4 giugno 2010 rassegna stampateca.consiglio.puglia.it/.../2010/building/0406/rassegna.pdfrassegna...
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4 Giugno 2010
Rassegna Stampa
a cura dell’Infopoint del Consiglio Regionale della Puglia
8 Giugno 2010
Estratto da pag. 11
5 Giugno 2010
Estratto da
www.laltramolfetta.it
"Nato: colpito e affondato": libro
di Lannes presentato a Bari
05/06/2010 Può fare da contrappeso ai tre poteri previsti dalla Costituzione
e per questo viene definito il ‘cane da guardia della democrazia’.
E’ il quarto potere, il giornalismo libero, che fa dell’inchiesta il suo punto
di forza ed è stato il tema del sesto appuntamento della rassegna “Building
Apulia, costruendo l’identità della Puglia”, organizzata dalla biblioteca del
Consiglio regionale, Teca del Mediterraneo.
Protagonisti, “Il Giallo di Ugento” (Edizione Glocal) di Lino De Matteis -
instant book sull’omicidio del consigliere comunale salentino Giuseppe
Basile - e “Nato: colpito e affondato” (la meridiana), di Gianni Lannes,
sulla vicenda “insabbiata” del peschereccio Francesco Padre.
Si tratta di due “storie al silenziatore”, che vanno ad infoltire il lungo elenco
di misteri italiani, “rimasti spesso tali con la complicità delle istituzioni”.
“Quello del giornalista – ha detto Giuliano Foschini di Repubblica,
introducendo gli autori – è un mestiere di sovrapposizioni, di empatia con le
persone, saper ascoltare per raccontare, avendo come unica verità la buona
fede”. Un lavoro che può arrivare a delle certezze o può permettere di
ricostruire un quadro, lasciando che siano i lettori a farsi un’idea, proprio
come nel caso del “Francesco Padre” e del “Giallo di Ugento”.
Lannes parte da un dato di fatto, l’affondamento del peschereccio molfettese nel ’94, al largo delle coste del
Montenegro, in piena guerra dei Balcani, e conclude, sulla base di perizie tecniche e di lavoro sul campo, che la
nave da pesca è stata mitragliata e silurata da un sommergibile Nato.
Al contrario, De Matteis, che si occupa di un’inchiesta tuttora in corso, delinea un contesto chiarissimo e un
personaggio, Basile, un “po’ rozzo e naif”, che diventato consigliere comunale spaventa il sistema con le sue
imprese “donchisciottesche” e, forse per questo, viene ucciso a coltellate nel giugno 2008.
Entrambi i libri citano testimoni e voci inascoltate e ripercorrono le fasi delle indagini. Come ha detto Foschini:
“due bei libri per due brutte storie”, che testimoniano le difficoltà del mestiere del giornalista e la capacità della
stampa di incidere sulla storia ufficiale.
6 Giugno 2010
Estratto da
www.modugno.it
Dall'omicidio Basile al peschereccio affondato: quarto potere e misteri
Può fare da contrappeso ai tre poteri previsti dalla Costituzione e per questo viene definito il ‘cane da guardia
della democrazia’. E’ il quarto potere, il giornalismo libero, che fa dell’inchiesta il suo punto di forza ed è stato
il tema del sesto appuntamento della rassegna “Building Apulia, costruendo l’identità della Puglia”, organizzata
dalla biblioteca del Consiglio regionale, Teca del Mediterraneo.
Protagonisti, “Il Giallo di Ugento” (Edizione Glocal) di Lino De Matteis - instant book sull’omicidio del
consigliere comunale salentino Giuseppe Basile - e “Nato: colpito e affondato” (La Meridiana), di Gianni
Lannes, sulla vicenda “insabbiata” del peschereccio Francesco Padre. Si tratta di due “storie al silenziatore”,
che vanno ad infoltire il lungo elenco di misteri italiani, “rimasti spesso tali con la complicità delle istituzioni”.
“Quello del giornalista – ha detto Giuliano Foschini di Repubblica, introducendo gli autori – è un mestiere di
sovrapposizioni, di empatia con le persone, saper ascoltare per raccontare, avendo come unica verità la buona
fede”. Un lavoro che può arrivare a delle certezze o può permettere di ricostruire un quadro, lasciando che siano
i lettori a farsi un’idea, proprio come nel caso del “Francesco Padre” e del “Giallo di Ugento”.
Lannes parte da un dato di fatto, l’affondamento del peschereccio molfettese nel ’94, al largo delle coste del
Montenegro, in piena guerra dei Balcani, e conclude, sulla base di perizie tecniche e di lavoro sul campo, che la
nave da pesca è stata mitragliata e silurata da un sommergibile Nato.
Al contrario, De Matteis, che si occupa di un’inchiesta tuttora in corso, delinea un contesto chiarissimo e un
personaggio, Basile, un “po’ rozzo e naif”, che diventato consigliere comunale spaventa il sistema con le sue
imprese “donchisciottesche” e, forse per questo, viene ucciso a coltellate nel giugno 2008.
Entrambi i libri citano testimoni e voci inascoltate e ripercorrono le fasi delle indagini. Come ha detto Foschini:
“due bei libri per due brutte storie”, che testimoniano le difficoltà del mestiere del giornalista e la capacità della
stampa di incidere sulla storia ufficiale. (ange.ru)
5 Giugno 2010 Estratto da pag. 15
pag. 15 - sabato 05 giugno 2010
1
A diffusione interna - Vietata la riproduzione
4 Giugno 2010
Estratto da http://repubblica.bari.it
Quarto potere, libri d'inchiesta in rassegna Fa di tutto per resistere, il giornalismo d'inchiesta, in un momento storico in cui c'è chi all'informazione vuole mettere il bavaglio. Il ciclo di incotontri "Building Apulia" si ferma allora oggi a discutere del "Quarto potere", storica espressione con cui si indica la forza invasiva della stampa. Lo fa scegliendo due testi che indagano su altrettanto casi spinosi e ancora irrisolti: Il giallo di Ugento di Lino De Matteis e Nato: colpito e affondato di Gianni Lannes. Il primo analizza l'omicidio del politico Giuseppe Basile nel 2008, il secondo l'affondamento di un peschereccio al largo delle coste montenegrine nel 1994. Gli autori discutono delle loro ricerche alle 11 da Teca del Mediterraneo di Bari con Giuliano Foschini di Repubblica. Modera Alfonso Marrese.
4 Giugno 2010
Estratto da
www.corrieresalentino.it
Dall'omicidio Basile al peschereccio affondato: quarto potere e
misteri
Vignetta Massimo Donateo
Può fare da contrappeso ai tre poteri previsti dalla Costituzione e per questo viene definito il ‘cane da guardia
della democrazia’. E’ il quarto potere, il giornalismo libero, che fa dell’inchiesta il suo punto di forza ed è stato
il tema del sesto appuntamento della rassegna “Building Apulia, costruendo l’identità della Puglia”, organizzata
dalla biblioteca del Consiglio regionale, Teca del Mediterraneo.
Protagonisti, “Il Giallo di Ugento” (Edizione Glocal) di Lino De Matteis - instant book sull’omicidio del
consigliere comunale salentino Giuseppe Basile - e “Nato: colpito e affondato” (La Meridiana), di Gianni
Lannes, sulla vicenda “insabbiata” del peschereccio Francesco Padre. Si tratta di due “storie al silenziatore”,
che vanno ad infoltire il lungo elenco di misteri italiani, “rimasti spesso tali con la complicità delle istituzioni”.
“Quello del giornalista – ha detto Giuliano Foschini di Repubblica, introducendo gli autori – è un mestiere di
sovrapposizioni, di empatia con le persone, saper ascoltare per raccontare, avendo come unica verità la buona
fede”. Un lavoro che può arrivare a delle certezze o può permettere di ricostruire un quadro, lasciando che siano
i lettori a farsi un’idea, proprio come nel caso del “Francesco Padre” e del “Giallo di Ugento”.
Lannes parte da un dato di fatto, l’affondamento del peschereccio molfettese nel ’94, al largo delle coste del
Montenegro, in piena guerra dei Balcani, e conclude, sulla base di perizie tecniche e di lavoro sul campo, che la
nave da pesca è stata mitragliata e silurata da un sommergibile Nato.
Al contrario, De Matteis, che si occupa di un’inchiesta tuttora in corso, delinea un contesto chiarissimo e un
personaggio, Basile, un “po’ rozzo e naif”, che diventato consigliere comunale spaventa il sistema con le sue
imprese “donchisciottesche” e, forse per questo, viene ucciso a coltellate nel giugno 2008.
Entrambi i libri citano testimoni e voci inascoltate e ripercorrono le fasi delle indagini. Come ha detto Foschini:
“due bei libri per due brutte storie”, che testimoniano le difficoltà del mestiere del giornalista e la capacità della
stampa di incidere sulla storia ufficiale.
4 Giugno 2010
Estratto da pag. 32
Agenzia n. 936
4 Giugno 2010
Estratto da
www.consiglio.puglia.it
Dall'omicidio Basile al peschereccio affondato: quarto potere e misteri
Può fare da contrappeso ai tre poteri previsti dalla Costituzione e per questo viene definito il ‘cane da guardia
della democrazia’. E’ il quarto potere, il giornalismo libero, che fa dell’inchiesta il suo punto di forza ed è stato
il tema del sesto appuntamento della rassegna “Building Apulia, costruendo l’identità della Puglia”, organizzata
dalla biblioteca del Consiglio regionale, Teca del Mediterraneo.
Protagonisti, “Il Giallo di Ugento” (Edizione Glocal) di Lino De Matteis - instant book sull’omicidio del
consigliere comunale salentino Giuseppe Basile - e “Nato: colpito e affondato” (La Meridiana), di Gianni
Lannes, sulla vicenda “insabbiata” del peschereccio Francesco Padre. Si tratta di due “storie al silenziatore”,
che vanno ad infoltire il lungo elenco di misteri italiani, “rimasti spesso tali con la complicità delle istituzioni”.
“Quello del giornalista – ha detto Giuliano Foschini di Repubblica, introducendo gli autori – è un mestiere di
sovrapposizioni, di empatia con le persone, saper ascoltare per raccontare, avendo come unica verità la buona
fede”. Un lavoro che può arrivare a delle certezze o può permettere di ricostruire un quadro, lasciando che siano
i lettori a farsi un’idea, proprio come nel caso del “Francesco Padre” e del “Giallo di Ugento”.
Lannes parte da un dato di fatto, l’affondamento del peschereccio molfettese nel ’94, al largo delle coste del
Montenegro, in piena guerra dei Balcani, e conclude, sulla base di perizie tecniche e di lavoro sul campo, che la
nave da pesca è stata mitragliata e silurata da un sommergibile Nato.
Al contrario, De Matteis, che si occupa di un’inchiesta tuttora in corso, delinea un contesto chiarissimo e un
personaggio, Basile, un “po’ rozzo e naif”, che diventato consigliere comunale spaventa il sistema con le sue
imprese “donchisciottesche” e, forse per questo, viene ucciso a coltellate nel giugno 2008.
Entrambi i libri citano testimoni e voci inascoltate e ripercorrono le fasi delle indagini. Come ha detto Foschini:
“due bei libri per due brutte storie”, che testimoniano le difficoltà del mestiere del giornalista e la capacità della
stampa di incidere sulla storia ufficiale. (ange.ru)
4 Giugno 2010
Estratto da pag. 13
3 Giugno 2010
Estratto da pag. 32
3 Giugno 2010
Estratto da pag. 15
3 Giugno 2010
Estratto da
www.puglialibre.it
I L “ Q U A R T O P O T E R E ” A B U I L D I N G A P U L I A
Dalla Rubrica Building Apulia
Scritto da Redazione
Il prossimo appuntamento presso la Teca del Mediterraneo sarà il
primo a tenersi dopo la menzione ottenuta da Building Apulia lo scorso
17 maggio a Roma durante il ForumPa, occasione di incontro fra
amministrazioni locali e centrali e di premiazione delle realtà
amministrative di qualità. La Teca figura fra le 160 amministrazioni a
ricevere una menzione dal ministro Brunetta nell’ambito del Concorso
“Premiamo i risultati” (http://www.qualitapa.gov.it/premiamo-i-risultati).
Nel prossimo appuntamento di Building Apulia, che si terrà
domani, 4 giugno, saranno presentati presso la Biblioteca in via Giulio
Petroni due testi accomunati dalla tematica “quarto potere”.
Il giallo di Ugento, di Lino de Matteis, riporta notizie ed interviste
relative alla morte di Giuseppe – Peppino – Basile, ucciso ad Ugento nel
2008. Questo instant book si occupa di una indagine non ancora risolta, e
non può che ripetere i pochi dati noti: l’irruenza di Basile, consigliere
comunale e provinciale dell’Italia dei Valori, le sue lotte politiche, le
minacce di morte che aveva ricevuto. Le tre piste investigative (personale,
passionale e politica) sono tutte presentate dall’autore, giornalista, ma
maggiore attenzione è posta al movente politico e alla lotta di don Stefano
Rocca per sfidare l’omertà ugentina, figlia della paura del “sistema”, meccanismo di gestione occulta del potere
cittadino.
Un’altra indagine è al centro di Nato: colpito e affondato – La tragedia insabbiata del Francesco
Padre. Il giornalista Gianni Lannes sostiene con forza la tesi della colpevolezza della Nato, del bombardamento
accidentale e della copertura della vicenda dall’impenetrabile segreto di stato, opportunamente utilizzato per
nascondere la verità. Nel 1994 la barca “Francesco Padre” affonda, ed il suo equipaggio di cinque uomini (ed
un cane) perisce nell’ “incidente”. La spiegazione ufficiale è quella di una esplosione interna al peschereccio,
forse causata dal trasporto illegale di armi: mistificazione della realtà e calunnia sono le accuse lanciate dallo
scrittore, che riporta testimonianze secondo cui le riprese della nave sul fondale (mai recuperata)
dimostrerebbero l’impossibilità dell’esplosione interna.
I due libri protagonisti della mattinata alla Teca del Mediterraneo rivendicano un ruolo attivo per il
giornalismo, chiamato a fare da “cane da guardia del potere” ma troppo spesso votato al panegirico.
3 Giugno 2010
Estratto da pag. 23
3 Giugno 2010
Estratto da pag. 21
pag. 13 - martedì 01 giugno 2010
1
A diffusione interna - Vietata la riproduzione
1 Giugno 2010 Estratto da pag. 13
Agenzia n. 894
31 Maggio 2010
Estratto da
www.consiglio.puglia.it
Venerdì 4 giugno appuntamento di Building Apulia: “Il Quarto Potere”
Il “Quarto Potere” è il tema del sesto appuntamento di “Building Apulia, costruendo l’identità della Puglia”, la
rassegna sulla “Puglia che scrive, che edita e che parla di sé”, giunta alla settima edizione e organizzata dalla
Biblioteca Multimediale del Consiglio regionale, Teca del Mediterraneo. L’appuntamento è per venerdì 4
giugno, alle 11, a Bari, in via Giulio Petroni 19/a,.
Due i volumi al centro dell’incontro: “Il giallo di Ugento” di Lino De Matteis, ‘Edizione Glocal’ e “NATO:
colpito e affondato. La tragedia insabbiata del Francesco Padre”, di Gianni Lannes, ‘La Meridiana edizione’.
A coordinare l’incontro, Alfonso Marrese. Testimonial di giornata il giornalista Giuliano Foschini.
(comunicato)