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Anno IV Numero 894 Lunedì 06 Giugno 2016, S. Norberto AVVISO Ordine 1. ORDINE: Corsi ECM 2. Ordine: Assemblea ordinaria 2016 3. Un Farmaco per Tutti Notizie in Rilievo Scienza e Salute 4. La follicolite post- depilatoria Prevenzione e Salute 5. “congiuntivite, mani sporche e luce del sole tra le cause”, vero o falso? 6. Acne, un problema non solo di pelle Come affrontarla in 8 mosse Curiosità 7. Perché si parla nel sonno? Meteo Napoli Lunedì 06 Giugno Variabile Minima: 21°C Massima: 25°C Umidità: Mattina = 62% Pomeriggio =45 % “CONGIUNTIVITE, MANI SPORCHE E LUCE DEL SOLE TRA LE CAUSE”, VERO O FALSO? Alcuni credono che toccare gli occhi con le mani sporche oltre che l’esposizione prolungata a intensa luce solare aumentino il rischio di congiuntivite. Vero o falso? Risponde il dott. Fabrizio Camesasca, oculista di Humanitas. Specialmente con la bella stagione, quando i batteri proliferano con più facilità, stropicciarsi gli occhi con le mani sporche o sudate può causare infezione ed infiammazione della superficie degli occhi. Toccare gli occhi con le mani sporche in particolare dopo aver toccato sabbia e polvere, può portare ad una congiuntivite infettiva, irritazione dolorosa della congiuntiva accompagnata da sensazione di corpo estraneo oculare, arrossamento,forte lacrimazione e secrezione soprattutto al mattino. Le mani sporche però non sono l’unica causa frequente di infiammazione estiva spiega l’esperto. Gli occhi infatti vanno protetti anche dai danni tossici del sole nelle situazioni in cui la luce è molto intensa e il riflesso solare è forte, come per esempio su di un ghiacciaio o in mare aperto. In questi casi, l’esposizione prolungata degli occhi alla luce del sole senza la protezione di occhiali con filtro ultravioletto, aumenta il rischio di lesione rapida alla superficie nobile dell’occhio, la cornea, inducendo cheratite attinica, una lesione dovuta appunto all’eccessiva esposizione ai raggi UV. La stessa lesione si può verificare se ci si sottopone a lampade abbronzanti (UV) senza usare gli specifici occhialini di protezione. Indossare occhiali da sole quando si è molto esposti alla luce solare e lavare le mani prima di toccarsi gli occhi sono quindi semplici gesti che possono evitare dolorose infiammazioni degli occhi.” (Salute, Humanitas) SITO WEB ISTITUZIONALE : www.ordinefarmacistinapoli.it E-MAIL: [email protected] ; [email protected] SOCIAL Seguici su Facebook Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli iBook Farmaday Proverbio di oggi….…….. Dicette don Lione: " 'O viecchio s' add' accidere quann' è ancora guagliòne" VERO

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Page 1: A A ”, A...preso sul serio e curato con l’aiuto di uno specialista. Inoltre, chi ne soffre può adottare alcuni accorgimenti (per es. limitare gli zuccheri e non fumare) che aiutano

Anno IV – Numero 894 Lunedì 06 Giugno 2016, S. Norberto

AVVISO Ordine

1. ORDINE: Corsi ECM

2. Ordine: Assemblea

ordinaria 2016

3. Un Farmaco per Tutti

Notizie in Rilievo

Scienza e Salute 4. La follicolite post-

depilatoria

Prevenzione e Salute

5. “congiuntivite, mani

sporche e luce del sole

tra le cause”, vero o

falso?

6. Acne, un problema non

solo di pelle

Come affrontarla in 8

mosse

Curiosità 7. Perché si parla nel

sonno?

Meteo Napoli

Lunedì 06 Giugno

Variabile

Minima: 21°C Massima: 25°C Umidità: Mattina = 62%

Pomeriggio =45 %

“CONGIUNTIVITE, MANI SPORCHE E LUCE DEL SOLE TRA LE CAUSE”, VERO O FALSO?

Alcuni credono che toccare gli occhi con le mani sporche oltre che l’esposizione prolungata a intensa luce solare aumentino il rischio di congiuntivite. Vero o falso?

Risponde il dott. Fabrizio Camesasca, oculista di Humanitas. “Specialmente con la bella stagione, quando i batteri proliferano

con più facilità, stropicciarsi gli occhi con le mani sporche o sudate può causare infezione ed infiammazione della superficie degli occhi. Toccare gli occhi con le mani sporche in particolare dopo aver toccato sabbia e polvere, può portare ad una congiuntivite infettiva, irritazione dolorosa della congiuntiva accompagnata da sensazione di corpo estraneo oculare, arrossamento,forte lacrimazione e secrezione soprattutto al mattino. Le mani sporche però non sono l’unica causa frequente di infiammazione estiva – spiega l’esperto. Gli occhi infatti vanno protetti anche dai danni tossici del sole nelle situazioni in cui la luce è molto intensa e il riflesso solare è forte, come per esempio su di un ghiacciaio o in mare aperto. In questi casi, l’esposizione prolungata degli occhi alla luce del sole senza la protezione di occhiali con filtro ultravioletto, aumenta il rischio di lesione rapida alla superficie nobile dell’occhio, la cornea, inducendo cheratite attinica, una lesione dovuta appunto all’eccessiva esposizione ai raggi UV. La stessa lesione si può verificare se ci si sottopone a lampade abbronzanti (UV) senza usare gli specifici occhialini di protezione. Indossare occhiali da sole quando si è molto esposti alla luce solare e lavare le mani prima di toccarsi gli occhi sono quindi semplici gesti che possono evitare dolorose infiammazioni degli occhi.” (Salute, Humanitas)

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iBook Farmaday

Proverbio di oggi….…….. Dicette don Lione: " 'O viecchio s' add' accidere

quann' è ancora guagliòne"

Disse don Leone: "Il vecchio deve essere ucciso quando è ancora ragazzo

VERO

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PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 894

PREVENZIONE E SALUTE

ACNE, UN PROBLEMA NON SOLO DI PELLE COME AFFRONTARLA IN 8 MOSSE

L’acne colpisce quasi 9 adolescenti su 10 e anche parecchi adulti. Molti si affidano al fai da te, mentre il disturbo va preso sul serio e curato con l’aiuto di uno specialista. Inoltre, chi ne soffre può adottare alcuni accorgimenti (per es. limitare gli zuccheri e non fumare) che aiutano a mantenere la situazione sotto controllo. Ecco cosa bisogna fare per affrontare il problema nel modo giusto.

Acne: che cos’è e chi colpisce

L’acne è una delle più comuni malattie della pelle: in Italia colpisce 4 milioni di adolescenti (quasi nove su dieci), ma anche parecchi adulti (uno su dieci) e, in alcuni casi, persino i bambini piccoli. È un disturbo che interessa i follicoli sebacei, cioè i follicoli piliferi dotati di grandi ghiandole sebacee, come quelli del volto e della parte alta del tronco (dove appunto si presenta l’acne). Si manifesta con lesioni non infiammatorie - come i comedoni chiusi (punti bianchi) e aperti (punti neri) - e lesioni infiammatorie, come papule e pustole. Nei casi più gravi, possono comparire anche cisti e noduli. «L’acne può avere origine genetica, ormonale, batterica o psicologica - spiega il prof. Antonino Di Pietro, dir. scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano. La predisposizione familiare influisce pesantemente nella comparsa dei brufoli, ma anche l’alterazione ormonale (ciclo mestruale, gravidanza, adolescenza) ricopre un ruolo di primo piano nella sua comparsa. Lo stress e i disordini di natura psicologica possono essere una concausa, specie durante il periodo adolescenziale».

Non è solo un problema estetico

L’acne non è solo un problema estetico, ma una vera e propria malattia cutanea che va curata con la giusta terapia, rivolgendosi a un dermatologo. Si può presentare in forma comedonica, papulo-pustolosa o nodulare e a diversi livelli di gravità: lieve, moderata o severa. I fenomeni che caratterizzano l’acne sono quattro: alterazione del processo di cheratinizzazione (processo di formazione dello strato corneo dell’epidermide, che conferisce alla cute funzione difensiva contro gli agenti esterni), eccessiva produzione di sebo, colonizzazione del dotto pilosebaceo da parte di un batterio, il Propionibacterium acnes, infiammazione e conseguente risposta immunitaria. La gravità dell’acne è spesso direttamente proporzionale alla quantità di sebo prodotta in eccesso. Le lesioni acneiche possono dar luogo a cicatrici perenni a cui poi è molto difficile rimediare, per cui è essenziale evitare che si formino. «La gestione del paziente richiede un vero e proprio counseling, sia del paziente sia del genitore - spiega il professor Di Pietro -, ai quali è necessario spiegare la patologia e dedicare tempo per far comprendere come utilizzare i farmaci evitando di generare problemi di tollerabilità che posso portare il paziente ad abbandonare la terapia in quanto spesso il trattamento dell’acne richiede pazienza per arrivare a vederne i risultati».

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PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 894

Gli ormoni? Non sono una causa diretta Al contrario di quanto si potrebbe pensare, chi soffre di acne, salvo alcune eccezioni, non ha alterazioni ormonali rilevabili nel sangue. Sono i follicoli sebacei a essere più sensibili agli ormoni normalmente presenti nell’organismo. L’azione degli ormoni ha infatti una variabilità individuale e alcuni soggetti sarebbero più sensibili di altri. «Alterazioni ormonali importanti, tali da richiedere una correzione con un trattamento vero e proprio, sono rare e si riconoscono facilmente: se gli ormoni sono “sballati” si hanno irsutismo, obesità e nelle donne anomalie del ciclo mestruale, prima fra tutte la scomparsa delle mestruazioni». È però vero che lo stress può peggiorare l’acne, dato che nell’organismo viene attivata la produzione di alcuni ormoni, che risvegliano i recettori presenti sulla superficie delle ghiandole sebacee e queste ultime producono più sebo. Ciò aumenta le possibilità di proliferazione batterica e infiammazione del follicolo. Anche l’eccesso di zuccheri nella dieta è implicato nell’acne, attraverso la produzione di insulin like growth factor, una sostanza la cui sintesi può essere indotta da una dieta ricca di zuccheri che favorisce questo disturbo.

L’impatto psicologico: Oltre all’impatto estetico, questa malattia causa

spesso problemi psicologici ed emotivi che non vanno trascurati. Secondo una recente indagine, le conseguenze psicologiche principali dell’acne sono: timidezza e mancanza di fiducia in se stessi (71%), difficoltà nelle relazioni sentimentali (43%), difficoltà nel farsi nuovi amici (24%), problemi a scuola (21%) difficoltà a trovare un lavoro (7%).

Secondo la ricerca, la riduzione della qualità della vita nelle persone affette da acne sarebbe in alcuni casi paragonabile a quella di pazienti affetti da malattie più gravi come il diabete, l’artrite, l’asma e l’epilessia. Nonostante tutto questo, secondo i dermatologi, il 70% di chi ha l’acne non si rivolge a uno specialista affidandosi al fai da te e al passaparola. Solo il 20% affronta il problema con un dermatologo.

Come si può curare «L’acne è una patologia cronica che richiede un trattamento a lungo termine, non una cura sintomatica». Le possibili cure per l’acne sono di tre tipi: i retinoidi (composti chimici derivati dalla vitamina A), gli antibiotici orali il benzoile perossido (BPO).

Nelle linee guida dell’American Academy of Dermatology si legge che gli antibiotici per il trattamento dell’acne devono essere impiegati con cautela e solo nelle forme più severe della patologia. «L’antibiotico orale è presente nelle Linee Guida come prima scelta per il trattamento delle forme più severe di acne. Tuttavia va evitato l’utilizzo concomitante di antibiotici orali e topici, in particolar modo se chimicamente differenti, e l’utilizzo di antibiotici per terapie prolungate. Per il Propionibacterium acnes, batterio responsabile dell’insorgenza di alcuni tipi di acne, la resistenza ai due antibiotici maggiormente impiegati per la cura di questa malattia, quali eritromicina e clindamicina, resistenza crociata, interessa già moltissimi pazienti in Italia». Le linee guida dell’American Academy of Dermatology raccomandano, per molte forme di acne, l’associazione di retinoide topico (come l’adapalene) e benzoile perossido (BPO) come terapia di attacco e di mantenimento per il trattamento dell’acne. «Da una parte il benzoile perossido impedisce al Propionibacterium acnes di proliferare; dall’altra l’adapalene, retinoide sintetico di terza generazione, agisce grazie alle sue proprietà antinfiammatorie e di riduzione delle lesioni».

PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 894

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Che cosa deve fare chi soffre di acne La pulizia accurata della pelle, usando detergenti delicati e poco aggressivi, è utile ma da sola non serve a curare l’acne. Bisogna poi evitare di detergere la pelle eccessivamente per non togliere lo strato lipidico naturale e quindi renderla secca e sensibile. È possibile applicare creme idratanti, ma è fondamentale il consiglio di un dermatologo. Alcune sostanze potrebbero peggiorare la situazione. Attenzione anche ai cosmetici: troppo trucco può peggiorare la situazione.

L’ostruzione dei pori da parte di fondotinta o cipria inoltre limita la respirazione cellulare. Di creme e lozioni contro l’acne se ne trovano tanti, nelle farmacie e anche nei supermercati. Tuttavia molti prodotti non sono effettivamente stati testati in maniera scientificamente rigorosa, e il loro effetto terapeutico è minimo o nullo. Insistere con questi prodotti spesso è deludente, induce a pensare che non ci siano cure efficaci. Oltretutto si perde tempo e le lesioni progrediscono determinando la comparsa di cicatrici cutanee perenni. Nell’acne comedonica può essere utile lo scrub, che rimuove le cellule morte facendo aprire i pori, ma a patto che non sia troppo aggressivo e ruvido sulla pelle. («Questi metodi possono essere utili per la prima fase dell’acne, quella “comedonica” in cui si hanno soltanto punti neri e microcisti. In questi casi il “fai da te” è ammesso e, se la malattia resta di grado lieve, può essere sufficiente. Creme o lozioni che contengano sostanze antisettiche, ad es. il benzoil perossido, e principi attivi, come i derivati della vitamina A, possono essere efficaci su un’acne iniziale, in cui non ci sia una grossa componente infiammatoria». Quando si sceglie un prodotto anti-acne da banco bisogna perciò accertarsi che contenga uno dei composti attivi, come il benzoil perossido che elimina i batteri che concorrono a provocare l’acne oppure bassi dosi di acido salicilico, che funziona come esfoliante. «Possono servire inoltre antibiotici topici, come clindamicina, eritromicina o le tetracicline (sempre sotto controllo medico ndr); non si deve usare invece la gentamicina, il primo antibiotico a cui tanti pensano, perché non ha alcun effetto sul batterio che provoca l’acne. Ma attenzione: tutti questi prodotti possono rivelarsi irritanti, soprattutto se la pelle è sensibile, in caso di allergie o se usati senza moderazione. Se la cute appare arrossata, secca e desquamata è meglio interrompere qualsiasi trattamento e chiedere consiglio al medico. Chi soffre di dermatite atopica, per scongiurare problemi dovrebbe comunque evitare di prendere iniziative senza rivolgersi allo specialista». «I prodotti da banco - aggiunge lo specialista - non bastano per affrontare l’acne al secondo stadio, quando compaiono le pustole, i brufoli arrossati; men che meno possono essere sufficienti contro l’acne di stadio più grave, in cui si hanno grossi noduli infiammatori, cisti e cicatrici». Inoltre, «nelle forme di acne infiammatoria o nodulare vanno impiegati antibiotici sistemici (soprattutto della classe delle tetracicline) per la loro azione anti-infiammatoria, la terapia ormonale con farmaci estro-progestinici e soprattutto l’isotretinoina che è il farmaco in assoluto più efficace e che permette risultati persistenti nel tempo - conclude il prof. Girolomoni. Si tratta di un retinoide (derivato della vitamina A) che si assume per via orale. Blocca la ghiandole sebacee e svolge azione anti-infiammatoria nell’acne. Da luogo a secchezza cutanea ma in genere è ben tollerato ai dosaggi medio-bassi. Ha un importante limite tuttavia: essendo teratogeno (provoca malformazioni del feto) nelle femmine in età fertile va assicurata e garantita che non incorra una gravidanza durante il periodo di assunzione del farmaco (in genere 6 mesi)».

Un imperativo: lasciar stare i brufoli! Incidere o spremere i brufoli può solo peggiorare le cose, l’acne va curata e il fai da te non è il modo giusto. Si rischia un aumento dell’infiammazione e, nel tempo, lo sviluppo di cicatrici. Queste ultime possono essere polimorfe, per la presenza contemporanea di lesioni diverse, piane, depresse o rilevate. Dal 2 al 7% delle persone con acne hanno cicatrici indelebili.

Fumo e smog sono tra i peggiori nemici: L’acne non infiammatoria è spesso legata al fumo di

sigaretta, che impedisce una corretta eliminazione delle sostanze di scarto a livello cutaneo e queste ultime vanno ad ostruire i pori. Anche lo smog fa male anche alla pelle: in particolare l’ossido di zolfo e il monossido di carbonio riducono l’apporto di ossigeno e soffocano l’epidermide. (Salute, Corriere)

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PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 894

PREVENZIONE E SALUTE

LA FOLLICOLITE POST-DEPILATORIA

Dopo la depilazione si può andare incontro a un’irritazione, causata da un’infiammazione batterica; per tenerla sotto controllo bastano pochi semplici accorgimenti

Può capitare, dopo aver fatto la ceretta oppure usato una crema depilatoria o il rasoio, di vedere sulla parte trattata (in modo particolare sulle gambe e sull’inguine) un’irritazione accompagnata da piccoli brufoletti (a volte con pustole) che, oltre a essere esteticamente poco piacevoli, danno anche un certo prurito. Grattarsi provoca escoriazione e sanguinamento, trasformando i brufoli in crosticine che lasciano sulla pelle cicatrici e macchie. Si tratta di un’infiammazione della parte superiore del follicolo pilifero (follicolite superficiale) che può essere causata da diversi agenti batterici: Staphylococcus aureus, Pitirospum, eosinofili.

: quando compare questa sintomatologia è indispensabile sospendere ogni trattamento depilatorio fino alla sua scomparsa e trattare la zona con detergenti antisettici e, nei casi più ostinati, con farmaci locali a base di antibiotici.

Nella maggior parte dei casi è comunque sufficiente sottoporre a un’accurata igiene la parte infetta al fine di contenere l’infezione. Se si ha una certa predisposizione alla follicolite post ceretta è bene prevenirla, mettendo in atto alcuni semplici accorgimenti: disinfettare la pelle prima e dopo la depilazione quando si fa la doccia o il bagno, utilizzare una spugna di crine per rimuovere le cellule morte oppure

fare uno scrub per rimuovere la parte superficiale di pelle ed evitare la formazione di peli incarniti dopo la depilazione e dopo bagno o doccia utilizzare una crema idratante/emolliente al fine di

mantenere la pelle elastica e idratata Durante l’estate l’esposizione al sole, i bagni di mare le creme per proteggersi dal sole e quelle idratanti dopo sole fanno sì che la follicolite non si presenti e la pelle reagisca bene alla depilazione. Nei casi in cui la follicolite cronicizza è bene rivolgersi a un dermatologo per valutarne le cause e trovare una cura adatta alla tipologia di ciascuna infezione batterica. Le follicoliti profonde sono rare e presentano una sintomatologia più marcata che, nei casi più gravi può portare a dolore, febbre, gonfiore della zona con infiltrazione perifollicolare. (Villaggio della salute) CURIOSITA’

PERCHÉ SI PARLA NEL SONNO?

Parlare nel sonno (somniloquio) è una normale manifestazione dell’attività notturna del cervello, che non si “addormenta” completamente ma continua a formulare pensieri inconsci,indipendentemente dal fatto che stiamo sognando o no. In alcuni casi questi pensieri ci portano a parlare ad alta voce e a formulare anche frasi di senso compiuto.

Colpa dello stress? È un fenomeno molto comune tra i bambini, che non hanno

ancora sviluppato il coordinamento tra i centri cerebrali che comandano il linguaggio e i muscoli del volto; ma capita anche agli adulti, specialmente in situazioni di stress particolare o anche per una semplice febbre. Sebbene parlare nel sonno possa essere sintomo di eccessivo affaticamento fisico e mentale, solitamente non viene considerato una malattia, anche se può essere uno dei sintomi di alcune patologie neurologiche. (Focus)

COSA FARE

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PAGINA 6 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno IV – Numero 894

ORDINE: ASSEMBLEA ORDINARIA 2016

E’ convocata l’Assemblea Ordinaria degli iscritti all’Albo.

Il giorno 07 Giugno 2016 alle ore 20,30 in seconda convocazione, presso la sede dell’Ordine sita in - Via Toledo n. 156 - Napoli, per procedere alla discussione del seguente Ordine del giorno: 1 – Approvazione Verbale Assemblea Ordinaria 2015; 2 - Approvazione Bilancio Consuntivo 2015; 3 - Approvazione Bilancio Preventivo 2016; 4 – Relazione del Presidente; 5 – Varie ed Eventuali.

ORDINE: Eventi del mese di Giugno

Ordine dei Farmacisti della Provincia di Napoli

La Bacheca

Nel corso dell’evento di Lunedì 6 Giugno sarà distribuita ai partecipanti una brochure intesa

come “GUIDA RAPIDA” da banco utile al Farmacista per la spedizione delle

ricette veterinarie

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PAGINA 7 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL

FARMACISTA Anno IV – Numero 894

ORDINE: Progetto “UN FARMACO PER TUTTI” Il progetto ha come finalità l’utilizzo di farmaci, le cui confezioni siano integre, ma anche di prodotti diversi dai farmaci come presidi medico chirurgici o integratori e dispositivi medici non ancora scaduti provenienti da donazione spontanea da parte di cittadini e Aziende farmaceutiche, nonché di privati a seguito di cambio/fine terapia o decesso di un congiunto malato. Inoltre si considerano anche farmaci acquistati in farmacia da un cittadino e immediatamente donati. Il tutto per finalità umanitarie ed assistenza socio-sanitaria. I farmaci raccolti all’interno delle farmacie resesi disponibili, previa catalogazione presso la struttura messa a disposizione dall’Ospedale dell’Annunziata, saranno poi smistati ai vari enti assistenziali che hanno aderito all’iniziativa.

I colleghi volontari che intendono partecipare al progetto condiviso dalla Associazione Cattolici Farmacisti Italiani – sez. Napoli (UCFI) potranno farlo contattando gli Uffici dell’Ordine o inviando una e-mail all’indirizzo: [email protected]

FARMACIE - COME ADERIRE: Clicca sul link sottostante e compila il form in

modo da avere le informazioni utili riguardo il luogo di consegna del contenitore per la raccolta dei farmaci.

http://www.ordinefarmacistinapoli.it/ordineNuovo/news/1097-un-farmaco-per-tutti

Per VISIONARE LA VIDEO INTERVISTA, fatta dalla redazione del giornale “Il Mattino” o il VIDEO della trasmissione “Quinta Colonna” , sul progetto

“Un Farmaco per Tutti”, basta cliccare i seguenti link:

http://video.ilmattino.it/primopiano/i_farmacisti_di_napoli_e_il_s

ociale_ecco_un_farmaco_per_tutti-1703604.html

http://video.mediaset.it/video/quinta_colonna/full/puntata-del-

9-maggio_617406.html

FARMACISTI VOLONTARI: Come Aderire

RACCOLTI FINORA PIÙ DI 11.000 CONFEZIONI DI FARMACI E DISPOSITIVI DONATI AI POVERI ATTRAVERSO I SEGUENTI ENTI ASSISTENZIALI:

La Tenda, La Casa di Tonia, Emergency, UNITALSI Campania, Stelle in Strada, Suore della Carità Madre Teresa di Calcutta, Associazione pro BENIN

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PAGINA 8 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL

FARMACISTA Anno IV – Numero 894

ASSEMBLEA ORDINARIA MARTEDÌ 7 GIUGNO 2016:

Nel corso dell’assemblea, come significativo momento di aggregazione tra vecchie e nuove generazioni di Farmacisti, sarà consegnato ai neo Colleghi iscritti nel 2016 il Tesserino e il distintivo dell’Ordine, unitamente al Batch identificativo e al Codice deontologico