abbiamo le smart cities, abbiamo bisogno di smart people. promozione della cultura...

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“Noi siamo cresciuti con Internet e su Internet. Internet per noi non è qualcosa di esterno alla realtà, ma ne è una parte, uno strato invisibile ma sempre presente e strettamente intrecciato all’ambiente fisico. Noi non usiamo internet, viviamo su internet e ci muoviamo con lei. Siamo la generazione digitale.” Piotr Czerski è uno scrittore e poeta polacco, nato nel 1981. Estratto dall’articolo uscito in inglese sull’Atlantic, con il titolo “We, the web kids”.

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Post on 07-Aug-2015

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“Noi siamo cresciuti con Internet e su Internet.

Internet per noi non è qualcosa di esterno alla realtà, ma ne è una parte, uno strato invisibile ma

sempre presente e strettamente intrecciato all’ambiente fisico.

Noi non usiamo internet, viviamo su internet e ci muoviamo con lei. Siamo la

generazione digitale.”

Piotr Czerski è uno scrittore e poeta polacco, nato nel 1981. Estratto dall’articolo uscito in inglese sull’Atlantic, con il titolo “We, the web kids”.

Mentre si concepiscono ed ideano le città intelligenti, è importante cominciare

a pensare all’utente, alle persone.

Insomma, abbiamo le smart cities, dobbiamo “fare” le

“smart people”

Attilio Geroni, Il Sole 24 Ore

Sappiamo che una delle caratteristiche della cultura digitale e dell’innovazione è quella di promuovere una dimensione partecipativa.

La prima fase, quella dell’appropriazione del mezzo tecnologico (social network,

blog… ) è di per sé conclusa.

Ora è indispensabile produrre una “articolazione responsabile” dell’uso dello

strumento, in modo da rendere le persone in grado di sfruttarne il completo potenziale.

Come si sviluppa una cultura dell’innovazione, con un pubblico indifferente o

refrattario? Nella “long, hard, stupid way”.

Green Geek, l’associazione tecnologica no-profit, mi ha supportato durante l’ultimo anno e mezzo. Senza di loro, non sarei qui oggi.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito ufficiale di Green Geek:

http://www.greengeek.it

Il suo fine ultimo è quello di stimolare il desiderio ad impegnarsi nel

campo dell’innovazione e di diffonderne la cultura.

Esso viene raggiunto tramite l’esposizione di esempi concreti

applicati sul suolo nazionale ed una dialettica fortemente improntata alla

motivazione e alla valorizzazione di gruppi e

individui.

CONTINUA..

GSE è un progetto educativo senza scopo di lucro, che ha come

target gli studenti di scuole medie superiori ed università.

Le modalità attuative sono semplici: si tratta d'incontri frontali strutturati in maniera non lineare e multidisciplinare. In pratica, il relatore parla di parecchi temi ai ragazzi, in maniera precisa e comprensibile.

La durata è del talk è di circa due ore. Ad ogni tematica sono dedicati circa 10 minuti. Al termine, è previsto un dibattito libero di altri minuti. Il format è, in ogni caso, molto flessibile e adattabile a seconda delle esigenze.

STRUTTURAZIONE PRINCIPALE

• Presentazione e legittimazione del relatore• Presentazione dell’associazione e dei suoi progetti• Storia, funzionamento e strutturazione d'Internet• Il ruolo delle tecnologie, l’incognita della rete• Cinismo vs Creatività, la sfida più difficile• Anche in Italia, si può!• Smartcities• WiFi Libero• E-Gov• Social Network & Privacy• Net Neutrality• Le prospettive economiche dell’IT italiano• Parentesi d’orientamento sul percorso universitario

• Perché funziona, come testimoniano i moltissimi commenti di feedback positivo ricevuti.

• Perché gli interventi sono tenuti da un ragazzo molto giovane, d’età vicina a quella degli studenti, ed è quindi più facile per lui

mettersi in relazione e farsi ascoltare, rispetto ad un “adulto” qualsiasi;

• Perché i temi trattati sono ormai nel quotidiano dei ragazzi, e ne segneranno il futuro;

• Perché quelli che assistono a GSE ne escono quasi sempre motivati e animati da un ottimismo positivo e propositivo;

• Perché piace ai Presidi, i quali hanno a disposizione una moderna piattaforma di “educazione all’innovazione e alle nuove tecnologie” dalla

comprovata efficacia empirica, direttamente nei loro Istituti, senza dover pagare un esperto;

• Perché piace agli insegnanti, dei quali il lavoro viene valorizzato continuamente durante gli interventi; non per adulazione, ma per la genuina

convinzione che loro abbiano un ruolo chiave nell’educare le italiane e gli italiani di domani.

• Perché per funzionare, ha bisogno solamente di un’ampia aula, un proiettore, un microfono, un paio di casse, una bottiglia d’acqua ed un

caffè. :-)

Il Vicepresidente del Parlamento Europeo, On. Gianni Pittella, ha inviato un

video-contributo a sostegno del progetto GSE e alla diffusione della

cultura dell’innovazione nell’ambito del raggiungimento degli obiettivi strategici

europei 2020.

Video disponibile all’indirizzo:http://vimeo.com/andrealatino/gsepittella

C’è chi sui giornali ogni giorno pontifica che non sia un diritto

avere un’occasione. Soprattutto se under 30..

La costruzione dell’identità, come raccontava Pirandello, si basa sul riconoscimento altrui

e sull’esperienza.

Senza persone che ci concedano opportunità, non potremo mai dimostrare il nostro valore,

non potremo mai metterci alla prova.

Questo è il risultato:

“Non so ancora bene quale sarà il mio spazio nel mondo, ma so che è il percorso che conta. E se il mio percorso non potrà iniziare in questo

paese, inizierà in un altro.

L’Italia dei sogni chiusi nel cassetto e destinati a rimanere lì..

Io sono Luca, ho 19 anni, e ai miei sogni non ci rinuncio.”

Estratto da “Italians in fuga”

La seconda versione del manifesto di GSEpresentata da:

Viviana Premazzi

Una Smart city non fa partecipazione. Perché non bastano le città intelligenti.

Un iPhone non fa partecipazione. Perché non bastano le competenze digitali.

Green Geek School Education. Perché educare degli Smart Citizens

La nostra proposta a ADI in Smart city and Smart Communities

Se hai qualche idea, commento, suggerimento o critica costruttiva, scrivici pure:

www.facebook.com/latinoandreahttp://andrealatino.it

Grazie per l’attenzione, a presto!

STIAMO CERCANDO DI PORTARE GSE IN GIRO.

PER L’ITALIA.