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Consiglio Comunale di Cassano delle Murge 15 marzo 2018 1 Steno Service s.n.c. Allegato A) DCC n.2/2018 Punto all’Ordine del Giorno Progetto definitivo per l’intervento di ampliamento e ristrutturazione del plesso “Fondazione Salvatore Maugeri”. Approvazione in deroga ai sensi dell’art. 14 DPR 380/2001 e ss.mm.ii. Presidente Monica CALZETTA: Prego Sindaco. Il Sindaco dà lettura della relazione allegata agli atti del Consiglio. Presidente Monica CALZETTA: Prego il vice Sindaco. Assessore Angelo GIUSTINO: Grazie Presidente, Sindaco, colleghi consiglieri. Nella lettura, parlo soprattutto ai colleghi di opposizione, del Sindaco, del provvedimento, in realtà ha dato lettura dei punti 6 e 7 che sono leggermente modificati rispetto alla bozza di delibera a disposizione. Questi sarebbero stati oggetto di un emendamento che ho già preparato per iscritto, dopodiché quella che avete ascoltato, letta dal Sindaco è la versione che aveva già ad oggetto l’emendamento che andavo a proporre. Se vogliamo possiamo già discutere l’emendamento e spiego qual è la piccola differenza. Non è sostanziale, ma solo formale. Altrimenti possiamo andare alla discussione direttamente del punto così come letto dal Sindaco. Per regolarità formale dovrei presentare un emendamento scritto. Presidente Monica CALZETTA: Chiedo scusa, precisiamo l’emendamento. Assessore Angelo GIUSTINO: Il punto 6 e 7 della bozza che avete discusso in commissione prevedeva… Ne do lettura contestuale in modo da capire le differenze. Al punto 6 si diceva “demandare al responsabile SUAP comunale ogni adempimento successivo e consequenziale al presente provvedimento per il rilascio del Provvedimento Autorizzativo Unico, PAU, in esecuzione anche del presente provvedimento”. Nel documento letto dal Sindaco e oggetto di emendamento al punto 6 invece si specifica: “di demandare al responsabile dei settori interessati urbanistica e SUAP ogni adempimento successivo e consequenziale al presente provvedimento ai fini del rilascio del permesso di costruire in deroga ex art. 14 del D.P.R. 380/2001 assegnando il termine massimo di 30 giorni per il rilascio del suddetto titolo abilitativo in deroga all’avvenuta produzione dell’integrazione documentale prevista per legge da parte del soggetto attuatore”. Al punto 7 rispetto al documento che avete discusso in commissione era stabilito “di stabilire che il rilascio del Provvedimento Autorizzativo Unico, PAU, sarà subordinato al controllo da parte del medesimo ufficio dell’inserimento nel progetto di tutte le prescrizioni di cui al parere rilasciato con la determinazione di cui al precedente punto 4 e delle altre prescrizioni a ogni titolo subentranti nel procedimento, nonché all’assunzione…”. Intervento del consigliere Santorsola fuori microfono. Assessore Angelo GIUSTINO: Sì, al punto 3, dove c’è l’elenco numerato. “E delle altre prescrizioni ad ogni titolo subentranti nel procedimento, nonché all’assunzione delle garanzie da parte del soggetto conduttore dell’immobile sull’immutabilità della

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Allegato A) DCC n.2/2018

Punto all’Ordine del Giorno Progetto definitivo per l’intervento di ampliamento e ristrutturazione del plesso “Fondazione Salvatore Maugeri”. Approvazione in deroga ai sensi dell’art. 14 DPR 380/2001 e ss.mm.ii.

Presidente Monica CALZETTA: Prego Sindaco. Il Sindaco dà lettura della relazione allegata agli atti del Consiglio. Presidente Monica CALZETTA: Prego il vice Sindaco. Assessore Angelo GIUSTINO: Grazie Presidente, Sindaco, colleghi consiglieri. Nella lettura, parlo soprattutto ai colleghi di opposizione, del Sindaco, del provvedimento, in realtà ha dato lettura dei punti 6 e 7 che sono leggermente modificati rispetto alla bozza di delibera a disposizione. Questi sarebbero stati oggetto di un emendamento che ho già preparato per iscritto, dopodiché quella che avete ascoltato, letta dal Sindaco è la versione che aveva già ad oggetto l’emendamento che andavo a proporre. Se vogliamo possiamo già discutere l’emendamento e spiego qual è la piccola differenza. Non è sostanziale, ma solo formale. Altrimenti possiamo andare alla discussione direttamente del punto così come letto dal Sindaco. Per regolarità formale dovrei presentare un emendamento scritto. Presidente Monica CALZETTA: Chiedo scusa, precisiamo l’emendamento. Assessore Angelo GIUSTINO: Il punto 6 e 7 della bozza che avete discusso in commissione prevedeva… Ne do lettura contestuale in modo da capire le differenze. Al punto 6 si diceva “demandare al responsabile SUAP comunale ogni adempimento successivo e consequenziale al presente provvedimento per il rilascio del Provvedimento Autorizzativo Unico, PAU, in esecuzione anche del presente provvedimento”. Nel documento letto dal Sindaco e oggetto di emendamento al punto 6 invece si specifica: “di demandare al responsabile dei settori interessati urbanistica e SUAP ogni adempimento successivo e consequenziale al presente provvedimento ai fini del rilascio del permesso di costruire in deroga ex art. 14 del D.P.R. 380/2001 assegnando il termine massimo di 30 giorni per il rilascio del suddetto titolo abilitativo in deroga all’avvenuta produzione dell’integrazione documentale prevista per legge da parte del soggetto attuatore”. Al punto 7 rispetto al documento che avete discusso in commissione era stabilito “di stabilire che il rilascio del Provvedimento Autorizzativo Unico, PAU, sarà subordinato al controllo da parte del medesimo ufficio dell’inserimento nel progetto di tutte le prescrizioni di cui al parere rilasciato con la determinazione di cui al precedente punto 4 e delle altre prescrizioni a ogni titolo subentranti nel procedimento, nonché all’assunzione…”. Intervento del consigliere Santorsola fuori microfono. Assessore Angelo GIUSTINO: Sì, al punto 3, dove c’è l’elenco numerato. “E delle altre prescrizioni ad ogni titolo subentranti nel procedimento, nonché all’assunzione delle garanzie da parte del soggetto conduttore dell’immobile sull’immutabilità della

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destinazione d’uso e delle finalità per le quali il progetto è stato presentato”. Nell’emendamento che invece andavamo a presentare e che è stato già letto dal Sindaco, si specifica “di dare atto che il rilascio del Provvedimento Autorizzativo PAU sarà subordinato al controllo da parte dell’ufficio competente dell’inserimento nel progetto di tutte le prescrizioni di cui al parere rilasciato con la determinazione di cui al precedente punto 3 e delle prescrizioni ad ogni titolo subentranti nel procedimento nonché assunzione delle garanzie da parte del soggetto conduttore dell’immobile sull’immutabilità della destinazione d’uso e delle finalità per le quali il progetto è stato presentato”. Questa è la differenza. Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Assessore Angelo GIUSTINO: È quella che ha letto il Sindaco. Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Assessore Angelo GIUSTINO: No, rispetto a quella che avete avuto in commissione che… quella che vi è stata data è quella già emendata. Questo è! Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Presidente, posso chiedere un chiarimento? Presidente Monica CALZETTA: Prego consigliere Santorsola. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Allora, per ricostruire molto velocemente, nella prima commissione, o meglio nella terza commissione insediatasi per la prima volta l’8 marzo, noi abbiamo avuto un parere dell’ingegnere abbastanza articolato; poi c’era la proposta in quel momento consegnata. Nella commissione, invece, di ieri è arrivata una prima bozza; successivamente, sempre all’interno della commissione di ieri, c’è stata una seconda bozza, quindi una terza rivisitazione, rispetto a. Ora, o sono io che ho difficoltà a comprendere oppure quello che invece è il testo distribuito in apertura dei lavori con la camicia che, va detto, mancava nella prima e nella seconda commissione, ma ci è stata data oggi, a me, a meno che non mi sia distratto, pare di capire che il punto 7 è, che ho io come seconda bozza ma ce l’ho io come ce l’hanno tutti i consiglieri che stavano in commissione, è identico. Allora, o ci illustra la differenza oppure evidentemente io… Intervento dell’assessore Giustino fuori microfono. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Il punto 3 diventa punto 4? Ma io già ce l’ho il 3. Assessore Angelo GIUSTINO: Con riferimento a quella che lei ha richiamato terza rivisitazione, il punto 7 richiama il punto 4 all’interno dell’elenco puntato e numerato, invece è il punto 3. Intervento del consigliere Santorsola fuori microfono. Assessore Angelo GIUSTINO: E va beh, noi ce l’abbiamo al punto 4. Presidente Monica CALZETTA: Prego consigliere Del Re. Consigliere Davide DEL RE: Grazie Presidente. Do una mano al Consiglio e anche al vice. In realtà in commissione furono fornite due rivisitazioni, due bozze. L’ultima già parlava

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del punto 3. Ora, in Consiglio mi sembra di comprendere che l’emendamento debba riguardare chi dovrà fare il controllo sui documenti. Mentre ieri in commissione si diceva che l’avrebbe fatto il medesimo ufficio con riferimento al SUAP… sto chiedendo un chiarimento! Oggi invece si dice che questa attività la deve fare l’ufficio competente. Intanto capiamoci, chi è? Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Davide DEL RE: Non c’è scritto. Attenzione, questo è il punto 6, assessore. Qui stiamo parlando del punto 7 della parte deliberativa, dove si dice “da parte dell’ufficio competente” che in realtà è la parte emendativa, perché ieri qui si diceva “da parte del medesimo ufficio”. Quindi è questo!? Quindi qui si dice “l’ufficio competente”. Assessore Angelo GIUSTINO: Quando si parla di ufficio competente, in realtà ci si riferisce all’insieme delle operazioni che dovranno essere condotte, ragion per cui vi è una competenza che ha attinenza con l’ufficio SUAP ed una competenza che ha a che fare con l’ufficio urbanistica per la verifica di tutti quei requisiti che devono attenere all’ufficio urbanistica. Consigliere Davide DEL RE: Posso intervenire sulla proposta di emendamento? Presidente Monica CALZETTA: Prego. Consigliere Davide DEL RE: Grazie Presidente. Consiglierei a tutti noi di specificare l’ufficio competente, potremmo anche scrivere Ufficio Urbanistica. Quelli che sono, SUAP o Urbanistica, cioè lo specifichiamo no?! Così non c’è… Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Del Re. Prego assessore Giustino. Assessore Angelo GIUSTINO: L’emendamento in realtà non specifica esattamente quale ufficio, uno perché vi è una pluralità di uffici interessati; due perché ritengo che questo sia un atto di mero indirizzo, ragion per cui si dà, come Consiglio Comunale, laddove dovesse essere approvato prima l’emendamento e poi nel suo complesso l’atto che si porta in discussione, l’indirizzo di riconoscere dei requisiti ex art. 14 D.P.R. 380/2001 e, a seguito di questo provvedimento che andiamo ad adottare, tutti gli uffici interessati, a vario titolo e per varie ragioni, hanno come indirizzo quello di arrivare ad un titolo abilitativo finale che servirà a dare alla proprietà e alla Maugeri la possibilità di ampliamento. Consigliere Davide DEL RE: Posso!? Presidente Monica CALZETTA: Prego consigliere Del Re. Consigliere Davide DEL RE: Mi permetto… Presidente Monica CALZETTA: Sull’emendamento. Consigliere Davide DEL RE: Sì sì, sempre sull’emendamento. Mi permetto umilmente di dire che in questa parte dispositiva noi non diamo indirizzo, cioè qui si dice “di dare atto che il rilascio del provvedimento” per capirci l’ultimo provvedimento, quello che serve all’obiettivo di oggi, “sarà subordinato al controllo da parte dell’ufficio competente”. Non stiamo dando un indirizzo, stiamo disponendo che ci sarà un controllo, quindi non è un

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atto di indirizzo, per altro questo è un atto di approvazione di un permesso di costruire in deroga. Non è un atto di indirizzo. Per cui oggi io do un suggerimento perché questo atto abbia un confezionamento certo e di facile lettura a chiunque, perché lo si è detto sopra che i settori interessati sono Urbanistica e SUAP, non capisco perché non si possa ribadire al punto 7 chi deve poi fare il controllo su questi atti. Io ritengo che sia doveroso e più corretto scrivere che il controllo lo debbano fare i medesimi uffici: Urbanistica e SUAP. Se questo non è, allora lasciate il mondo come sta e il nostro suggerimento, il mio e del nostro gruppo cade lì. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Prego consigliere Zullo. Consigliere Ignazio ZULLO: Presidente, colleghi. Noi siamo nell’era in cui ognuno di noi si responsabilizza rispetto ai propri compiti e proprio quando parliamo di controllo e siamo vaghi nell’indicare qual è l’autorità competente per il controllo, poi alla fin succede che non controlla mai nessuno. Perché uno pensa che controlla tizio, l’altro pensa che controlla caio e per controllo poi non c’è. Guardate, questo punto è abbastanza puntuale ed è molto importante per il buon esito della procedura, perché il buon esito della procedura non pensiamo che sia domani, perché è legato all’attuazione delle prescrizioni che poi io vorrei che l’ingegnere ci delucidasse un po’ sulle prescrizioni, all’acquisizione di tutti i pareri, perché poi vorrei che l’ingegnere ci delucidasse sui pareri da acquisire ancora, ma è poi legato ad un altro fatto. Qui si dice, guardate, “delle prescrizioni ad ogni titolo subentranti nel procedimento, nonché all’assunzione delle garanzie da parte del soggetto condutture dell’immobile”, cioè chi deve controllare che Maugeri assuma la garanzia che continui e che faccia l’attività in quella struttura? “Da parte del soggetto conduttore sull’immutabilità della destinazione”, cioè non la potrà variare d’uso “e delle finalità per le quali è presentato il progetto”, cioè è un fatto importante. Quindi dobbiamo sapere chi è deputato ad esercitare questo controllo. Perché noi… Sentite, in materia urbanistica un errore che si fa, può determinare l’annullabilità di una concessione o di un permesso a costruire anche dopo anni, per cui noi dobbiamo stare ben attenti a quello che facciamo, perché si vuole porre rimedio a un danno ma se sbagliamo, se si sbaglia si creerà ancor più danno di quello al quale si vuol porre rimedio. Ecco perché l’aleatorietà, la vaghezza dei termini non aiuta a blindare un provvedimento che possa dare certezza oggi e possa dare certezza nel futuro. Qui io vi invito a capire, c’è un ingegnere, ci sono gli uffici, gli organi deputati a questo controllo, si individuano e si mettono. Io posso anche dire: c’è l’ufficio A e l’ufficio B e poi dico “ed ogni altro che andremo ad individuare in seguito”, ma si deve capire chi deve esercitare questo controllo perché io ritengo che questo punto sia abbastanza qualificante nel corpo della delibera proprio perché attiene a quella garanzia che noi tutti vorremmo che questo provvedimento possa andare a buon fine. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Zullo. Prego Sindaco. Sindaco Maria Pia DI MEDIO: Chiedo scusa, non voglio contrastare nulla, ma soltanto mi sembra una ridondanza l’intervento, perché le scansioni procedimentali del rilascio del permesso in deroga sono quelle ordinarie, lo dice la legge, art. 20 del decimo comma del 380/2001, con soltanto l’aggravio della procedura del Consiglio Comunale. Per cui l’art. 20 recita in maniera molto semplice, cioè se volete lo scriviamo, ma è un procedimento che ha la sua collocazione di legge. Cioè c’è la norma che lo dice. La domanda per il rilascio del permesso a costruire è sottoscritta da uno dei soggetti legittimati ai sensi dell’art. 11, va presentato allo Sportello Unico corredata dalle prestazioni concernenti il titolo di legittimazione”, è l’art. 20 del Testo Unico del 380 che dice a chiare lettere qual è la procedura del rilascio del permesso in deroga. Quindi una

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volta che abbiamo detto che demandiamo ai responsabili dei settori interessati Urbanistica e SUAP ogni adempimento successivo e consequenziale al presente provvedimento ai fini del rilascio del permesso di costruire deroga, poi diciamo di dare atto che il rilascio del Provvedimento Autorizzativo Unico, quindi l’atto finale, sarà subordinato al controllo da parte dell’ufficio competente, ma che è stato stabilito dalla legge. Cioè non ci stiamo inventando niente, non esistono altri tipi di uffici che possano intervenire, sono soltanto l’Urbanistica e il SUAP. Consigliere Ignazio ZULLO: E scriviamolo! Sindaco Maria Pia DI MEDIO: Lo vuoi scrivere?! Scriviamolo. Si può sempre scrivere, ma è implicito nella norma. Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Sindaco Maria Pia DI MEDIO: “Di cui al punto precedente”, scriviamolo. Sì, scriviamolo, per me non ci sono problemi, ma è chiaro, è determinato dalla norma. È inutile! Presidente Monica CALZETTA: Prego. Assessore Angelo GIUSTINO: Giusto per specificare: io ho presentato un emendamento, quello che ho letto, che dovrebbe essere votato. Dopodiché se viene proposta una modifica a quell’emendamento o… io non ho capito bene se il consigliere Zullo stava proponendo una modifica all’emendamento o stava facendo una domanda all’ingegnere. Presidente Monica CALZETTA: Prego consigliere Zullo. Consigliere Ignazio ZULLO: Scusate, io facevo una riflessione ad alta voce per coinvolgere il Consiglio sul mio pensiero. Ora, noi possiamo presentare anche un subemendamento dove noi correggiamo quello, poi si vota, il Consiglio è sovrano. Per noi, dicevo, va specificato. È chiaro, la tecnica di redazione degli atti è fatta di emendamenti e subemendamenti, visto che c’è questa richiesta dateci un minuto di tempo e facciamo il subemendamento. Assessore Angelo GIUSTINO: Scusate, do lettura del punto 7. Il punto 6 resta così come l’avevo letto. Il punto 7 invece, rispetto a quell’emendamento che ha ricevuto parere favorevole dal responsabile di settore recita: “Di dare atto che il rilascio del Provvedimento Autorizzativo Unico, PAU, sarà subordinato al controllo da parte dei responsabili dei settori interessati di cui al punto precedente e ogni altro per quanto di competenza, dell’inserimento del progetto e di tutte le prescrizioni di cui al parere rilasciato con la determinazione di cui al precedente punto 3 e delle altre prescrizioni ad ogni titolo subentranti nel procedimento, nonché all’assunzione delle garanzie da parte del soggetto conduttore dell’immobile sull’immutabilità della destinazione d’uso e delle finalità per le quali il progetto è stato presentato”. Presidente Monica CALZETTA: Chiedo al responsabile, all’ing. Petruzzellis, se ha espresso parere favorevole su questo emendamento. Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Favorevole. Presidente Monica CALZETTA: Posso mettere ai voti la proposta di emendamento come formulata e descritta dall’assessore Giustino, vice Sindaco.

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Favorevoli? All’unanimità, 17 su 17. Il punto è emendato. Adesso abbiamo chiuso con l’emendamento, quindi se ci sono interventi proseguiamo la discussione altrimenti per le dichiarazioni di voto. Prego. Consigliere Ignazio ZULLO: Io, Presidente, colleghi, mi riservo di fare l’intervento, volevo un po’ ritornare su quella richiesta che ho fatto nel mio intervento precedente ovvero chiedere all’ingegnere quali sono le prescrizioni, un po’ delucidarci, prescrizioni o pareri ancora da acquisire per un po’ capire qual è la tempistica di questo provvedimento. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Zullo. Prego ingegnere. Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Come ogni pratica edilizia, questa è una pratica edilizia come tutte le altre, un po’ più complessa delle altre però richiede ciò che occorre, all’istanza fanno seguito una volta sul profilo urbanistico esaminata positivamente vanno acquisite tutte quelle documentazioni a corredo, propedeutiche al provvedimento finale. Quindi in primo luogo, in questo caso, c’è da rammentare il parere dei Vigili del Fuoco, perché la struttura è complessa sul piano dell’impiantistica, occorre il suo parere. Poi la documentazione sul risparmio energetico. Il calcolo… Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Il parere dei Vigili del Fuoco, la documentazione sul risparmio energetico, l’autorizzazione dell’ufficiale sanitario. Queste sono le principali. Poi una documentazione sugli impianti tecnici, perché l’impiantistica è rilevante, è una struttura ospedaliera; poi c’è da fare il calcolo degli oneri di… va beh, del contributo per costruzione, insomma è rilevante… e tutta la documentazione accessoria nel caso specifico, come quell’atto di garanzia che noi dovremmo acquisire perché la destinazione resti tale, anche se va da sé che la destinazione noi la diamo per quel tipo di struttura non è che può farsi una discoteca, insomma. Comunque queste sono le principali richieste, ecco. Presidente Monica CALZETTA: Grazie ingegnere. Consigliere Ignazio ZULLO: Che tempi si prevedono? Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: I tempi tutti rimessi alla parte, perché le parti possono adempiere… in particolare potrebbe preoccupare un attimo quello dei Vigili del Fuoco perché non conosco i tempi attualmente perché noi eravamo convenzionati con il SUAP di Altamura che è Murgia Sviluppo, che vincolava i Vigili del Fuoco ad una certa tempistica, ora non sappiamo se questa tempistica quale attualmente… che tempi hanno i Vigili… prima erano un po’ più lungi, adesso non sappiamo se si sono accorciati, eh! Quello può essere l’aspetto più ingombrante. Consigliere Ignazio ZULLO: Secondo la sua esperienza… Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: La mia esperienza di dieci anni fa, prima che ci fossimo iscritti, i Vigili del Fuoco potevano prendere sei mesi e anche di più, adesso non so, però sapevo che avevano accorciato un po’ i tempi, bisognerebbe chiedere un po’ in giro.

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Presidente Monica CALZETTA: Grazie ingegnere. Ci sono altri interventi? Prego assessore Giustino. Assessore Angelo GIUSTINO: Ingegnere, giusto una domanda: per quanto riguarda quello che ha appena detto, la tempistica degli ingegneri, piuttosto che il parere dell’ufficio sanitario, piuttosto che gli altri enti interessati e terzi dipende da noi o dipende da loro stessi? Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Ribadisco che ovviamente sono tutti tempi rimessi alla parte. È la parte che deve adempiere e procurarsi la documentazione integrativa che dovesse occorrere… il proprietario, il proponente, ditta Fabbrica è l’istante. Presidente Monica CALZETTA: Grazie ingegnere. Ci sono altri interventi? Va bene. Posso chiudere la discussione? Ci sono altri interventi? Dichiarazioni di voto. Consigliere Ignazio ZULLO: Dobbiamo fare la discussione? Presidente Monica CALZETTA: Sto chiedendo: ci sono altri interventi? Mi sto guardando intorno e nessuno… Prego consigliere Zullo. Consigliere Ignazio ZULLO: Devo fare un’altra domanda. Mi rivolgo all’ingegnere, la norma prevede che venga fatta la comunicazione dell’avvio del procedimento alle parti interessate secondo le prescrizioni degli artt. 7 e 8 della 241 del ’90, intendendo come parti interessate quelle sulle quali si hanno effetti diretti e comunque indiretti, comunque diciamo indiretti. La domanda è questa: in un parere, che poi non è riportato nel corpo della delibera, un parere a latere che non essendo richiamato ovviamente sfugge all’attenzione dei più, si dice che… è una prescrizione che lei dà. Lei dice: “Si dovrà avviare la comunicazione di avvio del procedimento a Fabbrica Immobiliare”. Quello che dico io, nel momento in cui la… Fabbrica Immobiliare è una parte, cioè è la proprietà, poi c’è l’utilizzatore che è Maugeri. Se noi si dà una comunicazione di avvio di procedimento solo alla proprietà e l’utilizzatore non sa nulla di questo, io penso che ci sia un qualcosa che possa… Intervento dell’ing. Petruzzellis fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Quindi lei l’amplierà? Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Sì. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Zullo. Prego assessore Giustino. Assessore Angelo GIUSTINO: Giusto collegandomi, perché poi è foriero di spunti per domande del consigliere. Ma le risulta che sia Fabbrica che Maugeri congiuntamente abbiano fatta una richiesta ex art. 14 del 380/2001 protocollata? Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Visivamente ricordo l’istanza fatta da Fabbrica, però anche i grafici sono intestati alla Fondazione Maugeri, dovrei riguardarli, devo vedere se sono firmati i grafici della Maugeri, devo vedere se c’è una forma di co-intestazione, adesso non ricordo. Consigliere Ignazio ZULLO: Siccome la domanda del vice Sindaco è pertinente…

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Assessore Angelo GIUSTINO: La specifico io. La domanda è: la richiesta di attivazione della procedura ex art. 14 del D.P.R. 380/2001 che è esattamente oggetto dell’odierno provvedimento è stata fatta dalla proprietà sicuramente, ma credo sia stata fatta congiuntamente anche dalla Maugeri. E questo risulta, probabilmente, anche dalla relazione protocollata agli atti, che è agli atti del Consiglio. Presidente Monica CALZETTA: Grazie assessore Giustino. Ci sono altre domande che qualche consigliere vuole rivolgere all’ingegnere? Consigliere Ignazio ZULLO: Al momento no. Presidente Monica CALZETTA: Grazie ingegnere. Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Presidente Monica CALZETTA: L’ha data la risposta, mi sembra di sì. Prego, vuole ripetere, vuole specificare, forse non è chiara la risposta. Prego. Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Scusate, potrei risentire la domanda? Assessore Angelo GIUSTINO: La devo riformulare? Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Siccome c’è stato il doppio intervento, non sapevo se rispondere a te o al… Allora, per la precisione gli atti sono stati presentati dalla… adesso magari riguardo anche gli atti, perché non li vedo da un po’, perché l’ho istruita tempo fa la pratica. Gli atti sono stati firmati da Fabbrica e sono stati cofirmati dalla Maugeri. L’istanza ex art. 14 non l’ha fatta nessuno, nel senso che Fabbrica ci ha detto: “Voglio fare questo, vedete voi che dovete fare”, se non ricordo male. Presidente Monica CALZETTA: Grazie ingegnere. Ci sono interventi? Consigliere Davide DEL RE: Ancora chiarimenti. Un chiarimento. Presidente Monica CALZETTA: Prego consigliere Del Re. Consigliere Davide DEL RE: Grazie Presidente. Intanto il chiarimento riguarda il parere di cui hanno anche parlato i colleghi che ci è stato fornito, il parere condizionato, dove ci sono una serie di condizioni, dove si dice che non è così facile, insomma, ci sono una serie di atti che bisogna poi fare dopo questa adozione in Consiglio, quel parere condizionato che ci fu fornito nella commissione, la domanda di chiarimento che pongo è se questo atto fa parte della delibera che noi oggi andiamo a valutare. Perché chiaramente in questo documento che ci è stato fornito si articolava in maniera dettagliata quello che è un parere con condizioni. Quindi un parere ai sensi del Testo Unico degli Enti Locali sottoposto a delle condizioni, intanto perché questo possa metterci tutti nella condizione di valutare questo documento, questa delibera che oggi il Consiglio andrà a approvare, ovviamente questo è un primo aspetto che chiedo, poi, come dicevo in apertura, siccome i rimaneggiamenti di questo atto sono ancora in corso, ma soprattutto vedo che c’erano anche delle discordanze ab origine su chi dovesse poi rilasciare il provvedimento, mi preme capire semplicemente questo cioè se quel parere dell’8 marzo è a corredo dell’approvazione di oggi, questo voglio capire, oppure è stato stralciato, non ne fa parte, questo vorrei capire. Grazie.

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Presidente Monica CALZETTA: Prego ingegnere. Dirigente UTC, ing. PETRUZZELLIS: Come sapete l’atto è stato rivisto, corretto due-tre volte, quindi nella primissima versione avevo reso quel parere perché avevo messo in luce gli aspetti che più ritenevo di mettere in luce. Poi nelle versioni successive è venuta meno anche la cogenza di alcuni aspetti di quel parere e la parte che ritenevo irrilevante è stato interamente trasfusa nel provvedimento che ha letto il Sindaco prima. Presidente Monica CALZETTA: Grazie ingegnere. Comunque, per la precisione, volevo far constare che nella pratica, protocollo 5551, del 16 aprile 2012, sono stati depositati gli elaborati con l’istanza congiuntamente da Fondazione Maugeri e Fabbrica Immobiliare e l’istanza proprio era la richiesta di procedura per permesso di costruire in deroga di cui all’art. 14 del D.P.R. 380 del 2001. Questi sono gli elaborati. Grazie. Ci sono altri interventi? Prego consigliere Zullo. Consigliere Ignazio ZULLO: Presidente, colleghi, io ho seguito dall’inizio questa vicenda perché il primo passo che abbiamo compiuto, come Comune, come amministrazione comunale, è stato quello di sentire in Regione l’allora assessore all’urbanistica Barbanente. E l’assessore esterno ed esperto della materia era ed è una persona altamente competente. Ed allora, perché l’idea dell’approvazione e del progetto in deroga era balenata anche allora, quando interpellammo l’assessore Barbanente, mi pare che in quell’occasione c’era anche il Sindaco accanto a me, mi pare, ma c’erano anche i vertici di Fondazione, così come c’erano i rappresentanti di Fabbrica Immobiliare, se non ricordo male, l’assessore Barbanente escluse categoricamente l’idea di un progetto di approvazione in deroga. Lo escluse categoricamente e ci indicava la via della variante, tant’è che noi siamo entrati in quel procedimento, procedimento che poi ha visto ovviamente scontrarsi e confrontarsi con questo parere della commissione paesaggistica regionale per ottenere le autorizzazioni VIA, VAS e VINCA che erano dettati da leggi nazionali e regionali per la particolarità del sito, che ricadevano non solo in zona SIC, zona ZTS, ma anche nel Parco dell’Alta Murgia, per cui una procedura molto difficile, molto complessa che alla fine ce la siamo ritrovata con un parere favorevole che è pervenuto in data 28 settembre 2017. Quella prima delibera di adozione scontò anche un errore che la Barbanente inconsciamente indusse, perché una legge nazionale diceva che la VAS va chiesta entro l’approvazione finale della variante, la legge regionale diceva che andava richiesta all’adozione, e la Barbanente ci disse: “No, fate l’adozione e poi facciamo la VAS”. Tant’è che per rimediare a quell’errore che fu sottolineato dall’allora opposizione, fummo costretti a cambiare la legge regionale per poter rimediare a questo errore che facemmo come Consiglio. La VAS è arrivata il 28 settembre. Questa data è importante perché a marzo 2015… Sindaco Maria Pia DI MEDIO: Ad ottobre, qua è arrivata a metà di ottobre. Consigliere Ignazio ZULLO: Sì, le date prendiamole con beneficio di inventario, la determina è 28 settembre, poi la pubblicazione sul BURP è avvenuta l’8 ottobre. Detto questo, dicevo, noi nel marzo 2015, Sindaco Lionetti, abbiamo poi approvato la variante e in quella delibera, poi se anche Del Re, che era un artefice di quella amministrazione, vuole leggere i passaggi, diceva che l’approvazione di questa variante va di pari passo con il parere che otterremo sul parere VIA, VINCA e VAS. A dire questo che l’idea era quella della variante. Ora, noi, contrariamente a quello che è avvenuto per altre situazioni, in cui questa maggioranza si è distinta per grande celerità, io ricordo quello che è successo con Terra Nostra, a Terra Nostra in tre giorni sono concessi in comodato d’uso gratuito degli immobili comunali fermo restando poi fare passi indietro, io ricordo

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quello che è successo con un affidamento di lavori, che poi si è dimostrato illegittimo, in un giorno è stato concesso un affidamento di lavori illegittimo che poi vi siete resi conto che era illegittimo e l’avete revocato. Noi abbiamo atteso, nonostante sollecitazioni, cioè il nostro gruppo ha fatto delle sollecitazioni con dei comunicati da una parte ma anche con un’interrogazione. Noi abbiamo presentato un’interrogazione il 27 dicembre 2017 con la quale dicevamo: a che punto è questa storia? Interrogazione alla quale non c’è stata risposta. No, non c’è stata risposta Sindaco. All’interrogazione del 27 dicembre non c’è stata risposta. Interrogazioni e quindi sollecitazione alle quali ci siamo confrontati con la sordità di questa maggioranza, fino ad arrivare a una data che segna un avvenimento importante e che dobbiamo soppesare, a mio avviso, nel giudicare la bontà di questo provvedimento. E l’avvenimento importante è una lettera che il 19 febbraio Maugeri fa. No, arriva all’Ente il 19 febbraio ed è una lettera che è, io dico, abbastanza nefasta. Perché dico questo? Perché dice questa lettera, leggo un passaggio: “Dopo attenta disamina delle alternative, la scrivente società ai fini di garantire l’eccellenza del servizio in un’ottica di primaria attenzione delle esigenze dei pazienti e di rispetto delle condizioni di salute degli stessi, il mantenimento degli standard posseduti da questo istituto di ricovero e cura a carattere scientifico ed una maggiore raggiungibilità da parte degli utenti, ha deciso di spostare la propria sede operativa in Bari a far data dal momento in cui la struttura individuata sarà idonea ad accogliere l’istituto, quindi verosimilmente a partire dall’aprile 2019”. Che significa questo? Significa che, come noi abbiamo detto… Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Io ho letto la parte finale, se vuole la leggo tutta. Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Io ho letto quello che interessa ai fini… Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Ve la leggo tutta, ma non cambia ai fini di quello che devo dire. “Facendo seguito alla vostra comunicazione del 2 gennaio 2018, vi ringraziamo molto per gli apprezzamenti e per la consueta disponibilità manifestata” anzi questa lettera, scusate visto che ci tenete tanto a che sia resa pubblica, guardate che a noi non è stato mai detto nulla, è arrivata in commissione, alla terza commissione il primo giorno della commissione perché ad un certo punto è stato Santorsola a dire: “Scusate ci fate capire”? E poi è arrivata questa lettera, sembrava nascosta, sembrava dico, ci avete dato tutti gli atti ma non ci avete dato questa lettera. È stato Santorsola a volerla e a tirarla in ballo. Meno male che Santorsola c’è. Detto questo… Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Scusate, questo è un dato di fatto. Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Scusate, mi date il verbale!? Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono.

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Consigliere Ignazio ZULLO: Assessore, venga al posto mio e parli per me. Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Venga al posto mio! Assessore, vuol parlare al posto mio? Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Scusate, io non ero in commissione, però ho letto il verbale. Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Ignazio ZULLO: Allora la leggo tutta. “Facendo seguito alla vostra comunicazione del 2 gennaio 2018, vi ringraziamo molto per gli apprezzamenti e per la consueta disponibilità manifestata, come di certo a voi noto la struttura nella quale ha sede l’istituto in Cassano delle Murge, presenta importanti criticità che in un’ottica prospettica comportano rischi, costi e spese di notevole rilevanza. Pertanto l’ICS Maugeri a fronte dell’alea connessa al positivo completamento dell’iter urbanistico funzionale alla realizzazione dell’intervento di ampliamento, ha esplorato se vi sono alternative in applicazione di canoni di sana e prudente gestione. Dopo attenta disamina delle alternative, la scrivente società al fine di garantire l’eccellenza del servizio in un’ottica di primaria attenzione per le esigenze dei pazienti e di rispetto per le condizioni di salute degli stessi, il mantenimento degli standard posseduti quale istituto di ricovero e cura a carattere scientifico ed una maggiore raggiungibilità da parte degli utenti, ha deciso di spostare la propria sede operativa in Bari a far data dal momento in cui la struttura individuata sarà idonea ad accogliere l’istituto, quindi verosimilmente a partire dall’aprile 2019. Ciò consentirà di rispondere alle mutate esigenze socio-sanitarie che vedono nella centralizzazione del servizio le grandi aree metropolitane un punto di forza con conseguente possibilità di attivare prestazioni con gli altri ospedali di Bari. Saranno, inoltre, maggiormente tutelate le gravi condizioni di salute dei nostri pazienti, per molti dei quali il trasferimento da Bari a Cassano delle Murge costituisce un notevole fattore di rischio. Vi rammentiamo, infine, che la scrivente possiede immobili in forza di contratti di locazione. Non abbiamo conoscenza circa le intenzioni dell’attuale proprietà dell’immobile a partire dalla scadenza del contratto, né con riferimento alla destinazione della struttura esistente né al previsto ampliamento. Rimaniamo a disposizione per fornirvi tutti i chiarimenti ritersi necessari. Cordiali saluti. Pavia 13 febbraio 2018. Il direttore generale Paolo Migliavacca”. Io ho letto questa, però ai fini di quello che io volevo dire per relazionare al Consiglio è che l’approvazione di un progetto in deroga, come abbiamo detto, è un fatto eccezionale, una procedura eccezionale. Ed è legata sì all’interesse pubblico che c’è, non lo discuto. La finalità pubblica c’è, però la norma prevede che la finalità pubblica debba essere valutata sulla situazione giuridica e di fatto. E di fatto! Cioè nel senso sul piano giuridico c’è, di fatto io mi chiedo e chiedo: c’è oggi l’interesse pubblico che è arrivata questa lettera in cui si dice: io lì non ci sto più? Allora su questa domanda noi ci dobbiamo interrogare, ecco perché io ponevo l’accento sulle date, cioè questa procedura, a parte altre situazioni edilizie che io dirò in un secondo intervento a parte, ma questa procedura se fosse stata fatta prima del 19 febbraio aveva almeno i crismi della valutazione puntuale di una situazione di interesse pubblico, giuridica e di fatto. Qui invece non esiste il discorso di fatto. Ecco, io penso che bisognerebbe stare attenti e si sta a fare questa procedura con un convitato di pietra che non c’è, che è la Maugeri. La Maugeri non c’è. Non c’è né nella volontà di proseguire l’attività qui a Cassano, non c’è né nella richiesta

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di un progetto di approvazione in deroga, né… io non lo so se poi sarà accondiscendente nel fornire tutte le carte, tutti i pareri. Questo è! Allora io sto a porre la riflessione generale di tutti, anche perché questo tipo di valutazione, poi dirò qualcos’altro che è di tipo tecnico, è indubbio, lo dirò nel secondo intervento, ma qui la situazione più importante è che si è perso il tempo giusto. Si è arrivati fuori tempo massimo, come uno direbbe: i buoi sono scapati e si chiude la stalla, perché i buoi, ovvero Maugeri, da questa lettera risulta scappata. Io non sto a dire questo, perché su questo io… Presidente Monica CALZETTA: Consigliere, la invito a concludere, sono già passati i quindici minuti. Consigliere Ignazio ZULLO: Concludo. Io su questo ho avuto un confronto anche con il dirigente della Regione su questo aspetto e il dirigente della Regione ha detto: “Guardate che non è possibile una cosa del genere. Se questa lettera avesse detto: se fate presto io resto, se non fate presto… ma essendo perentoria ha deciso”, secondo la Regione, cioè il dirigente della Regione, questa situazione di interesse pubblico di fatto non sussiste più. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Zullo. Prego Sindaco. Sindaco Maria Pia DI MEDIO: Dunque, ci si dice che abbiamo perso tempo. In realtà, a prescindere dall’incontro con l’assessore Barbanente che in realtà forse non è andato precisamente così, perché lei insisteva agli inizi, diceva: “Vi ho dato gli strumenti, vi ho dato gli strumenti” riferendosi alla sua circolare n. 2 in cui esplicitava le modalità di attuazione dell’art. 14. In realtà poi fu deciso di procedere per la variante esclusivamente in virtù della presenza dei vincoli, come giustamente ha riferito il dottor Zullo che l’assessore Barbanente in realtà essendoci molti vincoli nell’area bisognerebbe procedere con una richiesta di variante puntuale, ci aveva promesso che l’avrebbe redatta per tempo ma poi le vicissitudini politiche hanno, ahimè, determinato un cambio di gestione, quindi di presenza e quindi poi chiaramente i tempi sono andati dilatandosi per quanto riguarda quel procedimento. Una volta che però abbiamo avuto, ripeto, che è arrivata quindi ufficialmente a meta di ottobre la delibera per la VIA, VAS e VINCA immediatamente, e poi potete vederlo dalle date delle lettere che ho inviato alla Fondazione Maugeri il 23 di ottobre, quindi quasi subito, la settimana successiva ho inviato questa lettera, i tempi di farla etc., in cui chiedevo che intenzioni avessero. Cioè ufficialmente che intenzioni avessero, avendo noi avuto a disposizione questo procedimento dovevamo andare avanti. C’è tutto un iter burocratico procedimentale che non è che il procedimento resta lì e buona notte ai suonatori. No, bisogna utilizzarla, bisogna farcene qualche cosa. Allora o si procedeva per la variante urbanistica oppure… ma noi dovevamo sapere di che cosa stavamo parlando e quali erano le reali intenzioni di Maugeri. Alla lettera del 23 ottobre non ho avuto nessuna risposta. Abbiamo aspettato, sollecitando anche la parte locale a una risposta, niente. Per le vie brevi, ovviamente. Per quanto riguarda, invece, il discorso Regione abbiamo chiesto degli appuntamenti in Regione per parlare con dirigenti per avere lumi sulla possibilità dell’utilizzo di questo procedimento che, come giustamente veniva riferito, ha avuto un iter particolare perché prima veniva dichiarato essere propedeutico, poi la legge regionale diceva che bisognava farlo dopo, poi finalmente si è avuta la chiarificazione nel 2013 di tutto il procedimento, quindi è giusto che come le cose siano andate, e quindi noi volevamo avere lumi e chiarezza su quello che dovevamo fare, anche perché se avessimo voluto seguire il percorso della variante, ci sono ben cinque-sei passaggi tra Comune-Regione, Comune-Regione, ed è molto molto molto lungo, quindi volevamo chiedere aiuto in questo senso, proprio in virtù della spada di Damocle del trasferimento che girava nell’aria della Fondazione Maugeri, senza nessuna certezza, ripeto. Abbiamo incontrato anche Fabbrica

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Immobiliare che ovviamente spingeva a chiarificare le posizioni, a dichiarare quali erano le reali posizioni, perché loro erano disponibili immediatamente a proseguire tutti gli iter, ma non avendo risposta da Maugeri non potevamo assolutamente prendere provvedimenti. Tant’è vero che il 2 di gennaio, appena rientrati, ho rifatto un’istanza presso Fondazione Maugeri. Ho reiterato la richiesta dicendo: “Per piacere rispondeteci perché dobbiamo procedere nel nostro lavoro”. La lettera di risposta è arrivata il 19 di febbraio. Dal 19 febbraio ad oggi abbiamo rincontrato di nuovo i funzionari della Regione per i quali, insomma, non è facile manco con loro avere appuntamenti, perché ovviamente non facendo parte della struttura regionale ti danno gli appuntamenti anche alle istituzioni, poi è cambiato in due volte, due ne sono cambiati di responsabili, quindi ci sono stati anche questi pasticci e quindi dall’ultimo incontro abbiamo chiarito tutta la posizione e finalmente è venuto fuori che in realtà si poteva procedere con l’applicazione dell’art. 14 proprio perché era arrivata la valutazione di VIA, VAS e VINCA che ci permetteva di superare quelli che erano i vincoli paesaggistici e di inibizione alla costruzione, proprio per questo motivo… esclusivamente legati però a Fondazione Maugeri, è un provvedimento ad hoc, è un provvedimento per Fondazione Maugeri. Non è un provvedimento che può essere utilizzato da nessun’altra istituzione. Quindi, esclusivamente in questo caso noi possiamo procedere, ci hanno detto, all’applicazione dell’art. 14 procedendo poi a latere sempre proseguendo l’iter della variante ma quella ha un percorso personale, un percorso tutto suo. Quindi perché noi abbiamo deciso di procedere con l’art. 14? Perché proprio in base a quella lettera, in quella lettera c’è un passaggio che per noi è fondamentale e che riteniamo mascheri la loro intenzione non proprio acclarata di trasferirsi, infatti il periodo in cui dice “a fronte dell’alea connessa al positivo completamento dell’iter urbanistico funzionale alla realizzazione dell’intervento di ampliamento”. Laddove non si verificasse questo, noi ce ne andiamo. Quello dice. C’è questa condizione. Quindi noi recependo questo spiraglio, è uno spiraglio che ci hanno dato, noi abbiamo recepito questo spiraglio e abbiamo subito messo in atto quella che è adesso la delibera di Consiglio Comunale con la quale diamo l’inizio al procedimento di permesso a costruire in deroga, perché secondo noi è un permesso fondamentale che taglia i ponti e taglia i tempi in maniera importante, fermo restando tutto l’endoprocedimento che c’è, le autorizzazioni, nessuno le esclude, perché la legge infatti dice, come dicevo prima, che le scansioni procedimentali del rilascio del permesso in deroga sono quelli ordinari comunque. Quello che stiamo facendo oggi è saltare tutte quelle interlocuzioni con la Regione che ci fanno perdere i mesi, perché ovviamente il nostro procedimento deve andare in Regione, deve essere discusso, deve essere approvato, deve passare in Giunta e deve tornare in Comune, il Comune lo deve recepire, deve presentare le altre osservazioni e deve ritornare in Regione, cioè per quanto riguarda le varianti è molto molto molto lungo, ci permette di fare questo. Ora, io dico: se siamo tutti d’accordo su questo procedimento, facciamolo, laddove Fondazione Maugeri, come ho detto all’inizio, deciderà, è un ente autonomo non possiamo obbligalo, deciderà di non utilizzare questa opportunità che gli stiamo dando e vorrà caparbiamente dire: “Ce ne andiamo”, si vede che ha altri interessi, che ha altre opportunità e vuole lasciare la realtà di Cassano. Noi non gli possiamo fare niente, perché ovviamente è un ente libero che può decidere quello che vuole ed è chiaro che in quel momento tutto questo procedimento decadrà, ci sarà l’interruzione di tutti i procedimenti messi in atto, quindi di variante, di permesso a costruire, di progettazione, di tutto perché -ripeto- sono provvedimenti finalizzati e dipendenti dalla presenza di Fondazione Maugeri. Noi abbiamo ritenuto di fare più in fretta possibile, perché, come sapete, ci vuole tempo anche nella sistemazione degli atti, certo più in fretta non potevamo fare, bisognava fare le commissioni, bisogna indire il Consiglio Comunale, ci sono i tempi tecnici di una amministrazione. Riteniamo di stare nel giusto, riteniamo di essere disponibili soprattutto, ripeto, personalmente, perché il responsabile di questo procedimento è il

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Sindaco, sono disponibile a prendermi tutte le conseguenze di questo atto, sono qui, non mi interessa, però per me e soprattutto per questa maggioranza è fondamentale fare tutto il possibile al fine di procedere e di dare un’altra opportunità alla Fondazione Maugeri. Riteniamo di non aver perso tempo noi, perché abbiamo messo in atto tutte le nostre armi che avevamo, dopodiché quello che Fondazione Maugeri deciderà, ovviamente, sarà la sua responsabilità negli atti. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie Sindaco. Prego consigliere Del Re. Consigliere Davide DEL RE: Grazie Presidente. Sindaco, collegi consiglieri, cittadini, intanto si è perso tempo e si è perso tempo prezioso proprio a partire da quella adozione della variante, dove mancava la Valutazione Ambientale Strategica di cui tanti ricordano soprattutto anche chi ha scritto in quei tempi e quando sedevo nei banchi dell’opposizione con il gruppo “Nuovi da Domani” tentai in tutti i modi di far capire che quella adozione della variante urbanistica era un errore e di fatto si è rivelato un errore, ha fatto perdere anni a questo Comune per quella variante urbanistica, tant’è che quella cosa che mancava, appunto, la Valutazione Ambientale Strategica ha ritardato notevolmente i tempi, qui si parla di anni. Poi qui si dice: prendo responsabilità. No, qui le responsabilità le prende il Consiglio, perché quando si fa un provvedimento di permesso di costruire in deroga, chi autorizza il permesso in deroga l’autorizza il Sindaco in ultima istanza a rilasciarlo dopo i controlli degli uffici, è il Consiglio Comunale e c’è una responsabilità patrimoniale di ciascun consigliere che voterà questo provvedimento. Quando si ricostruiscono i tempi, va detto che… io chiedo: c’è un atto ufficiale, una interlocuzione scritta dove si dice a questo Comune che oggi può applicare il permesso di costruire in deroga? Non c’è. C’è un’interlocuzione verbale. Chi ci dà questa certezza che oggi questo permesso di costruire in deroga si possa rilasciare? Nessuno. E vi dirò di più, il procedimento ordinario di variante urbanistica, cioè quello che è ancora incardinato e pendente presso la Regione è la via maestra da seguire perché come sollevai al tempo che c’era un errore e poi è stato galantuomo il tempo a darmene ragione, perché siamo ancora qui a parlarne e quegli anni preziosi persi non si sono potuti più recuperare, nonostante fummo costretti nel 2015 a tornare in Consiglio per riapprovare quella variante a latere dell’avvio della procedura di Valutazione Ambientale Strategica, e lì il Consiglio votò all’unanimità, anche l’opposizione votò all’unanimità, ovviamente, perché tutti quanti si presero questa responsabilità, lei era assente Sindaco in quella seduta, però ci fu il coinvolgimento di tutto il Consiglio. Quando quella procedura è andata avanti speditamente, ai giornalisti dico: leggete l’atto che ha chiuso il procedimento coordinato di VIA, VAS e VINCA il 28 settembre 2017, nell’atto leggerete che ogni mese del 2015-2016 venivano prodotti atti, venivano prodotti documenti veri, non incontri o lettere scritte a assessori… la pubblica amministrazione parla di carte, io a oggi, dopo dieci mesi di insediamento, non ho carte che mi testimoniano l’aver perorato la chiusura di quella variante. E poi è esattamente il contrario. Guardate, io la chiuderò breve. Se oggi il Comune rilascia il permesso di costruire in deroga, è l’unica leva vera che ha nei confronti di Maugeri e Fabbrica perché sono una cosa sola. Quanti hanno letto che questo è il Fondo Aristotele? Cioè quel fondo da cui verranno attinte le risorse per poter costruire questo ampliamento. Ve lo dico io, sono i fondi dell’INPDAP, sono i fondi delle pensioni, della previdenza di tutti i cittadini italiani. Questo fondo è stato concepito, anni addietro, perché tra i vari investimenti che deve fare questo fondo rientrava Maugeri di Cassano delle Murge. È una questione simbiotica, tam quam non esset, io direi su questo atto, è inutile. Anzi, andrà a complicare di nuovo la procedura come fu in quel febbraio 2013 dove misi in guardia il Consiglio su quello che si faceva, per cui oggi pensare che… perché è una leva seguire l’iter di variante urbanistica ordinaria? Ve lo spiego cari colleghi consiglieri. Perché chi deve approvare la variante urbanistica è la

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Regione, è la Giunta Regionale che programma il piano sanitario, per cui oggi non esiste che Maugeri dica: “Io vado via”, perché Maugeri fa parte di quella operazione di investimento. Fa parte di quella operazione su Cassano. E noi, come politica, questa cosa non la dobbiamo consentire. Quella cosa che si fa oggi non serve a niente, serve invece, io le dico, guardi, va rinviato il provvedimento, lo ritiri. Lei ritiri il provvedimento e poi tutta la politica cassanese, io al suo fianco, con il nostro gruppo consiliare, e gli altri sono certo che lo faranno, dobbiamo chiedere alla Regione, con carte scritte, che chiuda quel procedimento, perché la Giunta Regionale ci deve dire se la Fondazione nel piano sanitario regionale ovvero la riabilitazione la si vuol fare su una collina, dove si è fatta per quarant’anni, o se la si vuole fare nel centro di Bari. Ma questa scelta la deve fare la politica regionale e noi oggi piccoli siamo, ma l’unica leva che abbiamo è proseguire l’iter di variante urbanistica, perché se oggi invece si fa questa cosa che, per altro, guardate, è inquietante, è inquietante, ve lo dico, non è che è inopportuna e sbagliata. Quando si parla di un permesso di costruire in deroga, ecco perché io chiedevo il coinvolgimento non a parole, senza essere a conoscenza di quello che si voleva fare, volevo essere chiamato anche dal quel 19 febbraio, per dire: “Guardi, ingegnere, lei che ne pensa”? Forse non vale nulla, però sarebbe stato un coinvolgimento da quella data, non essere chiamato con una lettera, guardi, dove si dice “convocazione urgente”, tanto l’avete pubblicata in campagna elettorale prima ancora che venissimo convocati noi in commissione, per cui si diceva: è una cosa urgente, dobbiamo parlare del Maugeri. E va beh, gli atti, che cosa dobbiamo fare del Maugeri? Di che cosa dobbiamo parlare!? Arriva in commissione, la mattina, arriva per ultimo l’ingegnere e dice “ho fatto un parere”, parere che oggi pare non serva più, non venga considerato, un parere che diceva esattamente cose diverse rispetto alla proposta di delibera; una delibera che diceva che questo permesso di costruire lo doveva rilasciare l’ufficio urbanistica, l’ingegnere nel suo parere diceva: guardate che siccome correttamente ai sensi del D.P.R. 160 spetta al SUAP, perché è un’attività produttiva, è un’attività non residenziale, io dicevo ma chi ha ragione? Chi l’ha scritta questa delibera? L’ha scritta l’ufficio competente o da dove è arrivata, dalla finestra? Un SUAP che si volle cessare nel luglio 2017 per volontà di questa maggioranza e che oggi ancora non prende piede. Quando in premessa dico: chi deve fare il controllo su questi atti? Un SUAP che non c’è!? Che non è strutturato in questo Ente, dopo che ha lavorato dal 1997 per il Comune di Cassano e si è deciso di cessare dopo vent’anni? Anch’io l’avrei voluto cessare, ma questa è un’altra storia, non ci allontaniamo dal tema. Oggi qui viene chiesto al Consiglio di approvare un permesso di costruire in deroga, con tutte le costrizioni, la parola stessa lo dice, che questo atto comporta. Il Consiglio autorizzerà il Sindaco a rilasciarlo, a fronte di un tempo incognito, non si giochi sul tempo, perché né vorrei fare retorica, perché ci sono tante cose da dire su questa vicenda, ma se oggi si gioca sul tempo, io vi dico: il problema non è il tempo, perché anche con questo provvedimento, da tutte le richieste che abbiamo fatto, non si ha la certezza sul tempo, sappiatelo cittadini, lavoratori della Maugeri, non c’è la certezza sul tempo. Le incognite ci sono tutte, una certezza c’è che questo procedimento è sbagliato. Quando nell’atto si dice: rimane in piedi sia la variante che il permesso di costruire in deroga, guardate, non si dice che la Regione Puglia, la quale andrà sollecitata a chiudere quel procedimento, perché il vero valore di una nostra azione politica congiunta e la leva di cui io le parlavo è quella, perché se noi oggi per iscritto chiediamo di chiudere quel procedimento ai sensi della legge sul procedimento amministrativo, la Regione lo deve chiudere quel procedimento. E se noi diciamo a tutti i giornalisti, diciamo a tutto il mondo che ci ergiamo perché Maugeri rimanga a Cassano vedrà che ci ascolteranno, ci devono ascoltare, non serve scrivere al Presidente della Regione. Io facevo di tutto per seguire la cosa con i funzionari, con i dirigenti, non a parole, volevo gli atti. Per cui oggi se veramente si ha a cuore le sorti del futuro della riabilitazione, a me non interessa una altra attività su Cassano, anche perché c’è un problema anche di responsabilità

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patrimoniale, io vi chiedo dopo che dal 2005 il Fondo Aristotele ha preso i soldi dei pensionati e ha programmato degli investimenti, e sapete perché fa questo il Fondo Aristotele? Per non tenerli immobilizzati i soldi delle pensioni ed è stato istituito per fare investimenti e avere una remunerazione su quel denaro. La domanda è: la remunerazione che non ci sarà nel momento in cui noi esercitiamo oggi l’ultima leva che abbiamo nei confronti della Regione che decide come si fa la sanità in Puglia, se la riabilitazione si farà a Cassano oppure altrove, ditemi quale strumento potremmo utilizzare noi, la politica locale per far sentire la nostra voce. Perché qualcuno, e lo dico ai cari colleghi consiglieri, che oggi approveranno questo progetto, un domani potrebbero essere anche chiamati a rispondere di questa gestione del fondo che non è in linea alla sua programmazione più di un decennio fa. Questa non è una operazione edilizia, lo dice un ingegnere. Non è una operazione di costruire, questa è una operazione economica, che non riguarda solo la gestione di una struttura e di un tema della riabilitazione, è un’operazione che ha gestito delle risorse dei cittadini, della collettività e oggi questa cosa l’ho detta con decisione, perché è inutile che ci giriamo intorno su tutti gli orpelli, qui la cosa sintetica è questa. Non dilapidiamo l’unico elemento che abbiamo per esercitare la nostra prerogativa, anche perché se poi questa cosa che voi dite nell’atto che va in parallelo la variante con il permesso di costruire in deroga, ma chi l’ha scritta questa cosa? Cioè voi vi rendete conto che se mai, mai vi lasciaste, io mi auguro anche domani mattina perché è inutile che speculiamo su questa cosa, chi non vuole il bene della Maugeri, che Maugeri rimanga a Cassano? Non esiste uno che non lo voglia, ma se voi rilasciate un permesso e puta caso la Regione, perché non è puta caso, dovrà chiudere quel procedimento, aggiunge osservazioni, aggiunge altre cose, perché è l’autorità che ha la potestà in questa cosa, ce l’ha lei la potestà perché è l’organo sovraordinato, per cui io quello che vi dovevo dire ve l’ho detto, dopodiché non mi si venga a dire, perché ci sono gli atti e non provate a fare retorica, perché sennò qui veramente si fa notte, all’epoca, per tempo misi in guardia e il consigliere Zullo, non ho difficoltà a dirlo, quando poi ci si è anche ritrovati, disse: “Addirittura quello che dicevi tu in Consiglio per un momento”, o sbaglio consigliere? Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Consigliere Davide DEL RE: Ah, fu la Barbanente a dire che forse potevo… Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Consigliere Davide DEL RE: Benissimo. Per cui ero solo anche in quella circostanza, ma ve lo dissi prima, ve lo dissi nella commissione, ciò nonostante il Consiglio approvò con il mio voto contrario e con il voto contrario di chi sedeva con me tra i banchi dell’opposizione. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Del Re. Ci sono altri interventi? Prego consigliere Santorsola. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Grazie Presidente. Sindaco, colleghi consiglieri, io dovrei essere al quanto contento di questa strada che voi state perseguendo stasera, perché dopo sei anni, sei anni e non sei mesi, dopo sei anni, in sostanza, date ragione a quello che come correttamente e puntualmente ha ricordato il collega Del Re, che mi ha preceduto, la cui onestà intellettuale non è in dubbio e ha messo anche in evidenza l’allora gruppo di minoranza che sottolineò fortemente le criticità di quell’atto, io dico dovrei essere contento perché a distanza di sei anni vi ravvedete e dite: oggi facciamo la

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deroga, andiamo in deroga, non proseguiamo quel grande lavorio che invece è stato fatto dal 2015 in poi, quasi ad arrivare, anzi ad arrivare alla fine del procedimento, e date direttamente ragione a quei quattro fessacchiotti dell’allora minoranza quando vi dicevano che quel provvedimento è carente, che quel provvedimento sarà bocciato e che queste, qualcuno non se ne dolga, asinerie, perché diversamente è difficile chiamarle, burocratiche, anzi no, politiche, purtroppo hanno bloccato il procedimento. Ma vi è un aspetto ancora più inquietante che è politico. Io non voglio entrare nel tecnico, perché non spetta a me parlare di tecnicismo, se pur non mi sfugge in questo contesto la grossa problematicità che ha il provvedimento anche dal punto di vista tecnico. Non si può, infatti, non rimarcare, non ricordare come, l’ha già fatto il collega Del Re, durante la commissione anticipata su Facebook, è vero questa è l’era dei social, ma un po’ di correttezza istituzionale, visto che chiamate noi altri ad essere rispettosi dell’istituzione, noi la conosciamo dal di dentro l’istituzione e la sappiamo rispettare sempre l’istituzione, anche quando a muso duro vi diciamo le cose che non ci piacciono, questo non significa non avere rispetto, tutt’altro, significa invece avere rispetto e non deridere… per cortesia, consigliere Zullo, non dica più questa cosa di Terra Nostra, perché poi il riso abbonda e quindi non la dica più. L’abbiamo capito, era illegittimo e l’hanno richiamata. Chiudo la parentesi. In quest’atto quello che abbiamo scoperto soltanto la mattina della commissione d’urgenza, alla quale eravamo presenti e alla quale non ci siamo sottratti, non si può poi non dire come, non me ne vorrà l’ingegnere, come è arrivato un parere in commissione il cui inizio è questo: “mi viene richiesto con nota riferita in oggetto, quella della Fondazione Maugeri, recapitatami ieri alle 13:45”, non è un caso che il responsabile dell’ufficio dica che l’ho avuta ieri alle 13:45, cioè un quarto d’ora prima di andare via dal mio lavoro, senza oggetto, attinente alla questione Maugeri. Bene, non può essere oggi fatto passare in secondo piano una questione così delicata. Ebbene, dice il consigliere Del Re con il quale, è inutile negarlo, insieme a tutti gli altri componenti della minoranza, abbiamo lavorato per capire quest’atto, per dare il nostro contributo pari a quello che fu dato nel 2012 e poi nel 2013, perché noi non ci sottraiamo alle nostre responsabilità, quando vi dicevamo che voi inciamperete su questo atto e siete inciampati, tanto che è dovuta intervenire una legge regionale a, possiamo dirlo!?, a mettere una pezza rispetto alla falla grossa aperta. E bene dice il collega Del Re quando richiama la questione del Fondo Aristotele. Ne ho fatto copia se qualcuno ha bisogno. Il Fondo Aristotele, nessuno dica che chi gestisce i soldi, 38 milioni di euro, avete sentito bene, 38 milioni di euro per la Maugeri di Cassano, questa è fonte Sole 24ore, non è il giornalino di Topolino redatto dai ragazzini nel condominio, Sole 24ore, 38 milioni di euro destinati per la Maugeri oggi non possono volatilizzarsi così. E l’Amministrazione ha la responsabilità politica non di concedere alla Maugeri tutto quello che la Maugeri vuole, ma di chiamare duramente la Maugeri all’impegno che deve assumere. E qual è l’impegno che deve assumere la Maugeri? Qui invece si rischia di star dietro alla minaccia della Maugeri, non lo so, come la vogliamo chiamare?, alla lettera della Maugeri che, Sindaco, non è vero che siete stati velocissimi, perché forse l’abbiamo detto in commissione, ne abbiamo parlato, probabilmente quella lettera doveva essere subito all’attenzione di tutti quanti, si poteva convocare, là sì, una urgente conferenza di capigruppo per discutere: guardate, io mi trovo di fronte a questo impasse, e non voglio continuare a leggere il verbale della commissione dell’8 marzo quando il sottoscritto ha stigmatizzare un aspetto non irrilevante che la Regione Puglia, per vostro dire, o meglio per bocca del Sindaco, ha parlato con l’Ente Comune per le vie brevi. Io ho detto che a me sembra veramente strano, è nel verbale, sembra veramente strano, singolare che una istituzione qual è quella della Regione possa parlare di atti così importanti per chiacchierate amicali. E allora veniamo al dunque. Qui c’è una questione di fondi pubblici destinati per Cassano a quello scopo per la Maugeri, e un Comune invece che sembra quasi volersi lavare la coscienza, e oggi riassume quest’atto, il Sindaco dice: mi assumo io tutte le responsabilità.

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No, io non vorrei trovarmi nei panni dei consiglieri di maggioranza oggi a votare un atto così com’è confezionato, perché qua tra le altre cose sta venendo a mancare l’interesse pubblico, perché nel momento in cui la Maugeri dice: io di qui me ne vedo, manca l’interesse pubblico, caro Sindaco. Lo so che questa cosa… Sindaco Maria Pia DI MEDIO: Se ne va se non facciamo il provvedimento. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Non è così! Non è così! Se manca l’interesse pubblico, voi, così come è stato detto da chi mi ha preceduto, state confezionando un atto che non solo non serve, ma è pericoloso per chi lo assume questo atto. È un atto… Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Lo vuol dire al microfono, assessore? Assessore Anna Maria CAPRIO: Sì. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Quando finisco io. Presidente Monica CALZETTA: Prego, concluda il suo intervento. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: In conclusione voglio dire e ribadire che quindi gli aspetti, non solo quelli tecnici sono fortemente preoccupanti, non solo si dà un parere, abbiamo appreso dalla camicia che solo oggi abbiamo avuto “favorevole con prescrizioni riportate nel testo”. Credo che oggi la norma dica che il parere o è favorevole o non è favorevole. Se c’è l’alea di questioni tecniche già queste mi dovrebbero spaventare. Poi c’è l’alea della Maugeri “Io non so se resto qua anzi vi dico che probabilmente, anzi sicuramente da aprile 2019 me ne vado” e quindi quest’atto sembra essere invece un tentativo di dire: “Tutto quello che dovevo fare io l’ho fatto adesso attendo”. La Maugeri deve essere chiamata alle proprie responsabilità e non può lavarsi le mani... Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: E no, no. Ma non si può aver dormito per lunghi sei anni, non sei mesi! Per sei anni si è dormito. Concludo dicendo quindi che… Intervento del consigliere Del Re fuori microfono. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Io non vorrei che l’assessore Caprio, per spirito di squadra, voglia sposare un provvedimento che al pari… Assessore Anna Maria CAPRIO: La maggioranza. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Lei mi ha interrotto tre volte e io sto parlando a lei. Non vorrei che oggi l’assessore Caprio e tutta la maggioranza o chi lo voterà, per spirito di squadra, allineati come i soldatini, ma sono convinto che invece in questi soldatini ci sono persone che hanno capacità di intendere e di volere e che la pensano autonomamente, anche facendo un’azione forte, quella o di ritirare il provvedimento o di chiedere ulteriori approfondimenti seri sul provvedimento, non vorrei che per spirito di squadra commetta quello stesso errore che fu commesso nel 2012 quando noi dicevamo, quattro fessacchiotti dicevano che quel provvedimento non avrebbe avuto gli

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esiti positivi e così è stato e oggi ne state commettendo un altro di errore. Oggi voi state commettendo un altro errore. Assessore Anna Maria CAPRIO: Io non stavo sei anni fa. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: E quindi parlo di oggi e dico: oggi state, secondo il nostro… Tanto il tempo dirà se noi stiamo dicendo fesserie oggi o se le state dicendo voi. Il dato politico, e chiudo, per me è e rimane questo, che non si può permettere alla fondazione di andarsene così. Io faccio un atto e tu te ne vai. No, il dato politico, invece, è quello secondo il quale questa maggioranza doveva far sentire la sua voce, alzare la sua voce per tempo, non quando la Maugeri scrive e dice: “Io me ne vado da aprile”. Bisognava muoversi per tempo prima, non basta una letterina per smuovere le acque di giganti come quelle che si chiamano Fondo Aristotele, Fondazione o Fabbrica Immobiliare. Quindi, in conclusione, intanto mi rimane il dubbio se l’avviso dell’avvio del procedimento è stato regolarmente notiziato per tutti i soggetti, sottolineo, competenti. Attendo, spero, positivamente di conoscere determinazioni importanti sulla questione, perché poi su questa vicenda ci determineremo ulteriormente su quale sarà il prosieguo di questo Consiglio Comunale e anche del seguito. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Santorsola. Prego assessore Giustino. Assessore Angelo GIUSTINO: Intervengo giusto per fatto personale, visto che vengo chiamato in causa tra quelli in cui eventualmente votanti a favore, per i quali sarei un soldatino. E vorrei correggere il consigliere Santorsola dicendo che evidentemente questo non sarà il secondo errore da parte mia nel votare, ma sarà il terzo, il terzo che commette l’amministrazione comunale con la sua continuità, dove questo è il terzo, il secondo, eventualmente, è quello che ha fatto l’amministrazione Di Medio, ma il primo, e io credo che quella sia l’origine di tutti questi problemi, è quando una amministrazione ha tolto la cubatura da quelle aree. Allora, qual è il problema? Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Come ti stavo aspettando qua! Assessore Angelo GIUSTINO: Noi siamo qui oggi a discutere su progetti, su varianti, su deroghe perché lì è stata, all’epoca, tolta la possibilità di fare qualunque cosa. Allora a cuore all’epoca del paese, ci stava chi in amministrazione? Chi ha fatto l’errore, chi da soldatino evidentemente facendo… Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Orgogliosamente noi. Poi te lo spiego. Assessore Angelo GIUSTINO: E orgogliosamente come soldatino disse sì e quindi evidentemente le responsabilità politiche per le quali oggi a distanza di un sacco di anni stiamo approvando queste procedure, vengono fuori e sono figlie probabilmente di una scelta politica inappropriata e assolutamente errata rispetto alle esigenze di una azienda che è e sarà… Intervento del consigliere Santorsola fuori microfono. Assessore Angelo GIUSTINO: …è e sarà un fiore all’occhiello per Cassano. Grazie. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Ti stavo aspettando su questo punto, hai abboccato all’amo facilmente.

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Presidente Monica CALZETTA: Grazie assessore Giustino. Ci sono degli interventi? Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Dovremmo attendere delle risposte rispetto… Presidente Monica CALZETTA: Dichiarazioni di voto. Scusate, quando faccio una domanda rispondetemi subito. Ho detto: ci sono interventi? E nessuno ha risposto. Poi do le dichiarazioni di voto, “No, ci sono io”. Prego consigliere Zullo. Consigliere Ignazio ZULLO: Presidente, intanto io l’avevo preannunciato il secondo intervento, volevo ascoltare… nel primo intervento ho detto: mi riservo di dire qualcos’altro nel secondo intervento. Volevo ascoltare un po’ il dibattito. Presidente Monica CALZETTA: Va bene, ha cinque minuti, prego. Consigliere Ignazio ZULLO: Dieci. Presidente Monica CALZETTA: Cinque minuti, quindici più cinque. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Quindici più dieci. Consigliere Ignazio ZULLO: Dieci, Presidente. Presidente Monica CALZETTA: Controllo. Prego, inizi comunque. Consigliere Ignazio ZULLO: Se devo essere interrotto, io devo sapere quanto devo parlar, perché devo capire come concentrare il discorso. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Art. 29 comma 3. Presidente Monica CALZETTA: Va bene. Consigliere Ignazio ZULLO: Guardate, se vi dà fastidio che parlo, io non parlo, eh! Voglio dire, se voi dite: vogliamo condividere con voi, vogliamo invitarvi a partecipare, però… Presidente Monica CALZETTA: Ricordavo diversamente. Dieci minuti, prego. Consigliere Ignazio ZULLO: Presidente, colleghi, io penso che sia un errore in questo momento stare a guardare quello che è successo nel passato. Se vogliamo venire a capo delle diverse responsabilità, di tutto quello che è avvenuto, io penso che sia anche opportuno convocare un Consiglio aperto alla partecipazione di chi c’è stato, perché è troppo facile che noi, seduti su questa poltrona, possiamo parlare di chi non c’è, perché gli anni scorsi ha messo mano a quegli atti. Quindi se noi vogliamo parlare di quello che è stato, si fa un Consiglio monotematico aperto alla partecipazioni dei vari sindaci, dei vari amministratori che si sono succeduti e riusciamo a capire quello che è successo, perché stare a dire: è colpa di quello, è colpa di quello, non aiuta per quello che noi dobbiamo fare, perché noi dobbiamo guardare al futuro oggi. Poi, ripeto, se per il passato vogliamo ritornare, ritorniamo. Oggi guardiamo al futuro. E io ho detto nel mio primo intervento che noi dobbiamo guardare al futuro dando a questo provvedimento o non dando a questo provvedimento una soluzione su fondamenti di una condizione certa. Condizione certa che, per carità, nel gioco della democrazia può imperare nella maggioranza, potrebbe non imperare nelle minoranze. Ma se noi poniamo in evidenza alcune perplessità, le poniamo in evidenza perché abbiamo, proprio per la eccezionalità

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del provvedimento, della procedura dell’approvazione in deroga ci siamo peritati di sentire qualcuno, anche di guardare quello che dice la giurisprudenza. C’è una sentenza del Consiglio di Stato che dice: “Il rilascio della concessione in deroga è possibile se e nei limiti in cui non pregiudica in termini significativi gli standard urbanistici, in particolare nella concessione di maggiore altezza e di maggiore distacco di altre qualsivoglia eccezioni nelle misure massime consentite si applica il criterio del compenso dei volumi e cioè non si deve sviluppare il volume fabbricativo complessivamente maggiore”. Qui il volume si addoppia. È un dato di perplessità e noi lo diciamo, lo poniamo alla vostra attenzione. Questa è una sentenza del Consiglio di Stato sezione quinta, 11 gennaio 2006, n. 46. Quando io vi dicevo che va soppesata la questione di fatto, mica lo dicevo perché io ho una convinzione, è una sentenza. “L’adozione di un provvedimento concessorio in deroga presuppone una congrua valutazione comparativa tra le eccezionali ragioni che potrebbero giustificare la deroga e la situazione di diritto e di fatto sulla quale il provvedimento verrebbe ad incidere; e di tale valutazione deve adeguatamente darsi atto nella motivazione del provvedimento”, Consiglio di Stato, 3 febbraio 1997, n. 132. Cosa voglio dire? Noi siamo qui a apportare degli elementi di conoscenza e di discussione per dire che, penso che sia venuto fuori dalla discussione, che noi, lo dico con molta franchezza, non è questa la strada. La strada è quella di proseguire con la variante. La variante finora non si poteva fare perché non avevamo la valutazione ambientale, la madre di tutte le battaglie è stata, la fortuna, il pregio, la condizione che noi abbiamo avuto, è stata quella determina di parere favorevole VIA, VAS e VINCA, prima di quella non si poteva fare nulla. Perché tutto era condizionato a quella. Noi abbiamo avuto questa fortuna a ottobre, la Regione è tenuta a rispondere, nell’approvazione della variante, nei 30 giorni. Io mi sarei aspettato di andare alla Regione, siccome lo dice la delibera del 2015, perché gli atti devono essere congruenti e devono essere letti in un tutt’uno, non si può leggere un atto da una parte e un atto dall’altra. Lì, nell’atto si dice, scusa Davide hai quella delibera? Dice nella delibera: “Dovendosi l’iter di variante definire l’invio… in coordinamento con le avviate procedure di ordine ambientale”. Cioè le avviate procedure di ordine ambientale devono essere coordinate con la definizione di questa delibera che non è altro che approvazione di variante all’art. 19 delle NTA che consente quella maggiore cubatura che il permesso di costruire in deroga, a dire del Consiglio di Stato, pone in discussione come aumento di cubatura. Detto questo… Presidente Monica CALZETTA: La prego di concludere, grazie. Consigliere Ignazio ZULLO: Detto questo, per noi è un errore procedere così. La battaglia noi la dobbiamo fare andando all’ufficio urbanistica della Regione e dire: C’è questa definizione, abbiamo avuto l’approvazione in deroga, dobbiamo definire questo procedimento. Definito questo procedimento, si può rilasciare legittimamente una concessione che non è in deroga, è un procedimento ordinario che va nella cubatura che richiede quel tipo di costruzione. Perché dico questo? Questo procedimento se Maugeri se ne va cade e d’altronde lo dicevano i miei colleghi, sembra essere un atto inutile, anche perché c’è un qualcosa che fa pensare a male, nella prima delibera si diceva che dall’approvazioni di questa delibera ad oggi il dirigente all’Ufficio Tecnico doveva rilasciare la concessione, cosa che poi il dirigente, molto opportunamente, ha detto: ma voi ve ne andate di testa?! Cioè io posso rilasciare in 30 giorni se non ho tutti i pareri? E l’ha fatta modificare dicendo: guarda che io la posso rilasciare da quando ho tutti i pareri. Che significa questo? Significa che si era nell’idea originaria di fare un atto, facciamolo tanto perché lo dobbiamo fare, ma non è così, noi dobbiamo fare un atto che dia certezza, non perché... Presidente Monica CALZETTA: Consigliere, il tempo è scaduto grazie.

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Consigliere Ignazio ZULLO: Va bene. Presidente Monica CALZETTA: Ci sono altri interventi? Prego assessore Campanale. Assessore Michele CAMPANALE: Grazie Presidente. Sindaco, consiglieri e cittadini tutti, il mio intervento vuole essere prettamente tecnico e non risolutivo di quelle che sono le titubanze della minoranza o dell’opposizione, che dir si voglia. Dovrei rispondere ai quesiti posti nel frattempo sul SUAP e sui tempi certi, sulla deroga che non è stata fatta cinque anni fa, quattro anni fa, che non si poteva fare perché non c’era la VIA, la VAS, la VINCA, e sul parere che è stato stralciato dalla commissione ma è stato inserito nella delibera, quindi non è stato occultato o non è stato omesso. E soprattutto sul fatto che la pubblica utilità, per quanto riguarda il rilascio del permesso di costruire, deve essere comunque mantenuta. Noi oggi diamo lo strumento all’Ufficio Tecnico perché possa rilasciare il titolo abilitativo. Poi è chiaro che la volontà di rimanere a Fondazione è fondamentale perché si possa andare avanti con la procedura. Se Fondazione non ha interesse a rimanere in loco, a prescindere dalla leva a cui fa riferimento il consigliere Del Re, per cui non vedo con quale strumento noi potessimo fare leva sulla Regione, perché noi possiamo soltanto rilasciare il titolo abilitativo, poi il piano di riordino sanitario è una cosa sulla quale penso che noi non possiamo incidere più di tanto. Quindi ripeto l’art. 14 prevede la deroga nel rispetto delle norme igieniche, sanitarie e di sicurezza a quello che riguarda i limiti di densità edilizia, di altezza e di distanza fra i fabbricati. Ora chiedo conforto all’ingegnere, quando parliamo di densità edilizia parliamo del rapporto tra i volumi edilizi e la superficie del suolo. È chiaro che se noi abbiamo un progetto che prevede il raddoppio della volumetria che chiaramente non può essere dislocata se non allargando la struttura, parliamo della deroga di volumetria e non soltanto di altezza o soltanto di distanza tra i fabbricati. Pertanto ritengo che questo provvedimento che noi oggi portiamo al attenzione del Consiglio sia l’unico strumento che consenta in tempi brevi di poter rilasciare il titolo abilitativo, atteso che comunque anche perseguendo la strada della variante quelli che sono i tempi successivi, comunque si sommano ai tempi che richiederà la Regione perché venga il provvedimento recepito, pubblicato e diventa attuativo. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie assessore Campanale. Ci sono interventi? Assessore Michele CAMPANALE: Ho dimenticato una cosa. Presidente Monica CALZETTA: Prego assessore e poi il consigliere Santorsola. Assessore Michele CAMPANALE: Per quanto riguarda il SUAP, che è stato chiamato in ballo, da gennaio noi siamo passati in proprio, è vero, abbiamo approvato quelle che sono le tariffe, abbiamo pubblicato all’Albo e all’homepage quelli che sono i disciplinari e le tariffe, quindi non stiamo navigando nel buio, abbiamo uno strumento che è tutto nostro, che ci consentirà di avere un risparmio e soprattutto ci darà dei tempi che sono più certi rispetto a quelli che erano i tempi di Murgia Sviluppo. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie assessore Campanale. Prego consigliere Santorsola. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Grazie Presidente. Guardate colleghi consiglieri, io riscontro con grande amarezza il dato che in realtà ai quesiti chiari e puntuali che abbiamo posto da questa parte, non vi siano stati, a meno che io non abbia perso il

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minimo proprio della ragione, spiegazioni altrettanto chiare. L’assessore Giustino si rifugia in un ritornello che ormai è stantio e non serve più, né io voglio entrare in questa polemica. Di quell’atto, caro assessore Giustino, io ne vado fiero e non c’entra un bel tubo di niente nel 2012 quello che è accaduto dopo dieci anni, 2002 PRG, quello che poi è accaduto dopo dieci anni, 2012, e quello che è accaduto quando finalmente la Regione su grandi sollecitazioni, leicissime ovviamente, riprendendo un procedimento che era stato interrotto ha sbloccato la questione Maugeri. Sbloccato nel senso che ha detto: io sono favorevole all’ampliamento della Maugeri, ristrutturazione e ampliamento, a condizione che è giusto. Bene, qualcuno ricorderà, io spero che lo ricordiate voi, altrimenti veramente bisognerà fare un Consiglio, come dice il collega Zullo, lo sottoscrivo sin d’ora, facendo intervenire tutti gli attori del passato, ma noi dobbiamo guardare al futuro, dobbiamo dire che cosa succederà, perché se dovessi tirare fuori le carte del passato non è che la conferma di una superficialità, e mi fermo a questo termine, di come ci si approcci difronte a problemi di siffatta natura e di tale importanza, dicevo, la Regione nel settembre 2017, quindi mesi fa, ha dato l’okay. Beh, io credo che da quel momento doveva scattare una task-force di quelle incredibili, che bisognava invece velocizzare allora le attenzioni, che bisognava lavorare non chiamare le commissioni o i consiglieri comunali tutti, nessuno escluso, io non mi riferisco alle minoranze, a lavorare su un atto che per vostra stessa ammissione e per quello che è stato prodotto in qualche giorno è complesso, perché nessuno può negare o rinnegare che quest’atto sia ancora oggi un atto in fieri. Cioè è un qualche cosa che ti tiene sempre costantemente legato, con l’attenzione al massimo, perché si producono atti, si producono integrazioni, si producono sostanziali modifiche rispetto ad una iniziale stesura la cui dolce manina non abbiamo ancora compreso di chi sia, perché un dato è certo, l’atto non è stato prodotto dall’ufficio che invece lo doveva produrre, cioè l’Ufficio Tecnico del Comune di Cassano delle Murge. Questo è lapalissiano. Adesso potete dire, ci può essere pure qualcuno che dice: no no no, l’ho fatto io. Non se la berrà nessuno. Non siamo così stolti. E sono preoccupato invece quando il Sindaco dice: noi facciamo tutto questo, poi se va, va, la Maugeri va. No, ecco dove cade l’interesse pubblico. Se la Maugeri se ne va, cade la motivazione per cui voi oggi volete andare in deroga richiamando l’art. 14… Assessore Angelo GIUSTINO: E quindi?! Consigliere Teodoro SANTORSOLA: E quindi sono risposte che non ci avete dato ai quesiti puntuali che vi abbiamo posto e quindi… poi voglio capire se i dieci minuti miei finiscono. Vuole dire che quell’atto è viziato. Oggi quello è un atto viziato, che non vedrà la luce e che sarà penalizzante per Cassano, per i lavoratori, per il Fondo Aristotele che è costituito dai soldi nostri e perché quella superficialità di dire e quindi, e quindi, o di dire se va e va, se se ne va se ne va, non è così. Una amministrazione forte, coriacea e lucida, consentitemi questo termine forte, doveva pretendere dalla Maugeri con tavoli tecnici, con tavoli politici, con tavoli istituzionali, ma non solo dalla Maugeri, dalla società Fabbrica, dalla Regione, doveva pretendere una chiara manifestazione di interessi, invece voi oggi vi siete svegliati quando la Maugeri vi scrive a febbraio e vi dice: io da aprile del 2019 me ne vado. Questa è la verità e quindi adesso voi in fretta e in furia state raffazzonando un atto che è carente, un atto che è complesso, un atto che è pieno di prescrizioni che sono state fornite dallo stesso attore che oggi vi ha prodotto integrazioni a quest’atto cioè dall’Ufficio Tecnico. Qui c’è un parere che è favorevole con prescrizioni, questo la dice lunga su come questo atto invece non è un atto chiaro, non è un atto che mette a riparo l’amministrazione da responsabilità tecniche, che mi interessano relativamente, ma a me interessano di più le responsabilità politiche di quest’anno e quindi voi ce l’avete tutta la responsabilità politica e non potete tacciare la minoranza di

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essere poco disponibile e poco comprensiva, perché quando si arriva in commissione e si trova un atto già bello e composto e si assiste a… Presidente Monica CALZETTA: È scaduto il tempo. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: …non potete a noi altri poi addossare responsabilità che non abbiamo, se non quella di aver studiato e crediamo con serietà e umiltà l’atto che oggi ci volete sottoporre. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Santorsola. Ci sono interventi? Prego consigliere Del Re. Consigliere Davide DEL RE: Grazie Presidente. Sindaco, colleghi consiglieri e cittadini, e chi tenacemente è ancora qui con noi. Io vi ripeto la proposta. Ho fatto una proposta a questa maggioranza, la proposta la ripeto: è di ritirare il provvedimento di oggi e di combattere insieme per far sì che si concluda l’iter di variante avviata che è una procedura legittima, ordinaria, senza nessuna deroga, non ha tutte quelle costrizioni e quelle compressioni che invece ha un permesso di costruire in deroga, dove, ripeto, c’è una responsabilità patrimoniale di ciascuno e su questo io tengo a sottolinearlo perché evidentemente si potrebbe tranquillamente fare insieme questa battaglia, perché quando si dice la condivisione oggi qui c’è una proposta chiarissima a lavorare da subito, da domani mattina per fare in modo che si concluda la procedura ordinaria di variante perché quella è una leva e visto che qualcuno si chiedeva che significa la leva. La questione qui è l’utilizzo di fondi pubblici, qui bisogna stare attenti se questi fondi pubblici non vengono utilizzati per questa finalità. Ci sono degli impegni assunti dalle parti. È necessario che sia la Regione a esprimersi su questa variante, perché se il ragionamento è variante urbanistica, oggi la Regione deve chiudere quel procedimento. E quando dico per quanto riguarda le sue scelte programmatorie, perché ci deve essere la chiamata alla responsabilità di tutti, perché se io fossi in voi aspetterei che fossero i consiglieri regionali, gli assessori regionali ad approvare questa variante, perché anche lì ci sarebbe una responsabilità con la consapevolezza che c’è un fondo, che è il Fondo Aristotele, che ha già un obiettivo, che era quello che la riabilitazione si facesse a Cassano, non altrove. Per cui oggi chiunque decidesse direttamente di spostarlo altrove e chi indirettamente, spero non siate distratti, anche tirando fuori una procedura che potrebbe anche inficiare il raggiungimento da quegli obiettivi, lascerebbe legittimo porre l’attenzione anche alla Corte dei Conti e alle Autorità competenti per capire del perché questa operazione immobiliare non si è portata a compimento, del perché quella che era la finalità di quel denaro non ha avuto il raggiungimento nel suo obiettivo e del perché oggi, invece, di fronte anche a una proposta costruttiva, con tutte le eccezioni del caso, che vi sto lanciando per l’ennesima volta e chi ha orecchie per intendere intenda, da questi banchi dell’opposizione, di lavorare insieme tecnicamente, amministrativamente, politicamente. Quando si tira fuori il fattore tempo, il fattore tempo non rileva in questa questione. In questa questione rileva l’unico strumento che la Città di Cassano oggi il Consiglio Comunale ha per poter dire a Maugeri: “Tu hai assunto un impegno nel Fondo Aristotele con la gestione di quei fondi”. Alla Regione: “Tu hai il dovere di chiudere quel procedimento di variante e dirci se vuoi a Cassano il Maugeri o non lo vuoi a Cassano”. Invece oggi, con questo provvedimento, questo è l’oggetto vero della discussione, non è il volume, l’altezza, se è legittimo o non legittimo, che già di per sé presenta tantissime riserve, l’oggetto vero è che vi state privando e state privando la città dell’unica leva utile per poter esercitare quello a cui io vi sto invitando: una proposta. È dal mese di giugno che dicevo: Sindaco, metta dietro ogni tema e ogni questione un consigliere, perché questioni di questa rilevanza, e non sarà l’unica, non sarà l’unica, come ce ne sono tante

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opere pubbliche etc., hanno bisogno di essere tampinate passo-passo, non è una questione che può essere lasciata a chi vi scrive o mando letterine. Poi tutto questo lo dico a ciascun consigliere, anche chi oggi per la prima volta in Consiglio, non lo dovete guardare come un fatto di retorica o un fatto volersi oggi appigliare a cose che non ci sono, vi sto mettendo sul tavolo tutti gli elementi, potreste sospendere il Consiglio, fare una riflessione, ritirare il provvedimento e metterci a lavorare tutti insieme, perché se la politica locale si unisce, anche da chi è fuori da questo Consiglio, e si va in Regione e si chiama Maugeri a dire “che qui c’è un percorso avviato, non puoi dire di andare via, altrimenti qualcuno dovrà rispondere”. Questo io vedo, vedo che c’è qualcuno che non lo vuol comprendere e questo è di una gravità assoluta per quello che sarà. Io oggi… Chiaramente è formalizzato, come opposizione noi la sanciremo, perché in ogni dove questa cosa arriverà ed io oggi, come feci allora, ve lo sto dicendo prima. Per cui la formalizziamo, io chiedo al Segretario Generale di formalizzare questo mio intervento, che verrà anche messo ai voti. Se voi oggi ritenete di ritirare il provvedimento e di lavorare insieme, è un impegno che io prendo pubblicamente con la città, non lo sto facendo in una parte segreta, lo sto dicendo a tutta la città. Proposta: ritirare il provvedimento e lavorare tutti insieme, perché se l’obiettivo è arrivare tutti, accetteremo; se è arrivare primi, ve la rifiuteremo. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Del Re. Ci sono altri interventi? Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Dobbiamo mettere ai voti la proposta. Presidente Monica CALZETTA: Sì, deve formalizzare la proposta. Nel frattempo che viene formalizzata per iscritto la richiesta, ricordo che ai sensi dell’art. 34 la proposta è da intendersi come questione pregiudiziale, quindi deve essere presentata per iscritto e firmata, perché è in corso di discussione il punto già, da tre consiglieri e su di essa può parlare, oltre al proponente, un solo consigliere per ciascun gruppo per non oltre cinque minuti. Ovviamente sulla proposta di non discutere o non discutere la discussione di un argomento oppure rinviare la trattazione si esprime il Consiglio a maggioranza dei presenti, ovviamente come tutte le proposte potrà seguirà anche una dichiarazione di voto, ritengo. Il consigliere Del Re deposita la proposta. Presidente Monica CALZETTA: Adesso la leggo. “Il sottoscritto Davide Del Re, insieme ai consiglieri Linda Catucci, Teodoro Santorsola, Ignazio Zullo e Amedeo Venezia chiedono che il punto odierno venga ritirato con l’impegno di lavorare insieme alla risoluzione del problema Maugeri, coinvolgendo tutte le parti coinvolte ovvero i Maugeri, Regione Puglia, Fabbrica Immobiliare e un altro soggetto deputato a consentire il raggiungimento dell’obiettivo. La riabilitazione deve essere effettuata nel territorio di Cassano, pertanto l’investimento previsto dal Fondo Aristotele deve essere portato a compimento come richiesto dalla procedura di variante pendente presso l’Ente regionale”. Questa è la richiesta, ci sono componenti di gruppi che vogliono intervenire? Ci sono interventi su questa richiesta? Eventualmente per le dichiarazioni di voto. Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Presidente Monica CALZETTA: L’assessore Giustino mi stava chiedendo un intervento, per una dichiarazione di voto però, non per intervenire come discussione.

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Intervento del consigliere Zullo fuori microfono. Presidente Monica CALZETTA: Per il gruppo Siamo Cassano. Consigliere Ignazio ZULLO: Intervengo, Presidente, dandomene licenza, per dire che ho ascoltato delle cose inesatte, che quindi non condivido, e delle cose esatte che condivido. Delle cose inesatte quando si parla della programmazione sanitaria regionale. La programmazione sanitaria regionale non indica una sede, indica semplicemente che devono essere allocati dei posti letto all’interno di questa programmazione, ovviamente adesso negli elaborati tecnici li ha indicati nella sede di Cassano perché quando abbiamo fatto la programmazione regionale la Maugeri stava e sta a Cassano, quindi sta indicato Cassano. Ciò detto non è, secondo me, dire: approviamo questa variante e poi vediamo che fa la Maugeri. Io penso che sia giusto quello che ha detto Del Re, cioè Del Re dice: “Fermiamoci, incontriamo le parti in causa, cerchiamo anche di convincere la Maugeri per quello che Cassano ha dato alla Maugeri, che Cassano rappresenta per la Maugeri, quello che Maugeri ha rappresentato per Cassano, andiamo a capire se questa volontà, che è stata ratificata in questa lettera, è una volontà definitiva oppure no”. Che serve fare un provvedimento dicendo poi chissà cosa succede? Fermarsi dieci giorni, quindici giorni e capire da Maugeri una possibilità di ritorno indietro rispetto a quella decisione che è stata detta nella lettera io penso che sia una soluzione di buonsenso che deve uniformare il comportamento di una pubblica amministrazione che sia responsabile, non rispetto a quello si fa senza sapere cosa succede dopo, ma rispetto a quello che si fa sapendo che dopo effettivamente il Maugeri resta a Cassano. Questo è! Ecco perché noi abbiamo sottoscritto quella richiesta e, ovviamente, la voteremo come da dichiarazione di voto che farà il capogruppo. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Zullo. Ci sono altri interventi per altri gruppi? Prego assessore Giustino, per dichiarazione di voto sulla pregiudiziale. Assessore Angelo GIUSTINO: Grazie Presidente. Sindaco, colleghi consiglieri, il gruppo preannuncia un voto ovviamente contrario alla proposta, non nel merito ma nel metodo perché ovviamente in questo momento si chiede ulteriormente di perder tempo e di voler lavorare. E fondamentalmente noi oggi stiamo dicendo lavoriamo, proviamo, produciamo un atto. Ci dicono che quest’atto sia illegittimo, che quest’atto sia contrario alla legge, che addirittura sia prodromico ad eventuali richieste risarcitorie da parte di terzi soggetti, fondamentalmente noi oggi stiamo applicando quello che è il tenore dell’art. 14 del D.P.R. 380/2001, tenore abbastanza semplice, nel quale si dice che laddove vi è il requisito dell’interesse pubblico si può dare in deroga rispettando quelle che saranno le prescrizioni, prescrizioni che noi oggi abbiamo avuto con il procedimento di VIA, VAS e VINCA, che è ulteriormente prescritto dal parere che abbiamo inglobato nel testo della bozza, del provvedimento al voto, che sappiamo altresì che è legato questo permesso in deroga esclusivamente al permanere di quella sede di Maugeri; Maugeri è in questo momento a Cassano delle Murge, permane l’interesse pubblico, l’interesse pubblico dovrà cadere nel momento in cui ovviamente Maugeri dovesse dire: andiamo via; nel momento in cui questo provvedimento verrà approvato si metterà in atto tutta una serie di attività che sono istanze proprio del Maugeri e della proprietà, laddove la propria e il Maugeri non dovessero adempiere all’integrazione e alla trasmissione di questi documenti il provvedimento non partirà, ragion per cui questo provvedimento perderà di efficacia. Oggi fermarci rispetto ad un provvedimento che è completo, rispetto ad una richiesta di lavorare oggi per domani, sarebbe stato anche utile ieri per oggi una richiesta del genere, io credo che sia una perdita di tempo. Tempo che è stato perso da noi, dagli altri, da Enti terzi, da chiunque esso sia, comunque è tempo perso. Oggi

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andiamo a perdere ulteriore tempo. Noi oggi stiamo approvando un provvedimento che ci dà la possibilità di dire: “Noi la deroga di cui all’art. 14 la riconosciamo. Muovetevi, producete gli atti”, se permane questo interesse, perché in realtà la lettera di cui si è parlato parla esclusivamente di una volontà di guardarsi intorno, vista la difficoltà di un iter, di quale iter stiamo parlando? Dell’iter della variante. Oggi questo per altro è l’adempimento ad una richiesta, come è stato riferito in apertura del Consiglio, ad una richiesta esplicita da parte del soggetto che chiede il riconoscimento del permesso di costruire in deroga. Di cosa si potrebbero lamentare se oggi noi stiamo effettivamente adempiendo anche a quella richiesta? Perdere tempo finalizzato a cosa, a lavorare? Sediamoci, lavoriamo comunque. Approviamolo e lavoriamo, visto che il seguente provvedimento per altro non esclude l’una o l’altra via, dà priorità al permesso in deroga perché per noi la priorità è tenere Maugeri, dopo di che mettiamoci a lavorare per le leve, con le contro leve, solleviamo il mondo, per approvare anche la variante, variante normativa che ovviamente dovremo poi lavorare per svincolare rispetto a delle esigenze che sono strettamente connesse ai requisiti del Maugeri e, magari, dando la possibilità a terzi soggetti anche di ottenere i benefici di cui si è parlato anche in commissione, ho sentito un consigliere che, appunto, diceva: sì, la deroga va bene, tuttavia non perdiamo d’occhio la variante perché la variante è un’opportunità in più perché dovessimo perdere questo importante indotto per l’economia cassanese e non solo, questo gioiello di sanità e non solo, comunque in ogni caso non perderemmo quell’opportunità di avere una struttura funzionale, ragion per cui oggi si giustifica assolutamente un andare avanti speditamente nella convinzione che questo atto non potrà arrecare danni e quindi preannuncio il voto della maggioranza contrario rispetto all’istanza presentata. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie assessore Giustino. Mettiamo ai voti la proposta. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Dichiarazione di voto sul punto. Presidente Monica CALZETTA: Prego consigliere Santorsola. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Non è che ci fossimo illusi che la maggioranza accogliesse la questione sollevata di ritirare il provvedimento, però credo se ne stia facendo un uso e forse un abuso del sempre richiamato art. 14 del Testo Unico sull’edilizia. C’è da chiedersi, caro assessore Giustino, perché se a distanza di tanti anni si ricorre alla procedura del permesso in deroga previsto dall’art. 14 dell’edilizia si è perso tanto tempo allora per ricorrere una variante al PRG nel tempo? Giusto per rispondere al tempo. E poi è inquietante la sua chiusura, quando dice che ammette che, in maniera grottesca, aggiungo io, sono in piedi due procedura: quella della variante e quella della deroga. Presidente Monica CALZETTA: Chiedo scusa, si attenga alla dichiarazione di voto, non riguarda il provvedimento in generale, stiamo facendo la dichiarazione di voto sulla richiesta di ritiro. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Sto motivando, perché noi stiamo dicendo “ritirate il provvedimento”. Noi stiamo dicendo: ritirate il provvedimento ed io dico perché per ammissione dell’assessore Giustino, che mi ha preceduto un attimo fa, sono in piedi due procedure, e questo io dico… Presidente Monica CALZETTA: È scritto nella proposta anche.

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Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Infatti, lo so. E quindi noi diciamo in maniera grottesca sono in piedi due procedure, dovrebbe indurre, ecco dove c’è il nesso, me lo consenta questo, dovrebbe indurre invece a ritirare il provvedimento e a riformularlo secondo quanto abbiamo espresso con un miglioramento per evitare che succeda qualcosa che nessuno credo voglia. Poi l’art. 14 per questo noi diciamo ritirate il provvedimento, deve essere correttamente applicato, perché nell’ammettere la deroga ai regolamenti edilizi e PRG esclusivamente per i limiti di densità edilizia e di altezza, e questo è quello che rileva nel nostro caso, le distanze fra fabbricati esige pur sempre il rispetto delle disposizioni di cui al Decreto 1444/71 968 sui limiti inderogabili e quindi mi vien da chiedere a questo punto e rafforzo la richiesta di ritirarlo invece il provvedimento, come mai quindi non vi sono i pareri che invece sono previsti dalle autorità preposte, tra cui, per esempio, anche la Sovrintendenza. Vi è questo parere? Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Santorsola. Prego. Consigliere Angela CATUCCI: Non sono un tecnico, non sono un ingegnere però dopo aver studiato la documentazione, ho colto però dei punti e li metto in dichiarazione di voto. Intanto ho trovato una leggerezza da parte vostra, forse una punta di orgoglio personale sicuramente contro l’interesse collettivo quando il Sindaco ha parlato di aver avuto dei problemi nel dialogo con la Regione, noi come opposizione ma come gruppo Siamo Cassano avendo nel gruppo un consigliere regionale, sicuramente la nostra disponibilità sarebbe stata a 360 gradi circa l’interloquire con la Regione e, come dice il Sindaco, tutto ciò ha portato ad un notevole rallentamento, quindi io ho trovato questo una leggerezza e una punta di orgoglio personale che comunque è andata contro la collettività, l’interesse collettivo. Inoltre nell’emendamento che voi avete presentato fate riferimento al SUAP e l’assessore assicura che abbiamo un SUAP che funziona bene, ma sicuramente va in contrasto con l’Ufficio Tecnico che, a mio avviso, forse, ha tecnicamente più il polso della situazione circa i tempi. Infatti si è rilevata una sostanzialmente perplessità di sorta da parte dell’ingegnere circa i tempi tecnici. Quindi tutto questo, ovviamente, personalmente non mi convince e sono perfettamente in liea con il ritiro del provvedimento, fermo restando che il problema, perché questo è un grosso problema del Centro Maugeri è un problema da un punto di vita sociale e soprattutto viene meno un indotto commerciale oltre che lavorativo, quindi sono assolutamente in linea con il ritiro del provvedimento. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Catucci. Assessore Giustino per fatto personale. Assessore Angelo GIUSTINO: Grazie Presidente. Sindaco, colleghi consigliere è stato detto erroneamente che io avrei ammesso grottescamente delle cose che non ho ammesso, ma che sono all’interno della delibera, ragion per cui io non ho ammesso nulla. Intervento del consigliere Santorsola fuori microfono. Assessore Angelo GIUSTINO: No, per fatto personale, perché ha detto che ho delle cose che sono grottesche, mi sono sentito toccato. Dicevo che secondo me, invece, è grottesco per non usare altri termini che su un argomento così importante, così delicato, così vitale per l’economia cassanese, non si conosca che ci sono stati dei pareri della Sovrintendenza, dell’Ente Parco, dell’ARPA e così via, sono atti pubblici, bastava leggerli. Sono atti pubblici per altro datati che si dice di conoscere, che si utilizza e mi si dice che io farei delle affermazioni grottesche quando invece di grottesco c’è l’assoluta non consapevolezza di tutti gli atti che ci hanno portato oggi a redigere ed a chiedere

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l’approvazione di questo provvedimento. Per questo motivo continuo a dire che siamo contrari all’istanza. Presidente Monica CALZETTA: Grazie assessore Giustino. Per dichiarazioni di voto? Consigliere Ignazio Zullo: Sono finite. Presidente Monica CALZETTA: Va bene, allora mettiamo ai voti la proposta. Favorevoli? 5. Contrari? 11. Astenuti? 0. Con 5 favorevoli e 11 contrari la questione pregiudiziale è stata respinta. Proseguiamo con la discussione. Ci sono altri interventi sul punto? Ovviamente per chi non ha esaurito i tempi degli interventi. Prego assessore Caprio. Assessore Anna Maria CAPRIO: Solo una precisazione perché nella natura tecnica del procedimento lascio sicuramente la competenza più all’ingegner Del Re, però a lui dico che per la competenza tecnica relativa ai fondi, mi deve consentire di dirle che non è assolutamente preciso quello che ha detto, perché Fabbrica che è la proprietaria dell’immobile è un investitore che gestisce sì fondi pubblici, ma che non ha nessun legame vincolato con l’investimento specifico con la Maugeri. Loro sono specializzati, sto leggendo la pagina della società, non me lo sto inventando io. La società è tra gli operatori più attivi di maggiore esperienza in ambito di investimenti immobiliari con finalità sociali. Che legame c’è!? Credo che non ci sia un vincolo in termini di investimento ma semplicemente di opportunità economica per chi fa, appunto, questo di mestiere. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie assessore Caprio. Ci sono altri interventi? Consigliere Davide DEL RE: Giusto per chiarezza, per fatto personale. Io ho l’umiltà di non avocare a me competenze, ripeto, ho sottolineato nessuno fa… non viene qui certamente a sfoggiare quelle che sono le proprie competenze, né tecniche, né economiche, io con semplicità ho fatto uno studio e la penso esattamente al contrario di come la pensa qualcun altro, per cui ho specificato che questo investimento è finalizzato su Maugeri perché la riabilitazione venga fatta a Cassano delle Murge, non ha senso leggere solo dei trafiletti e poi non approfondire gli studi, però siccome ogni consigliere dal mio punto di vista ha questa possibilità, ho espresso semplicemente con modestia e umiltà il mio parere e il mio approfondimento, ho cercato semplicemente di trasferire questi miei studi ai colleghi, quello che io ho rilevato che invece è completamente al contrario la cosa, cioè Maugeri, Fabbrica, Regione Puglia sono strettamente legati da queste operazioni e che queste operazioni si facciano a Cassano. Poi la si vuol raccontare come si vuole? Ognuno è libero di agire come ritiene più opportuno, ed anche oggi di essersi fatto un convincimento e di approvare serenamente questo fatto. Per altro siete maggioranza, politicamente ho cercato in qualche maniera anche di fare in modo che riuscissi a coinvolgere un’intera classe politica locale, invece forse non si è colto questo, io dico, grande grande momento di unione che avrebbe potuto unire anche le forze esterne al Consiglio, lo ribadisco, quindi forze che non sono presenti qui nell’assise consiliare. Questo non è, ripeto io ho ratto il mio convincimento, che invece l’unica maniera, proprio perché quell’operazione venisse fatta su Cassano e l’ho spiegato, perché è la Regione che deve dire è vero che… perché è indiretto il rapporto. Il piano sanitario dice i posti letti, però quando si è pensato insieme, cioè tutti gli attori hanno pensato di realizzare questo investimento, tutti hanno detto qualcosa e oggi non si stanno esprimendo. Noi stiamo togliendo alla Regione la possibilità di esprimersi su questa cosa e dire: approvo su Cassano, non modifico quella progettualità iniziale che da Cassano va a Bari, ma questa cosa la doveva dire la Regione e noi, politicamente, mi dispiace che poi

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politicamente non sia stata colta questa cosa, perché oggi anche un Sindaco che aveva la possibilità di chiamare alla sua responsabilità la Regione… Presidente Monica CALZETTA: Se vuole concludere. Consigliere Davide DEL RE: …non l’ha fatto, poi va letto bene il fatto di questa cosa di Aristotele perché invece l’investimento si chiama Cassano delle Murge - Maugeri e non si chiama altro, né si chiama un altro investimento e quindi siccome questa storia… Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Consigliere Davide DEL RE: Sto dando soltanto un consiglio. Per quanto io esperto in materia io non lo sono, io non lo sono nemmeno nel campo dell’ingegneria, perché tutte le volte… è capitato in altre occasioni che si accusi di saccenza ed io ogni volta umilmente studio ed approfondisco, posso sbagliare come certamente sbaglio, però non ho nessuna presunzione. Poi chi invece ritiene di essere sereno, buon voto ed andiamo avanti. Grazie. Intervento dell’assessore Caprio fuori microfono. Presidente Monica CALZETTA: Allora, è terminata la discussione penso. Ci sono altri interventi? Si passa alla dichiarazione di voto, allora. Prego consigliere Zullo. Consigliere Ignazio ZULLO: Presidente, colleghi, io penso che il voto sia sempre determinato da una valutazione di scienza e coscienza rispetto agli argomenti che sono in discussione. Noi abbiamo messo in campo tutto quello che ha toccato il nostro sapere e la nostra coscienza, però è evidente che noi abbiamo questo convincimento, che la strada maestra sarebbe stata quella di proseguire con l’iter della variante. Convincimento che ci sollecitava ancora di più e ci allettava ancora di più quando Del Re diceva: fermiamoci un momento e facciamo pressing tutti quanti sui diversi attori per poter fare in modo che il centro medico rimanga a Cassano. Io dico questo prima di tutto: io faccio il consigliere regionale e spesso qualcuno dice: che fa il consigliere regionale? Forse ha anche ragione, però io non posso andare in ufficio a chiedere conto di qualcosa senza essere delegato o demandato da qualcuno, nel senso che se qualcuno mi dice: “guarda rappresenta il Comune” o “vieni con me, Sindaco, ad andare a parlare”, io non ho titolo. Io posso chiedere lo stato degli atti, cioè dire: a che punto è questa pratica? Questo sì. Posso chiedere atti ma non ho titolo di incidere su un qualcosa che non mi appartiene. Perché dico questo? Per dire che sono a disposizione, cioè se serve ci deve essere qualcuno che dice: “Ignazio, vieni con me e andiamo a vedere come si fa questa storia”. Detto questo, dicevo, noi non possiamo avere l’ardire di convincervi né possiamo fermarvi, se avete questo convincimento, andate avanti e votiamo anche la speranza che possa essere la soluzione migliore, perché qui la verità non ce l’ha nessuno. Il nostro convincimento però ci porta da una parte a non bloccarvi, andate avanti. Abbiamo tentato di fermarvi per una riflessione aggiuntiva, non c’è stata questa possibilità, andate avanti. Noi come gruppo Siamo Cassano non partecipiamo al voto, fermo restando che comunque da parte nostra c’è la disponibilità ad interagire ad ogni livello, però ne dobbiamo essere anche affianco, non possiamo farlo di nostra sponte, dobbiamo essere affianco a chi rappresenta l’istituzione. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Zullo. Ci sono altri interventi per dichiarazione di voto? Prego consigliere Santorsola.

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Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Grazie Presidente. Sindaco, colleghi consiglieri credo che l’argomento, nonostante le diverse posizioni, purtroppo sia in una fase di non modificabilità, perché siete entrati ovviamente nell’ottica che deve essere così portato, salvo poi sempre i rimaneggiamenti e le integrazioni e le modifiche che l’atto stesso oggi ancora ha subito. Quest’atto non ci convince, nessuno. Io potrei prendere una dichiarazione di voto di qualche anno fa e leggerla, vale. È attualissima quella di qualche anno fa. È attuale. Quindi dicevo in dichiarazione di voto ci può essere uno solo qui fra tutti noi, tutti, nessuno escluso, che voglia il male della Maugeri o non voglia che la Maugeri resti a Cassano? Nessuno. E forse è proprio per questo, perché tutti quanti, nessuno, e lo dico con convinzione, può dirsi, questo credo, ovviamente ne sono convinto, sfavorevole alla permanenza della Maugeri, tutt’altro, tutti quanti qua siamo proiettati perché la Maugeri resti. E io, noi parlavamo quattro anni fa, cinque anni fa, parlavamo della problematica legata ai lavoratori ma non solo ai lavoratori, anche a tutto l’indotto che quella struttura significa per Cassano. Però, oggi come allora, a nostro sommesso avviso, gli atti non sono di quella trasparenza, non sono di quella sicurezza anche dal punto di vista formale, tanto che i rimaneggiamenti da una parte o le integrazioni dall’altra lo attestano, attestano quello che io dico, tanto da non consentire a noi altri di dire: quest’atto va assunto. E quindi non ci resta che, con l’auspico davvero che possiate avere ragione voi, perché qua non stiamo giocando a chi è più bravo, qua stiamo assumendoci tutti quanti noi una responsabilità. E come gruppo di Primavera Cassano non possiamo che dire, noi altri: noi ci auguriamo, come è vero che ce lo auguriamo, che la fondazione resti qui. Di cuore ce lo auguriamo, perché siamo seriamente preoccupati. Se invece la fondazione, purtroppo, come ha preannunciato, non resterà qui, e la causa dovesse anche derivare da atti non confezionati bene o tenendo addirittura in piedi due strade, beh, è chiaro ed evidente che almeno politicamente nessuno ci potrà accusare di non aver dato il nostro, seppure modesto, ma serio contributo alla discussione. Per cui buon voto a voi, assumetevi le vostre responsabilità, l’avete detto, l’avete professato, fatelo, noi ci assumiamo le nostre, come le abbiamo assunte nel passato continuiamo a farlo oggi. E noi come gruppo di Primavera Cassano non parteciperemo al voto, purtroppo, perché non avete voluto modificare nulla di quello che noi abbiamo tentato di fare nell’interesse generale. Presidente Monica CALZETTA: E questo è il motivo allora per cui non si vota!? Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Prego? Presidente Monica CALZETTA: Questo è il motivo per cui non si vota!? Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Non ho capito. Presidente Monica CALZETTA: Perché non avete potuto partecipare, perché è una iniziativa dell’Amministrazione, per questo non votate? Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Non ho capito la domanda, Presidente. Presidente Monica CALZETTA: Sto chiedendo: non votate per questo motivo, perché non avete voluto partecipare… Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Non è vero che non abbiamo voluto partecipare. Presidente Monica CALZETTA: …e in qualche modo partecipare alla decisione allora si vota!?

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Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Voi non avete accolto una sola nostra osservazione, le avete smontate tutte. Presidente Monica CALZETTA: Accolto che cosa? Obiezioni alle quali… Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Se prende i verbali della stenotipia, si renderà conto che nella mia replica dico che non ho ricevuto una sola risposta, se non quella scontata dell’assessore Giustino, su questioni attinenti il 2002, che non ci azzecca nulla, come direbbe qualcuno qui in questa fattispecie… Presidente Monica CALZETTA: Obiezioni a cosa? Domande di che tipo? Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Si vada a prendere... Presidente Monica CALZETTA: No no, perché lei le domande le ha fatte e ha risposto l’ingegnere. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: L’ingegnere ha risposto per la parte tecnica, nella dichiarazione di voto dico che noi in questo atto… Presidente Monica CALZETTA: Lei ha dato, per assurdo, l’illegittimità del provvedimento. Lei ha dato per scontato che l’esito del dibattito abbia provato che il provvedimento è illegittimo. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Dove l’ho detto!? Ma dove l’ho detto questo io!? Presidente Monica CALZETTA: Lei ha detto prima che il provvedimento… Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Vuole venire qua al posto mio!? Presidente Monica CALZETTA: Chiedo scusa, io sto facendo una domanda… Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Ma venga qui! Presidente Monica CALZETTA: …siccome la tematica è importante, io le sto facendo una domanda, le sto dicendo… Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Ma lei poi mi consentirà in altro Consiglio che in dichiarazione di voto parleremo e riapriremo la discussione? Lei me lo consentirà!? In un altro Consiglio Comunale, perché mi piace, a me piace, guardi… Presidente Monica CALZETTA: È una questione importante, io credo che siccome lei ha fatto una dichiarazione di voto nella quale ha dato fatta un’affermazione… Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Ma me ne assumo la responsabilità… Presidente Monica CALZETTA: Ma io, come Presidente del Consiglio, le posso fare una domanda? Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Sì.

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Presidente Monica CALZETTA: Senza che lei si irrigidisca… Consigliere Teodoro SANTORSOLA: È anomalo, ma me la faccia. Presidente Monica CALZETTA: E quindi le stavo chiedendo: perché lei motiva nella dichiarazione di voto il suo non votare perché ritiene che permangono delle incertezza sull’illegittimità del provvedimento. Perché dice questo? Incertezze che sono sue non incertezze derivanti dal fatto che oggettivamente il provvedimento è illegittimo. E soprattutto lei dice: io me ne vado, non partecipo al voto perché non abbiamo potuto partecipare alla definizione del provvedimento. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: No! No, lei ha mal interpretato. Questa volta lo sottolineo, ha mal interpretato. Presidente Monica CALZETTA: È possibile. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Allora, visto che mi chiama a rispondere, così, giusto per un fatto… con un garbo istituzionale, perché a garbo si risponde con garbo… Presidente Monica CALZETTA: Ed io la ringrazio. Non è un attacco o una polemica, è una domanda. Consigliere Teodoro SANTORSOLA: Ho detto: al garbo si risponde con garbo, sto dicendo questo, seppur anomalo, lo sottolineo. Io credo di aver motivato l’allontanamento del gruppo di Primavera Cassano al voto, ovviamente motivando sia una nostra permanente perplessità, a nostro sommesso avviso, fondata per l’atto, sia perché politicamente l’atto è carente per come è stato costruito nell’arco di pochissimi giorni. Dico quindi e sottolineo, che nessuno di noi qua immagino, ho detto e mi costringe a ridirlo, voglia il male della Fondazione che significa non solo Fondazione a Cassano ma significa tutto l’indotto che gira intorno. Ho parlato dei lavoratori, ho detto che avrei potuto e la posso tutt’ora leggere una vecchia dichiarazione di voto che è pertinente, purtroppo, ho detto, ancora oggi e ho detto che l’atto, a nostro avviso, non ha… neanche la discussione, non ha fatto andar via dalla nostra mente i dubbi che abbiamo sollevato in Consiglio, evidentemente, Presidente, perché non siamo stati bravi noi a seguire i componenti della maggioranza, quelli che hanno tentato di dare spiegazioni. A me, con tutto il rispetto parlando, non è sufficiente, per come vedo io la discussione di un Consiglio Comunale, la parte dell’ingegnere che ovviamente è dovuta, io avrei voluto sentire, al di là delle polemiche, avrei voluto sentire anche la parte politica alla quale io credo di aver rivolto delle domande e, così come ho detto nella mia replica del secondo intervento, quindi, io ho ritenuto di non aver avuto riscontri ad una serie di obiezioni che io ho posto e che ovviamente non vado a riprendere non perché non le conosca, perché le ho focalizzate nella mia mente e le ho metabolizzate. Ritengo di non aver ricevuto chiarimenti, ritengo che quei dubbi che abbiamo sollevato non sono stati fugati dalla maggioranza, a prescindere da quello che ha potuto dire l’ingegnere, questo rileva sul piano tecnico e quindi io dico: poiché questo provvedimento per me resta un provvedimento viziato in diverse parti, non lo nego, io dico che a questo provvedimento non voglio prendere proprio parte al voto. La qualcosa lei mi insegna è consentita a tutti quanti noi. È chiaro!? E quindi io dico: non voto contrario, non voto a favore, non mi astengo, non partecipo al voto, è una scelta politica, quello di non partecipare. È chiaro!? Questo è. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Santorsola. Prego consigliere Del Re.

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Consigliere Davide DEL RE: Grazie Presidente. Sindaco, colleghi consiglieri, cittadini, l’atto di oggi è una procedura in deroga, già la parola dovrebbe fare riflettere, e si va a sostituire a quella che è la strada maestra già intrapresa da questo Ente, ovvero quella della variante urbanistica che viene, appunto, riferito un percorso ordinario, la via ordinaria, non che la uscita di sicurezza è una seconda uscita, o un procedimento in deroga. Quando dico “in deroga” io leggo testualmente l’atto che voi avete confezionato, voi avete scritto, perché su questo si sono espressi Tribunali di ogni tipo. Quando qualcuno dai banchi della minoranza, collega, diceva che l’urbanistica deve avere degli avvalli certi, cioè delle autorizzazioni certe, delle approvazioni certe, questo è vero ed è altrettanto vero per i procedimenti amministrativi, tanto è vero che nell’atto che voi avete scritto avete richiamato giurisprudenza, un millesimo di quella che è stata consolidata negli atti sulla questione della potestà applicativa del permesso di costruire in deroga, lo scrivete voi. È una procedura di carattere restrittivo, è una facoltà eccezionale, ci vuole un procedimento puntuale e rigoroso perché si possa applicare. Lo si può fare ma costituisce una concreta inosservanza delle disposizioni contenute negli atti di programmazione del Comune di Cassano. E qui, chi ha seguito il procedimento sia come parte politica, ma anche come parte gestionale, sa benissimo che nella programmazione di questo Ente c’è la strada maestra, che è la variante urbanistica. Per cui oggi… Infatti io mi auguro che il Consiglio si tenga anche in una maniera di silenzio, io non lo so se ci sono le Forze dell’Ordine, Presidente, mi richiamo a lei, perché il Consiglio non è finito. Va applicata e soprattutto bisogna stare attenti a quel contenuto singolare di questo provvedimento, entro limiti tassativamente previsti dalla norma e qui mi sembra che chi può, a cuor leggero, dopo tutto quello su cui si è discusso, dire: io sono il verbo sia in diritto amministrativo, sulle questioni legate all’ingegneria, all’economia, per cui io tranquillamente tutto quello che la giurisprudenza ha detto, non solo dal 2001, quando il Testo Unico degli Enti Locali, che voi oggi state applicando, viene utilizzato, quindi 17 anni di giurisprudenza consolidata, ma siccome richiama anche queste possibilità in deroga da norme del passato, ormai è chiarissimo quando questo si può fare, però qui l’umiltà mi consente di dire che voi su questo avete molte certezze, io non ne ho molte. Poi si dice: la deroga deve essere di interesse pubblico. Io ho fatto anche un ragionamento che andava al di là dell’atto odierno, vi ho aperto le porte, vi ho detto: su questo si può fare qualcosa di diverso, la proposta c’è, c’era la strada maestra per cui non si può dire non c’era, ma su questo non c’è stata una accettazione, un coinvolgimento, di questo… Presidente Monica CALZETTA: Consigliere, la prego di concludere. Consigliere Davide DEL RE: Mi appresto a concludere. Poi in questo atto fate affermazioni sul piano amministrativo, cioè che la procedura di variante può essere efficacemente sostituita da questo provvedimento di un Comune, quindi si può sostituire l’approvazione efficacemente sostituita, la approvazione della variante, dall’approvazione di competenza regionale con delibera di Giunta Regionale. Cioè voi state votando con la consapevolezza che la competenza è della Giunta Regionale. Per cui io dico: siate sereni nelle vostre scelte, ma vi dico già che nel momento in cui voi state sostituendo la potestà e la competenza che è della Regione, quanto meno non avreste dovuto dire che queste due procedure rimangono in piedi, lo sancite in un atto, quando correttezza e rigore amministrativo avrebbe voluto che avreste anche potuto fare un atto di annullamento di quella delibera che riguarda la variante e proseguire con la vostra strada. Questo non è stato, ma questo non è merito di tutta la procedura amministrativa qui rimane un voto di una parte politica che invece decanta la collaborazione ma invece non la attua mai. E quindi anche per questo il gruppo Più Cassano vi lascia e non partecipa

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al voto, ma lascia voi, non lascerà né la città e né tutti i problemi che rimangono ancora là sul tappeto dopo dieci mesi. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie consigliere Del Re. Prego assessore Giustino. Assessore Angelo GIUSTINO: Grazie Presidente. Sindaco, colleghi consiglieri, cittadini, preannuncio il nostro voto favorevole, convintamente favorevole. È stato poc’anzi richiamato il millesimo della nostra giurisprudenza richiamata ed è un secondo millesimo di un Tribunale, per esempio, in una sentenza ultima del 2016 dice “che la giurisprudenza maggioritaria ritiene che l’atto terminale del procedimento in questione costituito dal titolo edilizio concesso in deroga, atto di attribuzione dirigenziale, mentre la previa deliberazione del Consiglio Comunale si configura come un atto interno del procedimento non immediatamente lesivo né impugnabile”, e quindi come atto di indirizzo. Detto questo, il giorno delle Idi di marzo col nostro voto favorevole certamente noi stiamo facendo in modo che non si verifichi la congiura contro il paese di cui taluno si dichiara figlio ed evidentemente vorrebbe, così come fatto nelle Idi di marzo, congiurare contro il genitore. Questo è un voto favorevole, è un voto favorevole per Cassano, è un voto favorevole per i cassanesi, è un voto favorevole per i dipendenti della Maugeri, è un voto favorevole per l’economia cassanese, per l’indotto cassanese ed è un voto favorevole per la speranza, è un voto favorevole per la speranza che sì Maugeri resti a Cassano, la speranza che dobbiamo riportare in tutti quei cittadini, cittadine, operatori commerciali che la stanno perdendo per via dell’imminente, a parole, a chiacchiere, andata da Cassano via Maugeri, è un voto per l’economia, per l’indotto, per mantenere radicate le abitudini di vita dei dipendenti, è un voto favorevole contro, è un voto favorevole contro la codardia: si abbandona l’aula, non si vota. Questo è un esercizio di coraggio, noi stiamo prendendo il coraggio a due mani e stiamo dicendo: noi sì quel provvedimento che si dice in deroga e ci fa pensare, lo stiamo portando avanti e lo stiamo portando avanti nell’interesse di Cassano. Qualcuno dice: io vado via, resto per i cassanesi. No, è qui che si resta per i cassanesi, è qui che si producono gli atti, è qui che si dà la possibilità e la speranza ai cittadini che Cassano possa riprendersi. Per noi la prima scelta è il Maugeri. La seconda scelta, invece, è quello che verrà dalla variante eventuale, ma noi vogliamo la Maugeri, vogliamo che la Maugeri resti, vogliamo che Fabbrica possa costruire e che la Maugeri possa continuare a crescere e far crescere l’economia di Cassano. È un voto favorevole, e mi dispiace per questo, che avrebbe permesso all’opposizione e a ogni piè sospinto ci viene a dire: “noi rappresentiamo la maggioranza dei cassanesi, voi siete la minoranza”. Noi volevamo dare la possibilità all’opposizione di riconciliarsi con il paese. Volevamo dare loro la possibilità di scusarsi per anni in Regione senza dire nulla del Maugeri, salvo oggi dire: “No, ma in Regione io non posso andare da solo, mi dovete portare voi”. Io dico a quella persona, a quel consigliere che in Regione tu ci vai, ci stai per il cittadino ed il mandato elettorale e quel mandato elettorale, quei voti dei cittadini ti impone di andare negli uffici e fare tutte le leve che vuoi. Volevamo dare la possibilità di scusarsi per chi ha governato Cassano e scusarsi con Cassano perché dieci anni fa, quindici anni fa, dodici anni fa è stato detto, si sono prese le cubature e sono state tolte da quell’area, se quelle cubature fossero rimaste lì, dove erano, probabilmente oggi il Maugeri si sarebbe accresciuto spontaneamente da solo. Noi oggi stiamo dando quella possibilità a Cassano e al Maugeri. Avremmo voluto dare la possibilità all’opposizione di scusarsi con Cassano anche perché una parte di quella opposizione ha sostenuto un governo targato PD, quello stesso governo regionale che oggi sta facendo di tutto che Maugeri se ne vada da Cassano e nemmeno potevano dire: “Scusate, abbiamo sbagliato a votare Emiliano, andiamo contro quelle volontà politiche”, non l’hanno fatto. Volevamo dare ad una parte dell’opposizione la possibilità di essere coerente con quelli che erano i familiari, gli avi, i parenti che in campagna

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elettorale si è detto: benefattore di Cassano. Vero, in coerenza con quel benefattore oggi dovevano permettere che Maugeri rimesse lì dove è stato voluto da quel benefattore. Non è stato fatto. Per questo il nostro voto è favorevole, convintamente favorevole, coraggiosamente favorevole nell’interesse di Cassano e di tutti i cassanesi. Grazie. Presidente Monica CALZETTA: Grazie assessore Giustino. Chiudiamo qui il dibattito e le dichiarazione di voto, si procede alla votazione del punto; ovviamente il punto è emendato come in precedenza. Favorevoli? 12, all’unanimità; contrari ovviamente non ce ne sono e non ci sono astenuti. Il punto è approvato. Procediamo per l’immediata eseguibilità. Favorevoli? 12, all’unanimità. Non essendoci altri argomenti da trattare, alle ore 21:26 la seduta è sciolta. Grazie a tutti. I lavori del Consiglio Comunale hanno termine alle ore 21:26.