9 controllo sanitario

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CONTROLLO SANITARIO, PRONTO SOCCORSO E GESTIONE DELLE EMERGENZE

INTRODUZIONE L'impostazione razionale di un programma di sorveglianza medica preventiva e periodica sui lavoratori esposti a rischi specifici mira, pi che alla diagnosi o alla valutazione dei casi di malattia professionale, alla tutela della salute dei lavoratori stessi. Si tratta, in altri termini, di privilegiare I'approccio preventivo, che si prefigge, essenzialmente, lo scopo di individuare criteri di non idoneit nel senso di rilevare eventuali controindicazioni sanitarie al rischio specifico.Bisogna affrontare i temi della sorveglianza sanitaria, degli obblighi del datore di lavoro e del medico competente, I'attivit di controllo preventivo e di controllo periodico. Il D.Lgs. 81/2oo8 dedica particolare attenzione al controllo sanitario e alla gestione delle emergenze e del pronto soccorso in azienda; si ritiene quindi utile fornire alcune nozioni fondamentali per la gestione dell'emergenza in caso di infortunio, oltre ai principi del pronto soccorso utili per un primo aiuto all'infortunato. Si descrive quella che deve essere la disponibilit minima di attrezzature di pronto soccorso in azienda, valutando la possibilit di integrazione di tali presidi con altri maggiormente specifici quando la tipologia infortunistica dell'attivit, cosi come emerge dalla "valutazione dei rischi", ne evidenzi la necessit. Vengono inoltre riportate Ie novit introdotte dal D.M. 388/2oo3 in materia di classificazione delle aziende in vari gruppi di rischio e di equipaggiamento standard dei presidi sanitari.

II controllo sanitario: obblighi e programmazioneLo scopo principale della medicina del lavoro dovrebbe essere la prevenzione di qualunque forma morbosa provocata dal lavoro stesso, pi che il riconoscimento, spesso tardivo, dell'insorgenza di eventuali malattie professionali. Questa prevenzione, oltre che con una corretta applicazione dei principi di igiene del lavoro, generici o specifici per ogni attivit, pu essere ottenuta con una corretta esecuzione della sorveglianza medica, mirata in particolare alla formulazione di un giudizio di idoneit al lavoro, che tenga conto di tutte Ie caratteristiche psicofisiche del lavoratore, confrontate con il particolare contesto lavorativo. La normativa richiede quasi sempre il possesso dell'idoneit al lavoro specifico per I'addetto ai lavori a rischio; i lavoratori devono essere visitati da un medico competente che constati i requisiti di idoneit al lavoro al quale sono destinati.

La definizione "Accertamenti Sanitari Periodici" (ASP) si riferisce al complesso di indagini cliniche cui devono essere sottoposti i lavoratori, che svolgono attivit per Ie quali riconosciuta una esposizione a particolari rischi per la salute. Gli accertamenti sanitari periodici sono necessari a valutare I'idoneit di ciascun lavoratore a svolgere la specifica attivit, nonch ad individuare i segni patologici rivelatori di malattia o I'eccessiva esposizione ai fattori di rischio. Gli accertamenti sanitari periodici si articolano sostanzialmente nelle visite mediche e negli esami complementari strumentali, specialistici e di laboratorio che devono essere effettuati, ad integrazione delle prime, in base a specifiche normative, a prescrizioni delle ASL, alle conoscenze scientifiche. II datore di lavoro, se svolge attivit per la quale prevista la sorveglianza sanitaria, ha I'obbligo di nominare il medico competente.La sorveglianza sanitaria effettuata dal medico competente e comprende gli accertamenti illustrati nella tabella seguente. Gli accertamenti, ritenuti necessari dal medico competente, comprendono esami clinici, biologici e indagini diagnostiche mirati. La sorveglianza sanitaria cos come prevista dal D. Lgs. 81/2oo8 deve essere estesa, con alcune limitazioni, a tutte Ie attivit lavorative.

Le modalit di formulazione del giudizio d'idoneit sono cos riassunte: iI medico competente esprime i giudizi di idoneit alla mansione operativa; il medico competente fornisce informazioni ai lavoratori, nel caso di esposizione ad agenti con effetti a lungo termine, sulla necessit di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell'attivit a rischio; qualora il medico competente, a seguito degli accertamenti sanitari, esprima un giudizio sull'inidoneit parziale, temporanea o totale del lavoratore, ne informa per iscritto il datore di lavoro e iI lavoratore.La lettura combinata di questa tipo di accertamenti, preventivi o periodici, permette di formulare possibili giudizi:1. idoneo;2. idoneo con prescrizioni e/o limitazioni (inidoneit parziale); 3. temporaneamente non idoneo; 4. non idoneo;5. necessit di sottoporsi ad accertamenti sanitari anche dopo la cessazione dell'attivit che comporta I'esposizione ad agenti con effetti a lungo termine (non un vero giudizio d'idoneit, ne un obbligo per il datore di lavoro).

Gestione dell'emergenza in caso di infortunio Nel trattare i vari aspetti che attengono al miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori, il D. Lgs. 81/2oo8 prevede I'adozione, da parte del datore di lavoro di provvedimenti "in materia di pronto soccorso e di assistenza medica di emergenza" sui luoghi di lavoro. II principio informatore, consiste nell'opportunit di modulare la natura ed il grado dell'assistenza medica di emergenza in rapporto alle caratteristiche dell'azienda, in ordine al numero di lavoratori occupati, alla natura dell'attivit, ai fattori di rischio presenti. L'assistenza medica diventa quindi, nell'ottica della legge, pi che un servizio di pronto soccorso interno, una funzione che I'azienda deve garantire ai lavoratori, dalla formazione dei lavoratori, all'utilizzo dei presidi sanitari contenuti nella cassetta di pronto soccorso, all'apprendimento di rapidi ed efficaci sistemi di comunicazione con la struttura pubblica, fino all'organizzazione di un organismo interno di soccorso. Appare quindi fondamentale la formazione dei lavoratori sia in funzione dell'individuazione e della preparazione dei soccorritori, sia dei rapporti con Ie strutture pubbliche di pronto soccorso. Deve inoltre essere presente e ben visibile in azienda un piano di emergenza e di pronto soccorso in caso di infortunio, che fornisca Ie indicazioni di massima su cosa fare e cosa non fare nel caso che qualche lavoratore si faccia male. II Decreto del Ministero della Salute 15 luglio 2oo3, n. 388 ha introdotto alcune disposizioni sui "Pronto soccorso aziendale", regolamentando il contenuto della cassetta di pronto soccorso e del pacchetto di medicazione, nonch la durata e i contenuti dei corsi di formazione destinati ai lavoratori. II Decreto, infatti, ha introdotto una classificazione delle aziende in tre gruppi (A, B e C) tenendo conto della tipologia dell'attivit svolta, del numero dei lavoratori occupati e dei fattori di rischio. A seconda del gruppo di appartenenza, per Ie aziende scatteranno obblighi differenti per quanto riguarda la durata dei corsi di formazione e la tipologia dei presidi sanitari di pronto soccorso che devono essere presenti sui luoghi di lavoro.

Nel caso in cui si proceda all'istituzione di un servizio di pronto soccorso interno all'azienda bisogna tener presente:a) il numero dei soccorritori presenti nell'unit produttiva non pu essere rigidamente stabilito, ma dovr comunque essere rapportato al numero dei lavoratori contemporaneamente presenti in azienda (ad esempio, un soccorritore ogni 30 persone in una azienda che non sia a rischio di incidente rilevante) ed alla tipologia di rischio infortunistico presente nello stabilimento produttivo;b) in ogni caso dovr essere previsto un sostituto, con pari competenze, per ognuno dei soccorritori individuati, per rimpiazzare I'eventuale assenza;c) il sostituto dovr poter sostituire il collega senza incorrere in situazioni fisicamente gravose (per esempio dopo un turno di notte); d) il numero dei soccorritori contemporaneamente presenti in azienda sar almeno pari a due, per coprire I'eventualit in cui I'infortunato sia uno dei soccorritori stessi.

Rapporti con Ie strutture pubbliche di pronto soccorsoII problema della disponibilit di una unit di soccorso che risponda ad una chiamata in ogni momento del giorno e della notte stato largamente risolto con I'istituzione del 118. Com' noto, questo numero fa capo a strutture (ospedali) che coprono territori spesso provinciali; pertanto, quanto mai necessaria che la persona che chiama i soccorsi sia in grado di fornire rapidamente ai soccorritori precisi riferimenti perch questi possano raggiungere rapidamente il luogo dell'infortunio. II lavoratore incaricato di tenere i rapporti con Ie strutture di soccorso esterne opportuno che sia lo stesso che ha iI compito di soccorrere I'infortunato, onde non creare vuoti operativi. E poi consigliabile che uno dei soccorritori si rechi sempre all'ospedale insieme all'infortunato, al fine di fornire informazioni sulla dinamica dell'infortunio o sull'agente nocivo responsabile della lesione o dell'intossicazione (eventualmente mostrando anche la scheda di sicurezza della/e so stanza/e). L'infortunio sui lavoro pu avere luogo nelle situazioni pi varie ed in ogni momento, e solitamente sono gli stessi compagni di lavoro dell'infortunato a dare I'allarme e a prestare i primi soccorsi. Dal comportamento di questi pu talvolta dipendere la vita della persona infortunata, per questa necessario una adeguata formazione di tutti i lavoratori e una pronta organizzazione dell'emergenza, allo scopo di assicurare la massima tempestivit in situazioni di pericolo.

SCHEMA DI CHIAMATA DEL SOCCORSO ESTERNO 118E possibile chiamare iI 118 da un qualsiasi telefono: la telefonata gratuita.Le richieste di soccorso devono essere precise, ordinate, sintetiche per evitare perdita di tempo prezioso per la salvaguardia della vita umana.INFORMAZIONI DA FORNIRE(con calma, senza interrompere la comunicazione) Struttura di appartenenza, proprio nome e cognome e numero telefonico. Numero degli infortunati. Informazioni sulle condizioni dell'infortunato/i (coscienza, respiro, polso, ferite, malore, ustione, ecc.). Indicare con precisione il raggiungimento del luogo dell'infortunio (nome della struttura/ azienda, indirizzo: via, n. civico, piano dell'edificio, denominazione della stanza, percorso interno per raggiungerla, ecc.). Concordare il percorso con la centrale operativa 118. Se il luogo difficile da raggiungere fare in modo che qualcuno accolga I'ambulanza all'ingresso sulla via principale. Far aprire i cancelli, Ie sbarre, i portoni di accesso. Rispondere alle domande e non riagganciare sino a che sono state impartite disposizioni.

II piano di emergenza in caso di infortunio prevede in dettaglio Ie seguenti misure:A) Caso di infortunio non grave senza trauma II lavoratore che subisce un infortunio non grave deve, se pu con i suoi mezzi, recarsi dall'ad- detto della squadra di pronto soccorso, esponendo I'accaduto. L'addetto al pronto soccorso, dopo essersi accertato dell'entit dell'infortunio e con i mezzi in dotazione al presidio medico sanitario, deve praticare Ie opportune medicazioni e, se I'infortunio necessita di ulteriore visita medica, accompagnare I'infortunato al pi vicino pronto soccorso ospedaliero con i mezzi che riterr pi opportuni.B) Caso di infortunio non grave con trauma In questo caso I'infortunato deve far avvertire da un collega di lavoro I'addetto della squadra di pronto soccorso il quale, accertatosi dell'entit dell'infortunio e dello stato in cui versa I'infortunato, dovr chiamare I'ambulanza con medico a bordo avvalendosi dei numeri telefonici, a tal scopo posizionati in prossimit dei telefoni di servizio. In nessun caso I'addetto alla squadra di pronto soccorso dovr muovere I'infortunato o trasportarlo con mezzi propri al pronto soccorso ospedaliero pi vicino. C) Caso di infortunio grave In caso di infortunio grave, il lavoratore pi prossimo all'infortunato dovr avvertire I'addetto alla squadra di pronto soccorso il quale provveder immediatamente, accertata la gravit del- I'infortunio, a chiamare I'ambulanza con medico a bordo avvalendosi dei numeri telefonici a tal scopo posizionati in prossimit dei telefoni di servizio. In nessun caso I'addetto alla squadra di pronto soccorso dovr muovere I'infortunato o trasportarlo con mezzi propri al pronto soccorso ospedaliero pi vicino.Tabella di esempio di Piano di emergenza per pronto soccorso in caso di infortunio.

E importante, quindi, pianificare un piano di emergenza per pronto soccorso in caso di infortunio uno strumento utile che fornisca indicazioni, che possano concretizzarsi in una vera e propria gestione dell'emergenza, anche in situazioni di pericolo causate da incendi, terremoti, sversamenti, alluvioni, dove sia necessaria una rapida evacuazione dei lavoratori.

Principi di pronto soccorsoII primo soccorso I'aiuto che si d immediatamente ai feriti o a chi si sente improvvisamente male, prima che arrivi un esperto (medico o infermiere) o che arrivi I'ambulanza. Lo scopo del primo soccorso : salvare la vita; prevenire il peggioramento delle ferite o del malore; aiutare la ripresa del paziente.

II compito del soccorritore : stabilire ci che accaduto; proteggere la vittima da nuove lesioni o nuovi pericoli; cercare i mezzi idonei per il trasporto a casa o all'ospedale.

II dovere del soccorritore : non prendere iniziative di competenza medica o infermieristica (es. somministrare farmaci); far presente che egli pratica unicamente un intervento di primo soccorso.

Cose da fare Affinch I'opera del soccorritore sia efficace, necessario prendere rapide e coordinate decisioni, ricordandosi sempre di mantenere la calma e agendo tenendo conto di tre elementi che hanno un preciso ordine:1) allarme;2) primo esame;3) pronto soccorso.Egli dovr segnalare tempestivamente I'incidente ai servizi di competenza, nel modo pi completo possibile, indicando tutti i dati utili per giungere con i mezzi e Ie attrezzature pi convenienti, verificando con rapidit se I'infortunato cosciente, se respira e se il cuore batte (funzioni vitali), se perde sangue. Dovr quindi valutare quali manovre effettuare in prima persona, e cosa invece non fare assolutamente, pena il peggioramento della situazione, per preservare la vita o migliorare Ie condizioni generali dell'infortunato.

Cose da non fareIn qualsiasi situazione di emergenza bisogna evitare affollamenti intorno alla persona da soccorrere. Gli assembramenti sono un impedimento per chi deve prestare il primo soccorso e spaventano I'infortunato. Non bisogna mai muovere la vittima di un incidente senza prendere Ie precauzioni necessarie ad evitare che iI trasporto procuri un aggravamento delle lesioni. Possono esistere infatti lesioni non evidenti (frattura della colonna vertebrale, emorragia interna) molto pi pericolose di ferite vistose. Non bisogna perdere tempo, ma neanche farsi prendere dall'agitazione, ne tantomeno fare nulla di cui non si sia pi che sicuri. E un grave errore tentare di sollevare I'infortunato (in piedi, seduto, con I'ausilio di cuscini) se si trova in state di incoscienza o se si sospettano lesioni craniche o della colonna vertebrale. Non bisogna infine tentare di far bere Ie persone in stato di incoscienza: normalmente hanno perso i riflessi e quindi il liquido pu incanalarsi nelle vie aeree (andare di traverso). E inoltre di fondamentale importanza conoscere Ie manovre da effettuare e quelle da non effettuare nei diversi tipi di infortunio. Nella tabella che segue si riportano sintomi, principali pericoli, regole generali di trattamento per Ie casistiche pi frequenti.

Equipaggiamento e utilizzo dei presidi di pronto soccorsoLa disponibilit in azienda di attrezzature di pronto soccorso regolata dal D.M. 388/2oo3 che, in relazione alle caratteristiche dell'azienda, impone I'obbligo del pacchetto di medicazione, della cassetta di pronto soccorso. II pacchetto di medicazione costituito da una scatola contenente materiale per il primo soccorso da prestare a persone ferite. II pacchetto di medicazione deve essere presente all'interno delle aziende appartenenti al gruppo C (unitamente ad un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale).II contenuto minimo del pacchetto di medicazione il seguente: 2 paia di guanti sterili monouso; 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 1o% di iodio da 125 ml; 1 flacone di soluzione fisiologica (sodio cloruro o,9%) da 25o ml; 1 compressa di garza sterile 18 x 40 in buste singole; 3 compresse di garza sterile 10 x 10 in buste singole; 1 pinzetta da medicazione sterile monouso; 1 confezione di cotone idrofilo; 1confezione di cerotti di varie misure pronti all'uso; 1 rotolo di cerotto alto 2,5 cm; 1 rotolo di benda orlata alta 10 cm; 1paio di forbici; 1 laccio emostatico; 1 confezione di ghiaccio pronto uso; 1 sacchetto monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; istruzioni sul modo di usare i presidi suddetti e di prestare i primi soccorsi in attesa del servizio di emergenza.La cassetta di pronto soccorso si differenzia dal pacchetto di medicazione per una maggiore dotazione di presidi sanitari. Di seguito si riporta I'equipaggiamento standard, tenendo presente che tale materiale, oltre ad essere mantenuto in condizioni di assoluta pulizia, deve essere periodicamente rinnovato e conservato in una cassetta/armadietto metallico facilmente visibile e accessibile, contrassegnato con la croce rossa. Deve inoltre essere presente uno stampato che illustri I'uso dei materiali contenuti. La cassetta di pronto soccorso deve essere presente all'interno di aziende appartenenti ai gruppi A e B, unitamente ad un mezzo di comunicazione idoneo ad attivare rapidamente il sistema di emergenza del Servizio Sanitario Nazionale. II contenuto minimo della cassetta di pronto soccorso il seguente: 5 paia di guanti sterili monouso; 1 visiera paraschizzi; 1 flacone di soluzione cutanea di iodopovidone al 1o% di iodio da 1 litro; 3 flaconi di soluzione fisiologica (sodio c1oruro - o, 9%) da 5oo ml; 10 compresse di garze sterili 1o x 1o in buste singole; 2 compresse di garze sterili 18 x 4o in buste singole; 2 teli sterili monouso; 2 pinzette da medicazione sterili monouso; 1 confezione di rete elastica di misura media; 1 confezione di cotone idrofilo; 2 confezioni di cerotti di varie misure pronti all'uso; 2 rotoli di cerotto alto 2,5 cm; 1paio di forbici; 3 lacci emostatici; 2 confezioni di ghiaccio pronto uso; 2 sacchetti monouso per la raccolta di rifiuti sanitari; 1 termometro; 1 apparecchio per la misurazione della pressione arteriosa. Se vero che questi presidi, peraltro obbligatori per legge, possono costituire la base minimale dello strumentario di pronto soccorso all'interno dell'unit produttiva, altrettanto vero che occorre valutarne I'integrazione con altri maggiormente specifici, allorquando la tipologia infortunistica presente in azienda, cos come emerge dalla valutazione dei rischi, ne evidenzi la necessit. Appare chiaro in questa fase il ruolo primario del medico competente. I presidi che eventualmente saranno aggiunti a quelli di base in caso di rischi reali di particolare gravit (per esempio apribocca elicoidale, pompa per aspirazione di secrezioni, barelle speciali), non potranno che essere utilizzate da personale particolarmente addestrato e sempre presente in azienda.

Gestione di altre situazioni di emergenzaEmergenze esterne: terremoto Le scosse sismiche che accompagnano un terremoto giungono per lo pi inattese e non ancor noto un affidabile sistema di previsione. Non si possono perci prendere precauzioni preliminari e bisogna cercare di fronteggiare I'emergenza non appena si verifica. Un terremoto, di solito, si manifesta con violente scosse iniziali seguite da alcuni momenti di pausa, con successive scosse di intensit inferiore; anche queste sono pericolose perch possono causare crolli di strutture gi lesionate. buona norma adottare i seguenti comportamenti: Rimanere calmi e prepararsi fronteggiare eventuali ulteriori scosse Rifugiarsi sotto un tavolo ed addossarsi alle pareti perimetrali, per evitare il rischio di sprofondamento del pavimento; ci si pu rifugiare anche in un sotto scale o nel vano di una porta che si apre in un muro maestro, Aprire le porte e muoversi con prudenza saggiando il pavimento, le scale e i pianerottoli prima di avventurarsi sopra, Non usare ascensori o montacarichi Non usare accendini o fiammiferi perch potrebbero essersi rotte tubature del gas