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Alunno: Lucchese Giuseppe Classe: IV B I.T.I.S A.S : 2012\2013

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Alunno: Lucchese Giuseppe

Classe: IV B I.T.I.S

A.S : 2012\2013

� Ogni apparecchiatura elettronica, che sia un computer oppureun impianto stereo o una semplice calcolatrice, ha bisogno diun’alimentazione in corrente continua che arrivi da una batteriaoppure da un alimentatore. Ma, esigenza ancora più importanteè quella di avere un’alimentazione perfettamente regolata e benfiltrata che può essere fornita da un alimentatore stabilizzatofiltrata che può essere fornita da un alimentatore stabilizzatoin grado di soddisfare le richieste del circuito.

� Gli alimentatori sono apparecchiature che convertono la tensione alternata sinusoidale della rete Vca ( 220 V)

in una tensione continua ( Vcc ) in grado di alimentare un carico ( R ) con una corrente ( Icc ).

Schema a Blocchi di un alimentatore

Il Trasformatore provvede di norma ad abbassare o alzare il valore della tensione di ingresso ad un valore compatibile con la tensione che deve alimentare il carico. E’ costituito da un avvolgimento primario (N1= numero di spire) e da un avvolgimento secondario (N2 = numero di spire), avvolti in un nucleo ferromagnetico. (N2 = numero di spire), avvolti in un nucleo ferromagnetico.

Il Ponte di Diodi (in questo caso a doppiasemionda, detto anche "ponte di Graetz") provvedea rendere unidirezionale la corrente in un carico,generando un tensione di uscita pulsante.

I diodi D1 e D3 conducono per la semionda positiva, i diodi D2 e D4 per quella negativa.

Si noti che la corrente che circola nella R ha sempre lo stesso verso.

Come si comporta un circuito semplice formato da un diodo e un carico?

Semplice, noteremo che la semionda negativaSemplice, noteremo che la semionda negativa

sarà annullata e non ribaltata.

Quindi possiamo dire che il ponte di Graetz ci permette di avere una tensione positiva ma

non lineare

Se si pone in uscita del ponte di diodi e in parallelo al carico un condensatore di alta capacità (dell’ordine di migliaia di microfarad) il condensatore - inizialmente scarico - inizia a

caricarsi. Successivamente la tensione pulsante diminuisce e ilcondensatore si scarica più o meno lentamente sulla R con unacostante di tempo t = R*C, per poi riprendere a caricarsi quando lacostante di tempo t = R*C, per poi riprendere a caricarsi quando latensione pulsante Vin (in fase crescente) raggiunge e supera la Vc delcondensatore che in quell’istante sta ancora scaricandosi.

L’andamento della tensione ai capi del condensatore e del carico saràadesso di tipo ondulatorio, variabile tra un valore VCMax e VCMin(vedi figura seguente) senza però mai arrivare al valore zero.

Queste variazioni della forma d’onda vengono denominate“ondulazioni residue” o semplicemente “ripple”.

La bontà di un alimentatore si misura quantificando il valore V=VCMax - VCMin (ondulazione) che deve essere il più basso possibile.

In parallelo al condensatore di grossa capacità (>1000µF elettrolitico), si pone un condensatore in poliestere o ceramico da 0,1µF ,necessario per scaricare a massa i disturbi di alta frequenza.

Lo Stabilizzatore (o regolatore di tensione) tende amantenere costante la tensione d’uscita VR sul carico alvariare, entro certi limiti, della tensione d’ingresso “Vin“della corrente assorbita dal carico R e della temperatura“T”.

L’integrato LM317 è uno stabilizzatore di tensione con laL’integrato LM317 è uno stabilizzatore di tensione con lapossibilità di poter anche regolare la tensione d’uscitastabilizzata da +1.25 Vcc a +37 Vcc., fornendo al caricouna corrente IR Max =1,5A

La differenza tra la VIN e la VOUT si definiscetensione di “DROPOUT” ed è il valore minimodella tensione tra ingresso e uscita che garantisceun corretto funzionamento dello stabilizzatore.

Il “Rendimento “ di un alimentatore stabilizzato è dato da:

A seguito vi è riportato lo schema che ci illustra passo dopo passo , le trasformazioni che assume il segnale nei vari punti principali del circuito.

Grazie per l’attenzione

Realizzato da Giuseppe Lucchese

IV B I.T.I.S M.Bartolo Pachino

A.S: 2012/2013