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Progr. n. 261 PROGRAMMA SPECIALE D’AREA “AREA DEL DISTRETTO CERAMICO” Accordo del Programma ai sensi della Legge Regionale n. 30/1996 Introduzione Il sistema locale del Distretto ceramico presenta la necessità di un Programma di ricuciture e di interventi complementari, in vista del miglioramento della competitività e della crescita della qualità della vita del proprio ambiente, connotato da grande complessità e da numerose iniziative programmatorie settoriali. Di conseguenza la Giunta regionale, d’intesa e su richiesta degli Enti territoriali, ha promosso un programma d’area che fosse di sostegno e di supporto ad altre e diverse azioni, soprattutto di tipo infrastrutturale, già ampiamente programmate, e che affiancasse le tematiche relative allo sviluppo sostenibile, con azioni di mitigazione d’impatto dello sviluppo produttivo accelerato. Il Programma d’Area, in quanto strumento di concertazione in funzione dell’attuazione degli obiettivi e degli indirizzi predisposti nel quadro della programmazione socioeconomica e della pianificazione territoriale ai diversi livelli su un territorio omogeneo e definito, assume per l’asse strategico della logistica-trasporti e viabilità in primo luogo il ruolo di monitorare lo sviluppo degli interventi programmati, secondo modalità e tempi di riferimento coerenti in termini di efficienza, efficacia ed economicità con quanto già previsto negli strumenti di pianificazione dell’assetto del territorio e nella programmazione finanziaria dei soggetti investitori. Il valore aggiunto puntuale del Programma d’Area nel breve periodo è quindi costituito dall’apporto di interventi complementari e di adeguamento ad opere già oggetto di programmazione e finanziamento su scala regionale e nazionale, con l’obiettivo di attivare interventi strategici per la funzionalità di queste infrastrutture. Su tali infrastrutture risulterebbe, peraltro, impossibile per il presente strumento intervenire esaurientemente, tenuto conto della scala finanziaria delle opere. In tema di riqualificazione urbana e valorizzazione delle emergenze di interesse storico- culturale, di delocalizzazione e recupero delle aree industriali, il programma d’area interviene su: la puntuale riqualificazione degli ambiti urbani interessati dal primo sviluppo industriale, ora reinseriti in tessuti prevalentemente residenziali, oppure la cui specializzazione funzionale è stata modificata dal nuovo assetto territoriale definito in sede di pianificazione urbanistica; la valorizzazione e qualificazione di centri storici e di nodi ad elevata accessibilità, posti all’interno di centri urbani; 10

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Progr. n. 261

PROGRAMMA SPECIALE D’AREA

“AREA DEL DISTRETTO CERAMICO”

Accordo del Programma ai sensi della Legge Regionale n. 30/1996

Introduzione

Il sistema locale del Distretto ceramico presenta la necessità di un Programma di ricuciture e di interventi complementari, in vista del miglioramento della competitività e della crescita della qualità della vita del proprio ambiente, connotato da grande complessità e da numerose iniziative programmatorie settoriali. Di conseguenza la Giunta regionale, d’intesa e su richiesta degli Enti territoriali, ha promosso un programma d’area che fosse di sostegno e di supporto ad altre e diverse azioni, soprattutto di tipo infrastrutturale, già ampiamente programmate, e che affiancasse le tematiche relative allo sviluppo sostenibile, con azioni di mitigazione d’impatto dello sviluppo produttivo accelerato. Il Programma d’Area, in quanto strumento di concertazione in funzione dell’attuazione degli obiettivi e degli indirizzi predisposti nel quadro della programmazione socioeconomica e della pianificazione territoriale ai diversi livelli su un territorio omogeneo e definito, assume per l’asse strategico della logistica-trasporti e viabilità in primo luogo il ruolo di monitorare lo sviluppo degli interventi programmati, secondo modalità e tempi di riferimento coerenti in termini di efficienza, efficacia ed economicità con quanto già previsto negli strumenti di pianificazione dell’assetto del territorio e nella programmazione finanziaria dei soggetti investitori. Il valore aggiunto puntuale del Programma d’Area nel breve periodo è quindi costituito dall’apporto di interventi complementari e di adeguamento ad opere già oggetto di programmazione e finanziamento su scala regionale e nazionale, con l’obiettivo di attivare interventi strategici per la funzionalità di queste infrastrutture. Su tali infrastrutture risulterebbe, peraltro, impossibile per il presente strumento intervenire esaurientemente, tenuto conto della scala finanziaria delle opere. In tema di riqualificazione urbana e valorizzazione delle emergenze di interesse storico-culturale, di delocalizzazione e recupero delle aree industriali, il programma d’area interviene su:

• la puntuale riqualificazione degli ambiti urbani interessati dal primo sviluppo industriale, ora reinseriti in tessuti prevalentemente residenziali, oppure la cui specializzazione funzionale è stata modificata dal nuovo assetto territoriale definito in sede di pianificazione urbanistica;

• la valorizzazione e qualificazione di centri storici e di nodi ad elevata accessibilità, posti all’interno di centri urbani;

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• la valorizzazione ed il sostegno agli interventi di recupero del patrimonio storico artistico, degli spazi pubblici centrali e dei sistemi territoriali di valore storico e paesaggistico;

• gli interventi di riqualificazione urbana e gli interventi di recupero funzionale di edifici di pregio architettonico e/o dismessi che si integrano con specifici progetti di sviluppo e qualificazione territoriale inquadrati all'interno delle altre aree tematiche del presente Programma d'Area.

Il Programma d’Area in tema di valorizzazione ambientale e sostenibilità dello sviluppo, in quanto strumento di concertazione in funzione dell’attuazione degli obiettivi e degli indirizzi predisposti nel quadro della programmazione socioeconomica e della pianificazione territoriale ai diversi livelli su un territorio omogeneo e definito, assume per l’asse strategico della valorizzazione ambientale in primo luogo il ruolo di:

• adottare e predisporre schemi di riferimento da cui definire interventi integrati di ripristino e valorizzazione dei sistemi naturalistici di pregio e di valenza strategica per l’equilibrio dell’assetto del territorio nel rapporto tra aree urbanizzate ed aree a maggiore vocazione ambientale;

• organizzare azioni concertate per lo sviluppo di interventi innovativi nel campo della salvaguardia dell’ambiente e della qualità dei cicli produttivi del distretto.

Il Programma d’Area individua inoltre ad un dettaglio più puntuale uno schema di priorità degli interventi sulla base della condivisione tra i soggetti partecipanti delle opportunità di valorizzazione e ripristino dei connotati ambientali presenti nel distretto nonché dei fabbisogni riferiti al sistema socioeconomico ed alla compagine produttiva operante nell’area (con particolare riferimento agli interventi funzionali allo sviluppo compatibile dell’apparato economico), nell’obiettivo di perseguire una qualificazione del territorio nelle sue diverse funzioni ed accrescerne le potenzialità competitive.

Il Programma d’Area propone, inoltre, un pacchetto di azioni che intervengano sui terreni della mobilità dei lavoratori, dei servizi per l’impiego, della qualità del lavoro, dell’offerta e dell’efficacia della formazione affrontando, in particolare aspetti quali:

- la difficoltà nel reperimento di manodopera, particolarmente per le figure medio-alte

- la fragilità degli strumenti e dei servizi di supporto all’inserimento professionale e sociale di lavoratori, extracomunitari e non, impegnati in processi di mobilità

- il tema delle relazioni fra sicurezze e lavoro, l’esistenza di forme di irregolarità del lavoro, la permanenza di aree di disoccupazione fra i soggetti a rischio di esclusione sociale

- i rapporti complessi con i sistemi di istruzione e formazione. A tale proposito vengono individuati alcuni obiettivi sui quali fare convergere iniziative e progetti secondo una logica integrata di governo delle politiche per il lavoro e la formazione, il che significa dare la possibilità di facilitare la presenza, l’insediamento, l’integrazione e la qualificazione di risorse umane che operino od opereranno nel distretto ceramico. Il programma d’Area risulta così connotato da azioni dirette ad intervenire non solo sulle infrastrutture logistiche o secondo programmi di qualificazione urbana e risanamento ambientale, ma anche sulle condizioni di lavoro e produzione per perseguire una reale crescita della qualità sociale e del lavoro nel distretto. Rispetto agli obiettivi richiamati si propongono quattro priorità intervento sui quali realizzare altrettanti piani di intervento:

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• avere lavoro, accogliere lavoratori • l’incrocio fra domanda ed offerta: i servizi per l’impiego • sostenere e diffondere la qualità del lavoro • formazione mirata quando serve

Il presente Accordo impegna i firmatari ad avviare le procedure di approvazione dell’Accordo Programma Speciale d’Area “Area del Distretto Ceramico”, presso i propri Enti di appartenenza. tutto ciò premesso

si sottoscrive il presente Accordo tra

Regione Emilia-Romagna rappresentata da Mariangela Bastico delegato del Presidente della Giunta Regionale

Provincia di Modena rappresentata dall’Assessore Maurizio Maletti

per il Presidente Graziano Pattuzzi

Provincia di Reggio Emilia rappresentata dall’Assessore UgoFerrari per il Presidente Roberto Ruini

Comune di Baiso rappresentato dal Sindaco Alberto Ovi

Comune di Casalgrande rappresentato dal Sindaco Luciano Branchetti

Comune di Castellarano rappresentato dal Sindaco Alberto Caprari

Comune di Castelvetro rappresentato dal Sindaco Roberto Maleti

Comune di Fiorano Modenese rappresentato dal Sindaco Egidio Pagani

Comune di Formigine rappresentato dal Sindaco Fabrizio Righi

Comune di Maranello rappresentato dal Sindaco Giancarlo Bertacchini

Comune di Rubiera rappresentato dal Sindaco Anna Pozzi

Comune di Sassuolo rappresentato dal Sindaco Laura Tosi

Comune di Scandiano rappresentato dal Sindaco Lanfranco Fradici

Comune di Viano rappresentato dall’Assessore Aldo Bertolani per il Sindaco Rosita Mazzi

premesso inoltre che

- la Regione Emilia-Romagna ha promosso con la L.R. 30/96 i Programmi Speciali d’Area che costituiscono un’ulteriore modalità di programmazione negoziata;

- la Giunta regionale ha individuato, con la deliberazione n. 699 in data 18/05/1999, gli obiettivi generali di massima e la prima definizione del territorio interessato; ha costituito inoltre con lo stesso atto il gruppo di lavoro;

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- la Giunta regionale ha nominato con delibera di Giunta - N.ro 1145 - del 11/07/2000 il coordinatore del gruppo di lavoro per il programma d'area "Area Del Distretto Ceramico" ai sensi dell'art. 3 della LITR. 30/96, individuato nell’Assessore Mariangela Bastico, componente della Giunta regionale;

- il coordinatore Assessore Mariangela Bastico con proprio Atto N.ro 2001/7 - del 16/02/2001 ha integrato il gruppo di lavoro del programma speciale d'area del distretto ceramico con i soggetti privati e le parti sociali del territorio interessato;

- il Direttore generale della Direzione Programmazione e Pianificazione urbanistica con determinazione n. 890 del 09/02/2001 ha nominato i componenti del gruppo di lavoro in rappresentanza delle Direzioni generali interessate;

- il gruppo di lavoro al fine di attuare gli obiettivi generali di massima definiti con la citata deliberazione n. 699/1999 ha elaborato il Documento programmatico, sottoscritto in data 27/9/2001, a cui la presente proposta di Accordo preliminare fa riferimento;

si conviene e si stipula quanto segue l’introduzione e le premesse costituiscono parte integrante del presente Accordo. ART. 1 - Finalità del programma Il presente Accordo è concluso ai sensi della L.R. 30/1996, definisce le finalità del Programma Speciale d’Area Distretto Ceramico, e ne indica gli impegni finanziari e procedurali. Detto Programma è finalizzato a:

A. integrare e completare i diversi programmi ed accordi in tema di viabilità e grandi infrastrutture, logistica, attraverso la realizzazione di una rete di "transit point” e la razionalizzazione e miglioramento della mobilità interna ed esterna al distretto per un collegamento capillare ed efficiente delle persone e per il trasporto delle merci

B. intervenire tramite ricuciture in tema di qualità urbana, riqualificazione urbana e valorizzazione emergenze storico culturali, attraverso progetti di arredo urbano, riqualificazione urbana, ristrutturazione di edifici o ambiti storico culturali, delocalizzazione di attività produttive localizzate in prossimità dei centri abitati;

C. creare i presupposti per il miglioramento della qualità della vita per la popolazione locale in merito all’ambiente, bilancio ambientale e risanamento, anche attraverso il recupero dei bacini fluviali dei fiumi Tresinaro, Tiepido e Secchia e la riqualificazione ambientale delle aree circostanti;

D. intervenire con pacchetti mirati in tema di mobilità dei lavoratori, servizi per l’impiego, qualità del lavoro, offerta ed efficacia della formazione.

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ART. 2 - Confini dell’area Il sistema territoriale interessato dal Programma Speciale d'Area (individuato dalla delibera della Giunta regionale n. 699/1999) comprende una fascia di 11 comuni delle Province di Modena e di Reggio Emilia e precisamente i Comuni di: Castelvetro, Fiorano, Formigine, Maranello e Sassuolo della Provincia di Modena e Baiso, Casalgrande, Castellarano, Rubiera, Scandiano e Viano della Provincia di Reggio Emilia. ART. 3 - Oggetto del Programma 1. Oggetto del programma è la realizzazione delle finalità di cui al precedente ART. 1 mediante le seguenti azioni progettuali:

Interventi di riassetto dei fiumi Secchia, Tresinaro, Tiepido Delocalizzazione - Recupero delle aree industriali, Riqualificazione

urbana e Valorizzazione delle emergenze architettoniche di pregio Infrastrutture stradali Transit Point Lavoro, Formazione, Mobilità

individuate ai successivi Art. 9, Art. 10, Art. 11, Art. 12 e Art. 13, rispettivamente localizzate negli ambiti territoriali dei Comuni sottoscriventi il presente Accordo. 2. Il Programma è articolato nelle suddette azioni progettuali ciascuna delle quali contiene la descrizione dettagliata e i tempi di attuazione degli interventi, nonché i corrispondenti impegni finanziari. Le specificazioni di tali progetti costituiscono contenuti non sostanziali ai sensi dell’art. 8 del presente Accordo. 3. Il presente Accordo definisce altresì gli obblighi dei soggetti partecipanti, la durata, i contenuti non sostanziali, le condizioni per l’esercizio del diritto di recesso, i rimedi verso l’inadempimento, così come previsto all’art. 5 della L.R. 30/96. ART. 4 - Obblighi assunti dai soggetti partecipanti 1. I soggetti partecipanti al presente Accordo assumono l’impegno di realizzare tutte le attività e gli interventi programmati. 2. I soggetti partecipanti assumono l’impegno a svolgere le procedure di approvazione del presente Accordo, presso i propri Enti di appartenenza. 3. I soggetti partecipanti si impegnano ad adottare gli atti e compiere tutte le attività definite nelle singole azioni progettuali entro i termini concordati. 4. I soggetti partecipanti si impegnano altresì a non modificare gli impegni finanziari, di cui al successivo art. 5, per la durata dell’Accordo, salva l’unanime decisione alla variazione assunta dalla Conferenza di Programma.

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5. Le parti si obbligano ad adottare le modalità organizzative e procedurali, nonché le modalità finanziarie più idonee a garantire la rapidità e la snellezza delle attività amministrative, anche ai fini di superare eventuali ostacoli nell’attuazione del presente Accordo. 6. In particolare, il Presidente della Conferenza di Programma può: a) convocare una conferenza dei servizi di cui all’art. 14 della L. 241/90, e successive modifiche, al fine di acquisire gli atti autorizzativi, concessori o di assenso comunque denominati e provvedere all’approvazione dei progetti previsti dall’Accordo; b) promuovere la conclusione di uno o più accordi di programma ai sensi dell’art. 34 del D.lgs. 267/2000 e dell’art. 40 della L.R. 20/2000. ART. 5 - Risorse finanziarie e ripartizione dei relativi oneri tra i soggetti partecipanti 1. La Regione, in relazione al proprio ruolo di coordinamento del presente Programma ed in funzione della realizzazione dello stesso, si impegna a sottoscrivere risorse per un valore complessivo pari a LIT 27.429 milioni pari ad Euro 14.165.896,29, di cui 1.459, pari ad Euro 753.510,62 di fonte PRUSST. 2. I seguenti enti firmatari, in quanto soggetti attuatori di singoli interventi del Programma, si impegnano a sottoscrivere le seguenti risorse complessive: Comune di Baiso LIT 857 milioni pari ad Euro 442.603,56 Comune di Casalgrande LIT 11.012 milioni pari ad Euro 5.687.223,37 Comune di Castellarano LIT 4.448 milioni pari ad Euro 2.297.200,29 Comune di Castelvetro LIT 800 milioni pari ad Euro 413.165,52 Comune di Fiorano Modenese LIT 400 milioni pari ad Euro 206.582,76 Comune di Formigine LIT 6.253 milioni pari ad Euro 3.229.404,99 Comune di Maranello LIT 1.011 milioni pari ad Euro 522.137,92 Comune di Rubiera LIT 2.662 milioni pari ad Euro 1.374.808,27 Comune di Sassuolo LIT 1.780 milioni pari ad Euro 919.293,28 Comune di Scandiano LIT 2.899 milioni pari ad Euro 1497.208,55 Comune di Viano LIT 804 milioni pari ad Euro 415.231,35 3. Le Province di Modena e Reggio Emilia confermano gli atti e gli impegni già assunti relativi agli anni 2000 e 2001 ancorchè non completamente attivati coerenti con le azioni di cui all’art. 13 lettere “c” ed “e” per una somma complessiva di LIT 8.451 milioni, pari ad Euro 4.364.577,25 puntualmente articolate nelle tabelle riferite al medesimo art. 13. 4. Ogni azione progettuale articola le risorse finanziarie impegnate dai soggetti firmatari in relazione ai singoli progetti ed interventi previsti. 5. Gli impegni finanziari sopraindividuati sono contenuti negli specifici provvedimenti formalmente assunti ovvero negli strumenti finanziari dei soggetti firmatari che vengono allegati al presente Accordo.

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ART. 6 - Durata dell’accordo 1. Il programma viene avviato dalla data di sottoscrizione del presente Accordo ed ha durata sino alla completa realizzazione delle azioni progettuali previste salvo l’eventuale termine inferiore stabilito nelle singole azioni progettuali e salvo quanto previsto dal comma 2 dell’art. 8. 2. Ogni azione progettuale contiene le indicazioni del periodo massimo entro il quale l’azione stessa deve essere avviata. 3. In relazione alle azioni progettuali positivamente concluse che consentono di avviare ulteriori programmi, gli enti firmatari si impegnano a promuovere consensualmente tutte le attività necessarie per svilupparli e realizzarli, ivi compresa la conclusione di specifici ulteriori accordi. ART. 7 - Autorità di Programma 1. L’Autorità di Programma, che svolge i compiti indicati nell’art. 7 della L.R. 30/1996, verrà individuata dalla Regione Emilia-Romagna e può altresì nominarne un proprio delegato. 2. A tal fine i soggetti partecipanti si impegnano a fornire all’Autorità di Programma tutte le informazioni e i documenti necessari. 3. Entro 30 giorni dall’approvazione dell’Accordo ciascun ente partecipante individua un unico Responsabile dell’intero Programma che svolge i compiti previsti all’art. 6, comma 2, della L.R. 30/1996. ART. 8 - Contenuti non sostanziali e condizioni per la modifica dell’Accordo 1. La Conferenza di Programma può approvare all’unanimità successivi accordi integrativi e specificativi del presente Accordo che siano finalizzati all’attuazione degli interventi previsti. 2. Le parti individuano, quali contenuti non sostanziali di carattere generale dell’Accordo che possono essere modificati con il consenso unanime espresso dalla Conferenza di Programma, le seguenti attività:

• le scadenze temporali individuate nel presente accordo, qualora subiscano variazioni per cause non imputabili all'inerzia dei soggetti sottoscrittori;

• la riallocazione di somme residue derivanti da risparmi, ribassi d’asta o la non realizzazione di azioni progettuali, a favore di altre azioni progettuali previste dall’Accordo;

• gli spostamenti di localizzazione dell’azione progettuale a parità di realizzazione ed in modo che non ledano gli obiettivi fissati da ciascuna azione progettuale contigua;

• la modifica dell'Ente attuatore, nell’ambito dei soggetti sottoscrittori l’Accordo, a parità di azione progettuale;

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• la modifica da parte dei singoli sottoscrittori delle fonti o degli strumenti di finanziamento a parità di intervento e di impegno finanziario dei sottoscrittori.

3. Ogni azione progettuale contiene la descrizione dettagliata dei progetti e dei tempi di attuazione degli interventi, nonché i corrispondenti impegni finanziari. Le specificazioni dei progetti costituiscono contenuti non sostanziali ai fini dell’attuazione del Programma che possono essere modificate con il consenso unanime della Conferenza di Programma ai sensi del presente articolo. ART. 9 - Azione progettuale: Interventi di riassetto dei fiumi Secchia, Tresinaro, Tiepido

1. Premessa Il Programma d’Area, relativamente alla valorizzazione ed al ripristino dei connotati ambientali presenti nel distretto ed ai fabbisogni riferiti al sistema socioeconomico ed alla compagine produttiva operante nell’area (con particolare riferimento agli interventi funzionali allo sviluppo compatibile dell’apparato economico), nell’obiettivo di perseguire una qualificazione del territorio nelle sue diverse funzioni ed accrescerne le potenzialità competitive, si propone di:

adottare e predisporre schemi di riferimento da cui definire interventi integrati di ripristino e valorizzazione dei sistemi naturalistici di pregio e di valenza strategica per l’equilibrio dell’assetto del territorio nel rapporto tra aree urbanizzate ed aree a maggiore vocazione ambientale;

organizzare azioni concertate per lo sviluppo di interventi innovativi nel campo della salvaguardia dell’ambiente e della qualità dei cicli produttivi del distretto.

In oggetto al presente Accordo si hanno, quindi: − l’individuazione di un primo schema di priorità degli interventi, sulla base della

condivisione tra i soggetti partecipanti, mirato a supportare ed integrare l’azione di ripristino e valorizzazione ambientale (intrapresa con la programmazione predisposta dal PRUSST), privilegiando i corridoi ecologici rappresentati dai corsi d’acqua;

− la realizzazione di un elevato il grado di concertazione e di coordinamento mirato a portare a termine la programmazione tematica anticipata attraverso la proposta di PRUSST.

2. Oggetto dell’accordo Attuare un primo pacchetto di interventi prioritari che privilegiano i corridoi ecologici rappresentati dai corsi d’acqua ed in particolare intervenire sulla riqualificazione e fruibilità, sul riassetto del territorio e sulla difesa del suolo nell’asta fluviale del corso dei fiumi Secchia, Tresinaro e Tiepido.

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3. Attuazione dell’azione progettuale e progetti oggetto dell’Accordo I progetti oggetto dell’Accordo sono puntualmente individuati nella seguente tabella, in quanto ritenuti programmaticamente coerenti con le finalità della presente azione progettuale e dotati di un adeguato livello di progettazione e di copertura finanziaria.

Sottoscrittore

Progetto Progettazione

disponibile

Risorse Ente Locale

in milioni di Lire e in Euro

Risorse REGIONE in milioni di Lire

e in Euro Oasi del Colombarone (Secchia)

Preliminare 1.1 Comune di Formigine Consolidamento ambientale Tiepido Esecutivo

400 Euro 206.582,76

850 Euro 438.988,36

1.2 Comune di Maranello

Interventi su Torrente Tiepido

Definitivo entro ottobre 2001 461

Euro 238.086,63 939

Euro 484.953,03

a. Pista ciclabile Preliminare 50 Euro 25.822,81

400 Euro 206.582,76

b. Rinaturalizzazione ex-discarica Pista Preliminare 1300 Euro 671.393,97

1.3 Comune di Sassuolo

c. Lago Amici Esecutivo 770 Euro 397.671,81

1.4 Comune di Baiso

Recupero ambientale sull'alto Tresinaro risanamento idrico e collettamento fognario

esecutivo 50 Euro 25.882,81

250 Euro 129.114,22

1.5 Comune di Casalgrande

Percorso ciclo pedonale di collegamento del polo sportivo – ricreativo di Villalunga con le frazioni di S. Antonio, Veggia, Villalunga, e Ca' de Fini, in comune di Castellarano

esecutivo 600

Euro 309.874,14 600

Euro 309.874,14

a. Progetto di recupero sponda sinistra del fiume Secchia, interventi di recupero ambientale e ricostruzione dei biotipi su aree demaniali in concessione

Preliminare 300

Euro 154.937,07 300

Euro 154.937,07

1.6 Comune di Castellarano

b. Realizzazione del sistema di piste ciclabili del Secchia 166 milioni già finanziati

preliminare 750

Euro 387.342,67 584

Euro 301.610,83

a. Percorsi pedonali e ciclabili Parco Tresinaro, Arceto – Scandiano Primo e secondo stralcio

esecutivo 433 Euro 223.625,84

433 Euro 223.625,84

1.7 Comune di Scandiano

b. Bonifica dell’area dell'ex depuratore e sistemazione a parco e realizzazione servizi pubblici e opere di urbanizzazione area BISMAR

esecutivo 811 Euro 418.846,55 /

4. Obblighi assunti dai soggetti partecipanti Le Province di Modena e di Reggio Emilia si impegnano a coordinare, a partire dal progetto generale già predisposto "Master Plan", il programma di interventi nei diversi Comuni, dando priorità all'integrazione tra progetti di privati, definiti all'interno di convenzioni pubblico-privato ai sensi della L.R. 17/91, e i progetti pubblici attualmente in corso di progettazione con i fondi PRUSST.

Successivamente con scadenze consone alla tempistica prevista dalla L.R. 17/91 indicativamente entro il mese di dicembre di ciascun anno, sulla base delle entrate

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derivanti dai diritti di escavazione e delle ipotesi d'intervento dei soggetti pubblici si provvederà a definire un programma annuale operativo di interventi. I rispettivi impegni finanziari dei soggetti sottoscrittori sono esposti nelle singole azioni progettuali.

Per quanto concerne le risorse a valere sulla L.R. 30/81 le Province risulteranno destinatarie dei finanziamenti che trasferiranno successivamente ai comuni beneficiari secondo quanto previsto dalla tabella precedente.

5. Soggetto responsabile dell’azione progettuale Le Province svolgeranno un’azione di coordinamento , verifica e controllo delle azioni, e in tal senso risponderanno all’Autorità di programma. I Comuni rappresentano i soggetti responsabili degli specifici interventi (come indicato in tabella precedente) e a tal fine segnaleranno alla Autorità ed alla Conferenza di programma i rispettivi responsabili di procedimento. ART. 10 - Azione progettuale: Delocalizzazione - Recupero delle aree industriali e Riqualificazione urbana e Valorizzazione delle emergenze architettoniche di pregio 1. Premessa Sulla scorta degli indirizzi dettati dal documento del Gruppo di Lavoro, assumono valore di riferimento strategico le seguenti linee di intervento:

– la puntuale riqualificazione degli ambiti urbani interessati dal primo sviluppo industriale, ora reinseriti in tessuti prevalentemente residenziali, oppure la cui specializzazione funzionale è stata modificata dal nuovo assetto territoriale definito in sede di pianificazione urbanistica;

– la valorizzazione e qualificazione di centri storici e di nodi ad elevata accessibilità posti all’interno di centri urbani;

– la valorizzazione ed il sostegno agli interventi di recupero del patrimonio storico artistico, degli spazi pubblici centrali e dei sistemi territoriali di valore storico e paesaggistico;

– gli interventi di riqualificazione urbana e gli interventi di recupero funzionale di edifici di pregio architettonico e/o dismessi che si integrano con specifici progetti di sviluppo e qualificazione territoriale inquadrati all'interno delle altre aree tematiche del presente Programma d'Area.

Come si evince dalla serie di investimenti programmati attraverso il PRUSST e dagli altri interventi di riqualificazione urbana inseriti nello stesso ambito territoriale, in tutti i comuni del Distretto sono stati raggiunti livelli di progettazione avanzata relativi a diversi interventi, ai quali le stesse Amministrazioni Comunali concorrono con azioni proprie, e che rappresentano priorità di medio-breve periodo. Le dimensioni finanziarie di tali programmazioni impongono di attivare una fase di prima attuazione concentrando gli sforzi in interventi di ricucitura e di completamento di azioni già intraprese o completate con gli strumenti ordinari della Regione e degli Enti locali. 2. Oggetto dell’accordo Oggetto della presente azione progettuale sono l’innalzamento della qualità urbana, la valorizzazione delle emergenze architettoniche di pregio e la riduzione del

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congestionamento causato dalle attività produttive dei centri inseriti nell'area del programma, con particolare riferimento al trasferimento dei siti produttivi. 3. Attuazione dell’azione progettuale e progetti oggetto dell’Accordo

In fase di prima attuazione del programma si provvederà a sostenere

finanziariamente con le risorse oggi disponibili e secondo le modalità previste dalla L.R. 19/98 (secondo quanto puntualmente individuato nella seguente tabella) gli interventi ritenuti programmaticamente coerenti con le finalità della presente azione progettuale e dotati di un adeguato livello di progettazione e di copertura finanziaria.

Sottoscrittore Progetto Progettazione disponibile

Risorse Ente Locale in milioni

di Lire e in Euro

Risorse REGIONE in milioni di Lire

e in Euro 2.1 Comune di Castelvetro

Recupero edilizio del Castello di Levizzano (stralcio funzionale) Esecutivo 800

Euro 413.165,52 800

Euro 413.165,52

2.2 Comune di Fiorano

Comparto Centro urbano Riqualificazione piazza C. Menotti e arredo urbano

Preliminare 400 Euro 206.582,76

1.000 Euro 516.456,90

2.3 Comune di Formigine

c. Rocca Calcagnini (Castello) Definitivo 3.250 Euro 1.678.484,92

500 Euro 258.228,45

2.4 Comune di Maranello

Centro urbano Definitivo entro

ottobre 2001 550

Euro 284.051,29 1.250

Euro 645.571,12

a. Recupero Via Menotti Esecutivo b. Recupero Piazza Garibaldi Preliminare

2.5 Comune di Sassuolo Centro storico (PRU) c. Completamento sede Municipale Preliminare

960 Euro 495.798,62

2.200 Euro 1.136.205,18

2.6 a. Comune di Baiso

Riqualificazione urbana di piazza del mercato esecutivo 500

Euro 258.228,45 100

Euro 51.645,69

2.6 b. Comune di Baiso

Recupero edilizio di casa Toschi preliminare 250

Euro 129.114,22 250

Euro 129.114,22

2.7 a. Comune di Casalgrande

Programma di riqualificazione urbana, ambito centrale di Boglioni. Interventi per piazze, centro servizi stranieri, abitazioni ERP

Preliminare

4.800 Euro 2.478.993,12

1.600

Euro 826.331,04

2.7 b. Comune di Casalgrande

PRU, ambito Boglioni, Riqualificazione Area ex Miriam, con aree pubbliche e palazzetto dello sport

Intervento in corso di realizzazione

4.250 + priv.

Euro 2.194.941,82

2.7 c. Comune di Casalgrande

PRU, ambito di Casalgrande Alto, Riqualificazione area Braglia, con aree pubbliche e viabilità

Intervento in corso di realizzazione

776 + priv.

Euro 400.770,55

2.8 a. Comune di Castellarano

Recupero edilizio della Rocchetta, secondo stralcio, edificio storico 353 milioni già finanziati L.R. 6/89

esecutivo

485 Euro 250.481,60

132

Euro 68.172,31 2.8 b. Comune di Castellarano

Recupero edilizio casa Maffei preliminare

2.750

Euro 1.420.256,47

700

Euro 361.519,83

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Progr. n. 261

Sottoscrittore Progetto Progettazione disponibile

Risorse Ente Locale in milioni

di Lire e in Euro

Risorse REGIONE in milioni di Lire e in

Euro 2.9 Comune di Rubiera

Area di riqualificazione della via Emilia, intervento di sistemazione del complesso piazze (del Popolo, XXIV maggio, Gramsci) rifunzionalizzazione ex bocciodromo

indizione concorso

2.500 +

priv. Euro 1.291.142,25

2.000

Euro 1.032.913,80

2.10 a. Comune di Scandiano

Piano integrato di recupero via Concia - centro storico. Arredo urbano e pavimentazione. (Piazza della Libertà e Corso Vallisneri)

esecutiva

834 Euro 430.725,05

1.944

Euro 1.003.992.21

2.10 b. Comune di Scandiano

Piano integrato di recupero via Concia - centro storico. Arredo urbano e pavimentazione. (Piazza della Libertà )

Opera in corso

658 Euro 339.828,64

2.11 Comune di Viano

ex ceramica S.Giovanni, a Viano capoluogo, demolizioni, nuovo edificio scolastico, urbanizzazioni

Piano particolareggiato in corso di redazione

804

+ privati Euro 415.231,35

804

Euro 415.231,35

4. Obblighi assunti dai soggetti partecipanti 2.1 Comune di Castelvetro

Recupero edilizio del Castello di Levizzano. L’intervento consiste nel primo stadio (2001 in corso di esecuzione, per investimenti pari a LIT 3.200 milioni, pari ad Euro 1.652.622,08), e negli stadi di realizzazione successivi (stralci 2002 – 2003, per investimenti pari a LIT 3.300 milioni, pari ad Euro 1.704.307,77), del restauro scientifico e del consolidamento del Castello di Levizzano Rangone (investimenti totali pari a LIT 6.500 milioni, corrispondenti ad Euro 3.356.969,84). Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 6/89 per uno stralcio funzionale relativo allo stadio di esecuzione 2002-03 che prevede investimenti pari a LIT 1.600 milioni, corrispondenti ad Euro 826.331,04. Il Comune dispone già del progetto esecutivo e si impegna a pervenire alla consegna lavori entro l’anno 2002. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento stralcio è pari a 1,6 miliardi di LIT corrispondenti ad Euro 826.331,04 dei quali 800 milioni pari ad Euro 413.165,52 a carico del Comune, 800 milioni, pari ad Euro 413.165,52 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.2 Comune di Fiorano

Comparto Centro Urbano L’intervento consiste nella riqualificazione di Piazza Ciro Menotti, recupero edifici circostanti e arredo urbano. Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 3/93 in funzione del finanziamento delle opere relative alla riqualificazione della piazza ed a interventi di arredo urbano. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a pervenire alla consegna lavori entro settembre 2002.

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L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento, quanto al primo stralcio oggetto del presente accordo relativo alla piazza ed all’arredo urbano, è pari a 1,4 miliardi corrispondenti ad Euro 723.039,66 dei quali 400 mil, pari ad Euro 206.582,76 a carico del Comune e 1 miliardo, pari ad Euro 516.456,90 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.3 Comune di Formigine Rocca Calcagnini L’intervento consiste nel restauro scientifico e consolidamento del Castello di Formigine (ex Rocca Calcagnini) Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 6/89. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a pervenire alla consegna lavori entro giugno 2002. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 3.750 milioni, pari ad Euro 1.936.713,37, dei quali 3.250, pari ad Euro 1.678.484,92 a carico del Comune e 500 milioni, pari ad Euro 258.228,45 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.4 Comune di Maranello Centro urbano. L’intervento consiste nella riqualificazione del centro urbano in termini di arredo urbano, pavimentazioni, illuminazione pubblica, oltre alla ristrutturazione dell’ex Oratorio del Corso. Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 3/93 per la parte di progetto esclusa la ristrutturazione dell’ex Oratorio. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a pervenire alla consegna lavori entro giugno 2002, fatti salvi i possibili ritardi dovuti ai tempi dei pareri della Soprintendenza competente per il progetto. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 1,8 miliardi, pari ad Euro 929.622,42 dei quali 550, pari ad Euro 284.051,29 a carico del Comune e 1.250 milioni, pari ad Euro 645.571,12 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.5 Comune di Sassuolo Programma di Riqualificazione Urbana del Centro storico L’intervento consiste nel: a) Recupero di Via Menotti, b) Recupero di Piazza Garibaldi e c) Completamento della sede Municipale. Il Comune ha già presentato per l’intero comparto la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 19/98 ed il progetto risulta ammissibile ma non finanziato nelle graduatorie della Regione. In ordine alla progettazione ed ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a realizzare con risorse proprie gli interventi di cui al punto a), mentre per quanto previsto ai punti b) e c), la tempistica della progettazione esecutiva e della conseguente consegna lavori è dipendente direttamente dai tempi del necessario parere della Soprintendenza competente per le opere in oggetto, e la conclusione è prevista entro il 30 giugno 2003. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 3.160 milioni, pari ad Euro 1.632.003,80 dei quali 960, pari ad

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Euro 495.798,62 a carico del Comune (di cui 225 mil, pari ad Euro 116.202,80, già in bilancio e 735 mil, pari ad Euro 379.595,82 da prevedere nei bilanci del biennio 2002-03) e 2.200 milioni, pari ad Euro 1.136.205,18 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.6 Comune di Baiso a) Riqualificazione urbana di Piazza del mercato L’intervento consente di completare il sistema delle piazze del centro di Baiso, un

primo intervento costituito da un parcheggio interrato e arredo e sistemazione di una porzione della piazza si è già concluso, con questo lotto si dà completamento alle opere di arredo e pavimentazione. Il Comune si impegna a confermare la richiesta già avanzata alla Regione Emilia-Romagna a valere sulla L.R. 3/93. Il progetto, è sostenuto finanziariamente da un contributo del Piano annuale Operativo della C.M. Montana per 200 milioni, pari ad Euro 103.291,38, da risorse del Comune per 300 milioni, pari ad Euro 154.937,07 e per 100 milioni, pari ad Euro 51.645,69 dalla Regione Emilia-Romagna.

b) Recupero edilizio di casa Toschi L’intervento consiste nel restauro scientifico, nel consolidamento e nella sistemazione delle aree esterne di una emergenza architettonica di pregio per attività collettive d’interesse pubblico, finalizzati alla costituzione di un centro studi per il territorio montano. Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 6/89. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a pervenire alla consegna lavori entro giugno 2003. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 500 milioni, pari ad Euro 258.228,45 dei quali 250 milioni, pari ad Euro 129.114,22 a carico del Comune sull’annualità 2002 e 250 pari ad Euro 129.114,22 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.7 Comune di Casalgrande Gli interventi riguardanti il Comune di Casalgrande sono stati articolati in due titoli, il primo riguarda gli interventi cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna (Titolo a), il secondo riguarda interventi legati alla programmazione unitaria del PRUSST e del Programma d’area (Titolo b) per la cui parte di attuazione sono sostenuti finanziariamente dal solo Comune di Casalgrande. Tale scelta trova motivazione nella semplificazione amministrativa ottenuta dal concentrarsi il contributo finanziario della Regione nel minor numero di interventi. Titolo a) Programma di riqualificazione urbana, ambito centrale di Boglioni. Interventi per piazze, centro servizi stranieri, abitazioni ERP. L’intervento è articolato in due interventi: il primo intervento (zt2) prevede il rifacimento di una delle piazze centrali, il recupero di due isolati con realizzazione di servizi alla residenza e con alloggi ERP per anziani, e infine centro servizi per lavoratori stranieri; il secondo intervento riguarda la riqualificazione della centrale piazza Martiri della Libertà.

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Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 19/98. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna, per entrambi gli interventi, a pervenire alla consegna lavori entro dicembre 2003. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 6,4 miliardi, pari ad Euro 3.305.324,15; l’importo della zona zt.2 è pari a 4,4 miliardi pari ad Euro 2.272.410,36 del quale 3,8 miliardi, pari ad Euro 1.962.536,22 a carico del comune sull’annualità 2003 e 600 milioni, pari ad Euro 309.874,14, a carico della Regione Emilia-Romagna; l’importo dell’intervento piazza Martiri della Libertà è di 2 miliardi pari ad Euro 1.032. 913,80 dei quali 1 miliardo, pari ad Euro 516.456,90 a carico del Comune sull’annualità 2002 e 1 miliardo, pari ad Euro 516.456,90 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.7 Comune di Casalgrande Titolo b): PRU, ambito Boglioni, Riqualificazione Area ex Miriam, con aree pubbliche e palazzetto dello sport L’intervento consiste nella demolizione (già avvenuta) di un’azienda ceramica dismessa al fine di riutilizzare l’area in vista di insediamenti sportivi e abitazioni e di interventi di urbanizzazione e arredo del complesso. L’intervento, di importo complessivo pari a 9.450 milioni, pari ad Euro 4.880.517,70, ha una copertura finanziaria a carico del Comune per un importo di 4.250 mil. pari ad Euro 2.194.941,82 di opere già realizzate e un concorso di investimenti privati per 5,2 miliardi, pari ad Euro 2.685.575,88 per opere in corso di realizzazione.

2.7 Comune di Casalgrande Titolo b): PRU, ambito di Casalgrande Alto, Riqualificazione area Braglia, con aree pubbliche e viabilità. L’intervento consiste nella realizzazione di opere di urbanizzazione di interesse pubblico. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune ha redatto il piano particolareggiato e ha siglato Convezione nel settembre 2001 L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 2.250 mil, pari a Euro 1.162.028,02 dei quali 776 milioni, pari ad Euro 400.770,55 a carico del comune nel bilancio 2001 e 1.474 milioni, pari ad Euro 761.257,47 a carico dei privati impegnati mediante Convezione siglata settembre 2001.

2.8 Comune di Castellarano Titolo a): Recupero edilizio della Rocchetta, secondo e terzo stralcio, L’intervento consiste nel restauro scientifico e consolidamento di un’emergenza architettonica di pregio, finalizzato ad attività collettive d’interesse pubblico. Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 6/89. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a pervenire alla consegna lavori entro dicembre 2002. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari (riguardo il secondo e terzo stralcio) a 970 milioni, pari ad Euro 500.963,19 di cui 353 milioni, pari ad Euro 182.309,29 già ottenuti come finanziamento sulla legge 6/89; 617 milioni, pari ad Euro 318.653,91 sono l’importo

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dell’intervento inserito nel presente Accordo dei quali 485 milioni, pari ad Euro 250.481,60 a carico del Comune a valere sul bilancio 2001 e 132 milioni, pari ad Euro 68.172,31 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.8 Comune di Castellarano Titolo b): Recupero edilizio casa Maffei L’intervento consiste nel restauro scientifico e consolidamento di un emergenza architettonica di pregio finalizzato ad attività collettive d’interesse pubblico, in particolare un centro sociale polifunzionale. Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 6/89. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a pervenire alla consegna lavori per dicembre 2002. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 3.450 milioni, corrispondenti ad Euro 1.781.776,30, di cui 1.450 milioni, pari ad Euro 748.862,50 a carico del comune nel bilancio 2001 e ulteriori 1.300, pari ad Euro 671.393,97 nei successivi bilanci 2002 – 2003; e 700 milioni, pari ad Euro 361.519,83 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.9 Comune di Rubiera Area di riqualificazione della via Emilia, intervento di sistemazione del complesso piazze (del Popolo, XXIV maggio, Gramsci) rifunzionalizzazione ex bocciodromo. Lo stralcio del programma di riqualificazione urbana inserito nel presente Accordo interessa il sistema centrale delle piazze, del popolo XXIV maggio, Gramsci e la rifunzionalizzazione dell’ex bocciodromo. L’intervento consiste nella realizzazione di parcheggi interrati, arredo urbano, realizzazione alloggi ERP giovani coppie anziani sull’edificio dell’ex bocciodromo, al fine anche di rendere più sicura l’area interessata dall’intervento. Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 19/98. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a pervenire alla consegna lavori entro il 31 marzo 2003. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: il progetto sarà presentato in uno stralcio pari a LIT di 11.400 milioni, pari ad Euro 5.887.608,65 la cui copertura è così composta: 2.500 milioni, pari ad Euro 1.291.142,25 a carico del Comune, di cui 1.100, pari ad Euro 568.102,59 nei bilanci 2000 e 2001 e il restante 1.400, pari ad Euro 723.039,66 negli anni 2002-2003; 4.400 milioni, pari ad Euro 2.272.410,36 di fonte privata già garantiti da apposita fideiussione; 2.500 milioni, pari ad Euro 1.291.142,25 già autorizzati dalla Regione sulla legge regionale 19/98; e 2.000 milioni, pari ad Euro 1.032.913,80 a carico della Regione Emilia-Romagna.

2.10 Comune di Scandiano Gli interventi riguardanti il Comune di Scandiano sono stati articolati in due titoli: il primo riguarda gli interventi cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna (Titolo a); il secondo riguarda interventi legati alla programmazione unitaria del PRUSST e del Programma d’area (Titolo b) per la cui parte di attuazione sono sostenuti finanziariamente dal solo Comune di Scandiano. Tale scelta trova motivazione nella semplificazione amministrativa ottenuta dalla concentrazione del contributo finanziario della Regione nel minor numero di interventi.

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Titolo a): Piano integrato di recupero via Concia - centro storico. Arredo urbano e pavimentazione. (Piazza della Libertà e Corso Vallisneri) L’intervento consiste nella riqualificazione e arredo urbano della Piazza Libertà e corso Vallisneri. Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 3/93. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna a pervenire alla consegna lavori entro dicembre 2002. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 2.778 milioni, pari ad Euro 1.434.717,27 di cui , a carico del Comune, 315, pari ad Euro 162.683,92 sul bilancio 2001 e 519, pari ad Euro 268.041,13 sul bilancio 2002 e 1.944 milioni, pari ad Euro 1.003.992,21 a carico della Regione Emilia-Romagna

2.10 Comune di Scandiano Titolo b): Piano integrato di recupero via Concia - centro storico. Arredo urbano e pavimentazione. (Piazza della Libertà ) L’intervento ha copertura finanziaria per l’importo complessivo dell’intervento pari a 658 milioni, pari ad Euro 339.828,64 interamente a carico del Comune che ha già iniziato i lavori per l’attuazione dell’opera.

2.11 Comune di Viano Ex ceramica San Giovanni, a Viano capoluogo, demolizioni, nuovo edificio scolastico, urbanizzazioni L’intervento consiste nella demolizione e bonifica di un ex stabilimento ceramico, realizzazione di urbanizzazioni e aree di verde pubblico. Il Comune si impegna a presentare la documentazione prevista alla Regione Emilia-Romagna secondo le procedure della legge regionale 19/98. Quanto alla progettazione e ai tempi di attuazione dell’intervento, il Comune si impegna ad approvare la convenzione EPR e il piano particolareggiato entro il 2002. L’intervento ha una copertura finanziaria composta come segue: l’importo dell’intervento è pari a 2.208 milioni, pari ad Euro 1.140.336,83 dei quali 804, pari ad Euro 415.231,35 a carico del Comune nell’annualità 2002; 600 milioni, pari ad Euro 309.874,14 a carico dei privati che sottoscriveranno apposita convezione e 804 milioni, pari ad Euro 415.231,35 a carico della Regione Emilia-Romagna.

5. Soggetto responsabile dell’azione progettuale Il soggetto responsabile dell'azione progettuale, viene individuato da ciascun soggetto pubblico attuatore in coerenza con i contenuti di ciascun intervento proposto, al fine di garantire la massima coerenza tra quanto previsto negli interventi proposti e le finalità ed in particolare con i contenuti della L.R. 19/98; la Regione Emilia-Romagna assume un ruolo di coordinamento e assistenza tecnica unitamente alle Province di Modena e di Reggio Emilia.

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ART. 11 - Azione progettuale: infrastrutture per la mobilità e il trasporto 1. Premessa Le priorità indicate dal Documento programmatico del Gruppo di lavoro riguardano:

– il monitoraggio e la velocizzazione delle procedure di realizzazione dei progetti programmati ai vari livelli;

– la realizzazione della rete di transit-point; – il completamento della Pedemontana nei comuni di Castelvetro, Fiorano e

Maranello da Pozza a Ergastolo, di cui il tratto tra la Nuova Estense e via Montanara con ponte sul Torrente Tiepido, nonché le opere complementari riferite alla creazione di accessi sfalsati nel tratto interstiziale tra Fiorano e Maranello riguardanti svincoli nell’intersezione della Pedemontana con via Ghiarola Vecchia e l’intersezione della Pedemontana con la SP16;

– la realizzazione dei progetti riferiti alle linee ferroviarie, riguardanti: - interventi di connessione delle linee ferroviarie ATCM e ACT con

realizzazione di un’unica stazione nella città di Sassuolo; - completamento delle opere relative al potenziamento della linea ferroviaria

Reggio Emilia - Sassuolo e dello scalo di Dinazzano, con particolare riferimento alle opere di mitigazione degli impatti ambientale e paesaggistico.

Gli obiettivi del presente accordo si inseriscono all'interno di un più ampio disegno programmatico che vede le opere infrastrutturali del trasporto definite in programmi di scala nazionale ed internazionale. Confermando la validità di quelle scelte si è comunque ritenuto opportuno promuovere una azione di concertazione e coordinamento al fine di concretizzare in un breve lasso di tempo quella programmazione più vasta. Tanto la delibera di attivazione del Programma d’area (D.Gr 699/99), quanto la proposta di PRUSST hanno dato corpo ad una ambiziosa programmazione di distretto, accogliendo le azioni di maggiore rilievo programmatorio e di investimento. Alcune di tali azioni si sono realizzate, o hanno trovato risorse, grazie a strumenti di programmazione e fonti finanziarie diverse dai suddetti Programma d’area e PRUSST.

In particolare:

La viabilità stradale relativa alla Pedemontana che si realizzerà nel contesto dei piani triennali regionali (con particolare riferimento al tratto della Pedemontana da Nuova Estense a via Montanara ed agli accessi sfalsati a viabilità ordinaria, con un costo dell’intervento di LIT 19.000 milioni, pari ad Euro 9.812.681,08).

La viabilità in variante alla via Emilia che si realizzerà nel contesto dei piani triennali ANAS e PRIT e prevista negli accordi dell’Alta Velocità.

la connessione delle linee ferroviarie ATCM (Modena-Sassuolo) e ACT (Reggio Emilia-Sassuolo) per le quali si è percorsa la strada della candidatura del progetto sulle leggi nazionali sul trasporto leggero di superficie, con un costo complessivo dell’intervento di LIT 68.300 milioni, pari ad Euro 35.274.006,21.

Il potenziamento della linea ferroviaria ACT tra Reggio Emilia e Sassuolo e l’ampliamento dello scalo di Dinazzano, in parte già finanziate da leggi

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Progr. n. 261

nazionali (ammodernamento e potenziamento della linea ferroviaria, per LIT 47.995 milioni, pari ad Euro 24.787.348,87; interventi di elettrificazione della linea Reggio-Sassuolo, per LIT 20.000 milioni, pari ad Euro 10.329.137,98; interventi di mitigazione ambientale sulla linea Reggio-Sassuolo e sullo Scalo di Dinazzano, per LIT 30.000 milioni, pari ad Euro 15.493.706,97).

L’introduzione di sistemi di sicurezza (ACEI) sulla linea ferroviaria Modena-Sassuolo (LIT 1.721 milioni, pari ad Euro 888.822,32 e la Qualificazione dell’accesso dei passeggeri ai treni presso la Stazione della linea ATCM (LIT 558 milioni, pari ad Euro 288.182,95) che sono in corso di realizzazione da parte delle stessa Azienda.

La realizzazione della rete di transit-point, le cui prime fasi di attuazione sono oggetto dell’art. 12 del presente accordo.

Tali azioni sono accolte nel corpo del presente Accordo di Programma d’area nella finalità di una futura azione coordinata e concertata di monitoraggio e velocizzazione delle procedure di realizzazione, per quanto concerne sia le risorse della viabilità delegata alla Regione (ex-ANAS), sia le risorse nazionali del PRUSST e le attività per la realizzazione della rete dei transit-point. 2. Oggetto dell’accordo

L’oggetto dell’accordo è quindi, al primo punto, il proseguimento dell’azione di monitoraggio e velocizzazione delle procedure in vista della realizzazione dei progetti programmati ai vari livelli. Al secondo punto si ritrovano gli interventi specifici di ricucitura sulla viabilità di livello comunale, afferenti alla qualità urbana e che contribuiscono contestualmente alla razionalizzazione del sistema della viabilità del distretto. Si tratta di interventi di sistemazione viaria locale e arredo urbano in cornice agli interventi riguardanti la mobilità toccati da altri strumenti di programmazione o a ricucitura di interventi di riqualificazione urbana e delocalizzazione di aree produttive già attuati o attivato col presente Accordo.

I rispettivi impegni finanziari dei soggetti sottoscrittori sono esposti nell’allegata Tabella di programmazione economico-finanziaria, parte integrante del presente accordo.

3. Attuazione dell’azione progettuale e progetti oggetto dell’Accordo I progetti oggetto dell’Accordo sono puntualmente individuati nella seguente

tabella, in quanto ritenuti programmaticamente coerenti con le finalità della presente azione progettuale e dotati di un adeguato livello di progettazione e di copertura finanziaria.

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Sottoscrittore Progetto Progettazione

Disponibile

Risorse Enti locali

In milioni di Lire e in Euro

Risorse Regione

In milioni di Lire e in Euro

Qualificazione viabilità urbana di Magreta (v. Don Franchini)

Definitivo 1.823 Euro 941.500,93

1.050 Euro 542.279,74

3.1 Comune di Formigine

Via Giardini: sistemazione stradale, sicurezza, arredo urbano e segnaletica

Esecutivo lo stralcio riguardante via Giardini

780 Euro 402.836,38

670 Euro 346.026,12

3.2 Comune di Baiso

Nuova strada loc. Muraglione, completamento strada interna di quartiere, per ridurre gli accessi sulla SS

preliminare 120 + 137 priv

Euro 61.974,83

+ Euro 70.754,60

priv

153 Euro 79.017,91

3.3 Comune di Casalgrande

Villaggio Macina, area produttiva, intervento di nuova viabilità di gronda, in alternativa a SP51

Intervento in corso di progettazione

424 + 1243 priv.

Euro 218.977,73

+ Euro 641.955,93

priv.

4. Obblighi assunti dai soggetti partecipanti La Provincia di Modena e la Regione si impegnano ad inserire nella programmazione a valere sulla rete stradale ex ANAS, per le specifiche competenze, gli interventi relativi al Tratto Pedemontana da Nuova Estense a via Montanara e accessi sfalsati a viabilità ordinaria (per un importo pari a 19 miliardi), indicando tali interventi tra le priorità del prossimo programma triennale regionale. Per quanto concerne le somme a valere ai sensi della L.R. 12/2001 le province di Modena e Reggio Emilia risulteranno destinatarie dei finanziamenti che trasferiranno successivamente ai comuni beneficiari per quanto previsto nella precedente tabella finanziaria. I Comuni si impegnano ad inserire nei propri strumenti di programmazione economico finanziaria la quota di risorse di propria competenza. I sottoscrittori si impegnano a dare corso all’azione di monitoraggio e velocizzazione delle procedure, sia in sede di conferenza e sia in sede di riconvocazione del gruppo di lavoro, nei termini e nei modi stabiliti dal successivo Art. 14 – “Monitoraggio e consultazione” del presente accordo. Inoltre si impegnano a portare a termine gli interventi di sistemazione viaria locale.

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Progr. n. 261

5. Soggetto responsabile dell’azione progettuale I soggetti responsabili del coordinamento della presente azione progettuale vengono individuati nelle amministrazioni provinciali di Modena e Reggio Emilia. ART. 12 - Azione progettuale: Transit Point 1. Oggetto dell’accordo Progettazione ed azioni di supporto alla realizzazione (per un costo complessivo stimato di LIT 34.000 milioni, pari ad Euro 17.559.534,57) di due piattaforme logistiche, con funzioni di “Transit Point”, nei comuni di Maranello e Sassuolo. Questa operazione, che intende confermare le indicazioni del PRUSST relativamente all’esigenza di quattro piattaforme, è finalizzata alla raccolta ed allo smistamento delle merci in arrivo e in partenza dal comprensorio ceramico con particolare riferimento alle materie prime, i semilavorati, i prodotti finiti riconducibili al ciclo produttivo ceramico. 2. Obblighi assunti dai soggetti partecipanti Il Comune di Sassuolo si impegna a presentare alla Conferenza di Programma il progetto di layout e normativa urbanistica per i “Transit Point” tipo entro 12 mesi. Le Province di Modena e di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna realizzeranno, nell’ambito delle azioni di cui all’art. 13 – “Azione progettuale: lavoro, formazione, mobilità”, attività formative e di supporto dirette ad accompagnare ed a facilitare le trasformazioni organizzative e gestionali connesse alla progettazione ed all’introduzione dei Transit Point. L’autorità di programma si impegna, nell’ambito delle procedure di cui al successivo art. 14 - “Monitoraggio e consultazione”, a presentare rapporti e stati d’avanzamento in ordine alle opportunità di localizzazione, alla progettazione relativa al Transit Point tipo, alle attività formative ed alle azioni di sostegno alle relative trasformazioni organizzative e gestionali. 3. Soggetto responsabile dell’azione progettuale Il soggetto responsabile dell’azione progettuale viene individuato, per la definizione del progetto nel Comune di Sassuolo, per l’inserimento di dette infrastrutture nella programmazione provinciale nelle due Province di Modena e Reggio Emilia. Al fine di realizzare la parte di produzione del progetto di lay-out è stata assegnata una specifica risorsa, a valere sulle risorse PRUSST al Comune di Sassuolo. ART. 13 - Azione progettuale: lavoro, formazione, mobilità 1. Premessa

Il Documento programmatico già richiamato in premessa, redatto dal gruppo di lavoro e sottoscritto in data 27/9/2001 riconduce all’ordinaria iniziativa delle Province di Modena,

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Progr. n. 261

di Reggio Emilia e della Regione Emilia-Romagna l’operatività di parte degli interventi in esso previsto. Il presente accordo, al di là degli specifici impegni di cui ai punti successivi, orienta i programmi delle Province di Modena e di Reggio Emilia in materia di politiche del lavoro, della formazione e di integrazione con l’istruzione, di cui alla L.R. 25/98, alle scelte di fondo assunte con il citato Documento programmatico del 27/9/2001 in particolare per quanto attiene gli interventi relativi al supporto alla mobilità geografica, alla promozione della qualità del lavoro ed alla qualificazione dei servizi per l’impiego. 2. Oggetto dell’accordo L’accordo prevede la realizzazione delle seguenti azioni:

a. orientamento e concentrazione verso il distretto delle ceramiche di tirocini e di

attività di supporto ed accompagnamento ai processi di mobilità geografica, da promuovere in modo coordinato fra le Province di Modena, di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna, nell’ambito degli accordi con le Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, ai sensi del DM 22 gennaio 2001, ovvero a fronte di specifiche convenzioni (ItaliaLavoro) o di iniziative realizzate nell’ambito della programmazione del FSE

b. facilitazione delle azioni dirette a reperire, qualificare e rendere disponibili alloggi per lavoratori interessati da processi di mobilità

c. qualificazione e coordinamento dei servizi per l’impiego delle due Province, e in particolare: c. 1 qualificazione delle azioni di politica attiva del lavoro, azioni di

orientamento, iniziative dirette a favorire il collocamento delle persone disabili ed in condizione di svantaggio

c. 2 supporto al coordinamento, in ambito distrettuale, dei servizi locali per l’impiego

c. 3 l’introduzione sperimentale nei Centri per l’Impiego del distretto dei prodotti e dei servizi del nuovo SIL

d. iniziative dirette alla qualificazione del lavoro e in particolare: d. 1 attività di formazione congiunta per il personale degli enti preposti alla

vigilanza d. 2 campagne di informazione e di sensibilizzazione sui temi delle sicurezze e

della regolarità d. 3 Diffusione di iniziative e di strumenti a supporto dell’emersione del lavoro

sommerso nell’ambito dei servizi alle persone e. formazione mirata e sostegno alle diverse esigenze formative derivanti dalle

azioni di cui agli artt. 9-12 del presente accordo e, in particolare: e. 1 formazione iniziale e integrata con il sistema dell’istruzione e. 2 formazione post-diploma e post laurea e. 3 formazione continua e. 4 coordinamento della programmazione provinciale e regionale relativa

all’area del distretto, anche per quanto attiene la definizione di specifici programmi relativi alle tematiche ed alle priorità del presente programma (logistica, trasporti, mobilità, sicurezza sul lavoro, progetti di

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Progr. n. 261

riqualificazione urbana ed ambientale) e le modalità di monitoraggio/valutazione d’efficacia delle attività formative svolte

f. attivazione di una funzione di monitoraggio delle dinamiche sociali e del mercato del Lavoro nell’area del PdA, da prevedersi nell’ambito dell’Osservatorio regionale del MdL.

3. Obblighi assunti dai soggetti partecipanti Le iniziative di cui al punto 2 verranno realizzate secondo quanto segue:

− l’azione di cui alla lett. a) verrà svolta dalla Regione Emilia-Romagna, responsabile dell’utilizzo delle risorse statali a tale fine destinate ai sensi del DM 142/98, e delle relative azioni di supporto svolte, nonché delle specifiche convenzioni (ItaliaLavoro) e delle realizzate nell’ambito della propria programmazione del FSE, fermo restando il coordinamento con le Province di Modena e dei Reggio Emilia;

− L’azione di cui alla lett. b), con la finalità di promuovere interventi a favore delle politiche abitative, verrà realizzata, ferma restando la compartecipazione della Regione Emilia-Romagna, ai sensi dell’art. 6 della L. 24/2001, dai Comuni di Rubiera, Castellarano, Casalgrande, e Scandiano, i quali individuano come soggetto coordinatore per la realizzazione degli interventi come futuro gestore degli immobili la Società per la Casa;

− L’azione di cui alla lett. c. 1 verrà realizzata dalle Province di Modena e di Reggio Emilia, fermo restando il coordinamento con la Regione Emilia-Romagna;

− L’azione di cui alla lett. c. 2 e c. 3 verranno realizzate dalla Regione, con la compartecipazione delle Province di Modena e di Reggio Emilia;

− L’azione di cui alla lett. d. 1verranno realizzate dalla Regione; − L’azione di cui alla lett. d. 2 verrà realizzata dalla Regione, con la

compartecipazione delle Province di Modena e di Reggio Emilia; − L’iniziativa di cui al punto d. 3 rientra nell’accordo procedimentale del

successivo comma 4; − Le azioni di cui ai punti e. 1, e. 2 ed e. 3 verranno realizzate dalle Province di

Modena e di Reggio Emilia, con la compartecipazione della Regione, fermo restando che anche questi interventi rientrano negli accordi procedimentali di cui al successivo comma 4. L’azione di cui al punto e.4 verrà congiuntamente realizzata dalle due Province e dalla Regione;

− L’azione di cui al punto f. verrà realizzata dalla Regione nell’ambito delle attività dell’Osservatorio regionale del mercato del lavoro, garantendo le necessarie forme di raccordo con le Province di Modena e di Reggio Emilia.

Tali impegni sono riassunti nelle tabelle che seguono il presente articolo. 4. Accordi procedimentali La Regione e le Province di Modena e di Reggio Emilia stabiliscono di individuare opportune forme di attuazione delle azioni , richiamate al comma 2, sulle quali non corrispondono oggi impegni finanziari e, in particolare:

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per quanto attiene l’azione d. 4 “diffusione di iniziative e di strumenti a supporto dell’emersione del lavoro sommerso nell’ambito dei servizi alle persone” che la Regione Emilia-Romagna verifichi la coerenza dell’iniziativa con gli interventi ammissibili a specifici programmi d’intervento della UE;

per quanto attiene le azioni di cui alle lett. e. 1, e. 2 ed e. 3 che le Province di Modena e di Reggio Emilia e la Regione Emilia-Romagna sostengano iniziative coerenti con il presente accordo e relative alla promozione della sicurezza nei luoghi di lavoro, all’insediamento ed alla gestione dei Transit point, all’introduzione ed alla diffusione delle innovazioni organizzative e commerciali conseguenti, alla realizzazione di iniziative formative a supporto del Programma d’Area, anche integrate con il sistema dell’istruzione e con le politiche del lavoro; per quanto attiene l’attività di coordinamento di cui al punto e.4, l’accordo interviene sulle modalità di confronto e redazione dei programmi provinciali e regionali di intervento, relativamente all’area su cui opera il PdA, all’utilizzo di specifici programmi e linee di finanziamento, all’informazione reciproca rispetto alle iniziative programmabili e finanziabili, alle modalità di monitoraggio e valutazione, con particolare attenzione all’efficacia, delle attività svolte.

5. Soggetto responsabile delle azioni progettuale La Regione Emilia-Romagna svolge la funzione di coordinamento delle azioni di cui al presente articolo, assicurando, unitamente alle Province di Modena e Reggio Emilia, attività di assistenza tecnica. La programmazione degli interventi di cui al precedente punto 2 è ricondotta alla responsabilità, per quanto di competenza, delle Province di Modena, di Reggio Emilia e della regione Emilia-Romagna.

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Finanziamento: importi, espressi in milioni di Lire nonché in Euro, e fonti, articolate in: A. FSE-FRN-Quota Regione B. Fondi nazionali specifici C. Altri contributi L. R. 30/96 D. Altri Fondi propri E. Contributi da privati

Regione Provincia di Modena Provincia di Reggio Emilia Intervento Azione

Ente responsabile della

programmazione degli interventi

Importo previsto

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento da avviarsi (data avvio previsto)

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento da avviarsi (data avvio previsto)

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento da avviarsi (data avvio previsto)

a. Orientamento e concentrazione verso il distretto delle ceramiche di tirocini e di attività di supporto e accompagnamento ai processi di mobilità geografica

Regione con la compartecipazione delle Province di Modena e Reggio Emilia

1.300

Euro

671.393,97

A. 100 Euro 51.645,69 novembre ‘01 B. 1.200 Euro 619.748,28 aprile ’02

Supporto ai processi di mobilità del lavoro

b. facilitazione delle azioni dirette a reperire, qualificare e rendere disponibili alloggi per lavoratori interessati da processi di mobilità

Comuni di Casalgrande, Castellarano Rubiera e Scandiano Con la compartecipazione della Regione

650

Euro

335.696,98

C. 650 Euro 335.696,98

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Progr. 261

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Finanziamento: importi, espressi in milioni di Lire, nonché in Euro e fonti, articolate in: A. FSE-FRN-Quota Regione B. Fondi nazionali specifici C. Altri contributi L. R. 30/96 D. Altri Fondi propri E. Contributi da privati

Regione Provincia di Modena Provincia di Reggio Emilia Intervento Azione

Ente responsabile della

programmazione degli interventi

Importo previsto

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento da avviarsi (data avvio previsto)

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento Da avviarsi (data avvio previsto)

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento da avviarsi (data avvio previsto)

c. 1 qualificazione delle azioni di politica attiva del lavoro, orientamento, collocamento delle persone disabili

e svantaggiate

Province di Modena e di Reggio Emilia

2.655 Euro

1.371.193,07

A. 176 (2000) Euro 90.896,41 B. 223 (2000) Euro 115.169,88 D. 58 (2000) Euro 29.954,50 A. 297 (2001) Euro 153.387,69 B. 223 (2001) Euro 115.169,88 D. 47 (2001) Euro 24.273,47

A. 347 (2001) euro179.210,54 A. 149 (2002) euro76.952,07 B. 223 (2002) Euro 115.169,88 D. 52 (2002) Euro 26.855,75

A:408 (2000) Euro 210.714,41 D: 1,5 (2000) Euro 774,68 A: 248 (2001) Euro 128.081,31 D: 3,5 (2001) Euro 1.807,59

A: 157 (2001).; Euro 81.083,73 B: 42 (2002) euro21.691,18

c. 2 supporto al coordinamento dei servizi locali

Regione con la partecipazione delle Province di Modena e di Reggio Emilia

315 Euro

162.683,92

A. 200

(2002) 103.291,36

A. 76 (2001) Euro 39.250,72

A: 31 (2000) Euro 16.010,16

A: 8 (2001) Euro 4.131,65

Qualificazione e coordinamento dei servizi per il lavoro

c. 3 introduzione sperimentale nei Centri per l’Impiego del distretto dei prodotti e dei servizi del nuovo SIL

Regione con la partecipazione delle Province di Modena e di Reggio Emilia

300 Euro

154.937,07

A. 200

(2002) Euro 103.291,36

A (o B o D) 50 2002 Euro 25.822,84

A (o B o D) 50 2002 Euro 25.822,84

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Finanziamento: importi, espressi in milioni di Lire nonché in Euro, e fonti, articolate in: A. FSE-FRN-Quota Regione B. Fondi nazionali specifici C. Altri contributi L. R. 30/96 D. Altri Fondi propri E. Contributi da privati

Regione Provincia di Modena Provincia di Reggio Emilia Intervento Azione

Ente responsabile della

programmazione degli interventi

Importo previsto

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento Da avviarsi (data avvio previsto)

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento Da avviarsi (data avvio previsto)

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento da avviarsi (data avvio previsto)

d. 1 formazione congiunta per il personale degli enti preposti alla vigilanza

Regione 100 Euro

51.645,69

A. 100 novembre ’01 Euro 51.645,69

d. 2 campagne di informazione e di sensibilizzazione sui temi delle sicurezze e della regolarità

Regione con la partecipazione delle Province

500 Euro

258.228,45

A. 200 novembre ’01 Euro 103.291,36

A. 200 2002 Euro 103.291,36

A o D 50 Euro 25.822,84

A o D 50 Euro 25.822,84

Qualità del lavoro

d. 3 Progetti per l’emersione del lavoro sommerso nell’ambito dei servizi alle persone

Regione con la partecipazione delle Province

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Finanziamento: importi, espressi in milioni di Lire nonché in Euro, e fonti, articolate in: A. FSE-FRN-Quota Regione B. Fondi nazionali specifici C. Altri contributi L. R. 30/96 D. Altri Fondi propri E. Contributi da privati

Regione Provincia di Modena Provincia di Reggio Emilia Intervento Azione

Ente responsabile della

programmazione degli interventi

Importo previsto

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento Da avviarsi (data avvio previsto)

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento Da avviarsi (data avvio previsto)

Intervento già avviato o in bilancio

Intervento da avviarsi (data avvio previsto)

e. 1 formazione iniziale e integrata con il sistema dell’istruzione

Province, con la partecipazione della Regione

A. 494 (2000) Euro 255.129,70 B. 929 (2001) Euro 479.788,45

A. 192 (2000) Euro 99.159,72 A.126 (2001) Euro 65.073,56

e. 2 formazione post-diploma e post laurea

Province, con la partecipazione della Regione

6.725 Euro

3.240.767,04

A. 741 Euro 382.694,56 A.. 2.025 (apprendistato) Euro 1.045.825,22

A. 990 (2000 Euro 511.292,33 A. 889(2001) Euro 459.130,18

A. 169 (2000) Euro 87.281,21 A.170 (2001) Euro 87.797,67

Formazione mirata

e. 3 formazione continua,

Province, con la partecipazione della Regione

3.006 Euro

1.552,469,44

A. 804 Euro

415.231,34 E. 194 Euro 100.192,63

A. 1.039 Euro 536.598,71 E. 347 Euro 179.210,54 (anno 2000) A. 331 Euro 170.947,23 E. 139 Euro 71.787,50 (anno 2001)

A. 102 (2000) Euro 52.678,60 A. 50 (2001) Euro 25.822,84

Monitoraggio e valutazione

f. monitoraggio delle dinamiche sociali e del mercato del Lavoro nell’area del PdA

Regione

A.200 Euro

103.291,38

A. 200 Euro 103.291,38

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ART. 14 - Monitoraggio e consultazione 1. Oggetto e modalità di intervento L’insieme delle azioni proposte si connota anche per un forte impatto rispetto al quadro delle relazioni fra istituzioni e realtà associative, e comportano l’esercizio di un ruolo attivo da parte dei soggetti impegnati, con funzioni concertative, nella complessiva attività di governo locale. Da ciò deriva l’esigenza di fare seguire l’attuazione del PdA, al di là degli impegni assunti attraverso il presente accordo, attraverso un’azione di monitoraggio, report e resoconto assicurato dalla Conferenza di programma, da effettuarsi almeno annualmente, con il coinvolgimento e la partecipazione delle Parti sociali impegnate nel Gruppo di Lavoro di cui al documento approvato nella seduta del 27/9/2001. Questa operazione potrà avvalersi delle risultanti derivanti dalle attività di cui al punto f. dell’art. 13 comma 12.

ART. 15 - Ritardi ed inadempimenti 1. Nel caso di ritardi ed inadempimenti degli obblighi assunti, la Conferenza di Programma, previa formale contestazione dell’addebito, convoca il soggetto interessato per constatare l’addebito, verificare le ragioni del ritardo o inadempimento e verificare la concreta possibilità di superare gli impedimenti che si frappongono alla realizzazione dell’azione progettuale. 2. La Conferenza di Programma concorda le modalità e i termini per pervenire al superamento degli impedimenti, qualora ne verifichi la possibilità, anche ricorrendo, ove necessario, alla convocazione di una Conferenza dei servizi o di altri strumenti negoziali. ART. 16 - Condizioni per l’esercizio del diritto di recesso 1. Il diritto di recesso previsto all’art. 5, comma 2 della L.R. 30/96, è esercitabile secondo le condizioni di cui al comma successivo. 2. Qualora una Pubblica Amministrazione receda unilateralmente dal presente Accordo per sopravvenuti motivi di pubblico interesse, la stessa dovrà provvedere alla liquidazione di un indennizzo in relazione agli eventuali pregiudizi verificatesi in danno delle parti, da definire in sede di Conferenza di Programma . ART. 17 - Disposizioni conclusive Il presente atto costituisce Accordo Preliminare a quello definitivo, che sarà approvato con Decreto del Presidente della Giunta regionale. L’efficacia del presente atto è subordinata all’approvazione dello stesso da parte dei competenti organi istituzionali.

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I Sottoscrittori della Proposta di Accordo di programma, ai sensi della L.R. 30/96, “Area del distretto ceramico”

Regione Emilia-Romagna L’Assessore Mariangela Bastico

delegato del Presidente della Giunta Regionale

Provincia di Modena

L’Assessore Maurizio Maletti, per il Presidente Graziano Pattuzzi,

Provincia di Reggio Emilia

l’Assessore UgoFerrari per il Presidente Roberto Ruini

Comune di Baiso il Sindaco Alberto Ovi

Comune di Casalgrande il Sindaco Luciano Branchetti

Comune di Castellarano il Sindaco Alberto Caprari

Comune di Castelvetro il Sindaco Roberto Maleti

Comune di Fiorano Modenese il Sindaco Egidio Pagani

Comune di Formigine il Sindaco Fabrizio Righi

Comune di Maranello il Sindaco Giancarlo Bertacchini

Comune di Rubiera il Sindaco Anna Pozzi

Comune di Sassuolo il Sindaco Laura Tosi

Comune di Scandiano il Sindaco Lanfranco Fradici

Comune di Viano per il Sindaco Rosita Mazzi l’Assessore Aldo Bertolani

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TABELLA DI PROGRAMMAZIONE ECONOMICO FINANZIARIA (valori espressi in Euro) RELATIVA ALL’ACCORDO DEL PROGRAMMA D’AREA DISTRETTO CERAMICO

Art. 9 - Azione progettuale: Interventi di riassetto dei fiumi Secchia, Tresinaro, Tiepido Riqualificazione ambientale

Sottoscrittore Beneficiario Progetto Valore dell’intervento

Risorse Ente Locale

Risorse REGIONE Legge di settore

Oasi del Colombarone (Secchia)

1.1 Comune di Formigine

Provincia di Modena

Consolidamento ambientale Tiepido 645.571,12 206.582,76 438.988,36

L.R. 30/81

1.2 Comune di Maranello

Provincia di Modena

Interventi su Torrente Tiepido* 723.039,66 238.086,63 484.953,03

L.R. 30/81

753.510,62 PRUSST

Riqualificazione area perifluviale, articolata come segue 1.301.471,39

124.466,11 L.R. 30/98

a. Pista ciclabile 25.822,84 206.582,76 b. Rinaturalizzazione ex-discarica Pista* 671.393,97

1.3 Comune di Sassuolo

c. Lago Amici 397.671,81

1.4 Comune di Baiso

Recupero ambientale sull'alto Tresinaro risanamento idrico e collettamento fognario 154.937,07 25.822,84 129.114,22 L.R. 47/76

1.5 Comune di Casalgrande

Percorso ciclo pedonale di collegamento del polo sportivo – ricreativo di Villalunga con le frazioni di S. Antonio, Veggia, Villalunga, e Ca' de Fini, in comune di Castellarano

619.748,28 309.874,14 309.874,14 L.R. 30/98

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Sottoscrittore Beneficiario Progetto Valore dell’intervento

Risorse Ente Locale

Risorse REGIONE Legge di settore

1.6 Comune di Castellarano

Provincia di Reggio Emilia

a. Progetto di recupero sponda sinistra del fiume Secchia, interventi di recupero ambientale e ricostruzione dei biotipi su aree demaniali in concessione

309.874,14 154.937,07 154.937,07 L.R. 30/81

b. Realizzazione del sistema di piste ciclabili del Secchia Euro 85.731,85 già finanziati

688.953,50 387.342,67 301.610,83 L.R. 30/98

1.7 Comune di Scandiano

c. Percorsi pedonali e ciclabili Parco Tresinaro, Arceto – Scandiano Primo e secondo stralcio

447.251,67 223.625,84 223.625,84 L.R. 30/98

b. Bonifica dell’area dell’ex depuratore e sistemazione a parco e realizzazione servizi pubblici e opere di urbanizzazione area BISMAR

418.846,55 418.846,55 /

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Art. 10 – Azione progettuale: Delocalizzazione – Recupero delle aree industriali e Riqualificazione urbana Riqualificazione urbana

Sottoscrittore Beneficiario Valore dell’intervento

Risorse Ente Locale

Risorse REGIONE Legge di settore

a. stralcio 2001 2.1 Comune di Castelvetro

Recupero edilizio del Castello di Levizzano

b. stralci 2002-03 826.331,04 413.165,52 413.165,52 L.R. 6/89

2.2 Comune di Fiorano

Comparto Centro urbano Riqualificazione piazza C. Menotti e interventi di arredo urbano

206.582,76 519.138,02 L.R. 3/93

2.3 Comune di Formigine

c. Rocca Calcagnini (Castello) 1.936.713,37 1.678.484,92 258.228,45 L.R. 6/89

2.4 Comune di Maranello

Centro urbano 929.622,42 284.051,29 645.571,12 L.R. 3/93

a. Recupero Via Menotti b. Recupero Piazza Garibaldi

2.5 Comune di Sassuolo Centro storico (PRU) c. Completamento sede Municipale

1.632.003,80 495.798,62 1.136.205,18 L.R. 19/98

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Progr. 261

51

Sottoscrittore Progetto Valore dell’intervento

Risorse Ente Locale

Risorse REGIONE Legge di settore

2.6 a. Comune di Baiso

Riqualificazione urbana di piazza del mercato 309.874,14 258.228,45(**) 51.645,69 L.R. 3/93

2.6 b. Comune di Baiso

Recupero edilizio di casa Toschi 258.228,45 129.114,22 129.114,22 L.R. 6/89

2.7 a. Comune di Casalgrande

Programma di riqualificazione urbana, ambito centrale di Boglioni. Interventi per piazze, centro servizi stranieri, abitazioni ERP

3.305.324,15 2.478.993,12 826.331,04 L.R. 19/98

2.7 b. Comune di Casalgrande

PRU, ambito Boglioni, Riqualificazione Area ex Miriam, con aree pubbliche e palazzetto dello sport 4.880.517,70 2.194.941,82

+ priv.

2.7 c. Comune di Casalgrande

PRU, ambito di Casalgrande Alto, Riqualificazione area Braglia, con aree pubbliche e viabilità 1.162.028,02 400.770,55

+ priv.

2.8 a. Comune di Castellarano

Recupero edilizio della Rocchetta, secondo stralcio, edificio storico 353 milioni già finanziati L.R. 6/89

318.653,91 250.481,60 68.172,31 L.R. 6/89

2.8 b. Comune di Castellarano

Recupero edilizio casa Maffei 1.781.776,30 1.420.256,47 361.519,83 L.R. 6/89

2.9 Comune di Rubiera

Area di riqualificazione della via Emilia, intervento di sistemazione del complesso piazze (del Popolo, XXIV maggio, Gramsci) rifunzionalizzazione ex bocciodromo

2.324.056,05(*) 1.291.142,25 + priv. 1.032.913,80 L.R. 19/98

2.10 a. Comune di Scandiano

Piano integrato di recupero via Concia - centro storico. Arredo urbano e pavimentazione. (Piazza della Libertà e Corso Vallisneri)

1.434.717,27 430.725,05 1.003.992,21 L.R. 3/93

* = si fa riferimento al valore dell'intervento su cui incide il finanziamento del presente accordo ** = dei quali Euro 103.291,37 derivanti dalla locale comunità montana

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Progr. 261

52

Sottoscrittore Progetto Valore dell’intervento

Risorse Ente Locale

Risorse REGIONE Legge di settore

2.10 b. Comune di Scandiano

Piano integrato di recupero via Concia - centro storico. Arredo urbano e pavimentazione. (Piazza della Libertà ) 339.828,64 339.828,64

2.11 Comune di Viano

ex ceramica S.Giovanni, a Viano capoluogo, demolizioni, nuovo edificio scolastico, urbanizzazioni 830.462,69(*) 415.231,35 415.231,35 L.R. 19/98

* = si fa riferimento al valore dell'intervento su cui incide il finanziamento del presente accordo Art. 11 – Azione progettuale: infrastrutture stradali

Sottoscrittore Beneficiario Progetto Valore dell’intervento

Risorse Enti locali

Risorse Regione Legge di settore

Qualificazione viabilità urbana di Magreta (v. Don Franchini) 1.483.780,67 941.500,93 542.279,74 L.R. 12/2001 3.1

Comune di Formigine

Provincia di Modena

Via Giardini: sistemazione stradale, sicurezza, arredo urbano e segnaletica

748.862,50 402.836,38 346.026,12 L.R. 12/2001

3.2 Comune di Baiso

Provincia di Reggio Emilia Nuova strada loc. Muraglione, completamento strada interna di quartiere, per ridurre gli accessi sulla SS

211.747,33 132.729,42(***) 79.017,91 L.R. 12/2001

3.3 Comune di Casalgrande

Provincia di Reggio Emilia Villaggio Macina, area produttiva, intervento di nuova viabilità di gronda, in alternativa a SP51

218.977,73(*) 218.977,73 + 641.955,93 L.R. 12/2001

* = si fa riferimento al valore dell'intervento su cui incide il finanziamento del presente accordo *** = L'intervento a carico del Comune di Baiso è di Euro 132.729,42 dei quali, come da accordo (art. 11, c. 3,) 137 di fonte privata.

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Progr. 261

53

Art. 13 - Azione progettuale: lavoro, formazione, mobilità

Sottoscrittore Beneficiario Progetto Valore dell’intervento

Risorse Enti locali

Risorse Regione

Legge di settore o fonte finanziaria

4.1 Comune di Rubiera

Azione b. Società per la Casa, Acquisizione alloggi

167.332,04 83.666,02 83.666,02 L.R. 24/2001

4.2 Comune di Casalgrande

Azione b. Società per la Casa, Acquisizione alloggi

167.332,04 83.666,02 83.666,02 L.R. 24/2001

4.3 Comune di Castellarano

Azione b. Società per la Casa, Acquisizione alloggi

168.364,95 84.182,47 84.182,47 L.R. 24/2001

4.4 Comune di Scandiano

Azione b. Società per la Casa, Acquisizione alloggi

168.364,95 84.182,47 84.182,47 L.R. 24/2001

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Progr. 261

54

Sottoscrittore Beneficiario Progetto Valore dell’intervento

Risorse Enti locali

come evidenziato nella tabella

acclusa all’art. 13 dell’Accordo

Risorse Regione

Legge di settore o fonte finanziaria

* = per le Province

51.645,69 FSE-FRN- RER

Regione A bando Azione a

671.393,97 619.748,28

D.M 22/1/2001 Fondo nazionale

Tirocini Province di Modena e di Reggio Emilia

A bando nelle Province competenti

Azione c1

1.371.193,07 1.371.193,07

FSE-FRN-RER Fondi nazionali specifici (*) Fondi provinciali(*)

Regione e Province di Modena e di Reggio Emilia

A bando Azione c2

162.683,92 59.392,54 103.291,38

FSE-FRN-RER Fondi nazionali specifici (*) Fondi provinciali(*)

Regione e Province di Modena e di Reggio Emilia

A bando Azione c3

154.937,07 51.645,69 103.291,38

FSE-FRN-RER Fondi nazionali specifici (*) Fondi provinciali(*)

Regione A bando Azione d1 51.645,69 51.645,69 FSE-FRN-RER

Regione e Province di Modena e di Reggio Emilia

A bando Azione d2

258.228,45 51.645,69 206.582,76

FSE-FRN-RER Fondi provinciali(*)

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Progr. 261

55

Sottoscrittore Beneficiario Progetto Valore dell’intervento

Risorse Enti locali

come evidenziato nella tabella

acclusa all'art. 13 dell'Accordo

Risorse Regione

Privati Legge di settore o

fonte finanziaria

Regione e Province di Modena e di Reggio Emilia

A bando i Azione E1

899.151,46 FSE-FRN-RER

Regione e Province di Modena e di Reggio Emilia

A bando Azione E2 3.240.767,04

1.145.501,40

1.428.519,78

FSE-FRN-RER

1.552.469,44 786.047,40 415.231,35 FSE-FRN-RER

Regione e Province di Modena e di Reggio Emilia

A bando Azione E3

351.190,69

Contributi da privati collegati alle risorse

degli Enti locali (Euro 250.998,105)

e della Regione (Euro 100.192,64)

Regione A bando Azione F 103.291,38 103.291,38 FSE-FRN-RER

* * * *

MCC/dn