agorà n.8

Upload: qender-agora-padri-barnabiti-aps

Post on 04-Jun-2018

217 views

Category:

Documents


0 download

TRANSCRIPT

  • 8/13/2019 Agor n.8

    1/12

    LBN

    In ques mesi di ponficatoabbiamo imparato a conosce-re la grandezza di un uomoche con pochi e semplici ges

    induce grandi riflessioni. Nondi meno le sue parole, cosimmediate e capaci di rag-giungere tu. Siamo ancorapi sorpresi che in molcasi ilSanto Padre faccia riferimen-to ai termini cari al nostroFondatore, SantAntonio Maria Zaccaria, e che contraddisnguono la nostra spiritualit: fervore eepidezza (cfr. Evangelii Gaudium). Il contesto in cui risuonano queste parole quello dellevangelizzazione comeimpegno di ogni crisano che non dovrebbe avere costantemente una faccia da funerale. Infa, la buona noziadel Vangelo necessita sempre pi annunciatori non trise scoraggia, impaziene ansiosi, ma ministri del Vangelo

    la cui vita irradi fervore perch per primi hanno sperimentato profondamente la gioia di Cristo(cfr n. 10). Inoltre,mentre si cerca di capire quali nuovi strumendi comunicazione adoare per trasmeere la buona nozia alluo-mo moderno, Papa Francesco ci mostra che il segreto non sta nellassunzione di strategie comunicave parcolari,ma nelleloquenza della tesmonianza personale. Con Papa Francesco la comunicazione del messaggio salta ognimediazione e si poggia sulla relazione personale. Evangelizzare vuol dire farsi incontro alluomo e accoglierlo nellasua situazione concreta e nel rispeo della sua dignit. Evangelizzare condividere: uscire per avvicinare, andareverso le periferie per portarle al centro, verso chi nella sofferenza per alleviare le ferite, verso i lontani per ridurrele distanze. Nellesperienza del servizio che i nostri giovani fanno durante i campi esvi e nel nostro lavoro di apo-stolato non possiamo non tenere presente questa chiamata alla gioia nel seguire il Signore. Il nostro impegnonon pu ridursi a brevi momencarichi di entusiasmo, bens diventare giorno dopo giorno una parte fondamentaledel nostro baesimo. La straordinariet dei gesdeve essere lordinariet del nostro vivere. In Albania e in altri

    luoghi deve risaltare la bellezza dellannuncio. Il nostro impegno in questa terra proprio di ricercare la grandebellezza nelle piccole cose, nellaiuto concreto, nellascolto e nella preghiera. Ci dunque preziosa la tesmonian-za di quan seppur grandi, si fanno piccoli per giungere a tu: come Maria che accea per prima di portare den-tro di s la Salvezza del mondo; come Ges che chiede di nascere nel nostro cuore ogni giorno.

    Rallegratevi nel Signore,

    sempre; ve lo ripeto

    ancora, rallegratevi".(Fil. 4,4)

  • 8/13/2019 Agor n.8

    2/12

    Avit pastorali

    Anno IV numero 8Pagina 2

    IAP

    Lanno pastorale si aperto carico diiniziave e impegni. Oltre alle consue-te avit di catechismo che scandi-scono le nostre semane, si connuaa colvare il gruppo dei giovani e apromuovere gli incontri interdiocesa-ni. Inoltre abbiamo ripreso il catechi-smo nei villaggi garantendo la S. Mes-sa anche nelle localit pi lontane.Ladesione da parte dei giovani alle

    a

    vit proposte e lentusiasmo concui riusciamo a proseguire questocammino pastorale ci rallegra e ciesorta ad impegnarci senza sosta. Lapartecipazione crescente fruo an-che di una maturazione della comuni-t parrocchiale verso limpegno nonsolo di noi missionari, ma anche ditu coloro che ci stanno vicini: deivolontari e dei benefaori. Leco deiges concre di vicinanza smuove icuori e crea legami prima inimmagina-bili. Nellera della rete digitale, facen-do buon uso dei mezzi di comunica-zione a disposizione, si concrezzaanche la rete dei legami amicali e del-la gratuit del dono che non dovrebbemai mancare. I nostri bambini, abitua- ormai alla presenza dei volontariitaliani che aendono tuo lanno,sono altres movaa partecipare allavita parrocchiale, speranzosi che arrivi

    presto lestate e lallegra compagnia

    di giovani venu apposta per loro.

    Ecco dunque i frudella rete Qendr

    Agor, della dedizione nel lavoro quo-

    diano di chi crede nella gioia del

    Vangelo. Perch uni nella preghieradivenamo membra di un solo Corpo

    e compiamo insieme lopera del Pa-

    dre. Questo impegno deve vederci

    solerancora di pi nella nostra Fami-

    glia in cui le culture e le distanze sono

    da intendersi come ricchezza e non

    come divisione o peggio, diversit.

    LN

    Nel mondo moderno le feste nataliziesoolineano le divisioni nelle famiglie,la solitudine degli invisibili e di coloroche non si accontentano. Sono spessoindicatori di una povert relazionalepreoccupante, oltre che cruenta. Neipaesi pi poveri, invece, spesso acca-de il contrario: le feste sono occasionidi incontri, di auguri; opportunit di

    diver

    rsi insieme anche con poco osemplicemente organizzando unafescciola con balle, recite e sketchdiverten. questo il Natale cheamiamo, quello dei bambini e dei gio-vani che provano a dimencare insie-me le bruure del mondo, sperandotra un passo di danza, un sorriso e unanota, in un futuro migliore. La tenta-zione del dio denaro esiste anche qui,ma almeno in quesgiorni la teniamolontano prendendoci per mano.

    Famullia Shn Nikolla, Natale 2013.Centro polifunzionale Agor. Unim-

    magine della festa natalizia organiz-

    zata dai giovani per le loro famiglie.

    Famullia Shn Nikolla. Corle parroc-

    chiale, Milot. Moter Violeta e Moter

    Ana immortalate con i loro piccoli

    durante loratorio pomeridiano. Pre-

    ziosissimo il lavoro delle Angeliche in

    questo angolo di terra missionaria.

    di Giovanni Peragine

  • 8/13/2019 Agor n.8

    3/12

    Pagina 3

    US

    Il 14 dicembre scorso, nella chiesaMaris Stella di Conversano (BA), stato ordinato sacerdote Vito Gian-nuzzi, auale vice parroco della par-

    rocchia San Nicola di Milot. La cele-brazione si svolta in presenza delvescovo di Conversano, Mons. Dome-nico Padovano, del Padre SuperioreProvinciale del Centro Sud, p. Riillo edegli altri confratelli barnabi. Allafunzione hanno partecipato anche ungruppeo di giovani albanesi, entusia-s di vivere unesperienza davverounica. Ringraziamo il Signore per que-sta vocazione e preghiamo affinchmandi altri operatori nella Sua vigna.

    AA

    Con laiuto di p. Vito abbiamo ripresoalcune importan avit del nostroCentro polifunzionale, quali il corso diitaliano e il corso di chitarra. In par-colare grazie a questulmo laborato-rio un gruppeo di giovani appassio-nagi cominciano ad accompagnarela Messa con alcuni can. Nella nuovazona pastorale, invece, le avit dicatechismo sono svolte regolarmenteil marted e il venerd, grazie anchealla collaborazione delle suore angeli-che della comunit di Fush Milot.

    PMP. VM

    Se il 15 dicembre padre Vito ha cele-brato la sua prima messa nella chiesadi Conversano, il 29 rientrato a Milot,la sua prima sede di apostolato, sta-ta la volta della prima messa davanalla comunit parrocchiale albanese.

    Grande la commozione per questotraguardo: un giovane sacerdote inuna comunit con tan giovani! Pre-ghiamo il Signore affinch il neo padrebarnabita possa operare sempre condevozione e tesmoniare con il suooperato la grazia del Padre.

    14-15 dicembre 2013. Alcuni giovani,

    accompagnada p. Giovanni Peragi-

    ne, hanno partecipato alla ordinazio-

    ne sacerdotale di Vito Giannuzzi.

    Soo. La chiesea di Gallat

    Agor 2013

    MIlot. Parrocchia di San Nicola. Padre

    Vito celebra la sua prima messa in

    presenza della comunit albanese.

    Una grande gioia per tunoi!

  • 8/13/2019 Agor n.8

    4/12

    Pagina 4 Anno IV numero 8

    LCM

    Come ancipato nel precedente pe-riodico in poco meno di un mese, gra-zie allaiuto di un gruppo provenientedallIrlanda, stata edificata una nuo-va chiesa nella zona pastorale deno-minata Fush Milot II. Finalmenteanche gli abitan di questa zona pa-storale da poco costuita possonogodere di un luogo di culto e so-

    pra

    u

    o di uno spazio accoglientedove ritrovarsi e far giocare i bambini.La piccola opera stata realizzata inun clima di servizio e di scambio inter-culturale ricco di emozioni e di condi-visione. E grande stata la gioia ditunel veder realizzare giorno dopogiorno la piccola struura. Ci hannoaiutato in questa impresa lassociazio-ne di volontariato Heart to Hand,che opera nel campo della solidarietin alcuni Paesi in via si sviluppo. Rin-graziamo il Signore per averci soste-nuto in questopera e di averci donatopersone con un cuore a portata dimano da offrire a chi ha bisogno!

    GP. D!

    Dopo tre anni di apostolato missiona-rio, p. Domingo Pinilla stato inviato

    nella Parrocchia di San Sebasano aLivorno per connuare la sua opera inqualit di Superiore della comunit.Un pizzico di dispiacere per quessaluaccompagnano un forte augurioal nostro grande padre argennoperch possa connuare il suo lavorocon la stessa energia che ha regalato anoi. Magari creando un nuovo gemel-laggio tra le comunit barnabiche!

    Fush Milot II, 7 oobre 2013. I fedeli

    accorrono alla S. Messa nella chie-

    sea della Divina Misericordia.

    In basso. logo dellassociazione Heart

    to Hand - www.hearohand.net

    Fush Milot II, 7 oobre 2013. Prima

    celebrazione eucarisca nella chie-

    sea della Divina Misericordia con i

    volontari dell Heart to Hand guida

    da p. Pat Whelan.

    Altre nozie

    della Comunit

  • 8/13/2019 Agor n.8

    5/12

    Pagina 5

    GM!

    Lesperienza in Albania cambia la vita.Questo un dato di fao. Cambia lapercezione delle cose: i colori, i sapori,i sorrisi, gli affanni. Tuo diventa nuo-vo e assume un valore diverso. Chi haconosciuto la missione, i bambini, ipadri e le suore che vivono in questopiccolo angolo di mondo lo sa. E lavoglia di tornare, di spendersi in favo-re di questa realt cresce insieme aglianni di sevizio. Ebbene s, perch dallasemplice avventura esva adesso sipu parlare di volontariato, di servizioal prossimo, di percorso formavo chefacciamo per migliorare noi stessi esoprauo la relazione che intendia-mo instaurare con gli altri. LAlbanianon pi lontana, sconosciuta o per-cepita negavamente. LAlbania unaterra giovane e ricca, soprauo disogni. E non solo dei piccoli o di coloroche connuano a desiderare di andarevia da l verso una Paese sviluppato. ricca anche dei desideri di noi volonta-ri che amiamo pensare, il giorno stes-so in cui ci samo imbarcando per

    Milot, agosto 2013. In alto. Alcuni

    animatori ringraziano la missione

    albanese a modo loro. Di lato. Il

    murales del campo esvo 2013.

    In basso. Veduta della ciadina di

    Milot dalla nuova superstrada.

    Agor 2013

    La rete dei volontaridi Gaia Terzani

  • 8/13/2019 Agor n.8

    6/12

    Pagina 6 Anno IV numero 8

    tornare a casa, che torneremo prestoe che comunque saremo sempre vici-ni, perch ormai fa parte di noi, laviviamo e la senamo anche a distan-za. Ubi bene ibi patria dicevano glianchi. La patria dunque dove si sta

    bene. Ma il bene non solo un luogo,un benessere materiale, bens ancheun percorso, un viaggio che dura fin-ch ci sono le forze. E la felicit non la meta, ma linerario e la bellezzadella scoperta, delle salite e delle di-scese, consapevoli che non siamo maisoli se resta accesa la Luce in noi. LAl-bania insegna anche questo. GrazieMilot!

    C, MP. G,CB

    (R)

    La Chiesa, quando cerca Cristo bussasempre alla casa della Madre e chie-de: Mostraci Ges. da Lei che siimpara il vero discepolato. Ed eccoperch la Chiesa va in missione sem-pre sulla scia di Maria. (Omelia PapaJMJ 24/07/2013 Basilica Aparecida).Sollecitada questa riflessione offertada Papa Francesco ai vescovi lano-americani alla vigilia della

    giornata mondiale dellegiovent anche noi volon-tari zaccariani che abbia-mo vissuto lEstate zacca-riana 2013 a Milot, Na-poli e Rio de Janeiro, ab-biamo voluto rivolgerci aMaria per ringraziaredellestate, crescere nellanostra fede e progearelEstate zaccariana 2014.Quaranta giovani da di-

    verse par

    di Italia si sonoraduna al Seminario deiPadri Barnabiin Roma inoccasione della festa diMaria Madre della DivinaProvvidenza. Guidadalleriflessioni di Papa France-sco ai giovani della giorna-ta mondiale 2013, concan e risonanze e silen-zio, a piedi sono scesi nel-la chiesa di San Carlo aiCanari, sostando primanella prigione dove sanPaolo fu rinchiuso, peronorare il dipinto origina-le della Provvidenza.

    ,

    Giuna desnazione stato recitato ilrosario e meditato su alcuni momendella vita della Madre di Dio, chieden-do a Maria di aiutarci nella nostraformazione umana e crisana. Dome-nica mana invece tui giovani han-

    no ricordato i momensigni-

    ficavi della estate trascorsae iniziato a progeare lesta-te 2014 chiedendo anche deiseri momen di formazionee la sollecitazione ad accre-scere una mentalit di servi-zio non solo in estate madurante la vita di tui gior-ni. La condivisione della fe-de, dellamicizia e della pro-geualit delle diverse pro-venienze stato movo di

    raff

    orzamento e speranzanel non demordere dai pro-pri impegni e nella riscoper-ta della propria vocazionecrisana. Tu i giovani sisono augura che questopregare insieme possa esse-re una linfa che connua-mente irrori la nostra quo-dianit facendoci diventareveri figlioli e piante di Paolo.

    Ringraziamo lo staff organizzavo(le signore, i volontari e gli studenbarnabi che hanno collaborato allarealizzazione delliniziava)!

    Roma, 16 e 17 novembre

    2013. Oratorio dei Barnabi.

    In alto la S. Messa presieduta

    dal Padre Generale. In basso

    la locandina delliniziava.

  • 8/13/2019 Agor n.8

    7/12

    Pagina 7Agor 2013

    LP. GG

    Ricordo che nel 2008 si parlato perla prima volta di costuire una rete divolontari a sostegno della missione in

    Albania. Eravamo a Milot, allombradel porco del centro polifunzionale,mentre i bambini si scalmanavano coni palloni. Allepoca sembrava un di-scorso deato da un entusiasmo pas-seggero, adesso invece una realtche prendere sempre pi corpo e cheaiuta tunoi a ricordare limportanzadel servizio che presamo. Giovani,adul e sacerdo insieme, senza di-mencare le Angeliche, sempre pre-sen. questa la rete chiamataQendr Agor, quella che ho vistocrescere e che con grande sorpresa cista permeendo di connuare uncammino intercomunitario. Un altromodo per diffondere i valori della no-stra Congregazione e, per noi barna-bi, per comprendere toccando conmano che possibile lavorare insie-me, affiancadalle stesse persone cheeduchiamo ad un cammino di fede.

    In alto. Roma, 16 novembre. Oratorio

    Padri Barnabi. Staffmamme al com-

    pleto! Di lato. La cappella della co-

    munit dei p. Barnabidi Roma San

    Carlo ai Canari custodisce il quadro

    originale della Madonna della Divina

    Provvidenza. In basso. Roma, 17 no-

    vembre 2013. Oratorio dei Padri Bar-

    nabi. I volontari approfiando del

    tempo ancora mite, scambiano le

    ulme baute prima di riparre.

  • 8/13/2019 Agor n.8

    8/12

    Anno IV numero 8Pagina 8

    LE

    Periodo di bilanci, unestate ormailontana e unaltra tua da organizza-re. Foto, tag sui social, twi, nuoviamici, ricordi. La memoria ci riportaindietro di qualche mese e inpiccoli flash proviamo a ricostrui-re insieme le emozioni e i mo-men che hanno caraerizzatolEstate Zaccariana 2013. Lesta-te scorsa ci siamo fa addiriu-ra in tre, dando spazio proprio atu! Dallesperienza del campodi animazione a Napoli, ai dueappuntamen esvi in Albania,fino ad arrivare allaltro capo delmondo, in Brasile. Sono numero-se le immagini rimaste impressee raccontate dai nostri volontari,ma anche il desiderio di ricomin-ciare, di entusiasmarci ancora.Vivere unestate solidale certa-mente una sfida, sia per i giovaniche per i volontari adul. un

    incontro che ripaga, una corsadietro mille avventure, un sorri-so inaspeato. imparare avivere sopra, spendersi per glialtri e diverrsi insieme. Unoc-casione preziosa che non si vuolelasciare sfuggire. E i mesi cheprecedono questavventura sonoimpiega anche ad organizzarla, cer-cando soprauo di fare tesorodellesperienze passate, per migliora-re lofferta che proponiamo. Per que-

    sto dedichiamo tempo ed energie allaformazione, perch non basta sololanciarsi nelle avventure, bisogna an-che saperle vivere. Avere gli strumenessenziali per affrontare le sfide ecomprendere a pieno il dono che civiene fao. Volontariato, infanon solo spendersi per gli altri, ma saperstare con gli altri. Fare aenzione alleesigenze altrui, allincontro dallaltro-da-me e imparare a condividere: spa-zi, esigenze, riflessioni. Fare in modo

    che lemozione non sia solo un sen-mento fugace, bens un percorso dicrescita umana e spirituale per svolge-re al meglio il proprio servizio.

    LVB(L)

    Abbracciando il messaggio lanciato

    nellAnno delle Fede indeo da PapaBenedeo XVI, un gruppo di dieci gio-vani appartenena diverse comunitbarnabiche dItalia e due seminarisbarnabi, ha deciso di prendersi unimpegno importante meendosi ingioco per una nuova esperienza divolontariato. Cos, il 23 giugno scorso,hanno dato inizio ad una semana diavit nel centro ricreavo Giocolan-dia, presso la comunit di SantEligio aNapoli, guidato dalle Suore Angeliche

    di San Paolo. Il compito degli animato-ri consisteva nel far giocare bambinidai 3 ai 11 anni provenien da fami-glie per lo pi disagiate. I ragazzi

    si sono impegna a lasciare un mes-saggio educavo ai bambini araversoil rispeo delle regole nei giochi e alrispeo di loro stessi e dell'ambientein cui trascorrevano la giornata. Unfao che i ragazzi ricordano come il

    pi significavo avvenuto inseguito a un incontro tra i bam-bini e la Polizia Locale, in cui so-no sta spiega i rischi e i peri-coli della strada. Lo stesso pome-riggio, una mamma venuta a

    prendere le figlie in motorino; lafiglia pi grande non vedendo ilcasco inizia a lamentarsi e dicealla mamma che molto perico-loso e contro la legge, cos deci-de di tornare a casa a piedi; stata mandata a leo senza ce-na. Questo fao ha colpito mol-to gli animatori perch hannovisto che i loro sforzi sono servia qualcosa. Mol altri sarebberogli episodi da raccontare, tra i

    tanquello di S. che dopo averefao il duro per tua la sema-na si incupito al momento deisalu e ha ringraziato tu noiper il tempo trascorso insieme ededicato a loro. La faca non stata poca, le giornate iniziavanoalle 7.30 con la S. Messa e prose-

    guiva dalle 8.30 alle 18.00 nella curadei ragazzi, quindi il riordino, la cena,un momento di verifica e il sonno.Con questa esperienza per i giovanivolontari hanno potuto conoscereuna nuova realt molto diversa daquella a cui sono abitua, pi cruda esenza regole che per li ha aiutame-glio a capire che lapertura della men-te e la disponibilit di cuore nellin-contro con le persone ripaga millevolte tanto.

    Locandina dell Estate Zaccariana2013. Questestate abbiamo vissuto

    una stagione allinsegna della solida-

    riet e della scoperta del prossimo

    tra Napoli, Rio de Janero e Milot.

    Voglia di estate?

    Voglia di parre?

    Che ne dici di unestate solidale?

    Scrivi a

    [email protected]

    Parcon noi!

    Estate Zaccariana 2013

    del Qendr Agor

  • 8/13/2019 Agor n.8

    9/12

    Agor 2013 Pagina 9

    SVIVEREFB(L)

    Primo giorno, sveglia ore 7. Da qui siinizia. Siamo tre fanciulle con le maninei capelli: Lezia, Francesca, Laura.

    Oggi cosa faremo coi bimbi?! pen-so, mentre il sogno di una spiaggiaassolata scompare come un miraggio.Adesso vedo solo orde di piccole pesche corrono verso di noi. Non abbia-mo un amo di respiro. La manataha un "sound" diverso dal solito: quel-lo di un vociare sommesso, di risatesquillane soprauo dell'esplosivitdi bimbi e bimbe dai tre ai see anni,vulcanici, allegri e instancabili, dagliocchi vispi e dai sorrisoni birban. Io ele mie compagne non ci senamopronte, ma c' la carica, la grinta, e siimprovvisa sulla scena con buoni risul-taa fine giornata! Cos prendiamo lasaggia decisione di provare a pro-grammare le altre giornate, ma pidifficile del previsto: le aenzioni ditu tendono all'organizzazione delleavit dei pi grandi e la nostra di-sperazione non scalfisce minimamen-te gli altri volontari, coinvol nellesfide a squadre: perci capiamo benpresto che dovremo fare affidamentosulle nostre idee. Altro problema nontrascurabile il linguaggio: la comuni-cazione tra noi e i piccoli comincia acomplicarsi, le uniche sei o see paro-le che conosco e i gescolamen pri-mivi non ci aiutano pi: SOS! Maecco all'orizzonte le nostre eroine, lenostre ancore di salvezza: Fabiana,Risioza e Marsilda! Iniziamo cos apensare a possibili giochi, intraeni-men, e comincia una piccola e buonaorganizzazione. Tra bolle di sapone

    (pi o meno riuscite!), gessecolora-, scivoli, altalene che toccano il cielo,musica e danze, divertengiochi d'ac-qua, bandiere da recuperare e trasci-nare verso la propria squadra comeun trofeo, le nostre giornate trascor-rono con ritmo gioioso e fortementeappagante. Ammirabili restano l'entu-siasmo dei bambini di fronte alla sem-plicit e rotondit di una palla di pez-za, i loro sorrisi frequen e il loroaffeo gratuito. Non da noi abbrac-

    ciare perfesconosciu. Imparo cosad osservare come i miei "piccoli gran-di amici" riescano a scovare il diver-mento assoluto dalle pi piccole cose,

    imparo quanta verit si pu tra-smeere araverso pochi e sempliciges, come un abbraccio, un sorriso,uno sguardo di silenziosa intesa o unbacio. Ripenso che effevamenteavrei potuto passare quelle mane

    diversamente, ma donare una partedel mio tempo e delle mie energie perimpiegarle a favore dei bimbi statograndioso, a favore di chi ho intenzio-ne di educare con un buon esempio,ma soprauo a favore di chi vogliobene. Non occorre essere professioni-sper questo. Basta essere animadaentusiasmo, movazione e disponibili-t. Siamo rappresentan di un patri-monio di talento che disponiamo per ipiccoli, di energia che i piccoli consu-

    mano e dell'entusiasmo che ci tra-smeono. Che dirvi.. Ho imparatocose a cui noi tunon facciamo caso,come il trarre piacere dalle minimecose, il poter conoscere a piccole dosigrandi cose, perch noi tusiam pre-si da incessane freneci ritmi quo-diani, senza fermarci a pensare aquanta verit ci pu essere realmentein qualcosa di piccolo, come un fiore,come un bacio sulla guancia o propriocome nei miei "piccoli grandi amici".

    Ho imparato questa verit ed altreancora, a cui spesso penso, ma vi con-fido, difficili da raccontare. A Milot hoconosciuto ragazzi, ragazze, bambini evolontari che mi hanno mostrato unaparte di loro, per l'appunto piccola,che ho provato a cogliere da ciascunograzie a quel prezioso insegnamento.Posso quindi dire che a Milot ho la

    mia casa, la mia grande famiglia dipiccoli e grandi amici che mi aspea-no. Potrei davvero scrivere un manua-le per poter imparare a sopravviveretra bambini di cui nemmeno si cono-sce la lingua (anche se si sono illusi

    persino che io la conoscessi) e chenon si stancano soo il caldo torrido ele ore di corsa. Ma dopo il mio pensa-re e il mio viver l.. ho imparato a so-pravVIVERE, nel senso di vivere al disopra del pessimismo e del grigio checi circonda, serbando nei miei ricordipi cari quelle pes. Insomma.. hoimparato a sopra... ridere! Mirdita.

    C... FG(M)

    Larcolo stato riportato integro, senza

    correzioni in quanto scrio e tradoo

    dalla stessa giovane albanese

    Io sono Fabiana Gega, ho 15 anni esono da Milot, Albania. Per me ilsecondo anno che faccio lanimatricenel campo esvo che facciamo qua aMilot con i bambini da tre anni fino atredici in luglio. Per me un piacere dilavorare con i bambini ma anche unpo faca nello stesso tempo. Organiz-zare una semana di giochi solo peraccontentare i bambini veramentetroppo bello. Per essere una buonaanimatrice devi avere volont e trop-po pazienza. Io ho vissuto una espe-rienza troppo bella grazie alla nostra

    Milot, agosto 2013. Prima di tuffarci

    nei giochi ci troviamo insieme per la

    preghiera del mano.

  • 8/13/2019 Agor n.8

    10/12

    Pagina 10 Anno IV numero 8

    parrocchia che mi ha aiutato e hafao possibile di essere animatrice.Sempre mi ha piaciuto di dare tuoquello che posso e sempre ho faoquesto. Per me un piacere special dilavorare con i bambini, perch li ado-

    ro loro, anche se solo una piccoladifferenza ho con loro. Chi se la sentecome me deve acceare e correre difare lanimatrice, e un giorno lo capirche io avevo ragione e non smeeran-no mai di essere animatori.

    I1 KV

    EF(G)

    Vorrei poter riuscire a scrivere cosa hoprovato in quei giorni, ma sono emo-zioni e provo senmen cos tantoprofondi che non basta solo raccon-tarli ma bisogna viverli per compren-derli appieno. Faccio faca, travoltadalla mia quodianit della vita, atrasmeerli. 4 Agosto 2013: partenzaper Milot. Io e Federica non sapevamocosa aspearci avevamo paura, entu-siasmo, curiosit e ladrenalina a mil-

    le.. decolliamo e il nostro cuore eragi a Milot, siamo arrivate in aeropor-to e li ci hanno accolto Gaia e il signorSpreafico con il pullmino del kampiveror.. saliamo su questo pullmino unpo spaesate guardando fuori dal fine-strino e vedendo questa terra ancoraun po segnata dalla guerra ma con laforza di rimboccarsi le maniche e con-nuare a crescere. Il viaggio verso la

    lorganizzazione del giorno e di quellia seguire.. era tuo bellissimo!! I ra-gazzi ci hanno fao subito entrare nelloro clima di entusiasmo. Luned 5 ore8.00: ecco larrivo di tu i bimbi e

    ragazzini, i veri protagonis! Eranotanssimi e uno pi bello dellaltro.Semplici, limpidi e con gli occhi lumi-nosi e curiosi di sapere chi ero! Dalnulla una bimba mi venuta a saluta-

    re e ad abbracciare e li ho capito diessere dove volevo essere pi di ognialtra cosa.. in quelloccasione ho co-nosciuto anche gli animatori albanesie alcuni ragazzi che venivano l perassaporare il clima di gioia e di festache cera tui giorni. 5 giorni di festa,di semplicit, di giochi, di unione, diforza, di amore, di reciprocit, di fra-tellanza, di amicizia!! I due giorni pri-ma del ritorno a Genova dopo la chiu-sura del kampi veror abbiamo avutomodo di festeggiare e unirci semprepi tra noi italiani e gli animatori alba-nesi andando al mare, al mercato, acena fuori in una localit vicino Milot.Tra balli, parole, abbracci tuo in unclima di gioia senza far mai mancare lariflessione e la profonda preghiera,colonna portante della nostra vita difede.. ero sempre curiosa di capireper poter vedere le cose al di l dicome appaiono.. Sono sta giorni diun nuovo punto di partenza della miavita per nuovi proge!

    kampi veror connuava e i nostri cuoribaevano sempre pi for. Entrava-mo nel paese.. era domenica manaed era il giorno del mercato.. era bel-lissimo vedere lessenzialit di quel

    missione, le bese, le verdure, tuosemplice e pi naturale che mai.. tuguardavano il pullmino e tu l rico-noscevano che era il pullmino dellaparrocchia. Cera chi guardava con

    curiosit, chi con rispeo, chi con so-speo ma era tuo vero e certo! Cosdopo qualche minuto entravamo den-tro al cancello della missione di Milot,provavamo una grande emozione.Appena scese dal pullmino i ragazzi diLodi di San Felice di Eupilio e Pasquasono venu subito a salutarci e adaccoglierci a braccia aperte. Mi sonosenta a casa, ci siamo sistema eabbiamo cercato di capire subito

    Famullio Shn Nikolla, agosto 2013.

    I bambini ballano linno del kampi

    veror #ttregojnjhistori

    Milot, agosto 2013. Kampi veror. Le

    squadre si sfidano durante i giochi.

    Chi vincer?

  • 8/13/2019 Agor n.8

    11/12

    Agor 2013 Pagina 11

    SM

    Il progeo Rilindja (Rinascita) il pro-gramma pensato per aiutare la missio-ne nelle sue necessit primarie: il so-stegno educavo, pastorale e dei beniprimari della nostra comunit. In que-sanni non mai mancata la vicinan-za da parte dei benefaori e questo ciha permesso di lavorare concreta-mente a favore dei giovani e delle lorofamiglie, soprauo andando in con-

    tro alle loro diffi

    colt. Per lo pi sitraa di microrealizzazioni, ossia in-terven mira di piccola ent comela riparazione di un teo, la distribu-zione di pacchi viveri, le visite medi-che o lacquisto dei medicinali. Ma ilsostengo ci permee anche di realiz-zare proge a lungo termine: la co-struzione di una nuova chiesa e di unospazio ricreavo dedicato ai pi picco-li; il sostegno delle borse di studio,essenziale per aiutare i giovani adinserirsi nel mondo del lavoro e diven-tare motore della rinascita del paese;il sostengo delle avit pastorali ededucave nella nostra parrocchia.Adoare la missione significa quindituo questo. Adoare ogni famiglia,ogni giovane della comunit e in par-colare offrire un piccolo contributoche possa permeere loro di viveremeglio.

    P8 P

    In ques ulmi mesi ci siamo impe-

    gna nel progeo 8 passi perchuna bambina possa tornare a cammi-nare e a crescere senza difficolt. Li-niziava, estesa a tue le comunitbarnabiche dItalia, ha riscosso unsuccesso non indifferente. Ha com-mosso vedere quante persone ci han-no aiutato organizzando feste, rappre-sentazioni teatrali, avit parrocchialie altre iniziave. In quesgiorni sa-mo procedendo per gli ulmi accerta-menclinici per poi scegliere, insieme

    ai genitori della bimba, la soluzionepi adaa al fine della buona riuscitadelloperazione. Vi terremo aggiornasugli sviluppi. Nel fraempo grazie!!

    Il MiNformo in numeri:

    con 25 possibile sostenere un laboratorio didaco del Qendr Agor per unmese;con 30 possibile sostenere il trasporto scolasco di un giovane per un mese;

    con 125 possibile sostenere una borsa di studio completa (convio, scuola,acquisto libri e materiale didaco per un mese);con 150 soseni lacquisto dei libri scolasci oppure un giovane al convio pertre mesi.

    possibile adoare una borsa di studio singolarmente o in gruppo(valore com-plessivo di 1,500 euro annuali) garantendo ad un giovane di avere per un annovio e alloggio in un collegio religioso e l acquisto dei libri di testo e del materialenecessario per affrontare gli studi.I beneficiari delle borse di studio sono individuadai Padri che conoscono benela realt in cui operano e seguono costantemente il loro percorso durante lanno.

    Il S bashku in numeri:

    con 25 soseni una famiglia nellacquisto di medicine;con 30 soseni una famiglia per un mese (pacco viveri);con 45 assicuri una visita medica specialisca.Con 50 soseni le avit dei giovani albanesi nel Qendr Agor a Milot.

    Progeo Rilindjadi Giovanni Peragine

    Vuoi sostenerci? Compila il bolleno postale, indicando il n. di C/C

    12401741e lintestatario Prov. Napoletana Chierici Reg. BarnabiMissio

    ne Albaniacome nellesempio, e adoa la missione araverso i suoi pro

    ge. Il tuo contributo ci permeer di aiutare chi ha pi bisogno.

  • 8/13/2019 Agor n.8

    12/12