7 c o n g r e s s o nazionale ainat salerno 06-08 dicembre ... · termine gestite da infermieri...
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Dott. Vito Napoletano - Neurologo [email protected] - [email protected] di Riabilitazione per disabilità fisiche, psichiche e neurosensoriali - ASL BA - MonopoliPolignano – Castellana – Alberobello – Locorotondo
II
SINSocietà Italiana di Neurologia Gruppo di studio sulla neurologia territoriale
7 C o n g r e s s oNazionale AINAT Salerno 06-08 dicembre 2013
VII^ Congresso NazionaleVII^ Congresso NazionaleAssociazione Italiana Neurologi Ambulatoriali TerritorialiAssociazione Italiana Neurologi Ambulatoriali Territoriali
Assistenza domiciliare delle Assistenza domiciliare delle malattie neurodegenerativemalattie neurodegenerative
AINAT 06-08 dicembre 2013 AINAT 06-08 dicembre 2013 SalernoSalerno
Progetto salute nel territorio: Progetto salute nel territorio: incompresi o visionari ?!incompresi o visionari ?!
Costruire il progetto assistenziale Costruire il progetto assistenziale individualizzato - PAI ; dentro vi deve individualizzato - PAI ; dentro vi deve essere tutto(strutture di cure, care giver, essere tutto(strutture di cure, care giver, assistenza h.24 , welfare formale e assistenza h.24 , welfare formale e informale, ecc.)informale, ecc.)
Costruire in PDTA o PDTAR Costruire in PDTA o PDTAR progetto/percorso diagnostico-terapeutico-progetto/percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale / - riabilitativo e mettere assistenziale / - riabilitativo e mettere enfasi sulla lettera A (fase assistenziale enfasi sulla lettera A (fase assistenziale dimensione poco conosciuta)dimensione poco conosciuta)
FilosofiaFilosofia
OSPEDALE
VIRTUALE
LABORATORIO
RISPOSTE
STRUMENTI ISO 9000
LAVORO
EQUIPE
RETE
NECESSITA’
Integrazione Ospedale-territorioIntegrazione Ospedale-territoriouna realtà possibileuna realtà possibile
Innovazione del sistema con Innovazione del sistema con cure a lungo cure a lungo termine gestite da infermieri termine gestite da infermieri coordinati da coordinati da MMG con consulti specialistici ai quali è affidata MMG con consulti specialistici ai quali è affidata una duplice funzione: quella tradizionale una duplice funzione: quella tradizionale diagnostica-teraputica e quella della diagnostica-teraputica e quella della aprropiatezza.aprropiatezza.
Dimissione protetta e presa in carico condivisa Dimissione protetta e presa in carico condivisa con MMG e specialistacon MMG e specialista
Progetto dipartimento finalizzato alla ricerca e Progetto dipartimento finalizzato alla ricerca e alla presa in carico Università-Ospedale-alla presa in carico Università-Ospedale-TeTerritorio. Ruolo delle associazionirritorio. Ruolo delle associazioni
Neurologo Ospedaliero e Neurologo Neurologo Ospedaliero e Neurologo Territoriale a confronto sul sistema Territoriale a confronto sul sistema urgenza – emergenzaurgenza – emergenza
Neurologia Neurologia Sistema urgenza - emergenzaSistema urgenza - emergenza
Ictus Ictus Stato di male epiletticoStato di male epilettico Trauma cranicoTrauma cranico Polineuropatie acutePolineuropatie acute Meningo-encefalitiMeningo-encefaliti Traumi midollariTraumi midollari
Soluzioni Soluzioni
Nuovi modelli organizzativi Nuovi modelli organizzativi Gestione dei pazienti complessiGestione dei pazienti complessiContinuità con qualità della Continuità con qualità della
assistenzaassistenzaEstensione del legame fiduciario Estensione del legame fiduciario
al gruppo organizzato (vero valore al gruppo organizzato (vero valore aggiuntoaggiunto))
Assistenza innovativa: Assistenza innovativa: personalizzata, personalizzata,
continua , accessibilecontinua , accessibile
Motivazioni per il cambiamentoMotivazioni per il cambiamento
Aumento carico di lavoro
Domanda di salute complessa
Evoluzione quantitativa e qualitativa della domanda
IX RAPPORTO sulle POLITICHE della CRONICITÀ - 2010IX RAPPORTO sulle POLITICHE della CRONICITÀ - 2010
malattiemalattie acuteacute croniche croniche
ObiettivoObiettivocuracura guarigioneguarigione
controllo del decorso;controllo del decorso;prevenzione dei fattori di rischioprevenzione dei fattori di rischio;;aumento del tasso di sopravvivenza;aumento del tasso di sopravvivenza;miglioramento della qualità della vitamiglioramento della qualità della vita
DurataDurata limitatalimitata permanente, comorbilità e disabilitàpermanente, comorbilità e disabilità
ConoscenzaConoscenza operatori sanitarioperatori sanitari Condivisa tra operatori sanitari, pazienti, Condivisa tra operatori sanitari, pazienti, familiari, caregiversfamiliari, caregivers
Gestione della Gestione della malattiamalattia
focalizzato sul trattamentofocalizzato sul trattamentomedico singolomedico singolo
presa in caricopresa in carico;;équipe multidisciplinareéquipe multidisciplinare
Fornitori di curaFornitori di cura struttura ospedalierastruttura ospedaliera servizi territoriali di servizi territoriali di cure primariecure primarie,,comunità, famigliacomunità, famiglia
Qualità della Qualità della curacura
connessa alla qualità delleconnessa alla qualità dellestrutture sanitariestrutture sanitarie approccio sistemico della qualitàapproccio sistemico della qualità
Coordinamento Nazionale Associazione Malati CroniciCoordinamento Nazionale Associazione Malati Cronici
Assistenza OspedalieraAssistenza Ospedaliera"Paradigma dell'attesa""Paradigma dell'attesa"
Cure PrimarieCure Primarie"Paradigma dell'iniziativa""Paradigma dell'iniziativa"
Intensività: Intensività: tecno-assistenzialetecno-assistenziale
Estensività: Estensività: socio-assistenzialesocio-assistenziale
Elevata standardizzazione dei Elevata standardizzazione dei processiprocessi
Modularità della risposta Modularità della risposta Presa in caricoPresa in carico
Orientato alla produzione di Orientato alla produzione di prestazioni e alla cura dell'episodio prestazioni e alla cura dell'episodio acutoacuto
Orientato alla gestione di processi Orientato alla gestione di processi assistenziali e alla continuità delle assistenziali e alla continuità delle curecure
Tende all'accentramento e alla Tende all'accentramento e alla verticalità per realizzare economie di verticalità per realizzare economie di scalascala
Tende al decentramento e alla Tende al decentramento e alla orizzontalità per valorizzare il orizzontalità per valorizzare il capitale socialecapitale sociale
Punta all'eccellenzaPunta all'eccellenza Punta all'equità e alla prossimitàPunta all'equità e alla prossimità
L'integrazione tra i due sistemi comporta la creazione di una rete L'integrazione tra i due sistemi comporta la creazione di una rete assistenziale unica assistenziale unica
http://www.salute.gov.it/curePrimarie/paginaInternaMenuCurePrimarie.jsp?id=496&lingua=italiano&menu=cure
DPCM 29 novembre 2001Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza
Assistenza distrettualeAssistenza distrettuale Assistenza ospedalieraAssistenza ospedaliera
Distretti Distretti sociosanitari (sanitari) sociosanitari (sanitari) Presidi ospedalieriPresidi ospedalieri
• • ASSISTENZA PROGRAMMATA A DOMICILIOASSISTENZA PROGRAMMATA A DOMICILIO (assistenza domiciliare integrata - ADI, assistenza (assistenza domiciliare integrata - ADI, assistenza programmata domiciliare comprese le varie forme di programmata domiciliare comprese le varie forme di assistenza infermieristica territoriale);assistenza infermieristica territoriale);
• • ATTIVITA’ SANITARIA E SOCIOSANITARIA ATTIVITA’ SANITARIA E SOCIOSANITARIA RIVOLTA A PAZIENTI NELLA FASE TERMINALE;RIVOLTA A PAZIENTI NELLA FASE TERMINALE;
• • ATTIVITA’ SANITARIA E SOCIOSANITARIA ATTIVITA’ SANITARIA E SOCIOSANITARIA RIVOLTA ALLE PERSONE CON INFEZIONE DA RIVOLTA ALLE PERSONE CON INFEZIONE DA HIV.HIV.
INTERVENTI OSPEDALIERI A DOMICILIOINTERVENTI OSPEDALIERI A DOMICILIO – OD – OD ospedalizzazione domiciliareospedalizzazione domiciliare
Le Cure Domiciliari: Le Cure Domiciliari: il percorso normativoil percorso normativo
19781978: : legge 833 legge 833 – Istituzione del SSN– Istituzione del SSN
1988: L.R.80 - 1988: L.R.80 - Centri di Assistenza Domiciliare - Centri di Assistenza Domiciliare - CADCAD
19921992: : D.L. 502 D.L. 502 – Riordino della disciplina in materia – Riordino della disciplina in materia sanitariasanitaria
1998:1998: PSN 1998–2000PSN 1998–2000 20002000: : DGR 336 : DGR 336 : ”Potenziamento dell'Assistenza ”Potenziamento dell'Assistenza
Domiciliare”…Domiciliare”…
20012001: : DPCM 14/02/01 IDPCM 14/02/01 Integrazione Socio Sanitariantegrazione Socio Sanitaria::
Le Cure Domiciliari: Le Cure Domiciliari: il percorso normativo il percorso normativo
2001: DPCM 29/11/01 2001: DPCM 29/11/01 Livelli Essenziali di Assistenza Livelli Essenziali di Assistenza (LEA)(LEA)
20012001: : DGR n. 37 DGR n. 37 Realizzazione Realizzazione HospiceHospice
20022002::DGR n. 920 DGR n. 920 Regolamentazione della Regolamentazione della Nutrizione Nutrizione artificiale domiciliare (NADartificiale domiciliare (NAD))
2003: PSN 2003–2005 2003: PSN 2003–2005 Rete di servizi Rete di servizi di assistenza di assistenza integrataintegrata
2006: PSN 2006–2008 2006: PSN 2006–2008 Individuazione di diversi Individuazione di diversi livelli di livelli di intensità, complessità, durataintensità, complessità, durata dell’intervento dell’intervento assistenzialeassistenziale
“Nuova caratterizzazione dell’assistenza territoriale domiciliare e degli interventi ospedalieri a domicilio”
Commissione nazionale per la definizione e l’aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza
2006
Cure Domiciliari di tipo Prestazionale
Cure Domiciliari Integrate di primo Cure Domiciliari Integrate di secondo livello
Cure Domiciliari Integrate di terzo livello Cure Domiciliari palliative per malati terminali
Cure Domiciliari Integrate di terzo livello e Cure Palliative per malati terminali
Si rivolgono a persone con bisogni complessi e con specifiche criticità dovute alla instabilità clinica e alla presenza di sintomi di difficile controllo.
Cure Domiciliari Integrate di terzo livello e Cure Palliative per malati terminali
malati terminali (oncologici e non); malati portatori di malattie neurologiche degenerative,
progressive in fase avanzata (SLA, distrofia muscolare); fasi avanzate e complicate di malattie croniche; pazienti con necessità di nutrizione artificiale
parenterale; pazienti con necessità di supporto ventilatorio invasivo; pazienti in stato vegetativo e stato di minima coscienza.
Legge 15 marzo 2010, n. 38
Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative
e alla terapia del dolore
a) tutela della dignità e dell'autonomia del malato, senza alcuna discriminazione;
b) tutela e promozione della qualità della vita fino al suo termine;
c) adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia.
Sono caratterizzate da una risposta intensiva definita dal Piano di Assistenza Individuale (PAI).
Prevedono interventi multidisciplinari programmati su 7 giorni settimanali e la pronta disponibilità medica sulle 24 ore per le cure palliative.
Le prestazioni, di norma, sono erogate da una équipe di cura in possesso di specifiche competenze.
Cure Domiciliari Integrate di terzo livello e Cure Palliative per malati terminali
Neurologia del territorioNeurologia del territorio Comunità alloggioComunità alloggio Gruppo appartamentoGruppo appartamento Casa alloggioCasa alloggio Casa di riposoCasa di riposo RSA Residenza ssociale assistenzialeRSA Residenza ssociale assistenziale RSSA Residenza socio-sanitaria assistenzialeRSSA Residenza socio-sanitaria assistenziale Hospice malattie neurodegenerativeHospice malattie neurodegenerative RSA Residenza Sanitaria AssistenzialeRSA Residenza Sanitaria Assistenziale Centri diurni AlzheimerCentri diurni Alzheimer AmbulatoriAmbulatori Cure domiciliariCure domiciliari Riabilitazione di complessità ex. Art.26/78Riabilitazione di complessità ex. Art.26/78 Centri risveglioCentri risveglio Case di curaCase di cura UVM (unità di Valutazione Multidimensionale)UVM (unità di Valutazione Multidimensionale)
Range GdC LEA € 5,73-14,43 € 21,03-44,10 € 53,23-79,53
Bassa Intensità Media intensità Alta Intensità
Tariffe del documento Ministero della Salute – Commissione LEA Ass.Domiciliare
Ma quanto costa?
€ 70,20 /die
CURE DOMICILIARICURE DOMICILIARI
Le cure domiciliari Le cure domiciliari consistono in trattamenti consistono in trattamenti medici, infermieristici, riabilitativi, medici, infermieristici, riabilitativi, prestati da personale qualificato prestati da personale qualificato
per la cura e l’assistenza alle per la cura e l’assistenza alle persone non autosufficienti persone non autosufficienti e in condizioni di fragilità, e in condizioni di fragilità, con patologie in atto o esiti delle stesse, con patologie in atto o esiti delle stesse,
Comunicazione, condivisione, superamento delle visioni settoriali e autoreferenziate.
Gli standard della commissione LEAGli standard della commissione LEA
ULTERIORI INTERVENTIULTERIORI INTERVENTI
Segnalazione del caso al Servizio 118 per le eventuali chiamate in Segnalazione del caso al Servizio 118 per le eventuali chiamate in urgenza ed emergenza;urgenza ed emergenza;
Segnalazione del caso alla Continuità Assistenziale (Guardia Segnalazione del caso alla Continuità Assistenziale (Guardia Medica) sede di __________________ per eventuali richieste di Medica) sede di __________________ per eventuali richieste di intervento in continuità assistenziale con il medico di Medicina intervento in continuità assistenziale con il medico di Medicina Generale.Generale.
Segnalazione dell'abitazione all'ENEL per la protezione della rete Segnalazione dell'abitazione all'ENEL per la protezione della rete elettrica in caso di interruzione di fornitura di energia a cura elettrica in caso di interruzione di fornitura di energia a cura dell'intestatario del contratto;dell'intestatario del contratto;
Assegno di curaAssegno di cura
Valutazione requisiti impiantistici finalizzata alla installazione delle Valutazione requisiti impiantistici finalizzata alla installazione delle apparecchiature elettromedicaliapparecchiature elettromedicali
Attivazione servizio prelievo ROT Attivazione servizio prelievo ROT
Altro Altro ____________________________________________________________________________________________________________________________________________
DPCM 14 FEBBRAIO 2001DPCM 14 FEBBRAIO 2001''ATTO di INDIRIZZO e COORDINAMENTO in MATERIA di ''ATTO di INDIRIZZO e COORDINAMENTO in MATERIA di
PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE''PRESTAZIONI SOCIO-SANITARIE''
L'assistenza socio-sanitaria viene prestata alle persone che presentano bisogni di salute che richiedono prestazioni sanitarie ed azioni di protezione sociale, anche di lungo periodo, sulla base di progetti personalizzati redatti sulla scorta di valutazioni multidimensionali.
La persona ritorna a essere più importante della malattia e diventa co-artefice della sua cura/assistenza.
I servizi sanitarie perdono l’esclusiva sulla salute e devono coordinarsi e implementarsi con gli altri servizi attivi nella comunità.
PersonePersone
La persona è titolare di diritti.Il malato è portatore di bisogni.
Perdita di autonomiaPerdita di autonomia
nelle attività di vita quotidiana nelle attività di vita quotidiana (ADL)(ADL)
e nelle attività strumentali di vita e nelle attività strumentali di vita quotidiana (IADL).quotidiana (IADL).
Persona in condizione di Persona in condizione di non autosufficienzanon autosufficienza
Indice di katz - ADL (Activities of Daily Living)Indice di katz - ADL (Activities of Daily Living)
A) A) FARE IL BAGNOFARE IL BAGNO (vasca, doccia, spugnature) (vasca, doccia, spugnature) PunteggioPunteggio
1) Fa il bagno da solo (entra ed esce dalla vasca da solo).1) Fa il bagno da solo (entra ed esce dalla vasca da solo). 1 1
2) Ha bisogno di assistenza soltanto nella pulizia di una parte del corpo (es. dorso).2) Ha bisogno di assistenza soltanto nella pulizia di una parte del corpo (es. dorso). 1 1
3) 3) Ha bisogno di assistenza per più di una parte del corpo.Ha bisogno di assistenza per più di una parte del corpo. 0 0
B) B) VESTIRSIVESTIRSI (prendere i vestiti dall’armadio e/o cassetti, inclusa biancheria intima, vestiti, uso (prendere i vestiti dall’armadio e/o cassetti, inclusa biancheria intima, vestiti, uso delle allacciature e delle delle allacciature e delle bretelle se utilizzate)bretelle se utilizzate)
1) Prende i vestiti e si veste completamente senza bisogno di assistenza.1) Prende i vestiti e si veste completamente senza bisogno di assistenza. 1 1
2) Prende i vestiti e si veste senza bisogno di assistenza eccetto che per allacciare le scarpe.2) Prende i vestiti e si veste senza bisogno di assistenza eccetto che per allacciare le scarpe. 1 1
3) 3) Ha bisogno di assistenza nel prendere i vestiti o nel vestirsi oppure rimane parzialmente o completamente svestito.Ha bisogno di assistenza nel prendere i vestiti o nel vestirsi oppure rimane parzialmente o completamente svestito. 0 0
C) C) TOILETTETOILETTE (andare nella stanza da bagno per la minzione e l'evacuazione, pulirsi, rivestirsi) (andare nella stanza da bagno per la minzione e l'evacuazione, pulirsi, rivestirsi)
1) Va in bagno, si pulisce e si riveste senza bisogno di assistenza (può utilizzare mezzi di supporto come bastone, deambulatore o 1) Va in bagno, si pulisce e si riveste senza bisogno di assistenza (può utilizzare mezzi di supporto come bastone, deambulatore o seggiola a rotelle, può usare vaso da notte o comoda svuotandoli al mattino).seggiola a rotelle, può usare vaso da notte o comoda svuotandoli al mattino).
1 1
2) Ha bisogno di assistenza nell’andare in bagno o nel pulirsi o nel rivestirsi o nell’uso del vaso da notte o della comoda.2) Ha bisogno di assistenza nell’andare in bagno o nel pulirsi o nel rivestirsi o nell’uso del vaso da notte o della comoda. 0 0
3) 3) Non si reca in bagno per l’evacuazioneNon si reca in bagno per l’evacuazione 0 0
D) D) SPOSTARSISPOSTARSI
1) Si sposta dentro e fuori dal letto e in poltrona senza assistenza (eventualmente con canadesi o deambulatore).1) Si sposta dentro e fuori dal letto e in poltrona senza assistenza (eventualmente con canadesi o deambulatore). 1 1
2) Compie questi trasferimenti se aiutato.2) Compie questi trasferimenti se aiutato. 0 0
3) 3) Allettato, non esce dal letto.Allettato, non esce dal letto. 0 0
E) E) CONTINENZA DI FECI ED URINECONTINENZA DI FECI ED URINE
1) Controlla completamente feci e urine.1) Controlla completamente feci e urine. 1 1
2) “Incidenti” occasionali.2) “Incidenti” occasionali. 0 0
3) 3) Necessità di supervisione per il controllo di feci e urine, usa il catetere, è incontinenteNecessità di supervisione per il controllo di feci e urine, usa il catetere, è incontinente 0 0
F) F) ALIMENTAZIONEALIMENTAZIONE
1) Senza assistenza.1) Senza assistenza. 1 1
2) Assistenza solo per tagliare la carne o imburrare il pane.2) Assistenza solo per tagliare la carne o imburrare il pane. 1 1
3) 3) Richiede assistenza per portare il cibo alla bocca o viene nutrito parzialmente o completamente per via parenterale.Richiede assistenza per portare il cibo alla bocca o viene nutrito parzialmente o completamente per via parenterale. 0 0
Punteggio totale (A+B+C+D+E+F) Punteggio totale (A+B+C+D+E+F) /6/6
USAREUSARE il TELEFONO il TELEFONO
1) Usa il telefono di propria iniziativa: cerca il numero e lo compone 1) Usa il telefono di propria iniziativa: cerca il numero e lo compone 1 1
2) Compone solo alcuni numeri ben conosciuti 2) Compone solo alcuni numeri ben conosciuti 1 1
3) E' in grado di rispondere al telefono, ma non compone i numeri 3) E' in grado di rispondere al telefono, ma non compone i numeri 1 1
4) Non è capace di usare il telefono 4) Non è capace di usare il telefono 0 0
FARE la FARE la SPESASPESA
1) Si prende autonomamente cura di tutte le necessità di acquisti nei negozi 1) Si prende autonomamente cura di tutte le necessità di acquisti nei negozi 1 1
2) E' in grado di effettuare piccoli acquisti nei negozi 2) E' in grado di effettuare piccoli acquisti nei negozi 0 0
3) Necessita di essere accompagnato per qualsiasi acquisto nei negozi 3) Necessita di essere accompagnato per qualsiasi acquisto nei negozi 0 0
4) E' del tutto incapace di fare acquisti nei negozi 4) E' del tutto incapace di fare acquisti nei negozi 0 0
PREPARAREPREPARAREil CIBOil CIBO
1) Organizza, prepara e serve pasti adeguatamente preparati 1) Organizza, prepara e serve pasti adeguatamente preparati 1 1
2) Prepara pasti adeguati solo se sono procurati gli ingredienti 2) Prepara pasti adeguati solo se sono procurati gli ingredienti 0 0
3) Scalda pasti preparati o prepara cibi ma non mantiene dieta adeguata 3) Scalda pasti preparati o prepara cibi ma non mantiene dieta adeguata 0 0
4) Ha bisogno di avere cibi preparati e serviti 4) Ha bisogno di avere cibi preparati e serviti 0 0
GOVERNO GOVERNO della CASAdella CASA
1) Mantiene la casa da solo o con occasionale aiuto (ad es. lavori pesanti) 1) Mantiene la casa da solo o con occasionale aiuto (ad es. lavori pesanti) 1 1
2) Esegue solo compiti quotidiani leggeri ma livello di pulizia non suffic. 2) Esegue solo compiti quotidiani leggeri ma livello di pulizia non suffic. 1 1
3) Ha bisogno di aiuto in ogni operazione di governo della casa 3) Ha bisogno di aiuto in ogni operazione di governo della casa 0 0
4) Non partecipa a nessuna operazione di governo della casa 4) Non partecipa a nessuna operazione di governo della casa 0 0
FARE il FARE il BUCATOBUCATO
1) Fa il bucato personalmente e completamente 1) Fa il bucato personalmente e completamente 1 1
2) Lava le piccole cose (calze, fazzoletti) 2) Lava le piccole cose (calze, fazzoletti) 1 1
3) Tutta la biancheria deve essere lavata da altri 3) Tutta la biancheria deve essere lavata da altri 0 0
MEZZI di MEZZI di TRASPORTOTRASPORTO
1) Si sposta da solo sui mezzi pubblici o guida la propria auto1) Si sposta da solo sui mezzi pubblici o guida la propria auto 1 1
2) Si sposta in taxi ma non usa mezzi di trasporto pubblici 2) Si sposta in taxi ma non usa mezzi di trasporto pubblici 1 1
3) Usa i mezzi di trasporto se assistito o accompagnato3) Usa i mezzi di trasporto se assistito o accompagnato 1 1
4)4) Può spostarsi solo con taxi o auto e solo con assistenza Può spostarsi solo con taxi o auto e solo con assistenza 0 0
5)5) Non si sposta per niente Non si sposta per niente 0 0
ASSUNZIONE ASSUNZIONE FARMACIFARMACI
1) Prende le medicine che gli sono state prescritte1) Prende le medicine che gli sono state prescritte 1 1
2) Prende le medicine se sono preparate in anticipo e in dosi separate2) Prende le medicine se sono preparate in anticipo e in dosi separate 0 0
3) Non è in grado di prendere le medicine da solo 3) Non è in grado di prendere le medicine da solo 0 0
USO delUSO delDENARODENARO
1) Maneggia le proprie finanze in modo indipendente1) Maneggia le proprie finanze in modo indipendente 1 1
2) E' in grado di fare piccoli acquisti2) E' in grado di fare piccoli acquisti 1 1
3) E' incapace di maneggiare i soldi3) E' incapace di maneggiare i soldi 0 0
Punteggio Totale Punteggio Totale /8/8
Lawton’s Instrumental Activities of Daily Living Scale
Fenomeno sindromico che coinvolge molti Fenomeno sindromico che coinvolge molti sistemi e apparati ed esita in una perdita parziale sistemi e apparati ed esita in una perdita parziale o totale delle capacità dell’organismo di tendere o totale delle capacità dell’organismo di tendere all’omeostasi. all’omeostasi.
Tale condizione è determinata dalla Tale condizione è determinata dalla concomitanza di fattori biologici, psicologici e concomitanza di fattori biologici, psicologici e socioambientali socioambientali che si amplificano e si che si amplificano e si autoalimentano in modo sinergico.autoalimentano in modo sinergico.
Persona in condizione di Persona in condizione di fragilitàfragilità
Trabucchi M., I Vecchi, La città e la medicina, Il Mulino - 2005
Il fenomeno è prevalente nella fascia degli Il fenomeno è prevalente nella fascia degli ultra settantacinquenniultra settantacinquenni dove dove la la cronicitàcronicità, , la la comorbilitàcomorbilità, , la la compromissione funzionalecompromissione funzionale, , la la polifarmacoterapiapolifarmacoterapiae le e le problematiche di tipo socio-sanitarioproblematiche di tipo socio-sanitario giocano un ruolo determinante. giocano un ruolo determinante.
La fragilità è una situazione di La fragilità è una situazione di instabilità nella quale la perdita di instabilità nella quale la perdita di una è più funzioni è già presente o una è più funzioni è già presente o è altamente probabile.è altamente probabile.
Trabucchi M., I Vecchi, La città e la medicina, Il Mulino - 2005
Aspettativa di vita: anni 82,0 – M 79,3 – F 84,6)Aspettativa di vita: anni 82,0 – M 79,3 – F 84,6)
INDICE di VECCHIAIA = (individui da 65 anni o più / individui da 0 a 14 anni di età) x 100;
INDICE di DIPENDENZA strutturale degli anziani = (individui da 65 anni o più / individui in età attiva (15 - 64 anni) x 100
AnnoAnno % 0-14% 0-14 % 15-64% 15-64 % 65+% 65+ AbitantiAbitanti Indice Indice vecchiaiavecchiaia
Indice Indice dipendenzadipendenza
20072007 14,1%14,1% 66,0%66,0% 19,9%19,9% 59.131.28759.131.287 141,7%141,7% 30,15%30,15%
20082008 14,0%14,0% 65,9%65,9% 20,0%20,0% 59.619.29059.619.290 142,8%142,8% 30,3430,34
20092009 14,0%14,0% 65,8%65,8% 20,1%20,1% 60.045.06860.045.068 143,4%143,4% 30,5430,54
20102010 14,1%14,1% 65,7%65,7% 20,2%20,2% 60.340.32860.340.328 144,0%144,0% 30,7430,74
20112011 14,0%14,0% 65,7%65,7% 20,3%20,3% 60.626.44260.626.442 144,5%144,5% 30,8930,89
PugliaPuglia 14,8% 14,8% 66,766,7 18,518,5 4.091.259 4.091.259 125,2% 125,2% 27,7327,73
Quale presa in carico si
deve proporre?
C= carrozzina
"...L’educazione terapeutica consiste nell’aiutare il paziente e la sua famiglia a comprendere la malattia ed il trattamento, a collaborare alle cure, a farsi carico del
proprio stato di salute ed a conservare e migliorarela propria qualità di vita".
Organizzazione Mondiale della Sanità
EDUCAZIONE TERAPEUTICAEDUCAZIONE TERAPEUTICA
FASI DELL’ E.T.FASI DELL’ E.T.
Identificazione dei bisogni
Diagnosi educativa
Definizione degli obiettivi di apprendimento
Scelta dei contenuti d’insegnamento
Valutazione del grado di raggiungimento degli obiettivi
Picasso
Condizione di Salute
funzioni e strutture corporee
attività e partecipazione
fattoriambientali
fattoripersonali
funzionamento e disabilità fattori contestuali
cambiamento nella f. c.
cambiamento nella s. c.
capacità performance facilitatore/ barriera
body - structure - domain - enviroment
fattori contestualifattori contestuali(personali e/o ambientali)(personali e/o ambientali)
Capacità
performance
facilitatori
barriere
L’ICF fornisce un linguaggio standard e unificato che serva da modello di riferimento per la descrizione della salute e degli stati ad essa correlati.
Edimburbo 1^ Conf. European
Telemedicine 40% delle prestazioni
sanitarie per i malati cronici sarà erogato attraverso canali telematici.
Grazie al supporto telematico è possibile monitorare attentamente
diversi aspetti della vita e quindi della salute di un malato cronico, riuscendo a intervenire prima della necessità di un
ricovero
Andrew Watson Direttore esecutivo
telemedicina dell’University of Pittsburg Medical
Center Roma 2014 Conferenza Europea Telemedicina
Idea geniale, modello assai semplice, costi bassi …
Il modello italiano di domiciliarizzazione della malattia di Parkinson , Alzheimer e DFT-SLA … e non solo
Affidiamo alle famiglie – in maniera implicita – il compito di ‘ricucire’ i nessi organizzativi tra una serie di attività non più nativamente integrate perchè
portate dal modello organizzativo ospedaliero sul territorio
Lasciamo che se ne occupino le
famiglie!
Rafforzare la rete dei servizi territoriali, in forma integrata con Rafforzare la rete dei servizi territoriali, in forma integrata con l’ospedale e il sistema socio-assistenzialel’ospedale e il sistema socio-assistenziale
Individuare percorsi diagnostico terapeutici corretti Individuare percorsi diagnostico terapeutici corretti Garantire la presa in carico della persona con bisogni complessiGarantire la presa in carico della persona con bisogni complessi
INDIVIDUAZIONE BISOGNO
INDIVIDUAZIONE BISOGNO
DEFINIZIONE PROBLEMA
DEFINIZIONE PROBLEMA
V.M.D. V.M.D. P.A.I. P.A.I. VERIFICA
P.A.I. VERIFICA
P.A.I.
RACCOLTA DOMANDA
RACCOLTA DOMANDA
presa in caricopresa in carico
curacuraRACCOLTA ANAMNESI
RACCOLTA ANAMNESI
ESAME OBIETTIVO
ESAME OBIETTIVO
INDAGINI DIAGNOSTICHE
INDAGINI DIAGNOSTICHE
DIAGNOSI
DIAGNOSI
PROGNOSI PROGNOSI TERAPIA
TERAPIA
Obiettivi per l’assistenza sociosanitariaIl passaggio dalla “cura” alla “presa in carico”
2011
2006
2001
1991
1980
PSN 2011-2013 approvata dal CdM a Gennaio 2011: 44% Ospedale, 5% Prevenzione, 51% Distretto
Il Ministero della Salute licenzia il nuovo assetto delle Cure Domiciliari (Prestazionali, Integrate (1, 2, 3 livello) e Palliative)
L’assistenza domiciliare entra nei LEADiviene anche uno dei MATTONI per la nuova sanità in Italia (il MATTONE 13)
L’Italia recepisce questo trend. Nasce il ”Progetto obiettivo per la tutela della salute degli anziani” TARGET 2% ultra 65enni entro il 1995 … FALLITO
Molti paesi occidentali evolvono il loro sistema sanitario verso modelli integrati di cura
Piccola cronistoria: l’Odissea delle cure domiciliari in Italia …
Il modello organizzativo attuale: tutto il peso dell’integrazione è a carico delle famiglie
Familiare
Ricerca e raccolta delle informazioni sul servizio
Integrazione delle informazioni socio-sanitarie (cartella clinica vivente)
La famiglia oggi è il vero PROJECT MANAGER di quel che gli è presentato come servizio di cure domiciliari
Gestione della
procedura di accesso
Care Giver
I conti non tornano!!
Il modello delle cure domiciliari non si diffonde!!
La spesa sanitaria non si riduce!!
Da qualche parte deve esserci un errore!
Ma dove???
Morale della favola: nei sistemi complessi spesso le idee geniali e le soluzioni semplici amplificano il problema
La soluzione italiana non ha solo limiti etici e mediciAppare efficiente. Ma è anche incredibilmente inefficiente!
La geniale “distrazione intenzionale” di affidare l’integrazione del processo alle famiglie produce
effetti perversi sulle dinamiche di spesa dovute
alla mancanza di una ‘regia’
Eccessi/abusi/inappropriatezza nel consumo di risorse sul territorio: farmaci, prestazioni
diagnostiche e/o di riabilitazione, protesica, …
In più: alto numero di ricoveri recidivi per “urgenze”, elevata inappropriatezza di tali
ricoveri.
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Il modello industriale OSPEDALE, a certe condizioni interne ed esterne, è più efficiente del modello di cura domiciliare: ECONOMIE DI SCALA, STANDARDIZZAZIONE, CURVE DI ESPERIENZA, PROGRAMMAZIONE DELLA SPESA (DRG)
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Il modello industriale
Gli schemi che diamo per scontati …
Il modello economico
Il modello informativo
Il modello sociale e culturale
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Le CURE DOMICILIARI rompono questo schema Richiedono continua riprogettazione del servizio
e del processo. Maggiore elasticità operativa. Nuovi modelli organizzativi
Il modello di rapporti pubblico-privato
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L’OSPEDALE è un ‘luogo’ sociale ben definito, con valori, modelli culturali, di carriera, di premio e di sanzione, di comportamento quotidiano trasferiti per effetto di una reiterazione sociale ‘a circuito chiuso’ che ha creato due classi di individui: coloro che sono ‘nel’ mondo della sanità e coloro che ne sono ‘fuori’.
2
Gli schemi che diamo per scontati …
4
Le CURE DOMICILIARI rompono questo schema Richiedono interazioni nuove, multi attore
Nuovi canali e forme di comunicazione Nuovi saperi sociali diffusi sul territorio
Il modello industriale
Il modello economico
Il modello informativo
Il modello sociale e culturale
Il modello di rapporti pubblico-privato
5
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L’OSPEDALE affronta il problema informativo utile all’espletamento dei suoi processi (Ricoveri, DH/DS) attraverso la riproduzione delle informazioni, in una logica strettamente verticale, contingente e analitica.
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Gli schemi che diamo per scontati …
4
Le CURE DOMICILIARI rompono questo schema Necessitano di una logica trasversale e olistica
L’informazione medica deve essere orizzontale, decentrata, accessibile e condivisa
Il modello industriale
Il modello economico
Il modello informativo
Il modello sociale e culturale
Il modello di rapporti pubblico-privato
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In OSPEDALE la valorizzazione economica delle prestazioni è stata affrontata con la logica ISORISORSE che presiede la definizione dei circa 500 DRGs (costi standard pieni per gruppi di prestazioni)
4
Gli schemi che diamo per scontati …
4
Le CURE DOMICILIARI rompono questo schema Sono fondate sul concetto di PAI
La strada dei CRG (Cronic Related Group) è fallimentare. La strada giusta è il budget di cura
Il modello industriale
Il modello economico
Il modello informativo
Il modello sociale e culturale
Il modello di rapporti pubblico-privato
5
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La logica che è apparsa più semplice per portare fuori dall’ospedale le prestazioni HOME LIKE è quella della GARA, dove è la PA a scegliere il fornitore privato, una tantum, e ad imporlo ai cittadini-utenti che non hanno un ruolo in questo processo
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Gli schemi che diamo per scontati …
4
Le CURE DOMICILIARI rompono questo schema Funzionano se il modello di regolazione pubblico-privato è affidato ai pazienti-utenti. Il modello più
adatto è quello dell’accreditamento
Il modello industriale
Il modello economico
Il modello informativo
Il modello sociale e culturale
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Il modello di rapporti pubblico-privato
Le cure domiciliari richiedono una profonda innovazione organizzativa: dai processi ai progetti
Le cure domiciliari richiedono un approccio di PROJECT MANAGEMENT
OSPEDALE CURE DOMICILIARI
Gestiamo PROCESSI Gestiamo PROGETTI
La gestione delle cure domiciliari secondo il PMI – Project Management Institute (www.pmi.org)
Strumento di gestione Esigenza di gestione
PROJECT CHARTER COME INTEGRARE IL PROGETTO?
WBS –Work Breakdown Structure CHE COSA DEVE ESSERE FATTO?
OBS – Organizational BreakdownStructure CHI DEVE FARE?
RAM – Responsibility AssignmentMatrix CHI E’ RESPONSABILE DI COSA?
Reticolo Logico COME FARE?
GANTT QUANDO FARE?
Schedulazione delle risorse CON CHE COSA FARE?
CBS – Cost Breakdown StructureQUANTO COSTANO LE COSE DA FARE?
QUANTO COSTA IL PROGETTO?
BUDGET QUANDO SI DOVRANNO SOSTENERE ICOSTI DI PROGETTO?
Risks Matrix QUALI RISCHI SOPPORTA IL PROGETTO?
Qualità della vita di chi soffre
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esperienza ASL BA nella gestione domiciliare dei malati complessi con
patologie neurodegenerative. Monopoli 17-19 maggio 2012
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Esistono buone procedure….….non esistono terapie infallibili…………
esperienza ASL BA nella gestione domiciliare dei malati complessi con
patologie neurodegenerative. Monopoli 17-19 maggio 2012
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Con la creatività … le risorse ci sono anche dove………… non si crede che ci siano
esperienza ASL BA nella gestione domiciliare dei malati complessi con
patologie neurodegenerative. Monopoli 17-19 maggio 2012
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Quindi credere in quello che si può fare… e che l’evidenza SEMPRE ci DEVE supportare…
Regione Puglia A.S.L. ___
UNITÀ VALUTATIVA MULTIDIMENSIONALE DISTRETTO N.
S.Va.M.Di.Scheda per la Valutazione Multidimensionale delle persone con disabilità
Costruzione di una medicina dei piccoli passi, Costruzione di una medicina dei piccoli passi, mai autoreferenziale, sempre capace di mai autoreferenziale, sempre capace di adattamenti alla realtà (la vita del paziente), adattamenti alla realtà (la vita del paziente), però orgogliosa del proprio sapere. però orgogliosa del proprio sapere.
Il ruolo centrale della ricerca.Il ruolo centrale della ricerca.
LA FORZA DI NON ESSERE SOLILA FORZA DI NON ESSERE SOLI