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1 INDICE: Convegno Top Legal Milano 27 Giugno 2013 h 16,30 : LUSSEMBURGO OLTRE IL SEGRETO BANCARIO 2 Ultimi sviluppi sulla procedura del “Brevetto Unitario Europeo” 3 La revoca della firma digitale per le persone non fisiche 4 Business in Slovenia 5 o Tassazione e benefici fiscali in Slovenia o Bando per incentivi

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INDICE: Convegno Top Legal Milano 27 Giugno 2013 h 16,30 :

LUSSEMBURGO OLTRE IL SEGRETO BANCARIO 2 Ultimi sviluppi sulla procedura del “Brevetto Unitario Europeo” 3 La revoca della firma digitale per le persone non fisiche 4 Business in Slovenia 5

o Tassazione e benefici fiscali in Slovenia o Bando per incentivi

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ULTIMI SVILUPPI SULLA PROCEDURA DEL “BREVETTO UNITARIO EUROPEO”

Appello di ICC al Ministro degli Affari esteri europei per l’adesione al Brevetto Unitario Europeo

Con una sentenza del 16 aprile scorso, la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha respinto il ricorso introdotto da Spagna e Italia, nel giugno del 2011, contro la decisione di autorizzare una cooperazione rafforzata per l’adozione di regolamenti che disciplinano il brevetto unitario EU. In merito a ciò, ICC Italia si è unita alla richiesta, sottoscritta in una lettera indirizzata all’On. Moavero Milanesi, Ministro degli Affari europei, di alcune Associazioni, imprese, persone giuridiche e fisiche, di aderire al Brevetto unitario europeo e ratificare l’accordo sulla Corte unificata sui brevetti. Si riporta uno stralcio del testo della lettera: “Italia e Spagna sono gli unici due Paesi a non aver ancora aderito al nuovo sistema di brevetto unitario per l’Europa. Alla base della non adesione, la contestazione dell’uso dello strumento della cooperazione rafforzata, giudicato però legittimo dalla Corte di giustizia europea nella recente sentenza che ha respinto i ricorsi di Italia e Spagna. Se l’Italia rimanesse fuori dal sistema del brevetto unitario, la necessità di una protezione separata nel nostro Paese comporterebbe un esborso maggiore per le nostre imprese e una possibile rinuncia a tale protezione aggiuntiva da parte delle imprese, con il conseguente disincentivo per le stesse ad investire in attività produttive, commerciali e di ricerca nel nostro territorio. Infine, con l’esclusione dal sistema del brevetto unitario, il nostro Stato non parteciperebbe alla ripartizione dei proventi delle tasse di mantenimento dei brevetti unitari, provenienti anche dalle nostre imprese. Con un’adesione immediata alla cooperazione rafforzata, l’Italia potrà inoltre partecipare attivamente alle discussioni ancora in corso su aspetti importanti come il regime di tassazione dei brevetti, la distribuzione dei relativi proventi agli Stati membri e le agevolazioni per le PMI. Con l’adesione di Italia e Spagna si avrebbe un sistema di protezione brevettuale valido su tutto il territorio dell’Unione europea, a fianco di quelli già esistenti per i marchi e i disegni, come parte di un sistema complessivo di tutela della proprietà industriale forte ed omogeneo che possa proteggere l’industria europea dalla contraffazione.” Fonte: ICC Italia

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LA REVOCA DELLA FIRMA DIGITALE PER LE PERSONE NON FISICHE L’Agenzia Dogane comunica che, “in conformità al Decreto legislativo 7 marzo 2005 (Codice dell’Amministrazione Digitale - CAD) dal 15 aprile 2013 provvederà alla revoca dei certificati di firma digitale rilasciati a Persone Non Fisiche – PNF (codici fiscali di aziende). Di conseguenza, dal 16 aprile, i certificati di firma associati a PNF non sono più validi, e i documenti firmati con tali certificati saranno rigettati. Al riguardo si rammenta che un primo avviso è stato pubblicato l’8 ottobre 2009 (cfr. http://www.agenziadogane.it/wps/wcm/connect/ Internet/ed/Operatore/Servizi+online/ S e r v i z i o + T e l e m a t i c o + D o g a n a l e + E . D . I . / N o v i t a / Adeguamento+al+Codice+amministrazione+digitale+28+ottobre+2008). Le aziende che non hanno ancora provveduto all’inserimento di uno o più sottoscrittori (persone fisiche a cui assegnare la firma digitale) devono effettuare la registrazione di tali soggetti. Come sottoscrittore può essere indicato il legale rappresentante dell’azienda oppure una qualsiasi persona a cui l’azienda ha affidato il compito di firmare le dichiarazioni. Si rammenta che in tal caso occorre recarsi in dogana per ritirare le nuove credenziali. Le aziende che hanno indicato un sottoscrittore intestatario di firma digitale collegato all’autorizzazione della società, devono provvedere a generare ed utilizzare la firma digitale di quest’ultimo. Tutte le informazioni relative all’utilizzo dell’applicazione “Sistema di Gestione dei Certificati” ed alle modalità di inserimento del sottoscrittore sono illustrate nella sezione “Assistenza online” accessibile dal sito www.agenziadogane.gov.it. Per richiedere assistenza si raccomanda di seguire le indicazioni fornite all’indirizzo: http://www.agenziadogane.it/wps/ wcm/connect/Internet/ed/LAgenzia/Contatta+lAgenzia/Come+chiedere+assistenza/.” Fonte ICC Italia. Mondomercati

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BUSINESS IN SLOVENIA Tassazione e benefici fiscali in Slovenia Tipi di impresa La forma più frequente è la società a responsabilità limitata, per la costituzione è necessario un atto notarile e un capitale sociale minimo di 7.500 euro da versare interamente. Le altre forme di impresa sono la società per azioni, la società a responsabilità illimitata e la ditta individuale. Società a responsabilità limitata I soci possono essere persone fisiche o giuridiche, possono essere una o più persone, il contributo minimo per ogni persona è di 50 euro. Per registrare lo statuto in Tribunale serve un atto notarile e un interprete legale nel caso i soci non siano sloveni. Nel caso di una srl con socio unico, non serve l'atto notarile in questo caso le spese di costituzione sono inferiori. Il Tribunale impiega circa due/tre giorni a registrare la società. Ditta individuale Una persona fisica può aprire una ditta individuale semplificata, (uno straniero deve avere la residenza in Slovenia) dal 2013 è possibile fino ad un fatturato di 50.000 euro. Se si sceglie questo tipo di impresa, adatta soprattutto a chi fornisce solo servizi e consulenze, non è necessario gestire la contabilità ma solo l’elenco delle fatture emesse; a fine anno, dal totale del fatturato, si deducono i costi calcolati in maniera forfettaria del 70% e sull’utile si calcola il 20% di tasse a titolo d’imposta. Tassazione Gli utili delle società di capitali nel 2012 erano tassati al 20%, nel 2013 saranno tassati al 17%, e andranno a scalare fino al 15% nel 2015. Dalla base imponibile si possono detrarre entro certi limiti: – gli investimenti dei beni ammortizzabili destinati alla ricerca e allo sviluppo – gli investimenti destinati ad aumentare nuovi posti di lavoro per disabili – gli investimenti in fondi pensione per i dipendenti. L’IVA (DDV in sloveno) è al 20%, l’aliquota ridotta è dell’8,5%, per i servizi finanziari si applica l’aliquota del 6,5%. I redditi da capitale e quindi anche gli utili prelevati dai soci, (persone fisiche che hanno la residenza in Slovenia) sono tassati con un tassa fissa del 25% a titolo d’imposta. Se i soci hanno la residenza in Italia devono rispettare la legge n.76 del 29 maggio 2009, convenzione tra il governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica slovena per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio. Agevolazioni Per tutte le altre imprese esistono delle agevolazioni per chi assume personale che non ha ancora compiuto i 26 anni o madri di bambini con età inferiore a tre anni, in questo caso l’Istituto per la previdenza sociale dopo due anni restituisce al datore di lavoro il 50% dei contributi pagati il primo anno e il 30% dei contributi pagati il secondo anno. Per chi assume persone anziane è prevista la parziale esenzione dal pagamento dei contributi nella misura del 30% per le persone che hanno compiuto 60 anni e del 50% per le persone che hanno già maturato i requisiti per la pensione ma che continuano a lavorare.

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Bando per incentivi Bando per finanziamenti a fondo perduto Le compagnie estere che operino degli investimenti diretti in Slovenia possono richiedere delle sovvenzioni finanziarie. Il fine del progetto di sovvenzionamento degli IDE tramite condivisione dei costi è di incrementare il potere d’attrazione della Slovenia come sito per investimenti diretti esteri (IDE) abbassando i costi d’ingresso (cioè d’avviamento) per quegli investitori i cui investimenti abbiano un impatto positivo sull’economia slovena. Il programma d’incentivi, mira alla motivazione e alla semplificazione degli investimenti. L'obiettivo di questi incentivi consiste nel ridurre la barriera dei costi iniziali per nuove imprese nel settore della produzione e dei servizi, al fine di renderle concorrenziali sui mercati internazionali. Bando Pubblico per gli incentivi finanziari in favore degli Investimenti Diretti Esteri in Slovenia 2013 Descrizione Nell’ambito del Progetto di sovvenzionamento degli IDE tramite condivisione dei costi, vengono assegnati degli incentivi finanziari a delle compagnie estere che abbiano dei progetti d’investimento destinati ad essere realizzati da compagnie costituite in Slovenia, nelle quali le compagnie estere abbiano una partecipazione di capitale diretta di almeno il 10 %. Il progetto è rivolto ai progetti IDE che investano in terreni, impianti ed attrezzature e/o in beni immateriali, sia fondando una nuova compagnia che espandendo delle operazioni già esistenti o anche diversificando la produzione, purché ciò rientri nei settori dell’industria manufatturiera, dei servizi commercializzati internazionalmente (quali i call center, i centri servizi condivisi, i centri di distribuzione e logistici e le sedi regionali) e della ricerca e sviluppo. Ogni investitore straniero può chiedere un cofinanziamento a patto che presenti un progetto d’investimento che, una volta realizzato, crei entro 3 anni (o entro 5 anni per le grandi compagnie) almeno 25 nuovi posti di lavoro (se il progetto rientra nel settore manufatturiero), 10 nuovi posti di lavoro (se il progetto rientra nel settore dei servizi), o 5 nuovi posti di lavoro (se il progetto rientra nel settore della ricerca e sviluppo). Bando per finanziamenti a tasso agevolato Il beneficio del bando si traduce in un tasso di interesse più basso, e la possibilità di iniziare la restituzione del prestito dopo un periodo massimo di due anni, inoltre la garanzia prestata dallo Stato sloveno aumenta la possibilità di ottenere un credito per quelle aziende che non hanno garanzie sufficienti per ottenere un prestito bancario o per le aziende che necessitano delle loro garanzie per rilanciare un nuovo ciclo di investimenti. Il bando è rivolto a tutte le piccole e medie imprese registrate in Slovenia entro il 30 giugno 2013 che hanno almeno 1 dipendente e meno di 250. Non possono partecipare al bando le aziende che svolgono come attività principale: agricoltura, silvicoltura, pesca, commercio, manutenzione e riparazione di autoveicoli. Tasso di interesse agevolato: Euribor 6 mesi + 1,95% Finanziamento massimo: 1.500.000 euro. Periodo di rimborso del prestito: dai 18 mesi fino a 120 mesi. Le spese che possono essere finanziate sono: - spese per investimento materiali e immateriali – capitale circolante che deve essere combinato con investimenti materiali e immateriali fino ad massimo del 30% del valore totale, comunque non può superare i 200.000 euro.

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Incentivi fiscali L'attuale imposta sul reddito delle persone giuridiche èstato fissata al 17% della base imponibile per il 2013 e sarà ridotta al 15% entro il 2015. Per quanto riguarda invece le agevolazioni fiscali per investimenti di capitali, è prevista una deduzione del 20 % della base imponibile per gli investimenti in ricerca e sviluppo. L'ammontare complessivo delle deduzioni può aumentare fino a raggiungere il 30-40 % a seconda di quanto previsto dai programmi regionali. L'agevolazione globale è tuttavia limitata all'ammontare della base imponibile. Fonte: Studio commercialista Inboj - Lubiana - Slovenia