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Alfio Maggiolini I sogni tipici degli adolescenti Ricerca sui sogni dei ragazzi dagli 11 ai 18 anni

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Alfio Maggiolini I sogni tipici degli adolescenti

Ricerca sui sogni dei ragazzi dagli 11 ai 18 anni

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Recenti teorie e ricerche sui sogni Abbiamo raccolto i sogni di maschi e femmine dagli undici ai diciotto anni e ne abbiamo

analizzato il linguaggio e alcuni contenuti. La ricerca è stata in parte finanziata con un contributo dell’Istituto di psicologia della Facoltà di

Lettere e Filosofia e condotta in collaborazione con Katia Provantini e Daniele Viganò, Paolo Azzone e Salvatore Freni della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli studi di Milano.

Le attuali concezioni del sogno, dei suoi meccanismi e delle sue funzioni, si sono molto allontanate dalle originarie ipotesi freudiane. Già Franco Fornari aveva radicalmente criticato la concezione freudiana del sogno come espressione mascherata di un desiderio infantile e aveva considerato i sogni come prodotti di un sistema affettivo di simbolizzazione, di un modo di pensare universale, filogeneticamente determinato, vicino al corpo e alle emozioni, con la fondamentale funzione di aiutare il soggetto a valutare gli eventi diurni non dal punto di vista della loro realtà (in quanto veri o falsi), ma del loro valore in rapporto alla sopravvivenza dell’individuo e della specie (in quanto buoni o cattivi).

Queste idee sono in sintonia con i più recenti orientamenti sul sogno, che lo concepiscono come un modo di pensare della mente notturna e di tentare di risolvere problemi affettivi. Anche in ambito psicoanalitico è cresciuta l’attenzione al testo manifesto del sogno, al di là del ricorso alle associazioni libere, considerando il sogno manifesto significativo in sé (Palombo, 1984; Morgenthaler, 1985; Greenberg, Pearlman,1978). I sogni sono necessari per l’integrazione di nuove esperienze nella memoria dei mammiferi e per la risoluzione di problemi. L’unità di base per la comprensione del sogno è quindi il problema, l’espressione di un sentimento negativo, o di una situazione che richiede un adattamento.

Invece di essere concepito come il luogo in cui si celano i desideri sessuali rimossi, il sogno è visto come il momento in cui la mente inconscia trasmette all’individuo il sapere della specie, riorganizzando nella memoria le sue esperienze diurne e rivalutandole in funzione dei compiti specifici fondamentali. Non realizzazione di desideri nascosti e inconfessati, quindi, ma riflessione sulle proprie esperienze dal punto di vista di un sapere sovraindividuale, una concezione per certi aspetti più vicina al punto di vista di Jung che a quello di Freud.

Indizi di questa funzione elaborativa si incontrano nei sogni ricorrenti, la cui diminuzione è correlata ad un aumento del benessere della persona e nei sogni nei disturbi posttraumatici, che mostrano in modo impressionante il lavoro progressivo del sogno sul contenuto del trauma, che con il passare del tempo diventa sempre più simbolico e si lega alle preoccupazioni della vita quotidiana (Barrett, 1996).

Da diverse punti di vista teorici il sogno è visto come sentinella del sonno, come oblio (serve a cancellare tracce mnestiche), come collegamento tra emisfero destro e sinistro, come epifenomeno senza interesse, o come evento che trasforma la memoria a breve termine in memoria a lungo termine.

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In questo momento è tuttora vivo il dibattito tra una concezione funzionalista del sogno e una teoria del sogno come evento privo di significato (come nella teoria neurofisiologica di Hobson e McCarley dell’attivazione sintesi, che tende a considerare i sogni senza senso, l’effetto di un bombardamento notturno casuale della corteccia). Per Crick e Mitchison (teoria del reverse learning), sognare è un modo per ripulire il sistema e secondo Evans il sogno rappresenta il cervello off-line che riprocessa l’informazione raccolta durante il girono precedente.

Si sa che il sogno nasce da attività di parti del cervello biologicamente antiche (Jouvet, Winson). E’ stato dimostrato (van derWolf,1969) che gli animali hanno ritmi theta tipici dell’ippocampo durante il sonno e hanno gli stessi ritmi quando agiscono nel giorno comportamenti utili alla sopravvienza (per esempio nel gatto il comportamento predatorio). Il ritmo theta riflette un processo in cui informazioni essenziali alla sopravvivenza della specie raccolte durante il giorno sono riprocessate nella memoria durante il sonno REM. Il sogno sarebbe un selective processing device, che confronta nuovi dati e vecchi dati per valutare che cosa è importante per la specie.

Le più recenti ricerche mostrano comunque che il sogno non è limitato alla fase REM e nemmeno al sonno: è uno stato mentale che può apparire anche in una situazione di privazione di stimoli esterni e vi sono sogni, anche se meno completi durante le fasi non-REM (Bosinelli, Cicogna, 1991).

I sogni in età evolutiva I sogni dei bambini sono stati studiati in modo sistematico da un punto di vista cognitivo. Dai tre

ai sei anni i bambini riportano pochi sogni quando vengono svegliati dallo stato REM; i sogni dai tre ai cinque anni mancano di storia (o plot) e contengono pochi personaggi umani e più animali. Tra sette e nove anni i sogni incominciano a manifestare una maggiore self-reference (Foulkes, 1990). A undici e dodici anni incominciano ad assomigliare a quelli adulti con una vera e propria narrativa del sogno (Westerlund, Johnson 1989). Nei bambini gli incubi sono comuni tra i quattro e cinque anni. Nel 65% dei sogni ricorrenti di bambini il sognatore è in pericolo (mentre lo è nel 45% dei sogni ricorrenti degli adulti). I bambini nei sogni d’attacco sono minacciati per l’86% da mostri, animali, streghe o creature fantastiche, mentre lo sono il 19% degli adulti negli stessi sogni. Negli adulti è nove volte più probabile che il sogno contenga fallimenti, che derivano da inadeguatezza, problemi di competenza personale, di quanto non accada nell’infanzia.

Hall and Van de Castle (1966) hanno proposto un metodo di analisi del contenuto dei sogni, ripreso poi da Domhoff (1996), elaborando alcune categorie di contenuto (ambienti, oggetti, personaggi, interazioni, attività, esito delle attività, emozioni, elementi modificatori).

Analisi condotte su molti sogni secondo queste categorie hanno mostrato che: - i sogni delle ragazze sono più lunghi (dell’8% in media); - i maschi sognano due volte più spesso di altri maschi che di donne; - gli uomini hanno più interazioni aggressive: - i protagonisti sono molto più spesso vittime che aggressori (sia uomini che donne); - le emozioni riportate nei sogni sono per lo più negative; - tra gli oggetti gli uomini sognano più spesso di armi o strumenti mentre le donne di abiti;

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- i maschi hanno più sogni sessuali delle donne; - le donne sognano allo stesso modo di altri uomini e donne; - prevalenza di spazi chiusi nelle donne e di spazi aperti nei maschi; - prevalenza d’oggetti d’abbigliamento nelle donne e di oggetti di divertimento nei maschi; - gli animali sono più frequenti nei maschi; - la presenza di personaggi non reali diminuisce con l’età; - vi sono più omicidi nei maschi; - rare le interazioni sessuali in entrambi i sessi. - poche differenze d’età, con un declino delle interazioni aggressive. - negli adolescenti più interazioni amichevoli. - dai quindici anni in poi scarse sono le differenze con i sogni dei giovani adulti. La nostra ricerca I sogni sono stati raccolti in scuole medie inferiori e superiori di Milano e provincia. Il campione

è equilibrato dal punto di vista dell’indice di status. Ai ragazzi in classe è stato spiegato che per scopi di ricerca si raccoglievano sogni e che il ricercatore sarebbe tornato la settimana successiva, per ascoltare chi aveva uno o più sogni da raccontare. I sogni avrebbero dovuto essere il più possibile recenti e raccontati in dettaglio. La partecipazione era libera. L’ascolto del racconto del sogno avveniva fuori dalla classe. Il sogno era registrato e poi trascritto secondo una particolare procedura di trascrizione che conserva il più possibile pause e toni espressivi (Mergenthaler, Stinson, 1992).

328 adolescenti e preadolescenti (più dell’80% degli studenti delle classi) hanno accettato di raccontare uno o più sogni. In genere ogni ragazzo ha raccontato uno o due sogni (media 1,8).

SOGGETTI PREADOLESCENTI

11-14 ADOLESCENTI 15-19

MASCHI 74 80 FEMMINE 71 103 TOTALE 145 183 SOGNI PREADOLESCENTI

11-14 ADOLESCENTI 15-19

MASCHI 133 132 FEMMINE 147 184 TOTALE 280 316 L’analisi delle parole La ricerca in psicoterapia utilizza da tempo sistemi d’analisi computerizzata del testo delle

sedute. Le sedute sono trascritte secondo specifiche regole e vengono effettuati calcoli sulle parole

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del paziente e del terapeuta. Una prima analisi è costituita dal calcolo delle parole più frequenti, sia negli interventi del terapeuta sia del paziente. Altre analisi sono basate sul raggruppamento delle parole per categorie (che esprimono emozioni e affetti o descrivono dati di realtà o pensieri del soggetto).

Abbiamo cercato di verificare le differenze per sesso e per età nell’uso delle parole nei sogni. Differenze per sesso Amico e macchina sono più frequenti nei maschi che nelle femmine, nelle quali è più frequente

(comparativamente) l’uso di madre e cavallo. Nei maschi prevale l’uso di verbi come sognare, svegliarsi, andare e uccidere e ricordare. Nelle

femmine invece dovere,entrare e mettere. Differenze per età Con l’età nei maschi cosa, professore e macchina aumentano, mentre madre, porta e animale e

persona diminuiscono. Nei preadolescenti maschi è più frequente l’uso di verbi come stare e volere, andare e uccidere e dire. Solo ricordare aumenta con l’età. Tra gli aggettivi solo è più usato dai preadolescenti maschi e veloce dai più grandi.

Nelle femmine diminuiscono professore, padre, madre e cavallo e tra i verbi andare, mettere e fare, mentre ricordare aumenta. Tra gli aggettivi aumenta bello e lungo.

I sogni tipici Anche se l’esistenza dei sogni tipici (o sogni comuni o sogni universali) è stata riconosciuta da

tempo, l’interpretazione dei sogni ha considerato il linguaggio del sogno da un punto di vista prevalentemente individuale, come una forma molto privata di rappresentazione.

In psicoanalisi è stato posto l’accento sulla singolarità del sogno, più che sulla sua universalità, sia interpretandolo come la realizzazione di un desiderio infantile, sia considerandolo come l’elaborazione di un problema della vita quotidiana (Alston, Calogeras, Deserno, 1993; Haesler, 1994). Da un punto di vista cognitivista la somiglianza tra pensieri diurni e notturni ha distolto l’attenzione dagli aspetti tipici del sogno (Cavallero, Foulkes, 1993). Anche le categorie di Hall and Van de Castle non sono basate sugli aspetti tipici dei sogni e possono essere adatte per ogni tipo di testo (Domhoff, 1996).

Molti sono i sogni riconosciuti come tipici. Freud ne ha indicati alcuni (Grinstein, 1983): a- Sogni tipici con significato costante - di imbarazzo per la propria nudità; - di morte di persone care; - di esame; - di perdere il treno. b- Sogni con significato variabile: - di volare;

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- di cadere (nascita, o cedere all’erotismo o ripetizione di caduta dalle braccia del genitore); - di salvataggio (nascita); - di osservazione (scena primaria); - da stimolo dentario; - di punizione; - di incapacità a raggiungere qualcuno (le aspirazioni); - di riconciliazione (con persone con le quali i rapporti si sono spenti da tempo). La teoria dell’interpretazione dei sogni tipici è ancora da definire. Prendiamo per esempio i sogni

di caduta. Freud è incerto se attribuire ai sogni di caduta un significato costante o se considerarli come una funzione narrativa: “Queste sensazioni - quella di cadere, di essere librati, di essere impediti - rappresentano per noi un materiale sempre pronto, di cui il lavoro onirico si serve per esprimere i pensieri del sogno, ogniqualvolta ve ne sia la necessità” (p. 537).

I sogni di caduta possono avere molti significati: - la sensazione di cadere addormentato; - la trasformazione di un reale rischio di caduta dal letto; - la ripetizione di esperienze traumatiche - sensazioni di caduta dalle braccia dei genitori nell’infanzia; - il desiderio di lasciarsi andare agli impulsi sessuali; - l’erezione e la perdita d’erezione nella masturbazione; - il Sé grandioso in situazioni pericolose; - l’ambizione; - la perdita di equilibrio mentale, di autocontrollo; - la rinuncia agli sforzi e alle responsabilità; l’intensità della caduta è indice dell’intensità della

rinuncia dell’individuo; - la nascita; - alcune esperienze emozionanti come il volo aereo. Forse più in generale esprimono una sensazione di esaltazione/abbattimento, che può essere

applicata a diverse aree relazionali, sessuali o narcisistiche. Altri autori hanno proposto altre classificazioni (Ward, Beck, Rascoe, 1961) in parte

sovrapponibili a quella di Freud - Oggetto danneggiato - Caduta - Essere inseguito, attaccato, perseguitato - Acqua o nuotare - Di cibo, mangiare - Trovare soldi - Perdersi - Fuoco - Essere nudo o poco vestito

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- Qualcosa capita ai denti - Volare - Esame - Perdere oggetti - Perdere un treno o simili - Essere salvato - Spazi stretti - Cantine

Altri autori hanno proposto altri elenchi (Delaney, 1997; Stevens, 1995, Garfield 1999). I tre sogni più frequenti sono quelli d’attacco, di oggetto danneggiato e di volare (Saul, Curtis,

1967; Griffith, Miyago, Tago, 1958). Saul and Curtis sostengono che i sogni di caduta sono sognati dal 53% al 88% delle persone nella loro vita. In studenti universitari Griffith ha trovato che i sogni più frequenti sono quelli d’attacco (83.5%) e caduta (78.9%). Secondo Domhoff dal 40% al 50% dai maschi e delle femmine dicono di avere sogni di nudità e tre quarti degli uomini e 55% delle donne in un campione (e 59% e 53% in un altro campione) hanno riportato di aver avuto sogni di volo (Domhoff, 1996, 205).

Anche se la maggior parte delle persone ricorda dei sogni tipici non è chiaro quanto siano veramente diffusi.

Secondo Domhoff, non sono molto frequenti. In una ricerca su 983 sogni da un diario di due settimane di 126 studenti nessuno dei dieci più comuni sogni è capitato più di poche anche se quasi tutti gli studenti avevano detto di aver fatto quei sogni almeno una volta (1996). Barrett ha trovato i sogni di volo nel 1.2% di un campione di sogni di 17 soggetti (1996). Per questo secondo Domhoff questi sogni non sono in realtà molto importanti (1996: 198). Anche se l’esistenza dei sogni tipici è stata riconosciuta fin dall’antica Grecia (Guidorizzi, 1988), non abbiamo una lista dei sogni tipici attendibile, frutto di una ricerca empirica.

La griglia di classificazione dei sogni tipici Distinguiamo il sogno tipico (TD) e il contenuto tipico (TC). In un TD la rappresentazione del contenuto è stereotipata (per esempio un sogno in cui un

soggetto affronta un esame). Ma in molti sogni possiamo trovare TC simili ai TD: - Come combinazione di TC (per esempio un sogno in cui il protagonista è attaccato e

poi vola e cade da un burrone) - Come variazione dello stesso contenuto (per esempio, non un esame scolastico, ma

una prova in una competizione atletica) Possiamo definire TC perché:

- Diverse narrative possono avere qualcosa in comune, rappresentato da un TC: per esempio, il TC di essere attaccato da un nemico può avere diverse rappresentazioni o varianti (essere attaccato da ladri, o inseguito dalla polizia). Queste varianti possono variare in

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rapporto all’età, al sesso, alla cultura e alle esperienze individuali. Poiché comunque queste situazioni hanno in comune una relazione con un nemico rappresentano una categoria.

- Differenti TD possono essere raggruppati in una categoria: volare, cadere, nuotare, salire o scendere dalle scale o da un ascensore o cadere da un burrone condividono una stessa relazione con una dimensione di gravità.

Abbiamo proposto la seguente classificazione dei TC.

CATEGORIA TC Gravità

Volare, cadere, sogni d’ascensori e scale, nuotare, salite e discese (movimenti in senso verticale)

Disorientamento spaziale

Passare attraverso spazi stretti; porte e finestre; labirinti; buio e luce; gallerie; cantine e sotterranei; trovare nuove stanze in casa; terremoto; (l’ambiente è imprevedibilmente modificato o sconvolto)

Attacco e salvataggio Essere inseguito, perseguitato, rapito, attaccato; essere ucciso; sogni di ladri e polizia, di fuga; di animali predatori; uno è salvato da un pericolo (il protagonista è in relazione con un nemico)

Esame Fare un esame, una prova, partecipare ad una competizione, ad un gioco in cui si vince o perde (il protagonista è esaminato e deve dimostrare le sue capacità a qualcuno)

Impedimento Essere impedito nei movimenti; non essere capace di fare qualcosa dopo molti tentativi; incapacità a raggiungere qualcuno o qualcosa; essere incapace di chiamare aiuto; non poter correre (difficoltà a controllare mezzi e strumenti)

Perdita e ritrovamento

Una persona amata è in pericolo o morta; perdita o ritrovamento di oggetti; abbandono, separazione, riconciliazione; impossibilità a trovare qualcuno; perdita di un oggetto come il portafoglio; mancare ad un appuntamento; perdere qualcuno; trovare soldi; perdere l’aereo o il treno (separazione e perdita di qualcosa o qualcuno)

Nascita e accudimento

Sogni di gravidanza, parto e nascita, del soggetto o altri, anche animali; occuparsi di piccoli o cuccioli: vedere bambini maltrattati o trascurati (il protagonista si occupa di un bambino)

Relazioni sentimentali o sessuali

Gelosia, atti sessuali, corteggiamento, violenza sessuale, avere rapporti con una persona sconosciuta o famosa (problemi nelle relazioni sessuali o sentimentali)

Mutilazione o trasformazione del corpo

Perdita dei denti, capelli, modificazione degli organi sessuali, trasformazione del corpo (qualcosa di strano accade al corpo)

Bisogni fisiologici Sogni di mangiare, bere, urinare, defecare (bisogni fisiologici)

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Nudità e imbarazzo Essere nudo in pubblico o poco vestito; essere in imbarazzo per l’abbigliamento; importanza dei vestiti (relazione tra intimità e pubblico, tra persone familiari ed estranee)

In questa classificazione prendiamo in relazione la relazione del soggetto con un oggetto

(un’azione o un sentimento) e non solo la presenza di un certo oggetto (acqua o macchina, ecc.). Di norma il protagonista si confronta con una preoccupazione o un problema.

E’ possibile trovare in ogni sogno più categorie. Se troviamo due o più contenuti della stessa categoria in un sogno lo classifichiamo una sola volta. In tutti i sogni il riferimento deve essere evidente e non derivare da un’interpretazione. Abbiamo una nascita se qualcuno o qualcosa nasce (anche un vegetale) e non se il protagonista esce da uno spazio stretto ed è accecato da una forte luce. In questo caso classifichiamo il contenuto in una categoria spaziale.

ESEMPIO TC Sognavo di essere assieme ai miei compagni di fare una, una gita in

bicicletta. Eravamo, sul lago di Como e c’era una lunghissima discesa e io ho fatto una volata! ho superato tutti i miei amici insomma, e pedalavo, pedalavo fortissimo; andavo su mediamente settantacinque all’ora! non sapevo neanche il perché andavo così veloce! e niente andavo le mie gambe non le controllo più, andavano veloci, veloci, veloci e, a un certo punto, io cercavo di frenare per rallentare, solo che non riuscivo a frenare. Niente, alla curva sono uscito, sono andato giù in un burrone e vedevo i miei amici che mi salutavano, però io non sapevo il motivo. E poi mi sono svegliato basta.

gravità

impedimento gravità

AFFIDABILITA’ Abbiamo verificato l’attendibilità della griglia per 50 sogni tra due giudici indipendenti. AFFIDABILITA’ K ATTACCO .877 GRAVITA’ .726 PERDITA .703 SPAZIO .718 IMPEDIMENTO .634 SESSO .908 ESAME 1 CORPO 729 BISOGNI 1 NASCITA .729

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NUDITA’ .778 I risultati Abbiamo esaminato tutti i sogni con la griglia dei TC. Abbiamo trovato i TC in quasi tutti i sogni

(solo 2% dei sogni non avevano TC). La media della lunghezza dei sogni era di 171 parole per i maschi e di 197 parole per le femmine (p al t-test .O38) e la lunghezza dei testi dei sogni aumenta in, modo significativo con l’età (p .OOO). La lunghezza è positivamente correlata con la presenza di TC e la media di TC per sogno era di1,5.

CONTENUTI TIPICI IN TUTTI I SOGNI ATTACCO 42,6% GRAVITA’ 23,8% PERDITA 22,7% SPAZIO 16,5% IMPEDIMENTO 12,4% SESSO 11,6% ESAME 6,2% CORPO 5,9% BISOGNI 3,2% ACCUDIMENTO 3,0% NUDITA’ 2,9% Solo la nascita e l’accudimento sono più frequenti nelle ragazze che nei maschi (chiquadro,

p<.01). Non vi sono altre differenze significative nei TC dei maschi e delle femmine. I sogni di impedimento (p<.01) e di sesso (p<.000) aumentano, mentre quelli d’attacco (p<.000) e di gravità (p<.000) diminuiscono con l’età (con un’analisi della varianza controllata anche in rapporto alla lunghezza del testo dei sogni).

Conclusioni In ogni sogno possiamo trovare uno o più contenuti tipici nel contenuto manifesto, senza

interpretazione. I contenuti tipici sono la stoffa di cui i sogni sono fatti. I contenuti tipici possono essere ancora più frequenti, perché espressi con un linguaggio molto personale. Per esempio, la visita ad un monastero tibetano ricorda al sognatore la frase buddista “l’attaccamento è la fonte d’ogni sofferenza” (Globus, 1993), un contenuto che si collega al tema dell’attaccamento e della perdita.

Questa analisi del contenuto focalizza alcuni temi che possono essere espressione di funzioni di base del sogno. In questa classificazione il sogno può essere un tentativo di trattare con preoccupazioni come: disorientamento, attacchi, incapacità, perdite, problemi sessuali e sentimentali come la gelosia, malattie, e preoccupazioni sull’immagine sociale.

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Categoria Funzione Gravità Mantenere il controllo del corpo Disorientamento spaziale Orientarsi nell’ambiente Attacco Difendersi dai nemici Esame Acquisire capacità Impedimento Controllare strumenti e mezzi Perdita Mantenere l’attaccamento Accudimento Occuparsi dei piccoli Relazioni sessuali Avere relazioni sessuali Trasformazioni del corpo Mantenere l’integrità del corpo Bisogni fisiologici Soddisfare i bisogni fisiologici Nudità Distinguere familiari ed estranei

L’elenco dei contenuti tipici dei sogni propone tra gli oggetti affettivi di base non solo le relazioni erotiche o parentali, ma anche l’ambiente (nei sogni di gravità e di disorientamento spaziale), l’estraneo (nei sogni di nudità), il nemico (nei sogni d’attacco), le proprie capacità (nei sogni d’esame e d’impedimento), e il corpo non erotico (nei sogni di trasformazione del corpo e di bisogni fisiologici).

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