7.la scuola non tratta catia fasone -...

16
“La scuola non tratta” Sensibilizzazione e formazione del Coordinamento antitratta “Favour e Loveth” Patrocinio Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia IERI OGGI Caterina Fasone Referente regionale Pari opportunità - Differenza di genere - Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

Upload: truongliem

Post on 15-Feb-2019

222 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

“La scuola non tratta”Sensibilizzazione e formazione del Coordinamento antitratta

“Favour e Loveth”

Patrocinio Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

IERI

OGGI

Caterina Fasone

Referente regionale

Pari opportunità - Differenza di genere - Ufficio Scolastico

Regionale per la Sicilia

Responsabili del settore sensibilizzazione e formazione del Coordinamento antitratta “Favour e Loveth”

Stella Bertuglia – Pasqua Cambia

Saluti del Dirigente Scolastico Roberto Tripodi

Maria Luisa AltomonteDirigente Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

Caterina FasoneDirigente Scolastico - Referente Pari Opportunità -Differenza di genere

Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

Stella BertugliaCoordinamento antitratta “Favour e Loveth”

Maurizio GentileReferente Disagio minorile - Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

Nino RoccaCoordinamento antitratta “Favour e Loveth”

Isoke Aikpitanyi Presidente Associazione vittime della tratta “Le ragazze di Benin City”

Daniela DioguardiRappresentante Unione Donne Italiane

Giornata Europea Antitratta - 18 ottobre 2012“La scuola non tratta” I.I.S.S. “Alessandro Volta”- Viale dei Picciotti, 1- PA

Saluti: Roberto Tripodi - Dirigente Scolastico

Coordina i lavori Caterina Fasone - Referente Pari Opportunità -Differenza di genere-Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

InterventiMaria Luisa Altomonte

Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia

Aspetti psico-educativi della violenza sui minori Maurizio Gentile

Che “Genere” di scuola. Perchè la Tratta e’ un problema di genereStella Bertuglia

Donne nella politica e nelle istituzioni: una buona pratica per cambiare Daniela Dioguardi

Storia della schiavitù: tratta di esseri umani e mafie, razzismo e/o maschilismo?Nino Rocca

“Noi Uomini Italiani: di che si “tratta”? Gianguido Palumbo-Paggi

Istruzione ed educazione allo sviluppo: per una didattica consapevole Sergio Cipolla

Giornata di formazione - 04-12 - 2012“La scuola non tratta” I.I.S.S. “Alessandro Volta” - Viale dei Picciotti, 1 - Palermo

Maria Luisa Altomonte – Direttore Generale U.S.R. per la SiciliaIsoke Aikpitanyi, la donna nigeriana salvata dal marciapiede

Isoke, nigeriana di Benin City, si racconta nel romanzo “Akara-Ogun e la ragazza di Benin City” (2002).

Con la giornalista Laura Maragnani ha scritto il saggio “Le ragazze di Benin City” (2007, Melampo) nel quale ha raccontato il proprio percorso di liberazione. È da Benin che provengono, a migliaia, le ragazze buttate dal racket sui marciapiedi italiani.

Nel saggio di sociologia “Vie d’Uscita” (2008, Angeli), Isoke e il suo compagno Claudio Magnabosco sono indicati come esempio di lotta alla tratta. Isoke, infatti, è riuscita a uscirne e a salvarsi. Oggi vive ad Aosta e con il suo compagno ha realizzato una casa-alloggio per “le ragazze che non ne possono più” che si chiama la Casa di Isoke ([email protected] ).

La casa/alloggio è finanziata con la vendita dei loro libri.

Nel 2010 Isoke realizza un’indagine nazionale, sulla realtà sommersadelle nigeriane vittime della tratta.

Nel 2011, questa indagine diventa un libro “500 storie vere sullatratta delle ragazze africane in Italia”, edito da Ediesse.

Dalle interviste emergono le agghiaccianti violenze subite dallevittime della tratta, il modo in cui i trafficanti riducono le ragazzealla soggezione fisica e psicologica.

Tremenda è la capacità di queste nuove mafie di creare reti trans-nazionali che trafficano corpi. E raccapricciante è il silenzioomertoso di comunità, associazioni e chiese nigeriane sul fenomeno.

La tratta non è frutto di una libera scelta delle donne.

La storia di Isoke Aikpitanyi è emblematica. Isoke ha avuto il coraggio di ribellarsi alla mafia nigeriana che l'aveva ridotta inschiavitù nel nostro paese.In NIGERIA, i trafficanti che nel nostro paese hanno ridotto in schiavitù decine dimigliaia di donne costringendole a prostituirsi sono chiamati italos.In Italia, il numero delle donne vittime di tratta oscilla tra le 50 e le 70.000 unità e il40% è minorenne. Oltre il 50% proviene dall'Africa, in particolare dalla Nigeria, mail loro numero è difficile stabilire con precisione poiché spesso sono prive dipermesso di soggiorno.

“Importate” con l'inganno di una vita agiata in Italia, per le nigeriane, il debito daestinguere con i trafficanti che hanno organizzato il loro viaggio è una cifra enormeraggiungibile solo dopo migliaia di prestazioni sessuali.

Le vittime hanno paura di denunciare gli sfruttatori, perché temono di essere uccise oche le proprie famiglie subiscano violente ritorsioni. I trafficanti e le maman (spessoex-vittime che gestiscono nuove ragazze da avviare alla prostituzione) hanno tuttol'interesse a mantenere il silenzio.

Ma a volte la crepa dell'omertà si rompe.

Claudio Magnabosco

Il progetto “La ragazza di Benin City” mira a liberare le schiave del sesso.

L’esperienza è sfociata nella costituzione, nel dicembre 2006, di una associazioneinformale delle ragazze africane vittime o ex-vittime della tratta “Le ragazze di BeninCity”. All’Associazione possono aderire tutte le donne che vogliono fare qualcosa diconcreto per risolvere il problema.

Scrive Magnabosco:

“La risposta deve venire dalla gente, non dalle istituzioni o dalla Chiesa. Questi,semmai, devono intervenire dopo. E la risposta consiste in una rete informale checontatti le ragazze, per, poi, affidarle a degli “sponsor” che le aiutino a studiare e adinserirsi in realtà lavorative. E’ in questo modo che ne abbiamo tolto molte dallastrada”.

Caterina Fasone

- Dirigente Scolasticadistaccata all’Ufficio Scolastico Regionale per compiti connessi con l’Autonomia Scolastico

- Referente Regionale “Pari opportunità – Differenza di genere”

Ha insegnato in tutti i gradi di scuola e, nella scuola secondaria in piùindirizzi.

In qualità di ricercatrice dell’I.R.R.S.A.E.- Sicilia, dell’I.R.R.E. - Sicilia,dell’A.N.S.A.S. si è occupata di progettazione scolastica a livelloregionale, nazionale e comunitario nell’area della conoscenza relativaall’educazione degli adulti, degli immigrati, delle pari opportunità, delladifferenza di genere.

Coordinatrice di numerosi Laboratori sull’innovazione metodologicodidattica, con docenti ed allievi di differenti fasce di età, ha organizzatodiversi Seminari di studio e Convegni per diffondere i risultati dellaricerca psico-pedagogica.

Si occupa da tanti anni degli aspetti psico-pedagogici connessi alle problematiche della dispersione scolastica e della violenza sui minori.

Coordina, sin dalla sua costituzione, l’Osservatorio sulla dispersione scolastica, sulbullismo e il servizio psico –pedagogico dell’ U.S.R. – Sicilia. È stato fra ipromotori della costituzione dei GOIAM (Gruppi Operativi Interistituzionalicontro l’Abuso e il Maltrattamento) frutto di un’Intesa Interistituzionale fra USR-Comune di PA-ASP 6.

Autore di diverse pubblicazioni sulle tematiche del disagio, della violenza sui minorie sul ruolo della scuola nella prevenzione e nella presa in carico educativa dellesituazioni di sofferenza.

Maurizio GentilePsicologo e Psicoterapeuta

Referente per il Disagio infanto-giovanile -U.S.R. per la Sicilia

Giudice onorario presso il Tribunale per i minorenni di Palermo

Si occupa dal 1982 di tematiche di genere femminile, sia nel sociale che nel campo della formazione, promuovendo diversi progetti in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, con Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, con l’U.S.P. di Palermo, con l’ex I.R.R.E. Sicilia e Liguria, con il C.I.D.I. di Palermo, con l’A.N.I.E.F. di Palermo, con l’ A.N.I.S.N. di Palermo.

E’ docente di Scienze presso l’Istituto di secondo grado I.I.S.S. “A. Volta” di Palermo e dal 1990 è socia del C.I.S.S. (Cooperazione Internazionale Sud Sud), associazione di solidarietà e cooperazione con i Paesi in Via di Sviluppo.

E’ componente del Coordinamento anti-tratta “Favour e Loveth” di Palermo nel ruolo di responsabile del gruppo in-formazione e sensibilizzazione.

Stella Bertuglia

Daniela Dioguardi

Fortemente impegnata nel femminismo, è stata presidente provinciale dell'Unione Donne in Italia.

Eletta deputata alla Camera nel 2006 è oggi

Responsabile dell'archivio e della Biblioteca delle donne dell’ UDI - Palermo

Nino Rocca

Fondatore ed animatore del Centro Sociale San Saverio, è impegnatonelle mille battaglie a favore degli ultimi e degli emarginati.

Consulente per il Congo, a titolo gratuito, della giunta Orlando, dal 1998 al2001 ha creato un gemellaggio fra Palermo e la città congolese di Bukavu.Alle elezioni generali tenute nella Repubblica democratica del Congo hafatto da Osservatore Internazionale per conto del CISS (CooperazioneInternazionale Sud Sud - associazione di solidarietà e cooperazione con iPaesi in Via di Sviluppo), dei Beati costruttori di pace e dell’EURAC.

Vice-presidente del CISS di Palermo, socio del Centro Impastato diPalermo. Attualmente e’ impegnato nel Coordinamento anti-tratta “Favoure Loveth” di Palermo di cui è stato il promotore.

GIANGUIDO PAGI PALUMBO SI OCCUPA DI COOPERAZIONE INTERNAZIONALE E IMMIGRAZIONE. CONSULENTE, PROMOTORE DI EVENTI CULTURALI, FORMATORE DI COOPERAZIONE, PUBBLICISTA E SCRITTORE.

NEL 2007 HA FONDATO L’ASSOCIAZIONE MASCHILE PLURALE

Gianguido Palumbo Paggi

PRESIDENTE DEL C.I.S.S. - Cooperazione internazionale sud sud

PRESIDENTE DEL C.ONG.A.S.S. – Coordinamento delle ONG edelle Associazioni di Solidarietà Siciliane.

Il C.I.S.S. è un’associazione senza fini di lucro fondata aPalermo nel 1985; dal 1989 è riconosciuta dal Ministero degliAffari Esteri come Organismo Non Governativo (ONG) idoneo apromuovere e realizzare progetti di cooperazione con i Paesiin Via di Sviluppo.

Sergio Cipolla