9 - capitolo 9 conclusione
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7/29/2019 9 - CAPITOLO 9 CONCLUSIONE
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IX. CONCLUSIONE
Ciò che sembra sempre più emergere, dunque, è una progressiva eliminazione da parte delle
subculture di quei legami con il territorio su cui principalmente si fondava la loro identità prima del
punk . È attraverso strategie di questo tipo che le subculture tentano oggi di essere più libere di agire
per garantirsi un margine di sopravvivenza, per salvaguardare cioè quel valore per loro
fondamentale che è costituito dall’autenticità.
Ma la situazione non è certamente facile per le singole subculture i cui confini diventano
sempre più indefiniti e confusi. Quella che sembra farsi largo è infatti un’unica subcultura diffusa
sull’intero pianeta e unificata sul piano dello stile dalla condivisione dei codici propri dello
skateboard, dello snowboard, del surf e di tanti altri sport estremi. Una subcultura parzialmente
derivata dall’universo hip hop e che ha sviluppato un linguaggio tecnologico estremamente
funzionale che spesso riesce anche ad entrare nelle proposte delle industrie e degli stilisti. Tende
dunque a crearsi un unico mondo indistinto dove non ci sono più confini tra formalità e informalità,
tra la strada e l’industria: quel mondo che qualcuno, non a caso, ha chiamato streetwear .
Si tratta non tanto di uno stile, quanto di un concetto: vestirsi come si vuole, traendo
ispirazione dalla realtà urbana e metropolitana. Si sviluppa così un territorio vischioso dove i
linguaggi delle subculture e quelli delle marche si mescolano in continuazione.