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  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 2

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 3

    Il cervello umano deriva da tre strutture cerebrali

    Nel corso dellevoluzione le strutture nervose pi recenti hanno inglobato le

    pi remote come nel gioco delle scatole cinesi

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 4

    Archipallio (cervello rettiliano) Paleopallio (cervello mammaliano

    antico) Neocortex (cervello neomammaliano)

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 5

    Le tre strutture lavorano in modo integrato pur conservando una relativa indipendenza funzionale

    interessante analizzare il fatto che dallintegrazione delle attivit di ciascuna struttura cerebrale deriva gran parte dei

    nostri comportamenti e della nostra personalit

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 6

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 7

    Il cervello re)liano in grado di eseguire forme stereo)pate di comportamento stabilite gene)camente

    Esempi:

    presa di possesso

    e la protezione

    del proprio territorio

    il cacciare

    i ri8 di accoppiamento

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 8

    I programmi comportamentali prestabili8 dal cervello re)liano sono presen8 anche nell uomo.

    Lo sviluppo delle altre due stru>ure a>enua il rigido vincolo gene8co che cara>erizza gli organismi dota8 del solo archipallio.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 9

    Alcune tendenze di comportamento negli umani sono dovute alleredit di ordini regola8 dalla stessa primaria zona cerebrale

    Esempi: reazioni violente , preferenza per la rou8ne o per azioni rituali.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 10

    Il cervello re)liano importante per funzioni vitali alla base della siologia del sistema nervoso neurovegeta8vo.

    Le stru>ure implicate in queste funzioni sono presen8 sopra>u>o a livello del tronco

    encefalico

    es.:formazione reticolare

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 11

    Paleopallio

    Risulta essere logene8camente pi recente rispe>o allArchipallio . Comprende diverse stru>ure anatomiche che oggi iden8chiamo con le stru>ure del sistema limbico:

    Ippocampo

    Fornice

    Corpi Mammillari circuito di Papez

    Nucleo Talamico Anteriore

    Circonvoluzione del cingolo

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 12

    Altre stru>ure coinvolte nel sistema limbico sono :

    Amigdala

    Se>o Pellucido

    Corteccia

    Prefrontale

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 13

    Il sistema limbico inoltre pu essere diviso in tre aree

    La prima area viene ad essere iden8cata a livello dellamigdala. Essa risulta essere importante nelle sensazione emo8ve e nei comportamen8 nalizza8 allautoconservazione:

    Autoprotezione

    Lo>a

    Alimentazione

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 14

    La seconda area risulta essere localizzabile a livello del se>o ed coinvolta nella:

    Socievolezza

    Conservazione

    della specie

    Procreazione

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 15

    La terza area localizzabile a livello della parte superiore dellanello limbico comprende :

    Corpi Mammillari

    Talamo anteriore e medio-dorsale

    Corteccia cingolata

    Corteccia prefrontale ( presente solo con la formazione del neocortex )

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 16

    Nel corso dellevoluzione sono sta8 favori8 gli organismi con stru>ure paleopalliali. Ques8, grazie allesperienza, potevano modicare il loro comportamento svincolandolo da quel rigido vincolo gene8co 8pico dei re)li.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 17

    Il paleopallio infa) capace di a>ribuire una valenza posi8va o nega8va agli s8moli o even8 e di memorizzare tale esperienza e il valore ad essa associato in modo da u8lizzarla per guidare i comportamen8 futuri

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 18

    Un altro modo di concepire il sistema limbico vederlo come regolatore inibitorio del cervello re)liano.

    La s8molazione del sistema limbico spesso sopprime comportamen8 is8n8vi, mentre lesioni in esso prodo>e spesso risultano liberare is8n8 incontrollabili

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 19

    Neocortex Compare in una fase pi tardiva dellevoluzione e risulta essere la stru>ura pi complessa.

    prevalentemente formata dagli emisferi cerebrali e va a cara>erizzare il cervello dei mammiferi superiori.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 20

    Nei prima8 e nelluomo la corteccia non risulta essere liscia ma presenta circonvoluzioni fondamentali, stru>uralmente parlando , per quella che la massimizzazione del tessuto nervoso disponibile

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 21

    Il neocortex la sede di funzioni superiori come il linguaggio ed, in generale , la sede di quei comportamen8 che perme>ono di arontare situazioni nuove e inaspe>ate e di prevedere nella misura ragionevole il futuro potendo quindi pianicare le azioni pi idonee da compiere

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 22

    Il neocortex lartece del pensiero cosciente risulta essere la sede dellautocoscienza e delle concezioni dello spazio e del tempo.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 23

    Presenta capacit indu)va: osservando i casi par8colari in cui apprende che alcuni fenomeni sono ee) di precisi cause, esso portato a stabilire collegamen8 razionali tra i fenomeni.

    Questa facolt ha permesso levoluzione successiva del neocortex nella logenesi antropologica.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 24

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 25

    Un cervello per correre?

    1986, K. Fialkowski: il clima arido della

    savana ha esercitato una forte pressione selettiva sui nostri antenati a favore di quegli individui in grado di correre il pi a lungo possibile durante lattivit di caccia.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 26

    La condizione di stress termico, causato dalla predazione sotto il sole, ha provocato un aumento di cellule e reti neurali per il mantenimento funzionale del cervello grazie allaumento dei possibili circuiti neurali deputati allanalisi degli eventi esterni.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 27

    1990, Radiator theory, D. Falk:

    una maggiore esposizione della testa al sole, dovuta all'andatura bipede, e la forza di gravit hanno prodotto un accrescimento dei vasi sanguigni che irradiano il cervello raffreddandolo (termoregolazione) cos da consentire la crescita di volume dell'encefalo.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 28

    5 milioni di anni fa nellAfrica orientale avvengono cambiamenti geoclimatici che inducono lo

    sviluppo cerebrale degli ominidi : la foresta si riduce in favore della savana.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 29

    Sopravvivono gli individui in grado di mappare un pi vasto territorio possibile per:

    -trovare un maggior numero di fonti alimentari;

    -percorrere le vie pi sicure in caso di fuga da un predatore.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 30

    1980, Clutton-Brock e Havery: effettuano delle ricerche sullestensione dellhome range in primati con una dieta a base di foglie o di frutta e insetti.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 31

    Il territorio occupato dai foglivori minore di quello abitato da chi si nutre di frutta: in natura le foglie si trovano in maggior abbondanza rispetto ai frutti, perci i fruttivori hanno bisogno di una buona capacit di memorizzare le caratteristiche del territorio.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 32

    Confrontando le dimensioni del cervello in rapporto al peso corporeo, emerso che i mangiatori di frutta hanno un cervello pi grande di quello dei foglivori.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 33

    1981 R. Martin: enfatizza il ruolo dellalimentazione nello

    sviluppo cerebrale negli ominidi.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 34

    Quando gli ominidi hanno arricchito la loro alimentazione assumendo una maggior quantit di calorie, queste sono state impiegate dal loro organismo per l'aumento della massa encefalica.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 35

    L' aumento delle dimensioni cerebrali ha richiesto:

    un apporto energetico pi cospicuo progressi nella locomozione progressi nel comportamento alimentare

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 36

    I primati foglivori presentano dimensioni cerebrali minori rispetto ai fruttivori perch la digestione di foglie pi dispendiosa e rende un minor apporto calorico (i foglivori hanno tassi metabolici basali inferiori).

    Disponendo di minor energia, i foglivori mostrano anche unattivit di locomozione ridotta e

    difendono territori pi ristretti.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 37

    1995, Aiello e Wheeler: le forti richieste energetiche del SNC

    hanno determinato una minor disposizione di risorse nel resto del corpo, dando vita a un costante processo di gracilizzazione del genere Homo.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 38

    1989, Camperio: la crescita del cervello ha determinato un grosso

    cambiamento nei rapporti morfofunzionali tra il cranio e la faccia tali da provocare la discesa della laringe nella gola che lascia spazio alla lingua nella cavit orale.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 39

    Queste sono state le premesse per lo sviluppo del linguaggio, che a sua volta ha determinato l'espansione di specifiche aree cerebrali:

    l'area di Broca l'area di Wernicke l'area motoria supplementare.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 40

    Lacquisizione della stazione eretta consente alle mani di acquisire funzioni nuove:

    es. costruire oggetti per raggiungere uno scopo specifico.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 41

    Si sviluppa lampia rappresentazione corticale della mano a livello sensoriale e motorio, permettendo la presa di precisione (gli antropologi parlano di mano come prolungamento del cervello).

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 42

    Sono incrementate le abilit immaginative e di concentrazione grazie alla capacit di trasportare un utensile per distanze sempre maggiori.

    Aumentano le dimensione del lobo frontale, importante in compiti che richiedono attenzione e pianificazione di un movimento.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 43

    La paleontologia ci ha fornito prove riguardo l'associazione tra dimensioni cerebrali e produttivit intellettuale.

    In Sudafrica stato rinvenuto un giaciglio risalente a 77000 anni fa la cui peculiarit l'essere costituito da foglie insetto-repellenti.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 44

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 45

    Come pu essere definita l'intelligenza?

    Quali propriet cerebrali ne sono alla base?

    Quali particolarit dell'essere umano gli hanno permesso di sviluppare una cos elevata capacit intellettiva?

    Punti fondamentali:

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 46

    Come pu essere definita l'intelligenza?

    "L'intelligenza pu essere definita come la velocit e la capacit di successo degli animali nella risoluzione di problemi legati alla sopravvivenza nel loro ambiente naturale e sociale (G. Roth, U. Dicke, in Evolution of the brain and intelligence)

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 47

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 48

    flessibilit mentale e comportamentale

    buona misura dellintelligenza

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 49

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 50

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 51

    Lintelligenza sembra essersi evoluta indipendentemente in differenti classi di vertebrati, cos come in differenti famiglie dello stesso ordine

    Questa teoria in contrasto con la visione ontogenetica dellintelligenza

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 52

    Quali propriet cerebrali ne sono alla base?

    Propriet generali: se assumiamo che lintelligenza sia basata su un aumento delle capacit di processamento delle informazioni

    Dimensione assoluta

    Dimensione relativa

    Quoziente di encefalizzazione EQ

    Dimensioni assolute e relative della corteccia cerebrale e la Pfc

    Propriet specifiche:

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 53

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 54

    Dimensioni relative:

    Con laumento delle dimensioni corporee, le dimensioni del cervello crescono secondo allometria negativa, seguendo una funzione esponenziale tra 0,6 e 0,8 questo significa che con laumento delle dimensioni corporee i cervelli diventano pi grandi in modo assoluto, ma pi piccoli relativamente ad altri animali

    Uomo 2% massa corporea Toporagno 10 % massa corporea

    La relazione tra dimensioni relative del cervello e intelligenza inconcludente

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 55

    Quoziente Encefalizzazione EQ:

    EQ= Ea/Ee Indica di quanto le dimensioni del cervello di una specie Ea si discosta dalle

    dimensioni attese Ee sulla base di una specie standart sullo stesso taxon. Con il gatto come standard dei mammiferi EQ=1, gli esseri umani hanno EQ=7,5.

    Questo significa che il cervello umano ha 7,5 volte il cervello pi grande rispetto alle dimensioni attese!!!

    Nonostante questo alcune scimmie cappuccino hanno EQ maggiori rispetto agli scimpanz e ai gorilla nonostante la loro minore intelligenza

    Anche il quoziente di encefalizzazione sembra non essere un misuratore efficace

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 56

    Nonostante questo alcune scimmie cappuccino hanno EQ maggiori rispetto agli scimpanz e ai gorilla nonostante la loro minore intelligenza

    Anche il quoziente di encefalizzazione sembra non essere un misuratore efficace

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 57

    Dimensioni assolute e relative della corteccia cerebrale:

    La corteccia cerebrale considerato il substrato per abilit cognitive maggiori

    Il volume corticale aumenta pi velocemente del volume del cervello seguendo unesponenziale con esponente 1,13 (allometria positiva). Il volume corticale umano superato in maniera considerevole da quello degli elefanti e dei grandi cetacei

    In particolare la corteccia frontale e prefrontale risultano eccezionalmente grandi nelluomo ma non in modo cos sproporzionato rispetto ad altri primati

    Anche le dimensioni della corteccia cerebrale non sono un preciso indicatore di intelligenza

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 58

    Ma allora perch siamo pi intelligenti???

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 59

    Il segreto risiede nel numero e nella grandezza dei neuroni!

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 60

    1)G.Roth e U.Dicke (neurobiologi alluniversit di Brema) trovarono una correlazione tra il numero dei neuroni della corteccia con la velocit dellattivit neurale

    2) nel 2007 Jon H. kaas(neuroscienziato alla Vanderbilt University) ha confrontato la morfologia delle cellule cerebrali di diverse specie e ha scoperto che

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 61

    Per tutti gli animali al crescere delle dimensioni cerebrali aumenta anche la dimensione delle singole cellule cerebrali che si dispongono quindi in modo meno denso e richiedono tempi lunghi di trasmissione

    I piccoli neuroni dei primati e delluomo portano cos ad un duplice vantaggio:

    1) Sono pi numerosi 2) Maggiore velocit di comunicazione

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 62

    Per avere lo stesso numero di neuroni umani il topo dovrebbe sviluppare un cervello di

    45 KG!!!

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 63

    Nel 2009 Martin P. Van der Heuvel (University of Medisch Centrum Utrecht) ed Edward Bullmore (University of Cambridge) hanno scoperto che:

    3) La presenza di connessioni dirette tra le varie aree del cervello contribuiscano in maniera diretta allintelligenza

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 64

    Grado di mielinizzazione:

    3) La mielina riveste lassone con delle piccole interruzioni chiamati Nodi di Ranvier che consentono una conduzione saltatoria

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 65

    Riassumendo, ecco perch siamo cos intelligenti:

    1. La corteccia frontale e prefrontale sembrano essere relativamente pi grandi

    2. I neuroni sono molto piccoli e non crescono con il cervello 3. I neuroni sono molto numerosi 4. Connessioni dirette tra le aree del cervello 5. Assoni mielinizzati

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 66

    Ma la nostra intelligenza giunta a un limite?

    Simon Laughlin (neuroscienziato allUniversit di Cambridge) propone la legge dei ritorni decrescenti

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 67

    Informazione, rumore ed

    energia sono lega3 in modo inestricabile

    Simon Laughlin,

    neuroscienziato dellUniversit di Cambridge

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 68

    possibile per che nel corso dellevoluzione il nostro cervello abbia raggiunto un limite alla capacit di elaborare linformazione?

    possibile che ci siano limi8 di natura sica allevoluzione di unintelligenza basata sui neuroni, non solo per gli esseri umani ma per ogni forma di vita?

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 69

    Aumento delle dimensioni cerebrali Aumento delle connessioni Aumento della velocit dei segnali S8pare pi neuroni nello stesso spazio (diminuzione dimensioni cellulari)

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 70

    Tra le specie aumenta il numero di aree dis8nte e specializzate in cui si divide un cervello

    Aree equivalen8 degli emisferi destro e sinistro assumono funzioni diverse (per esempio ragionamento spaziale contro ragionamento verbale).

    Il cervello risolve il problema connando i neuroni che svolgono funzioni simili in tan8 moduli altamente connessi al loro interno, e con un numero assai pi piccolo di connessioni a lunga distanza fra ques8.

    La divisione delle funzioni tra emisfero destro ed emisfero sinistro riduce la quan8t di informazione che deve passare tra gli emisferi, minimizzando il numero di lunghi assoni interemisferici necessari.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 71

    Queste cara9eris3che apparentemente

    complesse dei cervelli pi grandi sono solo

    contorsioni necessarie a risolvere il problema

    delle connessioni

    Non ci dicono che il

    cervello pi intelligente

    Changizi, neurobiologo dei 2AI Labs di Boise, USA

  • I cervelli devono o@mizzare simultaneamente una serie di

    parametri, quindi inevitabile che ci siano compromessi

    Se si vuole migliorare una cosa, se ne rovina unaltra

    Jan Karbowski, neuroscienziato dellaccademia polacca a Varsavia

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 73

    espandessimo il corpo calloso abbastanza in fre>a da mantenere costante la conne)vit durante lespansione?

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 74

    Il corpo calloso si espanderebbe e allontanerebbe gli emisferi, neutralizzando i

    miglioramen8 spera8.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 75

    Aumento delle dimensioni medie delle cellule nervose e specializzazione

    Aumento del numero di neuroni

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 76

    Vantaggi

    Maggiore possibilit di connessioni

    Svantaggi

    Un numero maggiore di cellule consuma pi energia

    Cellule pi grandi sono s8pate nella corteccia cerebrale in modo meno denso

    Aumenta la distanza tra le cellule e la lunghezza degli assoni che le collega

    Un assone pi lungo ha bisogno di pi tempo per inviare i segnali da una cellula allaltra

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 77

    Vantaggi

    Aumento del usso di informazioni

    Pi comunicazioni tra neuroni lontani

    Svantaggi

    I collegamen8 in eccesso consumano pi energia

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 78

    Aumento spessore degli assoni Aumento del numero di assoni mielinizza8

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 79

    Vantaggi

    Aumento della velocit dei segnali

    Aumento del usso di informazioni

    Svantaggi

    Assoni pi spessi consumano pi energia e occupano pi spazio

    Laumento della sostanza bianca maggiore di quello della sostanza grigia

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 80

    Raddoppiando lo spessore di un assone si raddoppia anche il

    consumo energe8co, mentre la velocit degli impulsi aumenta solo del 40 per cento

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 81

    Vantaggi

    Risparmio di spazio Risparmio di energia

    Svantaggi

    Diminuzione del numero di canali ionici

    I canali ionici si avvicinano e potrebbero provocare potenziali dazione senza alcun impulso

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 82

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 83

    Gi ora, negli assoni cerebrali

    pi piccoli probabilmente partono sei impulsi

    accidentali al secondo. Se gli assoni diventassero

    solo un po pi piccoli, probabile che si arriverebbe

    a 100 impulsi accidentali al secondo.

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 84

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 85

    Inoltre la convergenza evolu8va fa pensare che una certa soluzione anatomica

    o siologica ha raggiunto la maturit, e quindi potrebbe

    esserci poco spazio per ulteriori miglioramen8.

    Forse la vita arrivata a un proge>o neurale o)male

  • 13-12-2013 I LIMITI DELL'EVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 86

  • 13-12-2013 I LIMITI DELLEVOLUZIONE CEREBRALE Pagina 87

    Bibliografia

    Fox D., I limiti dell'intelligenza, in "Le Scienze", n. 517 (Settembre 2011), pp. 38-43.

    Roth G., Dicke U., Evolution of the brain and intelligence, in "Trends in Cognitive Sciences", Vol. 9, n. 5 (Maggio 2005), pp. 250-257.

    Pringle H., L'origine della creativit, in Le Scienze, n. 537 (Maggio 2013), pp.35-41.

    Agrillo C., L'evoluzione cerebrale degli ominidi: quando antropologia, paleontologia e psicologia convergono su una domanda, in Antrocom, vol. 4 n. 1 (2008), pp. 51-58.

    Penzo A., P. D. Mac Lean: evoluzione del cervello e comportamento umano, www.psichepedia.it