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1 ALLEGATI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019/22 1. ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCALASTICO PROF.SSA MIRIANA ZANNELLA PRESENTATO AL COLLEGIO DOCENTI PER L’ELABORAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019/2022 Il DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO l’art. 1, del D.lvo n. 59/1998 con il quale al c. 2 si affidano al Dirigente Scolastico compiti di gestione unitaria dell’unità scolastica, conferendo al medesimo autonomi poteri di direzione, di coordinamento, di gestione e di valorizzazione delle risorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali; VISTO il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”; VISTE le competenze del Collegio dei docenti, art. 7 del T.U. n. 297/1994; VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165, recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al Dirigente Scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane al fine di assicurare la qualità dei processi formativi e di assicurare l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca, innovazione metodologica e didattica per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni; VISTO il CCNL vigente e in particolare l’art. 30 del C.C.N.L. del 24.07.2003 e pubblicato sulla G. U. 14.08. 2003, n. 188; VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti che, modificando l’art. 3 del D.P.R. 275/1999, attribuisce al Dirigente Scolastico potere d’indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola; ESAMINATO il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola 2016/2019 , CONSIDERATA l’importanza che il Piano delle attività didattiche non sia solamente la sommatoria delle proposte elaborate da singoli docenti o consigli di classe ma risponda ad un disegno unitario; OSSERVATO il Piano Annuale dell’inclusione; CONSIDERATI gli interventi educativo - didattici e delle linee di indirizzo, ESAMINATE le risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e il conseguente Piano di Miglioramento; TENUTO CONTO delle legittime aspettative create in merito alle famiglie in fase di iscrizione nonché i risultati dell’autovalutazione di fine anno e delle indicazioni provenienti dalle istituzioni locali/associazioni educative FISSATI i seguenti propri intenti programmatici: Coordinamento tra tradizione, innovazione e qualità, partendo dallo sviluppo della cultura della partecipazione, per migliorare qualità curricolare e didattica; Apertura della scuola all’esterno intesa come capacità di comunicazione, contrattualità e negoziazione; Ruolo centrale del rapporto Scuola Famiglia; Centralità della dinamica “Apprendimento - Insegnamento”, programmando per il raggiungimento delle competenze degli studenti e utilizzando una pluralità di sussidi, strumenti, metodologie; Priorità ai concetti di “efficacia / efficienza / qualità” del servizio scolastico;

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ALLEGATI AL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019/22

1. ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCALASTICO PROF.SSA MIRIANA ZANNELLA PRESENTATO AL COLLEGIO DOCENTI PER L’ELABORAZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA 2019/2022

Il DIRIGENTE SCOLASTICO VISTO l’art. 1, del D.lvo n. 59/1998 con il quale al c. 2 si affidano al Dirigente Scolastico compiti di gestione unitaria dell’unità scolastica, conferendo al medesimo autonomi poteri di direzione, di coordinamento, di gestione e di valorizzazione delle risorse umane, nel rispetto delle competenze degli organi collegiali; VISTO il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59”; VISTE le competenze del Collegio dei docenti, art. 7 del T.U. n. 297/1994; VISTO l’art.25 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165, recante “Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche” che attribuisce al Dirigente Scolastico, quale garante del successo formativo degli alunni, autonomi poteri di direzione, coordinamento e valorizzazione delle risorse umane al fine di assicurare la qualità dei processi formativi e di assicurare l’esercizio della libertà di insegnamento, intesa anche come libertà di ricerca, innovazione metodologica e didattica per l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni; VISTO il CCNL vigente e in particolare l’art. 30 del C.C.N.L. del 24.07.2003 e pubblicato sulla G. U. 14.08. 2003, n. 188; VISTO il comma n.14 dell’art. 1 della Legge 13 luglio 2015, n.107 recante: la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti” che, modificando l’art. 3 del D.P.R. 275/1999, attribuisce al Dirigente Scolastico potere d’indirizzo al Collegio dei docenti per le attività della scuola; ESAMINATO il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola 2016/2019 , CONSIDERATA l’importanza che il Piano delle attività didattiche non sia solamente la sommatoria delle proposte elaborate da singoli docenti o consigli di classe ma risponda ad un disegno unitario; OSSERVATO il Piano Annuale dell’inclusione; CONSIDERATI gli interventi educativo - didattici e delle linee di indirizzo, ESAMINATE le risultanze del processo di autovalutazione dell’istituto esplicitate nel Rapporto di Autovalutazione e il conseguente Piano di Miglioramento; TENUTO CONTO delle legittime aspettative create in merito alle famiglie in fase di iscrizione nonché i risultati dell’autovalutazione di fine anno e delle indicazioni provenienti dalle istituzioni locali/associazioni educative FISSATI i seguenti propri intenti programmatici:

Coordinamento tra tradizione, innovazione e qualità, partendo dallo sviluppo della cultura della partecipazione, per migliorare qualità curricolare e didattica;

Apertura della scuola all’esterno intesa come capacità di comunicazione, contrattualità e negoziazione;

Ruolo centrale del rapporto Scuola – Famiglia;

Centralità della dinamica “Apprendimento - Insegnamento”, programmando per il raggiungimento delle competenze degli studenti e utilizzando una pluralità di sussidi, strumenti, metodologie;

Priorità ai concetti di “efficacia / efficienza / qualità” del servizio scolastico;

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Crescita di atteggiamenti responsabili e civili da parte degli studenti, facendo leva anche sull’esempio, l’autorevolezza e il dialogo educativo dei Docenti e del personale ATA;

Prevenzione e lotta alle situazioni di disagio e/o all’insuccesso scolastico con diverse forme di recupero e continuo monitoraggio;

Aggiornamento e formazione di tutto il personale facendo leva sul ruolo dell’istituto all’interno della rete d’ambito come scuola nel Polo Formativo di Ambito23;

Amplificazione del ruolo della valutazione nella sfera “formativa / informativa” con il riconoscimento della forte valenza educativa della “motivazione”;

Costruzione di rapporti armonici fra tutto il personale e i vari organi dell’Istituto nel rispetto di funzioni e responsabilità.

RITENUTO che la formulazione del presente atto è compito attribuito al Dirigente Scolastico dalla Legge 107/2015, art. 1 comma 14: EMANA il seguente atto di indirizzo, finalizzato al perseguimento dei sotto elencati obiettivi per l’aggiornamento annuale di quello in vigore e per l’elaborazione del PTOF 2019/2022 e Finalità e principi pedagogici - Realizzare il curricolo d’Istituto coerente con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa, in riferimento alle scelte curricolari ed extracurriculari e nel rispetto della normativa di riassetto ordinamentale, organizzativo e didattico e delle Linee Guida ministeriali. - Garantire il successo formativo degli alunni, mantenendo elevati i livelli di qualità dei processi d’insegnamento e apprendimento, con particolare attenzione agli alunni con bisogni educativi speciali. - Integrare la progettazione dei percorsi formativi finanziati con il F.S.E. con il PTOF e il PdM. - Migliorare la qualità dei processi formativi individuando gli aspetti essenziali del curricolo e i relativi standard. - Individuare modalità e forme per gestire il Piano Triennale dell’Offerta Formativa nelle fasi di realizzazione, monitoraggio e autovalutazione dei risultati, tenuto conto degli esiti del RAV e della definizione del Piano di Miglioramento. - Impegnarsi per migliorare l’offerta formativa e superare le criticità individuate nel RAV. - Impegnarsi a raggiungere gli obiettivi di processo del Piano di Miglioramento. Curricolo, progettazione e valutazione: avvio del processo di costruzione del curricolo d’istituto, partendo dalle discipline dell'area comune; istituzione di prove standardizzate di valutazione intermedia e in uscita, per classi parallele e per discipline di area comune; puntuale e diffusa applicazione delle griglie di valutazione adottate per tutta la scuola, per tutte le tipologie di prova e per tutte le discipline; Inclusione e differenziazione: favorire la didattica individualizzata e personalizzata rafforzando metodologie didattiche di tipo inclusivo; prevenire e contrastare la dispersione scolastica; potenziare l'inclusione e garantire il diritto allo studio degli alunni con B.E.S. Continuità e orientamento: costruzione di nuovi rapporti con le scuole secondarie di 2° grado, finalizzati alla riorganizzazione delle strategie di orientamento; riprogettare i processi di orientamento in ingresso e di ri-orientamento per favorire una serena e consapevole scelta del percorso di studio. - Individuare gli strumenti per garantire l’unitarietà dell’Offerta Formativa, nel rispetto della libertà di insegnamento. - Esercitare l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo volta all’innovazione metodologica e didattica, nonché la formazione e l’aggiornamento culturale e professionale del personale

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scolastico, con riferimento alle priorità indicate dal MIUR e del Piano per la formazione dei docenti dell’istituto. - Farsi carico della “Documentazione valutativa”, esplicitando i contenuti valutativi di competenza dei docenti, le forme di raccolta e di stampa per la consegna all’utenza, anche in modalità on line. - Diffondere tra gli alunni e le famiglie il valore della legalità e delle regole della comunità scolastica, prestando particolare attenzione e cura ad eventuali fenomeni di bullismo e/o cyberbullismo. Scelte di gestione e di amministrazione - Curare i processi di comunicazione organizzativa interna ed esterna, avvalendosi dei nuovi strumenti digitali e nel rispetto del Codice dell’Amministrazione Digitale. - Condividere gli atti normativi interni, le regole ed i comportamenti funzionali alla garanzia della sicurezza di ognuno ed il rispetto della privacy. - Uniformare la propria condotta al nuovo Codice di comportamento dei dipendenti pubblici. - Valorizzare le risorse umane, professionali e strumentali disponibili. - Collaborare con il territorio: con l’utenza, EE.LL, le Associazioni, gli Enti, le Università e le agenzie educative presenti nel territorio - sottoscrivere accordi di rete con altre scuole ed istituti italiani e/o stranieri per promuovere forme di cooperazione, informazione e formazione. La gestione e amministrazione saranno, pertanto, improntate ai criteri di efficienza, efficacia, economicità, trasparenza, nonché, ai principi e criteri in materia di valutazione delle strutture e di tutto il personale delle amministrazioni pubbliche e di azione collettiva. L’attività negoziale, nel rispetto della normativa vigente, sarà improntata al massimo della trasparenza e della ricerca dell’interesse primario della scuola. PREMESSO - che l’obiettivo del documento è di fornire una chiara indicazione sulle modalità di elaborazione del PTOF rispetto ai contenuti indispensabili, agli obiettivi strategici, alle priorità, agli elementi caratterizzanti l’identità dell’istituzione, agli adempimenti che i docenti sono chiamati a svolgere in base alla normativa vigente; - che le competenze del Collegio dei Docenti, risultanti da una combinata lettura dell'art. 7 del T.U. 297/1994, di successivi provvedimenti normativi e delle disposizioni del CCNL, si riferiscono a: - l'elaborazione del Piano triennale dell'offerta formativa; - l'adeguamento dei programmi d'insegnamento alle particolari esigenze del territorio e del coordinamento disciplinare; - l'adozione delle iniziative per il sostegno di alunni handicappati e di figli di lavoratori stranieri (art. 7 comma 2 lett. m e n T.U.); - lo studio delle soluzioni dei casi di scarso profitto o di irregolare comportamento degli alunni, su iniziativa dei docenti della rispettiva classe e sentiti, eventualmente, gli esperti (art. 7 comma 2 lett. o T.U.); - l'identificazione e attribuzione di funzioni strumentali al PTOF, con la definizione dei criteri d'accesso, della durata, delle competenze richieste, dei parametri e delle cadenze temporali per la valutazione dei risultati attesi; - la delibera, nel quadro delle compatibilità con il Piano Triennale dell’Offerta Formativa e delle disponibilità finanziarie, sulle attività aggiuntive di insegnamento e sulle attività funzionali all'insegnamento; questo atto di indirizzo ha lo scopo di orientare all’interno di un quadro generale e di sistema l’attività decisionale del Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti tecnici di sua competenza affinché:

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quanto la scuola propone agli studenti sia coerente con il bacino d’utenza in cui essa opera;

siano individuati gli aspetti irrinunciabili del servizio formativo e siano esplicitati i relativi standard di processo;

scelte curricolari, attività di recupero/sostegno e progetti di ampliamento dell’offerta formativa siano coerenti tra loro e con le finalità e gli obiettivi enunciati dal PTOF così da assicurare unitarietà all’offerta formativa e

rafforzare la congruenza e l’efficacia dell’azione complessiva;

vengano stabiliti tempi e strumenti per favorire la ricerca e sperimentazione di innovazioni didattiche;

sia superata la visione individualistica dell’insegnamento e favorita: cooperazione, sinergia, trasparenza e rendicontabilità;

siano previste forme di documentazione, pubblicizzazione e valorizzazione delle buone pratiche messe in atto da singoli o gruppi di docenti e dei prodotti/risultati degli studenti.

Nell’esercizio delle sue potestà decisionali il Collegio è invitato a tener conto del fatto che:

L’azione collettiva dei consigli di classe e dei dipartimenti disciplinari deve assicurare e verificare gli standard formativi e le prestazioni essenziali stabilite per tutti gli alunni dell’Istituto;

Vanno attentamente valutati i bisogni espressi da famiglie e studenti e la loro evoluzione, in particolare riguardo alle iniziative di recupero, sostegno e orientamento scolastico e professionale;

I singoli insegnanti devono operare in una logica di continuità verticale nel passaggio da un anno di corso all’altro e orizzontale all’interno del team docente;

Le attività aggiuntive di approfondimento, in orario curricolare ed extra curricolare, vanno programmate adeguatamente all’interno del PTOF di Istituto, tenendo in considerazione, come di seguito specificato:

- la valenza formativa rispetto agli obiettivi prioritari stabiliti dal PTOF, - la compatibilità con le risorse a disposizione della scuola, - la definizione dei tempi, incarichi e strumenti per organizzare e monitorare, in questo anno

scolastico, la realizzazione, il monitoraggio e la valutazione dei risultati conseguiti dagli studenti.

Rendere coerente il Piano Triennale dell’Offerta Formativa a livello delle scelte curricolari ed extracurriculari;

Rendere il PTOF “integrato” con i progetti formativi finanziati con il F.S.E.e PON

Migliorare la qualità dei processi formativi individuando gli aspetti essenziali del servizio e i relativi standard;

Trovare modalità e forme per presidiare il Piano Triennale dell’Offerta Formativa nelle fasi di realizzazione, monitoraggio e autovalutazione dei risultati;

Individuare gli strumenti per garantire l’unitarietà dell’Offerta Formativa, nel rispetto della libertà di insegnamento, procedendo all’adozione formale delibera in merito agli strumenti didattici;

Implementare la realizzazione della Riforma ordinamentale prevista dai decreti legislativi attuati della Legge 107/2015.

Esercitare l’autonomia di ricerca, sperimentazione e sviluppo volta all’innovazione metodologica e didattica, nonché la formazione e l’aggiornamento culturale e professionale del personale scolastico;

Implementare una nuova responsabilità della scuola: a) generando “Valore” per la comunità di riferimento (studenti e famiglie);

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b) misurando e rendendo riconoscibile tale valore; c) rendendo conto delle proprie azioni e degli effetti prodotti;

Curare i processi di comunicazione organizzativa interna ed esterna. Quanto finora premesso ha il solo scopo di orientare l’attività decisionale del Collegio dei Docenti in ordine ai contenuti tecnici di competenza, facendo emergere gli obiettivi all’interno di un quadro generale e di sistema della cui gestione è, invece, responsabile il Dirigente scolastico. Infatti, a norma dell’art. 25 del Decreto legislativo 165/2001, lo scrivente: - assicura la gestione unitaria della scuola; - valorizza le risorse umane; - è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali; - è responsabile dei risultati del servizio; - organizza l’attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia; - promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche, l’esercizio della libertà di insegnamento intesa anche come libertà di ricerca metodologica e didattica, l’esercizio della libertà di scelta educativa delle famiglie, l’attuazione del diritto all’apprendimento da parte degli alunni. Per poter lavorare nel contesto sopra prospettato, la norma predetta attribuisce al Dirigente scolastico autonomi poteri di direzione e di coordinamento, che rendono del tutto peculiare questa funzione, che deve essere coerente alla specificità del servizio offerto dalla scuola e alla sua rilevanza istituzionale. Il potere di promozione, allora, non è intrusivo delle competenze del Collegio dei Docenti ma si pone come funzione di guida e di orientamento, mentre il potere di coordinamento non ha funzione meramente procedurale, ma si esplica soprattutto come messa a punto coerente e integrata di tutte le fasi decisionali e dei rispettivi organi cui le decisioni stesse competono. Pertanto, gli obiettivi sopra individuati sono il risultato di un’attenta analisi del PTOF già predisposto dalla scuola negli ultimi anni, essenzialmente come documento descrittivo di quanto la scuola propone agli studenti e, per essi, al contesto sociale in cui opera. Ne consegue la necessità di individuare alcuni obiettivi formativi di tipo disciplinare, da verificare con prove di vario genere, in modo da dare attuazione all’esplicitazione delle modalità e i criteri di valutazione degli alunni previsti dal Regolamento sulla Valutazione. Pertanto il Collegio dei Docenti è chiamato a deliberare il Piano d’azione per l’A. S. 2018-2019 con riferimento specifico a:

Realizzazione del piano triennale dell’offerta formativa riguardo a: - attività curricolari, - attività di arricchimento e personalizzazione dell’offerta formativa, - iniziative culturali aperte/in collaborazione con il territorio anche come progetto di Alternanza Scuola Lavoro; - interventi e servizi per gli studenti;

Modalità di verifica del raggiungimento degli obiettivi formativi di tipo disciplinare individuati come essenziali per ciascun anno di corso tenendo in adeguata considerazione:

- per gli alunni, l’importanza, accanto e in funzione degli apprendimenti, di motivazione, partecipazione e disciplina, - per le famiglie, la centralità del loro coinvolgimento e partecipazione al progetto educativo in qualità di partner e portatori di specifici interessi, - per gli aspetti economici, l’eventuale necessità di rinnovo/completamento delle risorse didattiche e conseguente pianificazione della spesa compatibilmente con le risorse esistenti.

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Ai fini della verifica del PTOF, il Dirigente Scolastico ritiene indispensabile che si seguano le presenti indicazioni: - Il Piano triennale deve articolarsi tenendo conto non solo della normativa e delle presenti indicazioni, ma facendo anche riferimento al patrimonio di esperienza e professionalità che negli anni hanno contribuito a costruire l’immagine della scuola; - il Piano triennale deve considerare le priorità, i traguardi e gli obiettivi individuati nel RAV, per rispondere alle reali esigenze dell’utenza; - il Piano triennale deve rafforzare i processi di costruzione del Curricolo d’istituto e caratterizzarne l’identità; Tali indicazioni si declinano attraverso azioni strategiche volte a: - migliorare i processi di pianificazione, sviluppo, verifica e valutazione dei percorsi di studio (curricolo del singolo studente, curricolo per classi parallele, curricolo per specializzazioni, curricolo d’istituto); - operare per la reale individualizzazione o personalizzazione dei curricoli, sia in termini di supporto agli alunni in difficoltà sia nelle direzioni dello sviluppo delle potenzialità, delle attitudini e della valorizzazione delle eccellenze; - superare la dimensione trasmissiva dell’insegnamento e modificare l’impianto metodologico in modo da contribuire fattivamente, mediante l’azione didattica strutturata e laboratoriale, allo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza europea, che sono riconducibili a specifici ambiti disciplinari (comunicazione in lingua madre, comunicazione in lingue straniere, competenze logico matematiche, competenze digitali) ed a dimensioni trasversali (imparare ad imparare, iniziativa ed imprenditorialità, consapevolezza culturale, competenze sociali e civiche); - realizzare azioni e interventi volti alla socializzazione interculturale e all’inclusione; - prevedere un Protocollo per l’accoglienza e le modalità per favorire l’inclusone per gli alunni BES; - monitorare ed intervenire tempestivamente sugli alunni a rischio (a partire da una segnalazione precoce di casi potenziali DSA/BES/ dispersione); - limitare le percentuali di dispersione e di abbandono; - implementare la verifica dei risultati a distanza, come strumento di revisione, correzione, miglioramento dell’offerta formativa e del curricolo; Il Piano dell’Offerta Formativa deve contenere - gli indirizzi del DS e le priorità del RAV - il Piano di Miglioramento (riferito al RAV) - il fabbisogno di posti comuni, di sostegno, e per il potenziamento dell'offerta formativa, in riferimento alle linee di intervento; - il fabbisogno del personale ATA - il fabbisogno di strutture, infrastrutture, attrezzature materiali - la rendicontazione sociale e la pubblicazione e diffusione dei risultati raggiunti. Il Collegio dei Docenti deve anche stabilire: - criteri di attribuzione, numero e destinatari delle funzioni strumentali e di coordinamento didattico, di ricerca e sperimentazione per la realizzazione e gestione del piano dell’offerta formativa; - il piano di formazione e di aggiornamento dei docenti volto a arricchirne le competenze professionali e sostenere i processi di innovazione, con particolare attenzione all’inclusione. Il Collegio dei Docenti è tenuto ad un’attenta analisi del presente atto di indirizzo, in modo da assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e la trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni. Poiché il presente atto d’indirizzo, introdotto

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da una normativa recente, si colloca in un momento di grandi cambiamenti normativi, potrà essere oggetto di revisione, modifica o integrazione. Il Collegio dei Docenti è invitato, pertanto, ad assumere deliberazioni che favoriscano la correttezza, l’efficacia, l’efficienza, l’imparzialità e la trasparenza richiesta alle pubbliche amministrazioni. Ogni atto amministrativo e intervento educativo sarà collocato all’interno del rapporto tra direzione, docenti e giovani discenti in linea con le finalità che si è posto l’Istituto. D.S. Prof.ssa Miriana Zannella

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2. PIANO NAZIONALE SCUOLA DIGITALE PIANO DI ATTUAZIONE DEL PNSD

I.O. GIULIO CESARE

DI SABAUDIA

PREMESSA

Come previsto dalla Legge 107/2015 di riforma del sistema dell’Istruzione all’art. 1 comma 56, il MIUR, con

D.M. n. 851 del 27.10.2015 ha adottato il Piano Nazionale Scuola Digitale. Non solo una dichiarazione di

intenti, ma una vera e propria strategia complessiva di innovazione della scuola, come pilastro

fondamentale del disegno riformatore delineato dalla legge. Quest’ultima prevede, infatti, che dal 2016

tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con tale

piano, per perseguire i seguenti obiettivi:

- sviluppo delle competenze digitali degli studenti,

- potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i

processi di innovazione delle istituzioni scolastiche,

- formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale,

- formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell’amministrazione,

- potenziamento delle infrastrutture di rete,

- valorizzazione delle migliori esperienze nazionali,

- definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione di

materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

In attuazione del PNSD, #Azione 28; ogni scuola avrà un “animatore digitale” cioè un docente che, insieme

al dirigente scolastico e al direttore amministrativo, avrà un ruolo strategico nella diffusione

dell’innovazione a scuola, e potrà sviluppare progettualità su tre ambiti:

Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo

l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad

esempio quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo

degli studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD,

anche attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la

realizzazione di una cultura digitale condivisa.

Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da

diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. uso di particolari strumenti per la didattica di

cui la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni

esistenti in altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei

fabbisogni della scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre

figure.

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PSND DELL’I.O. GIULIO CESARE

L’I.O. “Giulio Cesare” ha sviluppato il seguente Piano di attuazione che trova la giusta collocazione nel

Piano di Miglioramento (PdM) e quindi nel Piano triennale dell’Offerta formativa, in quanto tesi a

perseguire i seguenti obiettivi prioritari emersi anche dal RAV:

1) Migliorare i risultati delle prove nazionali degli studenti

2) Potenziare la competenza digitale per alunni e docenti.

Che si traducono in:

- innovazione didattico – metodologica,

- incremento del numero di docenti per la formazione,

- condivisione di buone pratiche utilizzando strumenti digitali.

INTERVENTI A.S.2015/2016 – FASE PRELIMINARE

(Prime azioni dell’animatore digitale nel corso dell’anno scolastico 2015/2016 in attesa della formazione

prevista dalla nota 17791 del 19/11/2015 e dell’approvazione del piano di intervento inserito nel PTOF)

Formazione interna:

- Registro elettronico – ampliamento delle competenze informatiche di base

- Corso interno di formazione base sulle metodologie, sugli strumenti e sull’utilizzo degli ambienti

per la didattica digitale.

- Condivisione delle finalità del PNSD con i docenti.

Formazione specifica per Animatore Digitale.

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale.

Coinvolgimento della comunità scolastica.

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice della scuola

primaria.

Avvio alla progettazione del sito istituzionale della scuola.

Creazione di soluzioni innovative

Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto, riparazione, integrazione e revisione.

Installazione e integrazione della rete Wi-Fi di Istituto mediante la partecipazione a progetti PON

(scuola Media II grado).

INTERVENTI A.S.2016/17

Formazione interna

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Progettazione e realizzazione PON Ambienti digitali con installazione di 20 + 2 LIM in classe

Formazione base per tutti i docenti per l’uso dei nuovi strumenti tecnologici presenti a scuola.

Segnalazioni di bandi e opportunità formative in ambito digitale.

Formazione specifica per Animatore Digitale.

Formazione per un migliore utilizzo degli ampliamenti digitali dei testi in adozione.

Pubblicizzazione e socializzazione delle finalità del PNSD con il corpo docente.

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Formazione all’uso del coding nella didattica.

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Formazione per la creazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. (cfr. azione #10 del PNSD).

Coinvolgimento della comunità scolastica

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice.

Progettazione/Aggiornamento del sito istituzionale della scuola.

Creazione sul sito istituzionale della scuola dello spazio dedicato al PNSD per informare sul piano e

sulle iniziative della scuola.

Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.

Utilizzo di spazi web per la diffusione delle finalità e delle attività connesse con il PNSD anche

attraverso i Social Network (gruppi su Facebook, Cartelle in Google Drive).

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato

multimediale.

Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto e sua eventuale integrazione e revisione.

Revisione e integrazione della rete Wi-Fi di Istituto mediante la partecipazione a progetti PON

(scuola Media I grado).

Regolamentazione dell’uso di tutte le attrezzature della scuola.

Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica.

INTERVENTI A.S.2017/18

Formazione interna

Monitoraggio attività e rilevazione del livello di competenze digitali acquisite.

Formazione base/secondo livello per tutti i docenti per l’uso degli strumenti tecnologici già presenti

a scuola.

Creazione di uno sportello permanente di Assistenza.

Segnalazioni di bandi e opportunità formative in ambito digitale.

Formazione specifica per Animatore Digitale.

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Aggiornamento/Integrazione da parte dei docenti del proprio e-portfolio. (cfr. azione #10 del

PNSD).

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

Utilizzo di spazi cloud d’Istituto per la condivisione di attività e la diffusione delle buone pratiche

(Google apps for Education/Microsoft Education).

Aggiornamento del curricolo di Tecnologia nella scuola (cfr. azione #18 del PNSD).

Formazione per l’uso di software open source per la Lim.

Coinvolgimento della comunità scolastica

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” all’Ora del Codice.

Progettazione/Aggiornamento del sito istituzionale della scuola.

Aggiornamento sul sito istituzionale della scuola dello spazio dedicato al PNSD per informare sul

piano e sulle iniziative della scuola.

Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.

Aggiornamento di spazi web per la diffusione delle finalità e delle attività connesse con il PNSD

anche attraverso i Social Network (gruppi su Facebook, Cartelle in Google Drive).

Raccolta e pubblicizzazione sul sito della scuola delle attività svolte nella scuola in formato

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11

multimediale.

Eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e alunni sui temi del PNSD.

Creazione di soluzioni innovative

Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto e sua eventuale integrazione e revisione.

Accesso ad Internet wireless/LAN per tutto il personale della scuola.

Educazione ai media e ai Social Network.

Diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica.

Potenziamento di Google apps for Education o Microsoft for Education.

Favorire, supportare e accompagnare le sperimentazioni dei docenti attraverso canali di

comunicazione che permettano l'interazione reciproca (gruppi mail).

INTERVENTI A.S.2018/19

Ricognizione della dotazione tecnologica d’Istituto e sua eventuale integrazione e revisione.

Creazione di uno sportello permanente di Assistenza.

Servizio di gestione delle prove CBT Invalsi per le medie e le superiori

Ampliamento delle certificazioni informatiche con l’aggiunta delle certificazioni Oracle -Java

Corso di formazione per i genitori della scuola secondaria di I grado sull’utilizzo delle funzionalità

del registro elettronico.

Corso di formazione per i tutori degli alunni della scuola secondaria di II grado sull’utilizzo delle

funzionalità del registro elettronico.

Aggiornamento sul sito istituzionale della scuola dello spazio dedicato al PNSD per informare sul

piano e sulle iniziative della scuola.

Predisposizione alla migrazione del sito web dell’Istituto dal dominio gov.it al dominio edu.it

Sostegno ai docenti per lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale.

Sviluppo di procedure /applicazioni per le attività di orientamento

Formazione specifica per Animatore Digitale.

Creazione di soluzioni innovative

Gestione degli accessi controllati per la rete wireless/LAN per tutto il personale della scuola.

Coordinamento con lo staff di direzione e le altre figure di sistema.

Segnalazioni di bandi e opportunità formative in ambito digitale.

Formazione per l’uso di applicazioni utili per l’inclusione.

Gestione delle risorse / dotazioni tecnologiche, mantenimento in efficienza.

3. RUOLI E COMPITI DI TUTTE LE FIGURE PREPOSTE AL PROCESSO DI INCLUSIONE

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12

IL DIRIGENTE

SCOLASTICO

Secondo quanto è indicato nelle linee guida per l’integrazione scolastica degli

alunni con disabilità, il Dirigente Scolastico:

ha compiti consultivi, di formazione delle classi, di assegnazione degli

insegnanti di sostegno;

individua una figura professionale di riferimento (il docente responsabile

della Funzione Strumentale all’Inclusione Scolastica) il cui compito è di

organizzare le risorse umane e di curare la documentazione necessaria; tale

figura, inoltre, aggiorna il Dirigente Scolastico sul percorso scolastico di ogni

alunno disabile ed è interpellato direttamente nel caso si presentino particolari

difficoltà nell’attuazione dei progetti;

partecipa alle riunioni del CCI o delega un suo rappresentante;

valorizza progetti che attivino strategie orientate a potenziare il processo di

inclusione;

indirizza l’operato dei Consigli di Classe affinché collaborino alla stesura del

PEI per gli alunni disabili e del PDP per gli altri alunni BES;

coinvolge attivamente le famiglie e garantisce la loro partecipazione durante

l’elaborazione del PEI e del PDP;

cura i rapporti con le realtà territoriali;

attiva azioni di orientamento sia per assicurare continuità nella presa in carico

degli alunni provenienti dalle scuole secondarie di primo grado, sia per costruire

percorsi di transizione al mondo del lavoro per gli alunni delle classi terminali.

DIPARTIMENTO PER

L’INCLUSIONE

SCOLASTICA

All’interno della nostra scuola è stato istituito il dipartimento per l’inclusione

scolastica degli alunni con disabilità le cui mansioni sono:

Coordinamento degli interventi a favore degli alunni diversamente abili, delle

attività di accoglienza, continuità e orientamento;

Accoglienza e coordinamento dei docenti specializzati;

Coordinamento delle attività di formazione in servizio sui temi relativi alla

diversa abilità;

Coordinamento degli stage formativi degli alunni disabili con

programmazione differenziata in base alle indicazioni contenute nel progetto di

vita elaborato dal team dei docenti specializzati e del Consiglio di Classe;

Coordinamento della documentazione e aggiornamento della modulistica.

COLLEGIO DOCENTI È l’organismo che, nel procedere all’approvazione del PTOF si assume

l’incarico di verificare la realizzazione degli obiettivi in essi contenuti.

FUNZIONE

STRUMENTALE PER

L’INCLUSIONE DEGLI

ALUNNI DISABILI

La Funzione Strumentale per l’inclusione degli alunni con disabilità è la figura

di riferimento che, in stretta collaborazione con il Dirigente Scolastico, si occupa

di tutti i processi organizzativi che hanno come scopo la piena integrazione degli

alunni disabili. In particolare:

stabilisce contatti con Enti locali, Servizi e ASL per fare proposte, progetti e

corsi di formazione;

ogni anno, sulla base della pre-iscrizione, dopo una consultazione con il

Dirigente Scolastico, determina il numero degli allievi disabili iscritti, valuta la

gravità ed i bisogni di ogni singolo caso e chiede all’UST competente

l'assegnazione di un numero di insegnanti di sostegno;

predispone, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, le conferme di

sostegno, per l’anno scolastico successivo, di tutti gli allievi certificati, iscritti e

frequentanti;

predispone, in collaborazione con il Dirigente Scolastico, la documentazione

necessaria per la richiesta di personale deputato all’assistenza materiale per gli

alunni disabili con ridotta autonomia personale;

Controlla la documentazione in ingresso, in itinere e predispone quella in

uscita;

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13

accoglie i suggerimenti e le richieste dei colleghi per l’acquisto di materiale

scolastico speciale;

raccoglie i materiali didattici approntati nel tempo;

effettua colloqui in itinere con gli allievi diversamente abili, i coordinatori di

classe, i docenti di sostegno, gli educatori, il personale della ASL, le famiglie;

monitora i progetti e le attività avviate;

organizza gli incontri ordinari e straordinari del CCI;

può essere delegato dal DS a presiedere i CCI.

CONSIGLIO DI CLASSE

INTEGRATO

(ex GLHO)

Il CCI è composto dal Consiglio di Classe (insegnanti curricolari e di sostegno),

operatori ASL che seguono il percorso riabilitativo dell’alunno con disabilità, i

genitori dell’alunno e altre figure che si occupano dell’alunno.

Tale gruppo ha il compito di predisporre il PEI e di verificarne l'attuazione e

l'efficacia nell'intervento scolastico. Viene convocato:

nella primo trimestre per i nuovi alunni certificati al fine di avere le

informazioni necessarie per un inserimento efficace dell’alunno;

entro novembre per la redazione del PEI e del PDF;

in via straordinaria il Dirigente Scolastico può richiederne in qualsiasi

momento dell’anno la convocazione per particolari situazioni;

può essere convocato per la revisione eventuale del PEI.

L’INSEGNANTE DI

SOSTEGNO

L'insegnante di sostegno: è un docente, fornito di formazione specifica,

assegnato alla classe in cui è presente l'alunno disabile. Non deve essere

considerato l'unico docente cui è affidata l'integrazione. La legge 104/1992

nell’art. 13 comma 6 cita: “Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità

delle sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione

educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza

dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 bis)”.

Da cui emerge che l’insegnante di sostegno:

accoglie l’alunno nel gruppo classe favorendone l’integrazione;

cura il dialogo con la famiglia e con gli Enti istituzionali;

aiuta l’alunno a prendere coscienza delle sue difficoltà, di carattere didattico

e/o socio-relazionale, supportandolo anche nell’organizzazione dello studio;

assicura un reale supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche

pedagogiche, metodologiche e didattiche integrative, collaborando con gli

insegnanti curricolari;

partecipa alla programmazione didattico-educativa della classe;

partecipa a pieno titolo alle operazioni di valutazione con diritto di voto per

tutti gli alunni;

è di supporto alla classe nell’assunzione di strategie e tecniche pedagogiche,

metodologiche e didattiche integrative e nell’adozione di metodologie

individualizzanti;

deve effettuare, sulla base di un continuo confronto degli altri docenti di

sostegno che costituiscono il team dei docenti per le attività di didattica speciale,

la conduzione diretta di interventi specializzati, centrati sulle caratteristiche e

sulle risorse dell’allievo, a partire dalla conoscenza di metodologie particolari

che non sono in possesso dell’insegnante curriculare;

può fare assistenza all’alunno disabile, (alternandosi con altri insegnanti del

team di sostegno) durante l’esame di stato, se durante l’anno ha seguito l’alunno

disabile ed ha fatto assistenza durante le prove di valutazione;

coordina la stesura del PEI.

DOCENTE

CURRICOLARE

E’ coinvolto nella conduzione di strategie e di attività per l’integrazione

dell’alunno BES. In particolare:

Utilizza, quando è possibile, modelli modulari o unità didattiche definiti con

chiarezza e in modo analitico, da consegnare con anticipo all’insegnante di

sostegno, che sarà facilmente in grado di programmare i suoi interventi e alle

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14

famiglie che potranno aiutare nel pomeriggio i ragazzi;

concorda con il docente di sostegno le modalità di verifica e i criteri di

valutazione coerenti con il percorso didattico-educativo dell’alunno disabile;

Partecipa alla stesura del PDP per gli altri alunni DSA e BES non rientranti

nella L. 104/92.

favorisce forme di apprendimento collaborativo tra gli studenti per migliorare

la socializzazione e l’inclusione.

FAMIGLIA

La famiglia svolge un ruolo fondamentale nelle varie fasi dell’integrazione. La

famiglia è coinvolta sia nelle prime fasi di individuazione della disabilità

(Diagnosi Funzionale) sia nell’intero processo di integrazione scolastica.

Partecipa alle riunioni del CCI, collabora alla stesura del PEI o PDP e deve

formalmente accettare il tipo di programmazione decisa per l’alunno.

GLI ASSISTENTI PER

L’AUTONOMIA

Aiuta l’alunno negli spostamenti interni all’edificio scolastico e assiste l’alunno

relativamente ai bisogni primari. Tale figura professionale viene richiesta

congiuntamente dall’istituto e dalla famiglia all’ULSS di residenza dell’alunno

con ridotte capacità di autonomia personale.

GLI ASSISTENTI PER LA

COMUNICAZIONE

Aiuta gli alunni con deficit sensoriale (ipovedenti e ipoacusici) sia durante le

lezioni in classe sia nello studio individuale pomeridiano. Tale figura viene

richiesta dalla famiglia.

I COLLABORATORI

SCOLASTICI

Il CCNL in vigore, stabilisce che oltre alle mansioni ordinarie dei collaboratori

scolastici vi è anche quella di prestare ausilio materiale agli alunni disabili

nell’accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all’interno e nell’uscita

da esse, nonché nell’uso dei servizi igienici e nella cura dell’igiene personale.

LA SEGRETERIA Garantisce il supporto organizzativo e la gestione amministrativa della

documentazione necessaria per realizzare il processo integrativo.

AZIENDA SANITARIA

LOCALE (ASL)

Redige la Documentazione medica necessaria dell’alunno BES;

partecipa alla stesura e verifica del PEI.

4. PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI

Premessa

Allo scopo di comprendere meglio la presenza degli alunni stranieri nel nostro sistema scolastico e

nel nostro istituto, si tratta di ragazzi di diverse nazionalità, che, spesso, vivono situazioni molto

differenti sia per il livello di scolarità pregressa, sia per la cultura d’origine, sia per l’estrazione

sociale da cui provengono.

La scuola è tenuta a confrontarsi con la nuova realtà, con i loro bisogni ed attivare strategie

metodologiche per un vero inserimento.

Questo documento è parte integrante del P.T.O.F. e intende presentare un modello di accoglienza

che illustri strategie comuni alla Scuola Secondaria di Primo e Secondo grado, organizzando in

modo pianificato e strutturale l’inserimento scolastico degli alunni stranieri e sarà strumento di

lavoro all’interno dei vari Consigli di Classe.

OBIETTIVI DEL PROTOCOLLO

In seguito alle esperienze realizzate e all’aggiornamento della normativa, il Protocollo

d’Accoglienza si propone di diventare uno strumento di lavoro da integrare e rivedere

periodicamente. Definendo i compiti e i ruoli dei docenti, del personale amministrativo, tale

strumento valorizza e sostiene quelle buone pratiche condivise all’interno della scuola in modo da

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15

creare un’azione mirata ad un maggior sviluppo e potenziamento dell’integrazione degli alunni

stranieri.

Il protocollo si propone di:

• favorire l'ingresso nel sistema scolastico e sociale di Sabaudia di ragazzi di altra nazionalità,

in particolare di nazionalità indiana;

• supportare gli alunni neo-arrivati nella fase di inserimento al nuovo contesto;

• creare un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova

eventuali ostacoli alla piena integrazione coniugando il principio di uguaglianza e il diritto

all’istruzione a tutti, ponendo attenzione alle differenze elaborando, laddove necessario,

percorsi individualizzati in relazione a motivazioni, capacità o interessi personali;

• collaborare con le famiglie;

• promuovere, sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale, la comunicazione e

la collaborazione fra la scuola e le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche sul

territorio (art. 3, comma 4 del DPR 275/1999),

Il dialogo, con altre culture e altri modelli di vita, rappresenta per tutti gli allievi, italiani e

stranieri, la possibilità di compiere un cammino di apprendimento, che riduca le disuguaglianze e

l’esclusione sociale. Tali obiettivi possono essere raggiungibili coinvolgendo gli educatori

presenti sul territorio, come le famiglie, gli enti locali, le associazioni, che possono soddisfare il

bisogno dei giovani di comunicare, costruire relazioni significative, contribuire alla costruzione del

senso di appartenenza alla comunità e realizzare attività di consulenza e sostegno alle famiglie.

Il protocollo d’accoglienza:

- Indica le Azioni legate alla procedura d’iscrizione e alle diverse fasi di inserimento nelle classi

degli alunni stranieri

- Definisce le modalità dell’accoglienza a scuola, stabilendo compiti e ruoli degli operatori scolastici

- Individua strategie di intervento per l’apprendimento della lingua italiana e dei contenuti delle

diverse materie

Il docente referente, che ha il compito di seguire i diversi momenti di inserimento degli alunni

stranieri NAI e in fase di ricongiungimento familiare, dalla domanda di iscrizione a scuola,

avvalendosi della collaborazione di studenti della stessa nazionalità che possono assistere il nuovo

compagno in una relazione tra pari con lo scopo di favorirne l’ inserimento. Inoltre, il docente

referente, in collaborazione con i Consigli di Classe , si occuperà delle attività destinate agli alunni

stranieri, delle difficoltà incontrate e dei livelli raggiunti.

AZIONI

FASE 1: AREA AMMINISTRATIVA

Per l’iscrizione occorre consegnare:

• Modulistica BILINGUE;

• Materiale informativo sulla scuola italiana nella lingua del Paese di appartenenza o in

Lingua Inglese;

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16

• Calendario Scolastico, Regolamento di Istituto, Patto di Corresponsabilità e Proposte

didattiche e progettuali inserite nel PTOF;

• Modulo per l’insegnamento della religione cattolica o attività alternativa;

Per la documentazione bisogna chiedere:

• Autocertificazione per i dati anagrafici;

• Documenti sanitari attestanti le vaccinazioni effettuate (tradotti in italiano);

• Certificato attestante classe o scuola frequentata nel Paese d’origine;

La Segreteria, sentito il docente referente, stabilisce una data per un colloquio con i genitori e

trasmette anticipatamente allo stesso il materiale raccolto.

La Segreteria terrà un apposito elenco degli alunni stranieri e lo aggiornerà in base alle nuove

iscrizioni, con le altre informazioni utili.

Il Dirigente Scolastico individuerà una figura tra il personale di Segreteria preposta all’iscrizione

degli alunni stranieri.

I colloqui con i genitori e l’alunno saranno condotti dal docente referente individuato dal Dirigente

Scolastico che si avvarrà di un mediatore linguistico e/o da un alunno tutor, in particolare per la

Comunità Indiana Punjabi.

FASE 2: AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE

Accoglienza

Il momento dell’accoglienza pone le basi per l’inserimento dell’alunno nella Scuola, trasmettendo

fiducia agli alunni e far superare il periodo di difficoltà determinato dalla scarsa conoscenza della

L2, e far conoscere le regole da rispettare.

Colloquio con lo studente e con i genitori

Finalità del colloquio:

Informare sul sistema scolastico italiano e sulle diverse opzioni educative della scuola, sul

calendario degli incontri scuola-famiglia e della modalità di valutazione delle competenze e sulle

strutture del territorio che offrono servizi agli stranieri;

Facilitare la compilazione dei moduli d’iscrizione, raccogliere informazioni relative al

sistema scolastico del Paese di origine o sul percorso scolastico dello studente e sul livello di

conoscenza dell’italiano.

Alla luce di quanto emerso nel corso del colloquio saranno compilate:

Scheda di rilevazione della situazione di partenza, relativamente alle abilità linguistiche di

comunicazione in L2 contenuto nel PDP ( Allegato A)

Scheda “Questionario studente NAI” (Allegato B), da sottoporre all’attenzione del Dirigente

Scolastico per l’accoglimento della domanda di iscrizione e per la successiva assegnazione alla

sezione ed alla classe.

Modulistica e strumenti necessari:

Allegato A: scheda di rilevazione del livello di conoscenza linguistica nel PDP;

Allegato B: Questionario alunno NAI

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17

Accoglimento della domanda d’iscrizione

ALUNNI STRANIERI IN POSSESSO DI REGOLARE LICENZA MEDIA CONSEGUITA IN ITALIA

Si richiede la documentazione specifica dell’alunno, a cura della scuola di provenienza, per gli

studenti che hanno frequentato solo parzialmente la scuola media in Italia, ma con regolare

attestato di licenza media. Le informazioni contenute saranno utilizzate per la formazione classi

prime e per l’eventuale inserimento dell’alunno nel corso di insegnamento di Italiano L2

FASE 3: AREA EDUCATIVO-DIDATTICA

Assegnazione alla classe

Per gli studenti stranieri la classe e la sezione di inserimento saranno determinate dal Dirigente

Scolastico, su indicazione del docente referente, in base ai seguenti criteri:

• Età anagrafica dell’alunno;

• Scolarità pregressa e del sistema scolastico del Paese di provenienza;

• Inserimento in classi in cui sia possibile l’instaurarsi di rapporti “alla pari” con i nuovi

compagni;

• Abilità e competenze rilevate durante il colloquio di prima accoglienza;

• Riduzione di ritardo scolastico;

• Riduzione di rischio di dispersione scolastica.

Per la scelta della sezione saranno inoltre presi in considerazione i seguenti elementi:

• Presenza nella classe di alunni provenienti dallo stessa Paese;

• Criteri di rilevazione della complessità della classe (disagio, handicap, dispersione, ecc.);

• Ripartizione degli alunni nelle classi al fine di evitare la costituzione di classe e

predominanza di alunni stranieri, con riferimento alla circolare ministeriale n.2 dell’ 8 gennaio

2010, concernente l’istituzione di un tetto massimo del 30% alla presenza degli allievi con

cittadinanza non italiana.

L’inserimento deve avvenire “di norma” nella classe successiva a quella frequentata con successo

nel Paese d’origine ed evitare il ritardo (C.M. 205 D.P.R. 394).

Per i casi particolari:

• Inserimento ad anno scolastico già iniziato e/o in presenza di corso di studi molto

differenziato;

• Prevedere la possibilità di inserimento nella classe immediatamente inferiore rispetto a

quella corrispondente all’età anagrafica;

• Coinvolgere i genitori nelle scelte da effettuarsi.

RUOLO DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Il Consiglio di Classe riceve le informazioni e il materiale utile raccolto del docente referente,

mentre l’insegnante coordinatore informa il Consiglio di Classe del nuovo inserimento.

Il Consiglio di Classe favorisce l’integrazione del nuovo alunno con le seguenti modalità:

Individua i tempi di progettazione mirati alla semplificazione e facilitazione linguistica per

ogni disciplina; ( PDP)

Prende atto dei percorsi di alfabetizzazione o consolidamento della lingua italiana al quale

lo studente è stato indirizzato dal docente referente.

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18

Individua gli studenti tutor della stessa nazionalità o italiani.

Valutazione degli alunni stranieri e percorsi individualizzati

La valutazione degli alunni stranieri di recente immigrazione o non italofoni, pone la necessità di

tener conto del percorso di apprendimento dei singoli studenti. La scuola è chiamata ad

individuare strategie didattiche facilitanti, ma soprattutto a somministrare prove di valutazione in

tempi più lunghi rispetto agli altri studenti, senza sottoporli allo stress di valutazioni spesso

dall’esito negativo.

Sarà cura dei C.d.C. lavorare affinché gli alunni stranieri di recente immigrazione, che hanno una

conoscenza della lingua parziale, possano essere valutati nelle materie pratiche e laboratoriali,

piuttosto che linguistiche e letterarie, prevedendo , se necessario, un percorso individualizzato che

escluda alcune discipline che presuppongano una competenza linguistica più approfondita. Gli

alunni con cittadinanza non italiana necessitano di interventi didattici di natura transitoria relativi

all’apprendimento della lingua e che solo in via eccezionale si deve ricorrere alla formalizzazione di

un Piano Didattico personalizzato, in particolare , si fa riferimento agli alunni neo-arrivati

ultratredicenni, provenienti da paesi di lingua non latina. ( vedi nota ministeriale del 22 novembre

2013)

Si precisa che per tutti gli alunni stranieri e non, il voto della valutazione non può consistere

semplicemente in una media numerica rilevata con le varie prove, ma deve tener conto del

raggiungimento degli obiettivi trasversali che consistono nell’impegno e nell’interesse profusi nelle

attività scolastiche ed extrascolastiche, progressione nell’apprendimento e nello sviluppo delle

diverse abilità di studio , socializzazione ed eventuali condizioni di disagio.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

D.P.R. 394/1999

La Circolare Ministeriae 2472006, per quanto riguarda la valutazione di fine anno scolastico, tiene

in considerazione la necessità di riconoscere allo studente straniero tempi più lunghi per

l’apprendimento della lingua italiana.

Orientamento

L’istituto ha come obiettivo principale, il contenimento del rischio di dispersione o abbandono

scolastico degli studenti, mediante un continuo monitoraggio dei percorsi di studio e la

disponibilità ad adottare strategie di accompagnamento, inoltre, assicura un percorso

orientativo e continuativo affinché si possa provvedere alle scelte scolastiche e lavorative. Ciò

deve avere inizio nella Scuola Secondaria di Primo grado, coinvolgendo le famiglie e curando

l’informazione circa le riforme in atto nel sistema scolastico.

PDP per alunni stranieri (svantaggio linguistico)

Il PDP è previsto dalla normativa vigente sui BES:

1. Direttiva Ministeriale “Strumenti d’intervento per gli alunni con bisogni educativi speciali e

organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” del 27/12/2012.

2. Circolare ministeriale n.8 del 6 marzo 2013

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19

3. Strumenti di intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali A.S. 2013/2014.

Chiarimenti. Roma 22 novembre 2013. Prot. n. 2563

4. Strumenti d’intervento per alunni con Bisogni Educativi Speciali e organizzazione

territoriale per l’inclusione scolastica: concetti chiave e orientamenti per l’azione. Dicembre 2013

5. Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri. Febbraio 2014

e può essere compilato nel caso in cui un alunno straniero, in situazione temporanea di svantaggio

linguistico, non sia in grado di seguire il percorso didattico comune alla classe.

I criteri che il consiglio di classe utilizzerà per stabilire le necessità di un PDP sono i seguenti:

• Informazioni raccolte sulla situazione personale e scolastica dell’alunno;

• Risultati del test linguistico o prove di materia che accertano le competenze in ingresso;

• Livello di scolarizzazione dell’alunno;

• Durata della permanenza in Italia / arrivo in Italia;

• Lingua d’origine.

Una volta deliberato in via eccezionale (vedi nota ministeriale del 22 novembre 2013), il PDP viene

adottato per il tempo ritenuto strettamente necessario ad un adeguato recupero, e sulla base di

esso verrà espressa una valutazione in sede di scrutinio; esso può essere riformulato l’anno

successivo sulla base dei progressi linguistici compiuti dall’allievo, ricordando però di privilegiare le

strategie educativo didattiche rispetto alle misure dispensative per la natura transitoria di tali

interventi.

Per far sì che al termine del corso di studi l’alunno straniero ottenga un diploma equivalente a

quello degli altri studenti, è consigliabile infatti, limitare il PDP alle situazioni di reale necessità,

passando a una programmazione curriculare, non appena possibile.

Per facilitare il lavoro dei docenti che dovranno elaborarlo, la referente stranieri e la docente L2

saranno a disposizione dei coordinatori di classe, i quali chiederanno ai docenti delle diverse aree

disciplinari di definire i nuclei tematici, le misure dispensative e compensative adottabili per lo

studente. il PDP rimarrà a disposizione del consiglio di classe e andrà consegnato in copia cartacea

alla Segreteria da inserire nel fascicolo personale dell’alunno.

5. PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO

per alunni con svantaggio linguistico

A.S. 20___/20___

Coordinatore di Classe PROF. .........................................................................

Alunno/a Classe

Data di nascita Nazionalità

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20

Data del primo arrivo in Italia

Numero degli anni di scolarità di cui nel paese d’origine

Lingua parlata in famiglia

Lingua di scolarità nel paese d’origine

Altre lingue conosciute

Eventuali corsi di italiano frequentati (data e luogo)

1. AREA COMUNICATIVO-RELAZIONALE

Si relaziona efficacemente con l’insegnante ? SI NO

Si relaziona efficacemente con i compagni? SI NO

Comprende le regole di convivenza nel gruppo classe? SI NO

Comprende le regole di vita scolastica? SI NO

2. ALLEGATO A

Competenze linguistiche in L2 in ingresso ( per gli indicatori specifici riferirsi al

Q.C.E.R.) a cura del docente referente L2.

COMPETENZA Liv.P.A A1-A2 B1-B2

Comprensione orale

Comprensione scritta

Interazione orale

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21

Produzione orale

Produzione scritta

3. Criteri di valutazione degli apprendimenti (a cura del Coordinatore in sede di

scrutinio)

Situazione linguistica di partenza

Progressi ottenuti nei percorsi disciplinari programmati

Raggiungimento degli obiettivi, progressione e potenzialità di apprendimento

Risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano L2

Rispetto delle consegne

4. Descrittori che concorrono (se adeguatamente contestualizzati) alla valutazione

complessiva.

Motivazione ad apprendere Regolarità della frequenza Interesse ed impegno

Partecipazione alle diverse attività scolastiche

Predisposizioni personali (interessi, passioni, esperienze, talenti)........

5. Obiettivi trasversali/essenziali (a cura del Coordinatore)

Acquisire ed utilizzare degli strumenti linguistici di base: potenziamento delle competenze

comunicative.

Promuovere il processo di socializzazione: sviluppo di comportamenti di collaborazione e

di scambio interpersonale.

Rafforzare le strategie di apprendimento: appropriarsi gradualmente dell’utilizzo di

strumenti propri della disciplina.

Promuovere la capacità di organizzare e gestire il lavoro scolastico competenza

indispensabile per migliorare il metodo di studi.

6. Competenze

Riconoscere le strutture ed il funzionamento dei meccanismi linguistici essenziali

Comprendere e saper usare il lessico di base nella produzione scritta e orale

Utilizzare le tecniche e le procedure di calcolo

Saper utilizzare gli strumenti propri di ciascuna disciplina.

Altro........................

TIPOLOGIA DI BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE: (a cura del Coordinatore di classe)

Alunno NAI (si intendono gli alunni stranieri inseriti per la prima volta nel nostro sistema

scolastico nell’anno scolastico in corso e/o in quello precedente)

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22

Alunno straniero giunto in Italia nell’ultimo triennio (si intendono gli alunni che hanno

superato la prima alfabetizzazione ma ancora non hanno raggiunto quelle competenze

nella lingua italiana tali da poter affrontare le materie di studio)

Alunno straniero che pur essendo in Italia da più anni trova ancora difficoltà nella lingua

italiana ed in particolare in quella dello studio

Alunno straniero con età anagrafica non corrispondente alla classe d’inserimento causa

ritardo scolastico rispetto la normativa italiana, ripetente, o inserito in una classe “inferiore”

in accordo con la famiglia

-Eventuali altre informazioni che l’insegnante ritiene utile:

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

INTERVENTI INTEGRATIVI DI SUPPORTO PREVISTI / CONSIGLIATI

Attività individualizzate e/o di piccolo gruppo con l’insegnante curricolare o l’insegnante di

sostegno (se previsto in classe)

Corso di italiano L2 in orario scolastico/extra-scolastico

Intervento mediatore linguistico

Sportello didattico alunni stranieri

Recupero disciplinare

Attività scolastiche per l'integrazione.

INDIVIDUAZIONE DI MODIFICHE RISPETTO AL PIANO DI STUDI

Il consiglio di classe, in data......................................tenuto conto delle difficoltà derivanti

dallo svantaggio linguistico, che non consente all’alunno di conseguire le abilità di studio

necessarie per il successo formativo nell’apprendimento, propone un intervento

personalizzato nei contenuti e nei tempi,

Solo in alcune materie (indicare quali)

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

In tutte le materie

Il presente PDP ha carattere transitorio

Trimestrale Pentamestrale Annuale

Inoltre, in sintonia con la normativa sui B.E.S. e sulla base di considerazioni di carattere

psicopedagogico, il C. di cl. propone di adottare strumenti compensativi e misure

dispensative di carattere transitorio, allo scopo di permettergli di raggiungere le

competenze base prefissate nelle singole discipline.

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE PREVISTE IN CLASSE (Comuni a tutte

le materie)

Organizzare lezioni frontali che utilizzino contemporaneamente più linguaggi comunicativi

(es. codice linguistico, iconico..)

Utilizzare la classe come risorsa in apprendimenti e attività laboratoriali in piccoli gruppi

attività in coppia

Attività di tutoring e aiuto tra pari

Attività di cooperative learning

Semplificare il linguaggio

Fornire spiegazioni individualizzate

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23

Semplificare il testo

Fornire conoscenze per le strategie di studio parole chiave, sottolineatura, osservazione

delle immagini e del titolo,ecc.

Semplificare le consegne

Rispettare i tempi di assimilazione dei contenuti disciplinari

Guidare alla comprensione del testo attraverso semplici domande strutturate

Verificare la comprensione delle indicazioni ricevute per un compito (consegne)

Concedere tempi più lunghi nell’esecuzione di alcuni compiti

Fornire strumenti compensativi

L’alunno potrà usufruire dei seguenti strumenti compensativi:

ausilio di un compagno che gli spiegherà i comandi e il lessico specifico (tutor);

correttore ortografico;

tabelle, schemi, grafici, calcolatrice;

vocabolario anche multimediale

Attuare misure dispensative

Nell'ambito di ciascuna disciplina l'alunno potrà essere dispensato da:

lettura ad alta voce;

prendere appunti;

correzione di tutti gli errori ortografici considerati gravi (grafie scorrette, uso delle doppie,

scansione sillabica, uso dell’apostrofo);

produzione di testi complessi;

tempi standard dalla consegna delle prove scritte;

dettatura di testi/o appunti

(*) segue scheda disciplina da compilarsi a cura del singolo docente

Il Docente Coordinatore Il Docente referente L2

Scheda disciplina.....................................Docente..................................

Da allegarsi al PDP

Cognome e nome dello studente..................................................... Cl…………………

Individuazione dei nuclei tematici da proporre:

(I contenuti della classe vengono quantitativamente proposti in forma ridotta e

qualitativamente adattati alla competenza linguistica dello studente)

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

Ulteriori specifiche dispense o strumenti compensativi

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

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24

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

Modalità di verifica (Schemi ,tabelle, prove oggettive, vero/falso, scelte multiple,

completamento, tempi più lunghi di verifica, ecc...)

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

................................................................................................................................................

Valutazione

La valutazione sarà più attenta alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e

collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale.

Si terrà conto dei progressi fatti in itinere nell’acquisizione delle conoscenze e competenze

per ciascuna disciplina, dell’impegno profuso, della motivazione e della partecipazione a

tutte le attività integrative proposte.

Sabaudia , ....................... Firma del Docente

ALLEGATO B: QUESTIONARIO ALUNNO N.A.I.

Dati dell’intervistato ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. IL LUOGO DI ORIGINE Qual è il tuo Paese d’origine? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Quando sei partito? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Quali erano i motivi che hanno spinto la tua famiglia ad emigrare? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. L’ultima classe che hai frequentato? ………………………………………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

Quali sono i rapporti col tuo Paese di origine?

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25

……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. Come sei stato accolto in Italia? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. Sei arrivato con i tuoi genitori o ti sei ricongiunto a loro? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… A quali vaccinazioni sei stato sottoposto? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Conosci altri emigrati del tuo stesso Paese di origine? …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………………………………… Quali lingue conosci? ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………………………………………………

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26

6. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE AL TERMINE

DELLA SCUOLA PRIMARIA

(la scuola adotta il modello contenuto nel Decreto ministeriale 742 del 3 ottobre 2017)

Il Dirigente Scolastico

Visto il decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 62 e, in particolare, l’articolo 9;

Visto il decreto ministeriale 3 ottobre 2017, n. 742, concernente l’adozione del modello nazionale

di certificazione delle competenze per le scuole del primo ciclo di istruzione;

Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse in sede di scrutinio finale dagli insegnanti di

classe al termine del quinto anno di corso della scuola primaria;

tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;

CERTIFICA

Che l’alunn………………………………………………………………

nat …a………………………………………il..……………… ,

ha frequentato nell’anno scolastico ….. /…. la classe …..sez.……

con orario settimanale di …… ore e ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.

Allegato A

Competenze chiave

europee

Competenze dalprofilo dello studente al termine

del primo ciclo d’istruzione

Livello(1)

1 Comunicazione nella madre

lingua o lingua d’istruzione

Ha una padronanza della lingua che gli consente

di comprendere enunciati, di raccontare le proprie

2 Comunicazione nella lingua

straniera

È in grado di sostenere in lingua inglese una

comunicazione essenziale in semplici situazioni di

vita quotidiana

3 Competenza matematica e

competenze di base in scienza

e tecnologia

Utilizza le competenze matematiche e scientifico-

tecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a

problemi reali

4 Competenze digitali Usa con responsabilità le tecnologie in contesti

comunicativi concreti per ricercare informazioni e

interagire con altre persone, come supporto alla

creatività e alla soluzione di problemi semplici.

5 Imparare ad imparare Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di

base ed è in grado di ricercare nuove informazioni.

Si impegna in nuovi apprendimenti anche in modo

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27

autonomo

6 Competenze sociali e civiche Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente.

Rispetta le regole condivise e collabora con gli altri.

Si impegna per portare a compimento il lavoro

iniziato, da solo o insieme agli altri.

7 Spirito di iniziativa* Dimostra originalità e spirito d’iniziativa. È in grado

di realizzare semplici progetti. Si assume le proprie

responsabilità, chiede aiuto quando si trova in

difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.

8

Consapevolezza ed

espressione culturale

Si orienta nello spazio e nel tempo, osservando e

descrivendo ambienti, fatti fenomeni e produzioni

artistiche.

Riconosce le diverse identità, le tradizioni culturali e

religiose in un’ottica di dialogo e di rispetto

reciproco.

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio

talento si esprime negli ambiti che gli sono più

congeniali: motori, artistici e musicali

9 L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche

e/o extrascolastiche, relativamente a:

………………………………………………………………………………………………….

* Sense of initiative and entrepreneurship nella Raccomandazione europea e del Consiglio del 18

dicembre 2006

Data …………………… Il Dirigente Scolastico

(1) Livello

Indicatori esplicativi

A – Avanzato L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza

nell’uso delle conoscenze e delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e

assume in modo responsabile decisioni consapevoli.

B – Intermedio L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte

consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.

C – Base L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di

possedere conoscenze e abilità fondamentali e di saper applicare basilari regole

e procedure apprese

D – Iniziale L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni

note

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28

7. INSEGNAMENTO DELLA RELIGIONE CATTOLICA Descrittori per la valutazione dell’insegnamento della religione cattolica per la redazione della

“speciale nota” di cui all’art.309 del D.L. n. 297/94

RELIGIONE CATTOLICA

GIUDIZIO DESCRITTORE OBIETTIVI SPECIFICI

/INDICATORI

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29

8. INSEGNAMENTO DELLE ATTIVITÀ ALTERNATIVE ALLA RELIGIONE CATTOLICA Definizione dei giudizi sintetici per la valutazione delle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica (per la redazione della “nota” di cui al comma 7 dell’art. 2 del D.L. n. 62/17)

OTTIMO Ottima conoscenza di tutti gli argomenti della

materia. Approfondisce in maniera critica e

originale. Partecipa in modo attivo e vivace a tutte le

attività proposte, dimostrando interesse e impegno

lodevoli. Nel lavoro è sempre autonomo e ben

organizzato. È in grado di operare collegamenti

all’interno della disciplina e tra le diverse discipline

anche grazie ad approfondimenti personali. Mostra

autonomia di giudizio e capacità propositive.

1. Conoscenza dei contenuti

essenziali della religione;

2. Capacità di riconoscere e

apprezzare i valori religiosi e

morali;

3. Capacità di rapportarsi alle

fonti bibliche, ai documenti

e alla simbologia della

religione;

4. Comprensione e uso dei

linguaggi specifici della

religione.

DISTINTO Possiede conoscenze adeguate su tutti gli argomenti

svolti. Svolge in modo autonomo e con serietà il

lavoro e la sua capacità di valutazione risulta

completa e motivata. Usa un linguaggio preciso e

rielabora gli argomenti in modo critico e personale.

Assume un ruolo costruttivo nel dialogo educativo.

BUONO Conosce con sicurezza molti degli argomenti

sviluppati durante l’attività didattica. Organizza le

sue conoscenze in maniera autonoma e sa effettuare

collegamenti. Interviene spontaneamente con

pertinenza ed agisce in modo positivo nel gruppo. È

disponibile al confronto critico e al dialogo

educativo.

DISCRETO Conosce quasi tutti gli argomenti; lavora con ordine

e sa utilizzare le sue conoscenze. E’ responsabile,

partecipe e disponibile al lavoro in classe e al

dialogo educativo.

SUFFICIENTE Ripete in modo sufficiente gli argomenti più

importanti della disciplina, di cui comprende il

linguaggio e lo utilizza in modo semplice. Partecipa.

Se incoraggiato partecipa, anche se non attivamente,

all’attività didattica in classe e al dialogo educativo.

QUASI

SUFFICIENTE

Oppure

--------------------

INSUFFICENTE

Conosce in modo generico gli elementi essenziali

della disciplina, applica le conoscenze acquisite solo

in alcuni casi. Il suo impegno è discontinuo e, solo se

stimolato, partecipa al dialogo educativo.

--------------------------------------------------------------

Conosce in modo superficiale o generico gli elementi

essenziali della disciplina; fraintende alcuni

argomenti importanti; fatica ad applicare le sue

conoscenze. Non partecipa alla attività didattica e

non si applica al lavoro richiesto. Il dialogo

educativo è assente.

ATTIVITÀ ALTERNATIVA

GIUDIZIO DESCRITTORE OBIETTIVI SPECIFICI /INDICATORI

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30

9. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE SCUOLA SECONDARIA DI

SECONDO GRADO

OTTIMO Ha un’ottima conoscenza di tutti gli argomenti

della materia. Approfondisce in maniera critica e di

originale. Partecipa in modo attivo e vivace a tutte

le attività proposte, dimostrando interesse e

impegno lodevoli. Nel suo lavoro è sempre

autonomo e ben organizzato. È in grado di operare

collegamenti all’interno della disciplina e tra le

diverse discipline anche grazie ad approfondimenti

personali. Mostra autonomia di giudizio e capacità

propositive.

1. Conoscere le culture di

diversi popoli

2. Essere educati alla

convivenza sociale nel

rispetto delle differenze

3. Conoscere, comprendere e

condividere i valori della

solidarietà, della tolleranza e

dell’amicizia.

4. Essere consapevoli dei propri

e altrui diritti e comprendere

l’importanza della lotta per il

riconoscimento dei diritti

5. Conoscere e comprendere i

valori della diversità

6. Comprendere il valore della

legalità e agire per essa

7. Saper leggere in modo critico

immagini e messaggi della

società.

DISTINTO L'alunna/o possiede conoscenze adeguate su tutti

gli argomenti svolti. Svolge in modo autonomo e

con serietà il lavoro e la sua capacità di valutazione

risulta completa e motivata. Usa un linguaggio

preciso e rielabora gli argomenti in modo critico e

personale. Assume un ruolo costruttivo nel dialogo

educativo.

BUONO Conosce con sicurezza molti degli argomenti

sviluppati durante l’attività didattica. Organizza le

sue conoscenze in maniera autonoma e sa

effettuare collegamenti. Interviene spontaneamente

con pertinenza ed agisce in modo positivo nel

gruppo. È disponibile al confronto critico e al

dialogo educativo.

DISCRETO Conosce quasi tutti gli argomenti; lavora con

ordine e sa utilizzare le sue conoscenze. È

responsabile, partecipe e disponibile al lavoro in

classe e al dialogo educativo.

SUFFICIENTE Ripete in modo sufficiente gli argomenti più

importanti della disciplina, di cui comprende il

linguaggio e lo utilizza in modo semplice.

Partecipa. Se incoraggiato partecipa, anche se non

attivamente, all’attività didattica in classe e al

dialogo educativo.

QUASI

SUFFICIENTE

oppure

-------------------

INSUFFICENTE

Conosce in modo generico gli elementi essenziali

della disciplina, applica le conoscenze acquisite

solo in alcuni casi. Il suo impegno è discontinuo e,

solo se stimolato, partecipa al dialogo educativo.

--------------------------------------------------------------

Conosce in modo superficiale o generico gli

elementi essenziali della disciplina; fraintende

alcuni argomenti importanti; fatica ad applicare le

sue conoscenze. Non partecipa alla attività

didattica e non si applica al lavoro richiesto. Il

dialogo educativo è assente.

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31

CURRICULUM PERSONALE

dell’alunno/a

______________________________

PERCORSO

di Diploma: __________________________

Discipline studiate e monte ore Risultati prove invalsi ita mat ing I.1. DATI PERRSONALI Nome e cognome: ______________________________________________________________

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32

Codice Fiscale: ______________________________________________________________

Data di nascita: _____/_____/_____

Comune (o Stato estero) di nascita: ____________________________________________

Provincia: __________

Nazionalità: _________________________

Comune di residenza: _____________________ C.A.P.: _________ Provincia: __________

Indirizzo di residenza: ________________________________________________________

Comune di domicilio:

(se diverso da quello di residenza): ___________________ C.A.P.: _____ Provincia: __________

Indirizzo di domicilio

(se diverso da quello di residenza): __________________________________________________

Residente in Italia dal _____/_____ (mese/anno)

Numero di telefono mobile: ________________________________________________________

Numero di telefono fisso: ________________________________________________________

Numero di fax: ______________________________________________________________

Indirizzo e-mail: ______________________________________________________________

II.1. ITER FORMATIVO SCOLASTICO

Titolo di studio acquisito: ________________________________________________________

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33

Data di conseguimento: _____/_____/_____

Denominazione dell’Istituto scolastico: ____________________________________________

Sede dell’Istituto scolastico: __________________________________________________

Votazione conseguita: _____/_____

Crediti formativi acquisiti: ___________________

n. di annualità frequentate: ____________________

ultimo anno frequentato (se ha abbandonato): _________________

II.2 DISCIPLINE STUDIATE E RELATIVO MONTE ORE

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34

Disciplina 1 anno 2 anno 3 anno 4 anno 5 anno

Totale annuale

II.3. VALUTAZIONI FINALI DEL PRIMO BIENNIO

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35

Discipline 1 anno * 2 anno *

**

Comportamento

Esito dello scrutinio

* Inserire eventuali anni ripetuti.

** Sottolineare le valutazioni ottenute in seguito a recuperi per sospensioni del giudizio.

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36

II.4. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE DEL PRIMO BIENNIO

II.5. VALUTAZIONI FINALI DEL SECONDO BIENNIO E DEL QUINTO ANNO

Discipline 3 anno * 4 anno * 5 anno *

**

Comportamento

Crediti

Esito dello scrutinio

* Inserire eventuali anni ripetuti.

** Sottolineare le valutazioni ottenute in seguito a recuperi per sospensioni del giudizio.

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37

II.5. Crediti totali dell’ultimo triennio: _____/40

II.6. VALUTAZIONI DELLA PROVA INVALSI DEL 5 ANNO

ITALIANO MATEMATICA INGLESE

II.7. Risultato dell’esame di Stato conclusivo: _____/100 □ lode

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38

III.1 CERTIFICAZIONI LINGUISTICHE

IV.1 ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Esperienze di ASL 3 anno* Durata

(h) 4 anno*

Durata

(h) 5 anno*

Durata

(h)

1.

2.

3.

4.

5.

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39

6.

* Inserire eventuali anni ripetuti.

Certificazioni o attestazioni ricevute:

1. __________________________________________________________________________

2. __________________________________________________________________________

3. __________________________________________________________________________

4. __________________________________________________________________________

5. __________________________________________________________________________

6. __________________________________________________________________________

IV.1. ESPERIENZE FORMATIVE EXTRACURRICOLARI DI ISTITUTO

AMBITO DESCRIZIONE ENTE/ISTITUZIONE PERIODO DURATA

UMANISTICO

1.

2.

3.

TECNICO

SCIENTIFICO

4.

5.

6.

SPORTIVO

7.

8.

9.

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40

Certificazioni/ Attestazioni conseguite:

1. __________________________________________________________________________

2. __________________________________________________________________________

3. __________________________________________________________________________

4. __________________________________________________________________________

5. __________________________________________________________________________

6. __________________________________________________________________________

7. __________________________________________________________________________

8. __________________________________________________________________________

9. __________________________________________________________________________

V.1. ESPERIENZE LAVORATIVE O FORMATIVE EXTRASCOLASTICHE

a.

TIPO DI ATTIVITÀ: ________________________________________________________

svolta presso: ______________________________________________________________

periodo: ____________________________________________________________________

durata: ____________________________________________________________________

eventuali crediti formativi acquisiti: ____________________________________________

b.

TIPO DI ATTIVITÀ: ________________________________________________________

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41

svolta presso: ______________________________________________________________

periodo: ____________________________________________________________________

durata: ____________________________________________________________________

eventuali crediti formativi acquisiti: ____________________________________________

c.

TIPO DI ATTIVITÀ: ________________________________________________________

svolta presso: ______________________________________________________________

periodo: ____________________________________________________________________

durata: ____________________________________________________________________

eventuali crediti formativi acquisiti: ____________________________________________

d.

TIPO DI ATTIVITÀ: ________________________________________________________

svolta presso: ______________________________________________________________

periodo: ____________________________________________________________________

durata: ____________________________________________________________________

eventuali crediti formativi acquisiti: ____________________________________________

CERTIFICAZIONE DELL’ATTIVITA’ FORMATIVA DI

ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO

E COMPETENZE Ai sensi della legge 107/2015, della nota MIUR 7194 del 24/04/18

Si certifica che l’alunna/o

_______________________________

della classe V B – Liceo scientifico scienze applicate

ha svolto attività di alternanza scuola lavoro presso:

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42

ente/azienda periodo ore effettuate

ha acquisito

- Un livello ______ delle seguenti competenze obiettivo degli stage formativi esterni svolti presso le seguenti aziende o enti:

Comprendere i messaggi ricevuti Comprendere e accettare le regole aziendali Saper eseguire i compiti assegnati Essere responsabili Agire in modo autonomo Risolvere problemi Saper lavorare in gruppo Utilizzare mezzi strumentali semplici Utilizzare strumenti informatici Acquisire abilità operative Acquisire competenze professionali Essere creativi Sapersi relazionare Autovalutazione critica

- Un livello _____ delle seguenti competenze comportamentali, relazionali, organizzative

e professionali valutate dal Consiglio di classe

Senso di responsabilità Puntualità Senso pratico Capacità di lavorare in team Capacità relazionali Comprensione delle attività da svolgere nel gruppo Disponibilità all’apprendimento Disponibilità all’ascolto Disponibilità a rimodulare le proprie idee Motivazione Capacità di analisi e spirito critico Capacità di sintesi Capacità decisionali e spirito d’iniziativa

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43

Autonomia nello svolgimento dei compiti assegnati

RUBRICA DELLE COMPETENZE: LIVELLI: AVANZATO-A

Esercita la competenza

in modo consapevole,

responsabile e

collaborativo

INTERMEDIO-I

Esercita la competenza in

modo autonomo e

consapevole

BASE-B

Esercita la competenza in

modo sufficientemente

autonomo

Sabaudia,08/06/2019 DOCENTE RESPONSABILE DELL’A.S.L. IL DIRIGENTE SCOLASTICO

IL COORDINATORE DI CLASSE

10. CODICE DEONTOLOGICO DEI DOCENTI

Il Codice Deontologico ha lo scopo di precisare l'etica professionale e perciò l'insieme delle

norme di condotta pubblica ole privata a cui il docente deve attenersi nell'esercizio della

propria professione. Esso nasce nell'ottica di un percorso sulla qualità all'interno

dell'Istituto, al fine di qualificare professionalmente l'agire di ogni docente.

Funzioni e competenze

Il primo dovere di ogni docente è quello di approfondire ed adeguare il proprio bagaglio di conoscenze e competenze definite in teoriche (cultura generale di base, specifico disciplinare, didattica generale e disciplinare, teorie della conoscenza e dei processi comunicativo-relazionali, tecnologie della comunicazione), operative (progettazione e pratica didattica, attività di valutazione, uso degli strumenti di verifica, uso delle tecnologie didattiche, organizzazione dei gruppi) e sociali (relazione e comunicazione), con riferimento agli standards professionali e con la sottolineatura che è quindi l'insieme di queste conoscenze e competenze che deve essere arricchito, aggiornato ed adeguato. Il docente: 1. Ispira la propria condotta ai principi di probità, dignità, decoro e riservatezza. 2. Realizza il processo di insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni sulla base delle finalità e degli obiettivi previsti dal POF.

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3. Utilizza, attraverso una didattica orientante, saperi disciplinari e/o interdisciplinari per far acquisire allo studente la conoscenza di sé e del proprio mondo, il tutto finalizzato all'acquisizione di valori, non solo scolastici, ma di vita reale. 4. Si attiva nel rispetto degli obiettivi del sistema nazionale di istruzione e degli standard di livello nazionale ed europeo.

5. Finalizza l'autonomia didattica al perseguimento degli obiettivi generali, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e del diritto di apprendere. 6. Riconosce, attraverso meccanismi di autoanalisi organizzativa, la struttura e i processi insiti nelle proprie azioni, individua punti di forza e di debolezza per rendere più efficaci gli interventi. 7. È disponibile ad iniziative di aggiornamento culturale e professionale, 8. Partecipa a pieno titolo alle attività collegiali, concorre alle deliberazioni ed è tenuto all'osservanza scrupolosa delle stesse.

Rapporti con gli allievi

Nel richiamare i diritti fondamentali degli allievi sanciti dalla "Convenzione Internazionale sui Diritti dell'infanzia" e i valori della Costituzione, questo punto afferma innanzitutto che nella scuola i valori vanno "praticati". EI un richiamo importante per una scuola chiamata ad impartire più educazioni (alla pace, alle pari opportunità, alla legalità, alla salute ecc.). E' nel concreto dell'azione educativa, nel modo di stare nella scuola, nella valutazione, nell'organizzazione del lavoro del gruppo-classe, che devono emergere i valori della cultura, della giustizia, della tolleranza, del rispetto delle differenze. Ma anche il valore del merito, che deve essere sostenuto e accompagnato da altri due valori, da vivere come complementari e non contrapposti, la solidarietà e l'emulazione positiva, Questi due valori spesso presentati come contraddittori e antagonisti devono, invece, alimentarsi reciprocamente: le azioni positive dei compagni, i loro successi, possono, devono spingere ad una emulazione costruttiva, Il docente:

1. Rispetta i diritti dell'allievo, sanciti dalla "Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia" e dalla Costituzione italiana. 2. Riconosce e valorizza i progressi di ciascun alunno, tenendo conto dei livelli di partenza, promuovendo la crescita culturale e personale. 3. Favorisce e stimola la capacità di operare scelte consapevoli rendendo l'alunno motivato, attivo e responsabile. 4. Valorizza le doti personali ed educa al rispetto, alla solidarietà e alla piena accettazione dell'altro. 5. Educa alla sicurezza, tenendo conto dell'integrità fisica e psichica di ognuno. 6. Evita ogni forma di discriminazione per razza, sesso, credo politico e religioso provenienza familiare, condizioni sociali e culturali, orientamento sessuale, disabilità. 7. Valuta ciascun allievo con obiettività e trasparenza; si astiene dal dare giudizi di valore in maniera definitiva, offre piena apertura verso prospettive di sviluppo. 8. Esplicita agli alunni i criteri di valutazione applicati nelle prove scritte di tipo oggettivo. 9. In sede di valutazione certificativa si attiene ai criteri e agli strumenti adottati collegialmente. 10. Collabora, nel rispetto degli specifici ruoli, con altri professionisti (psicologi, medici...) coinvolti nell'azione educativa.

Rapporti con i colleghi

Si rivolge al dovere ed all'impegno di ciascun docente di contribuire a costruire relazioni, improntate al rispetto e basate su un forte spirito di collaborazione, capaci di superare i ritualismi della collegialità formale, alimentando lo scambio delle esperienze e delle idee,

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stimolando l'elaborazione e la produzione culturale, così da costruire una vera e propria comunità scientifica e professionale dei docenti. Il docente: 1. Contribuisce a creare un clima sereno e accogliente e agevola l'inserimento dei nuovi insegnanti. 2. Tiene conto con obiettività delle opinioni e competenze dei colleghi, ne rispetta il lavoro e instaura relazioni leali e corrette. 3. Individua strategie utili all'apprendimento e collabora attivamente nell'attuazione della progettazione del curricolo del Consiglio di Classe. 4. Condivide con i colleghi materiali didattici, buone pratiche ed esperienze significative.

Rapporti con i genitori E' dovere fondamentale dei docenti adoperarsi per costruire, attraverso una varietà di comunicazioni formali ed informali, un clima collaborativo e di fiducia con le famiglie. E I questa una componente estremamente importante per la buona riuscita dell'azione educativa. Il docente deve rendere espliciti gli obiettivi dell'insegnamento, essere attento ai problemi posti dai genitori e favorire in tutti i modi un confronto aperto. Il docente: 1. Collabora con i genitori nell'azione educativa e si impegna a sviluppare un dialogo costruttivo nel rispetto delle funzioni reciproche. 2. Si astiene da ogni forma di discriminazione nei confronti della loro nazionalità, appartenenza etnica, sessuale, livello sociale e culturale, religione, opinione politica, infermità o altro. 3. Mantiene la massima riservatezza sui dati ed eventuali informazioni di cui venga in qualche modo in possesso. 4. Espone chiaramente ai genitori gli obiettivi educativi e culturali in linea con il Patto di Corresponsabilità, rende conto dei risultati e considera attentamente i problemi che gli vengono presentati. 5. Informa regolarmente le famiglie degli alunni sull'andamento didattico ed educativo tramite libretto personale, comunicazione telefonica e colloquio.

Rapporti con l'istituzione scolastica e il contesto esterno

E' dovere dunque di ciascun insegnante adoperarsi per creare un ambiente impegnato, accogliente e culturalmente stimolante. Rispetto al contesto esterno ci si riferisce a un'indicazione di impegno verso la conoscenza e la partecipazione a tutto ciò che, al di fuori della scuola, può consentire un migliore sviluppo dell'attività formativa . Si tratta in primo luogo di un collegamento non occasionale con gli altri specialisti che operano sul territorio, in particolare nel settore dell'assistenza sociosanitaria, ed ancora di stabilire collegamenti con le strutture culturali, ricreative e sportive, e per ultimo, ma non per importanza, di conoscere e trovare gli opportuni contatti con le strutture produttive, e più in generale con il mondo del lavoro, al fine di una migliore preparazione professionale e di un più coerente orientamento degli allievi.

II docente: 1, Contribuisce a creare nella propria scuola un clima collaborativo, impegnato ed accogliente. 2, Concorre a costruire una buona immagine della scuola e a farla apprezzare dalla collettività rendendosi disponibile ad interagire correttamente con l'utenza e le istituzioni sul territorio.

3. Partecipa all'elaborazione delle regole della propria istituzione e si adopera a rispettarle e a farle rispettare.

4. Riconosce, rispetta e sostiene il ruolo, la linea di indirizzo (vision) del Dirigente Scolastico e dei suoi collaboratori.

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5. Si impegna ad evitare ogni possibile conflitto d'interesse.

6. Accresce la consapevolezza del senso di appartenenza al proprio istituto, evitando di diffondere in maniera cosciente o casuale, notizie che potrebbero danneggiare l'immagine dello stesso.

7. Ha il diritto/dovere di informarsi costantemente sulle attività d'Istituto (delibere, progetti, bilancio e risorse...).

FONTI NORMATIVE:

Codice Civile;

Costituzione italiana: art. 33; 39; 40;

Decreto legislativo no 297 del 16 /04/1994;

Catta dei sewizi DPR n.773 del 7/6/95;

Statuto studentesse e studenti n.249 del 24/06/1998 con modifiche

del D.P.R 235 del 21/11/2007; Codice di comportamento Dipendenti

Pubblici 28/11/2000; CCNL 2006/2009

11. REGOLAMENTO D’ISTITUTO

ISTITUITO OMNICOMPRENSIVO STATALE

"GIULIO CESARE"

SABAUDIA

REGOLAMENTO

D’ISTITUTO

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http://www.giuliocesare.gov.it/sabaudia/

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REGOLAMENTO D’ISTITUTO

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO

VISTO l’art. 10, comma 3 lettera a) del T.U. 16/4/94, n. 297;

VISTI gli artt. 8 e 9 del DPR 8/3/99, n. 275;

VISTO il D.I. 01/02/2001, n. 44;

VALUTATA l’opportunità di adottare un nuovo Regolamento d’Istituto, che sostituisce

integralmente quello attualmente in vigore;

EMANA

Il seguente Regolamento

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49

INDICE

INDICE ........................................................................................................................................ 49

PRINCIPI GENERALI ............................................................................................................. 51

NORMATIVA DI RIFERIMENTO .......................................................................................... 51

DESTINATARI......................................................................................................................... 51

PARTE I – ISCRIZIONI E FORMAZIONE DELLE CLASSI ............................................. 51

ART. 1 - ISCRIZIONI ............................................................................................................... 51

ART. 2 - FORMAZIONE DELLE CLASSI .............................................................................. 52

PARTE II – ORARIO E FUNZIONALITÀ DIDATTICA ..................................................... 52

ART. 3 -ORARIO DELLE LEZIONI ........................................................................................ 52

ART. 4 - FREQUENZA DELLE LEZIONI .............................................................................. 52

ART. 5 - USCITE DALL'AULA DURANTE LE LEZIONI ..................................................... 52

ART. 6 - CAMBIO DELLE LEZIONI ...................................................................................... 52

ART. 7 - INTERVALLO ........................................................................................................... 53

ART. 8 - VIGILANZA DEGLI ALUNNI ................................................................................. 53

ART. 9 - GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE .................................................................. 53

ART. 10 – USCITE ANTICIPATE ........................................................................................... 54

ART. 11 - RITARDI .................................................................................................................. 54

ART. 12 - ORARIO DI RICEVIMENTO DEI GENITORI ...................................................... 54

PARTE III – DIDATTICA......................................................................................................... 54

ART. 13 - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE ................................................... 54

ART. 14 - ATTIVITA' PARA - INTERSCOLASTICHE .......................................................... 58

PARTE IV – STUDENTI ........................................................................................................... 58

ART. 15 – ORGANI COLLEGIALI ......................................................................................... 58

ART. 15 COMMA 1 - DIRITTI DEGLI STUDENTI. ........................................................................... 59

ART. 15 COMMA 2 - I DOVERI DEGLI STUDENTI .......................................................................... 59

ART. 16 - RISPETTO DELLE PERSONE E DELL’AMBIENTE SCOLASTICO .................. 60

PARTE V -PERSONALE INSEGNANTE ............................................................................... 61

ART. 17 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELL'ISTITUTO ............................................. 61

ART. 18 - DOVERI ................................................................................................................... 61

ART. 19 - ASSENZE E SUPPLENZE DEGLI INSEGNANTI ................................................. 62

PARTE VI - PERSONALE NON DOCENTE ......................................................................... 62

ART. 20 – ATTIVITA’ E DOVERI .......................................................................................... 62

PARTE VII – ATTIVITÀ SINDACALI ................................................................................... 62

ART. 21 - ATTIVITA' SINDACALI......................................................................................... 62

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50

PARTE VIII – GENITORI ........................................................................................................ 62

ART. 22 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA ............................................ 62

ART. 23 - RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA ........................................................................ 62

PARTE IX - ORGANI COLLEGIALI ..................................................................................... 63

ART. 24 - RIUNIONI ................................................................................................................ 63

PARTE X – USO DEI SERVIZI E DELLE STRUTTURE DELL’ISTITUTO ................... 63

ART. 25 - AFFISSIONI ............................................................................................................. 63

ART. 26 – ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI LABORATORI E DELLE AULE

................................................................................................................................................... 63

ART. 27 - IMPIANTI SPORTIVI ............................................................................................. 64

ART. 28 – FOTOCOPIE E STAMPE ........................................................................................ 64

ART. 29 - BAR E DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI VIVANDE ........................................ 65

ART. 30 – TELEFONI .............................................................................................................. 65

PARTE XI - NORME GENERALI DI SALUBRITÀ E SICUREZZA ................................. 67

ART. 31 - TRANSITO E SOSTA DEI VEICOLI...................................................................... 67

ART. 32 - DIVIETO DI FUMO ................................................................................................. 67

ART. 33 - DIVIETO DI INTRODUZIONE ED USO DI MATERIALI E SOSTANZE NOCIVE68

PARTE XII - NORME TRANSITORIE E FINALI ................................................................ 68

ART. 34 - SANZIONI DISCIPLINARI .................................................................................... 68

ART. 35 - ORGANO DI GARANZIA ...................................................................................... 70

ART. 36 - ADOZIONE ED ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO ....................... 70

ALLEGATO (A1) AL REGOLAMENTO DI ISTITUTO ...................................................... 72

USO DEL CELLULARE E DEI DISPOSITIVI TECNOLOGICI ............................................ 72

CASISTICHE MANCANZE DISCIPLINARI ......................................................................... 74

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PRINCIPI GENERALI

Le norme del presente Regolamento, elaborate con il contributo di tutte le Componenti scolastiche

dell'Istituto Omnicomprensivo Statale Giulio Cesare di Sabaudia, si prefiggono, nel rispetto della

normativa vigente, di regolare e sviluppare i rapporti democratici nella vita e nelle attività della Comunità

scolastica.

Si prefiggono, altresì, di svolgere un'azione formativa, atta a promuovere negli studenti una retta

coscienza civica, fondata sul principio di uguaglianza, di rispetto, al disopra di ogni forma di

discriminazione, '. per prepararli ad assolvere i doveri scolastici in maniera consapevole e responsabile, per

favorire il loro sviluppo intellettuale, morale e culturale.

In questa prospettiva il Regolamento si pone anche come strumento di riferimento per una proficua

utilizzazione delle risorse umane (studenti, docenti, personale non docente, genitori), per promuovere il

senso di responsabilità e di partecipazione alla vita scolastica.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Il Regolamento si ispira ai principi generali della COSTITUZIONE, delle LEGGI, dei DECRETI, dei

REGOLAMENTI e di ogni altra disciplina specifica del settore.

Recepisce i dettami di cui al Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994 -TESTO UNICO delle

leggi in materia di istruzione, sue successive modifiche ed integrazione ed ogni altra norma ad esso collegata

e richiamata.

Recepisce, altresì, i dettami di cui al D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 –Regolamento recante lo

“STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLA SCUOLA SECONDARIA”, così

come modificato ed integrato dal D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 e da successive modificazioni ed

integrazioni e da ogni altra norma collegata e richiamata.

Per quanto in esso non espressamente previsto, il Regolamento rinvia alle Norme generali vigenti in

materia; in caso di "dicotomia" si richiama il principio generale della gerarchia delle Fonti giuridiche.

DESTINATARI

L'Istituto Omnicomprensivo Statale Giulio Cesare si compone di diversi ordini di scuola, distribuiti in

diversi plessi scolastici dislocati sul territorio del Comune di Sabaudia; si tratta, più precisamente, di:

Scuola dell'Infanzia, con sede distaccata in Borgo Vodice;

Scuola Primaria, con sede distaccata in Borgo San Donato;

Scuola Primaria, con sede distaccata in Borgo Vodice;

Scuola Secondaria di Primo Grado, con sede in Sabaudia – Via Conte Verde (sede centrale I.O.);

Scuola Secondaria di Secondo grado: Liceo Scientifico / Liceo Scientifico opzione Scienze applicate,

ITI, ITIMME con sede in Sabaudia – Via del Parco Nazionale 10;

Il presente Regolamento è destinato all'Istituto Omnicomprensivo Statale Giulio Cesare di Sabaudia;

chiunque facente parte della Comunità Scolastica è obbligato a rispettarlo e farlo rispettare, nei limiti delle

proprie competenze, in coerenza con le nonne vigenti per ciascun ordine di scuola.

Parte I – Iscrizioni e formazione delle classi

ART. 1 - ISCRIZIONI

Le iscrizioni alle classi dell'Istituto avvengono in conformità con la normativa vigente.

Contestualmente all'iscrizione, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un

documento quale il il "Patto Educativo di Corresponsabilità" - PEC- finalizzato a definire, in maniera

dettagliata e condivisa, i diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie,

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52

così come previsto dall'art.3 di cui al D.P.R. n. 235/2007.

Chiunque, al momento dell'iscrizione, ha il diritto ed il dovere di prendere conoscenza del Piano

dell'Offerta Formativa – P.O.F., del Regolamento di Istituto e della Carta dei Servizi.

Nell'ambito delle prime due settimane dall'inizio delle attività didattiche, l'Istituto pone in essere le

iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la

condivisione dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, del Piano dell'Offerta Formativa, del

Regolamento di Istituto e del Patto Educativo di Corresponsabilità.

Ciascun iscritto, inoltre, è invitato a corrispondere un "contributo scolastico annuale" finalizzato al

finanziamento delle speciali attività dei laboratori, delle attività e materiali didattico-ausiliari, della Polizza

di assicurazione individuale integrativa. Il Dirigente Scolastico è responsabile della gestione delle risorse.

ART. 2 - FORMAZIONE DELLE CLASSI

La formazione delle classi e l’attribuzione delle relative sezioni è curata dal Dirigente Scolastico che

può avvalersi di una commissione di insegnanti, sulla base delle indicazioni del Collegio dei Docenti e dei

criteri generali fissati dal Commissario Straordinario.

Parte II – Orario e funzionalità didattica

ART. 3 -ORARIO DELLE LEZIONI

L'orario delle lezioni è formulato e pubblicato dal Dirigente Scolastico che può avvalersi di una

commissione di insegnanti.

ART. 4 - FREQUENZA DELLE LEZIONI

La presenza degli alunni alle lezioni è obbligatoria, mentre per tutte le attività aventi finalità

didattiche (visite guidate, viaggi di istruzione, partecipazione ad attività teatrali, ecc.) è necessaria la

preliminare autorizzazione scritta dei genitori o di chi ne fa le veci, come già presente nella domanda di

iscrizione.

Per attività extracurricolari, da svolgersi in orari extrascolastici nei locali della scuola, è necessaria

l'autorizzazione ai genitori.

ART. 5 - USCITE DALL'AULA DURANTE LE LEZIONI

Gli alunni non possono uscire dall'aula durante le ore di lezione se non in caso di particolare necessità.

Durante le lezioni l'insegnante può consentire uscite temporanee dall'aula a non più di due alunni per

volta per esigenze personali.

Il personale docente e non docente deve vigilare sugli alunni temporaneamente fuori dall'aula ed

evitare che gli stessi sostino impropriamente nei corridoi o in altri locali.

ART. 6 - CAMBIO DELLE LEZIONI

Durante il cambio dei docenti, fra una lezione e l'altra, gli studenti devono mantenere un

comportamento corretto, responsabile, rimanere nell'aula ed adempiere ai doveri scolastici.

Ogni spostamento delle classi deve avvenire in modo ordinato, silenzioso e composto, alla presenza

del personale della scuola.

Nel caso in cui una classe restasse temporaneamente priva di insegnante, è compito del collaboratore

scolastico di turno curare la vigilanza degli alunni e avvertire tempestivamente la Segreteria o il Dirigente

scolastico o un suo Delegato.

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53

ART. 7 - INTERVALLO

Durante l'intervallo, compatibilmente con le reali possibilità offerte nei singoli plessi scolastici, gli

allievi possono uscire dalle aule, mantenendo sempre un comportamento diligente, civile, rispettoso, ma

devono rientrarvi con sollecitudine al primo suono della campanella.

Non è consentito allontanarsi dai locali della scuola; non è consentito appartarsi in locali vigilanza;

non sono consentiti contatti di alcun genere con persone esterne e/o estranee alla scuola.

Durante l'intervallo gli insegnanti dell'ora sono responsabili degli alunni presenti in classe.

Durante l'intervallo la vigilanza degli studenti nelle aule, nei corridoi, nell’atrio e nel cortile è svolta

dai docenti con l'ausilio degli operatori scolastici.

ART. 8 - VIGILANZA DEGLI ALUNNI

Il personale docente ed il personale A. T. A. sono tenuti, secondo i rispettivi orari e ordini di

servizio, a garantire la vigilanza degli allievi durante l'ingresso, la permanenza in Istituto e l'uscita dal

medesimo.

In caso di necessità, può essere consentito agli studenti l'ingresso anticipato nell'atrio della scuola

prima dell'inizio delle lezioni; in tal caso, la vigilanza sugli alunni sarà garantita dal personale collaboratore

scolastico.

Durante le ore di lezione, le porte d'ingresso dell'Istituto devono rimanere chiuse, ma senza

precludere l'uscita in caso di emergenza.

Le entrate e le uscite fuori orario degli allievi e l'ingresso di persone estranee alla scuola, devono

essere opportunamente sorvegliate dagli operatori scolastici.

ART. 9 - GIUSTIFICAZIONE DELLE ASSENZE

Tutte le assenze devono essere giustificate in forma scritta, sull'apposito libretto personale fornito

dall' Istituto ad ogni allievo; in caso di smarrimento, il rilascio del nuovo libretto personale è subordinato al

pagamento (tramite versamento su conto corrente postale, a favore dell'Istituto) della somma di €. 5,00

(Eurocinque/00).

Nel caso di assenze per malattia superiore a 5 giorni, la giustificazione deve essere accompagnata

inderogabilmente dal “certificato medico di idoneità alla frequenza", così come previsto dall'art. 42 di cui

al D.P.R. n.1518 del 22/12/1967 e sue s.m.i.; in mancanza del certificato medico, l'alunno non può essere

ammesso in classe.

Nel caso di assenza superiore a 5 giorni, non dovuta a malattia, la giustificazione, ai sensi dell'art. 47

di cui al D.P.R. n. 445 del 20 dicembre 2000, deve essere accompagnata da una dichiarazione sostitutiva

dell'atto di notorietà, resa dal genitore o da che ne fa le veci, da cui risulti che l'assenza dell'alunno non è

riconducibile a malattia.

Per gli studenti minorenni, la giustificazione deve essere firmata da uno dei genitori o da chi ne fa le

veci; la firma, in originale e leggibile, deve essere preventivamente depositata presso la segreteria

scolastica accompagnata da una copia del documento di identità.

L'insegnante della prima ora di lezione registra sul giornale di classe le giustificazioni, verificandone

preliminam1ente la regolarità e la conformità alla normativa vigente.

Lo studente sprovvisto di giustificazione può essere ammesso provvisoriamente in classe, ma con

l'impegno di giustificare l'assenza il giorno successivo; il docente è tenuto ad annotare tale impegno sul

registro di classe; in caso di mancata giustificazione per due giorni consecutivi, l'alunno deve essere

accompagnato dal genitore o da chi ne fa le veci al fine di giustificarne l'assenza.

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Eventuali astensioni dalle lezioni per adesione a manifestazioni studentesche devono essere

opportunamente motivate e giustificate.

La segreteria, in collaborazione con gli insegnanti, provvede ad avvertire la famiglia (ove possibile

anche con l’ausilio di mezzi tecnologici: E-MAIL, SMS ecc.) in caso di assenze frequenti e/prolungate e,

fatte salve le competenze del Dirigente scolastico, il Consiglio di Classe valuta gli interventi più opportuni

da attuare.

ART. 10 – USCITE ANTICIPATE

Le uscite anticipate, non prima del termine della terza ora, limitate ai casi di effettiva necessità,

devono essere debitamente motivate ed autorizzate caso per caso dal Dirigente scolastico o da un suo

delegato, in relazione alle motivazioni della richiesta e non prima della termine della terza ora e limitate ai

casi di effettiva necessità.

In caso di uscita anticipata dell' alunno minorenne, il prelievo dell' alunno medesimo deve essere

effettuato dal genitore o da chi ne fa le veci; in nessun caso il prelievo dell'alunno può essere effettuato da

persona diversa se non formalmente delegata e di maggiore età.

ART. 11 - RITARDI

Non sono ammessi ritardi per l'ingresso in aula e/o l'inizio della lezione.

Per fatti di carattere eccezionale, gli studenti ritardatari sono ammessi in aula entro la prima ora di

lezione ma devono presentare giustificazione scritta, firmata dal genitore, con le stesse modalità di cui

all'art. 9 per le assenze.

Per ritardi non oltre la seconda ora di lezione, gli alunni sono ammessi in aula previa autorizzazione

del Dirigente scolastico o di un suo delegato; del fatto deve essere prontamente informata la famiglia.

Di ogni ritardo il docente di turno deve riportarne nota scritta sul registro di classe.

ART. 12 - ORARIO DI RICEVIMENTO DEI GENITORI

I colloqui con i genitori degli alunni si svolgono normalmente secondo il calendario di ricevimento

dei docenti, stabilito e pubblicato ogni anno dal Collegio dei Docenti.

In caso di particolare necessità, i genitori degli studenti possono essere convocati, anche in orario diverso,

mediante comunicazione della segreteria (ove possibile anche con l'ausilio di mezzi tecnologici: EMAIL,

SMS ecc.).

I genitori, in caso di necessità, possono richiedere incontri straordinari con i docenti o con il

Dirigente scolastico.

Parte III – Didattica

ART. 13 - VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE

L’Istituto considera le visite, i viaggi di istruzione parte integrante e qualificante dell'offerta

formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.

Pertanto, vanno considerati attività complementare della scuola e, quindi, a tutti gli effetti, attività

didattica, anche dal punto di vista normativo; possibilmente non devono coincidere con i giorni stabiliti per

i Consigli di Classe o con il periodo di chiusura quadrimestrale.

Nel mese di ottobre il Collegio dei Docenti approva un piano annuale delle destinazioni per le visite

di istruzione, da riferirsi all'anno scolastico in corso.

Ciascun consiglio di classe definisce, quanto più possibile, l'itinerario della visita di istruzione che

intende effettuare, al fine di consentire alla segreteria amministrativa di impostare con maggior precisione la

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gara per la scelta delle compagnie di viaggio.

Pur non dovendosi prevedere una specifica programmazione per visite occasionali di un solo giorno

ad aziende, musei, unità produttive, i docenti dovranno opportunamente considerare la programmazione di

tali eventi sulla base di un numero limitato di disponibilità dei trasporti comunali, la cui consistenza verrà

annualmente comunicata dall'ente locale.

I consigli di classe si attengono scrupolosamente al rispetto degli itinerari prefissati ad inizio anno.

I consigli di classe accettano proposte di visite di istruzione da parte di agenzie esterne (che non

abbiano partecipato alla gara d'appalto), solo qualora esse siano particolarmente vantaggiose e rispondenti

alle destinazioni già preventivate, dandone comunque preventivamente comunicazione al Dirigente

Scolastico per la necessaria integrazione nel piano annuale delle visite di istruzione e -comunque- non oltre il

mese di dicembre. Qualsiasi altra opportunità o opzione dovrà essere discussa con il Dirigente Scolastico.

Le visite di istruzione comprendono: visite guidate a musei e mostre, partecipazione a manifestazioni

culturali, rappresentazioni teatrali e concerti, visite presso enti istituzionali o amministrativi, uscite nel

territorio della durata di un giorno (solo eccezionalmente potranno essere due giornate). A tutte le classi,

vengono concessi massimo 6 giorni da poter utilizzare durante tutto l'anno scolastico.

I viaggi di istruzione comprendono i viaggi di più giorni con pernottamento. Ai viaggi possono

partecipare tutte le classi del triennio e vengono concessi massimo 4 giorni alle terze, 5 giorni alle quarte e 6

giorni alle classi terminali. Per motivi di comprovata importanza, può essere concesso un giorno in più (un

giorno festivo). Le mete dei viaggi possono essere anche estere; si auspica tuttavia che, per motivi di

bilancio, tali mete siano previste solo per le classi terminali. Devono possibilmente essere effettuati tutti nella

stessa settimana e concludersi al sabato.

Le visite, viaggi di istruzione richiedono l'approvazione, oltre che del Consiglio di Classe (con la

presenza dei rappresentanti dei genitori ), anche del Commissario straordinario.

Non devono superare un tetto di spesa che viene stabilito ogni anno dal Consiglio di Istituto.

Le attività devono essere approvate dai Consigli di Classe all'inizio dell'anno scolastico per poterle

inserire nella programmazione iniziale e per farle rientrare nel Piano delle visite e dei viaggi di istruzione del

P.O.F. annuale. Eccezionalmente o per incompletezza del Consiglio di Classe, all'inizio dell'anno scolastico

o perché si presenta l'opportunità non prevedibile di mostre o di altre manifestazioni culturali, il Consiglio di

Classe, anche durante l'anno scolastico, può programmare visite di istruzione.

Il Consiglio di Classe, prima di esprimere il parere sui relativi progetti, li esamina verificandone la

coerenza con le attività previste dalla programmazione collegiale e l'effettiva possibilità di svolgimento e

nell'ipotesi di valutazione positiva, indica gli accompagnatori, compreso l'accompagnatore referente della

classe.

Si auspica che alle varie attività partecipi la totalità della classe.

Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l'autorizzazione è pari al

75% degli alunni frequentanti la classe, salvo particolari eccezioni come infra meglio specificato.

Le classi della scuola primaria effettuano visite didattiche di mezza o intera giornata. Per particolari

esigenze didattiche, informati i rappresentanti dei genitori, i consigli di interclasse deliberano l'effettuazione

di campi scuola di più giorni, per le classi quarte e quinte. Per classi diverse dalle quarte e le quinte, i docenti

accolgono preventivamente la disponibilità dei genitori ad accompagnare il gruppo, in forma autonoma.

Le classi della scuola Secondaria di Primo Grado effettuano visite didattiche di mezza, intera

giornata o di più giorni. Le classi PRIME o SECONDE, di norma, non effettuano visite guidate di più giorni,

salvo comprovati motivi didattici, opportunamente riportati nei verbali dei consigli di classe e comunque

sempre garantendo la presenza dei 2/3 degli alunni della classe. Le classi TERZE effettuano visite guidate di

più giorni, le cui destinazioni saranno opportunamente correlate agli argomenti delle programmazioni

didattiche.

Le classi della scuola Secondaria di Secondo Grado effettuano visite didattiche di mezza, intera

giornata o di più giorni. Le classi PRIME e SECONDE, di norma, non effettuano visite guidate di più

giorni, salvo comprovati motivi didattici, opportunamente riportati nei verbali dei consigli di classe e

comunque sempre garantendo la presenza dei 2/3 degli alunni della classe. Le classi TERZE, QUARTE E

QUINTE effettuano visite guidate di più giorni, le cui destinazioni saranno opportunamente legate agli

argomenti delle programmazioni didattiche.

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Gli studenti non partecipanti ai viaggi, visite di istruzione sono tenuti alla regolare frequenza delle

attività didattiche.

Prima dell'effettuazione di un'attività didattica esterna all'Istituto deve essere comunicato alle

famiglie, per iscritto e con congruo anticipo, quanto segue:

Data;

Destinazione;

Ora di partenza e di rientro dei partecipanti;

Programma dettagliato;

Costo;

Accompagnatori;

Eventuali recapiti;

Condizioni dell' agenzia viaggi.

Gli accompagnatori che hanno l’obbligo della sorveglianza sugli alunni, devono raccogliere e

consegnare in segreteria, con congruo anticipo, le autorizzazioni dei genitori o di chi ne fa le veci.

E’ onere dei genitori portare preventivamente a conoscenza dell’Istituto (nel rispetto della normativa

vigente sulla privacy) gli eventuali stati patologici dell’alunno per i quali, pur nella compatibilità del viaggio,

si rendesse necessario un trattamento farmacologico e/o sanitario continuativo.

La sottoscrizione dell’autorizzazione da parte dei genitori costituisce formale assunzione di

responsabilità da parte dei medesimi per quanto di competenza. Il pagamento delle quote per i viaggi e visite

di istruzione deve essere effettuato con congruo anticipo dalle famiglie, tramite versamento sul conto

corrente postale della scuola

Durante i viaggi, nelle visite di istruzione, non sono ammesse attività diverse da quelle già previste

dal programma e/o incoerenti con lo stesso.

Nel designare gli accompagnatori, soprattutto per i viaggi di istruzione, nei Consigli di Classe, i

docenti forniscono preventivamente la propria disponibilità ad accompagnare la classe in visita di istruzione,

provvedendo ad indicare anche un accompagnatore in più per ogni classe, per subentro in caso di imprevisto

ovvero qualora per grave e comprovato motivo il docente titolare fosse, all’ultimo momento, impossibilitato

a partecipare.

E' auspicabile che gli accompagnatori siano scelti all'interno del Consiglio di Classe interessato,

preferibilmente di materie attinenti alle finalità del viaggio; in caso di necessità, previo accordo con la

Dirigenza, la funzione di accompagnatore può essere svolta anche da un insegnante di altra classe, purché nel

viaggio vi sia almeno un insegnante che conosca gli alunni.

L'insegnante accompagnatore se presta servizio in altre scuole è tenuto a concordare con la

Dirigenza eventuali impegni.

Per ogni visita o viaggio deve essere individuato un docente responsabile. Il rapporto tra docenti

accompagnatori e alunni è di norma 1:15 per tutti gli ordini di scuola.

Se l'iniziativa (visita, viaggio) interessa un'unica classe sono necessari 2 accompagnatori, se riguarda

più classi 1 accompagnatore ogni 15 alunni (per gli alunni rimanenti è previsto un insegnante se questi

superano le 7 unità). In ogni caso, è garantita la presenza di almeno un insegnante per classe. Eventuali

variazioni del numero degli accompagnatori rispetto a quanto sopra previsto e la scelta delle persone sono

rimesse alla discrezionalità del Dirigente Scolastico.

Se alla visita o al viaggio di istruzione partecipano alunni diversamente abili, è prevista la presenza

per ogni alunno di un docente, preferibilmente l'insegnante di sostegno e/o di un genitore. La presenza del

docente di sostegno, al fine di garantire l’integrazione dell’alunno con handicap, esula dal rapporto 1:15.

Qualora il docente di sostegno, per gravi e comprovati motivi, non partecipi alla visita di istruzione, il

Consiglio di classe coinvolge il docente accompagnatore sostituto per accompagnare l’alunno con handicap

individuando contestualmente un ulteriore docente che funga da riserva. Qualora l’alunno con handicap non

partecipi alla visita d’istruzione, il docente di sostegno, pur essendo contitolare della classe, non partecipa a

sua volta alla visita di istruzione.

Il Dirigente Scolastico consegna agli accompagnatori la lettera di incarico. I docenti accompagnatori

hanno l'obbligo della sorveglianza e, considerata la loro responsabilità, di fronte a comportamenti degli

alunni che rischiano di compromettere la buona riuscita del viaggio, possono intraprendere, in ogni

momento, le iniziative che ritengono necessarie, fra le quali l'interruzione del viaggio stesso.

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Infine, al fine della partecipazione da parte degli esterni ad una attività didattica esterna o comunque

a qualsiasi uscita con gli alunni, è necessario allegare “agli atti” presso gli uffici amministrativi dell’Istituto

l’elenco delle partecipanti.

Per il coordinamento del Piano delle visite e viaggi di istruzione è prevista la Funzione Strumentale

o, in alternativa, l'individuazione da parte del Dirigente Scolastico di un Coordinatore. I responsabili dei

viaggi di istruzione andranno a costituire la Commissione per l'organizzazione dei viaggi stessi.

Il docente responsabile della visita di istruzione deve:

• compilare la domanda e consegnarla in segreteria per l'approvazione del Dirigente Scolastico, per il

suo inserimento nel calendario di Istituto e per la predisposizione delle supplenze.

• stabilire la quota di partecipazione (dopo aver appurato l'effettivo numero dei partecipanti facendo

sottoscrivere l'adesione) distinguendo la cifra da consegnare in segreteria per il pagamento del mezzo di

trasporto da quella da trattenere per eventuali altre spese relative ad ingressi, guide e altro.

• consegnare agli alunni il programma con indicata la quota da versare, il giorno in cui portare a

scuola i soldi e l'autorizzazione da far firmare ai genitori.

• portare in segreteria in un'unica soluzione le quote che gli alunni rappresentanti di classe hanno il

giorno stesso raccolto per il pagamento del mezzo di trasporto. Gli alunni che hanno sottoscritto l'adesione

devono portare la quota relativa al trasporto anche in caso di non partecipazione al viaggio.

Il docente responsabile del viaggio di istruzione deve organizzare gli aspetti culturali del viaggio

(prenotare ingressi, guide, ecc) stendere il programma (indicando anche la quota che gli alunni devono

portare al seguito per pagare eventuali ingressi, guide e altro) e consegnarlo in segreteria almeno 10 giorni

prima della partenza.

Alla Scuola (coordinatore e segreteria) competono, relativamente a:

• visite di istruzione: la richiesta di preventivi ad almeno tre ditte di autotrasporti scelte

dall'amministrazione sulla base della qualità del servizio fino a quel momento offerto, la scelta del contraente

sulla base dell'offerta economica più conveniente, la prenotazione del pullman, la raccolta delle

autorizzazioni e degli attestati di versamento dei c/c postali.

• viaggi di istruzione: la richiesta di almeno tre preventivi, la prenotazione del mezzo di trasporto e

dell'albergo, la consegna e la raccolta delle autorizzazioni e degli attestati di versamento dei c/c postali.

• Assieme al bollettino di c/c per il saldo viene consegnato, almeno 7 giorni prima della partenza,

anche il programma.

Le quote di partecipazione vengono così raccolte:

• visite di istruzione: le quote di tutti i partecipanti e le autorizzazioni sottoscritte dai genitori devono

essere raccolte dagli alunni rappresentanti di classe il giorno stabilito (non oltre il giorno precedente alla

partenza) e consegnate tutte assieme il giorno stesso all'insegnante responsabile, pena l'annullamento del

viaggio. L'insegnante porterà in mattinata la somma raccolta in segreteria il cui personale provvederà al

versamento.

• viaggi di istruzione: le somme richieste devono essere versate alla Scuola mediante c/c postale

dalle singole famiglie.

Al rientro dalla visita o dal viaggio, il docente responsabile deve relazionare, su apposito modulo, in

merito all'attività svolta e gli accompagnatori di visite e viaggi in Italia devono compilare il modello per il

rimborso delle spese sostenute (pasti, ingressi, trasporti, ecc) e consegnarlo in segreteria assieme alle ricevute

e altre pezze giustificative.

Per l'organizzazione dei viaggi di istruzione, sono previsti i seguenti adempimenti:

a) Nei consigli di classe di ottobre il coordinatore di classe, dopo averne parlato con gli alunni,

propone una o più mete del viaggio di istruzione, culturalmente e didatticamente valide e possibilmente

inerenti al programma scolastico e ai contenuti disciplinari studiati.

Gli insegnanti, dopo aver esaminato le varie proposte, decidono le mete più idonee ed individuano

almeno due accompagnatori, uno titolare e l'altro supplente. Tutto questo deve essere verbalizzato e

comunicato al responsabile dei viaggi di istruzione.

Per poter effettuare il viaggio di istruzione è indispensabile la disponibilità degli insegnanti ad

accompagnare e la partecipazione di almeno il 75% (2/3) degli alunni della classe. Per particolari esigenze,

dal numero totale della classe potranno essere scomputati gli alunni stranieri neo arrivati in Italia che per

situazioni economiche difficili o per convinzioni culturali o religiose dichiarino di non poter-voler

partecipare.

Dalla regola dei 2/3 sono escluse le classi terminali dei corsi di studio, per le quali comunque i

gruppi di alunni partecipanti non potranno comunque scendere al di sotto dei 7.

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b) In base ai dati raccolti, il coordinatore stenderà un piano che cercherà di rispettare le richieste dei

Consigli di Classe. Se, per questioni organizzative, si rendessero necessarie delle variazioni, queste saranno

concordate con i referenti delle classi interessate. Il piano verrà quindi approvato dal Consiglio di Istituto e

consegnato ai coordinatori di classe e ai referenti dei viaggi.

c) Nei Consigli di Classe di novembre-dicembre, presenti tutte le componenti, vengono ratificati i

viaggi di istruzione.

d) Per permettere al coordinatore di richiedere il preventivo alle agenzie di viaggio (almeno tre)

scelte dall'amministrazione, è necessario che:

• i responsabili consegnino al coordinatore dei viaggi un programma di massima;

• gli alunni versino l'anticipo entro i tempi stabiliti, pena la non partecipazione al viaggio, mediante

bollettino di c/c postale il cui importo verrà stabilito dal coordinatore in base alla meta del viaggio e alla sua

possibile penale in caso di non partecipazione;

• i rappresentanti di classe consegnino in segreteria gli attestati di versamento dei propri compagni,

assieme alle autorizzazioni firmate dai genitori.

e) Il coordinatore dei viaggi prepara un prospetto comparativo delle varie offerte e lo sottopone alla

Giunta Esecutiva per la scelta del contraente. Per l'aggiudicazione della gara si deve tener conto dell'offerta

più conveniente dal punto di vista sia economico che tecnico che si basa sul prezzo più basso e sulle

caratteristiche di qualità (tipo e locazione dell'albergo, trattamento ristorazione, mezzi di trasporto, servizi

opzionali, assicurazione, garanzia e assistenza.

NON POSSONO PARTECIPARE A VISITE/VIAGGI DI ISTRUZIONE GLI ALUNNI CHE NON

HANNO VERSATO ALL’ISTITUTO LA QUOTA DEL CONTRIBUTO VOLONTARIO E CHI HA

RIPORTATO UN VOTO DI CONDOTTA INFERIORE A 7/10.

Eventuali deroghe al presente regolamento possono essere autorizzate dal Commissario Straordinario

(in assenza del C.d.I).

La scuola, sulla base delle risorse economiche annualmente a disposizione, crea un fondo di solidarietà

finalizzato a finanziare viaggi di istruzione di gruppi di allievi svantaggiati, da individuare sulla base delle

segnalazioni dei docenti; tale fondo potrà finanziare anche la partecipazione ad eventi derivanti dalla

partecipazione a concorsi a carattere provinciale, regionale o nazionale.

ART. 14 - ATTIVITA' PARA - INTERSCOLASTICHE

Le strutture scolastiche possono essere aperte per attività di promozione culturale, sociale è civile,

anche in collaborazione con Enti ed Associazioni territoriali.

Le Assemblee di Istituto, di Classe, il Collegio dei Docenti, i Consigli di Classe, il Comitato dei

Genitori, il Comitato degli Studenti, gruppi o singoli Docenti, Enti, Associazioni ecc., possono proporre

progetti per attività para-interscolastiche, come cineforum, meeting sportivi, conferenze, dibattiti,

esperienze di lavoro, gruppi di studio ecc., con eventuale presenza di esperti esterni.

Tutte le attività e/o i progetti proposti devono essere autorizzati dal Commissario Straordinario.

Parte IV – STUDENTI

ART. 15 – ORGANI COLLEGIALI

Gli studenti eleggono i propri rappresentanti di classe e di Istituto con modi e tempi previsti dalla

normativa vigente.

I rappresentanti di classe formano il Comitato Studentesco.

Le assemblee sono disciplinate dal Decreto Legislativo del 16/04/1994 n. 297 – Testo unico delle

Leggi in materia di Istruzione e successive modifiche ed integrazioni.

L'assemblea d'Istituto è convocata su richiesta della maggioranza del Comitato Studentesco o del

10% degli studenti.

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Le richieste delle assemblee di Istituto e di classe devono pervenire al Dirigente scolastico con un

preavviso di almeno 5 giorni.

Gli alunni concordano l'orario delle assemblee di classe con gli insegnanti interessati e con il

coordinatore, i quali devono controfirmare la richiesta. Il Dirigente scolastico o un suo Delegato

autorizzano l'assemblea.

Le assemblee, che si svolgono normalmente all'interno dei locali dell'Istituto, costituiscono un

momento di formazione, di confronto dialettico e democratico; in nessun caso sono ammessi

comportamenti irresponsabili, scorretti, irrispettosi, meno che civili; in mancanza, fatte salve eventuali

maggiori sanzioni, l'assemblea si sospende.

L'assemblea degli studenti, nelle ore in cui essa è autorizzata, sostituisce a tutti gli effetti l'attività

didattica ordinaria; pertanto, in coincidenza di assemblee non si svolgono le lezioni, ma deve essere

comunque garantita la vigilanza sugli alunni.

La vigilanza durante l'assemblea di classe è affidata all'insegnante dell'ora in cui si svolge.

Art. 15 comma 1 - Diritti degli Studenti.

Sin dall'inizio del curriculum scolastico, lo studente è inserito in un percorso di orientamento teso a

consolidare attitudini e ha diritto di partecipare ad attività concrete, poste in essere dai singoli consigli di

classe, per un eventuale recupero/sostegno in itinere nell'apprendimento.

Lo studente ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di

autovalutazione il proprio livello di apprendimento sia per affinare la preparazione, sia per riflettere sulle

proprie lacune cognitive e/o espressive. Ha diritto di conoscere la propria valutazione immediatamente e

quella scritta entro e non oltre 7 giorni dalla sua erogazione.

Per i criteri di valutazione si rimanda ai rispettivi Dipartimenti disciplinari di codesto Istituto.

Lo studente ha diritto di partecipare attivamente alla vita scolastica e alle iniziative formative

aggiuntive ed integrative, da ritenersi momento essenziale di crescita e di formazione personale e sociale.

In caso di indisposizione, lo studente ha diritto di uscire anticipatamente dalla scuola, previa

richiesta di permesso al Dirigente. Qualora lo studente fosse minorenne, può uscire anticipatamente soltanto

dopo avere informato un familiare che ha l'obbligo di venirlo a prendere.

Lo studente ha diritto di svolgere le attività scolastiche in un ambiente salubre e sicuro.

Lo studente ha diritto alla massima riservatezza dei propri dati personali e delle proprie valutazioni

di profitto, ai sensi della Legge 675/96 (cd. Tutela della privacy) e successive modifiche ed integrazioni.

ART. 15 comma 2 - I doveri degli studenti

Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, le iniziative scolastiche e le attività

formative che integrano il curricolo scolastico. A tal fine, ogni studente è tenuto a portare con sé i libri di

testo ed il materiale didattico indicato dai docenti per ciascuna Disciplina.

Gli studenti sono tenuti a rispettare puntualmente l'orario scolastico di entrata e sono tenuti ad

osservare puntualmente l'orario di uscita, lasciando l'aula pulita e in ordine, dirigendosi verso le scale e/o

l’uscita in silenzio e senza correre. Lo studente, se minorenne, può essere ammesso all'inizio della seconda

ora, purché munito di giustificazione firmata dai genitori e previa autorizzazione del Dirigente o di un suo

collaboratore.

Ciascun studente è tenuto a conservare con la massima cura il libretto delle giustificazioni, ove

devono essere annotate le relative assenze con la firma apposta in calce dal genitore.

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Le giustificazioni delle assenze di durata superiore ai 5 giorni, festivi compresi, devono essere

accompagnate dal certificato medico.

Durante l'intervallo per la ricreazione, gli studenti possono lasciare l'aula per accedere nei corridoi

mantenendo un contegno decoroso e sono tenuti a rientrare puntualmente in aula al suono della campana.

Durante la ricreazione e comunque durante qualsiasi spostamento, sempre in presenza dei loro insegnanti, gli

alunni devono adottare un comportamento maturo e responsabile.

Ciascun studente è tenuto a conservare il posto che gli viene assegnato in aula, nelle aule-studio e nei

laboratori, così come indicato dalla prevista piantina. Eventuali spostamenti di posto devono essere

concordati con gli insegnanti. Altresì, ciascun studente è tenuto ad adottare sempre un rispettoso contegno

durante gli spostamenti aula-laboratorio e viceversa.

Gli studenti sono tenuti a rispettare gli ambienti e qualsiasi attrezzatura dell'Istituto poste a servizio

di tutti. Eventuali danni, se accertati, saranno addebitati ai responsabili, in caso contrario alla classe. Lo

studente è responsabile del proprio posto di lavoro in aula e in laboratorio. Lo studente è tenuto a rispettare le

previste norme di sicurezza predisposte ed affisse in ciascun laboratorio. L'inosservanza è sanzionata con

provvedimento disciplinare.

Al termine della lezione ciascun allievo è obbligato a rimettere in perfetto ordine il proprio ambiente

di lavoro. La mancata osservanza della regola prevede nota disciplinare da parte del docente.

I rappresentanti di classe, oltre a rappresentare la classe, richiedere e verbalizzare il contenuto delle

assemblee di classe, si impegnano a garantire una minima organizzazione all'interno della classe.

Nei momenti e negli ambienti dove ci si incontra per lo studio, per il lavoro, per le attività ludico-

ricreative (es. visite culturali, viaggi di istruzione ecc.), gli studenti sono tenuti a rispettare le norme di

comportamento del presente regolamento e quelle eventualmente stabilite dai docenti.

Nei locali scolastici: aule, laboratori, corridoi, sale studio, biblioteca, corte, non è consentito agli

studenti l'uso del telefono cellulare e di qualsiasi altro dispositivo tecnologico quali sistemi elettronici quali

mp3, palmari ecc. In caso di smarrimento o furto del cellulare o altro materiale tecnologico, la scuola non si

assume alcuna responsabilità.

Il divieto è esteso per tutto il tempo scolastico della giornata salvo l'autorizzazione da parte del

docente per fini didattici. In caso di inosservanza dei predetti divieti, è previsto l'applicazione di sanzioni

disciplinari, come infra meglio enucleati.

Nessun allievo, altresì, senza previa autorizzazione, può invitare estranei all'interno dell'Istituto.

Lo studente è tenuto a custodire con diligenza i propri libri e/o materiali didattici, di cui

l'Amministrazione scolastica declina ogni responsabilità qualora si dovessero verificare sottrazioni o

smarrimenti.

Gli studenti, previamente informati, sono tenuti ad osservare le norme di sicurezza della scuola.

Ai sensi della Legge 584/75, è espressamente vietato fumare in tutti gli ambienti scolastici al fine di

rispettare tutti. Il divieto è stato esteso al cortile e alle pertinenze scolastiche nel periodo scolastico. Il divieto

viene punito con ammenda amministrativa. In caso di reiterate infrazioni, alla seconda infrazione si provvede

alla sospensione e alla ammenda prevista.

ART. 16 - RISPETTO DELLE PERSONE E DELL’AMBIENTE SCOLASTICO

Il rispetto delle persone e dell'ambiente scolastico è un dovere preminente e inderogabile di tutti,

compresi gli studenti.

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In nessun caso è ammesso l'uso di linguaggi e/o atteggiamenti volgari o irrispettosi.

Non è ammesso l'uso di abbigliamento inusuale, stravagante o comunque inadeguato all'ambiente

scolastico.

Gli episodi di violenza fisica o verbale, gli atteggiamenti persecutori ed aggressivi, fenomeni dì

"bullismo" e “cyber-bullismo” sono sanzionati a norma del presente Regolamento e delle Leggi vigenti.

La conservazione dei locali, dei laboratori, dell'arredamento e delle attrezzature scolastiche è affidata

anche alla cura degli allievi che sono tenuti a contribuire al mantenimento dell'ordine, della pulizia e del

decoro degli ambienti dopo il loro utilizzo.

Gli studenti sono tenuti al risarcimento degli eventuali danni arrecati alle attrezzature nei laboratori,

agli arredi e ai locali dell'Istituto; qualora non fosse possibile risalire ai diretti responsabili del danno, il

risarcimento deve essere effettuato dalla classe o da tutti coloro che hanno utilizzato le attrezzature o i

locali danneggiati.

Il personale della scuola e gli studenti sono tenuti a vigilare scrupolosamente sull'osservanza del

divieto ed a segnalare tempestivamente eventuali infrazioni al Dirigente scolastico o al suo incaricato

affinché assuma i provvedimenti necessari.

In caso di atti vandalici, furti o violazioni alle vigenti norme di Legge, il Dirigente scolastico

provvede a presentare tempestivamente la denuncia all'Autorità giudiziaria.

La custodia dei beni e degli oggetti personali è soggettiva; l'Istituto declina ogni responsabilità m

merito ad eventuali smarrimenti o furti di oggetti appartenenti agli allievi e al personale della scuola.

Parte V -Personale Insegnante

ART. 17 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELL'ISTITUTO

Tutto il personale insegnante dell'Istituto ha il diritto ed il dovere di contribuire al corretto e proficuo

funzionamento della scuola, sia direttamente, sia per mezzo dei propri rappresentanti presso gli Organi

Collegiali. Ciascun docente, anche attraverso la propria condotta morale e civile, deve assurgere a modello

educativo e di riferimento dei propri discenti.

ART. 18 - DOVERI

I docenti sono tenuti a firmare giornalmente il registro delle presenze.

L'insegnante della prima ora deve essere presente nell'aula almeno 5 minuti prima dell'inizio della

lezione; non sono ammessi ritardi immotivati nel cambio di docente tra una lezione e l'altra.

Il registro di classe deve essere prelevato dall'insegnante della prima ora, compilato da tutti i docenti

e custodito in apposito ambiente dall'insegnante dell'ultima ora.

I docenti sono tenuti a partecipare alle sedute degli Organi Collegiali di cui fanno parte e ad ogni

altra attività obbligatoria regolarmente deliberata; sono tenuti, altresì, a compilare regolarmente i registri di

classe, a controllare e firmare il libretto personale degli studenti in caso di assenza o ritardo.

I docenti hanno l'obbligo di rispettare la vigente normativa, anche in fatto di tutela dei minori.

L'inosservanza delle norme vigenti e/o del presente Regolamento è suscettibile di sanzione disciplinare

secondo le norme vigenti.

Per fatti o comportamenti aventi rilevanza penale, il Dirigente scolastico è tenuto ad informare

tempestivamente anche l'Autorità giudiziaria.

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ART. 19 - ASSENZE E SUPPLENZE DEGLI INSEGNANTI

In caso di assenza, i docenti devono darne comunicazione alla segreteria con congruo anticipo ed in

ogni caso almeno 30 minuti prima dell'inizio delle lezioni; devono altresì giustificare le loro assenze con le

modalità previste dalla normativa vigente.

I docenti assenti sono sostituiti come da Piano delle attività da loro sottoscritto ed esposto all’Albo di

ciascun Plesso.

Parte VI - Personale non docente

ART. 20 – ATTIVITA’ E DOVERI

Tutte le attività svolte dal personale non docente sono finalizzate al buon funzionamento dell’Istituto.

Il personale non docente partecipa in modo costruttivo alle attività ed alla organizzazione della

Comunità scolastica, sia direttamente sia per mezzo dei propri rappresentanti presso gli Organi Collegiali;

collabora attivamente con il personale docente anche nell'ordinaria attività di vigilanza; è coordinato dal

Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi -DSGA.

Il personale non docente ha l'obbligo di rispettare la vigente normativa, anche in fatto di tutela dei

minori. L'inosservanza delle norme vigenti e/o del presente Regolamento è suscettibile di sanzione

disciplinare come regolato dalla normativa vigente Legge 15/2009 C.d.m. 9.10.2009 che si allega al

presente R.I.

Per fatti o comportamenti aventi rilevanza penale il Dirigente scolastico provvede ad informare

tempestivamente anche l'Autorità giudiziaria.

Parte VII – Attività Sindacali

ART. 21 - ATTIVITA' SINDACALI

Le attività sindacali si svolgono secondo le disposizioni previste dalla normativa vigente.

La richiesta di assemblee in orario di lavoro, fatta dai rappresentanti sindacali dell'Istituto o con le

modalità previste dal contratto di lavoro del personale della scuola, deve essere presentata con un preavviso

di almeno 5 giorni.

Parte VIII – Genitori

ART. 22 - PARTECIPAZIONE ALLA VITA DELLA SCUOLA

I genitori partecipano in modo attivo e costruttivo alla vita della Comunità scolastica, anche

attraverso i propri rappresentanti negli organi istituzionali.

Possono formulare proposte finalizzate al miglior funzionamento della scuola, sia in forma singola

che collettiva.

ART. 23 - RAPPORTI SCUOLA - FAMIGLIA

L'Istituto si propone di stabilire rapporti collaborativi con le famiglie; promuove iniziative finalizzate

al miglioramento di detti rapporti; promuove, altresì attività specifiche finalizzate al miglioramento dei

rapporti con le famiglie appartenenti alle comunità straniere.

Le famiglie sono tenute ad informarsi con regolarità sull’andamento della vita della Comunità

scolastica e dei propri figli.

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I colloqui individuali e gli incontri con gli insegnanti avvengono secondo il calendario predisposto

annualmente dal Collegio dei Docenti e preventivamente comunicato alle famiglie.

Le comunicazioni in merito a valutazioni, provvedimenti disciplinari e convocazioni, avvengono

tramite la segreteria.

II coordinatore, su indicazione del Consiglio di Classe, può convocare le famiglie direttamente o

tramite la segreteria per esaminare situazioni particolari.

I genitori o chi ne fa le veci sono tenuti a depositare la propria firma in segreteria all'atto

dell'iscrizione, accompagnata dal deposito di una copia del documento di identità, in caso di delega; solo la

firma depositata attesterà l'autenticità delle giustificazioni e delle ricevute di eventuali comunicazioni

scritte.

Parte IX - Organi collegiali

ART. 24 - RIUNIONI

Gli Organi Collegiali della scuola sono disciplinati dal Decreto Legislativo n. 297 del 16 aprile 1994

- TESTO UNICO delle Leggi in materia di Istruzione e successive modifiche ed integrazioni, dalle circolari

e dalle ordinanze ministeriali ad esso collegate e richiamate.

Le riunioni preparatorie di assemblee si svolgono con le modalità previste dalla normativa vigente.

Tutte le altre riunioni di gruppi o rappresentanti di studenti devono svolgersi generalmente nel

pomeriggio, previa autorizzazione del Dirigente scolastico.

Parte X – Uso dei servizi e delle strutture dell’Istituto

ART. 25 - AFFISSIONI

Per le affissioni devono essere utilizzati gli appositi spazi, previa autorizzazione del Dirigente

scolastico e sotto la responsabilità del firmatario del testo.

Il Dirigente scolastico vieta l'affissione di testi anonimi, offensivi, immorali o in contrasto con le

leggi vigenti.

L'affissione di manifesti da parte di persone esterne alla scuola è consentita solo con l'autorizzazione

del Dirigente scolastico.

Tutti i testi devono essere datati, firmati, esposti e rimossi secondo i termini prescritti.

ART. 26 – ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEI LABORATORI E DELLE AULE

Le chiavi dei laboratori e delle aule sono custodite normalmente in portineria o nell'ufficio del

D.S.G.A. da personale espressamente incaricato.

L'accesso ai laboratori e l'utilizzo delle apparecchiature è consentito a docenti e assistenti tecnici per

attività connesse alla didattica.

Ogni laboratorio può essere frequentato da classi o da gruppi di alunni solo se, previa prenotazione del

laboratorio, accompagnati dal docente.

Gli studenti sono tenuti al rispetto e alla pulizia delle aule ed, in particolar modo, dei laboratori nonché

a tenere un comportamento consono all’ambiente e al risarcimento dei danni arrecati alle attrezzature, agli

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arredi; qualora non fosse possibile risalire ai diretti responsabili del danno, il risarcimento deve essere

effettuato dalla classe o da tutti coloro che hanno utilizzato le attrezzature o i locali danneggiati.

L'utilizzo dei laboratori al di fuori delle normali ore di lezione, da parte di gruppi di studenti

accompagnati dal docente, deve essere autorizzato dal Dirigente scolastico.

Il materiale di ogni laboratorio deve essere regolarmente inventariato e non è trasferibile.

In ogni laboratorio deve essere affisso, ben visibile, il relativo regolamento.

Ogni laboratorio viene assegnato ad un responsabile, individuato come previsto dalle norme vigenti.

I compiti del responsabile di laboratorio sono i seguenti: redigere, nella fase di programmazione

didattica di inizio anno, una dettagliata proposta di acquisti a completamento o integrazione delle

attrezzature, dei materiali e dei macchinari; aggiornare il regolamento del laboratorio; provvedere

regolarmente e alla fine dell'anno scolastico, alla revisione dell'inventario e ad un esauriente rendiconto al

Dirigente scolastico sull'attività svolta.

È concesso a persone o gruppi di studio esterni all'Istituto di utilizzare i laboratori, compatibilmente

con l'attività didattica, con le dovute garanzie, conformemente alle norme vigenti, solo se autorizzati dal

Commissario Straordinario; non è esclusa, in tal caso, la richiesta di un contributo finanziario a favore

dell'Istituto concedente.

ART. 27 - IMPIANTI SPORTIVI

Palestre ed attrezzature sportive di ogni genere sono utilizzate normalmente per le attività scolastiche;

possono essere concesse in orario extrascolastico a gruppi sportivi esterni, compatibilmente con le esigenze

della scuola, con le dovute garanzie, previa autorizzazione del Dirigente scolastico e del Commissario

Straordinario; non è esclusa, in tal caso, la richiesta di un contributo finanziario a favore dell'Istituto

concedente.

Il materiale di ogni impianto sportivo deve essere regolarmente inventariato e non è trasferibile.

Per ogni sede dell'Istituto è individuato un responsabile delle attrezzature sportive con i seguenti

compiti:

redigere, nella fase di programmazione didattica di inizio anno, una dettagliata proposta di acquisti a

completamento o integrazione delle attrezzature;

aggiornare il regolamento delle palestre e degli impianti sportivi;

provvedere regolarmente e alla fine dell'anno scolastico, alla revisione dell'inventario e ad un

esauriente rendiconto al Dirigente scolastico sull'attività svolta.

In ogni palestra o impianto sportivo deve essere affisso, ben visibile, il relativo regolamento.

ART. 28 – FOTOCOPIE E STAMPE

L' uso della fotocopiatrice è consentito esclusivamente per finalità didattiche e per divulgare

informazioni inerenti alla vita della Comunità scolastica; è delegato ad un Collaboratore scolastico che

prende anche, con congruo anticipo, le opportune prenotazioni.

Non è consentito richiedere o effettuare fotocopie a titolo personale, né accedere alla sala stampa

senza autorizzazione.

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ART. 29 - BAR E DISTRIBUTORI AUTOMATICI DI VIVANDE

L'installazione del bar e/o dei distributori automatici di vivande all'interno dell'Istituto deve essere

preventivamente ed opportunamente autorizzata dal Dirigente scolastico e dal Commissario Straordinario.

Il bar ed i distributori automatici di vivande posti all'interno dell'Istituto (quando presenti) sono posti a

servizio degli studenti, dei docenti e del personale della scuola.

Non è permesso recarsi al bar od al distributore automatico di vivande durante le ore di lezione.

La somministrazione di cibi e/o bevande da parte di altri fornitori all'interno della scuola deve essere

preventivamente ed opportunamente autorizzata dal Dirigente scolastico e dal Commissario Straordinario;

orari e modalità di somministrazione devono essere concordati con il Dirigente scolastico.

È vietato usare all'interno dell'Istituto, se non espressamente autorizzato, qualsiasi tipo di fornello a

gas, fornelli elettrici, forni scaldavivande ed ogni altra apparecchiatura di preparazione alimenti.

ART. 30 – TELEFONI

Ogni plesso scolastico è dotato di almeno un telefono fisso posto a disposizione, in caso di necessità

degli studenti, dei docenti, del personale della scuola; è vietato l'uso personale del telefono fisso.

E' tassativamente vietato l'utilizzo del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici e di

intrattenimento (walkman, mp3, ipad, notebook, fotocamera, videocamera ecc.) da parte degli alunni durante

lo svolgimento delle attività didattiche (compreso l'intervallo, il tempo mensa, il tragitto in palestra), in ogni

ambiente della scuola (classi, corridoi, bagni, scale, atrio, palestra) sia per comunicare che per effettuare

riprese video e/o sonore.

Il divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti di cui al D.P.R.

n.249/1998 e dalle “Linee guida” previste dalla C.M. del 15 marzo 2007 n. 30.

La violazione di tale divieto configura una infrazione disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta

ad applicare apposite sanzioni disciplinari individuate da ciascuna istituzione scolastica autonoma all’interno

dei regolamenti di Istituto nella cultura della legalità e della convivenza civile. II divieto risponde, quindi, ad

una generale norma di correttezza, in quanto l'utilizzo del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici

rappresenta un elemento di distrazione sia per chi lo usa sia per i compagni, oltre che una grave mancanza di

rispetto nei confronti dei docenti. L'utilizzo del telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici, si configura

come un'infrazione disciplinare sanzionabile attraverso provvedimenti orientati non solo a prevenire e

scoraggiare tali comportamenti ma anche, secondo una logica educativa propria della scuola, a favorire un

corretto comportamento.

Eccezione è fatta solo per situazioni di particolare necessità, se formalmente autorizzate dal Dirigente

Scolastico: in tal caso, senza eccezioni il telefono deve essere spento prima dell'ingresso a scuola, deve

essere risposto opportunamente e riacceso solo dopo l'uscita dell'Istituto.

Durante le uscite didattiche, invece, l'uso di dette apparecchiature è consentito e direttamente regolato

dagli insegnanti accompagnatori.

Eventuali fotografie o riprese fatte con i video telefonini, senza il consenso scritto della persona

ripresa, si configurano inoltre come violazioni della privacy e quindi perseguibili per legge.

Durante il periodo di permanenza a scuola, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le

famiglie, in caso di urgenza o gravità, potranno essere soddisfatte mediante il telefono della scuola da parte

dei docenti o del personale ATA. Nessun alunno può utilizzare direttamente l'apparecchio della scuola.

Per coloro che dovessero utilizzare, durante le suddette attività, cellulari e/o dispositivi elettronici il

divieto è così nel dettaglio regolamentato:

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1. È vietato utilizzare il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici e di intrattenimento

durante tutte le attività didattiche, in tutti i locali della scuola, (salvo quando vengono utilizzati

sotto il diretto controllo del docente per scopo didattico)

2. I predetti dispositivi devono essere tenuti spenti e opportunamente custoditi negli zaini, giacconi,

giammai sul banco né tra le mani.

3. Eventuali esigenze di comunicazione tra gli alunni e le famiglie, in caso di urgenza, potranno

essere soddisfatte mediante gli apparecchi telefonici presenti in ogni scuola; in alternativa, il

docente potrà concedere l’autorizzazione all’uso del cellulare, previa richiesta formale da parte

dello studente.

4. Nel caso in cui lo studente sia sorpreso ad utilizzare il cellulare o qualsiasi altro dispositivo

durante una verifica scritta (compiti in classe, esami conclusivi, test ecc.), la stessa sarà ritirata e

non dovranno essere previste prove di recupero.

5. All’interno di tutti i locali della scuola, nelle sedi utilizzate per l’attività didattica come palestre,

aule e laboratori sono vietate riprese audio e video di ambienti e persone, salvo in caso di esplicita

autorizzazione del docente responsabile.

6. La violazione di tale divieto configura una infrazione disciplinare rispetto alla quale è tenuta ad

applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità educative della scuola,

come nella tabella infra specificato.

I genitori rispondono direttamente dell’operato dei propri figli nel caso in cui gli stessi arrechino

danno a se stessi o agli altri con obbligo di risarcimento.

Eventuali fotografie o riprese fatte con i telefonini all’interno della scuola e nelle sue pertinenze, senza

il consenso scritto della persona/e, si configurano come violazione della privacy e quindi perseguibili

per legge oltre ad essere sanzionabile con il presente regolamento.

I docenti e il personale ATA hanno il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni in tutti gli

spazi scolastici. Eventuali infrazioni devono essere segnalate in modo tempestivo alla Dirigenza e

saranno materia di valutazione disciplinare.

7. E’ vietato l’utilizzo dei servizi informatici on line ovvero Social Network (chat, whatsup, facebook

e quant’altro) all’interno della scuola, la cui violazione configura una infrazione disciplinare

relativamente all’uso improprio “a monte” del dispositivo tecnologico, rispetto alla quale l’Istituto

è tenuto ad applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità educative

della scuola, come nella tabella infra specificato; fermo restando che l’Istituto nella persona della

Dirigenza declina ogni responsabilità dell’uso dei predetti Social Network che risulti improprio

e/o dannoso nei confronti degli alunni e/o operatori scolastici, qualora ciò avvenga al di fuori

dell’Istituto ovvero contesto scolastico (salvo nel caso vengano utilizzati per scopi didattici e sotto

la diretta sorveglianza del docente).

I divieti e le relative sanzioni si estendono anche a tutti i dispositivi tecnologici in possesso degli

alunni.

Le sanzioni disciplinari secondo il criterio della gradualità prevedono:

Nel caso in cui lo studente ha il cellulare o altro dispositivo in mano o sul banco, è previsto il

Richiamo verbale.

Nel caso in cui lo studente utilizzi il cellulare durante l’attività didattica in tutti i locali o spazi o di

pertinenza, è prevista la Nota sul registro di classe, controfirmata dal Dirigente o un suo delegato

oltre il ritiro del cellulare e/o dispositivo consegna al genitore a fine giornata.

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Nel caso in cui lo studente utilizzi – reiteratamente- il cellulare durante l’attività didattica in tutti i

locali o spazi o di pertinenza, sono previste le seguenti adozioni di provvedimenti disciplinari: -

sospensione dalle lezioni di uno o più giorni, a seconda della gravità (max fino a 10 gg); -

valutazione non sufficiente del comportamento; - esclusione dalla partecipazione ai viaggi di

istruzione e/o uscite didattiche; - convocazione della famiglia.

Nel caso dell’utilizzo del cellulare e/o dispositivo, improprio e/o dannoso per l’immagine e il

prestigio dell’Istituto, degli operatori scolastici, degli alunni sono previste le seguenti adozioni di

provvedimenti disciplinari: - - sospensione dalle lezioni di uno o più giorni, a seconda della gravità

(15 gg. Nei casi più gravi); - valutazione non sufficiente del comportamento; - esclusione dalla

partecipazione ai viaggi di istruzione e/o uscite didattiche; - eventuale segnalazione ai servizi sociali;

- convocazione della famiglia.

Il D.S. e/o il Consiglio di classe ha la facoltà di sostituire le sanzioni disciplinari più severe con altri

provvedimenti, comprendenti la collaborazione ai servizi interni della scuola o altre attività a scopo sociale

che possono utilmente costituire una riparazione ed un ammonimento. Si precisano a titolo indicativo:

- Ricerche o attività di studio ed approfondimento coerenti con l’infrazione commessa;

- Operazione di ripristino degli arredi dei locali scolastici;

- Riordino della biblioteca e/o laboratori.

Il Consiglio di Istituto fa appello alla collaborazione delle famiglie, affinché gli studenti si rendano conto che

l’uso dei cellulari e degli altri dispositivi durante le ore di lezione, oltre che arrecare disturbo allo

svolgimento delle attività didattiche, può indurli alla distrazione e deconcentrazione.

L'uso del cellulare da parte del personale scolastico deve essere limitato ai casi di effettiva necessità e

deve comunque risultare discreto e non arrecare disturbo.

Parte XI - Norme generali di salubrità e sicurezza

ART. 31 - TRANSITO E SOSTA DEI VEICOLI

E' normalmente vietato il transito e la sosta delle automobili, delle moto, dei motorini e di ogni altro

mezzo a motore nei percorsi e nelle aree di pertinenza della scuola; sono previste deroghe per operazioni di

carico e scarico delle merci, per gli eventuali interventi di manutenzione ecc., solo se formalmente

autorizzate dal Dirigente scolastico; in ogni caso il transito deve avvenire negli orari più idonei, con

prudenza ed a "passo d'uomo".

Le biciclette devono essere portate a mano e riposte in apposite aree; la scuola non si assume alcuna

responsabilità in caso di furto o danno.

ART. 32 - DIVIETO DI FUMO

E' vietato fumare in tutti i locali della scuola (aule, laboratori, palestre, spogliatoi, corridoi, servizi,

atrio, uffici, ecc.).

Il personale della scuola e gli studenti sono tenuti a vigilare sull' osservanza del divieto di fumo ed a

segnalare eventuali infrazioni al Dirigente scolastico o al suo incaricato affinché proceda alla contestazione.

Se la contestazione è notificata ad un minorenne deve essere informata la famiglia.

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ART. 33 - DIVIETO DI INTRODUZIONE ED USO DI MATERIALI E SOSTANZE NOCIVE

Non è consentito introdurre all'interno della scuola, oggetti, materiali o cose che non siano

strettamente necessari e/o attinenti allo svolgimento della normale attività didattica.

E' assolutamente vietato introdurre e/o usare all'interno della scuola qualsiasi oggetto, attrezzature,

materiali, sostanze, nocivi o comunque pericolosi per la salute e la sicurezza propria e degli altri.

Il personale della scuola e gli studenti sono tenuti a vigilare scrupolosamente sull'osservanza del

divieto ed a segnalare tempestivamente eventuali infrazioni al Dirigente scolastico o al suo incaricato

affinché assuma i provvedimenti necessari.

Parte XII - Norme transitorie e finali

ART. 34 - SANZIONI DISCIPLINARI

Con il D.P.R. n. 249 del 24 giugno 1998 nonché con il D.P.R. n. 235 del 21 novembre 2007 - "Statuto

delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria" in vigore che enunciano i diritti e i doveri degli

alunni, gli stessi devono uniformare il loro comportamento.

I "doveri" sono elencati nell'art. 3 del suddetto D.P.R. n. 249/1998; la "disciplina" è descritta all'art. 4,

articolo modificato ed integrato dall'art. 1 del D.P.R. n. 235/2007.

Agli alunni che manchino ai doveri elencati nel presente Regolamento o nell'art. 3 dello "Statuto delle

studentesse e degli studenti della scuola secondaria" o che compiano atti contrari al decoro, alla morale e alle

norme della Comunità scolastica o che, comunque, assumano atteggiamenti irriguardosi nei confronti di

chiunque operi nell'Istituto, possono essere inflitte, secondo la gravità della mancanza, sanzioni disciplinari.

Le sanzioni disciplinari sono sempre temporanee, sono proporzionate alle infrazioni compiute ed

ispirate al principio di gradualità; inoltre, le prescritte sanzioni tengono conto della situazione personale

dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano ed hanno

finalità educativa in quanto tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di

rapporti all'interno della Comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di

natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della Comunità scolastica. Le prescritte sanzioni

sono ispirate, ove possibile, anche al principio di compensazione del danno; allo studente è sempre

offerta la possibilità di convertire la sanzione in attività in favore della Comunità scolastica.

Le sanzioni disciplinari, in relazione alla gravità dell'inosservanza dei doveri, sono;

a) ammonizione privata o in classe;

b) ammonizione scritta sul registro di classe e comunicazione alla famiglia;

c) sospensione fino a 15 giorni (la punizione può essere eventualmente convertita con

attività a favore della Comunità scolastica, fatto salvo il risarcimento del drumo

arrecato); .

d) allontanamento dalla Comunità scolastica per una durata superiore a 15 giorni,

esclusione dallo scrutinio finale o non ammissione all'esame di Stato, in funzione della

gravità dell'inosservanza e/o del reato (la punizione può essere eventualmente convertita

con attività a favore della Comunità scolastica, fatto salvo il risarcimento del danno

arrecato);

e) allontanamento dalla Comunità scolastica sino al permanere della situazione di pericolo

o delle condizioni di accertata incompatibilità ambientale (nei casi in cui l'Autorità

Giudiziaria, i Servizi Sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o

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dallo stesso studente sconsigliassero il rientro nella Comunità scolastica di

appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso dell'anno, ad altra

scuola).

I provvedimenti disciplinari di cui al precedente punto a) sono irrogati dall'insegnante o dal

Dirigente scolastico nei seguenti casi:

comportamenti in contrasto con i principi enunciati nell' art. 1 dello Statuto; negligenza

abituale; assenza e ritardo ingiustificati; mancanza ai doveri scolastici di cui all'art. 3 dello

Statuto; utilizzo improprio degli strumenti e dei sussidi didattici; incuria nel mantenimento

degli arredi e delle strutture scolastiche; uso di abbigliamento inadeguato all'ambiente

scolastico.

I provvedimenti disciplinari. di cui al precedente punto b) sono irrogati dall'insegnante o dal

Dirigente scolastico nei seguenti casi:

reiterazione dei casi previsti nel comma precedente; violazioni violazione del regolamento di

Istituto; far e comportamenti che turbino il regolare andamento dell'attività scolastica;

inosservanza delle disposizioni concernenti la salubrità e la sicurezza, seppur senza

conseguenze immediate.

I provvedimenti disciplinari di cui al precedente punto c) sono irrogati dal Consiglio di Classe

nei seguenti casi:

grave o reiterata inosservanza del Regolamento di Istituto; fatti che turbino il regolare

svolgimento dell'attività scolastica aggravati da manifestazioni di ostinazioni o di protervia;

grave inosservanza delle disposizioni concernenti la salubrità e la sicurezza.

I provvedimenti disciplinari di cui al precedente punto d) sono irrogati dal Dirigente

scolastico e degli organi preposti, nei seguenti casi:

recidiva per i casi previsti nel comma precedente; gesti di violenza fisica e/o psicologica nei

confronti dei compagni; azioni di vandalismo nei riguardi delle strutture o delle dotazioni

dell'Istituto; offese alle persone, al decoro o alla morale; oltraggio al Dirigente scolastico, agli

Insegnanti, al Personale non docente.

I provvedimenti disciplinari di cui al precedente punto e) sono irrogati dal Dirigente e degli

organi preposti, nei seguenti casi:

reati di particolare gravità, perseguibili d'ufficio o per i quali l'Autorità Giudiziaria abbia

avviato procedimento penale se vi sia pericolo per l' incolumità delle persone.

E' interdetta la partecipazione alla seduta dell'organo collegiale competente ad irrogare la

sanzione, agli alunni rappresentanti di classe e/o ai genitori rappresentanti di classe se coinvolti

nella sanzione disciplinare; in tale eventuale circostanza possono essere ammessi in sostituzione

altrettanti membri supplenti, se opportunamente designati in sede di elezione degli Organi

Collegiali.

Nessuna sanzione disciplinare può essere irrogata senza essere stato prima invitato lo studente

ad espone le proprie ragioni; l'esposizione può essere anche presentata nella fom1a scritta.

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Per l'adozione dei provvedimenti di cui alla lettere c) d) e) del presente articolo dette ragioni

sono richieste all' allievo interessato e congiuntamente alla sua famiglia da parte del Dirigente

scolastico.

ART. 35 - ORGANO DI GARANZIA

L'Organo di Garanzia interno alla scuola -di cui all'art. 5, comma 2 del D.P.R. n. 249/1998,

articolo così come modificato dall'art. 2 del D.P.R. n. 235/2007 e dalla Circolare Ministeriale prot.

3062 del 31 luglio 2008 è così modificato: la commissione dell'Organo di Garanzia deve essere

costituita da• almeno quattro componenti quindi:

per la scuola secondaria di secondo grado la commissione sarà formata dal Dirigente

scolastico, che lo presiede, da un docente designato dal Collegio Docenti, da un

rappresentante eletto (nominato) dagli alunni e da uno dei genitori;

per la scuola secondaria di primo grado la commissione sarà composta dal Dirigente, da un

docente nominato dal Collegio e due rappresentanti dei genitori.

Si precisa anche che in caso di parità di voti, la decisione finale è affidata al Dirigente, in caso

di astensione vale la maggioranza, in caso di assenza del Dirigente prende il suo posto la vicaria; in

caso venga coinvolto nella sanzione il docente, lo studente o il genitore facente parte la

commissione, gli stessi devono essere sostituiti. E, ancora, contro la sanzione, entro quindici giorni

dalla comunicazione, è ammesso ricorso alla commissione che se entro dieci giorni non avrà dato

risposta, si intende respinto. L'Organo di garanzia resta in carica per due anni scolastici.

A tale Organo di Garanzia è ammesso ricorso da parte degli studenti delle scuole secondarie

superiori, da parte dei genitori per le altre scuole, contro le sanzioni di cui alle lettere a) b) c) d) e)

del precedente articolo 34; il ricorso, completo di eventuali memorie difensive, deve essere

presentato entro 15 giorni dalla comunicazione della irrogazione della sanzione al protocollo

generale dell'Istituto.

L'Organo di Garanzia esamina i ricorsi presentati dagli studenti o dai genitori entro 10 giorni

dalla presentazione e, previa eventuale audizione delle parti, comunica l'esito agli interessati.

Le convocazioni dell'Organo di Garanzia sono effettuate con anticipo di almeno due giorni

dal Dirigente scolastico, ovvero, in caso di necessità ed urgenza, con anticipo di un solo giorno.

Le riunioni dell'Organo di Garanzia sono valide a maggioranza dei componenti; il parere è

formulato a maggioranza dei votanti; in caso di parità decide il Dirigente scolastico.

L'Organo di Garanzia, su richiesta degli studenti o di chiunque ne abbia interesse, decide

anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione delle norme del

Regolamento di Istituto o dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti.

Il Direttore dell'Ufficio Scolastico Regionale, o un Dirigente da questi delegato, decide in via

definitiva sui reclami proposti dagli studenti o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni

dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e del Regolamento di Istituto, con le modalità di cui

all'articolo 2 del D.P.R. n. 235/2007.

ART. 36 - ADOZIONE ED ENTRATA IN VIGORE DEL REGOLAMENTO

Il Regolamento adottato è pubblicato all'albo dell'Istituto per 15 giorni consecutivi; chiunque,

appartenente alla Comunità scolastica, può presentare osservazioni scritte presso la segreteria,

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durante la pubblicazione'; il Commissario straordinario, esaminate le osservazioni pervenute

regolarmente, apporta eventuali modifiche e approva definitivamente entro i 15 giorni successivi.

Il Regolamento, definitivamente approvato dal Commissario Straordinario, entra in vigore il

giorno successivo dall'approvazione; lo stesso, in originale, è custodito presso gli uffici della

Segreteria; in copia è affisso, ben visibile, in tutti i plessi dell'Istituto; entro l0 giorni

dall'approvazione definitiva, è data formale lettura in ogni classe dell'Istituto.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Miriana Zannella

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Allegato (A1) al regolamento di Istituto

USO DEL CELLULARE E DEI DISPOSITIVI TECNOLOGICI

L’uso dei cellulari e dei dispositivi tecnologici da parte degli alunni, durante lo svolgimento

delle attività didattiche, è vietato. Il divieto deriva dai doveri sanciti dallo Statuto delle studentesse e

degli studenti.(D.P.R. n. 249/1998). La violazione di tale divieto configura un'infrazione

disciplinare rispetto alla quale la scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni. Si ribadisce che le

sanzioni disciplinari applicabili sono individuate da ciascuna istituzione scolastica autonoma all

'interno dei regolamenti di istituto nella cultura della legalità e della convivenza civile.

(Fonte "Linee guida" emanate dal ministro Giuseppe Fioroni Roma, 15 marzo 2007)

REGOLAMENTO

Il Commissario straordinario di questa istituzione scolastica, riunitosi in data 29 Aprile 2014,

VISTO

Il DPR n.249 del 24/06/1998 "Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli

studenti";

Il DM n. 30 del 15/03/2007 "Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni

cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni

disciplinari, doveri di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti"

Il DM n. 104 deI30/1l/2007 "Linee di indirizzo e chiarimenti sulla normativa vigente sull'uso

di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici nelle comunità scolastiche";

La circolare n° 362 del 25 Agosto 1998 "Uso del telefono cellulare nelle scuole"

VIETA

l'utilizzo del telefono cellulare e dei vari dispositivi elettronici durante le attività scolastiche

del mattino e del pomeriggio (compreso l'intervallo).

l'uso del telefono cellulare anche nelle attività pomeridiane: doposcuola e pomeriggi

facoltativi, in cui siano coinvolti alunni della scuola.

Il divieto è così regolamentato:

1. É vietato utilizzare il telefono cellulare e gli altri dispositivi elettronici e di intrattenimento

( walkman, mp3, ipod, ipad, notebook, fotocamera, videocamera, ecc ...) durante le attività

didattiche, in tutti i locali della scuola.

2. I predetti dispositivi devono essere tenuti spenti e opportunamente custoditi e depositati nei

borsoni, zaini, giacconi, giammai sul banco né tra le mani.

3. Eventuali esigenze di comunicazione tra gli alunni e le famiglie, in caso di urgenza,

potranno essere soddisfatte mediante gli apparecchi telefonici presenti in ogni scuola; in alternativa

il docente potrà concedere l'autorizzazione all'uso del cellu'lare, previa richiesta formale da parte

dello studente.

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4. Nel caso in cui lo studente sia sorpreso ad utilizzare il cellulare o qualsiasi altro dispositivo

durante una verifica scritta ( compiti in classe, esami conclusivi, test, ecc ...) , la stessa sarà ritirata e

non dovranno essere previste prove di recupero.

5. All'interno. di tutti i locali della scuola, nelle sedi utilizzate per l'attività didattica come

palestre, aule e laboratori sono vietate riprese audio e video di ambienti e persone, salvo in caso di

esplicita autorizzazione del docente responsabile,

6. La violazione di tale divieto configura un'infrazione disciplinare rispetto alla quale la

scuola è tenuta ad applicare apposite sanzioni ispirate al criterio di gradualità e alle finalità

educative della scuola, come da tabella allegata al presente regolamento.

I genitori rispondono direttamente dell'operato dei propri figli nel caso in cui gli stessi

arrechino danno a se stessi o agli altri con obbligo di risarcimento.

Eventuali fotografie o riprese fatte con i videotelefonini all'interno della scuola e nelle sue

pertinenze, senza il consenso scritto della/e persona/e, si configurano come violazione della privacy

e quindi perseguibili per legge oltre ad essere sanzionate con il presente regolamento.

I docenti e il personale ATA hanno il dovere di vigilanza sui comportamenti degli alunni in

tutti gli spazi scolastici. Eventuali infrazioni devono essere segnalate in modo tempestivo alla

dirigenza e saranno materia di valutazione disciplinare.

La Scuola perseguirà, secondo l'ordinamento vigente, qualsiasi utilizzo dei Social network

che risulti improprio e/o dannoso per l'immagine e il prestigio dell'Istituzione Scolastica, degli

operatori scolastici, degli alunni.

I divieti e le relative sanzioni, si estendono anche a tutti i dispositivi tecnologici in possesso

degli alunni.

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CASISTICHE MANCANZE DISCIPLINARI

Mancanza disciplinare frequenza Sanzione disciplinare Organo

competente

1 Lo studente ha il

cellulare e/o il

dispositivo in mano o

sul banco

a) l^ Volta

Richiamo Verbale Docente

b) 2^ Volta Nota sul registro di classe,

controfirmata dal Docente DS o suo

delegato, ritiro del cellulare e/o

dispositivo consegna al genitore a

fine giornata

Docente

2 Utilizzo del cellulare

durante l'attività

didattica in tutti i locali

o spazi scolastici o di

pertinenza

a) l^ Volta Ritiro immediato del cellulare che

sarà Docente custodito in busta

chiusa con firma dell'alunno nei

lembi e riconsegnato ai genitori al

termine delle lezioni. Nota sul

registro di classe, controfirmata dal

DS o da suo delegato, trascritta sul

libretto dell'alunno che sarà firmata

dai genitori.

Docente

Dirigente

b) Uso reiterato Adozioni di provvedimenti

disciplinari:

• sospensione dalle lezioni di uno o

disciplinari, più giorni a seconda

della gravità (10 gg. nei casi più

gravi);

• Valutazione non sufficiente del

comportamento ;

• Esclusione dalla partecipazione ai

viaggi d'istruzione e/o uscite

didattiche

• Convocazione della famiglia

Consiglio di classe

delibera l'adozione

dei provvedimenti

disciplinari

modulandone la

sanzione.

3 Uso del cellulare e/o

dispositivo, improprio

e/o dannoso per

l'immagine e il

prestigio

dell'Istituzione

Scolastica, degli

operatori scolastici,

degli alunni.

a) l^ Volta Adozioni di provvedimenti

disciplinari:

• Sospensione dalle lezioni di uno o

più giorni a seconda della gravità

(15gg. nei casi più gravi).

• Valutazione non sufficiente del

comportamento;

• Esclusione dalla partecipazione ai

viaggi d'istruzione e/o uscite

didattiche;

• Eventuale segnalazione ai servizi

sociali;

• Convocazione della famiglia.

Consiglio di classe

delibera l'adozione

dei provvedimenti

disciplinari

modulandone la

sanzione.

Nel caso in cui la prima infrazione sia di particolare gravità si passa direttamente alle forme applicative dei

punti 2b e 3

Il Dirigente scolastico e/o il Consiglio di classe ha la possibilità di sostituire le sanzioni

disciplinari più severe con altri provvedimenti, comprendenti la collaborazione ai servizi interni

della scuola o altre attività a scopo sociale che possano utilmente costituire una riparazione ed un

ammonimento. Si precisano a titolo indicativo:

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• Ricerche e/o attività di studio ed approfondimento coerenti con l'infrazione commessa;

• Operazioni di ripristino degli arredi dei locali scolastici;

• Riordino della biblioteca e/o laboratori.

Il Consiglio di Istituto fa appello alla collaborazione delle famiglie, affinché gli studenti si

rendano conto che l'uso dei cellulari e di altri dispositivi durante le ore di lezione, oltre che arrecare

disturbo allo svolgimento delle attività didattiche, può indurli alla distrazione e alla

deconcentrazione.

Il Consiglio di Istituto delibera di depennare i punti 4 e 5 dell'art. 6 del Regolamento di

istituto e di sostituirli con la dicitura "L'uso del cellulare e/o dispositivi elettronici è regolamentato

con l'all. A1”.