accordo euromediterraneo nel settore del trasporto … · 2017-10-30 · (5) "accordo di...
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
ACCORDO EUROMEDITERRANEO NEL SETTORE DEL TRASPORTO AEREO
TRA L’UNIONE EUROPEA
E I SUOI STATI MEMBRI, DA UN LATO,
E IL GOVERNO DELLO STATO D’ISRAELE, DALL’ALTRO
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IL REGNO DEL BELGIO,
LA REPUBBLICA DI BULGARIA,
LA REPUBBLICA CECA,
IL REGNO DI DANIMARCA,
LA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA,
LA REPUBBLICA DI ESTONIA,
L’IRLANDA,
LA REPUBBLICA ELLENICA,
IL REGNO DI SPAGNA,
LA REPUBBLICA FRANCESE,
LA REPUBBLICA ITALIANA,
LA REPUBBLICA DI CIPRO,
LA REPUBBLICA DI LETTONIA,
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LA REPUBBLICA DI LITUANIA,
IL GRANDUCATO DI LUSSEMBURGO,
L’UNGHERIA,
MALTA,
IL REGNO DEI PAESI BASSI,
LA REPUBBLICA D’AUSTRIA,
LA REPUBBLICA DI POLONIA,
LA REPUBBLICA PORTOGHESE,
LA ROMANIA,
LA REPUBBLICA DI SLOVENIA,
LA REPUBBLICA SLOVACCA,
LA REPUBBLICA DI FINLANDIA,
IL REGNO DI SVEZIA,
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IL REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA DEL NORD,
parti contraenti del trattato sull’Unione europea e del trattato sul funzionamento dell’Unione
europea, in appresso denominati gli "Stati membri", e
L’UNIONE EUROPEA,
da un lato, e
IL GOVERNO DELLO STATO DI ISRAELE, in appresso denominato "Israele",
dall’altro,
DESIDERANDO promuovere un sistema di aviazione internazionale basato sulla leale concorrenza
tra vettori aerei nel mercato, con il minimo intervento e regolazione da parte dei governi;
DESIDERANDO ampliare le opportunità del trasporto aereo internazionale, anche tramite lo
sviluppo di reti di trasporto aereo capaci di soddisfare l’esigenza dei passeggeri e dei trasportatori di
disporre di servizi di trasporto aereo adeguati;
RICONOSCENDO l’importanza del trasporto aereo per la promozione degli scambi commerciali,
del turismo e degli investimenti;
DESIDERANDO dar modo ai vettori aerei di offrire ai passeggeri e ai trasportatori prezzi e servizi
competitivi in mercati aperti;
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RICONOSCENDO i benefici potenziali della cooperazione normativa e, per quanto possibile,
dell’armonizzazione delle normative;
DESIDERANDO provvedere affinché tutti i settori dell’industria del trasporto aereo, compresi i
dipendenti dei vettori aerei, beneficino di un ambiente liberalizzato;
DESIDERANDO assicurare il più elevato livello di sicurezza e protezione nei trasporti aerei
internazionali e riaffermando la loro profonda preoccupazione per atti o minacce diretti contro la
sicurezza degli aeromobili, che mettono in pericolo la sicurezza delle persone e dei beni, incidono
negativamente sul funzionamento del trasporto aereo e minano la fiducia del pubblico nella
sicurezza dell’aviazione civile;
RICONOSCENDO le esigenze di sicurezza correlate alle relazioni in materia di trasporto aereo tra
l’Unione europea e Israele, in conseguenza dell'attuale situazione geopolitica;
PRESO ATTO della Convenzione sull’aviazione civile internazionale, aperta alla firma a Chicago il
7 dicembre 1944;
RICONOSCENDO che il presente accordo euromediterraneo nel settore del trasporto aereo rientra
nel quadro del partenariato euromediterraneo prospettato nella dichiarazione di Barcellona del
28 novembre 1995;
PRENDENDO ATTO della volontà comune di promuovere uno spazio aereo euromediterraneo
basato sui principi della convergenza sul piano regolamentare, della cooperazione normativa e della
liberalizzazione dell’accesso al mercato;
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DESIDERANDO assicurare la parità di trattamento a tutti i vettori aerei e garantire loro eque e pari
opportunità di fornire servizi aerei;
RICONOSCENDO che le sovvenzioni possono falsare la concorrenza tra vettori aerei e
compromettere il conseguimento degli obiettivi fondamentali del presente accordo;
AFFERMANDO l’importanza della protezione dell’ambiente nello sviluppo e nell’attuazione della
politica internazionale in materia di trasporto aereo e riconoscendo i diritti degli Stati sovrani ad
adottare misure adeguate a tal fine;
PRESO ATTO dell’importanza della tutela dei consumatori, comprese le tutele sancite dalla
Convenzione per l’unificazione di alcune regole del trasporto aereo internazionale, fatta a Montreal
il 28 maggio 1999, se e in quanto le parti sono firmatarie di tale Convenzione;
PRESO ATTO che il presente accordo comporta lo scambio di dati personali, che sarà soggetto alla
legislazione sulla protezione dei dati delle parti contraenti e alla decisione della Commissione, del
31 gennaio 2011, ai sensi della direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio
sull’adeguata protezione dei dati personali da parte dello Stato d’Israele in relazione al trattamento
automatizzato di tali dati (2011/61/UE);
INTENZIONATI a sviluppare ulteriormente il quadro normativo costituito dagli accordi esistenti
nel settore del trasporto aereo allo scopo di aprire l’accesso ai mercati e di massimizzare i vantaggi
per i consumatori, i vettori aerei, i lavoratori e le comunità delle parti contraenti;
PRESO ATTO che il presente accordo deve essere applicato in modo progressivo ma integrale e
che mediante un meccanismo adeguato è possibile assicurare la definizione di norme comuni e
requisiti regolamentari equivalenti in materia di aviazione civile sulla base degli standard più elevati
applicati dalle parti contraenti;
HANNO CONVENUTO QUANTO SEGUE:
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ARTICOLO 1
Definizioni
Ai fini del presente accordo, e salvo disposizione contraria, si intende per:
(1) "servizi concordati" e "rotte determinate": il trasporto aereo internazionale effettuato a norma
dell’articolo 2 e dell’allegato I del presente accordo;
(2) "accordo": il presente accordo, i suoi allegati e le loro eventuali modifiche;
(3) "vettore aereo": un’impresa in possesso di una licenza d’esercizio valida;
(4) "trasporto aereo": il trasporto di passeggeri, bagagli, merci e posta effettuato separatamente o
in combinazione, con aeromobili civili, offerto al pubblico dietro remunerazione o locazione
che, per chiarezza, include i trasporti aerei di linea e non di linea (charter) e i servizi di
trasporto tutto merci;
(5) "accordo di associazione": l’accordo euromediterraneo che istituisce un’associazione tra le
Comunità europee e i loro Stati membri, da un lato, e lo Stato di Israele, dall’altro, firmato a
Bruxelles il 20 novembre 1995;
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(6) "autorità competenti" gli organismi governativi o gli enti pubblici responsabili per lo
svolgimento delle funzioni amministrative di cui al presente accordo;
(7) "parti contraenti": da un lato l’Unione europea o i suoi Stati membri, ovvero l’Unione europea
e i suoi Stati membri, nell’ambito delle rispettive competenze, e dall’altro Israele;
(8) "Convenzione": la convenzione sull’aviazione civile internazionale, aperta alla firma a
Chicago il 7 dicembre 1944, che include:
a) ogni emendamento entrato in vigore a norma dell’articolo 94, lettera a), della
Convenzione stessa e ratificato sia da Israele sia dallo Stato membro o dagli Stati
membri dell’Unione europea, e
b) tutti gli allegati e i relativi emendamenti adottati a norma dell’articolo 90 della
Convenzione, qualora tali allegati o emendamenti siano entrati in vigore
simultaneamente per Israele e per lo Stato membro o per gli Stati membri dell’Unione
europea a seconda della pertinenza alla fattispecie;
(9) "trattati UE": il trattato sull’Unione europea e il trattato sul funzionamento dell’Unione
europea;
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(10) "diritto di quinta libertà": il diritto o il privilegio concesso da uno Stato ("Stato concedente")
ai vettori aerei di un altro Stato ("Stato concessionario") di fornire servizi di trasporto aerei
internazionali tra il territorio dello Stato concedente e il territorio di uno Stato terzo, a
condizione che questi servizi abbiano come punto di partenza o di destinazione il territorio
dello Stato concessionario;
(11) "idoneità": l’idoneità di un vettore aereo a operare servizi aerei internazionali, vale a dire che
la capacità finanziaria è soddisfacente e le competenze manageriali sono adeguate ed è
disponibile a conformarsi alle disposizioni legislative e regolamentari e agli obblighi derivanti
dall’effettuazione di detti servizi;
(12) "costo totale": il costo della prestazione del servizio maggiorato di un margine ragionevole
per le spese amministrative generali e gli eventuali oneri derivanti dai costi ambientali e
applicati senza distinzione di nazionalità;
(13) "trasporto aereo internazionale": il trasporto aereo che attraversa lo spazio aereo sovrastante il
territorio di almeno due Stati;
(14) "IATA": l’Associazione internazionale del trasporto aereo;
(15) "ICAO": l’Organizzazione per l'aviazione civile internazionale;
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(16) "cittadino":
a) qualsiasi persona fisica avente la cittadinanza israeliana nel caso di Israele o la
nazionalità di uno Stato membro nel caso dell’Unione europea e dei suoi Stati membri;
oppure
b) qualsiasi persona giuridica che i) sia detenuta, direttamente o tramite partecipazione
maggioritaria, da persone fisiche o giuridiche aventi la cittadinanza israeliana nel caso
di Israele o da persone fisiche o giuridiche aventi la nazionalità di uno Stato membro o
di uno degli altri Stati elencati nell’allegato III nel caso dell’Unione europea e dei suoi
Stati membri, e che sia effettivamente e stabilmente soggetta al loro controllo, e ii) il cui
principale centro di attività si trovi in Israele nel caso di Israele o in uno Stato membro
nel caso dell’Unione europea e dei suoi Stati membri;
(17) "nazionalità": quando è riferita a un vettore aereo, il fatto che un vettore aereo soddisfi le
esigenze relative ad aspetti quali la proprietà, il controllo effettivo e la sede principale di
attività;
(18) "servizio aereo non di linea": qualsiasi servizio aereo commerciale diverso dal servizio aereo
di linea;
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(19) "licenza di esercizio": i) nel caso dell’Unione europea e dei suoi Stati membri, una licenza di
esercizio e ogni documento o certificato pertinente rilasciato ai sensi del regolamento (CE)
n. 1008/2008 e di ogni strumento che dovesse succedergli e ii) nel caso di Israele, una licenza
di esercizio aereo e ogni documento o certificato pertinente rilasciato ai sensi dell’articolo 18
della legge israeliana sulla navigazione aerea del 2011 e di ogni strumento che dovesse
succederle;
(20) "prezzo":
a) le "tariffe aeree passeggeri" che i passeggeri devono pagare ai vettori aerei o ai loro
agenti o ad altri venditori di biglietti per il proprio trasporto e per quello dei loro bagagli
sui servizi aerei, nonché tutte le condizioni per l’applicabilità di tali tariffe, comprese la
remunerazione e le condizioni offerte all’agenzia ed altri servizi ausiliari; e
b) le "tariffe aeree merci" che devono essere pagate per il trasporto di merci e le eventuali
condizioni per l’applicabilità di tali tariffe, comprese la remunerazione e le condizioni
offerte all’agenzia ed altri servizi ausiliari.
Questa definizione comprende, quando pertinente, il trasporto di superficie connesso al
trasporto aereo internazionale e le condizioni applicabili;
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(21) "principale centro di attività": la sede principale o sociale di un vettore aereo nel territorio
della parte contraente in cui sono esercitate le principali funzioni finanziarie e il controllo
operativo, compresa la gestione del mantenimento dell’aeronavigabilità, del vettore aereo,
quali riportate nella licenza di esercizio;
(22) "oneri di servizio pubblico": tutti gli oneri imposti ai vettori aerei nella misura necessaria a
garantire che su una determinata rotta siano prestati servizi aerei di linea rispondenti a
determinati criteri minimi di continuità, regolarità, tariffazione e capacità, cui i vettori aerei
non si atterrebbero se tenessero conto unicamente del loro interesse commerciale. I vettori
aerei possono essere indennizzati dalla parte contraente per l’adempimento degli oneri di
servizio pubblico;
(23) "servizio aereo di linea": una serie di voli che presenta tutte le seguenti caratteristiche:
a) su ogni volo sono messi a disposizione posti e/o capacità di trasporto di merci e/o posta
che possono essere acquistati individualmente dal pubblico (direttamente presso il
vettore aereo o tramite i suoi agenti autorizzati);
b) i voli sono effettuati in modo da assicurare il collegamento tra i medesimi due o più
aeroporti:
– in base a un orario pubblicato, oppure
– con regolarità o frequenza tali da costituire una serie sistematica evidente;
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(24) "SESAR" (Single European Sky ATM Research): l’attuazione tecnica del Cielo unico
europeo, che fornisce la ricerca, lo sviluppo e l’applicazione coordinati e sincronizzati delle
nuove generazioni dei sistemi di gestione del traffico aereo;
(25) "sovvenzione": qualsiasi contributo finanziario concesso dalle autorità competenti, da un
governo, da un ente regionale o altro ente pubblico, vale a dire:
a) provvedimenti delle autorità competenti, di un governo, di un ente regionale o di un
altro ente pubblico che comportino il trasferimento diretto di fondi, ad esempio sotto
forma di sovvenzioni, prestiti o conferimenti di capitale, potenziali trasferimenti diretti
di fondi alla società o assunzione di passivi della società, quali ad esempio garanzie su
prestiti, conferimenti di capitale, assetto azionario, assicurazione o protezione contro il
fallimento;
b) le autorità competenti, un governo, un ente regionale o un altro ente pubblico rinunciano
ad entrate altrimenti dovute, ovvero non le riscuotono;
c) le autorità competenti, un governo, un ente regionale o un altro ente pubblico forniscono
beni o servizi diversi dalle infrastrutture generali ovvero acquistano beni o servizi;
oppure
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d) le autorità competenti, un governo, un ente regionale o un altro ente pubblico effettuano
versamenti a un meccanismo di finanziamento o incaricano o danno ordine a un
organismo privato di svolgere una o più funzioni tra quelle illustrate alle lettere a), b)
e c), che di norma spetterebbero ai governi, e la prassi seguita non differisce in sostanza
dalle normali prassi seguite dai governi,
conferendo in tal modo un vantaggio;
(26) "territorio": nel caso di Israele, il territorio dello Stato di Israele e, nel caso dell’Unione
europea, le aree territoriali (continentali e insulari), le acque interne e il mare territoriale ai
quali si applicano i trattati UE e alle condizioni sancite da tali trattati e da ogni strumento che
dovesse succedere agli stessi. Resta inteso che l’applicazione del presente accordo
all’aeroporto di Gibilterra lascia impregiudicate le posizioni giuridiche assunte dal Regno di
Spagna e dal Regno Unito nella controversia relativa alla sovranità sul territorio nel quale si
trova detto aeroporto; per l’aeroporto di Gibilterra resta inoltre sospesa l’applicazione delle
misure UE in materia di liberalizzazione del trasporto aereo in essere al 18 settembre 2006 tra
gli Stati membri, conformemente ai termini della dichiarazione ministeriale sull’aeroporto di
Gibilterra concordata a Cordoba il 18 settembre 2006; l’applicazione del presente accordo
lascia impregiudicato lo status dei territori soggetti ad amministrazione israeliana dal
giugno 1967;
(27) "onere di uso": un onere imposto ai vettori aerei a fronte della fornitura di infrastrutture o
servizi aeroportuali, infrastrutture o servizi ambientali aeroportuali, infrastrutture per la
navigazione aerea o per la sicurezza dell’aviazione, ivi compresi i servizi e le infrastrutture
connesse.
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TITOLO I
DISPOSIZIONI ECONOMICHE
ARTICOLO 2
Diritti di traffico
1. Ciascuna parte contraente concede all’altra parte contraente, in conformità dell’allegato I e
dell’allegato II, i seguenti diritti per l’effettuazione di servizi di trasporto aereo internazionale da
parte dei vettori dell’altra parte contraente:
a) il diritto di sorvolare il proprio territorio senza atterrarvi;
b) il diritto di effettuare scali nel proprio territorio per qualsiasi scopo che non sia quello di
caricare o scaricare passeggeri, bagagli, merci e/o posta nell’ambito di un trasporto aereo
(scopi non commerciali);
c) nell’effettuare un servizio concordato su una rotta specificata, il diritto di effettuare scali sul
proprio territorio al fine di caricare e scaricare il traffico internazionale di passeggeri, merci
e/o posta, separatamente o in combinazione; e
d) gli altri diritti specificati nel presente accordo.
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2. Nessuna disposizione del presente accordo può essere interpretata in modo da conferire ai
vettori aerei:
a) di Israele il diritto di imbarcare, nel territorio di qualsiasi Stato membro, passeggeri, bagaglio,
merci e/o posta trasportati a titolo oneroso e destinati ad un altro punto del territorio di tale
Stato membro;
b) dell’Unione europea il diritto di caricare, nel territorio di Israele, passeggeri, bagagli, merci
e/o posta trasportati a titolo oneroso e destinati ad un altro punto del territorio di Israele.
ARTICOLO 3
Autorizzazione
Una volta ricevute da un vettore aereo di una delle parti contraenti le domande di autorizzazione di
esercizio, le autorità competenti dell’altra parte contraente concedono le opportune autorizzazioni
con tempi procedurali minimi, a condizione che:
a) per un vettore aereo di Israele:
– il vettore aereo abbia la propria sede principale di attività in Israele e sia titolare di una
licenza di esercizio conforme alle leggi di Israele; e
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– Israele eserciti e mantenga il controllo effettivo sul vettore aereo; e
– il vettore aereo appartenga, direttamente o tramite partecipazione maggioritaria, a
Israele e/o a suoi cittadini e sia effettivamente controllato da questi;
b) per un vettore dell’Unione europea:
– il vettore aereo abbia la propria sede principale di attività nel territorio di uno Stato
membro dell’Unione europea a norma dei trattati UE e abbia ottenuto una valida licenza
di esercizio in conformità del diritto dell’Unione europea; e
– lo Stato membro dell’Unione europea competente per il rilascio del certificato di
operatore aereo eserciti e mantenga il controllo effettivo sul vettore aereo e l’autorità
competente sia chiaramente indicata nella designazione; e
– il vettore appartenga, direttamente o tramite partecipazione maggioritaria, a Stati
membri dell’Unione europea e/o a cittadini di Stati membri dell’Unione europea o ad
altri Stati indicati nell’allegato III e/o a cittadini di questi altri Stati, e sia da questi
effettivamente controllato;
c) il vettore aereo risponda alle condizioni di cui alle disposizioni legislative e regolamentari
normalmente applicate dall’autorità competente in materia di operazioni di trasporto aereo
internazionale; e
d) siano osservate e fatte osservare le disposizioni di cui all’articolo 13 ed all’articolo 14.
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ARTICOLO 3 bis
Riconoscimento reciproco di determinazioni regolamentari
in relazione all’idoneità e alla nazionalità del vettore aereo
Una volta ricevuta la richiesta di autorizzazione di un vettore aereo di una delle parti contraenti, le
autorità competenti dell’altra parte contraente riconoscono le decisioni in materia di determinazione
dell’idoneità e/o della nazionalità adottate dalle autorità competenti della prima parte contraente in
relazione a tale vettore aereo, come se tale decisione fosse stata adottata dalle proprie autorità
competenti e senza effettuare ulteriori accertamenti, salvo nei casi stabiliti alla lettera a) seguente.
a) Se, una volta ricevuta la richiesta di autorizzazione di un vettore aereo, o dopo la concessione
di tale autorizzazione, le autorità competenti della parte contraente ricevente nutrono il
ragionevole dubbio che, nonostante la determinazione effettuata dalle autorità competenti
dell’altra parte contraente, non siano rispettate le condizioni di cui all’articolo 3 del presente
accordo per la concessione degli opportuni permessi o autorizzazioni, ne informano
sollecitamente tali autorità, motivando debitamente la loro posizione. In tal caso ciascuna
parte contraente può chiedere l’avvio di consultazioni, eventualmente anche con
rappresentanti delle autorità competenti delle parti contraenti, e/o richiedere ulteriori
informazioni in relazione al problema di cui trattasi. Tali richieste sono soddisfatte nei tempi
più brevi praticabili. Qualora non si pervenga a una soluzione, ciascuna parte contraente può
adire il comitato misto istituito a norma dell’articolo 22 del presente accordo e, in conformità
dell’articolo 22, paragrafi 7 e 9, può adottare le opportune misure di salvaguardia a norma
dell’articolo 24.
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b) Le procedure menzionate non riguardano il riconoscimento delle determinazioni in relazione
a:
i) certificati o licenze in materia di sicurezza;
ii) disposizioni in materia di sicurezza; oppure
iii) copertura assicurativa.
ARTICOLO 4
Rifiuto, revoca, sospensione o limitazione delle autorizzazioni
1. Le autorità competenti di ciascuna parte contraente hanno il diritto di rifiutare, revocare,
sospendere o limitare l’autorizzazione di esercizio o sospendere o limitare in altro modo l’esercizio
di un vettore aereo appartenente all’altra parte contraente:
a) per un vettore aereo di Israele qualora:
– il vettore aereo non abbia la propria sede principale di attività in Israele o non sia
titolare di una licenza di esercizio valida in conformità della legislazione applicabile di
Israele; oppure
– Israele non eserciti o mantenga il controllo effettivo del vettore aereo; oppure
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– il vettore aereo non appartenga, direttamente o tramite partecipazione maggioritaria, o
non sia effettivamente controllato da Israele e/o da suoi cittadini;
b) per un vettore dell’Unione europea qualora:
– il vettore aereo non abbia la propria sede principale di attività nel territorio di uno Stato
membro dell’Unione europea a norma dei trattati UE o non abbia ottenuto una valida
licenza di esercizio in conformità del diritto dell’Unione europea; oppure
– lo Stato membro dell’Unione europea competente per il rilascio del certificato di
operatore aereo non eserciti o mantenga il controllo effettivo sul vettore aereo ovvero
l’autorità competente non sia chiaramente indicata; oppure
– il vettore aereo non appartenga, direttamente o tramite partecipazione maggioritaria, a
Stati membri dell’Unione europea e/o a cittadini di Stati membri dell’Unione europea o
ad altri Stati indicati nell’allegato III e/o a cittadini di questi altri Stati, o non sia da
questi effettivamente controllato;
c) il vettore aereo non abbia ottemperato alle disposizioni legislative e regolamentari di cui
all’articolo 6 del presente accordo;
d) non siano osservate o fatte osservare le disposizioni di cui all’articolo 13 e all’articolo 14;
oppure
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e) una parte contraente abbia dichiarato, conformemente all’articolo 7, che non sono soddisfatte
le condizioni per un ambiente concorrenziale.
2. Fatte salve le misure immediate che risultino indispensabili per impedire nuove violazioni del
paragrafo 1, lettere c) o d), i diritti conferiti dal presente articolo sono esercitati solamente previa
consultazione con le competenti autorità dell’altra parte contraente.
ARTICOLO 5
Investimenti
1. In deroga all’articolo 3 e all’articolo 4 del presente accordo, e previa verifica da parte del
comitato misto, in conformità dell’articolo 22, paragrafo 10, dell’esistenza di reciproci accordi, le
parti contraenti possono consentire la proprietà maggioritaria e/o il controllo effettivo di vettori
aerei di Israele da parte di Stati membri dell’Unione europea o loro cittadini oppure di vettori aerei
dell’Unione europea da parte di Israele o di suoi cittadini, conformemente alle disposizioni del
presente articolo, paragrafo 2.
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2. In relazione al paragrafo 1 del presente articolo, gli investimenti specifici di interessi delle
parti contraenti sono autorizzati su base individuale in virtù di una decisione preventiva del
comitato misto conformemente all’articolo 22, paragrafo 2, del presente accordo.
Tale decisione precisa le condizioni connesse alla gestione dei servizi concordati oggetto del
presente accordo e dei servizi tra paesi terzi e le parti contraenti. Le disposizioni dell’articolo 22,
paragrafo 9, del presente accordo non si applicano a questo tipo di decisioni.
ARTICOLO 6
Rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari
1. Le disposizioni legislative e regolamentari di una parte contraente che disciplinano sul suo
territorio l’ingresso o l’uscita di vettori di trasporto aereo internazionale o le operazioni di volo e la
navigazione degli aeromobili impiegati nel trasporto aereo internazionale sono osservate dai vettori
dell’altra parte contraente all’entrata, all’uscita e durante la permanenza nel territorio della prima
parte contraente.
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2. Le disposizioni legislative e regolamentari di una parte contraente che disciplinano sul suo
territorio l’ammissione o la partenza di passeggeri, equipaggi o merci degli aeromobili (compresi i
regolamenti riguardanti l’ingresso, lo sdoganamento, l’immigrazione, i passaporti, le questioni
doganali e le misure sanitarie (quarantena) o, nel caso della posta, i regolamenti postali) sono
osservate da, o per conto di, tali passeggeri, equipaggi o merci dei vettori aerei dell’altra parte
contraente all’entrata, all’uscita o durante la permanenza nel territorio della prima parte contraente.
ARTICOLO 7
Condizioni di concorrenza
1. Le parti contraenti riaffermano l’applicazione al presente accordo delle disposizioni di cui al
titolo IV, capo 3 ("Concorrenza"), dell’accordo di associazione.
2. Le parti contraenti riconoscono come loro obiettivo comune la creazione di un ambiente equo
e concorrenziale per la fornitura di servizi aerei. Le parti contraenti riconoscono che i vettori aerei
generalmente adottano prassi genuinamente concorrenziali quando operano su base interamente
commerciale e non sono sovvenzionati e quando viene garantito un accesso neutro e non
discriminatorio alle strutture e ai servizi aeroportuali e all’attribuzione delle bande orarie.
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3. Se una parte contraente rileva che nel territorio dell’altra parte contraente esistono condizioni
che potrebbero nuocere – in particolare a seguito di sovvenzioni – a un ambiente equo e
concorrenziale per le attività dei suoi vettori aerei, può trasmettere le proprie osservazioni all’altra
parte contraente. Può inoltre chiedere che si riunisca il comitato misto, come previsto all’articolo 22
del presente accordo. Le consultazioni sono avviate entro trenta giorni dal ricevimento di una
domanda in tal senso. In caso di mancato raggiungimento di un accordo soddisfacente entro trenta
giorni dall’inizio delle consultazioni, la parte contraente che ne ha fatto richiesta può intervenire per
rifiutare, ritirare, revocare, sospendere le autorizzazioni del vettore o dei vettori aerei interessati o
imporre condizioni adeguate per il loro rilascio conformemente all’articolo 4.
4. Il provvedimento adottato ai sensi del paragrafo 3 è adeguato, proporzionato e limitato allo
stretto necessario, per quanto riguarda portata e durata, riguarda esclusivamente il vettore o i vettori
aerei che beneficiano delle condizioni di cui al paragrafo 3 e non pregiudica il diritto di qualsiasi
parte contraente di intervenire ai sensi dell’articolo 23.
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5. Le parti contraenti riconoscono che il contributo del governo di Israele alla copertura dei costi
aggiuntivi per la sicurezza sostenuti dai vettori aerei di Israele in ottemperanza alle disposizioni del
governo di tale paese non si configura come pratica concorrenziale sleale e non è considerata una
sovvenzione ai fini del presente articolo a condizione che:
a) tale contributo copra esclusivamente i costi necessariamente sostenuti dai vettori aerei di
Israele per applicare le misure supplementari di sicurezza richieste dalle autorità di tale paese
e che tali misure (e i relativi costi) non siano imposte ai vettori aerei dell’Unione europea; e
b) i costi relativi alla sicurezza siano chiaramente definiti e quantificati da Israele; e
c) il comitato misto riceva, con cadenza annuale, una relazione indicante l’importo totale dei
costi sostenuti per la sicurezza e il tasso della partecipazione del governo di Israele nell’anno
precedente.
6. Ciascuna parte contraente, previa notifica all’altra parte contraente, può prendere contatto con
i soggetti responsabili nel territorio dell’altra parte contraente, ivi comprese le amministrazioni
statali, regionali e locali, per discutere di aspetti attinenti al presente articolo.
7. Le disposizioni del presente articolo si applicano fatte salve le disposizioni legislative e
regolamentari delle parti contraenti in materia di oneri di servizio pubblico nei territori delle parti
contraenti.
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ARTICOLO 8
Opportunità commerciali
Rappresentanze dei vettori aerei
1. I vettori aerei di ciascuna parte contraente hanno il diritto di aprire sul territorio dell’altra
parte contraente gli uffici e le strutture necessari ai fini della fornitura, della promozione e della
vendita di trasporto aereo, compresi i servizi connessi o supplementari.
2. I vettori aerei di ciascuna parte contraente hanno il diritto, in conformità con le disposizioni
legislative e regolamentari dell’altra parte contraente che disciplinano l’ingresso, la residenza e
l’impiego di manodopera, di inviare e di mantenere sul territorio dell’altra parte contraente
personale dirigente, addetto alle vendite, tecnico, operativo o altro personale specialistico necessario
per le esigenze della fornitura del trasporto aereo.
Assistenza a terra
3. a) Fatto salvo quanto previsto alla lettera b) qui di seguito, ciascun vettore aereo ha, in
relazione all’assistenza a terra nel territorio dell’altra parte contraente:
i) il diritto di provvedere autonomamente alle operazioni di assistenza a terra
("autoproduzione") oppure, a sua scelta,
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ii) il diritto di selezionare uno fra i prestatori concorrenti che forniscono tutti o parte dei
servizi di assistenza a terra, se ad essi è consentito l’accesso al mercato in base alle
disposizioni legislative e regolamentari di ciascuna parte contraente e se detti prestatori
sono presenti sul mercato.
b) Per le seguenti categorie di servizi di assistenza a terra, ovvero assistenza bagagli, operazioni
in pista, assistenza carburante, assistenza merci e posta per quanto riguarda la
movimentazione fisica delle merci e della posta fra l’aerostazione e l’aeromobile, i diritti di
cui alla lettera a), punti i) e ii), sono soggetti unicamente a vincoli fisici o operativi conformi
alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nel territorio dell’altra parte
contraente. Qualora tali vincoli impediscano l’autoproduzione e non esista una concorrenza
effettiva tra i prestatori di servizi di assistenza a terra, tutti questi servizi sono disponibili per
tutti i vettori aerei in condizioni di parità e su base equa e non discriminatoria; i prezzi dei
servizi suddetti non eccedono il loro costo, compresa una ragionevole remunerazione dei
cespiti dopo gli ammortamenti.
Vendite, spese in loco e trasferimento di fondi
4. I vettori aerei di ciascuna parte contraente possono provvedere direttamente alla vendita dei
servizi del trasporto aereo nel territorio dell’altra parte contraente e/o, a loro discrezione, tramite
agenti o altri intermediari da essi nominati o tramite Internet o qualsiasi altro canale disponibile.
Ciascun vettore aereo ha il diritto di vendere tali servizi di trasporto e chiunque è libero di
acquistarli, nella valuta locale o in una valuta liberamente convertibile.
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5. Ciascun vettore aereo ha diritto, a sua discrezione, di convertire e trasferire i redditi locali
al paese o ai paesi di sua scelta – in qualsiasi momento e con qualsiasi modalità, liberamente e
senza restrizioni o imposizioni fiscali, in qualsiasi valuta liberamente convertibile e al tasso ufficiale
di cambio applicabile – dal territorio dell’altra parte contraente al proprio territorio nazionale,
purché ciò non contrasti con le disposizioni legislative o regolamentari di applicazione generale.
6. I vettori aerei di ciascuna parte contraente sono autorizzati a pagare nella valuta locale, nel
territorio dell’altra parte contraente, le spese ivi occasionate, compreso l’acquisto di carburante. A
loro discrezione, i vettori aerei di ciascuna parte contraente possono pagare dette spese nel territorio
dell’altra parte contraente in valuta liberamente convertibile, nell’osservanza della
regolamentazione valutaria ivi vigente.
Accordi di cooperazione
7. Nella prestazione o nell’offerta dei servizi contemplati dal presente accordo, i vettori aerei di
una parte contraente possono stipulare accordi di cooperazione in materia di commercializzazione,
segnatamente accordi di blocked-space o di code-sharing, con uno qualsiasi dei seguenti soggetti:
a) uno o più vettori aerei delle parti contraenti; e
b) uno o più vettori aerei di un paese terzo; e
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c) qualsiasi vettore che presti servizio di trasporto di superficie, su terra o per via marittima,
a condizione che i) il vettore che opera i servizi sia titolare di adeguati diritti di traffico e ii) il
vettore che vende i servizi disponga dei diritti di esercizio delle rotte nell’ambito delle pertinenti
disposizioni bilaterali e iii) gli accordi soddisfino le condizioni in materia di sicurezza e
di concorrenza normalmente applicate ad accordi di tal genere. Per quanto riguarda il trasporto
passeggeri venduto per mezzo di code-sharing, l’acquirente è informato al punto di vendita, o in
ogni caso all'accettazione , o al momento di salire a bordo se non è richiesta accettazione per un
volo in coincidenza, in merito all’identità del prestatore del servizio di trasporto che gestisce i
singoli segmenti del servizio.
Trasporto di superficie
8. a) In relazione al trasporto passeggeri, a determinare se i prestatori dei servizi di trasporto
di superficie debbano essere soggetti alle disposizioni legislative e regolamentari che
disciplinano il trasporto aereo non può essere unicamente il criterio rappresentato dal fatto tali
trasporti sono offerti da un vettore aereo che opera con il proprio nome. I prestatori dei servizi
di trasporto di superficie hanno la facoltà di decidere se stipulare o no accordi cooperativi. Nel
decidere un particolare accordo, i prestatori dei servizi di trasporto di superficie possono
prendere in esame, fra gli altri aspetti, gli interessi dei consumatori e i vincoli tecnici,
economici, di spazio e di capacità.
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b) Inoltre, e in deroga ad altre disposizioni del presente accordo, i vettori aerei ed i fornitori
indiretti di trasporto merci delle parti contraenti sono autorizzati, senza alcuna restrizione, ad
impiegare, in connessione con il trasporto aereo internazionale, qualsiasi servizio di trasporto
merci di superficie da o verso qualsiasi punto situato sul territorio di Israele e dell’Unione
europea o in paesi terzi, compreso il trasporto da e verso tutti gli aeroporti dotati di
installazioni doganali e compreso, laddove applicabile, il diritto di trasportare merci soggette
a custodia o controllo a norma delle disposizioni legislative e regolamentari applicabili. Le
suddette merci, siano esse trasportate per via di superficie o per via aerea, hanno accesso alle
formalità e alle installazioni doganali degli aeroporti. I vettori aerei possono scegliere di
effettuare essi stessi i propri trasporti di superficie ovvero di farli eseguire tramite intese
stipulate con altri trasportatori di superficie, compreso il trasporto di superficie effettuato da
altri vettori aerei e da fornitori indiretti di trasporto di merci per via aerea. I suddetti servizi di
trasporto intermodale di merci possono essere offerti ad un prezzo unico, comprensivo di tutto
il trasporto combinato aria-superficie, sempreché i trasportatori non siano tratti in inganno
circa le caratteristiche di tale trasporto.
Locazione finanziaria (leasing)
9. a) I vettori aerei di ciascuna parte contraente sono abilitati a fornire i servizi concordati
utilizzando aeromobili forniti in locazione finanziaria, con o senza equipaggio, da altri vettori
aerei, compresi quelli di paesi terzi, purché tutti i soggetti partecipanti a tali accordi rispettino
le condizioni previste dalle disposizioni legislative e regolamentari applicate normalmente
dalle parti contraenti a tali accordi.
b) Nessuna delle parti contraenti esige che i vettori aerei che forniscono i loro aeromobili in
locazione finanziaria detengano diritti di traffico a norma del presente accordo.
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c) Il noleggio con equipaggio (wet-leasing) di un aeromobile di un vettore aereo di un paese
terzo diverso da quelli citati all’allegato III da parte di un vettore aereo israeliano o di un
vettore aereo dell’Unione europea, al fine di utilizzare i diritti di cui al presente accordo,
costituisce misura eccezionale o dovuta a esigenze temporanee. La domanda è presentata
i) all’autorità che ha rilasciato la licenza del vettore aereo che opera in locazione finanziaria
per approvazione preliminare e ii) all’autorità competente dell’altra parte contraente nella
quale si intende utilizzare l’aeromobile a noleggio con equipaggio.
Ai fini della presente lettera, per "aeromobile" si intende un aeromobile di un vettore aereo di
un paese terzo non soggetto a divieto operativo nell’Unione europea e/o in Israele.
Affiliazione commerciale (franchising) e impiego del marchio (branding)
10. I vettori aerei di ciascuna parte contraente hanno diritto a stipulare accordi di affiliazione
commerciale o di impiego del marchio con società, compresi i vettori aerei, dell’altra parte
contraente o di un paese terzo, purché dispongano dei poteri necessari e soddisfino le condizioni
prescritte dalle disposizioni legislative e regolamentari applicate dalle parti contraenti a siffatti
accordi, in particolare quelle che richiedono la divulgazione dell’identità del vettore aereo che opera
effettivamente il servizio.
Assegnazione di bande orarie (slot) negli aeroporti
11. Ciascuna parte contraente garantisce che procedure, orientamenti e regolamentazioni per la
gestione delle bande orarie applicabili agli aeroporti che si trovano sul suo territorio siano applicati
in modo trasparente, efficace e non discriminatorio.
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Consultazioni in sede di comitato misto
12. Qualora una parte contraente ritenga che l’altra parte contraente abbia violato il presente
articolo può notificare a quest’ultima le proprie osservazioni e richiedere che si tengano
consultazioni a norma dell’articolo 22, paragrafo 4.
ARTICOLO 9
Dazi doganali e altre tasse
1. All’arrivo nel territorio di una parte contraente, gli aeromobili utilizzati per il trasporto aereo
internazionale dai vettori aerei dell’altra parte contraente, il normale equipaggiamento, il
carburante, i lubrificanti, il materiale tecnico di consumo, i pezzi di ricambio (compresi i motori), le
provviste di bordo (compresi, ma non limitati a questi, viveri, bevande, bevande alcoliche, tabacco
ed altri prodotti destinati alla vendita o al consumo dei passeggeri, in quantità limitate, durante il
volo), nonché altri articoli destinati o utilizzati esclusivamente durante l’operazione o la
manutenzione dell’aeromobile utilizzato nel trasporto aereo internazionale sono esenti, sulla base
della reciprocità, da restrizioni alle importazioni, imposte sulla proprietà e il capitale, dazi doganali,
accise, diritti ed oneri analoghi che sono a) imposti dalle autorità nazionali o locali o dall’Unione
europea e b) non sono basati sul costo dei servizi forniti, purché dette attrezzature e provviste
rimangano a bordo dell’aeromobile.
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2. Sulla base della reciprocità sono esenti da imposte, tasse, dazi, diritti e oneri di cui al
paragrafo 1 del presente articolo, ad eccezione degli oneri corrispondenti al costo dei servizi
prestati, anche:
a) le provviste di bordo introdotte o fornite nel territorio di una parte contraente e imbarcate, in
quantità ragionevoli, per l’uso nei voli in partenza di un aeromobile di un vettore aereo
dell’altra parte contraente che effettua trasporto aereo internazionale, anche quando tali
provviste siano destinate a essere consumate in un tratto di rotta al di sopra di tale territorio;
b) attrezzature di terra e pezzi di ricambio (compresi i motori) introdotti nel territorio di una
parte contraente per la manutenzione o la riparazione di un aeromobile di un vettore aereo
dell’altra parte contraente utilizzato nel trasporto aereo internazionale;
c) carburante, lubrificanti e materiale tecnico di consumo introdotto o fornito nel territorio di una
parte contraente per essere utilizzato nell’aeromobile di un vettore aereo dell’altra parte
contraente che effettua trasporto aereo internazionale, anche quando tali forniture sono
destinate a essere utilizzate in un tratto di rotta al di sopra di tale territorio;
d) stampe, come previsto dalla normativa doganale di ciascuna parte contraente, introdotte o
fornite nel territorio di una parte contraente e prese a bordo per l’uso nei voli in partenza di un
aeromobile di un vettore aereo dell’altra parte contraente che effettua trasporto aereo
internazionale, anche quando tali articoli sono destinati ad essere utilizzati in un tratto di rotta
al di sopra di tale territorio; e
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e) apparecchiature per la sicurezza e la protezione dei passeggeri, da utilizzarsi negli aeroporti o
nei terminali merci.
3. Nessuna disposizione del presente accordo impedisce alle parti contraenti di imporre tasse,
imposte, dazi, diritti o oneri sul carburante fornito sul loro territorio e destinato all’uso di un
aeromobile di un vettore aereo che opera tra due punti del suo territorio, su base non
discriminatoria. All’entrata, all’uscita o durante la permanenza nel territorio di una parte contraente,
i vettori aerei dell’altra parte contraente si conformano alle disposizioni legislative e regolamentari
relative alla vendita, alla fornitura e all’uso del carburante per l’aviazione.
4. Le normali dotazioni di bordo, come pure i materiali, le forniture e i pezzi di ricambio, di cui
ai paragrafi 1 e 2 del presente articolo, normalmente presenti a bordo dell’aeromobile utilizzato da
un vettore aereo di una delle parti contraenti, possono essere scaricate sul territorio dell’altra parte
contraente solo con l’approvazione delle autorità doganali di tale parte contraente e può essere
chiesto che esse siano poste sotto la supervisione o il controllo di dette autorità fino al momento in
cui sono riesportate o altrimenti cedute in conformità con la normativa doganale.
5. Le esenzioni contemplate dal presente articolo si applicano parimenti ai casi in cui i vettori
aerei di una parte contraente abbiano negoziato con un altro vettore, al quale l’altra parte contraente
abbia concesso parimenti il beneficio di tali esenzioni, per il prestito o il trasferimento nel territorio
dell’altra parte contraente dei beni specificati nei paragrafi 1 e 2.
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6. Nessuna disposizione del presente accordo impedisce alle parti contraenti di imporre tasse,
imposte, dazi, diritti o oneri sui beni venduti ai passeggeri, che non siano destinati al consumo a
bordo, nel segmento di servizio aereo tra due punti del proprio territorio nel quale è permesso
l’imbarco o lo sbarco.
7. Le disposizioni del presente accordo non incidono sull’ambito dell’imposta sul valore
aggiunto (IVA), con l’eccezione dell’imposta sul valore aggiunto per le importazioni di beni. Il
presente accordo lascia impregiudicate le disposizioni delle convenzioni in vigore tra uno Stato
membro dell’Unione europea e Israele per evitare la doppia tassazione del reddito e del capitale.
ARTICOLO 10
Oneri per l’utilizzo di aeroporti e di infrastrutture e servizi per la navigazione aerea
1. Ciascuna parte contraente garantisce che gli oneri di uso eventualmente imposti dalle proprie
autorità o enti competenti per la riscossione ai vettori aerei dell’altra parte contraente per l’utilizzo
di servizi di controllo del traffico aereo e di navigazione aerea siano commisurati ai costi e non
siano ingiustamente discriminatori. In ogni caso, ciascun tipo di onere di uso è applicato ai vettori
aerei dell’altra parte contraente secondo condizioni non meno favorevoli delle condizioni più
favorevoli applicate a qualunque altro vettore aereo.
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2. Ciascuna parte contraente garantisce che gli oneri di uso eventualmente imposti dalle autorità
o enti competenti della riscossione ai vettori aerei dell’altra parte contraente per l’utilizzo di
aeroporti e di infrastrutture e servizi per la sicurezza della navigazione aerea siano non
ingiustamente discriminatori e equamente ripartiti tra le varie categorie di utenti. Gli oneri di cui
trattasi possono riflettere, ma non eccedere, il costo totale sostenuto dalle competenti autorità o enti
per garantire infrastrutture e servizi aeroportuali e di sicurezza dell’aviazione adeguati all’interno
dell’aeroporto o del sistema aeroportuale. Tali oneri possono comprendere una ragionevole
remunerazione dei cespiti dopo gli ammortamenti. Le infrastrutture e i servizi il cui uso è soggetto
al pagamento di oneri sono offerti secondo criteri di efficienza ed economia. In ogni caso, tali oneri
sono applicati ai vettori aerei dell’altra parte contraente secondo condizioni non meno favorevoli
delle condizioni più favorevoli applicate a qualunque altro vettore aereo nel momento in cui tali
oneri sono stabiliti.
3. Ciascuna parte contraente incoraggia le consultazioni tra le autorità o gli enti competenti per
la riscossione degli oneri sul proprio territorio e i vettori aerei o gli organismi di rappresentanza di
questi ultimi, che utilizzano le infrastrutture e i servizi e incoraggia le autorità o gli enti competenti
per la riscossione a fornire a tutti gli utenti aeroportuali, o ai rappresentanti o alle associazioni di tali
utenti, le informazioni sugli elementi che servono da base per determinare il livello di tutti i diritti
riscossi in ciascun aeroporto dal gestore aeroportuale in quanto tali informazioni possono risultare
necessarie ai fini di un riesame adeguato della congruità di tali oneri, conformemente ai principi di
cui ai paragrafi 1 e 2 del presente articolo. Ciascuna parte contraente incoraggia le autorità
competenti per la riscossione degli oneri a comunicare agli utenti, con un preavviso ragionevole,
ogni proposta di variazione degli oneri di uso, onde consentire alle autorità di prendere in
considerazione le osservazioni formulate dagli utenti prima che le modifiche entrino in vigore.
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4. Nei procedimenti di risoluzione delle controversie di cui all’articolo 23 una parte contraente è
reputata in situazione di inadempimento del presente articolo soltanto quando a) non abbia
proceduto, entro tempi ragionevoli, a un riesame dell’onere di uso o prassi oggetto di reclamo da
parte dell’altra parte; oppure b), in esito a tale riesame, non abbia preso tutte le iniziative in suo
potere per correggere un onere o una prassi che risulti in contrasto con il presente articolo.
ARTICOLO 11
Fissazione delle tariffe
1. Le parti contraenti consentono ai vettori aerei di fissare liberamente le tariffe sulla base di una
libera e equa concorrenza.
2. Le parti contraenti non esigono che le tariffe siano notificate.
3. Le autorità competenti possono riunirsi per discutere di questioni quali, tra l’altro, il carattere
iniquo, irragionevole o discriminatorio delle tariffe.
ARTICOLO 12
Dati statistici
1. Ciascuna parte contraente fornisce all’altra parte contraente le statistiche richieste dalle
disposizioni legislative e regolamentari nazionali e, su richiesta, altre informazioni statistiche
disponibili che possano ragionevolmente essere richieste per esaminare l’andamento dei servizi
aerei di cui al presente accordo.
2. Le parti contraenti cooperano nell’ambito del comitato misto di cui all’articolo 22 per
facilitare il reciproco scambio di informazioni statistiche allo scopo di monitorare l’andamento dei
servizi aerei di cui al presente accordo.
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TITOLO II
COOPERAZIONE REGOLAMENTARE
ARTICOLO 13
Sicurezza dell’aviazione
1. Fatto salvo il potere discrezionale degli organi legislativi delle parti contraenti, queste
cooperano strettamente nel settore della sicurezza dell’aviazione allo scopo di definire, nella misura
praticabile, norme armonizzate o di garantire il riconoscimento reciproco delle rispettive norme di
sicurezza. Tale processo di cooperazione avviene sotto la supervisione del comitato misto con
l’assistenza dell’Agenzia europea per la sicurezza aerea.
2. Le parti contraenti garantiscono che le rispettive legislazioni, disposizioni o procedure
assicurino, quantomeno, il livello dei requisiti minimi e degli standard regolamentari relativi al
trasporto aereo di cui all’allegato IV, parte A, come indicato nell’allegato VI.
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3. I certificati di navigabilità, i brevetti di idoneità e le licenze rilasciati o convalidati da una
parte contraente ed ancora in vigore sono riconosciuti validi dalle autorità competenti dell’altra
parte contraente ai fini dell’esercizio del trasporto aereo contemplato dal presente accordo, a
condizione che i requisiti prescritti per il rilascio di tali certificati o licenze siano uguali ai livelli
minimi che possono essere stabiliti in base alla Convenzione. Le autorità competenti hanno tuttavia
facoltà di rifiutare di riconoscere la validità, ai fini del sorvolo del proprio territorio, dei brevetti di
idoneità e delle licenze concessi o convalidati ai propri cittadini dalle autorità competenti dell’altra
Parte contraente.
4. Ciascuna parte contraente può chiedere in qualsiasi momento che si tengano consultazioni in
merito alle disposizioni di sicurezza osservate dall’altra parte contraente in relazione alle
infrastrutture aeronautiche, agli equipaggi di bordo, agli aeromobili e al funzionamento degli stessi.
Le consultazioni si tengono entro trenta giorni dalla richiesta.
5. Se, a seguito di tali consultazioni, una parte contraente rileva che l’altra parte contraente non
mantiene e applica efficacemente le disposizioni di sicurezza – che soddisfano i requisiti minimi di
sicurezza in vigore in quel momento in virtù della convenzione – negli ambiti di cui al paragrafo 4,
l’altra parte contraente viene informata di tali rilievi e degli interventi considerati necessari per
conformarsi alle disposizioni ICAO. L’altra parte contraente è tenuta ad adottare adeguati
provvedimenti correttivi entro un lasso di tempo concordato.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
6. Le parti contraenti dispongono affinché gli aeromobili registrati in una parte contraente e
sospetti di inadempimento delle norme internazionali in materia di sicurezza aerea stabilite a norma
della Convenzione, che atterrano in aeroporti aperti al traffico aereo internazionale nel territorio
dell’altra parte, siano soggetti ad ispezioni a terra da parte delle competenti autorità di tale altra
parte contraente, sia a bordo dell’aeromobile che intorno ad esso, intese a verificare tanto la validità
dei documenti relativi all’aeromobile e all’equipaggio quanto lo stato apparente dell’aeromobile e
delle sue apparecchiature.
7. Le autorità competenti di una parte contraente possono adottare tutte le misure opportune e
immediate qualora accertino che un aeromobile, un componente di un aeromobile o un’operazione
possono:
a) non soddisfare i requisiti minimi stabiliti ai sensi della convenzione, o
b) dare adito a serie preoccupazioni – sulla base dell’ispezione di cui al paragrafo 6 ai sensi
dell’articolo 16 della convenzione – sulla conformità di un aeromobile o dell’utilizzo di un
aeromobile ai requisiti minimi stabiliti ai sensi della convenzione, oppure
c) dare adito a serie preoccupazioni in quanto sono emerse lacune in materia di manutenzione e
amministrazione efficiente dei requisiti minimi stabiliti ai sensi della convenzione.
8. Nei casi in cui intervengono a norma del paragrafo 7, le autorità competenti di una parte
contraente informano sollecitamente le autorità competenti dell’altra parte contraente, motivando la
propria iniziativa.
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9. Qualora siano necessari interventi urgenti per garantire la sicurezza delle operazioni di un
vettore aereo, ciascuna parte contraente si riserva il diritto di sospendere o modificare
immediatamente l’autorizzazione di esercizio di uno o più vettori aerei dell’altra parte contraente.
10. Qualora le misure adottate in applicazione dei paragrafi 7 o 9 non siano sospese anche se è
venuta a mancare la base per la loro adozione, l’una o l’altra delle parti contraenti può adire il
comitato misto.
ARTICOLO 14
Protezione della navigazione aerea
1. Le parti riaffermano il reciproco obbligo di tutelare la sicurezza dell’aviazione civile da atti di
interferenza illecita, in particolare gli obblighi nel quadro della Convenzione, della Convenzione sui
reati e taluni altri atti commessi a bordo degli aeromobili, firmata a Tokyo il 14 settembre 1963,
della Convenzione per la soppressione del sequestro illegale di aeromobili, firmata a L’Aia il
16 dicembre 1970, della Convenzione per la soppressione degli atti illeciti commessi contro la
sicurezza dell’aviazione civile, firmata a Montreal il 23 settembre 1971, del Protocollo per la
soppressione degli atti illeciti di violenza negli aeroporti impiegati dall’aviazione civile
internazionale, firmato a Montreal il 24 febbraio 1988, se e in quanto delle parti contraenti sono
parti contraenti di tali convenzioni nonché di tutte le altre convenzioni e tutti gli altri protocolli
relativi alla sicurezza dell’aviazione civile di cui sono firmatarie le parti.
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2. Le parti contraenti si forniscono reciprocamente, su richiesta, tutta l’assistenza necessaria per
prevenire atti di sequestro illecito di aeromobili civili e altri atti illeciti diretti contro la sicurezza
degli aeromobili, dei loro passeggeri e dei loro equipaggi, degli aeroporti e degli impianti e servizi
di navigazione aerea, così come qualsiasi altra minaccia per la sicurezza dell’aviazione civile.
3. Nelle relazioni tra di loro le parti contraenti agiscono in conformità delle norme per la
protezione del trasporto aereo e, se e in quanto da loro applicate, con le pratiche raccomandate
dall’ICAO e allegate alla Convenzione, se e in quanto tali misure di sicurezza sono applicabili alle
parti contraenti. Le parti contraenti esigono che gli operatori degli aeromobili figuranti nel loro
registro, gli operatori di aeromobili che hanno la sede di attività principale o la residenza
permanente nel loro territorio e i gestori di aeroporti situati sul loro territorio agiscano come
minimo in conformità delle suddette disposizioni in materia di protezione della navigazione aerea.
4. Le parti contraenti dispongono affinché, nel loro rispettivo territorio, siano prese misure
efficaci per proteggere gli aeromobili, sottoporre al vaglio di sicurezza i passeggeri e i loro effetti
personali ed effettuare adeguati controlli sull’equipaggio, sulle merci trasportate (compresi i bagagli
nella stiva) e sulle provviste a bordo prima e durante l’imbarco o il carico, e che tali misure siano
adattate in funzione di un aumento della minaccia. Ciascuna parte contraente conviene che i suoi
vettori aerei possano essere tenuti a rispettare le disposizioni in materia di protezione della
navigazione aerea di cui al paragrafo 3 richieste dall’altra parte contraente, all’entrata, all’uscita o
durante la permanenza nel territorio dell’altra parte contraente. Quando una parte contraente riceve
informazioni relative a minacce specifiche che riguardano un volo o una serie di voli determinati a
destinazione o in provenienza dal territorio dell’altra parte contraente, ne informa l’altra parte
contraente e può decidere di adottare misure speciali di sicurezza in conformità del paragrafo 6 per
tenere conto della minaccia specifica.
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5. Le parti contraenti intendono cooperare per pervenire al riconoscimento reciproco delle
rispettive norme di sicurezza. A tal fine le parti adottano disposizioni amministrative che
consentano di tenere consultazioni sulle misure esistenti o previste in materia di protezione della
navigazione aerea e di istituire una cooperazione e una condivisione di informazioni sulle misure
attuate dalle parti contraenti in materia di controllo della qualità. Una parte contraente può inoltre
chiedere la cooperazione dell’altra parte contraente per verificare se specifiche misure di sicurezza
adottate da tale parte contraente siano conformi ai requisiti della parte contraente richiedente. Sulla
base dei risultati di tali valutazioni, la parte contraente richiedente può decidere che le misure di
sicurezza applicate nel territorio dell’altra parte contraente sono di livello equivalente, cosicché i
passeggeri, i bagagli e/o le merci in trasferimento su altro aeromobile possono essere dispensati da
un nuovo controllo nel territorio della parte contraente richiedente. La suddetta decisione è
comunicata all’altra parte contraente.
6. Ciascuna parte contraente prende favorevolmente in considerazione qualsiasi richiesta
proveniente dall’altra parte contraente intesa all’adozione di ragionevoli misure speciali di sicurezza
per far fronte ad una minaccia specifica. Ad eccezione delle situazioni di emergenza, ciascuna parte
contraente informa preventivamente l’altra parte contraente delle eventuali misure speciali di
sicurezza che intende adottare e che potrebbero avere un impatto operativo o finanziario
significativo sui servizi di trasporto aereo forniti nell’ambito del presente accordo. Ciascuna parte
contraente può chiedere la convocazione del comitato misto per discutere tali misure di sicurezza,
come previsto all’articolo 22 del presente accordo.
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7. In caso di sequestro o minaccia di sequestro illecito di aeromobili civili o di altri atti illeciti
diretti contro la sicurezza degli aeromobili, dei loro passeggeri e dei loro equipaggi, degli aeroporti
o degli impianti e servizi di navigazione aerea, le parti contraenti si prestano assistenza facilitando
le comunicazioni e altre misure idonee volte a porre fine, con rapidità e senza rischi, a tale incidente
o minaccia.
8. Ciascuna parte contraente adotta tutte le misure che ritiene praticabili per garantire che un
aeromobile oggetto di un sequestro illegale o di altri atti di interferenza illecita che si trova a terra
sul suo territorio sia trattenuto sullo stesso, a meno che la sua partenza sia resa necessaria
dall’imperativo assoluto di proteggere vite umane. Ogniqualvolta ciò sia possibile, tali misure sono
adottate sulla base di consultazioni reciproche.
9. Se una parte contraente ha ragionevoli motivi per ritenere che l’altra parte contraente abbia
disatteso le disposizioni in tema di protezione della navigazione aerea previste dal presente articolo,
può chiedere consultazioni immediate con l’altra parte contraente.
10. Fatto salvo l’articolo 4, se entro quindici (15) giorni dalla data della richiesta non si perviene
ad un accordo soddisfacente, la parte richiedente è legittimata a ritirare, a revocare, a limitare o a
imporre il rispetto di determinate condizioni per l’autorizzazione all’esercizio di uno o più vettori
aerei dell’altra parte contraente.
11. In caso di minaccia immediata e straordinaria le parti contraenti hanno facoltà di prendere
provvedimenti urgenti prima della scadenza del termine di quindici (15) giorni.
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12. Fatta salva la necessità di adottare provvedimenti immediati per garantire la protezione dei
trasporti, le parti contraenti affermano che, nel prendere in considerazione misure di protezione,
ciascuna parte contraente ne valuta i possibili effetti negativi, a livello operativo e economico, sulla
prestazione dei servizi aerei di cui al presente accordo e, salvo che sussista un obbligo di legge,
tiene conto di tali fattori nel determinare le misure necessarie e appropriate per affrontare i citati
problemi di sicurezza.
13. Qualsiasi misura adottata conformemente ai paragrafi 10 e 11 è sospesa una volta che l’altra
parte contraente si sia conformata al disposto del presente articolo.
14. Fatto salvo il presente articolo, le parti contraenti concordano che nessuna delle parti è tenuta
a rivelare informazioni che possano compromettere la sicurezza nazionale di ciascuna delle parti
contraenti.
ARTICOLO 15
Gestione del traffico aereo
1. Le parti contraenti sono d’accordo a cooperare strettamente nel settore della gestione del
traffico aereo al fine di estendere il "cielo unico europeo" a Israele e rafforzare così la sicurezza e
l’efficacia complessiva in materia di traffico aereo generale, ottimizzare la capacità e ridurre al
minimo i ritardi. A tal fine Israele partecipa come osservatore ai lavori del comitato per il cielo
unico europeo. Tale processo di cooperazione è soggetto al monitoraggio del comitato misto.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
2. Al fine di facilitare l’applicazione della normativa sul cielo unico europeo nei rispettivi
territori:
a) Israele adotta le misure necessarie ad adeguare le sue strutture istituzionali di gestione del
traffico aereo al cielo unico europeo, in particolare istituendo un organismo nazionale di
controllo indipendente, almeno a livello funzionale, dai prestatori di servizi di navigazione
aerea; e
b) l’Unione europea associa Israele alle pertinenti iniziative di carattere operativo nei settori dei
servizi di navigazione aerea, spazio aereo e interoperabilità cui ha dato origine il cielo unico
europeo, in particolare mediante un adeguato coordinamento di SESAR.
3. a) Le parti contraenti garantiscono che le rispettive legislazioni, disposizioni o procedure
assicurino, quantomeno, il rispetto degli standard minimi e dei requisiti regolamentari relativi
al trasporto aereo di cui all’allegato IV, parte B, sezione A, come indicato nell’allegato VI.
b) Le parti contraenti si impegnano a operare in conformità delle disposizioni e dei requisiti
regolamentari dell’Unione europea in materia di trasporto aereo di cui all’allegato IV, parte B,
sezione B, come indicato nell’allegato VI.
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ARTICOLO 16
Ambiente
1. Le parti contraenti riconoscono l’importanza della protezione dell’ambiente in sede di
definizione e attuazione della politica dell’aviazione internazionale.
2. Le parti contraenti riconoscono che sono necessari interventi a livello mondiale, regionale,
nazionale e/o locale per ridurre al minimo l’impatto dell’aviazione civile sull’ambiente.
3. Le parti contraenti riconoscono l’importanza di cooperare, nell’ambito di discussioni
multilaterali, per valutare e ridurre al minimo gli effetti delle attività di trasporto aereo
sull’ambiente e l’economia e per garantire che le eventuali misure adottate per attenuare tali effetti
siano pienamente coerenti con gli obiettivi del presente accordo.
4. Nessuna disposizione del presente accordo va interpretata come una limitazione della facoltà
delle competenti autorità di una parte contraente di adottare tutte le misure adeguate a prevenire o
altrimenti affrontare il problema rappresentato dall’impatto ambientale del trasporto aereo, a
condizione che tali misure siano applicate senza distinzione di nazionalità.
5. Le parti contraenti garantiscono che le rispettive legislazioni, disposizioni o procedure
assicurino, quantomeno, il rispetto degli standard minimi e dei requisiti regolamentari relativi al
trasporto aereo di cui all’allegato IV, parte C, come indicato nell’allegato VI.
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ARTICOLO 17
Responsabilità del vettore aereo
1. Le parti contraenti ribadiscono i propri obblighi nel quadro della Convenzione per
l’unificazione di alcune regole del trasporto aereo internazionale, fatta a Montreal
il 28 maggio 1999 (Convenzione di Montreal).
2. Le parti contraenti garantiscono che le rispettive legislazioni, disposizioni o procedure
assicurino, quantomeno, il livello delle norme e requisiti regolamentari relativi al trasporto aereo di
cui all’allegato IV, parte D, come indicato nell’allegato VI.
ARTICOLO 18
Diritti dei consumatori e protezione dei dati personali
Le parti contraenti garantiscono che le rispettive legislazioni, disposizioni o procedure assicurino,
quantomeno, il livello delle norme e requisiti regolamentari relativi al trasporto aereo di cui
all’allegato IV, parte E, come indicato nell’allegato VI.
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ARTICOLO 19
Sistemi telematici di prenotazione
Le parti contraenti applicano le rispettive disposizioni legislative e regolamentari, comprese le
norme in materia di concorrenza, al funzionamento dei sistemi telematici di prenotazione in modo
equo e non discriminatorio. I sistemi telematici di prenotazione, i vettori aerei e le agenzie viaggi di
una parte contraente beneficiano di un trattamento equivalente a quello riservato ai sistemi
telematici di prenotazione, ai vettori aerei e alle agenzie viaggi che operano sul territorio dell’altra
parte contraente.
ARTICOLO 20
Aspetti sociali
Le parti contraenti garantiscono che le rispettive legislazioni, disposizioni o procedure assicurino,
quantomeno, il livello delle norme e requisiti regolamentari relativi al trasporto aereo di cui
all’allegato IV, parte F, come indicato nell’allegato VI.
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TITOLO III
DISPOSIZIONI ISTITUZIONALI
ARTICOLO 21
Interpretazione e attuazione
1. Le parti contraenti adottano tutte le misure, di carattere generale o particolare, idonee a
garantire l’osservanza degli obblighi derivanti dal presente accordo e si astengono da qualsiasi
misura che possa recare pregiudizio alla realizzazione degli obiettivi del presente accordo.
2. Ciascuna parte contraente è responsabile sul proprio territorio per la corretta attuazione del
presente accordo e, in particolare, delle norme e requisiti regolamentari in materia di trasporto aereo
elencati nell’allegato IV, come indicato nell’allegato VI.
3. Ciascuna parte contraente fornisce all’altra parte contraente tutte le informazioni e le presta
tutta l’assistenza necessaria – nel rispetto della legislazione applicabile della rispettiva parte
contraente – in caso di indagini su eventuali infrazioni condotte dall’altra parte contraente
nell’ambito delle proprie competenze come previsto dal presente accordo.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
4. Quando le parti contraenti intervengono in virtù dei poteri loro conferiti dal presente accordo
in questioni in cui l’altra parte contraente abbia interesse e che riguardano le autorità o imprese
dell’altra parte contraente, le competenti autorità dell’altra parte contraente devono essere
pienamente informate e avere la possibilità di presentare osservazioni prima che sia assunta una
decisione definitiva.
ARTICOLO 22
Comitato misto
1. È istituito un comitato misto, composto da rappresentanti delle parti contraenti (in appresso "il
comitato misto"), responsabile della gestione e corretta attuazione del presente accordo. A tal fine
esprime raccomandazioni e prende decisioni nei casi previsti nel presente accordo.
2. Le decisioni del comitato misto sono adottate consensualmente e sono vincolanti per le parti
contraenti. Le parti contraenti daranno attuazione a tali decisioni conformemente alla propria
normativa.
3. Il Comitato misto adotta il proprio regolamento interno.
4. Il Comitato si riunisce ogniqualvolta necessario e almeno una volta all’anno. Ciascuna parte
contraente può chiedere la convocazione di una riunione.
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5. Le parti contraenti possono inoltre chiedere che si tenga una riunione del comitato misto allo
scopo di risolvere questioni relative all’interpretazione o all’applicazione del presente accordo. La
riunione del comitato ha luogo il più presto possibile, e comunque non oltre due mesi dalla data di
ricevimento della richiesta, salvo se concordato diversamente dalle parti contraenti.
6. Ai fini della corretta applicazione del presente accordo, le parti contraenti procedono a scambi
di informazioni e, su richiesta di una di esse, si consultano in sede di comitato misto.
7. Se, a giudizio di una delle parti contraenti, una decisione del comitato misto non è stata
correttamente applicata dall’altra parte contraente, la prima parte contraente può chiedere che la
questione sia esaminata dal comitato misto. Se il comitato misto non può risolvere la questione
entro due mesi dalla data in cui gli è stata sottoposta, la parte contraente che ne ha fatto richiesta
può adottare opportune misure di salvaguardia a norma dell’articolo 24.
8. La decisione del comitato misto indica la data prevista per la sua attuazione ad opera delle
parti contraenti e ogni altra informazione che possa interessare gli operatori economici.
9. Fatto salvo il paragrafo 2, se il Comitato misto non adotta una decisione entro sei mesi dalla
data in cui gli è stata sottoposta la questione, le parti contraenti possono adottare le opportune
misure temporanee di salvaguardia a norma dell’articolo 24.
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10. Il comitato misto esamina gli aspetti riguardanti gli investimenti bilaterali di partecipazione di
maggioranza o le modifiche al controllo effettivo dei vettori aerei delle parti contraenti.
11. Il comitato misto favorisce altresì la cooperazione:
a) svolgendo le proprie mansioni specifiche in relazione al processo della cooperazione
normativa, come indicato al titolo II del presente accordo;
b) promuovendo gli scambi a livello di esperti su nuove iniziative e sviluppi legislativi o
regolamentari, anche nel settore della sicurezza e della protezione della navigazione aerea, nel
settore ambientale, dell’infrastruttura aeronautica (comprese le bande orarie), dell’ambiente
concorrenziale e della protezione dei consumatori;
c) analizzando periodicamente gli effetti sociali dell’accordo nel corso della sua attuazione,
segnatamente nel settore dell’occupazione, e mettendo a punto risposte adeguate a
preoccupazioni che si rivelino legittime;
d) definendo in modo consensuale proposte, metodologie o documenti di natura procedurale
direttamente correlati al funzionamento del presente accordo;
e) prendendo in considerazione settori potenzialmente propizi a un ulteriore sviluppo
dell’accordo, compresa la raccomandazione di modifiche da apportare all’accordo stesso; e
f) applicando la sezione A.1 dell’allegato IV (elenco di vettori aerei soggetti a un divieto
operativo).
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
12. Le parti condividono l’obiettivo di massimizzare i vantaggi per i consumatori, i vettori aerei, i
lavoratori e le comunità delle due parti, estendendo il presente accordo ai paesi terzi. A tal fine il
comitato misto opera per elaborare una proposta riguardante le condizioni e le procedure, comprese
le eventuali modifiche del presente accordo, necessarie per permettere l’adesione dei paesi terzi al
presente accordo.
ARTICOLO 23
Risoluzione delle controversie e arbitrato
1. Ciascuna parte contraente può chiedere, attraverso i canali diplomatici, che il consiglio di
associazione istituito ai sensi dell’accordo di associazione esamini eventuali controversie relative
all’applicazione o all’interpretazione del presente accordo che non siano state risolte
conformemente all’articolo 22. Ai fini dell’applicazione del presente articolo, il consiglio
d’associazione istituito nel quadro dell’accordo d’associazione agisce da comitato misto.
2. Il consiglio di associazione può risolvere la controversia mediante una decisione.
3. Le parti contraenti adottano le misure necessarie a dare attuazione alla decisione di cui al
paragrafo 2.
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4. Qualora non sia possibile risolvere una controversia conformemente al paragrafo 2, su
richiesta di una parte contraente essa è sottoposta a un collegio arbitrale composto di tre arbitri
conformemente alla seguente procedura:
a) ciascuna parte contraente designa un arbitro entro sessanta (60) giorni dalla data in cui è stata
ricevuta la notifica della richiesta di arbitrato da parte del collegio arbitrale, inviata dall’altra
parte contraente attraverso i canali diplomatici; il terzo arbitro dovrebbe essere designato dalle
parti contraenti entro altri sessanta (60) giorni. Se entro il periodo convenuto una delle parti
contraenti non ha designato un arbitro o se non è stato designato il terzo arbitro, ciascuna
parte contraente può chiedere al presidente del consiglio dell’ICAO di designare, a seconda
del caso, un arbitro o arbitri;
b) il terzo arbitro designato alle condizioni previste alla lettera a) dovrebbe essere essere
cittadino di un paese terzo che, al momento della designazione, intrattiene relazioni
diplomatiche con ciascuna delle parti contraenti, e funge da presidente del collegio arbitrale;
c) il collegio arbitrale fissa di comune accordo il proprio regolamento interno; e
d) fatta salva la decisione finale del collegio arbitrale, le spese dell’arbitrato sono equamente
suddivise fra le parti contraenti.
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5. A richiesta di una delle parti contraenti, il collegio arbitrale può chiedere all’altra parte
contraente di attivare provvedimenti correttivi provvisori in attesa della decisione definitiva dello
stesso collegio.
6. Il collegio arbitrale cerca di adottare tutte le decisioni, siano esse provvisorie o definitive, per
consenso. Laddove il consenso non sia possibile, il collegio arbitrale adotta le decisioni a
maggioranza.
7. Se una delle parti contraenti non si conforma a una decisione del collegio arbitrale adottata ai
sensi del presente articolo entro trenta (30) giorni dalla notifica della suddetta decisione, fino a
quando persiste tale inosservanza l’altra parte può limitare, sospendere o revocare i diritti o privilegi
da lei concessi alla parte contraente inadempiente nel quadro del presente accordo.
ARTICOLO 24
Misure di salvaguardia
1. Le parti contraenti adottano tutte le misure, di portata generale o specifica, necessarie per
l’adempimento degli obblighi loro incombenti in forza del presente accordo. Esse si adoperano per
la realizzazione degli obiettivi fissati nel presente accordo.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
2. Qualora una delle parti contraenti ritenga che l’altra parte contraente non abbia ottemperato a
un obbligo previsto dal presente accordo, può adottare le misure opportune. Le misure di
salvaguardia sono limitate, per portata e durata, a quanto strettamente necessario per porre rimedio
alla situazione o salvaguardare l’equilibrio del presente accordo. Sono ritenute prioritarie le misure
che meno ostacolano il funzionamento del presente accordo.
3. Se una parte contraente considera la possibilità di adottare misure di salvaguardia, lo
comunica all’altra parte contraente tramite il comitato misto e fornisce tutte le informazioni
necessarie.
4. Le parti contraenti avviano immediatamente consultazioni in seno al comitato misto al fine di
trovare una soluzione comunemente accettabile.
5. Fatto salvo l’articolo 3, paragrafo 1, lettera d), l’articolo 4, paragrafo 1, lettera d), e gli
articoli 13 e 14, la parte contraente interessata non può adottare alcuna misura di salvaguardia per
un mese dalla data della notifica di cui al paragrafo 3, a meno che la procedura di consultazione di
cui al paragrafo 4 non si sia conclusa prima di tale scadenza.
6. La parte contraente interessata notifica senza indugio le misure adottate al comitato misto e
fornisce tutte le informazioni necessarie.
7. Qualsiasi provvedimento adottato a norma del presente articolo è sospeso non appena la parte
contraente inadempiente ottemperi alle disposizioni del presente accordo.
ARTICOLO 25
Portata geografica dell’accordo
Le parti contraenti si impegnano a condurre un dialogo permanente volto a garantire la conformità
del presente accordo con il processo di Barcellona e si prefiggono l’obiettivo ultimo di costituire
uno spazio aereo euromediterraneo comune. È pertanto discussa in sede di comitato misto la
possibilità di concordare reciprocamente emendamenti destinati a tenere conto di analoghi accordi
euromediterranei in materia di trasporto aereo, ai sensi dell’articolo 22, paragrafo 11.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
ARTICOLO 26
Relazioni con altri accordi
1. Le disposizioni del presente accordo prevalgono sulle disposizioni in materia contenute negli
accordi bilaterali vigenti fra Israele e gli Stati membri. Tuttavia, in deroga a eventuali disposizioni
del presente accordo, possono essere mantenuti i diritti di traffico e gli accordi in materia di
sicurezza esistenti scaturiti da tali accordi bilaterali o altre disposizioni non contemplate dal
presente accordo, o che presentano condizioni più favorevoli. Per quanto riguarda i vettori aerei, i
diritti e gli accordi di cui trattasi possono essere mantenuti a beneficio di:
a) vettori aerei dell’Unione europea, purché non vi sia una discriminazione nell’esecuzione di
tali diritti o altri accordi esistenti tra vettori aerei dell’Unione europea sulla base della
nazionalità;
b) vettori aerei dello Stato di Israele.
2. Se le parti contraenti diventano parti di un accordo multilaterale o approvano una decisione
adottata dall’ICAO o da un’altra organizzazione internazionale che contempli materie disciplinate
dal presente accordo, si consultano in sede di comitato misto allo scopo di determinare se il presente
accordo debba essere rivisto per tener conto di tali sviluppi.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
3. Il presente accordo non osta a una qualsiasi decisione delle due parti contraenti di dare
attuazione ad eventuali future raccomandazioni formulate dall’ICAO. Le parti contraenti non citano
il presente accordo, o parti di esso, per opporsi a che l’ICAO prenda in considerazione politiche
alternative su qualsiasi aspetto di pertinenza del presente accordo.
4. Le parti contraenti concordano sul fatto che in futuro non vi saranno ostacoli o restrizioni a
concludere accordi nel campo della sicurezza tra il governo dello Stato di Israele e i singoli governi
degli Stati membri dell’Unione europea negli ambiti della sicurezza che non rientrano nei settori di
competenza esclusiva dell’UE. Le parti contraenti, tuttavia, concordano nel i) privilegiare, laddove
possibile e in conformità dell’articolo 14, paragrafo 5, la conclusione di accordi in materia di
sicurezza a livello UE e di ii) trasmettere al comitato misto le pertinenti informazioni relative a tali
accordi bilaterali in materia di sicurezza sulla base dell’articolo 14, paragrafo 14.
ARTICOLO 27
Modifiche
1. Se una delle parti contraenti desidera modificare le disposizioni del presente accordo, invia
una notifica in tal senso al comitato misto. Le modifiche del presente accordo entrano in vigore
conformemente all’articolo 30.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
2. Su proposta di una parte contraente e conformemente al presente articolo, il comitato misto
può decidere di modificare gli allegati del presente accordo.
3. Il presente accordo non pregiudica il diritto di ciascuna parte contraente, fatta salva
l’osservanza del principio di non discriminazione e delle disposizioni del presente accordo, di
adottare unilateralmente nuove disposizioni legislative o modificare la legislazione vigente nel
settore del trasporto aereo di cui all’allegato IV, nel rispetto del principio di non discriminazione e
conformemente alle disposizioni del presente accordo.
4. Qualora una delle parti contraenti intenda adottare nuove disposizioni legislative o modificare
la propria legislazione in vigore nel settore del trasporto aereo di cui all’allegato IV, ne informa
l’altra parte contraente, se ciò è appropriato e possibile. La trasmissione di tali informazioni e, su
richiesta di una delle parti contraenti, uno scambio di opinioni preliminare possono aver luogo in
sede di comitato misto.
5. Ciascuna parte contraente informa regolarmente e quanto più sollecitamente possibile l’altra
parte contraente parte in merito alle nuove disposizioni legislative adottate o alle modifiche
apportate alla propria legislazione in vigore nel settore del trasporto aereo di cui all’allegato IV del
presente accordo. La trasmissione di tali informazioni può aver luogo in sede di comitato misto. Su
richiesta di una delle parti contraenti, il comitato misto procede entro sessanta giorni a uno scambio
di opinioni sulle implicazioni di tali nuove disposizioni legislative o modifiche ai fini del regolare
funzionamento del presente accordo.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
6. Al fine di garantire il regolare funzionamento del presente accordo, il comitato misto:
a) adotta una decisione di revisione degli allegati IV e/o VI del presente accordo per recepire, se
necessario su base di reciprocità, la nuova legislazione o la modifica considerata; oppure
b) adotta una decisione per fare sì che le nuove disposizioni o le modifiche legislative in
questione siano considerate conformi al presente accordo; oppure
c) decide in merito a eventuali altre misure, da adottarsi entro un periodo di tempo ragionevole,
relative alle nuove misure legislative o alle modifiche di cui trattasi.
ARTICOLO 28
Scadenza
1. Il presente accordo è concluso per una durata illimitata.
2. Ciascuna parte può in qualsiasi momento dare preavviso scritto all’altra parte contraente,
attraverso i canali diplomatici, della propria decisione di denunciare il presente accordo. Detto
preavviso è trasmesso simultaneamente all’ICAO. Il presente accordo cessa alla mezzanotte GMT
al termine della stagione di traffico dell’IATA in vigore un anno dopo la data del preavviso scritto,
a meno che detto preavviso non sia ritirato di comune accordo dalle parti contraenti prima della fine
di tale periodo.
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ARTICOLO 29
Registrazione presso l’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale
e il segretariato delle Nazioni Unite
Il presente accordo e tutte le modifiche ad esso apportate sono registrati presso l’ICAO e il
segretariato delle Nazioni Unite.
ARTICOLO 30
Applicazione ed entrata in vigore
1. Il presente accordo è applicato in via provvisoria, conformemente alla legislazione nazionale
delle parti contraenti, a decorrere dalla data della firma delle parti contraenti.
2. Il presente accordo entra in vigore un mese dopo la data dell’ultima nota di uno scambio di
note diplomatiche fra le parti contraenti che conferma l’avvenuto espletamento di tutte le procedure
necessarie per la sua entrata in vigore. Ai fini di tale scambio, Israele consegna al segretariato
generale del Consiglio dell’Unione europea la nota diplomatica diretta all’Unione europea e ai suoi
Stati membri e il segretariato generale del Consiglio dell’Unione europea consegna a Israele la nota
diplomatica dell’Unione europea e dei suoi Stati membri. La nota diplomatica dell’Unione europea
e dei suoi Stati membri contiene la comunicazione di ciascuno Stato membro che conferma
l’avvenuto espletamento di tutte le procedure necessarie per l’entrata in vigore del presente accordo.
IN FEDE DI CHE, i sottoscritti, debitamente autorizzati, hanno firmato il presente accordo.
Fatto a Lussemburgo il dieci giugno duemilatredici che corrisponde al due Tammuz
cinquemilasettecentosettantatre nel calendario ebraico, in duplice copia nelle lingue bulgara, ceca,
danese, estone, finlandese, francese, greca, inglese, italiana, lettone, lituana, maltese, neerlandese,
polacca, portoghese, rumena, slovacca, slovena, spagnola, svedese, tedesca, ungherese ed ebraica,
ciascun testo facente ugualmente fede.
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ALLEGATO I
SERVIZI CONCORDATI E ROTTE SPECIFICATE
1. Il presente allegato è soggetto alle disposizioni transitorie di cui all’allegato II del presente
accordo.
2. Ciascuna parte contraente accorda ai vettori aerei dell’altra parte contraente i diritti di fornire
servizi aerei sulle rotte specificate di seguito:
a) per i vettori aerei dell’Unione europea:
punti nell’Unione europea – uno o più punti intermedi nei paesi Euromed1, ECAA2 o
paesi indicati nell’allegato III – uno o più punti in Israele;
b) per i vettori aerei di Israele:
punti in Israele – uno o più punti intermedi nei paesi Euromed, ECAA o paesi indicati
nell’allegato III – uno o più punti nell’Unione europea.
1 I paesi "EUROMED" sono Marocco, Algeria, Tunisia, Libia, Egitto, Libano, Giordania,
Israele, il territorio palestinese, Siria e Turchia. 2 I "paesi ECAA" sono i paesi parte dell’accordo multilaterale che istituisce uno spazio aereo
comune europeo: gli Stati membri dell’Unione europea, la Repubblica di Albania, la Bosnia-Erzegovina, la Repubblica di Croazia, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, la Repubblica d’Islanda, la Repubblica di Montenegro, il Regno di Norvegia, la Repubblica di Serbia e il Kosovo, come è definito nella risoluzione n. 1244 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.
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3. I servizi operati conformemente al punto 2 del presente allegato devono avere come punto di
partenza e di destinazione il territorio di Israele, per i vettori israeliani, e il territorio
dell’Unione europea per i vettori dell’Unione europea.
4. I vettori aerei di entrambe le parti contraenti possono, su uno o su tutti i collegamenti, a loro
discrezione:
a) operare voli in una sola o nelle due direzioni;
b) combinare numeri di volo diversi su un unico aeromobile;
c) servire punti intermedi, come specificato al punto 2 del presente allegato, oltre a punti
nei territori delle parti contraenti in qualsiasi combinazione e in qualsiasi ordine;
d) omettere scali in qualsiasi punto;
e) trasferire traffico da uno qualsiasi dei propri aeromobili ad un qualsiasi altro loro
aeromobile in qualsiasi punto;
f) fatto salvo l’articolo 2, paragrafo 2, del presente accordo, effettuare scali in qualsiasi
punto tanto all’interno quanto all’esterno del territorio di una delle parti contraenti;
g) trasportare traffico in transito attraverso il territorio dell’altra parte contraente; e
h) combinare il traffico sullo stesso aeromobile indipendentemente dalla sua origine.
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5. Ciascuna parte contraente accorda a ciascun vettore aereo la facoltà di determinare la
frequenza e la capacità del trasporto aereo internazionale che esso offre in base a
considerazioni commerciali di mercato. Coerentemente con questo diritto, nessuna delle due
parti contraenti limita in modo unilaterale il volume di traffico, la frequenza o la regolarità del
servizio, oppure il tipo o i tipi di aeromobile usato dai vettori aerei dell’altra parte contraente,
tranne che per ragioni doganali, tecniche, operative, ambientali o connesse con la tutela della
salute o in applicazione dell’articolo 7del presente accordo.
6. I vettori aerei di ciascuna parte contraente possono servire, anche nell’ambito di accordi di
code-sharing, qualsiasi punto ubicato in un paese terzo che non sia incluso nelle rotte
specificate, purché non esercitino i diritti della quinta libertà.
7. In deroga alle altre disposizioni del presente allegato, il presente accordo non conferisce il
diritto di effettuare servizi di trasporto aereo internazionale verso, da o attraverso il territorio
di un paese terzo che non abbia relazioni diplomatiche con tutte le parti contraenti.
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ALLEGATO II
DISPOSIZIONI TRANSITORIE
1. In deroga ai punti 2 e 3 del presente allegato, tutti i diritti, inclusi quelli di traffico, e
condizioni più favorevoli già concessi in virtù di accordi o intese bilaterali tra Israele e Stati
membri dell’Unione europea in essere alla data della firma del presente accordo, restano di
applicazione conformemente all’articolo 3 del presente accordo. Per quanto riguarda i vettori
aerei, i diritti e le intese di cui trattasi possono essere mantenuti a beneficio di:
a) vettori aerei dell’Unione europea, purché non vi sia una discriminazione nell’esecuzione
di tali diritti o altri accordi esistenti tra vettori aerei dell’Unione europea sulla base della
nazionalità;
b) vettori aerei dello Stato di Israele.
2. Per quanto riguarda i servizi merci e/o posta, effettuati separatamente o in combinazione, i
vettori aerei di Israele e degli Stati membri dell’Unione europea possono esercitare i diritti
della terza e della quarta libertà su rotte definite e sulla base delle seguenti disposizioni
transitorie.
a) A decorrere dalla data di firma dell’accordo e unicamente per i servizi aerei di linea:
i. per ciascuna rotta, tranne quelle specificate nell’allegato V, i vettori aerei
autorizzati possono operare il numero di frequenze settimanali disponibili
nell’ambito dei rispettivi accordi o intese bilaterali applicabili o sette (7)
frequenze settimanali a seconda di quale numero sia superiore; e
ii. nel caso delle rotte di cui all’allegato V, i vettori aerei autorizzati possono operare
il numero di frequenze settimanali specificato in detto allegato.
A decorrere dalla data della firma del presente accordo, non vi saranno limiti ai numero
di vettori aerei autorizzati per rotta per ciascuna delle parti contraenti.
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b) A decorrere dal primo giorno della prima stagione aeronautica estiva IATA successiva
alla data della firma del presente accordo, e unicamente per i servizi aerei di linea, i
vettori aerei autorizzati possono operare:
i. per le rotte specificate nell’allegato V, parte A del presente accordo, tre (3)
frequenze settimanali aggiuntive rispetto al numero di frequenze settimanali
specificato nell’allegato V, parte A; e
ii. per qualsiasi altra rotta, incluse le rotte specificate nell’allegato V, parte B,
sette (7) frequenze settimanali aggiuntive rispetto al numero di frequenze
settimanali risultante dall’applicazione della precedente lettera a), punti i. e ii.
c) A decorrere dal primo giorno della seconda stagione aeronautica estiva IATA
successiva alla data della firma del presente accordo, e unicamente per i servizi aerei di
linea, i vettori aerei autorizzati possono operare:
i. per le rotte specificate nell’allegato V, parte A, del presente accordo, tre (3)
frequenze settimanali aggiuntive rispetto al numero di frequenze settimanali
risultante dall’applicazione della precedente lettera b), punto i; e
ii. per qualsiasi altra rotta, incluse le rotte specificate nell’allegato V, parte B,
sette (7) frequenze settimanali aggiuntive rispetto al numero di frequenze
settimanali risultante dall’applicazione della precedente lettera b), punto ii.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
d) Fatto salvo il successivo punto 4, a decorrere dal primo giorno della terza stagione
aeronautica estiva IATA successiva alla data della firma del presente accordo, e
unicamente per i servizi aerei di linea, i vettori aerei autorizzati possono operare:
i. per le rotte specificate nell’allegato V, parte A, del presente accordo, quattro (4)
frequenze settimanali aggiuntive rispetto al numero di frequenze settimanali
risultante dall’applicazione della precedente lettera c), punto i; e
ii. per qualsiasi altra rotta, incluse le rotte specificate nell’allegato V, parte B,
sette (7) frequenze settimanali aggiuntive rispetto al numero di frequenze
settimanali risultante dall’applicazione della precedente lettera c), punto ii.
e) A decorrere dal primo giorno della quarta stagione aeronautica estiva IATA successiva
alla data della firma del presente accordo, e unicamente per i servizi aerei di linea, i
vettori aerei autorizzati possono operare:
i. per le rotte specificate nell’allegato V, parte A, del presente accordo, quattro (4)
frequenze settimanali aggiuntive rispetto al numero di frequenze settimanali
risultante dall’applicazione della precedente lettera d), punto i; e
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ii. per qualsiasi altra rotta, incluse le rotte specificate nell’allegato V, parte B, sette
(7) frequenze settimanali aggiuntive rispetto al numero di frequenze settimanali
risultante dall’applicazione della precedente lettera d), punto ii.
f) A decorrere dal primo giorno della quinta stagione aeronautica estiva IATA successiva
alla data della firma del presente accordo, si applicano le disposizioni dell’allegato I e i
vettori aerei delle parti contraenti possono esercitare liberamente i diritti della terza e
quarta libertà sulle rotte specificate senza alcuna limitazione quanto alla capacità, le
frequenze settimanali o la regolarità del servizio.
3. Per quanto riguarda i servizi aerei non di linea:
a) dalla data della firma del presente accordo, i servizi aerei non di linea continuano a
essere soggetti all’approvazione delle autorità competenti delle parti contraenti, che
prenderanno in considerazione favorevolmente tale richiesta, e
b) a decorrere dalla data di cui al precedente punto 2, lettera f), si applicano le disposizioni
dell’allegato I e i vettori aerei delle parti contraenti possono esercitare liberamente i
diritti della terza e quarta libertà sulle rotte specificate senza alcuna limitazione quanto
alla capacità, le frequenze settimanali, il numero di vettori aerei autorizzati o la
regolarità del servizio.
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
4. Anteriormente alla data di cui al punto 2, lettera d), del presente allegato, il comitato misto si
riunisce per riesaminare l’attuazione del presente accordo e verificare l’impatto commerciale
delle prime due fasi del periodo transitorio di cui al presente allegato. Sulla base di tale
verifica, e fatte salve le sue competenze a norma dell’articolo 22 del presente accordo, il
comitato misto può decidere per consenso:
a) di ritardare per un periodo di tempo concordato, ma non superiore a due anni,
l’attuazione del punto 2, lettere d), e) e f), su determinate rotte, qualora la verifica di cui
sopra rilevi che le restrizioni imposte ai servizi aerei di linea sono state aggirate
mediante l’offerta di servizi aerei non di linea o constati un sostanziale squilibrio del
volume di traffico trasportato dai vettori aerei delle parti contraenti che potrebbe mettere
a rischio il mantenimento dei servizi aerei; oppure
b) di aumentare il numero delle frequenze aggiuntive di cui ai punti 2.d) i. e 2.e) i.
Qualora non sia possibile trovare un accordo in sede di comitato misto, una parte contraente può
adottare opportune misure di salvaguardia a norma dell’articolo 24 del presente accordo.
5. L’attuazione e l’applicazione da parte di Israele delle norme e requisiti regolamentari
contenuti nella legislazione dell’Unione europea in materia di trasporto aereo, di cui
all’allegato IV, sono convalidate da una decisione del comitato misto sulla base di una
valutazione dell’Unione europea. Tale valutazione deve essere effettuata nella prima delle due
date riportate di seguito: i) la data in cui Israele comunica al comitato misto di aver
completato la procedura di armonizzazione sulla base dell’allegato IV del presente
regolamento, oppure ii) tre anni dopo l’entrata in vigore del presente accordo.
6. In deroga alle disposizioni dell’allegato I, e fatto salvo il disposto dell’articolo 26,
paragrafo 1, del presente accordo e il punto 1 del presente allegato, fino al momento
dell’adozione della decisione di cui al punto 5 del presente allegato, i vettori aerei delle parti
contraenti non hanno il diritto di esercitare i diritti della quinta libertà, incluso tra punti
all’interno dell’Unione europea, quando operano i servizi concordati su rotte specificate.
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ALLEGATO III
ELENCO DEGLI ALTRI STATI DI CUI AGLI ARTICOLI 3, 4 E 8
DELL’ACCORDO E ALL’ALLEGATO I
1. La Repubblica d’Islanda (ai sensi dell’accordo sullo Spazio economico europeo)
2. Il Principato del Liechtenstein (ai sensi dell’accordo sullo Spazio economico europeo)
3. Il Regno di Norvegia (ai sensi dell’accordo sullo Spazio economico europeo)
4. La Confederazione svizzera (ai sensi dell’accordo sul trasporto aereo fra la Comunità europea
e la Confederazione svizzera).
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ALLEGATO IV
NORME RELATIVE ALL’AVIAZIONE CIVILE
L’applicazione di norme e requisiti regolamentari equivalenti a quelli contenuti nella legislazione
dell’Unione europea, di cui al presente accordo, avviene sulla base degli atti legislativi riportati di
seguito. Laddove necessario sono indicati gli adeguamenti specifici da apportare ai singoli atti. Le
norme e requisiti regolamentari equivalenti sono applicabili in conformità dell’allegato VI, salvo se
altrimenti specificato nel presente allegato o nell’allegato II sulle disposizioni transitorie.
A. SICUREZZA DELL’AVIAZIONE
A.1 Elenco dei vettori aerei soggetti a un divieto operativo
Quanto prima possibile Israele deve adottare misure corrispondenti a quelle adottate dagli Stati
membri dell’Unione europea sulla base dell’elenco di vettori aerei soggetti a un divieto operativo
per motivi di sicurezza.
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Le misure in tal senso devono essere adottate sulla base delle norme pertinenti relative
all’istituzione e alla pubblicazione dell’elenco dei vettori aerei soggetti a un divieto operativo e dei
requisiti sulle informazioni da fornire ai passeggeri aerei in materia di identità dei vettori aerei che
operano il volo su cui essi viaggeranno, sulla base dei seguenti atti legislativi dell’UE:
N. 2111/2005
Regolamento (CE) n. 2111/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 14 dicembre 2005,
relativo all’istituzione di un elenco comunitario di vettori aerei soggetti a un divieto operativo
all’interno della Comunità e alle informazioni da fornire ai passeggeri del trasporto aereo
sull’identità del vettore aereo effettivo e che abroga l’articolo 9 della direttiva 2004/36/CE
Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 13 e allegato
N. 473/2006
Regolamento (CE) n. 473/2006 della Commissione, del 22 marzo 2006, che stabilisce le norme di
attuazione relative all’elenco comunitario dei vettori aerei soggetti a un divieto operativo all’interno
della Comunità ai sensi del Capo II del regolamento (CE) n. 2111/2005 del Parlamento europeo e
del Consiglio
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Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 6 e allegati da A a C
N. 474/2006
Regolamento (CE) n. 474/2006 della Commissione, del 22 marzo 2006, che istituisce un elenco
comunitario dei vettori aerei soggetti a un divieto operativo all’interno della Comunità ai sensi del
Capo II del regolamento (CE) n. 2111/2005 del Parlamento europeo e del Consiglio
modificato periodicamente da regolamenti della Commissione.
Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 3 e allegati A e B
Qualora una misura sia fonte di gravi preoccupazioni per Israele, tale Stato può sospenderne
l’applicazione e adire il comitato misto a norma dell’articolo 22, paragrafo 11, lettera f), del
presente accordo.
A.2 Inchieste relative a incidenti e inconvenienti e segnalazione di eventi
A.2.1: N. 996/2010
Regolamento (UE) n. 996/2010 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 ottobre 2010, sulle
inchieste e la prevenzione di incidenti e inconvenienti nel settore dell’aviazione civile e che abroga
la direttiva 94/56/CE
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Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 5, da 8 a 18, paragrafo 2, da 20 a 21, 23, allegato
A.2.2: N. 2003/42
Direttiva 2003/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 giugno 2003, relativa alla
segnalazione di taluni eventi nel settore dell’aviazione civile
Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 6 e da 8 a 9
B. GESTIONE DEL TRAFFICO AEREO
REGOLAMENTI DI BASE
Sezione A:
B.1: N. 549/2004
Regolamento (CE) n. 549/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2004, che
stabilisce i principi generali per l’istituzione del cielo unico europeo ("regolamento quadro")
Disposizioni pertinenti: articolo 1, paragrafi da 1 a 3, articolo 2, articolo 4, paragrafi da 1 a 4,
articoli 9 e 10, articolo 11, paragrafi 1, 2, 3, lettere b) e d), 4, 5 e 6, articolo 13
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B.2: N. 550/2004
Regolamento (CE) n. 550/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2004, sulla
fornitura di servizi di navigazione aerea nel cielo unico europeo ("regolamento sulla fornitura di
servizi")
Disposizioni pertinenti: articolo 2, paragrafi 1, 2 e 4, 5 e 6, articolo 4, articolo 7, paragrafi 1, 2, 4,
5, 7, articolo 8, paragrafi 1, 3 e 4, articoli 9, 10 e 11, articolo 12 paragrafi da 1 a 4, articolo 18,
paragrafi 1 e 2, allegato II.
B.3: N. 551/2004
Regolamento (CE) n. 551/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2004,
sull’organizzazione e l’uso dello spazio aereo e del cielo unico europeo ("regolamento sullo spazio
aereo")
Disposizioni pertinenti: articolo 1, articolo 3 bis, articolo 4, articolo 6, paragrafi da 1 a 5 e
paragrafo 7, articolo 7, paragrafi 1 e 3, articolo 8
B.4: N. 552/2004
Regolamento (CE) n. 552/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2004,
sull’interoperabilità della rete europea di gestione del traffico aereo ("regolamento
sull’interoperabilità")
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 3, articolo 4, paragrafo 2, articoli da 5 a 6 bis, articolo 7,
paragrafo 1, articolo 8, allegati da I a V
Regolamenti da n. 549/2004 a 552/2004, modificati dal regolamento (CE) n. 1070/2009 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante modifica dei regolamenti
(CE) n. 549/2004, (CE) n. 550/2004, (CE) n. 551/2004 e (CE) n. 552/2004 al fine di migliorare le
prestazioni e la sostenibilità del sistema aeronautico europeo
B.5: Regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 febbraio 2008,
recante regole comuni nel settore dell’aviazione civile e che istituisce un’Agenzia europea per la
sicurezza aerea, e che abroga la direttiva 91/670/CEE del Consiglio, il regolamento
(CE) n. 1592/2002 e la direttiva 2004/36/CE
quale modificato dal regolamento (CE) n. 1108/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 21 ottobre 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 216/2008 per quanto riguarda gli
aeroporti, la gestione del traffico aereo e i servizi di navigazione aerea e abroga la
direttiva 2006/23/CE
Disposizioni pertinenti: articolo 3, articolo 8 ter, paragrafi da 1 a 3, 5 e 6, articolo 8 quater,
paragrafi da 1 a 10, allegato V ter
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Sezione B:
B.2: N. 550/2004
Regolamento (CE) n. 550/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2004, sulla
fornitura di servizi di navigazione aerea nel cielo unico europeo ("regolamento sulla fornitura di
servizi")
Disposizioni pertinenti: articolo 2, paragrafo 3, articolo 7, paragrafi 6 e 8, articolo 8, paragrafi 2 e 5,
articolo 9 bis, paragrafi da 1 a 5, articolo 13
B.3: N. 551/2004
Regolamento (CE) n. 551/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 10 marzo 2004,
sull’organizzazione e l’uso dello spazio aereo e del cielo unico europeo ("regolamento sullo spazio
aereo")
Disposizioni pertinenti: articolo 3 e articolo 6, paragrafo 6
Regolamenti da n. 549/2004 a 552/2004, modificati dal regolamento (CE) n. 1070/2009 del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante modifica dei regolamenti
(CE) n. 549/2004, (CE) n. 550/2004, (CE) n. 551/2004 e (CE) n. 552/2004 al fine di
migliorare le prestazioni e la sostenibilità del sistema aeronautico europeo
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B.5: regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 febbraio 2008,
recante regole comuni nel settore dell’aviazione civile e che istituisce un’Agenzia europea per la
sicurezza aerea, e che abroga la direttiva 91/670/CEE del Consiglio, il regolamento
(CE) n. 1592/2002 e la direttiva 2004/36/CE
quale modificato dal regolamento (CE) n. 1108/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio,
del 21 ottobre 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 216/2008 per quanto riguarda gli
aeroporti, la gestione del traffico aereo e i servizi di navigazione aerea e abroga la
direttiva 2006/23/CE
Disposizioni pertinenti: articolo 8 ter, paragrafo 4, articolo 8 quater, paragrafo 10, allegato V ter,
punto 4
MISURE DI ESECUZIONE
Gli atti legislativi di seguito specificati sono applicabili e pertinenti salvo se diversamente
specificato nell’allegato VI in relazione alle norme e requisiti regolamentari equivalenti relativi ai
"regolamenti di base":
regolamento quadro (CE) n. 549/200
– Regolamento (UE) n. 691/2010 della Commissione, del 29 luglio 2010, che istituisce un
sistema di prestazioni per i servizi di navigazione aerea e le funzioni di rete e modifica il
regolamento (CE) n. 2096/2005 che stabilisce requisiti comuni per la fornitura di servizi di
navigazione aerea
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Fornitura di servizi (regolamento (CE) n. 550/2004)
– Regolamento (CE) n. 482/2008 della Commissione, del 30 maggio 2008, che istituisce un
sistema di garanzia della sicurezza del software obbligatorio per i fornitori di servizi di
navigazione aerea e recante modifica dell’allegato II del regolamento (CE) n. 2096/2005
Spazio aereo (regolamento (CE) n. 551/2004)
– Regolamento (UE) n. 255/2010 della Commissione, del 25 marzo 2010, recante norme
comuni per la gestione dei flussi del traffico aereo
– Regolamento (CE) n. 730/2006 della Commissione, dell’11 maggio 2006, riguardante la
classificazione dello spazio aereo e l’accesso al di sopra del livello di volo 195 dei voli
effettuati secondo le regole del volo a vista
– Regolamento (CE) n. 2150/2005 della Commissione, del 23 dicembre 2005, recante norme
comuni per l’uso flessibile dello spazio aereo
Interoperabilità (regolamento (CE) n. 552/2004)
– Regolamento (UE) n. 677/2011 della Commissione, del 7 luglio 2011, recante disposizioni
dettagliate in materia di attuazione delle funzioni della rete di gestione del traffico aereo
(ATM) e modifica del regolamento (UE) n. 691/201
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– Regolamento (UE) n. 929/2010 della Commissione, del 18 ottobre 2010, che modifica il
regolamento (CE) n. 1033/2006 per quanto riguarda le disposizioni ICAO di cui all’articolo 3,
punto
– Regolamento (UE) n. 73/2010 della Commissione, del 26 gennaio 2010, che stabilisce i
requisiti relativi alla qualità dei dati aeronautici e delle informazioni aeronautiche per il cielo
unico europeo
– Regolamento (CE) n. 262/2009 della Commissione del 30 marzo 2009 che fissa i requisiti per
l’assegnazione e l’uso coordinati dei codici dell’interrogatore modo S per il cielo unico
europe
– Regolamento (CE) n. 633/2007 della Commissione, del 7 giugno 2007, che stabilisce i
requisiti per l’applicazione di un protocollo per il trasferimento di messaggi di volo ai fini
della notifica, del coordinamento e del trasferimento dei voli tra gli enti di controllo del
traffico aereo
– Regolamento (CE) n. 1033/2006 della Commissione, del 4 luglio 2006, recante disposizioni
sulle procedure per i piani di volo nella fase che precede il volo nel contesto del cielo unico
europeo
– Regolamento (CE) n. 1032/2006 della Commissione, del 6 luglio 2006, che stabilisce i
requisiti per i sistemi automatici di scambio di dati di volo ai fini della notifica, del
coordinamento e del trasferimento di voli tra enti di controllo del traffico aereo
— 83 —
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Requisiti ATM/ANS derivanti dal regolamento 216/2008, quale modificato dal regolamento
n. 1108/200
– Regolamento (UE) n. 805/2011 della Commissione, del 10 agosto 2011, che stabilisce norme
dettagliate in materia di licenze e di taluni certificati dei controllori del traffico aereo ai sensi
del regolamento (CE) n. 216/2008 del Parlamento europeo e del Consigli
– Regolamento di esecuzione (UE) n. 1034/2011 della Commissione, del 17 ottobre 2011, sulla
sorveglianza della sicurezza nella gestione del traffico aereo e nei servizi di navigazione
aerea, che modifica il regolamento (UE) n. 691/201
– Regolamento di esecuzione (UE) n. 1035/2011 della Commissione, del 17 ottobre 2011, che
stabilisce i requisiti comuni per la fornitura di servizi di navigazione aerea, recante modifica
dei regolamenti (CE) n. 482/2008 e (UE) n. 691/2010
— 84 —
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C. AMBIENTE
C.1: N. 2002/30
Direttiva 2002/30/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 marzo 2002, che istituisce
norme e procedure per l’introduzione di restrizioni operative ai fini del contenimento del rumore
negli aeroporti della Comunità. Modificata o adeguata dall’Atto di adesione del 2003 e dall’Atto di
adesione del 2005
Disposizioni pertinenti: articoli da 3 a 5, articolo 7, articoli da 9 a 10, articolo 11, paragrafo 2,
articolo 12, allegato II, punti da 1 a 3
C.2: N. 2006/93
Direttiva 2006/93/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 dicembre 2006, sulla
disciplina dell’utilizzazione degli aerei di cui all’allegato 16 della convenzione sull’aviazione civile
internazionale, volume 1, parte II, capitolo 3, seconda edizione (1988)
Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 3 e 5
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
D. RESPONSABILITÀ DEL VETTORE AEREO
D.1: N. 2027/97
Regolamento (CE) n. 2027/97 del Consiglio del 9 ottobre 1997 sulla responsabilità del vettore aereo
in caso di incidenti
quale modificato da:
– regolamento (CE) n. 889/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 13 maggio 2002,
che modifica il regolamento (CE) n. 2027/97
Disposizioni pertinenti: articolo 2, paragrafo 1, lettera a) e lettere da c) a g), articoli da 3 a 6
E. DIRITTI DEI CONSUMATORI E PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
E.1: N. 90/314
Direttiva 90/314/CEE del Consiglio, del 13 giugno 1990, concernente i viaggi, le vacanze ed i
circuiti "tutto compreso"
Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 4, paragrafo 2, articolo 4, paragrafi da 4 a 7, articoli 5 e 6
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E.2: N. 95/46
Direttiva 95/46/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 24 ottobre 1995, relativa alla tutela
delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione
di tali dati
Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 34
E.3: N. 261/2004
Regolamento (CE) n. 261/2004 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell’11 febbraio 2004, che
istituisce regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato
imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato e che abroga il regolamento (CEE)
n. 295/91
Disposizioni pertinenti: articoli da 1 a 16
E.4: N. 1107/2006
Regolamento (CE) n. 1107/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006, relativo
ai diritti delle persone con disabilità e delle persone a mobilità ridotta nel trasporto aereo
Disposizioni pertinenti: articolo 1, paragrafo 1, articoli da 2 a 16 e allegati I e II
— 87 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
F. ASPETTI SOCIALI
F.1: N. 2000/79
Direttiva 2000/79/CE del Consiglio, del 27 novembre 2000, relativa all’attuazione dell’accordo
europeo sull’organizzazione dell’orario di lavoro del personale di volo nell’aviazione civile
concluso da Association of European Airlines (AEA), European Transport Workers’ Federation
(ETF), European Cockpit Association (ECA), European Regions Airline Association (ERA) e
International Air Carrier Association (IACA)
Disposizioni pertinenti: punto 1, paragrafo 1 e punti da 2 a 9 dell’allegato
— 88 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
ALLEGATO V
Parte A: frequenze di base concordate su determinate rotte pari o superiori a 14
Tipo di servizio
Rotte Capacità di base (frequenze settimanali)
Passeggeri Vienna Tel - Aviv (TLV)
Per il primo vettore: 14
Per il secondo e i successivi vettori: 3
Passeggeri Parigi
(CDG - ORY - BVA)
Tel - Aviv (TLV)
Per il primo vettore: illimitato
Per il secondo e i successivi vettori: 7
Passeggeri Francoforte Tel - Aviv (TLV)
14
Passeggeri Atene Tel - Aviv (TLV)
14
Passeggeri Roma Tel - Aviv (TLV)
25
Passeggeri Madrid Tel - Aviv (TLV)
21
Pass./merci Londra
(LHR)
Tel - Aviv (TLV)
Per i primi due vettori: illimitato
Parte B: frequenze di base concordate su determinate rotte superiori a 7 ma inferiori a 14
Tipo di servizio
Rotte Capacità di base (frequenze settimanali)
Passeggeri Milano Tel - Aviv (TLV) 13
Passeggeri Berlino Tel - Aviv (TLV) 11
Passeggeri Barcellona Tel - Aviv (TLV) 10
Passeggeri Monaco di Baviera
Tel - Aviv (TLV) 10
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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per
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e de
ll’in
chie
sta
di si
cure
zza.
A2.
1.11
.1
11(1
)
— 95 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
ma
Nor
ma
n.
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te/a
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A2.
1.11
.2
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)
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1.11
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11(3
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.4
11(4
)
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Nor
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rare
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igat
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ove
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mer
ge o
si so
spet
ta c
he si
sia
verif
icat
o un
atto
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nter
fere
nza
illec
ita a
i sen
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ella
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slaz
ione
naz
iona
le, q
uale
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legg
e na
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iest
e su
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inci
dent
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e al
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iden
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. La
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ica
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cont
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del
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.
A2.
1.12
.1
12(1
)-(2
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izzo
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azio
ni d
i sic
urez
za; l
a ris
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ione
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flitti
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A2.
1.12
.2
12(3
)
— 99 —
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Nor
ma
Nor
ma
n.
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.1
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1.13
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— 100 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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— 117 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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— 120 —
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— 122 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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— 123 —
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/200
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te, n
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iscr
imin
ator
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ropo
rzio
nate
e tr
aspa
rent
i.
— 125 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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Nor
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B.2
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B
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B.2
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— 126 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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are
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n ce
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di v
alid
ità.
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.
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rent
i alla
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a.
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Nor
ma
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dell’
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— 131 —
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dell’
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— 133 —
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— 134 —
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— 135 —
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— 142 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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— 144 —
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— 146 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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— 150 —
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— 152 —
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— 176 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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.
— 177 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
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E.1.
4.2
4(4)
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porta
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zzo.
E.1.
4.3
4(5)
— 178 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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pieg
ata.
E.1.
4.4
4(6)
— 179 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
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n.
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zato
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o lu
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conv
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, lo
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E.1.
4.5
4(7)
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ti
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pre
stat
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i ser
vizi
.
E.1.
5.1
5(1)
— 180 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
ma
Nor
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n.
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nor
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E.1.
4.4,
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to c
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ator
e e/
o il
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forn
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E.1.
5.2
5(2)
-5(4
)
In c
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di re
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orga
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e e/
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tam
ente
per
trov
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solu
zion
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te.
E.1.
6.1
6
— 181 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
E.3:
Reg
olam
ento
(CE)
n. 2
61/2
004
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cella
zion
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E.3.
1.1
1
Le d
efin
izio
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artic
olo
2 de
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olam
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(CE)
n. 2
61/2
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gato
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vol
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uali
spec
ifica
te n
el p
rese
nte
alle
gato
, se
appr
opria
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licab
ili.
E.3.
2.1
2
— 182 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
ma
Nor
ma
n.
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rtico
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(CE)
n. 2
61/2
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si p
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3.1
3(2)
-(3)
— 183 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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4.3
4(3)
— 184 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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5.2
5(2)
— 185 —
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— 186 —
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7.1
7
— 187 —
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13.1
13
— 189 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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14.2
14
(2)
— 190 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
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16
— 191 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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3
— 192 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
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4.1
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— 193 —
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4.3
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— 194 —
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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— 197 —
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— 198 —
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F.1.
1.1
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nte
alle
gato
, se
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nti.
F.1.
2.1
2
— 205 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
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Nor
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F.1.
3.1
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F.1.
4.1
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F.1.
4.3
4(2)
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4 4(
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del s
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voro
.
F.1.
5.1
5(1)
— 206 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
ma
Nor
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F.1.
5.2
5(2)
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F.1.
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sere
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one
in tu
tti g
li am
biti
corr
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i.
F.1.
8.1
8(1)
— 207 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
Nor
ma
Nor
ma
n.
(par
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e no
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nsid
erat
a no
rma
equi
vale
nte.
F.1.
9.1
9
— 208 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
— 209 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
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Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017
— 215 —
Supplemento ordinario n. 50/L alla GAZZETTA UFFICIALE Serie generale - n. 24620-10-2017