66 rete giudiziaria europea

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1. 29 giugno 1998. Azione comune adottata dal Consiglio dell’Unione europea sulla base dell’articolo K.3 del trattato sull’Unione eu- ropea, sull’istituzione di una Rete giudizia- ria europea (98/428/GAI) (GU delle Comu- nità europee 7 luglio 1998, L 191). TITOLO I CARATTERISTICHE DELLA RETE GIUDIZIARIA EUROPEA Art. 1. Istituzione. Viene istituita una rete di pun- ti di contatto giudiziari tra gli Stati membri in pro- sieguo denominata «rete giudiziaria europea». Art. 2. Composizione. 1. La rete giudiziaria euro- pea è composta, tenuto conto delle norme costitu- zionali, delle tradizioni giuridiche e della struttura interna di ciascuno Stato membro, delle autorità centrali responsabili della cooperazione giudiziaria internazionale, delle autorità giudiziarie o di altre autorità competenti con responsabilità specifiche nell’ambito della cooperazione internazionale, sia in generale che per alcune forme di criminalità grave, quali la criminalità organizzata, la corruzione, il traffico di stupefacenti o il terrorismo. 2. Vengono istituiti uno o più punti di contatto per ciascuno Stato membro in funzione delle sue norme interne e della ripartizione interna delle competenze facendo in modo da comprendere l’intero territorio nazionale e le varie forme di criminalità grave. 3. Ciascuno Stato membro si adopera affinché la/le persona/e di contatto abbia/abbiano una conoscenza sufficiente di una lingua dell’Unione europea diver- sa dalla lingua nazionale, tenuto conto della neces- sità di consentire la comunicazione con le persone di contatto degli altri Stati membri. 4. I magistrati di collegamento di cui all’azione co- mune 96/277/GAI, del 22 aprile 1996, qualora ab- biano funzioni analoghe a quelle attribuite dall’arti- colo 4 alle persone di contatto, possono essere asso- ciati alla rete giudiziaria europea dallo Stato mem- bro che invia il magistrato di collegamento, secondo le modalità da esso stabilite. 5. La Commissione designa una persona di contat- to per i settori di sua competenza. Art. 3. Modalità di funzionamento della rete. La rete giudiziaria europea opera in particolare nei tre modi seguenti: a) facilita l’istituzione di adeguati contatti tra le persone di contatto dei vari Stati membri per assol- vere i compiti previsti all’articolo 4; b) organizza riunioni periodiche tra i rappresen- tanti degli Stati membri secondo le modalità previ- ste agli articoli 5, 6 e 7; c) fornisce stabilmente alcune informazioni di base sempre aggiornate, in particolare attraverso una rete di telecomunicazione adeguata, secondo le modalità previste agli articoli 8, 9 e 10. TITOLO II CONTATTI NELL’AMBITO DELLA RETE Art. 4. Funzioni delle persone di contatto 1. Le persone di contatto sono intermediari attivi che hanno il compito di agevolare la cooperazione giudiziaria tra gli Stati membri, soprattutto nell’azione contro le for- me di criminalità grave. Esse sono a disposizione del- le autorità giudiziarie locali e delle altre autorità com- petenti del loro paese, nonché delle persone di con- tatto e delle autorità giudiziarie locali e altre autorità competenti degli altri paesi, per consentire loro di sta- bilire i contatti diretti più appropriati. Nella misura in cui sia necessario e in base ad un accordo tra le amministrazioni interessate, esse pos- sono spostarsi per incontrare le persone di contatto degli altri Stati membri. 2. Le persone di contatto forniscono le informa- zioni giuridiche e pratiche di cui necessitano le au- torità giudiziarie locali dei rispettivi paesi, nonché le persone di contatto e le autorità giudiziarie locali de- gli altri paesi, per consentire loro di approntare effi- cacemente le domande di cooperazione giudiziaria ovvero per migliorare quest’ultima in generale. 3. Esse facilitano il coordinamento della coopera- zione giudiziaria nei casi in cui alle varie domande presentate dalle autorità giudiziarie locali di uno Stato membro si debba dar seguito in modo coordi- nato in un altro Stato membro. TITOLO III RIUNIONI PERIODICHE DELLA RETE GIUDIZIARIA EUROPEA Art. 5. Oggetto delle riunioni periodiche. 1. Gli Rete giudiziaria europea © Laurus Robuffo

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29 giugno 1998. Azione comune adottata dal Consiglio dell’Unione europea sulla base dell’articolo K.3 del trattato sull’Unione eu- ropea, sull’istituzione di una Rete giudizia- ria europea (98/428/GAI) (GU delle Comu- nità europee 7 luglio 1998, L 191). Art. 5. Oggetto delle riunioni periodiche. 1. Gli © Laurus Robuffo 1. © Laurus Robuffo

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1.

29 giugno 1998. Azione comune adottata dalConsiglio dell’Unione europea sulla basedell’articolo K.3 del trattato sull’Unione eu-ropea, sull’istituzione di una Rete giudizia-ria europea (98/428/GAI) (GU delle Comu-nità europee 7 luglio 1998, L 191).

TITOLO ICARATTERISTICHE DELLA

RETE GIUDIZIARIA EUROPEA

Art. 1. Istituzione. Viene istituita una rete di pun-ti di contatto giudiziari tra gli Stati membri in pro-sieguo denominata «rete giudiziaria europea».

Art. 2. Composizione. 1. La rete giudiziaria euro-pea è composta, tenuto conto delle norme costitu-zionali, delle tradizioni giuridiche e della strutturainterna di ciascuno Stato membro, delle autoritàcentrali responsabili della cooperazione giudiziariainternazionale, delle autorità giudiziarie o di altreautorità competenti con responsabilità specifichenell’ambito della cooperazione internazionale, sia ingenerale che per alcune forme di criminalità grave,quali la criminalità organizzata, la corruzione, iltraffico di stupefacenti o il terrorismo.

2. Vengono istituiti uno o più punti di contatto perciascuno Stato membro in funzione delle sue normeinterne e della ripartizione interna delle competenzefacendo in modo da comprendere l’intero territorionazionale e le varie forme di criminalità grave.

3. Ciascuno Stato membro si adopera affinché la/lepersona/e di contatto abbia/abbiano una conoscenzasufficiente di una lingua dell’Unione europea diver-sa dalla lingua nazionale, tenuto conto della neces-sità di consentire la comunicazione con le persone dicontatto degli altri Stati membri.

4. I magistrati di collegamento di cui all’azione co-mune 96/277/GAI, del 22 aprile 1996, qualora ab-biano funzioni analoghe a quelle attribuite dall’arti-colo 4 alle persone di contatto, possono essere asso-ciati alla rete giudiziaria europea dallo Stato mem-bro che invia il magistrato di collegamento, secondole modalità da esso stabilite.

5. La Commissione designa una persona di contat-to per i settori di sua competenza.

Art. 3. Modalità di funzionamento della rete. Larete giudiziaria europea opera in particolare nei tremodi seguenti:

a) facilita l’istituzione di adeguati contatti tra lepersone di contatto dei vari Stati membri per assol-vere i compiti previsti all’articolo 4;

b) organizza riunioni periodiche tra i rappresen-tanti degli Stati membri secondo le modalità previ-ste agli articoli 5, 6 e 7;

c) fornisce stabilmente alcune informazioni dibase sempre aggiornate, in particolare attraversouna rete di telecomunicazione adeguata, secondo lemodalità previste agli articoli 8, 9 e 10.

TITOLO IICONTATTI NELL’AMBITO DELLA RETE

Art. 4. Funzioni delle persone di contatto 1. Lepersone di contatto sono intermediari attivi che hannoil compito di agevolare la cooperazione giudiziaria tragli Stati membri, soprattutto nell’azione contro le for-me di criminalità grave. Esse sono a disposizione del-le autorità giudiziarie locali e delle altre autorità com-petenti del loro paese, nonché delle persone di con-tatto e delle autorità giudiziarie locali e altre autoritàcompetenti degli altri paesi, per consentire loro di sta-bilire i contatti diretti più appropriati.

Nella misura in cui sia necessario e in base ad unaccordo tra le amministrazioni interessate, esse pos-sono spostarsi per incontrare le persone di contattodegli altri Stati membri.

2. Le persone di contatto forniscono le informa-zioni giuridiche e pratiche di cui necessitano le au-torità giudiziarie locali dei rispettivi paesi, nonché lepersone di contatto e le autorità giudiziarie locali de-gli altri paesi, per consentire loro di approntare effi-cacemente le domande di cooperazione giudiziariaovvero per migliorare quest’ultima in generale.

3. Esse facilitano il coordinamento della coopera-zione giudiziaria nei casi in cui alle varie domandepresentate dalle autorità giudiziarie locali di unoStato membro si debba dar seguito in modo coordi-nato in un altro Stato membro.

TITOLO IIIRIUNIONI PERIODICHE DELLA RETE

GIUDIZIARIA EUROPEA

Art. 5. Oggetto delle riunioni periodiche. 1. Gli

Rete giudiziaria europea

© Laurus Robuffo

obiettivi delle riunioni periodiche della rete giudi-ziaria europea sono:

a) permettere alle persone di contatto di cono-scersi e scambiarsi esperienze, in particolare riguar-do al funzionamento della rete;

b) istituire una sede di dibattito sui problemi pra-tici e giuridici riscontrati dagli Stati membri nel-l’ambito della cooperazione giudiziaria, soprattuttoin ordine all’applicazione degli strumenti adottati alivello di Unione europea.

2. L’esperienza pertinente, maturata dalla rete giu-diziaria europea, è trasmessa ai gruppi di lavorocompetenti dell’Unione europea e serve da base perle discussioni su eventuali modificazioni normativee miglioramenti pratici nel settore della cooperazio-ne giudiziaria internazionale.

Art. 6. Frequenza delle riunioni. 1. La rete giu-diziaria europea tiene la prima riunione entro tremesi dall’entrata in vigore della presente azione co-mune.

2. Successivamente la rete giudiziaria europea siriunisce periodicamente, ogniqualvolta i membri neravvisino l’esigenza, su richiesta della presidenzadel Consiglio che tiene altresì conto del desiderio diriunire la rete manifestato dagli Stati membri.

Art. 7. Luogo delle riunioni. 1. Le riunioni sisvolgono in linea di massima a Bruxelles, nella sededel Consiglio, secondo le disposizioni del regola-mento interno di questa istituzione.

2. Dovrebbero essere tuttavia previste in alternati-va riunioni negli Stati membri, per consentire l’in-contro delle persone di contatto di tutti gli Statimembri con le autorità dello Stato ospitante che nonfanno parte dei punti di contatto e la visita di orga-nismi specifici di detto Stato, aventi responsabilitànel quadro della cooperazione giudiziaria interna-zionale o della lotta contro determinate forme di cri-minalità grave.

TITOLO IVINFORMAZIONI DISPONIBILI NELL’AMBITO DELLA RETE

GIUDIZIARIA EUROPEA

Art. 8. Contenuto delle informazioni diffusemediante la rete giudiziaria europea. Le personedi contatto devono avere permanentemente accessoai quattro tipi di informazioni seguenti:

1) dati completi sulle persone di contatto di cia-scuno Stato membro ivi comprese, se necessario, re-lative competenze a livello interno;

2) elenco semplificato delle autorità giudiziarie erepertorio delle autorità locali di ciascuno Statomembro;

3) informazioni giuridiche e pratiche concise suisistemi giudiziari e procedurali dei 15 Stati membri;

4) testi degli strumenti giuridici pertinente e, perquanto riguarda le convenzioni in vigore, testo delledichiarazioni e riserve.

Art. 9. Aggiornamento delle informazioni. 1.Le informazioni diffuse mediante la rete giudiziariaeuropea devono essere assolutamente sempre ag-giornate.

2. Spetta a ciascuno Stato membro verificare l’e-sattezza delle informazioni contenute nel sistema eavvisare senza indugio il Consiglio quando un datoche riguarda uno dei quattro punti di cui all’articolo8 deve essere modificato.

3. Il segretariato generale del Consiglio è responsa-bile della gestione della rete istituita in virtù della pre-sente azione comune. Esso provvede in particolare amettere a disposizione dei membri della rete giudizia-ria europea le informazioni di cui all’articolo 8 non-ché ad aggiornare costantemente le informazioni ne-cessarie al buon funzionamento della rete.

TITOLO VRETE DI TELECOMUNICAZIONE

Art. 10. Relazione su un sistema di telecomuni-cazione. 1. Entro sei mesi dall’entrata in vigore del-la presente azione comune, il Consiglio esamina, inbase ad una relazione della presidenza, elaborataprevia consultazione della rete giudiziaria europea,se la rete debba essere collegata mediante un siste-ma di telecomunicazione.

2. Il Consiglio determina le modalità di configura-zione del sistema di telecomunicazione con decisio-ne adottata a maggioranza qualificata, a norma del-l’articolo K.3, paragrafo 2, lettera b) del trattato sul-l’Unione europea.

TITOLO VIDISPOSIZIONI FINALI

Art. 11. Applicazione territoriale. Per quanto ri-guarda il Regno Unito, le disposizioni dell’azionecomune si applicano al Regno Unito di Gran Breta-gna e Irlanda del Nord, le Isole del Canale e l’isoladi Man.

Art. 12. Valutazione del funzionamento dellarete giudiziaria europea. Il Consiglio procede aduna prima valutazione del funzionamento della retegiudiziaria europea al termine della fase di avvio,che si conclude un anno dopo l’entrata in vigore del-la presente azione comune.

In seguito il Consiglio, su iniziativa della presi-denza, procede ogni tre anni alla valutazione delfunzionamento della rete giudiziaria europea sullabase di una relazione stabilita dalla rete stessa.

© Laurus Robuffo

In occasione dell’esame della prima relazionetriennale, il Consiglio valuta quali possono essere lacollocazione e le funzioni della rete giudiziaria eu-ropea rispetto all’Europol, sulla base dell’esperienzadel suo funzionamento e dell’ampliamento dellecompetenze dell’Europol.

Art. 13. Entrata in vigore. La presente azione co-mune entra in vigore un mese dopo la data di pub-blicazione nella Gazzetta ufficiale.

Art. 12. Pubblicazione. La presente azione comu-ne è pubblicata nella Gazzetta ufficiale.

ALLEGATO

DICHIARAZIONE DEL CONSIGLIO

Il Consiglio dichiara che l’articolo 11 dell’azionecomune sull’istituzione di una rete giudiziaria euro-pea non pregiudica l’applicazione territoriale di altristrumenti.

© Laurus Robuffo