diproduzione (come quello di medio periodo). Genera Richieste di acquisto
Richieste di produzione
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Logiche organizzative della produzione
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PianificazioneStrategica
PianificazioneMarketing
PianificazioneProduzione
PianificazioneDomanda
Pianificazionerisorse a medio
Pianificazioneprincipale prod.
MRP CRP
Piano operativodi produzione
Richieste diacquisto Produzione
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Il paradigma ERP:
trasformazione dell’impresa
Le caratteristiche degli ERP hanno contribuito a una serie di trasformazioni rilevabili a livello di
Processi operativi intra-aziendali
Processi manageriali
Processi operativi inter-aziendali
L’uso di ERP ha generato a livello operativo alcuni vantaggi, non appare invece cosi’ evidente la trasformazione del modello di business con i conseguenti vantaggi a livello strategico.
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Il paradigma ERP:
trasformazione dell’impresa
Caratteristichedella suite ERP
Trasformazionedei processi di
gestione
Potenziali vantaggi operativi
Trasformazionedel modello di
business
Potenziali vantaggi strategici
Efficienza e risparmi di costoEfficienza e aumento del valore
Fatturato aggiuntivoAumento del margineMigliore posizionamento competitivo
Nuovi prodotti / canali / mercati
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Trasformazione dei processi operativi
Si intende un cambiamento dei processi che ne migliora l’efficienza e l’efficacia verso un’organizzazione di tipo processivo non parcellizzata e orientata a dare valore al cliente con personale in grado di svolgere un ampio ventaglio di attività
Variabile Evoluzione
Flusso delle attivita’ Minore numero di passi
Minore durata del processo
Organizzazione operativa Arricchimento delle mansioni
“Deparcellizzazione” del flusso del lavoro
Personale Versatilita’ operativa
Sistema di incentivazione e di controllo
Obiettivi di servizio al cliente
Obiettivi di performance sui processi gestionali
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Trasformazione dei processi operativi (2)
Il risultato dell’applicazione degli ERP non sempre porta ai risultati aspettati: il successo e’ risultato di un approccio globale e sistematico al
cambiamento che consideri sia il cambiamento informatico sia quello organizzativo
Un approccio sistemico al cambiamento, insieme a un iter di progettazione cauto, graduale, strutturato e burocratico possono portare al successo minimizzando il rischio
La trasformazione dei processi avviene e ne riguarda efficienza e efficacia
Per ottenere una trasformazione e’ necessario un orientamento informatico appropriato del management e un coerente lavoro di attori organizzativi che facilitino il cambiamento
Un’elevata trasformazione dei processi, connessa con l’adozione di un ERP aumenta il rischio d’impresa e richiede il presidio di un’ampia gamma di fattori di successo
L’organizzazione e la gestione del progetto sono aspetti cruciali per il successo o il fallimento di progetti ERP.
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Trasformazione dei processi direzionali
Le trasformazioni dei processi direzionali abilitata dagli ERP include il supporto informatico alle decisioni e l’elaborazione della informazione direzionale (IPC – Information Processing Capacity).
La capacita’ di operare in situazione di incertezza ambientale e a gestire strutture complesse e’ proporzionale all’IPC
L’IPC riduce la necessita’ di investire in risorse cuscinetto (slack resources) come le scorte
L’ERP ha permesso:
Maggiore ampiezza del dominio informativo
Disponibilita’ e accessibilita’
Tempestivita’
Utilizzabilita’
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Trasformazione dei processi interaziendali
Le trasformazioni dei processi interaziendali riguarda primariamente le estensioni ERP
I moduli che gestiscono transazioni con fornitori e partner realizzano dei sistemi interorganizzativi per la cooperazione fra piu’ aziende, mediante la condivisione di informazioni, di sequenze di fornitura e di reti di interazione
Per ottenere risultati il progetto informatico deve essere integrato con un progetto logistico-organizzativo
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Trasformazione del modello di business
La trasformazione dei modelli di business abilitati da ITC rende possibili nuovi prodotti/servizi e sviluppa nuovi business
I casi di reale trasformazione sono limitati a organizzazioni connotate da elevata intensita’ informativa
La trasformazione e’ abilitata da SI che pongono domanda e offerta in relazione
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Vantaggi e benefici
Una valutazione completa sugli ERP dovrebbe rispecchiare l’impatto complessivo sul business e includere anche benefici intangibili come la disponibilita’ di informazione manageriale.
Il valore della trasformazione include guadagni di efficienza (output effettivo / input) ottenuto attraverso la migliore ingegneria dei processi e guadagni di efficacia (output effettivo / output atteso) percepito dai clienti. Beneficio di efficacia V= variazione del valore derivante dalle
prestazioni di processo: misura la differenza del prezzo che il cliente e’ disposto a pagare rispetto al prezzo prima del progetto.
Benefici di efficienza E = sommatoria dei costi del processo e riflette l’influenza del sistema ERP sulle singole fasi del processo
T = E + V
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Vantaggi dell’approccio ERP
Vantaggio ERP- core ERP extended & SCM
Efficienza operativa Minori costi di staff (BPR)
Minori scorte
Minori costi logistici
Minori costi di approvvigionamento
Maggiore produttivita’ e flessibilita’
Minori costi di staff (BPR)
Minori scorte
Minori costi logistici
Minori costi di approvvigionamento
Previsione della domanda maggiormente affidabile
Efficacia operativa Maggiore tasso di evasione degli ordini
Migliorata capacita’ di risposta al cliente (client responsiveness)
Maggiore tasso di evasione degli ordini
Migliorata capacita’ di risposta ai partner della catena di fornitura
Minore time to market
IT Standardizzazione delle piattaforme IT
Valore dell’informazione
Condivisione globale dell’informazione
Altre Creazione di nuove opportunita’ di mercato
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Vantaggi dell’approccio ERP: Esempio
Attivita’ del Processo
Risparmi Quantificazione Voce di costo
Ricevimento dei materiali
Si risparmiano le attivita’ burocratiche di registrazione
Risparmio = valore del risparmio unitario * numero di ricezioni
Personale indiretto
Controllo qualita’ Riduzione degli scarti a valle e riduzione dei costi
Stima della variazione dei costi di scarto
Scorte
Carico a magazzino Il SI guida la scelta della ubicazione di magazzino
Riduzione degli spazi di magazzino e minore tempo speso per la movimentazione
Impianti e personale
Prelievo a magazzino Il SI guida la scelta della ubicazione di magazzino da cui prelevare
Riduzione delle rottamazioni (maggiorne turn-over) e movimentazione piu’ efficiente
Scorte e personale
Rettifica inventariale Modifica dei valori della base di dati
Nessuna variazione Nessuna variazione
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Architettura applicativa ERP
I sistemi ERP dal punto di vista tecnologico sono stati sviluppati su architetture client server e sono evoluti verso schemi thin client per approdare a una logica di rete (ASP – Application Service Provider)
L’architettura deve rispondere a precise esigenze:1. Deve garantire assoluta affidabilita’ sia per quanto concerne la sicurezza
dei dati sia per quanto concerne la disponibilita’ dei sistemi
2. Deve garantire sufficiente velocita’ alle operazioni sia nella normale conduzione sia in presenza di picchi
3. Deve potere essere dimensionata seguendo le esigenze aziendali e la disponibilita’ di nuove tecnologie informatiche
L’architettura classica e’ a tre livelli Database server: preposto alla gestione dei dati
Application Server: gestisce le applicazioni elaborando i dati
Presentation Server: risiede su PC e svolge tutti i compiti legati alla presentazione dei dati
Un architettura di questo tipo garantisce la scalabilita’ dei sistemi
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Il mercato degli ERP
Esiste la distinzione tra chi produce il software e chi effettivamente lo implementa nell’azienda
Per quanto concerne l’implementazione esistono due ulteriori distinzioni:
Implementatori: hanno il compito di seguire l’implementazione del software nell’aziende, configurando (parametrizzando) il software adattandolo alle varie realta’ aziendali
Scelta dei moduli da implementare, dei tempi dell’implementazione
I software dispongono di soluzioni gia’ pronte: si tratta di individuare il Business Model presente nel software che meglio si adatta al modo di operare dell’impresa
Value Added Reseller: software house che propongono ai clienti delle soluzioni non piu’ parametrizzate ma confezionate su misura mediante modifica del codice
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Misura del successo di un ERP
Diverse misure sono state usate per misurare il successo nell’implementazione di un ERP: l’impatto sulle performance e sui profitti fornisce la migliore misura del successo.
Un’altra misura e’ rappresentata dal grado in cui il sistema ERP e’ utilizzato per condurre l’attivita’ commerciale: da Classe A a Classe D. Survey hanno indicato che circa il 10% delle imprese raggiunge la classe A, 40% la Classe B e C e il restante 10% sono fallimenti.
Classe A:
Il sistema ERP e’ utilizzato per condurre interamente l’impresa.
Il database del manufacturing definisce come i prodotti sono realmente costruiti e l’uso delle risorse impiegate
Il sistema della contabilita’ e’ aggiornato correttamente e fornisce informazioni di gestione utili.
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Misura del successo di un ERP (2)
Classe B:
Il sistema ERP e’ solo parzialmente utilizzato: le attivita’ della supply chain sono solo inizializzate e non riflettono le attivita’. Conseguentemente il sistema deve essere supportato da numerose azioni correttive manuali.
Esistono altri sistemi automatici per gestire le attivita’ al di fuori del sistema ERP
Il database del manufacturing fornisce un modello parzialmente accurato di come il prodotto e’ costruito.
Le operazione di contabilita’ sono sufficientemente allineate con il sistema operativo, ma sono presenti eccezioni che hanno impatto sul sistema della reportistica.
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Misura del successo di un ERP (3)
Classe C:
Il sistema ERP e’ utilizzato unicamente in alcuni settori dell’impresa, in generale per gestire gli ordini di vendita, la spedizione, la ricezione degli ordini di acquisto, la contabilita’…
Il database fornisce un modello di rappresentazione non accurato e incompleto.
Numerosi sistemi informativi informali sono richiesti per la completa gestione dell’attivita’.
Classe D:
Il sistema ERP non e’ utilizzato per le maggior parte delle attivita’ dell’impresa
L’impresa utilizza sistemi informali per gestire il proprio business.
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Evoluzioni degli ERP
Completamento dell’offerta (non sono disponibili suite complete per alcuni settori) per settori verticali non ancora sfruttati
Integrazione fra sistemi ERP e sistemi esistenti
Allargamento del mercato alle PMI
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Bibliografia
Giampio Bracchi , Chiara Francalanci, Gianmario Motta: Sistemi informativi per l’impresa digitale – McGraw-Hill Libri Italia, 2005
Pier Franco Camussone: Il sistema informativo aziendale, Etaslibri 1998
Scott Hamilton: Maximizing your ERP system, Mc Graw Hill
Luciano Marchi, Daniela Mancini: Gestione informatica dei dati aziendali, FrancoAngeli 2003
Maurizio Pighin, Anna Marzona: Sistemi Informativi Aziendali, Pearson – Prentice Hall 2005