a napoli, una ittà d [in anto - di cose assurde. · ci troviamo a napoli, una ittà d [in anto -...
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Una storia tutta italiana … una semplice storia.
Mi cimento ancora a scrivere ,non ho le idee chiare,
sento che da dentro arriva uno spunto ,
non so quanto profondo sia e quanto potrò scrivere ma
ci provo …
Ci troviamo a Napoli, una città d’incanto - di cose assurde.
… A Napoli più che altrove puoi vedere come va il mondo !
La quotidianità del vivere e’… una scena di una commedia
a volte tragica,
--- a volte divertente --- a volte assurda.
Il dialetto napoletano se usato con cura non è volgare- è ricco
d’espressioni- - difficile -tradurre in lingua parlata.
Questo e’ il frammento di vita di una famiglia qualunque …
normale- potrebbero vivere altrove ma abitano a Napoli ed è per
questo che di tanto in tanto uso il dialetto.
A Napoli le persone si danno del Voi, e’ una forma di cortesia.
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Il Voi trae origine da Roma Imperiale,si usa nei paesi del sud-
nelle città dell’Italia meridionale--nella lingua spagnola.
Con il Voi si vuole dare rilievo al “soggetto”.
Maria,la signora del terzo piano di uno stabile un po’ antico,quasi
vecchio,apre il balcone
e prende il “ panaro “… .voi direte e che cos’e’ il “panaro”?
Il “panaro” è un cesto con il manico- di vimini- legato ad una fune
molto lunga.
Dicevo, prende il cesto e incomincia a tendere la fune dal
balcone:
Signora Teresa - grida
-Si, signora Maria.
-Per favore ho bisogno di un litro di latte,dei biscotti e del pane.
-Subito
Ecco,tirate signora Maria ….
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Maria tira la fune e finalmente le cose che mancavano per la
colazione sono lì …
…. prende il tutto ed entra in casa.
Tutti dormono,la mattina, che pace,la casa e’ tutta per lei
ancora per poco,dice a se stessa,poi si sveglieranno e addio
quiete.
Prepara un buon caffè e và ad assaporarlo fuori al balcone.
Da lontano si vede il Vesuvio, pensa:
Marò se si svegliasse?
Ma che pensieri fai? E’ così tranquillo,
poi, ci sono i controlli, e’ l’unico vulcano che è controllato
24 ore su 24 ore
..Marò ma se succedesse???
Altro che Pompei ed Ercolano, con tutte queste case che hanno
costruito alle sue pendici ci metterebbe un attimo a venire giù.
Hanno fatto tutto quello che volevano a dispetto della natura!
Non e’ che se si sveglia la colpa è solo del disastro ecologico -no,
--quello - è un vulcano - come tutti i vulcani -di tanto in tanto fa
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sentire la sua voce-solo- che quando la fa sentire - e’ terribile …
il disastro che combina …
Non e’ come l’Etna che una volta all’anno starnutisce e manda giù
lava,senza disturbare nessuno,
No-- il Vesuvio e’ come quelle persone che non le senti e non le
vedi-- ma quando si svegliano-- non li ferma nessuno!!
Mamma,dove sei?
Sono qui Adriano, Vuoi il caffè. L’ho fatto proprio ora.
-Si un buon caffè … è quello che ho bisogno …
Buono! Sai lo fai proprio buono!
Oggi m’aspetta proprio una bella … giornata!
Che vuoi dire?
Eh! Oggi devo dire a Nicola che non ho più bisogno di lui.
mi dispiace, ma non posso più permettermi un commesso.
Le entrate sono poche
… pensa,
ieri è entrato solo un cliente nel pomeriggio,
… sette euro,
Ha speso sette euro-- io come faccio ?
Pago dieci euro al giorno a Nicola … c’iò rimesso tre euro.
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Se solo quei tre numeri uscissero …
dico,uno gioca tutte le settimane
ue’ dico—tutte--ma questi numeri?
… Niente --tu li giochi a Napoli -- loro escono a Genova,
tu li giochi a Genova --loro che fanno? Escono a Cagliari..
allora tu dici :Mò li gioco su tutte le ruote -- allora …
Non escono proprio.!
Sono due anni che li gioco,devo cambiare i numeri.
-No Adriano, non li cambiare,se li cambi questi miserabili
vedrai che escono.
Mio padre ha giocato la stessa schedina tutta la sua vita.
… Poveretto! Non ha mai vinto.!
A:-Il guaio è che uno manda giù ,manda giù,…
tutti i giorni.. che alla fine- rimane solo … questa speranza.
Dai Adriano … fai colazione.
Mammà è pronto il caffè?
Si, vieni Patrizia,vieni …
P:… Che sogno che ho fatto stanotte!
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A:Perché tu ti ricordi i sogni?
P: Si, sempre- che vuoi e’ l’inconscio che ti parla …
Tu nei sogni fai quello che non puoi fare di giorno …
oppure quello che vorresti.
L’inconscio ti dice: Mò ti dico che cosa hai bisogno …
A: e che ti diceva l’inconscio, stanotte?
P: Eh! … Tu prendi in giro !
Pensa che stanotte mi sono sognata tutto il discorso
che oggi farò al mio capo.
A: E che gli dirai?
P: Dottore, tenete un poco di tempo?Devo dirvi una cosa.
Lui mi dirà :
“Vieni Patrizia … cosa posso fare per te?”
Vedete dottore, sono sei anni che lavoro per Voi, non che
mi trovo- male-no- anzi,mi trovo benissimo- però--dopo
sei anni non merito un po’ d’ aumento?
A:Patrizia senti a mé ,non e’ il momento, le cose oggi sono
difficili,c è la crisi.. e’ meglio che … ti scrivi il sogno su un foglio
… per quando le cose saranno diverse.
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P: Che dici … io vedo quanto guadagna il dottore,tengo la
contabilità,faccio le fatture, e so io po’ … le tasse!
P: No, lui non mi dirà di no … non gli conviene!
… - po’ che vuoi che sia un piccolo aumento?
- Mica chiedo duemila euro?
A: duemila euro? Ti rendi conto che dici …?
P: Si … ho detto che non chiedo duemila euro,
… ma mille si!
Adriana,la ragazza che lavora allo studio accanto,guadagna al
mese 2400,00
Certo lei ha le spese della macchina-questi sono architetti-deve
portare che so … i disegni a qualcuno … andare in cantiere, ma
sempre 2400,00 sono! …
Po’ una persona deve farsi valere,altrimenti … passi per scema …
M: ma vi sembrano questi … i discorsi da fare a prima mattina,
ringraziate il Signore che state bene.
- tu, Adriano, non puoi mettere un povero padre mezzo una
strada, aspetta ancora …
nu poco … magare le cose s’aggiustano.
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Patrizia, non e’ meglio che l’aumento sia lui, il dottore che te lo
dà, vedrai … che lui capisce che ti meriti un aumento.
Come dice Adriano, le cose oggi non vanno così tranquille è
meglio che non gli metti … “ la pulce nell’orecchio”--
- po’ che son sti cose che sai e che a lui conviene?
Non dovresti proprio dirle figlia mia,io se una me facesse chist
discors,io dicess …:
Sai che ti dico bella, ch’ella e’ a porta vai a rinfrescare qualcun
altro!!
-Su, muovetevi,il tempo vola ed è tesoro.,preparatevi che si fa
tardi.
Ognuno … va per la sua strada …
Maria rimane sola.
La casa richiede attenzione,sbriga tutte le faccende con tenacia e
volontà pensando ai discorsi dei suoi figli .
Adriano,sarebbe ora che mettesse su famiglia, ha quasi trent’anni
quando si muove?
Possibile che non c’e’ una ragazza che gli piace ??-
- Patrizia, vuole l’aumento,portasse qualcosa a casa lo capirei,ma
solo per comprarsi vestiti -andare alla beauty farm - … no, questi
ragazzi non prendono via !…
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Se tu fossi qui, Alfredo ,potresti darmi un consiglio,mi manchi
sai! Mi manca tutto di te, i tuoi discorsi, quanto mi mancano,
arricchivano la mia persona,ora quei discorsi li faccio da sola,mi
documento,leggo,scrivo,osservo,ma a chi li dico?
Ai ragazzi?... Non hanno tempo, io sono la mamma,
una mamma deve fare solo le cose che c’e’ bisogno.
Se sapessero quante cose ho dentro,si spaventerebbero -loro
hanno bisogno di sentire che io sono a loro disposizione--certi
discorsi --se li facessi-- avrebbero meno sicurezze!
Ecco, sono pronta … andiamo.
-Ciao Maria, sei arrivata tardi stamattina.
Ciao Federica,che vuoi, i figli,la casa,devo fare tutto prima di
venire qua. Come stanno i ragazzi?
L: Bé, qualcuno stamane non ha mangiato,la Claudia
dicono che si è agitata tutta la notte … povera gioia!
P: Ora ci sono io,metto una canzoncina così si sentiranno meglio.
Maria fa la volontaria in un istituto per ragazzi costretti su una
carrozzina, ,son rimasti all’età che ha un bambino ai primi
anni..con la mente--non camminano- non parlano - mangiano
solo cose liquide- alcuni non hanno sviluppate le braccia,altri le
gambe,hanno solo due occhi grandi che ti dicono tutto.
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Il compito di Maria è quello di prendere uno o due di loro a turno
e portarli a passeggio.
Sembra una cosa piccola, eppure … pensate come sia
importante per queste anime uscire dal reparto,vedere quello
che li circonda- vedere altre persone-respirare un po’ d’aria,-
gioire di un’aria fresca-- non quell’aria viziata che ormai e’
stagnata in reparto.
In questo Istituto, non ci sono solo persone così,ci sono altri che
sono normali ma un po’ fuori di testa,altri con l’Alzheimer.
E’ grande quest’istituto ,sono tanti i palazzi all’interno di questo
complesso ed ognuno e’ controllato da personale qualificato e
dalle suore.
Le suore, sono una delizia,amano queste persone in una maniera
che dovreste vederle,alcune possono sembrare dure,ma devono
esserlo, con queste persone bisogna tenere il polso saldo
altrimenti ti sfuggono.
Nel reparto dove fa la volontaria Maria, il” Santa Caterina”, c’è
suor Graziana
Una suora non molto alta,piuttosto rotondetta ma con una
dolcezza che e’ difficile non amarla.
Questi ragazzi, la chiamano mamma,ed e’ a tutti gli effetti una
mamma per loro.
Lei provvede a dare loro l ‘affetto che avrebbero bisogno.
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Il personale addetto alla loro cura, han troppi compiti da
svolgere,devono cambiarli al mattino,(a volte più di una volta, dal
momento che mangiano solo cose liquide, sono più soggetti di
altri, diciamo ad evacuare) … devono prepararli,metterli sulle
carrozzine,pulire il reparto,dare le medicine,preparare per il
pranzo, anche se sono gentili, non possono fare di più, .
Maria ha deciso,oggi porterà a passeggio Claudia,così magari
dopo dormirà più tranquilla.
Claudia ha quasi la sua età, solo che e’ un robino piccolo,con delle
gambe e braccia che non si sono sviluppate,come anche il suo
corpo,e’ rimasto allo sviluppo dei sette anni, più o meno.
Le sue gambe sono meno di un avambraccio … gonfie-la
circolazione non gira- e’ sempre in carrozzina,con le mani
bendate .
(Si- questi ragazzi, hanno tutti le mani bendate … perché … …
altrimenti si graffiano- si fanno male da soli,
tutti poi hanno il vizio di mettere le mani in bocca,qualcuno
addirittura usa uno strofinaccio da mettere in bocca,per sentire
un contatto..)
Ecco quello che chiedono … un contatto.
La maggior parte di loro, sono stati abbandonati,i genitori non se
la sono sentiti di tenerli,per qualche tempo li hanno seguiti ,sono
venuti a trovarli ,poi … più niente, si son dimenticati di loro.
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Claudia e’ una di quelli che non mai visto la mamma,nessuno
viene a trovarla,.
Maria le e’ molto affezionata,la chiama sorella,
Perché … solo una sorella potrebbe essere.
Ecco, sono nel viale dell’istituto,anche se Maria sa che quando le
parla ,le cose che riesce a capire Claudia sono quasi niente,le
parla lo stesso - l’accarezza- le canta una canzone- si ferma se
vede che lei fissa qualcosa- (di solito fissano i fiori ).
I medici dicono che questi ragazzi non capiscono,per Maria invece
, non è così,lei vede quando li accarezza, quando parla loro sotto
voce- quando qualcosa arriva all’improvviso-lo sguardo che
fanno-quando canta poi una canzoncina,si agitano nella
carrozzina –come se volessero parlare-- quando lei arriva al
mattino …
… va a salutarli ,quegli occhi brillano ,sembra che dicano:
Scegli me stamane per passeggiare.
…. Vi dicevo … a volte li porta in chiesa.
La chiesa di quest’ istituto e’ una chiesa particolare,ci sono i Frati
Francescani a custodirla, e’ piccola - alle pareti ci sono dei disegni
semplici - spiegano il Vangelo- la figura di Gesù.
Gesù è rappresentato come un amico che ti offre la sua mano.
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Le parole che accompagnano questi disegni sono semplici,prive di
vocaboli tipo,coscienza,ed altre che … non potrebbero capire.
Quando la domenica suona la campana,tutti i malati che possono
camminare e che sono autosufficienti vanno a messa.
La messa !!… un frate inizia la messa cantando con la chitarra
Il canto di san Francesco “Fratello Sole,Sorella Luna”
l’avete mai ascoltato?
Se non lo conoscete v’invito a farlo, la dolcezza di questo canto e
le parole che l’accompagnano sono un momento di pace …
I malati sono tutti attenti,con le mani mandano baci al frate che
canta--battono le mani-- non e’ la solita messa--ogni parola viene
accompagnata da gesti che spiegano il significato,molto spesso
sono gli stessi malati che fanno scenette per spiegare il vangelo,
l’omelia e’ diversa,i frati non fanno i soliti discorsi che sentiamo
noi,no, loro portano esempi semplici per spiegare la parola del
giorno …
Il momento più bello e’ quando dicono:
”Scambiatevi un segno di pace”
C’e’ un movimento in tutta la chiesa-
tutti i malati si scambiano la mano-
non crediate in maniera disordinata,no,tutto con disciplina,
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ci sono alcuni che hanno paura di stendere la mano,
altri che escono dal loro angolo per andare dai frati a stringere le
mani,alle suore,ai volontari-- sempre --con un gran sorriso sulle
labbra.
Ci si commuove guardandoli.
Torniamo alla passeggiata di Maria con Claudia.
E’ un’ora che passeggiano, la carrozzina e’ un po’ pesante,
Maria e’ un po’ stanca, si ferma e parla con qualche malato che
passeggia intorno ,
qualcuno le chiede se ha visto la sua mamma,
qualcun altro le chiede che giorno è …
altri, se ha un biscotto,
alcuni le offrono un qualcosa … che hanno raccolto nei campi,
altri si accostano e camminano insieme a lei,
l’aiutano a portare la carrozzina,
come … Roberto.
Roberto e’ un uomo di 40 anni, non ricorda niente di lui,ripete
sempre le stesse cose,gli piace quando Maria accenna una
canzone,cerca di cantare … le parole non le conosce, fa fatica …
Spesso raccoglie un fiorellino e lo da’ alla Claudia -le fa una
carezza - dice sempre la stessa frase:
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“Com’e’ piccolina ma resta sempre- nella carrozzina?Quando
imparerà a camminare la porto al cinema”.
All’inizio quando ha iniziato- questo- lavoro - Maria aveva paura
dei malati che le si avvicinavano,
poi, man mano ha incominciato a conoscerli,
ora li chiama con il proprio nome,sa cosa deve dire a l’uno o
all’altro,
conosce quelli che e’meglio..lasciarli stare,potrebbero avere degli
scatti..poco simpatici.
Si ritorna in reparto,Claudia sembra dispiaciuta, si mette le
manine fasciate in bocca in una maniera nervosa …( poi dicono
che non capiscono) …
Lei- Claudia- non ritornerebbe più in reparto!
Maria la guarda- le fa una carezza,
sembra che dica:
Va bè, ho capito ..torno al mio angolo.
Sono le 5,ormai e’ ora di lasciarli,quattro chiacchiere con suor
Graziana:
Claudia sta proprio male, ”Quest’anima non durerà molto”—
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“Queste creature se ne vanno via da un giorno all’altro,la loro
vita non è lunga … questi, anzi sono durati tanto … per le
attenzioni che hanno, per i medici che li assistono, ma oltre …
non vanno.”
Ogni volta che Maria lascia l’Istituto,sente una tristezza che le
penetra nel cuore, dice a se stessa:
… Questa vita e’ a volte faticosa … grazie Signore che mi dai la
possibilità di viverla in piena salute.
Diamo per scontato che il nostro corpo ci sorregga –camminiamo
–tocchiamo –guardiamo -sentiamo ,come se fosse una cosa
semplice, non pensiamo mai che dono grande -- ci è stato dato!
Dovremmo almeno una volta … soffermarci su questo.
Ringraziare il nostro corpo- chiedergli di sorreggerci sempre.
Invece- solo quando vediamo o ci capita un qualcosa- sia pure
solo una caduta-pensiamo quanto grande sia star bene!!!
Squilla il cellulare … e’ Federica:
Maria ciao, la Claudia sta male,l’hanno portata in ospedale.
M:Povera gioia, fammi sapere ,dì a Suor Graziana di darmi
notizie, io sto andando a casa.
Il mercato è pieno di gente,quanta vita!
Buon giorno signora Maria, avete visto che belle melanzane
che ci sono oggi al mercato?
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Si potrebbe fare la conserva, Voi la fate?
Maria, sorride,no, non la faccio più,troppo lavoro e poi i ragazzi
non l’amano troppo,finisco per regalare sempre tutto.
Signora Maria, …. Scusate … ormai i vostri ragazzi sono grandi,
non sarebbe ora che andassero per la loro strada?
Voi … siete ancora giovane … potete rifarvi una vita … che so,
trovare un nuovo compagno-- che vi faccia un po’ di compagnia …
Stare da soli non fa bene … si finisce per essere triste, …
In due … le cose sono … come dire … più movimentate … tu pensi
a me … io penso a te …
Grazie, Don Ferdinando, ma io sto bene accussi!
Don Ferdinando e’ il vicino di casa di Maria, è vedovo,
un uomo sulla sessantina – ma - si tiene bene.
Ha una donna due volte alla settimana che provvede alle
faccende domestiche,ha due figli sposati, tre nipoti.
E’ da tempo che cerca d’instaurare un’amicizia con Maria la
invita ad uscire,ma — niente-- Maria non ci sente …
per Natale le ha fatto pure un regalo … un profumo.
Quando e’ andato al negozio a comprarlo- ha detto alla signorina:
Signorina,io cerco un profumo per una signora …
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ma --deve essere un profumo che lei quando lo indossa e
cammina … - io- lo devo sentire!
… così- se per caso sono distratto … sento il profumo … e la vedo!
Quanti anni ha questa signora? Dice la commessa.
E che può avere? Nà cinquantina d’anni …
Ma e’ proprio bella … tiene tutti i capelli riccioli assai … due
occhi azzurri come il mare … non e’ grassa-- è messa in carne.
… solo-- faccio fatica a famm’ vedè!
Ecco, guardi Chanel Nr. 5, e’ il profumo per eccellenza,
questo sicuramente - lo sentirete- …
Quando Don Ferdinando e’ andato a suonare alla porta
di Maria,il cuore gli batteva a mille.
D.F: Buon giorno signora Maria, disturbo?
M:Venite Don Ferdinando, accomodatevi, vulite na tazzulella e
caffè?
D.F: Si, pecché no! Sentite ,io me son permess
di farVi nu piccolo pensiero.
E’ Natale vi prego accettatelo, ne sarei proprio felice.
M: Don Ferdinando,non dovete spendere soldi per me,
bastavano gli auguri …
Comunque, l’accetto, non voglio offendervi,
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ma e’ meglio che vi dico una cosa ….
Vedete voi siete una brava persona, un buon padre, siete ancora
un uomo piacente,
non dovete perdere il tempo appriesse a me!
Io Don Ferdinando, sto bene così, non desidero avere altri uomini
accanto .
Mio marito e’ stato un buon compagno, a me basta il suo ricordo
… mi sono spiegata?...
Da allora, Don Ferdinando si limita ad incontrarla al mercato,non
la disturba più per piccole cose -- solo per il piacere-- di parlarle.
Di tanto in tanto rinnova la richiesta, ma velatamente però !…
Un conoscente: signora Maria avete bisogno d’aiuto,date a me,
vi porto io la spesa … tornate dai vostri ragazzi eh!
Io proprio non capisco, come fate a vedere tutti i giorni stù
sperpetuo …(dolore)
M: (con un sorriso)- Mi aiuta a capire il senso della vita!
Una doccia veloce … l’acqua,la cosa più buona del mondo.
L’acqua lava tutti i pensieri, ti rigenera, di tempra ….
… intanto pensa …
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Che bello stare con il proprio corpo,averne cura,è come darsi
amore,coccolarsi,attimi che sono solo nostri,ritmi lenti e sapienti
,ognuno di noi sa’ quello che ha bisogno.
Ecco, quello che farò domani,mi regalerò un buon massaggio
andrò da Mina … ha delle mani …. sembra che più niente hai
bisogno … in quei momenti …
Se tutte quelle persone che vogliono apparire belle,pensassero al
solo piacere di dare al proprio corpo,avremmo magari meno
veline,ma persone più vere …. queste persone invece quando
vanno ai centri benessere è perché … hanno paura … paura delle
imperfezioni … del proprio corpo …. Fanno una guerra …
per rallentare … cosa poi?
L’invecchiamento?
Avrai pure un bel fisico ma hai sessanta anni,hai settanta anni !
Bello sarebbe tenere strette tutte le emozioni degli anni passati e
non la bramosia del “fermiamo il tempo”.
Quando si vedono alla televisione quelle donne - avanzate-
nell’età -sicuramente di bell’aspetto - accompagnata da giovani di
quasi venti anni meno di loro- mi chiedo sempre che hanno poi
da darsi?
L’emozione che può provare una donna di settanta,sessanta,e
anche cinquanta è sicuramente diversa da un ragazzo di trenta--
Non perché il ragazzo sia migliore –no-- solo che l’intensità del
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sentire è come dire … diversa … l’angolino del cuore che palpita
non è di uguale … rumore
Da una parte c’e’ un forno che si riempie- ma - non si chiede
perché - nell’’altra parte invece c’e’ un forno che si riempie e
che non vuole perdere – niente - … per paura .... per vivere …! E’
MOLTO DIVERSO!
A me tutto questo mi fa pensare ad una poesia:
Arancione,oro e verde
Scintillavano sul mare …
L’acqua brillava di … fuochi ultraterreni,
ma … il silenzio … dava … l’idea d’esser soli!
Solo i sensi erano rapiti
Da uno scenario …? A breve tutto sarebbe finito …
… resti da sola …. Con i tuoi pensieri ….
Maria prende il telefono e chiama Mina …
Ciao Mina, vorrei prenotare per domani un massaggio con le
pietre
Hai posto? Ok va bene nel pomeriggio,hai ancora quegli oli
profumati? Si, vorrei fare quello. Grazie a domani.
Fra poco arriveranno i ragazzi,certo quando prenderanno via …
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la mia vita sarà diversa,pensa Maria, ma non devo pensarla così,
ho dato abbastanza, posso godermi la vita con i suoi lenti ritmi
la vita è fatta di stagioni e io non ne ho persa una fino ad oggi!
Squilla il telefono:
Ciao suor Graziana, come stai?
S.G: - Maria devo dirti una cosa, Claudia e’ morta!
M:( Silenzio) … ha sofferto molto?
No, è andata via in silenzio--non un gemito!--l’ho assistita fino
all’ultimo … aveva gli occhi velati di lacrime …
Domani vengo-- a che ora i funerali?
Alle 11--abbiamo rintracciato la madre--verrà anche lei domani.
Maria riaggancia, la serenità di poco fa e’ scomparsa, il pensiero
di Claudia riempie la sua mente - malinconia nel suo cuore.
Arrivano i ragazzi.
P:Ciao,tutto bene? Che hai mamma,hai un’espressione?
Ho saputo adesso che Claudia e’ andata via per sempre.
Patrizia l’accarezza,le dà un bacio.
Arriva Adriano.
Buona sera a tutti!
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Che aria triste che avete? Cosa succede?
Patrizia racconta, Adriano abbraccia la mamma poi dice:
Mamma, lo sai che quei ragazzi hanno vita breve,l’importante è
che non siano soli … tu- gli altri-- fate tanto!
A tavola Patrizia pensa che è il momento di dire una cosa che da
molto tempo doveva dire- pensa -così -la mamma avrà altro a cui
pensare …
P: Mamma io ti dovrei parlare,anzi dovrei parlare con voi due.
E’ da molto tempo che mi frequento con un ragazzo, si chiama
Matteo , fa l’avvocato in uno studio in centro.
Per farla in breve, io e Matteo, abbiamo deciso di andare a
convivere!
Maria è senza parole,guarda sua figlia e dice:
Adesso?Convivere? Ma da quando tempo lo frequenti?
P: Da più di sei mesi-non ho detto niente prima perché-- volevo
capire se questa storia aveva un senso--
Abbiamo pensato-- di andare a convivere --poi magari il
matrimonio …
Cosa posso dirti Patrizia, se se sicura del passo che intendi fare
sono contenta, è ora che ti fai una famiglia.
A: magari pensi questo anche di me, vero mamma?
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Secondo voi io che posso volere? Oramai tutti e due avete una
certa età,io alla vostra avevo già fatto le mie scelte.
Quando pensi che possiamo conoscerlo?
P: Domenica,ho pensato d’invitarlo a pranzo,che dite?
Tutti e tre sono d’accordo, Maria chiede a Patrizia di parlarle di
questa storia -come l’ha conosciuto?
P: E’ tutto strano il nostro incontro,è successo in metropolitana,
una signora si e’ sentita poco bene ed io e Matteo l’abbiamo
assistita fino all’arrivo dell’ambulanza , poi … siamo andati a
prendere un caffè -- a me e’ piaciuto subito però … abbiamo
parlato un po’ -- poi lui mi ha chiesto se potevamo rivederci.
Ci siamo visti per colazione qualche volta, poi qualche sera,
adesso ti dico una cosa-- che non sarai contenta--quando ti
dicevo che andavo a dormire da Adriana, non era vero-- andavo
da lui .
M: perché non me lo hai detto?
P: Mi vergognavo.
Amedeo ha già la casa--una bella casa-- non troppo grande.
Abbiamo visto che stare insieme ci fa bene.
Ora, questo, , non ci basta più,per questo abbiamo deciso di
andare a convivere -ci sembra più giusto- vogliamo provare a
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svegliarci insieme la mattina - andare a letto insieme la sera -
dividerci il dentifricio … poi pensiamo … al matrimonio.
M:Cosa vuoi che prepari per domenica --cosa gli piace--così
preparo qualcosa sul sicuro.
P: Fai quello che vuoi,lui mangia tutto con buon appetito. Vedrete
che Matteo,… vi piacerà. E’ piaciuto a me!
Ridono …
Adriano mette un po’ di musica,Maria e Patrizia mettono in
ordine .
Patrizia riceve una telefonata –stavolta-- non si allontana, parla
con il suo Matteo senza preoccuparsi che Maria o Adriano
possano sentire la conversazione.
Maria prende il suo lavoro di ricamo –
decidono di concedersi un film alla televisione.
“Colazione da Tiffany” ecco cosa trasmettano stasera!
e’ proprio il film che ci voleva..
A Maria piace molto -- anche a Patrizia--solo Adriano ha qualcosa
da dire ,ma si sa, gli uomini si identificano sempre con i propri
simili, sia pure in un film.
La verità e’ che loro vorrebbero provare le stesse emozioni.
Sembra facile – invece … loro … sanno che la realtà e’ ben
diversa!
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Gli uomini, devono sempre dimostrare qualcosa, il lato
sentimentale —spesso-- lo nascondono per non sembrare deboli.
Diventano così ridicoli quando incontrano una nuova … donna
..sembrano dei pavoni che aprono la coda.
Poi se sono sposati … ancora peggio …
Una pioggia leggera accompagna la quiete della sera, poi via a
dormire.
Il mattino arriva con il canto degli uccelli nel cortile
Maria già sveglia ne ammira la bellezza.
E’ proprio un bel giardino , alberi con fiori bianchi e rosa,orchidee
quasi fiorite,un manto d’erba ben tagliato,
Qualcuno passeggia con il proprio cane.
Devo comprare dei fiori bianchi per Claudia,( pensa).
Patrizia e Adriano si svegliano ,commentano la giornata che inizia
e si preparano ad uscire.
Stamane Maria non farà niente in casa,lascerà tutto così, ci
penserà al ritorno, -ora deve prepararsi- per andare all’Istituto.
In Istituto tutto e’ già pronto, Suor Graziana racconta che la
madre di Claudia ha deciso di portare al paese la povera salma.
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Maria e Federica si chiedono se devono fare le condoglianze a
questa donna,l’assistente sociale ha detto di non averla mai vista,
anche se ha sempre pagato la retta all’istituto,non ha mai chiesto
notizie di sua figlia.
Decidono di non fare niente .
-Questo non perché la giudicano -ma- perché, pensano che per
lei-forse-- la morte di questa figlia e’ una liberazione.
La cerimonia è breve, il frate Francescano forse per alleviare un
dolore che-- pensa esista -dice brevi parole:
“Non pensiate che Claudia sia stata sola, molti l’hanno amata e
qualcuno l’ha amata di più”!
Il fratello di Claudia sembra la persona più colpita da questa
morte- s’avvicina a Claudia - prima che chiudano la bara-si toglie
un braccialetto - lo mette al braccio di Claudia.
Chissà … forse- questo- vorrà dire-- condividere qualcosa con
una sorella che non ha mai conosciuto!
Partono e vanno via tutti insieme.
Maria saluta tutti, poi, dice a Suor Graziana:
Suora, io- ho deciso di non venire per un po’- ho bisogno di stare
un po’ con me stessa- devo caricare le batterie … sorridono!
Si salutano, Maria chiamerà quando deciderà di ritornare.
Ecco, per un po’non farò più questa strada … si dice Maria.
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Si guarda intorno, tutti sembrano avere una meta,tutti in
metropolitana sono con i loro pensieri,anche Maria pensa,
pensa …
a Claudia, a Patrizia, a Adriano, a Don Ferdinando,- che strano si
dice- penso a Don Ferdinando,- se fosse un altro uomo … no, non
abbiamo proprio niente in comune … ma poi si risponde :
“Che fai Maria, stai pensando di avere un uomo accanto?”
No … solo che mi piacerebbe dividere il mio sentire … con
qualcun altro che non siano i figli. E’ la risposta che si dà!
Certo,(i suoi pensieri ,continuano)potrei dividerli con un’amica-
Un’amica?- Quando si è giovani, è così spontaneo dividere tutto
con un’amica … appena hai qualcosa—ti batte i cuore—corri dalla
tua amica—sai che terrà il tuo segreto- nemmeno sotto tortura, ti
tradirebbe!
Alla mia età,invece,si ha paura di aprirsi,si fa fatica,le persone
tendono a nascondersi, per pudore,per non dare spunti a
pettegolezzi .. non puoi mostrare la tua fragilità …
Hai una certa età! Ti vergogni!
-Mergellina-
Maria, ci pensa su, poi decide di scendere.
Passeggia lungo il mare,un’aria leggera,frizzante l’accompagna.
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Si ferma ad uno chalet, ordina un panino e da bere.
Tutto intorno e’- un quadro- il mare, le barche a vela, le persone
che camminano, gli ambulanti di “polipo verace” i suoni,
le grida, il traffico,quei clacson che suonano come un’orchestra,
uno dietro l’altro …
respira profondamente .. resta lì per molto tempo!
… Napoli e’ proprio bella!!
Un’occhiata all’orologio, Mina! deve andare- al massaggio!
Mina e’ una ragazza giovane,sposata con figli, ha sempre un
sorriso per tutti, nasconde bene i suoi problemi, l’attività che ha
intrapreso non le consente di aprirsi con le clienti.
Le clienti che entrano cercano “un miracolo”
Deve dare loro la sensazione che questo e’ possibile.
Non c’e’ spazio per le … confidenze.
Maria si accomoda ed aspetta con calma il suo turno.
Che dolce questo massaggio, via i pensieri,si lascia cullare dalla
musica che accompagna i gesti sicuri e lenti di Mina.
Le pietre che ha messo sul suo corpo sembrano portare vigore
alle membra … tutto il corpo risponde con “piacere” agli stimoli.
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Vorrebbe fermare i l tempo,-restare cosi …
L’ora passa veloce, si … ritorna …
In casa c’e’ tutto da fare, il tempo vola.
Arriva sera … si e’ dimenticata di fare la spesa- domani e’
domenica —Matteo!!
Che ho fatto!... Mi sono dimenticata!
Meglio così, andremo a mangiare fuori-
-fuori si parla meglio.
Prende la guida telefonica - cerca un ristorante!
Patrizia è un po’ contrariata della decisone presa da sua madre,
avrebbe preferito restare in casa.
A Adriano l’idea non dispiace, è più allegra,meno personale.
Il mattino seguente il sole e’ amico, e’ proprio una bella giornata.
I nostri personaggi si preparano ad uscire.
Vedranno Matteo direttamente al ristorante.
Il ristorante scelto da Maria è quasi a San Sebastiano, ai piedi del
Vesuvio.
Un locale semplice-- a conduzione familiare--grande,circondato dal verde-- c’e’ già tanta gente,quasi tutti i tavoli sono occupati.
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Ci sono gruppi di famiglie-coppiette di innamorati-giovani in compagnia.
Il tavolo che ha chiesto Maria, è vicino alla finestra, si può guardare da lontano l’inizio del monte
… la vista di questo paesaggio aiuta a rilassarsi.
Arriva Matteo -- si scusa del ritardo -- c’è un traffico,spiega, San Giorgio è tutta bloccata.
Le presentazioni-- arriva il cameriere.
Mentre mangiano con gusto, parlano, si conoscono ,Matteo --ha ragione Patrizia- è proprio simpatico- allegro -è davvero un bel ragazzo-- tiene bene la conversazione-
Non per niente è un avvocato!
Alla fine del pranzo, sentono di conoscersi di più.
Patrizia e Matteo, decidono di andare con amici.
Adriano ha un appuntamento -ma- non dice con chi.
Maria ritornerà a casa, non vuole essere accompagnata,
farà una passeggiata,prenderà un pullman.
Passano i giorni,il tempo scorre veloce,
Maria deve telefonare a suor Graziana,
deve decidere se riprendere il lavoro di volontaria.
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La morte di Claudia l’ha colpita tanto,non se la sente di vedere andar via altri ragazzi del reparto, sente che questo le porta un dispiacere nell’animo molto profondo.
No, si dice, non posso chiedere di più a me stessa.
La telefonata con suor Graziana e’ molto breve, forse aveva capito già che Maria non sarebbe ritornata.
Suor Graziana è abituata a vedere andar via dopo un po’ le persone che fanno volontariato, per questo fanno dei corsi continui, le persone dopo un po’ hanno bisogno di allontanarsi dal dolore che li circonda, qualcuno ritorna dopo qualche tempo,altri non si vedono più.
Maria non lo sa se ritornerà, per adesso ha bisogno di dare pane alla sua anima …
I giorni passano ….
Patrizia e’ tutta presa con acquisti per il “nuovo nido” con sua madre va … per negozi … con la gioia nel cuore.
Adriano ha incominciato a frequentare una ragazza, l’ha conosciuta al bar vicino al suo negozio,e’ più piccola di lui,
lui pensa “meglio … me la cresco, Io”
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Matteo, lavora con più gioia,sente che adesso costruirà un qualcosa che avrà un “senso”.
Don Ferdinando: E’ alla ricerca di un’anima che l’aiuti ad uscire dalla solitudine.
Suor Graziana continua la sua vita vicino ai suoi ragazzi,di tanto in tanto Maria e lei si sentono,si scambiano parole, si promettono di vedersi, Maria spesso partecipa alla messa in Istituto-
provando sempre la stessa emozione …
rivede i suoi ragazzi … ma con distacco … però ….
Cosa pensa ?
Pensa che i l tempo si può riempire … che la vita ha ancora tanto da offrire.
Ogni giorno si regala piccoli momenti d’incanto.
Una visita ad un museo, un cinema,uno spettacolo a teatro,quattro chiacchiere al circolo dove si e’ iscritta -- dove la gente si confronta su tutto.
Ha nuovi amici , spesso si permettono un viaggio.
I ragazzi si sono abituati a vedere questa madre un po’ “vagabonda, anzi, ne sono felici.
Pensavano di dovere stare con lei … per non lasciarla sola …
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A breve arriverà un nipotino-- la casa si riempirà di strilli, di gioia,
Maria regalerà attimi di poesia … a quest’angelo che la riempirà d’affetto-
sicuramente, pensa,
non rinuncerò alla libertà- ci sarà spazio per tutto-
E … la loro vita continua …
Giornate belle - nuvolose-di nebbia- riempiranno –
I loro giorni -
Avvenimenti nuovi e obblighi li porteranno a confrontarsi,a sorprendersi
Hanno capito che l’oggi è il futuro- il domani fa meno paura di ieri.
Che il passato e’ passato e che non serve portarne il peso.
Meglio guardarlo con distacco di chi … ha provato, capito!
Lasciamo alla loro vita questi personaggi,
per un po’ ne abbiamo fatto parte-
sicuramente se avessimo potuto avremmo dato loro dei consigli-
l’unica cosa che possiamo fare … chiudere questi fogli
pensare alla nostra … di vita ….
Mentre ascoltiamo una canzone napoletana :
“Viro’ o mare quant’è bell!
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Spir tant sentiment-
Ma tu a chi tien mente.. “
Una storia semplice, una storia italiana,si conclude qui !
Tina Moscarella