al di là del muro
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I muri nella storia
Alle origini dello Stato i muri nascevano dalla necessità di difendersi da aggressioni di nemici esterni e dalla paura
di subire saccheggi, invasioni,
Stragi, devastazioni…
Da ciò nasceva il bisogno di costruire baluardi difensivi, muri,
recinzioni,bastioni e fossati
per contrastare i nemici.
Nel “De bello Gallico” Cesare racconta di
innumerevoli costruzioni di mura, fossati,
terrapieni e torrette per potersi
difendere dai “Barbari”
Inizia così la distinzione tra “Civis romanus” e
“barbarus”, con un muro tra due popoli
con culture, tradizioni, lingue,usi
e costumi diversi.Ma Cesare attua anche
il tentativo di superare il muro ,
trattando il nemico con rispetto,
attribuendogli valore e dignità.
Con la conquista della Britannia inizia la
costruzione di un altro muro, il celebre “Vallo
di Adriano”, che sanciva la separazione
dei romani dagli abitanti della Scozia,
fieri e bellicosi, ritenuti incivili e pericolosi.
Nello stesso periodo anche in oriente si
assiste alla creazione di un muro tra due popoli e culture : la
grande muraglia cinese. Esso divideva
l’antica e potente civiltà cinese dai vicini
mongoli.
Tante mura di cinta hanno circondato le
città medievali per difenderle dalle incursioni
delle “orde barbariche”…
Ma anche all’interno delle stesse città sorgevano muri a separare gli stessi cittadini in base
alla religione, alla propria identità
culturale: a Venezia nasce il
Ghetto, dove vengono relegati
gli ebrei.
Gli ebrei hanno subito per secoli l’odio
razzista e la discriminazione fino al ‘900, quando furono
vittime di vere e proprie aberrazioni
della mente umana, in nome della presunta
superiorità della “razza ariana”.
Costretti dapprima a lasciare le proprie case per trasferirsi in quartieri isolati e sorvegliati, furono poi deportati nei
campi di concentramento,
circondati da mura e reticolati di filo
spinato…
Altri muri sono stati eretti dopo la
seconda guerra mondiale, a iniziare dal muro di Berlino,
che separò la repubblica
democratica tedesca dalla
repubblica federale tedesca.
Furono divise tante famiglie, furono infranti tanti sogni di
tutti coloro che desideravano
libertà e democrazia.
Il muro di Berlino, chiamato dai
berlinesi “muro della vergogna”, fu il simbolo crudele
della Guerra fredda.
Solo nel 1989, a seguito del crollo dell’economia sovietica e del clima di distensione globale, le due
zone della città tornarono ad essere unite.
Al contrario oggi più che mai si continuano a costruire nuove barriere tra popoli, comunità,
religioni, come se il muro fosse diventato l’unico strumento per evitare i conflitti e
isolare i “diversi”.
Uno dei muri più famosi, conosciuto
dall’intera comunità
internazionale è quello costruito tra Israele e i
territori palestinesi.
Esso costituisce una violazione, da
parte del governo di Israele, dei diritti
fondamentali definiti nella Dichiarazione universale dei diritti umani.
Viola il diritto alla proprietà e al lavoro, alla libertà di
movimento, all’acqua,
all’abitazione in posti dignitosi …
Sospiri davanti allo sportelloFermarmi sul ponte a mendicare un permesso!Ahimè ! Mendicare un permesso di traversata!Soffocarmi, perdere il
respiroNella calura del meriggio
Sette ore d’attesa…Ahi! Chi ha rotto le ali del
tempo?
Fadwa Togan poetessa palestinese
Di muri, di barriere divisorie ce ne sono tante, di cui nessuno, però,
parla…
Il muro del Sahara occodentale, ad esempio, iniziato nel 1983,
separa i territori del marocco da quelli controllati dalla repubblica
democratica del Saharawi.
Esso testimonia un conflitto ancora
aperto e dimenticato dalla comunità
internazionale per le importanti risorse
minerarie e la strategica posizione
geografica sull’oceano Atlantico.
Il suo popolo, i Saharawi, vive da trent’anni in esilio
nel deserto, in condizioni
climatiche estreme, lottando per la
sopravvivenza e l’autodeterminazion
e.
Separano i cittadini cattolici da quelli di
religione protestanti.
Nemmeno i numerosissimi
murales riescono a rendere queste
barriere più accettabili…
In America, tra USA e Messico, un tratto di frontiera è diviso da
una barriera di acciaio di tre metri di altezza e 22 Km di lunghezza.
Il suo scopo è di impedire ai migranti
messicani di oltrepassare la
frontiera.
In Italia il muro più famoso è quello di Via
Anelli,costruito nel 2006 per separare dal
resto della città il quartiere più
malfamato di Padova, occupato
abusivamente da immigrati di origine
africana.
Sono muri invisibili, e perciò ancora più pericolosi e
distruttivi…Sono quelli che separano gli uomini in base alle differenze
sociali, etniche, religiose, culturali, politiche…
Occorre liberare le menti dalle ragnatele dell’ignoranza, aprirsi al confronto costruttivo e al dialogo…