agire razionalmente significa scegliere in ogni momento l’alternativa migliore
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Che cosa è l'economia? E’ la scienza che studia il modo in cui all’interno della società gli individui, le imprese, le autorità pubbliche e le altre organizzazioni compiono le proprie scelte e come tali scelte determinano l’uso efficiente di risorse scarse. - PowerPoint PPT PresentationTRANSCRIPT
Che cosa è l'economia?E’ la scienza che studia il modo in cui all’interno della società gli individui, le imprese, le autorità pubbliche e le altre organizzazioni compiono le proprie scelte e come tali scelte determinano l’uso efficiente di risorse scarse.
Le scelte degli individui interagiscono fra loro attraverso il mercato. Il mercato è il luogo in cui avvengono gli scambi di beni e servizi tra gli individui. Esso va inteso non solo e non tanto come un luogo fisico ma come una rete di relazioni fra agenti in cui i diversi interessi e preferenze si coordinano e raggiungono un equilibrio.
Il coordinamento avviene in modo spontaneo senza bisogno di una pianificazione centralizzata
• Il principale presupposto metodologico è l’individualismo. L’unità di analisi per capire il funzionamento del sistema economico nel suo insieme è il comportamento del singolo individuo, ovvero il funzionamento del sistema non è altro che il risultato dell’interazione di tutte le decisioni prese dagli individui che lo compongono.
• Ciascun individuo si comporta in modo razionale. L'individuo agisce razionalmente nel senso che trovandosi di fronte a diverse alternative sceglie quella che ritiene migliore, date le sue preferenze e i mezzi di cui dispone per soddisfarle. L'agente economico ha un comportamento massimizzante nel senso che cerca di ottenere il massimo risultato con il minimo uso di risorse.
• Le risorse disponibili sono scarse rispetto ai bisogni che sono chiamate a soddisfare. Segliere qualcosa significa necessariamente rinunciare a qualcos’altro
• Ogni decisione ha un costo in termini di rinuncia a un’alternativa possibile. Questo costo si chiama costo opportunità. Su questo aspetto fondamentale il modo di pensare degli economisti è spesso diverso dal senso comune
Quale è il vero costo degli studi universitari?
Quale è il rendimento di un’obbligazione
• Molto spesso le decisioni economiche non comportano una scelta qualitativa netta fra due alternative quanto, piuttosto, una scelta di grado o quantitativa, ciò che si deve decidere è fino a che punto è razionale portare avanti le proprie azioni.
• Queste scelte si chiamano decisioni al margine perché riguardano cambiamenti marginali ma non per questo poco importanti del proprio stato
E’ conveniente caricare un passeggero su un aereo se la tariffa che è disposto a pagare è inferiore a quanto costa in media ogni passeggero?
Perché non serve piangere sul latte versato?
• Agire razionalmente significa scegliere in ogni momento l’alternativa
migliore.
• Al mutare delle condizioni anche le decisioni mutano. L' "homo
economicus" rivede continuamente le proprie scelte ossia
risponde tempestivamente agli incentivi.
Le cinture di sicurezza hanno veramente contribuito a ridurre gli incidenti mortali
Ciò di cui bisogna tener conto sono i benefici e i costi derivanti da una scelta.
• Molti economisti sostengono che, se tutti gli individui si comportano in questo modo (egoistico), la libera interazione delle loro scelte attraverso il mercato produce un risultato complessivo o equilibrio che è il migliore possibile per l’economia nel suo insieme.
• Per equilibrio si intende una situazione in cui le scelte degli agenti economici sono compatibili fra loro, ciascuno ritiene di trovarsi nella migliore condizione possibile dato il contesto in cui opera e non ha interesse a cambiare le proprie decisioni
• L’equilibrio è un concetto esssenziale nella scienza economica. Esso è un punto di attrazione verso il quale le forze che governano il funzionamento del mercato normalmente tendono
• Grazie a questo lo studio dell’economia ci consente di fare previsioni sulla direzione verso la quale si muoveranno le forze di mercato a partire da una certa situazione
• Non sempre la scelta razionale garantisce un risultato ottimale. Talvolta l'interazione di decisioni razionali intrappola l'economia in situazioni che non sono le migliori possibili ma, nonostante questo gli agenti non hanno incentivi a cambiare le proprie decisioni
• In altri casi si verificano fenomeni cumulativi che spingono verso situazioni estreme lontane dall’equilibrio ottimale
Il contratto sociale (0,2)
Lo stolto (3,1)
Il furbo disonesto (2,4)
L’ultimo trucco (5,3)
Il trionfo della ragione (4,5)
La scelta razionale (1,0)
Il sentiero della ragione
• Il principio di razionalità ha una grande potenza euristica perché,
partendo da ipotesi molto semplici, consente di raggiungere risultati
molto complessi. Ma non tutti gli individui si comportano in modo
razionale
• Secondo i sociologi gli individui non agiscono in vitro, i loro
comportamenti sono condizionati dal contesto sociale in cui
operano che è costituito da un insieme di norme sociali e istituzioni
che si sono formate nel corso della storia. I loro comportamenti
sono quindi molto meno flessibili di quanto pensino gli economisti
• Chi ha ragione?
I fenomeni sociali sono complessi e hanno numerose facce
alcune delle quali possono essere spiegate meglio con i metodi
degli economisti altre con quelli dei sociologi o di altri scienziati
sociali come psicologi, antropologi e giuristi.
• Il ragionamento economico si esprime attraverso i modelli ovvero rappresentazioni astratte e semplificate di fenomeni reali che cercano di spiegarne il funzionamento analizzandone gli elementi essenziali.
• Distinguere ciò che è essenziale da ciò che non lo è un compito fondamentale dalla scienza. Spesso partire da una rappresentazione molto articolata della realtà non aiuta a capirne il funzionamento e può impedirci di raggiungere gli scopi che ci proponiamo
• A differenza delle scienze fisiche nelle scienze sociali non si possono condurre esperimenti di laboratorio inoltre ciò che accade nella realtà dipende da come gli agenti la percepiscono e rappresentano.
• A partire da fondamenti semplici e chiari la scienza economica ha costruito un linguaggio rigoroso in cui le proposizioni possono essere sottoposte a critica sul piano della coerenza logica.
• Nonostante la sua maggiore formalizzazione e rigore l’economia non è una scienza esatta, lo stesso fenomeno può essere spiegato da molte teorie che devono trovare conferma nei fatti empirici.
• L’obiettivo della scienza economica non è solo quello di capire il funzionamento dell’economia (economia positiva) ma anche quello di fornire indicazioni per intervenire su di esso (economia normativa)
• Il corso è diviso in due parti: microeconomia e macroeconomia
• La microeconomia studia i comportamenti dei singoli agenti economici (il singolo consumatore o la singola impresa) per spiegare il funzionamento di un singolo mercato
• La macroeconomia studia i comportamenti di gruppi sociali come l’insieme dei consumatori, l’insieme delle imprese, lo Stato
Se le risorse sono scarse l’economia deve risolvere tre problemi fondamentali
• che cosa produrre
• come produrre
• per chi produrre
La scelta di quali beni produrre può essere il risultato di:
• decisioni prese dallo Stato (economia pianificata)
• libera interazione delle decisioni individuali nel mercato (economia di mercato)
• di entrambi (economia mista)
L’uso di risorse scarse: frontiera della produzioneA
rma
me
nti
Alimenti
10
20
30 60 80 100
a
b d
c
Arm
am
en
tiAlimenti
10
20
30 60 80
a
b
d
c
50
• Nell’economia ci sono molti individui con gusti e preferenze diversi come può il mercato far sì che le imprese producano approssimativamente i diversi beni che i consumatori desiderano nelle quantità che essi desiderano?
• Il coordinamento avviene grazie al meccanismo dei prezzi che influenzano le decisioni delle une e degli altri
Come produrre
• Cosa garantisce che le imprese usino nella produzione le tecnologie più efficienti?
• Anche in questo caso la concorrenza e i prezzi orientano le imprese verso scelte ottimali
Chi si approria dei beni prodotti nel sistema economico?
• Chi ha maggiore capacita di spesa può acquistare più beni. La capacità di spesa dipende a sua volta dai prezzi deui fattori produttivi di cui ciascuno dispone
• Il mercato coordina le decisioni agendo come un sistema di segnali che premiano coloro che agiscono in modo conforme con le informazioni che tali segnali trasmettono e sanzionano coloro che agiscono in modo difforme
mercato dei beni
mercato dei fattori
offerta domanda
spesa abbigliamentospesa abitazioni
spesa alimentare
abbigliamento
abitazionialimentari
salariprofitti
rendite
offertadomanda
lavorocapitale
terra
famiglie imprese
moneta
moneta
servizi dei fattori
beni
Circuito economico
Perché esiste il mercato?
• se tutti sapessimo produrre da soli quanto ci occorre il mercato non avrebbe ragion d’essere
• ma se ci si specializza nella produzione di pochi o un solo bene si può destinare il proprio tempo a produrre ciò che si sa fare meglio lasciando ad altri il compito di produrre ciò in cui sono più efficienti
• in questo modo tutti diventano più produttivi e le dimensioni della torta dei beni prodotti che è possibile scambiare sul mercato aumentano
• la divisione del lavoro e lo scambio sono forse i principali fattori che hanno fatto crescere le economie nella storia!
Vantaggio comparato
Se il produttore di vino produce abiti deve rinunciare a 2 bottiglie di vino per produrre 1 abito. Il costo opportunità di un abito è 2 bottiglie di vino
Se il produttore di vino produce vino deve rinunciare a 1/2 abito per produrre 1 bottiglia di vino. Il costo opportunità di una bottiglia di vino è 1/2 abito
Se il sarto produce vino deve rinunciare a 2 abiti per produrre 1 bottiglia di vino. Il costo opportunità di una bottiglia di vino è 2 abiti
Se il sarto produce abiti deve rinunciare a 1/2 bottiglia di vino per produrre 1 abito. Il costo opportunità di un abito è 1/2 bottiglia di vino
Ore necessarie per produrre
1 abito1 bott.vino
produttore di vino 10 5
sarto 5 10
per il produttore di vinocosto opportunità del vino = 1/2 costo opportunità degli abiti = 2
per il sartocosto opportunità del vino = 2 costo opportunità degli abiti = 1/2
Come si comporta un individuo razionale?
Entrambi possono scegliere se produrre sia vino che abiti oppure produrre solo vino o solo abiti e scambiare quello che producono con l’altro bene
Nel primo caso entrambi sarebbero autosufficienti e non ci sarebbe scambio
Lo scambio è conveniente quando entrambi possono avere quantità di vino e abiti maggiori di quelle ottenibili producendoli da sé
Se ognuno si specializza nella produzione del bene che è capace di produrre in modo più efficiente e scambia il suo prodotto con l’altro entrambi possono ottenere benefici dallo scambio
Ipotizziamo che vino e abiti si scambino secondo un rapporto di 1 a 1 ossia compreso fra i due costi opportunità allora:
Al produttore di vino conviene specializzarsi nella produzione di vino e scambiarlo con abiti perché Cede 1 bottiglia di vino ottiene in cambio 1 abitoSe producesse tutto da séRinunciando a 1 bottiglia di vino produrrebbe ½ abito
Al sarto conviene specializzarsi nella produzione di abiti e scambiarli con vino perché Cede 1 abito ottiene in cambio 1 bottiglia di vinoSe producesse tutto da séRinunciando a 1 abito produrrebbe ½ bottiglia di vino
Ore necessarie per produrre
1 abito1 bott.vino
produttore di vino 12 3
sarto 4 2
Caso meno ovvio. Il sarto è più efficiente nella produzione di entrambi i beni
Se un abito si scambia con 3 bottiglie di vino ancora una volta al sarto conviene specializzarsi nella produzione di abiti perchéCede un abito ottiene in cambio 3 bottiglie di vino
Se producesse tutto da séRinunciando a un abito produrrebbe 2 bottiglie di vino
al vinaio conviene specializzarsi nella produzione di vino perchéCede 1 bottiglia di vino ottiene in cambio 1/3 abito
Se producesse tutto da séRinunciando a 1 bottiglia di vino abito produrrebbe ¼ di abito
Tre tipi di mercati:• concorrenza perfetta: è un mercato caratterizzato dalla presenza
di un numero molto elevato di acquirenti e di venditori, talmente elevato che nessuno di essi, preso individualmente, è in grado di influenzarne il funzionamento, così come un singolo elettore non può determinare il risultato delle elezioni politiche
• monopolio: molti aquirenti ma un solo venditore che può influenzare il funzionamento del mercato con le proprie decisioni
• oligopolio: molti acquirenti e pochi venditori le decisioni di questi ultimi dipendono le une dalle altre come le mosse dei giocatori di scacchi
Piani di domanda di spettacoli musicali
Prezzo Quantità100 180 360 640 10
1 6 100
P
80
60
40
3
100
100
80
40
P
3 5 8 1310 23 Q
Curva di domanda collettiva
A A+BB
100
80
40
P
60
20 30 Q
100
80
40
P
60
20 30 Q50
A B A+B
Curva di offerta collettiva
Curva di offerta individuale
Un aumento del prezzo dello zucchero fa diminuire la quantità domandata di caffé
Un aumento del prezzo del tè fa aumentare la quantità domandata di caffé
Un aumento del reddito fa crescere la domanda di lana e diminuire quella di fibbre sintetiche
A
BC
p1
p2
q2
q1
A
BC
p1
p2
Spesa = p x q
Domanda anelastica Domanda elastica
q2
q1
A
BC
p1
p2
q2
q1
Domanda a elasticità unitaria
p1
p2
q2
q1
p1
p2
Domanda anelastica Domanda elastica
q2
q1
p1
p2
q2
q1
p1
p2
Offerta anelastica Offerta elastica
q2
q1
p1
q2
q1
p1
p2
Domanda perfettamente elastica Offerta perfettamente anelastica
q1
p1
p2
P
Q
A
B
A > B
q1q2
Perché la UE spende il 70% del proprio bilancio per sostenere l’agricoltura?
DO1
O2
P
Q
P
p1
p2
q1 q2
p1
p2
q1 q2
O2
O1
D
O2
O1
perché le restrizioni nel mercato della droga non hanno successo?
il consumatore sarà disposto ad aquistare la stessa quantità di prima solo se la somma da pagare sarà uguale a quella di prima ovvero se il prezzo scenderà a p1-t per compensare l'imposta da pagare.
Allo stesso modo il produttore sarà disposto a offrire la stessa quantità di prima solo se introiterà una somma uguale al prezzo precedente ma perché questo accada è necessario che il prezzo pagato dal consumatore sia uguale a p1+t
Un’imposta di uguale ammontare produce gli stessi effetti sia che gravi sulla produzione sia che gravi sul consumo
Se il prezzo è diverso da quello di equilibrio la somma delle rendite non è massima
Imposte ed efficienza
Perdita secca ed elasticità
Al variare dell’imposta variano anche gettito e perdita secca
Aliquota e gettito non variano sempre nella stessa direzione
Commercio internazionale
Se il prezzo internazionale supera quello interno il paese esporta, il benessere gemerale aumenta ma non per tutti
i produttori guadagnano i consumatori perdono
Se ilprezzo internazionale è inferiore il paese importa, il benessere generale aumenta ma non per tutti
I produttori perdono i consumatori guuadagnano
Con un dazio il benessere generale diminuisce ma qualcuno ci guadagna
Esternalità
Esternalità come intervenire?
produzione
consumo
Soluzioni al problema dell’inquinamento
T
T, C
Funzione di produzione
Costi
Costo medio e marginale
Il costo totale può essere misurato in diversi modi
Fra costo medio e costo marginale esiste una precisa relazione
I costi nel lungo periodo
Rendimenti di scala
Massimizzazione del profitto
Curva di offerta
p1
p2
q2
q1
p3
P
Qq3
cmet
cmev
cma
a
b
c
Punto di chiusura
Punto c: prezzo >cmet l'impresa massimizza il profitto; il profitto è positivo
Punto b: cmev<prezzo<cmet l'impresa perde ma minimizza le perdite se continua a produrre q2, se smette di produrre le perdite sono maggiori
area rettangolo grigio chiaro= perdite se continua a produrresomma aree rettangoli chiaro e scuro = perdite se smette di produrre
Punto a: prezzo= cmev al di sotto di questo prezzo l'impresa minimizza le perdite interrompendo la produzione (rettangolo grigio chiaro) perchè se continua le perdite sono uguali ai costi fissi (rettangolo grigio chiaro) più i costi variabili (rettangolo grigio scuro) che non riesce a coprire
p1
p4
q4
q1
p3
P
Qq3
cmet
cmev
cma
a
d
c
Aggiustamenti del mercato
Monopolio
Il profitto del monopolista
Monopolio naturale
Discriminazione perfetta
Il dilemma del prigioniero
Strategie oligopolistiche
Concorrenza monopolistica