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Academic years portfolio of the artist Thomas Li VigniTRANSCRIPT

THOMAS LI VIGNI Book Accademico 2006 2011


THOMAS LI VIGNI
Book Accademico 2006 2011
Accademia Albertina di Belle Arti di Torino




Ajani ElisabettaAvondoglio LauraBelgioioso Paolo Berardinelli PaoloCembalo VenceslaoCiliento BrunoCostagliola GianfrancoCottino AlbertoDe Luca IginioDi Mauro EdoardoFalletti VittorioFanti RobertaFarinella Gian AlbertoFebbraro GianFrancescoFerrero DaniloFortunato AntonioGalbusera RenatoGhisellini CristianGirardi Leonardo Giudice CristinaLazzarini Maria GraziaMelotti MassimoPieroni ClaudioRizzi GianfrancoRovero PierPaoloSaccomandi MonicaSantarcangeli AnnaTartaglino FernandaVilla Roberto
Curto Guido
Scenografia cinematograficaTecniche pittoriche
Illustrazione scientifica Linguaggi audiovisivi
Teoria e metodo dei Mass MediaBeni Culturali
Storia del cinemaStoria dell’arte modernaInstallazioni multimediali
Critica dell’arteEconomia dell’arteComputer graphics
EsteticaIncisione
LitografiaModellistica
Pittura triennioMetodologia della progettazione
Tecnica del disegno Storia dell’arte contemporanea
Pedagogia dell’arteEtica della comunicazione
Pittura biennio specialisticoPittura primo anno
Arte del fumettoTecniche della decorazione
Assistente di anatomia artisticaAnatomia artistica
Web design
-----------------------------
- Direttore dell’ Accademia
Docenti accademici del piano di studio conseguito:









SCUOLA LIBERA DEL NUDOEsercitazioni

























Il mIo progetto sI basa sull’Idea dI scomporre Il corpo umano dIvIdendolo In varI pIanI.
per rImanere In lInea con Il quadro dI calderInI, ho quIndI progettato un InstallazIo-
ne In cuI l’opera vIene suddIvIsa In quattro tavole sovvrapponIbIlI: sfondo del quadro,
parte osteologIca, parte mIologIca e pelle.
In conclusIone l’Idea è quella dI stampare I realIzzatI su lastre dI plexIglass In modo
da esaltare le trasparenze tra I varI lIvellI e evocare pIenamente quel che è lo spIrIto
della mostra “a fIor dI pelle”.
questo progetto InfIne verrà collocato In un’evento collaterale della grande bIen-
nale dI Istanbul 2011.
A FIOR DI PELLE - PROGETTAZIONEPittura digitale Photoshop

A FIOR DI PELLEInstallazione e relative tavole illustrative




12. İstanbul Bienali Paralel Etkinliği - 12° Biennale di Istanbul Evento Parallelo - 12th Istanbul Biennial Parallel Event
17 X 2011 – 26 XII 2011
Torino Albertina Güzel Sanatlar Akademisi Ustalar ve Genç Sanatçılar Maestri e Giovani Artisti dell’Accademia Albertina di Torino
Masters and Young Artists of Turin Academy of Fine Arts AlbertinaAkademi hocaları ve öğrencileri İstanbul Marmara Üniversitesi Güzel Sanatlar Fakültesi Sergi Salonunda eserlerini sergiliyorlar
Gli artisti docenti e gli allievi dell’Accademia Albertina espongono le loro opere negli spazi espositivi della Facoltà di Belle Arti dell’Università Marmara di Istanbul
Professors and Scholars of Turin Academy of Fine Arts Albertina Exhibit at Istanbul Marmara University
Marmara Üniversitesi Güzel Sanatlar Fakültesi Spazi espositivi della Facoltà di Belle Arti della Università Marmara di Istanbul
Exhibition Space Marmara University Fine Arts Faculty Istanbul Küçükçamlıca Acibadem 34660 Kadikoy İstanbul
Hocalar, Maestri, MastersElisabetta Ajani, Giorgio Auneddu, Laura Avondoglio, Ermanno Barovero, Paolo Belgioioso, Salvo Bitonti, Gianni Busso,
Giuseppe Catalano, Sergio Cervietti, Ottavio Coffano, Gianfranco Costagliola, Riccardo Danesi, Paola De Cavero, Iginio De Luca, Marilena De Stefano, Radu Dragomirescu, Claudia Esposito, Franco Fanelli, Roberta Fanti, Gianfrancesco Febbraro,
Tiziana Fornero, Antonio Fortunato, Daniele Gay, Leonardo Girardi, Franco Marchisio, Luciano Massari, Valeria Piasentà, Claudio Pieroni, Francesco Preverino, Gianfranco Rizzi, Ornella Rovera, Monica Saccomandi, Anna Lea Santacargeli,
Paolo Serrau, Claudia Tamburelli, Laura Valle, Massimo Voghera, Roberto Zanon
Genç Sanatçılar, Giovani artisti, Young ArtistsDaniele Accossato, Stefano Allisiardi, Silvia Allocco, Marco Altavilla, Mirko Andreoli, Francesca Arri, Luca Bancone,
Bao (Valentina Basso, Chiara Bonotto, Guglielmo Castelli, Deborah Gallo, Carola Rivetti, Giulia Zucca), Elena Barberis, Stella Barile, Luca Benatello, Paolo Bertino, Ovidiu Boc, Giulia Bossone Rosania, Dimov Branislav, Lucia Bricco, Donato Canosa, Bruno Carraro,
Tania Chenal, Riccardo Chiara, Marzia Civitillo, Corina Cohal, Stefania Como, Cristina Coppo, Matteo Del Peschio, Magali De Maistre, Gianmario De Stefanis, Eleonora Diana, Vito Di Martino, Cinzia Donvito, Giordana Victoria Espinosa de los Monteros, Alessandro
Falanga, Federica Flores, Federica Fontana, Gruppo Radici (Federica Beretta, Giulia Gallo, Enrico Partengo, Alejandro Tamagno, Angela Angel Viora) Anna Guazzotti, Corinna Guglieminotti, Hong Sang Hee, Soogyeong Kim, Francesca Lai, Andrea Lauda, Silvana Li Pira, Thomas Li Vigni, Franco Marino, Elena Martire, Valentina Menegatti, Serkan Özçal, Marco Patrucco,
Stefania Portaluri, Maria Pia Petrini, Federica Peyrolo, Valentina Psenner, Serena Racca, Ciro Rispoli, Chiara Russo, Veronica Santia, Antonino Sanacore, Alice Serafino, Massimo Spada, Studio Gaga (Edoardo Cinalli, Giovanna Esposito, Arianna Merlo, Giulia Nota, Antonino Salemi Garigliano), Margherita Tomatis, Mauro Torchio,
Elena Tortia, Ambra Tullini, Aşir Can Turuthan, Valeria Vaccaro, Vittoria Valeri, Alina Valiante Moguel, Chiara Ventrella, Elisabetta Vezza, Marco Vignola, Trung Ann Vu
media sponsor
POSTER DELLA MOSTRAGSF Marmara UniversityIstanbul 2011

OPERA ESPOSTA‘A Fior di Pelle’
Istanbul 2011




EUROPAOlio su legno 180x75cm
2007

EROEBiro su cartoncino telato 42x28cm2008
SENZA TITOLOTecnica mista 50x22cm
2008





SENZA TITOLOOlio su TELA 60x40cm
2008

VENERE NERAOlio su tela 55x87cm2008
IBRIDOOlio su tela 88x55cm
2009


SENZA TITOLOOlio su tela 157x86cm2009

NAHUAOlio su tela 176x95cm
In collaborazione con Angelo Spatola - 2009

MITLAOlio su tela di yuta 30x30cm2009
Ano 1523Olio su tela 220x153cm
2009





STUDIO DELLA LINEAAcqua forte in progressione 13x17,5cm
2008

SENZA TITOLOAcqua forte in progressione 27x17,5cm2008

LA VENTANAAcqua forte in progressione 20x11cm
2009

CAPULLIAcqua forte in progressione 21x27cm2009


OMARAcqua forte in progressione 27x18cm2009

AUTORITRATTOAcqua forte in progressione 13x29cm
2009




PROGETTI SUL CRANIO E LA SUA ESTETICA






ESERCIZIO SULLE SAGOMERICOSTRUZIONE DI UNA SAGOMA A PARTIRE
DA IMMAGINI DI RIFERIMENTO

ESERCIZIO GRAFICORIPRODUZIONE AL TRATTO

ESERCIZIO SULLE SFUMATURERIPRODUZIONE A MATITA

ESERCIZIO FINALESIMULAZIONE DI UNA COPERTINA NATIONAL GEOGRAPHIC





KIT KAT KLUB LIFE IS A CABARETGH SERENA 2008


DRACULA Scenografia e cambi scena
GH SERENA 2008

WINX POWER SHOWGH SERENA 2008
BOLEROGH SERENA 2008

HAIRSPRAYScenografia e cambio scena
GH SERENA 2008


TRIBALScenografia e luci varie
SERENE’ 2010

CATSSERENE’ 2010



THE LEGENDMICHAEL JACKSON SERENE’S TRIBUTE
Scenografia e cambio scenaSERENE’ 2010





















THE SCOURGE

THE SCOURGE

THE SCOURGEATTILA

THE SCOURGEAETIUS











OMAGGIO AD O’NEILLILLUSTRATOR - PHOTOSHOP









MOTOCICLETTA FUTURISTAPOLISTIROLO E CARTONE

SIRINGA NUTRI X4AUTODESK 3D STUDIO MAX - MAXON CINEMA 4D

ESERCITAZIONE ZBRUSH - TESTA DI DRAGOZBRUSH 4

ALIENOZBRUSH 4


LA PANCHINA DEI 3 BABBEIZBRUSH 4 - PHOTOSHOP







LE AVVENTURE DI EUGENIOanimazione 2D - durata : 00m 53s
2006

questa vIdeo art tratta Il problema del consumIsmo, della sovrapproduzIone
e della gestIone deI rIfIutI.
nel vIdeo sI nota una composIzIone fatta dI cIbI varI, tuttI dIpostI In manIera sImmetrI-
ca ed estetIca, quattro manI appaIono e lentamente comIncIano a schIaccIare e trItare
tutto quello che trovano sul loro passaggIo.
alla fIne del vIdeo Il cIbo è rIdotto ad una poltIglIa assomIglIante ad un rIgurgIto uma-
no, le manI, soddIsfate, lascIano la scena come se nIente fosse.
gIà marx aveva IndIvIduato nel capItalIsmo una tendenza al consumo che aveva chIama-
to fetIcIsmo della merce. nella teorIa marxIana del valore le mercI, da pure
e semplIcI cose, prodotto del lavoro umano, assurgono al ruolo dI rapporto socIale,
e In modo sImmetrIco, I rapportI socIalI fra glI uomInI assumono l’aspetto,
nello scambIo, dI rapportI tra cose. per vedere Il consumIsmo come fenomeno
dI massa bIsognerà aspettare cIrca un secolo.
neglI annI sessanta, l’economIa deglI statI unItI e deI paesI dell’europa occIdentale
attraversò un perIodo dI espansIone. questo fenomeno, unIto alla promulgazIone
dI leggI che, IspIrate dal Welfare state brItannIco, ebbero l’effetto dI dImInuIre
le dIseguaglIanze economIche, fece raggIungere aI paesI occIdentalI un grado
dI prosperItà fIno ad allora sconoscIuto. vI fu un arrIcchImento generale, testImonIa-
to dall’aumento della domanda dI generI alImentarI e deI benI dI consumo.
I rIfIutI InfIne sono tutto quanto rIsulta dI scarto o avanzo alle pIù svarIate attIvItà
umane. la comunItà europea, con la dIrettIva n.2008/98/ce del 19 novembre 2008
(gazzetta uffIcIale europea l312 del 22 novembre 2008) lI defInIsce sottoprodottI,
e, In partIcolare, qualsIasI sostanza od oggetto
dI cuI Il detentore sI dIsfI o abbIa l’IntenzIone o l’obblIgo dI dIsfarsI.
SENZA TITOLOvideo art - durata : 05m 33sIn collaborazione con Mattia Morelli - 2007


pubblicità pumaanimazione 2D - durata : 01m 15s2005 - 2007



obsIdeo (ovvero ‘ossessIone’ In latIno), è Il racconto dI un uomo affetto da dIsturbI
compulsIvI che glI ImpedIscono dI portare a termIne la sua gIornata, tornando contI-
nuamente suI suoI passI.
al progetto hanno partecIpato federIca rava, marcello bIundo
e pIerpaolo pappalardI.
la sIntomologIa ossessIva è caratterIzzata da ossessIonI che vengono In mente all’Im-
provvIso, contro la volontà del pazIente e glI causano un forte dIsagIo (ansIa, paura,
vergogna, ecc..).quando l’ossessIone sI presenta, essa cattura l’attenzIone
ed è molto dIffIcIle pensare ad altro.
anche se sI rIesce a dItrarre dall’ossesIone, Il sollIevo è solo momentaneo perchè
le ossessIonI sI rIpresentano contInuamente. le ossessIonI sono avvertIte come Incon-
trollabIlI e Il loro contenuto spesso è molto lontano daI valorI, dalle convenzIonI
moraI o dalla personalItà stessa del pazIente. le compulsIonI poI rIguardano
I comportamentI o le azIonI mentalI che la persona mette In atto, nel fIlm per esempIo
quando sI lava le manI, apre e chIude la porta dI casa o ancora quando conta
I suoI passI per strada.
esIstono dIversI tIpI dI dIturbo ossessIvo compulsIvo (d.o.c), Il protagonIsta del cor-
tometraggIo è affetto sopratutto da quello dI rIpetIzIone e conteggIo, dI lavaggIo
e pulIzIa, dI ordIne e sImmetrIa.
questo cortometraggIo In bIanco e nero vuole sopratutto rItrarre con una forte
teatralItà la sensazIone dI ansIa e dI smarrImento che provano I soggettI affettI
da questa patologIa.
OBSIDEOCortometraggio 16:9 - durata : 11m 09s2010



OBSIDEOCopertina DVD
BUD POWELL - L’EXIL INTÉRIEURCopertina DVD

THE LEGENDMICHAEL JACKSON
THE LEGENDCopertina DVD
CATSCopertina DVD




della Tecnologianella sua esTeTica
sTudio
prIma dI InIzIare la fase progettuale, ho comIncIato col fare una rIcerca IconografIca dI tecnologIe InnovatIve
che avreI potuto studIare per capIre meglIo glI effettI vIsIvI generatI daI varI IngranaggI, bullonI, cavI o altrI
elementI caratterIzzantI. la mIa attenzIone sI è focalIzzata su due InvenzIonI In partIcolare,
Il braccIo bIonIco del r.I.c e la mano bIonIca chIamata I-lImb.
la mano bIonIca progettata dalla touch bIonIcs è stata gIudIcata dalla royal academy brItannIca l’InvenzIone
pIù IntellIgente del 2008. la protesI pIù evoluta In commercIo ha gIà cambIato la vIta a oltre 200 persone
ed è stata usata anche daI soldatI amerIcanI che hanno perso glI artI nella guerra In Iraq.
la mano può essere Indossata, senza l’Intervento del chIrurgo.
un’InvenzIone davvero straordInarIa, che ha permesso a numerose persone dI rIcomIncIare a compIere
movImentI che per molto tempo sono statI ImpossIbIlI.
I-lImb è stata messa a punto dalla touch bIonIcs, un’azIenda con sede a mId calder, cIttà della scozIa.
somIglIa In tutto e per tutto ad una mano vera. e la cosa IncredIbIle è che non bIsogna andare dal chIrurgo
per ImpIantarla perchè può essere facIlmente Indossata.
la protesI In questIone è stata premIata dalla prestIgIosa royal academy of engIneerIng Inglese come
la pIù evoluta fra tutte. mIglIore quIndI dI quelle della nasa e della darpa, che stanno perfezIonando ancora
le loro creazIonI In laboratorIo. per questo la mano bIonIca dell’azIenda Inglese ha rIcevuto un’Importante
rIconoscImento: Il macrobert aWard.
“touch bIonIcs ha cambIato lo standard dI protesI accettabIle”, ha detto geoff robInson, presIdente
del macrobert aWard JudgIng panel, alla cerImonIa dI premIazIone a londra. questa mano bIonIca
è Il frutto dI 40 annI dI studI, InIzIatI con un progetto avvIayo In scozIa nel 1963.
l’InIzIatIva è comIncIata con lo scopo dI aIutare I “fIglI della talIdomIde”, vale a dIre I bambInI natI senza artI
o focomelIcI da madrI che avevano assunto quel medIcInale usato come antI-nausea e IpnotIco prIma
che venIssero alla luce I terrIbIlI effettI collateralI.
la mano realIzzata dalla touch bIonIcs è costItuIta da un materIale plastIco molto resIstente e,
nello stesso tempo, leggero. funzIona grazIe ad un meccanIsmo molto semplIce, come spIega stuart mead,
ceo dI touch bIonIcs: “due elettrodI attaccatI alla pelle rIlevano I segnalI mIoelettrIcI che provengono dalla
contrazIone deI muscolI del corpo e vengono usatI dal computer all’Interno della mano, che Interpreta questI

segnalI e controlla I movImentI”.
una fra le persone ad aver ImpIantato la mano artIfIcIale è ray edWards, presIdente della uk lImbless asso-
cIatIon, colpIto In passato dal lInfoma dI hodgkIns. nel 1987, dopo una settIcemIa, I medIcI glI hanno amputato
glI artI superIorI. e dopo poco tempo edWards ha decIso dI provare I-lImb. con grande soddIsfazIone, come
testImonIano le sue parole: “mI ha aIutato soprattutto dal punto dI vIsta psIcologIco: per la prIma volta In 21
annI ho vIsto la mIa mano muoversI. mI sono sentIto dI nuovo ray.
nonostante Il successo la touch bIonIcs non sI accontenta. InfattI sta lavorando per mIglIorare Il desIgn
della mano, per renderla ancora pIù sImIle a quelle realI. esIstono gIà Invece le protesI del polso, del gomIto
e della spalla.
Il braccIo del rIc Invece è un braccIo bIonIco a neuro-controllo, e permette al pazIente dI muovere
Il dIsposItIvo come un braccIo vero, semplIcemente pensando. Il braccIo permette aI pazIentI movIemntI pIù natu-
ralI, un ampIo raggIo dI motIlItà e Il recupero delle funzIonI perse: utIlIzzando le conoscenze chIave rIcavate
dal prImo ImpIanto dI un braccIo bIonIco, eseguIto nel tennessee su Jesse sullIvan, Il dr. kuIken e Il suo team
hanno compIuto sIgnIfIcatIvI avanzamentI nell’area della rIsposta sensorIale, cosIcchè Il pazIente può attual-
mente ‘sentIre’ anche se sta toccando oggettI caldI o freddI.
“e’ gratIfIcante per un fIsIco e uno scIenzIato raggIungere un lIvello dI rIcerca tale da produrre un Impatto
posItIvo sulla vIta deglI amputatI, InclusI soldatI e soldatesse del nostro esercIto”, dIce Il dr. kuIken.
“Il mIo team ed Io consIderIamo un grande onore servIre Il nostro paese e I cIttadInI dIsabIlI dI tutto Il mondo”.
per fornIre Il rIc del movImento neuro-controllato, I nervI nella spalla del braccIo amputato vengono ‘reIn-
dIrIzzatI’ e connessI con I muscolI sanI del torace: questa operazIone è chIamata “reInnervazIone mIrata
del muscolo” e permette dI dIrIgere I segnalI nervosI dIrettamente al braccIo bIonIco, come se sI trattasse
del braccIo naturale.le attualI braccIa artIfIcIalI hanno solo 3 motorI:
Il braccIo bIonIco rIc Include un sIstema a 6 motorI, svIluppato In collaborazIone con I laboratorI
dI rIcerca dI tutto Il mondo: utIlIzza dIverse partI della protesI sImultaneamente, con l’obIettIvo dI rIcreare
I movImentI naturalI del braccIo.
ms.mItchell dI ellIcott cIty è un uffIcIale dell’esercIto u.s. che ha perso Il suo braccIo sInIstro durante
un IncIdente In moto nel 2004. dopo aver letto dI mr.sullIvan,Il prImo ‘ImpIantato’ su una rIvIsta,
ms mItchell sI è messa In contatto con Il dr.kuIken, che l’ha gIudIcata un valIdo candIdato e poI messa
In lIsta per l’operazIone avvenuta nel 2005.
grazIe al braccIo bIonIco, ms.mItchell rIesce ad avere una vIta pIù completa: svolge attIvItà dI sostegno
ad altrI amputatI dell’esercIto al natIonal naval medIcal center and Walter reed army medIcal center:
attraverso I suoI sforzI come volontarIa, condIvIde con glI altrI Il suo personale messaggIo dI gratItudIne
e speranza aI soldatI che tornano dall’Iraq con ferIte gravIssIme..
“prIma dell’Intervento dubItavo dI poter rIavere IndIetro la mIa vIta”, dIce ms.mItchell. “questo braccIo bIo-
nIco e Il rehabIlItatIon InstItute of chIcago mI hanno restItuIto un’esIstenza pIù gratIfIcante dI quanto avessI
maI ImmagInato. sono felIce, fIducIosa e IndIpendente: come veterano mIlItare, spero che la tecnologIa bIonIca
fornIsca benefIcI a tuttI I reducI dI guerra con amputazIonI.”

queste due prodezze della tecnologIa mI hanno molto colpIto e sopratutto mI hanno convInto sulle tematIche
della mIa tesI. quel che fIno a qualche decIna dI annI fa era consIderata fantascIenza, è oggI realtà.
dopo aver IndIvIduato dIverse fotografIe rappresentando queste tecnologIe, ho voluto capIrne l’estetIca.
le ho così rIprodotte a mano con la tecnIca della tempera su un supporto In legno. questa fase dI studIo
e dI rIproduzIone mI ha permesso dI entrare meglIo nell’ottIca deI prossImI progettI, capendo l’essenza
della tematIca che stavo per trattare.
Tempera su legno - 20x11cm
braccio bionico del R.I.C
Tempera su legno - 20x11cm
mano i - limb

lHceMBRione
con Il mIo prImo progetto volevo concentrarmI sul tema dI base della tesI, come l’uomo sI evolve InsIeme
alla macchIna. dopo alcune rIcerche mI è sembrato evIdente accostare l’evoluzIone umana, così eccezIonale,
all’evoluzIone dI una macchIna altrettanto eccezIonale.
l’lhc del cern dI gInevra era l’Impresa tecnologIca pIù rIvoluzIonarIa al momento della mIa rIcerca
ed è stata un’evIdenzIa sceglIerlo come tema centrale dI questo progetto.
l’organIzzazIone europea per la rIcerca nucleare (In Inglese european organIzatIon for nuclear rese-
arch, In francese organIsatIon européenne pour la recherche nucléaIre), comunemente conoscIuta con l’a-
cronImo cern, è Il pIù grande laboratorIo al mondo dI fIsIca delle partIcelle. sI trova al confIne tra svIzzera
e francIa alla perIferIa ovest della cIttà dI gInevra. la convenzIone che IstItuIva Il cern fu fIrmata
Il 29 settembre 1954 da 12 statI membrI. oggI ne fanno parte 20 statI membrI pIù alcunI osservatorI, compresI
statI extraeuropeI.
scopo prIncIpale del cern è quello dI fornIre aI rIcercatorI glI strumentI necessarI per la rIcerca
In fIsIca delle alte energIe. questI sono prIncIpalmente glI acceleratorI dI partIcelle, che portano nucleI ato-
mIcI e partIcelle subnuclearI ad energIe molto elevate, e I rIvelatorI che permettono dI osservare I prodottI
delle collIsIonI tra fascI dI queste partIcelle. ad energIe suffIcIentemente elevate, I prodottI dI queste reazIo-
nI possono essere radIcalmente dIfferentI daI costItuentI orIgInalI deI fascI, e a pIù rIprese sono state prodotte
e scoperte In questa manIera partIcelle fIno a quel momento Ignote.
gran parte del lavoro che vIene svolto attualmente al cern è Incentrato sul large hadron collIder
(lhc) (grande collIsore dI adronI) e aglI esperImentI collegatI. l’lhc è stato messo In funzIone Il 10 settem-
bre 2008, ma la parte sperImentale è stata Interrotta pochI gIornI dopo a causa dI un guasto tecnIco.
l’lhc è Il pIù grande acceleratore al mondo, è un gIgantesco anello lungo 27km sepolto a cIrca 100m
dI profondItà. al suo Interno vengono ImmessI varI fascI dI protonI In dIrezIone opposte, che accelerando rag-
gIungono la velocItà della luce. sI scontrano poI In quattro puntI prestabIlItI e producono fIno a 600 mIlIonI

dI collIsIonI al secondo, rIcreando così un pIccolo bIg bang.
Il progetto è nato per studIare le proprIetà fondamentalI della materIa, e I prIncIpI dI base su cuI sI fonda
l’unIverso. una sfIda costata fInora 10 mIlIardI dI franchI svIzzerI e cI vorrano ancora 4 o 5 annI per conoscere
I rIsultatI sIgnIfIcatIvI delle varIe rIvelazIonI.
glI obIettIvI sono molteplIcI, Il prIncIpale è quello dI dImostrare l’esIstenza del bosone dI hIggs, cosìdetta
partIcella dI dIo, una partIcella fInora prevIsta solo nella teorIa, che permetterebbe dI spIegare la massa del-
le partIcelle elementarI che costItuIscono la materIa. Il bosone dI hIggs pratIcamente sarebbe In grado
dI dare forma alle altre partIcelle, avrebbe la proprIetà dI dare la materIa alle altre partIcelle.
ma sI potrebbe anche capIre l’orIgIne della materIa oscura che non vedIamo ma che costItuIsce buona parte
del nostro unIverso. potremmo avere delle rIsposte rIvoluzIonarIe sulla materIa nucleare dI cuI sI è compo-
sto l’unIverso subIto dopo Il bIg bang. potrebbero gIungere anche delle verIfIche sull’esIstenza dI dImensIonI
sconoscIute o dI unIversI parallelI.
le nostre conoscenze sull’InIzIo dell’unIverso sarebbero arrIcchIte da ImportantI scoperte.
l’lhc rappresenta un’altro deI quesItI della mIa tesI, fIn dove sIamo prontI a spIngercI?
fIn dove sI può spIngere la scIenza? cI sono lImItI alla rIcerca o tutto è permesso?
partendo da questI presuppostI ho pensato dI vedere nascere l’uomo InsIeme al tunnel dell’lhc.
Il feto sI evolve al rItmo deI lavorI del cern. Il tutto rappresentato In seI banconote quadrate unIversalI,
poIchè le grafIche sono prese da banconote dI varI paesI del pIaneta. questo sfondo ‘economIco’
è essenzIale perchè senza I 10 mIlIardI l’lhc non avrebbe maI vIsto la luce del gIorno, e perchè come
ho evIdenzIato nella tesI, tutta la socIetà ruota attorno al sIstema economIco, In questo caso quIndI
è come se l’ovulo In cuI l’embrIone sI evolve fosse proprIo Il sIstema economIco.
nella prIma banconota l’lhc è ancora un pIano geometrIco e l’essere umano un embrIone, nell’ultIma Invece,
l’essere umano è dIventato un feto pronto per la nascIta e l’lhc è fInalmente assemblato pronto per l’ImmIs-
sIone deI protonI. la vIta vIene così assocIata alla macchIna, la collIsIone delle partIcelle permetteranno
la nascIta del feto umano.

Stampa digitale su Kapaline - 50x50cm
embrione LHC - stadio #1

Stampa digitale su Kapaline - 50x50cm
embrione LHC - stadio #2

Stampa digitale su Kapaline - 50x50cm
embrione LHC - stadio #3

Stampa digitale su Kapaline - 50x50cm
embrione LHC - stadio #4

Stampa digitale su Kapaline - 50x50cm
embrione LHC - stadio #5

Stampa digitale su Kapaline - 50x50cm
embrione LHC - stadio #6

HoMoTecHnologicus
FaMiglia
questo secondo progetto Invece è caratterIzzato da un sentImento molto pIù IronIco.
ho voluto Ideare quella che potrebbe secondo me essere l’IbrIdazIone uomo-macchIna, la nascIta della razza
homo technologIcus, esagerando però suI varI connotatI.
IpotIzzando un mondo colpIto da guerre nuclearI, dove l’InquInamento ha ormaI raggIunto lIvellI atronomIcI,
l’homo sapIens, abItuatosI a portare costantemente maschere antI-gas per poter respIrare, col passare
deI secolI sI è evoluto fondendo la maschera sul suo volto. oltre alla maschera sI è equIpaggIato dI protesI
bIonIche alle braccIa e alle gambe anch’esse totalmente fuse col suo corpo.
queste protesI hanno come rIferImento Il braccIo bIonIco del r.I.c e la protesI ‘cheetah’ usata da oscar pI-
storIus (atleta sudafrIcano paraplegIco che, grazIe a queste protesI dI carbonIo a forma dI zampa dI ghepardo,
ha raggIunto record dI velocItà, rIuscendo la scommessa dI correre con atletI non paraplegIcI e raggIungendo
I loro stessI tempI).
ne rIsulta così una specIe dI mostro molto lontano da noI ma che In qualche modo cI assomIglIa ancora
un pò. la maschera antI-gas glI permette dI non respIrare l’ossIgeno ormaI putrIdo che rIempIe l’arIa,
ma In cambIo toglIe ognI tratto somatIco, ognI personalItà, non lascIa trasparIre emozIonI, nasconde le vIe ora-
lI, come una punIzIone InflItta a se stesso.
la protesI cheetah, IspIrata alla zampa del ghepardo rende la sagoma dI questo essere ancora pIù bIzarra,
quasI anImalesca.
InfIne Il fatto che le protesI sIano dIssImulate sotto la pelle dà l’Idea dI un essere totalmente IbrIdo.
mI sono chIaramente IspIrato alle opere post human ma ho voluto anche evIdenzIare tematIche polItIche
come Il nucleare o ancora ecologIste tramIte l’uso della maschera antI-gas.

ho quIndI realIzzato cInque esemplarI dI homo technologIcus, componendo così una pIccola famIglIa.
le fIgure sono In posa ma non guardano necessarIamente lo spettatore, lo sfondo grIgIo neutro allude chIa-
ramente all’ambIente putrIdo che lI cIrconda.
la famIglIa è composta dalla madre, dal padre, dalla sorella, dal fIglIo e dalla nonna.
la madre, IncInta, rappresenta nell’opera lo spIraglIo dI speranza che questo tIpo dI evoluzIone non accada.
proprIo perchè vIsIbIlmente IncInta, sIgnIfIca che la sua fecondazIone è avvenuta nel suo proprIo ovulo
e non In un ovulo artIfIcIale; sImbolIcamente Il nascIturo ancora nel grembo dI sua madre rappresenta
lo spettatore, non ancora consapevole dI cIò che lo spetta una volta uscIto fuorI dall’ovulo, quel cocon
dI confortevolezza che cI rende totalmente InattIvI e pIgrI dI fronte al dIsastro.
Il tutto è stato InfIne stampato su lastre dI allumInIo e montate su supportI per quadrettI fotografIcI
da tavolo. sono esposte non come quadrI ma come quadrettI dI famIglIa su un pIano.
Pittura digitale e Stampa diretta UV su Alluminio - 15x30cm
famiglia homo technologicus

Pittura digitale e Stampa diretta UV su Alluminio - 15x30cm
famiglia homo technologicus - la sorella

Pittura digitale e Stampa diretta UV su Alluminio - 15x30cm
famiglia homo technologicus - il padre

Pittura digitale e Stampa diretta UV su Alluminio - 15x30cm
famiglia homo technologicus - la madre

Pittura digitale e Stampa diretta UV su Alluminio - 15x30cm
famiglia homo technologicus - il figlio

Pittura digitale e Stampa diretta UV su Alluminio - 15x30cm
famiglia homo technologicus - la nonna

eleTTRonicolaBiRinTo
come terzo ed ultImo progetto ecco un un lavoro dI scenografIa eseguIto durante Il corso dI scenografIa
cInematografIca dI elIsabetta aJanI.
a carattere fortemente sperImentale, Il corso prevedeva un lavoro dI rIcerca contemporanea borderlIne.
Il lavoro dI screenIng del bIennIo, sI Innesta In quel tessuto ormaI senza confInI dI relazIonI Inter-attIve,
tra la scenografIa vIrtuale del cInema, Il vJ, l’arte contemporanea, In una connessIone dI nuova generazIone,
dI lInguaggI parallelI. Il tema prevedeva quIndI lo studIo del concept dI un ‘ambIente ecosIstema’ Interpretato
In chIave borderlIne per uno spazIo ImmagInarIo tra scenografIa vIrtuale, land art, arte contemporanea, vJ.
Il progetto del mIo ecosIstema segue quel che è Il tema del mIo percorso pIttorIco dI quest’anno.
Il tema rIguarda l’evoluzIone Intesa come degrado; paradossalmente pIù l’uomo sI evolve e nel contempo pIù
degrada se stesso e Il suo habItat. seguendo Il percorso InIzIato con “la famIglIa homo technologIcus”
ho pensato dI rIcreare l’ecosIstema subIto prIma del dIsastro ambIentale IrreversIbIle.
Il mIo ecosIstema quIndI rIpercorre le tematIche elencate precedentemente.
mI sono avvIcInato al concetto dI labIrInto studIando I labIrIntI naturalI realIzzatI dall’uomo neI gIardInI
deI castellI settecenteschI. In queI gIardInI, la natura, completamente rIelaborata e manIpolata dall’uomo per-
deva totalmente la sua anIma selvaggIa dIventando un elemento dI decoro estetIco.
elaborando questo concetto In chIave moderna, questI labIrIntI dIventano elettronIcI:
lo spettatore sI addentra nel labIrInto elettronIco vedendo come unIca uscIta al termIne del labIrInto tre telI
con su proIettate ImmagInI della natura al mIcroscopIo . la natura sI rIempIa dI petrolIo e catrame a seconda
dI quanto lo spettatore sI avvIcIna. la natura quIndI non è che un’IllusIone, uno spIraglIo dI luce In realtà gIà
scomparso. allo spettatore non resta che tornare IndIetro suI suoI passI, nella realtà In cuI vIve, un labIrInto
elettronIco fatto dI tecnologIa e InformatIca.

In questo prImo concept Il labIrInto è classIco e rIcorda I gIardInI del settecento; dIventa elettronIco perchè costruIto In plexIglas è IllumInato da led InternI che lampeggIando sImboleggIano l’energIa elettrIca che cI cIrconda. l’altezza deI murI essendo dI solI 40cm, lo spettatore non perde dI mIra quellla che è la meta da raggIungere alla fIne del percorso:la natura.
nel settecento I labIrIntI erano usatI per gIoco, per I rapportI amorosI dove glI amantI sI perdevano o ancora per nascondersI. partendo da questI presuppostI, Il la-bIrInto dI quest’InstallazIone è rappresentato dal labIrInto del celebre vIdeo gIoco deglI annI 80, pacman. lo spettatore dIventa entrando nel labIrInto lo stesso pacman e deve raggIungere l’uscIta (la natura) senza farsI prendere daI mostrIccIattolI grIgI (l’InquIna-mento). tutto vIene proIettato sul suolo e Il sIstema InterattIvo sI attIva non appena lo spettatore entra nel labIrInto. quest’ultImo dIventa parte Integrante dI un sIstema elettronIco Interagendo con esso: Il vIdeogIoco.
In questo terzo concept ho approfondIto Il dIscorso elettronIco facendo dIventare labI-rInto un cIrcuIto elettronIco gIgante proIettato a terra o costruIto grazIe a tubI dI plastI-ca trasparentI con all’Interno deI led. questa proposta raggIunge l’apIce del messaggIo concettuale che voglIo trasmettere.
ho elaborato tre versIonI dI labIrInto elettronIco ma Il terzo concept è stato la mIa scelta defInItIva:

Concept di un ‘installazione multimediale
Labirinto elettronico



Accademia Albertina di Belle Arti di Torino