agli studenti del corso di laurea in c.t.f. (anno ... · successivamente sostituiti da tca ed ssri,...
TRANSCRIPT
Agli studenti del corso di Laurea in C.T.F. (anno accademico 2016-17)
Questo file riguarda argomenti selezionati delle lezioni del corso di Farmacologia
Generale e Farmacoterapia I.
Si raccomanda agli studenti (come più volte sottolineato durante le lezioni) di usare
questo materiale solo come aiuto/guida alla preparazione del relativo esame di
Farmacologia Generale e Farmacoterapia I.
Si rammenta, infatti, che l’USO dei TESTI di Farmacologia consigliati (ad esclusiva
scelta dello studente) è indispensabile per una corretta, utile e più facile
preparazione della materia.
Si precisa che il programma completo per la preparazione dell’esame è sempre
reperibile presso la segreteria della Sezione di Farmacologia.
Gli studenti sono tenuti a svolgere tutti gli argomenti indicati nel programma
anche se non compresi nel materiale didattico utilizzato a lezione.
Infine, si mettono in guardia gli studenti dall’uso di fotocopie di materiale didattico
(presunte stampe delle lezioni contenute nel cd) ABUSIVAMENTE vendute presso le
copisterie.
Le figure utilizzate nelle lezioni sono quelle dei libri di testo consigliati o sono immagini copyright-free da siti web specializzati
Farmaci Antidepressivi
● ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
● INIBITORI DELLE MONOAMINO-OSSIDASI (I-MAO)
● INIBITORI SELETTIVI DEL REUPTAKE DELLA SEROTONINA (SSRI)
● ANTIDEPRESSIVI ATIPICI
Disturbi affettivi
Depressione maggiore Patologia caratterizzata da periodicità
7-15 % uomini; 13-28% donne 40-50% origine genetica
area emotivo-affettiva
area vegetativa
attività psicomotoria
sfera cognitiva
Sintomi variabili
Cause: vulnerabilità genetica (~ 50% casi)
stress
traumi emozionali
infezioni o danni durante lo sviluppo
malattie
lutti, separazioni, licenziamenti (depressione reattiva o esogena)
assunzione di farmaci o droghe di abuso
Disturbo bipolare: alternanza di fasi depressive e di fasi maniacali
Tristezza, senso di impotenza,
disinteresse, incapacità di concentrazione,
distrubi del sonno,
alterazione memoria, sensi di colpa,
Antidepressivi triciclici (TCA)
Scoperti casualmente durante lo studio di nuovi farmaci antipsicotici.
Possiedono una struttura triciclica simile a quella delle fenotiazine, ma
non hanno azioni antipsicotiche
Amine terziarie o secondarie con meccanismo d’azione simile
Antidepressivi triciclici
Meccanismo d’azione
Inibizione del trasportatore deputato alla
ricaptazione (sistema di uptake 1) della
noradrenalina e della serotonina
Potenziamento della trasmissione
noradrenergica e serotoninergica
a livello dei sinaptosomi cerebrali
deputati al controllo dell’affettività
In aggiunta ai loro effetti sulla ricaptazione delle amine, molti TCA sono
antagonisti di diversi tipi di recettori neurotrasmettitoriali, tra cui:
● recettori a1-adrenergici postsinaptici
Antidepressivi triciclici
● recettori colinergici muscarinici
● recettori istaminergici
Vertigini
Ipotensione ortostatica
Disturbi sessuali
Aumento
ponderale
Sonnolenza
Vertigini
Sedazione
Secchezza delle fauci,
Stipsi, ritenzione urinaria,
visione offuscata,
tachicardia, disturbi
cognitivi, deliri
Stabilizzazione della
membrana
Blocco canali al
Potassio
Disturbi del ritmo
cardiaco
EFFETTO
TERAPEUTICO
ANTIDEPRESSIVO
TCA
NRI SRI
H1
M1
a-1
Antidepressivi triciclici
EFFETTI
COLLATERALI
INIBITORI SELETTIVI DEL REUPTAKE DELLA SEROTONINA (SSRI)
Meccanismo d’azione
Inibiscono la ricaptazione della serotonina bloccando rapidamente lo specifico
trasportatore neuronale con diversa potenza (> paroxetina) ed elevata
selettività (> citalopram)
L’aumento della disponibilità sinaptica della serotonina stimola un elevato
numero di recettori 5-HT postsinaptici
Minore azione su recettori adrenergici, muscarinici, istaminergici :
MINORI EFFETTI COLLATERALI
INIBITORI SELETTIVI DEL REUPTAKE DELLA SEROTONINA (SSRI)
Per i ridotti effetti collaterali anticolinergici, gli SSRI rappresentano farmaci
antidepressivi di prima scelta: maggiore sicurezza e tollerabilità:
● Trattamento di varie forme di depressione
● Utili anche nel trattamento di alcuni disturbi d’ansia
Usi terapeutici
Efficacia simile a quella dei TCA
INIBITORI SELETTIVI DEL REUPTAKE DELLA SEROTONINA (SSRI)
Effetti collaterali
● Anoressia, nausea, disturbi gastrointestinali
● Insonnia e irrequietezza
● Disfunzioni sessuali
● Sindrome serotoninergica, se associati ad I-MAO
stimolazione
recettori 5-HT3
stimolazione
recettori 5-HT2C
Neurolettici
Antidepressivi triciclici
b-bloccanti
Alcuni antiaritmici
Oppioidi
Interazioni con altri farmaci
● Inibizione citP450 (CYP2D6)
ANTIDEPRESSIVI ATIPICI Gruppo eterogeneo di molecole, poco correlate ai classici TCA, con i quali tuttavia
condividono alcune azioni biochimiche
Farmaci che interagiscono con la trasmissione serotoninergica ed adrenergica (SNRI):
Venlafaxina
Duloxetina Inibitori re-uptake di serotonina e noradrenalina
Antidepressivi specifici serotoninergici e noradrenergici (NASSA) :
Mirtazapina
Presinaptico
Blocco recettori a2 presinaptici:
• Autorecettori ↑rilascio nA
• Eterorecettori ↑ rilascio serotonina
Postsinaptico Blocco di recettori 5HT2 e 5HT3:
• ↑ azioni serotonina su 5-HT1
Blocca recettori
Adrenergici,
5HT, H1 ed M
ANTIDEPRESSIVI ATIPICI
Inibitori selettivi della ricaptazione di noradrenalina (NARI):
Reboxetina
Inibizione re-uptake noradrenalina ed
elevata specificità farmacologica:
Scarsa ffinità recettori H1, a1, M
No azione I-MAO
Buona tollerabilità e scarsi effetti avversi !
Antidepressivi che interagiscono con la trasmissione serotoninergica:
Nefazadone
Inibitore re-uptake serotonina
Blocco selettivo recettori post-sinatici 5-HT2
Leggera inibizione re-uptake nA
Bassa incidenza effetti avversi !
Trazodone: Sedativo ed antidepressivo con
meccanismo simile a nefazadone
Pro-farmaco ?
ANTIDEPRESSIVI ATIPICI
Le principali caratteristiche degli antidepressivi atipici sono:
Minori effetti collaterali
Minore tossicità acuta da sovradosaggio
Efficacia nei pazienti che non rispondono ai TCA o agli I-MAO
Gli antidepressivi atipici NON presentano
né una maggiore rapidità nell’indurre l’effetto antidepressivo
né una migliore efficacia rispetto agli altri antidepressivi
INIBITORI DELLE MONOAMINO-OSSIDASI (I-MAO)
Nel 1951 si osservò che l’iproniazide,
un derivato dell’isoniazide, usata per
il trattamento della tubercolosi,
provocava effetti positivi sul tono
dell’umore
Nel 1952, Zeller e collaboratori
dimostrarono che l’iproniazide a
differenza dell’isoniazide, era in grado
di inibire gli enzimi MAO
Tra i primi farmaci ad essere introdotti clinicalmente come antidepressivi.
Successivamente sostituiti da TCA ed SSRI, meglio tollerati e più efficaci
Meccanismo d’azione
Le monoamino ossidasi (MAO)
sono enzimi mitocondriali deputati
al metabolismo ossidativo delle
catecolamine o mono-amine
Gli I-MAO si legano
covalentemente alle MAO
causando una inibizione
non-competitiva e di lunga
durata
L’effetto dell’inibizione dura per molti giorni dopo
l’interruzione del trattamento: necessità di ri-sintetizzare
nuovo enzima MAO e ripristinare il normale metabolismo
delle amine
INIBITORI DELLE MONOAMINO-OSSIDASI (I-MAO)
MAO A
Particolarmente espresse
nel cervello, agiscono
preferenzialmente su 5-HT
e NE
MAO B
Degradano preferenzialmente
DA e tiramina, e sono
espresse anche a livello
periferico
INIBITORI DELLE MONOAMINO-OSSIDASI (I-MAO)
Gli attuali inibitori delle MAO impiegati clinicamente inibiscono le due
isoforme di MAO A e B
L’inibizione
provoca effetti
TERAPEUTICI
L’inibizione
provoca effetti
COLLATERALI
Effetti collaterali
● Ipotensione ortostatica
● Aumento del peso corporeo
● Effetti atropino-simili: secchezza delle fauci,
offuscamento della vista, ritenzione urinaria, irrequietezza
● Eccessiva stimolazione del sistema nervoso centrale:
tremore, eccitamento, insonnia e nel caso di
sovradosaggio convulsioni
● Gravi interazioni farmacologiche e alimentari
INIBITORI DELLE MONOAMINO-OSSIDASI (I-MAO)
Interazioni con componenti della dieta
In presenza di I-MAO, la tiramina
viene maggiormente assorbita e
quindi viene potenziato il suo effetto
simpaticomimetico
I pazienti che assumono I-MAO devono attenersi a rigide restrizioni
dietetiche
Cheese reaction: crisi ipertensiva che
può dare origine ad una grave cefalea
pulsante e occasionalmente a emorragia
intracranica
Potenziamento dell’azione della tiramina,
amina simpaticomimetica derivata dalla
fermentazione di molti cibi.
La tiramina è normalmente
metabolizzata dalle MAO nelle
pareti intestinali e nel
fegato. Solo una piccola quota
raggiunge la circolazione
sistemica.
Interazioni con altri farmaci
Sindome serotoninergica: agitazione,
tremore, sudorazione, contrazioni muscolari e
mioclonie, disturbi gastrointestinali, e in caso di
grave intossicazione convulsioni e coma
Gravi crisi ipertensive
Associazioni con TCA o SSRI
Associazioni con simpaticomimetici indiretti (quali prodotti da banco per raffreddore)
Usi terapeutici degli I-MAO
Moclobemide
Forme severe di depressione che non rispondono a farmaci meno tossici
Gravi disturbi d’ansia
Inibitore reversibile e selettivo delle MAO-A
Presenta una minore capacità di potenziare le azioni vasopressorie
della tiramina e di altre amine simpaticomimetiche ad azione
indiretta
Limite: effetti antidepressivi moderati
INIBITORI DELLE MONOAMINO-OSSIDASI (I-MAO)
• I livelli di monoamine a livello sinaptico aumentano entro poche ore
• Gli effetti collaterali si osservano dopo ore-giorni
• L’effetto terapeutico si osserva dopo varie settimane di trattamento
Dinamica temporale degli effetti degli antidepressivi TCA, SSRI, SNRI
Risposte neuroadattative
Down-regulation dei recettori post-sinaptici b-adrenergici e 5-HT1A (ippocampo, ipotalamo)
Desensitizzazione o down-regulation degli autorecettori presinaptici a2 e 5-HT1A e 5-HT1B
Aumento dell’espressione degli enzimi tirosina idrossilasi (TH) e triptofano idrossilasi (TPH)
Aumento espressione delle neurotrofine sinaptogenesi
A livello di gruppi di sinapsi
A livello delle singole sinapsi
Effetti degli antidepressivi dopo somministrazione cronica
Recettore
Protein chinasi
nucleo
effettore
Regolazione espressione dei recettori
Controllo dell’espressione genica
Regolazione dei meccanismi di trasduzione a livello citoplasmatico
ANTIDEPRESSIVI
stimolazione
recettori adrenergici
e serotoninergici
Ruolo del BDNF nella sinaptogenesi e negli effetti a lungo termine
dei farmaci antidepressivi
TRATTAMENTO DELLE PSICOSI MANIACO-DEPRESSIVE
O DISTURBO BIPOLARE
FARMACI ANTIMANIACALI E STABILIZZANTI DELL’UMORE
● Litio
● Alcuni farmaci antiepilettici
Carbamazepina, acido valproico
Lamotrigina, topiramato, gabapentina
Litio Catione monovalente appartenente al gruppo dei metalli alcalini
Utilizzato in terapia sotto forma di litio carbonato
Sostituisce il Na+ nel sostenere il potenziale d’azione
nella cellula nervosa, ma non costituisce un substrato
ideale per la pompa Na+/K+-ATPasi Accumulo in
cellula
Parziale perdita di K+ intracellulare e parziale depolarizzazione della cellula
Meccanismo d’azione
Effetti elettrofisiologici
Effetti modulatori sulla trasduzione del segnale
L’esatto meccanismo d’azione del Li+ come stabilizzante dell’umore rimane
attualmente sconosciuto, sebbene siano state caratterizzate numerose azioni
a livello cellulare
Effetti neuroprotettivi
Litio
Diminuzione della
funzionalità di proteine
chinasi
Alterazione rilascio neurotrasmettitori:
noradrenalina, dopamina
serotonina
Inibizione della via
dei fosfatidil inositoli:
IP3
Modulazione attività delle
proteine G
(è favorito lo stato
eterotrimerico inattivo)
Effetti modulatori sulla trasduzione del segnale
N-acetyl-
aspartate
Incremento dell’espressione della proteina
antiapoptotica Bcl-2 (B-cell lymphocyte protein-2)
Inibizione della glicogeno sintasi chinasi 3b (GSK-3b) che regola
l’attivazione di fattori di trascrizione proapoptotici
Litio
Effetto
neurotrofico e
neuroprotettivo
Effetti neuroprotettivi
Litio
● Aumento transitorio dell’escrezione di
idrossicorticosteroidi, Na+, K+ e acqua
● Interferenza con la iodurazione della tiroxina Compromissione
della funzione tiroidea
● Inibizione dell’azione dell’ormone antidiuretico
(ADH) sull’adenil ciclasi renale Poliuria
Usi terapeutici
Per la maggior parte dei pazienti che soffrono di disturbo bipolare, il trattamento
con sali di litio rappresenta la scelta d’elezione
Effetti collaterali
Aritmie e ipotensione
● Disturbi di natura neurologica Debolezza muscolare,
atassia, tremore
Siti possibili di interazione
di farmaci antiepilettici con
la neurotrasmissione
glutammatergica.
Siti di interazione di farmaci
antiepilettici a livello della
neurotrasmissione
GABAergica.
Farmaci antiepilettici
Acido valproico, carbamazepina
Acido valproico
● Bloccante dei canali al sodio
● Inibitore della GABA-transaminasi
Carbamazepina
● Bloccante dei canali al sodio
Effetto di stabilizzante dell’umore è legato a meccanismi complessi a lungo termine
a livello cellulare:
• Modulazione dei meccanismi di trasduzione dei segnali:
proteine G
proteine chinasi
• Interazione con meccanismi neurotrofici e neuroprotettivi (riduzione apoptosi)
Lamotrigina, Gabapentina, Topiramato
Lamotrigina
● Bloccante dei canali al Na+, al Ca2+ e al K+ voltaggio-dipendenti
Topiramato
● Bloccante dei canali al Na+ e al Ca2+ voltaggio-dipendenti
● Antagonista dei recettori per il glutammato (AMPA, kainato)
● Inibitore rilascio del glutammato
Gabapentina
● Aumenta la sintesi e il rilascio di GABA
● Inibitore rilascio del glutammato
● Antagonista dei recettori per il glutammato (kainato)
● Potenziatore dell’attività gabaergica